Piano Attuativo Aziendale 1

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1 Piano Attuativo Aziendale 1 1) Sicurezza alimentare e Sanità pubblica Veterinaria 2) 8.4 Pro ozio e della Sicurezza Ali e tare e l Igie e Nutrizio ale presso la Ristorazio e Collettiva e i Punti Vendita. Obiettivi Specifici (Celiachia) (Iodoprofilassi) 3) Dott. Giuseppe Ugolini 4) COMPONENTI GRUPPO DI LAVORO AZIENDALE DI PROGETTO: (Indicare negli appositi spazi il nominativo, la qualifica e la struttura ASL di appartenenza). Nominativo Qualifica Struttura ASL di appartenenza Giuseppe Ugolini Dirigente Medico Igiene Alimenti e Nutrizione Paola Tunesi Dietista Igiene Alimenti e Nutrizione Giuseppe Vorrasi Tecnico Igiene Alimenti e Nutrizione Prevenzione Tamara Saraceni Dietista Igiene Alimenti e Nutrizione Carmen Prisco Infermiera Igiene Alimenti e Nutrizione Enda Rossi Tecnico Prevenzione Igiene Alimenti e Nutrizione 5) ANALISI DI CONTESTO AZIENDALE SULLO SPECIFICO PROGETTO Parole Chiave : Bacino di Utenza - progressivo Invecchiamento della Popolazione Ristorazione Collettiva e M. Az. prevale ti ell area del IX Mu i ipio Scolarità e Livello Socio- Economico Prevalenza Sovrappeso ed Obesità. La Asl Rm 2 (ex Rm C) è caratterizzata da un bacino di utenza (Dati al , fonte Ufficio Statistico Comune di Roma) di abitanti con densità media di popolazione pari a abitanti/kmq distribuiti su quattro Distretti (ex VI -IX -XI -XII ). Forte è la variabilità interdistrettuale della distribuzione del dato di densità, con punte minime di 979 abitanti/kmq nel Distretto IX (ex XII ) e massime di abitanti /Kq nel Distretto VII (ex IX ). Nell ulti o de e io la di a i a de ografi a o plessiva della popolazio e prese ta u odesto a costante andamento incrementale (circa 2%) dovuto in prevalenza alla popolazio e dell attuale Distretto IX (ex XII ) unico ad avere saldo naturale positivo e ad elevato movimento migratorio in entrata, in grado di compensare da solo i saldi lievemente negativi dei restanti tre Distretti. U a ge erale te de za all invecchiamento della popolazione è confermata dallo studio della composizione demografica per fasce di età che presenta un costante andamento incrementale degli over 65 di circa un punto percentuale annuo e documentata anche da indici di vecchiaia e di grandi anziani stabilmente superiori ai medi 1 NOTA GENERALE: compilare i campi richiesti ed eliminare le indicazioni riportate in rosso tra parentesi. In grigio sono riportati esempi di compilazione 1

2 cittadini. Ma la te de za all i ve hia e to o rispar ia eppure il Distretto IX (ex XII ), pur caratterizzato da una popolazione tendenzialmente più giovane rispetto agli altri e da intensa attività del terziario e conseguente concentrazione di Uffici e presenza di ampie zone di verde pubblico (ed anche privato) con parchi, centri sportivi, campi di calcio e tennis e piste ciclabili. Caratteristiche che fanno del IX Municipio il più giovane ma soprattutto il più dinamico sul piano del lavoro e delle attività ricreative e sportive, dello stato socio-ecomico e culturale (maggior presenza di laureati), maggior presenza di impianti di Ristorazione Collettiva e di punti di GDO, più bassa prevalenza di obesità infantile ed adulta. Come in tutto il territorio di Roma Capitale anche in ex Asl Rm C si è registrato un forte incremento della popolazione straniera residente, costituita in prevalenza da etnie extracomunitarie con un incremento del 30,3 % ( periodo ). L incremento è particolarmente evidente nel Distretto V (ex VI ) i ui valori dell i di e di stra ieri, per la tendenza alla concentrazione in tale zona di alcuni gruppi etnici, sono costantemente da anni sopra la media cittadina contribuendo in modo significativo, unitamente alla conseguente presenza del più basso livello socioe o i o e ulturale dell i tero territorio ex Asl Rm C ed anche,non a caso, alla più elevata prevalenza di bambini ed adulti sovrappeso e/o obesi. 6) BENEFICIARI DELL INTERVENTO (I beneficiari o destinatari dell i te ve to sono le persone fisiche o giuridiche i cui problemi si vuole affrontare e risolvere con il progetto. Tra di essi vanno indicati anche quelli appartenenti a specifici sottogruppi, ad esempio ell a ito del o t asto alle disuguaglia ze. L i di azio e dei beneficiari può essere integrata da: a) motivazione dei criteri di scelta - perché sono stati scelti proprio loro?; b) dal totale della popolazione individuata come beneficiari presente sul territorio di riferimento; c) dai beneficiari che si intendono raggiungere, espresso anche in percentuale rispetto al n totale) Denominazione dei gruppi e sottogruppi di popolazione beneficiari dell i terve to Descrizione criteri di scelta dei beneficiari Stima quantitativa dei potenziali beneficiari presenti sul territorio % di beneficiari che si intende raggiungere GDO Tutte 100% Popolazione in età lavorativa Fruitori della RC e Clienti dei punti vendita Pazienti Celiaci e Popolazione con carenza iodica Popolazione generale Fruitori delle mense e della ristorazione sul territorio Fruitrice ristorazione e clienti negozi alimentari 100% 7) GRUPPI DI INTERESSE COINVOLTI NEL PROGETTO (ad es. terzo settore, Società scientifiche, 2

3 ecc) (I gruppi di interesse o stakeholders del progetto sono tutti i soggetti - persone singole o organizzazioni, private o pubbliche che possono contribuire al miglioramento della situazione identificata nel progetto, ricavandone dei benefici.) Tipologia 1 Denominazione Contributo al progetto 2 Interesse per il progetto 3 Modalità di coinvolgimento 4 5 Tempistica Associazione di categoria ARC Società Scientifica ARC Angem Oricon Influenza politica Competenze tecniche, risorse umane informazioni Società Private ARC Competenze tecniche, Società Scientifica Istituto a carattere Scientifico Farmacie SItI ISS Osnami Comunali e Pubbliche Risorse umane informazioni Competenze tecniche, materiali cartacei ed online Corsi ad hoc di Formazione (Iodoprofilassi Poco Sale ma iodato Distribuzione materiale informativo conoscenze competenze e consenso conoscenze competenze e consenso conoscenze competenze e consenso Attività informativa di Promozione della Salute Promozione buone pratiche preventive (nutrizionali e alimenta) Accordi, Protocolli consultazione Accordi,Protocolli consultazione Corsi di Formazione dedicati Invio materiale/formativo informativo Collaborazione formalizzata tra AASSLL e Istituto giugno 2016 dicembre 2018 giugno 2016 dicembre 2018 Dicembre 2018 Dicembre 2016 Contatto diretto 100% ) Enti locali, terzo settore, associazioni di categoria, società scientifiche, altro (specificare) 2) Contributo: influenza politica, competenze tecniche/specialistiche, risorse umane, strutture fisiche/locali, attrezzature, contatti, informazioni, altro (specificare). Vedi allegato 1 3) Interesse: beneficio di salute, miglior raggiungimento dei propri obiettivi strategici/mission, aumento conoscenze, aumento risorse economiche, aumento competenze/innovazione, aumento consenso/visibilità, altro (specificare) Vedi allegato 1 4) Accordi, Protocolli, formali inclusione in GdL, consultazione (riunione, questionario, intervista, focus-group), altro (specificare) 3

4 5) Entro quando viene realizzato il coinvolgimento: indicare mese ed anno 8) ELENCO ATTIVITA E RELATIVE ATTIVITA SEMPLICI PREVISTE A LIVELLO AZIENDALE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI REGIONALI (Pe l ele o delle attività fa e ife i e to alle attività semplici di livello aziendale, dettagliate nel PIANO OPERATIVO regionale, specificando la ope tu a dell attività ua do pe ti e te) Codice Attività Codice attività Descrizione attività semplici (Da PRP) semplici(da POR) Costituzione della specifica anagrafe delle imprese di ristorazione collettiva che erogano pasti senza glutine Stesura e applicazione del protocollo operativo (linee guida) per la verifica dei requisiti di si urezza ali e tare all i ter o di ristorazione collettiva che eroga pasti per celiaci Selezione delle mense scolastiche, ospedaliere, pubbliche che erogano pasti senza glutine Progra azio e dell attività di vigila za i relazione alla tempistica prevista dalla Determina Regionale G Progra azio e dell attività di vigila za i relazio e alla tempistica prevista dalla Determina Regionale G * Realizzazione della vigilanza nelle mense pubbliche secondo il protocollo operativo e la tempistica prevista dalla Determina Regionale G Partecipazione alle riunioni periodiche del gruppo di lavoro 2 ( ; ; 1.6) Acquisizione e valutazione di check list e materiali utilizzati in altre esperienze nazionali 3 Pre test ed approvazione della check list e dei materiali 4 Stesura del protocollo operativo aziendale 1 Identificazione degli operatori da formare Parte ipazio e all i o tro di for azio e/i for azio e per gli operatori ASL (due operatori/asl) 1 * Selezione degli esercizi di ristorazione collettiva pubblica in cui realizzare la vigilanza in sinergia con , in particolare nelle zone svantaggiate 2* Selezione degli esercizi della grande distribuzione in cui realizzare la vigilanza sulla base dei dati in anagrafe imprese alimentare (> 2500 m2) in particolare nelle zone svantaggiate 3 Stampe dei materiali informativi e delle check list 4 Programmazione della vigilanza secondo i valori attesi nel 4

5 PRP 5 (1.4.;1.6) Esecuzione della vigilanza e diffusione dei materiali informativi elaborati secondo i valori attesi nel PRP 1 Partecipazione dei Direttori SIAN e dei RA alla riunione per illustrare il protocollo regionale sul flusso informativo (azione ) 2 Predisposizione atti formali ed adeguamento dei sistemi informativi al nuovo protocollo Attivazione dei flussi informativi presso ogni ASL Nota: Gli indicatori per la valutazione e il monitoraggio delle attività semplici aziendali, sono quelli riportati nel Piano Operativo Regionale Allegato 1 Analisi e coinvolgimento dei gruppi di interesse I gruppi di interesse o Stakeholders del progetto sono tutti i soggetti - persone singole o organizzazioni, private o pubbliche che possono contribuire al miglioramento della situazione (identificata nel progetto), ricavandone dei e efi i. L a alisi dei gruppi di i teresse per ette di defi ire il contributo che ciascun gruppo di interesse può offrire (cioè che cosa può dare per il miglioramento della situazione di partenza) e l i teresse che ricava da questo miglioramento (che cosa ne può ricevere ). Il contributo è iò he il gruppo di i teresse può offrire, ell a ito dell i tero per orso di progettazio e, i termini di: 2) influenza politica, competenze tecniche/specialistiche, risorse umane, strutture fisiche/locali, attrezzature, contatti, informazioni, ecc. Sostanzialmente il contributo ci permette di capire perché è importante che quel gruppo di interesse partecipi al processo di progettazione e quindi perché è importante coinvolgerlo. E essenziale sottolineare che il contributo di ciascun gruppo di interesse può essere rilevante anche rispetto ad una sola fase della progettazione. Ad esempio, i beneficiari o destinatari delle azioni (cioè le persone fisiche o giuridiche i cui problemi si vuole affrontare e risolvere con il progetto), offrono un contributo fondamentale soprattutto nella fase di analisi dei problemi: è infatti sulla base delle informazioni che essi forniscono (sui problemi che vivono nella loro vita quotidiana) che si può ricostruire un quadro veritiero della situazione attuale. L interesse ci permette invece di capire che cosa il gruppo di interesse ricava dal miglioramento della situazione ossia che cosa si aspetta di riceverne ad esempio in termini di beneficio di salute, miglior raggiungimento dei propri obiettivi strategici/mission, aumento conoscenze, aumento risorse economiche, aumento competenze/innovazione, aumento consenso/visibilità, ecc. In altri termini, esso esprime un interesse specifico a prendere parte al processo di progettazione e implementazione in quanto dal miglioramento della situazione iniziale il singolo attore si aspetta di ricevere un vantaggio. Riflettere sugli interessi può aiutare a comprendere, inoltre, le motivazioni che portano alcuni attori a partecipare in modo solo formale o a non partecipare affatto alla progettazione, evidenziando la mancanza di un interesse specifico a riguardo. La valutazione del contributo e dell i teresse, in base allo schema proposto di seguito (Blanchet & James, mpodificato) 2, ci porta a distinguere 4 categorie di stakeholders per i quali sono ipotizzabili diversi tipi di azioni. 2 Blanchet K, James P. How to do (or not to do)... a social network analysis in health systems research. Health Policy Plan Aug;27(5): doi: /heapol/czr055. Disponibile al seguente indirizzo: 5

6 Alta Contributo Bassa Alto A (portatori di interesse chiave, è essenziale coinvolgerli) B (è utile coinvolgerli) Interesse Basso C (da mantenere informati) D (da mantenere informati, valutare se coinvolgere) È auspicabile che tutti i gruppi di interesse censiti in fase di analisi siano coinvolti in tutte le fasi della progettazione (elaborazione, realizzazione, valutazione). È altrettanto ovvio che non tutti i gruppi di interesse potranno essere coinvolti con lo stesso livello di coinvolgimento. Starà al Gruppo aziendale di Progetto stabilire come intervenire su ciascun gruppi di interesse e quale tipo di coinvolgimento adottare, anche in relazione alle indicazioni fornite dai Referenti Regionali di Progetto. GLOSSARIO Beneficiari: i beneficiari o destinatari delle azioni sono le persone fisiche o giuridiche i cui problemi si vuole affrontare e risolvere con il progetto. Piano Operativo (PO): trasmesso alla Regione dal/i Referenti Regionali di progetto (RR), dettaglia le attività da realizzare per il raggiungimento degli obiettivi regionali e relativi indicatori. Piano Attuativo Aziendale (PAA): trasmesso con cadenza annuale alla Regione dal Coordinatore Aziendale di piano (CA), che lo redige sulla base dei contributi forniti dai Referenti Aziendali di progetto (RA). Si compone di 27 schede, una per ognuno dei 27 progetti previsti nel PRP Il PAA mostra il dettaglio locale delle attività previste nel PO. La Regione una volta ricevuti, li inoltra ai Referenti Regionali di progetto (RR) che valutano, ognuno per il proprio progetto, la congruità con il PO. Il PAA deriva esclusivamente dai progetti e non dalle azioni regionali. Attività: sono quelle riportate nei cronogrammi del PRP di cui alla DCA n. U00593 del 16/12/2015 Attività semplici: sono quelle riportate nel PO, definiti dal Referenti regionali di progetto (RR). 6

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