Consolidare e diffondere la formazione in merito alle tecniche e all organizzazione del controllo ufficiale.
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- Ortensia Miranda Albanese
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1 PROGETTO 8.2 Consolidare e diffondere la formazione in merito alle tecniche e all organizzazione del controllo ufficiale. REFERENTE AZIENDALE DI PROGETTO: Dott. RICCIARDI Mario (veterinario, Dipartimento di Prevenzione - Sanità Animale e Igiene Allevamenti e Produzioni Zootecniche). 1) ANALISI DI CONTESTO AZIENDALE SULLO SPECIFICO PROGETTO Dai dati estratti dal SIEV ( Sistema informativo per l Epidemiologia Veterinarie ) e da Vet. Info Sistema Informativo veterinario, il contesto produttivo della provincia di Rieti, è costituito da circa imprese alimentari così distribuite: produzione, trasformazione e confezionamento vegetali n. 90 produzione industriale ( riconoscimento 853/04 CE ) n. 45; prodotti da forno e pasticceria, gelati e piatti pronti n. 301, commercio all ingrosso di carne fresca, congelata, surgelata, prodotti di salumeria, lattiero caseari, uova, prodotto della pesca freschi e congelati n. 34; ipermercati, supermercati, discount e negozi di media struttura di attività n.154; commercio al dettaglio prodotti surgelati n. 11; macellerie n. 340; pescherie n. 35; commercio al dettaglio prodotti lattiero caseari n. 40; commercio al dettaglio ambulante n. 52 altri alimenti- industrie di produzione e confezionamento n. 2; ristorazione n ; deposito alimenti e bevande conto terzi n. 12; allevamenti da latte bovini n. 156; allevamenti da latte bufalini n. 3; allevamenti da latte ovi-caprini n. 203 allevamenti bovini da carne n. 2007; allevamenti bufalini da carne n. 13; allevamenti ovi-caprini da carne n. 2198; allevamenti di equidi n. 2633; allevamenti di galline ovaiole ed altri avicoli n. 3; allevamenti di selvaggina e lagomorfi n. 3; acquacoltura n. 7; apicoltura n. 21 I dati sopra riportati dimostrano che le varie tipologie produttive sono tutte ben rappresentate nel nostro territorio, anche se si nota una certa prevalenza degli esercizi di ristorazione. Le varie tipologie produttive sono sottoposte ad attività di vigilanza, ispezione, verifica ed attività di AUDIT e soggette a controlli strumentali ed analitici.
2 2) BENEFICIARI DELL INTERVENTO Denominazione dei gruppi e sottogruppi di popolazione beneficiari dell intervento Descrizione criteri di scelta dei beneficiari Stima quantitativa dei potenziali beneficiari presenti sul territorio % di beneficiari che si intendere raggiungere Personale addetto ai controlli ufficiali della AUSL Dipartimento di Prevenzione - IAN e Servizi Veterinari Medici veterinari, Medici, Tecnici della prevenzione Vedere elenco discenti 75% personale formato per il corso base dalla 100% personale formato per il corso base dalla 100% personale formato per il corso base dalla AUSL 3) GRUPPI DI INTERESSE COINVOLTI NEL PROGETTO (ad es. terzo settore, Società scientifiche, ecc) Tipologia 1 Denominazione Contributo al progetto 2 Enti locali AUSL Dipartimento di Prevenzione - IAN e Servizi Veterinari- Competenze tecnico/specialistiche, risorse umane, strutture fisiche/locali, informazioni. Interesse per il progetto 3 Miglior raggiungimento dei propri obiettivi strategici Modalità di Tempistica 5 coinvolgimento 4 Corso base, accordi. 1) Enti locali, terzo settore, associazioni di categoria, società scientifiche, altro (specificare) 2) Contributo: influenza politica, competenze tecniche/specialistiche, risorse umane, strutture fisiche/locali, attrezzature, contatti, informazioni, altro (specificare). Vedi allegato 1 3) Interesse: beneficio di salute, miglior raggiungimento dei propri obiettivi strategici/mission, aumento conoscenze, aumento risorse economiche, aumento competenze/innovazione, aumento consenso/visibilità, altro (specificare) Vedi allegato 1 4) Accordi, Protocolli, formali inclusione in GdL, consultazione (riunione, questionario, intervista, focus-group), altro (specificare) 5) Entro quando viene realizzato il coinvolgimento: indicare mese ed anno
3 4) ELENCO ATTIVITA E RELATIVE ATTIVITA SEMPLICI PREVISTE A LIVELLO AZIENDALE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI REGIONALI Codice Attività (Da PRP) Codice attività semplice (da POR) Descrizione attività semplici (per la attività PRP riportare solo il codice) xxxxx1 1 Partecipazione alla riunione con il Referente Regionale 2 Individuazione dei discenti (max 40 unità per edizione) e invio alla 3 Individuazione sede del corso (spazio e infrastrutture) 4 Accreditamento ECM dei corsi (facoltativo) 5 supporto organizzativo logistico per la gestione del corso (iscrizione, registrazione partecipanti, rilievo presenze in aula, distribuzione materiale didattico, attesti frequenza) 4 Verifica della partecipazione del personale ai corsi, al fine di diporre del 75% del personale addetto ai controlli ufficiali formato secondo il corso base previsto dall accordo del 7 febbraio 2013 rep. Atti n. 46/CSR 5 Verifica della partecipazione del personale ai corsi al fine di diporre del 100% del personale addetto ai controlli ufficiali formato secondo il corso base previsto dall accordo del 7 febbraio 2013 rep. Atti n. 46/CSR 6 Acquisizione del format del corso base previsto dall accordo del 7 febbraio 2013 rep. Atti n. 46/CSR aggiornato con eventuali modifiche normative Programmazione dei corsi 2 Accreditamento ECM dei corsi (facoltativo) 3 Erogazione dei corsi di aggiornamento del personale addetto ai controlli ufficiali già formato con il corso erogato dalla a partire dal 2015 Nota: Gli indicatori per la valutazione e il monitoraggio delle attività semplici aziendali, sono quelli riportati nel Piano Operativo Regionale
4 Allegato 1 Analisi e coinvolgimento dei gruppi di interesse I gruppi di interesse o Stakeholders del progetto sono tutti i soggetti - persone singole o organizzazioni, private o pubbliche che possono contribuire al miglioramento della situazione (identificata nel progetto), ricavandone dei benefici. L analisi dei gruppi di interesse permette di definire il contributo che ciascun gruppo di interesse può offrire (cioè che cosa può dare per il miglioramento della situazione di partenza) e l interesse che ricava da questo miglioramento (che cosa ne può ricevere ). Il contributo è ciò che il gruppo di interesse può offrire, nell ambito dell intero percorso di progettazione, in termini di: 2) influenza politica, competenze tecniche/specialistiche, risorse umane, strutture fisiche/locali, attrezzature, contatti, informazioni, ecc. Sostanzialmente il contributo ci permette di capire perché è importante che quel gruppo di interesse partecipi al processo di progettazione e quindi perché è importante coinvolgerlo. E essenziale sottolineare che il contributo di ciascun gruppo di interesse può essere rilevante anche rispetto ad una sola fase della progettazione. Ad esempio, i beneficiari o destinatari delle azioni (cioè le persone fisiche o giuridiche i cui problemi si vuole affrontare e risolvere con il progetto), offrono un contributo fondamentale soprattutto nella fase di analisi dei problemi: è infatti sulla base delle informazioni che essi forniscono (sui problemi che vivono nella loro vita quotidiana) che si può ricostruire un quadro veritiero della situazione attuale. L interesse ci permette invece di capire che cosa il gruppo di interesse ricava dal miglioramento della situazione ossia che cosa si aspetta di riceverne ad esempio in termini di beneficio di salute, miglior raggiungimento dei propri obiettivi strategici/mission, aumento conoscenze, aumento risorse economiche, aumento competenze/innovazione, aumento consenso/visibilità, ecc. In altri termini, esso esprime un interesse specifico a prendere parte al processo di progettazione e implementazione in quanto dal miglioramento della situazione iniziale il singolo attore si aspetta di ricevere un vantaggio. Riflettere sugli interessi può aiutare a comprendere, inoltre, le motivazioni che portano alcuni attori a partecipare in modo solo formale o a non partecipare affatto alla progettazione, evidenziando la mancanza di un interesse specifico a riguardo. La valutazione del contributo e dell interesse, in base allo schema proposto di seguito (Blanchet & James, mpodificato) 1, ci porta a distinguere 4 categorie di stakeholders per i quali sono ipotizzabili diversi tipi di azioni. 1 Blanchet K, James P. How to do (or not to do)... a social network analysis in health systems research. Health Policy Plan Aug;27(5): doi: /heapol/czr055. Disponibile al seguente indirizzo:
5 Alta Contributo Bassa Alto A (portatori di interesse chiave, è essenziale coinvolgerli) B (è utile coinvolgerli) Interesse Basso C (da mantenere informati) D (da mantenere informati, valutare se coinvolgere) È auspicabile che tutti i gruppi di interesse censiti in fase di analisi siano coinvolti in tutte le fasi della progettazione (elaborazione, realizzazione, valutazione). È altrettanto ovvio che non tutti i gruppi di interesse potranno essere coinvolti con lo stesso livello di coinvolgimento. Starà al Gruppo aziendale di Progetto stabilire come intervenire su ciascun gruppi di interesse e quale tipo di coinvolgimento adottare, anche in relazione alle indicazioni fornite dai Referenti Regionali di Progetto. GLOSSARIO Beneficiari: i beneficiari o destinatari delle azioni sono le persone fisiche o giuridiche i cui problemi si vuole affrontare e risolvere con il progetto. Piano Operativo (PO): trasmesso alla dal/i Referenti Regionali di progetto (RR), dettaglia le attività da realizzare per il raggiungimento degli obiettivi regionali e relativi indicatori. Piano Attuativo Aziendale (PAA): trasmesso con cadenza annuale alla dal Coordinatore Aziendale di piano (CA), che lo redige sulla base dei contributi forniti dai Referenti Aziendali di progetto (RA). Si compone di 27 schede, una per ognuno dei 27 progetti previsti nel PRP Il PAA mostra il dettaglio locale delle attività previste nel PO. La una volta ricevuti, li inoltra ai Referenti Regionali di progetto (RR) che valutano, ognuno per il proprio progetto, la congruità con il PO. Il PAA deriva esclusivamente dai progetti e non dalle azioni regionali. Attività: sono quelle riportate nei cronogrammi del PRP di cui alla DCA n. U00593 del 16/12/2015 Attività semplici: sono quelle riportate nel PO, definiti dal Referenti regionali di progetto (RR).
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