Piano Attuativo Aziendale 1
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- Luisa Domenica Valeri
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1 Piano Attuativo Aziendale 1 1) TITOLO DEL PROGRAMMA: 3.7 2) NUMERO E TITOLO DEL PROGETTO: 7.2 Miglioramento della sorveglianza delle malattie infettive 3) REFERENTE/I AZIENDALE/I DI PROGETTO: Dott. Carlo Cerocchi 4) COMPONENTI GRUPPO DI LAVORO AZIENDALE DI PROGETTO: (Indicare negli appositi spazi il nominativo, la qualifica e la struttura ASL di appartenenza). Nominativo Qualifica Struttura ASL di appartenenza Grillo Paolo Medico Sumai Dipartimento di Prevenzione Vazzoler Cristiana Medico Sumai Dipartimento di Prevenzione De Angelis Angelo Medico Sumai Dipartimento di Prevenzione D Addetta Al i a CPSI Dipartimento di Prevenzione Pistilli Roberto CPSI Dipartimento di Prevenzione Vicca Barbara CPSI Dipartimento di Prevenzione Nizi Manuela Assistente Amministrativo Dipartimento di Prevenzione 5) ANALISI DI CONTESTO AZIENDALE SULLO SPECIFICO PROGETTO (Delineare sinteticamente MAX 30 RIGHE l a alisi di o testo sulla spe ifi a a ea te ati a del p ogetto e sulle eventuali attività in essere all avvio del p ogetto. Pe l a alisi di o testo fa e ife i e to ai dati disponibili da sistemi informativi e di sorveglianza di popolazione, se possibile relativi alla specifica situazione della ASL) Il progetto mira a migliorare la sorveglianza delle malattie infettive attraverso il potenziamento dei sistemi esistenti e l introduzione di nuove sorveglianze. La sorveglianza epidemiologica verrà rafforzata attraverso l adozione da parte delle ASL di un sistema informativo web based definito a livello regionale; una migliore specificità nelle diagnosi sarà garantita dall identificazione di laboratori di riferimento regionali per le malattie prioritarie e dal riordino della rete di laboratori diagnostici periferici (azione regionale); verranno inoltre sperimentati sistemi di sorveglianza innovativi in specifiche popolazioni (sorveglianza sindromica in popolazioni fragili ) e per specifiche malattie (sorveglianza dell esito del trattamento per i casi di TB e follow up dei contatti, sorveglianza dello stato clinico alla 1 NOTA GENERALE: compilare i campi richiesti ed eliminare le indicazioni riportate in rosso tra parentesi. In grigio sono riportati esempi di compilazione 1
2 diagnosi di HIV). Per la buona riuscita del getto è fondamentale la pianificazione di attività di formazione per il personale medico. A titolo esemplificativo si indicano le principali malattie infettive notificate alla ex ASL RM/C nell anno 2015: malattia tubercolare 168 ( di cui 22 quadri extrapolmonari ); varicella 396; scarlattina 92; legionellosi e mononucleosi 30; tossinfezioni alimentari 18; salmonellosi 16. 6) BENEFICIARI DELL INTERVENTO (I beneficiari o destinatari dell i te ve to sono le persone fisiche o giuridiche i cui problemi si vuole affrontare e risolvere con il progetto. Tra di essi vanno indicati anche quelli appartenenti a specifici sottogruppi, ad esempio ell a ito del o t asto alle disuguaglia ze. L i di azio e dei beneficiari può essere integrata da: a) motivazione dei criteri di scelta - perché sono stati scelti proprio loro?; b) dal totale della popolazione individuata come beneficiari presente sul territorio di riferimento; c) dai beneficiari che si intendono raggiungere, espresso anche in percentuale rispetto al n totale) Denominazione dei gruppi e sottogruppi di popolazione beneficiari dell intervento Descrizione criteri di scelta dei beneficiari Stima quantitativa dei potenziali beneficiari presenti sul territorio % di beneficiari che si intende raggiungere Tutta la popolazione residente nella ex ASL RM/C Soggetti fragili : residenti nei tre Campi Nomadi; ospiti delle 54 strutture di accoglienza, ( di cui 22 con posti letto per un totale di circa 1350 persone ) persone che vivono in condizione di disagio fisico. 50% 65% 85% 7) GRUPPI DI INTERESSE COINVOLTI NEL PROGETTO (ad es. terzo settore, Società scientifiche, ecc) (I gruppi di interesse o stakeholders del progetto sono tutti i soggetti - persone singole o organizzazioni, private o pubbliche che possono contribuire al miglioramento della situazione identificata nel progetto, ricavandone dei benefici.) Tipologia 1 Denominazione Contributo al progetto 2 Interesse per il progetto 3 Modalità di coinvolgimento 4 5 Tempistica Terzo settore CARITAS Contatti, informazioni Beneficio di salute Accordi 31 Ottobre Società Scientifica SITI Competenza tecnica specialistica Miglioramento raggiungimento dei propri obiettivi; Accordi 31 Ottobre 2
3 visibilità Società scientifica Associazione di categoria Associazione di categoria SIP Competenza tecnica specialistica Miglioramento raggiungimento dei propri obiettivi; Visibilità Accordi 31 Ottobre FIMP Contatti/Informazioni Visibilità Accordi 31 ottobre FIMG Contatti/Informazione Visibilità Accordi 31 Ottobre 1) Enti locali, terzo settore, associazioni di categoria, società scientifiche, altro (specificare) 2) Contributo: influenza politica, competenze tecniche/specialistiche, risorse umane, strutture fisiche/locali, attrezzature, contatti, informazioni, altro (specificare). Vedi allegato 1 3) Interesse: beneficio di salute, miglior raggiungimento dei propri obiettivi strategici/mission, aumento conoscenze, aumento risorse economiche, aumento competenze/innovazione, aumento consenso/visibilità, altro (specificare) Vedi allegato 1 4) Accordi, Protocolli, formali inclusione in GdL, consultazione (riunione, questionario, intervista, focus-group), altro (specificare) 5) Entro quando viene realizzato il coinvolgimento: indicare mese ed anno 8) ELENCO ATTIVITA E RELATIVE ATTIVITA SEMPLICI PREVISTE A LIVELLO AZIENDALE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI REGIONALI (Pe l ele o delle attività fare riferimento alle attività semplici di livello aziendale, dettagliate nel PIANO OPERATIVO regionale, specificando la ope tu a dell attività ua do pe ti e te) Codice Attività (Da PRP) Codice attività semplice (da POR) Descrizione attività semplici (per la attività PRP riportare solo il codice) Ricognizione delle caratteristiche tecniche delle postazioni di lavoro (Pc, browser, o essio e i ter et) dedi ate all i seri e to delle otifi he el siste a e based Adeguamento delle postazioni di lavoro (PDL) non idonee in particolare garantendo una appropriata velocità di connessione Ide tifi azio e del perso ale dedi ato all utilizzo del siste a e ased e dei relati i profili di utilizzazione (ad es. profilo utente amministratore, profilo utente semplice) 3
4 Co u i azio e al ERE MI/Regio e dell ele o del perso ale ide tifi ato di ui al precedente punto Collaborazione all'individuazione delle ASL che partecipano alla sperimentazione del Sistema informativo web based Collaborazione alla formazione del personale dedicato delle AASSLL individuate Avvio delle attività di gestione delle notifiche tramite il nuovo sistema Collaborazione alla valutazione della sperimentazione (accettabilità e tempestività del sistema, report statistici) Avvio delle attività di gestione delle notifiche tramite il nuovo sistema Adozione del nuovo sistema web based Collaborazione alla valutazione dei primi sei mesi di attività (tempestività del sistema, report statistici) Collaborazione alla valutazione finale del sistema basata sui primi dodici mesi di attività (accettabilità, tempestività del sistema, report statistici) Formare gli operatori esecutivi alle procedure da adottare Avvio delle attività di sorveglianza tramite le procedure definite a livello regionale Formare gli operatori ese uti i all utilizzo della odulisti a Diffusione della modulistica agli utilizzatori Definire modalità di comunicazione (rapide) delle positività agli esami sierologici da PS/Laboratorio/DS a SISP. Definire le modalità di invio dei campioni raccolti al Laboratorio di Riferimento Regionale. Redazione della procedura aziendale che recepisce le indicazioni contenute nei punti precedenti. Adozione della procedura per le strutture ospedaliere aziendali dotate di PS. Avvio delle attività di gestione dei casi sospetti di morbillo/rosolia secondo la procedura Collaborazione alla valutazione dei primi 6 mesi di attività (accettabilità, tempestività del flusso informativo) Collaborazione alla valutazione finale del sistema basata sui primi diciotto mesi di attività (accettabilità, tempestività del sistema) Defi ire u per orso fa ilitato per l i io del pazie te ad u a ulatorio aziendale per il prelievo di sangue. 4
5 Definire le modalità di raccolta di campioni clinici a domicilio. Definire modalità di approvvigionamento dei kit per la raccolta dei campioni clinici Definire un percorso aziendale per l i io dei a pio i li i i al la oratorio di riferimento regionale per morbillo e rosolia. Redazione della procedura Avvio delle attività di gestione dei casi sospetti non ricoverati secondo la nuova procedura Collaborazione alla valutazione dei primi 6 mesi di attività Valutazione finale del sistema basata sui primi dodici mesi di attività Collaborazione alla creazione di un gruppo di lavoro SERESMI/ASL Collaborazio e alla ri og izio e sulle odalità di o duzio e dell i dagi e ospedaliera da parte delle ASL e analisi delle criticità esistenti Colla orazio e alla defi izio e di u odello sta dard per la o duzio e dell i dagi e Adozione del format Formare gli operatori esecutivi alle procedure da adottare Adottare il format e le procedure previste Collaborazione alla selezione delle informazioni da raccogliere Collaborazione alla definizione delle funzionalità gestionali del software e della reportistica prodotta For are gli operatori ese uti i all utilizzo del soft are Adozione del software Collaborazione alla identificazione dei centri clinici che gestiscono i casi di TB Somministrazione del questionario ai centri clinici identificati Inserimento dei questionari nel database regionale Collaborazione alla ricognizione delle modalità di presa in carico del paziente messa in atto dai Centri clinici presenti nel Lazio e analisi delle criticità Collaborazione alla identificazione di altri setting sanitari per la presa in carico del paziente Adozione delle indicazioni regionali 5
6 Definizione delle modalità di svolgimento della sorveglianza sui soggetti con ITL che iniziano il trattamento Definizione delle modalità di svolgimento della sorveglianza sui soggetti con ITL che non iniziano il trattamento Adozione delle indicazioni regionali Ricognizione sui principali gruppi di popolazioni (marginali) presenti sul territorio aziendale Somministrazione del questionario Inserimento dei dati nel database regionale Collaborazione alla condivisione del questionario Sperimentazione del questionario Definizione del protocollo operativo aziendale Identificazione dei referenti per la sorveglianza c/o i Centri di accoglienza Formazione dei referenti Attivazione della sorveglianza Raccolta dei questionari per la sorveglianza sindromica Inserimento dei questionari nel database regionale Report finale Formazione dei medici ospedalieri e territoriali Formazione dei medici ospedalieri Promuovere la formazione dei medici territoriali Formazione degli operatori aziendali e dei laboratori Formazione degli operatori aziendali Nota: Gli indicatori per la valutazione e il monitoraggio delle attività semplici aziendali, sono quelli riportati nel Piano Operativo Regionale Allegato 1 Analisi e coinvolgimento dei gruppi di interesse I gruppi di interesse o Stakeholders del progetto sono tutti i soggetti - persone singole o organizzazioni, private o pubbliche che possono contribuire al miglioramento della situazione (identificata nel progetto), ricavandone dei e efi i. L a alisi dei gruppi di i teresse per ette di defi ire il contributo che ciascun gruppo di interesse può offrire (cioè che cosa può dare per il miglioramento della situazione di partenza) e l interesse che ricava da 6
7 questo miglioramento (che cosa ne può ricevere ). Il contributo è iò he il gruppo di i teresse può offrire, ell a ito dell i tero per orso di progettazio e, i termini di: 2) influenza politica, competenze tecniche/specialistiche, risorse umane, strutture fisiche/locali, attrezzature, contatti, informazioni, ecc. Sostanzialmente il contributo ci permette di capire perché è importante che quel gruppo di interesse partecipi al processo di progettazione e quindi perché è importante coinvolgerlo. E essenziale sottolineare che il contributo di ciascun gruppo di interesse può essere rilevante anche rispetto ad una sola fase della progettazione. Ad esempio, i beneficiari o destinatari delle azioni (cioè le persone fisiche o giuridiche i cui problemi si vuole affrontare e risolvere con il progetto), offrono un contributo fondamentale soprattutto nella fase di analisi dei problemi: è infatti sulla base delle informazioni che essi forniscono (sui problemi che vivono nella loro vita quotidiana) che si può ricostruire un quadro veritiero della situazione attuale. L interesse ci permette invece di capire che cosa il gruppo di interesse ricava dal miglioramento della situazione ossia che cosa si aspetta di riceverne ad esempio in termini di beneficio di salute, miglior raggiungimento dei propri obiettivi strategici/mission, aumento conoscenze, aumento risorse economiche, aumento competenze/innovazione, aumento consenso/visibilità, ecc. In altri termini, esso esprime un interesse specifico a prendere parte al processo di progettazione e implementazione in quanto dal miglioramento della situazione iniziale il singolo attore si aspetta di ricevere un vantaggio. Riflettere sugli interessi può aiutare a comprendere, inoltre, le motivazioni che portano alcuni attori a partecipare in modo solo formale o a non partecipare affatto alla progettazione, evidenziando la mancanza di un interesse specifico a riguardo. La alutazio e del o tri uto e dell i teresse, in base allo schema proposto di seguito (Blanchet & James, mpodificato) 2, ci porta a distinguere 4 categorie di stakeholders per i quali sono ipotizzabili diversi tipi di azioni. Alta Contributo Bassa Alto A (portatori di interesse chiave, è essenziale coinvolgerli) B (è utile coinvolgerli) Interesse Basso C (da mantenere informati) D (da mantenere informati, valutare se coinvolgere) È auspicabile che tutti i gruppi di interesse censiti in fase di analisi siano coinvolti in tutte le fasi della progettazione (elaborazione, realizzazione, valutazione). È altrettanto ovvio che non tutti i gruppi di interesse potranno essere coinvolti con lo stesso livello di coinvolgimento. Starà al Gruppo aziendale di Progetto stabilire come intervenire su ciascun gruppi di interesse e quale tipo di coinvolgimento adottare, anche in relazione alle indicazioni fornite dai Referenti Regionali di Progetto. GLOSSARIO Beneficiari: i beneficiari o destinatari delle azioni sono le persone fisiche o giuridiche i cui problemi si vuole affrontare e risolvere con il progetto. Piano Operativo (PO): trasmesso alla Regione dal/i Referenti Regionali di progetto (RR), dettaglia le attività da realizzare per il raggiungimento degli obiettivi regionali e relativi indicatori. 2 Blanchet K, James P. How to do (or not to do)... a social network analysis in health systems research. Health Policy Plan Aug;27(5): doi: /heapol/czr055. Disponibile al seguente indirizzo: 7
8 Piano Attuativo Aziendale (PAA): trasmesso con cadenza annuale alla Regione dal Coordinatore Aziendale di piano (CA), che lo redige sulla base dei contributi forniti dai Referenti Aziendali di progetto (RA). Si compone di 27 schede, una per ognuno dei 27 progetti previsti nel PRP Il PAA mostra il dettaglio locale delle attività previste nel PO. La Regione una volta ricevuti, li inoltra ai Referenti Regionali di progetto (RR) che valutano, ognuno per il proprio progetto, la congruità con il PO. Il PAA deriva esclusivamente dai progetti e non dalle azioni regionali. Attività: sono quelle riportate nei cronogrammi del PRP di cui alla DCA n. U00593 del 16/12/2015 Attività semplici: sono quelle riportate nel PO, definiti dal Referenti regionali di progetto (RR). 8
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