VALUTAZIONE DEL TRATTAMENTO DI ANORESSIA E BULIMIA IN AMBITO RESIDENZIALE E AMBULATORIALE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "VALUTAZIONE DEL TRATTAMENTO DI ANORESSIA E BULIMIA IN AMBITO RESIDENZIALE E AMBULATORIALE"

Transcript

1 UNIVERSITA CATTOLICA DEL SACRO CUORE Sede di MILANO Facoltà di Psicologia Corso di Laurea Magistrale in Psicologia Clinica: salute, relazioni familiari e interventi di comunità VALUTAZIONE DEL TRATTAMENTO DI ANORESSIA E BULIMIA IN AMBITO RESIDENZIALE E AMBULATORIALE Relatore: Chiar.mo Prof. Gianluca CASTELNUOVO Tesi di Laurea di: Alice SONVICO Matr. N Anno Accademico

2 INTRODUZIONE L essenziale è invisibile agli occhi A. de Saint-Exupéry Sentirsi male nel proprio corpo, avere un cattivo rapporto col cibo e non riuscire a piacersi mai: questa è la triste e stressante situazione che quotidianamente vivono le persone affette da disturbi del comportamento alimentare, le cui manifestazioni più conosciute sono l anoressia nervosa e la bulimia nervosa, spesso collegate tra loro. Nell ultimo ventennio, questi disturbi, sovente accompagnati da disturbi dell immagine corporea come la dismorfofobia, sono diventati una vera e propria emergenza di salute mentale per gli effetti devastanti che hanno sulla salute e sulla vita di moltissimi adolescenti e giovani adulti. Essi sono un sintomo sociale, un espressione radicalizzata di un disagio specifico, che si manifesta in primo luogo nelle società del benessere e la cui diffusione appare fortemente influenzata dal contesto sociale, dai condizionamenti del mercato e delle politiche commerciali, oltre che dai comportamenti individuali. La componente culturale, estetica e mediatica è, dunque, una concausa ambientale di un disagio clinico-psichiatrico che affonda le sue radici nella storia individuale delle persone che soffrono di queste patologie. Si tratta di una sorta di epidemia che attraversa tutti gli strati sociali e le diverse etnie, le cui conseguenze possono essere anche molto gravi: infatti, se non trattati in tempi e con metodi adeguati, i disordini alimentari possono diventare una condizione permanente e, nei casi più gravi, possono portare perfino alla morte, che solitamente avviene per suicidio o per arresto cardiaco. Secondo l American Psychiatric Association, infatti, essi sono la prima causa di morte per malattia mentale nei paesi occidentali. L anoressia e la bulimia sono, dunque, malattie gravi che hanno radici profonde nella vita delle persone, il cui esordio spesso consiste in una banale dieta, una restrizione alimentare che si trasforma in altro: il controllo alimentare spesso diviene ingovernabile, riduce gli affetti e costringe a rifugiarsi nella solitudine e nella diffidenza nei confronti della vita stessa, negando la patologia e il bisogno di cure. Questi disturbi sono vere e proprie malattie mentali, ma comunemente vengono intese come un capriccio nei confronti del cibo, una questione estetica e, nonostante la loro estrema diffusione nella società moderna, non sono ancora sufficientemente inquadrati in 3

3 modo corretto nell immaginario collettivo né sono percepiti il più delle volte come realmente gravi. Sarebbe, invece, opportuno avere maggiore consapevolezza del fatto che anoressia e bulimia sono solo la punta dell iceberg, ovvero l effetto di un disagio psicologico implicito e molto più profondo: si tratta di un tentativo di morire per essere visti, per avere un identità che altrimenti la società non concederebbe, per colpire come un kamikaze con il proprio corpo-bomba le figure genitoriali o altre che non hanno apparentemente saputo dare l ascolto e lo spazio d amore di cui la persona sofferente aveva bisogno. I comportamenti alterati dell alimentazione, quindi, sono solo ciò che appare e nascondono l essenza del problema: un dolore interiore, una sofferenza profonda che gli altri difficilmente vedono o riescono a comprendere. Queste gravi patologie sono riconducibili ad una richiesta d aiuto non verbalizzata. Non è, quindi, l appetito a dover essere curato, ma il soggetto e la sua storia. Il pensiero ossessivo del cibo protegge la mente da un groviglio di emozioni come la paura, la tristezza, la rabbia, il desiderio, di fronte a cui ci si sente fragili e vulnerabili. Perdite affettive importanti, abbandoni e altri eventi traumatici infantili: in molti casi il cibo diventa l anestetico che permette di non sentire la sofferenza, un autocura per non pensare. In questo modo, però, il dolore permane e la vita non viene vissuta. Non si tratta, perciò, di malattie dell appetito né di patologie da imitazione. Siccome il corpo è il teatro della mente e le esperienze emotive più profonde trovano in esso una manifestazione esterna e visibile, nei disturbi alimentari ciò che è interno - un disagio e una sofferenza profondi - trova nel corpo uno strumento per comunicare e attraverso cui manifestare quel dolore. Un dolore nel quale chi soffre si sente intrappolato. Per tutte queste ragioni mi sono primariamente interessata a questi disturbi, con l obiettivo di ricavare quante più informazioni possibili sui differenti trattamenti implementati nel corso degli anni nel mondo occidentale, allo scopo di tracciare una panoramica sintetica dei trattamenti terapeutici più diffusi e conosciuti, sino ad arrivare ad esplorare le ricerche scientifiche più recenti relative a questo tema così appassionante e delicato. Ho condotto, inoltre, una ricerca quasi-sperimentale su 30 pazienti affette da anoressia nervosa e da bulimia nervosa in cura presso il Servizio per il Trattamento dei Disturbi della Condotta Alimentare offerto dall Azienda ospedaliera Sant Anna (CO), di cui 15 pazienti riceventi un trattamento ambulatoriale e 15 riceventi quello residenziale nella Comunità Terapeutica di Asso (CO). Nel capitolo dedicato all esposizione della ricerca viene descritto, innanzitutto, qual è il suo obiettivo generale, che consiste nel valutare gli effetti 4

4 dei due trattamenti - condotti dalla stessa équipe multidisciplinare - sul campione di pazienti considerato, in un tempo limitato di osservazione. Vengono poi esposte le ipotesi che questo studio cerca di verificare, le modalità di campionamento adottate, nonché i criteri impiegati per la selezione e una sintetica descrizione dell intero campione, e viene presentato un approfondimento degli strumenti utilizzati per raccogliere i dati sia nella prima che nella seconda somministrazione. In particolare, nel paragrafo riguardante il metodo, viene fatta una premessa relativa ad alcuni limiti che molte ricerche possono presentare e che sarebbe importante tenere in considerazione nell interpretare i risultati che emergeranno da questo studio. Infine, il paragrafo conclusivo relativo alla discussione della ricerca comprende una riflessione su tutti i risultati ottenuti, con particolare riferimento alle ipotesi iniziali da cui la ricerca stessa è partita, e a queste considerazioni è seguita l offerta di alcune possibili spiegazioni dei miglioramenti significativi evidenziati dalle analisi e sono state proposte delle ipotesi esplicative relativamente ai cambiamenti attesi, ma non riscontrati oppure evidenziati in un gruppo diverso da quello atteso. 5

5 CAPITOLO 1 Questo primo capitolo si apre con la descrizione delle caratteristiche fondamentali dei disturbi alimentari, con una specifica sezione in cui sono menzionati i criteri diagnostici dell anoressia nervosa, della bulimia nervosa e dei disturbi dell alimentazione non altrimenti specificati (NAS), riportati nella quarta edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-IV; American Psychiatric Association, 1994), con l aggiunta di un breve rimando alla visione transdiagnostica. Segue, poi, una panoramica sintetica dell eziologia di questi disturbi, che è un area di indagine ancora oggi fortemente dibattuta, in cui si evidenziano i principali fattori patogenetici dell anoressia e della bulimia. È stato dedicato, inoltre, un paragrafo alle conseguenze che tali patologie possono avere sia dal punto di vista fisico sia da quello psicologico, con un opportuna differenziazione tra i danni fisici che può comportare l una e quelli che può causare l altra. Una simile distinzione non viene fatta per quel che riguarda le ripercussioni psicologiche, poiché esse risultano piuttosto comuni ad entrambi i disturbi. Successivamente, sono stati riportati alcuni cenni relativi alla diffusione, all incidenza e alla prevalenza dell anoressia e della bulimia nella popolazione femminile e maschile, con particolare riferimento al loro esordio, alle fasce di età più colpite e all ipotesi che si tratti di sindromi culture bound. Viene poi riservato un breve spazio ai dati relativi al decorso di entrambi i disturbi. Infine, l ultimo paragrafo è dedicato ad un breve approfondimento sulle differenti tipologie di intervento esistenti nell ambito del trattamento di questi disturbi, con una descrizione sintetica delle caratteristiche di fondo e dei criteri di scelta del trattamento ambulatoriale, di quello in day-hospital e in comunità residenziale come valide alternative all ambulatorio e, infine, del ricovero ospedaliero classico e per riabilitazione nutrizionale intensiva COSA SONO I DISTURBI ALIMENTARI? UNA PRIMA DESCRIZIONE DI ANORESSIA NERVOSA E BULIMIA NERVOSA Appartengono alla categoria dei disturbi del comportamento alimentare l anoressia nervosa, la bulimia nervosa e i disturbi alimentari non altrimenti specificati (NAS), ma in 6

6 realtà questa categoria comprende uno spettro molto ampio di disturbi: essi si possono collocare su un continuum di gravità e, pur presentando molte caratteristiche comuni, sottendono significati psicopatologici specifici che vanno indagati nell ambito dello sviluppo psichico individuale. Tali patologie possono essere definite come persistenti disturbi del comportamento alimentare o di comportamenti finalizzati al controllo del peso, che danneggiano la salute fisica o il funzionamento psicologico e sociale, e che non sono secondari a nessuna condizione medica o psichiatrica conosciuta (Fairburn & Walsh, 2002). L anoressia e la bulimia sono malattie di origine psicologica e risultano essere fenomeni piuttosto complessi: da un lato, la loro descrizione clinica presenta aspetti di uniformità e serialità fenomenica, dall altro, il dilagare del fenomeno sembra aver assunto una complessità e una variabilità sintomatica tali che persino le nosografie psichiatriche ufficiali ne hanno modificato diverse volte i criteri diagnostici negli ultimi vent anni (DSM-IV, American Psychiatric Association, 1994; ICD-10, World Health Organization, 1993). Si tratta di disturbi caratterizzati da una grave alterazione relativa al modo di alimentarsi e alla percezione della propria immagine corporea; infatti, la persona affetta da un disturbo alimentare può aver iniziato a mangiare una quantità più ridotta o più abbondante di cibo in un certo periodo della sua vita, ma ad un certo punto il mangiare delle quantità minori o maggiori può essere sfuggito dal suo controllo, unitamente all emergere di una profonda angoscia relativa alla forma e al peso del proprio corpo (Bulik, Reba, Siega-Riz & Reichborn-Kjennerud, 2005). Esse possono, dunque, causare seri disordini nella dieta quotidiana della persona, che vanno dal mangiare una quantità esageratamente ridotta di cibo ad un alimentazione gravemente smodata, e riconoscono la loro origine nella rete di situazioni fisiologiche, psicologiche, familiari e sociali in cui è inserito chi ne soffre. Questi disturbi spesso coesistono con altre patologie come la depressione, l abuso di sostanze e i disturbi d ansia e, se non adeguatamente trattati, possono causare gravissimi danni sia dal punto di vista fisico sia psicologico, conducendo in alcuni casi sino alla morte: si stima, per esempio, che le persone che soffrono di anoressia hanno una probabilità di morire 18 volte superiore a quella di persone sane della stessa età (Harris & Barraclough, 1998; Steinhausen, 2008). L anoressia e la bulimia si sono diffuse in modo esponenziale nelle società occidentali, per la probabile influenza di fattori storici, sociali e culturali nella scelta del sintomo, e si è 7

7 assistito ad una rapida metamorfosi delle forme cliniche e della fascia di età interessata: negli anni Sessanta l anoressia era caratterizzata quasi esclusivamente dal solo digiuno, negli anni Settanta hanno fatto la loro comparsa nella fenomenologia anoressica alcuni sintomi bulimici (abbuffate e vomito), negli anni Ottanta sono aumentati i casi di bulimia normopeso, infine, negli anni Novanta il disturbo si è evoluto in direzione dei comportamenti compulsivi, con l aumento dell abuso di droghe e alcool, gesti autolesionistici e tentativi di suicidio (De Giacomo, Renna & Santoni Rugiu, 1992). La letteratura psichiatrica e psicologica sui disturbi alimentari appare oggi sterminata, nonostante sia presente una notevole sproporzione tra gli studi clinici puramente sintomatici o epidemiologici e quelli dedicati alla valutazione dell efficacia dei trattamenti implementati per la loro cura. In genere, però, pressoché tutti gli studi sul tema concordano nel sostenere che i disturbi alimentari possono manifestarsi in persone di diverse età, sesso, provenienza sociale e che sono determinati da condizioni di disagio psicologico ed emotivo, che quindi richiedono un trattamento sia del problema alimentare in sé che della sua natura psichica, con l obiettivo di aiutare il paziente a ristabilire un equilibrato comportamento alimentare, ma soprattutto ad adottare soluzioni di gestione dei propri stress emotivi che non siano dannose per la sua salute. Sembra, perciò, che chiunque possa sviluppare un disturbo dell alimentazione, sebbene la popolazione maggiormente colpita risulti essere di sesso femminile e con esordio del disturbo collocabile durante l età adolescenziale o la giovane età adulta, in particolare tra i 12 e i 25 anni (Becker, Grinspoon, Klibanski & Herzog, 1999). Nonostante ciò, le ricerche ABA (Associazione per lo studio e la ricerca sull anoressia, la bulimia, l obesità e i disordini alimentari) ed altri autori evidenziano che, sebbene l età adolescenziale sia considerata da sempre a rischio, il fenomeno si è esteso in modo preoccupante anche alle età precedenti lo sviluppo puberale (fino a raggiungere l età pediatrica) e a quelle decisamente successive all adolescenza, intorno ai 40 anni (Gowers, Crisp, Joughin & Bhat, 1991; Inagaki et al., 2002). Questo dato è confermato anche dal fatto che, mentre nel DSM-III-TR (APA, 1987) i disturbi alimentari venivano inseriti nella categoria dei Disturbi con esordio adolescenziale, nel DSM-IV (APA, 1994) e nella sua modificazione successiva DSM-IV-TR (APA, 2000a) viene ad essi riservata una sezione specifica a parte (Steiner & Lock, 1998). 8

8 1.2. CRITERI DIAGNOSTICI: SINTOMI E CARATTERISTICHE Nei principali sistemi per la classificazione e la diagnosi psichiatrica, ovvero l ICD-10 (World Health Organization, 1993) e il DSM-IV (American Psychiatric Association, 1994), vengono riconosciute tre forme di disturbi dell alimentazione: l Anoressia Nervosa, la Bulimia Nervosa e i Disturbi dell Alimentazione Non Altrimenti Specificati NAS (che comprendono anoressie e bulimie parziali, incomplete, quadri clinici in cui sono presenti quasi tutti - ma non tutti - i sintomi che la comunità scientifica ritiene necessari per la diagnosi medica di anoressia o di bulimia) (Fairburn, 2010). Anoressia nervosa e bulimia nervosa sono due sindromi che la nosografia psichiatrica più recente, a partire dal 1980, tiene distinte poiché i criteri diagnostici sono tali per cui la diagnosi può essere solo l una o l altra. Nonostante ciò, queste due patologie condividono molte caratteristiche, tra cui la psicopatologia considerata centrale, ovvero l eccessiva importanza attribuita al controllo dell alimentazione, del peso e della forma del corpo (Dalle Grave, 2003; Fairburn, Cooper & Shafran, 2003). Il DSM-IV (APA, 1994) fornisce i criteri diagnostici soltanto per l anoressia e la bulimia, ma non per i disturbi dell alimentazione NAS che, invece, costituiscono una diagnosi residua per i casi clinicamente significativi che non soddisfano tutti i criteri diagnostici dell anoressia nervosa o della bulimia nervosa. Le principali novità introdotte dal DSM-IV rispetto alle classificazioni precedenti sono le seguenti (Cuzzolaro, 1998): i disturbi del comportamento alimentare non sono più inscritti tra quelli di solito diagnosticati per la prima volta durante l adolescenza, ma sono stati spostati nel corpo generale della classificazione; le diagnosi di anoressia nervosa e di bulimia nervosa non possono coesistere, ma si escludono reciprocamente; sono stati definiti due sottotipi per ciascuna sindrome; è stata proposta una nuova categoria diagnostica che figura tra i disturbi dell alimentazione NAS, il Binge Eating Disorder L ANORESSIA NERVOSA Per la diagnosi di Anoressia Nervosa sono necessarie le seguenti caratteristiche (American Psychiatric Association, 1994): 9

9 A. rifiuto di mantenere il peso corporeo al livello minimo normale per l età e la statura o al di sopra di esso (mantenimento volontario di un peso corporeo inferiore all 85% di quello previsto con indice di massa corporea IMC pari o inferiore a 17,5); B. intensa paura di aumentare di peso o di ingrassare, pur essendo sottopeso; C. alterazione del modo in cui il soggetto vive il peso e le forme del proprio corpo, influenza indebita del peso e delle forme del corpo sui livelli di autostima, diniego della gravità della perdita di peso in atto, eccessiva valutazione e controllo della forma del corpo e del peso, autovalutazione centrata esclusivamente sulla forma del corpo, sul peso e sulla capacità di controllarli; D. amenorrea nelle donne che hanno già avuto il menarca, ovvero assenza di almeno tre cicli mestruali consecutivi (si considera una donna amenorroica se i suoi cicli avvengono solo dopo somministrazione di ormoni come gli estrogeni). Il valore di questo criterio risulta discutibile e probabilmente verrà abbandonato nel DSM-V (la cui pubblicazione è prevista per il 2013) perché la maggior parte delle pazienti che soddisfano i primi due criteri sono anche amenorroiche e quelle che non lo sono non presentano differenze significative da queste ultime. SOTTOTIPI: 1. Sottotipo con restrizioni: durante l episodio di anoressia nervosa la persona non presenta frequenti episodi di abbuffate o di comportamenti purgativi/condotte di eliminazione (ad esempio, vomito autoindotto, abuso o uso improprio di lassativi, diuretici o clisteri) e mostra una riduzione costante della quantità di alimenti ingeriti; 2. Sottotipo con abbuffate/condotte di eliminazione: durante l episodio di anoressia nervosa la persona presenta frequenti episodi di abbuffate compulsive o di comportamenti eliminativi (come il ricorso al vomito autoindotto, l uso inappropriato di pillole lassative e diuretiche, l iperattività fisica per perdere peso). Si può, dunque, affermare che una persona può essere diagnosticata anoressica quando, riducendo o interrompendo la propria consueta alimentazione, scende sotto l 85% del peso normale per la propria età, sesso e altezza. La caratteristica più tipica dell anoressia nervosa è proprio la severa perdita di peso ed il raggiungimento di un peso corporeo molto basso, che può determinare dei gravi rischi per la salute; tale perdita di peso sembra principalmente dovuta alla dieta ferrea e fortemente ipocalorica seguita: spesso, infatti, una persona anoressica comincia con l evitare tutti i cibi ritenuti grassi e a concentrarsi su 10

10 alimenti sani e poco calorici, con un attenzione ossessiva al contenuto calorico e alla composizione dei cibi; inoltre, frequentemente i pasti vengono evitati o consumati con estrema lentezza, rimuginando a lungo su ogni boccone ingerito. In aggiunta, il corpo viene percepito e vissuto in modo alterato, con un eccesso di attenzione alla sua forma, e a questo si unisce un deciso rifiuto di ammettere la gravità della propria condizione di sottopeso. Infatti, sebbene alcuni possano rendersi conto della propria magrezza, tipicamente i soggetti con questo disturbo negano le gravi conseguenze sul piano della salute fisica del loro livello di emaciazione, senza perciò rendersi conto che forme anoressiche gravi o di lunga durata possono condurre non solo a inedia e a seri problemi di salute, ma perfino alla morte. Nonostante la persona risulti essere estremamente sottopeso, essa rifiuta, quindi, di assumere cibo o limita in maniera severa la quantità di cibo che mangia (spesso assumendo solo determinate categorie di alimenti), ha un immagine distorta del proprio corpo, un intensa paura di aumentare di peso e di diventare grassa (anche quando è sottopeso) e tende a praticare un eccessiva attività fisica. A questo proposito, mentre alcuni pazienti eseguono un attività fisica compulsiva allo scopo di perdere ulteriormente peso, altri si autoinducono il vomito o usano altre forme non salutari di controllo del peso, come ad esempio l uso improprio di lassativi o di diuretici, mentre altri ancora possono perdere il controllo dell alimentazione e andare incontro ad episodi bulimici. Sintomi comuni che vanno ad affiancare quelli tipici del disturbo - che peggiorano con la perdita di peso e tendono invece a scomparire con la normalizzazione ponderale - sono la depressione, il deficit di concentrazione, la perdita dell interesse sessuale, l ossessività e l isolamento sociale. A proposito di queste ultime tre complicazioni della patologia, è da notare, infatti, che la persona anoressica diventa così ossessionata dal cibo che la propria vita finisce con l essere totalmente incentrata sulla questione alimentare, impedendo di provare interesse ed entusiasmo verso qualsiasi altra cosa (Dalle Grave, 2004). Diagnosticare precocemente l anoressia non è affatto semplice, soprattutto per quanto riguarda i soggetti molto giovani, perché i cambiamenti fisici che accompagnano l adolescenza e che comportano squilibri di peso e altezza possono mascherarne le prime fasi; nelle ragazze uno dei sintomi più classici è l interruzione del ciclo mestruale per almeno tre mesi successivi, sintomo che, però, non si applica a giovani adolescenti che ancora non abbiano avuto il menarca o, al contrario, alle ragazze che prendono la pillola anticoncezionale. 11

11 LA BULIMIA NERVOSA Per quanto riguarda la diagnosi di Bulimia Nervosa sono necessarie le seguenti caratteristiche (American Psychiatric Association, 1994): A. ricorrenti episodi di abbuffate compulsive. Un episodio di abbuffata è caratterizzato da entrambi i seguenti elementi: a) ingestione in un ristretto periodo di tempo (ad esempio nell arco di un paio d ore) di una quantità di cibo decisamente superiore a quella che la maggior parte delle persone mangerebbe in un simile periodo di tempo e in circostanze equiparabili (a volte per un totale di diverse migliaia di calorie); b) un senso di mancanza/perdita di controllo durante l episodio (la persona sente di non riuscire a smettere di mangiare o sente di non riuscire a controllare cosa e quanto sta mangiando); B. ricorrenti e inappropriati comportamenti compensatori allo scopo di prevenire l aumento di peso, come il vomito autoindotto, l abuso o uso improprio di lassativi, diuretici o clisteri, l eccessivo esercizio fisico e il digiuno; C. le abbuffate e i comportamenti compensatori inappropriati si verificano in media almeno due volte alla settimana, per tre mesi; D. i livelli di autostima sono indebitamente ed eccessivamente influenzati dalla forma del corpo e dal peso e sono strettamente legati al controllo di queste caratteristiche; E. il disturbo non si verifica esclusivamente durante gli episodi di anoressia nervosa. SOTTOTIPI: 1. Sottotipo purgativo (con abbuffate/condotte di eliminazione): durante l episodio di bulimia nervosa, la persona si induce regolarmente il vomito o fa un uso inappropriato e frequente di lassativi, diuretici o clisteri; 2. Sottotipo non purgativo (senza condotte di eliminazione): durante l episodio di bulimia nervosa, la persona mette in atto altri comportamenti compensatori inappropriati come il digiuno o l esercizio fisico eccessivo, ma non si induce regolarmente il vomito e non fa un uso improprio di lassativi, diuretici o clisteri. Una persona bulimica si abbuffa, quindi, in modo molto diverso da quello che avviene quando normalmente si mangia troppo e l abbuffata è preceduta e seguita da uno stress emotivo molto forte: dopo aver mangiato in modo così eccessivo e senza la capacità di controllarsi e di fermarsi, la persona bulimica generalmente si sente in colpa e angosciata all idea di aumentare di peso, perciò tende a mettere in atto dei comportamenti eliminativi e punitivi, quali il vomito autoindotto e l uso improprio di lassativi e diuretici; in misura 12

12 meno frequente gli episodi bulimici sono, invece, seguiti dall adozione di comportamenti non eliminativi, come il digiuno o l esercizio fisico eccessivo e compulsivo, sempre con l intento di dimagrire. Se questi comportamenti purgativi diventano ripetitivi, ad esempio si manifestano due volte alla settimana per tre mesi, si è di fronte a un chiaro segnale di disordine alimentare. E da notare che solo raramente i pazienti bulimici non si infliggono alcuna punizione e che questi cicli di abbuffata-espulsione, se non controllati, possono condurre a seri problemi di salute. In aggiunta, a lungo andare, un soggetto bulimico entra in una fase di depressione e di disgusto verso se stesso, cerca di occultare il proprio comportamento agli altri e la sua forma fisica finisce con il diventare un ossessione permanente e con l avere forti ripercussioni sulla sua autostima. Nei casi più tipici sono frequentemente presenti sintomi di depressione ed ansia e, come nell anoressia nervosa, un sottogruppo di pazienti abusa di sostanze e mette in atto comportamenti autolesionistici (Fairburn, 1990). Inoltre, siccome i tentativi di perdita di peso sono interrotti da frequenti episodi bulimici, ciò spiega perché il peso delle persone con questo disturbo rimanga nella norma o lievemente al di sopra o al di sotto della norma stessa; una persona bulimica, infatti, può essere di peso normale, sottopeso o sovrappeso, diversamente da una anoressica che è sempre sottopeso, ed il suo peso può variare enormemente anche in un breve periodo di tempo I DISTURBI DELL ALIMENTAZIONE NON ALTRIMENTI SPECIFICATI Infine, questa categoria comprende i disordini alimentari che non soddisfano i criteri diagnostici dei disturbi sopra elencati. Non esistono criteri diagnostici per tale categoria, ma alcuni esempi comprendono (American Psychiatric Association, 1994): 1. casi di donne per cui sono soddisfatti tutti i criteri diagnostici dell anoressia nervosa, ma esse hanno mestruazioni regolari; 2. casi in cui tutti i criteri diagnostici dell anoressia sono soddisfatti, ma, nonostante la significativa perdita di peso, quello attuale si colloca in un range di normalità; 3. casi in cui tutti i criteri diagnostici della bulimia nervosa sono soddisfatti, ma le abbuffate e i meccanismi compensatori inappropriati si verificano con una frequenza inferiore alle due volte alla settimana o hanno una durata inferiore ai tre mesi; 4. casi in cui il soggetto ha la tendenza a masticare e sputare ripetutamente, senza inghiottire, grandi quantità di cibo; 13

13 5. casi in cui un individuo con un normale peso corporeo ricorre all uso regolare di comportamenti compensatori inappropriati dopo aver mangiato piccole quantità di cibo (per esempio ricorrendo al vomito autoindotto dopo aver mangiato un paio di biscotti); 6. Binge Eating Disorder: ricorrenti episodi di abbuffate in assenza di un uso regolare di inappropriate condotte compensatorie tipiche della bulimia nervosa VERSO UNA VISIONE TRANSDIAGNOSTICA DEI DISTURBI DELL ALIMENTAZIONE Lo schema del DSM-IV sopra riportato per la classificazione di questi disturbi incoraggia l idea che essi siano una serie di disturbi distinti, ma è importante considerare che non tutti i casi sono precisamente descrivibili nell arco dei sintomi tipici dell anoressia e della bulimia: alcuni soggetti, infatti, iniziano con una forma di anoressia, ma poi, incapaci di mantenere il basso peso, scivolano verso comportamenti bulimici. Secondo l American Psychiatric Association (1993), la metà dei pazienti anoressici finisce con l avere sintomi di bulimia, e in qualche caso i pazienti bulimici sviluppano comportamenti anoressici. È, infatti, frequente che la stessa persona passi, in diversi momenti della vita, dall uno all altro disturbo: gli studi degli ultimi anni hanno evidenziato che nei pazienti che non guariscono dall anoressia nervosa il passaggio alla bulimia nervosa è frequente e lo stesso si può dire per i disturbi dell alimentazione NAS; questi, infatti, sono l esito comune dell anoressia e della bulimia, che a sua volta tipicamente inizia come anoressia o disturbo dell alimentazione NAS (Fairburn, 2010). In aggiunta, è possibile constatare che in tutte e tre le categorie diagnostiche sono presenti alcuni comportamenti in comune e specifici di queste patologie, come ad esempio la sensazione costante di essere grassi, il check del corpo (ovvero il controllo costante del peso e delle forme del corpo), le preoccupazioni e l eccessiva importanza conferita all alimentazione, al peso e alla forma del corpo, elemento quest ultimo che costituisce il nucleo psicopatologico condiviso da tutti e tre i disturbi. La migrazione da un disturbo all altro e il fatto che anoressia, bulimia e disturbi dell alimentazione NAS condividano la stessa psicopatologia distintiva, suggeriscono che siano coinvolti meccanismi comuni transdiagnostici nel loro mantenimento e che, perciò, ci sia motivo di considerarli come un unica categoria diagnostica invece che come disturbi separati, proprio come suggerisce la recente Teoria Transdiagnostica (Fairburn, Cooper & Shafran, 2003; Milos, Spindler, Schnyder & Fairburn, 2005). 14

14 Nella Tabella 1 sono riportate sinteticamente le caratteristiche cliniche che li contraddistinguono e il grado di importanza di ciascuna di esse per ogni specifico disturbo; come si può notare, la maggior parte delle seguenti caratteristiche è condivisa da tutte e tre le categorie dei disturbi alimentari (Dalle Grave, 2003): Tabella 1. Principali caratteristiche cliniche dei disturbi dell alimentazione Anoressia nervosa Bulimia nervosa Disturbi dell alimentazione NAS Eccessiva importanza attribuita al peso, alla forma del corpo, al loro controllo Pensieri e preoccupazioni per l alimentazione, il peso e la forma del corpo Dieta ferrea Abbuffate Vomito autoindotto Uso improprio di lassativi Uso improprio di diuretici Esercizio fisico eccessivo e compulsivo Altri comportamenti di compenso Check dell alimentazione Check del corpo Evitamento dell esposizione del corpo Sensazione di essere grassi Basso peso e sindrome da denutrizione

15 1.3. FATTORI EZIOPATOGENETICI Attualmente, l eziologia dei disturbi alimentari non sembra ancora del tutto chiara e universalmente riconosciuta, non è cioè ancora stato possibile costruire una teoria sintetica che spieghi quale specifica interazione di forze sia necessaria e sufficiente a provocare un disturbo dell alimentazione e, per questa ragione, è auspicabile che in futuro la ricerca provi ad identificare con maggior precisione i fattori di rischio così come i fattori protettivi di queste patologie. È fortemente probabile che esse siano la risultante dall interazione di una molteplicità di fattori biologici, genetici, ambientali, socio-culturali, psicologico-psichiatrici, individuali e familiari, a cui si aggiunge un ossessiva sopravvalutazione dell importanza della propria forma fisica, del proprio peso corporeo e una necessità di stabilire un controllo su di essi (Bulik, Reba, Siega-Riz & Reichborn-Kjennerud, 2005). Alcuni dati derivati dalla ricerca sui fattori di rischio indicano che tali disturbi sembrano derivare dalla combinazione di una predisposizione genetica e di fattori di rischio ambientali (Fairburn, 2010). Purtroppo, non si sa ancora nulla di certo sui processi causali individuali coinvolti e sul modo in cui i fattori genetico-biologici interagiscono con quelli ambientali, dunque sono necessari degli approfondimenti ulteriori al fine di comprendere quale sia la reale interazione tra tutti questi fattori (Bulik et al., 2005). Tenendo presente che le ricerche effettuate si sono prevalentemente concentrate sull anoressia e con minor frequenza sulla bulimia, mentre non ci sono ancora dati sufficienti sulla patogenesi dei disturbi dell alimentazione NAS, la seguente tabella riporta sinteticamente un elenco dei potenziali fattori di rischio dei disturbi dell alimentazione indagati negli ultimi anni attraverso una serie di studi integrati retrospettivi eseguiti sulla collettività (Fairburn, Cooper, Doll & Welch, 1999; Fairburn & Harrison, 2003; Fairburn, Welch, Doll, Davies & O Connor, 1997) e da alcuni studi prospettici (McKnight, 2003; Stice, 2002). I fattori di rischio generali si riferiscono a condizioni non modificabili che aumentano il rischio di sviluppare i disturbi dell alimentazione, mentre quelli specifici si riferiscono a condizioni che colpiscono in modo specifico il sottogruppo di individui che sviluppa questa patologie (Fairburn & Harrison, 2003). 16

16 Tabella 2. Principali fattori di rischio dei disturbi alimentari evidenziati dalla ricerca - Sesso femminile - Adolescenza e prima età adulta - Vivere in una società occidentale FATTORI DI RISCHIO GENERALI Storia familiare - Disturbi dell alimentazione - Depressione - Alcolismo (bulimia nervosa) - Obesità (bulimia nervosa) FATTORI DI RISCHIO SPECIFICI Esperienze premorbose - Problemi con i genitori (basso contatto, alte aspettative, dispute genitoriali) - Abusi sessuali - Diete tra i familiari - Commenti negativi sull alimentazione, peso e forme corporee da familiari o altri - Lavori o attività ricreative che incoraggiano la magrezza (es. danza) - Esposizione ad immagini di persone magre trasmesse dai mass-media Caratteristiche premorbose - Bassa autostima - Perfezionismo (anoressia nervosa e in misura minore bulimia nervosa) - Interiorizzazione dell ideale di magrezza - Ansia e disturbi d ansia - Obesità (bulimia nervosa) Come si evince dalla tabella, i disturbi dell alimentazione possono avere un origine familiare e gli studi sulle famiglie evidenziano proprio questo dato: studi transgenerazionali e sui gemelli hanno dimostrato che essi si manifestano con una probabilità dieci volte maggiore tra i parenti di una persona già malata, soprattutto se si tratta della madre, rispetto ai familiari di individui non affetti (Lilenfeld et al., 1998; Strober, Freeman, Lampert, Diamond & Kaye, 2000). La trasmissione è crociata tra anoressia nervosa, bulimia nervosa e disturbi dell alimentazione NAS: questo significa che se, ad esempio, un individuo è affetto da anoressia, nella famiglia si potranno avere con maggior frequenza sia casi di anoressia sia di bulimia o di disturbi dell alimentazione NAS; tale fatto indica che le categorie diagnostiche di questi disturbi sembrano 17

DISTURBI DELL ALIMENTAZIONE

DISTURBI DELL ALIMENTAZIONE DISTURBI DELL ALIMENTAZIONE ANORESSIA Anoressia significa letteralmente senza appetito. In realtà è qualcosa di più grave: le persone anoressiche smettono di mangiare perché provano una repulsione ossessiva

Dettagli

Monica Premoli Polo Clinico Idipsi Piacenza

Monica Premoli Polo Clinico Idipsi Piacenza Monica Premoli Polo Clinico Idipsi Piacenza I disturbi del comportamento alimentare, di cui anoressia e bulimia sono le manifestazioni più frequenti e note, sono diventati nell ultimo ventennio una vera

Dettagli

Onda Osservatorio nazionale sulla salute della donna

Onda Osservatorio nazionale sulla salute della donna NEWSLETTER Onda N 7 Il rapporto distorto tra cibo e immagine corporea alla base dei disturbi del comportamento alimentare. Riconoscimento precoce e cure efficaci come azioni fondamentali per combatterli

Dettagli

La Psico-dinamica dei disturbi alimentari. Dr. Antonello Chiacchio Psicologo-Psicoterapeuta Te. 338/

La Psico-dinamica dei disturbi alimentari. Dr. Antonello Chiacchio Psicologo-Psicoterapeuta Te. 338/ La Psico-dinamica dei disturbi alimentari Dr. Antonello Chiacchio Psicologo-Psicoterapeuta Te. 338/3523469 Percentuale dei DCA Anoressia nervosa (1-2%)Bulimia nervosa(1-3%) DCA NAS compreso BED (8-23%)

Dettagli

Disturbi del comportamento alimentare. Madga Di Renzo

Disturbi del comportamento alimentare. Madga Di Renzo Disturbi del comportamento alimentare Madga Di Renzo Disturbi della nutrizione e dell alimentazione Anoressia nervosa Bulimia nervosa Disturbo da binge-eating Disturbo evitante/restrittivo dell assunzione

Dettagli

DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Questa è un'area in forte espansione nella psichiatria ed è un'area di confine con altre aree della medicina essendo un problema che può portare molte complicanze

Dettagli

Ruolo del dietista nel Trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare. Dott.ssa Anna Pomarico

Ruolo del dietista nel Trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare. Dott.ssa Anna Pomarico Ruolo del dietista nel Trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare Dott.ssa Anna Pomarico I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) sono condizioni estremamente complesse, che hanno radici

Dettagli

PROBLEMI LEGATI ALLO SPORT

PROBLEMI LEGATI ALLO SPORT PROBLEMI LEGATI ALLO SPORT SPORT: comportamento capace di influenzare positivamente la salute psico-fisica dell individuo. ASPETTI NEGATIVI: Doping; Disturbi alimentari; Esercizio fisico compulsivo DOPING

Dettagli

Classificazione DCA dal dsm IV-Tr al 5

Classificazione DCA dal dsm IV-Tr al 5 Classificazione DCA dal dsm IV-Tr al 5 Roberta Covezzi CSM Mirandola Dipartimento di Salute Mentale Azienda USL di Modena Il DSM 5 si differenzia dalla precedenti edizioni in alcuni punti fondamentali.

Dettagli

I Disturbi del comportamento Alimentare (DCA) in età pre-adolescenziale. Parte prima: età pre-scolare. (Risultati di una ricerca clinica)

I Disturbi del comportamento Alimentare (DCA) in età pre-adolescenziale. Parte prima: età pre-scolare. (Risultati di una ricerca clinica) I Disturbi del comportamento Alimentare (DCA) in età pre-adolescenziale. Parte prima: età pre-scolare. (Risultati di una ricerca clinica) D.Bechis, M.Gandione, A.Tocchet Dipartimento di Scienze Pediatriche

Dettagli

COS E L ANORESSIA? di negazione) e òrexis, appetito.

COS E L ANORESSIA? di negazione) e òrexis, appetito. ANORESSIA COS E L ANORESSIA? L'anoressia è un grave stato morboso sintomatico causato da una malattia o da un'alterazione psichica (anoressia mentale, nota anche come anoressia nervosa). ) Il termine anoressia

Dettagli

PREVENIRE I DISTURBI DELLA NUTRIZIONE E DELL ALIMENTAZIONE NEGLI ADOLESCENTI E NEI BAMBINI

PREVENIRE I DISTURBI DELLA NUTRIZIONE E DELL ALIMENTAZIONE NEGLI ADOLESCENTI E NEI BAMBINI REGIONE SICILIANA AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE C A T A N I A PREVENIRE I DISTURBI DELLA NUTRIZIONE E DELL ALIMENTAZIONE NEGLI ADOLESCENTI E NEI BAMBINI Guida per le famiglie, gli educatori e i cittadini

Dettagli

I disturbi dell alimentazione

I disturbi dell alimentazione I disturbi dell alimentazione Argomenti In questa lezione parleremo di: I disturbi dell alimentazione L anoressia nervosa La bulimia nervosa 2 I disturbi dell alimentazione L anoressia nervosa e la bulimia

Dettagli

Disegno di Legge 189. Disturbi dell alimentazione

Disegno di Legge 189. Disturbi dell alimentazione Commissione Igiene e Sanità - Senato della Repubblica 30 ottobre 2018 Disegno di Legge 189 Disturbi dell alimentazione Angela Favaro Dipartimento di Neuroscienze Università degli Studi di Padova Centro

Dettagli

I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA CATTEDRA DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE DIRETTORE: PROF. D. MAZZONE SIMILI R., LAURIA S., MANNINO V., REALE L., MORIELLA F., STISSI M. I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

Dettagli

Alimentazione. Qual è lo stato nutrizionale della popolazione? Quante e quali persone sono in eccesso ponderale?

Alimentazione. Qual è lo stato nutrizionale della popolazione? Quante e quali persone sono in eccesso ponderale? Alimentazione Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l eccesso di peso rappresenta un fattore di rischio rilevante per le principali patologie

Dettagli

La diagnosi e l assessment nei Disturbi dell Alimentazione. Patrizia Moretti

La diagnosi e l assessment nei Disturbi dell Alimentazione. Patrizia Moretti La diagnosi e l assessment nei Disturbi dell Alimentazione Patrizia Moretti Disturbi dell Alimentazione disturbi psichiatrici complessi caratterizzati da: - alterazioni del comportamento alimentare - frequenti

Dettagli

DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: ANORESSIA E BULIMIA

DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: ANORESSIA E BULIMIA Guida per i genitori DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: ANORESSIA E BULIMIA ALCUNI CONSIGLI PER GLI INSEGNANTI E PER LA FAMIGLIA... 3 SEGNALI DA CONSIDERARE... 4 A scuola.... 4 In famiglia... 4 10

Dettagli

Percorso aziendale obesità

Percorso aziendale obesità Formazione MMG Disturbi del comportamento alimentare Percorso aziendale obesità Giuseppe Benati Rete di dietetica e nutrizione clinica AUSL Romagna Valutazione delle criticità nazionali in ambito nutrizionale

Dettagli

LE MALATTIE PSICO SOMATICHE

LE MALATTIE PSICO SOMATICHE LE MALATTIE PSICO SOMATICHE Il termine psico-somatica somatica fu usato per la prima volta da Heinroth nel 1818, nel testo disordini dell anima anima in cui discuteva il RUOLO giocato dai FATTORI EMOTIVI

Dettagli

L importanza del Sostegno a Domicilio nei pazienti affetti da Disturbo del Comportamento Alimentare. Relatore: Dott.ssa Alessia Lorenzetto

L importanza del Sostegno a Domicilio nei pazienti affetti da Disturbo del Comportamento Alimentare. Relatore: Dott.ssa Alessia Lorenzetto L importanza del Sostegno a Domicilio nei pazienti affetti da Disturbo del Comportamento Alimentare Relatore: Dott.ssa Alessia Lorenzetto Lo Psicologo a Domicilio Un nuovo modo di fare Psicologia modificando

Dettagli

Disturbi del Comportamento Alimentare a Fermo 200 pazienti in cura

Disturbi del Comportamento Alimentare a Fermo 200 pazienti in cura Disturbi del Comportamento Alimentare a Fermo 200 pazienti in cura In aumento minori e over 40. Trattamenti diversificati a seconda del disturbo Fermo, 2017-10-04 Sono attualmente 200 i pazienti in carico

Dettagli

Test e strumenti di valutazione psicologica e educativa. Collana diretta da Cesare Cornoldi e Luigi Pedrabissi

Test e strumenti di valutazione psicologica e educativa. Collana diretta da Cesare Cornoldi e Luigi Pedrabissi Test e strumenti di valutazione psicologica e educativa Collana diretta da Cesare Cornoldi e Luigi Pedrabissi Tiziana De Meo, Patrizia Corbellini, Claudio Vio e Dino Maschietto ICAP Individuazione Comportamenti

Dettagli

Dott.ssa Chiara Carzaniga

Dott.ssa Chiara Carzaniga Dott.ssa Chiara Carzaniga Medico Chirurgo Specialista in Endocrinologia e Malattie del Ricambio CAM Synlab Polidiagnostico Monza Istituto Auxologico Italiano Milano carzaniga.chiara@gmail.com DISTURBI

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 551

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 551 Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 551 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore COSTA COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 15 MAGGIO 2008 Norme per la prevenzione e la cura dell anoressia, della bulimia

Dettagli

L OBESITA E LE SUE CLASSIFICAZIONI

L OBESITA E LE SUE CLASSIFICAZIONI L obesità è una condizione di accumulo anormale o eccessivo di grasso nel tessuto adiposo. E un problema che provoca problemi sanitari, sociali e di incremento della mortalità. Il numero di persone con

Dettagli

Caso clinico 2. Medico psichiatra psicoterapeuta Dott.ssa Marinella Di Stani

Caso clinico 2. Medico psichiatra psicoterapeuta Dott.ssa Marinella Di Stani Caso clinico 2 Medico psichiatra psicoterapeuta Dott.ssa Marinella Di Stani Quali sono i fattori predisponenti? Fattori predispon enti: Genere Quali sono i fattori di mantenimento? Fattori di mantenimento

Dettagli

Disturbi del comportamento alimentare (DCA)

Disturbi del comportamento alimentare (DCA) Disturbi del comportamento alimentare (DCA) Criteri diagnostici ed elementi clinici di diagnosi differenziale Dr.ssa Michela Meneghetti, Psicologa, Psicoterapeuta C/C Perchè ne parliamo? Riguardano molte

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Stato nutrizionale e abitudini alimentari Stato nutrizionale e abitudini alimentari Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l eccesso di peso rappresenta un fattore di rischio rilevante

Dettagli

I disturbi del comportamento alimentare. Dott.ssa Manuela Grasso

I disturbi del comportamento alimentare. Dott.ssa Manuela Grasso I disturbi del comportamento alimentare Dott.ssa Manuela Grasso 1. Cosa sono i disturbi dell alimentazione I disturbi del comportamento alimentare sono patologie caratterizzate da un alterazione del rapporto

Dettagli

Eccesso ponderale. Alimentazione eccessiva. Contenimento delle emozioni

Eccesso ponderale. Alimentazione eccessiva. Contenimento delle emozioni 2 Magrezza / malnutrizione Eccesso ponderale Alimentazione insufficiente Alimentazione eccessiva Controllo della propria vita attraverso il cibo Contenimento delle emozioni Normopeso o quasi Comportamenti

Dettagli

I DISTURBI PSICOSOMATICI IN ETA EVOLUTIVA Studio clinico

I DISTURBI PSICOSOMATICI IN ETA EVOLUTIVA Studio clinico I DISTURBI PSICOSOMATICI IN ETA EVOLUTIVA Studio clinico Notari, Gandione M, Tocchet A, Galli dela Mantica M, Longo E, Notari D, Davico C, Larosa P, Gerardi S, Bartolotti I, Pagana L, Ruffino C Dipartimento

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Stato nutrizionale e abitudini alimentari Sistema di Sorveglianza PASSI 28 Stato nutrizionale e abitudini alimentari Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l eccesso di peso rappresenta

Dettagli

I disturbi dell alimentazione: chi colpiscono e che cosa sono

I disturbi dell alimentazione: chi colpiscono e che cosa sono I disturbi dell alimentazione: chi colpiscono e che cosa sono Tratto da Dalle Grave R (2016). Come vincere i disturbi dell alimentazione. Un programma basato sulla terapia cognitivo comportamentale. Seconda

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Stato nutrizionale e abitudini alimentari Sistema di Sorveglianza PASSI AUSL Viterbo 27-21 Stato nutrizionale e abitudini alimentari Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l eccesso di

Dettagli

CASO CHIARA UNA PROSPETTIVA PSICOANALITICA

CASO CHIARA UNA PROSPETTIVA PSICOANALITICA CASO CHIARA UNA PROSPETTIVA PSICOANALITICA IL CAMPO TRANS-GENERAZIONALE FUNZIONAMENTO DEL SE AFFETTI ED EMOZIONI NEGATIVE (ICAT) IL CAMPO INTERPERSONALE IL DISTURBO ALIMENTARE 1.IL CAMPO TRANS-GENERAZIONALE

Dettagli

RELATORE: dr. Marco Crocco

RELATORE: dr. Marco Crocco RELATORE: dr. Marco Crocco IRCCS G. Gaslini Genova Centro di riferimento Regionale per la Celiachia Responsabile: dr.ssa Angela Calvi CASO CLINICO Disturbo del comportamento alimentare in adolescente con

Dettagli

Schede PASSI 2016: le abitudini alimentari

Schede PASSI 2016: le abitudini alimentari Azienda Sanitaria Locale di Chieri, Carmagnola, Moncalieri e Nichelino *** Schede ASSI 216: le abitudini alimentari [Dati della sorveglianza raccolti negli anni 212-215] rogressi delle Aziende Sanitarie

Dettagli

Sovrappeso e obesità nell ASL 1 Belluno I dati del sistema di sorveglianza PASSI 2011 e OKKIO 2010

Sovrappeso e obesità nell ASL 1 Belluno I dati del sistema di sorveglianza PASSI 2011 e OKKIO 2010 Sovrappeso e obesità nell ASL 1 Belluno I dati del sistema di sorveglianza PASSI 2011 e OKKIO 2010 Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Qual è lo stato nutrizionale nella popolazione

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN DIETISTICA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN DIETISTICA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN DIETISTICA TESI INTERVENTI SULLO STILE DI VITA E PREVENZIONE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI RELATORE CANDIDATO

Dettagli

Sistema di sorveglianza Passi

Sistema di sorveglianza Passi Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Sistema di sorveglianza Passi Stato nutrizionale e abitudini alimentari periodo 2010-2013 Valle d Aosta Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Dettagli

Situazione nutrizionale e abitudini alimentari

Situazione nutrizionale e abitudini alimentari Studio PASSI 6 AUSL Modena Situazione nutrizionale e abitudini alimentari La situazione nutrizionale di una popolazione è un determinante importante delle sue condizioni di salute. In particolare l eccesso

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari della popolazione della città di Rieti e della sua Provincia

Stato nutrizionale e abitudini alimentari della popolazione della città di Rieti e della sua Provincia Stato nutrizionale e abitudini alimentari della popolazione della città di Rieti e della sua Provincia Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione;

Dettagli

benessere percezione dello stato di salute 52 depressione 54 BENESSERE

benessere percezione dello stato di salute 52 depressione 54 BENESSERE benessere percezione dello stato di salute 52 depressione 54 51 Percezione dello stato di salute La percezione dello stato di salute testimonia il benessere (o malessere) psicofisico vissuto dalla persona.

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Stato nutrizionale e abitudini alimentari Stato nutrizionale e abitudini alimentari Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l eccesso di peso rappresenta un fattore di rischio rilevante

Dettagli

OMEOSTASI ENERGETICA

OMEOSTASI ENERGETICA OMEOSTASI ENERGETICA Omeostasi energetica: i processi biologici con cui l organismo mantiene costante il peso corporeo, bilanciando l assunzione e la spesa energetica Gli animali tendono a modulare l assunzione

Dettagli

EATING DISORDER EXAMINATION

EATING DISORDER EXAMINATION EATING DISORDER EXAMINATION Edizione 17.0 Aprile 2014 Copyright by Christopher G Fairburn, Zafra Cooper e Marianne O'Connor, 2014 The eating disorder examination: reliability and validity of the Italian

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Stato nutrizionale e abitudini alimentari Stato nutrizionale e abitudini alimentari La situazione nutrizionale di una popolazione è un determinante importante delle sue condizioni di salute. In particolare l eccesso di peso, favorendo l insorgenza

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Stato nutrizionale e abitudini alimentari Stato nutrizionale e abitudini alimentari La situazione nutrizionale di una popolazione è un determinante importante delle sue condizioni di salute. In particolare l eccesso di peso, favorendo l insorgenza

Dettagli

I D. C. A. Dai segni premonitori alla diagnosi: il ruolo del pediatra

I D. C. A. Dai segni premonitori alla diagnosi: il ruolo del pediatra I D. C. A. Dai segni premonitori alla diagnosi: il ruolo del pediatra Dr. GRAZIELLA FILATI U.O.di Pediatria e Neonatologia Ospedale Guglielmo Da Saliceto Piacenza CASERTA 30 MAGGIO 2 GIUGNO 2008 Il rapporto

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Stato nutrizionale e abitudini alimentari Stato nutrizionale e abitudini alimentari nella popolazione adulta dell ASL Roma H I dati del sistema di monitoraggio PASSI raccolti tra il 2008 e 2011 Stato nutrizionale e abitudini alimentari La situazione

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Stato nutrizionale e abitudini alimentari Stato nutrizionale e abitudini alimentari La situazione nutrizionale di una popolazione è un determinante importante delle sue condizioni di salute. In particolare l eccesso di peso, favorendo l insorgenza

Dettagli

CLINICA DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

CLINICA DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE CLINICA DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Stefano Erzegovesi Centro per i Disturbi Alimentari HSR erzegovesi.stefano@hsr.it La donna ideale per i nostri antenati? Venere di Willendorf (Austria,

Dettagli

Situazione nutrizionale e consumo di frutta e verdura ULSS 1 Belluno - PASSI % (IC95%) Popolazione in eccesso ponderale.

Situazione nutrizionale e consumo di frutta e verdura ULSS 1 Belluno - PASSI % (IC95%) Popolazione in eccesso ponderale. Stato nutrizionale e abitudini alimentari I dati del sistema di sorveglianza Passi 2011-2014 Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene e Sanità Pubblica La situazione nutrizionale di una popolazione

Dettagli

MASTER BREVE Gli Interventi specifici a scuola

MASTER BREVE Gli Interventi specifici a scuola MASTER BREVE Gli Interventi specifici a scuola Data di inizio: 11 gennaio 2014 Sede: Roma RICONOSCIMENTO DEL MIUR Direttiva ministeriale n.90 del 1 dicembre 2003 Il master Con questo master si intende

Dettagli

Deliberazione n. 401 del 23 marzo 2010

Deliberazione n. 401 del 23 marzo 2010 A.G.C. 20 - Assistenza Sanitaria - Deliberazione n. 401 del 23 marzo 2010 PROGETTO BI- ENNALE FINALIZZATO AL MIGLIORAMENTO DELLA DIAGNOSI E TERAPIA DELLA GRAVE MALNUTRIZIONE DA DISTURBI DEL COMPORTAMENTO

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Stato nutrizionale e abitudini alimentari Stato nutrizionale e abitudini alimentari La situazione nutrizionale di una popolazione è un determinante importante delle sue condizioni di salute. In particolare l eccesso di peso, favorendo l insorgenza

Dettagli

Riabilitazione nutrizionale

Riabilitazione nutrizionale Linee di Indirizzo nazionali per la riabilitazione nutrizionale in ambito Disturbi dell Alimentazione Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE PER L IGIENE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI E LA NUTRIZIONE

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica N Cura e tutela delle persone con disturbi dello spettro autistico. d iniziativa del senatore RANUCCI

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica N Cura e tutela delle persone con disturbi dello spettro autistico. d iniziativa del senatore RANUCCI Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA N. 359 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore RANUCCI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 2 APRILE 2013 Cura e tutela delle persone con disturbi dello spettro autistico

Dettagli

L'altra me: viaggio nei Disturbi Alimentari

L'altra me: viaggio nei Disturbi Alimentari L'altra me: viaggio nei Disturbi Alimentari Quali sono i disturbi alimentari? Anoressia nervosa Bulimia nervosa Binge Eating Disorder e Disturbi NAS Anoressia nervosa 1- Rifiuto di mantenere il proprio

Dettagli

LE PSICOPATOLOGIE: INQUADRAMENTO CLINICO DOTT. GIUSEPPE FERRARI 30 CONGRESSO NAZIONALE ANMA 8-10 GIUGNO 2017 NAPOLI

LE PSICOPATOLOGIE: INQUADRAMENTO CLINICO DOTT. GIUSEPPE FERRARI 30 CONGRESSO NAZIONALE ANMA 8-10 GIUGNO 2017 NAPOLI LE PSICOPATOLOGIE: INQUADRAMENTO CLINICO 30 CONGRESSO NAZIONALE ANMA 8-10 GIUGNO 2017 NAPOLI Malattia psichica o psichiatrica E una condizione patologica che colpisce la sfera comportamentale, relazionale,

Dettagli

PSICOLOGIA CLINICA. dott.ssa Paoletta Florio psicologa-psicoterapeuta

PSICOLOGIA CLINICA. dott.ssa Paoletta Florio psicologa-psicoterapeuta PSICOLOGIA CLINICA dott.ssa Paoletta Florio psicologa-psicoterapeuta CAREGIVER E CAREGIVER BURDEN IL CAREGIVER il caregiver può essere chiamato a rispondere a bisogni fisici, sociali, emotivi ed economici

Dettagli

Unità didattica 1: Analisi dei problemi psico-sociali

Unità didattica 1: Analisi dei problemi psico-sociali Unità didattica 1: Analisi dei problemi psico-sociali Qui troverai una presentazione dei problemi più comuni di persone con disabilità acquisita e delle loro famiglie. Si tratta soltanto di una panoramica

Dettagli

Quali interventi nutrizionali nei pazienti con DCA?

Quali interventi nutrizionali nei pazienti con DCA? Una grave epidemia sociale I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE (DCA) Epidemiologia, prevenzione, clinica, riabilitazione - Esperienze a confronto 17 MARZO 2018 Auditorium Palazzo Sirena Francavilla

Dettagli

DCA. Disturbi del comportamento alimentare

DCA. Disturbi del comportamento alimentare DCA Disturbi del comportamento alimentare DCA Patologie complesse conseguenti a disturbi psicopatologici Alterano la qualità della vita dei giovani pazienti e dei famigliari Possono provocare conseguenze

Dettagli

Come considerano il proprio peso le persone intervistate?

Come considerano il proprio peso le persone intervistate? Situazione nutrizionale e abitudini alimentari Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l eccesso di peso rappresenta un fattore di rischio rilevante

Dettagli

INSERIMENTO IN LISTA DI TRAPIANTO CARDIACO ASPETTI PSICOLOGICI

INSERIMENTO IN LISTA DI TRAPIANTO CARDIACO ASPETTI PSICOLOGICI INSERIMENTO IN LISTA DI TRAPIANTO CARDIACO ASPETTI PSICOLOGICI IL TRAPIANTO Il trapianto è un efficace terapia per alcune gravi malattie impossibili da curare e può fornire una durata ed una qualità di

Dettagli

COUNSELING CIBO & SALUTE

COUNSELING CIBO & SALUTE ASPIC MILANO, via Sangallo 41, 20133 Milano COUNSELING CIBO & SALUTE Formazione e training, nella promozione del benessere e nella gestione dei problemi con l alimentazione, il peso e l immagine corporea

Dettagli

Stare insieme a tavola: unione e condivisione. Gli aspetti psicologici della celiachia

Stare insieme a tavola: unione e condivisione. Gli aspetti psicologici della celiachia Stare insieme a tavola: unione e condivisione. Gli aspetti psicologici della celiachia 13 Maggio 2017 - Ferrara Dott.ssa Michela Rizzardi Psicologa AIC ER 1 LA CELIACHIA E una intolleranza permanente al

Dettagli

Report SALUTE BENESSERE COMPORTAMENTI A RISCHIO dei ragazzi del territorio imolese. Consultorio Familiare Azienda USL di Imola

Report SALUTE BENESSERE COMPORTAMENTI A RISCHIO dei ragazzi del territorio imolese. Consultorio Familiare Azienda USL di Imola Report 2007 SALUTE BENESSERE COMPORTAMENTI A RISCHIO dei ragazzi del territorio imolese Consultorio Familiare Azienda USL di Imola Ricerca La ricerca è stata realizzata nel 2007 Hanno partecipato 608 ragazzi

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari I dati del sistema di sorveglianza Passi AZ.ULSS1 DOLOMITI DISTRETTO DI BELLUNO

Stato nutrizionale e abitudini alimentari I dati del sistema di sorveglianza Passi AZ.ULSS1 DOLOMITI DISTRETTO DI BELLUNO Stato nutrizionale e abitudini alimentari I dati del sistema di sorveglianza Passi 2013-2016 AZ.ULSS1 DOLOMITI DISTRETTO DI BELLUNO La situazione nutrizionale di una popolazione è un determinante importante

Dettagli

2006 Vita e Pensiero - Largo A. Gemelli, Milano ISBN ;

2006 Vita e Pensiero - Largo A. Gemelli, Milano ISBN ; www.vitaepensiero.it Fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall art. 68, comma 4, della

Dettagli

LA RETE DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI PER LA PREVENZIONE, DIAGNOSI E CURA DEI DCA NELLA REGIONE ABRUZZO

LA RETE DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI PER LA PREVENZIONE, DIAGNOSI E CURA DEI DCA NELLA REGIONE ABRUZZO Una grave epidemia sociale I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE (DCA) Epidemiologia, prevenzione, clinica, riabilitazione Esperienze a confronto LA RETE DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI PER LA PREVENZIONE,

Dettagli

Attivita sportiva e anoressia nervosa. Annalisa Maghetti

Attivita sportiva e anoressia nervosa. Annalisa Maghetti Attivita sportiva e anoressia nervosa Annalisa Maghetti LE ATLETE OGGI TITOLO IX : LEGGI CHE PROIBISCONO DISCRIMINAZIONI IN BASE AL SESSO NEI PROGRAMMI EDUCATIVI E NELLE ATTIVITA DAL 1972 LE ATLETE SONO

Dettagli

G.Gregoratti-Dietista

G.Gregoratti-Dietista G.Gregoratti-Dietista C è Dieta e Dieta Dieta: come stile di vita Dieta: come restrizione alimentare Dieting Restrizione Cognitiva Restrizione Alimentare OBESITA Dieting ECCESSO PESO CORPOR EO Fattori

Dettagli

Psicologia dello sviluppo cognitivo, affettivo, relazionale tipico e atipico SCARTA

Psicologia dello sviluppo cognitivo, affettivo, relazionale tipico e atipico SCARTA Psicologia dello sviluppo cognitivo, affettivo, relazionale tipico e atipico SCARTA Caterina Fiorilli Libera Università Maria SS. Assunta fiorilli@lumsa.it Programma Contenuti del corso Analisi dei principali

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Stato nutrizionale e abitudini alimentari Stato nutrizionale e abitudini alimentari La situazione nutrizionale di una popolazione è un determinante importante delle sue condizioni di salute. In particolare l eccesso di peso, favorendo l insorgenza

Dettagli

PREMESSA OBIETTIVI DELLA TESI E METODO DI LAVORO

PREMESSA OBIETTIVI DELLA TESI E METODO DI LAVORO PREMESSA OBIETTIVI DELLA TESI E METODO DI LAVORO I disturbi del comportamento alimentare, un tempo rari, dagli anni 70 in poi si sono diffusi nel mondo industrializzato in modo preoccupante non solo per

Dettagli

Utilizzare i dati a livello regionale: il caso dell eccesso ponderale

Utilizzare i dati a livello regionale: il caso dell eccesso ponderale CNESPS Utilizzare i dati a livello regionale: il caso dell eccesso ponderale Massimo O. Trinito Dipartimento di Prevenzione Azienda Usl Roma C Roma, 21 luglio 2005 La rilevanza del problema ECCESSO PONDERALE

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica N Istituzione della Giornata nazionale per la prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica N Istituzione della Giornata nazionale per la prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA N. 2824 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei senatori VALDINOSI, PEZZOPANE, SPILABOTTE, ANGIONI, AMATI, PIGNEDOLI, PAGLIARI, ASTORRE, FASIOLO, SILVESTRO, MORGONI,

Dettagli

Disabilita intellettiva. Garello Silvana

Disabilita intellettiva. Garello Silvana Disabilita intellettiva Garello Silvana Dal 2008 ad oggi sono intervenuti notevoli cambiamenti: La decisione a livello internazionale di non utilizzare più l espressione Ritardo mentale e di sostituirla

Dettagli

Dipendenza Affettiva

Dipendenza Affettiva Dipendenza Affettiva 17 maggio 2015 Le origini Modalità difensiva arcaica Compensa e contrasta l angoscia principale di abbandono, perdita, vuoto, morte Per non provare l angoscia si cerca di preservare

Dettagli

Mademoiselle C., Dachez J. (2018), La differenza invisibile, Ed. LSWR

Mademoiselle C., Dachez J. (2018), La differenza invisibile, Ed. LSWR Mademoiselle C., Dachez J. (2018), La differenza invisibile, Ed. LSWR Gesti immutabili Marguerite senza particolari problemi di salute con un lavoro, degli interessi, un compagno. Eppure i suoi gesti sono

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari nella ULSS n.1 Belluno

Stato nutrizionale e abitudini alimentari nella ULSS n.1 Belluno Stato nutrizionale e abitudini alimentari nella ULSS n.1 Belluno Dati del sistema di sorveglianza Passi 21-213 Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Lo stato nutrizionale di una popolazione

Dettagli

Prof G. Trovato. Facoltà di Scienza della Formazione Corso di laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche AA

Prof G. Trovato. Facoltà di Scienza della Formazione Corso di laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche AA Prof G. Trovato Facoltà di Scienza della Formazione Corso di laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche AA 2011-2012 1 I comportamenti di salute 2 PREVENZIONE DELLA MALATTIA PROMOZIONE DELLA SALUTE 3 Prevenzione

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Stato nutrizionale e abitudini alimentari Stato nutrizionale e abitudini alimentari La situazione nutrizionale di una popolazione è un determinante importante delle sue condizioni di salute. In particolare l eccesso di peso, favorendo l insorgenza

Dettagli

DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE U.O.C. Igiene e Sanità Pubblica U.O.S.D. Igiene degli Alimenti e Nutrizione

DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE U.O.C. Igiene e Sanità Pubblica U.O.S.D. Igiene degli Alimenti e Nutrizione DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE U.O.C. Igiene e Sanità Pubblica U.O.S.D. Igiene degli Alimenti e Nutrizione Il problema dell obesità e del sovrappeso nei bambini ha acquistato un importanza crescente in Italia

Dettagli

Scheda disagio psichico

Scheda disagio psichico Scheda disagio psichico Come è noto tra le emergenze segnalate dall OMS per l Europa, la malattia mentale e la sofferenza psichica hanno il primo posto e le donne, secondo i dati statistici e la letteratura,

Dettagli

I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE IN LOMBARDIA ASPETTI ORGANIZZATIVI

I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE IN LOMBARDIA ASPETTI ORGANIZZATIVI ISS - Roma, 23.02.2018 «Disturbi dell Alimentazione: sensibilizzazione, diagnosi precoce e prospettive future» I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE IN LOMBARDIA ASPETTI ORGANIZZATIVI Franco Milani Dg

Dettagli

COMUNICATO STAMPA del 1 Aprile 2011

COMUNICATO STAMPA del 1 Aprile 2011 COMUNICATO STAMPA del 1 Aprile 2011 IL CENTRO PER I DISTURBI DELL ADOLESCENZA E DELL ALIMENTAZIONE DI NATURA PSICHICA DI PIETRA LIGURE COMPIE 10 ANNI. Il Centro per i disturbi dell adolescenza e dell alimentazione

Dettagli

PREVEZIONE ALIMENTAZIONE. Gallieno Marri

PREVEZIONE ALIMENTAZIONE. Gallieno Marri PREVEZIONE ALIMENTAZIONE Gallieno Marri L'OMS stima in circa 17 milioni il numero delle persone muoiono prematuramente ogni anno proprio a causa di una epidemia globale di malattie croniche e le previsioni

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO. L influenza della relazione d attaccamento nello sviluppo di disturbi del comportamento alimentare

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO. L influenza della relazione d attaccamento nello sviluppo di disturbi del comportamento alimentare UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche della Personalità e delle Relazioni D aiuto L influenza della relazione d attaccamento

Dettagli

Osservatorio Epidemiologico. L alimentazione PASSI

Osservatorio Epidemiologico. L alimentazione PASSI Osservatorio Epidemiologico L alimentazione PASSI 2010-13 A cura di Antonio Fanolla, Sabine Weiss Osservatorio Epidemiologico della Provincia Autonoma di Bolzano Hanno contribuito alla realizzazione: -

Dettagli

PROFILO SOCIODEMOGRAFIXCO. Tumori

PROFILO SOCIODEMOGRAFIXCO. Tumori PROFILO SOCIODEMOGRAFIXCO Tumori 112 Tumori Nella classe d età 18-69 anni circa il 5 delle persone riferisce una diagnosi di tumore In il 4,4 degli intervistati di 18-69 anni ha riferito una diagnosi di

Dettagli

CONCETTO DI SALUTE LA PROMOZIONE DELLA SALUTE

CONCETTO DI SALUTE LA PROMOZIONE DELLA SALUTE CONCETTO DI SALUTE LA SALUTE E UNO STATO DI COMPLETO BENESSERE FISICO, MENTALE E SOCIALE E NON LA SEMPLICE ASSENZA DI MALATTIA O INFERMITA (OMS 1948) Quindi la salute è una condizione che riguarda la persona

Dettagli

5. Approfondimento: confronto stime Banca Dati Assistiti vs Sistema di Sorveglianza Passi 9 per Diabete e Cardiovasculopatia

5. Approfondimento: confronto stime Banca Dati Assistiti vs Sistema di Sorveglianza Passi 9 per Diabete e Cardiovasculopatia 5. Approfondimento: confronto stime Banca Dati Assistiti vs Sistema di Sorveglianza Passi 9 per Diabete e Cardiovasculopatia Il diabete e le malattie cardiovascolari sono condizioni di salute a forte impatto

Dettagli

Il concetto di guarigione viene ben poco esplorato dall attuale

Il concetto di guarigione viene ben poco esplorato dall attuale II.12. Raffaele Ruocco e Aldo Stella Sul tema della guarigione Il concetto di guarigione viene ben poco esplorato dall attuale cultura medica e psicologica. In effetti, conoscere il decorso e gli esiti

Dettagli

Relazione finale del progetto di ricerca PREDITTORI DI RISPOSTA AL TRATTAMENTO NEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

Relazione finale del progetto di ricerca PREDITTORI DI RISPOSTA AL TRATTAMENTO NEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Disturbi del Comportamento Alimentare Via Ca Silvestri, 16 Padova. Fax: 049 8900306 e mail: aliceperidca@libero.it Relazione finale del progetto di ricerca PREDITTORI DI RISPOSTA AL TRATTAMENTO NEI DISTURBI

Dettagli

Disturbi del Comportamento Alimentare nell infanzia e nell adolescenza Il percorso socio sanitario e la rete dei servizi

Disturbi del Comportamento Alimentare nell infanzia e nell adolescenza Il percorso socio sanitario e la rete dei servizi Disturbi del Comportamento Alimentare nell infanzia e nell adolescenza Il percorso socio sanitario e la rete dei servizi 14 MARZO 2015 CENTRO CONGRESSI INTERBRENNERO, VIA INNSBRUCK, 15 TRENTO DISTURBI

Dettagli