RELAZIONE DESCRITTIVA

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3 SOMMARIO PREMESSA... 3 OGGETTO DELL INTERVENTO... 4 FATTIBILITA DELL INTERVENTO... 5 FATTIBILITA URBANISTICA... 5 FATTIBILITA GEOLOGICA... 5 FATTIBILITA AMBIENTALE... 5 FATTIBILITA VINCOLO BENI CULTURALI... 5 PROPRIETA DEGLI IMMOBILI... 6 OPERE CIVILI... 7 STATO DI FATTO... 7 STATO DI PROGETTO... 7 OPERE STRUTTURALI... 8 STATO DI FATTO... 8 STATO DI PROGETTO... 8 IMPIANTI ELETTRICI... 9 PREMESSA... 9 STATO DI FATTO IMPIANTI ELETTRICI... 9 STATO DI PROGETTO IMPIANTI ELETTRICI PER L OTTENIMENTO DEL CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDI... 9 ELENCO DEGLI INTERVENTI NECESSARI IMPIANTI MECCANICI SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE OPERE DI SICUREZZA RETI ESTERNE IMPIANTO ANTINCENDIO IMPIANTO DISTRIBUZIONE GAS METANO E/O GASOLIO IMPIANTO DI SMALTIMENTO ACQUE METEORICHE IMPIANTO DI SMALTIMENTO ACQUE LURIDE NORME DI RIFERIMENTO NORME RELATIVE ALLA SICUREZZA ED ALLA PREVENZIONE INCENDI NORME RELATIVE ALLE OPERE CIVILI NORME RELATIVE ALLE OPERE STRUTTURALI NORME RELATIVE AGLI IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI NORME RELATIVE AGLI IMPIANTI MECCANICI ALLEGATO ALLEGATO ALLEGATO 3... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. 2

4 PREMESSA L intervento da effettuarsi sul Plesso Scolastico di via Soffredini fa parte di un lotto più ampio di opere all interno degli Interventi di manutenzione straordinaria per la prevenzione incendi e per la sicurezza 2^ fase. L intervento sviluppa quanto previsto nel progetto di prevenzione incendi, approvato con parere favorevole dal Comando Provinciale VVF di Milano in data 12 ottobre 2005 Prot Tale lotto comprende venticinque scuole, ubicate nelle zone 1, 2, 3 e 4 del Comune di Milano, di cui si riporta di seguito l elenco: 1 Plesso Scolastico via Bottego 4 2 Scuola Media via Cagliero 20 3 Scuola Elementare via Carnovali 19 4 Scuola Materna via Clericetti 20 5 Scuola Materna via Crescenzago 47 6 Scuola Elementare via Feltre Scuola Superiore via Giusti 42 8 Scuola Media via Maniago 30 9 Scuola Media via Pascal Scuola Materna via Pini 2 11 Plesso Scolastico via Russo Scuola Elementare via San Mamete Plesso Scolastico via Sant Orsola Scuola Materna via Sant Uguzzone 8 15 Plesso Scolastico via Soffredini Scuola Elementare via Tajani Scuola Materna via Tajani Plesso Scolastico viale Zara Scuola Media via Fara Scuola Media via Santa Croce Scuola Materna via Bastioni di Porta Nuova 6 22 Plesso Scolastico via Quadronno-Crivelli Scuola Materna via Carabelli 8 24 Scuola Materna via Decorati Scuola Materna via Meleri 12 3

5 OGGETTO DELL INTERVENTO L intervento consiste nelle opere di manutenzione straordinaria per l adeguamento alla normativa di prevenzione incendi della scuola in oggetto. Tali opere riguarderanno pertanto principalmente: Vie di fuga. Saranno adeguati i vani esistenti e verranno installate porte di uscita di sicurezza e maniglioni antipanico. Compartimentazioni. Le murature aventi un grado di resistenza al fuoco inferiore a quanto richiesto verranno riqualificate mediante lastre in silicati di calcio. Saranno infine posate in opera alcune porte tagliafuoco in modo da completare le compartimentazioni previste. Materiali combustibili. Saranno sostituiti tutti i materiali di rivestimento (pavimenti vinilici) che non possiedono apposita certificazione di reazione al fuoco. Impianti elettrici. Saranno sostituiti gli impianti o le porzioni di impianto che non hanno certificazione ai sensi della L.46/90. Impianti antincendio. Saranno sostituiti gli impianti o le parti di impianto non rispondenti alle prestazioni minime richieste dal DM 26/08/92 e non in buono stato di conservazione. Sarà realizzato un gruppo di spinta con relativa riserva idrica ove la rete pubblica non garantisca le prestazioni richieste dall impianto antincendio. Impianti di produzione del calore. Saranno sostituiti tutti i dispositivi di sicurezza dell impianto adduzione gas metano e gasolio non rispondenti alle specifiche normative tecniche di riferimento o in cattivo stato di conservazione. Saranno inoltre effettuate prove di tenuta dell impianto di adduzione gas metano e gasolio. 4

6 FATTIBILITA DELL INTERVENTO FATTIBILITA URBANISTICA Gli interventi si configurano come manutenzioni straordinarie dei fabbricati e per lo più interessano gli ambienti interni al fabbricato. Si precisa pertanto che non verranno modificati i parametri urbanistici esistenti e che non saranno superati i parametri cogenti nella zona. FATTIBILITA GEOLOGICA L area su cui sorge il fabbricato è compresa nella zona 2 del Comune di Milano, che non è soggetta a vincolo idrogeologico (dichiarazione del Comune allegato 1). Per l analisi geologica dell area si fa riferimento alle prove geologiche effettuate in prossimità dell edificio scolastico nella precedente fase. Tali prove supportano la fattibilità geologica dell intervento. Sono pertanto rimandate alla fase esecutiva le prove penetrometriche e i saggi stratigrafici necessari alla redazione della relazione geologica e geotecnica. FATTIBILITA AMBIENTALE Il progetto, per quanto esposto nella premessa, non necessita di studio di impatto ambientale o di studio fattibilità ambientale (dichiarazione del Comune - allegato 2). FATTIBILITA VINCOLO BENI CULTURALI L edificio non è vincolato ai sensi del D.Lgs. 490/99. Si allega la dichiarazione dell Amministrazione (allegato 3). 5

7 PROPRIETA DEGLI IMMOBILI L edificio e il lotto sono già di proprietà dell Amministrazione comunale; non si prevede l acquisizione di nuove aree. 6

8 OPERE CIVILI STATO DI FATTO L edificio scolastico insiste su un lotto presso il quale sono presenti anche altri fabbricati. L edificio ha i due fronti stradali sulle vie Soffredini e Frigia. La scuola è composta da un unico corpo di fabbrica costituito da un piano interrato e dal piano terra. Il piano interrato ospita esclusivamente locali destinati a cantina. Il piano terra ospita alcune aule didattiche, il locali rigoverno, la sala medica ed un ufficio amministrativo. STATO DI PROGETTO Il progetto prevede la compartimentazione REI 60 tra il rigoverno ed i locali adiacenti (piano terra) e tra le cantine ed il vespaio areato (piano interrato). Il progetto prevede la sostituzione di una parte delle finiture interne prive di certificazione di reazione al fuoco, in particolare: Pavimenti in materiali vinilici. Verranno sostituiti alcuni serramenti con porte tagliafuoco ed i serramenti individuati come uscite di emergenza verranno dotati di maniglioni antipanico. 7

9 OPERE STRUTTURALI STATO DI FATTO La struttura portante dell edificio è costituita da pilastri e travi in cemento armato. I solai sono realizzati con struttura laterocementizia (travetti e pignatte). La copertura è a falde. STATO DI PROGETTO La struttura portante dell edificio scolastico non sarà oggetto del presente intervento, se non per quanto riguarda eventuali opere puntuali connesse alle opere civili o impiantistiche: Cuci-scuci di murature portanti per la realizzazione o chiusura di vano porta; Forometrie per il passaggio degli impianti in progetto. 8

10 IMPIANTI ELETTRICI PREMESSA Si espongono le seguenti classificazioni ai sensi delle Leggi e Norme applicabili, con rilevanza sugli impianti elettrici ai fini della prevenzione incendi: Classificazione DM. 26/08/92, art. 1.2: Scuola di tipo 1 Classificazione attività DM 16/02/1982: attività 85 (scuole con oltre 100 presenti). STATO DI FATTO IMPIANTI ELETTRICI Gli impianti elettrici in esame nel seguito sono da intendersi tutti quelli riguardanti l edificio. Lo stato degli impianti elettrici e speciali e desumibile dalla documentazione di verifica visiva, dalle fotografie e dalle verifiche strumentali. Da tali riscontri si sono rilevate numerose situazioni di pericolosità ai fini della prevenzione incendi ed in violazione della Legge n. 186 /68, in quanto le ispezioni effettuate sugli impianti elettrici hanno evidenziato: 1. quadri e dispositivi di comando in cattivo stato di conservazione 2. illuminazione di sicurezza insufficiente 3. assenza della dichiarazione di conformità ex L. 46/90 per gli impianti elettrici dell edificio Nel complesso gli impianti elettrici rilevati durante le ispezioni visive e strumentali non sono quindi riconducibili ad impianti a regola dell arte e necessitano pertanto di interventi risolutivi radicali. STATO DI PROGETTO IMPIANTI ELETTRICI PER L OTTENIMENTO DEL CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDI Per l ottenimento del C.P.I, gli impianti elettrici e speciali dell edificio scolastico dovranno presentare i seguenti requisiti: 1. Impianti elettrici a regola d arte in conformità alla legge n.186/68 e L46/90 9

11 2. Presenza di impianto di rivelazione incendio, come e dove indicato negli elaborati grafici 3. Presenza di idoneo allarme acustico, che verrà realizzato utilizzando le targhe acustiche dell impianto di rivelazione incendio. 4. Presenza di idonea illuminazione di sicurezza (5 lux sulle vie di esodo, autonomia 1 ora). 5. Presenza di dispositivo di sgancio generale efficiente 6. Presenza di idonea compartimentazione lungo i percorsi dei cavidotti 7. Presenza di dichiarazione di conformità ex L.46/90 8. Presenza di dichiarazione di corretta posa ed installazione degli impianti rilevanti ai fini della prevenzione incendi ma non ricadenti nel campo di applicazione della L. 46/90 (impianti di rivelazione incendio, impianti di allarme acustico). ELENCO DEGLI INTERVENTI NECESSARI Comparando lo stato di fatto degli impianti elettrici e speciali esistenti e lo stato finale di progetto dei medesimi si desumono i seguenti interventi manutentivi da apportare al complesso degli impianti dell edificio per ottemperare ai requisiti necessari per il Certificato di prevenzione Incendi: a) manutenzione quadri elettrici b) installazione impianto di illuminazione di sicurezza all interno dei servizi igienici, nelle aule, e sulle uscite di sicurezza c) rifacimento tubazioni per la distribuzione dorsale nei corridoi Si prevede la conservazione di quelle utenze ed impianti che non sono risultate difformi alla regola dell arte per quanto attinente alla prevenzione incendi o che sono già stati approvati dal competente comando dei Vigili del Fuoco: d) Plafoniere esistenti in aree non soggette ad interventi edili. e) Utenze elettriche di forza motrice fisse e di prese industriali a vista. 10

12 IMPIANTI MECCANICI Gli Impianti a servizio dell edificio scolastico sono i seguenti: Impianto di riscaldamento ad acqua (radiatori); Impianto di produzione acqua calda; Impianto di adduzione del gas metano e gasolio; Impianto di adduzione idrica (acqua fredda e calda sanitaria); Impianto di scarico acque luride; Impianto di scarico acque meteoriche; Impianto antincendio. Nel presente progetto verranno individuate le opere da effettuarsi sugli impianti per garantirne la sicurezza ai fini della prevenzione incendi. Verranno dunque analizzati: La presenza e funzionalità dei dispositivi di sicurezza dell impianto di adduzione del gas metano e gasolio; La presenza e funzionalità dei dispositivi di sicurezza delle caldaie; La funzionalità e la rispondenza ai requisiti minimi di legge dell impianto antincendio. Saranno sostituiti tutti i dispositivi di sicurezza dell impianto adduzione gas metano e gasolio non rispondenti alle specifiche normative tecniche di riferimento o in cattivo stato di conservazione. 11

13 Per quanto riguarda la rete antincendio, esiste attualmente, a servizio dell edificio scolastico, un impianto ad idranti, del quale non è stato possibile risalire in modo soddisfacente alle caratteristiche costruttive e dimensionali, in quanto in parte incassato nelle murature perimetrali. Da prove eseguite da professionista abilitato nell anno 2002, commissionate dal Settore Manutenzione del Comune di Milano, emerge che la pressione dinamica all ugello, con due idranti aperti contemporaneamente, è prossima al valore zero. Non si raggiungono pertanto i requisiti prestazionali richiesti dal DM 26/08/1992. Ciò premesso, in questa fase progettuale si prevederà la realizzazione di una nuova rete idrica antincendio alimentata da un gruppo di pressurizzazione con relativa vasca di accumulo ove l acquedotto pubblico non riesca a soddisfare la portata e prevalenza richiesta dall impianto. Il nuovo impianto sarà realizzato in analogia a quello attuale, con idranti UNI 45 a muro, disposti in modo da coprire l intera area scolastica, con montanti verticali collocati nei vani scala, ove possibile, e collettori orizzontali ad anello, quando possibile, correnti a soffitto del piano interrato e o interrati nell area cortiliva al piano terra. L'alimentazione idrica avverrà tramite allaccio ad una riserva idrica adeguatamente dimensionata per gli edifici in cui non è documentabile, tramite dichiarazione dell Ente Erogatore dell acqua potabile, la continuità dell alimentazione; verrà pertanto previsto un gruppo di pressurizzazione con riserva idrica, collegato al pubblico acquedotto per il riempimento ed il reintegro della vasca stessa. Per gli edifici in cui l acquedotto pubblico garantisca i valori richiesti dall impianto antincendio (portata, pressione e prevalenza) questo verrà alimentato direttamente dalla rete pubblica adottando tutti gli accorgimenti necessari per il corretto funzionamento dell impianto e il non inquinamento, in caso di incendio, della rete cittadina. 12

14 SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Il presente progetto riguarda opere di manutenzione straordinaria per l adeguamento alla normativa antincendio, DM 26/08/1992. Pertanto si rimanda la realizzazione delle opere di adeguamento alla normativa per il superamento delle barriere architettoniche, DPR 24/07/1996 nr. 503, ad interventi successivi. OPERE DI SICUREZZA Il presente progetto riguarda opere di manutenzione straordinaria per l adeguamento alla normativa antincendio, DM 26/08/1992. Le opere necessarie per adeguare l edificio scolastico alla normativa vigente in materia di sicurezza dei lavoratori, in ottemperanza al D.Lgs. 626/94 e s.m.i., saranno realizzate mediante successivi stralci di opere. 13

15 RETI ESTERNE Verranno interessate dai lavori di manutenzione straordinaria le seguenti reti: Impianto antincendio Impianto di distribuzione del gas metano e/o gasolio Impianto di smaltimento acque meteoriche Impianto di smaltimento acque luride. IMPIANTO ANTINCENDIO Non è presente attualmente una rete esterna dell impianto antincendio; gli idranti soprassuolo sono collegati direttamente ai montanti/collettori che corrono all interno dell edificio. La nuova rete prevederà in alcuni casi un anello esterno per l alimentazione dell impianto antincendio a servizio dell edificio ed in altri un anello a vista all interno del piano interrato. Verrà inoltre realizzata una riserva idrica con annesso gruppo di pressurizzazione, nel caso in cui sia necessaria, a servizio dell impianto, posizionata nel cortile interno all edificio scolastico. Verrà inoltre previsto il posizionamento degli attacchi motopompa VVF UNI 70. IMPIANTO DISTRIBUZIONE GAS METANO E/O GASOLIO In presenza di una centrale termica funzionate a gas metano la rete di adduzione del gas collega il contatore, posizionato esternamente nell area cortiliva, in apposita nicchia permanentemente aerata, agli impianti di produzione calore posizionati in centrale termica, al piano interrato. La rete è parzialmente a vista e parzialmente interrata. 14

16 Si prevede di effettuare una prova di tenuta dell impianto di adduzione, a valle del contatore, secondo quanto previsto nell allegato, punto 5.6, del DM 12/04/1996 oltre ad una verifica visiva dei dispositivi di sicurezza e controllo previsti dalle specifiche normative. In presenza di una centrale termica con bruciatori funzionanti a gasolio la rete di adduzione del combustibile collegherà i serbatoi interrati per lo stoccaggio del gasolio ai bruciatori presenti in centrale termica. La rete è parzialmente interrata e parzialmente a vista. Si prevede di effettuare una prova di tenuta dell impianto di adduzione del gasolio e in mancata presenza dei certificati di tenuta dei serbatoi una prova di tenuta anche di questi, oltre ad una verifica visiva dei dispositivi di sicurezza e controllo previsti dalle specifiche normative sia all interno della centrale termica che in dotazione ai serbatoi. IMPIANTO DI SMALTIMENTO ACQUE METEORICHE Nella realizzazione delle scale esterne e per la posa della cisterna di accumulo dell impianto antincendio saranno realizzati scavi in prossimità dell edificio. In alcuni punti verranno intercettate le reti esterne, pertanto si provvederà ove necessario ed anche nei casi non specificatamente previsti negli elaborati di progetto, a: Intercettare le reti esistenti a monte e a valle dello scavo realizzando nuovi pozzetti Rimuovere i pluviali presenti Rimuovere i pozzetti esistenti Rimuovere la parte di collettore esistente Realizzare un nuovo tratto di rete Collegare i pozzetti provvisori. IMPIANTO DI SMALTIMENTO ACQUE LURIDE Nella realizzazione delle scale esterne e per la posa della cisterna di accumulo dell impianto antincendio saranno realizzati scavi in prossimità dell edificio. 15

17 In alcuni punti verranno intercettate le reti esterne, pertanto si provvederà a: Intercettare le reti esistenti a monte e a valle dello scavo realizzando nuovi pozzetti Rimuovere i pluviali presenti Rimuovere i pozzetti esistenti Rimuovere la parte di collettore esistente Realizzare un nuovo tratto di rete Collegare i pozzetti provvisori. 16

18 NORME DI RIFERIMENTO Per il progetto in oggetto si fa riferimento alle normative vigenti ed in particolare a quelle di seguito riportate. NORME RELATIVE ALLA SICUREZZA ED ALLA PREVENZIONE INCENDI Decreto Ministero dell Interno 26 Agosto 1992 Norme di prevenzione incendi per l edilizia scolastica. Circolare n 91 del 14 settembre 1961 della Direzione Generale della Protezione Civile e Serv. Antincendio - Norme di sicurezza per la protezione contro il fuoco dei fabbricati a struttura in acciaio destinati ad uso civile. DM 30 Novembre 1983 Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi DM 19 Agosto 1996 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio dei locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo DM 12 Aprile Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi Legge 13 Luglio 1966 n. 615 Provvedimenti contro l inquinamento atmosferico DM 28 Aprile Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili liquidi Legge 5 marzo 1990, n.46 - Norme per la sicurezza degli impianti e regolamento di attuazione approvato con D.P.R. 6 dicembre 1991, n D.P.R. 28 marzo 1994, n Regolamento di attuazione della direttiva CEE n. 90/486 relativa alla disciplina degli ascensori elettrici, idraulici od oleoelettrici. DM 16 maggio 1987, n Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione» (punto 2.5 ascensori). D.M. 10/03/ Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro. 17

19 DPR 547 del sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro ed aggiornamenti successivi; Decreto Legislativo 626 del sulla sicurezza ed igiene del lavoro e successive integrazioni; UNI 9494 Evacuatori di fumo e calore. Caratteristiche, dimensionamento e prove. NORME RELATIVE ALLE OPERE CIVILI D.M. 18/12/ Norme tecniche aggiornate relative all edilizia scolastica, ivi compresi gli indici minimi di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica. Regolamento Edilizio del Comune di Milano. D.P.R. 21/04/1993 n 246 Regolamento di attuazione delle direttive 89/106/CE relative a prodotti da costruzione. D.Lgs. 24/07/1996 n 503 Regolamento recante norme per l eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici. NORME RELATIVE ALLE OPERE STRUTTURALI Legge 5 novembre 1971 n 1086 Norma per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio armato, precompresso e per le strutture metalliche ; D.M. del 16 gennaio 1996 Norme tecniche relative ai Criteri generali per la verifica della sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi ; Circolare Min. LL.PP: 4 luglio 1996 n 156 AA.GG./STC istruzioni per l applicazione delle Norme D.M. del 16 gennaio D.M. del 9 gennaio 1996 Norme Tecniche per l esecuzione ed il collaudo delle opere in c.a. normale e precompresso e per le strutture metalliche. Circolare Min. LL.PP. 15 Ottobre 1996 n 252 Istruzioni per l applicazione delle Norme D.M. del 9 Gennaio

20 D.M. del 14 febbraio 1992 Norme Tecniche per l esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche. Circ. Min. LL.PP n Istruzioni relative alle norme tecniche per l esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche di cui al D.M CNR 10012/85 Istruzioni sulla valutazione delle azioni sulle costruzioni. D.M. del 11 Marzo 1988 Norme Tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione. Circolare Min. LL.PP. 24 sett n Istruzioni per l applicazione delle Norme D.M. del 11 Marzo Eurocodice 2 UNI ENV Progettazione delle strutture di calcestruzzo Eurocodice 3 UNI ENV Progettazione delle strutture in acciaio CNR UNI 10011/88 Costruzioni in acciaio Istruzioni per il calcolo, l esecuzione e la manutenzione. D.M Norme tecniche per le costruzioni in zona sismica. Circolare Min. LL.PP n 65/AA.GG. Istruzioni per l applicazione delle norme D.M. 16/01/1996 Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 20 marzo 2003 n 3274, "Primi Elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica". UNI 9502 Procedimento analitico per valutare la resistenza al fuoco degli elementi costruttivi di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso. NORME RELATIVE AGLI IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI Norme CEI con particolare riferimento a: CEI 64-8, parte 7, Ambienti a maggior rischio in caso di incendio Norme UNI con particolare riferimento a: UNI Sistemi di lavoro e illuminazione 19

21 UNI Illuminazione di interni UNI 9795 Sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione manuale d incendio Tutti gli impianti saranno realizzati a regola d arte, non solo per quanto riguarda le modalità di installazione, ma anche per la qualità e le caratteristiche delle apparecchiature e dei materiali. In particolare dovranno essere osservate: la Legge n 186 del sull esecuzione degli impianti elettrici; la Legge nº46 del e relativo regolamento DPR nº 447 del ; le vigenti Norme del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI); le prescrizioni della Società Distributrice dell energia elettrica competente della zona (AEM); le prescrizioni del locale Comando dei Vigili del Fuoco; le prescrizioni della Società Telefonica (Telecom); le normative e raccomandazioni dell Ispettorato del lavoro e dell USL (Presidio Multizonale di Prevenzione); le prescrizioni delle Autorità Comunali e/o Regionali; le prescrizioni UTIF e le Norme riguardanti l energia elettrica; le Norme e tabelle UNI e UNEL per i materiali già unificati, gli impianti ed i loro componenti, i criteri di progetto, le modalità di esecuzione e collaudo; le raccomandazioni AIDI; ogni altra prescrizione, regolamentazione e raccomandazione emanata da eventuali Enti ed applicabile agli impianti oggetto della presente specifica tecnica. NORME RELATIVE AGLI IMPIANTI MECCANICI Gli impianti dovranno essere realizzati a regola d'arte ed in osservanza a tutte le leggi, prescrizioni e norme (UNI, CEI, ecc.) che regolano la qualità, la sicurezza e le modalità di esecuzione e installazione degli impianti stessi. 20

22 In particolare si richiamano in modo esplicito, non limitativamente, le seguenti leggi, regolamenti e norme: Legge n 46 "Norme per la sicurezza degli impianti" e relativo Regolamento di attuazione DPR 447 del Legge n 10 del 9 gennaio 1991 e relativo Regolamento di attuazione DPR 26 agosto 1993 n 412 e s.m.i. Regolamento di Igiene del Comune di Milano; Legge 6 dicembre 1971 n 1083 Norme per la sicurezza dell impiego del gas combustibile; UNI-CIG 7128 / UNI-CIG 7129 Impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione. UNI-CIG 8917 Apparecchi di utilizzazione dei combustibili gassosi. Dispositivi automatici di intercettazione e/o regolazione. Valvole automatiche. UNI-CIG 8723 Impianti a gas per apparecchi utilizzati in cucine professionali e di comunità. Prescrizioni di sicurezza. UNI 8364 Impianti di riscaldamento. Controllo e manutenzione. UNI 9615 Calcolo delle dimensioni interne dei camini. Definizioni, procedimenti di calcolo fondamentali. UNI 9731 Camini. Classificazione in base alla resistenza termica. Misure e prove. ANCC Raccolta "R" Legge n 615 del 3 luglio 1966 Provvedimenti contro l inquinamento atmosferico. UNI Apparecchiature per estinzione incendi. Impianti fissi di estinzione automatici a pioggia. UNI 9490 Apparecchiature per estinzione incendi. Alimentazioni idriche per impianti automatici antincendio. UNI Reti di idranti. Progettazione, installazione ed esercizio. Norme e richieste particolari da parte degli Enti preposti quali: Vigili del Fuoco, U.S.L., ISPESL, Autorità Comunali e Regionali. Norme C.T.I. (Comitato Termotecnico Italiano); Normative tecniche contenute nella normativa ASHRAE. 21

23 ALLEGATO 1 OGGETTO : Progetto definitivo - Plesso Scolastico via Soffredini 23 ATTESTAZIONE Il sottoscritto Dott. Ing. Enrico Boccardo, in qualità di Dirigente di Settore del Comune di Milano Sett. Edilizia scolastica attesta che, ai sensi e per gli effetti dell art. 25 del DPR 554 del 21/12/1999, verificati i documenti del progetto definitivo di cui all oggetto e trattandosi di progetto di intervento su un edificio esistente, l elaborato: Vincolo idrogeologico non è necessario ai fini della definizione delle lavorazioni in progetto. In fede Dott. Ing. Enrico Boccardo 22

24 ALLEGATO 2 OGGETTO : Progetto definitivo - Plesso Scolastico via Soffredini 23 ATTESTAZIONE Il sottoscritto Dott. Ing. Enrico Boccardo, in qualità di Dirigente di Settore del Comune di Milano Sett. Edilizia scolastica attesta che, ai sensi e per gli effetti dell art. 25 del DPR 554 del 21/12/1999, verificati i documenti del progetto definitivo di cui all oggetto e trattandosi di progetto di intervento su un edificio esistente, l elaborato: Studio di impatto ambientale Studio di fattibilità ambientale non è necessario ai fini della definizione delle lavorazioni in progetto. In fede Dott. Ing. Enrico Boccardo 23

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