Università di Roma Sapienza. Economia del turismo
|
|
- Achille Palmisano
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Università di Roma Sapienza
2 TIPOLOGIA DI COSTI I costi possono essere classificati sulla base della loro destinazione o sulla loro natura. COSTI IN BASE ALLA DESTINAZIONE COSTI IN BASE ALLA NATURA COSTI DIRETTI ED INDIRETTI COSTI VARIABILI E FISSI
3 METODI DEL CALCOLO DEI COSTI Le principali metodologie utilizzate per la determinazione dei costi sono: 1) Direct costing; 2) Traceable costing 3) Full costing; Il direct costing prende in considerazione solo i costi diretti variabili. Tale metodo è stato criticato in quanto poco idoneo alle aziende erogatrici di servizi.
4 METODI DEL CALCOLO DEI COSTI (2) Il traceable costing è un evoluzione del direct costing: vengono presi in considerazione i costi diretti variabili e i costispecifici; Il metodo del full costing ha l obiettivo di trovareilcostopienodelservizio.
5 LA DETERMINAZIONE DEI PREZZI NEL TURISMO Una delle tecniche maggiormente utilizzata è la tecnica del mark up che parte dal metodo di analisi dei costi del direct costing. Si prende in considerazione il costo diretto unitario di un servizio e si aggiunge una determinata percentuale detta mark up. P= Cdu + % mu * Cdu Particolare attenzione deve essere rivolta alla percentuale di mark up che può variare da servizio a servizio e anche a seconda del periodo.
6 COST PLUS PRICING Attraverso tale tecnica la determinazione del prezzo avviene prendendo in considerazione il costo pieno unitario del prodotto a cui si aggiunge una percentuale che corrisponde all utile unitario(utile sperato); P= Cpu + %uu *Cpu
7 IL PREZZO DI VENDITA Il prezzo di vendita occupa una posizione centrale nelle relazioni economico-finanziarie che governano il sistema d impresa e nella regolazione dei processi di scambio tra impresa e consumatori. Il prezzo appartiene a una delle leve del marketing mix ed è l unica leva in grado di generare ricavi; Per l impresa il prezzo è una variabile decisionale critica che riflette gli obiettivi aziendali ed è frutto di considerazioni manageriali; esso può essere sfruttato a scapito della concorrenza.
8 VENDITE/ PROFITTI IL CICLO DI VITA PROFITTI VENDITE INTRODUZIONE SVILUPPO MATURITÀ DECLINO TEMPO
9 TECNICHE DEI PREZZI INTRODUZIONE SVILUPPO MATURITÀ DECLINO Bassi volumi di vendita Pochi concorrenti Alti costi Crescitadei volumi di vendita Aumento della concorrenza Diminuzione dei costi Crescita ridotta dei volumi di vendita Mercato saturo di concorrenti Volumi di vendita decrescenti Diminuzionedei concorrenti Aumentano i costi di differenziazione PREZZI ALTI RIDUZIONE DEI PREZZI ULTERIORE RIBASSO DEI PREZZI PREZZI DI RIALZO
10 LA DETERMINAZIONE DEL PREZZO La determinazione del prezzo deve tener conto delle attese del cliente perché il prezzo rappresenta, per il cliente, il sacrificio cheèdispostoasostenereperl acquistodiunbeneoservizio. Possono essere presi in considerazione due differenti tipologie di prezzo: I metodi tradizionali Il target pricing
11 IL METODO TRADIZIONALE COSTO PREZZO VALORE PRODOTTO PROCESSI
12 TARGET PRICING VALORE PRODOTTO COSTO PREZZO CLIENTE
13 L ORIENTAMENTO ALLA CONCORRENZA I prezzi della concorrenza non possono essere tralasciati dall azienda, perché se si offrisse lo stesso prodotto, il cliente preferirebbe l azienda con il prezzo più basso; L azienda deve, dunque, orientarsi ai costi, alla domanda e alla concorrenza al fine di fissare adeguatamente i propri prezzi. Orientarsi esclusivamente sui concorrenti è idoneo solo nel breve periodo, ma in un secondo momento è necessario tener conto dei costi che l azienda sostiene.
14 IL PRICING NEL SETTORE TURISTICO Nel settore turistico si trova maggiore difficoltà nella determinazione del prezzo; ciò accade a causa delle peculiarità del prodotto turistico: Intangibilità (package e lontananza con il consumatore); Non immagazzinabilità (il prodotto turistico è altamente reperibile); Stagionalità: annuale, mensile, settimanale, e per fasce orarie. È necessario destagionalizzare.
15 LA STAGIONALITÀ DOMANDA OFFERTA D/O TEMPO
16 STRATEGIE DI PRICING NEL TURISMO Le principali strategie di pricing nel settore turistico sono: A. Differenziazione; B. Discriminazione. Nella differenziazione il prezzo varia a seconda dei costi che il prodotto o servizio determina. Nella discriminazione il prezzo varia in base a esigenze esterne di marketing.
17 GLI INDICI DEL TURISMO
18 TASSO DI OCCUPAZIONE CAMERE OCCUPATE CAMERE DISPONIBILI x 100 RICAVO MEDIO PER CAMERA FATTURATO CAMERE CAMERE OCCUPATE x 100
19 RICAVO MEDIO PER CLIENTE FATTURATO CAMERE CLIENTI PER PERIODO x 100 DURATA MEDIA DEL SOGGIORNO DURATA DEL SOGGIORNO= presenze all inizio del periodo + presenze alla fine del periodo / arrivi del periodo + partenze del periodo
20 MARGINE CAMERE RICAVI NETTI CAMERE FATTURATO TOTALE x 100 MARGINE SUI CIBI COSTO DEL CIBO VENDUTO x 100 RICAVI DEL CIBO
21 GIACENZA MEDIA DEI CREDITI CREDITI COMMERCIALI X 365 FATTURATO GIACENZA MEDIA DEI DEBITI DEBITI COMMERCIALI X 365 FATTURATO
22 INDICE DI COMPOSIZIONE DELLA CLIENTELA CLIENTI ITALIANI CLIENTI TOTALI PRODUTTIVITÀ HOUSEKEEPING COSTI HOUSEKEEPING CAMERE OCCUPATE
23 IL CRM Con il termine CustomerRelationshipManagement, il cui acronimo è CRM, si intendono un insieme di approcci, tecniche e tecnologie orientate alla gestione con il cliente. Il CRM consente di gestire la relazione con il cliente in tre differenti fasi aziendali. 1. acquisizione del cliente; 2. mantenimento della relazione con il cliente; 3. personalizzazione della relazione con il cliente.
24 IL CRM CON IL CLIENTE NUOVO Capire come adottare il CRM con il cliente nuovo significa esaminare la tipologie di cliente. Tale studio conduce a individuare cinque tipi di clienti: 1. innovatori; 2. adottatori precoci; 3. maggioranza precoce; 4. maggioranza tardiva; 5. ritardatari.
25 LE TIPOLOGIE DI CLIENTELA
26 IL CRM: COME VENDERE UN SERVIZIO EXTRA Le regole di Altmann per la vendita di un servizio extra sono: 1. effettuare acquisti imprevisti; 2. concedersi un lusso che si era sempre negato; 3.acquistare qualcosa che lo aiuti a definire la propria personalità; 4. acquistare qualcosa che lo aiuti a migliorare la propria qualità della vita; 5. acquistare qualcosa che lo aiuti a modificare il proprio stile di vita; 6. acquistare qualcosa che lo aiuti a ridurre i propri costi.
27 FATTORI DIDISTINZIONE TRA TURISMO LEISURE E ALTRO COMPORTAMENTO LEISURE (1) A) IL DISTACCO ED IL RITORNO: ogni attività di svago implica un distacco da una situazione quotidiana a cui segue, poi, un ritorno alla situazione originaria. Negli altri tipi di comportamento di svago non si viene a creare un distacco così forte come accade nel caso del turismo. B) L ESCLUSIVITÀ: la vacanza prevede dei costi che costringono le persone a poter viaggiare una, due o massimo tre volte l anno. La serata in pizzeria con gli amici e senz altro meno dispendiosa di una vacanza, motivo per il quale la cena in pizzeria è un attività più frequente di una vacanza.
28 FATTORI DIDISTINZIONE TRA TURISMO LEISURE E ALTRO COMPORTAMENTO LEISURE (2) LA FREQUENZA: il turismo, rispetto agli altri comportamenti di svago si manifesta occasionalmente, di solito non più di due, tre volte l anno. proprio perché si tratta di un attività che viene svolta raramente, l esperienza turistica tende ad essere vissuta in anticipo. L INTERAZIONE UMANA: la comunicazione interpersonale è una caratteristica di ogni tipo di comportamento di svago. Questa però appare maggiormente sviluppata nel turismo: il turista, infatti, durante il viaggio interagisce con una moltitudine di persone come, ad esempio gli addetti al settore turistico, gli addetti ad altri settori, i residenti della destinazione turistica e con altri turisti.
29 IL CRM CON IL CLIENTE IlprocessodiCRMpuòprevederepiùfasi: 1. azioni di crescita; 2. azioni di mantenimento; 3. azioni di recupero. FEDELE Le azioni di crescita hanno l obiettivo di aumentare il proprio numero di clienti e richiedono strategie di marketing di conquista che mirano ad acquisire nuovi clienti.
30 AZIONI DI MANTENIMENTO E DI RECUPERO Le azioni di mantenimento inducono alla loyalty, termine inglese con il quale si fa riferimento al processo di fidelizzazione. Le azioni di recupero hanno l obiettivo di cercare di attirare l attenzione degli ex clienti.
31 GLI INDICATORI PER LO STUDIO DELLA CLIENTELA Gli indicatori più frequentemente utilizzati per l analisi della clientela sono: 1. il Customer retention rate; 2. l anzianità media della clientela; 3. ilchurnrate; 4. la probabilità di riacquisto.
32 DEFINIZIONE DEGLI INDICATORI Il Customer Retention Rate (CRR) esprime il numero di clienti rimasti fedeli a fine periodo rispetto a quelli che esistevano a inizio periodo e ai nuovi clienti fedeli. L anzianità media della clientela è la durata media espressa in anni dei clienti fedeli. Il Churn Rate è simile al CRR ma indica anche il numero di clienti che hanno abbandonato l azienda per recarsi dai concorrenti. La probabilità di riacquisto si analizza sulla base dei comportamenti della clientela
Università di Roma Sapienza IL CRM Con il termine Customer Relationship Management, il cui acronimo è CRM, si intendono un insieme di approcci, tecniche e tecnologie orientate alla gestione con il cliente.
DettagliCORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE E MARKETING A.A
Prof.ssa Elena Cedrola elena.cedrola@unimc.it http://docenti.unimc.it/docenti/elena-cedrola Lezione 8 CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE E MARKETING A.A. 2013-2014 1 Contenuti lezione 8: la programmazione
DettagliPricing & Costing Cost Based Pricing: il metodo a Direct Costing
Pricing & Costing Cost Based Pricing: il metodo a Direct Costing G. TOSCANO e A. VINCI Corso: Pricing & Costing LIUC Università di Castellanza Ottobre 2010 Anno accademico 2010/11 1 Cost- Based Pricing
DettagliECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE. ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE Università LUMSA - A.A Prof.ssa Laura Michelini
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE Università LUMSA - A.A. 2013-2014 Prof.ssa Laura Michelini Università LUMSA - A.A. 2013-2014 Contenuti: - Capitolo 13 Punto di partenza Focus Mezzi Obiettivi Produzione
DettagliIl marketing mix MODULO DI DIDATTICA DEL MARKETING 16/05/2014
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI PARTHENOPE DIPARTIMENTO DI STUDI AZIENDALI E QUANTITATIVI MODULO DI DIDATTICA DEL MARKETING 16/05/2014 Il marketing mix michele.simoni@uniparthenope.it LA GESTIONE OPERATIVA
DettagliIndividuare le risposte corrette per ciascun quesito (anche più di una)
F. GIUNTA ECONOMIA AZIENDALE QUESITI DI AUTOVALUTAZIONE CAPITOLO IX Individuare le risposte corrette per ciascun quesito (anche più di una) 1. Si ha equilibrio economico quando: a. i ricavi sono uguali
DettagliIl marketing operativo
Il marketing operativo Il prodotto - 2 prodotto prezzo MARKETING MIX promozione posto L offerta di un azienda Portafoglio o gamma: l insieme di prodotti offerti da un impresa. Linea = un gruppo di prodotti
DettagliIL PRICING DI PRODOTTO. Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna
IL PRICING DI PRODOTTO Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna LA DEFINIZIONE DEI PREZZI DI VENDITA La definizione dei prezzi di vendita costituisce una delle operazioni
DettagliMetriche di marketing di natura economicofinanziaria
Corso di Tecniche della Promozione A.A. 2016-2017 Metriche di marketing di natura economicofinanziaria Simona D Amico simona.damico@uniroma1.it 1 Indice Le metriche di marketing: una definizione La classificazione
DettagliInnovazione di prodotto: definizione e processo
Innovazione di prodotto: definizione e processo Obiettivi della lezione Innovazione di prodotto: definizioni Il ciclo di vita del prodotto e le principali strategie di marketing collegate 1 Invenzioni
DettagliLe variabili rilevanti per determinare il prezzo di vendita: non solo i costi
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Le variabili rilevanti per determinare il prezzo di vendita: non solo i costi RICCARDO CODA WWW STUDIORICCARDOCODA.COM 22 dicembre 2016 Milano - Il calcolo
DettagliFULL COSTING E DIRECT COSTING NELLE IMPRESE TURISTICHE
ATTIVITÀ DIDATTICHE 1 Prova di verifica FULL COSTING E DIRECT COSTING NELLE IMPRESE TURISTICHE di Anna BORRA MATERIE: ECONOMIA AZIENDALE (Classe 5 a IT Indirizzo Turismo) La prova consente di verificare
DettagliCapitolo 10 Le decisioni relative al prezzo (pricing)
Capitolo 10 Le decisioni relative al prezzo (pricing) Prezzi e pricing Schema di sintesi 1. Prezzo e pricing: definizioni 2. Come stabilire il prezzo di un prodotto o servizio 3. Le manovre di prezzo (aumento
DettagliPricing & Costing Cost Based Pricing: Il metodo a full costing
Pricing & Costing Cost Based Pricing: Il metodo a full costing G.TOSCANO e A.VINCI Corso: Pricing & Costing LIUC Università di Castellanza Ottobre 2010 Anno accademico 2010/11 1 Il prezzo viene determinato
DettagliManagement. Dipartimento di Management
Management Dipartimento di Management Università Sapienza 03/12/2013 Le principali definizioni Un processo sociale e manageriale mediante il quale una persona o un gruppo ottiene ciò che costituisce oggetto
DettagliMETODI E TECNICHE PER LA DETERMINAZIONE DEL PREZZO DI VENDITA
METODI E TECNICHE PER L DETERMINZIONE DEL PREZZO DI VENDIT Orientamento ai Costi Orientamento alla Concorrenza Orientamento alla Domanda Mark up pricing Cost plus pricing reak Even nalysis Prezzo differenziale
DettagliManagement. Dipartimento di Management
Management Dipartimento di Management Le principali definizioni Un processo sociale e manageriale mediante il quale una persona o un gruppo ottiene ciò che costituisce oggetto dei propri bisogni e desideri
DettagliStrategie di prodotto (cap. 16)
Strategie di prodotto (cap. 16) Tipologie di prodotto Prodotti Cardine (leader) Realizzano gran parte del fatturato e dei profitti e richiedono particolare attenzione Prodotti civetta Convenienti per I
DettagliCONTABILITA DEI COSTI
CONTABILITA DEI COSTI IL SISTEMA DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO Pianificazione strategica Definizione degli obiettivi e delle linee guida aziendali Controllo direzionale Definizione e perseguimento delle
DettagliMarketing avanzato per i beni e i servizi. Prof. Nicola Cobelli
Marketing avanzato per i beni e i servizi Prof. Nicola Cobelli Il PRICING (cap. 15) PREZZO Espressione monetaria del valore. Può essere definito come il rapporto che indica l ammontare della moneta necessaria
DettagliIl marketing per la vendita diretta. Lezioni online di base Lezione 2 Parte 1 Le definizioni del marketing
Il marketing per la vendita diretta Lezioni online di base Lezione 2 Parte 1 Le definizioni del marketing Obiettivi della lezione A chi sono dirette queste lezioni? A tutti gli agricoltori che desiderano
DettagliCOME AUMENTARE IL FATTURATO CON LE NUOVE STRATEGIE DI REVENUE MANAGEMENT
COME AUMENTARE IL FATTURATO CON LE NUOVE STRATEGIE DI REVENUE MANAGEMENT Relatore: Paolo Catoni 30 gennaio 2017 ore 10:00 Pricing, Revenue Management e OTA Applicazioni nel ricettivo alberghiero ed extra
DettagliMarketing e Comunicazione: ruoli e prospettive nel mercato delle carte di pagamento. Un invito alla riflessione
Marketing e Comunicazione: ruoli e prospettive nel mercato delle carte di pagamento. Un invito alla riflessione A cura di Anna OMARINI Università L. Bocconi Roma, 3 novembre 2010 ABI, Carte 2010 Mapping
Dettagli6.5. Sistemi a costi variabili e sistemi a costi pieni: costi di prodotto e costi di periodo
6.5. Sistemi a costi variabili e sistemi a costi pieni: costi di prodotto e costi di periodo Sistema a costi variabili Sistema a costi pieni Costi di prodotto Costi variabili diretti di fabbricazione Costi
DettagliCorso di Marketing e Marketing Internazionale a.a Prof. Elena Cedrola
Corso di Marketing e Marketing Internazionale a.a. 2011-2012 Prof. Elena Cedrola Lezione 11 Il marketing mix: il prodotto elena.cedrola@unimc.it http://docenti.unimc.it/docenti/elena-cedrola Prof.ssa Elena
DettagliEconomia e Gestione delle Imprese Parte IV Il marketing
Economia e Gestione delle Imprese Parte IV Il marketing A.A. 2015-2016 Prof.ssa Laura Michelini Laurea Triennale in Economia aziendale e bancaria Il concetto di marketing Il concetto di marketing Punto
DettagliLe funzioni di gestione dell impresa: il marketing (3)
Economia e gestione delle imprese Le funzioni di gestione dell impresa: il marketing (3) dott. Matteo Rossi Benevento, 15 gennaio 2008 La politica di prezzo Determinare ed amministrare i prezzi assume
Dettaglipag. Presentazione FINALITÀ, METODOLOGIE E LIMITI DELLE ANALISI DI BILANCIO TRAMITE INDICI (di Giovanni Fiori)
IX Presentazione... pag. V 1. FINALITÀ, METODOLOGIE E LIMITI DELLE ANALISI DI BILANCIO TRAMITE INDICI (di Giovanni Fiori) 1. L attualità del bilancio di esercizio come strumento di informazione e l importanza
DettagliConcorrenza: Strategie di prezzo e Strategie di costo
Concorrenza: Strategie di prezzo e Strategie di costo Leadership di prezzo La leva del prezzo Il pricing è la leva di profitto più importante in assoluto, ma sono molte le aziende che sottovalutano ampiamente
DettagliMeccanismi di simulazione economico-finanziaria. Nicola Castellano - Università di Macerata
Meccanismi di simulazione economico-finanziaria Nicola Castellano - Università di Macerata ncaste@unimc.it 1 la simulazione metodologia decisionale con cui si analizzano le caratteristiche di un sistema
DettagliLOGICHE DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DELLO STUDIO PROFESSIONALE
Giuseppe Toscano (Università C. Cattaneo - LIUC - Castellanza (VA) LOGICHE DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DELLO STUDIO PROFESSIONALE 1 COME SI VUOLE GESTIRE LO STUDIO PROFESSIONALE? Vivere alla giornata
DettagliUniversità di Roma Sapienza 1 IL PERCORSO DIDATTICO LO STUDIO DEL SERVIZIO TURISTICO GLI OPERATORI PUBBLICI NEL SETTORE TURISTICO GLI OPERATORI PRIVATI NEL SETTORE TURISTICO IL MARKEITNG COME STRUMENTO
DettagliMisura la sensibilità del reddito operativo al variare delle vendite;
La leva operativa La leva operativa Cosa si intende: Misura la sensibilità del reddito operativo al variare delle vendite; È un indicatore che misura la rischiosità operativa dell azienda e dipende dalla
DettagliBASI E STRATEGIE PER LA DETERMINAZIONE DEL PREZZO (CAP. 14, 15) Unit 10 Slide Lezioni del 01/02/03 dicembre 2015
COMUNICAZIONE D IMPRESA Anno Accademico 2015/2016 BASI E STRATEGIE PER LA DETERMINAZIONE DEL PREZZO (CAP. 14, 15) Unit 10 Slide 10.2.1 Lezioni del 01/02/03 dicembre 2015 SODDISFARE LE OPPORTUNITÀ DI IL
DettagliCorso di Finanza aziendale
Corso di Finanza aziendale Gli indici di bilancio Sviluppo Commenteremo solo i principali. 4 Gli indici sono rapporti tra grandezze economiche, patrimoniali e finanziarie contenute nello stato patrimoniale
DettagliINDICE. ebook - IL LIBRO ELETTRONICO
INDICE ebook - IL LIBRO ELETTRONICO Prefazione INTRODUZIONE Cap. I. INTRODUZIONE DESCRITTIVA SUI PRODOTTI BIT E SULL'EBOOK Cap. II. ANALISI DELL'AMBIENTE ESTERNO 2.1. ANALISI DEL MACROAMBIENTE 1.1.1. Influenza
DettagliLe imprese nei mercati concorrenziali
Le imprese nei mercati concorrenziali Le decisioni di prezzo e di produzione delle imprese sono influenzate dalla forma di mercato. Un caso estremo di mercato è quello della concorrenza perfetta. Tre condizioni:
DettagliLe leve dell equilibrio economico ed i costi secondo la variabilità. Obiettivo della lezione. Riassumendo l equilibrio economico soggettivo
Economia Aziendale Oggetto della lezione Le leve dell equilibrio economico ed i costi secondo la variabilità Manetti Economia Aziendale-Lez.14 1 Obiettivo della lezione capire su quali leve agire per ricercare
DettagliLa private label nella GDO Il caso Carrefour
Università degli studi di Napoli "Parthenope" Facoltà di Economia La private label nella GDO Il caso Carrefour di Mario Langella Relatore: prof. Michele Quintano A. A. 2009-10 INTRODUZIONE Nelle economie
DettagliIl MARKETING. -Alcuni concetti di fondo -La customer satisfaction
4 Il MARKETING -Alcuni concetti di fondo -La customer satisfaction Cosa non è il marketing Non è solo uno strumento per vendere Non è solo uno strumento pubblicitario Non è un mezzo per manipolare il consenso
DettagliCorso di Economia e Gestione delle Imprese e Marketing a.a Prof. Elena Cedrola
Lezione 18 Corso di Economia e Gestione delle Imprese e Marketing a.a. 2011-2012 Prof. Elena Cedrola elena.cedrola@unimc.it http://docenti.unimc.it/docenti/elena-cedrola 1 Il Customer Relationship Management
DettagliNuovo Domani in azienda 3 Tomo 2
RiViSTA PIANO DI LAVORO Eugenio Astolfi, Lucia Barale & Giovanna Ricci Nuovo Domani in azienda 3 Tomo 2 Tramontana Di seguito presentiamo il Piano di lavoro tratto dai materiali digitali per il docente
DettagliIl margine di contribuzione di primo livello rapportato alla quantità venduta è il seguente:
4. METODI DI CALCOLO DEI COSTI Classe 5^A A RIM - I.I.S. Capriotti - San Benedetto del Tronto (AP) 4.1 margine di contribuzione ( ) X11 X19 Totale Ricavi di vendita 360.000 360.000 720.000 Costi variabili
DettagliBack office. funzioni e organizzazione
Back office funzioni e organizzazione Introduzione Il back office ha un ruolo fondamentale, poiché provvede alla programmazione dei viaggi e dell organizzazione generale di tutte le fasi connesse alla
DettagliIndice. Prefazione alla seconda edizione Autori Ringraziamenti dell Editore In questo volume... XV XXI XXIII XXV
Indice Prefazione alla seconda edizione Autori Ringraziamenti dell Editore In questo volume... XV XXI XXIII XXV Introduzione Origini ed evoluzione del controllo direzionale nella letteratura italiana e
DettagliLezione 15 Analisi dei costi VECCHIO LIBRO: Saltare par Solo da leggere 6.3
Lezione 15 Analisi dei costi VECCHIO LIBRO: Saltare par. 6.1.5 - Solo da leggere 6.3 Le imprese Le funzioni dell impresa: organizzare la produzione in serie reperire le risorse gestire il processo produttivo
DettagliIL COSTO DI PRODOTTO E IL COSTO MONETARIO INERENTE UNA DATA QUANTITA DI PRODOTTO
IL COSTO DI PRODOTTO E IL COSTO MONETARIO INERENTE UNA DATA QUANTITA DI PRODOTTO PER POTER ATTRIBUIRE I COSTI A SINGOLE UNITA DI PRODOTTO E NECESSARIO STABILIRE RELAZIONI TRA I FATTORI E I PRODOTTI STESSI
DettagliINDICE. Problemi presenti sul sito
I-XIV_Romane_Analisi 2-03-2005 11:03 Pagina V INDICE Problemi presenti sul sito Prefazione XI XIII Introduzione Natura e scopo dei sistemi contabili 1 La necessità di informazioni 1 Le informazioni operative
DettagliCorso: TURISMO PROGRAMMA DI DISCIPLINE TURISTICHE E AZIENDALI
1 Corso: TURISMO PROGRAMMA DI DISCIPLINE TURISTICHE E AZIENDALI SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO CLASSI 3^, 4^, 5^ SEZIONI E - F Obiettivi minimi: L alunno dovrà: Conoscere e descrivere approfonditamente
DettagliCREARE UNA NUOVA IMPRESA
CREARE UNA NUOVA IMPRESA Pianificare la gestione con il Business Plan Dott. Patron Daniele Pianificare la gestione con il Business Plan - pagina 1 IL BUSINESS PLAN DI UN IMPRESA COS E E un documento che
DettagliIl marketing operativo
Il marketing operativo Il prezzo prodotto prezzo MARKETING MIX promozione posto Il ruolo del prezzo nel marketing In presenza di prodotti differenziati e di una qualità composta da caratteristiche diverse
Dettagliconcorrenza perfetta vs. monopolio
Lezione di Giacomo Degli Antoni, 20-3- 13 concorrenza perfetta vs. monopolio (Cap. 3 e 4 Carlton - Perloff) Piano della lezione Caratteristiche principali della concorrenza perfetta Caratteristiche principali
DettagliCorso di Marketing DIPARTIMENTO SCIENZE SOCIALI, POLITICHE E COGNITIVE. Gaetano Torrisi SIENA a.a 2014-2015
Corso di Marketing DIPARTIMENTO SCIENZE SOCIALI, POLITICHE E COGNITIVE Gaetano Torrisi SIENA a.a 2014-2015 Lezione 11 Il processo di marketing management IL PROCESSO DI MARKETING MANAGEMENT PIANI DI MARKETING
DettagliI PROCESSI DI PRODUZIONE La produzione è la realizzazione dei prodotti, tramite la combinazione dei fattori produttivi. Questa produzione è una
I PROCESSI DI PRODUZIONE La produzione è la realizzazione dei prodotti, tramite la combinazione dei fattori produttivi. Questa produzione è una attività complessa nella quale convergono più profili di
DettagliFATTORI PRODUTTIVI E DISTRIBUZIONI DEL REDDITO PROF. MATTIA LETTIERI
FATTORI PRODUTTIVI E DISTRIBUZIONI DEL REDDITO PROF. MATTIA LETTIERI Indice 1 I PREZZI DEI FATTORI PRODUTTIVI -------------------------------------------------------------------------------- 3 2 LA MASSIMIZZAZIONE
DettagliCapitolo 5 Il comportamento dei costi: analisi e impiego
Capitolo 5 Il comportamento dei costi: analisi e impiego Esercizio 5.1 (20 minuti) 1. Radiografie effettuate Costi delle radiografie Livello di attività massimo (Febbraio)... 7.000 $29.000 Livello di attività
DettagliIl comportamento delle imprese
Il comportamento delle imprese Fino a ora il comportamento delle imprese è entrato nella nostra analisi in modo del tutto marginale, attraverso la curva di offerta e la legge dell offerta secondo cui al
DettagliIl Controllo di Gestione fra Tradizione e Evoluzione
Il Controllo di Gestione fra Tradizione e Evoluzione Lucca, 25 Febbraio 2016 Brunello Menicucci Il Bilancio: lo Stato Patrimoniale Il Bilancio: il Conto Economico La scomposizione del ROE ROI (Return on
DettagliEconomia politica: MACRO vs. MICRO
Economia politica: MACRO vs. MICRO L economia politica, nell ambito delle scienze sociali, è la scienza che studia il comportamento umano in relazione all allocazione di risorse scarse MICROeconomia: studia
DettagliCapitolo 12 Il monopolio
Capitolo 12 Il monopolio IL MONOPOLIO Il monopolio è una forma di mercato in cui un unico venditore offre un bene che non ha stretti sostituti, ad una moltitudine di consumatori La differenza fondamentale
DettagliEconomia Politica (Mod I) Nota integrativa n. 3
Economia Politica (Mod I) Nota integrativa n. 3 I costi di produzione Mankiw, Capitolo 13 Premessa Nell analisi della legge dell offerta, vista fino a questo momento, abbiamo sinteticamente descritto le
DettagliIntroduzione all Oligopolio
SUN - Economia Politica - 1 a Cattedra 27 maggio 2012 Definizione di mercato Oligopolistico L oligopolio è una forma di mercato intermedia tra la libera concorrenza e il monopolio, in essa l offerta è
DettagliIL PREZZO. Def.: Parte principale dell onere sopportato dal consumatore per il soddisfacimento di un determinato bene.
LA POLITICA DI PREZZO IL PREZZO Def.: Parte principale dell onere sopportato dal consumatore per il soddisfacimento di un determinato bene. Il prezzo, rappresenta, quindi, il misuratore del sacrificio
DettagliCorso di Economia e Gestione delle Imprese e Marketing a.a Prof. Elena Cedrola
Lezione 10 Corso di Economia e Gestione delle Imprese e Marketing a.a. 2014-2015 Prof. Elena Cedrola elena.cedrola@unimc.it http://docenti.unimc.it/docenti/elena-cedrola IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE
DettagliIl candidato, ipotizzando, dove necessario, un criterio di riparto adeguato, determini:
Le informazioni desunte dall analisi dei costi pieni e da quella dei costi diretti portano a conclusioni e decisioni differenti. Lo studente, dopo aver descritto i sistemi di contabilità a costi pieni
DettagliCapitolo 10. Prezzo. La determinazione del prezzo Comprendere e cogliere il valore per il cliente
Capitolo 10 La determinazione del prezzo Comprendere e cogliere il valore per il cliente Capitolo 10- slide 1 Prezzo Importo in denaro richiesto per un determinato prodotto o servizio oppure, in senso
DettagliIL VANTAGGIO DI DIFFERENZIAZIONE
IL VANTAGGIO DI DIFFERENZIAZIONE 1 Il vantaggio di differenziazione si ottiene quando un azienda riesce a ottenere, grazie alla differenziazione, un premio sul prezzo, che eccede il costo sostenuto per
DettagliC.R.M. dispense coperte da copyright. Project by Prof. Lino Barbasso
C.R.M. dispense coperte da copyright Project by Prof. Lino Barbasso Customer Relationship Management Project by Prof. Lino Barbasso Customer Relationship Management il CRM è un sistema di interazione con
Dettagli6.1. Lo schema di conto economico a direct costing
6.1. Lo schema di conto economico a direct costing Ricavi Costo del venduto variabile Rimanenze iniziali di prodotti finiti (+) Costo dei beni prodotti (+) Rimanenze finali di prodotti finiti (-) Costi
DettagliL PORTAFOGLIO CLIENTI AREA DI SPECIALIZZAZIONE TECNICO DEL COMMERCIO ESTERO
L PORTAFOGLIO CLIENTI AREA DI SPECIALIZZAZIONE TECNICO DEL COMMERCIO ESTERO Greta Schiavon Classe 5 C^ TGA Anno 2008/2009 CUSTOMER SATISFACTION SODDISFAZIONE : valutazione che fanno i clienti di un prodotto,
DettagliGestione delle Imprese Diversificate
Gestione delle Imprese Diversificate Strumenti di analisi strategica: Le Matrici Modelli di pianificazione del Portafoglio attività - Allocazione di risorse; - Formulazione di una strategia di business;
DettagliUniversità di Udine. Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Gestionale e Meccanica GUIDA STRATEGICA
Università di Udine Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Gestionale e Meccanica GUIDA STRATEGICA Scenario ELETTRODOMESTICI 2 SCENARIO = un set di parametri in grado di particolarizzare il modello allo
DettagliCapitolo 15. La pubblicità e le pubbliche relazioni. Capitolo 15 - slide 1
Capitolo 15 La pubblicità e le pubbliche relazioni Capitolo 15 - slide 1 La pubblicità e le pubbliche relazioni Obiettivi di apprendimento Il ruolo della pubblicità nel mix promozionale Le principali decisioni
DettagliAnalisi di bilancio - II
Lezione n.3 Punti di debolezza del modello base Tutti i costi operativi sono proporzionali alle vendite Analisi di bilancio - II La costruzione del pro-forma: La gestione corrente Nessuna distinzione all
DettagliControllo di Gestione. la Gestione della tua Azienda sempre sotto Controllo!
Controllo di Gestione la Gestione della tua Azienda sempre sotto Controllo! Il controllo per decidere Ogni azienda ha bisogno di un sistema pratico di controllo di gestione e di supporto alle decisioni.
DettagliDIRECT E FULL COSTING
DIRECT E FULL COSTING Esercizio 1 Un azienda produce due modelli di prodotti A e B. La contabilità analitica ha elaborato i seguenti dati economici unitari di produzione: A B Materiali diretti 10 14 Manodopera
DettagliLA TEORIA DELL OFFERTA. Tecnologia e costi di produzione
LA TEORIA DELL OFFERTA Tecnologia e costi di produzione IL COMPORTAMENTO DELL IMPRESA In questa lezione approfondiremo l analisi del comportamento delle imprese e quindi delle determinanti dell offerta.
DettagliLe scelte del consumatore
Istituzioni di Economia a.a. - Importante: - completare sempre i grafici indicando le variabili in ascissa e ordinata; - le definizioni si possono dare in termini discorsivi o in termini analitici Le scelte
DettagliI PROVA INTERMEDIA DOMANDE PER ESERCITAZIONE
Nome Cognome Matr. 1) Se la domanda è ad elasticità unitaria rispetto al prezzo, quali sono le conseguenze di una diminuzione del prezzo del 5% sulla quantità domandata? La quantità domandata non varia
DettagliI modelli di analisi reddituale con il direct costing e con il full costing.
I modelli di analisi reddituale con il direct costing e con il full costing. 1 La metodologia direct costing imputa ai prodotti i soli costi variabili ed esclude i costi fissi. Poiché i costi fissi non
DettagliIl margine di contribuzione e le relazioni fra reddito e volume
Sistemi di Controllo di Gestione Il margine di contribuzione e le relazioni fra reddito e volume SISTEMI DI CONTROLLO, 2^ edizione R. Anthony, D. Hawkins, D. Macrì, K. Merchant UNIVERSITA DEGLI STUDI DI
DettagliTEMA DI DISCIPLINE TURISTICHE E AZIENDALI
ATTIVITÀ DIDATTICHE 1 Tema in preparazione all esame di Stato PACCHETTO TURISTICO (PUNTO DI PAREGGIO E MARGINE DI CONTRIBUZIONE), CALCOLO DELLA TARIFFA CON IL FULL COSTING, SCELTA DEL PACCHETTO TURISTICO
DettagliMaster in Analisi dei Mercati e Sviluppo Locale. Modulo di Economia Industriale e Settoriale. Dott.ssa Marcella Scrimitore.
Master in Analisi dei Mercati e Sviluppo Locale Modulo di Economia Industriale e Settoriale Dott.ssa Marcella Scrimitore Parte seconda 1 L oligopolio Interdipendenza: Indici di concentrazione e di Herfindahl
Dettaglistico. Viene trattata l evoluzione del marketing mix attraverso le quattro tradizionali fasi, il marketing passivo, il marketing operativo, il
Introduzione L oggetto di analisi di questa tesi è il marketing mix e le sue leve. In particolare, interesse di tale studio sta nella possibilità di individuare e analizzare i fattori del marketing mix,
DettagliFrancoGrasso Revenue Team. Spoleto, 31 Gennaio 2015
FrancoGrasso Revenue Team Spoleto, 31 Gennaio 2015 La nostra interpretazione di Open-Revenue La combinazione ottimale adatta a tutte le attività che possono associare produttivamente azioni commerciali
DettagliTOMO 2-2. COSTI E SCELTE AZIENDALI. 2.1 costo suppletivo ( ) Ipotesi a.
TOMO 2-2. COSTI E SCELTE AZIENDALI 2.1 costo suppletivo ( ) Ipotesi a. Produzione 12.000 unità Produzione 14.000 unità Costo complessivo Costo unitario Costo complessivo Costo unitario Costi variabili
DettagliLezione Tour Operator a.a. 2012/13
Università degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Lettere e Filosofia Lezione Tour Operator a.a. 2012/13 Prof.ssa Claudia M. Golinelli Definizioni di premessa I Tour Operator (T.O.) sono imprese in
DettagliLA DETERMINAZIONE DEL COSTO DI PRODOTTO
LA DETERMINAZIONE DEL COSTO DI PRODOTTO DIRECT COSTING = SI CONSIDERANO SOLO I COSTI VARIABILI FULL COSTING = SI CONSIDERANO SIA I COSTI VARIABILI CHE QUELLI FISSI T R A D I Z I O N A L I A BASE UNICA
DettagliCAPITOLO 2 IL PROCESSO DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO PER LO STUDIO COMMERCIALE di Andrea Stefani 15
ANALISI Parte prima Organizzazione e programmazione nello studio professionale CAPITOLO 1 RIORGANIZZARE LO STUDIO COMMERCIALE SECONDO IL MODELLO VISION 2000 di Michele D Agnolo 11 CAPITOLO 2 IL PROCESSO
DettagliDeterminare il giusto mix di vendite con excel. di Luca Vanzulli
Determinare il giusto mix di vendite con excel di Luca Vanzulli La scelta del Mix di vendita Il più delle volte un azienda manifatturiera canalizza sul mercato diverse linee di prodotto con annesse offerte:
DettagliESERCIZI. MDC e BEP Margine di Sicurezza Leva Operativa. Giulia Rita Biavati Docente responsabile: Emidia Vagnoni
ESERCIZI MDC e BEP Margine di Sicurezza Leva Operativa Giulia Rita Biavati Docente responsabile: Emidia Vagnoni LE CLASSIFICAZIONI DI COSTO VARIABILITA RISPETTO AL LIVELLO DI ATTIVITA ATTRIBUZIONE ALL
DettagliMarketing Elettronico e Diretto
Fondamenti di Marketing Turistico Università degli Studi di Roma Tor Vergata Marketing Elettronico e Diretto Dott. Mario Liguori 1 Definizioni e ambiti di applicazione e-business e-commerce e-procurement
DettagliIl monopolio Concetti chiave
Il monopolio Concetti chiave Massimizzazione del profitto Confronto tra monopolio e c.p. Perdita netta di monopolio Discriminazione di prezzo 1 Ipotesi di base in un modello di Struttura di mercato Massimizzazione
DettagliCentri di spesa e di ricavo
CORSO DI «MANAGEMENT DELLE AZIENDE E DEGLI EVENTI TURISTICI» LEZIONE 3 01.03.2017 Corso di LM in Progettazione e Management dei sistemi turistici e culturali Dott. Francesco Badia francesco.badia@uniba.it
DettagliLa fattibilità dei progetti
La fattibilità dei progetti 12.XII.2005 La fattibilità dei progetti La fattibilità di un progetto dipende dalla capacità che quest ultimo ha di determinare condizioni per un effettiva cooperazione fra
DettagliComunicazione. Scopi della comunicazione
9 Comunicazione Scopi della comunicazione - Promuovere la consapevolezza dell esistenza dell azienda e/o del singolo prodotto (esisto se i consumatori lo sanno!) - Promuovere l immagine positiva dell azienda
DettagliDIRECT COSTING CONTABILITA' A COSTI DIRETTI
DIRECT COSTING CONTABILITA' A COSTI DIRETTI Esercizio n. 1 La ditta artigiana Fulghesu produce due modelli di box doccia, in plastica e in cristallo. I dati di produzione e vendita dell anno appena concluso
DettagliRICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE
RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE 3 1. Attività liquide 2. Rimanenze 8. Pass.tà correnti 10 7 4. Imm. immat. e finanz. 9. Pass.tà consolidate 12 6 5. Imm. tecniche nette 11. Mezzi propri 1 1)
DettagliCONTABILITÀ GESTIONALE: METODI DI CALCOLO DEI COSTI
Prova di verifica CONTABILITÀ GESTIONALE: METODI DI CALCOLO DEI COSTI di Rossana MANELLI ATTIVITÀ DIDATTICHE 1 MATERIE: ECONOMIA AZIENDALE (Classe 5 a IT Indirizzo AFM; Articolazione SIA; Articolazione
DettagliLa valutazione di un business plan
La valutazione di un business plan Valutazione qualitativa dell idea imprenditoriale Valutazione economica del progetto imprenditoriale Valutazione economica del progetto imprenditoriale attraverso gli
Dettagli