RURALITA 07/09/2015. Corso di formazione Giovani Imprenditori Agricoli. Che cos è lo Sviluppo Rurale?
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- Guido Campana
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1 Che cos è lo Sviluppo Rurale? Corso di formazione Giovani Imprenditori Agricoli Modulo D Gestione del territorio e tecniche di produzione Mariano Serratore La parola RURALE risulta strettamente collegata all agricoltura. Comunemente usata come sinonimo di agricoltura, la parola rurale ha un significato chiaro: se il termine agricoltura è maggiormente usato per indicare le attività inerenti la coltivazione dei terreni e l allevamento di animali, il termine rurale include anche la sfera sociale ed il territorio. AGRICOLTURA Coltivazione Allevamento RURALE Aspetti sociali Territorio DIFFERENTI TIPI DI CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEI TRE MODELLI DI POST- Misura della ruralità Settore centrale Politica agricola AGRARIA Quota dell agricoltura sull occupazione Densità demografica POST- Diversificazione territoriale, economica e sociale (Multifunzionalità) Agricoltura Industria Servizi Sostegno non selettivo al mercato. Produzione intensiva Pagamenti diretti. Meccanizzazione, produzione estensiva, controllo dell offerta Sviluppo rurale. Pagamenti diretti per servizi ambientali, paesaggistici, colturali 1
2 Sant Onofrio Novembre 2010 Per molto tempo, la ruralità di un comprensorio è stata valutata in base al peso percentuale dell agricoltura in termini di tasso di occupazione. Quindi, secondo tale metodo, la separazione delle aree rurale da quelle urbane, veniva fatta sulla base del numero di occupati nel settore agricolo, in quel determinato territorio. AZIENDE Agricoltura 1 cat. 88 La Ruralità Agraria è caratterizzata da una netta separazione fra territori urbani e territori rurali. In tale contesto le aree rurali sono definite in modo negativo. Rurale è NON URBANO, è il BIANCO FRA I PUNTI, rurale è sinonimo di povertà, marginalità e svantaggio. AREE URBANE AREE RURALI ADDETTI full-time 94 2 cat. 118 part-time 136 Industria Commercio Turismo Trasporto-Credito Pubblica Ammininistrazione Artigianato Altro 15 3 TOTALE Es. Calcolo ruralità di un territorio Seguendo questo approccio, alle aree rurali nel corso dello sviluppo economico generale, è assegnato un duplice ruolo passivo: 1. Sostenere la crescita dei centri urbani garantendo ad essi sufficienti quantità di alimenti per una popolazione in aumento; 2. Contribuire allo sviluppo dell industria attraverso la messa a disposizione di forza lavoro a basso costo attraverso l emigrazione dalle campagne Economia Specializzata Reddito basso Disoccupazione Alto livello di urbanizzazione Povertà Ricchezza e tassi di crescita dell economia elevati Emigrazione La Politica Agricola comunitaria interviene in tale contesto e punta ad assolvere due compiti: 1 Sostenere la produzione in termini quantitativi, attraverso misure protezionistiche ed alti livelli dei prezzi (vedi misure PAC anni 80-90), favorendo le aziende agricole più grandi, i prodotti di prima necessità e la rendita. Compensare la povertà Rurale attraverso politiche di ridistribuzione (contributi nel settore agricolo, esenzione fiscale per tutte le componenti del comparto agricolo). 2 Così facendo la Politica Agricola non assolve solo una funzione economica, ma ha anche altre funzioni: una funzione sociale, sociale di sostegno alla famiglia e alla società rurale, ed una funzione territoriale, territoriale di sostegno all equilibrio ambientale e territoriale. 2
3 Con la riduzione del tasso di occupazione agricola, il modello della ruralità agraria ha perso il suo fondamento. Questa è la ragione per cui altri indicatori della ruralità sono stati individuati. L indicatore densità della popolazione ha consentito di determinare la Ruralità industriale. Polimorfismo economico; Mobilità e flessibilità sociale; Comportamento cooperativo Es. AREE PIP; Distretti Domanda dei consumatori spostata da prodotti standardizzati verso una serie diversificata di prodotti personalizzati e di nicchia Sviluppo di piccole-medie imprese Tecnologia e aumento di competitività Aspetti Negativi Il modello di ruralità industriale presenta due principali risvolti negativi: 1. Lo sviluppo economico basato sulla crescita industriale, è realmente possibile nelle aree rurali, come nel caso dei distretti industriali italiani, ma se viene guidato esclusivamente dal mercato senza una politica responsabile del territorio, la sua distribuzione territoriale è lontana dall essere omogenea, in quando tende a concentrarsi in alcune parti del territorio rurale facendo nascere un nuovo dualismo al suo interno. L evoluzione delle precedenti aree rurali verso sistemi locali moderni ed integrati di piccole-medie imprese è stata tale da spostare il baricentro dell economia italiana e da caratterizzare l attuale specializzazione della manifattura italiana su prodotti per la persona (scarpe, abbigliamento, occhiali) oppure per la casa (mobili, ceramiche, tendaggi) e turismo. Si tratta del cosiddetto made in Italy, connesso alla moda, alla differenziazione e alla personalizzazione del prodotto, soggetto al cambiamento dei gusti e alla continua innovazione. MADE IN ITALY Aree rurali non destinate ad essere in ritardo socioeconomico; Fattori di sviluppo L Italia è un buon caso studio per capire i principali fondamenti del successo industriale nelle aree rurali. Dagli anni 60 in avanti, diverse aree italiane localizzate nel Nord-Est e nel Centro (le cosiddette Regioni NEC), caratterizzate da un economia rurale e da una società basata sulla mezzadria, lontane dai centri tradizionali di crescita e di localizzazione industriale, hanno sperimentato un rapido dinamismo economico radicato nel rurale e basato sulle reti dei distretti industriali. Aspetti Negativi La parte più dinamica del territorio si specializza nel core business dei distretti industriali, guadagnando in tal senso competitività per i suoi prodotti nel mercato globale. Il resto del territorio (come quello delle aree montane oppure quello delle aree meno favorite e scarsamente servite in termini di infrastrutture) viene indebolito dallo spopolamento (specialmente dai giovani). Nel lungo periodo, il risultato a cui si perviene è che soltanto alcune specifiche aree rurali hanno realmente successo, mostrando e sviluppando una capacità di auto-sostentamento per competere nel mercato globale, mentre le altre falliscono e rimangono incapaci di uno sviluppo autosostenuto. E così che nella periferia si è prodotto un nuovo dualismo, segnato da una nuova migrazione dalla campagna verso i vicini distretti industriali vincenti e la costa. 3
4 Agricoltura Nel modello di ruralità industriale, all agricoltura viene nuovamente attribuito un ruolo passivo: 1. Contribuire alla stabilità economica e sociale; 2. Trasferire forza lavoro, capitale e terra verso le attività industriali. Agricoltura e Politica Agricola L orientamento dell agricoltura verso l industrializzazione è stato l obiettivo anche delle politiche agricole nel tempo in cui è prevalso il modello di ruralità industriale. Tutto ciò è stato realizzato con la PAC degli anni Ottanta e riconfermato dalla riforma Mac Sharry così come dal primo pilastro di Agenda L agricoltura è stata in tal modo spinta ad abbandonare il tradizionale assetto multicolturale intensivo di lavoro e l organizzazione integrata, orientandola verso una visione idustrializzata. dell agricoltura nella ruralità industriale 1. Forme di produzione capital intensive; 2. Tecniche risparmiatrici di lavoro; 3. Standardizzazione sia dei processi che dei prodotti; 4. Semplificazione, al punto che in alcuni casi anche la terra viene esclusa (es. allevamento industriale). della Politica Agricola nella ruralità industriale 1. Concentrazione del sostegno dei prezzi sui prodotti di base standardizzati: cereali, olio di semi, zucchero di barbabietola, carne e latte; 2. Riduzione dello spazio dell agricoltura, favorendo l impiego di input chimici e meccanici e la standardizzazione delle produzioni; 3. Introduzione e rafforzamento delle misure di controllo dell offerta (quote, set-aside, incentivi all abbattimento o all espianto, distruzione delle produzioni eccedenti) senza curarsi della qualità dei prodotti e degli effetti sull ambiente; 4. Minore protezione per le produzioni di qualità. POST- Questo modello di ruralità è caratterizzato dal nuovo ruolo che la società chiede alle aree rurali. Infatti, le preoccupazioni inerenti la conservazione e la tutela dell ambiente, così come quelle del consumatore per la sicurezza e la qualità alimentare, sono considerate dall Europa come priorità fondamentali. Questo cambiamento è inoltre dovuto al progresso tecnologico: progressi nei sistemi di trasporto e di comunicazione vengono favoriti da nuovi collegamenti fisici e virtuali, che hanno ridotto le tradizionali penalizzazioni delle aree rurali, quali la distanza e l isolamento, mentre è cresciuta una nuova disponibilità a risiedere nelle aree rurali da parte di soggetti che svolgono funzioni in settori economici diversi dall agricoltura. Come risultato, le are rurali registrano una originale e crescente domanda di mercato generata dalla preferenza del consumatore. Allo stesso tempo i cittadini chiedono interventi pubblici più articolati ed efficaci in difesa dei beni collettivi e nuovi servizi relativi all ambiente, al paesaggio e alla qualità della vita. POST- Due principali elementi caratterizzano il modello della ruralità post-industriale INTEGRAZIONE Integrazione nel territorio fra aspetti naturali e aspetti sociali; Integrazione fra territori rurali e territori urbani; Integrazione tra mercati locali e mercati globali DIVERSITA La diversità si contrappone ai modelli standardizzati di vita e di consumo del mondo globalizzato. I territori rurali costituiscono una riserva fondamentale di biodiversità, di paesaggio, di patrimonio storico e di tradizione agricola. 4
5 Sant Onofrio Novembre 2010 POSTPOST- LO SVILUPPO RURALE Lo sviluppo delle aree rurale consiste nell integrazione di quattro tipi di capitale. CAPITALE NATURALE Biodiversità, risorse naturali, ecc. CAPITALE ARTIFICIALE Infrastrutture, macchinari, impianti CAPITALE SOCIALE Costumi, patrimonio culturale, ecc. Lo sviluppo rurale è, prima di tutto una strategia di lunga durata che punta alla conservazione della complessità e dell equilibrio fra le componenti e all integrazione delle aree rurali in un processo di sviluppo sostenibile. Dal punto di vista socio-economico, ciò significa attribuire funzioni e ruoli agricoli e non agricoli alle aree rurali, incoraggiando gli scambi fra i settori ed i territori, rompendo sia l isolamento che la specializzazione mono-funzionale agricola del passato. CAPITALE UMANO Esperienza, capacità imprenditoriale LO SVILUPPO RURALE IL PSR La riforma dello Sviluppo Rurale approvata con il Regolamento CE 1698/05 rappresenta per l Unione Europea uno dei principali strumenti per rafforzare, a livello comunitario e nazionale, la visibilità e la verificabilità della Politica Agricola Comune (PAC). Nello specifico, lo Sviluppo Rurale può essere considerato, a pieno titolo, il mezzo che la UE mette a disposizione degli Stati membri per la tutela dell ambiente e la conservazione della biodiversità in ambito agroforestale. Il Regolamento CE 1698/2005 definisce quattro assi prioritari, assunti anche dal Piano Strategico Nazionale, per ciascuno dei quali viene indicata una quota minima di allocazione finanziaria: Asse1 Miglioramento della competitività competitivit dei settori agricolo e forestale; Asse2 Miglioramento dell ambiente dell ambiente e dello spazio naturale Asse3 Qualità Qualit della vita nelle zone rurali e diversificazione dell economia dell economia rurale PSR Asse4 Leader 5
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