Sommario. Frodi e illegalità minacciano il mercato. Pompe bianche, occhio al prezzo

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1 22 luglio EDITORIALE Frodi e illegalità minacciano il mercato Intermediari e nuovi fornitori dilagano: fenomeno effimero o è la nuova realtà? Sono state due settimane particolarmente calde sul fronte dell illegalità nella distribuzione carburanti. Il deposito costiero di Trieste è rimasto quasi completamente bloccato per diversi giorni perché uno degli operatori che hanno scaricato prodotto non ha pagato le accise. La situazione si è sbloccata da qualche giorno ma il problema è tutt altro che risolto. Aspetti tecnici a parte, la questione va a toccare la natura stessa del mercato dei carburanti, sottoposto da un paio di anni a una torsione dovuta all ingresso massiccio di intermediari e nuovi fornitori, che hanno scardinato rapporti commerciali (e spesso anche umani) consolidati da anni, esasperando la concorrenza - spesso con metodi illegali - e generando un generale clima di sospetto e sfiducia. Tutto ruota intorno alle frodi Iva, una delle strade più battute da chi cerca affari facili, vista l incompletezza delle norme europee in materia. Nel caso dei carburanti i furbi sono attirati da alcune circostanze dovute alla struttura e all evoluzione del mercato italiano. Il mercato a valle (quello dei punti vendita) è stato completamente liberalizzato, creando un aumento della domanda svincolata dai fornitori storici, mentre il lungo della raffinazione e il calo della domanda hanno scatenato una competizione al ribasso, riducendo gli scrupoli di chi si è trovato a far fronte a situazioni critiche. Una volta aperta la breccia, l effetto domino è stato praticamente inevitabile. Rapporti di fornitura decennali interrotti improvvisamente, spesso per inseguire il millesimo di differenza, al costo di compromettersi con operatori non qualificati, nel migliore dei casi. Tanto che, a parte la distruzione di valore, quello che sembra più pesare sul settore è lo sfilacciarsi della fiducia reciproca. Da un paio di anni a questa parte proliferano operatori che comprano e rivendono prodotti a sconto, grazie spesso all evasione dell Iva. E che da qualche tempo si sono affacciati anche sulle altre articolazioni della filiera, chi acquistando o affittando punti vendita, chi addirittura importando prodotto via nave. Prodotto di provenienza est europea (probabilmente di origine russa, ma qualcuno ipotizza anche Isis) che viene nazionalizzato sulle maggiori basi italiane. E che attraverso il tam tam del prezzo stracciato attira trasportatori da tutta Italia. L evoluzione della situazione costringe a porsi domande anche paradossali: si tratta di un nuovo mercato che progressivamente sostituirà quello che conosciamo? Si tratta di un fenomeno effimero che, esattamente come è nato, si spegnerà grazie all azione di repressione? O si tratta di sdoganare qualche nuovo operatore che magari ha fatto qualche errore di gioventù e che oggi si sta strutturando, acquisendo professionalità e competenze. (G.M.) Sommario Intervista pag. 2 Dossier prezzi pag. 4 Staffetta Prezzi rete pag. 7 Focus illegalità pag. 8 Le notizie degli ultimi 15 giorni pag. 9 Staffetta prezzi pag.12 Focus gas e idrogeno pag. 13 Pompe bianche, occhio al prezzo In questo numero di Today@ I prezzi praticati dalle pompe bianche sono più bassi di quelli delle compagnie petrolifere? Il luogo comune, a un analisi attenta, non è del tutto confermato dai dati. Abbiamo confrontato l andamento dei prezzi di alcuni dei principali marchi indipendenti con la media nazionale. E le sorprese non mancano, almeno per quanto riguarda i prezzi in self service. Prezzi a parte, dedichiamo una spazio importante in questo numero alla questione dell illegalità dilagante nella distribuzione carburanti, con i preziosi consigli dell avvocato Benedetto Santacroce, un analisi del fenomeno qui in prima pagina e il punto sulle iniziative parlamentari, con tre interrogazioni depositate in Senato. Sul fronte mobilità alternativa l attenzione è sul vecchio gas auto (Gpl e metano), su cui Assogasliquidi ha recentemente lanciato un allarme, e sull eterna promessa idrogeno, con la presentazione del Piano strategico al 2030 che farà parte del recepimento della direttiva Dafi sui carburanti alternativi. L intervista riguarda proprio l idrogeno, con Alberto Dossi, presidente del Gruppo Sapio e del Comitato di indirizzo strategico di Mobilità idrogeno Italia. Completano il numero le rubriche Staffetta Prezzi e Staffetta Prezzi Rete e il riepilogo delle notizie degli ultimi 15 giorni.

2 INTERVISTA Con l idrogeno viaggiamo verso il futuro Alberto Dossi (foto), presidente Gruppo Sapio e Comitato di Indirizzo Strategico di Mobilità Idrogeno Italia, illustra, in questa intervista realizzata da Oil&nonOil, il graduale percorso di sviluppo, in Europa e in Italia, del carburante più pulito. Nella prima fase di introduzione della tecnologia è fondamentale il ruolo delle flotte di autobus, taxi, mezzi per consegna merci in ambito Alberto Dossi urbano. Nella stazione di servizio di Bolzano Sud, l idrogeno, prodotto da energia rinnovabile, alimenta una flotta di 5 bus e 10 auto. Sullo sviluppo del carburante idrogeno investono case automobilistiche, produttori di idrogeno e di fuel cell, operatori delle stazioni di rifornimento. 2 La maggior parte dei nostri lettori non ha confidenza con il carburante idrogeno. Ci presenta brevemente il progetto Mobilità Idrogeno Italia e ci aiuta a chiarire che parlare di mobilità a idrogeno non significa parlare di un futuro lontano? Oggi il settore della mobilità a idrogeno sta conoscendo una fase di sviluppo nelle regioni più avanzate dell Europa e del mondo e la percezione che l idrogeno sia solo il vettore energetico di un futuro ancora molto lontano nel tempo è errata. I tempi per questa tecnologia, e per dare un indirizzo di innovazione allo sviluppo industriale del Paese in questo settore, sono maturi. La propulsione ad idrogeno rappresenta una naturale evoluzione della mobilità elettrica e i veicoli elettrici a fuel cell sono una realtà, con produzione di modelli di serie e piani per predisporre la rete di infrastrutture per il rifornimento. L Italia ha accolto la sfida lanciata dalla Direttiva 2014/94/UE che chiede agli Stati membri di presentare alla Commissione Europea i quadri strategici nazionali per la realizzazione di infrastrutture di rifornimento di combustibili alternativi, scegliendo di includere tra questi l idrogeno e ponendo così le basi per aumentare la competitività delle nostre imprese, dare una spinta verso l innovazione e generare crescita economica, limitando al contempo le emissioni di anidride carbonica. Mobilità Idrogeno Italia (MH2IT), che riunisce i principali portatori d interesse del settore idrogeno, su incarico del MISE ha affiancato, negli ultimi mesi, le autorità competenti nella redazione di una proposta di Piano nazionale per la mobilità ad idrogeno che il Governo presenterà entro novembre alla Commissione Europea. Credo che sia necessario anche spiegare in termini semplici la differenza tra auto alimentate a idrogeno e auto a idrogeno con celle a combustibile? Quale soluzione stanno adottando le case automobilistiche? Possiamo distinguere due tipologie di veicoli: ci sono le auto con motori tradizionali a combustione interna alimentate con idrogeno o con una miscela di idrogeno e altri combustibili, in genere gas naturale, e le auto a celle a combustibile, che utilizzano motori elettrici, alimentati dalla corrente elettrica generata dalla reazione elettrochimica dell idrogeno stoccato nel serbatoio della vettura con l ossigeno presente nell aria, all interno delle pile - celle - a combustibile di cui sono dotate. Per quanto molto più pulite rispetto a qualsiasi altra vettura tradizionale, quelle con motore a combustione interna, quando alimentate con idrogeno miscelato ad altri combustibili, rilasciano comunque gas serra e altri composti derivanti dal processo di combustione, mentre le FCEV (fuel cell electric vehicle) rilasciano nell atmosfera esclusivamente vapore acqueo. A causa di alcuni limiti tecnici, le case automobilistiche hanno invece abbandonato la strada della combustione interna a idrogeno puro, scegliendo di integrare nei loro piani strategici di sviluppo la tecnologia delle fuel cell a idrogeno. I più importanti produttori di auto investono in ricerca e sviluppo in questo settore da oltre vent anni e, in particolar modo i costruttori asiatici, hanno già veicoli di serie a disposizione dei loro clienti. Un ultimo chiarimento per rimuovere alcune riserve: l utilizzo dell idrogeno comporta rischi? Lo sviluppo della mobilità a idrogeno e fuel cell è oggetto di un intenso lavoro di standardizzazione a livello internazionale tant è che ISO, l organismo internazionale di standardizzazione, ha deciso di sviluppare un intero pacchetto di standard che coprano tutti gli aspetti - tecnici e di sicurezza - riguardanti il rifornimento dei veicoli elettrici a fuel cell alimentati a idrogeno. Un tipo di approccio seguito proprio per assicurare il massimo livello di sicurezza in tutto il sistema: dai

3 3 serbatoi che contengono l idrogeno compresso alle singole componenti delle stazioni di rifornimento. Infine è importante sottolineare che l idrogeno è sicuro come qualsiasi altro carburante che alimenta i veicoli. Anzi, in caso di rilascio o di perdita, l idrogeno, che è la sostanza (gas) più leggera al mondo, si disperde assai rapidamente in aria, rendendo difficile l innesco, al contrario di carburanti liquidi o gas pesanti che tendono invece ad accumularsi al suolo. Ci sono stazioni di rifornimento in Italia? Quante saranno attive fra dieci anni? Esistono già alcune stazioni di rifornimento sul nostro territorio nazionale, la maggior parte private, collocate all interno di poli di ricerca o di società di trasporto pubbliche. La prima pubblica in Italia è stata realizzata dal Gruppo Sapio nell ambito del progetto europeo Zeroregio, poi purtroppo dismessa al termine della sperimentazione. L unica stazione pubblica esistente, operativa, è stata installata all incirca un anno fa nella stazione di servizio Bolzano Sud dell autostrada del Brennero ed è in grado di produrre idrogeno da energia rinnovabile. Attualmente rifornisce una flotta di 5 bus e 10 auto. Tra dieci anni be, la diffusione delle vetture a idrogeno e di conseguenza delle stazioni di rifornimento è un dato di fatto e, già nel breve periodo, assisteremo al loro capillare inserimento sul mercato, ma per conoscere i numeri esatti bisognerà aspettare il mese di luglio, quando presenteremo pubblicamente il Piano Strategico Nazionale. Qual è il quadro europeo? In Europa, dove si contano circa 200 veicoli elettrici a fuel cell alimentati a idrogeno tra autovetture e autobus, la Germania è il Paese che ha investito di più sulla mobilità a idrogeno e conta di avere fino a punti di rifornimento entro il Il Regno Unito, in cui sono stati sviluppati progetti ugualmente ambiziosi ha l obiettivo di realizzare fino a punti di rifornimento. Altri Paesi europei in cui piani per le infrastrutture di rifornimento a idrogeno sono già stati adottati, o stanno per essere adottati, sono Francia, Svezia, Danimarca, Norvegia, Svizzera, Austria, Paesi Bassi, Polonia, Belgio, Finlandia, Lettonia. Che forza hanno la ricerca e l industria nazionali? Credo che Mobilità Idrogeno Italia sia l esempio concreto di quale può essere il frutto della concertazione tra più soggetti che mettono a disposizione le loro competenza per un fine comune. La partecipazione ai tavoli di lavoro di questa iniziativa, l interesse manifestato e l impegno profuso da tutti i componenti di questa iniziativa mettono le basi per un forte stimolo alla crescita economica e all occupazione italiana per gli anni a venire. Entro il 18 novembre di quest anno il governo deve presentare i quadri strategici per le infrastrutture di rifornimento di carburanti alternativi. Quale contributo sta fornendo il Comitato di indirizzo strategico? Il Comitato di Indirizzo Strategico, che ho l onore di presiedere e che guida il progetto Mobilità Idrogeno Italia, ha contribuito alla stesura della bozza del Piano Nazionale di sviluppo delle infrastrutture per il rifornimento di veicoli a idrogeno a celle a combustibile. Il Piano illustra nel dettaglio dove, come e quando realizzare un numero adeguato di infrastrutture di rifornimento di idrogeno per il trasporto su gomma (autovetture e autobus) e, date le prospettive di interesse, quantifica anche i finanziamenti necessari allo sviluppo del trasporto merci, ferroviario, marittimo e di carrelli elevatori, fino al Da dove occorre partire per iniziare a creare una rete? La bozza di piano che abbiamo elaborato ha previsto tutte le modalità operative attualmente conosciute circa le possibilità di produzione e trasporto dell idrogeno, privilegiando quelle più adatte alla fase di sviluppo e diffusione dei veicoli nel tempo e quindi economicamente più vantaggiose. È innegabile però che gli investimenti, soprattutto per le infrastrutture, sono cospicui e che i finanziamenti pubblici sono necessari per coprirne una parte. D altro canto il momento storico, in considerazione dell elevata sensibilizzazione sui temi ambientali e delle stringenti direttive europee riguardo ai cambiamenti climatici, è sicuramente quello più indicato per iniziare il percorso di transizione energetica. Nella prima fase di introduzione della tecnologia giocheranno un ruolo fondamentale le captive fleets - flotte di autobus, taxi, mezzi per consegna merci - in ambito urbano. Saranno queste il punto di partenza per la diffusione su vasta scala della mobilità a idrogeno nel trasporto di massa. Quale figura di imprenditore sta investendo nelle reti estere? Con modalità e tipologia di investimenti differenti, ma sicuramente tutti i soggetti che ruotano intorno a questo tipo di mobilità: le case automobilistiche, i produttori di idrogeno e quelli di fuel cell, gli operatori delle stazioni di rifornimento. Occorre ribadire però che i finanziamenti pubblici sono fondamentali in questa prima fase ed esiste una Joint Undertaking dedicata all idrogeno nell ambito del Programma Quadro europeo per la Ricerca e l Innovazione Horizon 2020 con consistenti fondi a disposizione. A questi si possono aggiungere finanziamenti nazionali, diretti o sotto forma di incentivi, come nel caso della Germania con il suo NIP (National Innovation Programme Hydrogen and Fuel Cell Technology) che nasce nel 2006 da un alleanza strategica tra Governo, industria e ricerca per garantire il continuo sviluppo di idrogeno e fuel cell per la mobilità sostenibile e l implementazione su larga scala delle infrastrutture di rifornimento.

4 Dossier prezzi Un analisi dei prezzi delle pompe bianche L andamento nell ultimo anno dei sette marchi con più punti vendita iscritti nel database dell Osservaprezzi in confronto alla media nazionale Non tutti i marchi indipendenti praticano le stesse politiche di prezzo. Ce ne sono di più o meno aggressivi, alcuni addirittura, in media, praticano prezzi più alti rispetto alla media nazionale di tutti Retitalia /07/15 01/08/15 01/09/15 Retitalia 01/10/15 01/11/15 01/12/15 01/01/16 01/02/16 01/03/16 01/04/16 01/05/16 01/06/16 01/07/16 Costantin Giap /07/15 01/08/15 01/09/15 01/10/15 01/11/15 01/12/15 01/01/16 01/02/16 01/03/16 01/04/16 01/05/16 01/06/16 01/07/ /06/15 29/06/15 13/07/15 27/07/15 10/08/15 24/08/15 07/09/15 21/09/15 05/10/15 19/10/15 02/11/15 16/11/15 30/11/15 14/12/15 28/12/15 11/01/16 25/01/16 08/02/16 22/02/16 07/03/16 21/03/16 04/04/16 18/04/16 02/05/16 16/05/16 30/05/16 13/06/16 27/06/16 Costantin Pompe bianche Media nazionale Giap Pompe bianche Media nazionale SP Energia Siciliana San Marco Petroli /06/15 29/06/15 13/07/15 27/07/15 10/08/15 24/08/15 07/09/15 21/09/15 05/10/15 19/10/15 02/11/15 16/11/15 30/11/15 14/12/15 28/12/15 11/01/16 25/01/16 08/02/16 22/02/16 07/03/16 21/03/16 04/04/16 18/04/16 02/05/16 16/05/16 30/05/16 13/06/16 27/06/16 15/06/15 29/06/15 13/07/15 27/07/15 10/08/15 24/08/15 07/09/15 21/09/15 05/10/15 19/10/15 02/11/15 16/11/15 30/11/15 14/12/15 28/12/15 11/01/16 25/01/16 08/02/16 22/02/16 07/03/16 21/03/16 04/04/16 18/04/16 02/05/16 16/05/16 30/05/16 13/06/16 27/06/16 SP Energia Siciliana Pompe bianche Media nazionale San Marco Petroli Pompe bianche Media nazionale Ego Enerpetroli /06/15 29/06/15 13/07/15 27/07/15 10/08/15 24/08/15 07/09/15 21/09/15 05/10/15 19/10/15 02/11/15 16/11/15 30/11/15 14/12/15 28/12/15 11/01/16 25/01/16 08/02/16 22/02/16 07/03/16 21/03/16 04/04/16 18/04/16 02/05/16 16/05/16 30/05/16 13/06/16 27/06/16 15/06/15 29/06/15 13/07/15 27/07/15 10/08/15 24/08/15 07/09/15 21/09/15 05/10/15 19/10/15 02/11/15 16/11/15 30/11/15 14/12/15 28/12/15 11/01/16 25/01/16 08/02/16 22/02/16 07/03/16 21/03/16 04/04/16 18/04/16 02/05/16 16/05/16 30/05/16 13/06/16 27/06/16 4 Ego Pompe bianche Media nazionale Enerpetroli Pompe bianche Media nazionale

5 i punti vendita censiti dall Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico (poco meno di 20mila). I grafici di queste pagine rappresentano l andamento dei prezzi medi del gasolio in modalità self service dal primo giugno del 2015 al 6 luglio del Abbiamo preso in considerazione i marchi che hanno oltre 50 punti vendita censiti nella banca dati dell Oservaprezzi. Per quattro marchi (Giap, SP Energia Siciliana, San Marco Petroli e Retitalia) la media dei prezzi risulta più alta di quella nazionale. Per due (Costantin ed Ego) risulta più bassa sia della media nazionale che della media generale delle pompe bianche, mentre per uno (Enerpetroli) è sostanzialmente allineata al livello delle pompe bianche (e leggermente più bassa rispetto alla media nazionale). Se può sorprendere il fatto che quattro dei maggiori marchi indipendenti pratichino prezzi superiori alla media nazionale, c è tuttavia da ricordare che la differenza diventa marcata e di segno opposto - se si considerano le vendite in modalità servito. Il sovrapprezzo del servito per le pompe bianche è infatti in media di circa tre centesimi al litro, mentre per le compagnie petrolifere può spingersi fino a venti centesimi. È proprio questa la differenza fondamentale tra i marchi delle società petrolifere integrate e quelli indipendenti : il prezzo del servizio. Una tendenza inaugurata da Eni con l Iperself e che proprio il Cane a sei zampe sta portando alle estreme conseguenze, con lo sconto che è ormai arrivato a una media di 14 centesimi al litro. In coda pubblichiamo tre grafici che illustrano il numero dei punti vendita registrati all Osservaprezzi per i marchi con più di 10 impianti. Si tratta in tutto di 44 marchi (più la categoria indistinta delle pompe bianche ) per circa punti vendita. Ci sono poi altri 74 marchi con meno di nove punti vendita ciascuno registrati nella banca dati del ministero per un totale di 260 punti vendita. Sono 24 i marchi che risultano presenti su un solo punto vendita. Moltissimi tuttavia risultano essere i punti vendita per i quali non è ancora stato indicato il marchio. La categoria indistinta pompe bianche conta infatti ancora oltre impianti. Molti magari saranno veramente bianchi, cioè del tutto privi di insegne. Per tanti altri tuttavia si tratterà semplicemente della mancata comunicazione da parte del gestore. Anche perché mancano all appello ancora molti marchi importanti come quello della grande distribuzione Simply. (G.M.) Eni Pompe Bianche Sia fuel Loro I punti vendita delle compagnie registrati all'osservaprezzi Q8 IP Esso TotalErg Tamoil Numero punti vendita Repsol Retitalia I marchi "indipendenti" con oltre 50 punti vendita registrati all'osservaprezzi Ies Costantin Giap SP Energia Siciliana I marchi indipendenti con 10 o più punti vendita registrati all'osservaprezzi Oil Italia Conad Icm Enercoop Oil One Noaloil Socogas Aquila Dill's Lukoil Edra Oil Energyca AF Petroli Eos Auchan Fiamma 2000 Petrol Gamma Simonetti Petroli 7sette Blu Fuel TaOil San Marco Petroli Camer Carrefour Ego Numero punti vendita Enerpetroli Numero punti vendita GNP Major Dis-Car Vega

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7 Staffetta fetta Prezzi Rete Tabella 1 - Prezzi praticati medie nazionali ( /lt) Media Compagnie Pompe Bianche Self Servito Self Servito Self Servito Tabella 4 - I prezzi praticati in autostrada ( /lt) Benzina Gasolio Gpl Metano Self Servito Self Servito ( /kg) 7 Benzina ,010-0,010-0,011-0,011-0,010-0,009 Gasolio ,003-0,002-0,003-0,002-0,005-0,004 Gpl 0,539 0,548 0,520 +0,001 +0,001-0,000 Metano 0,979 0,988 0,969 ( /kg) +0,001-0,002 Nota: medie settimanali nel periodo luglio, variazioni rispetto alla rilevazione precedente. Tabella 2 - Prezzi praticati per compagnia ( /lt) Benzina Gasolio Gpl Metano Self Servito Self Servito ( /kg) Agip Eni ,554 0,990-0,006-0,009-0,006-0,006 +0,002 Api-Ip 65 1, ,543 0,993-0,008-0,009-0,002-0,002 +0,000 +0,002 Esso ,551 0,969-0,008-0,010-0,003-0,005 +0,001-0,012 Ies ,597 0,978 +0,003 +0,012-0,003 +0,011 +0,034-0,001 Lukoil ,549 1,044 +0,000-0,005-0,003-0,010 +0,008 +0,072 Q8 52 1, ,545 0,987-0,007-0,010-0,004-0,005-0,001 Repsol ,521 0,968-0,014-0,014-0,008-0,008 +0,002 +0,001 Shell 27 1, ,575 1,036-0,012-0,013-0,004-0,004 +0,009 +0,000 Tamoil ,535 0,997-0,010-0,005-0,005-0,003-0,005-0,004 TotalErg ,549 0,979-0,009-0,008-0,002 +0,001-0,001 +0,001 Nota: medie nazionali al 19 luglio, variazioni rispetto al 12/7. Tabella 3 - Prezzi self praticati nelle Regioni ( /lt)* Benzina Gasolio Gpl Metano Metano ( /kg) Abruzzo ,551 0,954 Basilicata ,565 0,988 Bolzano ,573 1,026 Calabria* ,604 1,043 Campania* ,515 0,969 Emilia-R ,519 0,968 Friuli-V.G ,528 0,976 Lazio* ,537 1,035 Liguria*** ,597 0,986 Lombardia ,528 0,973 Marche** ,573 0,947 Molise* ,562 0,959 Piemonte* ,525 0,977 Puglia ,560 0,975 Sardegna ,611 - Sicilia ,600 1,035 Toscana ,535 1,016 Trento ,565 1,027 Umbria ,584 0,986 Valle d A ,596 0,989 Veneto ,506 0,961 Nota: prezzi al 19 luglio. (*) Gpl e metano solo servito. ( ) addizionale sulla benzina di 3,1 cent (Iva inclusa); ( ) addizionale di 2,4 cent (Iva inclusa); ( ) addizionale di 6,1 cent (Iva inclusa). Media 83 1, ,639 1,057 Nota: medie settimanali nel periodo luglio. Tabella 5 - Lo sconto pompe bianche ( /lt) Tabella 6 - Le variazioni dei prezzi Eni ( /lt)* Dal Benzina Gasolio Gpl Metano Self Servito Self Servito ( /kg) Media 0,025 0,103 0,028 0,111 0,028 0,020 Nota: media settimanale rispetto alle medie delle compagnie. Benzina Gasolio Gpl 10/6 0,015 1, ,571 17/6 0,010 1,637 0, ,571 7/7 0,005 1, ,571 9/7 0,010 1, ,571 (*) Prezzi consigliati in modalità servito calcolati dalla Staffetta. Sei mesi di variazioni Eni 1,700 1, ,000 Margini lordi benzina( /lt) 0,170 0,150 0,130 0,110 0,090 25/5 8/6 22/6 6/7 20/7 3/8 Margini lordi gasolio ( /lt) 0,190 0,170 0,150 0,130 0,110 0,090 1/1 8/1 15/1 22/1 29/1 5/2 12/2 19/2 26/2 4/3 11/3 18/3 25/3 1/4 8/4 15/4 22/4 29/4 6/5 13/5 20/5 27/5 3/6 10/6 17/6 24/6 1/7 8/7 25/5 8/6 22/6 Benzina 6/7 20/7 3/8 Gasolio Tabella 7 - Riferimenti 17/8 31/8 14/9 28/9 12/10 26/10 9/11 23/11 7/12 21/12 4/1 18/1 1/2 15/2 29/2 14/3 28/3 11/4 25/4 9/5 23/5 6/6 20/6 4/7 18/7 /1000 lt Benzina Gasolio Media 12 m esi Media 12 m esi 17/8 31/8 14/9 28/9 12/10 26/10 9/11 23/11 7/12 21/12 4/1 18/1 1/2 15/2 29/2 14/3 28/3 11/4 25/4 9/5 23/5 6/6 20/6 4/7 18/7 Gpl Prezzo Italia dell 18/7 - con imposte 1.448, ,79 563,32 - al netto di accisa e Iva 459, ,47 - accisa 728,40 617,40 147,27 - Iva , Quotazione Cif Med del 19/7 308,23 315,10 Indicazioni per il 20/ Fonte: elaborazioni Staffetta su dati Osservaprezzi - ministero dello Sviluppo economico, prezzi Italia e dati di mercato. E vietata la copia, la riproduzione anche parziale o la diffusione con qualsiasi mezzo del presente documento. RIP Srl Tutti i diritti riservati Legge n 663 del 22/4/1941. Protezione del diritto d autore ed altri diritti connessi al suo esercizio.

8 Illegalità, come evitare di essere coinvolti L intervento del prof. Benedetto Santacroce all assemblea di Assopetroli FOCUS Come difendersi dalle frodi in materia di accise e di Iva o, meglio, come prevenire i rischi di essere coinvolti indirettamente, e spesso inavvertitamente, in operazioni illegali nella movimentazione e nel commercio di prodotti petroliferi restando alla fine con il cerino in mano. è il tema, quanto mai attuale, affrontato il 13 luglio a Roma in chiusura della parte pubblica dell assemblea di Assopetroli Assoenergia dal prof. Benedetto Santacroce dello studio spf (Santacroce Procida Fruscione), tracciando un percorso di legalità e di best practice in grado di tutelare i rivenditori onesti perché, ha detto, se si incappa nella frode i danni sono enormi. Partendo dall illustrazione di una serie di profili di rischio e di frodi proprie del settore petrolifero. Una casistica molto ampia che va dalla proliferazione di operatori (depositi fiscali/ destinatari registrati) in regime fiscale sospensivo (quello cioè applicabile alla fabbricazione, alla trasformazione ed alla circolazione dei prodotti soggetti ad accisa fino al momento della sua esigibilità o del verificarsi di una causa estintiva del debito di imposta); all ingresso nel mercato di operatori e trader sconosciuti (dal momento che per la commercializzazione non ci sono oneri di identificazione); alle deviazioni di flusso nei trasferimenti intracomunitari (ipotesi di c.d. dirottamento); alle false dichiarazioni di intento in tema di accise/iva (salto dell imposta e solidarietà); a usi esenti e agevolati (distrazione di merci e impieghi a tassazioni piena); all esenzione del pagamento di accise/iva per bunkeraggi di navi e aerei; alle frodi carosello in materia di Iva (salto di imposta con trader e soggetti non conosciuti); alle fatture per operazioni soggettivamente inesistenti ai fini Iva. Per arrivare ad impostare una gestione sicura dei movimenti di prodotti petroliferi da parte degli operatori affidabili, che preveda in partenza una serie di dichiarazioni di intento del cliente al fornitore, insieme all attestato di presentazione del documento al Fisco, e di verifica del documento da parte del fornitore anche accedendo al sistema informatico dell Agenzia delle Entrate. Tenuto conto che, nell ipotesi che il cliente non abbia i requisiti di esportatore abituale, in caso di frode è il fornitore ad essere chiamato in causa quale responsabile per l Iva non pagata, con contestazione delle relative sanzioni. Dichiarazioni di intento che devono essere accompagnate da una serie di controlli e di verifiche su: VIES, operatività, compatibilità ammontare, Dossier Cerved, oggetto sociale, credenziali dei soggetti rappresentanti del cliente, luogo di destinazione delle merci. Una procedura non certo semplice che, per essere efficace, presuppone, risposte in termini di tutela fiscale, vale a dire una corretta applicazione dei processi dichiarativi sotto il profilo della competenza e del know how e una corretta gestione dei processi documentali sotto il profilo della tutela e della completezza della documentazione, della routine di controllo e delle procedure. E risposte altresì in termini di tutela contro la concorrenza sleale, che significa la preventiva predisposizione di una affidabilità soggettiva, sotto il profilo della trasparenza e della premialità, sia degli operatori noti e/o registrati e/o qualificati con standard minimi per depositi fiscali, destinatari e mittenti registrati e per trader e operatori commerciali (identificativo Iva e accise), sia degli operatori certificati con audit per beneficiare di procedure più snelle (riduzioni ed esoneri di garanzie, minori verifiche mirate, riduzione delle ipotesi di solidarietà, procedure di tutela certificate ed approvate dall autorità per evitare rischio di frodi da parte dei clienti, ecc). Tutte pratiche piuttosto complicate che però, come ha detto il prof. Santacroce, sono in grado di ridurre i rischi e di mettere al riparo gli operatori onesti dagli attacchi della criminalità. Tre interrogazioni sul tema in Senato Da Movimento 5 Stelle, Area Popolare e Partito Democratico 8 La questione dell illegalità nella distribuzione dei carburanti è arrivata all attenzione del Parlamento. Nell ultimo mese sono state presentate in Senato ben tre interrogazioni sul tema. La prima risale al 22 giugno ed è stata presentata dal Movimento 5 Stelle (primo firmatario il senatore Gianni Girotto) al ministero dell Economia. L interrogazione cita il recente articolo pubblicato dal Sole 24 Ore e l intervista al colonnello della Guardia di finanza Gianluca Campana rilasciato lo scorso dicembre alla Staffetta. Il 29 giugno ne è arrivata una seconda, indirizzata al ministro dell Economia e a quello dello Sviluppo economico e firmata dei senatori di Area Popolare Marinello, Gualdani, Dalla Tor e Torrisi. Nell interrogazione i senatori chiedono se non sia opportuno superare il regime transitorio per l Iva, prevedendo un sistema fiscale che determini la tassazione nel Paese di origine, esattamente come avviene per le persone fisiche e se non sia necessario creare una sorta di direzione nazionale antifrode sulle accise, ossia un gruppo di lavoro nazionale, specializzato nella specifica materia, che faccia analisi sul fabbisogno e sui consumi effettivi finali di petrolio, sulla fenomenologia delle frodi, che faccia rete e condivisione di risorse e poi agisca con efficacia sull intero territorio nazionale. Infine è arrivato la scorsa settimana il PD con la senatrice Daniela Valentini, componente della commissione Difesa, che chiede lumi anche sugli aspetti di sicurezza nazionale, considerato anche il traffico di petrolio e derivati provenienti da territori in mano a gruppi terroristici internazionali.

9 9 NEWS Le notizie degli ultimi 15 giorni* Rete carburanti Autostrade, assegnate aree di servizio A4 Partono le assegnazioni dei primi lotti di aree di servizio sulle autostrade italiane. La società che gestisce l autostrada A4 Brescia Verona Vicenza Padova ha infatti assegnato 12 dei 14 lotti per la distribuzione carburanti e tutti i nove lotti per il servizio di ristorazione. Quanto al servizio di distribuzione di carbolubrificanti, cinque aree sono andate a Eni (due in meno rispetto al precedente periodo di concessione), 3 a TotalErg (una in meno), due a Esso (una in meno), una ad Api (non ne aveva nessuna) e una a Tamoil. Le gare per le due aree di servizio Postumia sud e Postumia nord sono andate deserte e, comunica la società, è attualmente in corso la procedura negoziata. (6/7) Nuovo punto vendita per Butangas ButanGas ha inaugurato un nuovo punto vendita carburanti multifuel a Bagnolo San Vito, nei pressi del Mantova Outlet Village, all uscita dell autostrada del Brennero Mantova Sud. Salgono così a 30 i distributori sia di proprietà che convenzionati, in vista, si legge in una nota, di altri nuovi grandi progetti a breve in materia di autotrazione. (14/7) Mobilità alternativa Mobilità sostenibile, il piano per Roma Capitale Un piano da 33 milioni in tre anni che comprende un Accordo di Programma per la mobilità sostenibile integrata, un Documento strategico, uno Schema di convenzione operativa/contratto e un Quadro di riferimento dell efficacia dell attuazione. È il contenuto dell accordo firmato lo scorso 14 giugno tra la Regine Lazio e Roma Capitale. Tra gli stanziamenti previsti, 20 milioni per l acquisto di almeno 65 nuovi autobus a metano. (5/7) Metano auto, il problema del calo di pressione Alla vigilia dell approvazione della direttiva sui carburanti alternativi (che punta molto sul metano compresso e liquido), molti distributori di metano auto si trovano ad affrontare un problema spinoso: entro il prossimo primo ottobre Snam ridurrà la pressione del gas in alcune delle proprie condotte per sostituire alcune tubazioni. Un intervento che secondo gli operatori della distribuzione del metano auto mette a rischio la funzionalità degli erogatori e costringendoli, nel migliore dei casi, a importanti interventi di modifica dei compressori. La questione, che per ora riguarda 59 punti vendita nel centro Italia, è stata affrontata lo scorso 24 giugno in una riunione al ministero dello Sviluppo economico, presenti il direttore generale Gilberto Dialuce e i rappresentanti di Snam, Assopetroli, Federmetano e Assogasmetano, che non ha portato però ad alcuna decisione. (6/7) Carburanti alternativi, si allungano i tempi per il dlgs Sembrava ormai una questione di giorni, invece ci vorrà probabilmente tutto il mese di luglio per avere il primo via libera in Consiglio dei ministri al decreto legislativo di recepimento della direttiva Dafi 2014/94 sui carburanti alternativi, molto atteso dal settore. La chiusura del testo era prevista per il mese di giugno, in modo da consentire al Parlamento di esprimere i pareri prescritti e avere l approvazione definitiva entro il termine del 18 novembre. Il direttore generale del ministero dello Sviluppo economico, Gilberto Dialuce, interpellato dalla Staffetta a margine dell assemblea UP lo scorso 22 maggio, aveva confermato che per quanto di sua competenza il testo era pronto. Il 6 luglio il provvedimento è stato al centro di una riunione tecnica di lato livello delle amministrazioni coinvolte: oltre alla Presidenza del Consiglio e al capofila ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, hanno partecipato i ministeri dello Sviluppo economico, dell Ambiente, dell Economia, dell Interno, degli Esteri e della Giustizia, con l aggiunta di rappresentanti dell Agenzia delle Dogane. Al temine della riunione si è deciso di raccogliere osservazioni scritte sul testo entro il 15 luglio, soprattutto perché le amministrazioni finanziarie vogliono assicurarsi che le disposizioni non comportino alcun impatto sui conti pubblici. (7/7) Nuova Sen, Free: mobilità elettrica al centro Si scaldano i motori per l aggiornamento della Sen, la Strategia energetica nazionale approvata nel 2013 dal governo Monti, dopo gli annunci di diversi esponenti di Governo e maggioranza. L 8 luglio il Coordinamento Free ha presentato a Roma il documento Spunti per una nuova Strategia energetica nazionale Centrale il ruolo della mobilità elettrica. Il documento di Free sottolinea come sia significativo che la Norvegia, insieme all Olanda, stia discutendo la possibilità di consentire la vendita di sole auto elettriche a partire dal 2025; e che in India e in Germania si stia valutando lo stesso obiettivo al Il governo dovrebbe stimolare una rapida diffusione della mobilità elettrica in grado di consentire al nostro paese di raggiungere fra 10 anni i livelli di vendita che si riscontrano oggi dalla Norvegia (30% del mercato) e fra 15 anni una quota del venduto pari al 60% del totale. (8/7) Mobilità a idrogeno, ecco la strategia italiana Dopo l aggiornamento del piano per la mobilità elettrica e la strategia sul Gnl, si aggiunge un altro tassello alla definizione del decreto legislativo di recepimento della direttiva Dafi sui carburanti alternativi. Lo scorso 8 luglio è stata infatti presentata a Catania la proposta di Piano nazionale per la mobilità a idrogeno, messa a punto da MH2IT, che sarà tra gli allegati del decreto legislativo e servirà a stabilire gli obiettivi minimi di diffusione delle infrastrutture di rifornimento. La strategia prevede un parco circolante a metano di 27mila auto in Italia entro il 2025 e di 8,5 milioni al 2050 (il 20% del parco circolante), affiancate da 23mila autobus. Per garantire il rifornimento serviranno 20 stazioni di rifornimento al 2020 (10 per veicoli leggeri e 10 per quelli pesanti) e 197 al 2025 (141 per veicoli leggeri), prevalentemente in città già attive nella sperimentazione del trasporto a idrogeno e con un alto numero di residenti, con una previsione di oltre al (8/7)

10 10 Assogasliquidi, allarme sul futuro dell auto a gas Allarme per la mobilità a gas, che rischia di essere schiacciata dall elettrico e accomunata a benzina e diesel. Questo uno dei punti centrali dell intervento di Francesco Franchi, presidente di Assogasliquidi, in occasione dell assemblea associativa del 12 luglio. Sono in calo le conversioni (-13,1% rispetto al 2014, anche se inferiore rispetto al -23% fatto registrare nel 2014) e le immatricolazioni di auto a Gpl (-2,3% rispetto al 2014, con un -19,5% nei primi 5 mesi 2016), dovute essenzialmente al basso prezzo dei carburanti liquidi. La quota del Gpl sul totale delle immatricolazioni è passata dal 9,1% del 2014 al 7,6% del 2015, quella del metano dal 5,3% al 4%, mentre sono stabili le immatricolazioni di auto ibride ed elettriche (rispettivamente pari all 1,6% e allo 0,1%) ed è cresciuta la quota di quelle a benzina e diesel, passate rispettivamente dal 28,8% del 2014 al 3% del 2015 e dal 55,1% al 55,6%. Il rischio, sottolinea Franchi, è che i carburanti gassosi siano schiacciati da una visione superficiale del mercato automobilistico che veda i veicoli elettrici da una parte e il resto delle tecnologie accomunate in modo indistinguibile dall altra, anche se si è rivelata lontana dal vero la tesi che, con i nuovi standard ecologici Euro 6, tutte le tecnologie, a prescindere del carburante utilizzato, siano indistinguibilmente al di sotto di valori emissivi limite. (12/7) Numeri Margini carburanti, giugno in leggero recupero Dopo un bimestre piuttosto avaro, in giugno i margini dei carburanti alla pompa tornano timidamente a guadagnare terreno, soprattutto quelli della benzina. La media mensile del margine della benzina è salita di 15 millesimi a 0,143 euro/ litro, quella del gasolio di 14 millesimi a 0,127. A sua volta, la media mobile degli ultimi 12 mesi della benzina è salita di un millesimo a 0,141 ; quella del diesel è scesa di un millesimo a 0,139. Il miglioramento dei margini è dipeso dal fatto che i prezzi interni si sono adeguati prontamente agli aumenti delle quotazioni internazionali (5/7) Consumi petroliferi, aumento dell % in giugno Dopo l aumento del 3,5% registrato in maggio, i consumi petroliferi italiani continuano a salire, anche se a un ritmo di crescita inferiore. Secondo gli ultimi dati diffusi dal ministero per lo Sviluppo Economico, in giugno scorso sono state consumate 5 milioni 51 mila tonnellate, in aumento dell % rispetto alle 4 milioni 994 mila tonnellate dello stesso mese dello scorso anno ( tonnellate). Sono andate male le vendite di carburanti: a parità di giorni di consegna, quelle di benzina sono diminuite del 5,8% a 651 mila tonnellate, quelle di diesel dell % a 1 milione 988 mila ( t), quelle di gpl auto del 2,9% a 136 mila t ( t). Questi cali sono stati compensati dagli aumenti dell olio combustibile altri usi (+27,6% a 111 tonnellate), del bunkers totale (+3,3% a 256,6 mila t) e degli altri prodotti (+34,5% a 170,2 mila t). Nel mese considerato le immatricolazioni di autovetture nuove sono aumentate del 12%, con quelle diesel che hanno rappresentato il 57,2% del totale (era il 55,5% nel giugno 2015), mentre quelle di benzina il 32,9%. Quanto alle altre alimentazioni, nel mese considerato, il peso delle ibride è stato pari all 1,8%, mentre quello delle elettriche allo 0,1%, puntualizza l UP in una nota. Nel semestre, i consumi petroliferi sono ammontati a 29 milioni 195 mila tonnellate, in aumento dell % rispetto ai 28 milioni 886 mila tonnellate dello stesso periodo Sommando i volumi venduti nei singoli primi sei mesi del 2016, si ottiene una cifra più alta, pari a 29 milioni 315 mila tonnellate. (14/7) Società e associazioni Antitrust, ok a Esso-Retitalia Via libera dell Antitrust alla cessione a Retitalia di 47 punti vendita carburanti da parte di Esso. La delibera è la del 21 giugno e riguarda l acquisizione di pv nelle province di Trento, Bolzano e Verona, fatturato del ramo d azienda nel mln di euro. L Agcm evidenzia tra le altre cose che in ciascuna delle province considerate, a seguito dell operazione, le Parti arriverebbero a detenere congiuntamente una quota di mercato in ogni caso inferiore al 25% (con la sola eccezione della quota di mercato per la provincia di Bolzano, calcolata in termini di numero di siti, che risulta comunque sensibilmente inferiore al 30%). Inoltre, in ciascuna provincia sono presenti concorrenti qualificati, tra cui ENI (con una quota superiore al 35% in tutte e tre le province considerate) e Q8 (con quote sensibilmente superiori al 10% in tutte e tre le province considerate). (11/7) Assopetroli, i punti salienti della relazione di Andrea Rossetti Appello a interrompere l abuso delle clausole di salvaguardia sulle tasse dei carburanti che scaricano sul futuro le scelte dei governi passati in presenza di un carico fiscale già elevatissimo; la crisi della legalità vista nella su duplice componente dell attacco ai punti vendita, con la necessità di incentivare il pagamento elettronico, e del fenomeno dilagante delle frodi e del contrabbando dove la lotta passa da una revisione accorta del quadro normativo e della prassi senza sovraccaricare il settore di nuovi obblighi indifferenziati; appello a migliorare la legge sugli ecoreati con la depenalizzazione dell inquinamento non doloso; critica alle misure punitive nei confronti del settore petrolifero non corroborate da strumenti di valutazione adeguati ed efficienti in tema di inquinamento delle diverse fonti; appoggio alle norme contenute nel ddl concorrenza alla riduzione dei punti vendita stradali, cominciando innanzitutto dagli incompatibili, e all iniziativa delle Regioni sull obbligo per i nuovi impianti di erogare almeno un carburante gassoso; un settore quello della rete carburanti non da svendere ma da modernizzare, anche nella prospettiva di sviluppare il Gnl e l elettrico, puntando sulla leva della capillarità e della prossimità ai consumatori; appello ad una maggiore chiarezza sulla miscelazione dei biocarburanti il cui onere si scarica su costi industriali di per se in crescita; necessità ormai ineludibile nel settore extra-rete ad una maggiore aggregazione degli operatori per realizzare economie di scala ormai indispensabile; sottolineatura molto forte del rischio creditizio con dilazioni di pagamento che raggiungono medie preoccupanti di 90 e anche di 120 giorni; un sostegno rilevantissimo alla clientela di circa 10 miliardi di euro costanti,

11 11 con l appello alla deducibilità totale degli oneri finanziari dal reddito d impresa; necessità di un dialogo più aperto con le compagnie, in particolare sul nodo della densità che rimane un nervo scoperto delle relazioni commerciali; necessità di un confronto rapido per modificare le norme sui buncheraggi dove si rischia la perdita di competitività dell offerta turistica; annuncio in tema di efficienza per la neutralità carbonica di uno studio scientifico che verrà presto presentato alle istituzioni interessate sull installazione di caldaie ad alto rendimento alimentate dal diesel, sulla scia del nuovo quadro strategico fornito dal recepimento della direttiva sull efficienza che impone l obbligo della riqualificazione energetica degli immobili e l impiego di contatori intelligenti, con le Esco che potranno fornire un contributo importante. Questi i punti salienti della relazione illustrata questa mattina da Andrea Rossetti nella sua prima relazione da presidente alla 67ma assemblea generale di Assopetroli Assoenergia. (13/7) Leggi e atti amministrativi Castelvetrano (TP), Fiamme Gialle sequestrano gasolio contraffatto Sequestrati circa kg 5000 di gasolio contraffatto dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Castelvetrano. L operazione, informa un comunicato, ha interessato una società operante nel settore del commercio al dettaglio di carburanti, responsabile di detenere per la vendita prodotto energetico di qualità non conforme a quella prevista dalle specifiche normative di settore. L intervento delle Fiamme Gialle ha riguardato in particolare due distributori stradali riconducibili alla suddetta società, presso uno dei quali era stato in precedenza prelevato un campione di prodotto risultato irregolare all esito di apposita ed immediata analisi di laboratorio. (5/7) Sconti estivi per i carburanti in Friuli Sul bollettino della Regione Friuli Venezia Giulia n. 27 del 6 luglio è pubblicata la tabella che riporta gli incentivi per l acquisto dei carburanti per autotrazione nei comuni montani o svantaggiati valida dal 30 giugno al 30 settembre (12/7) Illegalità carburanti, terza interrogazione Dopo Movimento 5 Stelle e AP, anche il PD presenta un interrogazione parlamentare sull illegalità nella distribuzione carburanti. A muoversi è la senatrice Daniela Valentini, componente della commissione Difesa, che ha depositato ieri in aula l interrogazione rivolta ai ministri dello Sviluppo economico e dell Economia. Nel documento è ricostruita l evoluzione del mercato negli ultimi anni, e si sottolinea che le associazioni di categoria, Assopetroli, Unione petrolifera e Assoindipendenti, denunciano questi fenomeni distorsivi del mercato, che danneggiano la legalità e la trasparenza, nonché la libera concorrenza. La senatrice chiede quindi di sapere se siano in atto iniziative volte alla riduzione del fenomeno; se sia allo studio una revisione della norma su cali ed eccedenze allo scopo di incrementarne la severità applicativa nella tenuta della contabilità dei depositi; se si intenda disporre forme di maggiore coordinamento, tra dogane, amministrazioni finanziarie e Guardia di finanza; se si voglia intensificare l adozione di sistemi di verifica e controllo immediati, con riferimento all evasione di Iva, attraverso i sistemi informativi pubblici e privati oggi in rete, sulle dichiarazioni di status di esportatore abituale, estesi anche a coloro che si autocertificano, con la pubblica amministrazione, quali soggetti in credito d imposta e quindi non assoggettati ad Iva; se si possa prevedere la costituzione di un tavolo permanente specifico di studio, coinvolgendo i massimi esperti del settore, per identificare soluzioni per la lotta ai reati di contrabbando e frodi carosello; se si possano adottare i controlli previsti dalle più recenti leggi nell ambito della tutela della sicurezza nazionale, considerato anche il traffico di petrolio e derivati provenienti da territori in mano a gruppi terroristici internazionali. (13/7) Depositi costieri, indagini Guardia di Finanza a Trieste e Ravenna Sembra scattata l ora X per il contrasto all illegalità nella distribuzione carburanti. Per diversi giorni è stato bloccato il deposito costiero di Trieste per controlli da parte della Guardia di Finanza, per quanto riguarda Iva e anche accise. L indagine - l ipotesi di reato sarebbe associazione a delinquere di stampo mafioso, ma si ipotizzerebbe anche l addebito della ricettazione per chi ha acquistato il prodotto - riguarda la società che importa il prodotto via nave e gestisce in parte anche la rivendita attraverso società collegate, e che negli ultimi mesi ha operato, oltre che su Trieste, sulla base Ravenna (Petra). (13/7) Stoccaggio carburanti e lubrificanti, indicazioni Agea per le aziende agricole Con circolare n del 14 luglio l Agea fornisce indicazioni circa l applicazione della Normativa dell Unione europea e nazionale in materia di condizionalità per l anno La condizionalità, uno dei principali pilastri della Politica Agricola Comunitaria, è un insieme di regole per una gestione dell azienda agricola rispettosa dell ambiente e attenta alla salubrità dei prodotti e del benessere degli animali allevati. Le aziende devono assicurare che i propri depositi, occasionali o permanenti di sostanze, mezzi di produzione o i sottoprodotti derivanti dal loro uso, che contengano sostanze pericolose, siano realizzati in maniera da evitare ogni dispersione su suolo o sottosuolo e la conseguente contaminazione delle falde acquifere. Tra i depositi rientrano lo stoccaggio di carburanti e oli lubrificanti. Quali elementi di verifica degli impegni per tutte le aziende rientrano: i contenitori e distributori di carburanti devono essere a perfetta tenuta; gli oli lubrificanti devono essere stoccati in un locale o contenitore chiuso o protetto e posto su di un pavimento impermeabilizzato, al fine di evitare la diffusione di sostanze pericolose per percolazione nel suolo o sottosuolo; i depositi o accumuli di lubrificanti usati, filtri e batterie esauste o altri prodotti contenenti sostanze pericolose, devono avere adeguata protezione dagli agenti atmosferici ed essere posti su pavimenti impermeabilizzati; i contenitori di carburante posti su mezzi mobili devono essere omologati. (18/7) *La data si riferisce al giorno di pubblicazione sulla Staffetta online

12 STAFFETTA PREZZI MERCATO PETROLIFERO ITALIANO Rilevazione SUPPLEMENTO al N. 130 n. di 56 martedì del luglio luglio Quotazioni SIVA all acquisto per pagamento a 30 giorni (differenze ferenze rispetto alla rilevazione del 14 luglio) Euro Italia Settentrionale Italia Centrale Italia Merid.le e Isole Benzina super ( 000 lt) 0, , ,24-0,05-2, , ,58-2,62-0, , ,07 Punte min. - max. 1059, , , , , ,00 Gasolio Auto ( 000 lt) -9,20 955,12-956,32-9,72-10, ,59-9,96-10,64 965,86-970,22-8,42 Punte min. - max. 946,00-968,00 946,00-973,00 955,00-979,00 Gasolio agricolo ( 000 lt) -9,28 477,80-479,21-9,23-10,28 482,86-486,91-8,64-9,80 489, ,37 Punte min. - max. 472,00-486,15 474,00-493,00 480,19-504,00 Gasolio risc.to ( 000 lt) -10,14 729,22-730,22-10,85-9,64 736,76-740,92-9,19-10,44 745,45-750,71-7,69 Punte min. - max. 722,00-737,00 730,00-759,00 731,00-757,00 O.c. fluido 3/5 ( 000 Kg) n.d. - n.d. n.d. - n.d. -10,33 504,25-507,33-10,34 Punte min. - max. 489,50-522,00 O.c. denso Btz ( 000 Kg) -9,62 257,56-258,58-9,75-11,99 271,00-272,43-11,99-12,87 283,88-298,30-14 Punte min. - max. 248,00-281,00 264,00-280,00 281,00-307,00 La rilevazione è effettuata su un campione di operatori selezionato su base geografica in funzione dei volumi dei consumi. Per ogni prodotto è indicata una forchetta di quotazioni medie, praticate dalle compagnie petrolifere ai rivenditori al netto di Iva per pagamenti a 30 giorni, con l indicazione delle relative variazioni rispetto alla rilevazione precedente e delle punte minime e massime. Andamento del mercato Secondo giorno di moderati rialzi per benzina e gasoli, a fronte del secondo calo del denso Btz. Domani invece benzina e gasoli segneranno una diminuzione, mentre il denso presenterà un leggero recupero. Questa mattina la benzina ha preso all incirca 5 euro per mille litri, i gasoli autotrazione e agricolo 2, il risca 1, a fronte di un ribasso del denso Btz di 2 euro per mille chili. Dalle forchette medie rilevate questa mattina nelle tre macroaree di riferimento si può ricavare, in base alle variazioni indicate, il prezzo medio Siva della benzina, che si aggira intorno ai 1064 euro per mille litri al Nord, ai 1072 al Centro e ai 1079 al Sud più Isole. Il divario di prezzo tra le aree Nord e Centro è di 8 euro e tra Centro e Sud più Isole di 7. Il prezzo medio Siva del gasolio autotrazione è di 956 euro al Nord, di 963 al Centro e di 968 al Sud e Isole. Il divario di prezzo tra le aree Nord e Centro è di 7 euro e tra Centro e Sud più Isole di 6. Il prezzo medio Siva del gasolio agricolo è di 479 euro al Nord, di 485 al Centro e di 491 al Sud e Isole. Il divario di prezzo tra le aree Nord e Centro e tra Centro e Sud più Isole è di 6 euro. Il prezzo medio Siva del risca è di 730 euro al Nord, di 739 al Centro e di 748 al Sud e Isole. Il divario di prezzo tra le aree Nord e Centro e tra Centro e Sud più Isole è di 9 euro. Ieri mattina la benzina ha incamerato 9 euro, i gasoli nazionale e agricolo 4, il risca 3, mentre il denso Btz è sceso di 2 euro scarsi. Sul Cif Med del 18 luglio, convertito in euro al cambio di 053 dollari, la benzina si è attestata a 309,43 euro per mille litri, il diesel 10ppm a 309,81, il gasolio 0,1 a 300,83 e il denso Btz a 225,05 euro per mille chili. Domani quindi la benzina scivolerà di 6 euro, i gasoli autotrazione, risca e agricolo tra 5 e 6 euro, mentre il denso Btz ne prenderà 1. Sul fronte approvvigionamenti, come riferito da rivenditori locali, il deposito costiero di Trieste risulta ancora chiuso da lunedì scorso per i controlli dell Agenzia delle Dogane. Su Palermo, a quanto si apprende, è in corso contingentamento di prodotto autotrazione sia in conto Eni che Esso. (C.B.) Gasolio motopesca ( 000 lt) 9,53 350,00 351,82 9,53 Punte min-max 339,00 370,50 Dato nazionale. E vietata la copia, la riproduzione anche parziale o la diffusione con qualsiasi mezzo del presente documento. RIP Srl Tutti i diritti riservati Legge n 663 del 22/4/1941. Protezione del diritto d autore ed altri diritti connessi al suo esercizio.

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