IN PARTICOLARE RELATIVE ALLA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE
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- Guido Pellegrino
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1 Alla Provincia di Lucca Piazza Napoleone, palazzo Ducale Lucca p.c. Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica p.c. ANAS SPA via di Monzambano, Roma p.c. Comune di Lucca p.c. Servizio Urbanistica, Comune di Capannori OSSERVAZIONI SUL PROGETTO PRELIMINARE ASSE VIARIO NORD-SUD, LUCCA, IN PARTICOLARE RELATIVE ALLA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE Mittente: Alberto Ranieri De Caterina Via del Brennero 4116/b San Pietro a Vico Mail: adecatro@yahoo.it Tel
2 OSSERVAZIONI SUL PROGETTO PRELIMINARE ASSE VIARIO NORD-SUD, LUCCA, IN PARTICOLARE RELATIVE ALLA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE A nome di numerose famiglie della zona del primo tratto dell asse Nord-Sud, zona di San Pietro a Vico. La premessa che faccio è che scrivo non a mio nome personale o quello della mia famiglia, ma a nome di una folta schiera di famiglie estremamente preoccupate dal progetto preliminare dell asse viario Nord-Sud. Nello specifico, mi riferisco alle famiglie che vivono nella zona di San Pietro a Vico, frazione di Lucca, in via delle Piagge seconda, nella traversa di via del Brennero subito a Nord di via delle Piagge seconda, Corte Quilici etc Abbiamo raccolto in questo anno e mezzo (dal marzo 2013), e in particolare negli ultimi mesi, molte delle preoccupazioni degli abitanti del luogo, al fine di capire e condividere con loro la preoccupazione sia sulla reale necessità sia sulla modalità e sede di realizzazione di questo asse viario. Parimenti il Comitato Assi Nord-Sud e altri cittadini si sono mossi in questi mesi per far presente le enormi problematiche di questo progetto anche relativamente a zone diverse da quella in cui noi viviamo e che, quindi, non conosciamo nel dettaglio come la nostra. Nello specifico in queste osservazioni si farà essenzialmente riferimento al progetto dell asse Nord-Sud. Non è nostra intenzione andare a scadere nell interesse particolare del singolo cittadino o della singola famiglia. Pertanto, in questo documento che invio, ricapitoleremo brevemente i motivi generali per cui, a nostro parere, questo nuovo asse viario non abbia necessità di essere realizzato e, in una seconda parte, nella denegata ipotesi che il progetto passi alla fase realizzativa, proponiamo una soluzione alternativa mirata a limitare l impatto ambientale dell opera e quello sulle famiglie. Come membro del Comitato contro gli Assi Viari, abbiamo già presentato relazioni tecniche che hanno smontato, punto per punto, la fragili basi su cui prova ad appoggiarsi il progetto di realizzazione di questo muro che intenderebbe tagliare in due la Piana di Lucca. Volendo essere molto breve, schematico e non ripetere il contenuto di relazioni più dettagliate e competenti che troverete fra gli altri documenti a voi giunti, mi limito solo ad un breve e succinto elenco di motivi per cui la PROVINCIA STESSA, QUALE ENTE GARANTE DELLA SALUTE DEI CITTADINI, DEVE OPPORSI ALLA REALIZZAZIONE DI TALE OPERA.
3 Parte 1 CRITICHE GENERALI AL PROGETTO DELL ASSE VIARIO NORD-SUD 1) ASSENTE NECESSITA DELLA REALIZZAZIONE DELL ASSE NORD-SUD Ecco i punti principali che smontano la tesi sulla necessità dell opera. a) Le analisi del traffico dell ANAS si basano su dati ISTAT del 2001, con due parziali aggiornamenti del 2004 e del In sostanza quest opera si basa su studi del traffico di 5-15 anni fa (quando la crisi economica non c era, per intendersi). b) Il reale problema del traffico a Lucca, anche delle merci, non è nella direzione Nord-Sud, ma in quella Est-Ovest. Al riguardo, non si capisce quale sia la logica di puntare dapprima sulla realizzazione dell Asse Nord-Sud invece che su quello Est-Ovest. c) Il reale problema del traffico a Lucca è basato su una eccessiva localizzazione ad Est del traffico. La soluzione proposta non va nella logica direzione di redistribuire verso Ovest parte del traffico, ma aggiungere una nuova strada, poco dissimile da un autostrada, dove già è presente un folto reticolo viario. Oltre alle numerose strade di collegamento tra i vari paesi, esistono già, come assi viari principali, nell arco di 5 Km lineari tre strade ad alta percorrenza, il viale Europa di Marlia, la via del Brennero e la via di Moriano. d) L opera non toglierebbe il traffico dalla circonvallazione di Lucca, perché molte delle piccole, medie e grandi aziende lucchesi si trovano in prossimità della città, esempio zone quali Carraia, Pieve san Paolo etc I camion, per raggiungere tali aziende, non saprebbero che farsene dell asse Nord-Sud, e continuebbero a passare dalla circonvallazione di Lucca. e) Non va sottovalutata la presenza della ferrovia Lucca-Aulla. In considerazione della recente realizzazione dello scalo merci ferroviario del Frizzone, perché non potenziare la via su rotaia già esistente? Questa è ormai la direzione presa dall Europa e dagli Stati Uniti. f) La proiezione a 15 anni dell ANAS stessa prevede che, con un aumento del traffico automobilistico nei prossimi 15 anni, anche la nuova viabilità, per le modalità stesse con cui è stata progettata, vada incontro a saturazione (già nel 2028). E allora tra 14 anni che cosa dovremo fare, costruire altre strade? CHI DOVESSE DARE L AUTORIZZAZIONE ALLA REALIZZAZIONE DI TALE OPERA SARÀ RESPONSABILE, PER SEMPRE, DELLA REALIZZAZIONE DI UN OPERA INUTILE E DESTINATA ALLA SUA SATURAZIONE NELL ARCO DI 10 ANNI!! Proposta.
4 A Lucca il potere politico dell Autorità di Bacino ha sempre impedito di considerare l ipotesi di sfruttare parte del decorso del fiume Serchio per deviare il traffico della Garfagnana dalla Circonvallazione di Lucca. Provenendo da Ponte a Moriano in direzione Lucca, arrivati, sulla via del Brennero in località San Marco, in corrispondenza della pista di pattinaggio/stazione dei Carabinieri del Borgo Giannotti, si potrebbe progettare una strada che, seguendo in gran parte il decorso del fiume, potrebbe portare in corrispondenza della Coop di sant Anna, e da lì attraverso viale Einaudi, al casello Lucca Ovest. Si otterrebbe così un asse Nord-Sud che con poche centinaia di metri di realizzazione, stando lontano dalle abitazioni dei cittadini, costituirebbe un vero asse Nord-Sud. Per quanto riguarda, invece l asse Est-Ovest, potrebbe essere realizzata una terza corsia dell autostrada da Altopascio a Lucca. L accesso autostradale da Lucca ad Altopascio e viceversa potrebbe essere gratuito così come lo è da Massarosa a Viareggio. Ecco realizzato l asse Est-Ovest, minimo impatto ambientale!!! 2) DANNI SOCIALI PER LA POPOLAZIONE LOCALE E stato chiesto ad ANAS di progettare una strada. ANAS fa autostrade, cemento. ANAS sta a Roma e non conosce la realtà locale. Al massimo la studia su Google Maps. In questi ultimi 30 anni sulla piana di Lucca si è continuato a costruire abitazioni, il che rende ormai impossibile la realizzazione di un autostrada come pensato da ANAS. E inutile infatti prendersi in giro: una strada con un muro di 4 metri di altezza, con sole 4 o 5 rotonde dal Brennero ad Antraccoli potrà anche tecnicamente chiamarsi di categoria C1, ma nei fatti è un autostrada). Il minimo beneficio su tempi di percorrenza, peraltro temporaneo destinato ad estinguersi in 10 anni, come affermato dalla stessa ANAS, si scontra lo scempio che creerebbero queste strade. La strada fa una gincana tra le case, alcune delle quali finite di costruire o acquistare all inizio del 2013!!! Non basta. La costruzione del nuovo asse prevederebbe la chiusura di numerosissime strade locali, che diventerebbero cieche, e la separazione di interi paesi e corti. Nessuna possibilità di usare la bicicletta per raggiungere la città, o portare a spasso il cane sulle strade abitualmente frequentate. I vicini di oggi diventerebbero, da domani, inavvicinabili, gli uni cittadini di Montecatini, gli altri di Lucca. CHI DOVESSE DARE L AUTORIZZAZIONE ALLA REALIZZAZIONE DI TALE OPERA SARÀ RESPONSABILE, PER SEMPRE, DELLA DISTRUZIONE DEL TESSUTO SOCIALE DELLA PIANA DI LUCCA!!!
5 3) DANNI IDROGEOLOGICI La parte in questione è quella di competenza della VIA. Siamo rimasti sconcertati, in data 3 ottobre 2014, presso San Cassiano, alla terza riunione dell Inchiesta Pubblica sugli Assi Viari, dalla superficialità di ANAS relativamente all impatto idrogeologico della strada. a) La questione dei pozzi artesiani. La maggior parte della zona a Nord-Est di Lucca non è provvista di acquedotto pubblico, per cui i cittadini sono liberi di attingere alla falda sotterranea per le utenze domiciliari, come dice la Legge. ANAS ci dice che il percorso dell asse Nord-Sud porterà alla chiusura di 11 (undici!!!!) pozzi dell acqua. Le perizie del nostro geologo hanno invece mostrato come in tutta la zona in questione, solo i pozzi censiti si aggirano su alcune centinaia. Posto che siano solo 11 i pozzi tombati (ma vah!), che succede a quelli a 10 metri, a 15 metri, a 50 metri? Non solo, ma essendo una falda unica, quella del paleoalveo del Serchio (dove guarda caso passa l asse Nord-Sud), una contaminazione in un punto porterebbe alla contaminazione di tutta la falda, e quindi di tutti i pozzi, e quindi delle acque usate da tutti i cittadini, che non hanno alternative perché non c è l acquedotto pubblico. b) La questione dei canali irrigui Tutti i campi della zona sono costellati da una serie di canali per l irrigazione dei campi. E proprio l uso di questi canali che, d estate, fa sì che venga mantenuta viva la faglia nella zona Nord (San Pietro a Vico, San Cassiano, Lammari). La strada taglierebbe tutti questi canali. Di conseguenza, non più irrigazione dei campi, non più preservazione della faglia durante l estate. c) La questione delle vasche di raccoglimento delle acque e del rischio alluvioni Quanta terra e materiali occorrerebbero per creare questa opera? Con scarpate di 45 ai lati, abbiamo una striscia di volume, per la sezione di 1 mt., di x3:2=45 mc da moltiplicare per la lunghezza del percorso e cioè per mt pari a mc Poiché, trattandosi di un viadotto, destinato alla circolazione di mezzi pesanti, il materiale deve essere pressato. il volume del materiale impiegato sicuramente triplica e quindi avremo quantomeno circa mc ed altrettanto materiale ne occorrerà per preparare la base e le opere complementari (fosse, muri di contenimento ed altro). Un un tracciato con una superficie di oltre mq, andrebbe a ridurre l estensione del restante terreno permeabile con ulteriore ristagno di acque che si andrebbe ad aggiungere al ristagno delle acque creato dalla distruzione della rete irrigua. In questa foto si vede come ristagna l acqua in questo momento in uno dei campi dove attualmente è previsto il primo tratto dell asse Nord-Sud.
6 Dove andrà a finire la stessa quantità d acqua una volta realizzata l opera? Nelle case adiacenti?!? Qui di seguito un immagine di cosa avviene ora, ad un campo sito nella parte Nord dell asse Nord- Sud, dopo 30 minuti di pioggia lo scorso inverno (2013). In questo campo, che si affaccia su via delle Piagge II, San Pietro a Vico, dovrebbe passare l asse Nord-Sud. Ci rendiamo conto di cosa succederà quando non ci sarà più scolo di queste acque, alla prima bomba d acqua??? CHI DOVESSE DARE L AUTORIZZAZIONE ALLA REALIZZAZIONE DI TALE OPERA SARÀ RESPONSABILE (CIVILMENTE E PENALMENTE ) DI OGNI EVENTO AVVERSO ALLA SALUTE O ALL INCOLUMITÀ DEI CITTADINI!!!!
7 Parte 2. PROPOSTE ALTERNATIVE RELATIVE ALL INNESTO SULLA VIA DEL BRENNERO SS12 Ciò premesso, veniamo alla seconda parte, volta a presentare proposte alternative al progetto proposto dai tecnici dell ANAS che, più o meno come ho fatto io, sono andati su Google Maps e hanno iniziato tracciare righe, rotonde, mega svincoli etc etc. La differenza sostanziale è che chi nelle zone su cui si tracciano le righe dall alto ci vive conosce anche bene il territorio (che non è fatto di righe, ma di persone che vi abitano). Crediamo che, in generale, la progettazione di qualsiasi opera pubblica, tanto più pensata in zone ad alta densità abitativa, debba basarsi su alcuni concetti chiave che sono: 1) La limitazione dei costi (sono sempre soldi dei contribuenti ) 2) La limitazione dei Km dell opera (se si può far più corta danneggiando meno ambiente e meno persone, perché non farlo?) 3) Il minor impatto ambientale possibile 4) Una congrua distanza dalle abitazioni (se due case distano 100 m e la strada deve passare in mezzo, va fatta passare a 50 m dalle due abitazioni) 5) Un armonizzazione con ciò che è già esistente, compreso gli esseri umani 6) Cercare di danneggiare il minor numero di famiglie possibile. Sulla base di questi principi guida, IN SPIRITO PROPOSITIVO, presenteremo una proposta alternative sul primissimo tratto del progetto, limitatamente cioè alla zona che va dall innesto sulla via del Brennero fino ai primi m. a) Sul problema dell attraversamento della ferrovia. Questa zona è caratterizzata dalla presenza della ferrovia. Il progetto presentato dall ANAS prevede al momento un cavalcavia per superarla. Già questo è il primo segno di mancato rispetto del punto 3, 4 e anche 1. CHIEDIAMO PERTANTO CHE VENGA PREVISTO UN SOTTOPASSO E NON UN CAVALCAVIA, IN QUALUNQUE ZONA VENGA DECISO DI FAR PASSARE LA STRADA. L impatto ambientale e paesaggistico di un sottopasso sarebbe infinitamente minore rispetto ad un muro di cemento rappresentato da un cavalcaferrovia Anche sulla base del percorso proposto dall ANAS, la realizzazione di un sottopasso consentirebbe un infinita riduzione di asfaltatura. A SOLO TITOLO ESEMPLIFICATIVO, nel progetto finora presentato, la realizzazione di un cavalcavia circa 50 m a Nord dell intersezione tra la ferrovia Lucca-Aulla con via delle Piagge seconda comporterebbe la realizzazione di uno svincolo faraonico immediatamente ad Est della ferrovia in quello che è attualmente il parco di una villa, al
8 fine di consentire l accesso all asse Nord-Sud per coloro che abitano subito ad Est della ferrovia. In pratica, a 200 m dalla megarotonda di raccordo con il Brennero, si creerebbe un ulteriore svincolo. Non solo. Il cavalcavia porterebbe anche alla necessaria chiusura della strada che costeggia la ferrovia (via lungo la Ferrovia), che, oltre ad essere la via di accesso a tutte le abitazioni a Nord (ovvero tutti coloro che da via delle Piagge seconda svoltano in via lungo la Ferrovia), è anche comunemente frequentata da persone che quotidianamente portano a spasso il cane, fanno le loro passeggiate etc PER CONTRO, la realizzazione di un sottopasso (ripetiamo, in qualsiasi punto si progetti l attraversamento della ferrovia!) consentirebbe, prolungando il sottopasso stesso di 5 metri (la larghezza di via lungo la Ferrovia) di conservare tutta la viabilità locale, EVITANDO ULTERIORI SVINCOLI di accesso all asse viario. Per venire incontro al problema della distanza tra la via del Brennero e la ferrovia Lucca-Aulla, che renderebbe, per la sua brevità, difficoltosa la realizzazione del sottopasso, proponiamo tre possibili soluzioni. 1) Cercare di spostarsi il più a Sud possibile per l ingresso con il Brennero, visto che ferrovia e Brennero non decorrono paralleli, ma si allontanano progressivamente andando verso Sud 2) Ridurre, nel punto della rotonda, l altezza del Brennero, ovvero creando una minima discesa a partire da m sia a Sud che a Nord rispetto alla rotonda, al fine di portare la via del rotonda a livello della ferrovia per iniziare la discesa del sottopasso. 3) Spostare la rotonda dal lato del fiume, allontanando di fatto la stessa dalla ferrovia per guadagnare metri. In passato, a tale proposta, è stato risposto che non esiste distanza sufficiente tra la via del Brennero e la ferrovia per consentire un adeguata pendenza che possa permettere la realizzazione del sottopasso. Ciò suona molto strano, considerando che negli ultimi 10 anni è stato realizzato un sottopasso molto efficiente, quello della via Pesciatina, a cui chiediamo ci si ispiri, nella denegata ipotesi si vada avanti con il progetto. b) La proposta alternativa al primissimo tratto Sempre nella denegata ipotesi che il progetto passi alla fase realizzativa, noi chiediamo il ritorno al progetto originario, conforme con il corridoio su cui da molti anni è ipotizzata la realizzazione della stessa strada nei vari progetti che si sono succeduti nell arco di 30 anni. L immagine sotto spiega quale potrebbe essere un nuovo tracciato, senza spostare l intersezione del nuovo asse con la via del Brennero.
9 Come si vede chiaramente dall immagine, l originario progetto non passava vicino ad alcuna abitazione e andava a raccordarsi con l intersezione tra via delle Piagge II e via del Fanuccio. Attraversamento di soli campi agricoli, massima lontananza dalle abitazioni. Perché non riconsiderare questo disegno? Tra l altro il tracciato decorrerebbe anche al confine tra i due comuni di Lucca e Capannori, e quindi rispetterebbe una divisione già esistente, proseguirebbe poi nel corridoio. c) Una seconda proposta alternativa al primo tratto Come seconda alternativa al tracciato, proponiamo, come da figura in basso, accesso alla strada in corrispondenza di via delle Piagge II, primo tratto verso Nord per ricongiungersi con il corridoio a cui si fa riferimento nella proposta b), proseguendo poi secondo lo stesso percorso della suddetta proposta verso una rotonda tra via delle Piagge II e via del Fanuccio. Tale proposta è di fatto già stata presentata dall ANAS nella risposta alle osservazioni della Provincia come una delle alternative al tracciato.
10 L IMPORTANTE È CHE, QUALORA VERAMENTE SI VOGLIA PENSARE A NUOVE STRADE A LUCCA, NON SIA UNA SOCIETÀ COME ANAS A REDIGERE I PROGETTI! Nella speranza che le critiche e le proposte presenti in questa lettera vengano recepite ed ascoltate, cordiali saluti Alberto R. De Caterina, a nome di molte famiglie della zona in questione
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