Arch. Roberto Angioni

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1 Metodologia per una corretta Progettazione

2 TRANSITO IN COPERTURA Interventi sull esistente Prima di procedere ad una progettazione del sistema anticaduta è necessario verificare se nella superficie della copertura oggetto di progettazione sia possibile realizzare misure di tipo permanente questa condizione si verifica quando: 1. la copertura sia dal punto di vista strutturale sia dal punto di vista della resistenza del manto è percorribile e cioè garantisce la possibilità di essere percorsa da uno o più operatori anche con sistemi anticaduta senza rischio di sprofondamento 2. Premesso il primo punto le caratteristiche morfologiche e strutturali della copertura deve poter garantire la possibilità di istallazione di un dispositivo secondo le sollecitazioni minime indicate dalle UNI e dalle indicazioni fornite dal produttore Tali condizioni si realizzano quando: 1. Le caratteristiche strutturali siano quelle riportate nel DM (1,00 kn/mq di carico ripartito e 2,00 KN di carico concentrato) 2. La struttura sia solidamente vincolata e non vi sia rischio di sfilamento di elementi strutturali in caso di caduta 3. Il manto di copertura non sia costituito da elementi diffusamente fragili che non consentano la calpestabilità INTERPRETAZIONE (1): Pertanto solo se le caratteristiche della copertura realizzano tali condizioni di sicurezza è possibile procedere alla messa in opera di sistemi anticaduta nel caso ciò non si realizzi di dovrà indicare la necessità di procedere alla manutenzione della copertura solo con ponteggi e impalcati sottostanti la copertura stessa o con guardacorpo temporanei TRANSITO IN COPERTURA Interventi sulla nuova progettazione Tutti gli interventi di NUOVA COSTRUZIONE della copertura devono sempre prevedere DISPOSITIVI PERMANENTI Di conseguenza le condizioni precedentemente espresse devono essere realizzate Utilizzando strutture adeguate e manti di copertura calpestabili DELIBERAZIONE 20 marzo 2006, n. 191 CIRCOLARE INTERPRETATIVA RDA Estratto (1):. È opportuno precisare che i casi in cui non sia possibile adottare misure di tipo permanente (articolo 7, comma 4 del regolamento regionale) sono da riferirsi essenzialmente agli interventi sul patrimonio edilizio esistente, in quanto per tutti gli INTERVENTI SUL NUOVO Sarà sempre possibile realizzare misure di tipo permanente. essendo il progettista in fase di scelta progettuale dovrà optare per soluzioni conformi ai requisiti che la norma prevede PERCORSO DI ACCESSO ALLA COPERTURA Caratteristiche: Larghezza minima di passaggio cm. 60 Note: 5 lux minimi nella illuminazione di emergenza I percorsi possono essere interni e/o esterni, e tali da consentire il passaggio di persone,dei loro eventuali utensili da lavoro e di materiali in condizioni di sicurezza. Lungo l intero sviluppo dei percorsi: 1. gli ostacoli fissi che, per ragioni tecniche, non possono essere eliminati, devono essere chiaramente segnalati e, se del caso, protetti in modo tale da non costituire pericolo; 2. deve essere garantita una illuminazione di almeno 20 lux ; 3. deve essere previsto un dimensionamento in relazione ai carichi di esercizio, tenendo conto dei prevedibili ingombri di materiali e utensili da trasportare, con una larghezza comunque non minore di 0,60 m per il solo transito dell operatore; PERCORSO DI ACCESSO ALLA COPERTURA Caratteristiche : Larghezza minima di passaggio cm. 60 I percorsi possono essere interni e/o esterni, e tali da consentire il passaggio di persone, dei loro eventuali utensili da lavoro e di materiali in condizioni di sicurezza. LUNGO L INTERO sviluppo dei percorsi: 5. i percorsi verticali devono essere prioritariamente realizzati con scale fisse a gradini a sviluppo rettilineo. In presenza di vincoli costruttivi possono essere utilizzate: scale fisse, scale retrattili, scale portatili. 6. Nel caso di percorsi non permanenti devono essere individuate posizioni e spazi in grado di ospitare le soluzioni prescelte. BUONA PRASSI (1): in presenza di vincoli costruttivi possono essere utilizzate, secondo il seguente ordine di priorità, 1. scale fisse a pioli con inclinazione < 75, 2. scale retrattili, 3. scale fisse a pioli con inclinazione > 75, 4. scale portatili BUONA PRASSI (2): Essere dotati di sistemi che ne impediscano l uso alle persone non autorizzate INTERPRETAZIONE (3): Nella norma è escluso l uso delle scale a chiocciola ritenute inidonee, possono essere utilizzabili solo nell esistente laddove siano già presenti REQUISITI SCALE A PIOLI I montanti devono essere dotati di corrimano di altezza 0,10 m, m m. Larghezza minima cm. 35 Sui ripiani di sbarco devono essere posti maniglioni di sbarco di altezza 1 m (DPR. 164/56 Art. 8: La lunghezza delle scale a mano deve essere tale che i montanti sporgano di almeno 1 m. oltre il piano di accesso, anche ricorrendo al prolungamento di un solo montante, purché fissato con legatura di reggetta o sistemi equivalenti.), (DLgs. 626/94 Art. 36 ter: le scale a pioli usate per l'accesso devono essere tali da sporgere a sufficienza oltre il livello di accesso, a meno che altri dispositivi garantiscono una presa sicura; ) La larghezza deve essere 035 0,35 m, la distanza tra i pioli deve essere compresa tra 0,25 0,30 m. REQUISITI SCALE FISSE A PIOLI con inclinazione > 75 DPR 547/55 -Art. 17 Scale fisse a pioli 1. Le scale a pioli di altezza superiore a m 5, fissate su pareti o incastellature verticali o aventi una inclinazione superiore a 75 gradi, devono essere provviste, a partire da m 2,50 dal pavimento o dai ripiani, di una solida gabbia metallica di protezione avente maglie o apertura di ampiezza tale da impedire la caduta accidentale della persona verso l'esterno. 2. La parete della gabbia opposta al piano dei pioli non deve distare da questi più di 60 cm. 3. I pioli devono distare almeno 15 cm dalla parete alla quale sono applicati o alla quale la scala è fissata. Gabbia Metallica > 5m. 4. Quando l'applicazione della gabbia alle scale costituisca intralcio all'esercizio o presenti notevoli difficoltà costruttive, devono essere adottate, in sostituzione della gabbia, altre misure di sicurezza atte ad evitare la caduta delle persone per un tratto superiore ad un metro m. 1

3 SCALE FISSE A PIOLI con inclinazione > 75 Buona progettazione Scala fissa a pioli altezza > 5 metri Scala a Pioli con protezione del piano d arrivo superiore con cancelletto apribile solo verso l interno Ancoraggi terminali Assorbitore Scala fissa a pioli altezza > 5 metri SCALE FISSE A PIOLI Buona progettazione H>5 m. (soluzioni alternative-linea UNI scala) SCALE FISSE A PIOLI Freno su carrello < 10 m. Anticaduta < 10 m. < 60 cm. Cavo < 60 cm. CARRELLO AUTOBLOCCANTE Scala a pioli con sbarramento ribaltabile chiudibile a chiave per impedire l uso di persone non autorizzate 60 cm cm. Tenditore 60 cm. Questa soluzione consente : 1. Un grado di sicurezza maggiore del sistema riportato nel DPR 547/ Prolungare la linea EN sino al sistema anticaduta principale scelto per consentire un accesso sicuro (soluzione da preferire tutte le volte che sia comunque necessario indossare una imbracatura per assenza di parapetti in sommità) 2.50 cm. Filmato SCALE FISSE A PIOLI SCALE FISSE A PIOLI Aperto Chiuso SCALE FISSE A PIOLI - ESEMPI Soluzioni possibili 2

4 SCALE FISSE A PIOLI - ESEMPI SCALE FISSE A PIOLI - ESEMPI SCALE FISSE A PIOLI - ESEMPI SBARRAMENTO SCALE FISSE A PIOLI - ESEMPI SCALE FISSE A PIOLI - ESEMPI BUONA PROGETTAZIONE UNI 8088 ART ACCESSO Per l esecuzione di lavori di manutenzione nonché per il transito sporadico sulle coperture è necessario predisporre di idonei sistemi di accesso alla quota di lavoro o di transito. Preferibilmente, detti sistemi devono essere fissi e muniti di sbarramento che impedisca il loro uso da parte di persone non autorizzate. In mancanza di sistemi fissi, deve essere previsto almeno un luogo di sbarco adeguatamente protetto ed inequivocabilmente raggiungibile con mezzi mobili 3

5 REQUISITI SCALE PORTATILI per trasferimento di persone in quota Le scale portatili possono essere realizzate a gradini o a pioli REQUISITI SCALE Oltre alle caratteristiche comuni a PORTATILI tutte le scale a pioli i requisiti delle per trasferimento di persone in quota scale portatili in riferimento al loro utilizzo come percorso per trasferimento di persone alla quota H m. 5,00 m. 1 α Distanza scalini m. Larghezza minima cm. 35 di una copertura sono: 1. Angolo α compreso tra (se a Pioli), (se a Gradini) 2. Opportunamente Vincolate alla zona di sbarco 3. Altezza ammissibile superabile per il trasferimento t 5 metri BUONA PRASSI (1): Questo comporta che l area da lasciare libera nei percorsi verticali non permanenti deve poter considerare questa inclinazione + lo spazio occupato da un operatore La scala doppia non è idonea come sistema di accesso ad altro luogo Passerella per coperture a SHED PERCORSI Soluzioni progettuali Passerella per coperture con manto fragile E possibile risolvere taluni problemi con soluzioni appositamente studiate per quel caso specifico facendo riferimento alle caratteristiche richieste dalle apposite norme tecniche UNI, in molti casi comunque molte in coperture con particolari caratteristiche possono essere individuate da elementi prefabbricati già presenti nel mercato quali: Percorsi costituiti da passerelle (UNI EN 516) Andatoie (UNI EN 516) scaletta di accesso per coperture PERCORSO DI ACCESSO ALLA COPERTURA Interventi sull esistente PERCORSO INTERNO Progettazione Anche il percorso deve poter essere permanente e solo nei casi di impossibilità oggettiva (legata alle caratteristiche dell immobile quali problemi di natura tecnica, vincolistica, ecc. ) si possono adottare sistemi non permanenti quali scale portatili, ponteggi, od altro che devono essere dimostrata nella relazione tecnica. A titolo di esempio l impossibilità a realizzare percorsi permanenti nell esistente possono essere dati da: a) Percorso interno impossibile per il passaggio attraverso proprietà esclusive e spazi esterni a comune non sufficienti ad ospitare soluzioni permanenti b) Percorso interno e esterno impossibile in ragione di particolari vincoli (es. soprintentendenza, vincolo paesaggistico) c) Percorso di accesso impossibile nell area oggetto di progettazione e spazi esterni comuni non sufficienti ad ospitare soluzioni permanenti d) Percorso non realizzabile in quanto la copertura non ha le caratteristiche di percorribilità e quindi non dotata di sistemi anticaduta permanenti Percorso interno di accesso alla copertura Individuati i rischi dovuti alla morfologia della copertura e alla presenza di manufatti (camini, lucernari sfondabili, altimetrie diverse della copertura,..) risulta fondamentale: 1. Ubicazione dell ACCESSO 2. Ubicazione del PERCORSO IN COPERTURA per il raggiungimento del primario sistema di ancoraggio (scelta del sistema: ganci o linee inclinate) 3. Disposizione di ulteriori dispositivi rivolti alla Eliminazione dell effetto pendolo e per realizzare la possibilità di TRATTENUTA (casi di proprietà condominiali con il piano sottotetto ad uso esclusivo di un solo condomino e con spazi a comune non sufficienti ) 4

6 Copertura a capanna L ACCESSO (Posizionamento) POSIZIONAMENTO Il miglior posizionamento dell accesso interno dovrebbe garantire la possibilità di collocare il primo punto di ancoraggio esterno ad una distanza tale da evitare la caduta oltre il bordo (>2.00 metri) In prossimità dell accesso deve sempre trovarsi un ancoraggio in modo da consentire all operatore di trovarsi ancorato ancor prima di uscire completamente sul piano della copertura. Un ancoraggio fisso UNI 795( A1 o A2) o UNI 517 installato in corrispondenza dell accesso alla copertura Il dispositivo di ancoraggio deve comunque potersi collocare in una struttura in grado di garantire 1000 kg. BUONA PRASSI (1): distanza dai bordi D > 2.00 BUONA PRASSI (2): Distanze inferiori comportano una possibilità di caduta e pertanto si deve fare una valutazione del rischio caduta Copertura a capanna L ACCESSO (Dimensionamento ) DIMENSIONAMENTO 70 cm. 75 cm. Caratteristiche accesso alla copertura:i interno od esterno, in grado di garantire il passaggio ed il trasferimento di un operatore e di materiali ed utensili in condizioni di sicurezza. In particolare un accesso interno deve possedere le seguenti caratteristiche: 1. ove l accesso sia costituito da una apertura verticale, la stessa deve avere una larghezza minima di 0,70 m ed un altezza minima di 1,20 m.; 2. ove l accesso sia costituito da una apertura orizzontale od inclinata, la stessa deve essere dimensionata sui prevedibili ingombri di materiali e utensili da trasportare; se di forma rettangolare, il lato inferiore libero di passaggio deve essere almeno 0,70 m e comunque di superficie non inferiore a 0,50 mq ; 3. i serramenti delle aperture di accesso non devono presentare parti taglienti o elementi sporgenti a cui sia possibile rimanere impigliati nel passaggio ed il sistema di apertura dell'anta deve essere agevole e sicuro; Copertura a capanna PERCORSO IN COPERTURA (dimensionamento e posizionamento) Dal Punto di accesso si devono trovare ancoraggi in modo da consentire all operatore di arrivare al sistema principale di ancoraggio (linea o palo) I ganci del tipo UNI EN 517 costringono comunque l operatore a compiere manovre di aggancio/sgancio poco agevoli e non ergonomiche, soprattutto quando l operatore debba anche recare con sé la cassetta degli attrezzi o un dispositivo anticaduta retrattile da collegare alla linea anticaduta orizzontale. 1.50/2.00 m. 1.50/2.00 m m Copertura a capanna PERCORSO IN COPERTURA (dimensionamento e posizionamento) Dove tecnicamente possibile, si preferisca sostituire tale serie di ganci con una linea d ancoraggio continua formata da una fune in acciaio che abbia come estremo inferiore una piastra collegata alla parte portante della copertura e come estremo superiore uno dei supporti della linea orizzontale. Dato che tale linea non può essere definita orizzontale in quanto spesso ha inclinazione superiore a 15, per evitare lo scivolamento verso il basso in caso di caduta dovrà essere dotata di numerosi punti di attacco intermedi alla struttura, in modo che tali punti d attacco costituiscano arresto allo scivolamento, oppure si utilizzi un dispositivo guidato conforme alla norma EN 353.2, separabile dalla fune. Posizionamento ancoraggi caduta trattenuta Lunghezza Cordino 2m Posizionamento ancoraggi caduta trattenuta 2.60 m > 2,00 m Area operativa Distanza di sicurezza 2.00 m 2.30 m. circa Lunghezza max cordino BUONA PRASSI (1): Per una corretta progettazione del percorso non si dovrebbero utilizzare più di 3 ganci per lo spostamento su una falda inclinata (6 m. lunghezza max superabile con ganci come indicazione progettuale) Lunghezza area di sicurezza >2.00 m 5

7 Copertura a capanna PERCORSO IN COPERTURA BUONA PRASSI (1): La linea rigida ha caratteristiche di impatto visivo sia all esterno della copertura sia all interno della struttura assai modeste ma con costi nettamente superiori Area in sicurezza non soggetta a effetto pendolo con lunghezza del Copertura sistema di trattenuta a pari capanna alla soluzioni lunghezza progettuali della falda Posizionamento ancoraggi caduta trattenuta Lunghezza Cordino: L = 2m Distanza di trattenuta L > 2,00 m 2.00/ 2.30 m. 2.00/ 2.30 m. L uso diffuso di ganci non è una Soluzione accettabile per la normativa toscana L impiegoi di dispositiviiti i di ancoraggio puntuali o ganci di sicurezza da tetto è consentito solo per brevi spostamenti o laddove le linee di ancoraggio risultino non installabili per le caratteristiche delle coperture. Linea d ancoraggio orizzontale rigida o flessibile, che abbia la lunghezza necessaria per coprire tutta l area interessata normalmente viene utilizzata per il fissaggio di tale sistema quasi tutta la lunghezza della trave di colmo lasciando uno spazio libero alle estremità di circa 2.00/2,30 m per evitare il pericolo di caduta alle estremità 2.00/ 2.30 m. 2.00/2,30 m. 30 Area Operativa raggiungibile R 2,60 m Posizionamento ancoraggi caduta trattenuta m. <2.30 m. circa 2.00 m m. circa < 2.56 m. circa Gancio di trattenuta Copertura a capanna < 2.30 m. circa (consigliata 2.00 m per una miglior ergonomia) BUONA PRASSI (1): Utilizzando opportuni ganci è possibile risolvere qualsiasi tipologia di copertura e diversi pacchetti di copertura con spessori diversi, anche il fissaggio alla struttura può avvenire con sistemi diversi o con soluzioni che il progettista può adattare e certificare nella relazione di calcolo Punto di trattenuta Copertura a capanna 2,60 m. circa 2.00/ 2.30 m. circa Una serie di ganci EN 517 tipo B, lungo le falde laterali, oppure, anche in questo caso, si preferisca installare una linea di trattenuta in fune metallica, che permetta all operatore di avvicinarsi alle estremità laterali della falda, ove il dispositivo anticaduta, collegato alla linea orizzontale, non può proteggerlo da una caduta laterale, con conseguente effetto pendolo. Tale linea di trattenuta andrà installata a distanza > 200 cm circa dalle estremità praticabili laterali della copertura e servirà come punto d ancoraggio mobile cui l operatore si collegherà tramite il cordino da 2 m. L uso di ganci di trattenuta parallelamente alla linea di gronda può essere omessa se si valuta il tirante d aria minimo in funzione del dispositivo anticaduta ipotizzato 6

8 Copertura a capanna 2,60 m. circa 2.00/ 2.30 m. circa sia i ganci o le linee laterali ed inferiori non sostituiscono il dispositivo anticaduta ancorato alla linea orizzontale, ma svolgono funzioni di trattenuta complementari a quella anticaduta del dispositivo anticaduta, per evitare cadute dalle falde laterali con effetto pendolo e per evitare cadute oltre la linea di gronda inferiore. Infatti bisogna tenere presente che, quando la distanza tra il ciglio di gronda e l operatore sia talmente ridotta da non consentire al dispositivo anticaduta di intervenire in tempo, può esservi caduta oltre il cornicione, con i conseguenti problemi connessi al recupero della persona in tempi brevi Copertura a capanna 2,60 m. circa 2.00/ 2.30 m. circa La soluzione che garantisce la massima sicurezza all operatore è una soluzione in grado di ipotizzare come elemento di riferimento la caduta totalmente trattenuta 2.30 m. circa situazione in cui si realizza la condizione di prevenzione totale di rischio di caduta dall alto, tramite un sistema di trattenuta che impedisce al lavoratore di raggiungere la zona in cui sussiste il rischio di caduta dall alto. Posizionamento Ancoraggi Punto in angolo (riflessioni) per consentire il raggiungimento dell angolo e il massimo grado di sicurezza operando in trattenuta si possono disporre due ganci UNI 517 o UNI 795 classe A secondo il seguente schema. Doppio cordino su due punti posti a distanza di circa 2.60 m dall angolo che distano circa 2.00 m dalla linea di gronda IN QUESTO CASO L OPERATORE E IMPOSSIBILITATO ACADERE 2.00 m. ESSENDO COLLEGATO A 3 PUNTI DUE DEI QUALI, INTERAGENDO TRA LORO, NON GLI CONSENTONO DI POTER CADERE Posizionamento Ancoraggi Punto in angolo (riflessioni) 200 cm 150 cm Esempio schematico di corretta progettazione di un sistema anticaduta per una copertura a falde inclinate rettilinee con l uso di linee orizzontali Copertura a capanna calcolo dello Spazio libero di caduta in sicurezza orizzontale La lunghezza x su falde di 35% varia da: 170 cm. lungo la linea di displuvio a 190 cm. lungo la linea di falda. La possibilità di caduta di un operatore dotato di cordino di 2 m. collegato ad una imbragatura e ad un ancoraggio posto a 2.60 lungo la linea di displuvio è quindi ridotta a pochi centimetri. La caduta complessiva essendo l allungamento del dissipatore direttamente proporzionale all altezza di caduta e della conseguente forza cinetica generata da una caduta. L allungamento massimo del sistema conforme alla UNI 355 deve risultare 175 cm testato per una massa di 100 kg. che cada liberamente per 4 metri. Nelle condizioni precedenti si può dimostrare che la caduta si riduce a poche decine di centimetri 184 cm Filmato Ancoraggi o fisso A1 B inclinata EN Linee di trattenuta laterali ed inferiore Distanza tra linee di trattenuta ed il ciglio > m. circa H = minima di caduta libera L assenza di ganci di trattenuta complementari, impone di verificare lo spazio libero di caduta in sicurezza, sotto il sistema di arresto, necessario a consentire una caduta senza che il lavoratore urti contro il suolo o altri ostacoli analoghi. 7

9 Spazio libero di caduta in sicurezza Spazio libero di caduta in sicurezza Spazio libero di caduta in sicurezza Lo spazio libero dipenderà dal tipo di sistema di arresto caduta impiegato. SISTEMA ANTICADUTA CON SISTEMA GUIDATO SU PUNTO DI ANCORAGGIO FISSO H= 3,5 m+lungh. Cordino H= (1 + lungh. Cordino ) se il punto di ancoraggio è una linea flessibile è necessario aggiungere la freccia massima ammessa dal sistema SISTEMA ANTICADUTA CON DISPOSITIVO RETRATTILE SU PUNTO DI ANCORAGGIO FISSO H= 4,50 m H= (1 + 1, ) se il punto di ancoraggio è una linea flessibile è necessario aggiungere la freccia massima ammessa dal sistema 2.00 max SISTEMA ANTICADUTA CON CORDINO L=2 + assorbitore SU PUNTO DI ANCORAGGIO FLESSIBILE H= 6,25 m Copertura a padiglione su pianta quadra Pensare che sia sufficiente un palo in grado di coprire una falda con estensione superiore ai 2 metri e un dispositivo retrattile o guidato è riduttivo perché non tiene conto di: 1. Angolo di piena efficacia del sistema che deve essere contenuto in circa 30 (effetto pendolo) altrimenti i tempi di reazione possono aumentare 2. La presenza di manufatti in copertura su cui l operatore può impattare come antenne, camini, impianti tecnologici Copertura a padiglione su pianta quadra 2.00/ 2.30 m. circa Punto di accesso esterno (scala opportunamente vincolata alla zona di sbarco) Piastra di salita B inclinata EN Palo UNI 795 A2 Ancoraggio UNI 795 classe A2 Ancoraggio UNI 795 classe A2/uni 517 Area in sicurezza non soggetta a effetto pendolo in cui la risposta dei sistemi è pienamente efficace Area in sicurezza non soggetta a effetto pendolo 2.30 m. circa Solo prevedendo ulteriori punti di ancoraggio internamente all area circolare si possono eliminare tutte le possibilità di caduta per effetto del tempo di reazione del dispositivo utilizzato. Questo è ancor più vero procedendo verso l esterno della copertura Copertura a di padiglione su pianta quadra (tirante d aria insufficiente) 8

10 Area di raggio 2.60 m raggiungibile con l uso combinato di cordino L max. 2 m. e dispositivo guidato Palo Ancoraggio UNI 795 classe A2 Area di raggio 2.60 m raggiungibile con l uso combinato di cordino L max. 2 m. e dispositivo guidato Palo Ancoraggio UNI 795 classe A2 Copertura a 4 falde m. circa Punto di accesso esterno (scala opportunamente vincolata alla zona di sbarco) Piastra di salita B inclinata EN d< 2.00 (1.50) d< 2.00 (1.50) Ganci UNI EN 517 ACCESSO ACCESSO Linea verticale <5.00 Superficie massima raggiungibile in sicurezza con l uso di cordino L max. 2 m. o dispositivo guidato (Raggio < 2.60 m. ) Palo UNI 795 A2 <2.30 <2.30 <2.30 <4.85 <2.30 <2.30 <2.30 <4.85 Palo UNI 795 A2 < 30 Copertura a padiglione su pianta quadra (tirante d aria insufficiente) Gancio di deviazione/trattenuta Superficie massima raggiungibile in sicurezza con l uso di cordino L max. 2 m. Copertura a padiglione su pianta quadra (tirante d aria insufficiente) Area di raggio 2.60 m raggiungibile con l uso combinato di cordino L max. 2 m. e dispositivo guidato Ancoraggio UNI 795 classe A2/uni 517 > 4.00 Ancoraggio UNI 795 classe A2/uni 517 Ancoraggio UNI 795 classe A2 UNI 517 ACCESSO < (1.50) <5.00 < 30 Copertura con testata di padiglione (tirante d aria sufficiente) Copertura con testata di padiglione (tirante d aria sufficiente) Copertura con testata di padiglione (tirante d aria limitato da presenza di terrazzo) 9

11 Copertura a falda unica (tirante d aria sufficiente) Copertura a falda unica (tirante d aria sufficiente) Area di raggio 2.60 m raggiungibile con l uso combinato di cordino L max. 2 m. e dispositivo guidato < 2.00 (1.50) > 4.00 Ancoraggio UNI 795 classe A2/uni 517 ACCESSO <5.00 Ancoraggio UNI 795 classe A2 UNI 517 < 30 <2.30 <4.85 ~2.00/2.30 Copertura con testata di padiglione (tirante d aria limitato da presenza di terrazzo) Copertura a falda unica (tirante d aria sufficiente) Copertura inclinata a falda unica (tirante d aria parzialmente sufficiente) Area di raggio 2.60 m raggiungibile con l uso combinato di cordino L max. 2 m. e dispositivo guidato ESEMPI Sage Gateshead Music Centre Lo spettacolare tetto del Sage Gateshead Music Centre pesa 750 tonnellate ed è composto da pannelli in acciaio inox e 250 pannelli in vetro. Se idealmente posato a terra su una superficie piana, il tetto corrisponderebbe all'area di due interi campi da calcio, con i suoi metri quadri. Ancoraggio UNI 795 classe A2 UNI 517 L'architetto Norman Foster ha avuto bisogno di applicare un sistema anticaduta sul tetto, destinato ad offrire al personale addetto alla manutenzione un accesso sicuro ai dispositivi di sospensione, al fine di potersi calare in tutta sicurezza lungo la superficie esterna della struttura. La soluzione tecnica compatibile con le esigenze estetiche è stata individuata in una guida in acciaio inossidabile che si adatta perfettamente al profilo della struttura e che consente di applicare la protezione anticaduta lungo l'intero tetto. ACCESSO Ancoraggio UNI 795 classe A2/uni

12 PARAPETTI Altezza di caduta Classe C 45 Copertura Piana Linea Anticaduta 2.10 m. circa Accesso Ancoraggio d angolo 5 m D>2.00 m. 2 m Classe B Classe A 10 Ancoraggio Terminale Ancoraggio intermedio Copertura Piana Anche l ubicazione di taluni impianti tecnologici dovrebbe essere disposta concependo una sicura manutenzione permanenti per pericolo di caduta interno Copertura Piana permanenti (DPC) Copertura Piana permanenti (DPC) 11

13 Copertura Piana non permanenti 12

14 Davide Crovetti, architetto i., è laureato presso la Facoltà di Architettura Valle Giulia Corso di Laurea in Gestione del Processo Edilizio Project Management dell Università degli Studi di Roma La Sapienza. Ha maturato significative esperienze in qualità di progettista, contabile, direttore dei lavori e coordinatore alla sicurezza di opere pubbliche. È docente presso i corsi per Coordinatori alla Sicurezza ai sensi del D.Lgs. n. 494/1996. Già autore per questa casa editrice del testo Guida pratica ai lavori del Genio militare, collabora con le redazioni di riviste di architettura e di lavori pubblici. ROBERTO ANGIONI DAVIDE CROVETTI y LA SICUREZZA NELLE COPERTURE Roberto Angioni, architetto, libero professionista, è laureato presso la Facoltà di Architettura dell Università degli Studi di Firenze. Ha partecipato al tavolo tecnico per la redazione del Regolamento cadute dall alto in di attuazione dell articolo 82, comma 16, della Legge Regionale Toscana n. 1/2005. In qualità di esperto della materia è docente nei corsi sull applicazione del regolamento per conto di ANCI Toscana e nei corsi di formazione per Coordinatori alla Sicurezza ai sensi del D.Lgs. n. 494/1996. È consulente e relatore in convegni sulla sicurezza nel settore edile. 62 COLLANA MANUALI La Guida alla progettazione di sistemi anticaduta si pone l obiettivo di costituire un valido supporto ai professionisti, all imprese, nonché ai committenti ed installatori, per progettare e realizzare coperture accessibili in sicurezza per l esecuzione dei successivi lavori di manutenzione. Alcune delle recenti normative emanate dagli Enti locali impongono, pena la decadenza della concessione edilizia, di individuare ed adottare i dispositivi permanenti per l accesso e il transito in sicurezza delle coperture. Necessità comunque derivante anche dall elaborazione del fascicolo delle informazioni utili ai fini della prevenzione e della protezione previsto dal D.Lgs. n. 494/1996, per la richiesta individuazione delle predisposizioni per la riduzione dei rischi per i successivi interventi all immobile. I criteri di progettazione, il confronto normativo, la corretta applicazione delle norme UNI, delle Linee Guida della Ispesl, lo stato dell arte dei sistemi anticaduta in commercio, gli esempi pratici sono gli elementi oggetto dell opera nata dall osmosi delle diverse esperienze degli autori. Gli addetti ai lavori possono trovare una raccolta normativa specifica, utili indicazioni per progettare e realizzare coperture che non siano solo l elemento strutturale di chiusura superiore del volume edificato, ma un luogo sicuro per il lavoro periodico di muratori, antennisti, idraulici. Tutta la modulistica, la normativa, gli esempi e i video, sono raccolte nel CD-ROM allegato il cui accesso è facilitato da una semplice ed intuitiva interfaccia. Il valore aggiunto finale dell opera è costituito dall accesso alle pagine del sito internet dedicato dove saranno disponibili gli aggiornamenti e le fonti normative. Roberto Angioni Davide Crovetti La sicurezza nelle coperture GUIDA ALLA PROGETTAZIONE DI SISTEMI ANTICADUTA AI SENSI DEL D.LGS. N. 494/1996 E DEI REGOLAMENTI LOCALI CD-ROM INCLUSO CON MODULISTICA, NORMATIVA, ESEMPI E VIDEO Euro 32,00

15 Speciale Corso CPT BUONO PRENOTAZIONE OFFERTA LANCIO NOVITA EDITORIALE DI PROSSIMA PUBBLICAZIONE LA SICUREZZA NELLE COPERTURE Guida alla progettazione di Sistemi Anticaduta ANGIONI CROVETTI La Guida alla progettazione di sistemi anticaduta si pone l obiettivo di costituire un valido supporto ai professionisti, all imprese, nonché ai committenti ed installatori, per progettare e realizzare coperture accessibili in sicurezza per l esecuzione dei successivi lavori di manutenzione. Alcune delle recenti normative emanate dagli Enti locali impongono, pena la decadenza della concessione edilizia, di individuare ed adottare i dispositivi permanenti per l accesso e il transito in sicurezza delle coperture. Necessità comunque derivante anche dall elaborazione del fascicolo delle informazioni utili ai fini della prevenzione e della protezione previsto dal D.L.gs. 494/96, per la richiesta individuazione delle predisposizioni per la riduzione dei rischi per i successivi interventi all immobile. I criteri di progettazione, il confronto normativo, la corretta applicazione delle norme UNI, delle Linee Guida della Ispesl, lo stato dell arte dei sistemi anticaduta in commercio, gli esempi pratici sono gli elementi oggetto dell opera nata dall osmosi delle diverse esperienze degli autori. Gli addetti ai lavori possono trovare una raccolta normativa specifica, utili indicazioni per progettare e realizzare coperture che non siano solo l elemento strutturale di chiusura superiore del volume edificato, ma un luogo sicuro per il lavoro periodico di muratori, antennisti, idraulici.. Tutta la documentazione, la normativa, e le esemplificazioni, anche in video, sono raccolte nel CD-ROM allegato il cui accesso è facilitato da una semplice ed intuitiva interfaccia Edizione: RICHIESTA INFORMAZIONI anche sul sito INVIARE VIA FAX AL 178/ O CONSEGNARE AL PERSONALE Architetto Roberto Angioni Arch.iunior Davide Crovetti info@coperturesicure.com Registrazione sito con 3 mesi abbonamento gratuito Nome Indirizzo Telefono

Protocollo Pratica Edilizia n... /... ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R n.1, art.82 c. 14 e 16- DPGR del n.

Protocollo Pratica Edilizia n... /... ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R n.1, art.82 c. 14 e 16- DPGR del n. Protocollo Pratica Edilizia... /... ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R. 03.01.2005 n.1, art.82 c. 14 e 16- DPGR del 23.11.2005 n.62/r RICHIEDENTE / COMMITTENTE: Residente/con sede via/piazza nome Cognome

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