Rilievi e profili altimetrici da foto interpretazione, collab. DIAP Sapienza Università di Roma

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Rilievi e profili altimetrici da foto interpretazione, collab. DIAP Sapienza Università di Roma"

Transcript

1

2 RESPONSABILE SCIENTIFICO Lucina Caravaggi COORDINATORE SCIENTIFICO Susanna Menichini URBANISTICA E ARCHITETTURA Cristina Imbroglini Progetto urbanistico e valutazioni ambientali, DATA Sapienza Università di Roma con Elena Cupisti Grazia di Giovanni Valentina Marino Massimiliano Paolini Leonardo Pompili Marco Vigliotti Rilievi, interpretazioni ed elaborazioni informatizzate relative a contesti urbani, spazi aperti ret, e sottoservizi, strumentazione urbanistica e stato di attuazione, effetti del sisma sui centri urbani, costruzione del Sistema Informativo Territoriale dei piani di Ricostruzione, assegn. Ludovica Buzzelli Indagini ed elaborazioni grafiche per la verifica di assoggettabilità dei Piani a valutazione ambientale strategica, assegn. Emanuela Carratoni, Fabio Cipriano Rilievi e profili altimetrici da foto interpretazione, collab. Orazio Carpenzano con Fabio Balducci Armando Iacovantuono Alessandro Pirisi Valentina Sales Vincenzo Sammito Progetti di riqualificazione degli spazi pubblici nei centri storici, Indagini, interpretazioni ed elaborazioni relative a spazi pubblici significativi, temi dominanti, interventi di progetto e sintesi grafiche, collab. Valentina Azzone Organizzazione, quadro tecnico economico, collab. Maurizio Alecci Responsabile Centro Progetti, NORMATIVA Alfredo Fioritto con Rossana Corrado Architettura normativa e impostazione delle NTA, Facoltà di Giurisprudenza, Università di Pisa Sviluppo delle NTA e iter attuativo, collab.

3 STRUTTURE, GEOLOGIA, GEOTECNICA SISMICA Luigi Sorrentino Luis D. Decanini Fabrizio Mollaioli Monica Pasca Coordinamento, DISG Sapienza Università di Roma Catalogo sismico locale, pericolosità sismica, indagini di sismicità storica; Percorsi e spazi sicuri; Norme Tecniche di Attuazione, DISG Sapienza Università di Roma Augusto Desideri Giuseppe Lanzo Enzo Fontanella Domenico Liberatore Patrizia Trovalusci Renato Masiani Laura Liberatore Giorgio Monti Marc'Antonio Liotta con Giuseppe Scalora Fabio Fumagalli Beatrice Vivio Maria Vitiello Mattia Marini Chiara Andreotti Annachiara Bertino Pietro Paviglianiti Elisabetta Raglione Laura Ronchetti Italia Vinciguerra Alessandra Marotta Dissesti; Pericolosità connessa ad eventi franosi e fenomeni erosivi; Pendenze; Microzone omogenee in prospettiva sismica e indagini, DISG Sapienza Università di Roma Aggregati edilizi di intervento; Consorzi e proposte di intervento; Accessi e cavalcavia; Elementi costruttivi; Categorie di Intervento; Criteri per le priorità di intervento, DISG Sapienza Università di Roma Agibilità, danno e vulnerabilità; Demolizioni e messa in sicurezza; Categorie di intervento, DISG Sapienza Università di Roma Unità edilizie; Categorie di Intervento; Percorsi e spazi sicuri; Norme Tecniche di Attuazione; Danneggiamenti in occasione dei terremoti storici; Edifici vincolati e potenzialmente di pregio, DISG Sapienza Università di Roma Unità edilizie (definizione); Tipi edilizi (definizione); Categorie d Intervento (definizione); Percorsi e spazi sicuri (definizione); Norme Tecniche di Attuazione (definizione), collab. DISG Sapienza Università di Roma Aggregati edilizi di intervento (definizione); Criteri e priorità di intervento (definizione); Norme Tecniche di Attuazione (aspetti strutturali), assegn. DISG Sapienza Università di Roma Evoluzione dei centri storici; Danneggiamenti in occasione dei terremoti; Edifici vincolati e potenzialmente di pregio (comuni di Rocca di Mezzo, Rocca di Cambio, Lucoli), assegn. DISG Sapienza Università di Roma Evoluzione dei centri storici; Danneggiamenti in occasione dei terremoti; Edifici vincolati e potenzialmente di pregio (comune di Ovindoli ), assegn. DSDRA Sapienza Università di Roma Dissesti; Pericolosità connessa ad eventi franosi e fenomeni erosivi; Pendenze; Microzone omogenee in prospettiva sismica e indagini, assegn. DISG Sapienza Università di Roma Perimetrazioni e ambiti del Piano di Ricostruzione; Aggregati edilizi di intervento; Consorzi e proposte di intervento; Unità edilizie; Tipi edilizi; Accessi e cavalcavia; Elementi costruttivi; Agibilità, danno e vulnerabilità; Demolizioni e messa in sicurezza; Categorie di Intervento, Edifici potenzialmente di pregio; Percorsi e spazi sicuri; Criteri per le priorità di intervento, assegn. e collab. DISG Sapienza Università di Roma Catalogo sismico locale, pericolosità sismica, indagini di sismicità storica; Percorsi e spazi sicuri (definizione); Norme Tecniche di Attuazione; Elementi per il Quadro Tecnico Economico collab. DISG Sapienza Università di Roma

4 RIQUALIFICAZIONE URBANA E RIPIANIFICAZIONE TERRITORIALE Raffaele Panella Piero Ostilio Rossi Roberto Secchi Benedetto Todaro Alessandra Capuano Stefano Catucci Rosalba Belibani Laura Berardi Andrea Bruschi Alessandra Criconia Mara Memo Manuela Raitano Luca Reale Guendalina Salimei Fabrizio Toppetti

5 Guida 2 Guida al riconoscimento delle Unità Edilizie INDICE 1 MAPPATURA DELLE UNITÀ EDILIZIE Introduzione Definizione di UE Esemplificazione del riconoscimento delle UE... 2 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI MAPPATURA DELLE UNITÀ EDILIZIE 1.1 Introduzione La base cartografica fornita dall Amministrazione Comunale è il particellare catastale. Tale riferimento però, non riportando la consistenza muraria dei tessuti edilizi, non può costituire un valido riferimento per le attività di rilievo e progetto degli edifici. In conseguenza di ciò, si è ritenuto opportuno definire una mappa sintetica delle unità edilizie (UE), cui associare le informazioni descritte nei successivi paragrafi. 1.2 Definizione di UE Si definisce Unità Edilizia (UE) una porzione di tessuto costituita dall aggregazione tridimensionale di cellule da cielo a terra e caratterizzata da una propria individualità tipomorfologica, architettonica, costruttiva e funzionale, consistente generalmente in un insieme di più UI. L UE esprime il risultato fisico ed architettonico del rapporto formale tra il contesto urbano ed il tipo edilizio. Dai loro molteplici modi di combinarsi nel tempo e nello spazio ha origine la ricchezza morfologica del costruito storico. In tale prospettiva, la tipologia che caratterizza l entità costruita è superata dalla forma che essa assume nella produzione lenta dell architettura. Ciascuna UE è caratterizzata da un attuale livello di strutturazione ed evoluzione formale in rapporto sia alla morfologia ed alla consistenza architettonica della sua figura (le pareti di facciata), sia alla sua forma (la struttura geometrico-costruttiva sviluppata nel tempo in un luogo, e nelle tre direzioni dello spazio). Una UE è riconoscibile caso per caso a partire da una configurazione originaria, in genere coincidente per gli edifici seriali con un tipo elementare monocellulare, e dall interpretazione critica dei suoi meccanismi processuali di crescita e di trasformazione. La conoscenza dei caratteri architettonici e formali delle UE (e del relativo movimento processuale di produzione di lunga durata ) deve sempre precedere ed orientare la progettazione strutturale e antisismica dei sistemi edilizi, in un inscindibile intreccio tra configurazioni geometrico/spaziali e caratteristiche fisico/strutturali, tra caratteri tipomorfologici e prestazioni dei materiali (Monti e Scalora 2010, p. 120). 1

6 1.3 Esemplificazione del riconoscimento delle UE Le mappe catastali particellari (Figura 1) non permettono l automatico riconoscimento delle UE, per cui talvolta può accadere che in una stessa particella siano presenti più UE (Figura 2-Figura 3), oppure che più particelle sono parte di un unica UE (Figura 4- Figura 5), o ancora che una porzione di particella coincida con una UE, mentre la rimanente (fusa ad un'altra ad essa contigua) costituisca invece una distinta UE. È d altro canto evidente che una UE può comprendere al proprio interno più unità immobiliari. L individuazione e la successiva mappatura delle UE per ogni nucleo storico (Figura 6) permette di lavorare su una base informativa più aderente alla reale strutturazione formale dell edificato e di orientare conseguentemente le previsioni pianificatorie sugli interventi. Figura 1. Ovindoli, Capoluogo. Mappa particellare. 2

7 a) b) Figura 2. Ovindoli, particella 367: a). Mappa particellare; b) Mappa delle UE (cfr Figura 3). a) b) c) d) Figura 3. Ovindoli, particella 367: Riconoscimento delle UE. 3

8 a) b) Figura 4. Colle, particelle catastali , 481, 502: a) Mappa particellare; b) Mappa delle UE. a) b) Figura 5. Colle: esemplificazione di individuazione dell UE 475z (Figura 4) sulla base dell'organizzazione delle bucature sul fronte: allineamento orizzontale e cornici, e del sistema di accessi all'ue. 4

9 Figura 6. Ovindoli, Capoluogo. Mappa delle UE. 5

10 Il processo di individuazione delle UE è basato sull analisi geometrica del particellare catastale (ove possibile anche utilizzando i catasti storici), delle ortofoto aeree, nonchè degli elementi tipologici e formali degli edifici riscontrati sul campo. Il particellare fa emergere i primi elementi significativi che concorrono al riconoscimento delle UE: ad esempio il rilevamento di flessi (rotazioni) o disassamenti (discontinuità) fra particelle fornisce importanti elementi di valutazione sulla qualità ed efficacia delle connessioni spaziali fra cellule adiacenti, nonché sulla sequenza temporale delle varie fasi di realizzazione degli edifici (Figura 7). Naturalmente l individuazione di tali caratteri fisici se non appartiene ad una strategia conoscitiva del costruito storico più ampia ed integrativa non è di per sé esaustiva. I tessuti urbani derivano infatti dall interazione reciproca di tre elementi costitutivi principali: le strade, gli isolati e gli spazi aperti di relazione. Le strade diventano, di volta in volta, percorsi di adduzione, percorsi di impianto, percorsi di collegamento. Gli isolati si articolano in lotti e fabbriche. Dalla continua dialettica tra struttura viaria, complessi architettonici e spazi di relazione derivano aggregati edilizi con una strutturazione formale più o meno complessa ed articolata. In tale contesto, appare chiaro che il contorno planimetrico di una unità edilizia può quindi essere fortemente condizionato dalla configurazione spaziale urbana (slarghi, strade, orografia, ecc.), oppure esso stesso può risultare dall accorpamento di più case elementari originarie. È dunque necessario procedere anche ad una attenta lettura dei caratteri degli alzati. Una prima indicazione per il riconoscimento delle UE in elevato è data dalla linea di gronda, in quanto generalmente un unità edilizia è caratterizzata da un uguale quota di imposta della copertura (Figura 8); anche in questo caso il dato è da assumersi in maniera critica, perché coperture e cornicioni sono nel tempo oggetto di rifacimenti, totali o parziali (Figura 9-Figura 11), e comunque non singolarmente. Estremamente significativa è l analisi delle morfologia delle bucature: il loro allineamento verticale, infatti, suggerisce un impostazione unitaria del progetto (Figura 12); dall osservazione dell allineamento orizzontale delle finestre è possibile invece ricavare indicazioni sulla quota dei solai (Figura 5 e Figura 13). Ulteriori indizi rilevanti per il riconoscimento delle UE emergono dallo studio delle caratteristiche formali e tipologiche di cornici, mensole, balconi, cornicioni ed altri elementi di finitura (Figura 13). L'osservazione degli edifici dalla strada spesso non permette la determinazione della loro profondità (Figura 14). A tal riguardo, è stata fondamentale l analisi dell'ambito edilizio mediante l'uso delle ortofoto aeree (Figura 13 e Figura 15), che consentono con sufficiente approssimazione una ricostruzione dell andamento, della pendenza, del numero delle falde delle coperture, nonché lo studio degli accessi alle fabbriche. In considerazione di quanto sopra espresso, volendo esplicitare il rapporto fra Unità Strutturale (US) ed Unità Edilizia (UE), possiamo affermare che ciascuna US in ragione della modalità di produzione spaziale e morfologica della UE e delle azioni cui essa è soggetta può essere riconoscibile come: coincidente con il contorno plani volumetrico di una singola UE (come nel caso di un edificio in linea prodottosi nel tempo dall accorpamento di più case elementari a schiera (o pseudoschiere) e da successive stratificazioni tettoniche, o di una fabbrica ottenuta per integrale ristrutturazione di UE contigue, oppure di una casa architettonicamente chiusa, espressione di una progettazione e realizzazione unitaria rimasta nel tempo sostanzialmente inalterata); formata da più corpi edilizi distinguibili all interno di una stessa UE (come nel caso di una fabbrica ottenuta per accorpamento di case a schiera contigue attraverso la semplice apertura di bucature sul muro laterale in comune e la sola riconfigurazione delle facciate, oppure di un edificio ampliato attraverso l'aggiunta integrale di un volume); composta da più UE architettonicamente e morfologicamente distinguibili, ma caratterizzate da vincoli spaziali di reciproca dipendenza topologica o meccanica (come nel caso rispettivamente di sistemi edilizi implicanti relazioni di "sopradiacenza" e di edifici in contatto su lati opposti del percorso). 6

11 È dunque alla UE, e non alla particella catastale, che sono attribuite caratteri di consistenza edilizia, quali il numero di piani e le altezze, indispensabili per stimare, pur sommariamente, un quadro tecnico-economico della ricostruzione più vicino alla realtà. Inoltre, il riferimento alla UE consente di evitare frammentazione delle indicazioni prescrittivo-prestazionali all interno di una fabbrica che presenta caratteri architettonici di unitarietà, o viceversa di imporre tali indicazioni a oggetti immotivatamente ampi. L analisi degli elementi illustrati porta ad esprimere una valutazione che non sempre può dirsi definitiva sull individuazione dell UE. Nei casi più complessi, infatti, è possibile che nuove indicazioni, emergenti da studi successivi e sopralluoghi all interno degli edifici, permettano di integrare ed affinare la precedente interpretazione. Il metodo di lavoro applicato si configura infatti come un approccio conoscitivo del costruito storico evolutivo ed incrementale, aperto ad accogliere ed elaborare nuove informazioni. Figura 7. a) Ovindoli, Particelle 1124, 695 e 697; riconoscimento delle UE sulla base di rotazioni e discontinuità murarie. 7

12 a) b) c) d) Figura 8. Rocca di Mezzo, Terranera, unità edilizia 412z (particelle 412 e 414). Riconoscimento delle UE: a) e b) analisi dell alzato; c) analisi dell ortofoto; d) individuazione planimetrica. 8

13 Figura 9. Ovindoli, Particelle 378 e 661; malgrado l uniformità di quota delle UE 378e e 661g l interruzione della copertura e il flesso consentono di distinguere due unità. Viceversa, il netto salto di quota fra le coperture evidenzia le UE 661g e 661e. 9

14 a) b) c) d) Figura 10. Rocca di Mezzo, Terranera, particella 317. Riconoscimento delle UE: a) e b) analisi dell alzato; c) analisi dell ortofoto; d) individuazione planimetrica. 10

15 Figura 11. Ovindoli, Particella 683; riconoscimento delle UE malgrado il salto di quota della copertura. Se la linea di separazione anziché interna fosse stata considerata confine fra UE, ciascuna delle due avrebbe una consistenza immobiliare non idonea. Figura 12. Lucoli, frazione di Colle: individuazione di una UE attraverso l analisi dell allineamento verticale delle bucature. 11

16 a) b) c) d) Figura 13. Rocca di Mezzo, Terranera, particella 415. Riconoscimento delle UE: a) e b) analisi dell alzato; c) analisi dell ortofoto; d) individuazione planimetrica. 12

17 a) b) Figura 14. Ovindoli, Particella 661. Individuazione delle UE in prospetto ma non in profondità (cfr Figura 15). Figura 15. Ovindoli, Particella 661. Individuazione della profondità di una UE attraverso l analisi dell ortofoto. 13

18 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI Scalora, G, Monti G La conservazione dei centri storici in zona sismica. Un metodo operativo di restauro urbano. Milano: Academia Universa Press. 14

Rilievi e profili altimetrici da foto interpretazione, collab. DIAP Sapienza Università di Roma

Rilievi e profili altimetrici da foto interpretazione, collab. DIAP Sapienza Università di Roma RESPONSABILE SCIENTIFICO Lucina Caravaggi COORDINATORE SCIENTIFICO Susanna Menichini URBANISTICA E ARCHITETTURA Cristina Imbroglini Progetto urbanistico e valutazioni ambientali, DATA Sapienza Università

Dettagli

Luis D. Decanini Fabrizio Mollaioli Monica Pasca. Augusto Desideri Giuseppe Lanzo Enzo Fontanella. Domenico Liberatore Patrizia Trovalusci

Luis D. Decanini Fabrizio Mollaioli Monica Pasca. Augusto Desideri Giuseppe Lanzo Enzo Fontanella. Domenico Liberatore Patrizia Trovalusci RESPONSABILE SCIENTIFICO STRUTTURE, GEOLOGIA, GEOTECNICA SISMICA Lucina Caravaggi DIAP Sapienza Università di Roma COORDINATORE SCIENTIFICO Susanna Menichini DIAP Sapienza Università di Roma Luigi Sorrentino

Dettagli

Luis D. Decanini Fabrizio Mollaioli Monica Pasca. Augusto Desideri Giuseppe Lanzo Enzo Fontanella. Domenico Liberatore Patrizia Trovalusci

Luis D. Decanini Fabrizio Mollaioli Monica Pasca. Augusto Desideri Giuseppe Lanzo Enzo Fontanella. Domenico Liberatore Patrizia Trovalusci RESPONSABILE SCIENTIFICO STRUTTURE, GEOLOGIA, GEOTECNICA SISMICA Lucina Caravaggi DIAP Sapienza Università di Roma COORDINATORE SCIENTIFICO Susanna Menichini DIAP Sapienza Università di Roma Luigi Sorrentino

Dettagli

GOVERNARE IL RISCHIO. La ricostruzione dei piccoli comuni abruzzesi. Governare il rischio = prevenire

GOVERNARE IL RISCHIO. La ricostruzione dei piccoli comuni abruzzesi. Governare il rischio = prevenire Governare il rischio = prevenire I piani di, Convegno come previsto internazionale dal decreto del Commissario Delegato per la Ricostruzione 3/2010, hanno il triplice scopo di garantire la, promuovere

Dettagli

LETTURA DELL EVOLUZIONE DEL TESSUTO EDILIZIO

LETTURA DELL EVOLUZIONE DEL TESSUTO EDILIZIO LETTURA DELL EVOLUZIONE DEL TESSUTO EDILIZIO Sandra Vecchietti INU Emilia Romagna GLI AGGREGATI EDILIZI: CASI APPLICATIVI Sandra Vecchietti Bologna 10-06-2013 1 Unità Strutturale La presentazione è articolata

Dettagli

Rilievi e profili altimetrici da foto interpretazione, collab. DIAP Sapienza Università di Roma

Rilievi e profili altimetrici da foto interpretazione, collab. DIAP Sapienza Università di Roma RESPONSABILE SCIENTIFICO Lucina Caravaggi DIAP Sapienza Università di Roma COORDINATORE SCIENTIFICO Susanna Menichini DIAP Sapienza Università di Roma URBANISTICA E ARCHITETTURA Cristina Imbroglini Progetto

Dettagli

Rilievi e profili altimetrici da foto interpretazione, collab. DIAP Sapienza Università di Roma

Rilievi e profili altimetrici da foto interpretazione, collab. DIAP Sapienza Università di Roma RESPONSABILE SCIENTIFICO Lucina Caravaggi DIAP Sapienza Università di Roma COORDINATORE SCIENTIFICO Susanna Menichini DIAP Sapienza Università di Roma URBANISTICA E ARCHITETTURA Cristina Imbroglini Progetto

Dettagli

lezione n.7: meccanismi di collasso

lezione n.7: meccanismi di collasso CONSOLIDAMENTO DEGLI EDIFICI STORICI prof PAOLO FACCIO (Università IUAV di Venezia ) A.A. 2012 2013 lezione n.7: meccanismi di collasso ALCUNE CONSIDERAZIONI SUI MECCANISMI DI COLLASSO Rapporto tra tecnica

Dettagli

Rilievi e profili altimetrici da foto interpretazione, collab. DIAP Sapienza Università di Roma

Rilievi e profili altimetrici da foto interpretazione, collab. DIAP Sapienza Università di Roma RESPONSABILE SCIENTIFICO Lucina Caravaggi DIAP Sapienza Università di Roma COORDINATORE SCIENTIFICO Susanna Menichini DIAP Sapienza Università di Roma URBANISTICA E ARCHITETTURA Cristina Imbroglini Progetto

Dettagli

Rilievi e profili altimetrici da foto interpretazione, collab. DIAP Sapienza Università di Roma

Rilievi e profili altimetrici da foto interpretazione, collab. DIAP Sapienza Università di Roma RESPONSABILE SCIENTIFICO Lucina Caravaggi COORDINATORE SCIENTIFICO Susanna Menichini URBANISTICA E ARCHITETTURA Cristina Imbroglini Progetto urbanistico e valutazioni ambientali, DATA Sapienza Università

Dettagli

L analisi stratigrafica delle murature in elevato

L analisi stratigrafica delle murature in elevato Rilievo dell architettura. Il rilievo per l archeologia L analisi stratigrafica delle murature in elevato Rilevare la struttura muraria ed i suoi corredi funzionali ed estetici, costituisce una operazione

Dettagli

Rilievi e profili altimetrici da foto interpretazione, collab. DIAP Sapienza Università di Roma

Rilievi e profili altimetrici da foto interpretazione, collab. DIAP Sapienza Università di Roma RESPONSABILE SCIENTIFICO Lucina Caravaggi DIAP Sapienza Università di Roma COORDINATORE SCIENTIFICO Susanna Menichini DIAP Sapienza Università di Roma URBANISTICA E ARCHITETTURA Cristina Imbroglini Progetto

Dettagli

Perimetrazione del Centro di Antica e Prima Formazione del Comune di San Teodoro. Comune di: San Teodoro. Scheda 1/3

Perimetrazione del Centro di Antica e Prima Formazione del Comune di San Teodoro. Comune di: San Teodoro. Scheda 1/3 Scheda 1/3 LOCALIZZAZIONE OROGRAFICA E TIPOLOGICA DELL INSEDIAMENTO Individuazione dei caratteri geomorfologici e aggregazione sul territorio delle cortine edilizie. Il nucleo storico dell abitato si estende

Dettagli

AGGREGATI EDILIZI E PIANIFICAZIONE

AGGREGATI EDILIZI E PIANIFICAZIONE AGGREGATI EDILIZI E PIANIFICAZIONE INTERVENTI SU EDIFICI IN AGGREGATO DISSESTI IDROGEOLOGICI PIANIFICAZIONE URBANISTICA TERREMOTO DEL CENTRO ITALIA Teramo, 9 giugno 2017 UFFICIO SPECIALE RICOSTRUZIONE

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNO SCOLASTICO

PROGRAMMAZIONE ANNO SCOLASTICO Istituto Tecnico Statale per Geometri E. Forcellini Feltre PROGRAMMAZIONE ANNO SCOLASTICO 2009-2010 Docente: Classe: prof. Maurizio Zucco IV a corso A e B Disciplina: DISEGNO E PROGETTAZIONE Programma:

Dettagli

Indice. Allegato tecnico... Schemi grafici Determinazione del danno strutturale degli edifici di tipo E

Indice. Allegato tecnico... Schemi grafici Determinazione del danno strutturale degli edifici di tipo E Indice 1. Premessa.... 2 2. Analisi del danno e del comportamento strutturale... 2 2.3. Descrizione del comportamento strutturale... 3 2.4. Analisi del danno.... 3 Allegato tecnico.... Schemi grafici Determinazione

Dettagli

Le schede CLE. Condizione Limite per L Emergenza. 5 Luglio 2012 Dipartimento della Protezione Civile Auditorium E. Di Cicco

Le schede CLE. Condizione Limite per L Emergenza. 5 Luglio 2012 Dipartimento della Protezione Civile Auditorium E. Di Cicco Attuazione art. 11 L.77/09 OPCM 3907 e 4007 5 Luglio 2012 Dipartimento della Protezione Civile Auditorium E. Di Cicco Gruppo di lavoro per l elaborazione delle schede per l analisi della CLE Mauro Dolce

Dettagli

387s PSC 2004 INSEDIAMENTI ED EDIFICI DEL TERRITORIO RURALE ANALISI E NORMATIVA COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA PROVINCIA DI FORLI -CESENA

387s PSC 2004 INSEDIAMENTI ED EDIFICI DEL TERRITORIO RURALE ANALISI E NORMATIVA COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA PROVINCIA DI FORLI -CESENA PSC 2004 LR 24 marzo 2000 n. 20 art. 28 PROVINCIA DI FORLI -CESENA COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA INSEDIAMENTI ED EDIFICI DEL TERRITORIO RURALE ANALISI E NORMATIVA Lr 24 marzo 2000, n. 20 artt. A-8 e A-16;

Dettagli

Legge n.13/2015 della Regione Siciliana per i centri storici Le esperienze applicative - MODICA -

Legge n.13/2015 della Regione Siciliana per i centri storici Le esperienze applicative - MODICA - Legge n.13/2015 della Regione Siciliana per i centri storici Le esperienze applicative - MODICA - L area oggetto di studio L area oggetto dello studio è classificata Zona A3 - Centro storico, comprendente

Dettagli

Indice sommario Capitolo 1 Conoscenza empirica e analisi delle strutture Capitolo 2 Il percorso di conoscenza

Indice sommario Capitolo 1 Conoscenza empirica e analisi delle strutture Capitolo 2 Il percorso di conoscenza Indice sommario Premessa (C. Blasi)... pag. IX Capitolo 1 Conoscenza empirica e analisi delle strutture 1.1 Una ragionevole rivalutazione della conoscenza empirica e dell analisi cinematica delle strutture

Dettagli

Rilievi e profili altimetrici da foto interpretazione, collab. DIAP Sapienza Università di Roma

Rilievi e profili altimetrici da foto interpretazione, collab. DIAP Sapienza Università di Roma RESPONSABILE SCIENTIFICO Lucina Caravaggi DIAP Sapienza Università di Roma COORDINATORE SCIENTIFICO Susanna Menichini DIAP Sapienza Università di Roma URBANISTICA E ARCHITETTURA Cristina Imbroglini Progetto

Dettagli

U.M.I. 29 LEGENDA. Perimetrazione ed identificazione U.M.I.

U.M.I. 29 LEGENDA. Perimetrazione ed identificazione U.M.I. LOCALIZZAZIONE Fg 36 Mapp 300 scala 1:1.000 LEGENDA Perimetrazione ed identificazione Possibili lotti o fasi distinte di attuazione degli interventi all'interno della Perimetrazione ed identificazione

Dettagli

ANALISI STRUTTURE AGRICOLE.

ANALISI STRUTTURE AGRICOLE. ANALISI STRUTTURE AGRICOLE. Numerosi studi (Barbieri 1923; Biasutti, 1932; Pagano et al., 1936; Franciosa, 1942; Samonà, 1954; Saibene 1955) hanno evidenziato la diffusione dell edilizia rurale sull intero

Dettagli

LICEO ARTISTICO STATALE Giacomo e Pio Manzù BERGAMO TABELLA DEI MINIMI DISCIPLINARI TRIENNIO RIFORMA DISCIPLINE PROGETTUALI

LICEO ARTISTICO STATALE Giacomo e Pio Manzù BERGAMO TABELLA DEI MINIMI DISCIPLINARI TRIENNIO RIFORMA DISCIPLINE PROGETTUALI DISCIPLINE PROGETTUALI CLASSE TERZA MODULO ARGOMENTO/CONTENUTI OBIETTIVI MINIMI Riepilogo dei metodi proiettivi del disegno tecnico: - Proiezioni cilindriche proiezioni ortogonali (metodo di Monge) assonometrie

Dettagli

COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA

COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA INDAGINE CONOSCITIVA SUL PATRIMONIO EDILIZIO NEL CENTRO STORICO DI SAN PIERO SCHEDA DI ANALISI E DISCIPLINA ATTUATIVA L.R. n. 20/2000, Art. A-7 Nome: Via: G. Marconi n. 5, 7,

Dettagli

- Solai rigidi e resistenti nel piano. - Ammorsamenti tra muri ortogonali. - Presenza di catene. - Presenza di cordoli ai piani

- Solai rigidi e resistenti nel piano. - Ammorsamenti tra muri ortogonali. - Presenza di catene. - Presenza di cordoli ai piani Connessioni Effetto scatola Se l effetto scatola funziona efficacemente, le pareti dell edificio sono sollecitate nel proprio piano anziché in direzione ortogonale - Solai rigidi e resistenti nel piano

Dettagli

SCHEDE AEDES ACCORGIMENTI SULL ESATTA COMPILAZIONE

SCHEDE AEDES ACCORGIMENTI SULL ESATTA COMPILAZIONE SCHEDE AEDES ACCORGIMENTI SULL ESATTA COMPILAZIONE TERREMOTO DEL CENTRO ITALIA Teramo, 9 giugno 2017 UFFICIO SPECIALE RICOSTRUZIONE REGIONE ABRUZZO a cura di Arch. Roberto Orsatti e Ing. Simona Cocciolone

Dettagli

Comune di Settimo San Pietro (Cagliari) Assessorato all Urbanistica

Comune di Settimo San Pietro (Cagliari) Assessorato all Urbanistica Comune di Settimo San Pietro (Cagliari) Assessorato all Urbanistica Linee guida per gli interventi edilizi nelle more della formazione del Piano particolareggiato per il Centro Matrice ed in attuazione

Dettagli

LA MONTAGNA RESILIENTE Sicurezza, coesione e vitalità nella ricostruzione dei territori abruzzesi

LA MONTAGNA RESILIENTE Sicurezza, coesione e vitalità nella ricostruzione dei territori abruzzesi isbn euro 38,00 978-88-7462-669-4 LA MONTAGNA RESILIENTE Sicurezza, coesione e vitalità nella ricostruzione dei territori abruzzesi a cura di Lucina Caravaggi pubblici rivolti al patrimonio edilizio e

Dettagli

RISCHIO SISMICO e centri storici

RISCHIO SISMICO e centri storici RISCHIO SISMICO e centri storici Palermo 26 novembre 2016 arch. urb. Ennio Nonni Email: ennio.nonni@romagnafaentina.it La definizione degli obiettivi urbanistici dalla NORMA alla PRESTAZIONE SICUREZZA

Dettagli

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE COMUNE DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA LOCALITA VICIOMAGGIO VIA DELL OLMO PIANO ATTUATIVO N. 163 PER LA REALIZZAZIONE DI UN EDIFICIO ABITATIVO PLURIFAMILIARE E CONTESTUALI OPERE DI SISTEMAZIONE ESTERNA NORME

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. per la

PROTOCOLLO D INTESA. per la PROTOCOLLO D INTESA COMUNE DI POTENZA per la VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITA SISMICA E DEFINIZIONE DI STRATEGIE DI INTERVENTO PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO SISMICO DEGLI EDIFICI RESIDENZIALI IN CEMENTO

Dettagli

DOCUMENTO PRELIMINARE ALLA PROGETTAZIONE CONCORSO DI IDEE: REALIZZAZIONE DI UN PARCO URBANO E DI UN AREA ATTREZZATA

DOCUMENTO PRELIMINARE ALLA PROGETTAZIONE CONCORSO DI IDEE: REALIZZAZIONE DI UN PARCO URBANO E DI UN AREA ATTREZZATA COMUNE DI SAN LUCA 89030 PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA C.so Corrado Alvaro n. 2, 89030 San Luca Provincia di Reggio Calabria Partita IVA 00818910804/Codice Fiscale 81002990802 Tel. 0964/985012 Fax 0964/985720

Dettagli

RELAZIONE TECNICA DELLA PROGETTAZIONE

RELAZIONE TECNICA DELLA PROGETTAZIONE RELAZIONE TECNICA DELLA PROGETTAZIONE Oggetto: Piano di recupero in zona B0-CU* per interventi di restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione urbanistica ed ampliamenti, di un nucleo storico-residenziale

Dettagli

COMUNE DI SESTO S. GIOVANNI PROVINCIA DI MILANO

COMUNE DI SESTO S. GIOVANNI PROVINCIA DI MILANO COMUNE DI SESTO S. GIOVANNI PROVINCIA DI MILANO PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO - LEGGE REGIONALE 11 MAR- ZO 2005, N 12 AREA TRIAKIS DI VIA MAZZINI ANGOLO VIA FALCK NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE La proprietà

Dettagli

Piano Attuativo di Iniziativa Privata

Piano Attuativo di Iniziativa Privata Comune di Pisa Piano Attuativo di Iniziativa Privata Variante al Regolamento Urbanistico- Scheda Norma n. 06.1 Cisanello - area filtro verde - area agricola S. Michele - comparto 3 N o r m e T e c n i

Dettagli

Dati generali. Villino. n/r. edificio residenziale bifamiliare. privata. utilizzato parzialmente utilizzato non utilizzato. Riferimenti archivistici

Dati generali. Villino. n/r. edificio residenziale bifamiliare. privata. utilizzato parzialmente utilizzato non utilizzato. Riferimenti archivistici Dati generali Denominazione Villino Localizzazione via Gorizia 5 Datazione fra il 1913 ed il 1928 Autore Oggetto Proprietà edificio residenziale bifamiliare privata Proprietari Grado di Utilizzo utilizzato

Dettagli

COMUNE DI CASCIA PROVINCIA DI PERUGIA PROGETTO ESECUTIVO

COMUNE DI CASCIA PROVINCIA DI PERUGIA PROGETTO ESECUTIVO COMUNE DI CASCIA PROVINCIA DI PERUGIA PROGETTO ESECUTIVO PROGETTO PER LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DELLA CHIESA DI SAN VALENTINO IN LOCALITA' MALTIGNANO COMMITTENTE: COMUNE DI CASCIA COORDINATORE SICUREZZA:

Dettagli

P.R.U. COMPARTO PASUBIO VARIANTE P.U.A. 2004

P.R.U. COMPARTO PASUBIO VARIANTE P.U.A. 2004 PREMESSE La variante al Piano Urbanistico Attuativo del comparto Pasubio si è resa necessaria a seguito della redazione del progetto preliminare elaborato dal Settore Pianificazione territoriale-servizio

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO I FACOLTA' DI ARCHITETTURA Corso di Laurea Magistrale in Architettura (costruzione) Tesi meritevoli di pubblicazione

POLITECNICO DI TORINO I FACOLTA' DI ARCHITETTURA Corso di Laurea Magistrale in Architettura (costruzione) Tesi meritevoli di pubblicazione POLITECNICO DI TORINO I FACOLTA' DI ARCHITETTURA Corso di Laurea Magistrale in Architettura (costruzione) Tesi meritevoli di pubblicazione Analisi Sismica del Palazzo Comunale dell Aquila di Valentina

Dettagli

SICUREZZA SISMICA NEL TERRITORIO DI FAENZA

SICUREZZA SISMICA NEL TERRITORIO DI FAENZA SICUREZZA SISMICA NEL TERRITORIO DI FAENZA Faenza, 7 aprile 2016 arch. Lucia Marchetti Adì 4 aprile 1781. Alle ore 3 e dieci minuti [di notte, ore 21,10 attuali, n.d.r.] fecesi sentire una terribilissima

Dettagli

Scelte urbanistiche nella ricostruzione post-sisma in Basilicata

Scelte urbanistiche nella ricostruzione post-sisma in Basilicata Università degli Studi della Basilicata 19 novembre 2010 A trent anni dal terremoto del 1980 La prevenzione del rischio sismico tra memoria e innovazione Scelte urbanistiche nella ricostruzione post-sisma

Dettagli

PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE Adozione definitiva

PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE Adozione definitiva comune di Lisignago PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE 2009-2012 Adozione definitiva SCHEDE DI RILEVAZIONE EDIFICI DEGLI INSEDIAMENTI STORICI MODIFICATE: N 7 il progettista arch. Renzo Giovannini Comune

Dettagli

La chiesa di San Filippo Neri a Nocera Umbra

La chiesa di San Filippo Neri a Nocera Umbra Università degli studi di Roma La Sapienza, Facoltà di Architettura Ludovico Quaroni Cls Architettura _ Restauro dell Architettura Comportamento dei materiali murari_ Professoressa P. Trovalusci Stud:

Dettagli

Rischio sismico e patrimonio culturale. La vulnerabilità sismica del patrimonio culturale: stato dell arte

Rischio sismico e patrimonio culturale. La vulnerabilità sismica del patrimonio culturale: stato dell arte Rischio sismico e patrimonio culturale La vulnerabilità sismica del patrimonio culturale: stato dell arte la ricerca in tema di restauro antisismico attraverso tre filoni di indagine: lo studio storico

Dettagli

Tavole. Inquadramento. Territoriale. (Art. 52, comma. 2, lett. a), b), c), d), j). Inquadramento

Tavole. Inquadramento. Territoriale. (Art. 52, comma. 2, lett. a), b), c), d), j). Inquadramento REGIOE AUTOOMA DELLA SARDEGA ASSESSORATO DEGLI ETI LOCALI, FIAZE E URBAISTICA Art. 52 TA del P.P.R. AREE CARATTERIZZATE DA ISEDIAMETI STORICI Allegato 1/7 alla determinazione n. 4/D.G. del 07/01/2009 Verifica

Dettagli

PERIZIA ESTIMATIVA IMMOBILIARE

PERIZIA ESTIMATIVA IMMOBILIARE COMUNE DI SARNICO Provincia di Bergamo PERIZIA ESTIMATIVA IMMOBILIARE Immobile oggetto di stima: FABBRICATO posto in comune di Sarnico, Via Vittorio Veneto n. 42/b. Immobile: Ex Uffici Sebinia A seguito

Dettagli

Piano Regolatore Generale

Piano Regolatore Generale Comune di San Giuliano Terme Provincia di Pisa Piano Regolatore Generale Regolamento Urbanistico ADEGUAMENTO AL 31 DICEMBRE 2009 - Piano Alienazioni e Valorizzazioni Immobiliari dell Ente Variante al Regolamento

Dettagli

STUDIARE IL CONTESTO REDIGERE IL PROGETTO DELLA RIQUALIFICAZIONE

STUDIARE IL CONTESTO REDIGERE IL PROGETTO DELLA RIQUALIFICAZIONE RIGENERAZIONE DI UN EDIFICIO DEL CENTRO STORICO DI BOLOGNA IN CLASSE A CASACLIMA STUDIARE IL CONTESTO ANALIZZARE IL SISTEMA EDIFICIO IMPIANTO ESISTENTE REDIGERE IL PROGETTO DELLA RIQUALIFICAZIONE CONTROLLARE

Dettagli

IL PROCESSO EDILIZIO ED I LIVELLI DI APPROFONDIMENTO DELLA PROGETTAZIONE

IL PROCESSO EDILIZIO ED I LIVELLI DI APPROFONDIMENTO DELLA PROGETTAZIONE IL PROCESSO EDILIZIO ED I LIVELLI DI APPROFONDIMENTO DELLA PROGETTAZIONE Articolazione del Processo Edilizio Processo Decisionale Insieme strutturato delle fasi processuali che precedono la realizzazione

Dettagli

La valutazione d agibilità degli edifici ordinari: approccio metodologico e scheda Aedes Identificazione e descrizione edificio

La valutazione d agibilità degli edifici ordinari: approccio metodologico e scheda Aedes Identificazione e descrizione edificio Corso di Formazione La gestione tecnica dell'emergenza sismica, rilievo del danno e valutazione dell agibilità Federazione Ordini Ingegneri Lazio Rieti, 11 febbraio 2016 Roma, 19 febbraio 2016 La valutazione

Dettagli

COMUNE di BREGUZZO (Provincia di Trento)

COMUNE di BREGUZZO (Provincia di Trento) COMUNE di BREGUZZO (Provincia di Trento) PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE 3 INSEDIAMENTO STORICO ESTRATTO SCHEDE OGGETTO DI VARIANTE APRILE Adozione definitiva Arch. Remo Zulberti P.zza Principale 3

Dettagli

Strumenti di contabilità energetica del territorio Mappatura degli edifici di Faenza

Strumenti di contabilità energetica del territorio Mappatura degli edifici di Faenza Seminario Internazionale - EnSURE project Strumenti di contabilità energetica del territorio Mappatura degli edifici Massimo Alberti Mattia Baldacci Michele Balducci 1 1.1. Premessa ed obiettivi Inserire

Dettagli

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Ing. Simeone PANICO Capo dell Ufficio Tecnico per i Servizi di Ingegneria Strutturale

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Ing. Simeone PANICO Capo dell Ufficio Tecnico per i Servizi di Ingegneria Strutturale CAPITOLATO TECNICO E D ONERI PER ACQUISIZIONE DI UNITA IMMOBILIARI UBICATE DIRETTAMENTE A CONFINE DEL COMPLESSO UNIVERSITARIO DI SAN GIOVANNI A TEDUCCIO IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Ing. Simeone PANICO

Dettagli

Illustrazione dei contenuti informativi delle UMI e loro aggregazioni

Illustrazione dei contenuti informativi delle UMI e loro aggregazioni IL PRESIDENTE IN QUALITA DI COMMISSARIO DELEGATO AI SENSI DELL ART. 1 COMMA 2 DEL D.L.N. 74/2012 CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA LEGGE N. 122/2012 Illustrazione dei contenuti informativi delle UMI e

Dettagli

Piano degli Interventi VARIANTE n 4_II FASE SCHEDE EDIFICI CENTRO STORICO AGGIORNATE CON LA VARIANTE N4 P.I.

Piano degli Interventi VARIANTE n 4_II FASE SCHEDE EDIFICI CENTRO STORICO AGGIORNATE CON LA VARIANTE N4 P.I. PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI GREZZANA Piano degli Interventi VARIANTE n 4_II FASE SCHEDE EDIFICI CENTRO STORICO AGGIORNATE CON LA VARIANTE N4 P.I. Elaborati adeguati alle determinazioni della Deliberazione

Dettagli

Locale commerciale sito ad Avellino alla via Ferriera n.11

Locale commerciale sito ad Avellino alla via Ferriera n.11 1 ARCH. ALESSANDRO GIORDANO Via P.S.Mancini, 14 - (83100) Avellino - tel./fax: 0825/31510 e.mail: alessgior@yahoo.it Premessa Locale commerciale sito ad Avellino alla via Ferriera n.11 Il sottoscritto

Dettagli

REGOLAMENTO URBANISTICO APPROVATO IN DATA 2 DICEMBRE 2009, CON DELIBERA CONSILIARE. Relazione tecnica

REGOLAMENTO URBANISTICO APPROVATO IN DATA 2 DICEMBRE 2009, CON DELIBERA CONSILIARE. Relazione tecnica REGOLAMENTO URBANISTICO APPROVATO IN DATA 2 DICEMBRE 2009, CON DELIBERA CONSILIARE N 101 - RETTIFICA MERO ERRORE MATERIALE E CONSEGUENTE AGGIORNAMENTO CARTOGRAFIA RELATIVAMENTE ALLA PERIMETRAZIONE DELLA

Dettagli

VERIFICA DI MECCANISMI LOCALI DI COLLASSO. Edifici esistenti

VERIFICA DI MECCANISMI LOCALI DI COLLASSO. Edifici esistenti VERIFICA DI MECCANISMI LOCALI DI COLLASSO Edifici esistenti Comportamento sismico delle strutture in muratura edifici esistenti in muratura L IMPIANTO STRUTTURALE Muri Paralleli o nel piano Muri Ortogonali

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER IL RILIEVO ARCHITETTONICO

TECNICO SUPERIORE PER IL RILIEVO ARCHITETTONICO ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE EDILIZIA TECNICO SUPERIORE PER IL RILIEVO ARCHITETTONICO STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI DESCRIZIONE DELLA FIGURA PROFESSIONALE

Dettagli

L esempio applicativo sul tessuto antico di Ficarra (Me) Prof. Silvio Van Riel, Prof.ssa Fauzia Farneti Università di Firenze

L esempio applicativo sul tessuto antico di Ficarra (Me) Prof. Silvio Van Riel, Prof.ssa Fauzia Farneti Università di Firenze L esempio applicativo sul tessuto antico di Ficarra (Me) Prof. Silvio Van Riel, Prof.ssa Fauzia Farneti Università di Firenze Comune di Ficarra Redazione Ufficio Tecnico comunale Responsabile Ing. Francesco

Dettagli

La vulnerabilità sismica di edifici storici in muratura: il caso del Liceo Classico Romagnosi e del Liceo Scientifico Ulivi di Parma

La vulnerabilità sismica di edifici storici in muratura: il caso del Liceo Classico Romagnosi e del Liceo Scientifico Ulivi di Parma Alessandro Di Stasi La vulnerabilità sismica di edifici storici in muratura: il caso del Liceo Classico Romagnosi e del Liceo Scientifico Ulivi di Parma VOLUME 2 Tutore: Prof. Ing. Roberto Cerioni Co-tutore:

Dettagli

Il Disegno dell'architettura

Il Disegno dell'architettura Il Disegno dell'architettura Il Laboratorio nasce (nel 1996) da un accordo (tra Università di Pisa, Provincia di Pisa e Comune di Volterra) come organico centro di formazione e sperimentazione per studenti

Dettagli

ABACO TIPOLOGIE EDILIZIE TAV. Ac 3 TIPOLOGIA A1 VARIANTE GENERALE DEL CENTRO STORICO COMUNE DI CATANIA

ABACO TIPOLOGIE EDILIZIE TAV. Ac 3 TIPOLOGIA A1 VARIANTE GENERALE DEL CENTRO STORICO COMUNE DI CATANIA ANALISI IPOLOGICA - SRALCIO IPOLOGIA "A.1" Edifici specialistici monumentali, chiese, edifici religiosi organizzati, palazzi e ville nobiliari o borghesi di pregio Edifici storici di grande pregio architettonico

Dettagli

SISTEMI INFORMATIVI GEOGRAFICI IN GEO- LOGIA

SISTEMI INFORMATIVI GEOGRAFICI IN GEO- LOGIA MARIA TERESA MELIS SISTEMI INFORMATIVI GEOGRAFICI IN GEO- LOGIA titimelis@unica.it ANNO ACCADEMICO 2016/ 2017 LEZIONE 2 INTRODUZIONE AL GIS Corso di Sistemi Informativi Geografici in Geologia a cura di

Dettagli

STUDIO TECNICO DOTT. ING. ROBERTO BISSANI

STUDIO TECNICO DOTT. ING. ROBERTO BISSANI RELAZIONE TECNICA COMPLETA DI DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA - 21 LUGLIO 2014 PREMESSA E DESCRIZIONE DELL EDIFICIO A seguito del terremoto del 2012 l edificio in oggetto ha subito vari tipi di danno che non

Dettagli

SASSARI Piazza Mazzotti

SASSARI Piazza Mazzotti REGIOE AUTOOMA DELLA SARDEGA ASSESSORATO DEGLI ETI LOCALI, FIAZE E URBAISTICA Art. 52 TA del P.P.R. AREE CARATTERIZZATE DA ISEDIAMETI STORICI Allegato 1/7 alla determinazione n. 2461/D.G. del 24/10/2008

Dettagli

l.p. 4 agosto 2015, n. 15 legge provinciale per il governo del territorio

l.p. 4 agosto 2015, n. 15 legge provinciale per il governo del territorio l.p. 4 agosto 2015, n. 15 legge provinciale per il governo del territorio step 19 aprile 2016 Recupero del patrimonio edilizio esistente Riduzione del consumo di suolo Valorizzazione del paesaggio Ridefinizione

Dettagli

SCHEDA CENSIMENTO EDIFICI NON PIÚ FUNZIONALI ALLA CONDUZIONE DEL FONDO

SCHEDA CENSIMENTO EDIFICI NON PIÚ FUNZIONALI ALLA CONDUZIONE DEL FONDO LOCALITÁ Pozzi EDIFICIO N 61 SCHEDA CENSIMENTO EDIFICI NON PIÚ FUNZIONALI ALLA CONDUZIONE DEL FONDO ESTRATTO P.I. in scala 1: 5000 ESTRATTO MAPPA CATASTALE in scala 1: 2000 ZONA TERRITORIALE OMOGENEA FASCIA

Dettagli

Analisi sistematica del danneggiamento e della vulnerabilità di S. Giuliano di Puglia: strumenti di rilievo. Il Gruppo di Lavoro

Analisi sistematica del danneggiamento e della vulnerabilità di S. Giuliano di Puglia: strumenti di rilievo. Il Gruppo di Lavoro Analisi sistematica del danneggiamento e della vulnerabilità di S. Giuliano di Puglia: strumenti di rilievo Università della Basilicata hanno coordinato: Mauro DOLCE & Angelo MASI Il Gruppo di Lavoro Università

Dettagli

FESR - 2007-2013 ASSE VII

FESR - 2007-2013 ASSE VII Lavori di Rigenerazione territoriale dell aggregazione dei Comuni di: San Pancrazio Salentino (comune capofila), Oria, Latiano, denominata: la rete dei centri storici luoghi di aggregazione - Lotto B finanziato

Dettagli

LO SPAZIO ABITATIVO - II

LO SPAZIO ABITATIVO - II Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì LO SPAZIO ABITATIVO - II AGGIORNAMENTO 21/01/2012 USI INSEDIABILI SUL TERRITORIO (vedi RUE = regolamento

Dettagli

TECNOLOGIA DELL ARCHITETTURA I

TECNOLOGIA DELL ARCHITETTURA I UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA BASILICATA - Facoltà di Architettura di Matera Classe LM/4, conforme alla DIRETTIVA EUROPEA 85/384 e al D.M. 22 ottobre 2004, n.270 a.a. 2011/2012 II ANNO Semestrale TECNOLOGIA

Dettagli

LEZIONE 1 ESERCITAZIONE. Programma Inquadramento del luogo Temi e materiali per il progetto

LEZIONE 1 ESERCITAZIONE. Programma Inquadramento del luogo Temi e materiali per il progetto ARCHITETTURA e COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA I Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria e Tecniche del Costruire (9 cr) Facoltà di Ingegneria-Università di Roma Tor Vergata. a.a. 2013-2014 Prof. Luigi Ramazzotti

Dettagli

COMUNE DI BUGGIANO (Provincia di Pistoia)

COMUNE DI BUGGIANO (Provincia di Pistoia) COMUNE DI BUGGIANO (Provincia di Pistoia) Prot. n. OSSERVAZIONI ALLA DELIBERA C.C. N. 38 DEL 12.08.2009 DI ADOZIONE DEL REGOLAMENTO URBANISTICO DEL COMUNE DI BUGGIANO OSSERVAZIONE N. 210 DEL 30/11/2009

Dettagli

Le strutture di legno esistenti

Le strutture di legno esistenti Le strutture di legno esistenti Il comportamento in presenza di azioni sismiche Claudio Ferrari, ingegnere libero professionista direttore tecnico A.I.erre engineering S.r.l. in Parma ABSTRACT Nell ambito

Dettagli

COMUNE DI RIMINI CF/P.IVA

COMUNE DI RIMINI CF/P.IVA COMUNE DI RIMINI CF/P.IVA 00304260409 DIREZIONE PIANIFICAZIONE E GESTIONE TERRITORIALE Settore Pianificazione Attuativa ed Edilizia Residenziale Pubblica U.O. Piani Attuativi Privati NORME TECNICHE DI

Dettagli

P.R.G. VOLUMI ABBANDONATI. SCHEDE b CARTOGR AFIA INFOR MATIZZATA. COMUNE DI CORNUDA Provincia di Treviso

P.R.G. VOLUMI ABBANDONATI. SCHEDE b CARTOGR AFIA INFOR MATIZZATA. COMUNE DI CORNUDA Provincia di Treviso COMUNE DI CORNUDA Provincia di Treviso P.R.G. VOLUMI ABBANDONATI SCHEDE b CARTOGR AFIA INFOR MATIZZATA I PROGETTISTI Arch. EMILIO ALBA Ordine Architetti Treviso n.1294 Arch. MAURO LION Ordine Architetti

Dettagli

Borgo Santa Caterina - SCHEDA

Borgo Santa Caterina - SCHEDA Borgo Santa Caterina - SCHEDA 695021028 Inventario dei Beni Culturali e Ambientali Scheda n 150116 DATI GENERALI Data rilievo: 19/06/2008 Località: Indirizzo: Indirizzo: Indirizzo: Foto aerea Borgo Santa

Dettagli

1.2 Vulnerabilità sismica delle costruzioni in muratura

1.2 Vulnerabilità sismica delle costruzioni in muratura Capitolo I Introduzione 1.2 Vulnerabilità sismica delle costruzioni in muratura Prima dell introduzione di norme specifiche e cioè di fatto fino a pochi decenni fa (escludendo singoli provvedimenti o raccomandazioni

Dettagli

I Map potranno accogliere oltre persone, è prevista la costruzione di 3450 moduli.

I Map potranno accogliere oltre persone, è prevista la costruzione di 3450 moduli. Piano M.A.P. Moduli Abitativi Provvisori ospitano le persone che hanno la casa distrutta o inagibile nel cratere sismico e gli abitanti delle frazioni de L Aquila con casa dichiarata inagibile o in zona

Dettagli

1. STRUTTURA DELLA LEGGE: 1.1. TIPI DI INTERVENTO

1. STRUTTURA DELLA LEGGE: 1.1. TIPI DI INTERVENTO 1. STRUTTURA DELLA LEGGE: 1.1. TIPI DI INTERVENTO 1. LA DISCIPLINA DELLA L. RIC SI ARTICOLA CON RIFERIMENTO AI SEGUENTI ELEMENTI 1.1. tipo di danneggiamento e di intervento da realizzare: Riparazione Ripristino

Dettagli

UNITA IMMOBILIARE A CANNAREGIO 4650 VENEZIA Dati catastali: Venezia, Foglio12, Mappale 2884, sub 1

UNITA IMMOBILIARE A CANNAREGIO 4650 VENEZIA Dati catastali: Venezia, Foglio12, Mappale 2884, sub 1 UNITA IMMOBILIARE A CANNAREGIO 4650 VENEZIA Dati catastali: Venezia, Foglio12, Mappale 2884, sub 1 CONSIDERAZIONI SU IPOTESI DI UTILIZZO L unità immobiliare, su quattro livelli, terra, primo, secondo e

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO FACOLTA' DI ARCHITETTURA Corso di Laurea in Architettura Tesi meritevoli di pubblicazione

POLITECNICO DI TORINO FACOLTA' DI ARCHITETTURA Corso di Laurea in Architettura Tesi meritevoli di pubblicazione POLITECNICO DI TORINO FACOLTA' DI ARCHITETTURA Corso di Laurea in Architettura Tesi meritevoli di pubblicazione Consolidamento strutturale del Castelvecchio di Rivara Canavese nell ottica del restauro

Dettagli

COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA

COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA Nome: COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA INDAGINE CONOSCITIVA SUL PATRIMONIO EDILIZIO NEL CENTRO STORICO DI SAN PIERO SCHEDA DI ANALISI E DISCIPLINA ATTUATIVA L.R. n. 20/2000, Art. A-7 Via: G. Garibaldi n. 5,

Dettagli

ELENCO ATTI DEL PGT ATTI COSTITUTIVI DEL DOCUMENTO DI PIANO: Localizzazioni 1:7.500

ELENCO ATTI DEL PGT ATTI COSTITUTIVI DEL DOCUMENTO DI PIANO: Localizzazioni 1:7.500 DOCUMENTO DI PIANO - OSSERVAZIONI DP osservazioni DP osservazioni ELENCO ATTI DEL PGT ATTI COSTITUTIVI DEL DOCUMENTO DI PIANO: Localizzazioni DOCUMENTO DI PIANO QUADRO RICOGNITIVO DP 1m 1 Stato di attuazione

Dettagli

gg Nome Sposi e Genitori C.so 1 A) Massimiliano e Simona 01 A) Massimo e Alessandra 09 I cuochi

gg Nome Sposi e Genitori C.so 1 A) Massimiliano e Simona 01 A) Massimo e Alessandra 09 I cuochi L u g l i o M e s e d i A = Anniversari / C = Compleanni gg Nome Sposi e Genitori C.so 1 A) Massimiliano e Simona 01 A) Fabio e Claudia 02 A) Massimiliano e Annalisa 06 A) Massimiliano e Monica 09 A) Massimo

Dettagli

Sezione Costruzioni Ambiente e Territorio PROGRAMMAZIONE ANNO SCOLASTICO

Sezione Costruzioni Ambiente e Territorio PROGRAMMAZIONE ANNO SCOLASTICO IIS E. Forcellini Negrelli Feltre Sezione Costruzioni Ambiente e Territorio PROGRAMMAZIONE ANNO SCOLASTICO 2010-2011 Docente: Classe: prof. Maurizio Zucco IV a corso B Disciplina: DISEGNO E PROGETTAZIONE

Dettagli

COMUNE DI PAVULLO NEL FRIGNANO

COMUNE DI PAVULLO NEL FRIGNANO COMUNE DI PAVULLO NEL FRIGNANO Sistema insediativo rurale 1.1 Territorio rurale: analisi degli insediamenti e degli edifici isolati di interesse storico SEZIONE 1 - LOCALIZZAZIONE SCHEDA DI INDAGINE N.

Dettagli

FABBRICATO DI CIVILE ABITAZIONE - PIANOLA, L AQUILA

FABBRICATO DI CIVILE ABITAZIONE - PIANOLA, L AQUILA Principali interventi a seguito degli eventi sismici del 6 aprile 2009 in Abruzzo, aggiornati al 2015 FABBRICATO DI CIVILE ABITAZIONE - PIANOLA, L AQUILA Riparazione delle parti comuni e private di un

Dettagli

COMUNE DI PAVONE DEL MELLA

COMUNE DI PAVONE DEL MELLA COMUNE DI PAVONE DEL MELLA Provincia di Brescia VERIFICA DELLA COMPATIBILITÀ PAESISTICA DELL INTERVENTO D.Lgs. 22-01-2004 n 42 L.R. 11-03-2005 n 12 D.G.R. 8-11-2002 n 7/11045 - Richiedente : - Tipo di

Dettagli

Corso di Analisi della città e del territorio AA , II semestre Prof. Lucina Caravaggi

Corso di Analisi della città e del territorio AA , II semestre Prof. Lucina Caravaggi Sapienza Università di Roma Facoltà di Architettura L.Quaroni Corso di laurea in Urbanistica e Sistemi Informativi Territoriali Corso di Analisi della città e del territorio AA 2007-2008, II semestre Prof.

Dettagli

Tipologie di intervento

Tipologie di intervento Tipologie di intervento 1. localizzazione dell unit unità oggetto dell intervento 2. individuazione del tipo di riferimento nelle Schede di Analisi 3. individuazione nelle Schede di Analisi della tipologia

Dettagli

PROGETTO STRADALE PROGETTO PRELIMINARE PROGETTO DEFINITIVO PROGETTO ESECUTIVO

PROGETTO STRADALE PROGETTO PRELIMINARE PROGETTO DEFINITIVO PROGETTO ESECUTIVO PROGETTO STRADALE PROGETTO PRELIMINARE PROGETTO DEFINITIVO PROGETTO ESECUTIVO PROGETTO PRELIMINARE Deve consentire l individuazione a scala territoriale della più opportuna soluzione viaria in grado di

Dettagli

\\PC\Domus_p2\VALENZA - PIAZZA\PA_VARIENTE_APRILE_2013\DOCUMENTI\NTA.doc

\\PC\Domus_p2\VALENZA - PIAZZA\PA_VARIENTE_APRILE_2013\DOCUMENTI\NTA.doc Art. 1 - Scopo e finalità urbanistica del piano attuativo Il presente Piano Attuativo è in variante del nuovo PRG parte operativa, di cui agli OP art 20 e OP art. 93, ed è definito ai sensi del 16 comma

Dettagli

VALORIZZAZIONE DEL COMPLESSO ARCHITETTONICO EX CARCERE DI SANT AGATA EX CONVENTO DEL CARMINE

VALORIZZAZIONE DEL COMPLESSO ARCHITETTONICO EX CARCERE DI SANT AGATA EX CONVENTO DEL CARMINE VALORIZZAZIONE DEL COMPLESSO ARCHITETTONICO EX CARCERE DI SANT AGATA EX CONVENTO DEL CARMINE Documento di sintesi delle previsioni urbanistiche vigenti (allegato allo Schema di avviso pubblico per la chiamata

Dettagli

PATRIMONIO EDILIZIO E RISCHIO SISMICO

PATRIMONIO EDILIZIO E RISCHIO SISMICO 29 giugno 2017 PATRIMONIO EDILIZIO E RISCHIO SISMICO Necessità di conoscenza, possibilità di intervento nell ERP Luca Ferrari Presidente ISI Logo aziendale ISI è sperimentazione, aggiornamento, dialogo

Dettagli

Dati generali. Villa Vergani - Bonora. n/r. edificio residenziale unifamiliare. privata. utilizzato parzialmente utilizzato non utilizzato

Dati generali. Villa Vergani - Bonora. n/r. edificio residenziale unifamiliare. privata. utilizzato parzialmente utilizzato non utilizzato Dati generali Denominazione Villa Vergani - Bonora Localizzazione via Pordenone 60-64, angolo via S. Vito Datazione fra il 1913 ed il 1928 Autore Oggetto edificio residenziale unifamiliare Proprietà privata

Dettagli

DUE NUOVE CITTÀ DI BOLOGNA DA COSTRUIRE IN EMILIA-ROMAGNA

DUE NUOVE CITTÀ DI BOLOGNA DA COSTRUIRE IN EMILIA-ROMAGNA 10% utilizzo urbano di suolo (2.280 km 2 ) 23% dispersione urbanistica (Insediamenti situati al di fuori di contesti urbani) Previsti 250 km 2 di espansione urbanistica DUE NUOVE CITTÀ DI BOLOGNA DA COSTRUIRE

Dettagli

INDICE. Prefazione... pag. 11

INDICE. Prefazione... pag. 11 INDICE Prefazione... pag. 11 I. Evoluzione della Normativa e della Prassi Catastale riguardanti il classamento delle unità immobiliari di nuova costruzione dichiarate o di quelle derivate da variazioni

Dettagli