Luis D. Decanini Fabrizio Mollaioli Monica Pasca. Augusto Desideri Giuseppe Lanzo Enzo Fontanella. Domenico Liberatore Patrizia Trovalusci
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3 RESPONSABILE SCIENTIFICO STRUTTURE, GEOLOGIA, GEOTECNICA SISMICA Lucina Caravaggi DIAP Sapienza Università di Roma COORDINATORE SCIENTIFICO Susanna Menichini DIAP Sapienza Università di Roma Luigi Sorrentino Luis D. Decanini Fabrizio Mollaioli Monica Pasca Coordinamento, DISG Sapienza Università di Roma Catalogo sismico locale, pericolosità sismica, indagini di sismicità storica; Percorsi e spazi sicuri; Norme Tecniche di Attuazione, DISG Sapienza Università di Roma URBANISTICA E ARCHITETTURA Cristina Imbroglini Progetto urbanistico e valutazioni ambientali, DATA Sapienza Università di Roma con Elena Cupisti Grazia di Giovanni Valentina Marino Massimiliano Paolini Leonardo Pompili Marco Vigliotti Rilievi, interpretazioni ed elaborazioni informatizzate relative a contesti urbani, spazi aperti reti, e sottoservizi, strumentazione urbanistica e stato di attuazione, effetti del sisma sui centri urbani, costruzione del Sistema Informativo Territoriale dei piani di Ricostruzione, assegn. DIAP Sapienza Università di Roma Augusto Desideri Giuseppe Lanzo Enzo Fontanella Domenico Liberatore Patrizia Trovalusci Renato Masiani Laura Liberatore Dissesti; Pericolosità connessa ad eventi franosi e fenomeni erosivi; Pendenze; Microzone omogenee in prospettiva sismica e indagini, DISG Sapienza Università di Roma Aggregati edilizi di intervento; Consorzi e proposte di intervento; Accessi e cavalcavia; Elementi costruttivi; Categorie di Intervento; Criteri per le priorità di intervento, DISG Sapienza Università di Roma Agibilità, danno e vulnerabilità; Demolizioni e messa in sicurezza; Categorie di intervento, DISG Sapienza Università di Roma Ludovica Buzzelli Indagini ed elaborazioni grafiche per la verifica di assoggettabilità dei Piani a valutazione ambientale strategica, assegn. DIAP Sapienza Università di Roma Giorgio Monti Marc'Antonio Liotta Unità edilizie; Categorie di Intervento; Percorsi e spazi sicuri; Norme Tecniche di Attuazione; Danneggiamenti in occasione dei terremoti storici; Edifici vincolati e potenzialmente di pregio, DISG Sapienza Università di Roma con Emanuela Carratoni, Fabio Cipriano Rilievi e profili altimetrici da foto interpretazione, collab. DIAP Sapienza Università di Roma Giuseppe Scalora Unità edilizie (definizione); Tipi edilizi (definizione); Categorie d Intervento (definizione); Percorsi e spazi sicuri (definizione); Norme Tecniche di Attuazione (definizione), collab. DISG Sapienza Università di Roma Orazio Carpenzano Progetti di riqualificazione degli spazi pubblici nei centri storici, DIAP Sapienza Università di Roma Fabio Fumagalli Aggregati edilizi di intervento (definizione); Criteri e priorità di intervento (definizione); Norme Tecniche di Attuazione (aspetti strutturali), assegn. DISG Sapienza Università di Roma con Fabio Balducci Armando Iacovantuono Alessandro Pirisi Valentina Sales Vincenzo Sammito Indagini, interpretazioni ed elaborazioni relative a spazi pubblici significativi, temi dominanti, interventi di progetto e sintesi grafiche, collab. DIAP Sapienza Università di Roma Beatrice Vivio Maria Vitiello Evoluzione dei centri storici; Danneggiamenti in occasione dei terremoti; Edifici vincolati e potenzialmente di pregio (comuni di Rocca di Mezzo, Rocca di Cambio, Lucoli), assegn. DISG Sapienza Università di Roma Evoluzione dei centri storici; Danneggiamenti in occasione dei terremoti; Edifici vincolati e potenzialmente di pregio (comune di Ovindoli ), assegn. DSDRA Sapienza Università di Roma Valentina Azzone Organizzazione, quadro tecnico economico, collab. DIAP Sapienza Università di Roma Mattia Marini Dissesti; Pericolosità connessa ad eventi franosi e fenomeni erosivi; Pendenze; Microzone omogenee in prospettiva sismica e indagini, assegn. DISG Sapienza Università di Roma Maurizio Alecci NORMATIVA Alfredo Fioritto con Rossana Corrado Responsabile Centro Progetti, DIAP Sapienza Università di Roma Architettura normativa e impostazione delle NTA, Facoltà di Giurisprudenza, Università di Pisa Sviluppo delle NTA e iter attuativo, collab. DIAP Sapienza Università di Roma Chiara Andreotti Annachiara Bertino Pietro Paviglianiti Elisabetta Raglione Laura Ronchetti Italia Vinciguerra Alessandra Marotta Perimetrazioni e ambiti del Piano di Ricostruzione; Aggregati edilizi di intervento; Consorzi e proposte di intervento; Unità edilizie; Tipi edilizi; Accessi e cavalcavia; Elementi costruttivi; Agibilità, danno e vulnerabilità; Demolizioni e messa in sicurezza; Categorie di Intervento, Edifici potenzialmente di pregio; Percorsi e spazi sicuri; Criteri per le priorità di intervento, assegn. e collab. DISG Sapienza Università di Roma Catalogo sismico locale, pericolosità sismica, indagini di sismicità storica; Percorsi e spazi sicuri (definizione); Norme Tecniche di Attuazione; Elementi per il Quadro Tecnico Economico collab. DISG Sapienza Università di Roma
4 RIQUALIFICAZIONE URBANA E RIPIANIFICAZIONE TERRITORIALE Raffaele Panella Piero Ostilio Rossi Roberto Secchi Benedetto Todaro DIAP Sapienza Università di Roma DIAP Sapienza Università di Roma DIAP Sapienza Università di Roma DIAP Sapienza Università di Roma Alessandra Capuano Stefano Catucci DIAP Sapienza Università di Roma DIAP Sapienza Università di Roma Rosalba Belibani Laura Berardi Andrea Bruschi Alessandra Criconia Mara Memo Manuela Raitano Luca Reale Guendalina Salimei Fabrizio Toppetti DIAP Sapienza Università di Roma DIAP Sapienza Università di Roma DIAP Sapienza Università di Roma DIAP Sapienza Università di Roma DIAP Sapienza Università di Roma DIAP Sapienza Università di Roma DIAP Sapienza Università di Roma DIAP Sapienza Università di Roma DIAP Sapienza Università di Roma
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7 Il Sistema Informativo Territoriale consente di individuare con estrema facilità le unità edilizie a partire dalla mappa catastale. In pratica, conoscendo il numero della particella catastale è possibile risalire alla corrispondente U.E. Nel Piano di Ricostruzione le informazioni relative alle consistenze edilizie, ai danni, alle vulnerabilità e agli interventi sono infatti associate all'unità edilizia e non all'unità immobiliare. La mappa catastale rappresenta infatti una base troppo distante dalla consistenza edilizia reale del tessuto urbano per costituire un corretto riferimento per le fasi di rilievo e progetto. Di conseguenza, partendo dal catastale è stata costruita una mappa delle Unità Edilizie. Si definisce Unità Edilizia (UE) una porzione di tessuto costituita dall aggregazione tridimensionale di cellule da cielo a terra e caratterizzata da una propria individualità tipo-morfologica, architettonica, costruttiva e funzionale, consistente generalmente in un insieme di più unità immobiliari. Il SIT associa a ciascuna UE il proprio riferimento catastale (numero di particella); inoltre, correda ciascuna UE sia di informazioni quantitative e qualitative (numero di piani, altezze, esito, caratteri di pregio, ecc.), sia della categoria di intervento prevista dal Piano di Ricostruzione. Dalle mappe catastali o dalle unità edilizie è possibile sempre attraverso il SIT, individuare l'aggregato di appartenenza. L Aggregato è un insieme di Unità Edilizie interconnesse tra loro mediante un collegamento più o meno efficace strutturalmente ed interagenti tra loro in caso di azione sismica. L Aggregato Edilizio di Intervento comprende una o più UE inagibili. Il SIT associa a ciascun aggregato il proprio codice identificativo e tutte le unità edilizie che lo compongono, e di conseguenza tutte le informazioni a quest ultime correlate. L associazione Mappa Catastale <--> Unità Edilizie effettuata dal SIT, permette di partire dal riferimento catastale per avere accesso alle unità edilizie relative (e a tutte le informazioni connesse a tali unità edilizie) ma anche il percorso contrario, ossia interrogare una o più UE e rintracciarne il riferimento catastale.
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10 Il SIT associa a ciascuna UE (che mantiene sempre la memoria del proprio riferimento catastale) le seguenti informazioni : - n.aggregato di appartenenza - n.particella - toponimo - h edificio - n. piani - edificio di pregio - tipologia edilizia - datazione del portale - esito di agibilità - danno scale - danno strutture verticali - danno coperture - danno solai - danno tramezzi - danno globale - categoria di intervento - proprietà (pubblica/privata) - superficie mq Ad ogni UE è stata attribuita la categoria di intervento coerente con il danneggiamento, la qualità dell'edificio e la riduzione del rischio sismico: Se l UE è inagibile (E), non è mai assegnata una Manutenzione bensì Riqualificazione, Restauro critico-conservativo o Ristrutturazione edilizia (Re). Se l UE non è stata danneggiata (A), è inagibile per rischio esterno (F), oppure non appare danneggiata (NR) è stata attribuita una Manutenzione ordinaria o straordinaria. Se l UE è stata lievemente danneggiata (B, C) è stata valutata una manutenzione straordinaria, mai ordinaria. Agli edifici a cui si assegna una Manutenzione è associata anche una categoria superiore (Ri, Rc, Re), per indirizzare le possibilità di intervento laddove siano necessari interventi più incisivi. Agli edifici con crolli di strutture murarie si attribuisce la categoria Ricostruzione (Rs). Gli edifici vincolati sono stati mappati a seguito di formale comunicazione della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per l'abruzzo, mentre gli edifici di pregio sono stati individuati solo a livello potenziale (dovendo poi il tecnico incaricato della progettazione attivare la procedura prevista dalla normativa vigente) mediante rilievo diretto, volto al riconoscimento degli elementi di pregio così come individuati dalle normativa vigenti. L associazione originaria Mappa Catastale <--> Unità Edilizie effettuata dal SIT, permette di partire dal riferimento catastale per avere accesso alle unità edilizie relative e viceversa. Con le stesse modalità, il SIT associa a ciascuna UE il proprio toponimo, rendendo così possibile la ricerca dell unità edilizia non solo dal riferimento catastale ma anche dall indirizzo. La mappatura del danno è indispensabile per definire la categoria di intervento da attribuire ad ogni Unità Edilizia nonché per la stima previsionale dei costi della ricostruzione.
11 DATI ACCESSIBILI DAL SIT
12 DATI ACCESSIBILI DAL SIT
13 VISUALIZZAZIONE ALL'INTERNO DEL SIT DEI DATI
14 SELEZIONARE LO SHAPE CHE SI DESIDERA INTERROGARE ES: SIT ROCCA DI CAMBIO (PER IL PATRIMONIO EDILIZIO)
15 ATTIVARE IL TASTO "I" (IDENTIFY) NELLA BARRA DEGLI STRUMENTI
16 SELEZIONARE SULLA CARTA L'EDIFICIO DI INTERESSE VIENE VISUALIZZATA LA FINESTRA DEGLI ATTRIBUTI DELLA PARTICELLA CATASTALE SELEZIONATA IN CUI SONO CONTENUTE LE INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO EDILIZIO
17 ...partendo dalla localizzazione della propria particella catastale? o dall'indirizzo?
18 SELEZIONARE LA VOCE "OPEN ATTRIBUTE TABLE" (TABELLA ATTRIBUTI)
19 INTERROGARE IL SIT TRAMITE IL CAMPO (FIELD) DEL TOPONIMO ES: "VIA REGINA ELENA"
20 VENGONO VISUALIZZATI I RISULTATI DELLA SELEZIONE, SI PASSA ALLA IDENTIFICAZIONE DELLA PARTICELLA/UE
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22 Tutte le informazioni di rilievo e di progetto relative agli spazi aperti pavimentati e alle reti tecnologiche sono state inserite nel SIT : - superficie, lunghezza, larghezza - esiti di vulnerabilità, materiali, valutazione del degrado - categoria di intervento previste Il rifacimento di pavimentazioni, arredi e manufatti degli spazi aperti pubblici costituisce un obiettivo prioritario della ricostruzione dei centri storici. Sono stati valutati due ordini di elementi, relativi agli spazi aperti pavimentati degli ambiti di Piano: lo stato di degrado, di carenze funzionali e rischi degli spazi aperti e gli interventi necessari alla ricostruzione. Tali variabili hanno condotto alla definizione delle categorie di intervento degli spazi aperti: ristrutturazione (rifacimenti complessivi dello spazio aperto e sottoservizi) riqualificazione (eliminazione di elementi di degrado, disfunzionamenti, recupero di condizioni di sicurezza,ecc.) restauro (conservazione di porzioni di spazio pavimentato con caratteri leggibili di continuità storica) manutenzione (azioni localizzate per un miglioramento di singole parti e singoli elementi).
23 VISUALIZZAZIONE ALL'INTERNO DEL SIT DEI DATI
24 SELEZIONARE LO SHAPE RELATIVO AGLI SPAZI APERTI PAVIMENTATI ES: ROCCA DI CAMBIO STRADE ED INTERVENTI
25 SELEZIONARE TRAMITE "IDENTIFY" IL TRATTO CORRISPONDENTE ALLO SPAZIO DESIDERATO
26 NEL CASO SI DESIDERI SELEZIONARE PIÙ TRATTI PREMERE " SELECT FEATURES" (SELEZIONARE CARATTERISTICHE ) SELEZIONARE TRATTI TENENDO PREMUTO IL TASTO "SHIFT"
27 APRENDO LA TABELLA DEGLI ATTRIBUTI SARANNO GIÀ EVIDENZIATI I TRATTI SELEZIONATI
28 APRENDO LA TABELLA DEGLI ATTRIBUTI SARANNO GIÀ EVIDENZIATI I TRATTI SELEZIONATI
29 È ANCHE POSSIBILE AVERE DATI COMPLESSIVI SELEZIONANDO LE AREE PAVIMENTATE PER TIPO DI INTERVENTO ALL'INTERNO DEL PIANO DI RICOSTRUZIONE
30 UNA VOLTA SELEZIONATE LE CATEGORIE DI INTERVENTO SI POSSONO AVERE LE QUANTITÀ RELATIVE IN METRI LINEARI ED INTERPOLARE I DATI IN GRAFICI
31 ...AD ESEMPIO DALLA TABELLA È POSSIBILE INTERPOLARE I DATI ED OTTENERE GRAFICI RELATIVI AI RANGE DIMENSIONALI DEGLI SPAZI APERTI
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33 Nel SIT sono stati inseriti tutti i dati disponibili relativi alle reti tecnologiche e alle categorie di intervento previste.a tal fine è stato predisposto un grafo articolato in tratti e nodi ciascuno interrogabile. Il SIT associa a ciascun segmento del grafo le informazioni relative disponibili, quali tipo di rete, lunghezza, stato di degrado, categoria di intervento, ecc. L interrogazione del SIT per le reti si basa sull interrogazione spaziale della mappa visualizzata a schermo. Il rifacimento o il potenziamento dell efficienza delle reti e dei sottoservizi rappresenta un ulteriore fondamentale obiettivo della ricostruzione dei centri storici Sulla base dei dati sullo stato di fatto delle reti e dei sottoservizi è stato digitalizzato il grafo di ciascuna rete, delineato lo stato di degrado e di disfunzionamento, e formulate ipotesi preliminari ricondotte a due categorie di intervento: Manutenzione Straordinaria, prevista in tutto il centro storico a meno delle aree coinvolte da interventi di ristrutturazione (interramento della linea elettrica di bassa tensione, sostituzione delle tubature idriche, differenziazione del sistema di smaltimento delle acque nere e bianche) Ristrutturazione, che prevede interventi di ammodernamento delle reti e dei sottoservizi, attraverso la realizzazione di due tipi di nuovi impianti di contenimento: Condotto: manufatto da interrare destinato alla posa di cavi e tubazioni, accessibile tramite dei pozzetti Cunicolo tecnologico: manufatto collocato nel sottosuolo delle sedi stradali e accessibile attraverso un sistema di copertura mobile, garantendo un accessibilità pressoché continua nei tratti pianeggianti e in lieve pendenza, e parziale (tramite pozzetti) nei tratti di scale, scalinate e cordonate.
34 VISUALIZZAZIONE ALL'INTERNO DEL SIT DEI DATI
35 RENDERE ATTIVI GLI SHAPE RELATIVI ALLE RETI PER CONOSCERE I SOTTOSERVIZI DEGLI SPAZI APERTI
36 SELEZIONARE I TRATTI DESIDERATI PER RETE (ES: RDC_RETE FOGNARIA ) PER VISUALIZZARNE I DATI IN TABELLA
37 INTERROGAZIONE DELLA RETE GAS
38 INTERROGAZIONE DELLA RETE IDRICA
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40 Da SIT sono state costruite la maggior parte delle carte del Piano di Ricostruzione. Con gli stessi procedimenti di interrogazione è possibile ricavare altre carte tematiche che possono rispondere a nuove future esigenze. Il SIT è uno strumento multi-interrogabile e che permette di estrapolare risultati di natura molteplice: permette cioè di interrogare simultaneamente diversi campi di informazioni (righe e colonne del database), incrociare tali informazioni e restituirle sia in forma alfanumerica (dati, grafici, ecc) che spaziale (mappe). Ad esempio, è possibile individuare quante Unità Edilizie (elemento fisico) potenzialmente di pregio (caratteristica qualitativa) abbiano esito E (caratteristica qualitativa): questa individuazione è sia numerica (quantità totale, percentuale rispetto a tutti gli esiti E, e così via) sia grafica (mappa tematica). Oppure, è possibile individuare per quante pavimentazioni in stato di degrado elevato il Piano preveda la ristrutturazione, per quante la riqualificazione e per quante la manutenzione, e calcolare la loro incidenza rispetto alla superficie pavimentata totale del centro abitato, evidenziandole anche in una mappa tematica.
41 TASTO DESTRO SULLO SHAPE DA INTERROGARE ES:SIT RDC - SELEZIONARE "PROPERTIES"
42 ANDARE SULLA SCHEDA "SYMBOLOGY"
43 NELLA COLONNA DI DESTRA SELEZIONARE "UNIQUE VALUE"
44 SCEGLIERE SULLA TENDA CENTRALE "VALUE FIELD" IL TEMATISMO ES: "ESITO"(ESITO AGIBILITÀ)
45 RENDERE ATTIVO IL TEMATISMO SCELTO : "ADD VALUES" (AGGIUNGI VALORI)
46 PROCEDERE ALLA VISUALIZZAZIONE DEI DATI : OK - APPLICA
47 VIENE GRAFICIZZATA LA MAPPA DEGLI ESITI DI AGIBILITÀ SU BASE UE
48 ELABORATO DEFINITIVO DI PIANO
49 SELEZIONARE IN "VALUE FIELD" IL CAMPO DESIDERATO PER VISUALIZZARE ALTRE MAPPE TEMATICHE
50 VISUALIZZAZIONE MAPPA TEMATICA EDIFICI DI PREGIO E VINCOLATI
51 ELABORATO DEFINITIVO DI PIANO
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53 ESEMPLIFICAZIONE GRAFICA DELLE CATEGORIE DI INTERVENTO
54 TABELLA IN CUI SONO EVIDENZIATI LE CATEGORIE DI INTERVENTO SULLE UE E IL NUMERO DI UE PER TIPO DI INTERVENTO
55 TABELLA IN CUI SONO EVIDENZIATI LE CATEGORIE DI INTERVENTO SULLE RETI E I ML LINEARI
56 ESEMPLIFICAZIONE GRAFICA DELLE TIPOLOGIE EDILIZIE
57 ESEMPLIFICAZIONE GRAFICA DELLE TIPOLOGIE EDILIZIE SU BASE UE
58 ESEMPLIFICAZIONE GRAFICA DEL RAPPORTO TRA IL NUMERO DEI PIANI DEGLI EDIFICI È POSSIBILE RICAVARE ANCHE LA DISTRIBUZIONE DELLE ALTEZZE (N.PIANI) ALL'INTERNO DEL PIANO DI RICOSTRUZIONE
59 INDIVIDUAZIONE DEGLI EDIFICI DI PREGIO FORTEMENTE DANNEGGIATI
60 TABELLA IN CUI SONO EVIDENZIATI ALCUNI EDIFICI DI PREGIO CON ESITO E ED F
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63 Il SIT è uno strumento costantemente aggiornabile, sia nelle sue entità fisiche che costruiscono la mappa di base (unità edilizie, aggregati, spazi aperti, grafo delle reti ) sia nel database contenente tutti gli attributi correlati a tali entità (esiti, codice identificativo d aggregato, categoria di intervento, ecc). Le entità fisiche si aggiornano tramite operazioni di disegno, mentre gli attributi tramite operazioni sul database, sia come modifica del database (es. rettifica del numero dei piani di un unità edilizia) sia come ampliamento (es. inserimento di una colonna indicante per ogni aggregato, spazio aperto o rete, la data prevista di inizio e fine lavori). Le stesse operazioni di aggiornamento permettono un monitoraggio delle conoscenze, attraverso delle interrogazioni specifiche, anch esse sia in forma alfanumerica (es. monitorare lo stato dei lavori a partire dalla data di inizio e fine) che spaziale (elaborare una mappa indicante i soli aggregati edilizi i cui lavori inizieranno entro un mese).
64 SELEZIONATO LO SHAPE RELATIVO AL PATRIMONIO EDILIZIO, EVIDENZIARE LA PARTICELLA CHE SI DESIDERA
65 APRIRE LA TABELLA DEGLI ATTRIBUTI E VISIONARE I CAMPI CHE DEVONO ESSERE AGGIORNATI
66 NELLA TABELLA È EVIDENZIATA LA PARTICELLA/UE, CLICCARE IL TASTO "EDITING"
67 SELEZIONARE "START EDITING"PER AVVIARE LA FASE DI COMPILAZIONE DEI CAMPI DESIDERATI DEI CAMPI DESIDERATI PER AGGIORNARE O MODIFICARE I DATI
68 ES: CAMBIARE L'ATTRIBUTO PROPRIETÀ DA PRIVATO A PUBBLICO
69 METTERE IL CURSORE SUL RECORD CHE SI DESIDERA AGGIORNARE E APPORTARE LA MODIFICA
70 UNA VOLTA COMPLETATA L'INTEGRAZIONE, PROCEDERE : "EDITING" - "STOP EDITING"
71 MONITORARE : SELEZIONARE OPEN ATTRIBUTE TABLE DALLO SHAPE INTERESSATO
72 SELEZIONARE: "OPTIONS" E IN SEGUITO "ADD FIELD"PER AGGIUNGERE IL CAMPO
73 VIENE VISUALIZZATA LA FINESTRA PER IL SETTING DEL CAMPO
74 INSERIRE IL NOME ES: "STATO LAVORI" E SELEZIONARE SU TYPE "TEXT"
75 RENDERE ATTIVO IL NUOVO CAMPO
76 SARÀ COSÌ INSERITO IL NUOVO CAMPO ALL'INTERNO DELLA TABELLA DEGLI ATTRIBUTI
77 PER L'INSERIMENTO DELLO "STATO DI AVANZAMENTO DEI LAVORI" SELEZIONARE "START EDITING"
78 ESEGUIRE L'OPERAZIONE DI INSERIMENTO DELLE INFORMAZIONI DESIDERATE
79 RENDERE DEFINITIVE LE MODIFICHE IN TABELLA : "STOP EDITING"
80 circa : sono stati consumati ai fini dell'ottima riuscita del sistema informativo territoriale oltre 1000 caffè, più di 2000 ore al computer è stato cliccato più di volte il tasto destro del mouse e volte quello sinistro
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Rilievi e profili altimetrici da foto interpretazione, collab. DIAP Sapienza Università di Roma
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