COMPARTO SPECIALE A STAZIONE FFS

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "COMPARTO SPECIALE A STAZIONE FFS"

Transcript

1 COMPARTO SPECIALE A STAZIONE FFS SETTORE STAZIONE OVEST VARIANTE DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO STAZIONE FFS OVEST - PP3 RAPPORTO DI PIANIFICAZIONE NORME DI ATTUAZIONE Studi Associati SA via Zurigo 19 CP 4046 CH-6904 Lugano tel fax info@sasa.ch INCARTO PER LA SERATA PUBBLICA Dicembre 2011

2 INDICE 1. PREMESSA VINCOLI PIANIFICATORI PIANO D INDIRIZZO PROCEDURE IN CORSO LETTURA DEL CONTESTO CONCETTO URBANISTICO DEL PIANO DI INDIRIZZO GLI SCHEMI RIASSUNTIVI DEL PIANO DI INDIRIZZO 9 2. MOTIVAZIONI DELLA VARIANTE LE ESIGENZE DI SPAZIO DELLA SUPSI PROPOSTE EDIFICATORIE PER L AREA OVEST INDICATE DAL PI CONSIDERAZIONI SULLE PROPOSTE EDIFICATORIE INDICATE DEL PI PROPOSTA EDIFICATORIE PER L AREA OVEST UNITÀ INSEDIATIVE ASPETTI AMBIENTALI PROPOSTE DI MODIFICA ALLEGATI GRAFICI NORME DI ATTUAZIONE DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO PP PROCEDURA 26 Studi Associati SA, Lugano dicembre 2011

3 Città di Mendrisio Comparto speciale a Stazione FFS Settore Stazione Ovest Variante del Piano particolareggiato della Stazione FFS 1. PREMESSA La variante del Comparto speciale a Stazione FFS si estende attorno alla stazione e al sedime dei binari e comprende i due lati di via S. Franscini (dalla rotonda exmacello all incrocio con via Cercera), della prima parte di via Motta a partire dalla piazza della Stazione, e del lato Est di via Catenazzi (tra via al Gas e via Rime). Lo studio della variante viene suddiviso in due settori: Stazione Est e Stazione Ovest (vedi Piano allegato in scala 1:1000). Essenzialmente per motivi di tempistica determinati da necessità della SUPSI, viene qui presentata la variante del Settore Stazione Ovest e che comprende i fondi N per una superficie complessiva di ca. 11'400 mq. Come detto in questo comparto è previsto l insediamento di un Campus SUPSI per il quale è stato elaborato uno studio di fattibilità 1 da parte degli arch. Buzzi e Buzzi di Locarno. Questo programma serve da base per l allestimento del PP3. Nell ambito della Variante relativa ai comparti per attività San Martino - Penate - Rime Brecch approvata dal CdS il 30 novembre 2010 per il settore Ovest è stata decisa una modifica d ufficio dell art. 45 bis NAPR in cui viene eliminato il riferimento alla zona mista, stralciato il cpv. 2 (disposizioni e parametri edificatori) e vengono introdotti gli scopi e gli obiettivi, riprendendoli dal (cfr. pp e della Risoluzione CdS N del 30 novembre 2011). 1 Studio di fattibilità per la pianificazione del Campus SUPSI a Mendrisio, aprile Studi Associati SA, Lugano dicembre 2011

4 L articolo, modificato d ufficio, è il seguente: Art. 45 bis PP3 - comparto soggetto a piano particolareggiato (Area Stazione Ovest) 1 L utilizzazione particolare dell area delimitata all interno della zona mista (Stazione Ovest) è soggetta all elaborazione di un piano particolareggiato, ai sensi degli art. 54 e segg. LALPT. 2 Scopi e obiettivi del PP3: definire le modalità di utilizzazione e di edificazione dei servizi pubblici e privati in un area particolarmente significativa, considerata la sua ubicazione prospiciente la stazione di Mendrisio e la sua vicinanza allo svincolo autostradale. L ubicazione di questa area, la dimensione dei fondi e la loro disponibilità permettono di ipotizzare insediamenti a carattere di servizio, pubblico e privato, centri per la formazione professionale, in sinergia con la presenza dell USI (Accademia di architettura). Inoltre il PP dovrà tener conto dell incidenza delle immissioni foniche della ferrovia sugli edifici e impianti realizzabili nell area. Il comprensorio della Stazione FFS di Mendrisio è stato inoltre oggetto di un Piano di indirizzo (PI) consegnato nel giugno Benché l area di studio riguardasse essenzialmente il Settore Est (edificio della Stazione, edificio della Posta, via S. Franscini e via Motta), il PI ha analizzato anche taluni aspetti del Settore Ovest (via Catenazzi) per le relazioni funzionali esistenti e soprattutto future tra le due aree. Di seguito vengono ripresi brevemente alcuni capitoli del Piano di indirizzo citato, in particolare laddove permettono di chiarire e giustificare le scelte della variante qui presentata. Studi Associati SA, Lugano dicembre 2011

5 1.1 VINCOLI PIANIFICATORI L area Sud-Est della Stazione fa parte dei Comparti speciali regolati da piani di dettaglio (regolati dall art. 42 NAPR.97) e in particolare è definito specificatamente quale Comparto a Stazione (art. 42 cpv. 3 NAPR.97). In particolare il PR propone: la creazione lungo entrambi i lati di via S. Franscini di un fronte costruito sufficientemente continuo e omogeneo; l arretramento degli edifici in modo da permettere la ristrutturazione della strada in viale alberato; la riorganizzazione di via G. Motta secondo gli stessi principi; in particolare servizi e strutture (posteggi P+R) necessari al funzionamento della stazione; il ridisegno completo e la riqualifica della Piazza della Stazione. I fondi esistenti a nord e a sud dell edificio della stazione sono indicati nel Piano di dettaglio come appartenenti alla Zona AC - artigianato e commercio, soggetta alle disposizioni dell art. 45 NAPR Invece la fascia edificabile sul fronte Est di via S. Franscini è assegnata alla Zona R5a - Intensiva comparto a (contenuti amministrativi, commerciali, negozi e uffici). 3 Le indicazioni per la parte ovest della Stazione indicate nel PI sono invece superate e rese obsolete dalla citata decisione del CdS del 30 novembre 2010 (vedi cap. 1) e perciò non vengono più riprese in questo rapporto. 1.2 PIANO D INDIRIZZO Il Piano d indirizzo Area della Stazione FFS - Comparto Est elaborato prefigura l organizzazione, l assetto e la concezione urbanistica e viaria nonché le possibilità edificatorie in particolare del comparto Est dell Area della Stazione FFS di Mendrisio. Questo studio promosso dal Municipio di Mendrisio in accordo con il Dipartimento del territorio e le Ferrovie Federali Svizzere consiste in uno strumento di carattere orientativo, atto a definire un concetto globale per l area che si sviluppa attorno alla stazione. L obiettivo è il coordinamento degli importanti interventi di riorganizzazione della Stazione FFS in vista dell apertura della nuova linea Mendrisio-Stabio-Varese e la predisposizione delle misure adeguate per far fronte all aumento del traffico futuro anche in relazione alla messa in esercizio del progetto AlpTransit (Galleria di Base del Ceneri e del San Gottardo). 2 3 Indice di edificabilità Ie = 4,5 mc/mq Indice di occupazione 40% - H max. 10 m -- GSRIII Indice di sfruttamento Is = 1,5 Indice di occupazione non definito H max. 17 metri - GSRII Studi Associati SA, Lugano dicembre 2011

6 In particolare lo studio fornisce indicazioni relative all ubicazione e all organizzazione del nodo d interscambio della stazione e sull assetto viario e urbanistico di via S. Franscini e via G. Motta. Il PI considera i possibili scenari di sviluppo urbanistico del comparto oggetto dello studio, tenendo conto anche dello sviluppo dell area Ovest (lungo via Catenazzi) e definisce i contenuti e gli aspetti pianificatori necessari per la realizzazione della nuova stazione ferroviaria e delle strutture annesse, nonché i contenuti e le disposizioni edificatorie per i fondi non destinati alle necessità della ferrovia. Il PI comprende tutta l area della Stazione FFS di Mendrisio, prevedendo pure delle proposte di sistemazione viarie e urbanistiche per via Franscini (dalla rotonda exmacello all incrocio con via Cercera) e sul primo tratto di via G. Motta. Per il lato ovest (Comparto Rime-Brecc) lo studio invece si limita alle relazioni tra i due lati della stazione (via S. Franscini / via Catenazzi) e agli insediamenti previsti all interno dell area del Piano particolareggiato della Stazione Ovest (PP3). Il piano è uno studio di valenza indicativa. Le sue parti verranno approfondite e rese vincolanti nelle singole procedure pianificatorie. Estensione del Comparto speciale a Stazione FFS Studi Associati SA, Lugano dicembre 2011

7 1.3 PROCEDURE IN CORSO Nel comparto sono attualmente in corso le seguenti procedure Variante di piano regolatore del comparto speciale A Stazione FFS, Comparto Ovest prevista per l insediamento della scuola universitaria professionale SUPSI compreso la pianificazione del sottopassaggio di collegamento. Procedura di concorso architettonico per l insediamento della scuola universitaria professionale SUPSI sui mappali Realizzazione del nodo d interscambio FFS, governata proceduralmente dalla Legge strade. Progetto di Massima dell assetto viario e urbanistico di Via Franscini e Via Motta 1.4 LETTURA DEL CONTESTO Il comparto della Stazione FFS di Mendrisio assumerà sempre più un importante ruolo di centralità e di connessione tra la parte alta della città (centro storico, polo ospedaliero e polo universitario) e le aree di attività della pianura (Rime-Brecc, San Martino). L arrivo della nuova linea ferroviaria Mendrisio-Varese (FMV) e le prospettive di sviluppo create dal progetto Alptransit, accentueranno fortemente il ruolo di interscambio della stazione di Mendrisio. 4 Il previsto insediamento del Campus della SUPSI nell area ovest della Stazione (450 studenti, 250 docenti, collaboratori, ricercatori) creerà nuovi importanti influssi anche oltre l area dei binari ferroviari, provocando la necessità di nuove relazioni pedonali, ciclabili e di mobilità pubblica tra il quartiere misto di Rime-Brecc, l area Est della stazione e il polo universitario del Canavée determinando una importante rivalutazione urbana di via G. Motta. Via S. Franscini, completata sui due lati con un edificazione intensiva e continua e adeguatamente riqualificata urbanisticamente, almeno nella parte nord potrà assumere il ruolo di viale della Stazione che collega gli impianti ferroviari al centro storico (passando per il nuovo CPI). In questo contesto la Piazza della Stazione assumerebbe il ruolo di luogo di incontro degli assi di traffico lento (pedoni e ciclisti) nord-sud e est-ovest e se adeguatamente moderata dal traffico veicolare, di nuova piazza d incontro complementare alla vecchia e storica Piazza del Ponte. 4 Vedi PTM Rapporto finale Capitolo 3: Mobilità pubblica febbraio Studi Associati SA, Lugano dicembre 2011

8 1.5 CONCETTO URBANISTICO DEL PIANO DI INDIRIZZO Il concetto urbanistico del Piano d indirizzo è stato il risultato della sintesi: della lettura del contesto descritto precedentemente; dei vincoli pianificatori proposti dal PR.97; delle proprietà dei fondi; dalla preesistenza di edifici di servizio pubblico caratterizzanti il complesso (stazione FFS, stabile della Posta, stabile ex.foft); delle esigenze del nuovo nodo d interscambio definite dal PTM e in particolare del nuovo terminal dei bus; delle tendenze in atto favorite anche dalle direttive sugli insediamenti della Confederazione, in particolare di densificazione in prossimità dei nodi di interscambio del traffico pubblico (residenze, uffici, tempo libero, scuole, ); del previsto insediamento del nuovo campus della SUPSI. In sintesi, il concetto urbanistico propone: l accentuazione del ruolo di centralità dell edificio viaggiatori della stazione esistente (da liberare dagli accessori aggiunti nel tempo e da dotare di servizi agli utenti: chiosco, buffet-bar, ecc.); il prolungamento del sottopasso esistente per raggiungere via Catenazzi già in prima fase (collegamento tra i due fronti della stazione); lo spostamento del terminale dei bus a nord della stazione, formazione di posteggi K+R e taxi in prossimità dell edificio viaggiatori; la formazione, a lungo termine, di un ampio sottopasso di collegamento del campus SUPSI con il terminale dei bus e la Piazza della Stazione, dotato di servizi e negozi; la possibilità di edificazione continua, a carattere misto, con ingombro vincolato e altezza pari a quella del fronte opposto di via S. Franscini (attività commerciali e negozi al PT eventualmente al primo piano, attività di servizio e scolastiche, residenza ai piani superiori); formazione di un porticato continuo per il collegamento dei P+R con l area centrale della stazione; a lungo termine la possibile espansione dell edificazione sopra il terminal dei bus; idem, ma più limitata, a sud del fabbricato viaggiatori; la riqualifica urbana della Piazza della Stazione, mediante riduzione dei posteggi e moderazione del traffico, pavimentazione pregiata, spazi per terrazze e ristoranti all aperto; la riqualifica urbana di via S. Franscini con moderazione del traffico e alberature per la formazione di un viale; idem per via G. Motta; la riserva sul lungo termine di una striscia di servizio (scale e rampe di accesso, posteggio coperto bici, ecc.) lungo via Catenazzi. Studi Associati SA, Lugano dicembre 2011

9 1.6 GLI SCHEMI RIASSUNTIVI DEL PIANO DI INDIRIZZO Situazione attuale Sviluppo dei collegamenti pedonali Studi Associati SA, Lugano dicembre 2011

10 Terminale Bus Stalli biciclette Zona d`incontro Concetto di sistemazione della Stazione, corto termine Nuovo collegamento Sotterraneo est-ovest Concetto di sistemazione della Stazione, lungo termine Studi Associati SA, Lugano dicembre 2011

11 2. MOTIVAZIONI DELLA VARIANTE Come detto sopra, nell area del Piano particolareggiato Stazione Ovest verrà ad insediarsi il nuovo campus SUPSI. Lo studio arch. Buzzi e Buzzi di Locarno ha elaborato uno Studio di fattibilità per la pianificazione del campus SUPSI a Mendrisio dell aprile La variante dovrà tener conto di questi dati. 2.1 LE ESIGENZE DI SPAZIO DELLA SUPSI La Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana (SUPSI) è una delle sette scuole universitarie professionali (SUP) riconosciute dalla Confederazione Svizzera. Le SUP (Fachhochschule, Haute école specialisée, University of applied sciences) hanno statuto universitario, orientato alla formazione professionale e alla ricerca applicata. La SUPSI è un ente autonomo di diritto pubblico istituito dal Cantone Ticino con legge dell'11 marzo 1997, che ha integrato preesistenti scuole di specializzazione e istituti di ricerca pubblici e privati. La SUPSI intende trasferire la maggior parte degli spazi del Dipartimento Ambiente Costruzioni e Design DACD a Mendrisio. A tale scopo si è preso in considerazione l area in prossimità della stazione di Mendrisio, oggetto di questo piano particolareggiato, per l edificazione di una nuova scuola che dovrebbe accogliere il programma stimato come fabbisogno nel 2015 a mq di spazi. Parte del terreno preso in considerazione è attualmente di proprietà del Comune di Mendrisio e parzialmente destinato ad attrezzature pubbliche; un altra parte è attualmente in vendita da parte di una società anonima; mentre la parte restante è di proprietà privata. Studi Associati SA, Lugano dicembre 2011

12 Valutazione delle necessità di superfici per il DACD, per l anno 2015 TEMA E PROGRAMMA. Bachelor mq. Bachelor in architettura 747 mq. Bachelor in architettura d interni 732 mq. Bachelor in comunicazione visiva 897 mq. Bachelor in conservazione 747 mq. Bachelor in ingegneria civile 747 mq. Bachelor in ingegneria geomatica 150 mq. Master mq. Master IMIAD 162 mq. Master in restauro 312 mq. Master Architettura 387 mq. Master Comunicazione Visiva 387 mq. Master Ingegneria Civile 387 mq. Formazione continua 327 mq. Laboratori e istituti mq. Laboratorio Cultura Visiva (LCV) 346 mq. Istituto Materiali e Costruzione (IMC) 1312 mq. Istituto Sostenibilità Applicata all ambiente Costituito (IMC) 1937 mq. Istituto Scienze della terra (ISAAC) 706 mq. Locali didattici comuni mq. Direzione e servizi 558 mq. Mensa mq Totale superfici didattiche mq Totale superfici amministrative mq Fattore GF per superfici didattiche 1.7 mq Fattore GF per superfici amministrative 1.5 mq Totale superfici GF didattiche mq Totale superfici GF amministrative mq TOTALE SUPERFICI mq Ipotesi SUL (Totale superfici - 20 %) mq L insediamento del DACD a Mendrisio nel comparto della stazione è giudicato positivo, secondo le conclusioni dello Studio di fattibilità per la pianificazione del campus SUPSI a Mendrisio, per molteplici aspetti: La vicinanza della stazione ferroviaria che permette l afflusso dell utenza, con un raggio relativamente ampio, promuovendo l utilizzo di un mezzo pubblico. Il progetto permette di riqualificare la zona ibrida che si è sviluppata in maniera disorganica, dall arrivo della ferrovia, passando attraverso molteplici destinazioni; da agricola a industriale a residenziale, senza trovare finora una propria identità ben definita. Inserimento nel contesto quale nuova porta del Borgo. Sinergie con l Accademia di Architettura con un grande potenziale di interazione funzionale e culturale. Già attualmente sono in atto scambi culturali e di materiale didattico che sono in parte ostacolati dalla oggettiva lontananza spaziale. Lo studio conclude di procedere con la proposta di progetto UNO e di valutare l estensione futura sui lotti 3164 e Studi Associati SA, Lugano dicembre 2011

13 Variante Mappali Superficie terreno SUL Supsi Vincoli pianificatori Uno 3156, 3158, '359 mq 18'000 mq IS = 1.6 IO = 40% Altezza 18m Uno zoccolo 3156, 3158, '359 mq 18'000 mq IS = 1.6 IO = 70% Altezza 15m Uno 3156, 3158, 3164, 3167, '575 mq 18'000 mq IS = 1.1 IO = 70% Altezza 15m Le proposte dello Studio di fattibilità per la pianificazione del campus SUPSI a Mendrisio, studio arch. Buzzi e Buzzi, Locarno Studi Associati SA, Lugano dicembre 2011

14 2.2 PROPOSTE EDIFICATORIE PER L AREA OVEST INDICATE DAL PI Il Piano di indirizzo riportava a titolo indicativo le principali disposizioni edificatorie, che definiva determinate dal PP3 (Piano particolareggiato Stazione Ovest). Esse dovevano servire per la valutazione delle potenzialità edificatorie complessive dell area della stazione. Riprendiamo di seguito quanto indicato nel PI inerente le caratteristiche principali del campus SUPSI, inglobando anche il mappale Fondi interessati: mappali n Superficie edificabile complessiva: 16'575 mq SUL max. complessiva: 26'330 mq I.s. medio: 1,6 Altezza massima degli edifici: metri Posteggi: tutti in sotterraneo Studi Associati SA, Lugano dicembre 2011

15 2.3 CONSIDERAZIONI SULLE PROPOSTE EDIFICATORIE INDICATE DEL PI Le proposte indicate nel PI, siccome non riguardavano direttamente il settore Stazione Ovest, meritano di essere commentate e giustificate Programma SUPSI Da una nostra verifica riteniamo che il programma inerente il campus SUPSI debba essere corretto da una SUL massima di 18'000 mq a una di 20'000 mq. L indice di sfruttamento dovrà pertanto essere adeguato di conseguenza. Destinazione La modifica d ufficio apportata dal CdS nella sua citata decisione sulla Variante relativa ai comparti per attività San Martino - Penate - Rime Brecch chiarisce la possibilità di insediamenti a carattere di servizio, pubblico e privato, centri per la formazione professionale, in sinergia con la presenza dell USI (Accademia di architettura). Indice di sfruttamento Conformemente alle Direttive della Confederazione sugli insediamenti è auspicabile un elevato sfruttamento attorno alla stazione. Proposta: Elevare l Indice di sfruttamento anche a ovest dei binari a 1.5 con un bonus del 20% nel caso di realizzazione di edifici di interesse pubblico. Questo permetterebbe di ottenere la densità auspicata. Altezze L indicazione nel PI di un altezza di 15m per edifici di 4 piani o di 18m per edifici di 5 piani va riconsiderato: Una portata delle solette dei laboratori (nel caso di strutture del Campus SUPSI) di ca. 12 m implica spessori della soletta tra 50 e 60 cm. Inoltre le istallazioni tecniche necessitano di ulteriori 40 cm circa per piano. Un edificio scolastico arriverebbe in questo caso a 16 m per edifici di 4 piani o a 20 m per edifici di 5 piani. Proposta: Altezza di 17 metri sui due lati della stazione ferroviaria, per la costruzione dei quattro piani nel caso di un edificio scolastico (riservata la possibilità di creare anche locali interrati) o dei 5 piani nel caso di un edificio amministrativo. Per il PP3 l altezza di 17 metri (misurati dal livello stradale di riferimento - via Catenazzi) è concessa su una fascia di 30 metri di larghezza. Oltre i 30 metri l altezza è di 10,60 metri misurati dal terreno sistemato. Studi Associati SA, Lugano dicembre 2011

16 Arretramento La densificazione dell edificazione attorno alle fermate del trasporto pubblico richiede la formazione di uno spazio appropriato sul davanti (o sotto gli edifici) soprattutto in presenza di una densità elevata di utenti come nel caso di una scuola. Lo spazio attualmente previsto dal piano regolatore tra la linea di costruzione e l area ferroviaria, (dove è prevista la costruzione di un muro di protezione dalle immissioni foniche di altezza da definire) è di 10 metri. Questo spazio sicuramente insufficiente per la sistemazione urbanistica adatta. Proposta: Allargamento dello spazio stradale ad almeno 15 metri su tutta la lunghezza dell area PP. 2.4 PROPOSTA EDIFICATORIE PER L AREA OVEST Riassunto della proposta edificatoria per i mappali (Insediamento SUPSI) Superficie edificabile complessiva: 11'359 mq I.s. medio: 1,5 con Bonus del 20% nel caso di realizzazione di edifici di interesse pubblico SUL con IS 1, mq SUL max complessiva con Bonus 20'447 mq Altezza massima degli edifici: fino su una fascia di 30 metri di larghezza. Oltre i 30 metri l altezza è di 10,60 metri. Posteggi: tutti in sotterraneo Riassunto della proposta edificatoria per i mappali Superficie edificabile complessiva: mq I.s. medio: 1,5 con Bonus del 20% nel caso di realizzazione di edifici di interesse pubblico SUL con IS 1, mq SUL max complessiva con Bonus9 389 mq Altezza massima degli edifici: fino su una fascia di 30 metri di larghezza. Oltre i 30 metri l altezza è di 10,60 metri. Posteggi: tutti in sotterraneo Studi Associati SA, Lugano dicembre 2011

17 2.5 UNITÀ INSEDIATIVE La proposta pianificatoria permette l insediamento di 620 Unità insediative nel PP3, nel caso di edificazione privata. Questo presenta un aumento di 365 unità rispetto alle unità previste precedentemente dalla zona mista. Sfruttando le possibilità edificatorie dell edificazione pubblica, le unità insediative arrivano a 1'020, con una differenza di 770 Unità. Questa cifra è da mettere in relazione alle unità complessive di previste per l intero comparto speciale A. Le unità insediative a Est dei binari non subiranno modifiche. 2.6 ASPETTI AMBIENTALI Sicurezza e protezione dagli incidenti rilevanti Il piano particolareggiato tocca un comparto a ridosso del campo ferroviario sul quale transitano importanti quantitativi di merci considerate pericolose secondo l'ordinanza federale sulla protezione dagli incidenti rilevanti (OPIR) e che la modifica di PR prevede, oltre a nuove destinazioni d'uso, l'incremento delle unità insediative rispetto al precedente assetto pianificatorio. Si richiama la direttiva emanata dalla Confederazione, in termini di aiuto alla pianificazione 5 in merito al rischio di incidenti rilevanti, che possono mettere a repentaglio la salute (o la vita stessa) degli abitanti. Il rischio collettivo valutato viene espresso come relazione tra probabilità annua e entità dell indice di incidente rilevante. Mendrisio viene dalle FFS attualmente valutato nella parte gialla dell area intermedia tra rischio accettabile e la linea di accettabilità rappresentata nel diagramma riportato a pagina seguente. Nell ambito dell azzonamento o dell aumento del grado di utilizzazione occorre dimostrare che, grazie a misure adatte e proporzionate, il rischio non aumenta sensibilmente oppure che vi è un notevole interesse pubblico all adeguamento del piano nell'area in questione. L'intervento rientra nel concetto auspicato dalla Confederazione a sostegno dello sviluppo centripeto degli insediamenti, con la densificazione delle aree che si sviluppano a ridosso delle stazioni, rispecchia da un lato l interesse pubblico Dall altro sono considerate nel piano le seguenti accorgimenti: per minimizzare l aumento dei rischi, date dall aumento degli utenti del comparto. 5 Aiuto alla pianificazione. Coordinamento tra pianificazione del territorio e prevenzione degli incidenti rilevanti lungo le linee ferroviarie a rischio. ARE, UFAM, UFT, marzo 2009 Studi Associati SA, Lugano dicembre 2011

18 Diagramma P-C con curve cumulative e criteri di valutazione Classificazione delle aree per incidenti rilevanti: Fonte FFS 2011 Studi Associati SA, Lugano dicembre 2011

19 Misure pianificatorie: Mantenere la massima distanza possibile tra edifici e binari; Sono previste utilizzazioni per gruppi di persone e attività che dispongono di sufficienti possibilità di salvataggio e auto salvataggio. Le scuole per esempio vengono computati solo per un terzo degli utenti. Sistemazione delle aree lungo i binari con fasce di vegetazione (arbusti, orti, prati o superfici di protezione verdi) in particolare in combinazione con la barriera fonica per minimizzare la propagazione o la ritenzione delle sostanze pericolose riversate. Prevedere un utilizzazione con un minimo di sigillature nella zona dei binari, ad es. parcheggi con grigliati erbosi o copertura in ghiaia Misure architettoniche da approfondire a livello della domanda di costruzione Sono da predisporre utilizzazioni secondarie quali locali accessori, locali tecnici o depositi lungo la linea ferroviaria. È da prevedere un involucro edilizio compatto con tipo di costruzione massiccio. Gli ingressi dovrebbero servire anche da vie di fuga naturali; vie d accesso brevi, non orientate verso i binari. Possibilmente poche aperture sulla facciata, piccole e non orientate verso i binari Rampe d accessi ai posteggi non orientate verso la ferrovia Le misure segnalate qui indicativamente sono da approfondire in sede di domanda di costruzione con le proposte architettoniche concrete. Comunque al momento della costruzione va valutato, in coordinazione con le FFS, il rischio futuro e la configurazione del progetto. Protezione dai rumori Per quanto riguarda il quadro acustico dell'area interessata dalla variante si osserva che essa è colpita prevalentemente dal rumore proveniente dall'asse ferroviario ed in misura minore dagli assi stradali presenti in zona. L'insieme di queste fonti fa sì che l'intensità delle immissioni presenti sia elevata, il che impone scelte oculate ed atte a rendere minimi eventuali conflitti di natura fonica. Viene definita l'estensione dell'area in cui sono presumibilmente superati i valori limite d'immissione graficamente nel piano allegato. Al PP3 viene assegnato il grado di sensibilità al rumore II, già attribuito alle zona mista contigua. Studi Associati SA, Lugano dicembre 2011

20 Protezione dell aria Il disciplinamento dei posteggi, cosi come il loro fabbisogno, costituiscono degli elementi con potenziale influenza sulla produzione di immissioni inquinanti. Nell area è previsto un vincolo di 400 posti per il P&R che non viene modificato. I posteggi delle attività previste all'interno del PP sottostanno al Regolamento cantonale dei posteggi privati (Rcpp). Vista la buona accessibilità data dalla prossimità alla stazione ed al terminal dei bus, per limitare l uso della mobilità individuale motorizzata, il Comune può concedere, in sintonia con la nuova LST in vigore dal 1 gennaio 2012, ulteriori restrizioni rispetto a quanto determinato ai sensi del Rcpp a ai posteggi strettamente legati alle funzioni amministrative. Studi Associati SA, Lugano dicembre 2011

21 3. PROPOSTE DI MODIFICA 3.1 ALLEGATI GRAFICI I piani allegati sono sei e segnatamente: Suddivisione in settori, in scala 1:2000, dicembre 2011 Stato pianificatorio vigente, in scala 1:2000, dicembre 2011 Proposta dicembre 2011, in scala 1:2000, dicembre 2011 Proposta dicembre 2011 (dettaglio), in scala 1:1000, dicembre 2011 Sezioni trasversali A e B, in scala 1:500, dicembre 2011 Sezioni trasversali C e D, in scala 1:500, dicembre 2011 Nel primo piano è indicata lo stato pianificatorio vigente. Nel secondo è riportato lo stato pianificatorio vigente nelle aree circostanti. Nel terzo piano sono indicate le proposte pianificatorie per l intero comparto speciale. Quelle del Settore Stazione Est sono da considerare provvisorie. Nel piano sono indicati i collegamenti pedonali sotterranei tra i due settori. Questi collegamenti saranno descritti e normati nell elaborazione del Settore Stazione Est. Nel quarto piano sono evidenziate le proposte pianificatorie del Settore Stazione Ovest. Gli ultimi due piani hanno carattere indicativo e danno un idea dei profili dell edificazione ottenibili. Studi Associati SA, Lugano dicembre 2011

22 3.2 NORME DI ATTUAZIONE DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO PP3 PIANO REGOLATORE DEL COMUNE DI MENDRISIO N O R M E D I A T T U A Z I O N E D E L P P 3 S T A Z I O N E F F S O V E S T Il Consiglio Comunale di Mendrisio, vista la Legge di applicazione della Legge federale sulla pianificazione del territorio (LALPT) del 23 maggio 1990, d e c r e t a Art. 1. Base legale Il piano regolatore particolareggiato Stazione FFS Ovest (PP3) si fonda sugli art. 54 e 55 della Legge cantonale d applicazione della Legge federale sulla pianificazione del territorio. Art. 2. Campo d applicazione 1 Le presenti norme si applicano al comprensorio del Piano particolareggiato del Stazione FFS Ovest (PP3) e più precisamente alla zona indicata negli allegati grafici (planimetrie 1:1 000). 2 Le disposizioni del piano regolatore sono applicabili in quanto non diversamente stabilito dalle presenti norme. Studi Associati SA, Lugano dicembre 2011

23 Art. 3. Destinazione Insediamenti a carattere amministrativo, pubblico e privato, centri per la formazione professionale, in sinergia con la presenza dell USI (Accademia di architettura). Sono esclusi i commerci ad eccezione di quelli collegati con le attività delle destinazioni principali (amministrazione o formazione). Art. 4. Indice di sfruttamento L indice massimo di sfruttamento è di 1,5. È concesso un bonus del 20% nel caso di realizzazione di insediamenti di interesse pubblico quali servizi pubblici, formazione professionale, scuole. Art. 5. Allineamento 1 Gli edifici devono sorgere lungo la linea di costruzione fissata a 15 metri dal limite della zona ferroviaria (fronte di via Catenazzi). Sono ammesse interruzioni dell edificazione oppure rientranze. Le parti allineate devono costituire almeno il 70% del fronte massimo concesso. Non sono ammessi corpi o elementi sporgenti oltre le linee di costruzione. 2 L area posta tra il ciglio stradale e la facciata degli edifici dovrà essere sistemata e arredata con un disegno unitario su indicazioni fornite dal Municipio. Art. 6. Altezze 1 Per gli edifici allineati lungo la linea di costruzione è prevista un altezza di 17 metri, per una profondità massima di 30 metri. Per questi edifici l altezza è misurata a partire dalla quota stradale antistante nel punto mediano dell edificio lungo via Catenazzi. Studi Associati SA, Lugano dicembre 2011

24 2 Sono ammesse altezze inferiori, ma le parti con altezza di 17 metri devono costituire almeno il 70% del fronte massimo concesso. 3 Per le parti di fabbricati che sorgono oltre la fascia di 30 metri è concessa un altezza massima di 10,60 metri. Per questi edifici l altezza è misurata secondo le disposizioni della LE. Art. 7. Distanze La distanza minima da confine verso i fondi privati è di 6,0 metri. Non valgono distanze tra edifici oltre quelle stabilite dalle regole dalle norme e direttive antincendio. Dove segnalato dal piano è ammessa la contiguità. Art. 8. Park e Ride Il progetto di realizzazione concernente i fondi N RFD dovrà tener conto dell insediamento del P&R di complessivi 400 posti auto. Il P&R dovrà essere sotterraneo. Art. 9. Posteggi 1 Per i posteggi valgono le disposizioni del Regolamento cantonale dei posteggi privati (Rcpp). 2 Nel caso di realizzazione del Campus per la formazione professionale, è concessa la possibilità di ridurre il numero minimo dei posteggi a quello strettamente necessario per le funzioni amministrative. Studi Associati SA, Lugano dicembre 2011

25 Art. 10. Corpi tecnici Per i corpi tecnici è concesso un abbuono massimo in altezza di 3 metri, misurato dalla copertura del tetto, per una superficie massima del 20% del tetto. Le loro dimensioni devono essere contenute entro i limiti indispensabili alle esigenze di funzionalità. Inoltre devono sorgere arretrati di 3 metri dal filo della facciata. Art. 11. Possibili superamenti dei valori d immissione Siccome il comparto del PP3 è situato in un area in cui i valori di immissione, ai sensi dell OIF, risultano essere superati, le domande di costruzione devono essere accompagnate da una perizia fonica che comprovi il rispetto delle disposizioni legali in materia. Al comparto è assegnato il Grado di sensibilità II. Si rimanda all'art. 31 dell'oif "Autorizzazione di costruire nelle zone esposte ai rumori". Art. 12. Prevenzione degli incidenti rilevati Siccome il comparto del PP3 è situato nell area di coordinamento tra pianificazione e prevenzione degli incidenti, le domande di costruzione dovranno rispettare le disposizioni legali in materia (Ordinanza federale sulla protezione dagli incidenti rilevanti (OPIR). Art. 13. Deroghe Qualora siano riconosciute particolari qualità urbanistiche, il Municipio può concedere deroghe all altezza massima, alle distanze tra edifici all interno del comparto, al rispetto delle linee di arretramento per le costruzioni sotterranee. Studi Associati SA, Lugano dicembre 2011

26 4. PROCEDURA La proposta di variante, dopo l approvazione formale da parte del Municipio, il 28 giugno 2011 è stata inviata al Dipartimento del territorio con la richiesta di esame preliminare ai sensi dell art. 33 LALPT. La risposta dipartimentale è arrivata l 11 ottobre La documentazione è stata aggiornata e verrà presentata in data in serata pubblica e lasciata in esposizione per il periodo dal al , con possibilità per gli interessati di inoltrare osservazioni e suggerimenti. Studi Associati SA, Lugano dicembre 2011

27 ALLEGATI Rappresentazioni grafiche Suddivisione in settori, in scala 1:2000, giugno 2011 Stato pianificatorio vigente, in scala 1:2000, giugno 2011 Proposta Giugno 2011, in scala 1:2000, giugno 2011 Proposta Giugno 2011 (dettaglio), in scala 1:1000, giugno 2011 Sezioni trasversali A e B, in scala 1:500, giugno 2011 Sezioni trasversali C e D, in scala 1:500, giugno 2011 Il pianificatore: arch. Felix Günther Studi Associati SA Lugano, 15 dicembre 2011 Studi Associati SA, Lugano dicembre 2011

PIANO REGOLATORE DEL COMUNE DI STABIO PIANO PARTICOLAREGGIATO FALCETTE. Introduzione alle norme di attuazione

PIANO REGOLATORE DEL COMUNE DI STABIO PIANO PARTICOLAREGGIATO FALCETTE. Introduzione alle norme di attuazione PIANO REGOLATORE DEL COMUNE DI STABIO PIANO PARTICOLAREGGIATO FALCETTE Introduzione alle norme di attuazione Le norme di attuazione del Piano particolareggiato (NAPP) si integrano e vengono completate

Dettagli

INTERCOMUNALE PIANO REGOLATORE

INTERCOMUNALE PIANO REGOLATORE PIANO REGOLATORE INTERCOMUNALE Comune di CADENAZZO Comune di S. ANTONINO Norme di attuazione PLANIDEA S.A. - PIANIFICAZIONE URBANISTICA E STUDI AMBIENTALI Sergio Rovelli e Pierino Borella urbanisti, ingg.

Dettagli

Municipio della Città di Bellinzona

Municipio della Città di Bellinzona Municipio della Città di Bellinzona Bellinzona, 28 agosto 2006 MESSAGGIO MUNICIPALE NO. 2967 AUTORIZZAZIONE PER LA VENDITA DEGLI SCORPORI DI TERRENO RISULTANTI DALLA VARIANTE PER LA NUOVA PISTA PEDONALE-

Dettagli

Locarno, 16 maggio Consiglio Comunale LOCARNO. Signori Presidente e Consiglieri,

Locarno, 16 maggio Consiglio Comunale LOCARNO. Signori Presidente e Consiglieri, M M. no. 91 concernente una variante al Piano regolatore particolareggiato del comparto di quartiere definito da via Balestra, via Franscini, via Lavizzari e via Varesi, volta all adattamento dei parametri

Dettagli

Messaggio Municipale N Concernente la modifica del piano del traffico

Messaggio Municipale N Concernente la modifica del piano del traffico MUNICIPIO DI MASSAGNO Messaggio Municipale N. 1989 Concernente la modifica del piano del traffico Onorando Consiglio Comunale 6900 Massagno Ris. Mun. 22.10.2007 Massagno, 23 ottobre 2007/LB/DF Egregi Signori

Dettagli

- Comparto D2.7 A - Comparto D2.7 B - Piano Particolareggiato 4

- Comparto D2.7 A - Comparto D2.7 B - Piano Particolareggiato 4 La VARIANTE interessa i seguenti Comparti: - Comparto D2.7 A - Comparto D2.7 B - Piano Particolareggiato 4 Per questi comparti è prevista la modifica sia della parte di testo che della parte grafica. Si

Dettagli

NORME GENERALI 1 Art. 1 Principi generali Art. 2 Componenti del piano particolareggiato Art. 3 Applicabilità delle norme di piano regolatore

NORME GENERALI 1 Art. 1 Principi generali Art. 2 Componenti del piano particolareggiato Art. 3 Applicabilità delle norme di piano regolatore INDICE NORME GENERALI 1 Art. 1 Principi generali Art. 2 Componenti del piano particolareggiato Art. 3 Applicabilità delle norme di piano regolatore CAPITOLO I - PATRIMONIO EDILIZIO 2 Art. 4 Edificio da

Dettagli

AlpTransit e le sfide territoriali

AlpTransit e le sfide territoriali AlpTransit e le sfide territoriali AlpTransit: aspettative ticinesi alla vigilia dell apertura della galleria di base Bellinzona Paolo Poggiati Capo della Sezione dello sviluppo territoriale (DT) Repubblica

Dettagli

Sviluppo territoriale: situazione e prospettive Giornata dell economia Locarno 27 settembre 2016

Sviluppo territoriale: situazione e prospettive Giornata dell economia Locarno 27 settembre 2016 Sviluppo territoriale: situazione e prospettive Giornata dell economia Locarno 27 settembre 2016 Paolo Poggiati Sezione sviluppo territoriale Dipartimento Territorio Alexander von Humboldt, Berlino 1769-1859

Dettagli

Locarno, 28 maggio Consiglio comunale. Locarno. Signori Presidente e Consiglieri,

Locarno, 28 maggio Consiglio comunale. Locarno. Signori Presidente e Consiglieri, MM no. 49 concernente una variante al Piano Regolatore della Città di Locarno, settore 2, relativa alla modifica della zona APEP al mappale no. 1245 RFD Locarno a Locarno-Monti (Autosilo) e una variante

Dettagli

Piano esecutivo per il recupero urbanistico del nucleo di edilizia ex abusiva n Pian Saccoccia

Piano esecutivo per il recupero urbanistico del nucleo di edilizia ex abusiva n Pian Saccoccia Piano esecutivo per il recupero urbanistico del nucleo di edilizia ex abusiva n. 19.11 Pian Saccoccia La manovra di recupero dei nuclei di edilizia ex abusiva L Amministrazione di Roma Capitale, fin dalla

Dettagli

prova pratica Si richiede lo sviluppo grafico in scala 1:50 del Centro Uffici rappresentato nella pianta allegata.

prova pratica Si richiede lo sviluppo grafico in scala 1:50 del Centro Uffici rappresentato nella pianta allegata. Architetti Sez. B e TRACCIA 1 Si richiede lo sviluppo grafico in scala 1:50 del Centro Uffici rappresentato nella pianta allegata. Elaborati minimi richiesti: 1) Pianta in scala 1:50; 2) Sezioni trasversale

Dettagli

COMPARTO SPECIALE A STAZIONE FFS

COMPARTO SPECIALE A STAZIONE FFS COMPARTO SPECIALE A STAZIONE FFS VARIANTE DI PIANO REGOLATORE RAPPORTO DI PIANIFICAZIONE NORME DI ATTUAZIONE (ESTRATTO) Studi Associati SA via Zurigo 19 CP 4046 CH-6904 Lugano tel. +41 091 910 17 30 fax

Dettagli

programma innovativo in ambito urbano marzo 2004 relazione

programma innovativo in ambito urbano marzo 2004 relazione programma innovativo in ambito urbano marzo 2004 relazione Riqualificazione Trieste Nord: azioni volte a favorire la connessione pedonale delle aree residenziali poste a monte della ferrovia e del PortoVecchio

Dettagli

COMUNE DI LUMINO PIANO REGOLATORE

COMUNE DI LUMINO PIANO REGOLATORE COMUNE DI LUMINO PIANO REGOLATORE VARIANTE DI POCO CONTO PIANO DI QUARTIERE BOSNIGA ai sensi degli art. 34 e 35 Lst Incarto per approvazione del Dipartimento del territorio 18 dicembre 2013 Studi Associati

Dettagli

COMUNE DI GAVIRATE. Milano, 03 aprile Relazione Paesaggistica

COMUNE DI GAVIRATE. Milano, 03 aprile Relazione Paesaggistica COMUNE DI GAVIRATE Milano, 03 aprile 2013 Progetto: nuova stazione di servizio carburanti e metano con annessa autofficina per la riparazione di autoveicoli con accesso dalla strada interna del centro

Dettagli

dipartimento riqualificazione urbana settore piani, programmi e progetti strategici PREVISIONI URBANISTICHE FRA CAAB, SCALO E PILASTRO

dipartimento riqualificazione urbana settore piani, programmi e progetti strategici PREVISIONI URBANISTICHE FRA CAAB, SCALO E PILASTRO dipartimento riqualificazione urbana settore piani, programmi e progetti strategici PREVISIONI URBANISTICHE FRA CAAB, SCALO E PILASTRO Quartiere San Donato 10 04 2013 Ubicazione Aree annesse sud al Caab

Dettagli

PIANO REGOLATORE DEL COMUNE DI LUGANO, SEZIONE DI GANDRIA - PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL NUCLEO DI GANDRIA

PIANO REGOLATORE DEL COMUNE DI LUGANO, SEZIONE DI GANDRIA - PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL NUCLEO DI GANDRIA 15.4.1 PIANO REGOLATORE DEL COMUNE DI LUGANO, SEZIONE DI GANDRIA - PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL NUCLEO DI GANDRIA Adottato dal Consiglio Comunale il 10 dicembre 1993 CAPITOLO I Disposizioni generali Art.

Dettagli

UTOE 7 Cisanello Parco Centrale S.N. 7.5

UTOE 7 Cisanello Parco Centrale S.N. 7.5 UTOE 7 Cisanello Parco Centrale S.N. 7.5 QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione dell area... 2 Pericolosità idraulica, acque superficiali e

Dettagli

Piano di Governo del Territorio - Documento di Piano 1

Piano di Governo del Territorio - Documento di Piano 1 Piano di Governo del Territorio - Documento di Piano Indice Aree di trasformazione di interesse pubblico...3 TRP Area per la localizzazione di servizi per l istruzione...4 TRP - Nuova area a servizi tecnologici

Dettagli

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA OGGETTO: Richiesta di trasformazione d uso, da magazzino a superficie commerciale, di un locale situato al piano interrato dell edificio in località Fontana del Comune di Livigno, contraddistinto catastalmente

Dettagli

Tratta AV/AC Verona-Padova: 2 Lotto Funzionale "Attraversamento di Vicenza" 31 ottobre 2017

Tratta AV/AC Verona-Padova: 2 Lotto Funzionale Attraversamento di Vicenza 31 ottobre 2017 Tratta AV/AC Verona-Padova: 2 Lotto Funzionale "Attraversamento di Vicenza" 31 ottobre 2017 Tratta AV/AC Verona - Padova La Tratta AV/AC Verona-Padova si inserisce nel Corridoio Mediterraneo della rete

Dettagli

Accordo Territoriale. Bologna, 18 Luglio Comune di Bologna. Comune di Bologna

Accordo Territoriale. Bologna, 18 Luglio Comune di Bologna. Comune di Bologna Accordo Territoriale relativo agli assetti territoriali, urbanistici, infrastrutturali della Nuova Stazione Ferroviaria di Bologna ai sensi dell art. 15. L.R. 20/2000 Bologna, 18 Luglio 2006 Obiettivi

Dettagli

Polo funzionale 6 Stazione ferroviaria di Ravenna

Polo funzionale 6 Stazione ferroviaria di Ravenna Polo funzionale 6 Stazione ferroviaria di Ravenna Comune: Ravenna Tav.1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE Polo n. 6-1 Tav.2 INQUADRAMENTO URBANO Scala 1:10.000 ELENCO UNITÀ DEL POLO FUNZIONALE: Famiglia attività

Dettagli

PR SETTORE 4 SOLO PARZIALMENTE IN VIGORE COME A RISOLUZIONI GOVERNATIVE NO DEL 26 GIUGNO 2001 E NO DEL 22 GIUGNO 2004

PR SETTORE 4 SOLO PARZIALMENTE IN VIGORE COME A RISOLUZIONI GOVERNATIVE NO DEL 26 GIUGNO 2001 E NO DEL 22 GIUGNO 2004 PR SETTORE 4 SOLO PARZIALMENTE IN VIGORE COME A RISOLUZIONI GOVERNATIVE NO. 3073 DEL 26 GIUGNO 2001 E NO. 2715 DEL 22 GIUGNO 2004 CITTÀ DI LOCARNO PIANO REGOLATORE S E T T O R E 4 QUARTIERE NUOVO, PESCHIERA,

Dettagli

RM. no. Data Dicastero In esame alla Commissione Costruzioni e Pianificazione Petizioni

RM. no. Data Dicastero In esame alla Commissione Costruzioni e Pianificazione Petizioni COMUNE DI STABIO MUNICIPIO Stabio, 22 agosto 2016 Al CONSIGLIO COMUNALE di S t a b i o MESSAGGIO MUNICIPALE No. 08/2016 Chiedente l adozione della variante di Piano regolatore (Piano del traffico e delle

Dettagli

RELAZIONE TECNICO - URBANISTICA

RELAZIONE TECNICO - URBANISTICA COMUNE DI NERETO PROVINCIA DI TERAMO OGGETTO : PROGRAMMA INSEDIATIVO IN VARIANTE ALLO STRUMENTO URBANISTICO IN APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO PER PROGRAMMI DI ADEGUAMENTO ED INTEGRAZIONE DELL ASSETTO EDILIZIO

Dettagli

PIANO ATTUATIVO in variante: intervento di edilizia libera e E.R.P. in via Cantaluppo e via I. Nievo

PIANO ATTUATIVO in variante: intervento di edilizia libera e E.R.P. in via Cantaluppo e via I. Nievo Comune di Monza PIANO ATTUATIVO in variante: intervento di edilizia libera e E.R.P. in via Cantaluppo e via I. Nievo Lottizzanti: Sig. Arosio FRATREM S.n.c. ALLEGATO 12 RELAZIONE SUL SISTEMA DELLA VIABILITA'

Dettagli

Linea tranviaria 4. Divisione Infrastrutture e Mobilità

Linea tranviaria 4. Divisione Infrastrutture e Mobilità Linea tranviaria 4 Attraverso la città con linea 4 Mirafiori sud e Falchera si avvicinano al centro. E questo il tema dominante dell evoluzione della linea tranviaria 4, che con i lavori di prolungamento

Dettagli

ROMA CAPITALE. Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica Direzione Programmazione e Pianificazione del Territorio MUNICIPIO XVI

ROMA CAPITALE. Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica Direzione Programmazione e Pianificazione del Territorio MUNICIPIO XVI ROMA CAPITALE Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica Direzione Programmazione e Pianificazione del Territorio MUNICIPIO XVI PIANO DI RECUPERO DI UN COMPLESSO IMMOBILIARE SITO IN ROMA, VICOLO

Dettagli

Intervento Intervento Il Mulino Data Settembre Indirizzo Via Mulino Destinazione 1 Commerciale-Direzionale

Intervento Intervento Il Mulino Data Settembre Indirizzo Via Mulino Destinazione 1 Commerciale-Direzionale Intervento Intervento Il Mulino Data Settembre 2015 Indirizzo Via Mulino Destinazione 1 Commerciale-Direzionale Indirizzo 42013- Veggia-Casalgrande (RE) Italy Destinazione 2 Residenziale 1 Indice -Localizzazione

Dettagli

PIANO REGOLATORE. Norme di attuazione del PR. Norme pianificatorie particolari. Norme edilizie generali. Norme transitorie particolari

PIANO REGOLATORE. Norme di attuazione del PR. Norme pianificatorie particolari. Norme edilizie generali. Norme transitorie particolari Comune di Massagno PIANO REGOLATORE Norme di attuazione del PR Norme pianificatorie particolari Norme edilizie generali Norme transitorie particolari Allegati grafici Studi Associati sa via Zurigo 19 CP

Dettagli

TORINO Via Bistagno, 10. Palazzo uffici

TORINO Via Bistagno, 10. Palazzo uffici TORINO Via Bistagno, 10 Palazzo uffici Aprile 2013 Localizzazione 2 Descrizione Il complesso immobiliare occupa un intero isolato, di forma romboidale, delimitato a nord-est da Via Monbasiglio, a est da

Dettagli

ART. 1 Oggetto ed elaborati del piano ART. 2 Obiettivi del piano ART. 3 Attuazione del piano

ART. 1 Oggetto ed elaborati del piano ART. 2 Obiettivi del piano ART. 3 Attuazione del piano ART. 1 Oggetto ed elaborati del piano 1. Il piano attuativo a fini generali PFG 11, art. 43 del PRGI di Riva del Garda, ha per oggetto la riqualificazione urbanistica dell abitato di S.Tomaso con la pedonalizzazione

Dettagli

- - - - - 1 - 2 - - - - 3 - - 4 - 5 - - 6 - - 7 - 8 PROGETTO SPECIALE n.6 - Caionvico Inquadramento dell area Localizzazione: Quadrante est della città Via S. Orsola Stato di fatto: L ambito interessa

Dettagli

COMUNE DI TERRICCIOLA (PROVINCIA DI PISA )

COMUNE DI TERRICCIOLA (PROVINCIA DI PISA ) COMUNE DI TERRICCIOLA (PROVINCIA DI PISA ) VARIANTE AL R.U. PER INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA DEL TRATTO DELLA S.R.T. 439 "SARZANESE - VALDERA" IN ATTRAVERSAMENTO DEL C.A. DI LA STERZA RELAZIONE E MODIFICA

Dettagli

TITOLO I CONTENUTO DEL PIANO

TITOLO I CONTENUTO DEL PIANO TITOLO I CONTENUTO DEL PIANO Art. 1 Individuazione e consistenza dell area La superficie totale dell area di intervento comprensiva delle aree destinate alla viabilità è di mq 105643 di comparto ai quali

Dettagli

PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL NUCLEO TRADIZIONALE NORME D ATTUAZIONE

PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL NUCLEO TRADIZIONALE NORME D ATTUAZIONE PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL NUCLEO TRADIZIONALE edizione 1989 Base legale Art. 1 II piano particolareggiato (PP) del nucleo tradizionale di Melano, le sue componenti ed in particolarelle presenti norme,

Dettagli

PIANO REGOLATORE GENERALE

PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNE DI PADOVA SETTORE PIANIFICAZIONE URBANISTICA PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE AL P.R.G. PER LA RIDEFINIZIONE DEL SISTEMA DEI SERVIZI E DELLE NORME (REVOCA PARZIALE E NUOVA ADOZIONE PARZIALE) Allegato

Dettagli

Da vendere Bella casa bifamiliare

Da vendere Bella casa bifamiliare Casa d abitazione a Faido Da vendere Bella casa bifamiliare Indice Faido... 3 Descrizione zona... 4 Planimetria... 5 Dati parcella... 6 Piano di zona... 7 Norme del Piano Regolatore... 8 Dati edificio...

Dettagli

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PROGETTO (*)

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PROGETTO (*) ALLO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA COMUNE DI COLLEGNO RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PROGETTO (*) DESCRIZIONE DEL SITO DI INSEDIAMENTO caratteri ambientali del sito aspetti relativi all'esposizione, morfologici,

Dettagli

PIANO REGOLATORE GENERALE

PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNE DI PADOVA Settore Pianificazione Urbanistica PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE adottata ai sensi della lettera l del 4 comma dell art.50 della L.R. 61/85 così come previsto dall art.48 della L.R.11/2004.

Dettagli

Le fasi di formazione della pianificazione comunale. Legge del 1865 «Sulle espropriazioni per pubblica utilità»

Le fasi di formazione della pianificazione comunale. Legge del 1865 «Sulle espropriazioni per pubblica utilità» Le fasi di formazione della pianificazione comunale Legge del 1865 «Sulle espropriazioni per pubblica utilità» Piano regolatore del nucleo urbano esistente; piano regolatore di ampliamento; norme per l

Dettagli

Presentazione Fase 1 analisi dello stato di fatto Piano Urbano del Traffico del Comune di Forlì

Presentazione Fase 1 analisi dello stato di fatto Piano Urbano del Traffico del Comune di Forlì Presentazione Fase 1 analisi dello stato di fatto Piano Urbano del Traffico del Comune di Forlì Forlì, 3 giugno 2015 Sommario a. Piano Urbano del Traffico: chi cosa quando? b. Flussi veicolari ambito urbano

Dettagli

Le aree per i servizi e le attrezzature collettive riguardano:

Le aree per i servizi e le attrezzature collettive riguardano: Art. 19 - Zone per i servizi e le attrezzature collettive e di interesse generale Le aree per i servizi e le attrezzature collettive riguardano: 1) zona a verde pubblico urbano, di quartiere, attrezzato

Dettagli

VARIANTE PARZIALE AL PROGRAMMA DI FABBRICAZIONE VIGENTE, AREA DI S. ANNA

VARIANTE PARZIALE AL PROGRAMMA DI FABBRICAZIONE VIGENTE, AREA DI S. ANNA VARIANTE PARZIALE AL PROGRAMMA DI FABBRICAZIONE VIGENTE, AREA DI S. ANNA INQUADRAMENTO LOCALIZZATIVO L area del PEEP è localizzata a nord est del centro storico lungo la strada vicinale di Sant Anna, in

Dettagli

Catasto del rumore stradale Agglomerato del Mendrisiotto

Catasto del rumore stradale Agglomerato del Mendrisiotto Catasto del rumore stradale Agglomerato del Mendrisiotto Incontro informativo con i Comuni 10 gennaio 2017 Bellinzona Giovanni Bernasconi Ennio Malorgio Repubblica e Cantone Ticino Dipartimento del territorio

Dettagli

Classificazione acustica del Comune di Milano 23 Luglio 2013

Classificazione acustica del Comune di Milano 23 Luglio 2013 Classificazione acustica del Comune di Milano 23 Luglio 2013 Settore Politiche Ambientali Piano di Azzonamento Acustico Classifica il territorio in zone acustiche omogenee, assegnando ad ogni porzione

Dettagli

DEFINIZIONI DI CENTRO ABITATO La perimetrazione del centro abitato del territorio comunale ha una doppia valenza in quanto:

DEFINIZIONI DI CENTRO ABITATO La perimetrazione del centro abitato del territorio comunale ha una doppia valenza in quanto: CODICE DELLA STRADA In data 28.09.2010, l Ufficio Mobilità del Comune di Campi Bisenzio ha evidenziato la necessità di procedere all adeguamento della perimetrazione dei centri abitati così come previsto

Dettagli

ART. 9 NORME GENERALI PER GLI INSEDIAMENTI PRODUTTIVI E TERZIARI

ART. 9 NORME GENERALI PER GLI INSEDIAMENTI PRODUTTIVI E TERZIARI funzioni attinenti la produzione di beni e di servizi, sia pubblici sia privati, purché le attività svolte o previste non siano tali da costituire fonte di inquinamento atmosferico, del suolo o sonoro,

Dettagli

PdZ 20 PONTE DI NONA OCTIES

PdZ 20 PONTE DI NONA OCTIES maggio 2011 PdZ 20 PONTE DI NONA OCTIES Indice 1 Oggetto della Variante 2 Descrizione delle aree oggetto di variante 3 Dimensionamento del piano 1 Oggetto della Variante La Variante octies al Piano di

Dettagli

Comune di Perugia - Piano Urbano della Mobilità Piano del Trasporto Pubblico Urbano Progetto preliminare

Comune di Perugia - Piano Urbano della Mobilità Piano del Trasporto Pubblico Urbano Progetto preliminare "" " # $ 1 1 Il progetto di rete: i criteri di riorganizzazione...3 1.1 Criteri di riorganizzazione della rete di TPL...3 1.1.1.1 Classificazione del territorio...3 1.1.1.2 Criteri di attribuzione dei

Dettagli

Quaderno degli ambiti delle zone omogenee C... 2 Premessa Scheda n zona C di Erta S. Anna... 3

Quaderno degli ambiti delle zone omogenee C... 2 Premessa Scheda n zona C di Erta S. Anna... 3 Quaderno degli ambiti delle zone omogenee C... 2 Premessa... 2 Scheda n 1... 3 zona C di Erta S. Anna... 3 Scheda n 2... 4 zona C di Strada per Longera... 4 Scheda n 3... 5 zona C di Via Timignano... 5

Dettagli

L'area d intervento dell intero piano è sita in Comune di Villa Estrense (PD) nella frazione, identificata catastalmente al:

L'area d intervento dell intero piano è sita in Comune di Villa Estrense (PD) nella frazione, identificata catastalmente al: PREMESSA: Gli elaborati che si accompagnano al presente progetto sono presentati dal Sig. Gallana Aniceto, via della Commenda, n 8, 39049 Vipiteno BZ, C.F. GLLNCT34H16L937H. Il tecnico incaricato è l architetto

Dettagli

CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO

CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO VARIANTE ALLA CLASSIFICAZIONE ACUSTICA Adeguamento ai sensi della L.R. 15/2001 RELAZIONE ILLUSTRATIVA Adottata con delibera di C.C. n del / / Approvata con delibera

Dettagli

Ambito di Trasformazione Urbana. Se + Ve. Scva (verde pubblico, parcheggi) Scers. Nuova viabilità interna. Permeabilità e/o connessioni ciclo-pedonali

Ambito di Trasformazione Urbana. Se + Ve. Scva (verde pubblico, parcheggi) Scers. Nuova viabilità interna. Permeabilità e/o connessioni ciclo-pedonali Ambito di Trasformazione Urbana Se + Ve Scva (verde pubblico, parcheggi) Scers Nuova viabilità interna Permeabilità e/o connessioni ciclo-pedonali Connessioni verdi e percorsi ciclo-pedonali Verde esistente

Dettagli

1 Studio tecnico arch. Marielena Sgroi

1 Studio tecnico arch. Marielena Sgroi DOCUMENTO DI PIANO 1 P. d. C n 10 VIA ALLA PISCINA c a b 144 a b c 145 P. d. C n 10 VIA ALLA PISCINA Descrizione dell area L ambito interessa un comparto ubicato tra la piscina di interesse sovraccomunale

Dettagli

PdZ C22 CASALE NEI QUINQUIES

PdZ C22 CASALE NEI QUINQUIES maggio 2011 PdZ C22 CASALE NEI QUINQUIES Indice 1 Oggetto della Variante 2 Descrizione delle aree oggetto di variante 3 Dimensionamento del piano 1 Oggetto della Variante La Variante quinquies al Piano

Dettagli

2. VINCOLI E PIANI SOPRAORDINATI L area è compresa nella zona di tutela dei corpi idrici superficiali e sotterranei.(art. 23 del PTCP).

2. VINCOLI E PIANI SOPRAORDINATI L area è compresa nella zona di tutela dei corpi idrici superficiali e sotterranei.(art. 23 del PTCP). Var. 89 Scheda norma B 24 Rossi e Catelli ex As2 (Tav. P.R.G.29). PARTE I STATO DI FATTO 1. DESCRIZIONI DELLE CONDIZIONI ATTUALI DELL AREA L'area di intervento è posta a sud ovest della città. A nord è

Dettagli

VARIANTE DI PIANO REGOLATORE

VARIANTE DI PIANO REGOLATORE VARIANTE DI PIANO REGOLATORE COMPARTO VALERA NORME DI ATTUAZIONE DEL PR (Estratto) Versione per la prima consultazione Studi Associati sa via Zurigo 19 CP 4046 CH-6904 Lugano tel. +41 091 910 17 30 fax

Dettagli

di cui alla Convenzione con l Unione dei Comuni Valli e Delizie e con il Comune di Argenta del Rep., con la quale sono stati stabiliti

di cui alla Convenzione con l Unione dei Comuni Valli e Delizie e con il Comune di Argenta del Rep., con la quale sono stati stabiliti NORME TECNICHE EDIFICATORIE Art. 1 Ambito di applicazione Le presenti norme si applicano all interno di un ambito per nuovi insediamenti urbani (ANS1) destinato prevalentemente alla funzione residenziale

Dettagli

RELAZIONE TECNICO - ILLUSTRATIVA e DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

RELAZIONE TECNICO - ILLUSTRATIVA e DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO COMUNE DI TERZOLAS OGGETTO: PIANO ATTUATIVO RELATIVO ALLE P.F. 96/3, 96/4, 96/8, 96/10, 96/11 NEL COMUNE CATASTALE E AMMINISTRATIVO DI TERZOLAS. COMMITTENTE: Amministrazione

Dettagli

ESAME DI STATO PER L'ABILITAZIONE ALLA PROFESSIONE DI ARCHITETTO OVO ORDINAMENTO - ARCHITETTO VECCHIO O INAMEN - SESSIONE GIUGNO 2008

ESAME DI STATO PER L'ABILITAZIONE ALLA PROFESSIONE DI ARCHITETTO OVO ORDINAMENTO - ARCHITETTO VECCHIO O INAMEN - SESSIONE GIUGNO 2008 ESAME DI STATO PER L'ABILITAZIONE ALLA PROFESSIONE DI ARCHITETTO OVO ORDINAMENTO - ARCHITETTO VECCHIO O INAMEN - SESSIONE GIUGNO 2008 a) In un lotto localizzato in zona marina di dimensioni 70 x 30 con

Dettagli

C o m u n e d i R o n c h i d e i L e g i o n a r i Provincia di Gorizia

C o m u n e d i R o n c h i d e i L e g i o n a r i Provincia di Gorizia C o m u n e d i R o n c h i d e i L e g i o n a r i Provincia di Gorizia SETTORE URBANISTICO O G G E T T O VARIANTE N 20 AL PRGC PROPOSTA DI MODIFICHE ALLE N.T.A. DEL P.R.G.C. CONNESSE ALL APPROVAZIONE

Dettagli

COMUNE DI SESTO S. GIOVANNI PROVINCIA DI MILANO

COMUNE DI SESTO S. GIOVANNI PROVINCIA DI MILANO COMUNE DI SESTO S. GIOVANNI PROVINCIA DI MILANO PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO - LEGGE REGIONALE 11 MAR- ZO 2005, N 12 AREA TRIAKIS DI VIA MAZZINI ANGOLO VIA FALCK NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE La proprietà

Dettagli

MESSA IN SICUREZZA DELLE FERMATE E DEGLI ACCESSI AI POLI SCOLASTICI -interventi effettuati-

MESSA IN SICUREZZA DELLE FERMATE E DEGLI ACCESSI AI POLI SCOLASTICI -interventi effettuati- MESSA IN SICUREZZA DELLE FERMATE E DEGLI ACCESSI AI POLI SCOLASTICI -interventi effettuati- Agenzia della Mobilità ha realizzato uno studio dettagliato delle fermate al servizio dei principali poli scolastici

Dettagli

PIANO DI LOTTIZZAZIONE Via Dosso Faiti 2 RELAZIONE

PIANO DI LOTTIZZAZIONE Via Dosso Faiti 2 RELAZIONE Comune di MARIANO COMENSE TAV: Provincia di Como Oggetto: PIANO DI LOTTIZZAZIONE Via Dosso Faiti 2 RELAZIONE ADOTTATO CON DELIBERA N. IN DATA PUBBLICATO DAL AL APPROVATO CON DELIBERA N. IN DATA IL TECNICO

Dettagli

RELAZIONE SULLA MOBILITA

RELAZIONE SULLA MOBILITA RELAZIONE SULLA MOBILITA INQUADRAMENTO GENERALE Il territorio in cui ricade il Toponimo oggetto di studio è denominato Palazzo Morgana e si colloca nel XII Municipio, tra Via della Stazione di Pavona a

Dettagli

Podere Grande Colturano

Podere Grande Colturano Inquadramento Territoriale A51 Tangenziale Est Milano A58 TEEM Milano Linate Rogoredo FS MM Rogoredo SP 415 Paullese A50 Tangenziale Ovest MM2 S. Donato M.se Lambrate SS 9 Via Emilia S. Giuliano M.se Podere

Dettagli

ART. 17 bis - Ambito di trasformazione Accordo di Programma Alfa Romeo 2015

ART. 17 bis - Ambito di trasformazione Accordo di Programma Alfa Romeo 2015 PARTICOM UNO SPA OMISSIS ART. 17 bis - Ambito di trasformazione Accordo di Programma Alfa Romeo 2015 L ambito comprende le aree per la riqualificazione e la reindustrializzazione dell insediamento ex Alfa

Dettagli

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE COMUNE DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA LOCALITA VICIOMAGGIO VIA DELL OLMO PIANO ATTUATIVO N. 163 PER LA REALIZZAZIONE DI UN EDIFICIO ABITATIVO PLURIFAMILIARE E CONTESTUALI OPERE DI SISTEMAZIONE ESTERNA NORME

Dettagli

P.R.U. RUBATTINO - PROGRAMMA DI RIQUALIFICAZIONE URBANA

P.R.U. RUBATTINO - PROGRAMMA DI RIQUALIFICAZIONE URBANA P.R.U. RUBATTINO - PROGRAMMA DI RIQUALIFICAZIONE URBANA Riqualificazione Area Ex Innocenti Maserati Il Programma di Riqualificazione Urbana - P.R.U., compreso tra via Pitteri, via Crespi e via Rubattino,

Dettagli

FART fino Ascona; tram Ascona

FART fino Ascona; tram Ascona Studio sui trasporti pubblici nella Svizzera italiana Capitolo 10: FART fino Ascona; tram Ascona ATA - Sezione della Svizzera italiana 10. Prolungamento della FART fino Ascona; tram Ascona 10.1 Situazione

Dettagli

PIANO ATTUATIVO DI INIZIATIVA MISTA PER LA REALIZZAZIONE DI UN PARCHEGGIO PRIVATO AD USO PUBBLICO NEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI FOLIGNO

PIANO ATTUATIVO DI INIZIATIVA MISTA PER LA REALIZZAZIONE DI UN PARCHEGGIO PRIVATO AD USO PUBBLICO NEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI FOLIGNO PIANO ATTUATIVO DI INIZIATIVA MISTA PER LA REALIZZAZIONE DI UN PARCHEGGIO PRIVATO AD USO PUBBLICO NEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI FOLIGNO RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Progetto: NICOLA BERTINI Ingegnere

Dettagli

Scuola di Architettura e Design Eduardo Vittoria UNICAM Esame di Abilitazione all Esercizio della Professione di Architetto Temi Giugno 2015

Scuola di Architettura e Design Eduardo Vittoria UNICAM Esame di Abilitazione all Esercizio della Professione di Architetto Temi Giugno 2015 Scuola di Architettura e Design Eduardo Vittoria UNICAM Esame di Abilitazione all Esercizio della Professione di Architetto Temi Giugno 2015 Prova pratico-grafica (6 ore) Tema n.1 Il candidato progetti

Dettagli

CASALE MONFERRATO IL PRGC VIGENTE CITTA' DI CASALE MONFERRATO

CASALE MONFERRATO IL PRGC VIGENTE CITTA' DI CASALE MONFERRATO CITTA' DI CASALE MONFERRATO CITTA' DI IL PRGC VIGENTE CASALE MONFERRATO A cura dell'assessorato alla Pianificazione Urbana e Territoriale del Comune di Casale Monferrato CITTA' DI CASALE MONFERRATO Presentazione

Dettagli

COMUNE DI FORESTO SPARSO BERGAMO

COMUNE DI FORESTO SPARSO BERGAMO COMUNE DI TELGATE Piazza V. Veneto, 42 24060 Telgate (BG) Tel. 035830121 Fax 0354421101 Codice Fiscale e P.IVA 00240940163 e-mail: tecnico@comune.telgate.bg.it COMUNE DI FORESTO SPARSO BERGAMO RELAZIONE

Dettagli

VARIANTE STRUTTURALE AL PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE (ai sensi Dell art. 17 della L.R. n.56/77 e s.m.i. così come modificato dalla L.R.

VARIANTE STRUTTURALE AL PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE (ai sensi Dell art. 17 della L.R. n.56/77 e s.m.i. così come modificato dalla L.R. Regione Piemonte Provincia di Torino Comune di Ciconio VARIANTE STRUTTURALE AL PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE (ai sensi Dell art. 17 della L.R. n.56/77 e s.m.i. così come modificato dalla L.R. 3/2013)

Dettagli

SC 6.2 Lugano-Chiasso

SC 6.2 Lugano-Chiasso SC 6.2 Lugano-Chiasso Informazioni generali e dati tecnici Cantoni interessati: Ticino Comuni interessati: Arogno, Balerna, Bissone, Carona, Castel San Pietro, Chiasso, Coldrerio, Collina d'oro, Cureglia,

Dettagli

StudioED viale S. Gimignano, 8 Milano Comune di Rho Comparto 4 RELAZIONE TECNICA INTERVENTO RESIDENZIALE COMPARTO 4 PGT

StudioED viale S. Gimignano, 8 Milano Comune di Rho Comparto 4 RELAZIONE TECNICA INTERVENTO RESIDENZIALE COMPARTO 4 PGT StudioED viale S. Gimignano, 8 Milano Comune di Rho Comparto 4 RELAZIONE TECNICA INTERVENTO RESIDENZIALE COMPARTO 4 PGT Via Terrazzano - via dei Ronchi Arch. Eduardo di Marco (C.F. DMRDRD38S08E974Y) iscritto

Dettagli

COMUNE DI MODENA PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO

COMUNE DI MODENA PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO COMUNE DI MODENA 2003DI INTERVENTO PROGRAMMA INTEGRATO Tav. N PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO VIA EMILIA EST PEEP N 9 RELAZIONE ILLUSTRATIVA E PREVISIONE DI SPESA Adottato con Del. di C.C. n. 71 del

Dettagli

Inquinamento fonico sulle strade nazionali Provvedimenti d isolamento acustico su edifici

Inquinamento fonico sulle strade nazionali Provvedimenti d isolamento acustico su edifici Il Capo del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell energia e delle comunicazioni DATEC Istruzioni Edizione del 01.01.2011 V1.00 Inquinamento fonico sulle strade nazionali Provvedimenti

Dettagli

Risanamento e investimento immobiliare. Certificate of Advanced Studies

Risanamento e investimento immobiliare. Certificate of Advanced Studies Risanamento e investimento immobiliare Certificate of Advanced Studies Le statistiche dimostrano come il parco immobiliare svizzero sia composto per il 70 % da edifici costruiti prima del 1980, caratterizzati

Dettagli

REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI VERBANIA COMUNE DI STRESA

REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI VERBANIA COMUNE DI STRESA REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI VERBANIA COMUNE DI STRESA Redatto da: Timbro e firma: Regione Cantarana, 17 28041 Arona (NO) Tel. Fax: 0322.47012 www.ecovema.com ufficio.tecnico@ecovema.com Dott. Alberto

Dettagli

PIANO REGOLATORE GENERALE INTERCOMUNALE

PIANO REGOLATORE GENERALE INTERCOMUNALE Regione Piemonte Provincia di Biella Comune di Ronco Biellese PIANO REGOLATORE GENERALE INTERCOMUNALE VARIANTE PARZIALE Ai sensi dell art. 17 comma 5, L.R. n 56/77 ss.mm.ii. Progetto Preliminare Allegato:

Dettagli

Corso integrativo di preparazione all Esame di Stato per l abilitazione della libera professione di Geometra anno 2016

Corso integrativo di preparazione all Esame di Stato per l abilitazione della libera professione di Geometra anno 2016 Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Genova Corso integrativo di preparazione all Esame di Stato per l abilitazione della libera professione di Geometra anno 2016 Paolo De Lorenzi - 2016

Dettagli

IL TERRITORIO DI ALPTRANSIT

IL TERRITORIO DI ALPTRANSIT IL TERRITORIO DI ALPTRANSIT Consorzio Ingegneri Piano di Magadino ( CIPM ) Nodo di Camorino L intersezione La trasversale alpina giunge al piano di Magadino da sud, attraversando il monte Ceneri in galleria.

Dettagli

Preservare e migliorare la rete regionale Le strategie previste nel Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti

Preservare e migliorare la rete regionale Le strategie previste nel Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti Preservare e migliorare la rete regionale Le strategie previste nel Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti Obiettivo specifico: Migliorare i collegamenti su scala regionale: rete regionale

Dettagli

Verifica per strade aperte

Verifica per strade aperte La presente relazione è stata redatta sulla base di quanto dettato dalle Linee Guida predisposte dalla Regione Piemonte con Delibera della Giunta Regionale 2 febbraio 2004. n. 9-11616 pubblicato sul Supplemento

Dettagli

RELAZIONE TECNICA SOMMARIO :

RELAZIONE TECNICA SOMMARIO : RELAZIONE TECNICA SOMMARIO : 1 -Inquadramento generale della viabilità pag. 2 2 -Inquadramento della viabilità al contorno del nucleo pag. 3 3 -Caratteristiche dell intervento proposto pag. 4 4 -Bacino

Dettagli

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE ROMA CAPITALE Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica Direzione Programmazione e Pianificazione del Territorio U.O. Programmazione degli Interventi di Trasformazione Urbana MUNICIPIO XIX PROGRAMMA

Dettagli

Sommario. Analisi di Traffico a Mortara

Sommario. Analisi di Traffico a Mortara Sommario PREMESSA... 2 INQUADRAMENTO TERRITORIALE... 3 STATO DI FATTO... 5 Flussi di traffico... 5 Rilievo del traffico... 6 Matrice origine destinazione... 11 SCENARIO DI PROGETTO... 12 ANALISI DELLO

Dettagli

3.7-AO8 - SESTRIERE COLLE - PROGETTISTI

3.7-AO8 - SESTRIERE COLLE - PROGETTISTI MODIFICATO IN BASE ALLE OSSERV. ALLE CONTRODEDUZIONI PRESENTATE AL PROG. PRELIM. ADOTTATO CON DELIB. CC. N. 9 DEL 7.4.2009 IN BASE ALLE OSSERV. ALLE CONTRODEDUZIONI PRESENTATE AL PROG. PRELIM. RIPUBBLICATO

Dettagli

NOTE: Il testo evidenziato con il colore blu è stato inserito a seguito del recepimento delle osservazioni da parte

NOTE: Il testo evidenziato con il colore blu è stato inserito a seguito del recepimento delle osservazioni da parte NOTE: Il testo evidenziato con il colore blu è stato inserito a seguito del recepimento delle osservazioni da parte della Giunta Comunale come proposto da progettista Dirigente del Settore Gestione del

Dettagli

2ANS-01. PIANO OPERATIVO COMUNALE Elaborato 4 - SCHEDE DI COMPARTO STRUTTURA INSEDIATIVA: 2 PORTA CATENA, SAN GIACOMO

2ANS-01. PIANO OPERATIVO COMUNALE Elaborato 4 - SCHEDE DI COMPARTO STRUTTURA INSEDIATIVA: 2 PORTA CATENA, SAN GIACOMO 2ANS-01 PIANO OPERATIVO COMUNALE Elaborato 4 - SCHEDE DI COMPARTO STRUTTURA INSEDIATIVA: 2 PORTA CATENA, SAN GIACOMO scheda n soggetto proponente località 2ANS-01 Parco S.r.l. Bianchi Cristina Bianchi

Dettagli

Rete tram del Luganese Concluso il progetto di massima per la tappa prioritaria

Rete tram del Luganese Concluso il progetto di massima per la tappa prioritaria Rete tram del Luganese Concluso il progetto di massima per la tappa prioritaria Conferenza stampa del 19 dicembre 2011 Dipartimento del territorio - CRTL- Lugano - Manno - Bioggio Rete tram del Luganese

Dettagli

Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica P.E.E.P. N.60 Via SALVO D ACQUISTO EST Z.E Area 01

Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica P.E.E.P. N.60 Via SALVO D ACQUISTO EST Z.E Area 01 2007 Tav. I Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica P.E.E.P. N.60 Via SALVO D ACQUISTO EST Z.E.2450 -Area 01 RELAZIONE TECNICA DEL PROGETTO DEL VERDE Adottato con Del. di C.C. n. 82 del 18-12-2006

Dettagli

LA PIANIFICAZIONE URBANISTICA COME SI PUO DEFINIRE L URBANISTICA? E una disciplina che si interessa dell uso e dello sviluppo del territorio

LA PIANIFICAZIONE URBANISTICA COME SI PUO DEFINIRE L URBANISTICA? E una disciplina che si interessa dell uso e dello sviluppo del territorio LA PIANIFICAZIONE URBANISTICA COME SI PUO DEFINIRE L URBANISTICA? E una disciplina che si interessa dell uso e dello sviluppo del territorio L URBANISTICA E UNA SCIENZA? E una scienza nelle misura in cui

Dettagli

Polo Turistico Congressuale. Campo Marzio Nord. MM 9564 Prosecuzione procedura concorso architetti/investitori MM 9565 Variante PR per comparto PQ 4

Polo Turistico Congressuale. Campo Marzio Nord. MM 9564 Prosecuzione procedura concorso architetti/investitori MM 9565 Variante PR per comparto PQ 4 Città di Lugano Dicastero Immobili Polo Turistico Congressuale Campo Marzio Nord MM 9564 Prosecuzione procedura concorso architetti/investitori MM 9565 Variante PR per comparto PQ 4 Conferenza stampa 19

Dettagli