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2 COMUNE DI CROSIA Provincia di Cosenza ***** OPERE DI RIPRISTINO DELL EQUILIBRIO COSTIERO E DI RIPASCIMENTO DELLA SPIAGGIA IN LOCALITA CENTOFONTANE DEL COMUNE DI CROSIA PROGETTO DEFINITIVO ***** RELAZIONE GEOLOGICA ***** 2307/CE SET.08 RECRO-10 RELAZIONE GEOLOGICA

3 INDICE 1. GENERALITÀ PREMESSA RELAZIONI DI RIFERIMENTO INQUADRAMENTO TOPOGRAFICO E GEOMORFOLOGICO MORFOLOGIA PROFILI DI RIVA GEOLOGIA E GEOMORFOLOGIA CARATTERISTICHE GEOLOGICHE E MORFOLOGICHE DI SUPERFICIE GEOMORFOLOGIA DEL SISTEMA LITORALE E SUBACQUEO SEDIMENTOLOGIA CARATTERISTICHE GEOTECNICHE CONCLUSIONI... 24

4 1. GENERALITÀ 1.1. PREMESSA La presente Relazione Geologica si riferisce al Progetto Definitivo per la realizzazione delle "Opere di ripristino dell equilibrio costiero e di ripascimento della spiaggia in località Centofontane del Comune di Crosia (CS)". Lo studio viene eseguito in ottemperanza alle Linee guida per la progettazione ed esecuzione degli interventi dell Autorità di Bacino Regionale della Calabria. Nell ambito dello studio morfologico e geologico del fondale antistante il Comune di Crosia sul settore orientale del conoide del fiume Trionto in contrada Centofontane, è stata presa visione dei luoghi e si sono eseguiti i rilievi e i prelievi necessari per comprendere i meccanismi che regolano la dinamica deposizionale e marina dell area. In particolare sono stati eseguiti: 1. Rilievo batimetrico strumentale mediante DGPS con tolleranza x, y ± 0,50 mt e scandaglio multibeam digitale con tolleranza ± 0,01 mt, dell area antistante il tratto di litorale interessato dal progetto, per un fronte di circa 2000 ml ed una profondità di circa 400 ml, per una estensione stimata in circa 80 Ha. 2. Profili di riva fino alla fascia di marea, eseguiti con metodologie dirette. 3. Profili geomorfologici e geologico subacquei con l uso di metodologie dirette ed indirette. 4. Prelievi per n 5 campioni di fondale mobile e di riva da destinare alle analisi granulometriche e sedimentologiche. 5. Documentazione fotografica. In merito ai sistemi di georeferenziazione sono state adottate le direttive contenute nel citato documento delle Linee guida per la progettazione ed esecuzione degli interventi dell Autorità di Bacino Regionale della Calabria, in cui viene prescritto l uso del sistema map datum WGS84 e posizione UTM. 1

5 1.2. RELAZIONI DI RIFERIMENTO Per la redazione della presente relazione si è fatto riferimento ai seguenti elaborati e studi: [1] Prelievo di campioni eseguito dal Dott. Piero Merk del raggruppamento di professionisti che ha avuto l incarico per la redazione del progetto. [2] elaborato di progetto B - Relazione sulle Indagini e sui Rilievi Geomorfologici e Sedimentologici - a firma del Dott. Geol. Piero Merk [3] elaborato di progetto C.2 - Relazione Sedimentologica - a firma del Dott. Geol. Piero Merk 2

6 2. INQUADRAMENTO TOPOGRAFICO E GEOMORFOLOGICO 2.1. MORFOLOGIA L'area in studio ricade nel settore orientale del conoide del fiume Trionto, entro l unità fisiografica compresa fra lo stesso fiume Trionto ed il fiume Nicà (Figura 1). In particolare, l area in studio è ubicata in cartografia C.T.R. al F 230 I NO Stazione di Mirto Crosia (sez. B) e nel quadrato centichilometrico UTM (WGS84) nella zona 33S (Figura 2). I rilevamenti eseguiti hanno interessato il litorale emerso fino alla linea di riva per una fascia variabile in relazione anche alle strutture insistenti a monte del litorale. In continuità è stato rilevato un tratto di mare ampio quasi m e largo mediamente 400 m per una superficie rilevata estesa oltre 80 Ha. Figura 1 - Foto satellitare del tratto di costa interessato 3

7 Figura 2 - Foglio 230 Tavoletta I NS Sezione B La morfologia del litorale è quella tipica della costa ionica settentrionale della Calabria, in cui l azione del moto ondoso, anche se efficace dai venti da E e SE, è parzialmente limitata nella sua componente da N e NE dalla presenza della penisola salentina che riduce la superficie di distesa libera consentendo così una mitigazione dei fenomeni erosivi ed il parziale mantenimento delle spiagge, in relazione alla loro esposizione. In particolare, nel caso in esame vengono studiate le cause che hanno condotto la costa a subire una erosione definibile come differenziata lungo il litorale. 4

8 L unità fisiografica entro cui è ubicato il settore in studio in località Centofontane si trova in una zona complessa in cui il sistema di terrazzamenti di genesi marina quaternaria viene coperto in progradazione dai sedimenti alluvionali del torrente Trionto. Questo meccanismo ha provocato la formazione di una spiaggia di genesi complessa su cui si è impostato l abitato, originariamente piuttosto distante dalla linea di riva. Il rilevamento della linea di riva e l analisi dei profili di riva hanno evidenziato che l'erosione si accentua in settori differenti ed apparentemente non connessi fra loro. A titolo esemplificativo, la tendenza erosiva è presente nel settore settentrionale del litorale in oggetto, contenuta dalle barriere di massi posti a protezione del litorale, ma si riscontra anche nel settore meridionale, ove è più evidente grazie al carattere sabbioso dei sedimenti. Nella zona di interesse non sono presenti le dinamiche piuttosto turbolente tipiche dei corsi d acqua calabresi, ma è purtuttavia presente un notevole trasporto solido verso la foce delle aste torrentizie, che determina spesso ampi conoidi di sbocco come nel caso del fiume Trionto. Gli apporti solidi fanno sentire la loro influenza anche sulla costituzione mineralogica e petrografica dei fondali antistanti il litorale. In merito al sito di indagine, da un punto di vista fisiografico e geomorfologico la zona centro-meridionale è costituita da una tipica spiaggia piatta larga mediamente da 30 a 50 ml riferibile all ambito dell edificio alluvionale del fiume Trionto, e che, come anche rilevato nei profili di riva e subacquei, presenta acclività che degradano bruscamente dai margini dell antico sistema di terrazzi marini in erosione siti nell entroterra, procede con acclività bassa (3 5 ) in prossimità della linea di riva e successivamente bassissima (1 2 ) sul fondale. Lungo la costa a sud, inoltre, è presente un sistema di dune costiere di genesi eolica retrostante la spiaggia, tipico di questo settore della Calabria ionica, talvolta interrotto dalle aree antropizzate e che si esaurisce inoltrandosi nel conoide del fiume Trionto (Figura 3). 5

9 Lungo il litorale scorrono diversi corsi d acqua a carattere torrentizio, che incidono più o meno profondamente i terreni in relazione alla loro composizione. In particolare, la fisiografia e la morfologia della località Centofontane è legata ad un piccolo corso d acqua proveniente dalla C.da Destra della Carrubba, oggi incanalato. Figura 3 Struttura morfologica dell'area di interesse, ad est del conoide di sbocco del fiume Trionto Tutto il sistema a monte è composto generalmente da grandi terrazzamenti naturali di genesi marina a caratteristiche eluviali, incisi o fortemente incisi come nel caso del fiume Trionto, che si raccordano alle litologie rigide di supramonte delle propaggini orientali dell Altopiano Silano. A monte, l area in studio è caratterizzata da una falesia che costituisce un sistema di ripa di erosione ben evidente, con altezze che vanno da pochi metri ad oltre 100,0 mt ed acclività talvolta anche subverticali. La falesia è il risultato del progressivo smantellamento e arretramento del terrazzo marino quaternario, il cui livello topografico più basso è stato rilevato a pochi metri sott acqua. Il litorale, rappresentato dalla spiaggia piatta, è definibile morfologicamente come una piattaforma di erosione/abrasione costituita sia da materiali asportati dal terrazzo 6

10 evidenziato dalla falesia, sia da materiali di genesi eolica costituenti del sistema dunale presente anch esso nel retroterra, posto a cerniera tra il sistema di terrazzamenti ed i materiali costituenti l edificio alluvionale del fiume Trionto. Tali sedimenti sono costituiti, soprattutto in corrispondenza degli impluvi, da elementi di genesi alluvionale misti ad elementi di genesi specificatamente marina, ai quali, occasionalmente, si combinano elementi di genesi eolica facenti parte del complesso dunale retrostante. In particolare, le sabbie rappresentano i sedimenti di deposizione marina che si mischiano con i sedimenti di genesi alluvionale. La Figura 4 mostra una visione di insieme della zona di raccordo fra le litologie tipiche dei terrazzi marini con quelli alluvionali del fiume Trionto. Sullo sfondo, sono visibili i rilievi che costituscono i terrazzi marini. E da notare che i sedimenti dell edificio alluvionale del fiume, soprattutto verso riva, sono costituiti da granulometrie grossolane che variano da ciottoli misti a ghiaia fino a granulometrie sabbiose. Figura 4 - zona di raccordo fra le litologie dei terrazzi marini con quelle alluvionali del fiume Trionto Il diagramma di distesa libera su base geomorfologica in Figura 5 ha evidenziato come l influenza dei venti da scirocco sia maggiore rispetto a quelli da Levante e da Maestrale, influenzando i fenomeni erosivi sui caratteri morfologici del litorale solo in funzione della sua esposizione. 7

11 Figura 5 Diagramma di distesa libera su base morfologica Riassumendo, le indagini eseguite ed i sopralluoghi effettuati hanno consentito di individuare i seguenti processi erosivi: escavazione e rimozione del materiale dalla zona di falesia che individua il primo ordine di terrazzamenti emersi; abrasione, consistente nell allontanamento dei materiali dalla zona di piattaforma; azioni meccaniche sulla battigia e sul litorale dovute al moto ondoso ed alla correntometria che provocano trasporto e deposizione di materiali sul litorale, nonché attività antropiche di contrasto all erosione. 8

12 2.2. PROFILI DI RIVA Al fine di definire qualitativamente l azione degli agenti esogeni sul sistema litorale emerso fino alla fascia di marea (battigia), e per definirne la morfologia, sono stati eseguiti n.ro 5 profili di riva. Nelle figure 8a d sono rappresentati i profili PR1, PR2, PR4 e PR5, mentre il profilo PR3 non viene riportato, in quanto ritenuto poco significativo. Come si evince dalla localizzazione planimetrica riportata in Figura 7, i profili sono stati eseguiti, ove possibile, in tratti di costa non interessati dagli interventi antropici di protezione dai processi erosivi. In special modo nel settore più a nord del litorale in oggetto, la diffusa urbanizzazione a ridosso della linea di riva ha portato alla collocazione di numerose scogliere protettive in diversi tratti del litorale (Figura 6). Figura 6 - Massi posti a protezione del litorale nella zona nord del litorale in oggetto Il profilo di riva PR1 si presenta piuttosto regolare con una acclività pari a circa l 8% ed una lieve berma di tempesta. I sedimenti riscontrati consistono essenzialmente in sabbie di genesi marina con presenze di granulometrie ghiaiose di genesi alluvionale a carattere metamorfico. Nel diagramma di esposizione della battigia in relazione alla granulometria, il tratto di litorale si presenta in parziale esposizione al moto ondoso. 9

13 Il profilo di riva PR2 è stato eseguito in corrispondenza di un canale di deflusso, per cui l attività del moto ondoso è risultata maggiore. Da ciò deriva il gradino di circa 1,40 mt chiaramente visibile a monte del profilo, corrispondente allo smantellamento progressivo in atto del terrazzo marino affiorante. La berma di tempesta si presenta molto attenuata, indice di attività maggiore del moto ondoso che riesce ad interessare anche il settore più elevato topograficamente. La pendenza della battigia è pari ad α=6. I sedimenti riscontrati consistono essenzialmente in sabbie di genesi marina frammiste a granulometrie ghiaiose e ciottolame di genesi alluvionale a carattere metamorfico. Anche per il profilo PR2, il diagramma di esposizione della battigia in relazione alla granulometria mostra che il tratto di litorale si presenta parzialmente esposto. Anche il profilo di riva PR4 è stato eseguito in corrispondenza di un canale di deflusso, situato immediatamente a nord di una barra soffolta. Analogamene al profilo precedente, la berma di tempesta si presenta molto attenuata ed il terrazzo marino affiorante forma uno scalino di circa 1,25 mt. La pendenza della battigia è pari ad α=6. I sedimenti riscontrati consistono essenzialmente in sabbie di genesi marina con presenze di granulometrie ghiaiose e ciottolame costituite da sedimenti di genesi alluvionale a carattere metamorfico. Nel diagramma di esposizione della battigia in relazione alla granulometria, il tratto di litorale si presenta in esposizione parziale. Infine, il profilo di riva PR5 è stato rilevato in corrispondenza del contatto fra l edificio alluvionale del fiume Trionto e i sedimenti marini dei terrazzi antichi. Trattasi di un area compresa fra due installazioni antropiche, non direttamente interessata da interventi antropici e che presenta una erosione differenzaiata in ordine all esposizione. Il settore rilevato presenta un profilo più spianato con una leggera berma di tempesta. La morfologia di questo tratto di litorale è influenzata dalla batimetria antistante, costituita da un canale che, alla profondità di circa -6,00 m s.l.m.m., si livella per circa 400 ml ed oltre verso il largo. La pendenza della battigia è pari ad α=8. I sedimenti riscontrati consistono essenzialmente in sabbie di genesi marina con diffuse presenze di granulometrie ghiaiose e ciottolame di genesi alluvionale a carattere metamorfico. Nel diagramma di esposizione della battigia in relazione alla granulometria, il tratto di litorale presenta una esposizione maggiore rispetto ai tratti di spiaggia precedenti. 10

14 PR5 PR4 PR3 PR2 PR1 Figura 7 Planimetria con localizzazione dei profili di riva 11

15 α Δ α Figura 8a Profilo di riva PR1 - Scala 1:100 α Δ α Figura 8b Profilo di riva PR2 - Scala 1:100 12

16 α Δ α Figura 8c Profilo di riva PR4 - Scala 1:100 α Δ α Figura 8d Profilo di riva PR5 - Scala 1:100 13

17 3. GEOLOGIA E GEOMORFOLOGIA 3.1. CARATTERISTICHE GEOLOGICHE E MORFOLOGICHE DI SUPERFICIE Lo studio della morfologia e sedimentologia del fondale, non può prescindere dalle considerazioni inerente l edificio geologico nel cui contesto è inserito. I sopralluoghi eseguiti e la bibliografia disponibile hanno consentito di comprendere l evoluzione dell area litorale e dei rilievi retrostanti delineandone anche i caratteri geologici di superficie, esposti su scala locale in Figura 9. Figura 9 Stralcio geologico di superficie La successione litostratigrafica, come per tutto il settore settentrionale ionico della Calabria, è costituito da litologie di età miocenica in posizione inferiore e pliopleistocenica in posizione superiore, poggianti sul substrato a carattere metamorfico e cristallino di età paleozoica. Prendendo in considerazione la succesione stratigrafica, dal basso verso l alto si hanno: Termini pliocenici argillosi grigio azzurri a carattere di bacino profondo, caratterizzati da una certa erodibilità in relazione anche alla scarsa permeabilità. 14

18 Sabbie brune e conglomerati a scarso grado di cementazione di genesi carbonatica consolidata di età pleistocenica, caratterizzate da una resistenza all erosione piuttosto elevata, soprattutto nei termini a carattere maggiormente lapideo. Sabbie e conglomerati di genesi fluviale che in alcune aree presentano colore bruno rossastro che indica una genesi a carattere più continentale. Si tratta di sedimenti di formazione pleistocenica che si presentano poco consolidati e facilmente erodibili e disgregabili, con elevata permeabilità. Depositi eolici costieri di epoca recente, costituenti l ambiente dunale retrostante il litorale tipico di tutta la costa Calabra ionica. Depositi litorali misti a quelli alluvionali, a granulometria mista da sabbie a ciottolame di età attuale. In merito alla idrografia superficiale che influisce sulla geomorfologia, si osserva come il complesso idrografico del fiume Trionto influisca notevolmente sul territorio. L analisi statistica dei campioni di sedimento analizzati fornisce una serie di curve unimodali che indicano la presenza di sabbie mediamente classate provenienti dall'erosione delle formazioni dei terrazzi marini, con la presenza di una coda di materiale grossolano a riva che subisce un rapido allontanamento soprattutto nel settore più settentrionale a causa del moto ondoso e della morfologia. Nel complesso i parametri statistici suggeriscono un controllo dei sedimenti da parte del fondale, condizionato dall imposizione dell edificio alluvionale del fiume Trionto. Localmente, in corrispondenza dei pochi assi torrentizi, sono presenti sabbie e ghiaie a grado di classazione medio di genesi alluvionale. Come si vede, i processi in corso lungo il litorale sono differenziati. Nel settore meridionale il moto ondoso risente di una barra sommersa che attenua i frangenti consentendo la rideposizione dei sedimenti erosi. Ad esso segue un settore centrale in cui la morfologia pianeggiante del fondale permette al moto ondoso una maggiore attività. Infine il settore più settentrionale è fortemente influenzato dall edificio alluvionale del fiume Trionto. 15

19 Il litorale in studio si trova immediatamente a sud del complesso fluviale di sbocco del fiume Trionto. I due torrenti minori che interessano il litorale costituiscono un sistema minore e defluiscono direttamente a mare, incidendo gli altopiani in modo profondo fino ben oltre la linea di riva come emerso dal rilevamento batimetrico e drenano i depositi costituenti il sistema di terrazzamenti quaternari sino ad una altitudine di circa 200 m s.l.m.m GEOMORFOLOGIA DEL SISTEMA LITORALE E SUBACQUEO Al fine di definire la natura morfologica del sistema in studio è stato condotto, oltre al rilevamento geologico e morfologico del litorale anche il rilievo subacqueo, che ha consentito di correlare quanto già esposto con la geologia e geomorfologia subacquea. Sono inoltre stati realizzati 7 profili subacquei. La definizione strumentale della batimetria e la sua ispezione diretta hanno consentito di riconoscere con buona approssimazione la probabile genesi del sistema litorale e le sue fasi evolutive. In particolare, nel settore meridionale è ben evidente il livello topograficamente inferiore del sistema di terrazzamenti marini quaternari che è possibile seguire fin prima di Cirò Marina e che lo scrivente ha ben documentato nel corso di studi analoghi al presente eseguiti lungo il litorale ionico calabrese. Tale livello è evidente anche sott acqua con la presenza di una barra soffolta naturale generalmente costituita da sabbie e conglomerati spesso cementati anche se discontinui ed interrotti da fosse di deflusso e che si mantiene grosso modo prossima al litorale. La barra soffolta, la cui batimetria si mantiene generalmente intorno ad un intervallo fra 2,00 m s.l.m.m. e 4,00 m s.l.m.m. è spesso preceduta da una fossa di levigazione più profonda, interposta fra il litorale e la barra stessa. Oltre la barra, il fondale, caratterizzato da un'acclività bassa o bassissima, individua l antica linea di riva a circa 3,50 4,00 mt s.l.m.m., databile geormofologicamente a circa anni. Il livello del terrazzo marino in discussione si approssima sempre più verso la riva all altezza del PR5, fino ad essere ricoperto totalmente dai sedimenti alluvionali dell edificio del fiume Trionto che progradano verso il largo. Tale sovrapposizione è ancor più evidente nel settore centrale, dove i sedimenti di terrazzo marino si mescolano con quelli alluvionali di genesi metamorfica. 16

20 L analisi strumentale ha inoltre messo in evidenza una importante incisione nel settore più settentrionale, che si inoltra dal fondale piatto a circa 8,0 m di profondità fino ad oltre 40,0 m, interrompendo anche la barra soffolta naturale sopra descritta e che corre lungo buona parte del litorale ionico calabrese. Tale incisione rappresenta probabilmente l antico alveo del fiume Trionto, che ha successivamente subito una migrazione a causa dell accumulo dei sedimenti alluvionali. Le cause di tale migrazione sono individuabili nella combinazione fra l accumulo di materiali da trasporto solido dovuto all'importante asta torrentizia e la correntometria prevalente della unità fisiografica. Figura 10 Influenza della correntometria prevalente e la migrazione dell'alveo del torrente Trionto Figura 11 Curva di marea per il periodo di rilevamento Quanto sopra esposto è stato verificato anche grazie ai profili subacquei costruiti sulla base del rilevamento batimetrico e controllati in modo diretto a seguito delle immersioni condotte (Figure 14a-g). Nella Figura 11 si riporta la curva di marea per il periodo di rilevamento. 17

21 A B C D A E B C D E C3 PR5 C4 CS1 F PR4 G PR3 F G PR2 C1 PR1 C2 Figura 12 Planimetria con indicazione dei profili subacquei Al TM SS Sedimenti alluvionali di età recente del fiume Trionto costituiti da sabbie e ghiaie con ciottolame diffuso ed in taluni casi abbondante di genesi metamorfica. Sedimenti marini provenienti dal disfacimento del terrazzo marino quaternario sommerso. Sono costituiti da sabbie miste occasionalmente a ghiaie in corrispondenza degli impluvi. La genesi è prevalentemente metamorfica ma con percentuali di materiale carbonatico e, in subordine e soprattutto verso riva, eolico. Sedimenti marini quaternari costituenti l'antica spiaggia. Sono costituiti quesi esclusivamente da sabbie la cui genesi è prevalentemente metamorfica e con percentuali di materiale carbonatico. SA Antico alveo fluviale del Trionto probabilmente ricoperto da sedimenti fini di età quaternaria. I dati di rilevamento indicano affioramenti di substrato rigido. Figura 13 Costituzione sedimentologica del fondale 18

22 Figura 14a Profilo subacqueo A Ascisse Scala 1: Ordinate Scala 1:500 Figura 14b Profilo di subacqueo B Ascisse Scala 1: Ordinate Scala 1:500 Figura 14c Profilo subacqueo C Ascisse Scala 1: Ordinate Scala 1:500 Figura 14d Profilo subacqueo D Ascisse Scala 1: Ordinate Scala 1:500 19

23 Figura 14d Profilo subacqueo E Ascisse Scala 1: Ordinate Scala 1:500 Figura 14d Profilo subacqueo F Ascisse Scala 1: Ordinate Scala 1:500 Figura 14d Profilo subacqueo G Ascisse Scala 1: Ordinate Scala 1:500 20

24 Incisione dovuta a probabile debolezza strutturale Deposito alluvionale del fiume Trionto Antica spiaggia sommersa Deposito di terrazzo marino livello inferiore Figura 15 Modellazione DTM del fondale 21

25 3.3. SEDIMENTOLOGIA La caratterizzazione sedimentologica della spiaggia emersa e della spiaggia sommersa è stata condotta sulla scorta dei dati rilevati da una indagine espressamente condotta per la redazione del presente progetto, nel corso della quale sono stati prelevati e destinati alla caratterizzazione granulometrica n.ro 4 campioni sulla battigia (C1, C2, C3, C4) e n.ro 1 campione subacqueo (CS1). Le analisi granulometriche hanno permesso di determinare le percentuali di sedimento per ogni fascia di diametro, distinguendo i ciottoli, le ghiaie, le sabbie e i peliti. Sono stati determinati quindi i valori dei diametri in Ф corrispondenti a valori percentili standard. Da questi valori sono stati desunti i parametri caratteristici del sedimento quali la media, la mediana, la classazione, la asimmetria e l appuntimento. I risultati ottenuti hanno consentito di definire con sufficiente affidabilità il carattere sedimentologico della zona e di metterlo in relazione con la geomorfologia riscontrata, delineando così le caratteristiche del sistema in studio ed ipotizzare la sua probabile evoluzione. Dall'analisi condotta nella Relazione Sedimentologica [3], si evince che per la spiaggia sommersa i dati rilevati forniscono il valore di D 50 = 0.39 mm, con una deviazione standard geometrica di 1,21. La distribuzione granulometrica cumulativa e la corrispondente curva granulometrica cumulativa per i campioni prelevati in corrispondenza della spiaggia sommersa, sono riportate in Figura Case: Sedimenti 100 Case: Sedimenti Median Frequency Weight Percent Mean Cumulative Weight Percent Median Mean Grain Size --- Folk Measures --- Median = 0.39 mm Mean = 0.40 mm Std.Dev. = 0.83 mm Skewness = Kurtosis = Moment Measures -- Mean = 0.40 mm Std.Dev. = 0.80 mm Skewness = Kurtosis = (phi) (mm) 60 ASTM Mesh Grain Size Composite: (phi) (mm) 60 ASTM Mesh Grain Size Composite: Figura 16 Distribuzione e Curva granulometrica per il sedimento subacqueo 22

26 4. CARATTERISTICHE GEOTECNICHE I terreni oggetto di intervento che si trovano ad una quota di circa m s.l.m.m. sono costituiti da depositi di spiaggia che rappresentano i sedimenti attuali distribuiti sull area di stretto interesse del progetto. I campioni prelevati sul fondo sono generalmente caratterizzati da sabbie a granulometria medio-fine. Analisi penetrometriche condotte su terreni di analoghe caratteristiche hanno mostrato che il numero di colpi rilevato è pari a: N1 = 5 N2 = 7 N3 = 7 alla profondità di rispetto al fondo. Sulla base di tali dati le caratteristiche geotecniche sono desunte nella Relazione Geotecnica allegata al presente progetto. 23

27 5. CONCLUSIONI Sulla base dello studio effettuato è stato possibile delineare le caratteristiche del sistema litorale in studio, che può essere considerato attualmente sotto erosione diffusa in modo differenziato lungo tutto il suo sviluppo. Tale circostanza è dovuta essenzialmente alla costituzione morfologica differenziata che ha portato il conoide del fiume Trionto a protendersi sulla barra soffolta che individua il livello sommerso del sistema di terrazzi marini quaternari e che corre, con poche interruzioni, lungo tutto il tratto di mare antistante il litorale calabrese ionico centro settentrionale. L analisi sedimentologica, unitamente allo studio dinamico marino ed eolico, hanno evidenziato un litorale definibile come parzialmente esposto al moto ondoso e correntometrico, come desumibile dal diagramma di R. L. Wiegel (Figura 17). In tale rappresentazione, che mette in relazione la mediana dei campioni di genesi marina e la pendenza della battigia rilevata nei profili di riva, si osserva che il litorale generalmente si trova sotto esposizione di grado da medio ad elevato. Figura 17 - Diagramma di R. L. Wiegel per il litorale in oggetto 24

28 Gli effetti erosivi del moto ondoso sono maggiormente riscontrabili nel settore settentrionale grazie anche alla morfologia del fondale che si innalza bruscamente da alte profondità corrispondenti al probabile antico alveo del fiume Trionto (oltre 40,0 m s.l.m.m.), fino a circa 8,00 m s.l.m.m., comportando così il frangimento delle onde provenienti da NE e, dunque, una maggiore attività erosiva sul litorale. I dati rilevati per la spiaggia sommersa forniscono il valore di D 50 = 0.39 mm, con una deviazione standard geometrica di 1,21. È stata infine eseguita la caratterizzazione geotecnica dei depositi di spiaggia, utile al fine del dimensionamento geotecnico delle opere, nella consapevolezza che si tratta di dati medi che possono essere presi in considerazione per due motivazioni: - le opere che devono essere realizzate devono poggiare su terreni di deposito alluvionale che sono sempre soggetti alle azioni delle correnti longshore e crossshore dovute al moto ondoso; - le opere da realizzarsi nell area in esame sono barriere di scogli naturali suscettibili di assestamenti per effetto del moto ondoso e che quindi non subiscono danni per piccoli spostamenti provocati da esigui cedimenti del terreno che sono da considerarsi completamente compatibili con la tipologia delle strutture in esame. 25

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