Crisi e diagnosi strategica

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Crisi e diagnosi strategica"

Transcript

1 Lucidi a cura di Alessandro Zattoni Università Parthenope Le crisi aziendali La crisi si manifesta come riduzione durevole della performance aziendale nelle sue dimensioni economica, competitiva, e sociale. La crisi aziendale è la manifestazione di una grave disfunzionalità operativa dovuta, in ultima analisi e per la gran parte dei casi, alla carenza di valori ed idee imprenditoriali e manageriali. La gestione della crisi deve iniziare prima che si manifestino in modo irreversibile i suoi sintomi. 1

2 Le cause della crisi Esistono diversi tipi di crisi in funzione delle cause che le originano: 1. le crisi da inefficienza, quando uno o più business non operano con rendimenti in linea con i concorrenti; 2. le crisi da sovracapacità o rigidità, causate di solito da una duratura riduzione della domanda; 3. le crisi da decadimento dei prodotti, che sono causate dalla riduzione dei margini; 4. le crisi da carenza di programmazione o innovazione, causate dall incapacità dell impresa di adattarsi all evoluzione dell ambiente; 5. le crisi da squilibrio finanziario o patrimoniale, causate dal peso dell indebitamento e del costo degli oneri finanziari. I primi quattro tipi di crisi sono riconducibili alla gestione caratteristica, il quinto alla gestione finanziaria. I diversi tipi di crisi possono coesistere, spesso i primi quattro sono alla base del quinto. La percezione della crisi Solitamente la crisi viene percepita in seguito al manifestarsi del peggioramento dei risultati economici. Questo ritardo temporale si verifica perché: - il contesto ambientale è solitamente caratterizzato da grande complessità; - il vertice aziendale tende a rimanere legato ai convincimenti formatisi nel passato. La prolungata dissonanza tra strategia aziendale e ambiente conduce l impresa alla produzione di perdite che portano a: la riduzione delle riserve e del capitale sociale; la riduzione della liquidità e l aumento dei debiti; il taglio delle risorse destinate a investimenti discrezionali (R&S, pubblicità, formazione, etc.); l impossibilità di distribuire dividendi; etc. 2

3 La percezione della crisi Il ritardo di reazione allo stato di crisi è dovuto ad un insieme di concause: 1. l assenza di sistemi informativi e di controllo in grado di fornire le informazioni utili per valutare lo stato di salute aziendale; 2. il divario esistente tra il momento in cui la performance subisce un peggioramento e quello in cui il management dispone dell informazione per apprezzarla; 3. l incapacità di interpretare i dati a causa di una carenza di professionalità manageriale; 4. il timore dell impatto con la realtà aziendale e della necessità di dovere affrontare lo stato di crisi; 5. l interpretazione di tipo conservativo e ottimistico della negativa performance aziendale; 6. la distorsione dei dati forniti al consiglio di amministrazione da parte del management; 7. il tempo necessario per progettare e condividere una nuova strategia aziendale. La diagnosi strategica è quell insieme di attività che portano ad una misurazione dello stato di salute dell impresa, e alla eventuale identificazione dei problemi che possono minare la validità della strategia in essere. La diagnosi strategica rientra nel più ampio processo di gestione strategica, inteso come l insieme delle attività volte ad individuare il bisogno di rinnovamento della strategia in essere e a porre in atto le azioni più opportune. Solo la presa di coscienza da parte della direzione aziendale della necessità di gestire strategicamente l impresa porta all introduzione dei meccanismi di gestione strategica. 3

4 Il processo di diagnosi strategica La diagnosi strategica è concepita come un attività sequenziale in cui le fasi iniziali guidano il successivo lavoro di approfondimento. La diagnosi non sempre procede secondo una sequenza di tipo strettamente lineare. Ciononostante è possibile suddividere idealmente l attività di diagnosi in tre fasi: 1. monitoraggio della validità del disegno strategico e conseguente sviluppo delle prime ipotesi diagnostiche; 2. approfondimento dell analisi e adeguamento della base informativa disponibile; 3. valutazione in senso stretto dello stato di salute dell impresa, con l individuazione dell eventuale problema strategico e del bisogno di intervento ad esso correlato. La diagnosi della strategia competitiva Il successo ottenuto dalla strategia competitiva (i.e. a livello business) viene misurato sulla base del grado di raggiungimento dei: - risultati reddituali, ad esempio la redditività operativa del capitale investito, rispetto alla media del settore; - risultati competitivi, ovvero la capacità di soddisfare i clienti misurata attraverso la quota di mercato nel settore o nel segmento. Risultato reddituale Strategia coerente e di successo Strategia parzialmente incoerente I Successo reddituale dipendente da condizioni esterne II III IV Mancanza di una ragione d essere Risultato competitivo 4

5 La diagnosi della strategia aziendale Il successo ottenuto dalla strategia aziendale (i.e. a livello corporate) viene misurato sulla base del grado di raggiungimento di: - risultati reddituali, misurati attraverso la redditività del capitale netto; - risultati sociali, ovvero la soddisfazione degli stakeholders dell impresa. Risultato reddituale Successo reddituale Successo reddituale e sociale si ai danni del autoalimentano successo sociale I II Successo sociale ai danni del successo reddituale Insuccesso reddituale alimenta l insuccesso sociale III IV Risultato sociale Le matrici diagnostiche e la diagnosi della strategia competitiva L utilizzo delle matrici diagnostiche per valutare la strategia competitiva comporta lo svolgimento delle seguenti attività: - misurazione dei risultati reddituali e competitivi ottenuti nell area strategica di affari (ASA); - confronto con i risultati ottenuti dai concorrenti; - collocazione dell ASA nella matrice diagnostica e ricostruzione del percorso che ha condotto l ASA in quella collocazione; - analisi dei percorsi di approfondimento conseguenti alle diverse collocazioni nella matrice; - formulazione della sintesi diagnostica. 5

6 La diagnosi della strategia competitiva A seconda del posizionamento nella matrice, si definiscono diversi approfondimenti: - primo quadrante (SR alto, SC alto): analisi orientata alla verifica del consolidamento e della sostenibilità; - secondo quadrante (SR alto, SC basso): analisi delle condizioni facilitanti o della loro durata; - terzo quadrante (SR basso, SC alto): analisi delle incoerenze che gravano sulla strategia in essere; - quarto quadrante (SR basso, SC basso): analisi delle ragioni dell insuccesso e della gravità dei limiti della strategia in essere. La diagnosi della strategia competitiva Al termine del processo si definiscono diversi approfondimenti a seconda del posizionamento nella matrice: 1 quadrante (SR alto, SC alto) La strategia è (i) valida sotto ogni profilo, (ii) richiede interventi di consolidamento, (iii) di ridefinizione o (iv) di radicale riorientamento? 2 quadrante (SR alto, SC basso) La strategia (i) deve essere ridefinita o (ii) richiede un radicale riorientamento? 3 quadrante (SR basso, SC alto) La strategia (i) deve essere ridefinita o (ii) richiede un radicale riorientamento? 4 quadrante (SR basso, SC basso) La strategia (i) deve essere ridefinita o (ii) richiede un radicale riorientamento? 6

lez. 3: Natura, Cause e fasi della Crisi Giovanna Dossena Alessandro Danovi

lez. 3: Natura, Cause e fasi della Crisi Giovanna Dossena Alessandro Danovi lez. 3: Natura, Cause e fasi della Crisi Giovanna Dossena Alessandro Danovi Sommario Crisi d impresa: fenomeno storico Definizioni di crisi Tipologie di crisi. Le cause. Approccio soggettivo e oggettivo

Dettagli

Prof. Giuseppe Sancetta. La pianificazione del risanamento

Prof. Giuseppe Sancetta. La pianificazione del risanamento Prof. Giuseppe Sancetta La pianificazione del risanamento Sommario Introduzione Macro fasi progetto di risanamento Stakeholders e crisi Le professionalità coinvolte nella soluzione delle crisi La ristrutturazione

Dettagli

Prof. Giuseppe Sancetta. Gli equilibri, i disequilibri e gli stati patologici

Prof. Giuseppe Sancetta. Gli equilibri, i disequilibri e gli stati patologici Prof. Giuseppe Sancetta Gli equilibri, i disequilibri e gli stati patologici Introduzione Crisi diffuse (settori) e particolari (singole imprese) Problemi derivanti da un orientamento a breve anziché a

Dettagli

Sub-sistema della produzione

Sub-sistema della produzione Un modello del sistema d azienda Sub-sistema della produzione Sub-sistema azienda/ambiente Sub-sistema delle informazioni Sub-sistema del management La relazione con gli stakeholder Soggetti che nutrono

Dettagli

Comunicazione economico-finanziaria

Comunicazione economico-finanziaria Pagina 1 di 6 Comunicazione economico-finanziaria Bilanci aziendali Il bilancio d esercizio - Il sistema informativo di bilancio - La normativa sul bilancio Le componenti del bilancio civilistico: Stato

Dettagli

Introduzione alla gestione strategica Nella gestione di un impresa, vi sono determinate operazioni che risultano «strategiche» alla creazione di

Introduzione alla gestione strategica Nella gestione di un impresa, vi sono determinate operazioni che risultano «strategiche» alla creazione di Introduzione alla gestione strategica Nella gestione di un impresa, vi sono determinate operazioni che risultano «strategiche» alla creazione di valore. Le altre, che non sono strategiche, sono dette operazioni

Dettagli

La strategia organizzativa. La visione interna della ricerca del vantaggio competitivo

La strategia organizzativa. La visione interna della ricerca del vantaggio competitivo La strategia organizzativa La visione interna della ricerca del vantaggio competitivo Strategie di assetto strutturale (rivolte all interno) strategia risorse risorse distintive strategia operations assetto

Dettagli

Premessa Evoluzione, utilità e limiti dell analisi di bilancio

Premessa Evoluzione, utilità e limiti dell analisi di bilancio SOMMARIO Premessa... IX 1. Evoluzione, utilità e limiti dell analisi di bilancio 1.1. Premessa... 3 1.2. L evoluzione dell analisi di bilancio... 3 1.3. Utilità e limiti dell analisi di bilancio... 6 1.4.

Dettagli

COME EFFETTUARE L ANALISI DELLA CONCORRENZA

COME EFFETTUARE L ANALISI DELLA CONCORRENZA Aprile Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME EFFETTUARE L ANALISI DELLA CONCORRENZA QUAL E L UTILITA DI ANALIZZARE

Dettagli

INTRODUZIONE PARTE I LA PREVENZIONE E LA DIAGNOSI

INTRODUZIONE PARTE I LA PREVENZIONE E LA DIAGNOSI INTRODUZIONE 1. CRISI D IMPRESA 1.1. Crisi e risanamento pag. 5 1.2. Le cause della crisi pag. 7 1.3. Gli indicatori della crisi pag. 12 1.4. Gli eventi scatenanti pag. 18 1.5. I modelli di intervento

Dettagli

La contabilità direzionale per la programmazione e il controllo. LA PIANIFICAZIONE E IL BUDGETING 15 maggio 2015

La contabilità direzionale per la programmazione e il controllo. LA PIANIFICAZIONE E IL BUDGETING 15 maggio 2015 La contabilità direzionale per la programmazione e il controllo LA PIANIFICAZIONE E IL BUDGETING 15 maggio 2015 Scopo: Contabilità generale Produrre informazioni per tutti i soggetti esterni tali da rappresentare

Dettagli

1. Evoluzione, utilità e limiti dell analisi di bilancio. 2. Come impostare l analisi. 3. La riclassificazione dello Stato patrimoniale

1. Evoluzione, utilità e limiti dell analisi di bilancio. 2. Come impostare l analisi. 3. La riclassificazione dello Stato patrimoniale 1. Evoluzione, utilità e limiti dell analisi di bilancio 1.1. Premessa... pag. 3 1.2. L evoluzione dell analisi di bilancio... pag. 3 1.3. Utilità e limiti dell analisi di bilancio... pag.6 1.4. Gli strumenti

Dettagli

AREE FUNZIONALI PIANIFICAZIONE MARKETING PRODUZIONE E LOGISTICA RICERCA E SVILUPPO FINANZA ORGANIZZAZIONE E PERSONALE AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO

AREE FUNZIONALI PIANIFICAZIONE MARKETING PRODUZIONE E LOGISTICA RICERCA E SVILUPPO FINANZA ORGANIZZAZIONE E PERSONALE AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO AREE FUNZIONALI PIANIFICAZIONE MARKETING PRODUZIONE E LOGISTICA RICERCA E SVILUPPO FINANZA ORGANIZZAZIONE E PERSONALE AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO AREE FUNZIONALI AREE CARATTERISTICHE (AREE DI ATTIVITA'

Dettagli

Gestione delle Imprese Diversificate

Gestione delle Imprese Diversificate Gestione delle Imprese Diversificate Strumenti di analisi strategica: Le Matrici Modelli di pianificazione del Portafoglio attività - Allocazione di risorse; - Formulazione di una strategia di business;

Dettagli

Sistemi di valutazione delle performance. Nicola Castellano Università di Macerata

Sistemi di valutazione delle performance. Nicola Castellano Università di Macerata Sistemi di valutazione delle performance Università di Macerata ncaste@unimc.it ncaste@ec.unipi.it La misurazione delle performance Strategic Control I processi di definizione degli obiettivi di fondo

Dettagli

Corso di Economia e Gestione delle Imprese. Corso di Economia e Gestione delle Imprese

Corso di Economia e Gestione delle Imprese. Corso di Economia e Gestione delle Imprese Corso di Economia e Gestione delle Imprese I principi della gestione delle imprese I principi della gestione delle imprese La gestione dell impresa riguarda la scelta di che cosa essa deve fare (tipicamente:

Dettagli

Il marketing nell economia e nella gestione d impresa

Il marketing nell economia e nella gestione d impresa Il marketing nell economia e nella gestione d impresa Obiettivi conoscitivi Definire il concetto di marketing nell insieme dei rapporti tra impresa e mercato Definire gli obiettivi di marketing partendo

Dettagli

PROCESSO ESPLICITO, SISTEMATICO E FORMALE

PROCESSO ESPLICITO, SISTEMATICO E FORMALE La pianificazione è il processo con cui si cerca di costruire un certo futuro e di predisporre i mezzi più validi per realizzarlo stabilire quali obiettivi si vogliono raggiungere (in un certo periodo

Dettagli

La pianificazione, la programmazione aziendale e il controllo budgetario

La pianificazione, la programmazione aziendale e il controllo budgetario Nome e cognome.. Classe Data La pianificazione, la programmazione aziendale e il controllo budgetario Esercitazione di discipline turistiche e aziendali Classe V ITE Indirizzo Turismo VERO O FALSO Ogni

Dettagli

I master, i moduli, i contenuti

I master, i moduli, i contenuti . Il primo master universitario di secondo livello del nord-est sui temi avanzati della valutazione economica, del controllo, dell amministrazione e della finanza per governare le imprese in contesti complessi

Dettagli

Il controllo economico e il ruolo del budget: aspetti organizzativi

Il controllo economico e il ruolo del budget: aspetti organizzativi Capitolo 11 Il controllo economico e il ruolo del budget: aspetti organizzativi di Laura Zoni Il controllo economico e il ruolo del budget: aspetti organizzativi (Cap. 11) OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Comprendere

Dettagli

DALL ANALISI DI SETTORE ALL ANALISI DEI CONCORRENTI

DALL ANALISI DI SETTORE ALL ANALISI DEI CONCORRENTI DALL ANALISI DI SETTORE ALL ANALISI DEI CONCORRENTI CAPITOLO QUARTO Grant R. L analisi strategica per le decisioni aziendali, Il Mulino, Bologna, 1999 1 L ANALISI DEI CONCORRENTI Per alcune imprese, la

Dettagli

PIANIFICAZIONE E BUDGET

PIANIFICAZIONE E BUDGET PIANIFICAZIONE E BUDGET Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale Economia aziendale, bilancio, business plan Anno accademico 2016/2017 Prof. Antonio Staffa Prof. Mario Venezia Analisi della Gestione

Dettagli

Dal Capital Budgeting. all Expenditure

Dal Capital Budgeting. all Expenditure Dal Capital Budgeting all Expenditure Budgeting Silvio Rubbia Convegno ABI COSTI & BUSINESS 2005 1 Roma, 22 Settembre 2005 Contenuti 1. Perché il Capital Budgeting come metodologia 3 decisionale è poco

Dettagli

Organizzare per Crescere

Organizzare per Crescere Life cycle continuous improvement Il contesto La rapida evoluzione dei mercati, il progredire delle tecnologie, la concorrenza rafforzata dal periodo di crisi e la crescita delle esigenze dei clienti creano

Dettagli

ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA

ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA 1 Scopo e campo di applicazione 2 Riferimenti normativi 3 Termini e definizioni 4 Contesto dell organizzazione 5 Leadership

Dettagli

Management Vol.II Funzioni e processi nella gestione d impresa

Management Vol.II Funzioni e processi nella gestione d impresa Management Vol.II Funzioni e processi nella gestione d impresa Decisioni e pianificazioni economicofinanziarie Corso di Management Prof. Sergio Barile Prof. Giuseppe Sancetta 15/11/2016 Lezione numero

Dettagli

Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale

Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale I sistemi di controllo direzionale: progettazione, strumenti, organizzazione, ruoli Prof. Cattaneo Cristiana Bergamo, 7 Ottobre

Dettagli

Due premesse: La definizione di imprese di diversa dimensione è alquanto incerta:

Due premesse: La definizione di imprese di diversa dimensione è alquanto incerta: Due premesse: La definizione di imprese di diversa dimensione è alquanto incerta: Dimensione qualitativa Dimensione quantitativa Dimensione spaziale Dimensione temporale Le medie imprese sono ancora più

Dettagli

BANDO PUBBLICO APERTO PER L AMMISSIONE AI SERVIZI DELL INCUBATORE TECNOLOGICO DI FIRENZE E DELL INCUBATORE UNIVERSITARIO FIORENTINO

BANDO PUBBLICO APERTO PER L AMMISSIONE AI SERVIZI DELL INCUBATORE TECNOLOGICO DI FIRENZE E DELL INCUBATORE UNIVERSITARIO FIORENTINO BANDO PUBBLICO APERTO PER L AMMISSIONE AI SERVIZI DELL INCUBATORE TECNOLOGICO DI FIRENZE E DELL INCUBATORE UNIVERSITARIO FIORENTINO MODELLO DI BUSINESS PLAN 1 Analisi tecnica del Prodotto/Servizio e Identificazione

Dettagli

La concessionaria. Il posizionamento e la sostenibilità del business

La concessionaria. Il posizionamento e la sostenibilità del business La concessionaria Il posizionamento e la sostenibilità del business Le capacità della concessionaria ECONOMICA FINANZIARIA MONETARIA REDDITIVITA La capacità economica di una concessionaria E la capacità

Dettagli

Valutazione d Azienda. Lezione 12 I NUOVI METODI DI VALUTAZIONE APPROCCIO DINAMICO

Valutazione d Azienda. Lezione 12 I NUOVI METODI DI VALUTAZIONE APPROCCIO DINAMICO Valutazione d Azienda Lezione 12 I NUOVI METODI DI VALUTAZIONE APPROCCIO DINAMICO 1 Premessa Il valore di un impresa si determina sulla base di elementi afferenti il settore (tasso di crescita, incertezza

Dettagli

Procedure relative al sistema di controllo interno sull informativa finanziaria

Procedure relative al sistema di controllo interno sull informativa finanziaria ALLEGATO RICHIESTE INSERITE NELLA SCHEDA DI CONTROLLO CON RIFERIMENTO AL CONTROLLO INTERNO SULL INFORMATIVA FINANZIARIA Premessa. Le risposte alle domande della presente sezione Controllo interno sull

Dettagli

STRATEGIA AZIENDALE MATERIALE DIDATTICO DOCENTE. Christian Corsi ARGOMENTO APPROCCI STRATEGICI. Insegnamento di: a.a. 2009/2010

STRATEGIA AZIENDALE MATERIALE DIDATTICO DOCENTE. Christian Corsi ARGOMENTO APPROCCI STRATEGICI. Insegnamento di: a.a. 2009/2010 Corso di laurea in Economia Bancaria Finanziaria e Assicurativa Insegnamento di: STRATEGIA AZIENDALE a.a. 2009/2010 MATERIALE DIDATTICO DOCENTE Christian Corsi ARGOMENTO APPROCCI STRATEGICI info: ccorsi@unite.it

Dettagli

Indice. Parte I Introduzione. Parte II Fonti informative per l analisi economico-finanziaria

Indice. Parte I Introduzione. Parte II Fonti informative per l analisi economico-finanziaria Indice Prefazione Autori Ringraziamenti dell Editore Guida alla lettura XI XIV XV XVI Parte I Introduzione Capitolo 1 Analisi di bilancio: la prospettiva manageriale 1 Obiettivi di apprendimento 1 1.1

Dettagli

La Competitive Intelligence

La Competitive Intelligence La Alessandro De Nisco Università del Sannio Corso Strategico OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DELLA LEZIONE APPROFONDIRE IL CONCETTO E GLI OBIETTIVI DELLA COMPETITIVE INTELLIGENCE (C.I.) ANALIZZARE LA SEQUENZA

Dettagli

La strategia aziendale (il Piano Strategico aziendale) scelte di lungo periodo di complessivo adeguamento strutturale dell azienda

La strategia aziendale (il Piano Strategico aziendale) scelte di lungo periodo di complessivo adeguamento strutturale dell azienda 7 La strategia aziendale (il Piano Strategico aziendale) scelte di lungo periodo di complessivo adeguamento strutturale dell azienda 1 La strategia aziendale è costituita dall insieme di decisioni che

Dettagli

Management. Dipartimento di Management

Management. Dipartimento di Management Management Dipartimento di Management Università Sapienza 09/12/2013 Il contenuto della funzione finanziaria Nella funzione finanziaria si comprende il complesso di decisioni e di operazioni volte a reperire

Dettagli

SOLUZIONI LA MATRICE BCG Nove esercizi per allenarsi 30 dicembre 2012

SOLUZIONI LA MATRICE BCG Nove esercizi per allenarsi 30 dicembre 2012 SOLUZIONI L MTRICE CG Nove esercizi per allenarsi 30 dicembre 202 Tempo medio di svolgimento suggerito: 5 minuti. Costruire la matrice CG e posizionare i business sulla base delle seguenti informazioni.

Dettagli

Marketing e sostenibilità dell impresa

Marketing e sostenibilità dell impresa Marketing e sostenibilità dell impresa Obiettivi conoscitivi Analizzare gli effetti che l economia post-moderna e il marketing hanno indotto sui sistemi economici, ambientali e sociali Individuare le dimensioni

Dettagli

Compliance in Banks 2011

Compliance in Banks 2011 Compliance 2010 La sfida di integrazione dei controlli interni Compliance in Banks 2011 Stato dell arte e prospettive di evoluzione Il monitoraggio di compliance a distanza: gli Indicatori di Rischio di

Dettagli

Indice. Prefazione di Marco Vitale. Presentazione XIII. Parte prima CRISI D'IMPRESA: DEFINIZIONI E CAUSE. 1 Le tipologie di crisi di impresa

Indice. Prefazione di Marco Vitale. Presentazione XIII. Parte prima CRISI D'IMPRESA: DEFINIZIONI E CAUSE. 1 Le tipologie di crisi di impresa Indice Prefazione di Marco Vitale Presentazione XI XIII Parte prima CRISI D'IMPRESA: DEFINIZIONI E CAUSE 1 Le tipologie di crisi di impresa 1.1 Introduzione 1.2 La situazione italiana 1.3 Le cause della

Dettagli

Esercizi e Soluzioni LA MATRICE BCG Nove esercizi per allenarsi

Esercizi e Soluzioni LA MATRICE BCG Nove esercizi per allenarsi Esercizi e Soluzioni L MTRICE CG Nove esercizi per allenarsi Tempo medio di svolgimento suggerito: 5-20 minuti. Costruire la matrice CG e posizionare i business sulla base delle seguenti informazioni.

Dettagli

SCHEDA DISCIPLINARE ALLEGATA AL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO

SCHEDA DISCIPLINARE ALLEGATA AL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO SCHEDA DISCIPLINARE ALLEGATA AL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO Disciplina: Economia Aziendale Insegnante: Antonello Lutzu Libro di testo in adozione: Autore: P. Boni P. Ghigini C. Robecchi B. Trivellato Titolo:

Dettagli

Analisi di bilancio per una concessione di fido

Analisi di bilancio per una concessione di fido di Luisa Menabeni docente di Economia aziendale INDIRIZZI Igea Classe 5 a Analisi di bilancio per una concessione di fido La Premier s.r.l. di Firenze, che svolge attività industriale, ha in programma

Dettagli

Controllo di Gestione

Controllo di Gestione Controllo di Gestione Controllo di gestione (CdG) o Controllo dei risultati Il controllo di gestione si sostanzia nella misurazione delle performance interne e nella responsabilizzazione su parametri-obiettivo,

Dettagli

INDICE. Prefazione Pag. XI di Anna Maria Bruno. Introduzione» 1 CAPITOLO PRIMO FAMILY BUSINESS: DEFINIZIONE, SPECIFICITÀ E CARATTERI DISTINTIVI

INDICE. Prefazione Pag. XI di Anna Maria Bruno. Introduzione» 1 CAPITOLO PRIMO FAMILY BUSINESS: DEFINIZIONE, SPECIFICITÀ E CARATTERI DISTINTIVI INDICE Prefazione Pag. XI di Anna Maria Bruno Introduzione» 1 CAPITOLO PRIMO FAMILY BUSINESS: DEFINIZIONE, SPECIFICITÀ E CARATTERI DISTINTIVI 1.1 Considerazioni introduttive Pag. 7 1.2 Un po' di storia»

Dettagli

Il contenuto della strategia aziendale

Il contenuto della strategia aziendale Il contenuto della strategia aziendale 1. Modello generale di gestione per interazione con ambiente esterno (Chandler, Andrews, Ansoff); 2. Per le aziende/imprese la relazione con l ambiente esterno è

Dettagli

Mono e pluri Scelte opposte o modelli complementari?

Mono e pluri Scelte opposte o modelli complementari? MONO PLURI Mono e pluri Scelte opposte o modelli complementari? Sindacato Nazionale SERVIZIO CLIENTI Agenti di assicurazione Roberto Oddo (Componente Esecutivo Nazionale Sna, Responsabile area formazione)

Dettagli

Il concetto di crisi e le direzioni di risanamento Prof. Alberto Quagli

Il concetto di crisi e le direzioni di risanamento Prof. Alberto Quagli Il concetto di crisi e le direzioni di risanamento Prof. Alberto Quagli quaglia@economia.unige.it 1 Agenda Il concetto di crisi e la rilevanza della diagnosi Tipi di crisi e dati di bilancio Direzioni

Dettagli

GRUPPO COFIDE: UTILE NETTO DEI NOVE MESI A 61,1 MILIONI DI EURO

GRUPPO COFIDE: UTILE NETTO DEI NOVE MESI A 61,1 MILIONI DI EURO COMUNICATO STAMPA Il Consiglio di Amministrazione approva il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2009 GRUPPO COFIDE: UTILE NETTO DEI NOVE MESI A 61,1 MILIONI DI EURO Risultati consolidati

Dettagli

L IMPATTO DELLA CRISI SULL INDUSTRIA ALIMENTARE un analisi delle performance e del sentiment delle imprese. Parma, 7 maggio 2012

L IMPATTO DELLA CRISI SULL INDUSTRIA ALIMENTARE un analisi delle performance e del sentiment delle imprese. Parma, 7 maggio 2012 L IMPATTO DELLA CRISI SULL INDUSTRIA ALIMENTARE un analisi delle performance e del sentiment delle imprese Parma, 7 maggio 2012 1 IL CONTESTO: L ITALIA vs MONDO Pil (var.% su trimestre precedente) Nel

Dettagli

80 a Relazione annuale

80 a Relazione annuale BANCA DEI REGOLAMENTI INTERNAZIONALI 80 a Relazione annuale 1 o aprile 2009-31 marzo 2010 Basilea, 28 giugno 2010 Copie delle pubblicazioni sono disponibili presso: Banca dei Regolamenti Internazionali

Dettagli

Business Excellence. Modena Giovanni Tagliaferri 19 aprile 2016

Business Excellence. Modena Giovanni Tagliaferri 19 aprile 2016 Business Excellence Modena Giovanni Tagliaferri 19 aprile 2016 Lo scenario MIGLIORARE LE PERFORMANCE IN UN MERCATO SEMPRE PIU COMPETITIVO PRESENZA IN DIVERSI SEGMENTI DI MERCATO/ DIVERSE AREE GEOGRAFICHE

Dettagli

CFU: 6 ANNO ACCADEMICO: SEMESTRE: Secondo semestre OBIETTIVI FORMATIVI

CFU: 6 ANNO ACCADEMICO: SEMESTRE: Secondo semestre OBIETTIVI FORMATIVI DOCENTE: Franco Tutino TITOLO DELL INSEGNAMENTO: Strategie Bilancio e Performance della Banca SSD: SECS- P/11 CORSO DI LAUREA: Intermediari, Finanza Internazionale e Risk. CFU: 6 ANNO ACCADEMICO: 2014-2015

Dettagli

6.5. Sistemi a costi variabili e sistemi a costi pieni: costi di prodotto e costi di periodo

6.5. Sistemi a costi variabili e sistemi a costi pieni: costi di prodotto e costi di periodo 6.5. Sistemi a costi variabili e sistemi a costi pieni: costi di prodotto e costi di periodo Sistema a costi variabili Sistema a costi pieni Costi di prodotto Costi variabili diretti di fabbricazione Costi

Dettagli

Lezione Gli indici di bilancio

Lezione Gli indici di bilancio Lezione Gli indici di bilancio Obiettivi Analizzare i principali indici di bilancio delle banche Fornire una lettura integrata degli stessi Gli indici di bilancio Gli indici di bilancio si ottengono mettendo

Dettagli

Economia e Gestione delle Imprese Prof. M. Addis

Economia e Gestione delle Imprese Prof. M. Addis Economia e Gestione delle Imprese Prof. M. Addis 6 lezione 9/3/2017 1 ATTENZIONE: Annullata la lezione del13 marzo Recupero il 17 marzo 2 1 Dalla finalità imprenditoriali alla strategia } Storicamente,

Dettagli

CORSO DI FINANZA AZIENDALE

CORSO DI FINANZA AZIENDALE CORSO DI FINANZA AZIENDALE Le idee principali del corso Testo di riferimento: Analisi finanziaria (a cura di E. Pavarani) McGraw-Hill 2001 LA FINANZA AZIENDALE propone regole di comportamento per una gestione

Dettagli

Modello del Sistema organizzativo

Modello del Sistema organizzativo Modello del Sistema organizzativo 1 Modello organizzativo Obiettivo principale della banca Gestire il rischio di non conformità alle norme (sana gestione) Rischio di svolgimento dei processi in maniera

Dettagli

RICLASSIFICAZIONE DEI PROSPETTI DI BILANCIO E CALCOLO DEGLI INDICI

RICLASSIFICAZIONE DEI PROSPETTI DI BILANCIO E CALCOLO DEGLI INDICI ATTIVITÀ DIDATTICHE 1 Prova di verifica RICLASSIFICAZIONE DEI PROSPETTI DI BILANCIO E CALCOLO DEGLI INDICI di Rossana MANELLI MATERIE: ECONOMIA AZIENDALE (Classe quinta IT Indirizzo AFM-SIA-RIM; Classe

Dettagli

Economia e direzione delle imprese

Economia e direzione delle imprese Economia e direzione delle imprese Le condizioni organizzative per l implementazione delle strategie CONTENUTI Sistemi organizzativi aziendali e vantaggio competitivo La progettazione organizzativa Le

Dettagli

sistemi di controllo di gestione

sistemi di controllo di gestione sistemi di controllo di gestione SG001 1 Una classificazione delle informazioni Informazioni consistono di Informazioni non quantitative Informazioni quantitative consistono di Informazioni monetarie Informazioni

Dettagli

Insegnamento di Economia aziendale prova del

Insegnamento di Economia aziendale prova del DATI DELLO STUDENTE Cognome Matricola Insegnamento di Economia aziendale prova del 29.01.2015 Nome Anno di corso (I, II, III, f.c.) Valutazione prova scritta VALUTAZIONE PROVA ORALE domanda 1 domanda 2

Dettagli

1) Pianificazione di breve termine (budget e scostamenti)

1) Pianificazione di breve termine (budget e scostamenti) L evoluzione della pianificazione d impresa 1) Pianificazione di breve termine (budget e scostamenti) 2) Pianificazione di lungo termine (anni 50, proiezioni di lungo periodo relative a capacità produttiva,

Dettagli

LE ANALISI DI BILANCIO PER INDICI

LE ANALISI DI BILANCIO PER INDICI LE ANALISI DI BILANCIO PER INDICI 1 SOMMARIO Aspetti introduttivi La riclassificazione dello Stato Patrimoniale Gli indicatori finanziari e patrimoniali La riclassificazione del Conto Economico Gli indicatori

Dettagli

Corso di Finanza aziendale

Corso di Finanza aziendale Corso di Finanza aziendale Gli indici di bilancio Sviluppo Commenteremo solo i principali. 4 Gli indici sono rapporti tra grandezze economiche, patrimoniali e finanziarie contenute nello stato patrimoniale

Dettagli

Performance e rischi nelle banche regionali e locali. Lorenzo Rigodanza

Performance e rischi nelle banche regionali e locali. Lorenzo Rigodanza Performance e rischi nelle banche regionali e locali Lorenzo Rigodanza Documento a cura di Lorenzo Rigodanza Eventi ABI Unione Bancaria e Basilea 3 - Risk& Supervision2016 - Roma 22 Giugno 2016 Performance

Dettagli

Università degli Studi di Macerata Esame di Economia Aziendale (prof.ssa Antonella Paolini) DATI DELLO STUDENTE

Università degli Studi di Macerata Esame di Economia Aziendale (prof.ssa Antonella Paolini) DATI DELLO STUDENTE Nome: Cognome: Università degli Studi di Macerata Esame di Economia Aziendale (prof.ssa Antonella Paolini) 12.1.2017 DATI DELLO STUDENTE Matricola: Anno di corso: domanda 1 domanda 2 domanda 3 VOTO SCRITTO

Dettagli

Matrice «Crescita - Quota di mercato» 17/12/2013

Matrice «Crescita - Quota di mercato» 17/12/2013 Matrice «Crescita - Quota di mercato» 17/12/2013 Obiettivi dell esercitazione: 1. Introduzione teorica e applicazione pratica dello strumento; 2. Calcolo di criteri su quali si basa la matrice; 3. Interpretazione

Dettagli

CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE E MARKETING A. A

CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE E MARKETING A. A Prof.ssa Elena Cedrola elena.cedrola@unimc.it http://docenti.unimc.it/docenti/elena-cedrola Lezione 9 L orientamento strategico della gestione. I percorsi di sviluppo aziendale CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE

Dettagli

Management sistemico vitale

Management sistemico vitale Management sistemico vitale Scelte e decisioni in ambito complesso Corso di Management Prof. Mario Calabrese 30/03/2017 Lezione numero 6 1 La strategia e il successo delle organizzazioni I successi non

Dettagli

Le direttrici dell analisi. operativa. economicità. netta. liquidità. solvibilità. solidità. Le direttrici dell analisi di economicità.

Le direttrici dell analisi. operativa. economicità. netta. liquidità. solvibilità. solidità. Le direttrici dell analisi di economicità. Elementi di analisi di bilancio: L analisi per indici Lezione per il corso di: Statistica Applicata per la Banca e le Assicurazioni Corso di Laurea Magistrale in Banca, Assicurazioni e Mercati Finanziari

Dettagli

Il Qmat e l analisi degli scenari competitivi

Il Qmat e l analisi degli scenari competitivi Il Qmat e l analisi degli scenari competitivi Prof. P. Mazzola Area Strategia SDA Bocconi Milano, 6 febbraio 2002-0 - Indice Le finalità e il focus del Qmat Il contributo informativo del Qmat L utilizzo

Dettagli

Strategia e Politica aziendale. Prof. Andrea Beretta Zanoni Università degli Studi di Verona

Strategia e Politica aziendale. Prof. Andrea Beretta Zanoni Università degli Studi di Verona Strategia e Politica aziendale Prof. Andrea Beretta Zanoni Università degli Studi di Verona andrea.berettazanoni@univr.it 1 Strategia aziendale e teorie di riferimento Modelli e teorie Diversi modelli

Dettagli

COMUNICATO STAMPA Panariagroup Industrie Ceramiche S.p.A.: il Consiglio di Amministrazione approva la Relazione Trimestrale al 30 settembre 2007.

COMUNICATO STAMPA Panariagroup Industrie Ceramiche S.p.A.: il Consiglio di Amministrazione approva la Relazione Trimestrale al 30 settembre 2007. COMUNICATO STAMPA Panariagroup Industrie Ceramiche S.p.A.: il Consiglio di Amministrazione approva la Relazione Trimestrale al 30 settembre 2007. Le società europee hanno registrato un incremento dei ricavi

Dettagli

Lezione 12. Differenziazione e integrazione (Cap. 6 (2): pp , Decastri 2016)

Lezione 12. Differenziazione e integrazione (Cap. 6 (2): pp , Decastri 2016) Lezione 12 Differenziazione e integrazione (Cap. 6 (2): pp. 161 181, Decastri 2016) Università degli Studi di Roma Tor Vergata Anno Accademico 2016/2017 1 Contenuti 1. Le impostazioni teoriche precedenti

Dettagli

Fondo Risultato netto del periodo Valore unitario della quota 1.792, ,017

Fondo Risultato netto del periodo Valore unitario della quota 1.792, ,017 COMUNICATO STAMPA APPROVATI I RENDICONTI DI GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2014 DEI FONDI OBELISCO SECURFONDO IMMOBILIUM 2001 INVEST REAL SECURITY OBELISCO Il Consiglio di Amministrazione della Investire Immobiliare

Dettagli

Progetto di Business Management. Milano

Progetto di Business Management. Milano Milano Alcune premesse Il sistema di controllo di gestione e della rappresentazione ed essa collegata (report di periodo) ha bisogno di trovare «adeguatezza» rispetto alla tipologia di impresa; Tuttavia

Dettagli

Il Piano Organizzativo

Il Piano Organizzativo Il Piano Organizzativo www.docenti.unina.it/mario.raffa Corso di Gestione dello Sviluppo Imprenditoriale Prof. Mario Raffa raffa@unina.it p.1 Il Piano Organizzativo Analisi dei fattori critici di successo

Dettagli

La valutazione di un business plan

La valutazione di un business plan La valutazione di un business plan Valutazione qualitativa dell idea imprenditoriale Valutazione economica del progetto imprenditoriale Valutazione economica del progetto imprenditoriale attraverso gli

Dettagli

Indice. Prefazione alla seconda edizione Autori Ringraziamenti dell Editore In questo volume... XV XXI XXIII XXV

Indice. Prefazione alla seconda edizione Autori Ringraziamenti dell Editore In questo volume... XV XXI XXIII XXV Indice Prefazione alla seconda edizione Autori Ringraziamenti dell Editore In questo volume... XV XXI XXIII XXV Introduzione Origini ed evoluzione del controllo direzionale nella letteratura italiana e

Dettagli

Il vantaggio competitivo è il risultato di una strategia che conduce l impresa a occupare e mantenere una posizione favorevole nel mercato (o, più

Il vantaggio competitivo è il risultato di una strategia che conduce l impresa a occupare e mantenere una posizione favorevole nel mercato (o, più Il traguardo: il vantaggio competitivo Il vantaggio competitivo è il risultato di una strategia che conduce l impresa a occupare e mantenere una posizione favorevole nel mercato (o, più generalmente, nell

Dettagli

Dott. Maurizio Massaro

Dott. Maurizio Massaro Dott. Maurizio Massaro Ph. D. in Scienze Aziendali Ricercatore Universitario nell Università degli Studi di Udine 14, Ragioneria 1 La misurazione della performance economicofinanziaria. I sistemi fondati

Dettagli

Lezione 3. La pianificazione strategica (segue)

Lezione 3. La pianificazione strategica (segue) Lezione 3 La pianificazione strategica (segue) Analisi del divario strategico Quali risorse sono necessarie? Quali risorse non sono sfruttate al meglio? Valutazione quali-quantitativa Valutazione delle

Dettagli

Le leve del valore economico e modelli di stima

Le leve del valore economico e modelli di stima Lo schema dell unità didattica n. 5 è modificato, rispetto a quello contenuto nel programma analitico del corso, nei termini sotto indicati: PARTE SECONDA TEORIE DI MISURAZIONE DEL VALORE ECONOMICO 5.

Dettagli

Utile netto consolidato per 3,4 milioni di Euro (+121% rispetto a 1,5 milioni di Euro registrati al 31/03/03).

Utile netto consolidato per 3,4 milioni di Euro (+121% rispetto a 1,5 milioni di Euro registrati al 31/03/03). COMUNICATO STAMPA GRUPPO AMPLIFON: il Consiglio di Amministrazione approva la Relazione Trimestrale al 31 marzo 2004; risultati molto positivi con ricavi e redditività in crescita. Utile netto consolidato

Dettagli

PIANO DI SVILUPPO. Presentazione del soggetto proponente; (Forma e composizione societaria, oggetto sociale, breve storia, campo di attività)

PIANO DI SVILUPPO. Presentazione del soggetto proponente; (Forma e composizione societaria, oggetto sociale, breve storia, campo di attività) PIANO DI SVILUPPO Allegato 3 INDICE RAGIONATO DEGLI ARGOMENTI (Nel caso di programma presentato congiuntamente ciascuno dei punti nel seguito indicati deve essere descritto per ciascuno dei soggetti richiedenti

Dettagli

IL CDA APPROVA I RISULTATI AL 31 MARZO 2013

IL CDA APPROVA I RISULTATI AL 31 MARZO 2013 IL CDA APPROVA I RISULTATI AL 31 MARZO 2013 31/03/2013 31/03/2012 Importi in milioni di Euro Assolute % Ricavi 223,5 151,2 72,3 47,8% Costi operativi 156,7 146,6 10,1 6,9% Ammortamenti, svalutazioni e

Dettagli

Fare impresa: un flash introduttivo

Fare impresa: un flash introduttivo Fare impresa: un flash introduttivo 1 Le motivazioni dei neo-imprenditori Finalizzazione di esperienze precedenti Necessità di sopperire alla crisi del lavoro dipendente Necessità di orari e impegni flessibili

Dettagli

Agenda. Introduzione all analisi di bilancio Riclassificazione di bilancio Analisi per indici

Agenda. Introduzione all analisi di bilancio Riclassificazione di bilancio Analisi per indici ANALISI DI BILANCIO Agenda Introduzione all analisi di bilancio Riclassificazione di bilancio Analisi per indici 1) Cos è È l insieme delle prassi e degli strumenti volti ad acquisire maggiori e migliori

Dettagli

Pianificazione e marketing

Pianificazione e marketing Pianificazione e marketing Prof. Amedeo Maizza Ordinario di Economia e gestione delle imprese Il successo/sopravvivenza dell impresa deriva dalla strategia adottata e da: attrattività del settore e vantaggio

Dettagli

Contingentismo: i principi generali

Contingentismo: i principi generali Contingentismo 1 Contingentismo: i principi generali L impresa deve adattare la propria configurazione organizzativa a fattori / condizioni di contesto la contingenza è il fattore (i fattori) di contesto

Dettagli

Oggetto: gestione razionale del fattore capitale

Oggetto: gestione razionale del fattore capitale FUNZIONE FINANZIARIA Oggetto: gestione razionale del fattore capitale TEORIA DELLA FINANZA: Modelli di comportamento volti a razionalizzare le decisioni gestionali QUALI SONO I VALORI IN GIOCO? La solidita

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PISA STRATEGIE DI RISANAMENTO

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PISA STRATEGIE DI RISANAMENTO UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PISA STRATEGIE DI RISANAMENTO Dott.ssa Chiara D Antonio c.dantonio@telescopica.com c.dantonio@ec.unipi.it A.A. 2013/2014 PER CAPIRE LA CRISI DOBBIAMO CAPIRE IL SUCCESSO PRODUZIONE

Dettagli

PLANS ARE NOTHING... PLANNING IS EVERYTHING

PLANS ARE NOTHING... PLANNING IS EVERYTHING PIANIFICAZIONE VS PIANO PLANS ARE NOTHING... PLANNING IS EVERYTHING MARKETING IN ITALIA, DI CHERUBINI S., EMINENTE G., FRANCOANGELI EDITORE Programmazione (O) 1 IL PIANO DI MARKETING IL PIANO DI MARKETING

Dettagli

La Leva complessiva di Gruppo. Relazione tra Interessenza e Controllo nei Gruppi Piramidali

La Leva complessiva di Gruppo. Relazione tra Interessenza e Controllo nei Gruppi Piramidali LA STRUTTURA FINANZIARIA NEI GRUPPI PIRAMIDALI La Leva Azionaria La Leva complessiva di Gruppo Relazione tra Interessenza e Controllo nei Gruppi Piramidali Interessi di maggioranza e di minoranza nei

Dettagli

Corso di Marketing DIPARTIMENTO SCIENZE SOCIALI, POLITICHE E COGNITIVE. Gaetano Torrisi SIENA a.a 2014-2015

Corso di Marketing DIPARTIMENTO SCIENZE SOCIALI, POLITICHE E COGNITIVE. Gaetano Torrisi SIENA a.a 2014-2015 Corso di Marketing DIPARTIMENTO SCIENZE SOCIALI, POLITICHE E COGNITIVE Gaetano Torrisi SIENA a.a 2014-2015 Lezione 11 Il processo di marketing management IL PROCESSO DI MARKETING MANAGEMENT PIANI DI MARKETING

Dettagli

Capitolo 1 La natura e lo scopo della contabilità 1

Capitolo 1 La natura e lo scopo della contabilità 1 Indice Prefazione Ringraziamenti dell Editore Guida alla lettura XV XIX XXI Capitolo 1 La natura e lo scopo della contabilità 1 1.1 La necessità di informazioni 1 1.1.1 Le informazioni motorie operative

Dettagli

L analisi di bilancio

L analisi di bilancio L analisi di bilancio - Introduzione - La riclassificazione del Conto Economico - La riclassificazione dello Stato Patrimoniale - L analisi di bilancio per indici Analisi per indici: finalità I dati desumibili

Dettagli