PROCEDURA OPERATIVA GESTIONE INVENTARI CESPITI

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1 POCEDUA OPEATIVA GESTIONE INVENTAI CESPITI Pag. 1 di 23 OIGINALE COPIA CONTOLLATA N. (per eventuale distribuzione interna a cura del Q) COPIA NON CONTOLLATA BOZZA DATA ED. EV. MOTIVO DELLA EVISIONE 12/10/ Prima emissione 17/10/ evisione per adempimenti PAC EDAZIONE VEIFICA QA APPOVAZIONE U.O.S. Patrimonio U.O.S. Patrimonio U.O.C. Economico Finanziario e Patrimonio

2 D2) ealizzazione inventari fisici periodici Pag. 2 di 23 INDICE 1. PEMESSA 2. OBIETTIVI 3. SCOPO 4. CAMPO DI APPLICAZIONE 5. ESPONSABILITA 6. OGGETTO DEGLI INVENTAI 7. FASI DELLA POCEDUA DI INVENTAIO PEIODICO O A CAMPIONE DEI BENI MOBILI 8. INDICATOI 9. MODELLI UTILIZZATI 10. ATTIBUZIONE E DISTIBUZIONE DOCUMENTO 11. IFEIMENTI 12. DIAGAMMA DI FLUSSO ATTIBUZIONE BENE DA INVENTAIAE 13. DIAGAMMA DI FLUSSO POCEDUA DI INVENTAIO STAODINAIO 14. DIAGAMMA DI FLUSSO BENI FUOI USO 15. ALLEGATI

3 POCEDUA OPEATIVA GESTIONE INVENTAI CESPITI Pag. 3 di Premessa Tutti i beni dell azienda (Immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie) che concorrono nell attivo dello stato patrimoniale, devono possedere un percorso di tracciabilità, documentabilità e verifica in tutte le fasi del ciclo attivo al fine di poter garantire l esistenza dei beni iscritti a bilancio. 2. Obiettivi Dimostrare l effettiva esistenza fisica presso le varie diramazioni aziendali dei beni patrimoniali. Definire ruoli e responsabilità connessi al processo di realizzazione degli inventari fisici periodici. 3. Scopo L inventario costituisce il documento contabile destinato a consentire, in qualsiasi momento, la conoscenza per quantità della consistenza dei beni che costituiscono il patrimonio aziendale. Il presente documento fornisce le indicazioni relative alla predisposizione degli inventari fisici periodici con definizione di tempi, modi e responsabilità. L'obiettivo è quello di verificare o in maniera totale o a campione l esistenza fisica dei beni presenti a libro cespiti ammortizzabili. Qualora dovessero emergere differenze fisiche o si riscontrasse l'esistenza di cespiti non più in uso, tali voci dovranno essere sottoposte all'esame della Direzione per le opportune variazioni (rettifiche inventariali). Tali attività garantiscono in questo modo l'adeguamento del libro cespiti alle risultanze degli inventari fisici periodici. L Azienda, tramite la U.O. Patrimonio, aggiorna sistematicamente l inventario dei beni. 4. Campo di applicazione La presente procedura si applica a tutte le diramazioni aziendali individuate dal piano dei centri di costo e responsabilità per l inventario fisico di tutti i beni mobili ed immobili di proprietà o di terzi detenuti in azienda. A titolo esemplificativo si elencano le macro strutture di riferimento: - Distretto Ospedaliero CL1 - Distretto Ospedaliero CL2 - I Distretti Territoriali - I Dipartimenti Strutturali - I Dipartimenti Funzionali Materno Infantile e Cure Primarie/integrazione socio-sanitaria - Il Dipartimento Amministrativo - Ogni altro luogo fisico utilizzato dall'azienda per le proprie attività ove sono presenti beni di proprietà dell'azienda Di seguito vengono indicate le voci di bilancio relative alle immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie oggetto di inventario:

4 D2) ealizzazione inventari fisici periodici Pag. 4 di 23 A.I) IMMOBILIZZAZIONI IMMATEIALI A.I.3.a) Diritti di brevetto e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno - derivanti dall'attività di ricerca A.I.5.c) Migliorie su beni di terzi A.II) IMMOBILIZZAZIONI MATEIALI A.II.1.a) Terreni disponibili A.II.1.b) Terreni indisponibili A.II.2.a.1) Fabbricati non strumentali (disponibili) A.II.2.b.1) Fabbricati strumentali (indisponibili) A.II.3.a) Impianti e macchinari A.II.4.a) Attrezzature sanitarie e scientifiche A.II.5.a) Mobili e arredi A.II.6.a) Automezzi A.II.8.a) Altre immobilizzazioni materiali A.III) IMMOBILIZZAZIONI FINANZIAIE A.III.2.a) Partecipazioni 5. esponsabilità Attività esponsabile e eferente Inventario mobili e arredi U.O. Patrimonio. eferente per l'inventario delegato da Direttore di Macro Struttura, di Dipartimento Funzionale, di Distretto Inventario Automezzi U.O. Patrimonio. eferente per l'inventario (Gestione Autoparco) Inventario Immobili ed interventi su beni di terzi U.O. Patrimonio. eferente per l'inventario - U.O.C. Tecnico Inventario apparecchiature elettromedicali U.O. Patrimonio. eferente per l'inventario (U.O.C. Tecnico Gestione app. elettromedicali Ingegneria clinica) Inventario apparecchiature informatiche e U.O. Patrimonio. eferente per l'inventario (U.O. software Sistema informativi - C.E.D.) Inventario Presidi medico chirurgici per Distretti territoriali assistenza integrativa Inventari Presidi medici per assistenza protesica Dipartimento di iabilitazione Le specifiche responsabilità, in relazione alle procedure di inventario fisico dei beni mobili, immobili e immateriali in dotazione alle varie UU.OO., si possono sintetizzare nelle successive matrici

5 POCEDUA OPEATIVA GESTIONE INVENTAI CESPITI Pag. 5 di 23 Matrice delle responsabilità inventario beni mobili esponsabilità Attività Direzione strategica Dirigente U.O. Patrimonio eferente inventario Squadra di conta Direttore Macrostruttura Direttore di U.O.C. Consegnatario dei beni Dirigente SEF Coordinatore infermieristico o altro delegato Predisposizione istruzioni inventariali, modalità operative e tempistica Individuazione squadra di conta Predisposizione tabulato d inventario Conta fisica Definizione report finale di conta iepilogo d inventario edazione report di differenze inventariali Autorizzazioni rettifiche iconciliazione libro cespiti iconciliazione CO GE = esponsabile C= Coinvolto C C C C C C C C C C C C C C C C Matrice delle responsabilità inventario beni immobili esponsabilità Attività Direzione strategica Dirigente U.O. Patrimonio eferente inventario Squadra di conta Dirigente U.O.C. Tecnico Dirigente SEF Predisposizione istruzioni inventariali, modalità operative e tempistica Individuazione squadra di conta C C C C

6 D2) ealizzazione inventari fisici periodici Pag. 6 di 23 Predisposizione tabulato d inventario Conta fisica Definizione report finale di conta iepilogo d inventario edazione report di differenze inventariali Autorizzazioni rettifiche iconciliazione libro cespiti iconciliazione CO GE = esponsabile C= Coinvolto C C C C C C C C Matrice delle responsabilità inventario beni immateriali (software) esponsabilità Attività Direzione strategica Dirigente U.O. Patrimonio Predisposizione istruzioni inventariali, modalità operative e tempistica Individuazione squadra di conta Predisposizione tabulato d inventario Conta fisica Definizione report finale di conta iepilogo d inventario edazione report di differenze inventariali Autorizzazioni rettifiche iconciliazione libro cespiti iconciliazione CO GE = esponsabile C= Coinvolto eferente inventario Squadra di conta Direttore Dirigente U.O. Sistema informativo - CED C C C C C C C C C Dirigente SEF C C C

7 POCEDUA OPEATIVA GESTIONE INVENTAI CESPITI Pag. 7 di Oggetto degli inventari Inventario dei beni immobili Formano oggetto dell inventario dei beni immobili le seguenti categorie di beni: - Fabbricati disponibili e indisponibili - Terreni Sono classificati tra i terreni anche quelli di pertinenza degli edifici stessi. Sono assimilati ai beni immobili gli impianti e relativi componenti facenti parte integrante degli stessi. L U.O. Patrimonio procede all inventario di tutti i fabbricati ed i terreni sui quali l Azienda vanta un diritto di proprietà o eventualmente un diritto reale di godimento (uso, usufrutto, ecc.). Le attività di inventario si esplicano con la verifica documentale per la successiva ricognizione sul territorio. I dati e gli elementi così raccolti permettono l identificazione e la successiva valutazione dei fabbricati, dei terreni e di quant altro di proprietà dell Azienda. L elaborazione dei dati raccolti da luogo ad un elenco completo con la consistenza immobiliare Aziendale. L U.O. Patrimonio provvede agli incrementi di valore degli stessi immobili sulla base dei dati forniti dalla U.O.C. Tecnico. Conserva copia di tutta la documentazione a corredo dei singoli cespiti. In apposito elenco, sono descritti, con la indicazione di ogni elemento utile per la loro precisa individuazione, i beni immobili utilizzati dall Azienda con diverso titolo (locazione, comodato d uso, ecc.) L inventario dei beni immobili deve evidenziare: a) la denominazione, l'ubicazione, l'uso cui sono destinati ed il nominativo del consegnatario; b) il titolo di provenienza, le risultanze catastali e la rendita imponibile; c) le servitù da cui sono gravati; d) il costo d acquisto o di costruzione; e) gli eventuali redditi. Inventario delle immobilizzazioni immateriali L inventario delle immobilizzazioni immateriali deve essere impostato secondo la classificazione dello stato patrimoniale e per ciascun bene deve riportare: - la descrizione del bene con i principali elementi funzionali; - il titolo di provenienza; - codice centro di costo; - il consegnatario; - il valore iniziale e le successive variazioni, le quote di ammortamento applicate ed il valore residuo. Il valore d iscrizione di un immobilizzazione immateriale è costituito dal costo di acquisto o di produzione. Il costo di acquisto include gli oneri accessori e l imposta sul valore aggiunto se indetraibile. Il costo di produzione comprende tutti i costi direttamente imputabili alla realizzazione del bene; esso può includere anche costi indiretti per la quota ragionevolmente imputabile al bene.

8 D2) ealizzazione inventari fisici periodici Pag. 8 di 23 L inventario delle immobilizzazioni immateriali dell Azienda è curato dall U.O. Sistema Informativo - CED per quanto attiene il software, dall U.O.C. Tecnico per quanto riguarda le migliorie sui beni di terzi. Inventario delle immobilizzazioni finanziarie Le immobilizzazioni finanziarie sono descritte analiticamente per ciascuna voce del bilancio di esercizio. Inventariazione dei beni mobili L Azienda, tramite la U.O. Patrimonio, aggiorna sistematicamente l inventario dei beni, mediante la procedura informatica di inventario (AEAS) in quanto, di giorno in giorno, sono inseriti nella stessa procedura i dati relativi a quanto viene acquisito dalla U.O. competente agli acquisti, delle eventuali variazioni (a valore o di c.d.c.) e di quanto viene dismesso a seguito di procedure di smobilizzo. Gli adempimenti correlati alla tenuta dell inventario dei beni mobili sono svolti dagli operatori della U.O. Patrimonio che utilizzano, per l individuazione dei cespiti, le etichette d inventario, che vengono apposte ad ogni singolo bene soggetto ad inventario; attraverso il numero d inventario si può risalire alla natura del bene, alla data dell acquisto, nonché alla determinazione e, comunque, alle modalità di provenienza del bene, alla sua dislocazione, al suo eventuale trasferimento, nel corso del tempo, ed, infine, alla sua dismissione, ove divenuto non è più idoneo all uso assegnato. Inoltre la procedura informatica consente il controllo contabile del bene anche il relazione al suo ammortamento e a tutte le altre implicazioni di tipo economico vincolate alla tenuta del libro cespiti. Il controllo dei beni in movimento viene espletato attraverso comunicazioni (via o via posta interna) da parte delle Unità Operative a cui sono assegnati i beni; principalmente tali comunicazioni vengono trasmesse dal esponsabile consegnatario che è informato dei compiti insiti derivanti dalla consegna del bene. L identificazione dei beni di terzi avviene tramite apposizione di etichette con numerazione diversa da quelle dell inventario dell Azienda (comodato d uso leasing locazione prova) e viene di volta in volta autorizzato con atto deliberativo dell Azienda (per comodato d uso leasing noleggio) o con lettera da parte della Direzione Sanitaria, validata dalla Ditta incaricata del servizio di ingegneria clinica, nel caso in cui si tratti di attrezzature elettromedicali (apparecchiature in prova). L identificazione dei beni di proprietà dell Azienda presso terzi avviene tramite l apposizione di etichette uguali a quelle apposte sui beni di proprietà che sono collocati presso l Azienda. La procedura informatica consente di immettere l informazione circa la dislocazione dei bene (in Azienda od assegnato a terzi). Nel caso di specie i beni di proprietà dell Azienda dati a terzi possono essere: - Presidi medico chirurgici per assistenza integrativa (microinfusori ventilatori polmonari ecc.): dispositivi acquistati dalla ASP e concessi in uso gratuito a pazienti da parte dei Distretti Territoriali. I Distretti detengono un registro da cui risultano i beni soggetti ad inventario che vengono dati in uso a terzi (utenti). Attraverso la tenuta di detto registro è possibile individuare la dislocazione del bene ed il soggetto terzo (utente) detentore ed utilizzatore del bene. - Presidi medici per assistenza protesica (letti ortopedici, letti elettrici, montascale, ecc.) che vengono concessi in comodato d uso gratuito ad assisiti, su autorizzazione dalla U.O. di iabilitazione, tramite specifico documento che, anche in questo caso, individua sia la dislocazione del bene, sia il soggetto detentore del bene. 7. Fasi della procedura di inventario periodico o a campione dei beni mobili

9 POCEDUA OPEATIVA GESTIONE INVENTAI CESPITI Pag. 9 di 23 Attività preliminari, di conta, verifica e riscontro Detta attività è diretta ad allineare la reale disponibilità e presenza dei beni (che dovrebbe risultare già rilevata e registrata attraverso l inventariazione corrente), con le risultanze del registro dell inventario e dal libro cespiti per ottenere la corretta determinazione del proprio stato patrimoniale. Dal confronto tra la rilevazione fisica e le risultanze inventariali si possono rilevare tre distinte situazioni: - Beni presenti nel libro cespiti che hanno una corrispondenza con la realtà inventariale - Beni presenti nel libro cespiti che non hanno riscontro con la realtà inventariale - Beni non presenti nel libro cespiti ma individuati fisicamente. Per il secondo e terzo caso, occorrerà apportare al registro inventario e al libro cespiti le rettifiche necessarie per riconciliare i contenuti con la realtà rilevata attraverso l inventario fisico, per poi procedere alla riconciliazione tra il libro cespiti e la contabilità generale. La procedura di redazione dell inventario fisico si esplica attraverso le seguenti fasi: - Il esponsabile dell U.O. Patrimonio, attraverso un referente che coordina le attività di ricognizione fisica, fornisce alla squadra di conta un report riassuntivo dei beni (fac simile modello allegato (1)) che nel libro cespiti risultano assegnati alla U.O. oggetto di ricognizione; - Fornisce una scheda inventariale (modello allegato (2)) in cui sono indicati i seguenti campi minimi da compilare per ciascun bene oggetto di rilevazione fisica e non presente nel libro cespiti della propria struttura: Sede Piano Stanza Centro di costo/unità operativa/servizio/ufficio Numero di inventario (se presente) Descrizione Marca Modello Matricola Stato del bene (ottimo/buono/fuori uso) Provenienza (di proprietà dell azienda, donazione, leasing, service, comodato d uso, visione) Al fine della concreta attuazione della rilevazione fisica, si specifica che: le operazioni preordinate alla redazione dell inventario fisico, saranno coordinate dalla U.O. Patrimonio attraverso un suo referente e dal coinvolgimento dei Direttori delle macrostrutture. Le attività saranno gestite con il supporto di operatori in carico alle stesse macrostrutture dei vari stabilimenti ospedalieri o territoriali che, nel periodo di tempo strettamente necessario all esecuzione di tali attività, collaboreranno alle operazioni di rilevazione e caricamento a sistema, nell apposito modulo di AEAS, dei dati rilevati.

10 D2) ealizzazione inventari fisici periodici Pag. 10 di 23 I Direttore delle unità operative coinvolte nell inventario (consegnatari dei beni) dovranno garantire la massima disponibilità e collaborazione e adottare ogni utile iniziativa idonea a favorire la conclusione delle attività di rilevazione inventariale nel pieno rispetto della tempistica prevista. Per recare il minor disagio possibile al regolare svolgimento delle attività di ciascuna unità operativa, il coordinatore delle operazioni di inventario dovrà predisporre un calendario delle attività di rilevazione, previa acquisizione della disponibilità da parte dei Direttori di ciascuna unità operativa. Nelle date concordate, le operazioni di rilevazione dovranno svolgersi alla presenza e con il supporto del coordinatore infermieristico o di altro referente preventivamente individuato dal Direttore della U.O.. Al fine della rilevazione, gli operatori addetti saranno dotati del seguente materiale: Elenco degli ambienti/stanze da rilevare; Elenco dei cespiti che nella procedura AEAS risultano assegnati al centro di consegna e che quindi dovrebbero essere fisicamente presenti in detti ambienti/stanze; Schede di censimento per le nuove inventariazioni; Targhette di inventario. Operativamente, il rilevatore dovrà procedere come segue: individuare il codice identificativo dell ambiente/stanza nella quale si dovrà procedere alle operazioni di rilevazioni; verificare, attraverso il numero di inventario stampato sull etichetta applicata al bene oggetto di rilevazione, se ciascun cespite presente nell ambiente/stanza sia già presente nell elenco preventivamente fornito. Le ipotesi previste sono le seguenti: - se è etichettato e presente nell elenco procedere a spuntare il relativo item; - se è etichettato ma non presente nell elenco fornito procedere alla compilazione della scheda di censimento con la attribuzione del codice identificativo dell ambiente per il successivo trasferimento, attraverso la procedura AEAS di variazione di ubicazione, al nuovo ambiente; - se non è etichettato e le cui caratteristiche non risultano tra i beni presenti in elenco si procede alla catalogazione di tutte le informazioni nella apposita scheda, compresa la ubicazione. Il rilevatore provvede ad etichettare con un inventario provvisorio precedentemente stabilito dal coordinamento dell inventario. Successivamente, utilizzando la procedura AEAS, si procederà a generare il nuovo numero di inventario e relativa etichetta definitiva, che sostituirà quella provvisoria; - se il bene non risulta etichettato ma presente nell elenco fornito, si procede a classificarlo con una targhetta vergine che verrà numerata con l inventario risultante nell elenco dei beni relativi alla ubicazione censita. A conclusione delle attività di ricognizione di ogni ambiente dovranno essere sottoscritti, tra il coordinatore delle operazioni di rilevazione e il direttore della U.O. interessata, tutti i documenti utilizzati: elenco dei beni da procedura classificati per ubicazione con la indicazione di quelli etichettati e rinvenuti, quelli non etichettati ma rinvenuti e quelli non rivenuti; schede di censimento con la elencazione dei beni aventi etichetta ma non presenti nell elenco per la successiva riassegnazione alla U.O.; schede di censimento dei beni non aventi etichetta e non rinvenuti nell elenco. In caso di divergenze tra i riscontri fisici dei beni e le risultanze dal sistema informatico si procede ad una prima verifica tra i beni dismessi ed eventualmente non cancellati dalla procedura informatica. Si effettua, inoltre, un controllo tra le richieste di variazione di ubicazione/c.dc. non formalizzate in procedura, al controllo, nel caso si tratti di apparecchiatura elettromedicale, se lo strumento è stato posto in manutenzione ed in ultimo sulla eventuale presenza di specifiche denunce di furto. Accertata

11 POCEDUA OPEATIVA GESTIONE INVENTAI CESPITI Pag. 11 di 23 la corretta attività di custodia e vigilanza da parte dei consegnatari si procede alla richiesta di rilascio dell autorizzazione alle rettifiche. Completate dette operazioni si dovrà procedere a correggere le informazioni nella procedura informatizzata AEAS, attraverso la generazione di verbali di assegnazioni e/o dismissioni e stampare le nuove risultanze della consistenza patrimoniale di ogni singola U.O. per i vari ambienti. Durante le attività di censimento e sistemazione informatica è fatto assoluto divieto, salvo inderogabili esigenze di servizio, di spostare da un ambiente ad un altro i cespiti già censiti. Le singole consistenze verranno consegnate al responsabile U.O./consegnatario con l elenco dei beni di ogni ambiente per essere sottoscritte definitivamente. Elenco dei beni catalogati per ubicazione deve essere presente in ogni ambiente di riferimento. A seguito della consegna e sottoscrizione della nuova consistenza di reparto sarà possibile movimentare i cespiti, nel rispetto del regolamento aziendale per i casi di spostamento di un bene da un locale ad un altro. A conclusione delle operazioni, il Direttore Generale, su proposta dell U.O. Patrimonio, adotta la delibera di presa d atto delle risultanza dell inventario periodico o a campione. Le ricognizioni straordinarie delle immobilizzazioni devono essere assicurate con una periodicità quinquennale. L inventario a campione ha una cadenza annuale. Beni fuori uso I beni mobili non più idonei all uso loro assegnato per vetustà, o perché rotti e non più riparabili, o nel caso in cui la riparazione, ancorchè possibile, non sia economicamente conveniente rispetto al valore residuale del bene, oppure quando il bene risulta del tutto superato tecnologicamente e di nessun valore scientifico e/o per altri motivi da documentare, devono essere dichiarati fuori uso e scaricati dal relativo inventario. Il riscontro dei cespiti non più in uso è rilevato attraverso una vera e propria procedura di dismissione del bene inventariato, ai sensi dell art. 48 della Legge egionale n. 69/81 e dalla circolare assessoriale n.667 del 9/12/1992. Alla verifica dello stato di fuori uso è delegata una Commissione Tecnica istituita ad hoc, con apposito provvedimento istitutivo della stessa (Delibera n. 165 del 27/10/2009), la quale redige un verbale di fuori uso che viene sottoposto, attraverso una apposita proposta di deliberazione da parte dell U.O. Patrimonio, all adozione da parte del Direttore Generale. Il successivo riscontro compete alla U.O. Patrimonio che dispone la redazione di apposito verbale di discarico informatizzato attraverso la procedura amministrativo contabile in uso. Il bene dichiarato fuori uso verrà conseguentemente dismesso non solo fisicamente, ma anche informaticamente dalla procedura di gestione dal libro cespiti aziendale. Adeguamento del libro cespiti alle risultanze degli inventari periodici o a campione A seguito delle attività di inventario periodico o a campione, si procede ad allineare la reale disponibilità e presenza dei beni con le risultanze del Libro Cespiti per ottenere la corretta determinazione dello stato patrimoniale di ogni singolo C.d.C. e conseguentemente di quello Aziendale. Tutte le variazioni a seguito di inventario periodico, a campione, dismissioni o perdita sono sempre oggetto di specifico provvedimento da parte del Direttore Generale su proposta della U.O. Patrimonio

12 D2) ealizzazione inventari fisici periodici Pag. 12 di Indicatori Verifica di allineamento delle operazioni inventariali e riscontri in loco. Adozione del provvedimento di variazione della consistenza delle singole UU.OO. oggetto di ricognizione. Provvedimento di discarico inventariale a seguito di fuori uso. ettifica dei dati in contabilità e quadratura. Verifica inventario fisico periodico o a campione Controllo Termine esponsabile del Evidenza del Controllo controllo Verifica tra rilevazione Quinquennale U.O. Patrimonio Evidenza formale fisica e corrispondenza a dell esito del controllo e libro inventario Annuale o ad sottoscrizione di evento apposito verbale di verifica Verifica sui cespiti non più in uso Controllo Termine esponsabile del controllo Verifica cancellazione Ad evento U.O. Patrimonio dal libro cespiti. U.O. SEF Evidenza del Controllo iscontro evidenza protocollo di dismissione/cancellazione del cespite. ettifiche in contabilità generale iconciliare con cadenza periodica le rilevazioni tra libro cespiti e contabilità generale Controllo Termine esponsabile del controllo Elaborare le risultanze Trimestrale U.O. Patrimonio del libro cespiti U.O. SEF Evidenza del Controllo iconciliazione delle risultanze del registro cespiti con le rilevazioni contabili sui relativi conti patrimoniali iconciliare, ai fini della chiusura del bilancio, le rilevazioni tra libro cespiti e contabilità generale Controllo Termine esponsabile del controllo Elaborare le risultanze 31 gennaio U.O. Patrimonio del libro cespiti ammortizzabili al 31/12 15 febbraio U.O. SEF Evidenza del Controllo iconciliazione delle risultanze del registro cespiti con le rilevazioni contabili sui relativi conti patrimoniali al

13 POCEDUA OPEATIVA GESTIONE INVENTAI CESPITI Pag. 13 di 23 31/12 Formalizzazione della consistenza patrimoniale aziendale Controllo Termine esponsabile del controllo Proposta di adozione di 20 febbraio U.O. Patrimonio atto deliberativo attestante le risultanze inventariali 28 febbraio Direzione Aziendale Evidenza del Controllo Adozione della delibera di presa d atto delle risultanze dell inventario aziendale 9. Modelli utilizzati - eport beni per ubicazione/c.d.c. - Scheda di censimento - Proposta dismissione beni fuori uso - Verbale di trasferimento 10. Attribuzione e distribuzione documento Destinatari Direzione Amministrativa - U.O.C. Economico Finanziario e Patrimonio U.O. Gestione apparecchiature elettromedicali U.O. Sistemi Informatici - Controllo di Gestione Società di ingegneria clinica Distretti territoriali Dipartimento di iabilitazione Tutte le UU.OO. Attribuzione/informazione esponsabile U.O. Patrimonio Adozione e Diffusione Delibera del Direttore Generale Pubblicazione sul sito web aziendale alla pagina Procedure P.A.C. a cura del C.E.D. Diffusione a tutte le strutture di competenza Archiviazione U.O. Patrimonio e C.E.D. archivio documentale P.A.C. 11. iferimenti - D.A. n.2l28 del 12 novembre 2013 e n.402 del 10 marzo 2015 per l'adozione dei Percorsi - attuativi di certificabilità (PAC) per gli enti del Servizio Sanitario egionale; - Artt e seguenti C.C.. - Principi contabili nazionali OIC Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118, Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle egioni, degli enti locali e dei lor organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42 ; - Decreto del Ministero della Salute 1 Marzo 2013 riguardante la Definizione dei percorsi attuativi della Certificabilità ;

14 D2) ealizzazione inventari fisici periodici Pag. 14 di 23 - Legge 190 del avente per oggetto: Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell illegalità nella pubblica amministrazione ; - D. Lgs. 33 del avente per oggetto: iordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte della PA ; - Deliberazione del Direttore Generale n.1800 del 15 settembre 2016 avente per oggetto: Percorsi attuativi di certificabilità (PAC) Approvazione piano- Nomina esponsabile. - Delibera 1283 del 5/8/2015 egolamento per la tenuta e la gestione dell inventario dei beni patrimoniali della ASP di Caltanissetta. - Delibera n. 165 del 27/10/2009 Commissione tecnica per l accertamento dello stato di fuori uso dei beni mobili. - Punti PAC D2.1 D2.5

15 POCEDUA OPEATIVA GESTIONE INVENTAI CESPITI Pag. 15 di Diagramma di Flusso attribuzione bene da inventariare

16 D2) ealizzazione inventari fisici periodici Pag. 16 di Diagramma di Flusso procedura di inventario periodico o a campione

17 POCEDUA OPEATIVA GESTIONE INVENTAI CESPITI Pag. 17 di Diagramma di Flusso procedura dismissione beni fuori uso

18 D2) ealizzazione inventari fisici periodici Pag. 18 di Allegati eport di rilevazione beni per ubicazione da libro cespiti AEAS (1)

19 POCEDUA OPEATIVA GESTIONE INVENTAI CESPITI Pag. 19 di 23 Scheda di censimento inventario (2)

20 D2) ealizzazione inventari fisici periodici Pag. 20 di 23 Modello proposta di dichiarazione di fuori uso bene mobile

21 POCEDUA OPEATIVA GESTIONE INVENTAI CESPITI Pag. 21 di 23 Modello richiesta trasferimento beni tra c.d.c./ubicazione

22 D2) ealizzazione inventari fisici periodici Pag. 22 di 23 Verbale di presa in carico/assegnazione di un bene - procedura AEAS

23 POCEDUA OPEATIVA GESTIONE INVENTAI CESPITI Pag. 23 di 23 Scheda del cespite procedura AEAS

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