Unità Chirurgia Protesica

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1 ISTITUTI ORTOPEDICI DEL MEZZOGIORNO D ITALIA F. SCALABRINO - MESSINA F. FAGGIANA - REGGIO CALABRIA Direttore: Dott. Pietro CAVALIERE Unità Chirurgia Protesica LA CHIRURGIA PROTESICA DELL ANCA 1

2 INTRODUZIONE L articolazione coxofemorale assume una notevole importanza, sia nella statica corporea che nella dinamica della marcia e della corsa, in quanto opera a sostegno del tronco durante tutti i movimenti della deambulazione. Il bacino poggia bilateralmente sulle teste femorali. La funzionalità dell appoggio è legata al perfetto centraggio dell articolazione, ovvero ad una perfetta geometria architettonica dei capi articolari. Essendo, pertanto, quella dell anca un articolazione molto mobile, la limitazione della sua funzione riduce notevolmente la qualità di vita del soggetto. 2

3 ANATOMIA DELL ANCA L articolazione coxofemorale (articolazione dell anca) mette in rapporto la cavità acetabolare del bacino con la testa del femore. I mezzi di unione sono costituiti dalla capsula articolare, su cui si inseriscono tre legamenti di rinforzo, e da un legamento intra-articolare: il legamento rotondo. Quando la perfetta congruenza e funzionalità dell articolazione viene a mancare (artrosi, fratture, etc.) il paziente soffre. ANCA SANA ANCA ARTROSICA ANCA 3

4 COS E UNA PROTESI DI ANCA La protesi d anca, con la sua complessa struttura, sostituisce anatomicamente e funzionalmente la porzione acetabolare, cioè il cotile (in cui viene posizionato un inserto in polietilene, o in ceramica o in metallo), e la porzione femorale (in cui viene posizionato lo stelo metallico, con il suo collo e la sua testina). Le componenti metalliche oggi sono generalmente realizzate in titanio e presentano una superficie porosa che favorisce l osteointegrazione. L obiettivo è quello di ottenere una nuova anca, stabile, con una garanzia di durata superiore al 97% a 10 anni, non dolente, con una buona articolarità e che, migliorando le capacità fisiche e deambulatorie, permetta al paziente il recupero di una buona qualità di vita. 4

5 LE PROTESI L aumento della vita media ha determinato nella ricerca soluzioni protesiche diverse: - accoppiamento metallo - metallo - accoppiamento ceramica - ceramica" - accoppiamento metallo - polietilene - protesi bi-articolare accoppiamento metallo - metallo accoppiamento ceramica - ceramica accoppiamento metallo - polietilene Protesi bi-articolare 5

6 TECNICA CHIRURGICA Attraverso un incisione di circa 8 cm a livello del gran trocantere femorale (natica) si separano i tessuti e si giunge ad esporre l articolazione. Con appositi strumenti si preparano le superfici articolari, si asporta il tessuto osseo danneggiato e si sostituisce con le componenti acetabolari e femorali della protesi. 6

7 COSA FARE PRIMA DELL INTERVENTO Perdere il peso in eccesso: per evitare poi il sovraccarico sull anca operata e su quella sana durante il recupero. Non assumere antinfiammatori per almeno 2 settimane prima dell intervento Sospendere l assunzione di estroprogestinici: pillola anticoncezionale, cerotti per la terapia ormonale sostitutiva dopo la menopausa, almeno 30 giorni prima dell intervento. Controllare la presenza di eventuali processi infettivi latenti (ascessi dentari, tonsillari, cistiti, etc.) Dalla mezzanotte prima dell intervento non si potrà né mangiare né bere. 7

8 DOPO L INTERVENTO Subito dopo la fine dell intervento il paziente verrà tenuto sotto attenta osservazione in reparto di terapia subintensiva, per il periodo di tempo necessario (circa 3 ore), dove verranno costantemente monitorate le funzioni vitali: pressione arteriosa, frequenza cardiaca, respirazione, diuresi e dolore; per quest ultimo verrà impostato un protocollo di terapia secondo le linee guida ministeriali vigenti (Legge 38/Marzo 2010). Potrebbero essere necessarie delle trasfusioni di sangue; in questo caso verranno utilizzate: - le sacche per autotrasfusione - il recupero post-operatorio - occasionalmente, sangue omologo Sala Terapia Sub-Intensiva 88

9 RITORNO IN REPARTO La 1ª giornata verrà trascorsa a letto in assoluto riposo, con l arto operato in abduzione ed extra-rotazione; la corretta posizione sarà assicurata da un cuscino posto tra le gambe. Per prevenire l insorgenza di problemi circolatori (TVP, TEP) verrà utilizzata la calza anti-trombo e praticata la terapia con eparina a basso peso molecolare. In 2ª giornata avrà inizio il trattamento fisiokinesiterapico, finalizzato al rapido recupero del tono-trofismo e della forza dei muscoli primari, secondari e stabilizzatori dell articolazione dell anca. 9

10 Dalla 3ª giornata il programma riabilitativo proseguirà con l allenamento nei passaggi posturali e nei trasferimenti (come passare dal letto alla stazione eretta, come usare il bagno etc.) La deambulazione avverrà inizialmente con l ausilio del girello, dapprima con carico parziale e, successivamente, con carico crescente; gradualmente l uso del girello verrà sostituito dall uso delle stampelle. L abbandono delle stampelle dovrà essere autorizzato esclusivamente dallo specialista ortopedico, per evitare rischiosi sovraccarichi sull anca operata. Si procederà alla rimozione dei punti di sutura indicativamente in 12ª giornata post-operatoria. Alcuni giorni dopo, a completa guarigione della ferita chirurgica, sarà possibile fare la doccia. 10

11 IL RITORNO A CASA Al ritorno dall ospedale il paziente potrà riprendere gradualmente le proprie attività della vita quotidiana. E importante ricordare che la nuova articolazione dell anca è relativamente non protetta fino a quando la muscolatura dell arto inferiore non avrà riacquistato un adeguato tono-trofismo; sarà, pertanto, importante non sovraccaricarla eccessivamente aumentando di peso corporeo o rimanendo per troppo tempo in piedi. Si raccomanda di: ü continuare ad assumere la terapia farmacologica (in particolare i farmaci di profilassi trombo embolica) per tutto il periodo indicato alla dimissione. ü Utilizzare le stampelle fino a nuove disposizioni dell ortopedico operatore. ü Usare il rialzo per il WC. ü Non fare il bagno. Fare la doccia solo se assistiti. ü Proseguire il programma riabilitativo presso un centro di fisioterapia o, in alternativa, a domicilio con l assistenza del fisioterapista. ü La riabilitazione ha come obiettivo il completo recupero della forza muscolare, del range articolare, della coordinazione e dello schema del cammino. ü E fondamentale dedicare ogni giorno del tempo alla fisioterapia fino al completo recupero articolare e funzionale. 11

12 ESERCIZI DA ESEGUIRE A CASA Rinforzo del quadricipite In posizione supina con gli arti inferiori distesi, punte dei piedi rivolte verso l addome, spingere il ginocchio verso il basso contraendo il quadricipite (muscolo della coscia); mantenere la contrazione per 5 secondi, quindi rilasciare per 10 secondi. Ripetere l esercizio 10 volte a destra e 10 volte a sinistra. Rinforzo dei glutei In posizione supina con gli arti inferiori distesi, contrarre i glutei e mantenerli contratti per 10 secondi, quindi rilasciare. Ripetere l esercizio per 10 volte

13 Rinforzo della gamba In posizione supina con gli arti inferiori distesi, tenere le ginocchia in estensione, spingere le punte dei piedi verso di sé e poi verso il basso. Ripetere l esercizio 10 volte a destra e 10 volte a sinistra. Flessione dell anca In posizione supina con gli arti inferiori distesi, flettere il ginocchio lentamente facendo scivolare il tallone verso i glutei, quindi estendere nuovamente la gamba. Ripetere 10 volte l esercizio sia con la gamba sana che con quella operata. N.B: la punta del piede deve essere allineata alla gamba, non deve ruotare quindi né verso l esterno né verso l interno

14 Abduzione dell anca In posizione supina con gli arti inferiori distesi e un cuscino tra le gambe, portare l arto operato verso l esterno mantenendo sempre il contatto del tallone con il piano d appoggio e raggiungendo la massima apertura possibile; tornare lentamente quindi alla posizione di partenza. Ripetere 10 volte l esercizio sia con l arto sano che con quello operato

15 CONSIGLI PRATICI Dormire in posizione supina (a pancia in su) Evitare per i primi mesi dopo l intervento di dormire sul fianco operato, non flettere il busto in avanti per rimboccarsi le coperte, non ruotare all interno l arto operato. Non chinarsi eccessivamente in avanti Evitare per circa 6-8 mesi dall intervento di raccogliere oggetti da terra: la flessione eccessiva del busto potrebbe determinare la lussazione dell anca. Non chinarsi in avanti quando si è seduti o per alzarsi in piedi 15

16 Non accavallare le gambe Evitare di accavallare le gambe quando si è seduti, in piedi o supini a letto. Evitare sedute basse. Utilizzare un rialzo per il water. Posizionare uno o due cuscini sulle sedute basse. Salita e discesa delle scale Per salire e scendere le scale seguite la regola qui sintetizzata: SALE L ARTO SANO - SCENDE L ARTO MALATO 16

17 In automobile Per salire in automobile mettere un cuscino sul sedile, sedersi con le gambe fuori dall abitacolo e portare all interno dell auto prima la gamba operata, aiutandosi con le mani, e poi la gamba sana. Sarà possibile ricominciare a guidare solo dopo l autorizzazione dello specialista ortopedico. 17

18 CONTROLLI CLINICI Dopo la dimissione il paziente dovrà eseguire dei controlli clinici presso lo studio dell ortopedico operatore o presso gli ambulatori convenzionati dell Istituto Ortopedico, con scadenze determinate: a distanza di 3 mesi, di 6 mesi e di 12 mesi dall intervento. Successivamente, una volta l anno. Durante le visite il paziente sarà chiamato a rispondere ad alcune domande utili a valutare la ripresa funzionale dell articolazione ed il grado di soddisfazione. La sistematicità di questi controlli è fondamentale per una buona guarigione; il monitoraggio costante, infatti, oltre ad essere garanzia di miglior risultato, offre l opportunità di rilevare precocemente eventuali criticità dell impianto protesico. In prossimità della scadenza delle visite, il paziente sarà contattato dal personale di segreteria dell Istituto per concordare le modalità dell appuntamento, nel rispetto delle esigenze personali e dell organizzazione del servizio. 18

19 SCHEDA INTERVENTO 19

20 ADESIVI DISPOSITIVI IMPIANTATI 20

21 CALENDARIO CONTROLLI CLINICI 3 mesi dall intervento Visita + RX 6 mesi dall intervento Visita + RX 12 mesi dall intervento Visita + RX 2 anni dall intervento Visita 3 anni dall intervento Visita 4 anni dall intervento Visita 21

22 NOTE 22

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