CENTRO PER L IMPIEGO DI VERONA

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1 CENTRO PER L IMPIEGO DI VERONA Fino al 2009, la provincia di Verona era caratterizzata da una disoccupazione frizionale, che faceva registrare un tasso pari al 3,5% circa. Il dato di flusso di disoccupati era, tra l altro, influenzato per oltre la metà, dalle entrate in disoccupazione dei tantissimi lavoratori stagionali, impegnati in determinate occupazioni, come la produzione dei panettoni, la vendemmia, i mestieri legati al turismo e all agroalimentare, solo per un certo periodo di mesi all anno, ma certi di una lavoro pressoché stabile, di anno in anno. La crisi, a partire dal 2010, ha, naturalmente, accresciuto il dato dei disoccupati reali, a volte anche di lunga durata, portando il tasso complessivo ad un valore tra il 5% e il 6%; un tasso sicuramente positivo rispetto ad altre zone d Italia, ma comunque traumatico per un territorio non abituato a convivere con tali problematiche. In questi ultimi anni, l utenza dei Centri per l Impiego è decisamente cresciuta e si è diversificata. Hanno cominciato a frequentare i Centri, quasi con cadenza quotidiana, anche i giovani e le donne, segnale di una profonda sfiducia nel futuro, con l impossibilità di reggere con un solo stipendio in famiglia e la paura di perdere anche il posto di lavoro dei capifamiglia. Uno dei motivi per cui il territorio di Verona, rispetto ad altri territori anche della stessa Regione Veneto, ha retto maggiormente l impatto della crisi va certamente ricercato nella diversificazione del tessuto economico, non dipendente da un unico settore produttivo. Con il calo dell appeal di alcune regioni Nord Africane (in seguito alle recenti vicende socio-politiche), il triennio 2010/2012 è stato caratterizzato da un vero e proprio boom del turismo (settore preponderante del terziario veronese), con un deciso incremento delle presenze di vacanzieri provenienti dalla Germania, dall Olanda e dall Est Europa. Ha retto anche l agroalimentare, mentre è entrato in sofferenza il settore manifatturiero (legno, marmi, pietre, termo-idraulica, scarpe e abbigliamento), con il ricorso di numerose aziende agli ammortizzatori sociali. In tale quadro, con le risorse a disposizione, il Settore Lavoro ha puntato sulla trasparenza dell informazione, sul presidio dei disoccupati nell ottica della motivazione e dell attivazione, sull incremento dei contatti con le aziende e sul continuo monitoraggio della propria attività al fine di un costante miglioramento delle prestazioni. INTERVISTA A: Dott. Luigi Oliveri Dirigente Settore Lavoro Provincia di Verona 1 - INDICATORI PROVINCIA - Popolazione della provincia? - Al 31 dicembre 2012, la popolazione era pari a abitanti (Fonte: ISTAT). - Popolazione attiva in condizione professionale? - Sempre alla stessa data, la popolazione attiva in condizione professionale era pari a persone (Fonte: ISTAT). - Numero totale Centri per l Impiego? - I Centri per l Impiego sono in totale 6: Verona, Affi, Bovolone, Legnago, San Bonifacio, Villafranca di Verona. - Numero aziende ultimi 3 anni? - Sono le Imprese Attive registrate nell anno 2012 (Fonte: InfoCamere ScpA Movimprese) - Numero artigiani ultimi 3 anni? - Sono le Imprese artigiane Attive nell anno 2012 (Fonte: InfoCamere ScpA Movimprese) - Numero disoccupati ultimi 3 anni (totale, giovani, donne e per classe di età)? - Questo dato non è disponibile.

2 - Numero utenti iscritti ultimi 3 anni (totale, giovani, donne e per classe di età)? - Il dato parziale di flusso dei lavoratori disponibili nel periodo compreso tra il 01/01/2010 è il 25/10/2012 è pari a persone, così suddivise (Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Silv): Età sesso Totale Classe età Classe età F M complessivo Giovani Giovani Totale Adulti Adulti Totale Anziani > Anziani Totale Totale complessivo CENTRI PER L IMPIEGO 2.1 LOGISTICA E LAYOUT - I Centri per l Impiego hanno una collocazione urbana? - Sì, tranne il Centro per l Impiego di Affi, che si trova all interno di un centro commerciale all uscita del casello autostradale. - Sono facili da raggiungere con i mezzi pubblici? - In realtà, non quelli di Affi e San Bonifacio. Gli altri sì. - Quanti metri quadrati per ogni ufficio? Li ritiene sufficienti? - Se escludiamo il Centro per l Impiego di Verona, che dispone di circa 600 metri quadri e di sale e attrezzature dell edificio della Provincia, solo Affi, con circa 380 metri quadri è sufficiente; gli altri Centri sono molto ristretti. In definitiva, basti pensare che se il Centro di Verona misura 604 metri quadrati, tutti gli altri Centri misurano complessivamente 1360 metri quadrati. - Qual è l orario di apertura degli uffici? - L orario di apertura al pubblico è 8,00 12,30; nei rientri di lunedì e giovedì dalle 15,00 alle 17,00, su convocazione - Esiste un piano standard per il layout dei Centri? - E stato Utilizzato anni addietro per cercare di uniformarlo, con risorse Fse. - All interno dei singoli centri è presente una sala per l accettazione? - Non ci sono le condizioni logistiche; ci sono spazi dedicati a questo, ma non delle vere e proprie sale. - Sono presenti spazi riservati? - Esistono bacheche per gli annunci? - Esiste una segnaletica? - Sono presenti aule per la formazione professionale? - No, salvo a Verona, ma perché il CPI, come detto, è all interno della sede della Provincia, ove esistono salette per le riunioni e una sala informatica. 2.2 MARKETING - Esiste materiale informativo prodotto dal CPI? - Sì, poco e centellinato, principalmente la carta dei servizi. Da diversi anni a questa parte, le spese, da sempre molto contenute su questo versante, sono state ulteriormente ridotte, anche per effetto della normativa vigente. - E prevista la partecipazione a fiere, convegni e manifestazioni? - Solo al Job & Orienta di Verona. Pensiamo che la presenza a fiere e convegni sia un onere inutile, in quanto alla fine sono solo presenti gli addetti ai lavori e non vi è alcun risultato divulgativo. - Esiste una strategia di comunicazione pianificata? - Quali mezzi e strumenti vengono utilizzati? - Il principale sistema di contatto è il portale

3 - Vengono fatte analisi per la customer satisfaction? - I risultati eventuali vengono utilizzati per il miglioramento del servizio? - Sì, dai risultati dipende anche parte della valutazione del personale. - Quante campagne informative negli ultimi 3 anni? - Nessuna. 2.3 SITO AZIENDALE - Esiste un sito dedicato? - Sì, - Esiste un report per le visualizzazioni e gli utenti unici settimanali/mensili? - Sì, certo. - A quali servizi è possibile accedere tramite il sito Internet? - Accoglienza e informazione (il portale ha una vocazione particolare, da questo punto di vista); incontro domanda offerta, sia per le aziende, sia per i lavoratori; incontro domanda offerta per la formazione nel portale dell offerta formativa; richiesta di certificazioni; customer satisfaction; inserimento e conservazione curriculum; molti altri servizi di informazione osservabili navigando sul sito. - Chi si occupa dell aggiornamento del sito? - Uno staff interno. - E possibile ricevere una newsletter? Se sì, quanti iscritti? Quali contenuti? - Sì, è possibile. I contenuti sono sempre di aggiornamento normativo e di prassi. Gli utenti della newsletter sono PERSONALE 3.1 ALLOCAZIONE DELLE RISORSE - Quanti dipendenti nei centri? - I Centri per l Impiego hanno in totale 67 dipendenti. - Quanti dipendenti in ufficio? - Se per ufficio intendiamo il coordinamento della Direzione, 17 persone, dei quali 3 per il coordinamento, 8 collocamento mirato, 6 per apprendistato-stage. - Con quali contratti? - Tutti rapporti di lavoro a tempo indeterminato con forte incidenza del part-time. - Quante donne? - In questo momento non tale dato. - Quanti dedicati ai disabili? - 8 fissi all interno del coordinamento, ma con collaboratori in ciascun CPI. - Sono stati incrementati negli ultimi anni? - I dipendenti sono sufficienti? - Il rapporto tra dipendenti e disoccupati non consente di svolgere come si dovrebbe i servizi di assistenza diretta, intendendo come tali l incontro domanda/offerta, il tutoraggio, il rapporto con le aziende. La grande parte dell orario di lavoro è dedicato all ondata delle persone che si presentano all accoglienza e alla mobilità, con poca possibilità di dedicare i dipendenti nella quantità necessaria a servizi pro-attivi. Dunque, il numero risulta insufficiente, come del resto dimostrano tutti i dati rilevati anche a livello europeo. Secondo alcuni parametri, come riportato nel Piano provinciale per il Lavoro del 2011, nel territorio di Verona, ogni operatore dovrebbe prendere in carico circa 155 disoccupati. La media italiana è 151, in ogni caso molto superiore alla media dei Paesi europei. - Quale tipo di figure professionali sono presenti all interno dello staff? - L esiguità del numero dei componenti dei CPI (67, non calcolando gli 8 del collocamento mirato) comporta che in media vi siano poco più di 10 operatori per Centro. Questo non consente, per ovvie ragioni, di svolgere i servizi suddividendoli in modo Tayloristico. Le figure professionali, dunque, specializzate, se per tali intendiamo chi fa solo il mediatore o chi fa solo l orientatore non possono esistere, se non per esigui numeri. Il sistema, dunque, viene organizzato su altri presupposti, cioè adibendo i dipendenti, anche per parte delle ore, ai vari servizi. L orientatore, dunque, non è, spesso, solo tale, ma anche chi è chiamato a svolgere altri servizi. L accoglienza, a causa di quanto indicato sopra, è il servizio che assorbe più risorse in termini di ore. - Quanti per il back office e l accoglienza? - Dunque, 14 a Verona (compresi gli 8 per il collocamento mirato), 6 ad Affi, 7 a San Bonifacio, 5 a Villafranca, 8 a Bovolone e 11 a Legnago. - Quanti orientatori? - Incaricati come orientatori a tempo pieno sono 11, 5 dei quali da pochissimo provenienti da Cfp provinciali da poco chiusi, ancora in fase di apprendimento.

4 - Quanti mediatori culturali? - Nessuno. - Quanti pre-selezionatori? - Questa attività è svolta in modo diffuso e orizzontale, dai Responsabili dei Centri e dagli addetti all inconto domanda/offerta. - Ci sono figure dedicate alle fasce svantaggiate? - Sì, 2. - Quanti consulenti per le imprese? - Esiste un gruppo di lavoro di dipendenti impiegati, non in via esclusiva, nel progetto marketing con le imprese finalizzato alla consulenza e alla stipulazione di piani di azione aziendale. - Sono presenti figure particolari, dedicate a specifici servizi? - Sì, poche per le ragioni sopra esposte. - Si avverte la necessità di altre figure? Quali? In generale, le risorse sono poche, gli operatori dovrebbero essere aumentati, come detto in precdenza. Inoltre, potrebbe essere utile inserire nell organico uno o due psicologi del lavoro, per alcuni tipi di colloquio e per alcuni progetti specifici. 3.2 FORMAZIONE - Si fanno corsi di formazione per i dipendenti, oltre all aggiornamento normativo? - Corsi speciali? Corsi di lingue? Corsi per i manager? - Corsi speciali, in particolare sull applicazione del modello di autovalutazione Caf, in occasione del Fse Cosa ne pensano i dipendenti? Esiste una Cultura comune del servizio? come viene promossa e incentivata? - I dipendenti accettano sempre con molta fatica innovazioni e corsi, soprattutto per il carico di lavoro. Tuttavia, le occasioni formative per l organizzazione e la valutazione dei risultati sono favorevolmente accolte. Indicatori: - Numero di ore di corsi di aggiornamento? - Questo dato non è disponibile. - Quante giornate dedicate a incontri dei responsabili dei vari Centri? - 20 all anno. - Quante giornate dedicate a incontri con rappresentanti della società locale? - Non sono utilizzati questi sistemi - Quante giornate dedicate a incontri formali tra le risorse dei singoli Centri? - Circa 50 all anno. - Quante giornate dedicate alla progettazione e conduzione di progetti comuni? - Circa 20 all anno. 3.3 VALUTAZIONE - Ci sono analisi valutative sull attività dei dipendenti? Come vengono effettuate? - Sì, attraverso sistema di valutazione della Provincia. - Esiste un criterio di valutazione riguardo la conoscenza degli obiettivi del servizio? - Vengono effettuate riunioni illustrative del Piano Esecutivo di Gestione. 4 - SERVIZI 4.1 PROCEDURE E QUALITA - Vengono fissati obiettivi di performance annuali? - Certamente, attraverso il Piano Esecutivo di Gestione. - E previsto uno standard di riferimento per l erogazione dei servizi (pianificazione dei tempi e delle procedure)? - Sì, la Carta dei Servizi. - Come ha influito la crisi negli ultimi 3 anni? - C è stato un progressivo deterioramento di una realtà produttiva altrimenti molto in salute, come quella di Verona. Fortunatamente, la crisi non ha determinato contraccolpi fortissimi, perché il sistema economico veronese ha la fortuna di non basarsi su poche tipologie di comparti produttivi, ma è molto diversificato, con fortissima prevalenza del turismo, del commercio e dell agroalimentare, che hanno tenuto abbastanza. Comunque, sono certamente aumentate le persone in cerca di lavoro: si sono manifestate donne e giovani, che prima non erano così presenti e ciò, come conferma il rapporto sul mercato del lavoro del Cnel, ha comportato una crescita della disoccupazione, comunque, a Verona, stimabile nel 6%, che rappresenta pur

5 sempre quasi il doppio del 2009, quando si era al 3,2%. Il trend, comunque, pare destinato ad aumentare, perché le crisi aziendali sono sempre in crescendo. - Sono state previste procedure particolari e straordinarie? - Già nel 2009 elaborammo un progetto specificamente dedicato ai lavoratori svantaggiati. Negli anni successivi, grazie ad un importante finanziamento della Fondazione Cariverona, il progetto è stato esteso e potenziato. In estrema sintesi, si tratta di un intervento riferito specificamente a chi non ha ammortizzatori sociali, fortemente basato sulla collaborazione pubblico-privato sfociata nella costituzione dell agenzia sociale di cui al d.lgs 276/2003, che fa da tutor a lavoratori svantaggiati, individuati dalla Provincia, cui viene attribuita una dote di euro, come sostegno al reddito e come formazione, per una serie di politiche attive in un arco di 4 mesi di intervento. - Esiste una Carta dei Servizi? E esposta? - Il Servizio ha ottenuto una certificazione? - Non interessa, ma fino a due anni fa abbiamo eseguito il CAF (Common Assessment Framework), attraverso l utilizzo di specifiche griglie standard di autovalutazione per la misurazione dell efficacia e l efficienza delle Pubbliche Amministrazioni. - Si organizzano riunioni di gruppo rivolte a specifiche categorie? - Sì, per il collocamento mirato. - Qual è il grado di conversione dei disoccupati in occupati negli ultimi 3 anni? - Questo dato non è disponibile. - Quali software vengono utilizzati? - Gli applicativi del Sil regionale per gli inserimenti in anagrafica; poi Ido per le attività di incontro domanda offerta e le segnalazioni alle aziende, in abbinato con l applicativo appositamente utilizzato dal portale j4u. Ancora, applicativi specifici sul portale per la richiesta di certificazione on-line e la produzione del curriculum on-line e per la customer satisfaction. Un applicativo prodotto al nostro interno per la gestione di alcune pratiche; il portale dell offerta formativa, da noi prodotto e ceduto alla Regione; un applicativo gestionale per il Collocamento mirato, da noi prodotto e ceduto alla Regione che andrà a breve in linea. - Quali sono i dati in possesso del CPI? - Flusso delle Dichiarazioni di immediata disponibilità (lo stock lo ha la Regione), flusso dei Patti di Servizio. Flusso dei Piani di Azione Individuali. Flusso anche delle Comunicazioni Obbligatorie (non possiamo fare estrazioni dal nodo regionale). Lista della legge 68/1999, lista della mobilità 223 per capirci. Poi, una serie di dati riferiti ad attività interne (numero convocazioni, n. tirocini, n. proposte formali, n. candidati, etc. - Da chi sono visibili i dati dei cittadini? - Solo dagli operatori dei Centri per l Impiego e dai soggetti accreditati dal sistema regionale, peraltro con ovvie limitazioni. - C è una Rete con Regione e Provincia? Con altri CPI? - Se intendiamo una rete informatica, certamente, i nodi dei software fondamentali sono regionali. Se per rete si intende anche la collaborazione, essa esiste, ma è alquanto problematica, perché fondata, sorprendentemente, su bandi e non su convenzioni. Con le altre Province vi sono collaborazioni occasionali. La territorialità prevale. Servizi rivolti ai cittadini: - Esiste un servizio di accoglienza? - Sì, il servizio esiste certamente. Il numero degli accessi è stimato con precisione al Centro per l Impiego di Verona, che dispone di una macchina per le code che mantiene in memoria i dati. Nell anno 2012 gli accessi sono stati Complessivamente, la stima è di circa accessi fra tutti i Centri. - Ci sono dati sul servizio di accoglienza ai cittadini? - Il numero degli accessi è stimato con precisione al Centro per l Impiego di Verona, che dispone di una macchina per le code che mantiene in memoria i dati. Nell anno 2012 gli accessi sono stati Complessivamente, la stima è di circa accessi fra tutti i Centri. - Come avviene la profilazione dei disoccupati? Per competenze? Per facilità di reinserimento nel mondo del lavoro? - La preselezione si effettua sulla base delle competenze definite dal curriculum e, quando disponibile, dal colloquio di orientamento. Per i progetti speciali, come quello con la Fondazione Cariverona, si fa riferimento allo status lavorativo e soggettivo.

6 - Viene svolto il servizio di orientamento? Quanti al mese? Quanti negli ultimi 3 anni? Al nel 2012 sono state effettuate convocazioni. Per ogni convocazione si è compilata la relativa scheda. La tabella di seguito riporta i risultati sintetici delle convocazioni effettuate: N. conv. N. colloqui effettuati Non presentati al colloquio dichiarazione di non disponibilità pensionati Inizio attività in proprio soci coop. rinviati altra data (gravidanza,malattia, stage, master) dich. attività lavorativa In base alla nuova riforma Fornero, che prevede che per i percettori di Aspi ci sia un percorso di orientamento nei primi 3 mesi, come vi state organizzando? - Come detto prima, da anni effettuiamo migliaia di convocazioni per colloqui di orientamento, definibili di 2 livello. I colloqui di primo livello li facciamo con tutti, perché assicuriamo la stesura del Pai insieme con la presentazione della Did. Per incrementare il numero dei colloqui di 2 livello occorrerebbe limitare l accoglienza. - Viene tracciato un percorso formativo? Quanti al mese? Quanti negli ultimi 3 anni? - In Veneto, la formazione è rimasta in capo alla Regione, che gestisce tutto, gli accreditamenti, l approvazione dei corsi, la vigilanza ed i finanziamenti, compresi anche i voucher (che da 2 anni non ci sono più). Risulta, dunque, complessa la gestione della formazione e, da questo punto di vista, l organizzazione in Veneto appare molto asimmetrica rispetto alle logiche della riforma. In ogni caso, lo scorso anno, praticamente mentre la legge veniva applicata, abbiamo assegnato un servizio di formazione per cassintegrati, che quest anno riassegneremo (a breve), per circa ore previste, con destinatari esattamente i percettori ed i sospesi, come prevede la riforma. - Viene tracciato un percorso di inserimento lavorativo? Quanti al mese? Quanti negli ultimi 3 anni? - Ciascun disoccupato dispone del Patto di Servizio e del Piano di Azione Individuale. La quantità corrisponde al flusso delle Did. - Quali i dati dell ultimo anno riguardo i tirocini e l apprendistato? tirocini attivati. Sull apprendistato, per legge regionale, non abbiamo competenze dirette di attivazione e promozione, ma solo di collaborazione e verifica amministrativa delle attività. - Come avviene l incrocio tra domanda e offerta di lavoro? Ci sono dei dati? - Nel 2012 abbiamo contattato, per proporre un opportunità di lavoro, di formazione e di stage, più di utenti. - Esiste un raccordo con i Servizi Sociali per l inserimento delle fasce a rischio (disabili, immigrati, ex detenuti, giovani, donne)? - Sì, nell ambito del progetto finanziato dalla Fondazione Cariverona. - Ci sono programmi o interventi specifici per categorie svantaggiate: giovani, percettori ammortizzatori sociali, disabili, disoccupati di lunga durata, donne? - Quale il grado di conversione da disoccupati in occupati? - Questo dato non è disponibile, abbiamo solo i dati relativi a specifici progetti. - Viene utilizzato il patto di servizio? Quanti negli ultimi 3 anni? Negli ultimi 3 anni sono stati Esistono piani congiunti di lavoro tra settore Lavoro, Formazione e Istruzione nella formazione professionale? - Ci sono elenchi in auto-consultazione per i corsi di formazione professionale? - C è un tutoraggio per i corsi di formazione? - Vengono verificati gli esiti? - Vengono erogati i voucher formativi?

7 - Come viene gestito l orientamento e l iscrizione ai corsi formativi? - La Regione ha eliminato da due anni i finanziamenti per queste attività, che sono svolte direttamente dalle scuole e dalla rete del Cosp, un associazione che opera in collaborazione con la Provincia. Noi seguiamo alcuni casi particolari, segnalati dalle scuole e dal Cosp. - Sono previste al riguardo delle politiche di incentivazione verso i cittadini? - No, si attendono indicazioni dalla Regione. - Ci sono procedure di verifica sull esito dei corsi formativi? - Vengono pubblicati gli annunci di lavoro per l estero? - Sì, una risorsa del ervizio si occupa di diffondere le richieste di personale dai vari paesi dell UE (servizio Eures) presso tutti i CPI della provincia. Servizi per le imprese: - Viene realizzata la raccolta delle vacancies delle imprese? - Attraverso quali canali? - Attraverso le inserzioni su Ido o sull applicativo del portale j4u. - Vengono affissi gli avvisi negli uffici? Negli spazi esterni? Pubblicati on line? Sui mass media? - Tutto pubblicato on-line. Sui media per estratto, un giorno la settimana sul giornale L Arena (gratuitamente). - Avviene l invio di cv aderenti ai profili richiesti? - Sempre, mediamente 5 per ogni richiesta. - Esiste un piano di verifica dell esito della comunicazione dei candidati alle imprese? - Sì, abbiamo realizzato una scheda per la registrazione dell esito della segnalazione dei candidati che l azienda deve inviarci alla fine della selezione; ma ciò avviene solo dopo varie sollecitazioni, da parte nostra. - Esistono attività di preselezione per le aziende? - Come si effettua l incrocio tra domanda e offerta di lavoro? - Il servizio d incontro domanda e offerta è reso disponibile in favore dei cittadini che hanno presentato al Centro per impiego del proprio domicilio la dichiarazione di immediata disponibilità e hanno sottoscritto il Patto di servizio e Piano di azione Individuale. Il servizio d incontro domanda e offerta, utilizzando idonee banche dati e sistemi informatici, incrocia le caratteristiche degli utenti registrati e di quelli che si autocandidano anche attraverso le funzionalità di con i requisiti del profilo ricercato dall azienda. Il servizio incontro domanda offerta del centro per l impiego, valutata la prossimità tra le caratteristiche, formative e professionali, detenute dal candidato e quelle richieste dall azienda, acquisita la disponibilità dei candidati così individuati, procede alla segnalazione nei confronti dell azienda previa sottoscrizione della proposta formale di lavoro. L azienda che intende gestire in completa autonomia la ricerca di personale attraverso un inserzione su pubblica i propri dati e riferimenti in chiaro. In questo caso l interessato si propone direttamente all azienda anche utilizzando la funzionalità telematica disponibile, previo inserimento del curriculum vitae, nel portale - Vengono fatti colloqui di selezione? In autonomia o su richiesta delle aziende? - Svolgiamo colloqui di selezione per le aziende che si affidano a noi per la ricerca di personale. - Quali sono i rapporti con i servizi privati per l impiego? - Quando è possibile collaboriamo. - Si fanno analisi di fabbisogni formativi e professionali delle imprese? - Nell ambito dei PAA (Piano Azione Aziende) che, sulla base di una similitudine con i PAI (Piano Azione Individuale), abbiamo attivato per avere una sempre maggiore contatto con le aziende. E un sistema preventivo di contatto che prevede una serie di azioni presso e verso le aziende. - Esiste un attività promozionale pianificata verso le aziende? (Spedizione materiale informativo, invio di materiale via Web, comunicazioni telefoniche, promozione presso le aziende, fiere e convegni). - Sì, attraverso il Servizio di Marketing. - Sono implementati supporti informatici per la gestione in Rete delle informazioni su domanda e offerta e il matching tra esse? Servizio regionale IDO e portale lavoro Provincia di Verona J4U. - Esistono dei veri e propri patti di servizio tra CPI e aziende? - Sì, come detto, i PAA.

8 Indicatori: - Quante aziende hanno fatto richiesta di lavoratori? (anno 2012). - Quanti lavoratori richiesti in totale? (anno 2012). - Quanti curricula inseriti nel database? (anno 2012). - Quanti curricula proposti alle aziende? (anno 2012 proposte formali). - Quante nuove assunzioni? Quanti collocamenti di disoccupati di lunga durata? - Dato non disponibile. - Quanti colloqui di orientamento realizzati negli ultimi 3 anni? Quanti colloqui di selezione negli ultimi 3 anni? Quante interviste alle aziende negli ultimi 3 anni? - 77 i PAA realizzati dall Ufficio Marketing. 4.2 MULTICANALITA - Quali sono gli strumenti per accedere ai servizi? - Prevalentemente, il portale J4U e i contatti diretti. - Esiste un dato sulle modalità di approccio ai servizi suddiviso per strumenti utilizzati? - Esiste uno storico in percentuale relativo alle modalità di accesso ai servizi (face to face, telefono, Internet)? - I dati sugli accessi al portale. Nel periodo compreso tra e il portale web J4U, ha registrato il seguente traffico: visite, con utenti unici e 4 milioni e mezzo circa di pagine viste. Di seguito altri dati di riferimento: Dati al 21/10/2013 Utenti registrati al portale Curriculum vitae movimentati Curriculum vitae attivi Aziende inserzioniste Proposte di lavoro pubblicizzate sul portale per un totale di posti di lavoro - Utilizzate Facebook o Twitter? Esiste un piano per incrementare l utilizzo dei nuovi media? - No - C è un numero verde? - Attualmente no, era in funzione fino al OUTSOURCING - Vengono delegati servizi all esterno?

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