EMMEPIGAS LA LECCESE GAS S.r.l. Stabilimento di Lecce. Rapporto di Sicurezza (art. 8, comma 7, lettera a) del D. Lgs. 334/99 e s.m.i.

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1 EMMEPIGAS LA LECCESE GAS S.r.l. Stabilimento di Lecce Rapporto di Sicurezza (art. 8, comma 7, lettera a) del D. Lgs. 334/99 e s.m.i.) GENNAIO 2012

2 Deposito di GPL di Lecce INDICE pag. I INDICE ELENCO DEGLI ALLEGATI...1 A.0) SEZIONE 1.A.1 PREMESSA...3 DATI IDENTIFICATIVI ED UBICAZIONE DELL'IMPIANTO A.1.1 DATI GENERALI A RAGIONE SOCIALE ED INDIRIZZO DEL FABBRICANTE A DENOMINAZIONE E UBICAZIONE DEL DEPOSITO A A A UBICAZIONE...7 DIRETTORE RESPONSABILE...8 RESPONSABILE DELLA PROGETTAZIONE ESECUTIVA A RESPONSABILE DELL'ESECUZIONE DEL RAPPORTO DI SICUREZZA A.1.2 LOCALIZZAZIONE E IDENTIFICAZIONE DELL'IMPIANTO A COROGRAFIA DELLA ZONA A A SEZIONE 1.B.1 1.B B POSIZIONE DELL'IMPIANTO SU MAPPA...10 ALTRI DISEGNI...10 INFORMAZIONI SULL'IMPIANTO...11 STRUTTURA ORGANIZZATIVA...12 GRAFICO DELLA ORGANIZZAZIONE B ENTITÀ DEL PERSONALE B B.1.2 REQUISITI MINIMI DI ADDESTRAMENTO...13 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ B ATTIVITÀ SOGGETTE D. LGS. 334/ B CODICE DI ATTIVITÀ B TECNOLOGIA DI BASE ADOTTATA NELLA PROGETTAZIONE B FUNZIONAMENTO DELL'IMPIANTO B DESCRIZIONE DELLO SCHEMA A BLOCCHI B REGIMI DI TEMPERATURA PRESSIONE E PORTATA B CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELL'IMPIANTO Rapporto di Sicurezza/2012 Gennaio 2012 Rev. Descrizione Data

3 Deposito di GPL di Lecce INDICE pag. II 1.B SERBATOI STOCCAGGIO DEL GPL B B CONNESSIONI AL SERBATOIO SFERICO...21 CONNESSIONI AL SERBATOIO TUMULATO B STRUMENTAZIONE DEI SERBATOI B VALVOLE DI SICUREZZA B SALA POMPE E COMPRESSORI B PUNTO DI TRAVASO AUTOCISTERNE B TETTOIA RIEMPIMENTO E DEPOSITO DELLE BOMBOLE B DESCRIZIONE DELLE APPARECCHIATURE UTILIZZATE PER L IMBOTTIGLIAMENTO GPL B TUBAZIONI IMPIANTO G.P.L B VASCHE RACCOLTA RILASCI B B B RISERVA IDRICA...33 SALA POMPE ANTINCENDIO...33 SALA CONTROLLO B ALTRI EDIFICI B B AREA DI SOSTA AUTOBOTTI...35 DISTRIBUTORE STRADALE GPL B AREE STOCCAGGIO BOMBOLE VUOTE NON BONIFICATE B VIABILITÀ INTERNA B DISTANZE DI SICUREZZA B CAPACITÀ PRODUTTIVA DELL'IMPIANTO B INFORMAZIONI RELATIVE ALLE SOSTANZE TRATTATE B /1.B IDENTIFICAZIONI E DATI DELLE SOSTANZE B B FASI DELL'ATTIVITÀ IN CUI LE SOSTANZE POSSONO INTERVENIRE...41 QUANTITÀ MASSIME EFFETTIVE PREVISTE B COMPORTAMENTO FISICO-CHIMICO NELLE CONDIZIONI DI NORMALE UTILIZZAZIONE B FORME IN CUI IL GPL PUÒ PRESENTARSI O TRASFORMARSI IN CASO DI ANOMALIA Rapporto di Sicurezza/2012 Gennaio 2012 Rev. Descrizione Data

4 Deposito di GPL di Lecce INDICE pag. III 1.B ALTRE SOSTANZE IN DEPOSITO E LORO COMPORTAMENTO B.1.3 ANALISI PRELIMINARE PER L INDIVIDUAZIONE DELLE AREE CRITICHE B CLASSIFICAZIONE DEL DEPOSITO B COMPATIBILITA TERRITORIALE SEZIONE 1.C.1 SICUREZZA DELL'IMPIANTO C.1.1 SANITÀ E SICUREZZA DELL IMPIANTO C PROBLEMI NOTI DI SANITÀ E SICUREZZA C DATI STORICI SU IMPIANTI SIMILARI C CAUSE INIZIATRICE DI EVENTI INCIDENTALI C EVENTI PRINCIPALI ALL ORIGINE DEI RILASCI C IDENTIFICAZIONE DELLE IPOTESI INCIDENTALI MEDIANTE METODI DEDUTTIVI C.1.2 REAZIONI INCONTROLLATE C I FENOMENI CONNESSI CON IL RISCHIO GPL C FLASH FIRE E ESPLOSIONI DA NUBI DI VAPORI C INCENDI DA POZZA (POOL-FIRE) C DARDI DI FUOCO (JET-FIRE) C BLEVE E FIREBALL C.1.3 DATI METEOROLOGICI E PERTURBAZIONI GEOFISICHE, METEOMARINE E CERAUNICHE C DATI METEOROLOGICI C.1.4 INTERAZIONI CON ALTRI IMPIANTI C.1.5 ANALISI DELLA SEQUENZA DEGLI EVENTI INCIDENTALI C STIMA DELLA PROBABILITA DI OCCORRENZA DELLE IPOTESI INCIDENTALI C GLI EVENTI INCIDENTALI MARGINALI C GLI EVENTI INCIDENTALI NON CREDIBILI C DATI STATISTICI C STIMA DELLE PROBABILITA' C RILASCIO DA PIPING C RILASCIO DA PSV Rapporto di Sicurezza/2012 Gennaio 2012 Rev. Descrizione Data

5 Deposito di GPL di Lecce INDICE pag. IV 1.C RILASCIO PSV PER SOVRAPRESSIONE C RILASCIO PSV PER SOVRARIEMPIMENTO C ROTTURA COMPRESSORE PER SOVRARIEMPIMENTO SERBATOIO C RILASCIO DAL SERBATOIO PER ROTTURA A FREDDO C RILASCIO DAGLI ORGANI DI COLLEGAMENTO CON I SERBATOI MOBILI AI PT C BLEVE DEL SERBATOIO MOBILE C RILASCIO PER ROTTURA CATASTROFICA MACCHINARIO DI MOVIMENTAZIONE C RIEPILOGO DELLE FREQUENZE DI ACCADIMENTO C UBICAZIONE DEI PUNTI CRITICI DELL IMPIANTO C COMPORTAMENTO IN CASO DI INDISPONIBILITÀ DELLE RETI DI SERVIZIO C MANCANZA ENERGIA ELETTRICA C INDISPONIBILITÀ ARIA COMPRESSA C ALTRE RETI DI SERVIZIO C.1.6 STIMA DELLE CONSEGUENZE DEGLI EVENTI INCIDENTALI C CRITERI DI VALUTAZIONE DEL DANNO C MODELLISTICA INFORMATIZZATA C LA DISPERSIONE DI GAS NEUTRI E PESANTI C DETERMINAZIONE DELL ENTITA DEI RILASCI C PREMESSA C RILASCIO DA PSV PER SCATTO INTEMPESTIVO C RILASCIO PER PERDITA DA TENUTA FLANGIA C RILASCIO DA DRENAGGIO SFERA C RILASCI AL PUNTO DI TRAVASO C RILASCI PER ROTTURA POMPA C STIMA DELLE AREE DI DANNO C RILASCIO DA PSV DA SERBATOI DI STOCCAGGIO C RILASCI PER PERDITA DA TENUTA DA FLANGIA C RILASCIO DI DRENAGGIO SFERA Rapporto di Sicurezza/2012 Gennaio 2012 Rev. Descrizione Data

6 Deposito di GPL di Lecce INDICE pag. V 1.C RILASCI AI PUNTI DI TRAVASO C RILASCI IN SALA POMPE / COMPRESSORI C DATI RIASSUNTIVI SULLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO C.1.7 DESCRIZIONE DELLE PRECAUZIONI ASSUNTE PER PREVENIRE GLI INCIDENTI C PRECAUZIONI IMPIANTISTICHE ED OPERATIVE C ORGANI DI INTERCETTAZIONE C VALVOLE MANUALI DI INTERCETTAZIONE C VALVOLE DI NON RITORNO C VALVOLE PNEUMATICHE ON/OFF GPL C VALVOLE PNEUMATICHE SU SISTEMA ANTINCENDIO C VALVOLE A BLOCCO MECCANICO TIPO FLIP-FLAP C VALVOLE A BLOCCO MECCANICO TIPO DEAD MAN C VALVOLA DI FONDO INSTALLATE SUI VETTORI C PULSANTI DI EMERGENZA C CONTROLLO AUTOMATIZZATO C SISTEMA DI INIEZIONE ACQUA AI SERBATOI C MISURE OPERATIVE C PRECAUZIONI PER PERTURBAZIONI NATURALI E PER IL CASO DI ESPLOSIONI ED INCENDI C PERTURBAZIONI GEOFISICHE C PERTURBAZIONI METEOMARINE C PERTURBAZIONI CERAUNICHE C INONDAZIONI C INCENDI C.1.8 PRECAUZIONI PROGETTUALI E COSTRUTTIVE C IMPIANTI ELETTRICI, DI STRUMENTAZIONE, CONTRO SCARICHE ATMOSFERICHE ED ELETTROSTATICHE C CRITERI DI PROGETTAZIONE DEI SISTEMI DI SCARICO DELLA PRESSIONE C VALVOLE DI SICUREZZA DEI SERBATOI Rapporto di Sicurezza/2012 Gennaio 2012 Rev. Descrizione Data

7 Deposito di GPL di Lecce INDICE pag. VI 1.C VALVOLE DI SICUREZZA PER TUBAZIONI C UBICAZIONE DEGLI SCARICHI FUNZIONALI C UBICAZIONE C COMPOSIZIONE E PORTATA DEGLI SCARICHI C POSSIBILITÀ DI CONTROLLO DELLE VALVOLE DI SICUREZZA C CRITERI DI PROGETTAZIONE SERBATOI, RECIPIENTI E TUBAZIONI C PROGETTAZIONE DEI SERBATOI C ALTRI RECIPIENTI A PRESSIONE C PROGETTAZIONE DELLE TUBAZIONI C PROTEZIONE DEI CONTENITORI DA AZIONI DI SOSTANZE CORROSIVE C DEPOSITO DI SOSTANZE CORROSIVE C SOVRASPESSORI DI CORROSIONE C CONTROLLO DELLE APPARECCHIATURE PER SOSTANZE CORROSIVE C DESCRIZIONE DEI SISTEMI DI BLOCCO DI SICUREZZA C SISTEMI DI BLOCCO AUTOMATICO DEL RIEMPIMENTO C SISTEMI DI BLOCCO PER ALTA PRESSIONE AI SERBATOI C BLOCCO PER PRESENZA FUGHE GAS C BLOCCO PER INTERVENTO PULSANTI DI EMERGENZA C BLOCCO PER RILEVAZIONE INCENDIO C SISTEMA FLIP-FLAP C BLOCCO DI MESSA A TERRA AL PUNTO DI TRAVASO C FREQUENZA DI PROVA DEI SISTEMI DI BLOCCO C PRECAUZIONI PER LUOGHI CHIUSI C VENTILAZIONE DEI FABBRICATI C PROTEZIONE CONTRO URTO DI VEICOLI C.1.9 SISTEMI DI RILEVAMENTO C SISTEMI DI RILEVAMENTO DI INCENDI C SISTEMI DI RILEVAMENTO DI PRODOTTI TOSSICI Rapporto di Sicurezza/2012 Gennaio 2012 Rev. Descrizione Data

8 Deposito di GPL di Lecce INDICE pag. VII SEZIONE 1.D.1 SITUAZIONI DI EMERGENZA E RELATIVI APPRESTAMENTI D.1.1 SOSTANZE EMESSE IN CASO DI ANOMALIE DI FUNZIONAMENTO O DI INCIDENTE D SOSTANZE EMESSE IN CASO DI PERDITA O DI ANOMALIE DI FUNZIONAMENTO D SOSTANZE EMESSE IN CASO DI INCENDIO D.1.2/1.D INTERAZIONI TRA GLI EFFETTI DELL INCENDIO O ESPLOSIONE E LE ZONE DI DEPOSITO GPL D.1.3 SISTEMI DI CONTENIMENTO D CONTENIMENTO DI FUORIUSCITA LIQUIDI INFIAMMABILI D.1.4 MANUALE OPERATIVO D.1.5 SEGNALETICA DI EMERGENZA D SEGNALAZIONE DELLE ZONE PERICOLOSE D SEGNALAZIONE DEI FLUIDI NELLE TUBAZIONI D SEGNALAZIONE DEGLI IMPIANTI PER L EMERGENZA D.1.6 FONTI DI RISCHIO MOBILI D TIPI DI FONTE DI RISCHIO D RECIPIENTI MOBILI PIENI D AUTOCISTERNE SOTTO TRAVASO OPPURE PIENE IN SOSTA D FONTI SECONDARIE MOBILI DI RISCHIO D.1.7 PRECAUZIONI CONTRO CEDIMENTI CATASTROFICI D DISTANZE DI SICUREZZA INTERNE D MURI DI SCHERMO D IMPIANTI DI RAFFREDDAMENTO D STRUTTURE DI APPOGGIO DEI SERBATOI D.1.8/1.D SISTEMI DI PREVENZIONE ED EVACUAZIONE IN CASO DI INCIDENTE D.1.9 LIMITAZIONI DI ACCESSO AGLI IMPIANTI D NORME DI ACCESSO D GUARDIANIA D RECINZIONE D ILLUMINAZIONE Rapporto di Sicurezza/2012 Gennaio 2012 Rev. Descrizione Data

9 Deposito di GPL di Lecce INDICE pag. VIII 1.D IMPIANTO DI ALLARME ESTERNO D.1.10 MISURE CONTRO L'INCENDIO D DESCRIZIONE IMPIANTI, ATTREZZATURE ED ORGANIZZAZIONE ANTINCENDIO D IMPIANTO DI POMPAGGIO ANTINCENDIO D RETE IDRICA ANTINCENDIO D IDRANTI, MONITORI E IMPIANTI A SCHIUMA D IMPIANTI FISSI DI RAFFREDDAMENTO AD ACQUA NEBULIZZATA D IMPIANTO PER L IMMISSIONE ACQUA NEI SERBATOI IN CASO DI EMERGENZA D VERIFICA DI PROPORZIONAMENTO DELL'IMPIANTO ANTINCENDIO D CARATTERISTICHE DEGLI IMPIANTI FISSI DI RAFFREDDAMENTO D PORTATA DI POMPAGGIO D RISERVA IDRICA ANTINCENDIO D AUTOMAZIONE E SUPERVISIONE RETE ANTINCENDIO D VERIFICA DELLE ATTREZZATURE ANTINCENDIO D DRENAGGIO ACQUA ANTINCENDIO D TIPI DI ESTINGUENTI A DISPOSIZIONE D DISPONIBILITÀ DI ACQUA ANTINCENDIO D ATTREZZATURE MOBILI DI ESTINZIONE D CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDI D ALTRI IMPIANTI DI ESTINZIONE D.1.11 SITUAZIONI DI EMERGENZA D PLANIMETRIA DI RIFERIMENTO D MEZZI DI COMUNICAZIONE D PRESIDI SANITARI D PROGRAMMA DI ADDESTRAMENTO PER L EMERGENZA D VIE DI FUGA ED USCITE DI SICUREZZA D PIANO DI EMERGENZA INTERNO D IDENTIFICAZIONE DEI RESPONSABILI IN CASO DI EMERGENZA Rapporto di Sicurezza/2012 Gennaio 2012 Rev. Descrizione Data

10 Deposito di GPL di Lecce INDICE pag. IX SEZIONE 1.E.1 IMPIANTI DI TRATTAMENTO, SMALTIMENTO E ABBATTIMENTO E.1.1 TRATTAMENTO E DEPURAZIONE ACQUA E RACCOLTA ACQUE E IMPIANTO DI DEPURAZIONE E RETE FOGNARIA E SBOCCHI E.1.2 SMALTIMENTO E STOCCAGGIO RIFIUTI E.1.3 ABBATTIMENTO EFFLUENTI GASSOSI F.1.1 MISURE ASSICURATIVE E DI GARANZIA PER I RISCHI Rapporto di Sicurezza/2012 Gennaio 2012 Rev. Descrizione Data

11 Deposito di GPL di Lecce pag. 1 ELENCO DEGLI ALLEGATI Allegato n. 1 : Cartografia in scala 1:5.000 con raggio 1 Km; Allegato n. 2 : Curriculum Vitae Ing. Carlo Filippo Incorvaia; Allegato n. 3 : Curriculum Vitae Ing. Camillo Incorvaia; Allegato n. 4 : Cartografia in Scala 1:12:500; Allegato n. 5 : Planimetria impianto; Allegato n. 6 : Schema di flusso impianto GPL; Allegato n. 7 : Planimetria percorso tubazioni GPL; Allegato n. 8: Planimetria sistemi di sicurezza; Allegato n. 9 : Planimetria viabilità interna, vie di fuga ed uscite di sicurezza; Allegato n. 10: Planimetria distanze di sicurezza interne, esterne e di protezione; Allegato n. 11 : Scheda di sicurezza GPL; Allegato n. 12: Planimetria con individuazione aree di danno - Scala 1:2000; Allegato n. 13: Scheda Analisi Storica; Allegato n. 14 : Condizioni meteo; 0 Rapporto di Sicurezza/2012 Gennaio 2012 Rev. Descrizione Data

12 Deposito di GPL di Lecce pag. 2 Allegato n. 15 : Planimetria impianto antincendio; Allegato n. 16 : Schema di flusso rete antincendio; Allegato n. 17 : Polizza assicurativa. 0 Rapporto di Sicurezza/2012 Gennaio 2012 Rev. Descrizione Data

13 Deposito di GPL di Lecce pag. 3 A.0) PREMESSA Il presente documento è redatto in ottemperanza a quanto previsto dal D.L.vo 334/99, art. 8, comma 7 lettera a), così come modificato dal D.L.vo 238/2005, essendo trascorsi cinque anni dal precedente RdS. Il Rapporto di Sicurezza è strutturato secondo quanto previsto dall Allegato I del DPCM 31/03/89 con le opportune integrazioni/aggiornamenti di cui al DMA 15/05/96, in particolare per quanto inerente l Analisi Indicizzata. Rispetto al precedente RdS/Gennaio 2007 si evidenziano i seguenti aggiornamenti: come da Conclusioni di cui alla comunicazione della Direzione Regionale Puglia Prot. n del 05/06/2009 relativa all Istruttoria dell RdS/2007, l EMMEPIGAS ha provveduto per: - adeguare il Manuale Operativo di cui al Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS) inserendo: una Procedura Operativa per l acquisizione di una dichiarazione attestante che il vettore in ingresso al deposito non abbia subito abbassamenti di temperatura inferiori a quella minima di progetto della cisterna; una Procedura Operativa per la verifica preventiva del funzionamento della valvola di fondo del serbatoio mobile;

14 Deposito di GPL di Lecce pag. 4 una modifica della esistente Procedura Operativa di carico e scarico prevedendo la presenza continua e dedicata di un operatore, adeguatamente formato, in prossimità del pulsante di attivazione della valvola di fondo dell autocisterna durante le operazioni di travaso. - Adottare al punto di travaso un sistema di intercettazione rapida a distanza della valvola di fondo dell autocisterna. Il movimentato 2010 evidenzia una sostanziale contrazione (- 28%) rispetto al movimentato di cui all RdS/2007 con significativi favorevoli riflessi sulla sicurezza del deposito sia in termini di Analisi Indicizzata che in termini di Valutazione di Rischio per quanto in particolare inerente la probabilità di accadimento di alcuni scenari incidentali; risulta inoltre ridotto il personale operativo che dalle 13 unità di cui al RdS/2007 si porta a 8 unità. Si sottolinea inoltre: la Valutazione del Rischio di cui al successivo punto 1.C.1 evidenzia aree di danno correlate all esercizio del deposito ben più contenute di quelle previste dal D. Min. Ambiente 15/05/96. Conservativamente la verifica di compatibilità territoriale è stata sviluppata con riferimento alle aree di danno più estese; gli aspetti di carattere gestionale sono solo accennati nel presente RdS rinviando per maggiori dettagli ai contenuti del Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS).

15 Deposito di GPL di Lecce pag. 5 Il SGS è stato oggetto di Verifica Ispettiva conclusasi a fine 2006, che ha evidenziato il pieno soddisfacimento alla normativa di legge anche per quanto concerne la struttura del SGS, conforme al DMA 09/08/2000.

16 Deposito di GPL di Lecce pag. 6 SEZIONE 1.A.1 DATI IDENTIFICATIVI ED UBICAZIONE DELL'IMPIANTO

17 Deposito di GPL di Lecce pag. 7 1.A.1.1 DATI GENERALI 1.A RAGIONE SOCIALE ED INDIRIZZO DEL FABBRICANTE La ragione sociale del deposito di cui al presente rapporto è : EMMEPIGAS La Leccese Gas S.r.l. Indirizzo dello Stabilimento: EMMEPIGAS La Leccese Gas S.r.l. Via Surbo Strada Esterna Lecce Gestore: Dott.ssa Ornella Panzera. 1.A DENOMINAZIONE E UBICAZIONE DEL DEPOSITO 1.A Ubicazione Lo stabilimento è ubicato in direzione N.O. della periferia di Lecce come si evince dalla cartografia in Allegato n. 1 in scala 1:5.000 Regione Puglia Carta Tecnica Regionale ricavata da internet.

18 Deposito di GPL di Lecce pag. 8 Coordinate Latitudine Nord Longitudine Est 1.A Direttore Responsabile Responsabile del deposito è il P.I. Mauro MEA. 1.A RESPONSABILE DELLA PROGETTAZIONE ESECUTIVA Il deposito è stato costruito dalla Società Bevilacqua (Milano) tra gli anni 1955 e La progettazione è stata eseguita dalla Ditta costruttrice stessa. L adeguamento e ristrutturazione del deposito è stata eseguito su progetto della società TOP S.r.l. di Genova. 1.A RESPONSABILE DELL'ESECUZIONE DEL RAPPORTO DI SICUREZZA In accordo all art. 8, comma 3 del D. Lgs. 238/2005, e come meglio precisato dalla Lettera Circolare Min. Interno Prot. n. DCPST/A4/RS/1000 del 26 Marzo 2007, si dichiara che il presente documento è stato redatto dalla:

19 Deposito di GPL di Lecce pag. 9 IN.SI. Srl Ingegneria di Sicurezza Via Traccia a Poggioreale, NAPOLI, sulla base delle informazioni e della documentazione tecnica resa disponibile dalla EMMEPIGAS LA LECCESE GAS SrL nella persona del Gestore che sottoscrive il presente documento ai sensi del DPR 445/2000. Sulla base di quanto sopra il presente documento è anche firmato dall Ing. C. F. Incorvaia, iscritto all Ordine degli Ingegneri della Provincia di Avellino al n. 1525, come Responsabile Esecutore del RdS, di cui si rimette in Allegato n. 2 il CV. Alla stesura del presente documento ha partecipato, come collaboratore della IN.SI. Srl, anche l Ing. Camillo Incorvaia iscritto all Ordine degli Ingegneri della Provincia di Avellino col numero 112 B, di cui si rimette in Allegato n. 3 il CV. 1.A.1.2 LOCALIZZAZIONE E IDENTIFICAZIONE DELL'IMPIANTO 1.A COROGRAFIA DELLA ZONA Nella cartografia (Allegato n. 4) in scala 1: è evidenziato il perimetro del deposito e sono visibili le aree circostanti entro un raggio di 5 km dal perimetro stesso.

20 Deposito di GPL di Lecce pag. 10 Nella legenda dello stesso disegno sono riportati gli elementi significativi rilevabili nell area come sopra individuata, con la seguente suddivisione: centri abitati; strade principali; installazioni principali; ulteriori installazioni. 1.A POSIZIONE DELL'IMPIANTO SU MAPPA Nella cartografia allegata (Allegato n.1) in scala 1:5.000 è evidenziato il perimetro del deposito e sono visibili le aree circostanti entro un raggio minimo di 1 km dal baricentro geometrico del deposito. 1.A ALTRI DISEGNI Si rimanda all'elenco allegati per le ulteriori planimetrie dell'impianto.

21 Deposito di GPL di Lecce pag. 11 SEZIONE 1.B.1 INFORMAZIONI SULL'IMPIANTO

22 Deposito di GPL di Lecce pag B.1.1 STRUTTURA ORGANIZZATIVA 1.B GRAFICO DELLA ORGANIZZAZIONE Il grafico seguente, presentato in forma di diagramma, mostra le linee di comunicazione e di interazione tra le persone incaricate della conduzione dell'impianto. AMMINISTRATORI (3 persone) Impiegati Amministrativi e commerciali (3 persone) Responsabile del deposito (1 persona) Autisti (1 persona) Addetti Imbottigliamento (2 persone) Addetto pompe e compressori (1 persona)

23 Deposito di GPL di Lecce pag B ENTITÀ DEL PERSONALE L'entità del personale in organico presso lo stabilimento è così suddivisa fra dirigenti preposti ed addetti ai vari reparti: Qualifica aziendale Num. Dirigenti 3 Responsabile del deposito 1 Impiegati commerciali ed amministrativi 3 Addetti ad imbottigliamento e movimentazione bombole 2 Addetto a pompe, compressori, a travasi G.P.L. ed autotrasporti 1 Autisti 1 Totale personale in organico 11 1.B REQUISITI MINIMI DI ADDESTRAMENTO Il personale addetto agli impianti viene informato, formato ed addestrato in accordo ai contenuti del DMA 16/3/98. Periodicità e contenuti dei corsi costituiscono parte integrante del Sistema di Gestione della Sicurezza che prevede peraltro modalità particolari di addestramento nel caso dei nuovi assunti e/o cambio di mansioni. Tutto il personale addetto alla lotta antincendio è in possesso dell attestato di idoneità tecnica di cui all art. 3, comma 3, della legge n. 609/96.

24 Deposito di GPL di Lecce pag B.1.2 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ 1.B ATTIVITÀ SOGGETTE D. LGS. 334/99 L'attività svolta nel deposito consiste in ricevimento, stoccaggio, imbottigliamento e spedizione di gas di petrolio liquefatto (sfuso e in bombole). I quantitativi di GPL stoccati risultano superiori a quelli minimi previsti dall'allegato I, Parte 1 colonna 3 del D.Lgs. 334/99, pari a 200 t di GPL. 1.B CODICE DI ATTIVITÀ Secondo la classificazione dell allegato IV del D.M. 21 febbraio 1985 del Ministero della Sanità il codice dell attività è: Produzione e distribuzione del gas 1.B TECNOLOGIA DI BASE ADOTTATA NELLA PROGETTAZIONE Il processo di lavorazione consiste essenzialmente nella movimentazione e deposito in due serbatoi a pressione (uno cilindrico orizzontale tumulato ed uno sferico coibentato) di gas di petrolio liquefatto, e comprende le seguenti fasi: - rifornimento per mezzo di autobotti; - stoccaggio nei serbatoi;

25 Deposito di GPL di Lecce pag miscelazione del prodotto; - imbottigliamento, spedizione o deposito temporaneo delle bombole piene; - spedizione del G.P.L. sfuso per mezzo di autobotti. La tecnologia di base adottata è pertanto relativamente semplice, sperimentata e conosciuta. 1.B FUNZIONAMENTO DELL'IMPIANTO 1.B Descrizione dello schema a blocchi Le attività che si svolgono presso il deposito, con riferimento allo schema a blocchi di pagina seguente, sono le seguenti: a) rifornimento di GPL nei serbatoi di stoccaggio da autobotti dalla capacità media di 20 tonnellate. L operazione avviene mediante travaso con l uso di compressori che, aspirando la fase gassosa da un serbatoio fisso, la inviano nella parte alta dell autobotte da scaricare; b) eventuali stoccaggi di propano e butano possono essere miscelati per dare luogo ad una miscela desiderata;

26 Deposito di GPL di Lecce pag. 16 SCHEMA DI PROCESSO A BLOCCHI CARICO Ambiente Stoccaggio e miscelazione in serbatoi Carico/Scarico ATB Sale Pompe e Compressori Ambiente SCARICO Ambiente Giostra pesatura e riempimento bombole Deposito bombole piene Scarico bombole vuote Spedizione bombole piene Ambiente Arrivo bombole Movimentato annuo (tr) Temperatura ( C) Pressione (bar) Portata (mc/h)

27 Deposito di GPL di Lecce pag. 17 c) travaso in bombole idonee al contenimento del GPL allo stato liquido, della capacità da 10 a 25 Kg, riempite a mezzo di giostra a bilance e della capacità da 62 Kg a mezzo bilancia fissa. A riempimento ultimato, le bombole vengono immagazzinate temporaneamente nell apposita area designata nel locale imbottigliamento; d) caricamento di autobotti della capacità media di 6 t destinate al rifornimento di piccoli serbatoi installati presso la clientela. Le operazioni avvengono a mezzo pompe installate in sala pompe GPL; e) spedizione bombole piene, a mezzo autocarri. 1.B Regimi di temperatura pressione e portata Le temperature del GPL sono sostanzialmente quelle ambientali, salvo lievi variazioni dovute all'inerzia termica conseguente alla rilevante quantità stoccata nei serbatoi. Le pressioni del GPL all'interno dei serbatoi e tubazioni sono quelle corrispondenti alla tensione di vapore saturo relativo alla temperatura ambientale. Modesti incrementi di temperatura e pressione possono essere determinati, oltre che dall'irraggiamento solare, da pompe e compressori durante le fasi di movimentazione del GPL. Le portate massime di movimentazione sono quelle determinate dalle pompe e compressori in uso presso l'impianto (24 m 3 /h massimo per le pompe e 60 m 3 /h massimo per i compressori). Si rinvia allo Schema Blocchi di cui al punto precedente per ulteriori dettagli.

28 Deposito di GPL di Lecce pag B Caratteristiche principali dell'impianto Lo stabilimento, rappresentato in planimetria in Allegato n. 5, è costruito su un'area di forma trapezoidale della superficie complessiva di m 2 circa e comprende le seguenti principali apparecchiature e costruzioni: - n. 1 serbatoio di stoccaggio del GPL, cilindrico, orizzontale, installato in tumulo, avente una capacità geometrica di 150 m 3 ; - n. 1 serbatoio di stoccaggio del GPL, sferico, installato fuori terra e coibentato, con una capacità geometrica di 500 m 3 ; - n. 1 sala pompe e compressori per la movimentazione del GPL, costituita da un locale completamente aperto, dotato di tettoia di copertura. In essa sono installate le seguenti apparecchiature: n. 3 pompe centrifughe, destinate ad inviare il GPL alle apparecchiature del reparto d'imbottigliamento ed al punto di travaso per il carico delle autobotti; n. 2 compressori alternativi, destinati allo scarico del GPL dalle autobotti; - n. 1 punto di travaso autocisterne, dotato di bracci metallici per la fase liquida e per la fase gas. Esso è utilizzato sia per le operazioni di carico, sia per quelle di scarico del GPL; - n. 1 capannone nel quale sono sistemate le attrezzature per il riempimento delle bombole ed il deposito temporaneo delle bombole piene e vuote;

29 Deposito di GPL di Lecce pag n. 1 sala pompe antincendio, nella quale sono installate n. 2 motopompe da 300 m 3 /h a 7.5 bar (una principale e l altra di riserva), una pompa di pressurizzazione della rete idrica ed una motopompa, con una portata di 40 m 3 /h ed una prevalenza di 22 bar, per l immissione di acqua nei serbatoi in caso d emergenza; - n. 1 serbatoio verticale, metallico da 500 m 3 di capacità, costituente la riserva idrica antincendio; - n. 1 edificio, adiacente all'ingresso sul lato destro dello stesso, destinato ad uffici e Sala Controllo. - n. 1 edificio, situato sul lato opposto dell edificio precedente, destinato a uffici ed alloggio del custode. - edifici destinati a servizi quali: Magazzini, Archivio, Quadro elettrico, Servizi maestranze. - n. 1 area di sosta delle autobotti in attesa di carico o scarico o per parcheggio notturno; - n. 3 aree dedicate allo stoccaggio di bombole vuote non bonificate. 1.B Serbatoi stoccaggio del GPL Per lo stoccaggio del G.PL, lo stabilimento dispone di n 2 serbatoi, di cui uno sferico, installato fuori terra e coibentato, avente una capacità geometrica di 500 m 3 ed uno,

30 Deposito di GPL di Lecce pag. 20 cilindrico, ad asse orizzontale, installato in tumulo, avente una capacità geometrica di 150 m 3. Le caratteristiche principali dei serbatoi sono riportate nella seguente tabella. Tabella delle caratteristiche dei serbatoi di stoccaggio G.P.L. Serb. Tipo Capacit à Diam. Lungh. Pressione Prog. Temperatur a progetto mc m m bar C S1 Sferico / 10,5* -10/+50 S2 Cilindrico orizzontale /+50 * utilizzato per lo stoccaggio di miscela A e A1 La capacità totale geometrica è di 650 m 3. Il serbatoio sferico è sistemato su palificazioni metalliche protette dal fuoco mediante gettata di calcestruzzo di grosso spessore. Esso è protetto, sulla superficie esterna, con materiale coibente in modo da garantire la resistenza strutturale ed evitare il raggiungimento al suo interno delle condizioni critiche di temperatura, in accordo alle prescrizioni contenute della regola tecnica del D.M. del L area sottostante e circostante il serbatoio sferico è delimitata da un cordolo in cemento e dotata di una pavimentazione impermeabile con pendenze idonee al convogliamento di eventuali spandimenti di G.P.L. verso una vasca di raccolta, tramite opportune canalette. Il serbatoio è protetto da un impianto fisso di raffreddamento ad acqua nebulizzata.

31 Deposito di GPL di Lecce pag. 21 Il serbatoio cilindrico è installato in tumulo sopra al livello del suolo ed è dotato di due selle metalliche ancorate su plinti in cemento armato. La copertura del serbatoio è eseguita come richiesto dal D.M. del 13/10/1994, Titolo V, punto Il serbatoio è provvisto di un rivestimento costituito da materiale idoneo (bitumi, catrami, resine elastomeri, ecc.), che possiede adeguati requisiti di resistività elettrica, aderenza, plasticità, resistenza meccanica, impermeabilità, etc. ed inoltre protetto da un impianto di protezione catodica. 1.B Connessioni al serbatoio sferico Il serbatoio sferico è collegato alle seguenti linee dell impianto GPL, come rappresentato nello "Schema di flusso impianto G.P.L." (Allegato n. 6): - linea da 4" d'aspirazione del prodotto in fase liquida; - linea da 3" per il trasferimento del prodotto nel serbatoio dal punto di travaso; - linea da 2" d'aspirazione in fase gas e d'equilibrio delle pressioni; - linea da 2 di spurgo e prelievo campioni. Tutte le suddette linee dell impianto GPL, ad eccezione del collettore degli spurghi, sono dotate di due valvole d intercettazione a sfera, a passaggio totale, di cui una manuale e l'altra pneumatica telecomandata. Le valvole pneumatiche sono del tipo aria apre / mancanza d'aria chiude. La chiusura contemporanea delle valvole pneumatiche è attuata automaticamente dall intervento del sistema di rilevamento fughe di gas e del sistema di rilevamento d incendio, oppure manualmente tramite i pulsanti d'emergenza installati in varie aree dell impianto.

32 Deposito di GPL di Lecce pag. 22 La chiusura delle singole valvole può essere attuata per mezzo di comandi posti su un quadro di comando, dotato d'indicazione della condizione di chiusura od apertura di ogni singola valvola di blocco. La linea di spurgo è dotata di valvola d intercettazione manuale e di valvola da ¾ del tipo con ritorno a molla nella posizione di chiusura quando cessa l intervento dell operatore (dead - man). Sulla tubazione d aspirazione del liquido, nel tratto compreso tra la valvola manuale e la valvola pneumatica, si innesta la linea da 2" d'immissione acqua nel serbatoio in caso d emergenza. Tutte le valvole ubicate in zona critica sono di tipo fire-safe e dotate di certificazione. 1.B Connessioni al serbatoio tumulato Il serbatoio tumulato è collegato, con giunto dielettrico, alle seguenti linee dell impianto GPL, come rappresentato nello "Schema di flusso impianto GPL" (Allegato n. 6): - linea da 6" d'aspirazione del prodotto dal fondo del serbatoio. La tubazione, nel tratto tumulato, è dotata di doppia parete, con sfiato e drenaggio dell'intercapedine. Essa è inoltre munita di un misuratore di pressione con indicazione ed allarme di alta pressione nell'intercapedine; - linea da 3" per il riempimento dei serbatoi, posta su un passo d'uomo del serbatoio; - linea da 2", di aspirazione del vapore da parte dei compressori, durante le operazioni di scarico delle autobotti dal punto di travaso. La connessione è posta su un passo d'uomo del serbatoio; - linea da 2", adibita sia al ritorno del vapore dal punto di travaso durante il carico delle botticelle. La connessione è anch'essa posta su un passo d'uomo del serbatoio.

33 Deposito di GPL di Lecce pag. 23 Tutte le suddette linee dell impianto GPL sono dotate di due valvole d intercettazione a sfera, a passaggio totale, di cui una manuale e l'altra pneumatica telecomandata. Le valvole pneumatiche sono del tipo aria apre / mancanza d'aria chiude. La chiusura contemporanea delle valvole pneumatiche è attuata automaticamente dall intervento del sistema di rilevamento fughe di gas e del sistema di rilevamento d incendio, oppure manualmente tramite i pulsanti d'emergenza installati in varie aree dell impianto. La chiusura delle singole valvole può essere attuata per mezzo di comandi posti su un quadro di comando, dotato d'indicazione della condizione di chiusura od apertura di ogni singola valvola di blocco. Le valvole pneumatiche sono dotate di volantino per permetterne la manovra manuale in assenza d'aria dalla rete. La linea di spurgo da 1" del serbatoio si stacca dalla tubazione d'aspirazione del liquido, nel tratto a valle della valvola pneumatica. Essa è dotata di valvola d intercettazione manuale e di valvola da ¾ del tipo con ritorno a molla nella posizione di chiusura quando cessa l intervento dell operatore (dead - man). Dalla linea di spurgo, a valle della valvola manuale, si stacca anche una tubazione da ½, anch essa equipaggiata con valvola a sfera manuale, per il prelievo campione. Sulla tubazione d aspirazione del liquido, nel tratto compreso tra la valvola manuale e la valvola pneumatica, si innesta la linea da 2" d'immissione acqua nel serbatoio in caso d emergenza. Tutte le valvole ubicate in zona critica sono di tipo fire-safe e dotate di certificazione. 1.B Strumentazione dei serbatoi I serbatoi di stoccaggio sono dotati, ciascuno, della seguente strumentazione:

34 Deposito di GPL di Lecce pag. 24 Serbatoio sferico : o misuratori continui di livello, temperatura e pressione con indicazione in Sala Controllo; o blocco indipendente di altissimo livello con blocco automatico del riempimento. Serbatoio tumulato : o misuratori continui di livello, temperatura e pressione con indicazione in Sala Controllo. Il blocco di altissimo livello, con blocco automatico del riempimento, è derivato dal misuratore di livello; o bindella metrica. Tutte le connessioni di strumentazione sono dotate di valvola d'intercettazione manuale. 1.B Valvole di sicurezza I serbatoi sono provvisti di valvole di sicurezza a molla interna, realizzate conformemente alle norme sugli apparecchi a pressione, omologate ed ammesse all esercizio dall ISPESL. Nella tabella che segue sono riportate le caratteristiche delle valvole di sicurezza dei serbatoi.

35 Deposito di GPL di Lecce pag. 25 Caratteristiche valvole di sicurezza Serb. Valvole Tipo Diametro o rif. Quota emissione Tipo valvola di Pressione taratura n n mm dal mant. dal suolo bar S1 4 S2 2 SACIGAS H280 SACIGA S H a molla 10, a molla 17,65 Le valvole di sicurezza del serbatoio tumulato sono escludibili singolarmente. Quelle del serbatoio sferico sono escludibili due per volta. 1.B Sala pompe e compressori Il locale pompe e compressori, costituito da una piazzola in cemento, privo di pareti e protetto da sola tettoia di copertura, è indicato nella planimetria in Allegato n. 5, nei pressi del serbatoio tumulato. Nel locale sono sistemati i macchinari, le cui caratteristiche principali sono riportate nella tabella che segue. I compressori sono dotati di valvole di sicurezza sulle linee di mandata e protetti da separatore di liquido sulla linea di aspirazione con dispositivo di blocco dell'aspirazione per alto livello di liquido nel separatore. Le pompe sono dotate di valvola di non ritorno sulle mandate e di linea di by-pass tra tubazione di mandata ed aspirazione, dotata di valvola di sfioro in grado di garantire automaticamente ed in ogni circostanza una portata compatibile con le caratteristiche della pompa.

36 Deposito di GPL di Lecce pag. 26 Tabella pompe e compressori ubicati nella sala pompaggio Sigla Tipo di macchina Costruttore Portata Press. Servizio N. m 3 /h bar P1 Elettropompa orizzontale centrifuga STERLING CEHA Imbottigliamento P2 Elettropompa orizzontale centrifuga STERLING CEHA Imbottigliamento P3 Elettropompa orizzontale centrifuga STERLING CEHA Carico ATB ed imbottigliamento K1 Elettro-compressore alternativo CORKEN Mod * 12 trasferimento GPL K2 Elettro-compressore alternativo CORKEN Mod * 12 trasferimento GPL * capacità di spostamento di liquido. Le pompe inoltre possono essere azionate sia tramite un quadro di comando ubicato nella sala pompe e compressori che tramite una pulsantiera presso il punto di travaso. I compressori, come detto al paragrafo precedente, sono arrestati automaticamente dagli interruttori di massimo livello dei serbatoi di stoccaggio del GPL. Gli spurghi provenienti dalle pompe e dai compressori vengono inviati in zona sicura. 1.B Punto di travaso autocisterne Il punto di travaso viene utilizzato sia per lo scarico del GPL nei serbatoi di stoccaggio che per il carico del prodotto sfuso sulle botticelle, ed è dotato di n. 2 bracci metallici snodati rispettivamente per la fase liquida e la fase gas.

37 Deposito di GPL di Lecce pag. 27 In radice a ciascun braccio, sia sulla fase gassosa che sulla fase liquida, è posta una valvola manuale a sfera, una valvola pneumatica ON/OFF, del tipo "aria apre - mancanza d'aria chiude", Le terminazioni dei bracci fase liquida e fase gas sono dotate di dispositivo autosigillante in caso di strappo (Flip-Flap). Il tronchetto d estremità di ciascun braccio ha la linea di sfiato che termina in zona sicura, ad una quota di almeno 2 m al di sopra del piano di campagna. La piazzola di sosta delle autobotti al travaso è pavimentata in calcestruzzo, resa impermeabile e con pendenza dell 1% in modo da convogliare gli eventuali rilasci ad una canaletta collegata alla vasca di raccolta degli eventuali spandimenti di prodotto. Il punto di travaso è inoltre dotato delle seguenti attrezzature: n. 1 misuratore di portata massica ad effetto Coriolis tipo ISO MASS per il caricamento del prodotto; pulsante di emergenza; rilevatori di gas e d incendio; dispositivo capacitivo / resistivo di collegamento a terra dell autobotte sotto travaso, con consenso all avviamento delle apparecchiature di trasferimento solo in presenza di corretto collegamento alla rete di terra; impianto fisso di raffreddamento ad acqua nebulizzata, per la cui descrizione si rimanda al paragrafo 1.D ; cordolo alto 0.2 m, destinato a proteggere l operatore, le attrezzature ed i terminali delle linee di travaso da urti delle autobotti; La pesa delle ATB in transito nel deposito avviene mediante l utilizzo di un bilico posizionato esternamente allo stabilimento nell area del distributore di carburante.

38 Deposito di GPL di Lecce pag. 28 Il punto di travaso è stato dotato di un dispositivo per l intercettazione automatica del serbatoio mobile descritto al successivo punto 1.C B Tettoia riempimento e deposito delle bombole Le operazioni di riempimento e deposito temporaneo delle bombole vuote e piene avvengono in un apposita area avente in pianta le dimensioni di 25 m x 22 m, per una superficie totale di 550 m 2. La tettoia è supportata da una struttura in cemento armato. Il piano di calpestio sopraelevato a 0.85 m sulla quota del piazzale, per facilitare le operazioni di carico e scarico delle bombole, ed è chiuso sul lato posteriore e lateralmente nel punto dove è stata installata la rampa di svuotamento bombole, per permettere in gran parte dell'ambiente un'efficace ventilazione. Nell ambito della tettoia imbottigliamento si possono distinguere quattro zone: - zona di arrivo e deposito delle bombole vuote, aperta su tutti i lati; - zona d imbottigliamento, nella quale è installata una giostra a dodici postazioni per il riempimento di bombole da 10, 15, 20, 25 kg ed una bilancia fissa per il riempimento di bombole da 62 kg; - zona di carico automezzi e di deposito temporaneo delle bombole piene, nella quale, vengono depositate bombole per non più di 5 t; - zona di prova tenuta bombole piene;

39 Deposito di GPL di Lecce pag controllo del quantitativo, mediante pesa campione; zona di svuotamento delle bombole difettose. 1.B Descrizione delle apparecchiature utilizzate per l imbottigliamento GPL L imbottigliamento del GPL viene realizzato tramite le seguenti fasi di lavorazione: a) Ricezione bombole vuote da automezzi con scarico su ribalta sopraelevata; b) Primo controllo visivo delle bombole e loro smistamento, tramite nastro trasportatore; c) Riempimento delle bombole sulla giostra o su bilance semiautomatiche, con successivo controllo del grado di riempimento e della tenuta in vasca ad acqua con scarto bombole non idonee; d) Trasferimento delle bombole idonee alla zona destinata al carico ed alla loro sistemazione sugli automezzi; e) Svuotamento su apposita rampa delle bombole difettose o sovrariempite con pompa volumetrica di svuotamento e rilancio del liquido al serbatoio; f) Invio, a mezzo automezzi, delle bombole scartate a società terze.

40 Deposito di GPL di Lecce pag. 30 a) Caratteristiche bilance La giostra è munita di 12 bilance, ciascuna dotata di blocco automatico di riempimento della bombola. Il dispositivo di blocco è settato sulla base della tara e del peso finale desiderato, mediante cursori rotanti sul quadrante della bilancia che attivano relais pneumatici. Il sistema di blocco è costituito da una valvola a comando pneumatico posta alla radice del tubo flessibile di carico comandata dai relais attivati dall indice delle bilance. In caso di mancanza di aria compressa la valvola pneumatica chiude. b) Caratteristiche pistole pneumatiche Ciascuna postazione di carico è equipaggiata con con due pinze pneumatiche, una per rubinetto a volantino manuale e una per rubinetto a valvola verticale, per agganciare le bombole munite di valvola a rubinetto esterna. Tali pistole sono montate all estremità di tubi flessibili per il GPL, e supportano il tubicino in plastica dell aria compressa di azionamento. L aggancio delle pinze per rubinetto a volantino è effettuato manualmente mediante l azionamento di una apposita leva. Lo sgancio, sempre manuale, viene effettuato ancora tramite l apposita leva dopo aver chiuso il rubinetto della bombola. L azionamento della pinza ad attacco verticale, utilizzata per il riempimento delle bombole valvolate, avviene manualmente tramite un selettore pneumatico. c) Controllo peso e tenuta bombole piene Il grado di riempimento delle bombole è monitorato dalla bilancia di pesatura controllata dall operatore addetto.

41 Deposito di GPL di Lecce pag. 31 Verifiche di precisione della bilancia sono effettuate con cadenza giornaliera. Il controllo della tenuta delle bombole piene è realizzata mediante immersione delle bombole piene in vasca. d) Area di svuotamento bombole scartate ai controlli Nel locale imbombolamento è predisposta un area per lo svuotamento delle bombole che dispone di n. 4 postazioni. In tale area vi è un collettore in acciaio a cui sono collegate con manichette le bombole montate capovolte. Le bombole, capovolte, vengono collegate con un tubo flessibile ad un collettore, munito di indicatore di passaggio, a sua volta collegato ad una pompa volumetrica. La pompa che rilancia il GPL al serbatoio di stoccaggio ha le seguenti caratteristiche: Tipo di macchina Num Costruttore Sigla Portata Preval. Servizio mc/h bar volumetrica 1 / / Recupero GPL 1.B Tubazioni impianto G.P.L. Tutte le tubazioni, il cui percorso è rappresentato nella planimetria in Allegato n. 7, sono progettate per una pressione di 40 bar. I criteri di progetto delle tubazioni sono riportati nel seguito: a) la pressione di progetto di 40 bar è superiore alla somma della pressione di progetto dei serbatoi collegati, dei carichi idrostatici e della massima prevalenza delle pompe di trasferimento;

42 Deposito di GPL di Lecce pag. 32 b) le temperature massima e minima di progetto sono uguali a quelle fissate per i serbatoi dal fabbricante, seguendo le norme ISPESL; c) le tubazioni per la movimentazione del prodotto sono in acciaio al carbonio; d) le connessioni tra i vari tratti di tubazione sono eseguite mediante saldature di testa. Le connessioni con le apparecchiature (serbatoi, pompe, valvole) sono flangiate; Le tubazioni sono sistemate prevalentemente fuori terra, protette da eventuali urti, ed i tratti di tubazione che attraversano aree interessate dalla viabilità sono sistemate in cunicolo ispezionabile riempito di sabbia. 1.B Vasche raccolta rilasci Nel deposito sono presenti due vasche, posizionate in zona sicura, per la raccolta di eventuali rilasci rispettivamente dall area del serbatoio sferico e da quella del punto di travaso. La prima vasca, sistemata nei pressi del serbatoio sferico, è destinata a ricevere gli eventuali spandimenti provenienti dalla superficie cementata e delimitata da cordolo di protezione, sottostante al serbatoio sferico, tramite canaletta a copertura carrabile. La seconda, sistemata vicino alla recinzione nei pressi della tettoia di manutenzione delle bombole, è collegata, tramite canaletta a copertura carrabile, alla piazzola in cemento del punto di travaso. Le due vasche interrate sono costruite in cemento armato ed hanno le seguenti dimensioni: - per il serbatoio sferico: 6 m x 3 m x 0.8 m di profondità;

43 Deposito di GPL di Lecce pag per il punto di travaso: 5 m x 3 m x 0.8 m di profondità. Si sottolinea comunque che l analisi di rischio, di cui al punto 1.C.1., evidenzia che non vi sono scenari incidentali credibili a cui sono connessi ingenti rilasci di GPL liquido né associati al serbatoio sferico, né al punto di travaso. 1.B Riserva idrica La riserva idrica antincendio è costituita da n 1 serbatoio metallico, cilindrico ad asse verticale, avente una capacità di 500 m 3. Esso è sistemato in prossimità della sala pompe antincendio. Le dimensioni del serbatoio sono le seguenti: - diametro 9 m; - altezza 8 m. 1.B Sala pompe antincendio La sala pompe antincendio ha una superficie in pianta di circa 25 m 2 ed è situata nei pressi del serbatoio di riserva idrica. All'interno del locale sono sistemate le seguenti apparecchiature dell impianto idrico antincendio: - n. 1 motopompa, con una portata di 300 m 3 /h ed una prevalenza di 7.5 bar, avente funzione di pompa principale;

44 Deposito di GPL di Lecce pag n. 1 motopompa, con una portata di 300 m 3 /h ed una prevalenza di 7.5 bar, avente funzione di pompa di riserva; - n. 1 elettropompa di pressurizzazione dell anello idrico antincendio; - n. 1 motopompa, con una portata di 40 m 3 /h ed una prevalenza di 22 bar, per l immissione di acqua nei serbatoi in caso d emergenza. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 1.D La sala pompe antincendio è protetta, da incendi ed esplosioni, da un muro di schermo, la cui funzionalità è garantita sotto l'effetto dell'irraggiamento termico (almeno REI 120) e dell'onda di pressione del massimo evento ipotizzabile (almeno 0.3 bar). Il muro di schermo è stato costruito in cemento armato ed è sistemato a protezione dei due lati della sala pompe rivolti verso i serbatoi. La valutazione del rischio associato all attività in esame comunque evidenzia che non sono attesi né fenomeni di irraggiamento stazionario né di sovrapressioni conseguenti a UVCE. 1.B Sala Controllo La Sala Controllo è sistemata adiacente al fabbricato uffici, come riportato nella "Planimetria sistemi di sicurezza" (Allegato n. 8). Essa ha strutture resistenti al fuoco almeno REI 120. Le pareti, il vetro della finestra fissa e la porta d accesso sono adatte a sopportare una pressione dell'onda d'urto non inferiore a 0.3 bar. La Sala Controllo è inoltre pressurizzata mediante un aspiratore a muro, che preleva l'aria dall'esterno.

45 Deposito di GPL di Lecce pag. 35 La pressurizzazione prevede una ventilazione che garantisce n. 6 ricambi d aria per ora, generando una pressione interna di circa bar. La pressione viene regolata per mezzo di alette calibrate, che permettono l'uscita dell'aria verso l'esterno. L'accensione e lo spegnimento del ventilatore è regolato da un timer, che ne consente il funzionamento durante tutto l'orario di lavoro. 1.B Altri edifici Nell'area del deposito sono presenti anche i seguenti edifici: - palazzina uffici, sistemata presso l'ingresso, avente una superficie di circa 80 m 2. Nel locale trovano posto gli uffici commerciali; - abitazione del custode; - edificio adibito ad archivio e magazzino e nel quale è ricavato un locale per il quadro elettrico generale. 1.B Area di sosta autobotti Nell impianto è presente un area di sosta per autobotti, in attesa di carico o per parcheggio notturno delle stesse, posizionata nella parte dell impianto posta in prossimità dell uscita di emergenza. L area di sosta è stata contrassegnata con segnaletica orizzontale di colore giallo ed occupa una superficie di circa 270 m 2.

46 Deposito di GPL di Lecce pag B Distributore stradale GPL Nell'area antistante l ingresso allo stabilimento è in funzione un distributore stradale di GPL per autotrazione ad uso pubblico, di proprietà della stessa EMMEPIGAS. Il distributore e le relative apparecchiature non fanno parte del deposito e sono da esso indipendenti. 1.B Aree stoccaggio bombole vuote non bonificate Lo stoccaggio delle bombole vuote non bonificate è realizzato all interno del deposito in n. 3 distinte aree, individuate nell Allegato n. 5: l area n. 1, nell area ex magazzino, è dedicata allo stoccaggio di bombole vuote non bonificate per un quantitativo massimo di 5t; l area n. 2, sotto tettoia, è dedicata allo stoccaggio di bombole vuote non bonificate per un quantitativo massimo di 5t; l area n. 3, ad ovest del Locale Imbottigliamento e completamente all aperto, è dedicata allo stoccaggio di bombole vuote non bonificate per un quantitativo massimo di 10t;

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