S.r.l. ULTRAGAS C.M. SpA. Deposito di GPL di Lecce. Rapporto di Sicurezza. (art. 8, comma 7, lettera a del D. Lgs. 334/99)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "S.r.l. ULTRAGAS C.M. SpA. Deposito di GPL di Lecce. Rapporto di Sicurezza. (art. 8, comma 7, lettera a del D. Lgs. 334/99)"

Transcript

1 S.r.l ULTRAGAS C.M. SpA Deposito di GPL di Lecce Rapporto di Sicurezza (art. 8, comma 7, lettera a del D. Lgs. 334/99) Ottobre 2010

2 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce RdS/2010 INDICE I INDICE A PREMESSA pag 2 A.1 Finalità dell aggiornamento pag 2 A.2 Contenuti dell aggiornamento pag 2 A.3 Sistema di Gestione della Sicurezza pag 3 SEZIONE 1.A.1 DATI IDENTIFICATIVI ED UBICAZIONE pag 4 DELL IMPIANTO 1.A.1.1 DATI GENERALI pag 5 1.A RAGIONE SOCIALE ED INDIRIZZO DEL pag 5 FABBRICANTE 1.A DENOMINAZIONE ED UBICAZIONE DEL pag 6 DEPOSITO - DIRETTORI RESPONSABILI 1.A Ubicazione pag 6 1.A Direttore Responsabile pag 7 1.A RESPONSABILE DELLA PROGETTAZIONE pag 7 ESECUTIVA 1.A RESPONSABILE DELL ESECUZIONE DEL RAPpag 7 PORTO DI SICUREZZA 1.A.1.2 LOCALIZZAZIONE E IDENTIFICAZIONE DELLO pag 9 STABILIMENTO 1.A COROGRAFIA DELLA ZONA pag 9 1.A POSIZIONE DELL IMPIANTO pag 10 1.A ALTRI DISEGNI pag 10 SEZIONE 1.B.1 INFORMAZIONI RELATIVE ALL IMPIANTO pag 11 1.B.1.1 STRUTTURA ORGANIZZATIVA pag 12

3 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce RdS/2010 INDICE II 1.B GRAFICO DELL ORGANIZZAZIONE pag 12 1.B ENTITÀ DEL PERSONALE pag 14 1.B QUALIFICA AZIENDALE E PROFESSIONALE DEL pag 15 PERSONALE 1.B Requisiti di addestramento pag 15 1.B.1.2 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA pag 16 1.B ATTIVITÀ SOGGETTE ALL ART. 8 DEL D.L.VO pag /99 1.B CODICE DI ATTIVITA pag 16 1.B TECNOLOGIA DI BASE ADOTTATA NELLA pag 17 PROGETTAZIONE DEL PROCESSO 1.B Impianti similari pag 17 1.B FUNZIONAMENTO DELL IMPIANTO pag 18 1.B Descrizione dello schema a blocchi pag 18 1.B Regimi di temperatura, pressione e portata pag 21 1.B Caratteristiche principali dell impianto pag 22 1.B Serbatoi di stoccaggio GPL pag 24 1.B Connessioni dei serbatoi pag 26 1.B Coibentazione dei serbatoi pag 28 1.B Area pompe e compressori GPL pag 29 1.B Dislocamento pag 30 1.B Punti di travaso pag 31 1.B Locale adibito alle operazioni di riempimento e deposito delle bombole pag 32 1.B Descrizione delle apparecchiature utilizzate per pag 35 l imbottigliamento GPL 1.B Verniciatura, granigliatura, e collaudo bombole pag 38 1.B Locale pompe antincendio e riserva idrica pag 38

4 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce RdS/2010 INDICE III 1.B Deposito vernici pag 38 1.B Palazzina uffici e abitazione custode pag 39 1.B Altri edifici pag 39 1.B Viabilità interna pag 39 1.B Distanze di sicurezza pag 40 1.B Cabina elettrica e diesel generatore di emergenza pag 40 1.B CAPACITÀ PRODUTTIVE DELL IMPIANTO pag 40 1.B INFORMAZIONI RELATIVE ALLE SOSTANZE pag TRATTATE 45 1.B /1.B Identificazioni e dati delle sostanze pag 45 1.B Fasi dell attività in cui le sostanze possono pag intervenire 45 1.B Quantità massime effettive previste pag 45 1.B Comportamento fisico-chimico nelle condizioni di pag normale utilizzazione 46 1.B Forme in cui il GPL può presentarsi o trasformarsi pag in caso di anomalia 46 1.B ALTRE SOSTANZE IN DEPOSITO E LORO pag COMPORTAMENTO 46 1.B.1.3 ANALISI PRELIMINARE PER L INDIVIDUAZIONE pag DELLE AREE CRITICHE 47 Metodo indicizzato per la categorizzazione pag dei depositi GPL 48 1.B CLASSIFICAZIONE DEL DEPOSITO E OSSERVAZIONI SUI RISULTATI DELL APPLICA- pag 153 ZIONE DEL METODO INDICIZZATO

5 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce RdS/2010 INDICE IV SEZIONE 1.C.1 SICUREZZA DELL IMPIANTO pag C.1.1 SANITÀ E SICUREZZA DELL IMPIANTO pag C PROBLEMI NOTI DI SANITÀ E SICUREZZA pag C Odorizzazione e denaturazione pag C Rischio per tossicità pag C Rischio di asfissia pag C Rischio criogenico pag C Rischio da prodotti di combustione pag C DATI STORICI SU IMPIANTI SIMILARI pag C Cause iniziatrici di eventi incidentali pag C Eventi principali all origine dei rilasci pag C Identificazione delle ipotesi incidentali mediante pag metodi deduttivi C.1.2 REAZIONI INCONTROLLATE pag C I FENOMENI CONNESSI CON IL RISCHIO GPL pag C Flash Fire e esplosioni da nubi di vapori pag C Incendi da pozza (pool-fire) pag C Dardi di fuoco (jet-fire) pag C Bleve e fireball pag C.1.3 DATI METEOROLOGICI E PERTURBAZIONI pag GEOFISICHE, METEREOMARINE E CERAUNICHE C DATI METEOROLOGICI pag C.1.3.2/1.C DATI SULLE PERTURBAZIONI NATURALI pag C.1.4 INTERAZIONE CON ALTRI IMPIANTI pag C INTERAZIONE IMPIANTO ALTRE AREE pag C.1.5 ANALISI DELLA SEQUENZA DEGLI EVENTI pag INCIDENTALI 185

6 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce RdS/2010 INDICE V 1.C STIMA DELLE PROBABILITà DI OCCORRENZA pag DELLE IPOTESI INCIDENTALI C Gli eventi incidentali marginali pag C Gli eventi incidentali non credibili pag C Dati statistici pag C STIMA DELLE PROBABILITà pag C Rilascio da piping pag C Rilascio da PSV pag C Rilascio da PSV per sovrapressione pag C Rilascio da PSV per sovrariempimento pag C Rottura compressore per sovrariempimento pag serbatoio C Rilascio dal serbatoio per rottura a freddo pag C Rilascio dagli organi di collegamento con i serbatoi pag mobili ai PT C Bleve del serbatoio mobile pag C Rilascio per rottura catastrofica macchinario di pag movimentazione C Riepilogo delle frequenze di accadimento pag C UBICAZIONE DEI PUNTI CRITICI DELL IMPIANTO pag C COMPORTAMENTO IN CASO DI INDISPONIpag BILITÀ DELLE RETI DI SERVIZIO C Mancanza energia elettrica pag C Indisponibilità aria compressa pag C Indisponibilità acqua di processo pag C Altre reti di servizio pag 221

7 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce RdS/2010 INDICE VI 1.C.1.6 STIMA DELLE CONSEGUENZE DEGLI EVENTI pag INCIDENTALI C CRITERI DI VALUTAZIONE DEL DANNO pag C MODELLISTICA INFORMATIZZATA pag C La dispersione di gas neutri e pesanti pag C DETERMINAZIONE DELL ENTITà DEI RILASCI pag C Premessa pag C Rilascio da PSV per scatto intempestivo pag C Rilascio da perdita da tenuta flangia pag C Rilasci al punto di travaso pag C Rilasci per rottura pompa pag C STIMA DELLE AREE DI DANNO pag C Rilascio da PSV da serbatoi di stoccaggio pag C Rilasci per perdita da tenuta flangia pag C Rilasci ai punti di travaso pag C Rilasci in sala pompe/compressori pag C COMPATIBILITÀ TERRITORIALE pag C.1.7 DESCRIZIONE DELLE PRECAUZIONI ASSUNTE pag PER PREVENIRE GLI INCIDENTI C PRECAUZIONI IMPIANTISTICHE E OPERATIVE pag C Organi di intercettazione pag C Valvole manuali di intercettazione pag C Valvole di non ritorno pag C Valvole di eccesso di flusso pag C Valvole pneumatiche ON/OFF GPL pag C Valvole pneumatiche su sistema antincendio pag C Valvole a blocco meccanico tipo Flip-Flap pag 252

8 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce RdS/2010 INDICE VII 1.C Valvole a blocco meccanico tipo dead man pag C Valvola di fondo installate sui vettori pag C Pulsanti di emergenza pag C Controllo automatizzato pag C Sistema di iniezione acqua ai serbatoi pag C Misure operative pag C C MISURE PER PREVENIRE RISCHI DOVUTI AD ERRORE UMANO PRECAUZIONI E COEFFICIENTI DI SICUREZZA ASSUNTI NELLA PROGETTAZIONE DELL IMPIANTO IN PREVISIONE DEGLI EVENTI DI CUI AL PUNTO 1.C CRITERI DI PROGETTAZIONE DI COMPONENTI CRITICI pag 259 pag C Premessa pag C Perturbazioni geofisiche pag C Perturbazioni meteomarine pag C Perturbazioni cerauniche pag C Inondazioni pag C Criteri di progettazione per la protezione al fuoco pag C.1.8 PRECAUZIONI PROGETTUALI E COSTRUTTIVE pag C CRITERI DI PROGETTAZIONE DI IMPIANTI ELETTRICI, DI STRUMENTAZIONE, CONTRO SCARICHE ATMOSFERICHE ED ELETTROSTATICHE pag C CRITERI DI PROGETTAZIONE DEI SISTEMI DI pag SCARICO DELLA PRESSIONE C Valvole di sicurezza dei serbatoi pag C Valvole di sicurezza per tubazioni pag 264

9 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce RdS/2010 INDICE VIII 1.C UBICAZIONE DEGLI SCARICHI FUNZIONALI pag C POSSIBILITÀ DI CONTROLLO DELLE VALVOLE DI pag SICUREZZA C CRITERI DI PROGETTAZIONE SERBATOI, pag RECIPIENTI E TUBAZIONI C Progettazione dei serbatoi pag C Altri recipienti a pressione pag C Progettazione delle tubazioni pag C PROTEZIONE DEI CONTENITORI DA AZIONI DI pag SOSTANZE CORROSIVE C DEPOSITO DI SOSTANZE CORROSIVE pag C SOVRASPESSORI DI CORROSIONE pag C CONTROLLO DELLE APPARECCHIATURE PER pag SOSTANZE CORROSIVE C DESCRIZIONE DEI SISTEMI DI BLOCCO PER LA pag MESSA IN SICUREZZA DELL IMPIANTO C Sistemi di blocco automatico del riempimento pag C Blocco per presenza fughe gas pag C Blocco per intervento pulsanti di emergenza pag C Blocco per rilevazione incendio pag C Sistema Flip-Flap pag C Blocco di messa a terra al punto di travaso pag C Frequenza di prova dei sistemi di blocco pag C PRECAUZIONI PER LUOGHI CHIUSI pag C VENTILAZIONE INTERNA DEI FABBRICATI pag C PROTEZIONE CONTRO URTO DI VEICOLI pag C.1.9 SISTEMI DI RILEVAMENTO pag 275

10 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce RdS/2010 INDICE IX 1.C SISTEMI DI RILEVAMENTO DI GAS INFIAMMABILI pag C Allarme gas pag C Sistemi di rilevazione incendi pag 276 SEZIONE 1.D.1 SITUAZIONI CRITICHE, CONDIZIONI DI pag EMERGENZA E RELATIVI APPRESTAMENTI D.1.1 SOSTANZE EMESSE IN CASO DI ANOMALIE DI pag FUNZIONAMENTO O D INCIDENTE D SOSTANZE EMESSE IN CASO DI PERDITA O DI pag ANOMALIE DI FUNZIONAMENTO D SOSTANZE EMESSE IN CASO DI INCENDIO pag D.1.2/1.D INTERAZIONE TRA GLI EFFETTI DELL INCENDIO O pag ESPLOSIONE E LE ZONE DI DEPOSITO GPL D.1.3 SISTEMI DI CONTENIMENTO pag D SISTEMA DI ALLONTANAMENTO E RACCOLTA pag RILASCI LIQUIDI DI GPL D.1.4 MANUALE OPERATIVO pag D Contenuti del manuale operativo pag D.1.5 SEGNALETICA DI EMERGENZA pag D Segnalazioni delle zone pericolose pag D Segnalazione dei fluidi nelle tubazioni pag D Segnalazione degli impianti per l emergenza pag D.1.6 FONTI DI RISCHIO MOBILI pag D TIPI DI FONTE DI RISCHIO pag D RECIPIENTI MOBILI PIENI pag D AUTOCISTERNE SOTTO TRAVASO OPPURE IN pag ATTESA DI TRAVASO 286

11 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce RdS/2010 INDICE X 1.D FONTI SECONDARIE MOBILI DI RISCHIO pag D.1.7 PRECAUZIONI CONTRO CEDIMENTI CATASTROFICI pag D Distanze di sicurezza interne pag D Muri di schermo pag D.1.8/1.D SISTEMI DI PREVENZIONE ED EVACUAZIONE IN pag CASO DI INCIDENTE D.1.9 RESTRIZIONI PER L ACCESSO ALL IMPIANTO pag D NORME DI ACCESSO pag D GUARDIANIA pag D RECINZIONI pag D ILLUMINAZIONE pag D IMPIANTO DI ALLARME ESTERNO pag D.1.10 MISURE CONTRO L INCENDIO pag D DESCRIZIONE IMPIANTI, ATTREZZATURE ED pag ORGANIZZAZIONE ANTINCENDIO D Impianto di pompaggio pag D Riserva idrica pag D Rete idrica antincendio pag D Impianti fissi di irrorazione acqua pag D Verifica di proporzionamento sistema idrico pag antincendio D Caratteristiche degli impianti fissi di pag raffreddamento D Definizione della massima portata d acqua e del pag sistema di pompaggio D Automazione e supervisione rete antincendio pag 299

12 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce RdS/2010 INDICE XI 1.D Programma di addestramento degli operatori e degli addetti all emergenza e verifiche periodiche pag 301 delle attrezzature antincendio 1.D DRENAGGIO ACQUA ANTINCENDIO pag D RISERVA IDRICA ED ESTINGUENTI pag D Riserva idrica e fonti di approvvigionamento pag D Attrezzatura mobile di estinzione pag D CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDI pag D ALTRI IMPIANTI DI ESTINZIONE pag D.1.11 SITUAZIONI DI EMERGENZA pag D PLANIMETRIA DI RIFERIMENTO pag D MEZZI DI COMUNICAZIONE pag D PRESIDI SANITARI pag D PROGRAMMA DI ADDESTRAMENTO PER pag L EMERGENZA D VIE DI FUGA ED USCITE DI SICUREZZA pag D PIANO DI EMERGENZA INTERNO pag D IDENTIFICAZIONE DEI RESPONSABILI IN CASO pag DI EMERGENZA 306 SEZIONE 1.E.1 IMPIANTI DI TRATTAMENTO, pag SMALTIMENTO E ABBATTIMENTO E.1.1 TRATTAMENTO E DEPURAZIONE ACQUA pag E RACCOLTA ACQUE E IMPIANTO DI DEPURAZIONE pag E RETE FOGNARIA E SBOCCHI pag E.1.2 SMALTIMENTO E STOCCAGGIO RIFIUTI pag E SMALTIMENTO RIFIUTI TOSSICI E NOCIVI pag 310

13 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce RdS/2010 INDICE XII 1.E STOCCAGGIO PROVVISORIO pag E.1.3 ABBATTIMENTO EFFLUENTI GASSOSI pag 311 SEZIONE 1.F.1 1.F.1.1 MISURE ASSICURATIVE DI GARANZIA PER I RISCHI MISURE ASSICURATIVE E DI GARANZIA PER I RISCHI pag 312 pag 313

14 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ ELENCO ALLEGATI Allegato n. 1: Indice del Sistema di Gestione della Sicurezza Allegato n. 2: Mappa scala 1:25000 Allegato n. 3: Allegato n. 4: Allegato n. 5: Allegato n. 6: Allegato n. 7: Allegato n. 8: Allegato n. 9: Mappa in scala 1:2000 della zona con individuazione degli insediamenti al contorno dello stabilimento Planimetria generale con distanze di sicurezza e viabilità interna Schema di flusso Schede di sicurezza propano e butano Schede di sicurezza gasolio, vernici e solventi Schede Analisi Storica Mappa in scala 1:1000 con indicazione delle aree di danno Allegato n. 10: Posizionamento rilevatori fughe gas, rilevatori d incendio e dispositivi di emergenza Allegato n. 11: Planimetria percorso tubazioni GPL e scarichi funzionali Allegato n. 12: Planimetria area antincendio Allegato n. 13: Schema funzionale sala pompe antincendio Allegato n. 14: Planimetria rete fognaria Allegato n. 15: Polizza assicurativa Allegato n. 16: Elementi per la pianificazione territoriale Appendice I Valutazione del rischio ai sensi del DM 15/05/96

15 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ A) PREMESSA A.1) Finalità dell aggiornamento Il presente documento è emesso ai sensi dell art. 8, comma 7, lettera a ) del D. Lgs. 334/99, come modificato dal D.Lgs 238/05, essendo trascorsi 5 anni dal precedente Rapporto di Sicurezza, datato Ottobre A.2) Contenuti dell aggiornamento Il Rapporto di Sicurezza è strutturato in accordo ai contenuti del DPCM 31/03/89 ed attualizzato alla luce dei contenuti del D. Min. Ambiente 15/05/96. Rispetto al precedente RdS, emesso nel Ottobre 2005, si riassumono nel seguito le varianti intervenute: sono stati aggiornati i nominativi del gestore e del Responsabile del Deposito. Rispetto all RdS/2005, ed in conformità ai contenuti del Sistema di Gestione della Sicurezza, la Valutazione del Rischio connesso con il deposito è stata sviluppata sia secondo il DPCM 31/03/89 che secondo i contenuti dell Appendice III del D.Min. Ambiente 15/05/96.

16 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Considerato che le aree di danno associate al deposito e valutate secondo il D.Min. Ambiente 15/05/96 risultano più estese rispetto a quelle valutate secondo il DPCM 31/03/89, la Verifica di Compatibilità Territoriale del deposito, ai sensi del DM. LL.PP. 09/05/2001, è stata sviluppata, con esito favorevole, con riferimento alle aree di danno di maggior estensione. A.3) Sistema di Gestione della Sicurezza La Ultragas CM SpA ha adottato ed attuato il Sistema di Gestione della Sicurezza a sostegno della propria Politica di prevenzione degli incidenti rilevanti, in ottemperanza a quanto disposto dall'art. 7 del D. Lgs. 334/99. Alla luce di quanto sopra, sono omessi nel seguito i dettagli in merito alle misure gestionali adottate, rinviando per approfondimenti al Sistema di Gestione della Sicurezza della Sicurezza (SGS) di cui si rimette l indice all allegato n. 1.

17 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ SEZIONE 1.A.1 DATI IDENTIFICATIVI ED UBICAZIONE DELL IMPIANTO

18 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ A.1.1 DATI GENERALI 1.A RAGIONE SOCIALE ED INDIRIZZO DEL FABBRICANTE La ragione sociale del deposito di cui al presente rapporto è : ULTRAGAS C.M. SpA. Indirizzo dello Stabilimento: Ultragas C.M. SpA Zona Industriale Località Surbo stazione - LECCE Gestore: Dott. Ing. Attilio Fontana. Sede Legale: Via Sicilia, ROMA

19 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ A DENOMINAZIONE ED UBICAZIONE DEL DEPOSITO DIRETTORE RESPONSABILE 1.A Ubicazione Lo stabilimento insiste su di un area del Comune di Lecce classificata industriale secondo il PRG. Lo stabilimento costruito su una superficie di circa m 2 è recintato con muro continuo alto 2,50 m. Lungo il muro di cinta del deposito, sul lato che si sviluppa parallelamente alla strada provinciale Varano-Lecce, esiste un ingresso principale, per il transito del personale e delle autobotti, e un ingresso secondario destinato ad uscita di emergenza. Entrambi i cancelli sono muniti di cancello motorizzato. In relazione all'ubicazione del deposito si rimanda all'allegato n. 2 evidenziante su un rilievo aereofotogrammetrico IGM in scala 1: il perimetro del deposito e l'area avente raggio di 5 Km intorno all'installazione. Coordinate Latitudine : N Longitudine : E

20 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ A Direttore Responsabile Il Direttore del Deposito è il P.I. Giuseppe Persano. 1.A RESPONSABILE DELLA PROGETTAZIONE ESECUTIVA La costruzione dell impianto è stata realizzata tra gli anni 1967 e 1968 e la progettazione esecutiva dello stesso è stata curata, a suo tempo, dall Ufficio Tecnico della Ultragas SpA. Di contro i lavori di ristrutturazione ed adeguamento sono stati progettati da primarie Società con il coordinamento dell Ufficio Tecnico della Ultragas C.M. SpA e sulla base del basic design approvato dalle competenti autorità. 1.A RESPONSABILE DELL'ESECUZIONE DEL RAPPORTO DI SICUREZZA In accordo all art. 8, comma 3 del D. Lgs. 238/2005, e come meglio precisato dalla Lettera Circolare Min. Interno Prot. n. DCPST/A4/RS/1000 del 26 Marzo 2007, si dichiara che il presente documento è stato redatto dalla:

21 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ IN.SI. Srl Ingegneria di Sicurezza Via Traccia a Poggioreale, Napoli, sulla base delle informazioni e della documentazione tecnica resa disponibile da Ultragas CM SpA nella persona del Gestore, che sottoscrive il presente documento ai sensi del DPR 445/2000. Sulla base di quanto sopra il presente documento è anche firmato dall Ing. C. F. Incorvaia, iscritto all Ordine degli Ingegneri della Provincia di Avellino al n. 1525, come Responsabile Esecutore del RdS.

22 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ A.1.2 LOCALIZZAZIONE E IDENTIFICAZIONE DELLO STABILIMENTO 1.A COROGRAFIA DELLA ZONA Nella mappa I.G.M. (allegato n. 2) in scala 1: è evidenziato il perimetro del deposito e sono visibili le aree circostanti entro un raggio di 5 km dal perimetro stesso. Gli elementi corografici abitativi, industriali e strutturali sono individuabili dalla mappa. Tenuto conto che la mappa non risulta aggiornata si è ritenuto opportuno procedere ad un aggiornamento della situazione al contorno del deposito esteso all ambito delle aree di danno valutate al punto 1.C Si rinvia per dettagli alla verifica di compatibilità territoriale di cui al punto 1.C

23 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ A POSIZIONE DELL'IMPIANTO Nella mappa (allegato n. 3) in scala 1:2.000 è evidenziata la posizione dell impianto e sono visibili le aree circostanti entro il raggio di 1000 m con riferimento al baricentro geometrico dell impianto stesso. Si rinvia all allegato n. 3 ed in particolare alla legenda che riporta l individuazione delle attività circostanti. 1.A ALTRI DISEGNI Si rimanda all'elenco allegati per le ulteriori planimetrie dell'impianto.

24 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ SEZIONE 1.B.1 INFORMAZIONI RELATIVE ALL IMPIANTO

25 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ B.1.1 STRUTTURA ORGANIZZATIVA 1.B GRAFICO DELL ORGANIZZAZIONE Nella figura di pagina seguente è indicata la struttura organizzativa del deposito. Il grafico mostra le linee di comunicazione e di interazione delle persone incaricate della conduzione dell impianto. Il Responsabile del Deposito è in possesso dei requisiti di cui al Titolo XIII del D.M. 13/10/94. Al Responsabile del Deposito fanno capo anche le attività di manutenzione, ispezione, prevenzione e sicurezza nell ambito dei compiti, ruoli e responsabilità definite nel Sistema di Gestione della Sicurezza.

26 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Organigramma dello Stabilimento Ultragas C.M. SpA di Lecce Resp. Servizio Costruzioni e Gestione Ing. Luigino Antonelli SEDE ROMA ~ Responsabile del Deposito Resp. Emergenza P.I. Giuseppe Persano Capo Area Michele Terracciano Capo Rampa Assistente Emergenza Eugenio Sparapano Ufficio Commerciale e Operativo Addetti Evacuazione Ufficio Amministrativo Operai Addetti Squadra di Emergenza Autisti

27 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ B ENTITÀ DEL PERSONALE L organico presso lo stabilimento è così suddiviso tra Responsabili ed Addetti ai vari reparti : Responsabile del Deposito n. 1 Impiegati commerciali ed amministrativi n. 6 Capo rampa n. 1 Operai n. 9 Totale personale in organico n. 17 Di queste, 10 lavorano in campo e le rimanenti negli uffici o all esterno. Le funzioni di custodia durante le ore silenti, sono svolte da un operaio residente nell interno del deposito. Al personale operativo sono demandate le seguenti funzioni: Trasporto con ATB Carico/scarico ATB Riempimento bombole Prevenzione e sicurezza

28 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ B QUALIFICA AZIENDALE E PROFESSIONALE DEL PERSONALE La qualifica del personale in organico risulta diversificata a seconda delle responsabilità e delle competenze specifiche svolte. In particolare il Responsabile del Deposito ha partecipato al corso di addestramento per la direzione dei depositi superando, con esito positivo, l esame finale. Pertanto, alla luce della normativa di cui al Titolo XIII del DM 13/10/94, il Sig. Giuseppe Persano possiede i requisiti richiesti. 1.B Requisiti di addestramento Il personale addetto agli impianti viene informato, formato ed addestrato in accordo ai contenuti del DMA 16/3/98. Periodicità e contenuti dei corsi costituiscono parte integrante del Sistema di Gestione della Sicurezza che prevede peraltro modalità particolari di addestramento nel caso dei nuovi assunti e/o cambio di mansioni. Tutto il personale addetto alla lotta antincendio è in possesso dell abilitazione ai sensi del D.M. del 13/10/94 del Ministero dell Interno.

29 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ B.1.2 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA 1.B Attività soggette all art. 8 del D. Leg.vo 334/99 L attività svolta nello stabilimento consiste nella ricezione, stoccaggio, miscelazione, imbottigliamento e spedizione (sfuso ed in bombole) di gas di petrolio liquefatti. La quantità di GPL potenzialmente presente nel deposito è superiore a quanto previsto all Allegato I Parte I colonna 3 GPL del D. Leg.vo 334/99, come modificato dal D. Leg.vo 238/2005, ovvero superiore a 200 t. 1.B Codice di attività Secondo la classificazione dell allegato IV del D.M. 21 febbraio 1985 del Ministero della Sanità il codice dell attività è: Produzione e distribuzione del gas

30 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ B TECNOLOGIA DI BASE ADOTTATA NELLA PROGETTAZIONE DEL PROCESSO Il processo di lavorazione svolto nello stabilimento, finalizzato alla commercializzazione del gas di petrolio liquefatto, consiste essenzialmente nella esecuzione delle seguenti operazioni: ricezione e stoccaggio; miscelazione; carico ATB; riempimento spedizione e manutenzione bombole. La tecnologia di base adottata è pertanto relativamente semplice, sperimentata e conosciuta. 1.B Impianti similari La Ultragas C.M. SpA è una società che opera dal dopoguerra nell ambito del territorio nazionale nelle attività di commercializzazione del GPL (approvvigionamento, stoccaggio e distribuzione). E quindi una struttura che ha avuto modo di acquisire una profonda conoscenza in materia di sicurezza realizzando ed esercendo n. 10 depositi di GPL, distribuiti sul

31 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ territorio nazionale, ed adeguando continuamente gli stessi alle misure tecnicogestionali che la tecnologia ha reso disponibili nel corso dei decenni. 1.B FUNZIONAMENTO DELL IMPIANTO 1.B Descrizione dello schema a blocchi Le attività che si svolgono presso il deposito con riferimento allo schema a blocchi di pagina seguente sono le seguenti: rifornimento di GPL nei serbatoi di stoccaggio da autobotti dalla capacità media di 20 tonnellate. L operazione avviene mediante travaso con l uso di compressori che, aspirando la fase gassosa da un serbatoio fisso, la inviano nella parte alta dell autobotte da scaricare; eventuali stoccaggi di propano e butano possono essere miscelati per dare luogo ad una miscela desiderata; travaso in bombole idonee al contenimento del GPL allo stato liquido, della capacità da 10 a 25 Kg. Le bombole vengono riempite a mezzo di giostra a bilancia o bilancia fissa, mediante macchinario installato in sala pompe ed, a riempimento ultimato, immagazzinate temporaneamente nell apposita area

32 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ designata nel locale imbottigliamento o confezionate in pallets e stoccate nell area antistante il capannone imbottigliamento; caricamento di autobotti della capacità media di 6 t destinate al rifornimento di piccoli serbatoi installati presso la clientela. Le operazioni avvengono a mezzo pompe installate in sala pompe GPL; manutenzione e collaudo bombole; spedizione bombole piene, a mezzo autocarri.

33 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Schema di processo a blocchi Stoccaggio e miscelazione in serbatoi A B Carico/Scarico ATB Sala pompe e compressori C Giostra pesatura e riempimento bombole Deposito bombole piene Manutenzione Scarico Spedizione bombole vuote bombole vuote bombole Arrivo bombole NOTA : Per i regimi di pressione, temperatura e portata si rimanda alla tabella seguente.

34 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ B Regimi di temperatura, pressione e portata Si rimanda alla tabella seguente che fa riferimento allo schema a blocchi di cui al punto precedente. Regime di pressione, temperatura e portata Riferimento schema a blocchi Servizio P (bar) T ( C) Q (mc/h) massima A B Stoccaggio GPL Tensione di vapore -10/+50 N.A. Carico GPL 9 Ambiente 60 Scarico GPL 9 Ambiente 75 C Riempimento bombole 18 Ambiente 15

35 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ B Caratteristiche principali dell impianto Lo stabilimento, rappresentato in planimetria in allegato n. 4, comprende le seguenti principali installazioni : parco serbatoi cilindrici orizzontali fuori terra coibentati per lo stoccaggio di GPL, composto da n. 5 serbatoi fuori terra di cui n. 3 da 150 mc e n. 2 da 100 mc; n. 1 sala pompe/compressori GPL per la movimentazione del prodotto; n. 2 punti di travaso GPL per le operazioni di travaso; capannone d imbottigliamento e deposito bombole piene e vuote, sopraelevato di circa 1 m sul piano stradale; uno stoccaggio pallettizzato bombole piene; un area destinata al parcheggio temporaneo delle ATB in attesa di travaso; catena aerea per il trasporto delle bombole tra il capannone d imbottigliamento e l area di collaudo/verniciatura/granigliatura; un capannone in cui sono presenti l impianto di collaudo bombole, la granigliatrice, un area per la verniciatura delle bombole e l impianto di depurazione acqua; n. 1 edificio adibito ad uffici, archivi e abitazione del custode del deposito;

36 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ cabina elettrica di trasformazione; n. 1 locale sala pompe antincendio; riserva idrica d acqua antincendio, costituita da due vasche da 415 m 3 cadauna e da una vasca interrata da 100 m 3 sottostante il locale officina; locale compressori aria; locale generatore DIESEL d emergenza; deposito vernici e rifiuti speciali; locali vari adibiti a magazzino. Ulteriori dettagli su infrastrutture presenti si rimanda alla planimetria e legenda di cui in all allegato 4.

37 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ B Serbatoi di stoccaggio GPL Il parco serbatoi è costituito da n. 5 serbatoi fuori terra coibentati le cui caratteristiche sono riportate nella tabella che segue : N. serbato i Ditta costruttric e Anno costruzion e Diametro (mm) Lunghezza totale (mm) Volume totale (mc) Pressione progetto (bar) T progetto ( C) S1 CAVAZZA /+50 S2 CAVAZZA /+50 S3 CAVAZZA /+50 S4 MARALDI /+50 S5 MARALDI /+50 La capacità totale geometrica è di 650 m 3. La superficie sottostante i serbatoi come riportato in planimetria di allegato n. 4 è costituita da una platea in cemento con pendenza non inferiore all 1,1 % per convogliare eventuali perdite di GPL liquido verso un sistema di raccolta costituito da una vasca della capacità di 30 m 3. Ciascun serbatoio è provvisto di valvole di sicurezza del tipo a molla con le caratteristiche dettagliate nella tabella che segue, calcolate secondo le Norme ISPESL Gennaio 79 e tale che una di esse sia sempre di riserva, così come richiesto dal DM 13/10/94.

38 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Caratteristiche valvole di sicurezza Sigla serbatoio Numero valvole sicurezza Sezione di scarico (cmq) Quote di scarico (m) Tipo di valvola S1 4 22,13 7 A molla S2 4 22,13 7 A molla S3 4 22,13 7 A molla S4 2 22,13 6 A molla S5 2 22,13 6 A molla Nota : Tutte le PSV s hanno pressione di scatto pari a 18 bar e sono state certificate nel 2010.

39 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ B Connessioni dei serbatoi a) Connessioni di processo Le connessioni ai serbatoi sono le seguenti come si evince dallo schema di flusso riportato in Allegato n. 5: generatrice inferiore : aspirazione/immissione liquido e sistema di spurgo del serbatoio. generatrice superiore : n. 2 collegamenti per fase vapore; n. 1 tronchino di collegamento valvole di sicurezza (serbatoio da 100 m 3 ) e n. 2 tronchini per le due coppie di PSV (serbatoi da 150 m 3 ); strumentazione installata su passo d uomo come da punto b) che segue. È presente un sistema di iniezione acqua onde limitare i rilasci di GPL liquido per perdita a monte della valvola pneumatica ON/OFF, realizzato con un collegamento sulla tubazione di movimentazione fase liquida. Al fine di garantire una immediata intercettazione di eventuali perdite, sulle connessioni di processo sono installate le seguenti valvole : aspirazione/immissione liquido: n.1 valvola di intercettazione manuale e n. 1 valvola a comando pneumatico; aspirazione/immissione gas: n. 1 valvola di intercettazione manuale e n. 1 valvola a comando pneumatico;

40 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Tutte le valvole sono progettate per pressioni di 40 bar e tali da non consentire apprezzabili perdite verso l'esterno se investite dal fuoco. Le valvole pneumatiche sul GPL sono del tipo pneumatico a semplice effetto "mancanza aria chiude" ed alimentate da una rete pneumatica in tubicino termofondente in modo da chiudersi automaticamente in caso di incendio. Le valvole pneumatiche sulle linee di immissione acqua sono del tipo mancanza aria apre. Ad evitare l apertura di più valvole in caso di incendio, la rete pneumatica è realizzata con tubo di rame. Ogni valvola pneumatica è inoltre dotata di volantino tale da garantire la manovra manuale della valvola anche in assenza di aria dalla rete. Su ogni linea di movimentazione GPL da/a serbatoio è inoltre posta una valvola di eccesso di flusso. Dalla linea di fase liquida a ciascun serbatoio è realizzato uno stacco, con tubazione per lo spurgo, collegata alla linea da 1 con terminazione fuori del bacino. b) Connessioni di strumentazioni Ogni serbatoio è dotato di strumentazione, con indicazione locale e remota (sia su quadro in campo che a video in sala controllo), come nel seguito dettagliato: n. 1 trasmettitore elettronico di livello (LT) del tipo a dislocatore. Tale trasmettitore fornisce una indicazione (LI) locale ed una indicazione remota del livello ed un allarme di basso livello (LLA a protezione della pompa);

41 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ n. 1 interruttore di alto ed altissimo livello (LS) elettronico che fornice un allarme di alto livello (HLA) ed un allarme e blocco di altissimo livello (HHLA). Il blocco di altissimo livello comanda automaticamente la chiusura della valvola pneumatica ON/OFF posta sul manifold di immissione prodotto liquido al serbatoio, fornendo pertanto un ulteriore protezione da sovrariempimento; n.1 trasmettitore elettronico di pressione (PT) con indicazione (PI) locale ed una indicazione remota. Dallo stesso segnale del trasmettitore, attraverso una soglia, è realizzato un allarme di alta pressione (HPA). Dalla stessa connessione è realizzato uno stacco provvisto di valvola e flangia regolamentare, per il collegamento del manometro campione; n.1 trasmettitore di temperatura. Tale trasmettitore fornisce una indicazione locale e remota della temperatura ed un allarme di alta temperatura (HTA); n. 1 livello a bindella per misure fiscali. 1.B Coibentazione dei serbatoi I serbatoi cilindrici orizzontali sono stati rivestiti con uno strato di malta cementizia supportata con rete metallica al fine di garantire la resistenza strutturale del serbatoio agli incendi ed evitare il raggiungimento di condizioni critiche di temperatura. In particolare la coibentazione dei serbatoi è stata progettata secondo le specifiche previste al punto dell Appendice II del DM 15/05/96.

42 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ È stato pertanto utilizzato il prodotto Fendolite MII fornito dalla Mandoval Coatings Limited in quanto è tra quelli che hanno superato i tests di prova, di cui al programma GASAFE. L installazione è stata eseguita dalla Aaronite Italia Srl, azienda nazionale qualificata dalla Mandoval. Ai fini del controllo sull insorgenza di eventuali fenomeni corrosivi, ogni serbatoio è stato dotato di tronchetti ispettivi coibentati. 1.B Area pompe e compressori GPL Trattasi di un locale, aperto sui 4 lati e dotato di copertura, situato fra i punti di travaso ed i serbatoi di GPL. La dimensione in pianta del locale è di circa 42 m 2. Al suo interno, sono sistemate n. 3 pompe e n. 2 compressori, di cui uno di riserva, per movimentazione di GPL. Le caratteristiche di tale macchinario sono descritte nella tabella seguente. Tutte le pompe sono provviste di valvole di bypass sulla mandata che ricircolano il prodotto ai serbatoi in caso in cui il salto di pressione tra aspirazione e mandata sia superiore ad una soglia fissata. Ciascun compressore è dotato di separatore con dispositivo antiliquido.

43 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Tabella pompe e compressori ubicati nella sala pompaggio Sigla Tipo di macchina Costruttore Sigla Portata (mc/h) Servizio P1 E/P SIHI UEAY Riempimento botticelle P2 E/P SIHI CEHA ,6 Riempimento bombole P3 E/P TRAVAINI BT Riempimento bombole C1 E/C TIGHT A 668 E 60* Scarico ATB C2 E/C CORKEN * Scarico ATB * Portata di liquido equivalente Nella sala pompe e compressori è inoltre installata la pompa di vuoto. 1.B Dislocamento Con riferimento all allegato n. 5, vi è la possibilità di poter travasare un serbatoio verso un altro.

44 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ B Punti di travaso Nel deposito sono installati due punti di travaso per GPL (n. 1 e n. 2), equipaggiati con tubo flessibile di carico/scarico per ciascuna linea di fase gas, e di braccio rigido per la fase liquida. Ciascun punto di travaso è dotato di tre punti di carico ed è collegato attraverso due linee (4 ) di fase liquida, e due linee (2 ) di fase gas. In radice ad ogni manifold per il travaso di GPL in fase gassosa e fase liquida è posta una valvola di eccesso di flusso. Lato impianto, sono presenti per ciascuna linea, una valvola di intercettazione manuale ed una valvola pneumatica a comando remoto, mentre sull estremità di ogni braccio è installata una valvola di sicurezza antistrappo del tipo FLIP-FLAP. Ciascun punto di travaso è, infine, corredato di cavi dotati di pinza per la messa a terra delle autobotti e di pulsanti di avvio ed arresto di compressori e pompe. Il punto di travaso n. 1, posizionato più internamente al deposito rispetto al PT2, è dotato di pesa a bilico interamente al di sopra del piano di campagna. Il punto di travaso n. 2 è invece dotato di contatore volumetrico con testata elettronica e predisposizione del carico da impostare.

45 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ In radice della linea fase liquida di alimentazione GPL di entrambi i punti di travaso è posta una valvola parzializzatrice di flusso Masoneilan, in grado di ridurre nel tempo, nell ultima fase del riempimento, la portata erogata. Ciascun punto di travaso è dotato di muro di schermo in cemento armato, a protezione dall attiguo punto di travaso e dai serbatoi. Il contenuto residuo a fine travaso del tratto terminale sia di braccio che manichetta, viene convogliato ad una quota superiore ai 2 m, al di sopra delle aree di lavoro. La quantità rilasciata è pari al volume di linee compreso tra la valvola terminale del braccio ed il dispositivo Flip-Flap. 1.B Locale adibito alle operazioni di riempimento e deposito temporaneo delle bombole Le operazioni di riempimento avvengono in un apposito capannone di area pari a circa 480 m 2 realizzato con una struttura in c.a. ed avente un piano di lavoro sopraelevato a 1,00 m sulla quota del piazzale per facilitare le operazioni di carico e scarico delle bombole. Le bombole riempite sono avviate, mediante catena a terra, ad un sistema di stoccaggio dove le bombole vengono stivate in gabbie. Le gabbie vengono depositate, mediante carrelli elevatori, nell area di stoccaggio bombole piene e vuote.

46 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Si fa presente che per tutto il capannone di imbottigliamento è realizzato un impianto di raffreddamento ad acqua nebulizzata. Nel capannone si possono distinguere le seguenti zone : zona arrivo bombole vuote. In questa area si effettua anche la cernita delle bombole e l eventuale smistamento alla manutenzione; zona di stivaggio in gabbie delle bombole piene situata sul lato opposto a quello di ricevimento; zona di imbottigliamento e prova rubinetti e corpo bombole situata nella parte opposta al carico bombole; zona di svuotamento bombole difettose. Nel locale sono sistemate le seguenti attrezzature : la giostra di imbottigliamento automatico composta da 12 bilance per il riempimento delle bombole da 10 e 25 Kg; la vasca prove bombole piene e dispositivo prova tenuta rubinetti bombole; la rampa di svuotamento bombole difettose con 5 postazioni; una catena a nastro trasportatore per la movimentazione bombole situata sul pavimento del capannone;

47 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ una catena aerea per il trasporto delle bombole che collega il capannone di imbottigliamento con l edificio manutenzione; una macchina pallettrizzatrice; L imbottigliamento del GPL si realizza tramite le seguenti fasi di lavorazione: a) ricezione bombole vuote da automezzi in gabbie; b) separazione delle bombole idonee al riempimento immediato da quelle destinate a manutenzione e/o collaudo; c) le bombole idonee al riempimento immediato vengono avviate alle postazioni di riempimento; d) riempimento su bilance automatiche e controllo tenuta con scarto bombole non idonee; e) applicazione sulle bombole idonee di tappi sigillo; f) stivaggio delle bombole piene in gabbie; g) invio delle gabbie alla zona di pallettizazione per il deposito area pallets, o direttamente al carico su automezzi; h) svuotamento, su apposita rampa, delle bombole non idonee;

48 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ i) collaudo delle bombole scartate al punto b), previa granigliatura e successiva verniciatura in apposita cabina. Il collaudo avviene secondo le disposizioni ISPESL e alla presenza di un funzionario; j) manutenzione delle bombole scartate al punto b) per necessità di manutenzione e, quindi, collaudo, se necessario, come al punto i). 1.B Descrizione delle apparecchiature utilizzate per l imbottigliamento GPL L imbottigliamento del GPL avviene su bilance semiautomatiche. La giostra a 12 bilance semiautomatiche utilizza pistole di riempimento ad aggancio pneumatico e contatto pneumatico a quadrante sull ago della bilancia per il controllo del grado di riempimento. L energia elettrica viene utilizzata solamente per la rotazione della giostra. Caratteristiche bilance Per le n. 12 bilance, il blocco automatico del riempimento della bombola avviene sulla base del controllo della tara, del peso netto del GPL eventualmente presente al momento nel recipiente e del peso finale desiderato, operazione fatta dall operatore mediante cursori rotanti sul quadrante della bilancia che attivano relais pneumatici.

49 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Il sistema di blocco di dette bilance è costituito da una valvola a comando pneumatico posta alla radice della manichetta di carico comandata dai relais attivati dall indice della bilancia al raggiungimento del peso impostato. L apertura iniziale della valvola erogatrice del GPL per la giostra è attuata da un relais che interviene dopo che la postazione porta bombola ha percorso circa 1/9 della giostra, a partire dal punto di ingresso bombole. In caso di mancanza di aria compressa, la valvola pneumatica erogatrice del GPL, chiude. Caratteristiche pistole automatiche di riempimento bombole Ciascuna postazione di carico della giostra è equipaggiata con una pistola pneumatica per agganciare le valvole a chiusura manuale di cui sono equipaggiate le bombole. Le pistole sono montate all estremità di tubi flessibili per GPL che fungono anche da supporto al tubicino in plastica dell aria compressa di azionamento. L aggancio e lo sganciamento della pistola si effettua manualmente mediante l azionamento di due pulsanti. Ad ogni sganciamento quindi la quantità di GPL che può fuoriuscire è molto esigua, di circa 1 2 cm 3. In caso di mancanza aria compressa, la presenza di una valvola di non ritorno posta sull immissione aria compressa, impedisce il distacco della pinza dal rubinetto bombole.

50 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Controllo peso e tenuta bombole piene Il controllo del grado di riempimento delle bombole è dato dall indicazione della bilancia di pesatura tenuta sotto osservazione dall operatore addetto; inoltre vengono effettuati operazioni di taratura sulle bilance con cadenza periodica. La prova di tenuta viene effettuata sul rubinetto di erogazione mediante apposita apparecchiatura a controllo elettronico. Rampa di svuotamento bombole scartate ai controlli E un sistema al quale sono collegabili le bombole da svuotare, mediante flessibile in gomma, posizionate capovolte allo scopo di garantire il completo svuotamento del liquido. La rampa è posizionata sul capannone imbottigliamento lato serbatoi di stoccaggio. Il collettore di attacco delle bombole è collegato con una pompa situata in prossimità della rampa che provvede all invio del liquido a serbatoio come indicato nello schema di flusso in allegato n. 5.

51 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ B Verniciatura, granigliatura e collaudo bombole Le operazioni di verniciatura, granigliatura e collaudo bombole sono effettuate in un apposito capannone posto nell area ovest del deposito. In tale capannone trovano anche posto l impianto di depurazione acqua e la parte terminale della catena aerea di collegamento col capannone di imbottigliamento. 1.B Locale pompe antincendio e riserva idrica Il locale pompe antincendio è ubicato in posizione defilata rispetto ai punti pericolosi dell impianto nella zona N.O. del deposito. La riserva idrica è costituita da due vasche interrate da 415 m 3 cadauna e da una vasca interrata da 100 m 3 sottostante il locale officina. 1.B Deposito vernici Il locale deposito vernici, occupa un area di circa 16 mq ed è individuabile nella planimetria in allegato n. 4

52 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ B Palazzina uffici e abitazione custode È sistemata in prossimità dell ingresso ed ha una superficie di circa 110 m 2. Nel locale trovano posto gli uffici commerciali e l abitazione del custode. 1.B Altri edifici Nel deposito sono anche presenti : una cabina elettrica; locale compressori aria; Si rimanda, per ulteriori dettagli, alla planimetria in allegato n. 4 e relativa legenda. 1.B Viabilità interna Le strade destinate al transito dei veicoli sono pavimentate e delimitate da aiuole e muretti. Il traffico veicolare avviene secondo i sensi di marcia individuati nella planimetria in allegato n. 4. Esistono due varchi di ingresso/uscita dal deposito dotati di cancello scorrevole, a comando elettrico.

53 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ B Distanze di sicurezza Per l analisi delle distanze di sicurezza esterne ed interne al deposito, si fa riferimento alle norme del DM del 13/10/94 del Ministero dell Interno e si rimanda alle planimetrie di allegato n. 3 e n B Cabina elettrica e diesel generatore di emergenza Il posizionamento è rilevabile dalla planimetria in allegato n B CAPACITÀ PRODUTTIVE DELL'IMPIANTO Le quantità massima di GPL stoccabile corrisponde al quantitativo detenuto nei serbatoi fissi, nei serbatoi e recipienti mobili e nelle tubazioni e apparecchiature del deposito. Per quanto relativo allo stoccaggio in serbatoi fissi, il quantitativo massimo stoccabile è nel seguito valutato sulla base del grado di riempimento dei serbatoi e delle miscele commerciali di GPL così come definite dalla 13 a Serie di Norme Integrative del 28/02/1960 Regolamento approvato con DM 22 luglio 1930 ed in particolare:

54 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ MISCELA "A" (Butano commerciale): tensione di vapore a 70 C non superiore a 10,79 bar e densità a 50 C non inferiore a 0,525. MISCELA "AO": tensione di vapore a 70 C non superiore a 15,69 bar e densità a 50 C non inferiore a 0,495. MISCELA "A1": tensione di vapore a 70 C non superiore a 20,6 bar e densità a 50 C non inferiore a 0,485. MISCELA "B": tensione di vapore a 70 C non superiore a 25,5 bar e densità a 50 C non inferiore a 0,450. MISCELA "C": (Propano commerciale): tensione di vapore a 70 C non superiore a 30,4 bar e densità a 50 C non inferiore a 0,440. Stante le indicazioni fornite, la quantità stoccata in serbatoi fissi, calcolata per la miscela A e la miscela C del deposito, risultano come da tabelle seguenti.

55 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Gradi di riempimento dei serbatoi fuori terra e recipienti mobili Tipo di prodotto Grado di riempimento (kg/mc) Propano 420 Propilene 430 Butano 510 Isobutano 490 Butilene 520 Isobutilene 520 Miscela A 500 Miscela A0 470 Miscela A1 460 Miscela B 430 Miscela C 420 La tabella riproduce le indicazioni fornite al punto 1.3 e) Grado di riempimento di cui all allegato del DM 15/05/96.

56 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Quantità di GPL in stoccaggio Serbatoio Capacità geometrica (mc) Grado riempimento (Kg/mc) Quantità stoccate (t) Miscela A Miscela C Miscela A Miscela C S S S S S TOTALE 650 NA NA

57 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ A tale quantità sono da sommare le seguenti : stoccaggio max in recipienti mobili nel locale imbottigliamento : 5 t stoccaggio max in recipienti mobili nella area di stoccaggio pallets : 60 t quantità in tubazioni ed apparecchiature (stima) : 1 t Pertanto la quantità massima stoccabile nel deposito risulta di : = 391 t In relazione al movimentato annuo previsto per il deposito, si precisa quanto segue: MOVIMENTAZIONE G.P.L. ANNO 2009 In entrata ton In uscita ton Autobotti Bombole Totale

58 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ B INFORMAZIONI RELATIVE ALLE SOSTANZE TRATTATE 1.B / 1.B Identificazioni e dati delle sostanze Le informazioni di interesse sono riportate in allegato n B Fasi dell'attività in cui le sostanze possono intervenire Il GPL è presente in tutte le fasi di travaso, trasporto interno, stoccaggio e miscelazione. 1.B Quantità massime effettive previste Le quantità massime effettive previste possibili nel deposito sono esposte al punto 1.B

59 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ B Comportamento fisico-chimico nelle condizioni di normale utilizzazione Il GPL non dà luogo a fenomeni di instabilità nelle condizioni di temperature e condizioni di esercizio. 1.B Forme in cui il GPL può presentarsi o trasformarsi in caso di anomalia Nel deposito non vengono effettuati processi di lavorazione del GPL, ma unicamente operazioni di movimentazione e miscelazione. In tali condizioni il GPL non dà luogo a trasformazioni in caso di anomalia di funzionamento. 1.B ALTRE SOSTANZE IN DEPOSITO E LORO COMPORTAMENTO Altre sostanze in deposito, al fine di assicurare attività collaterali, sono : gasolio per motopompe e gruppo elettrogeno in modeste quantità; vernici. Pur essendo il gasolio, classificato come un inquinante ambientale, in particolare per l ambiente acquatico, le quantità sono tali da non modificare, sostanzialmente, il rischio potenziale del deposito. Di questi prodotti vengono riportate in allegato n. 7 le schede di sicurezza.

60 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ B.1.3 ANALISI PRELIMINARE PER L INDIVIDUAZIONE DELLE AREE CRITICHE Ai fini di tale analisi si è fatto riferimento al Decreto del Ministero dell Ambiente del 15/05/96 ed in particolare all Appendice II Metodo Indicizzato per la categorizzazione dei depositi di GPL. In accordo a quanto definito al punto 3.1, l impianto è stato suddiviso nelle seguenti unità logiche: stoccaggio GPL in serbatoi fuori terra; punti di travaso; imbottigliamento; sala pompe e compressori GPL; stoccaggio pallettizzato bombole piene. L unità punti di travaso è stata suddivisa, nell ambito dell analisi indicizzata, in due sottounità, trovandosi le stesse a distanza superiore a quella indicata al punto 3.1 App. III del DM 15/05/96. I due punti di travaso presentano inoltre caratteristiche impiantistiche diverse, essendo solo il PT n. 1 dotato di sistema di pesatura.

61 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Metodo Indicizzato per la categorizzazione dei depositi di GPL

62 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ METODO INDICIZZATO PER LA CATEGORIZZAZIONE DEI DEPOSITI DI GPL SOCIETÀ : Ultragas C.M. S.p.A. IMPIANTO : deposito di GPL LOCALITÀ : Lecce UNITÀ : Stoccaggio in serbatoi fuori terra coibentati SOSTANZE : Propano, Butano INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI : Pressione : 18 bar Temperatura : -10/+50 o C SOSTANZA PREDOMINANTE : Propano FATTORE SOSTANZA : B = 21 V.N.A. : Valore non applicabile

63 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità: Stoccaggio in serbatoi fuori terra coibentati Rischi specifici delle sostanze (M) Riferim. Paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione parametri scelti Caratteristiche di miscelazione e dispersione m=30

64 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Stoccaggio in serbatoi fuori terra coibentati Rischi generali di processo (P) Riferim. Paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione parametri scelti Manipolazione Trasferimento delle sostanze 0 V.N.A Contenitori trasportabili 0 V.N.A.

65 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Stoccaggio in serbatoi fuori terra coibentati Rischi particolari di processo (S) Riferim. Paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione parametri scelti Alta pressione p = 36 Serbatoi fuori terra coibentati Bassa temperatura Temperatura elevata Corrosione ed erosione 0 Presenza di tronchetti ispettivi e uso di metodologie non distruttive Perdite da giunti e guarnizioni 0 Costruzione saldata per la maggior parte dei giunti con accoppiamenti flangiati

66 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Stoccaggio in serbatoi fuori terra coibentati Rischi particolari di processo (S) Riferim. paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione parametri scelti Vibrazioni, carichi ciclici etc Funzionamento entro campo di infiammabilità 0 V.N.A Rischio di esplosione superiore alla media Rischi Elettrostatici Rischio di utilizzazione intensiva -30 Nota n.1

67 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Stoccaggio in serbatoi fuori terra coibentati Rischi dovuti alle quantità (Q) Riferim. Paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione parametri scelti Totale sostanze in tonnellate K = 273,5 Nota n. 2 Fattore quantità Q = 105

68 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Stoccaggio in serbatoi fuori terra coibentati Rischi connessi al lay-out (L) Riferim. paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione parametri scelti Altezza in metri Area di lavoro in metri quadrati Progettazione struttura H = 3,6 N = Altezza da suolo del serbatoio 2,2 m Altezza baricentro del serbatoio di maggiore diametro = 1,4 m superficie in pianta dei serbatoi e della trincea tubazioni : 320 m 2 presenza di un sistema di allontanamento e raccolta rilasci Area N = 320 x 2 = 640 mq Capacità massima di un serbatoio : 150 mc Effetto domino 0 H minore di 15 m

69 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Stoccaggio in serbatoi fuori terra coibentati Rischi connessi al lay-out (L) Riferim. paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione parametri scelti Conformazione sotto il suolo 0 Assenza di pozzetti adiacenti a bacini di drenaggio entro i 20 metri Drenaggio superficie 0 Presenza di pavimentazione in pendenza >1% con drenaggio all esterno dell area Altre caratteristiche 0 Area inferiore a 900 mq

70 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Calcolo indici intrinseci Dati riferiti all unità : Stoccaggio in serbatoi fuori terra coibentati B Fattore sostanza 21 K Quantità totale sostanza 273,5 N Area normale di lavoro 640 M Rischi specifici delle sostanze 30 P Rischi generali di processo 10 S Rischi particolari di processo 116 M Caratteristiche miscelazione e dispersione 30 p Alta pressione 36 Q Fattore quantità 105 H Altezza 3,6 t Temperatura 40 L Rischi connessi al lay-out -20 D Indice di DOW 90,39

71 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Calcolo indici intrinseci Dati riferiti all unità : Stoccaggio in serbatoi fuori terra coibentati INDICE DI INCENDIO F = B * K/N 8,97 INDICE DI ESPLOSIONE CONFINATA C = 1+(M + P + S)/100 2,56 INDICE DI ESPLOSIONE IN ARIA A = B (1+m/100) (1+p) (Q*H*C/1000) (t+273)/ ,81 INDICE DI RISCHIO GENERALE G = D (1+0,2 C A * F ) 4517

72 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Stoccaggio in serbatoi fuori terra coibentati 4.1 Contenimento (K1) Riferim. Paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione Parametri scelti Apparecchi a pressione Condotte di trasferimento 0,900 Saldature radiografate al 100% Sistemi di contenimento supplementari 1 V.N.A Sistemi di rilevamento perdite 0,595 0,70 rete di rilevatori di gas con blocco valvole pneumatiche ed allarme riportato in sala controllo 0,85 i rilevatori di gas attivano automaticamente gli impianti fissi di irrorazione acqua Scarichi di emergenza e funzionali 0,900 Collettore degli spurghi

73 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Stoccaggio in serbatoi fuori terra coibentati 4.2 Controllo del processo (K2) Riferim. Paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione Parametri scelti Sistemi di allarme e blocco Controllo centralizzato Istruzioni operative Sorveglianza dell impianto 0,438 0,720 0,80 sistema indipendente di allarme e blocco per altissimo livello che comanda la chiusura delle valvole pneumatiche; 0,95 il sistema di blocco agisce anche sull arresto dei sistemi di pompaggio; 0,80 esiste un secondo sistema indipendente per il controllo del livello 0,90 doppia fonte di energia per i sistemi di blocco 0,80 sistemi di blocco verificati con studio di rischio 0,80 parametri di interesse riportati in Sala Controllo; 0,90 gestione centralizzata logiche di blocco. 0,700 Nota n.3 0,810 0,90 Efficaci sistemi antiaccensione e controllo movimento veicoli 0,90 Sistemi di radio bidirezionali.

74 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Stoccaggio in serbatoi fuori terra coibentati 4.3 Atteggiamento nei riguardi della sicurezza (K3) Riferim. Paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione parametri scelti Gestione della sicurezza 0,654 Nota n Addestramento alla sicurezza 0,810 Programma regolare di corsi addestramento per i dipendenti esteso anche alle ditte appaltatrici Procedure di manutenzione e sicurezza 0,855 0,95 Controlli non distruttivi eseguiti dalla società 0,90 Procedura permessi di lavoro a norme UNI

75 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Stoccaggio in serbatoi fuori terra coibentati 4.4 Protezioni antincendio (K4) Riferim. Paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione parametri scelti Protezione delle strutture 0,630 Serbatoi fuori terra coibentati Barriere 1 V.N.A Protezione delle apparecchiature dagli incendi 0,630 0,90 sistema di irrorazione attivabile dai rilevatori di incendio 0,70 sistema Fail- Safe

76 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Stoccaggio in serbatoi fuori terra coibentati 4.5 Isolamento ed eliminazione delle sostanze (K5) Riferim. Paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione parametri scelti Sistemi di drenaggio 0,80 Sistema di allontanamento e raccolta rilasci Sistemi a valvole 0,63 0,95 presenza di valvole di eccesso di flusso 0,95 presenza di valvole con teleindicazione del proprio stato 0,70 sistema di iniezione acqua ai serbatoi Ventilazione e diluizione 1 V.N.A.

77 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Stoccaggio in serbatoi fuori terra coibentati 4.6 Operazioni antincendio (K6) Riferim. paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione parametri scelti Allarmi per incendio Impianti fissi di estinzione 0,810 0,90 Rete di rilevatori di incendio 0,90 Allarmi riportati in sala controllo 0,700 Prove periodiche con cadenza almeno mensile degli impianti Estintori portatili Assistenza dei Vigili del fuoco 0, ,90 Disponibilità di apparecchiature carrellate 0,90 Disponibilità di bobine di manichette antincendio Cooperazione di stabilimento 0,810 0,90 Esercitazioni semestrali con richiesta di partecipazione dei VV.F. 0,90 Prove a fuoco con frequenza annuale

78 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Calcolo indici compensati Dati riferiti all unità : Stoccaggio in serbatoi fuori terra coibentati K1 = 0,482 K2 = 0,179 K3 = 0,453 K4 = 0,397 K5 = 0,504 K6 = 0,372 Indice generale di rischio compensato : G = G (K1 * K2 * K3 * K4 * K5 * K6) = 13

79 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ METODO INDICIZZATO PER LA CATEGORIZZAZIONE DEI DEPOSITI DI GPL SOCIETÀ : Ultragas C.M. S.p.A. IMPIANTO : deposito di GPL LOCALITÀ : Lecce UNITÀ : Punti di travaso ATB SOTTOUNITÀ : Punto di travaso n. 1 SOSTANZE : Propano, Butano INFORMAZIONI :Pressione : 18 bar SUPPLEMENTARI Temperatura : -10/50 C SOSTANZA PREDOMINANTE : Propano FATTORE SOSTANZA : B = 21 V.N.A. : Valore non applicabile

80 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità: Punto di travaso n Rischi specifici delle sostanze (M) Riferim. paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione Parametri scelti Caratteristiche di miscelazione e dispersione m=30

81 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Punto di travaso n Rischi generali di processo (P) Riferim. paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione Parametri scelti Manipolazione 0 V.N.A Trasferimento delle sostanze Contenitori trasportabili 100

82 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Punto di travaso n Rischi particolari di processo (S) Riferim. paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione Parametri scelti Alta pressione p= Bassa temperatura Temperatura elevata Corrosione ed erosione 0 Programma di manutenzione superfici esterne Perdite da giunti e guarnizioni 0 Costruzione saldata per la maggior parte dei giunti con accoppiamenti flangiati tali da garantire un adeguata tenuta.

83 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Punto di travaso n Rischi particolari di processo (S) Riferim. paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione Parametri scelti Vibrazioni, carichi ciclici etc. 30 Presenza di braccio rigido sulla fase liquida e manichetta su quella gassosa Funzionamento entro campo di infiammabilità 0 V.N.A Rischio di esplosione superiore alla media Rischi elettrostatici Rischio di utilizzazione intensiva 0 V.N.A.

84 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Punto di travaso n Rischi dovuti alle quantità (Q) Riferim. paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione Parametri scelti Totale sostanze in tonnellate K = 20,3 N. 1 ATB da 20 t Rilascio : Diametro equivalente : 2 (unità in categoria A) Tempo di rilascio : 20 s (valvole ad azionamento automatico) Portata di rilascio : 15 Kg/s Quantità totale : 15 Kg/s x 20 s = 300 Kg Fattore quantità Q = 52

85 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Punto di travaso n Rischi connessi al lay-out (L) Riferim. paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione Parametri scelti Altezza in metri H = 0, Area di lavoro in metri quadrati N = 75 Superficie in pianta dei vettori : ATB da 20 t = 25 mq Aumentate di 1,5 volte per tener conto dell area potenzialmente impegnata dagli organi di collegamento. Impianto fisso antincendio a copertura degli organi di collegamento Progettazione struttura Effetto domino 0 Distanza di circa 34 m dai serbatoi fuori terra e presenza di muro di schermo Conformazione sotto il suolo 0

86 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Punto di travaso n Rischi connessi al lay-out (L) Riferim. paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione Parametri scelti Drenaggio superficie Altre Caratteristiche 0 Area di lavoro inferiore a 900 mq

87 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Calcolo indici intrinseci Dati riferiti all unità : Punto di travaso n. 1 B Fattore sostanza 21 K Quantità totale sostanza 20,3 N Area normale di lavoro 75 M Rischi specifici delle sostanze 30 P Rischi generali di processo 125 S Rischi particolari di processo 186 M Caratteristiche miscelazione e dispersione 30 p Alta pressione 46 Q Fattore quantità 52 H Altezza 0,95 t Temperatura 50 L Rischi connessi al lay-out 100 D Indice di DOW 269,04

88 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Calcolo indici intrinseci Dati riferiti all unità : Punto di travaso n. 1 INDICE DI INCENDIO F = B * K/N 5,68 INDICE DI ESPLOSIONE CONFINATA C = 1+(M + P + S)/100 4,41 INDICE DI ESPLOSIONE IN ARIA A = B (1+m/100) (1+p) (Q*H*C/1000) (t+273)/ ,96 INDICE DI RISCHIO GENERALE G = D (1+0,2 C A * F ) 10080

89 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Punto di travaso n Contenimento (K1) Riferim. paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione Parametri scelti Apparecchi a pressione 0,800 Bracci metallici sulla fase liquida Condotte di trasferimento 0,900 Saldature radiografate al 100 % Sistemi di contenimento supplementari 1 V.N.A Sistemi di rilevamento perdite Scarichi di emergenza e funzionali 0,595 0,70 rete di rilevatori gas con chiusura valvole pneumatiche ed allarme riportato in sala controllo 0,85 i rilevatori di gas attivano automaticamente gli impianti fissi di irrorazione Gli scarichi sono convogliati ed emessi 1 all atmosfera a quota superiore ai 2 m di altezza e direzionati verso l alto

90 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Punto di travaso n Controllo del processo (K2) Riferim. paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione Parametri scelti Sistemi di allarme e blocco Controllo centralizzato 0,490 0,720 0,85 Operazioni di travaso inibite in caso di mancata messa a terra del veicolo 0,90 doppia fonte di energia 0,8 sistema di pesatura con bascula al di sopra del piano campagna 0,8 sistemi di blocco verificati con studio di rischio 0,80 parametri di interesse riportati in Sala Controllo 0,90 gestione centralizzata logiche di blocco Istruzioni operative 0,700 Nota n Sorveglianza dell impianto 0,810 0,90 Efficaci sistemi antiaccensione e controllo del movimento dei veicoli 0,90 Sistema di radio bidirezionali

91 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Punto di travaso n Atteggiamento nei riguardi della sicurezza (K3) Riferim. paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione Parametri scelti Gestione della sicurezza 0,654 Nota n Addestramento alla sicurezza 0,810 Programma regolare di corsi di addestramento per i dipendenti esteso anche alle ditte appaltatrici Procedure di manutenzione e sicurezza 0,855 0,95 Controlli non distruttivi eseguiti dalla Società 0,90 Procedura permessi di lavoro a norme UNI

92 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Punto di travaso n Protezioni antincendio (K4) Riferim. paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione Parametri scelti Protezione delle strutture 1 V.N.A Barriere 0,900 Parete di separazione dall adiacente punto di travaso n Protezione delle apparecchiature dagli incendi 0,630 0,90 Sistema di irrorazione attivabile rilevatori di incendio 0,70 sistema Fail-safe

93 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Punto di travaso n Isolamento ed eliminazione delle sostanze (K5) Riferim. paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione Parametri scelti Sistemi di drenaggio Sistemi a valvole 1 0,476 0,85 Presenza di valvole di eccesso di flusso 0,70 metodi per l intercettazione a distanza di eventuali rilasci del vettore in travaso 0,80 collegamenti dotati di accoppiamenti autosigillanti Ventilazione e diluizione 0,90 Rilevatori gas tarati al 25% LIE

94 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Punto di travaso n Operazioni antincendio (K6) Riferim. paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione Parametri scelti Allarmi per incendio Impianti fissi di estinzione 0,810 0,90 Rete di rilevatori incendio 0,90 Allarmi riportati in sala controllo 0,700 Prove periodiche con cadenza almeno mensile degli impianti Estintori portatili 0,810 0,90 disponibilità di apparecchiature carrellate 0,90 disponibilità di bobine di manichette Assistenza dei Vigili del fuoco Cooperazione di stabilimento 0,810 0,90 Esercitazioni semestrali con richiesta di partecipazione dei VV.F. 0,90 Prove a fuoco con frequenza annuale

95 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Calcolo indici compensati Dati riferiti all unità : Punto di travaso n.1 K1 = 0,428 K2 = 0,200 K3 = 0,453 K4 = 0,567 K5 = 0,428 K6 = 0,372 Indice generale di rischio compensato : G = G (K1 * K2 * K3 * K4 * K5 * K6) = 35

96 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ METODO INDICIZZATO PER LA CATEGORIZZAZIONE DEI DEPOSITI DI GPL SOCIETÀ : Ultragas C.M. S.p.A. IMPIANTO : deposito di GPL LOCALITÀ : Lecce UNITÀ : Punti di travaso ATB SOTTOUNITA : Punto di travaso n. 2 (*) SOSTANZE : Propano, Butano INFORMAZIONI :Pressione : 18 bar SUPPLEMENTARI Temperatura : -10/50 C SOSTANZA PREDOMINANTE : Propano FATTORE SOSTANZA : B = 21 V.N.A. : Valore non applicabile (*)a differenza del PT n 1 il PT n 2 non è dotato di pesa a bascula ma di contatore volumentrico

97 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità: Punto di travaso n Rischi specifici delle sostanze (M) Riferim. paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione Parametri scelti Caratteristiche di miscelazione e dispersione m=30

98 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Punto di travaso n Rischi generali di processo (P) Riferim. paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione Parametri scelti Manipolazione 0 V.N.A Trasferimento delle sostanze Contenitori trasportabili 100

99 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Punto di travaso n Rischi particolari di processo (S) Riferim. paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione Parametri scelti Alta pressione p= Bassa temperatura Temperatura elevata Corrosione ed erosione 0 Programma di manutenzione superfici esterne Perdite da giunti e guarnizioni 0 Costruzione saldata per la maggior parte dei giunti con accoppiamenti flangiati tali da garantire un adeguata tenuta.

100 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Punto di travaso n Rischi particolari di processo (S) Riferim. paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione Parametri scelti Vibrazioni, carichi ciclici etc. 30 Presenza di braccio rigido sulla fase liquida e manichetta su quella gassosa Funzionamento entro campo di infiammabilità 0 V.N.A Rischio di esplosione superiore alla media Rischi elettrostatici Rischio di utilizzazione intensiva 0 V.N.A.

101 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Punto di travaso n Rischi dovuti alle quantità (Q) Riferim. paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione Parametri scelti Totale sostanze in tonnellate K = 20,3 N. 1 ATB da 20 t Rilascio : Diametro equivalente : 2 (unità in categoria A) Tempo di rilascio : 20 sec (valvole ad azionamento automatico) Portata di rilascio : 15 Kg/s Quantità totale : 34 Kg/s x 20 s = 300 Kg Fattore quantità Q=52

102 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Punto di travaso n Rischi connessi al lay-out (L) Riferim. paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione Parametri scelti Altezza in metri H = 0, Area di lavoro in metri quadrati N = 75 Superficie in pianta dei vettori : ATB da 20 t = 25 mq Aumentate di 1,5 volte per tener conto dell area potenzialmente impegnata dagli organi di collegamento. Impianto fisso antincendio a copertura degli organi di collegamento Progettazione struttura Effetto domino 0 Distanza di circa 40 m dai serbatoi fuori terra e presenza di muro di schermo Conformazione sotto il suolo 0

103 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Punto di travaso n Rischi connessi al lay-out (L) Riferim. paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione Parametri scelti Drenaggio superficie Altre caratteristiche 0 Area di lavoro inferiore a 900 mq

104 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Calcolo indici intrinseci Dati riferiti all unità : Punto di travaso n. 2 B Fattore sostanza 21 K Quantità totale sostanza 20,3 N Area normale di lavoro 75 M Rischi specifici delle sostanze 30 P Rischi generali di processo 125 S Rischi particolari di processo 186 M Caratteristiche miscelazione e dispersione 30 p Alta pressione 46 Q Fattore quantità 52 H Altezza 0,95 t Temperatura 50 L Rischi connessi al lay-out 100 D Indice di DOW 269,04

105 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Calcolo indici intrinseci Dati riferiti all unità : Punto di travaso n. 2 INDICE DI INCENDIO F = B * K/N 5,68 INDICE DI ESPLOSIONE CONFINATA C = 1+(M + P + S)/100 4,41 INDICE DI ESPLOSIONE IN ARIA A = B (1+m/100) (1+p) (Q*H*C/1000) (t+273)/ ,96 INDICE DI RISCHIO GENERALE G = D (1+0,2 C A * F ) 10080

106 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Punto di travaso n Contenimento (K1) Riferim. paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione Parametri scelti Apparecchi a pressione 0,800 Bracci metallici sulla linea fase liquida Condotte di trasferimento 0,900 Saldature radiografate al 100% Sistemi di contenimento supplementari 1 V.N.A Sistemi di rilevamento perdite 0,595 0,70 rete di rilevatori gas con blocco valvole pneumatiche ed allarme riportato in sala controllo Scarichi di emergenza e funzionali 1 0,85 i rilevatori di gas attivano automaticamente gli impianti fissi di irrorazione acqua Gli scarichi sono convogliati ed emessi all atmosfera a quota superiore ai 2 m dall area di rilascio e direzionati verso l alto

107 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Punto di travaso n Controllo del processo (K2) Riferim. paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione Parametri scelti Sistemi di allarme e blocco Controllo centralizzato Istruzioni operative 0,612 0,85 operazioni di travaso inibite in caso di mancata messa a terra del veicolo 0,90 doppia fonte di energia. 0,80 sistemi di blocco verificati con studio di rischio 0,80 parametri di 0,720 interesse riportati in sala controllo 0,90 gestione centralizzata delle logiche di blocco 0,700 Nota n Sorveglianza dell impianto 0,810 0,90 Efficaci sistemi antiaccensione e controllo del movimento dei veicoli 0,90 Sistemi di radio bidirezionali

108 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Punto di travaso n Atteggiamento nei riguardi della sicurezza (K3) Riferim. paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione Parametri scelti Gestione della sicurezza 0,654 Nota n Addestramento alla sicurezza 0,810 Programma regolare di corsi di addestramento per i dipendenti esteso anche alle ditte appaltatrici Procedure di manutenzione e sicurezza 0,855 0,95 Controlli non distruttivi eseguiti dalla Società 0,90 Procedura permessi di lavoro a norme UNI

109 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Punto di travaso n Protezioni antincendio (K4) Riferim. paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione Parametri scelti Protezione delle strutture 1 V.N.A Barriere 0,900 Parete di separazione dal punto di travaso attiguo e dai serbatoi Protezione delle apparecchiature dagli incendi 0,630 0,90 sistema di irrorazione attivabile da rilevatori di incendio 0,70 sistema Failsafe

110 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Punto di travaso n Isolamento ed eliminazione delle sostanze (K5) Riferim. paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione Parametri scelti Sistemi di drenaggio Sistemi a valvole 1 0,476 0,85 Presenza di valvole di eccesso di flusso 0,70 metodi per l intercettazione a distanza di eventuali rilasci del vettore in travaso 0,80 collegamenti dotati di accoppiamenti autosigillanti Ventilazione e diluizione 0,900 Rilevatori gas tarati al 25 % LIE

111 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Punto di travaso n Operazioni antincendio (K6) Riferim. paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione Parametri scelti Allarmi per incendio Impianti fissi di estinzione 0,810 0,90 Rete di rilevatori incendio 0,90 Allarmi riportati in sala controllo 0,700 Prove periodiche con cadenza almeno mensile Estintori portatili 0,810 0,90 disponibilità di apparecchiature carrellate 0,90 disponibilità di bobine di manichette antincendio Assistenza dei Vigili del fuoco Cooperazione di stabilimento 0,810 0,90 Esercitazioni semestrali con richiesta di partecipazione dei VV.F. 0,90 Prove a fuoco con frequenza annuale

112 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Calcolo indici compensati Dati riferiti all unità : Punto di travaso n. 2 K1 = 0,428 K2 = 0,250 K3 = 0,453 K4 = 0,567 K5 = 0,428 K6 = 0,372 Indice generale di rischio compensato : G = G (K1 * K2 * K3 * K4 * K5 * K6) = 44

113 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ METODO INDICIZZATO PER LA CATEGORIZZAZIONE DEI DEPOSITI DI GPL SOCIETÀ : Ultragas C.M. SpA IMPIANTO : deposito di GPL LOCALITÀ : Lecce UNITÀ : Imbottigliamento SOSTANZE : Propano, Butano INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI : Pressione : 18 bar Temperatura:10/50 C SOSTANZA PREDOMINANTE : Propano FATTORE SOSTANZA : B = 21 V.N.A. :Valore non applicabile

114 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità: Imbottigliamento Rischi specifici delle sostanze (M) Riferim. paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione Parametri scelti Caratteristiche di miscelazione e dispersione m=30

115 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Imbottigliamento Rischi generali di processo (P) Riferim. paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione Parametri scelti Manipolazione 10 Deposito temporaneo bombole nel locale imbottigliamento superiore a 3000 Kg Trasferimento delle sostanze Contenitori trasportabili 40

116 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Imbottigliamento Rischi particolari di processo (S) Riferim. paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione Parametri scelti Alta pressione p= Bassa temperatura Temperatura elevata Corrosione ed erosione 0 Manutenzione periodica bombole Perdite da giunti e guarnizioni 0 Costruzione saldata per la maggior parte dei giunti

117 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Imbottigliamento Rischi particolari di processo (S) Riferim. paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione Parametri scelti Vibrazioni, carichi ciclici etc Funzionamento entro campo di infiammabilità Rischio di esplosione superiore alla media Rischi Elettrostatici Rischio di utilizzazione intensiva 0 V.N.A.

118 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Imbottigliamento Rischi dovuti alle quantità (Q) Riferim. paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione Parametri scelti Totale sostanze in tonnellate K =5,3 Unità categoria A Rottura tubo di diametro equivalente da 2 Q = 15 Kg/s (fig. III/5b) t = 20 s (presenza valvole pneumatiche) Quantità rilasciata = 15 x 20 = 300 Kg Stoccaggio massimo 5 t Fattore quantità Q = 30

119 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Imbottigliamento Rischi connessi al layout (L) Riferim. paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione Parametri scelti Altezza in metri H = 3,0 Stima su altezza tubazioni Area di lavoro in metri quadrati N = 480 Area del locale ad uso dell attività Progettazione struttura 0 V.N.A Effetto domino 0 Distanza di 20 metri fra i serbatoi fuori terra e l area di stoccaggio bombole Conformazione sotto il suolo 75 Presenza di vano giostra a quota inferiore a quella della pavimentazione

120 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Imbottigliamento Rischi connessi al layout (L) Riferim. paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione Parametri scelti Drenaggio superficie 0 V.N.A Altre caratteristiche 0 Area normale di lavoro inferiore a 900 mq

121 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Calcolo indici intrinseci Dati riferiti all unità : Imbottigliamento B Fattore sostanza 21 K Quantità totale sostanza 5,3 N Area normale di lavoro 480 M Rischi specifici delle sostanze 30 P Rischi generali di processo 75 S Rischi particolari di processo 306 M Caratteristiche miscelazione e dispersione 30 p Alta pressione 46 Q Fattore quantità 30 H Altezza 3 t Temperatura 50 L Rischi connessi al lay-out 75 D Indice di DOW 244,13

122 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Calcolo indici intrinseci Dati riferiti all unità : imbottigliamento INDICE DI INCENDIO F = B * K/N 0,23 INDICE DI ESPLOSIONE CONFINATA C = 1+(M + P + S)/100 5,11 INDICE DI ESPLOSIONE IN ARIA A = B (1+m/100) (1+p) (Q*H*C/1000) (t+273)/ ,34 INDICE DI RISCHIO GENERALE G = D (1+0,2 C A * F ) 3260

123 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Imbottigliamento 4.1 Contenimento (K1) Riferim. paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione Parametri scelti Apparecchi a pressione 1 V.N.A Condotte di trasferimento 0,900 Saldature radiografate al 100 % Sistemi di contenimento supplementari 1 V.N.A Sistemi di rilevamento perdite Scarichi di emergenza e funzionali 0, ,70 rete di rilevatori gas con chiusura valvole pneumatiche e allarme riportato in Sala Controllo 0,85 i rilevatori di gas attivano gli impianti fissi di irrorazione

124 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Imbottigliamento 4.2 Controllo del processo (K2) Riferim. paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione Parametri scelti Sistemi di allarme e blocco Controllo centralizzato 0,720 0,720 0,80 sistemi di blocco verificati con studio di rischio 0,90 Presenza di una doppia fonte di energia 0,80 parametri di interesse riportati in sala controllo 0,90 gestione centralizzata logiche di blocco Istruzioni operative 0,700 Nota n Sorveglianza dell impianto 0,810 0,9 Efficaci sistemi antiaccensione e controllo del movimento dei veicoli; 0,9 Sistema di radio bidirezionali;

125 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Imbottigliamento 4.3 Atteggiamento nei riguardi della sicurezza (K3) Riferim. paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione parametri scelti Gestione della sicurezza 0,654 Nota n Addestramento alla sicurezza 0,810 Programma regolare di corsi addestramento per i dipendenti esteso anche alle ditte appaltatrici Procedure di manutenzione e sicurezza 0,855 0,95 Controlli non distruttivi eseguiti dalla Società. 0,9 Procedura permessi di lavoro a norme UNI

126 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Imbottigliamento 4.4 Protezioni antincendio (K4) Riferim. paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione parametri scelti Protezione delle strutture Barriere 1 V.N.A Protezione delle apparecchiature dagli incendi 0,630 0,90 sistema di irrorazione attivabile dai rilevatori di incendio 0,70 Sistema del tipo fail-safe

127 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Imbottigliamento 4.5 Isolamento ed eliminazione delle sostanze (K5) Riferim. paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione parametri scelti Sistemi di drenaggio 1 V.N.A Sistemi a valvole Ventilazione e diluizione 0,900 Rilevatori gas tarati al 25% LIE

128 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Imbottigliamento 4.6 Operazioni antincendio (K6) Riferim. paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione parametri scelti Allarmi per incendio Impianti fissi di estinzione 0,810 0,90 Rete di rilevatori di incendio 0,90 Allarmi riportati in sala controllo 0,700 Prove periodiche con cadenza almeno mensile Estintori portatili Assistenza dei Vigili del fuoco Cooperazione di stabilimento 0, ,810 0,90 Disponibilità di apparecchiature carrellate 0,90 Disponibilità di bobine di manichette antincendio 0,90 Esercitazioni semestrali con richiesta di partecipazione dei VV.F. 0,90 Prove a fuoco con frequenza annuale

129 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Calcolo indici compensati Dati riferiti all unità : Imbottigliamento K1 = 0,540 K2 = 0,294 K3 = 0,453 K4 = 0,630 K5 = 0,900 K6 = 0,372 Indice generale di rischio compensato : G = G (K1 * K2 * K3 * K4 * K5 * K6) = 49

130 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ METODO INDICIZZATO PER LA CATEGORIZZAZIONE DEI DEPOSITI DI GPL SOCIETÀ : Ultragas C.M. SpA IMPIANTO : deposito di GPL LOCALITÀ : Lecce UNITÀ : Sala pompe/compressori GPL SOSTANZE : Propano, Butano INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI : Pressione : 18 bar Temperatura:10/50 C SOSTANZA PREDOMINANTE : Propano FATTORE SOSTANZA : B = 21 V.N.A. : Valore non applicabile

131 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità: Sala pompe/compressori GPL Rischi specifici delle sostanze (M) Riferim. paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione parametri scelti Caratteristiche di miscelazione e dispersione m=30

132 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Sala pompe/compressori GPL Rischi generali di processo (P) Riferim. paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione parametri scelti Manipolazione 0 V.N.A Trasferimento delle sostanze 0 V.N.A Contenitori trasportabili 0 V.N.A.

133 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Sala pompe/compressori GPL Rischi particolari di processo (S) Riferim. paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione parametri scelti Alta pressione p= Bassa temperatura Temperatura elevata Corrosione ed erosione 0 V.N.A Perdite da giunti e guarnizioni 20 Tenute pompe presumibilmente soggette a qualche perdita di lieve entità

134 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Sala pompe/compressori GPL Rischi particolari di processo (S) Riferim. paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione parametri scelti Vibrazioni, carichi ciclici etc. 50 Presenza di compressori alternativi Funzionamento entro campo di infiammabilità 0 V.N.A Rischio di esplosione superiore alla media Rischi Elettrostatici Rischio di utilizzazione intensiva 0 V.N.A.

135 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Sala pompe/compressori GPL Rischi dovuti alle quantità (Q) Riferim. paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione parametri scelti Totale sostanze in tonnellate K = 0,8 Unità cat. A Rottura tubo di diametro equivalente a 2 Q = 15 Kg/s (Fig III/5b) t=20 secondi (presenza valvole di sezionamento) Quantità rilasciata = 15 x 20 s = 300 Kg Contenuto pompe/ compressori circa 1 mc Fattore quantità Q = 6

136 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Sala pompe/compressori GPL Rischi connessi al layout (L) Riferim. paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione parametri scelti Altezza in metri H = 1, Area di lavoro in metri quadrati N = Progettazione struttura Effetto domino -10 Costruzione completamente aperta con sola tettoia di copertura 15 Distanza dai serbatoi di circa10 m Conformazione sotto il suolo 0

137 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Sala pompe/compressori GPL Rischi connessi al layout (L) Riferim. paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione Parametri scelti Drenaggio superficie 100 Pavimentazione senza pendenza apprezzabile Altre Caratteristiche 0 Area normale di lavoro inferiore a 900 mq

138 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Calcolo indici intrinseci B Fattore sostanza 21 K Quantità totale sostanza 0,8 N Area normale di lavoro 42 M Rischi specifici delle sostanze 30 P Rischi generali di processo 0 S Rischi particolari di processo 226 M Caratteristiche miscelazione e dispersione 30 p Alta pressione 46 Q Fattore quantità 6 H Altezza 1,5 t Temperatura 50 L Rischi connessi al lay-out 105 D Indice di DOW 119,30

139 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Calcolo indici intrinseci Dati riferiti all unità : Pompe e compressori GPL INDICE DI INCENDIO F = B * K/N 0,40 INDICE DI ESPLOSIONE CONFINATA C = 1+(M + P + S)/100 3,56 INDICE DI ESPLOSIONE IN ARIA A = B (1+m/100) (1+p) (Q*H*C/1000) (t+273)/300 44,26 INDICE DI RISCHIO GENERALE G = D (1+0,2 C A * F ) 477

140 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Sala pompe/compressori GPL 4.1 Contenimento (K1) Riferim. paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione parametri scelti Apparecchi a pressione Condotte di trasferimento 0,900 Saldature radiografate al 100% Sistemi di contenimento supplementari 1 V.N.A Sistemi di rilevamento perdite 0,700 Rete di rilevatori gas con chiusura valvole pneumatiche e allarme riportato in sala controllo Scarichi di emergenza e funzionali 1 V.N.A.

141 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Sala pompe/compressori GPL 4.2 Controllo del processo (K2) Riferim. paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione parametri scelti Sistemi di allarme e blocco 0,720 0,80 sistemi di blocco verificati con studio di rischio 0,90 Presenza di una doppia fonte di energia Controllo centralizzato 1 V.N.A Istruzioni operative 0,700 Nota n Sorveglianza dell impianto 0,810 0,90 Efficaci sistemi antiaccensione e controllo del movimento dei veicoli 0,90 Sistema di radio bidirezionali.

142 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Sala pompe/compressori GPL 4.3 Atteggiamento nei riguardi della sicurezza (K3) Riferim. paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione parametri scelti Gestione della sicurezza 0,654 Nota n Addestramento alla sicurezza 0,810 Programma regolare di corsi addestramento per i dipendenti esteso anche alle ditte appaltatrici Procedure di manutenzione e sicurezza 0,855 0,95 Controlli non distruttivi eseguiti dalla Società 0,90 Procedura permessi di lavoro a norme UNI

143 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Sala pompe/compressori GPL 4.4 Protezioni antincendio (K4) Riferim. paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione parametri scelti Protezione delle strutture Barriere 1 V.N.A Protezione delle apparecchiature dagli incendi 0,700 Sistema FAIL-SAFE

144 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Sala pompe/compressori GPL 4.5 Isolamento ed eliminazione delle sostanze (K5) Riferim. paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione Parametri scelti Sistemi di drenaggio 1 V.N.A Sistemi a valvole 1 V.N.A Ventilazione e diluizione 0,900 Rilevatori gas tarati al 25% LIE

145 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Sala pompe/compressori GPL 4.6 Operazioni antincendio (K6) Riferim. paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione parametri scelti Allarmi per incendio Impianti fissi di estinzione 0,810 0,90 Rete di rilevatori incendi 0,90 Allarmi riportati in sala controllo 0,700 Prove periodiche con cadenza almeno mensile Estintori portatili 0,810 0,90 Disponibilità di apparecchiature carrellate 0,90 Disponibilità di bobine di manichette antincendio Assistenza dei Vigili del fuoco Cooperazione di stabilimento 0,810 0,90 Esercitazioni semestrali con richiesta di partecipazione dei VV.F. 0,90 Prove a fuoco con frequenza annuale

146 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Calcolo indici compensati Dati riferiti all unità : Sala pompe/compressori GPL K1 = 0,630 K2 = 0,408 K3 = 0,453 K4 = 0,700 K5 = 0,900 K6 = 0,372 Indice generale di rischio compensato : G = G (K1 * K2 * K3 * K4 * K5 * K6) = 13

147 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ METODO INDICIZZATO PER LA CATEGORIZZAZIONE DEI DEPOSITI DI GPL SOCIETÀ : ULTRAGAS C.M. SpA IMPIANTO : deposito di GPL LOCALITÀ : Lecce UNITÀ : Stoccaggio pallettizzato bombole piene SOSTANZE : Propano, Butano INFORMAZIONI : Pressione : 18 bar SUPPLEMENTARI Temperatura : -10/50 C SOSTANZA PREDOMINANTE : Propano FATTORE SOSTANZA : B = 21 V.N.A. : Valore non applicabile

148 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità: Stoccaggio pallettizzato bombole piene Rischi specifici delle sostanze (M) Riferim. paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione parametri scelti Caratteristiche di miscelazione e dispersione m=30

149 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Stoccaggio pallettizzato bombole piene Rischi generali di processo (P) Riferim. paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione parametri scelti Manipolazione Trasferimento delle sostanze Contenitori trasportabili 40

150 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Stoccaggio pallettizzato bombole piene Rischi particolari di processo (S) Riferim. paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione parametri scelti Alta pressione p = Bassa temperatura Temperatura elevata Corrosione ed erosione 0 Manutenzione periodica bombole Perdite da giunti e guarnizioni 0 V.N.A.

151 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Stoccaggio pallettizzato bombole piene Rischi particolari di processo (S) Riferim. paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione parametri scelti Vibrazioni, carichi ciclici etc Funzionamento entro campo di infiammabilità 0 V.N.A Rischio di esplosione superiore alla media Rischi elettrostatici 0 V.N.A Rischio di utilizzazione intensiva 0 V.N.A.

152 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Stoccaggio pallettizzato bombole piene Rischi dovuti alle quantità (Q) Riferim. paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione parametri scelti Totale sostanze in tonnellate K = 60 Fattore quantità Q = 71

153 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Stoccaggio pallettizzato bombole piene Rischi connessi al layout (L) Riferim. paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione parametri scelti Altezza in metri H = 0, Area di lavoro in metri quadrati N = 300 Area in pianta della zona stoccaggio bombole Progettazione struttura 0 V.N.A Effetto domino 0 Distanza dal più vicino serbatoio di stoccaggio pari a circa 30 m Conformazione sotto il suolo 0

154 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Stoccaggio pallettizzato bombole piene Rischi connessi al layout (L) Riferim. paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione parametri scelti Drenaggio superficie 100 Assenza di pavimentazione con pendenza Altre caratteristiche 0 Area di lavoro inferiore a 900 mq

155 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Calcolo indici intrinseci B Fattore sostanza 21 K Quantità totale sostanza 60 N Area normale di lavoro 300 M Rischi specifici delle sostanze 30 P Rischi generali di processo 50 S Rischi particolari di processo 146 M Caratteristiche miscelazione e dispersione 30 p Alta pressione 46 Q Fattore quantità 71 H Altezza 0,1 t Temperatura 50 L Rischi connessi al lay-out 100 D Indice di DOW 170,76

156 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Calcolo indici intrinseci Dati riferiti all unità : Stoccaggio pallettizzato bombole piene INDICE DI INCENDIO F = B * K/N 4,20 INDICE DI ESPLOSIONE CONFINATA C = 1+(M + P + S)/100 3,26 INDICE DI ESPLOSIONE IN ARIA A = B (1+m/100) (1+p) (Q*H*C/1000) (t+273)/300 31,97 INDICE DI RISCHIO GENERALE G = D (1+0,2 C A * F ) 1641

157 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Stoccaggio pallettizzato bombole piene 4.1 Contenimento (K1) Riferim. paragrafo Argomento Fattore adottato Giustificazione parametri scelti Apparecchi a pressione 1 V.N.A Condotte di trasferimento 1 V.N.A Sistemi di contenimento supplementari 1 V.N.A Sistemi di rilevamento perdite 0,595 0,70 Esistenza di rilevatori fughe gas con blocco valvole e allarme 0,85 I rilevatori gas attivano automaticamente l impianto fisso di raffreddamento Scarichi di emergenza e funzionali 1 V.N.A.

158 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Stoccaggio pallettizzato bombole piene 4.2 Controllo del processo (K2) Riferim. paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione parametri scelti Sistemi di allarme e blocco 0,720 0,90 sistemi di blocco alimentati da doppia fonte di energia 0,80 sistemi di blocco verificati con studio di rischio Controllo centralizzato Istruzioni operative 0,700 Nota n Sorveglianza dell impianto 0,810 0,9 Efficaci sistemi antiaccensione e controllo del movimento dei veicoli 0,90 Sistema di radio bidirezionali

159 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Stoccaggio pallettizzato bombole piene 4.3 Atteggiamento nei riguardi della sicurezza (K3) Riferim. paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione parametri scelti Gestione della sicurezza 0,654 Nota n Addestramento alla sicurezza 0,810 Programma regolare di corsi addestramento per i dipendenti esteso anche alle ditte appaltatrici Procedure di manutenzione e sicurezza 0,855 0,90 procedure di permessi di lavoro a norme UNI 0,95 controlli non distruttivi eseguiti dalla Società

160 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Stoccaggio pallettizzato bombole piene 4.4 Protezioni antincendio (K4) Riferim. paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione parametri scelti Protezione delle strutture 0,900 Unità completamente aperta Barriere 1 V.N.A Protezione delle apparecchiature dagli incendi 0,630 0,90 sistema di irrorazione attivabile dai rilevatori di incendio 0,70 Sistema del tipo fail-safe

161 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Stoccaggio pallettizzato bombole piene 4.5 Isolamento ed eliminazione delle sostanze (K5) Riferim. paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione parametri scelti Sistemi di drenaggio 1 V.N.A Sistemi a valvole 1 V.N.A Ventilazione e diluizione 0,900 Rilevatori gas tarati al 25 % LIE

162 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dati riferiti all unità : Stoccaggio pallettizzato bombole piene 4.6 Operazioni antincendio (K6) Riferim. paragrafo Argomento Fattore Adottato Giustificazione parametri scelti Allarmi per incendio 0,810 0,90 Rilevatori di incendio in grado di intervenire entro 1 min 0,90 allarmi riportati in Sala Controllo Impianti fissi di estinzione 0,700 Prove periodiche degli impianti Estintori portatili Assistenza dei Vigili del fuoco 0, ,90 Disponibilità di apparecchiature carrellate 0,90 Disponibilità di bobine di manichette antincendio Cooperazione di stabilimento 0,810 0,90 Esercitazioni semestrali con richiesta di partecipazione dei VV.F. 0,90 Frequenza annuale a prove a fuoco

163 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Calcolo indici compensati Dati riferiti all unità : Stoccaggio pallettizzato bombole piene K1 = 0,595 K2 = 0,408 K3 = 0,453 K4 = 0,567 K5 = 0,900 K6 = 0,372 Indice generale di rischio compensato : G = G (K1 * K2 * K3 * K4 * K5 * K6) = 30

164 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ NOTA 1 ATB DEPOSITO GPL / ATB BOMBOLE t/a Movimentato annuo = t/a K i = t/a K u = /2 = t K i = 0 K u = 0 Quantità massima stoccabile = 273 t Movimentazione annua = = 21,98 Quantità massima stoccabile 273 Numero di serbatoi : 4 (per i serbatoi fuori terra); Fattore di utilizzazione = -30 K i + K u 1 + = 1 K i + K u Fattore adottato = -30

165 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ NOTA 2 Quantità totale : serbatoi fuori terra : 650 x 0,42= 273 t trincea tubazioni circa 0,5 t NOTA 3 Il fattore compensativo è stato ottenuto considerando i seguenti fattori ponderali : procedure specifiche e dettagliate per ogni singola operazione (f.p. = 5); procedure per arresto d emergenza e successiva rimessa in marcia (f.p. = 4); procedura per rimessa in marcia dopo manutenzione (f.p. = 4); procedura per bonifica tubazioni e serbatoi (f.p. = 4); procedure di controllo per modifica di apparecchi o linee (f.p. = 3); procedure di controllo per modifica di istruzioni operative (f.p. = 3); procedure d emergenza dettagliate per ciascuna ipotesi incidentale prevedibile (f.p.=7). NOTA 4 Il fattore compensativo è ottenuto dal prodotto dei seguenti: 0,90 organizzazione centrale aziendale di sicurezza; 0,95 struttura aziendale centrale e responsabile delegato nello stabilimento per la sicurezza; 0,85 vengono effettuate regolari verifiche da parte di strutture centrali aziendali 0,90 procedura di registrazione ed analisi dei guasti ed incidenti;

166 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ B CLASSIFICAZIONE DEL DEPOSITO E OSSERVAZIONI SUI RISULTATI DELL APPLICAZIONE DEL METODO INDICIZZATO La tabella di seguito riportata riassume le risultanze derivanti dall applicazione di quanto previsto in Appendice II del DM 15/05/96. Il deposito è classificato di 1 a categoria A. classe poiché tutte le unità logiche risultano di UNITÀ Indice di rischio intrinseco Indice di rischio compensato Categoria Serbatoi fuori terra coibentati A Punto di travaso n A Punto di travaso n A Imbottigliamento A Sala pompe/compressori GPL A Stoccaggio pallettizzato bombole piene A

167 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ SEZIONE 1.C.1 SICUREZZA DELL'IMPIANTO

168 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ C.1.1 SANITÀ E SICUREZZA DELL IMPIANTO La Valutazione del Rischio del deposito è nel seguito sviluppata in accordo ai contenuti dell Allegato I del DPCM 31/03/89 e, come già anticipato al punto A.2, è altresì sviluppata secondo i contenuti dell Appendice III del D. Min. Ambiente 15/05/1996 ed in merito si rinvia all Appendice I. Tutto quanto sopra per omogeneizzare con i contenuti del RdS con quanto al SGS in particolare in relazione all art. 7 Identificazione e Valutazione dei Pericoli Rilevanti del D. Min Ambiente 09/08/2000. Più specificamente la Sezione 1.C.1 del presente RdS unitamente all Appendice I Valutazione del Rischio ai sensi del D. Min. Ambiente 15/05/1996 ed alla Verifica di Compatibilità Territoriale sono parte integrante del SGS della Ultragas CM SpA e costituiscono aggiornamento dello stesso documento. 1.C PROBLEMI NOTI DI SANITÀ E SICUREZZA Gli impianti in esame presentano specifiche problematiche di sicurezza correlate ai rilasci di energia risultando il GPL classificato come estremamente infiammabile, come da Schede di Sicurezza in allegato n. 6.

169 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Dalle stesse Schede di Sicurezza si rileva che il GPL ha inoltre caratteristiche esclusivamente asfissianti per cui minore risulta il rischio sanitario associato al rilascio di tale sostanza. Si riporta comunque nel seguito un elenco esaustivo circa il rischio associato ai rilasci di GPL. 1.C Odorizzazione e denaturazione I GPL devono avere un odore caratteristico tale da poterne rilevare la presenza prima che si creino condizioni di esplosività. Le operazioni di odorizzazione non vengono svolte nel deposito in quanto il GPL vi giunge già odorizzato. Anche l operazione di denaturazione, da effettuare solo su GPL per combustione, è già effettuata da parte del fornitore. 1.C Rischio per tossicità Dalle informazioni riportate sul Propano e Butano (allegato n. 6), questi risultano non tossici, ma asfissianti semplici.

170 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ C Rischi di asfissia L'accumulo dei vapori di GPL in ambiente può produrre asfissia. Non si tratta di un fenomeno di asfissia totale ma di carenza di ossigeno i cui primi sintomi sono (proposta di revisione 2004 dell'acgih "American Conference of Industrial Hygienists) l'incremento della respirazione (fame d'aria) e dei battiti cardiaci. Tali fenomeni sono reversibili, ripristinando le condizioni normali, e si verificano quando la pressione parziale dell'ossigeno nei capillari dei polmoni si riduce a meno di 60 torr a cui corrisponde una pressione parziale dell'ossigeno nell'aria ambiente di 120 torr. Il limite di sicurezza, raccomandato dall'acgih, è di 132 torr a cui corrisponde una percentuale d'ossigeno aria secca a livello del mare, del 16%. Affinché l'ossigeno nell'aria si riduca dal 21% al 16% è necessaria una concentrazione di GPL pari al 24%. Considerato che l'impianto ha attrezzature completamente all'aperto, concentrazioni di GPL così elevate riguardano volumi, in corrispondenza dei punti di perdita, talmente piccoli da non costruire un rischio per le persone. Inoltre gli ambienti confinati si trovano a distanze tali dalle possibili fonti di rilascio che non è ragionevole prevedere il raggiungimento di simili concentrazioni.

171 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ C Rischio criogenico I GPL sono stoccati sotto pressione, a temperatura ambiente. In caso di rilascio di GPL lo stesso tende a vaporizzare determinando i seguenti fenomeni (fonte TNO EFFECTS) : Flash-off: il fenomeno è legato alla ebollizione spontanea del liquido per riduzione alla pressione atmosferica. Il liquido si raffredderà raggiungendo la sua temperatura di ebollizione alla pressione atmosferica (-42 C per il propano); Miscelazione con aria: il rilascio di GPL genera un getto costituito da goccioline di GPL. Tali goccioline si mescolano con l aria ed il calore presente nell aria causerà l evaporazione delle gocce. In tal caso, la temperatura della miscela aria/vapore diminuirà al di sotto della sua temperatura di ebollizione. Le persone coinvolte in tali incidenti possono, quindi, subire lesioni da congelamento.

172 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ C Rischio da prodotti di combustione La combustione del GPL produce CO 2 (anidride carbonica), gas asfissiante ed, in carenza di ossigeno, può produrre CO (monossido di carbonio), gas fortemente tossico. Il rischio a cui è esposto il personale è limitato in quanto gli eventuali rilasci di GPL incendiato avvengono all'aperto, sono di breve durata, ed il personale può autoproteggersi ponendosi sopravento rispetto all'incendio. 1.C DATI STORICI SU IMPIANTI SIMILARI L identificazione delle ipotesi incidentali, ragionevolmente prevedibili per l installazione in esame, è stata effettuata ricorrendo alle Banche dati Incidenti e consultando non solo gli archivi relativi ai depositi di GPL ma anche quelli di impianti ove sono manipolati idrocarburi liquidi, in particolare il GPL. Le risultanze dell analisi storica sono raccolte in schede, di cui all allegato n. 8, estratte dalle banche dati informatizzate nel seguito elencate : SONATA (Summary Of Notable Accidents in Technical Activities) del gruppo ENI; FACTS sviluppata ed aggiornata dal TNO olandesi.

173 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ E' da sottolineare che le schede si riferiscono al periodo Per l'aggiornamento dell'analisi storica è stata consultata la banca dati TNO/FRIENDS 2001 " Explore chemical accidents" che ha evidenziato gli ulteriori scenari di interesse di cui alla tabella di pagina successiva. Ai fini di quanto al seguito non è effettuata alcuna valutazione statistica nel merito delle informazioni contenute nelle schede ritenendo tale prassi affetta da grossolani errori dovuti a quanto segue : le banche dati non riportano la famiglia di riferimento e pertanto mancano gli elementi base al fine di una corretta valutazione probabilistica dei singoli eventi; le banche dati registrano soltanto incidenti le cui conseguenze sono di una certa gravità. I parametri di gravità sono sostanzialmente il danno economico ed il numero di decessi/infortuni. Ne consegue che non esiste traccia storica degli incidenti che non hanno superato la soglia di danno economico e/o di decessi/infortuni definita da ogni singola banca; l archiviazione e la catalogazione dei near misses è attività recente per cui non solo mancano dati relativi ad un congruo periodo di tempo ma soprattutto tali informazioni non sono archiviate nelle banche dati bensì esistono solo dati parziali riferiti a singole aziende. Per i motivi di cui sopra sono nel seguito analizzati tutti gli incidenti elencati nelle schede mentre le valutazioni di tipo probabilistico sono rinviate ai punti successivi sulla base delle metodologie di volta in volta indicate.

174 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ BANCA DATI TNO - FRIENDS / ANALISI STORICA N ANNO EVENTO INCIDENTALE CAUSA INIZIATRICE L autista perdeva le flange cieche dell autobotte provocando il rilascio dalle flange Rottura tubazione e rilascio di prodotto Rottura tubazione e rilascio di prodotto Rilascio da flangia Rilevazione di una perdita di propano da parte di una squadra di sorveglianza con evacuazione del deposito Incendio ed esplosione di un serbatoio di propano Tre FC incendiate ed esplose durante il riempimento, con propagazione delle fiamme a 18 FC attigue Errore umano Urto da fork-lift Errore umano Esecuzione di operazioni non autorizzate Non identificata Urto di fork-lift Non identificata Rilascio durante lo scarico di 5 ATB Non identificata Rilascio durante lo scarico di ATB in serbatoio di stoccaggio, per distacco della manichetta Rilascio di prodotto da una tubazione interrata Rilascio per rottura manichetta durante lo scarico Incendio durante delle operazioni di verifica in stoccaggi sotterranei Incendio di un serbatoio di propano per automobile che perdeva il controllo Rilascio di butano da una incrinatura originatasi in un attrezzatura Perforazione di una tubazione di butano, durante lavori di manutenzione, con rilascio di prodotto Non identificata Corrosione Operazione non custodita Non identificata Urto Errore di costruzione e/o nella scelta dei materiali Errore umano

175 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Con riferimento alle schede e relative a depositi/impianti si riporta nel seguito l elencazione degli incidenti maggiormente significativi e relative cause/conseguenze. Rottura di collegamento fondo serbatoio stoccaggio da 16,3 m 3. Fuoriuscita di gas con formazione di nube con diametro di 400 m; Fuga di GPL da serbatoio con sviluppo incendio dopo 2 min. Tutto bruciato in un raggio di 90 m; Fuga di gas butano da serbatoio stoccaggio. Innesco esplosione a 37 m dal serbatoio. Distribuzione di edifici adiacenti; Rottura tubazione da 50 mm genera nube di vapori che si incendiano dopo 1,5 min. Incendio provoca intervento valvola di sicurezza su serbatoio adiacente con conseguente fiammata che si estende per 31 m; Serbatoio di stoccaggio butano modificato per ricevere GPL da autocisterne. Aggiunta linea alimentazione aria per facilitare trasferimento in stagione fredda. GPL penetra in tubazione arriva basamento provoca esplosione. Nessun incendio; Fuoriuscita di butano da serbatoio di 36 m 3 a seguito rottura tubazione scarico di fondo per congelamento acqua raccolta. Mancato funzionamento valvola per eccesso di flusso;

176 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Rottura tubo da 200 mm che urta altra tubazione in stazione pompaggio GPL. Distrutti da esplosioni 70 serbatoi di propano, schegge danneggiano adiacenti serbatoi contenenti infiammabili. Incendio. Distrutto distributore benzina a 800 m; Serbatoio stoccaggio interrato. Non tappato bocchello 19 mm. Dopo riempimento gas fuoriesce insinuandosi in fogne e cunicoli per linee telefoniche. Innesco esplosioni quando i vapori escono nell ambiente esterno; Terremoto causa rottura tubazioni di collegamento serbatoio stoccaggio con fuoriuscita butano. Apparecchiatura elettrica innesca incendio. Nube diffusa su area 2 ettari; Un serbatoio da 3,79 m 3 cade da fondazioni rompendo tubazione di scarico da 51 mm. Innesco vapori in magazzino costruito in legno. Assenza di valvole per eccesso di flusso; Dilatazione tubo collegamento 2 serbatoi, provoca rottura componente tubazione con fuoriuscita di gas ed esplosione; Rottura manometro. Stima errata livello butano liquido in sfera stoccaggio da 820 m 3. Fuoriuscita butano. Formazione di nube vapori. Innesco a 180 m. Sviluppo incendio che si estende ad area stoccaggio. Esplosione di serbatoi con tetto divelto; Sovrariempimento dovuto a guasto della strumentazione. La fuoriuscita di butano provoca una nube esplosiva che innescatasi causa il Bleve di due sfere;

177 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Sovrapressione in serbatoio butano ne provoca rottura. Rilascio di nube vapori con innesco incendio presso centrale elettrica. Violento incendio. Incidente generato da insufficiente sistema di sfiato; Fuga di GPL da serbatoio di stoccaggio a seguito rottura tubazione provoca incendio; Rottura componente tubazione di drenaggio da serbatoio stoccaggio. Fuoriuscita di GPL da tubazione alla pressione di 7 Kg/cm 2. Incendio vapori dopo 1 min presso motore a gas. Distruzione serbatoio spezzoni scagliati a 700 m; Serbatoio propano esploso per sovrapressione. Sviluppo incendio ad altri serbatoi propano e butano. Impianto refrigerante fermo per ispezione. Operante autorefrigerazione con scarico vapori a blow-down. Malfunzionamento valvola di intercettazione; Errata rimozione di flangia ceca genera spillamento di quantità sconosciuta. Incendio innescato da riscaldatore distante da 18 m; A seguito di rottura tubazione fuoriuscita di propano in area stoccaggio. Conseguenti esplosioni che distruggono serbatoi stoccaggio propano. Errata manovra campionatura in sfera stoccaggio provoca spillamento propano. Vapori raggiungono strada dove sono innescati da motore veicolo. Incendio serbatoio. Spezzoni metallici fino a 100 t scagliati a 400 m;

178 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Durante rimozione condotto drenaggio da serbatoio ritenuto vuoto violenta fuoriuscita di gas. Nube formatasi si incendia a contatto con pareti calde di un evaporatore; Vapori propano rilasciati da serbatoio trascinati a 180 m e accesi da torre raffreddamento acqua. Vetri rotti per miglia da onda d urto persone evacuate; Serbatoio di GPL si rompe dopo due mesi di attività a causa corrosione cricche nei cordoni di saldatura; Esplosione bombole GPL causa incendio molto esteso diffuso ad altri serbatoi stoccaggio e edifici vicini. Molte esplosioni con lanci di frammenti. Distrutti 4000 bombole GPL, 6 ossigeno, 6 acetilene, 7 edifici industriali, 6 case, 1 serbatoio 2 m 3 ; Durante operazioni di bonifica a un serbatoio questi esplode in un impianto imbombolamento GPL; Perdita da serbatoio di propano è innescata da sorgente sconosciuta. Effetto domino causa il Bleve di serbatoi di stoccaggio cilindrici; Valvola drenaggio acqua lasciata aperta da operatore il quale non fu più in grado di richiuderla. Formazione grande nube innescata e incendio a ritroso fino a interessare la sfera. Esplosione della sfera. Forte onda d urto. 21 serbatoi distrutti;

179 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Incendio in stoccaggio propano. Intervento immediato pompieri. Un idrante non operativo. 25 min dopo inizio incendio si ha bleve del serbatoio causa rovesciamento di altro serbatoio. Frammenti trovati a 378 m; Causa rottura tubo su serbatoio stoccaggio fuga di GPL durante normali operazioni di campionamento. Perdita arrestata in pochi minuti. Nube non innescata. Ustioni a freddo sui feriti; Fulmine provoca caduta di linea elettrica di potenza sopra uno stoccaggio incendio che causa il bleve delle bombole presenti nell area; Incendio distrugge impianto di GPL. Si pensa che l urto di un camion con una linea collegata a un serbatoio interrato sia stato l origine dell incidente; A seguito errore di calcolo, uno stoccaggio sotterraneo di GPL fu riempito troppo. Rilascio all aria. Nube di 2 Km diametro. 2 esplosioni aeree. La 2^ a m di quota. Incendio per 5 ore. Case danneggiate fino a 275 m. Vetri rotti a 11 Km; Tubo lungo 45 m a 10 atm collegato a serbatoio sotterraneo da 3600 m 3 scarica all aria per 7 ore prima di sviluppo incendio; GPL rilasciato da serbatoio stoccaggio. Nube prodotta dispersa senza innescarsi; Rottura tubo provoca perdita propano da serbatoio. Nube spinta su linea ferroviaria. Circolazione treni interrotta fino a quando tutte le valvole sul serbatoio intercettate e la nube dispersa. Nessun innesco;

180 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ A seguito perdite da valvola su serbatoio stoccaggio propano formazione nube (250 persone evacuate). Nube non accesa; A causa rottura tubo di bocchello su serbatoio stoccaggio di butadiene rilascio di circa 4 m 3 di gas. Cortine d acqua attivate manualmente. Nessuna accensione; A seguito rottura linea di collegamento serbatoio stoccaggio formazione nube che s incendia a contatto con motore di condizionatore d aria. Sviluppo incendio che provoca bleve di 2 serbatoi con fireball di m. Pezzi serbatoi a m; Rottura di saldatura provoca rilascio di 2000 ton in terrapieno. Concentrazione in campo infiammabilità osservata 46 m avanti. L evaporazione della fuoriuscita dura 3 giorni. Nessuna accensione; Per uno smottamento causato da forti piogge si è verificata la rottura di una bombola di GPL con rilascio che innescato da scintilla di motore ha provocato un esplosione seguita da incendio persone evacuate; La rottura di un tubo del circuito di ritorno di una pompa di movimentazione prodotto ha causato la formazione di una nube di propano che trovato innesco è esplosa provocando danni ingenti nelle immediate vicinanze; L esplosione di un serbatoio di propano causa un violento incendio in uno stabilimento di imbottigliamento GPL; Piccola esplosione ha provocato una perdita da un serbatoio da 302 mc contenente GPL, a cui ha fatto seguito un incendio presto domato;

181 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Perdita di GPL da un bocchello superiore di un serbatoio. Non c è stato innesco; Serbatoi di propano distrutti da un vasto incendio in un deposito di stoccaggio; L esplosione, per cause sconosciute, di serbatoio di GPL causa una pioggia di detriti su una vasta zona limitrofa. Per perdita da tubazione, formazione di una nube che trova innesco in una fiamma pilota. L esplosione coinvolge serbatoi vicini e causa Bleve a catena con lancio frammenti metallici a grande distanza. Valvola su sommità sfera resta aperta per ghiaccio formato da acqua non drenata da tubo di sfiato. Rilascio prolungato di prodotto ha formato nube che, trovato innesco a 100 m di distanza, provoca esplosione e rottura serbatoio sferico. Per cause sconosciute si verifica incendio che provoca il Bleve di serbatoio butano. I frammenti nell esplosione si spargono in un raggio di più di 100 m. Deposito andato a fuoco. Per cause sconosciute si verifica rottura di serbatoio da 2000 m 3 a cui segue rilascio di GPL stoccato. Errore umano di operaio che si dimentica d installare tappo nel sistema drenaggio di serbatoio. Ciò causa rilascio GPL fortunatamente non innescato.

182 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Clima particolarmente caldo abbinato a non corretto montaggio valvola di sicurezza consente rilascio di GPL da serbatoio vicino a linea ferroviaria. Traffico interrotto per 1 ora per dispersione nube infiammabile. Mal funzionamento di valvola sicurezza (mancata chiusura) causa rilascio 1 m 3 di propano. Deposito ed alcune vicine abitazioni evacuate e traffico bloccato. Un fulmine tronca una connessione flessibile su condotta di propano tra uno stoccaggio interrato ed uno fuori terra, fireball di 75 m di diametro. Una perdita di butano ha causato due esplosioni. La prima ha distrutto una parte dell impianto. Dopo l esplosione le fiamme si sono sviluppate nel capannone. Si sono rotti i vetri delle finestre nel raggio di 2000 m. Pare che un operaio abbia visto esplodere una caldaia e successivamente l incendio. Una violenta esplosione ha distrutto un capannone, in cui il gas veniva decantato in un piccolo serbatoio. Causa dell incidente sconosciuta. 1.C Cause iniziatrice di eventi incidentali Dall'elencazione di cui in precedenza, e da ulteriori elementi presenti nelle banche dati incidente, le cause iniziatrici di eventi incidentali più frequenti risultano: 1. errori di tipo procedurale (errata esecuzione di operazione gestionale);

183 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ errori di progettazione (uso di materiale non idoneo, pianificazione tempi di manutenzione errati, etc); 3. operazioni di manutenzione errata (mancata bonifica, rimozione flange cieche, etc); 4. urti accidentali da automezzi in manovra; 5. guasti tecnici (perdite da accompagnamenti, da valvole, rottura saldatura, guasti nelle apparecchiature, etc.); 6. cause naturali (terremoto, inondazioni, fulmini, etc.). Oltre agli incidenti precedentemente riportati sono da annoverare anche quelli recentemente occorsi in Italia. Tali incidenti hanno interessato i punti di travaso e sono dovuti: ad errore umano (Porcari / Lucca) : la perdita di GPL si è verificata alla flangia di accoppiamento braccio rigido / autobotte in quanto non tutti i perni della flangia erano accuratamente serrati; ad urto accidentale di autobotte in manovra (Supino / Frosinone) : una autobotte ha impegnato la pesa al punto di travaso ove era collegata un altra autobotte. Durante la manovra di retromarcia, l autobotte ha urtato un braccio rigido causando il rilascio di GPL;

184 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ a mancata osservanza di procedure (Paese / Treviso) : un autobotte presentante difficoltà in fase di discarica prodotto è stata collegata, per prova, ad un punto di travaso. L intervento di un operatore sulla valvola di fondo dell autobotte ha causato il rilascio di GPL. Per quanto relativo agli eventi più significativi, si riportano le seguenti modalità: 1. Rilasci per rottura da piping e valvole Costituisce la causa primaria di rilascio essendo associati circa la metà degli eventi incidentali riportati nell analisi storica allegata (46 casi su 81). Tra le cause note di rilascio si evidenziano le seguenti: a) sovrapressione (schede nn. 42, 56, 16); b) congelamento valvole/linee (schede nn. 9, 30, 41); c) da organi di collegamento con i serbatoi (schede nn. 11, 55, 66); d) cause naturali (schede nn. 12, 49, 75, 62); e) urto automezzi (schede nn. 20, 50, 77); f) difetto valvole (schede nn. 28, 59, 61); g) rimozione flange e linee (schede nn. 29,32); h) vibrazioni (scheda n. 78); i) rottura saldatura (scheda n. 60).

185 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Rilasci per rottura serbatoio (schede nn. 6, 8, 35, 38) Tali rilasci sono dovuti alle seguenti cause: a) cedimento strutturale per sovrapressioni; b) ingresso aria serbatoi o mancata bonifica; c) errata saldatura. 3. Rilasci da serbatoio per scarico PSV (schede nn. 31, 73, 74, 51) Tali rilasci sono dovuti alle seguenti cause: a) sovrariempimento; b) montaggio difettoso; c) mancata richiusura. 4. Rilasci da serbatoio per rottura strumenti (schede nn. 18, 21) Dovuti a: a) cattivo funzionamento della strumentazione di controllo serbatoi. 5. Rilasci da ATB ai punti di travaso Dovuti a : a) sovrariempimento (scheda n. 3); b) scarico PSV (schede nn. 13, 14);

186 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ c) rottura collegamento mezzo mobile/impianto (schede nn. 23, 24, 43, 45, 47, 64). 1.C Eventi principali all origine dei rilasci Alla luce di quanto fin ora articolato in merito alle risultanze dell analisi storica, le ipotesi incidentali ragionevolmente prevedibili per l installazione in esame risultano: Unità Stoccaggio 1. Rilascio di GPL vapore per perdita da organi sulla generatrice superiore del serbatoio; 2. Rilascio di GPL liquido per perdita da organi in zona liquida del serbatoio; 3. Rilascio di GPL liquido da drenaggio; 4. Rilascio di GPL vapore per bloccaggio PSV; 5. Rilascio di GPL vapore per scatto PSV da sovrapressione; 6. Rilascio di GPL liquido per scatto PSV per sovrariempimento; 7. Rilascio per rottura maggiore di serbatoio a freddo; 8. Collasso termico con Bleve del serbatoio.

187 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Unità Travaso 9. Rilascio di GPL vapore per rottura del braccio e/o manichetta in zona vapore; 10. Rilascio di GPL liquido per rottura del braccio in zona liquido; 11. Rilascio di GPL per rottura del mezzo mobile; 12. Collasso termico con Bleve del serbatoio mobile. Unità Sala Pompe/Compressori GPL 13. Rilascio di GPL vapore per rottura compressore; 14. Rilascio di GPL liquido per rottura pompa. Si sottolinea inoltre che l'analisi storica non evidenzia incidenti che abbiano coinvolto lo stoccaggio bombole e/o il locale imbottigliamento. Consultando la banca dati MHIDAS si rilevano alcuni incidenti che hanno coinvolto lo stoccaggio bombole quali lo scoppio dei recipienti mobili e/o l'incendio. Si ritiene inoltre che tale tipologia di scenari incidentali possa essere prudenzialmente associata ai locali imbottigliamento sia per la presenza dello stoccaggio temporaneo delle bombole sia, ove applicabile, per la presenza della pallettizzatrice che a causa di movimenti bruschi può indurre rilasci di GPL. Considerato i modesti quantitativi di GPL associabili ad ogni bombola, le risultanze dell'analisi storica che evidenziano al più, quali conseguenze, incendi localizzati e le

188 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ misure di sicurezza in essere presso l'installazione, tali eventi saranno nel seguito trascurati. 1.C Identificazione delle ipotesi incidentali mediante metodi deduttivi Come si è già avuto modo di anticipare, nell istallazione in esame non avvengono operazioni di processo ma unicamente di movimentazione del prodotto a temperatura ambiente. La tipologia impiantistica è pertanto tale che le ipotesi incidentali di riferimento sono da ricercarsi con particolare riguardo agli aspetti componentistici ed umani e pertanto le tecniche di analisi mediante metodi deduttivi non forniscono contributi per l individuazione di ipotesi incidentali. Peraltro l elevato numero di depositi di GPL e soprattutto l elevato grado di uniformità degli impianti rendono disponibile una copiosa analisi storica che ha consentito di individuare le ipotesi incidentali di riferimento per l installazione in esame.

189 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ C.1.2 REAZIONI INCONTROLLATE Il propano ed il butano sono prodotti stabili alle condizioni normali di esercizio e durante le operazioni le sostanze non subiscono processi di trasformazione. Diversamente per i rilasci di GPL all'atmosfera, nel qual caso i rischi di reazioni fortemente esotermiche sono numerosi e nel seguito dettagliati. 1.C I FENOMENI CONNESSI CON IL RISCHIO GPL Sia il propano che il butano hanno una temperatura di ebollizione inferiore alla temperatura ambiente. Pertanto, nel caso di rilasci di GPL in fase liquida, una parte dello stesso vaporizza (flash), mentre l eventuale liquido rimanente, in dipendenza dell entità del rilascio, può formare una pozza mantenendo l'ebollizione, sfruttando il calore assorbito dall'ambiente. Sulla base di tale scenario gli eventi possibili sono nel seguito descritti.

190 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ C Flash Fire e esplosioni da nubi di vapori Il vapore generato dal flash e dall'ebollizione si mescola con l'aria generando una nube di vapore. Se la nube non trova alcuna sorgente di innesco, la stessa si disperde nell'atmosfera fino a diluirsi al di sotto del Limite Inferiore di Esplosività (L.I.E.). Se trova una sorgente di innesco, in corrispondenza di parte della nube con concentrazione nei limiti di esplosività, si potrà originare un FLASH FIRE o una esplosione (UVCE). Nel caso di flash fire, la fiamma potrà propagarsi fino alla sorgente del rilascio causando l'accensione della pozza/rilascio e incendi secondari se il ritorno di fiamma incontra sul suo percorso materiali combustibili. Esiste inoltre la possibilità che la nube possa esplodere (U.V.C.E. = Unconfined Vapour Cloud Explosion) causando danni non solo per effetto termico ma anche conseguenti alla sovrapressione prodotta dalla esplosione. Le condizioni perché si verifichi l'esplosione e non la semplice accensione della nube sono molteplici ed in particolare non è stato ancora ben compreso il processo correlato allo sviluppo di un'onda di sovrapressione dovuto all'accensione di una nube di vapori. Le ricerche e le analisi condotte hanno evidenziato che l'esplosione dipende, tra l'altro, dall'accelerazione del fronte di fiamma.

191 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ La velocità di fiamma è pari alla somma della velocità di combustione e della velocità della porzione di gas combusti ed incombusti in corrispondenza del fronte di fiamma. In particolare lo sviluppo di un'onda di sovrapressione richiede velocità di fiamma dell'ordine di 300 m/s a fronte di una velocità di combustione di 10 m/s. L'accelerazione a valori così elevati necessita pertanto di condizioni di turbolenza che possono verificarsi e a causa della presenza di ostacoli (tubazioni, strutture, serbatoi, etc.) e alla miscelazione dei gas combusti con quelli incombusti. Un secondo fattore correlato ad accelerazioni così sostanziali, è la quantità di combustibile presente nella nube esplosiva. La correlazione tra condizioni di confinamento che generano turbolenza e la quantità di combustibile è definita in Appendice III del DM 15/05/96 che determina le seguenti condizioni in cui il rischio di UVCE non è trascurabile: 1. ambienti essenzialmente chiusi; 2. quantità di vapore entro i limiti di infiammabilità maggiore di 1,5 t se in ambienti parzialmente confinati; 3. quantità di vapore entro i limiti di infiammabilità maggiore di 5 t se in ambiente non confinato. 1.C Incendi da pozza (pool-fire) Un rilascio in fase liquida di sufficiente grandezza provoca normalmente un accumulo di liquido sul suolo.

192 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ L'incendio risultante dalla sua eventuale accensione è noto come "pool-fire", incendio da pozza. L'accensione può avvenire sul luogo della pozza (sia immediatamente, sia dopo un certo tempo) oppure per effetto del ritorno di fiamma proveniente dalla nube di vapore generata dalla stessa pozza. Va peraltro evidenziato che il fenomeno perdura per il tempo limitato alla combustione del prodotto contenuto in pozza per il quale vale la seguente relazione (fonte Yellow Book ) : m = 10-3 hc/hv dove : m = è il rateo di combustione per unità di superficie (Kg/s m 2 ); hc = è il calore di combustione pari a 46,01 x 10 6 J/Kg per il propano; hv = è il calore di vaporizzazione pari a 3,5 x 10 5 J/Kg per il propano a 25 C. Con i dati di cui sopra risulta m = 0,140 Kg/s m 2. 1.C Dardi di fuoco (jet-fire) In caso di rilasci in fase vapore si ha la formazione di un jet turbolento di vapori infiammabili, con forte trascinamento di aria.

193 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Nel caso che il jet incontri una sorgente di innesco, in una zona in cui i vapori sono nel range di infiammabilità, si ha l'insorgenza di un dardo di fuoco (jet-fire). 1.C Bleve e fireball Il termine BLEVE (Boiling Liquid Expanding Vapour Explosion) sta a significare l'esplosione di vapori che si espandono per il bollire di un liquido. L'esplosione, a cui può seguire un fireball, è dovuta alla rapida vaporizzazione del GPL causata dalla rottura del recipiente che lo contiene. Affinché si abbia il BLEVE, è necessario che si verifichino tre circostanze: che il liquido, a pressione atmosferica, sia surriscaldato ovvero che la temperatura di ebollizione sia sufficientemente più bassa della temperatura alla quale si trova la massa del GPL; che si produca un immediato abbassamento della pressione all'interno del recipiente. Tale situazione può verificarsi per rottura della lamiera di cui è costituito il recipiente; che le condizioni di pressione e temperatura siano tali da determinare il fenomeno della "nucleazione spontanea", ovvero di una evaporazione rapidissima, che scateni l'esplosione del recipiente.

194 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Le condizioni di nucleazione spontanea ricorrono, per il propano, ad una temperatura superiore a 53 C. Nella pratica, al termine BLEVE viene comunque associato anche lo "scoppio" di un recipiente ovvero il collasso catastrofico dello stesso dovuto ad espansione dei vapori. Va comunque evidenziato al riguardo che le conseguenze tra il BLEVE e lo scoppio" sono notevolmente diverse tra loro, così come i tempi, affinché si verifichino i due fenomeni. In particolare il BLEVE richiede tempi notevolmente più lunghi, rispetto allo scoppio, necessari per portare il contenuto liquido del serbatoio alla temperatura di nucleazione spontanea. A seguito del BLEVE di un recipiente, il liquido rilasciato vaporizza, formando una nube di vapori infiammabili che, se innescata dalla probabile presenza di fiamma, genera una palla di fuoco (fire-ball). Le caratteristiche che identificano la palla di fuoco sono il diametro e la durata, funzioni entrambe della quantità di GPL rilasciato. Va, peraltro, evidenziato che la palla di fuoco mantiene costanti le sue dimensioni, dal momento dell'innesco fino al collasso, generando flussi termici notevolmente più elevati rispetto a quelli associati ad una fiamma, sebbene per tempi estremamente limitati (alcuni secondi).

195 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ C.1.3 DATI METEOROLOGICI E PERTURBAZIONI GEOFISICHE, METEOMARINE E CERAUNICHE 1.C DATI METEOROLOGICI In accordo ai contenuti del D.Min. Ambiente 15/05/96, sono state assunte a riferimento le condizioni meteo D/5 e F/2. La temperatura ambientale imposta è di 20 C con UR = 70 %. 1.C.1.3.2/1.C DATI SULLE PERTURBAZIONI NATURALI Terremoti - La zona in cui è ubicato lo stabilimento è classificata come 4 zona sismica, secondo l ultima classificazione sismica. Fulminazioni a terra - La frequenza media delle fulminazioni a terra nella zona in cui è ubicato lo stabilimento è di 2,5 fulmini/anno per km 2, come risulta dalla classificazione del territorio nazionale secondo le norme CEI Inondazioni e trombe d aria - Nel recente periodo non si sono verificate inondazioni e trombe d aria che abbiano interessato la zona in cui è ubicato lo stabilimento.

196 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ C.1.4 INTERAZIONE CON ALTRI IMPIANTI Per quanto riguarda le possibili interazioni fra attività industriali secondarie, svolte presso l impianto, si rimanda alla descrizione delle attività di cui al punto 1.B In particolare, nell ambito dello stabilimento possono individuarsi le seguenti attività secondarie : Cabine di verniciatura recipienti mobili La cabina per la verniciatura dei recipienti mobili è sistemata sotto tettoie in un apposita area del capannone granigliatura e collaudo ed è separata dalle apparecchiature di collaudo bombole da un muro divisorio. Deposito di vernici e solventi Il deposito di vernici è situato a ridosso del perimetro del deposito, sul lato ovest ed è distante più di 20 metri dalla più vicina zona critica dell impianto (zona di imbottigliamento). Le quantità che sono solitamente immagazzinate risultano di scarsa entità. Zona di bonifica di recipienti mobili La bonifica dei recipienti mobili è effettuata esternamente al capannone di imbottigliamento, nell area adibita alla granigliatura / verniciatura / collaudo bombole.

197 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Le rampe di svuotamento e la svalvolatrice si trovano addossate al divisorio in muratura, tra il locale imbottigliamento e la sala pompe/compressori GPL. Granigliatura delle bombole La granigliatura viene effettuata in un apposita area a più di 20 m dalla zona di imbottigliamento 1.C INTERAZIONE IMPIANTO ALTRE AREE In prossimità del deposito non sono presenti altre attività industriali, come riportato nella mappa di allegato n. 3.

198 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ C.1.5 ANALISI DELLA SEQUENZA DEGLI EVENTI INCIDENTALI 1.C STIMA DELLA PROBABILITA DI OCCORRENZA DELLE IPOTESI INCIDENTALI 1.C Gli eventi incidentali marginali In accordo ai contenuti dell Appendice III del D. Min. Ambiente 15/05/96 è da evidenziare che alcune tipologie di eventi incidentali, pur non essendo escludibili in termini deterministici per impossibilità fisica di accadimento, possono essere ragionevolmente escluse dal novero di quelli da prendersi a riferimento purché siano verificate determinate condizioni puntuali di carattere impiantistico e gestionale. In tali casi tali eventi incidentali mostrano un eventualità così remota da costituire un contributo marginale al rischio globale del deposito ed in tal senso possono essere ritenuti trascurabili. Per quanto al seguito non saranno pertanto più considerati i seguenti scenari incidentali: Collasso termico con Bleve dei serbatoi di stoccaggio: i serbatoi sono infatti del tipo coibentati in accordo ai contenuti del DM 13/10/94 e l unità di stoccaggio è in categoria A. 1.C Gli eventi incidentali non credibili Taluni eventi incidentali mostrano una probabilità di accadimento estremamente bassa e pertanto, al pari degli eventi incidentali marginali di cui al punto precedente,

199 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ possono essere esclusi dal novero di quelli da prendersi a riferimento al fine della valutazione delle conseguenze. Sebbene non sia prevista nell ambito delle vigenti norme una soglia di accettabilità del rischio è comunque universalmente riconosciuta una probabilità di 10-6 quale soglia di credibilità di un determinato evento. Al riguardo si riporta nel seguito uno standard di valutazione diffusamente adottato in sede europea che conferma la soglia prima espressa. Inoltre nell ambito della direttiva Seveso I alcuni paesi europei hanno adottato curve di accettabilità del rischio espresse correlando la frequenza dell evento al numero di decessi. La zona di accettabilità del rischio varia da nazione a nazione evidenziando, per un numero di decessi tendenti a zero, le seguenti probabilità: - Svizzera : 10-6 ; - Olanda : 10-5 ; - Gran Bretagna : a dimostrazione che il valore di 10-6 accettabilità di altri Paesi europei. è conservativo paragonato ai criteri di Una ulteriore conferma del valore scelto è riscontrabile dalla curva di accettabilità del rischio riportata nel Manual for the classification and prioritization of risk from major accidents in process and related industries che individua ancora in 10-6 la soglia di accettabilità del rischio.

200 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Ne consegue che ai fini della valutazione delle conseguenze verranno presi in esame solo quegli eventi incidentali la cui frequenza di accadimento è superiore a 10-6 o/a. Definizione Probabilità Estremamente Improbabile (extremely unlikely) < 1 x1 0-6 o/a Molto Improbabile (very unlikely) 1 x x 10-5 o/a Improbabile (unlikely) 1 x x 10-4 o/a Abbastanza Improbabile (quite unlikely) 1 x x 10-3 o/a Piuttosto Improbabile (somewhat unlikely) 1 x x 10-2 o/a Abbastanza Probabile (fairly probable) 1 x x 10-1 o/a Probabile (probable) > 1 x 10-1 o/a

201 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ C Dati statistici I dati nel seguito riportati sono stati desunti dalle seguenti fonti: The Cremer and Warner Report: Risk Analysis of six potentially hazardous industrial objects in the Rijnmond area, a pilot study- A report to the Rijnmond Public Authority nel seguito riferito come Rijnmond ; Committee for the Prevention of Disasters/CPR 12 E Red Book: Methods for determining and processing probabilities Second edition/1997. Tale ultimo testo fornisce ratei di guasto e modalità di guasto di uno svariato numero di componenti desunti da n 9 diverse banche dati che risultano più aggiornate rispetto al Rijnmond. In particolare dal testo del Dicembre 1995: Auditing and Safety Management for Safe Operations and Land Use Planning: A Cross-national comparison and validation exercise. A Report for the Commission of the European Communities, Contract EV5V-CT , Environmental Programme, sono nel seguito desunti i dati riferiti alla rottura tubazioni e serbatoi. E peraltro da sottolineare che i dati statistici sono presentati in termini di media, mediana, Upper bound e Lower bound dove quest ultimi termini rappresentano rispettivamente la probabilità associata al 95% degli eventi e la probabilità associata al 5% degli eventi.

202 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Ne consegue che, in quanto dati statistici, gli stessi sono da relazionare a variabili stocastiche riferite alla popolazione di interesse e quindi ad un elevato numero di installazioni a cui, presumibilmente, sono da associare più standars progettuali, diverse politiche di manutenzione, differenti condizioni operative ed ancora diversi tempi di funzionamento. Quindi la "mediana" è da riferirsi all'intera popolazione senza alcuna distinzione mentre è intuitivo associare alle probabilità comprese tra la mediana ed il 95 percentile la quota parte della popolazione che ha come riferimento standards qualitativi bassi e alle probabilità comprese tra mediana ed il 5 percentile la quota parte di popolazione con standards qualitativi elevati. Alla luce di quanto articolato in precedenza in merito alla completezza delle informazioni riportate dall'analisi storica, soprattutto in termini di "cause" correlate allo scenario incidentale, è lecito assegnare una probabilità corrispondente al 5 percentile laddove risultano individuate le cause di rilascio ed adottate le misure atte ad eliminarle/contenerle. Si riportano nel seguito i dati statistici maggiormente rappresentativi rinviando ai singoli paragrafi dell analisi probabilistica per la definizione di ulteriori parametri di interesse. A. Errore umano : è stato posto pari a 10-3 /D secondo le indicazioni fornite da The Institution of Chemical Engineers. B. Guasto valvole di sicurezza (Pressure Safety Valves): Bandaff riferisce un rateo di guasto di 10-2 o/a per valvola. Cremer/Warner un rateo di guasto di 10-3 o/a per valvola dovuto a difetto di taratura.

203 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Il Red Book, per il guasto di interesse, spurious opening, riporta un rateo di 8, /h; C. Guasto misuratore di livello serbatoio: dal Red Book risulta un rateo di guasto di: fails to operate 6, /h spurious operation 5, /h Totale 1, /h = 1, /a per cui l MTBF risulta di 94 anni. Considerato che lo strumento è fornito di sistema di autodiagnosi computerizzata con indicazione degli eventuali guasti del sistema, lo stesso è classificabile tra quelli a guasto autodenunciante per cui il Fractional dead Time (FdT) o indisponibilità del sistema risulta: MTTR FdT = MTBF Assumendo un tempo medio di riparazione (MTTR) pari a 2 gg, per tener conto dell intervento di un tecnico specializzato per la riparazione, risulta: FdT = x 94 = 5,83 x 10-5 D. Guasto blocco alto livello serbatoio : A fronte dei dati di cui al punto precedente può ancora porsi in MTBF = 94 anni.

204 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Il Fractional dead Time (FdT) o indisponibilità dell apparecchio, risulta: f xτ FdT = 2 dove: f = rateo di guasto pari all inverso dell MTBF (guasti/anno) τ = intervallo di test (anno) Sulla base di tests, eseguiti portando al massimo livello il serbatoio in modo da verificare la funzionalità del blocco, su base semestrale, risulta: f = 1/MTBF = 1/94 = 1,06 x 10-2 guasti/anno; τ = 6 mesi = 6/12 = 5 x 10-1 /anno x τ 1,06 x 10 x5 x 10 FdT = = = 2,65 x f -3 E. Guasto rilevatore di esplosività : Il guasto dei rilevatori di gas è di tipo autodenunciante in quanto l elettronica di controllo fornisce un allarme sia in caso di guasto dell elettronica sia qualora si abbia una deriva dello zero, rappresentativa della non taratura della singola testina di campionamento. Posto: (MTBF) = 2 anni - L MTBF così modesto è giustificato dal principio termico di funzionamento dei rilevatori catalitici;

205 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ (MTTR) = 1 gg - Si ipotizza tale il tempo di intervento per la riparazione, risulta : Fdt MTTR = MTBF = x 2 =1,4 x 10-3 o / a F Rottura catastrofica dei bracci di carico : /h (fonte: Rijnmond); G. Rottura catastrofica della manichetta al PT : /h (fonte: Rijnmond); H. Rottura catastrofica pompa : /y (fonte: Rijnmond); I. Mancata chiusura valvola pneumatica : dal Red Book risulta: fails to operate 1, /h spurious operation 1, /h Totale 1, /h = 1, /a Considerato che le valvole sono chiuse alla fine di ogni giornata lavorativa e pertanto è possibile giornalmente verificare il loro stato, risulta: f = 1, guasti/anno τ = 1 giorno -1 τ 1,64 10 x 1 Fdt = = = 2,25 x x 2 f -4

206 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ L. Rilascio da piping (Red Book) : Media Upper bound Lower bound D < 75 mm Perdita 5,7 x ,1 x ,1 x Rottura 1,1 x ,0 x ,5 x D > 75 mm Perdita 2,3 x ,6 x ,6 x Rottura 3,4 x ,2 x ,3 x Le probabilità risultano espresse in h. Alla luce dei dati sopra riportati, e per quanto al seguito, presenta particolare interesse valutare la probabilità di intercettazione dei rilasci. Stante la logica dei sistemi di blocco, di cui al seguito, risulta infatti che i rilasci possono essere automaticamente intercettati per intervento di un rilevatore di gas che comanda in automatico la chiusura delle valvole pneumatiche ON/OFF. Alla luce di quanto indicato in precedenza risulta: Guasto rilevatore di esplosività (rif. voce E precedente) = 1,4 x 10-3 Mancata chiusura valvole pneumatiche (rif. voce I precedente) = 2,25 x 10-4 Ne consegue che la probabilità di guasto del sistema automatico di intercettazione è pari a:

207 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ ,4 x ,25 x 10-4 = 1,62 x 10-3 Qualora l intervento automatico dovesse fallire, si rammenta che è possibile operare con comando remoto, per la chiusura della valvola pneumatica ON/OFF, azionando un pulsante di emergenza. Secondo il Red Book il pulsante di emergenza (assimilabile al relay) mostra un rateo di guasto : fails to operate 3, /h spurious operation 2, /h Totale 2, /h = 2, /a Considerato che i pulsanti di emergenza hanno frequenza di prova trimestrale, come per la taratura dei rilevatori gas, risulta: fτ FdT = 2 2,06 x10 = 2 x12-3 x 3 =2,57 x10-4 Alla luce di quanto sopra la mancata intercettazione del rilascio dovuta al guasto combinato dei rilevatori di gas e dei pulsanti di emergenza, risulta: 1, x 2, , = 2,

208 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ C STIMA DELLE PROBABILITA' 1.C Rilascio da piping Le probabilità di rilascio dal piping sono nel seguito valutate considerando che le tubazioni possono considerarsi impegnate per 8 h/giorno per tutti i giorni lavorativi dell'anno con esclusione di week-ends ovvero per h/a. Considerato che il piping in fase liquida del deposito ha prevalentemente size maggiore di 3", risulta che : Perdita = 2,3 x x = 4,8 x 10-7 o/a; Rottura = 3,4 x x = 7,1 x 10-8 o/a. Quindi l'evento del rilascio del piping non risulta statisticamente credibile e per l'attività in esame il dato probabilistico è suffragato dalle seguenti considerazioni: il GPL è una sostanza non corrosiva e pertanto non sono prevedibili rilasci dovuti a corrosione interna delle tubazioni; il piping è esercito a pressioni limitate rispetto alla pressione di progetto di 40 bar;

209 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ il piping e relativi accessori sono stati collaudati dal fornitore/costruttore a 60 bar, ovvero a pressioni notevolmente superiori a quelle di esercizio; le tubazioni sono protette dall urto di mezzi mobili; le operazioni di sollevamento di carichi pesanti e l accesso di autogrù in prossimità delle singole unità è consentito solo con le tubazioni intercettate; tutti i tratti di linea intercettabili in fase liquida sono protetti da valvole di sicurezza contro le sovrapressioni originate da dilatazioni termiche; i compressori sono collegati al piping con flessibili ad evitare vibrazioni; a completamento lavori il piping è stato testato idraulicamente. Si omette la valutazione probabilistica del rilascio per tubazioni a riposo in quanto le stesse sono intercettate e quindi modesti conseguenze. i quantitativi rilasciati e le loro 1.C Rilascio da PSV A tale ipotesi incidentale sono correlabili le seguenti anomalie delle PSV s: scatto intempestivo;

210 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ mancata richiusura. Lo scatto intempestivo delle PSV è evento credibile a fronte dei dati statistici presentati mentre in merito alla mancata richiusura è da sottolineare che l'evento è da correlare ad intervento delle PSV o per sovrapressione o per sovrariempimento. 1.C Rilascio PSV per sovrapressione Risultando marginale il rischio per collasso termico del serbatoio si può ritenere parimenti marginale il rischio dovuto allo scatto delle PSV per sovrapressione. 1.C Rilascio PSV per sovrariempimento Il caso esaminato è relativo all'overfilling di un serbatoio, per discarica ATB e/o travasi interni. In questi casi le operazioni sono normalmente eseguite con il compressore che aspirando i gas dal serbatoio ricevente li comprime in quello di aspirazione creando la necessaria differenza di pressione che consente il travaso del liquido. Ne consegue che l eventuale sovrariempimento del serbatoio ricevente non causa una sovrapressione nello stesso in quanto il liquido tenderà a traboccare lungo la tubazione in fase gas raggiungendo il compressore.

211 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Pertanto l evento di sovrariempimento del serbatoio può al più comportare la rottura del compressore. Tale evento viene nel seguito analizzato. 1.C Rottura compressore per sovrariempimento serbatoio Come anticipato al punto precedente l evento può essere riferito al sovrariempimento del serbatoio per cui si rinvia all albero di guasto della pagina seguente. Per quanto relativo all evento E2 la probabilità di guasto del sistema è stata posta pari a quella valutata per il blocco di alto livello dei serbatoi pari a 2,6 x 10-3 o/a. Per quanto relativo agli eventi E4, e E5 risulta: evento E4 = 2,6 x 10-3 o/a; evento E5 = 2,2 x 10-4 o/a.

212 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Albero dei guasti per rottura compressore dovuto a sovrariempimento serbatoio Guasto compressore AND Overfilling serbatoio E1 Guasto dispositivo antiliquido compressore E2 AND Guasto dispositivo di protezione overfilling serbatoio Mancato arresto manuale delle operazioni da parte operatore E3 OR Guasto HHLA serbatoio E4 Guasto valvola pneumatica E5

213 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Per quanto relativo all evento E3 può porsi un rateo di 10-3 /D. Considerato che l operatore è chiamato ad intervenire in caso di guasto dei dispositivi di blocco: E3 = 10-3 /D x (2,6 x ,2 x 10-4 ) = 2,8 x 10-6 o/a Con le frequenze di cui sopra il Top Event mostra una probabilità di 2,0 x o/a ovvero, per quanto riferito, risulta non credibile. 1.C Rilascio dal serbatoio per rottura a freddo Premessa Dal punto di vista della fenomenologia della rottura, un materiale è definito fragile quando, sottoposto a sollecitazione (applicata con una ben definita legge di variazione del carico in funzione del tempo), si rompe senza una deformazione plastica apprezzabile. La fragilità rappresenta dunque il contrario della duttilità ed è una condizione strutturale per cui non è possibile deformare un oggetto senza provocarne la rottura. Analogamente alla duttilità, la fragilità non è definibile univocamente attraverso un numero; tuttavia in certi casi è possibile correlare l attitudine di un materiale a comportarsi in modo fragile con alcune grandezze ricavabili dalle normali prove meccaniche.

214 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ In ogni caso la fragilità non implica necessariamente una bassa resistenza meccanica: certi materiali, possono essere più resistenti del migliore acciaio, ma la rottura avviene senza deformazione misurabile. La fragilità è condizionata dalla struttura del materiale: qualunque tipo di vincolo allo scorrimento reciproco di atomi o di molecole è un contributo al comportamento fragile, così come esso può essere favorito da una temperatura bassa, da un elevata velocità di applicazione della sollecitazione, dalla presenza di effetti d intaglio geometrici e strutturali. Per quanto inerente il fenomeno della fragilità dei metalli per bassa temperatura è da sottolineare che molte leghe diventano fragili quando la temperatura scende sotto zero. Esiste una temperatura caratteristica, detta temperatura di transizione, in corrispondenza della quale c è un irrigidimento strutturale, cui corrisponde a sua volta un repentino aumento di fragilità e ciò pare legato a certe strutture cristalline, come la cubica a corpo centrato, mente gli altri tipi di struttura non sono soggetti a questo fenomeno. Per quanto inerente i serbatoi, il materiale utilizzato (ferro) ha una struttura cubica a corpo centrato ed è pertanto soggetto a fenomeni di fragilizzazione per bassa temperatura sebbene, come anticipato, non è possibile definire univocamente la temperatura di transizione. Per quanto di interesse è comunque da sottolineare che per la rottura catastrofica a freddo sono necessari due fenomeni indipendenti e tra loro diversificati nel tempo, ovvero: una fragilizzazione del metallo per bassa temperatura;

215 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ una sollecitazione sul mantello fragilizzato di entità tale da provocarne la rottura. Serbatoio di stoccaggio L evoluzione di uno scenario incidentale che può causare in linea di principio la rottura catastrofica a freddo di un serbatoio è sufficientemente nota ma in sostanza non si riscontrano incidenti con conseguenze rilevanti aventi causa nella fragilizzazione da freddo dei serbatoi. A riguardo si cita: 1. rotture catastrofiche a freddo non sono riportate, per il GPL, nella banca dati SONATA; 2. quanto sopra vale anche con riferimento alla consultazione delle banche dati FACTS e FRIENDS del TNO; 3. le API 2510 A riportano una probabilità di 10-5 o/a come rateo di guasto di un serbatoio, escludendo le rotture causate da incendio esterno ed esplosione. Le stesse API sottolineano che il dato è conservativo se riferito agli stoccaggi di GPL in quanto relativo alle caldaie di produzione vapore o comunque a recipienti di processo che operano in condizioni severe; 4. a conferma di quanto sopra il The Cremer and Warner Report (Rijnmond) sottolinea che i recipienti di processo mostrano ratei di guasto di 3 10 volte superiori rispetti a recipienti non interessati a operazioni di processo e

216 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ comunque, per quest ultimi, si può assegnare un rateo di rottura di almeno 10 volte inferiore rispetto alle caldaie di produzione vapore; 5. un indagine sulla rottura catastrofica a freddo dei serbatoi di stoccaggio GPL, effettuata dalla Shell agli inizi degli anni 90 su depositi europei di GPL, ha evidenziato una probabilità di rottura catastrofica a freddo di 10-8 o/a per i serbatoi progettati, eserciti e manutenzionati secondo gli standards europei; 6. infine con riferimento ai dati riportati dal TNO/Red Book risulta una probabilità di rottura catastrofica a freddo di 5, o/a ovvero non credibile. Ne consegue, per quanto descritto in precedenza, che la rottura catastrofica a freddo del serbatoio si colloca nel campo di non credibilità dell evento. Per quanto ai serbatoi di stoccaggio è inoltre da precisare : i serbatoi hanno una temperatura minima di progetto di 10 C, notevolmente più bassa rispetto alla temperatura del prodotto stoccato e normalmente movimentato a temperatura ambiente; le operazioni di movimentazione del GPL sono sempre eseguite con linee di ritorno fase gas e pertanto non vi è evaporazione di GPL nel serbatoio di aspirazione dovuta ad estrazione del liquido risultando il volume di vapori immessi nel serbatoio attraverso la linea di ritorno, pari al volume di liquido aspirato; le fasi di depressurizzazione del serbatoio sono sempre eseguite immettendo acqua nello stesso ed aspirando con i compressori la fase gas.

217 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Il calore latente di vaporizzazione sottratto da un eventuale presenza di liquido che tende a vaporizzare è controbilanciato dalla capacità termica dell acqua immessa; le operazioni di messa in servizio del serbatoio sono eseguite immettendo vapori nello stesso e spurgando contemporaneamente, dal fondo, l acqua. L operazione è eseguita molto lentamente monitorando con costanza la temperatura del serbatoio di aspirazione dei vapori di GPL. Per quanto alla perdita dai serbatoi a pressione il Red Book evidenzia frequenze di rilascio da un foro del diametro equivalente di 10 mm con una media di 9,64 x 10 6 o/a ed un Lower Bound di 3,60 x 10-7 o/a. Considerato : che i serbatoi di GPL sono oggetto di verifiche ispettive e collaudi decennali; che i serbatoi operano costantemente a temperatura ambiente; che le pressioni di progetto dei serbatoi di GPL sono modeste; che il GPL non è una sostanza corrosiva; chi i serbatoi sono equipaggiati con allarme di minima temperatura, si può ritenere non credibile l evento di perdita dai serbatoi di stoccaggio.

218 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Serbatoi mobili Per quanto infine relativo alla rottura a freddo del serbatoio mobile è da precisare che tali ipotesi incidentale è da associare a fenomeni di fragilizzazione da freddo subiti dal serbatoio mobile e possibili solo a seguito di errate operazioni e/o guasti che hanno causato rilasci di prodotto in fase vapore. In sostanza infatti le corrette operazioni di travaso, sia di riempimento che di svuotamento, non causano sostanziali variazioni termiche in quanto eseguite con collegamenti in fase liquida e fase gas dei serbatoi ricevente ed in svuotamento. Ne consegue che solo consistenti rilasci in fase vapore possono provocare riduzioni delle temperature in quanto, in tale caso, il calore latente di vaporizzazione viene assorbito dalla massa liquida che quindi tende a raggiungere la temperatura di ebollizione. Nelle normali operazioni presso i depositi tali situazioni si verificano esclusivamente per rottura degli organi di collegamento in fase vapore durante le operazioni di travaso. In tale circostanza e tenuto conto che i tempi di rilascio risultano estremamente limitati, risulta insignificante il conseguente abbassamento di temperatura del serbatoio mobile. Pertanto il rischio di fenomeni di fragilizzazione da freddo del serbatoio mobile può essere ritenuto non credibile se correlato alle operazioni svolte nel deposito. Può invece verificarsi la rottura del serbatoio mobile a causa di fragilizzazione da freddo subita per operazioni all esterno del deposito ove possono o non essere

219 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ presenti i dispositivi di sicurezza sul terminale dei bracci/manichette ovvero applicate procedure di movimentazione non idonee. Nei confronti di tale rischio tutti i vettori che operano nel deposito rilasciano, all ingresso, apposita dichiarazione che le operazioni esterne al deposito sono correttamente eseguite e che il serbatoio mobile non ha subito fenomeni di fragilizzazione da freddo. 1.C Rilascio dagli organi di collegamento con i serbatoi mobili ai PT Si premettono nel seguito alcune informazioni necessarie per poter valutare la probabilità di rilascio ai punti di travaso. Valvole di fondo serbatoi mobili Tutti i vettori stradali che accedono ai depositi di interesse hanno le cisterne equipaggiate con valvole di fondo sulla fase liquida e sulla fase vapore. In particolare le autobotti montano valvole tipo FISHER che constano dei seguenti elementi (rif. figura n. 1): un corpo valvola differenziato in n. 2 settori : uno che si trova all interno della cisterna e l altro all esterno. Il corpo valvola è dotato di una linea di frattura che separa i due settori in modo tale che se il settore esterno è soggetto a sollecitazione anomala, il corpo valvola si rompe intercettando comunque la cisterna per chiusura del tappo conico collegato al settore interno;

220 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ un tappo conico di chiusura, con inserti a tenuta sul corpo valvola, posizionato in testa al settore interno alla cisterna, azionato da due sistemi: - un comando a leva con camma di apertura e relativa molla. Manovrando la leva, è possibile portare la valvola in condizioni di apertura o di chiusura sollevando o meno il tappo conico; - un comando a molla tarata, posta sotto il tappo conico, che assicura la richiusura automatica della valvola per eccesso di flusso/non ritorno. Pertanto anche con leva in posizione di apertura, se la differenza di pressione a monte e valle del tappo conico è tale da superare la soglia di taratura della molla, la valvola si richiude automaticamente; un sistema di manovra della valvola, agente sulla leva di comando della stessa, attraverso il quale è possibile operare l apertura/chiusura della valvola (rif. figura n. 2). Il comando è sia di tipo meccanico che pneumatico utilizzando l aria freni dell autobotte; in entrambi i casi sul circuito di comando valvola è inserito un elemento fusibile che in caso d incendio porta le valvole in condizioni di chiusura. Ne consegue che i dispositivi descritti sono da assimilare a : - valvole d intercettazione; - valvole di eccesso di flusso; - valvole di non ritorno. Non risultando disponibili i dati di affidabilità forniti dai costruttori e tenuto conto che, per quanto alla successiva valutazione del rischio, ha interesse la funzionalità delle valvole di fondo come valvole di non ritorno è stato assunto una frequenza di guasto di 3,0 x 10-4 /D corrispondente a quanto il Rijnmond riferisce per il bloccaggio delle valvole.

221 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Figura n. 1

222 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Figura n. 2

223 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Valvola a blocco meccanico tipo FLIP-FLAP Tale tipo di valvola è installata alla estremità dei bracci rigidi e delle manichette ai punti di travaso (rif. figura n. 3). Il dispositivo è costituito essenzialmente da due valvole a piattello, una lato ATB l altra lato impianto, che comprendono un giunto di accoppiamento tenuto chiuso da perni a rottura calibrata. Durante il funzionamento normale, i piattelli delle valvole sono sulla posizione di apertura in quanto bloccati meccanicamente dal giunto di accoppiamento. Se i perni dell accoppiamento sono sollecitati a valori superiori a quelli di taratura, gli stessi si rompono facendo aprire il giunto e quindi liberando i piattelli delle valvole che si portano in condizioni di chiusura. Il sistema pertanto consente l intercettazione automatica sia lato impianto che lato ATB per sollecitazioni anomale del braccio/manichetta. Per quanto inerente l affidabilità del dispositivo FLIP-FLAP, in assenza di dati forniti dal Costruttore, è stato ipotizzato un rateo di 3 x 10-4 /D per mancata chiusura, all occorrenza, delle valvole del dispositivo corrispondente al valore riportato dal Rijnmond per il bloccaggio delle valvole manuali.

224 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Figura n. 3

225 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Caratterizzazione dei punti di travaso Come già anticipato, il deposito è dotato di n. 2 punti di travaso autobotti. A fronte di un movimentato annuo di t si stima : autobotti in ingresso : t/20 t/atb = 370 ATB/anno; autobotti in uscita : t/5,5 t/atb = 840 ATB/anno. Considerato un rateo medio di movimentazione di 30 t/h ne risulta un rateo medio per punto di travaso di 600 ATB/ anno e di 200 ore/anno di funzionamento. Rilasci dovuti a partenza del mezzo mobile prima del completamento delle operazioni: Si ipotizza in tale caso che a causa di errore umano il mezzo mobile si avvii prima di essere scollegato. Ne conseguirà una sollecitazione dei perni di sgancio del dispositivo FLIP-FLAP e la conseguente apertura dello stesso con intercettazione del rilascio lato autobotte e lato impianto. Le probabilità di rilascio possono pertanto essere valutate come segue: Il rilascio lato autobotte dipende dal mancato funzionamento della valvola di fondo ( 3 x 10-4 /D ). Considerato che le operazioni al punto di travaso risultano di 550/anno, la partenza anticipata del mezzo mobile risulta di:

226 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ /D (errore umano) x 600= 6,0٠ 10-1 o/a quindi il rilascio lato autobotte avrà frequenza di: - mancato intervento valvola di fondo = 3 x 10-4 x 6,0٠ 10-1 =1,8 x 10-4 o/a; - mancato intervento FLIP-FLAP = 3 x 10-4 x 6,0٠ 10-1 = 1,8 x 10-4 o/a; ovvero una frequenza globale di 3,2 x 10-8 o/a e pertanto non risulta credibile; Il rilascio lato impianto dipende dal mancato funzionamento della valvola del FLIP-FLAP (3 x 10-4 /D), dalla mancata intercettazione del sistema rilevatore di gas/valvola pneumatica. Per quanto anticipato ai dati statistici la mancata intercettazione lato impianto risulta di : 1,4 x 10-3 (guasto rilevante di gas) + 2,2 x 10-4 (guasto valvola pneumatica) = 1,6 x 10-3 o/a e quindi il rilascio lato impianto mostra una frequenza di : 3 x 10-4 x 6,0٠ 10-1 x 1,6 x 10-3 = 2,9 x 10-7 o/a. e pertanto risulta non credibile. Rottura catastrofica braccio per causa intrinseche : La probabilità di rottura catastrofica del braccio rigido è pari, secondo il Rijnmond, a 3 x 10-8 /h.

227 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Quindi, per quanto anticipato, la probabilità di rottura catastrofica del braccio è pertanto di: 3 x 10-8 x 200 = 6,0٠ 10-6 o/a Risulta quindi : Mancata intercettazione automatica lato impianto : 6,0٠ 10-6 x 1,6 x 10-3 = 9,6 x 10-9 o/a; Mancata intercettazione lato autobotte : 6,0٠ 10-6 x 3 x 10-4 = 1,8 x 10-9 o/a. Quindi non risulta credibile la mancata intercettazione dei rilasci in caso di rottura catastrofica del braccio. Per quanto alla rottura catastrofica delle manichette in fase gas si può assumere, alla luce delle odierne tecnologie e delle periodiche prove di collaudo, che il rateo di rottura catastrofica sia di un ordine di grandezza superiore a quello mostrato dai bracci rigidi. Ne consegue, per quanto anticipato in merito alle probabilità di rilascio per i bracci rigidi, che risulta non credibile la mancata intercettazione per rottura delle manichette.

228 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ C Bleve del serbatoio mobile Il Bleve del serbatoio mobile, è determinato dalla contemporaneità di fiamme persistenti e mancato funzionamento e/o efficacia del sistema di protezione antincendio. Per quanto inerente la persistenza delle fiamme si rinvia a quanto anticipato al punto 1.C in merito ai rilasci ai punti di travaso sottolineando che la frequenza di un rilascio di GPL non intercettato si colloca intorno a 10-7 o/a. Si può quindi assegnare una probabilità di 10-8 o/a per la presenza di fiamme persistenti al punto di travaso avendo assegnato una probabilità di 10-1 all innesco del rilascio. Per quanto attiene alla funzionalità ed efficienza del sistema idrico di raffreddamento si può ritenere del tutto marginale la probabilità di mancata erogazione idrica considerato che la centrale di pompaggio è dotata di pompe di riserva. Per quanto attiene l efficienza dell impianto fisso antincendio si sottolinea che l erogazione specifica di 10 l/min/mq prevista dal D.M. 13/10/94 per i punti di travaso è adeguata a contrastare l insorgere del fenomeno di Bleve. Si citano a riguardo : API Standard 2510 Design and Construction of LPG Installation : l erogazione specifica fissata dallo standard citato è di :

229 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ ,1 l/min/mq di superficie esposta per la difesa del serbatoio da pool fire; 10,2 l/min/mq per proteggere il serbatoio lambito dalle fiamme. NFPA LP Gas Code Handbook : rinviano alle NFPA 15 che fissano in 10,2 l/min/mq l erogazione specifica di acqua per proteggere dal Bleve i serbatoi. Ne consegue che la mancata efficienza dell impianto di raffreddamento può essere imputata solo a scarsa manutenzione (riduzione dell erogazione per sporcizia degli ugelli) che statisticamente si colloca nell ambito di una probabilità di 10-2 / In definitiva il Bleve del serbatoio mobile mostra una probabilità di almeno o/a e pertanto risulta non credibile. 1.C Rilascio per rottura catastrofica macchinario di movimentazione I dati probabilistici riferiti al punto 1.C portano a considerare credibile la rottura catastrofica della pompa. La stessa nel seguito è assimilata alla sola rottura significativa della tubazione di aspirazione considerato che il rilascio di GPL dovuto alla rottura del corpo pompa non viene alimentato dalla tubazione di mandata per la presenza di valvola di non ritorno.

230 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ C Riepilogo delle frequenze di accadimento L'analisi probabilistica intesa a stimare le frequenze di accadimento delle ipotesi incidentali ragionevolmente prevedibili per l'installazione in esame ha consentito di evidenziare la marginalità e la non credibilità degli eventi a cui risultano associabili le più estese aree di danno a conferma dei notevoli miglioramenti impiantistici e gestionali posti in essere della Ultragas C.M. SpA, nel corso degli ultimi anni. Ripercorrendo e riassumendo quanto anticipato nei punti precedenti, gli scenari incidentali credibili, le cui conseguenze saranno valutate al successivo punto, possono così identificarsi: Unità di stoccaggio - Rilascio da PSV per scatto intempestivo. Il rilascio perdurerà fino ad intercettazione della valvola di sicurezza. - Rilascio per perdita da tenuta sulla linea di fondo serbatoio a monte delle valvole di intercettazione. Sebbene l'analisi affidabilistica abbia evidenziato la non credibilità di rottura catastrofica e/o significativa del piping è ragionevole ipotizzare la perdita di tenuta da una flangia per guasto della guarnizione. Nella fattispecie il rilascio è considerato perdurante per 20 minuti per dar modo alla squadra di emergenza di mettere in atto la procedura di iniezione d'acqua.

231 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Unità di travaso. Risulta non credibile la mancata intercettazione automatica dei rilasci e pertanto si valuteranno le aree di danno conseguenti al rilascio più gravoso in fase liquida (rottura braccio) perdurante per 20 s, tempo necessario per l'intervento dell'automatismo di intercettazione. Unità sala pompe /compressori GPL. Per tale unità il rischio credibile è dovuto alla rottura del macchinario. Considerato che l unità è in categoria A il rilascio sarà valutato a fronte di una sezione di efflusso circolare del diametro di 2. 1.C UBICAZIONE DEI PUNTI CRITICI DELL IMPIANTO Possono considerarsi punti critici dell impianto tutti quei punti a diretto contatto con il GPL e le canalizzazioni da esso in arrivo e/o partenza. Sono tali: serbatoi di stoccaggio GPL; punti di travaso ATB ; locale imbottigliamento; zona deposito bombole piene/vuote non bonificate;

232 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ sale pompe/compressori GPL; cunicoli e trincea tubazioni. Detti punti critici sono mostrati nella planimetria generale del Deposito e nello schema di flusso.

233 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ C COMPORTAMENTO IN CASO DI INDISPONIBILITÀ DELLE RETI DI SERVIZIO 1.C Mancanza energia elettrica In caso di mancanza di energia elettrica, vengono interrotte tutte le attività produttive. La ripresa delle stesse è subordinata alla disponibilità della potenza elettrica erogata dal gruppo elettrogeno, una volta assicurata l alimentazione elettrica alle elettropompe antincendio. Inoltre la consolle, relativa al comando remoto del sistema antincendio (motopompa, valvole pneumatiche) e dei sistemi di gestione centralizzata delle logiche di blocco ed allarme, viene alimentata da un sistema UPS. 1.C Indisponibilità aria compressa Il deposito è dotato di due elettrocompressori, di cui uno alimentato dal gruppo elettrogeno e da un serbatoio di accumulo della capacità di 1500 lt Pertanto l indisponibilità di aria compressa è da considerare un evento remoto, comunque in caso di mancanza dell aria compressa, le valvole pneumatiche ON/OFF sulla rete movimentazione GPL si portano in condizioni di chiusura, le pinze di imbottigliamento non si sganciano essendo dotate di VNR sull aria, mentre le valvole pneumatiche ON/OFF sulla rete antincendio si aprono.

234 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ C Indisponibilità acqua di processo L acqua viene utilizzata per la verniciatura ed il collaudo bombole. La quantità occorrente viene ricircolata attraverso un sistema di depurazione. 1.C Altre reti di servizio Presso l impianto non esistono altre reti di servizio (vapore d acqua, azoto, etc).

235 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ C.1.6 STIMA DELLE CONSEGUENZE DEGLI EVENTI INCIDENTALI Viene nel seguito precisata la metodologia utilizzata per la stima delle conseguenze associate alle ipotesi incidentali credibili valutate in precedenza. 1.C CRITERI DI VALUTAZIONE DEL DANNO I criteri di valutazione del danno, esplicitati nel seguito, sono riferiti al contenuto del Decreto Ministero dell Ambiente 15/05/96. Più in dettaglio sono state assunte le soglie riportate nella tab. III/1 Valori di riferimento per le valutazioni degli effetti (GPL) di cui all Appendice III del DM citato, riportate, per pronto riferimento, nella pagina successiva. Come già anticipato, il GPL non è tossico per inalazione ma, unicamente, asfissiante. Le concentrazioni di GPL necessarie affinchè si instauri un rischio respiratorio sono difficilmente raggiungibili in ambienti aperti e naturalmente ventilati e pertanto non viene eseguita alcuna valutazione del danno conseguente a tale rischio. 1.C MODELLISTICA INFORMATIZZATA Salvo quando diversamente specificato, la valutazione della conseguenze è stata effettuata con il software TNO/EFFECTS Modelling the effects of accidental release of hazardous substances versione 4/2002. In particolare la dispersione dei rilasci di GPL è stata valutata con il software "Dense gas dispersion" in quanto il GPL è più pesante dell aria. Tale modello fornisce aree di danno più contenute rispetto a quelle di cui all'appendice III del D. Min. Ambiente 15/05/96.Si rimettono in merito le valutazioni di cui al seguito.

236 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Valori di riferimento per la valutazione degli effetti Soglie di danno a persone e strutture scenario incidentale incendio (radiazione termica stazionaria) bleve/fireball (radiazione termica variabile) flash-fire (radiazione termica istantanea) UVCE (sovrapressione di picco) Elevata letalità Danni alle Inizio Lesioni Lesioni strutture letalità irrevers revers Effetti domino 12,5 kw/m 2 7 kw/m 2 5 kw/m 2 3 kw/m 2 12,5 kw/m m da parco bombole raggio fireball 350 kj/m kj/m kj/m m da stoc. in sfere 800 m da stoc. in cilindri LFL 0,5 LFL / / 0,6 bar (0,3 bar)* 0,14 bar 0,07 bar 0,03 bar 0,3 bar Riferimento : Tab III/1 di cui al Decreto Ministero Ambiente del 15/05/96 * da assumere in presenza di edifici o altre strutture il cui collasso possa determinare letalità indiretta

237 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ C La dispersione di gas neutri e pesanti La modulistica computerizzata oggi disponibile, consente di valutare la dispersione di gas pesanti o neutri e risulta, anche per i gas neutri, notevolmente più precisa rispetto a quella disponibile negli anni trascorsi. E da sottolineare che le metodologia di calcolo tra gas pesanti e neutri è completamente diversa. La dispersione dei gas neutri è valutata considerando che, a causa della turbolenza atmosferica, il gas si disperde, sia orizzontalmente che verticalmente, secondo una distribuzione gaussiana in cui i parametri (ovvero le concentrazioni) variano in funzione delle distanze, come rappresentato nella figura che segue. Il modello gaussiano presenta alcune limitazioni: è applicabile solo ad aree piatte ed aperte; è difficile tenere conto della presenza di ostacoli; è applicabile, in linea di principio, ai soli gas con la stessa densità dell aria. In sostanza la dispersione gaussiana non tiene conto delle eventuali differenze della densità dell aria ambiente con quella della sostanza rilasciata ed inoltre la direzione del rilascio è sempre considerata orizzontale nella direzione del vento. I modelli di dispersione per i gas pesanti sono notevolmente più complessi in quanto la dispersione atmosferica del rilascio viene calcolata risolvendo le equazioni di conservazione della massa, momento, energia e specie.

238 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/

239 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Le sopra citate equazioni sono mediate nello spazio e pertanto la nube è trattata come piuma stazionaria, puff o combinazione dei due stati a secondo del tempo di calcolo rispetto al tempo di rilascio. Le equazioni di conservazione tengono conto sia dell influenza della gravità del rilasciato che della riduzione di miscelazione in regime turbolento nonchè degli effetti termodinamici del suolo per i rilasci a temperatura inferiore a quelle ambiente. Quanto sopra consente quindi di tener conto anche della direzionalità del getto (orizzontale o verticale) così come, per peso della forza di gravità, di avere concentrazioni sopravento rispetto al punto di rilascio. Il paragone tra la figura che segue, che evidenzia la configurazione geometrica della dispersione di rilasci di gas pesanti, con la figura precedene, lascia chiaramente intuire le differenze tra i due modelli. Per tutto quanto sopra, a parità di portata di rilascio e condizioni atmosferiche, la dispersione atmosferica sviluppata con il software relativo ai gas pesanti determina distanze di danno (LIE a 50% LIE) più contenute rispetto a quelle risultanti applicando la modellistica per gas neutri.

240 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/

241 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ C DETERMINAZIONE DELL ENTITA DEI RILASCI 1.C Premessa Vengono nel seguito valutati i rilasci correlati alle varie ipotesi incidentali credibili come riassunto al precedente punto 1.C C Rilascio da PSV per scatto intempestivo La singola PSV ha un efflusso del diametro di 53,1 mm. Il i FC n. 1 evidenzia una portata di rilascio di 4,0 Kg/s e pertanto il quantitativo rilasciato risulta di: 4,0 Kg/s x 1200 s Il tempo di intercettazione della PSV è stato stimato considerando la necessità di intercettazione manuale del cassetto di distribuzione da parte del personale del deposito. 1.C Rilascio per perdita da tenuta flangia Le perdite da tenuta possono essere valutate secondo le indicazioni delle norme CEI 31-35/1999 Guida alla classificazione dei luoghi pericolosi.

242 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Foglio di calcolo n. 1

243 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ In merito le CEI citate evidenziano : le emissioni strutturali, la cui entità è di 3 x 10-9 Kg/s ovvero estremamente modesta e tale da costituire un rischio solo in presenza di un notevole numero di flange in ambienti poco ventilati; i guasti iniziali delle guarnizioni corrispondenti a sezioni di rilascio di 0,25 mm 2 per le guarnizioni in ondulato metallico; i guasti gravi delle guarnizioni che si verificano quando il guasto iniziale non viene tempestivamente evidenziato e riparato. Con guarnizioni in ondulato metallico il guasto grave corrisponde ad una sezione di rilascio di spessore 0,05 mm lunga quanto la sezione di guarnizione compresa tra due fori di serraggio. Risultando il size massimo delle tubazioni di 6 con pressioni di progetto PN 40, risulta: diametro della guarnizione = 151 mm ; n. di fori =8. Ne consegue, per rilasci gravi, una sezione massima di efflusso di 3,0 mmq. La portata di efflusso può essere calcolata (rif. CEI 31-35) : w= C x A x [ 2 x ρ (P Pa )] 0,5

244 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ c = coefficiente di efflusso posto pari a 0,8; A = sezione di efflusso (m 2 ); ρ = densità del propano, pari a 501 Kg/m 3 ( a 20 C ); P = pressione assoluta posta pari a 23 E5 Pa corrispondente alla pressione massima attesa di mandata macchinario di movimentazione; Pa = pressione atmosferica pari a Pa. Ne risulta W = 0,11 Kg/s. Il rilascio più gravoso da tenuta è ipotizzabile sulle linee di fondo dei serbatoi a monte delle valvole di intercettazione. In tali casi il rilascio è stimato perduri per 20 min, tempo necessario per l intervento del sistema di iniezione d acqua. 1.C Rilasci al punto di travaso Per quanto al seguito è da considerare che le operazioni di caricamento delle autobotti vengono eseguite prevalentemente con le pompe del deposito mentre le operazioni di discarica sono normalmente eseguite con i compressori. In caso di rottura del braccio in fase liquida, e fino ad intervento dell intercettazione automatica, si assisterà ad un rilascio lato impianto così determinato :

245 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ l incremento della portata della pompa, per riduzione della contropressione a causa della rottura del braccio, è bilanciato dall instaurarsi, nella tubazione di alimentazione del braccio, di un flusso bifasico. Si può quindi assumere in prima approssimazione (rif. Yellow Book/TNO) che il rilascio sia corrispondente alla portata nominale della pompa. Ne consegue un rilascio massimo di 60 mc/h e quindi di 8,3 Kg/s x 20s. nel caso di discarica con compressore la rottura del braccio, in fase liquida, provoca una inversione del flusso con rilascio alimentato dal serbatoio di stoccaggio. Il FC n. 2 evidenzia una portata di rilascio di 4,9 Kg/s x 20 s. Ne consegue che il rilascio più gravoso per i punti di travaso risulta quello precedentemente calcolato. 1.C Rilasci per rottura pompa. Si ipotizza la rottura, in corrispondenza della pompa, della tubazione di aspirazione, con rilascio alimentato dai serbatoi di stoccaggio. Si rinvia al FC n. 3 evidenziante un rilascio di 6,3 Kg/s x 20 s.

246 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Foglio di calcolo n. 2

247 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Foglio di calcolo n. 3

248 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ C STIMA DELLE AREE DI DANNO 1.C Rilascio da PSV da serbatoi di stoccaggio Il rilascio è in fase vapore ed a quota elevata. Anche ipotizzando un innesco, il jet-fire che ne deriverebbe sarebbe indirizzato verso l alto senza coinvolgere obiettivi vulnerabili e senza provocare irraggiamenti pericolosi al suolo. La dispersione dei rilasci attesi, valutata in condizioni meteo D/5 e F/2, evidenzia che non sono attese al suolo concentrazioni pericolose. 1.C Rilasci per perdita da tenuta da flangia I rilasci attesi sono talmente modesti (0,11 Kg/s) da poter ritenere marginali le conseguenze agli stessi associati. Nel caso di rilascio della linea di fondo serbatoi si potrebbe generare un iet-fire della durata di 20 min che potrebbe colpire obiettivi vulnerabili provocando seri danni. Si evidenzia comunque che i serbatoi sono intrinsecamente sicuri in quanto coibentati; eventuali collassi del piping investito dal iet-fire non provocherebbero un escalation dell emergenza in quanto, al manifestarsi del rilascio, le linee verrebbero completamente intercettate per azionamento di uno dei pulsanti di emergenza.

249 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ C Rilasci ai punti di travaso I modesti tempi di rilascio consentono di escludere conseguenze dovute ad irraggiamento stazionario da jet.fire. Considerato che il getto più gravoso ai fini della dispersione è quello orizzontale, il FC n. 4 evidenzia che l intero rilascio vaporizza per cui non sono attesi pool-fire. Lo stesso foglio di calcolo evidenzia che il getto ha una temperatura di 79 C a conferma quindi che lo stesso è più pesante dell aria ambiente circostante. Per quanto inerente la dispersione del rilascio si sottolinea che il LIE a 20 C è pari a mg/m 3 (2,1% con γ = 1,97 mg/m 3 ) e quindi il 50% LIE mostra una concentrazione di mg/m 3. Si rinvia quindi : ai FC nn. 5 e 6 che evidenziano che la massa esplosiva risulta al massimo di 45 Kg e pertanto è marginale il rischio di UVCE ; ai FC nn. 7 e 8 che evidenziano che il 50% del LIE viene raggiunto ad una distanza massima di 43 m; ai FC nn. 5 e 6 che evidenziano che il LIE viene raggiunto ad una distanza massima di 30 m.

250 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Foglio di calcolo n. 4

251 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Foglio di calcolo n. 5

252 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Foglio di calcolo n. 6

253 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Foglio di calcolo n. 7

254 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Foglio di calcolo n. 8

255 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ C Rilasci in sala pompe / compressori Similmente a quanto anticipato al punto precedente si rimettono le seguenti valutazioni : il FC n. 9 evidenzia la vaporizzazione dell intero rilascio; i FC nn. 10 e 11 evidenziano una massa esplosiva massima di circa 35 Kg per cui risulta marginale il rischio di UVCE ; i FC nn. 12 e 13 evidenziano che il 50% LIE viene raggiunto ad una distanza massima di 33 m; I FC nn. 10 e 11 evidenziano che il LIE viene raggiunto ad una distanza massima di 26 m.

256 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Foglio di calcolo n. 9

257 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Foglio di calcolo n. 10

258 S.r.l Ultragas C.M. SpA - Dep. GPL di Lecce - RdS/ Foglio di calcolo n. 11

Mercoledì 13 Marzo 2013 Best Western Hotel Piacenza Assemblea Generale Associazione

Mercoledì 13 Marzo 2013 Best Western Hotel Piacenza Assemblea Generale Associazione Mercoledì 13 Marzo 2013 Best Western Hotel Piacenza Assemblea Generale Associazione Novità normative per la prevenzione incendi il D.M. 20/12/12 Impianti di protezione attiva contro l incendio Geom. Luca

Dettagli

Sicurezza antincendio e rischi di incidenti rilevanti

Sicurezza antincendio e rischi di incidenti rilevanti Workshop Aggiornamento delle Linee guida per la redazione dei piani regolatori portuali 16 dicembre 2014 Roma Sicurezza antincendio e rischi di incidenti rilevanti Salvatore Fiadini Premessa: - tutte le

Dettagli

Interventi di adeguamento alle B.A.T. AREA PRODUZIONE E RIVESTIMENTO TUBI

Interventi di adeguamento alle B.A.T. AREA PRODUZIONE E RIVESTIMENTO TUBI Interventi di adeguamento alle B.A.T. AREA PRODUZIONE E RIVESTIMENTO TUBI CODICE: TB.1 INTERVENTO: Realizzazione nuovo impianto di trattamento acque del TUL/1 COMPARTO AMBIENTALE PRINCIPALE: Scarichi idrici

Dettagli

La sicurezza nella manutenzione degli impianti fotovoltaici su coperture

La sicurezza nella manutenzione degli impianti fotovoltaici su coperture ATTI Seminario La sicurezza nella manutenzione degli impianti fotovoltaici su coperture Venerdì 24 giugno In partnership con Seminario La sicurezza nella manutenzione degli impianti fotovoltaici su coperture

Dettagli

Milano 27 novembre 2012

Milano 27 novembre 2012 Milano 27 novembre 2012 Convegno La nuova norma UNI 10738 I contenuti di carattere tecnico della norma UNI 10738 e le modalità di esecuzione delle verifiche Mario Volongo - Area tecnica CIG 1 La struttura

Dettagli

ELENCO NOMRATIVE VIGENTI SULLA DIRETTIVA ATEX

ELENCO NOMRATIVE VIGENTI SULLA DIRETTIVA ATEX PUBBLICAZIONE IDENTIFICATIVO ITALIA TITOLO NOTE 12/06/2003 d. lgs. N. 233 23/03/1998 D.P.R. N. 126 Direttiva 94/9/CE Attuazione della direttiva 1999/92/CE relativa alle prescrizioni minime per il miglioramento

Dettagli

MEZZI MOBILI DI ESTINZIONE INCENDI RETI DI IDRANTI IMPIANTI AUTOMATICI DI INCENDIO

MEZZI MOBILI DI ESTINZIONE INCENDI RETI DI IDRANTI IMPIANTI AUTOMATICI DI INCENDIO Comando Prov.l Vigili del Fuoco MEZZI MOBILI DI ESTINZIONE INCENDI RETI DI IDRANTI IMPIANTI AUTOMATICI DI INCENDIO Dott. Ing. Salvatore RIZZO MEZZI MOBILI DI ESTINZIONE INCENDI ESTINTORI NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Dettagli

PREMESSE... 2 SCHEDA INFORMATIVA TECNICA GENERALE... 3

PREMESSE... 2 SCHEDA INFORMATIVA TECNICA GENERALE... 3 LAVORI DEL PRIMO STRALCIO E DEL SECONDO STRALCIO DELLA TERZA FASE DEL PORTO COMMERCIALE DI AUGUSTA - BANCHINE CONTAINERS IMPRESE: (MANDATARIA) (MANDANTI) 0 8 1 1 1 4 REV. PRIMA EMISSIONE DATA EMISSIONE

Dettagli

2 A parte. Gli Allegati All. V. Dott. Ing. Valter Melotti ALLEGATO V - ATTREZZATURE ED IMPIANTI DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI.

2 A parte. Gli Allegati All. V. Dott. Ing. Valter Melotti ALLEGATO V - ATTREZZATURE ED IMPIANTI DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI. Corso di Aggiornamento in materia di Prevenzione Incendi Il D.M. 10/03/1998 2 A parte. Gli Allegati All. V 1 ALLEGATO V - ATTREZZATURE ED IMPIANTI DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI. 5.1 - CLASSIFICAZIONE DEGLI

Dettagli

partita IVA (prov. ) via n scala piano interno di proprietà di (nome, cognome o ragione sociale e indirizzo) a a a

partita IVA (prov. ) via n scala piano interno di proprietà di (nome, cognome o ragione sociale e indirizzo) a a a DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA DELL IMPIANTO GAS ALLA REGOLA DELL ARTE ATTO SOSTITUTIVO DELLA DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ PER GLI IMPIANTI ESEGUITI PRIMA DEL 27 MARZO 2008 Articolo 7, comma 6, del Decreto

Dettagli

Camera di Commercio di Napoli

Camera di Commercio di Napoli Camera di Commercio di Napoli Seminario D.M. 19 marzo 2015 Le nuove norme antincendio per le strutture sanitarie: dal progetto alla costruzione e gestione Relatore Ing. Gaetano Vallefuoco Comandante provinciale

Dettagli

Impianto Idrico-fognante Relazione specialistica e di calcolo

Impianto Idrico-fognante Relazione specialistica e di calcolo Impianto Idrico-fognante Relazione specialistica e di calcolo 1.0. IMPIANTO IDRICO 1.1. GENERALITA L impianto idrico al servizio dell edificio in progetto, provvederà all alimentazione dei seguenti servizi

Dettagli

Modulo B. Obiettivi generali:

Modulo B. Obiettivi generali: Modulo B Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 24 ore per il macrosettore ATECO 8 Pubblica amministrazione e istruzione Questo modulo si articola in macrosettori

Dettagli

Prevenzione e Sicurezza - Rischio Atex in ambiente di lavoro Lista di controllo per la verifica dell applicazione del Titolo XI del D.Lgs.

Prevenzione e Sicurezza - Rischio Atex in ambiente di lavoro Lista di controllo per la verifica dell applicazione del Titolo XI del D.Lgs. Prevenzione e Sicurezza - Rischio Atex in ambiente di lavoro Lista di controllo per la verifica dell applicazione del Titolo XI del D.Lgs. 81/08 data operatore/i Ragione Sociale, Indirizzo, timbro dell

Dettagli

REGISTRO DEI CONTROLLI ANTINCENDIO

REGISTRO DEI CONTROLLI ANTINCENDIO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO SCUOLA COMUNE DI PREMESSA L art. 5 del D.P.R. 37/98 obbliga i responsabili di attività soggette ai controlli di prevenzione incendi a mantenere in stato di efficienza i sistemi,

Dettagli

PREFETTURA di CUNEO Ufficio Territoriale del Governo. PIANO DI EMERGENZA ESTERNO (Art. 20 D. Lgs. 334/99 e s.m.i.)

PREFETTURA di CUNEO Ufficio Territoriale del Governo. PIANO DI EMERGENZA ESTERNO (Art. 20 D. Lgs. 334/99 e s.m.i.) PREFETTURA di CUNEO Ufficio Territoriale del Governo PIANO DI EMERGENZA ESTERNO (Art. 20 D. Lgs. 334/99 e s.m.i.) Stabilimento SOL S.p.A. Comune di Cuneo ALLEGATO 2 Descrizione dello stabilimento ed ipotesi

Dettagli

LA NORMA UNI Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione. Progettazione e installazione

LA NORMA UNI Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione. Progettazione e installazione LA NORMA UNI 7129-4 Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione Progettazione e installazione Parte 4: MESSA IN SERVIZIO DEGLI ing. Michele Chieregato SI APPLICA PER

Dettagli

ALLEGATO per IPOTESI di ACCORDO fra:

ALLEGATO per IPOTESI di ACCORDO fra: Progetto SICUREZZA E RISPARMIO ALLEGATO per IPOTESI di ACCORDO fra: CONSORZIO CEV, e GLOBAL POWER SERVICE S.P.A. (E.S.Co. controllata dal Consorzio CEV) PER LA SOSTITUZIONE DEI GENERATORI DI CALORE DELLA:

Dettagli

STRUTTURA DI PROTEZIONE A QUATTRO MONTANTI PROGETTATA PER TRATTORI A CINGOLI MODELLO FIAT 120 C E SIMILI (FIAT 60 C, FIAT 70 C, FIAT 80 C, ETC.

STRUTTURA DI PROTEZIONE A QUATTRO MONTANTI PROGETTATA PER TRATTORI A CINGOLI MODELLO FIAT 120 C E SIMILI (FIAT 60 C, FIAT 70 C, FIAT 80 C, ETC. ISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEL LAVORO Dipartimento Tecnologie di Sicurezza VIII Unità Funzionale 00040 Monte Porzio Catone... via di Fontana Candida, 1 Tel. 0694181 Certificato

Dettagli

IMPIANTI TECNOLOGICI PER GALLERIE AUTOSTRADALI

IMPIANTI TECNOLOGICI PER GALLERIE AUTOSTRADALI 2^ Edizione 22.06.2009 IMP-010/4 Pag. 1 di 6 INDICE 1... 3 1.1 Scopo... 3 1.2 Vasca di accumulo... 3 1.2.1 Segnali e misure... 3 1.3 Rete idranti... 4 1.3.1 Segnali e misure cassette idranti e attacco

Dettagli

Kuwait Petroleum Italia s.p.a.

Kuwait Petroleum Italia s.p.a. Kuwait Petroleum Italia s.p.a. Generalità Ragione sociale KUWAIT PETROLEUM ITALIA Deposito costiero idrocarburi liquidi Indirizzo Via Nuova delle Brecce, 205 Comune Napoli Gestore Ing. Luigi Cerreto Recapiti

Dettagli

Adempimenti di carattere amministrativo

Adempimenti di carattere amministrativo CHECK-LIST CONTROLLI CARROZZERIE Adempimenti di carattere amministrativo L impianto è dotato di autorizzazione alle emissioni in atmosfera Il Gestore ha presentato domanda ai sensi del D. Lgs. 152/2006

Dettagli

SCHEDA TECNICA. di rilevamento dello scarico acque reflue e/o meteoriche nelle fognature consortili Pag. 1 di 5

SCHEDA TECNICA. di rilevamento dello scarico acque reflue e/o meteoriche nelle fognature consortili Pag. 1 di 5 meteoriche nelle fognature consortili Pag. 1 di 5 da allegare alla domanda di autorizzazione allo scarico (D. Lgs. 152-11.5.99 Disposizioni sulla tutela delle acque dall inquinamento) Si raccomanda, prima

Dettagli

Collettore complanare Collettore complanare con coibentazione preformata

Collettore complanare Collettore complanare con coibentazione preformata CALEFFI www.caleffi.com Collettore complanare Collettore complanare con coibentazione preformata 38537 Serie 356 Funzione I collettori complanari sono tipicamente utilizzati per la distribuzione del fluido

Dettagli

STRUTTURA DI PROTEZIONE A DUE MONTANTI POSTERIORE PROGETTATA PER TRATTORI STANDARD A RUOTE MODELLO FIAT 500 E SIMILI (FIAT 550, FIAT 600, etc)

STRUTTURA DI PROTEZIONE A DUE MONTANTI POSTERIORE PROGETTATA PER TRATTORI STANDARD A RUOTE MODELLO FIAT 500 E SIMILI (FIAT 550, FIAT 600, etc) ISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEL LAVORO Dipartimento Tecnologie di Sicurezza VIII Unità Funzionale 00040 Monte Porzio Catone... via di Fontana Candida, 1 Tel. 0694181 Certificato

Dettagli

Allegato 2 - Check-list per la registrazione EMAS di un'impresa

Allegato 2 - Check-list per la registrazione EMAS di un'impresa Organizzazione/Sito : Sede legale: Sito Produttivo: Responsabile legale: Allegato 2 - Check-list per la registrazione EMAS di un'impresa Accertamento relativo alla verìfica di conformità legislativa ai

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA VOLONTARIO PER I SERBATOI A PARETE SEMPLICE DESTINATI AD USO CIVILE NEL COMUNE DI MILANO

PROTOCOLLO DI INTESA VOLONTARIO PER I SERBATOI A PARETE SEMPLICE DESTINATI AD USO CIVILE NEL COMUNE DI MILANO PROTOCOLLO DI INTESA VOLONTARIO PER I SERBATOI A PARETE SEMPLICE DESTINATI AD USO CIVILE NEL COMUNE DI MILANO SCHEDA DI ADESIONE Il sottoscritto..nato a il residente a.in.....in qualità di (solo per le

Dettagli

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 9. Angelo Bonomi

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 9. Angelo Bonomi GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 9 Angelo Bonomi EMISSIONI DOVUTE ALLO STOCCAGGIO Le emissioni dovute allo stoccaggio si possono classificare come:

Dettagli

55 14049 NIZZA MONFERRATO

55 14049 NIZZA MONFERRATO RENOVA s.r.l. Piazza Garibaldi 55 14049 NIZZA MONFERRATO Stabilimento di Incisa Scapaccino (AT) Reg. Prata 5 Relazione tecnica Nizza Monferrato, 15 Ottobre 2009 1. SCOPO La presente relazione illustra

Dettagli

Il sottoscritto nato a il (C.F. ) residente a in n, in qualità di dell insediamento di seguito indicato, ubicato in RIVOLGE ISTANZA DI AUTORIZZAZIONE

Il sottoscritto nato a il (C.F. ) residente a in n, in qualità di dell insediamento di seguito indicato, ubicato in RIVOLGE ISTANZA DI AUTORIZZAZIONE Bollo legale Al Signor SINDACO del Comune di SAN BENIGNO C.se Domanda di autorizzazione allo scarico di acque reflue domestiche o ad esse assimilabili in ricettore diverso dalla pubblica fognatura. (ai

Dettagli

Aspetti connessi con la gestione della sicurezza

Aspetti connessi con la gestione della sicurezza Ministero dell Interno LE NUOVE NORME ANTINCENDIO PER LE STRUTTURE SANITARIE Convegno Nazionale Istituto Superiore Antincendi Roma 25 marzo 2015 Aspetti connessi con la gestione della sicurezza Ing. Claudio

Dettagli

ELENCO DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE IN AZIENDA A SUPPORTO DELL AUTOCERTIFICAZIONE

ELENCO DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE IN AZIENDA A SUPPORTO DELL AUTOCERTIFICAZIONE ELENCO DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE IN AZIENDA A SUPPORTO DELL AUTOCERTIFICAZIONE 1. autorizzazioni edilizie planimetrie aggiornate (sede dell impresa) certificato di Licenza d Uso o Agibilità (sede dell

Dettagli

Hotel Excelsior PESARO 25 gennaio Pierluigi DELL ONTE Ufficio Tecnico

Hotel Excelsior PESARO 25 gennaio Pierluigi DELL ONTE Ufficio Tecnico Hotel Excelsior PESARO 25 gennaio 2016 Pierluigi DELL ONTE Ufficio Tecnico Ma cos è un impianto antincendio? Un impianto per la protezione attiva contro l incendio può essere definito come l insieme di

Dettagli

Opere di accumulo. I Serbatoi - Funzioni

Opere di accumulo. I Serbatoi - Funzioni I Serbatoi - Funzioni Fissare il piano dei carichi iniziali Compenso Riserva Riserva antincendio Sconnessione idraulica (eventuale) Trattamento dell acqua 1 Y R I Serbatoi - Funzioni Fissare il piano dei

Dettagli

E L E N C O D E I P R E Z Z I

E L E N C O D E I P R E Z Z I COMUNE DI FOLIGNO Servizi Tecnici e Gestione Calore Via dei Mille, 47 ALLEGATO C OGGETTO: ATTIVITA DI CONTROLLO E MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI, DELLE ATTREZZATURE ANTINCENDIO ED ANTINTRUSIONE INSTALLATI

Dettagli

ELLISSE AL VOSTRO FIANCO PER LA SICUREZZA

ELLISSE AL VOSTRO FIANCO PER LA SICUREZZA Organismo Abilitato Il primo organismo abilitato dal Ministero delle Attività Produttive ad effettuare le verifiche di legge degli impianti ai sensi del DPR 462/01 AL VOSTRO FIANCO PER LA SICUREZZA Abilitazione

Dettagli

AL COMUNE DI VERBANIA

AL COMUNE DI VERBANIA Marca da bollo 14,62 Marca da bollo AL COMUNE DI VERBANIA Domanda per il rilascio di autorizzazione allo scarico di acque reflue domestiche in acque superficiali o negli strati superficiali del sottosuolo

Dettagli

Strategia Antincendio Controllo di Fumi e Calore

Strategia Antincendio Controllo di Fumi e Calore Strategia Antincendio Controllo di Fumi e Calore Strategia Antincendio Controllo di Fumi e Calore Premessa Livelli di prestazione Criteri per attribuire i Livelli di prestazione Soluzioni progettuali Smaltimento

Dettagli

Sommario PARTE I - T.U. N. 81/2008

Sommario PARTE I - T.U. N. 81/2008 XI Presentazione... Profili Autori... V VII PARTE I - T.U. N. 81/2008 CAPITOLO 1 TITOLO I T.U. - PRINCIPI COMUNI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI... 1 Il lavoratore... 6 Il datore di lavoro... 8 Il dirigente...

Dettagli

CODICE DI PREVENZIONE INCENDI CONTROLLO DELL' INCENDIO. Ing. Guglielmo Guglielmi

CODICE DI PREVENZIONE INCENDI CONTROLLO DELL' INCENDIO. Ing. Guglielmo Guglielmi CODICE DI PREVENZIONE INCENDI CONTROLLO DELL' INCENDIO Ing. Guglielmo Guglielmi CONTROLLO DELL INCENDIO individuazione presidi antincendio per protezione di base manuale automatica estintori naspi, idranti

Dettagli

SOMMARIO SEZIONE IV. Cantiere: Completamento spartitraffico in Via Nazioni Unite Seregno (MB)

SOMMARIO SEZIONE IV. Cantiere: Completamento spartitraffico in Via Nazioni Unite Seregno (MB) SOMMARIO SEZIONE IV 6 Prescrizioni operative, misure preventive e protettive ed i dispositivi di protezione individuale in riferimento alle interferenze tra le lavorazioni (Allegato XV punto 2.1.2 lettera

Dettagli

Provincia di Forlì-Cesena

Provincia di Forlì-Cesena Provincia di Forlì-Cesena Servizio Progettazione e Manutenzione Fabbricati Ufficio Servizio Prevenzione e Protezione PROGRAMMA DELLA FORMAZIONE ANNUALE Provincia di Forlì-Cesena 2012 sito web: www.provincia.fc.it

Dettagli

Condotte in PVC: qualità, prestazioni e impatto ambientale. Qualità e normativa per tubi e raccordi in PVC (H20 Ferrara 22 maggio 2008)

Condotte in PVC: qualità, prestazioni e impatto ambientale. Qualità e normativa per tubi e raccordi in PVC (H20 Ferrara 22 maggio 2008) Condotte in PVC: qualità, prestazioni e impatto ambientale. Qualità e normativa per tubi e raccordi in PVC (H20 Ferrara 22 maggio 2008) Gruppo tubi e raccordi in PVC Garanzia di qualità: come si realizza

Dettagli

DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA ai sensi dell art. 7 comma 6 del D.M. 22 gennaio 2008 n.37

DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA ai sensi dell art. 7 comma 6 del D.M. 22 gennaio 2008 n.37 DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA ai sensi dell art. 7 comma 6 del D.M. 22 gennaio 2008 n.37 Il sottoscritto responsabile tecnico da oltre cinque anni dell impresa operante nel settore con sede in Via Comune

Dettagli

SCHEDA 4A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO SAME MINITAURO

SCHEDA 4A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO SAME MINITAURO SCHEDA 4A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO SAME MINITAURO Il presente documento è stato realizzato nell ambito dell attività di ricerca prevista: dalla convenzione stipulata

Dettagli

SERBATOI GPL PER INSTALLAZIONE DA ESTERNO

SERBATOI GPL PER INSTALLAZIONE DA ESTERNO SERBATOI GPL PER INSTALLAZIONE DA ESTERNO Serbatoi orizzontali e verticali per installazione fuori terra forniti completi delle strumentazioni di sicurezza standard, realizzati in conformità alla Direttiva

Dettagli

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE (ai sensi del D.Lgs. 81/08 artt.18, 43, 46 e del D.M. 10/03/98 art. 5) Il presente documento è parte integrante del Documento di Valutazione dei Rischi di cui all art.

Dettagli

PROGETTO RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA

PROGETTO RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA PROGETTO RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA Donnas : 15/12/2015 Relazione Tecnica di Progetto Impianto Elettrico Illuminazione Pubblica Progetto di riqualificazione energetica

Dettagli

FASCICOLO DELL OPERA

FASCICOLO DELL OPERA DENOMINAZIONE MANUFATTO:....... FASCICOLO DELL OPERA ai sensi del D.Lgs. 81/2008 COMMITTENTE: IL RESPONSABILE DEI LAVORI:.... COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE:.. I FASCICOLO DELL

Dettagli

A7.1a. Dalla valutazione dei rischi alla gestione della sicurezza. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03

A7.1a. Dalla valutazione dei rischi alla gestione della sicurezza. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03 Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Dalla valutazione dei rischi alla gestione della sicurezza MODULO A Unità didattica A7.1a CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs.

Dettagli

DEGASATORI - SERBATOI DEGASATORI E SERBATOI DI RACCOLTA SCARICHI PER GENERATORI DI VAPORE IN ACCIAIO AL CARBONIO KT - ATE TFE - KHT

DEGASATORI - SERBATOI DEGASATORI E SERBATOI DI RACCOLTA SCARICHI PER GENERATORI DI VAPORE IN ACCIAIO AL CARBONIO KT - ATE TFE - KHT DEGASATORI - SERBATOI DEGASATORI E SERBATOI DI RACCOLTA SCARICHI PER GENERATORI DI VAPORE IN ACCIAIO AL CARBONIO KT - ATE TFE - KHT KT Serbatoio di alimentazione acqua per generatore di vapore, predisposto

Dettagli

QUESTIONARIO di AUTOVALUTAZIONE SULLA SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO

QUESTIONARIO di AUTOVALUTAZIONE SULLA SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO QUESTIONARIO di AUTOVALUTAZIONE SULLA SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO Ufficio Sicurezza ed Ambiente Ottobre 2008-1 - Domanda 1: E stato nominato il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione

Dettagli

La sicurezza negli impianti sportivi e nelle palestre

La sicurezza negli impianti sportivi e nelle palestre La sicurezza negli impianti sportivi e nelle palestre CAMPAGNA INFORMATIVA 2016 Soluzioni flessibili per ogni esigenza Introduzione Il Decreto legislativo n.81 del 2008 e successive modifiche e integrazioni,

Dettagli

S016 Raccolta di Norme fondamentali per impianti elettrici

S016 Raccolta di Norme fondamentali per impianti elettrici 6578 CEI 0-2 0 120 Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici 6366 CEI 0-10 0 110 Guida alla manutenzione degli impianti elettrici 6613 CEI 0-11 0 75 Guida alla

Dettagli

INDICE 1. INTERVENTI IN PROGETTO IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA... 1

INDICE 1. INTERVENTI IN PROGETTO IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA... 1 INDICE 1. INTERVENTI IN PROGETTO... 1 2. IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA... 1 2.1. GENERALITÀ... 1 2.2. ALIMENTAZIONE, SISTEMA DI DISTRIBUZIONE E PROTEZIONI... 1 2.3. CONDUTTURE E CIRCUITI... 2 2.4.

Dettagli

SISTEMA TRATTAMENTO ACQUA SCAM T.P.E. SWT-AP SPURGO AUTOMATICO

SISTEMA TRATTAMENTO ACQUA SCAM T.P.E. SWT-AP SPURGO AUTOMATICO SISTEMA TRATTAMENTO ACQUA SCAM T.P.E. SWT-AP SPURGO AUTOMATICO 1 INDICE 1. SCOPO DI FORNITURA... 3 2. FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA... 3 3. COMPONENTI DEL SISTEMA... 4 4. LIMITI DI BATTERIA... 6 5. DOCUMENTAZIONE...

Dettagli

MODIFICA GESTIONALE DELLA RAFFINERIA SARPOM DI S. MARTINO DI TRECATE (NO)

MODIFICA GESTIONALE DELLA RAFFINERIA SARPOM DI S. MARTINO DI TRECATE (NO) SARPOM Società a responsabilità limitata Raffineria Padana Olii Minerali S.A.R.P.O.M. S.r.l. Sede in Roma Viale Castello della Magliana, 25 00148 ROMA Capitale Sociale Euro 38.447.888 int.versato - Cod.

Dettagli

Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale. Argomento

Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale. Argomento Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale «Scienza e Tecnica della Prevenzione Incendi» Argomento UNI 9494-3 Sistemi per il controllo di fumo e calore - Parte 3: Controllo iniziale e manutenzione

Dettagli

ELENCO DOCUMENTI RICHIESTI. Documentazione richiesta per il parere preliminare sui progetti:

ELENCO DOCUMENTI RICHIESTI. Documentazione richiesta per il parere preliminare sui progetti: ELENCO DOCUMENTI RICHIESTI Documentazione richiesta per il parere preliminare sui progetti: planimetria in scala non inferiore a 1:1000, riportante l'ubicazione dell'edificio in cui si trovano i locali

Dettagli

LE NOVITA DELLA NORMA UNI 7129/15

LE NOVITA DELLA NORMA UNI 7129/15 Impianti a gas per uso domestico e similare alimentati da rete di distribuzione. Progettazione, installazione e messa in servizio. Impianti a gas per uso domestico e similare alimentati da rete di distribuzione.

Dettagli

Documento non definitivo

Documento non definitivo STUDIO DI SETTORE VG52U ATTIVITÀ 82.92.10 IMBALLAGGIO E CONFEZIONAMENTO DI GENERI ALIMENTARI ATTIVITÀ 82.92.20 IMBALLAGGIO E CONFEZIONAMENTO DI GENERI NON ALIMENTARI Luglio 2012 Documento non definitivo

Dettagli

4.11 CONTROLLO DELLE APPARECCHIATURE

4.11 CONTROLLO DELLE APPARECCHIATURE Unione Industriale 61 di 94 4.11 CONTROLLO DELLE APPARECCHIATURE PER PROVA, MISURAZIONE E COLLAUDO 4.11.1 Generalità Il capitolo indica le modalità con cui devono essere gestite le apparecchiature di controllo,

Dettagli

Kuwait Petroleum Italia s.p.a.

Kuwait Petroleum Italia s.p.a. Generalità Kuwait Petroleum Italia s.p.a. Ragione sociale KUWAIT PETROLEUM ITALIA ex BENIT Deposito costiero idrocarburi liquidi Indirizzo Via Galileo Ferraris, 172 Comune Napoli Gestore Ing. Luigi Cerreto

Dettagli

ADEGUAMENTO E MESSA IN SICUREZZA DELLA EX SS

ADEGUAMENTO E MESSA IN SICUREZZA DELLA EX SS PROVINCIA DI CHIETI PROGETTO ESECUTIVO ADEGUAMENTO E MESSA IN SICUREZZA DELLA EX SS 524 LANCIANO FOSSACESIA CON SISTEMAZIONE INTERSEZIONE A RASO NELL ABITATO DI MOZZAGROGNA ataengineering via Alto Adige,

Dettagli

COMMITTENTE:SERVIZIO TERRITORIALE DI TEMPIO ENTE FORESTE DELLA SARDEGNA

COMMITTENTE:SERVIZIO TERRITORIALE DI TEMPIO ENTE FORESTE DELLA SARDEGNA REGIONE AUTONOMA DE SARDIGNA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ENTE FORESTAS DE SARDIGNA ENTE FORESTE DELLA SARDEGNA COMMITTENTE:SERVIZIO TERRITORIALE DI TEMPIO ENTE FORESTE DELLA SARDEGNA OGGETTO: RIQUALIFICAZIONE

Dettagli

Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione 5 INDICE

Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione 5 INDICE Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione 5 INDICE Capitolo 1 - La direttiva 99/92/CE (DLgs 81/08, Titolo XI) 11 1.1 Introduzione 11 1.2 Ambito di applicazione 11 1.3 Obblighi generali di

Dettagli

Oggetto: Comunicazione obbligatoria di cui all art. 8 del DPR 462/01 relativa alla cessazione di esercizio di impianto; Il sottoscritto:..

Oggetto: Comunicazione obbligatoria di cui all art. 8 del DPR 462/01 relativa alla cessazione di esercizio di impianto; Il sottoscritto:.. Modello 462-CE Oggetto: Comunicazione obbligatoria di cui all art. 8 del DPR 462/01 relativa alla cessazione di esercizio di impianto; Il sottoscritto:.. in qualità di: della Ditta:.. sede Sociale in:

Dettagli

RELAZIONE SULLE INTERFERENZE

RELAZIONE SULLE INTERFERENZE LAVORI DI COSTRUZIONE S.P. In Località Saletti di ATESSA PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE SULLE INTERFERENZE Premessa Le interferenze con servizi esistenti nel caso in oggetto sono rappresentate oltre dai

Dettagli

SCHEDA 13A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A CINGOLI MODELLO FIAT 411C E SIMILI (FIAT 451C, FIAT 455C, etc.)

SCHEDA 13A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A CINGOLI MODELLO FIAT 411C E SIMILI (FIAT 451C, FIAT 455C, etc.) SCHEDA 13A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A CINGOLI MODELLO FIAT 411C E SIMILI (FIAT 451C, FIAT 455C, etc.) Il presente documento è stato realizzato nell ambito dell attività di ricerca prevista: dalla convenzione

Dettagli

ALLEGATO B/2 Manifestazioni temporanee con capienza inferiore a 200 persone

ALLEGATO B/2 Manifestazioni temporanee con capienza inferiore a 200 persone ALLEGATO B/2 Manifestazioni temporanee con capienza inferiore a 200 persone Il sottoscritto.. (1) (1) Nome e cognome della persona fisica che richiede il rilascio dell autorizzazione/licenza consapevole

Dettagli

INDICE I CORTILI S.a.s. di Nucciotti L. & C.

INDICE I CORTILI S.a.s. di Nucciotti L. & C. INDICE 1. RELAZIONE TECNICA 3 1.1. OGGETTO 3 1.2. NORME TECNICHE E LEGGI 3 1.3. DATI DI PROGETTO 3 1.4. DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI 3 1.5. ASSISTENZE MURARIE 4 I CORTILI S.a.s. di Nucciotti L. & C. Castel

Dettagli

MAREMMANA ECOLOGIA SRL Punti vendita carburante: elementi gestionali ed operativi relativi ad aspetti ambientali

MAREMMANA ECOLOGIA SRL Punti vendita carburante: elementi gestionali ed operativi relativi ad aspetti ambientali MAREMMANA ECOLOGIA SRL Punti vendita carburante: elementi gestionali ed operativi relativi ad aspetti ambientali 05 Sistema IMPO1 Impermeabilizzazioni Pozzetti Passo d uomo Indice Problemi connessi ai

Dettagli

1.0. PREMESSA 2.0. DIMENSIONAMENTO DELLA VASCA DI ACCUMULO 1

1.0. PREMESSA 2.0. DIMENSIONAMENTO DELLA VASCA DI ACCUMULO 1 1.0. PREMESSA La conformazione orografica del Comune di Lenola, in particolare della località Scaroli è tale da rendere necessaria la realizzazione di un impianto di sollevamento che sia in grado di sollevare

Dettagli

Il TU 81/2008 con le modifiche del D.lgs 39/2016

Il TU 81/2008 con le modifiche del D.lgs 39/2016 Il TU 81/2008 con le modifiche del D.lgs 39/2016 Titolo IX Il D.lgs 39/2016 entrato in vigore il 29 marzo 2016, modifica così il Testo Unico Sicurezza Riferimento TU Testo ante modifiche Testo modificato

Dettagli

REGOLAMENTO. per la disciplina delle modalità di utilizzo del punto di. erogazione di acqua potabile

REGOLAMENTO. per la disciplina delle modalità di utilizzo del punto di. erogazione di acqua potabile COMUNE DI MASSERANO REGOLAMENTO per la disciplina delle modalità di utilizzo del punto di erogazione di acqua potabile (Approvato con deliberazione C.C.n.11 del 27/4/2012) 1 INDICE ART. 1 - Oggetto e finalità

Dettagli

SCHEDA FORNITORE. Distributore Entrambi Su commessa Servizi. (Provincia) (Fax) (Provincia) (Fax) Qualifica. Indice di revisione; data revisione

SCHEDA FORNITORE. Distributore Entrambi Su commessa Servizi. (Provincia) (Fax) (Provincia) (Fax) Qualifica. Indice di revisione; data revisione N scheda Produttore Data Certificazione SGQ? Distributore Entrambi Su commessa Servizi Nominativo e settore merceologico Indirizzo Sede Legale: Sede Operativa: Nominativo Responsabile (Via - Città) (Cap)

Dettagli

La pressurizzazione dei filtri-fumo alla luce del nuovo Codice di Prevenzione Incendi e la protezione delle condotte di ventilazione AF SYSTEMS

La pressurizzazione dei filtri-fumo alla luce del nuovo Codice di Prevenzione Incendi e la protezione delle condotte di ventilazione AF SYSTEMS La pressurizzazione dei filtri-fumo alla luce del nuovo Codice di Prevenzione Incendi e la protezione delle condotte di ventilazione AF SYSTEMS Ing. Thomas Ollapally Milano, 1 ottobre 2015 AF SYSTEMS overview

Dettagli

PVE POMPE A PALETTE A CILINDRATA VARIABILE CON REGOLATORE DI PRESSIONE DIRETTO SERIE 10

PVE POMPE A PALETTE A CILINDRATA VARIABILE CON REGOLATORE DI PRESSIONE DIRETTO SERIE 10 14 110/104 ID PVE POMPE A PALETTE A CILINDRATA VARIABILE CON REGOLATORE DI PRESSIONE DIRETTO PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO Le pompe PVE sono pompe a palette a cilindrata variabile con regolatore di pressione

Dettagli

Dipartimento affari generali, tecnico e per la sicurezza

Dipartimento affari generali, tecnico e per la sicurezza SCHEDA LABORATORIO Dipartimento di Sez. di Direttore di Dipartimento Responsabile sezione LABORATORIO RESPONSABILE/I del laboratorio: SIG. / DOTT. / PROF. AMBIENTI DI LAVORO indicare il numero di stanze

Dettagli

I piani di emergenza:

I piani di emergenza: Piani di emergenza La risposta pianificata a situazioni di criticità I piani di emergenza: stato dell arte tra obblighi normativi e necessità di tutela Pordenone 7 marzo 2014 Paolo Qualizza Comandante

Dettagli

Rischi connessi all uso di Macchine e Attrezzature di lavoro

Rischi connessi all uso di Macchine e Attrezzature di lavoro Rischi connessi all uso di Macchine e Attrezzature di lavoro D. Lgs. 81-2008 Titolo III CAPO I -Articolo 69 - Definizioni 1. Agli effetti delle disposizioni di cui al presente Titolo si intende per: a)

Dettagli

Decreto Ministeriale n 392 del 16/05/1996. "Regolamento recante norme tecniche relative alla eliminazione degli oli usati."

Decreto Ministeriale n 392 del 16/05/1996. Regolamento recante norme tecniche relative alla eliminazione degli oli usati. Decreto Ministeriale n 392 del 16/05/1996. "Regolamento recante norme tecniche relative alla eliminazione degli oli usati." ALLEGATO C - CARATTERISTICHE DEI DEPOSITI PER STOCCAGGIO 1. Caratteristiche generali

Dettagli

LA SICUREZZA NEI CANTIERI DI RESTAURO

LA SICUREZZA NEI CANTIERI DI RESTAURO LA SICUREZZA NEI CANTIERI DI RESTAURO 15 dicembre 2008 ing. Claudio BALDANI - Ministero per i Beni e le Attività Culturali 1 I riferimenti normativi (norme prescrittive) D.P.R. 27.04.1955 n. 547 Norme

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER LA SICUREZZA NEL SETTORE EDILE

CORSO DI FORMAZIONE PER LA SICUREZZA NEL SETTORE EDILE CORSO DI FORMAZIONE PER LA SICUREZZA NEL SETTORE EDILE (art.10 D.L.vo 494/96) Ing. Alessandro Selbmann Lo scopo è quello del sollevamento o del sollevamento-trasporto : GRU PARANCHI DPR 547/55: OMOLOGAZIONE

Dettagli

CAVA NOME O AMPLIAMENTO DELLA CAVA NOME SULLA/E P.F. XX C.C. XX

CAVA NOME O AMPLIAMENTO DELLA CAVA NOME SULLA/E P.F. XX C.C. XX CAVA NOME O AMPLIAMENTO DELLA CAVA NOME SULLA/E P.F. XX C.C. XX RELAZIONE TECNICA (Descrizione degli impianti utilizzati, delle sorgenti sonore e delle misure di prevenzione dell inquinamento acustico)

Dettagli

SCHEDA 32A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STRETTA MODELLO FIAT 300 DT E SIMILI

SCHEDA 32A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STRETTA MODELLO FIAT 300 DT E SIMILI SCHEDA 32A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STRETTA MODELLO FIAT 300 DT E SIMILI Il presente documento è stato realizzato nell ambito dell attività di ricerca prevista: dalla convenzione

Dettagli

LOCALIZZAZIONE DEI PUNTI DI MISURA...

LOCALIZZAZIONE DEI PUNTI DI MISURA... INDICE 1. GENERALITÀ... 2 2. LOCALIZZAZIONE DEI PUNTI DI MISURA... 2 3. METODOLOGIA E PARAMETRI DI MISURA... 2 3.1. SCHEDE SULLO STATO FISICO DEI LUOGHI... 2 3.2. VERIFICA CONSUMO DI SUOLO... 3 4. PROGRAMMA

Dettagli

PROGETTO ESECUTIVO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI PROTEZIONE CONTRO I FULMINI

PROGETTO ESECUTIVO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI PROTEZIONE CONTRO I FULMINI LOCALITA : ORBASSANO (TO) INDIRIZZO: Via Fratelli Rosselli 37 DESTINAZIONE D USO: Centro diurno per disabili PROGETTO ESECUTIVO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI PROTEZIONE CONTRO I FULMINI Data: marzo 2012 Il

Dettagli

3.12.2) Fasi che compongono l attività (segnare con una crocetta le fasi lavorative presenti)

3.12.2) Fasi che compongono l attività (segnare con una crocetta le fasi lavorative presenti) 3.12) Documentazione da allegare alla domanda di autorizzazione di carattere generale per stabilimenti in cui sono presenti impianti di VERNICIATURA, LACCATURA, DORATURA DI MOBILI ED ALTRI OGGETTI IN LEG

Dettagli

AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO PER ACQUE REFLUE INDUSTRIALI

AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO PER ACQUE REFLUE INDUSTRIALI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO PER ACQUE REFLUE INDUSTRIALI Il sottoscritto nato a il titolare o legale rappresentante dell Azienda sita nel Comune di in via CHIEDE l autorizzazione allo scarico per l insediamento

Dettagli

Moduli di misura per corrente 0...25 ma per corrente 4...20 ma

Moduli di misura per corrente 0...25 ma per corrente 4...20 ma s Agosto 1996 8 129 UNIGYR Moduli di misura per corrente 0...25 ma per corrente 4...20 ma PTM1. 2I25/020 Scala 1 : 2 Moduli di misura per il P-bus per due ingressi indipendenti (modulo doppio) in due versioni

Dettagli

LE VERIFICHE DI SICUREZZA DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO SECONDO IL D.LGS N. 81/2008 e ss.mm.

LE VERIFICHE DI SICUREZZA DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO SECONDO IL D.LGS N. 81/2008 e ss.mm. LE VERIFICHE DI SICUREZZA DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO SECONDO IL D.LGS N. 81/2008 e ss.mm. 1 Tra le misure generali di tutela della salute e della sicurezza indicate nell art. 15 comma 1, alla lettera

Dettagli

COMUNE DI ANDORNO MICCA

COMUNE DI ANDORNO MICCA REGIONE PIEMONTE Provincia di Biella COMUNE DI ANDORNO MICCA REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEL FONDO DESTINATO AGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE E LA PIANIFICAZIONE AI SENSI DELL ART. 18 DELLA L. 109/94

Dettagli

PROVINCIA DI SAVONA COMUNE DI CERIALE. Regolamento per la gestione dei Rifiuti Urbani Approvato con Deliberazione di C.C. n.

PROVINCIA DI SAVONA COMUNE DI CERIALE. Regolamento per la gestione dei Rifiuti Urbani Approvato con Deliberazione di C.C. n. PROVINCIA DI SAVONA COMUNE DI CERIALE Regolamento per la gestione dei Rifiuti Urbani Approvato con Deliberazione di C.C. n. 20 del 13/03/2013 ART. 65 SANZIONI 1. Le violazioni a quanto previsto dal presente

Dettagli

Impianto idraulico (2 parte)

Impianto idraulico (2 parte) Prof. Luigi Puccinelli IMPIANTI E SISTEMI AEROSPAZIALI (2 parte) POMPE 2 Cilindrata costante 1 senso di flusso 2 sensi di flusso Cilindrata variabile Compressore MARTINETTI 3 Semplice effetto Semplice

Dettagli

S016 Raccolta di Norme fondamentali per impianti elettrici

S016 Raccolta di Norme fondamentali per impianti elettrici 6578 CEI 0-2 0 120 Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici 6366 CEI 0-10 0 110 Guida alla manutenzione degli impianti elettrici 6613 CEI 0-11 0 75 Guida alla

Dettagli

TARIFFA PROFESSIONALE PER L ACUSTICA E PER LE VIBRAZIONI

TARIFFA PROFESSIONALE PER L ACUSTICA E PER LE VIBRAZIONI TARIFFA PROFESSIONALE PER L ACUSTICA E PER LE VIBRAZIONI La presente tariffa individua le prestazioni che il professionista è chiamato a fornire: A. per gli adempimenti richiesti dal D.Lgs. n. 195/2006

Dettagli

DAL D.P.R. 547/55. AL NUOVO DLgs 81/08

DAL D.P.R. 547/55. AL NUOVO DLgs 81/08 DAL D.P.R. 547/55 AL NUOVO DLgs 81/08 DLgs del 9 / 4 / 08 n. 81 TESTO UNICO SULLA SICUREZZA ART. 80. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO 1) Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché i materiali,

Dettagli

LUOGO E DATA DI EMISSIONE: Faenza, 24/01/2013 NORMATIVE APPLICATE: UNI EN 1339 DATA RICEVIMENTO CAMPIONI: 21/12/2012

LUOGO E DATA DI EMISSIONE: Faenza, 24/01/2013 NORMATIVE APPLICATE: UNI EN 1339 DATA RICEVIMENTO CAMPIONI: 21/12/2012 CertiMaC soc.cons. a r.l. Via Granarolo, 62 48018 Faenza RA Italy tel. +39 0546 670363 fax +39 0546 670399 www.certimac.it info@certimac.it R.I. RA, partita iva e codice fiscale 02200460398 R.E.A. RA 180280

Dettagli