La Globalizzazione e le sue conseguenze
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1 Politica Economia Internazionale e Sviluppo AA La Globalizzazione e le sue conseguenze S Prof. PIERLUIGI MONTALBANO pierluigi.montalbano@uniroma1.it
2 Il fenomeno globalizzazione : definizione Definizione? Che dice wikipedia? [modifica modifica wikitesto] La globalizzazione è un processo attraverso il quale mercati, produzioni, consumi e anche modi di vivere e di pensare divengono connessi su scala mondiale, grazie ad un continuo flusso di scambi che li rende interdipendenti e tende a unificarli. È frutto di un processo che dura da tempo e negli ultimi trent'anni ha avuto una forte accelerazione. Enciclopedia Treccani globalizzazione Termine adoperato, a partire dagli anni 1990, per indicare un insieme assai ampio di fenomeni, connessi con la crescita dell integrazione economica, sociale e culturale tra le diverse aree del mondo. In Economia: articolo Economist sulle «globalized quota» (Aprile 1959)
3 Il fenomeno globalizzazione : definizione La globalizzazione è un processo attraverso il quale mercati, produzioni, consumi e anche modi di vivere e di pensare divengono connessi su scala mondiale, grazie ad un continuo flusso di scambi che li rende interdipendenti e tende a unificarli. È frutto di un processo che dura da tempo e negli ultimi trent'anni ha avuto una forte accelerazione. Termine adoperato, a partire dagli anni 1990, per indicare un insieme assai ampio di fenomeni, connessi con la crescita dell integrazione economica, sociale e culturale tra le diverse aree del mondo.
4 Il fenomeno globalizzazione : definizione connessi (..)scambi (.) interdipendenti Integrazione economica, sociale e culturale
5 Costi di trasporto e comunicazione
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7 Il fenomeno globalizzazione : caratteristiche Fenomeno multidimensionale caratterizzato da: - rapida crescita dei flussi internazionali di commercio e investimento; - significativa mobilità del fattore lavoro - crescente importanza del settore dei servizi; - straordinaria diffusione delle comunicazioni e delle nuove tecnologie informatiche; - affermarsi di politiche economiche orientate al mercato ed instaurazione di un armonizzazione istituzionale a livello mondiale.
8 Il fenomeno globalizzazione : origini Scambi ed interdipendenza hanno caratterizzato la storia (e.g. globalità dell impero romano; migrazioni homo sapiens dall Africa all Eurasia, ecc. [Williamson, 1996]); L identificazione delle origini richiede una definizione del fenomeno; Gli economisti concordano che quella attuale non sia l unica ondata di globalizzazione economica (almeno la seconda) E opinione condivisa che una prima ondata di globalizzazione economica ci sia già stata dal 1860 allo scoppio della I GM Williamson (2002) la retrodata al 1815 (dopo la fine delle guerre napoleoniche e l avvio della pax britannica)
9 Il 1860: una data fondamentale per la globalizzazione Firma dell accordo commerciale anglo-francese Cobden-Chevalier Grazie alla clausola MFN si realizzò la prima «rete» di circa 50 accordi commerciali bilaterali
10 La Lettera di Napoleone III che annuncia l accordo pubblicata su Le Moniteur (5 gennaio 1860)
11 Fonte: De Benedictis L. & Nenci S. (2014) su dati Accominotti & Flandreau (2008) e Phare (2008)
12 Fonte: De Benedictis L. & Nenci S. (2014) su dati Accominotti & Flandreau (2008) e Phare (2008)
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14 Ondate globalizzazione economica Fonte: WB (2002)
15 Ondate globalizzazione economica Differenze Prima Ondata Movimenti persone: circa il 10% della popolazione mondiale protagonista di fenomeni migratori (e.g., circa 60 ml persone migrarono dall Europa al «nuovo mondo») Movimenti capitale: nel periodo i movimenti esteri di capitale nel Regno Unito erano pari al 4,6% del PIL Movimenti beni: il commercio è prevalentemente di natura inter-settoriale e Nord-Sud Tipologie di investimenti: gli investimenti esteri prevalentemente di lungo termine ed a carattere produttivo Seconda Ondata Movimenti persone: Il fenomeno migratorio riguarda circa il 3% della popolazione mondiale Movimenti di capitale: attualmente negli USA non superano l 1,2% del PIL; Movimenti beni: circa il 70% del commercio mondiale è fra paesi industrializzati e riguarda trasferimenti intra-settoriali di prodotti manufatti Tipologie di investimenti: crescente fenomeno di movimenti di capitale a breve termine (boom delle operazioni finanziarie di breve termine)
16 Fatti stilizzati
17 Alcuni fatti stilizzati Qual è il contesto, i canali di trasmissione, i fenomeni e le istituzioni che caratterizzano lo studio della PEI? Analizziamo alcuni aspetti che evidenziano la complessità e multidimensionalità dei fenomeni oggetto della PEI.
18 Il commercio internazionale cresce nel tempo
19 Variazioni percentuali annuali ( ) Irwin & O Rourke (2011)
20 Il commercio globale è un network Fonte: De Benedictis et al., (GEJ, 2014) 20
21 Il commercio è globale
22 La produzione è globale: Boeing 787 Dreamline
23 La frammentazione internazionale della produzione Un processo produttivo precedentemente integrato in un solo sito viene smembrato in componenti, a loro volta allocate a siti produttivi situati in paesi diversi La maggior parte dei beni elettronici di consumo, automobili o macchine industriali vengono ottenuti assemblando componenti prodotte in diverse aree del mondo Il peso del commercio internazionale di beni intermedi, di semi-lavorati e di parti e componenti è sempre più rilevante (oltre il 30%)
24 La Rete e ancora più densa per il commercio di beni intermedi (che coinvolge anche chi non partecipa ai flussi di beni finali) BEC World Trade Network of Trade in Intermediates, 2012
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27 Il caso iphone
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29 iphone: scomposizione del valore aggiunto
30 iphone: scomposizione del valore aggiunto produzione
31 The Smile curve of the iphone
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33 FINANZA: Dinamica dei flussi di IDE Mondiali (flussi in entrata, mld $) 54% Fonte: UNCTAD
34 Investimenti diretti esteri: Definizioni* Investimento con il quale un soggetto residente in un economia tende ad acquisire un interesse durevole in un impresa residente in un altra economia. L interesse durevole implica l esistenza di un legame a lungo termine tra le due imprese e un significativo grado di influenza dell investitore nella gestione dell impresa investita. Queste condizioni si considerano realizzate se l investitore possiede il 10% o più delle azioni ordinarie o con diritto di voto dell impresa oggetto dell investimento (la BCE richiama esclusivamente il criterio del 10 per cento del capitale ). Fonte: Manuale di Bilancia dei pagamenti del FMI
35 Definizioni* Paesi industrializzati Paesi con reddito alto (eccetto Hong Kong, Israele, Kuwait, Singapore, e Emirati Arabi): PNL pro-capite pari o superiore a $12,476 Paesi in via di sviluppo Paesi con reddito medio ($4,036 - $12,475), reddito medio basso (tra $1,026 - $4,035) e basso ($1,025 o meno). Fonte: Banca Mondiale
36 FINANZA: Dinamica dei flussi di IDE Fonte: UNCTAD
37 CRESCITA: Lo spostamento della crescita verso i Paesi in via di sviluppo (tasso crescita medio del PIL pro-capite, ) P. Montalbano - Sapienza Università Silvia Nenci di Roma
38 Cambiamenti sociali
39 Source. The Coca Cola Company
40 CRESCITA: La distribuzione mondiale del reddito Tuttavia: I Paesi poveri rappresentano il 21% della popolazione mondiale ma godono del solo 3% del reddito mondiale. I Paesi a reddito medio rappresentano il 70% e godono del 19%. I Paesi ricchi rappresentano solo il 9% e godono del 78% del reddito mondiale. Poor Middle Rich Popolazione PNL Fonte: Begg et al., 2011
41 La disuguaglianza Distribuzione della ricchezza a livello mondiale La dimensione dei paesi indica la dimensione del PIL Fonte: Tajoli, 2005
42 Sviluppo umano Mappa dell'indice di sviluppo umano (PIL procapite, alfabetizzazione, speranza di vita, dati 2004) Alto (1-0,800) Medio (0,799-0,500) Basso (0,499-0,300) n/a
43 FENOMENI: utilizzatori Internet (2012, in % della popolazione del paese) Fonte: International Telecommunications Union
44 Non solo aspetti positivi! La questione inquinamento CO2 emission, millions of tons 12,000 10,000 China 8,000 United States 6,000 4,000 OECD Europe 2, Source: World Energy Outlook, 2006, reference scenario.
45 Inquinamento luminoso
46 Immigrati (in milioni, dati 2010) Oltre 215 milioni di persone (il 3% della popolazione mondiale) vivono attualmente al di fuori del proprio paese di origine Fonte: WB
47 Aspetti positivi e negativi della globalizzazione Positivi: Progresso economico: i.e., ampliamento possibilità di scelta degli individui e opportunità di crescita economica e di miglioramento degli standard di vita Negativi: aumento delle disuguaglianze economiche e sociali; crescente emarginazione delle nazioni meno sviluppate dai benefici della globalizzazione; Riduzione eterogeneità economica/culturale Aumento della pressione sull ambiente Maggiore esposizione ai rischi indotti dall evoluzione dell economia globale (concorrenza lavoratori; potere multinazionali; propagazione crisi economiche)
48 La Politica economica nel contesto internazionale Politiche commerciali (adozione di dazi doganali, quote, contingenti ed altri strumenti atti a limitare e regolare i flussi di interscambio internazionali) Politiche del cambio (utilizzate al fine di limitare, in tutto od in parte la libera fluttuazione dei rapporti di cambio fra le valute dei diversi paesi) Politiche di cooperazione internazionale (tese a favorire azioni coordinate per lo sviluppo dei paesi più poveri) Politiche macroeconomiche coordinate in seno ai principali organismi internazionali, formali ed informali (il G8, l OMC, il FMI, la WB, le Agenzie specializzate delle NU, ecc.) o sovranazionali (ad esempio, la UE).
49 L ambito positivo della PEI Studio dei meccanismi di cooperazione dei sistemi economici in interazione reciproca 2 canali di interazione ripercussioni int.li della pe domestica (evitare beggar thy neighborhood ) raggiungere obiettivi flessibili in termini di benessere non ottenibili singolarmente ( approccio dei beni pubblici ) Primo canale di interazione richiede una maggiore consapevolezza delle interdipendenze della pe domestica, nonché l estensione degli strumenti per il perseguimento di ob. esterni (pe in economia aperta) Secondo canale richiede la ricerca delle più appropriate istituzioni (regole, formali, informali e/o strutture organizzative) in grado di facilitare il coordinamento della pe per il raggiungimento di obiettivi superiori (GPGs)
50 ISTITUZIONI: gli Attori internazionali Chi definisce gli indirizzi e le azioni di politica economica internazionale? Per promuovere la gestione del governo globale dell economia dal punto di vista monetario, finanziario e commerciale sono state create delle istituzioni multilaterali, distinte fra vere e proprie istituzioni (es. Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale, Organizzazione Mondiale del Commercio, Nazioni Unite) ed organizzazioni informali (es. il G-7/G-8, il G-20).
51 ISTITUZIONI: gli Attori internazionali La consapevolezza che nessuno Stato è attualmente in grado di garantire singolarmente dei risultati globali quali: - il mantenimento di un quadro politico ed economico mondiale orientato allo sviluppo; - la stabilità delle transazioni monetarie e finanziarie; - la regolazione degli investimenti diretti esteri; - la gestione delle migrazioni; - la protezione dell ambiente e delle risorse naturali, ecc è la ragione che spinge gli Stati a stipulare accordi, alleanze, e Istituzioni sovranazionali per la realizzazione di tali obiettivi multipli
52 Temi principali di analisi del corso Le Istituzioni (i.e. gli Attori globali) della politica economica internazionale Il problema del Coordinamento internazionale della politica economica: caratteristiche, vantaggi e ostacoli I temi della Global Governance
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