Provincia di Forlì Cesena. Informazioni generali sui Servizi per il Lavoro, sull'orientamento al Lavoro e sulla Ricerca Attiva

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1 Provincia di Forlì Cesena Informazioni generali sui Servizi per il Lavoro, sull'orientamento al Lavoro e sulla Ricerca Attiva

2 "L'orientamento rappresenta un percorso continuo di sviluppo dell'autonomia personale e un contributo importante al processo di costruzione dell'identità sociale Maria Luisa Pombeni Indice > Il Lavoro nella Costituzione Italiana 2 > Il Centro per l'impiego e lo Stato di Disoccupazione 3 Acquisizione Stato di Disoccupazione 4 Perdita dello Stato di Disoccupazione 5 Sospensione e Conservazione dello Stato di Disoccupazione 6 L'Indennità di disoccupazione ASPI MiniASpi 8 > La Ricerca Lavoro 15 > Informazione 17 L'elaborazione delle Informazioni 19 La definizione degli obiettivi professionali 20 La Formazione professionale e il Tirocinio Formativo 23 Il Mercato del Lavoro e i Cambiamenti dell'economia 31 I Contratti di lavoro 33 Le Reti di Relazioni Il Networking 49 Il Curriculum Vitae 50 > Organizzazione 52 > Azione 54 Le inserzioni 54 I servizi di preselezione e le Offerte Online 55 La Ricerca organizzata delle aziende e l'autocandidatura 56 Il Colloquio di selezione 57 Internet per la Ricerca lavoro 59 Le modalità di ricerca personale delle aziende 59 > I Servizi sul Territorio 60 Le informazioni presenti nella seguente dispensa hanno carattere unicamente informativo e divulgativo; la dispensa è aggiornata periodicamente, pertanto si declina ogni responsabilità rispetto a quanto riportato e diffuso e la successiva entrata in vigore di nuove disposizioni normative 1

3 La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove. Perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile. Bisogna metterci dentro l impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità Piero Calamandrei Discorso agli studenti di Milano, 1955 > Il Lavoro nella Costituzione Italiana Art. 1 L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro Art. 3 [ ] È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese Art. 4 La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società Art. 35 La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Cura la formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori. Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro. Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell'interesse generale, e tutela il lavoro italiano all'estero Art. 36 Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa. La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge. Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi Art. 37 La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione. La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato. La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione Art. 38 Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale. I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria Art. 39 L'organizzazione sindacale è libera Art. 40 Il diritto di sciopero si esercita nell'ambito delle leggi che lo regolano Costituzione della Repubblica Italiana, 27 dicembre

4 Il Centro per l'impiego e lo Stato di Disoccupazione Nel 1997 con il dlgs 469 vengono trasferiti dal Ministero del Lavoro alle Regioni i compiti relativi al collocamento e alle funzioni di politica attiva del lavoro. Tali funzioni sono state poi trasferite dalle Regioni direttamente alle Provincie. Con il decreto legislativo 469/97 sono introdotte diverse novità: Sono aboliti per legge i vecchi Uffici di Collocamento e nascono i Centri per l'impiego con sede in ogni Provincia Italiana Nella Provincia di Forlì Cesena ne esistono 3: a Forlì, a Cesena e a Savignano sul Rubicone, oltre alle sedi decentrate di Modigliana, Santa Sofia, Rocca S. Casciano, Civitella, Bagno di Romagna, Cesenatico, Sogliano sul Rubicone Si introduce per la prima volta in Italia la possibilità per i soggetti privati di svolgere attività di mediazione fra domanda e offerta di lavoro: nascono le Agenzie di Lavoro Interinali (oggi Agenzie di Somministrazione) Nel 2000 con il Dpr 442 vengono istituiti: > un elenco anagrafico dei lavoratori > la scheda professionale di ciascun lavoratore Da questo momento ha preso avvio un processo che si è concluso nel 2002 con il DLGS 297 che ha abolito definitivamente le LISTE DI DISOCCUPAZIONE e il LIBRETTO DI LAVORO (sostituito dalla scheda professionale). Restano invece in vigore le Liste dei lavoratori in Mobilità (legge 223/91), dei lavoratori Disabili (legge 68/99) e della Gente di mare. Servizi per i Lavoratori offerti dai CPI della Provincia di FC Accoglienza e spazi informativi Consulenza orientativa Sessioni e laboratori di ricerca lavoro Servizi amministrativi e gestionali Supporto all inserimento lavorativo e servizio di preselezione Tirocini formativi e di orientamento Mediazione culturale per stranieri Autoconsultazione Internet Servizi per le Aziende offerti dai CPI della Provincia di FC Consulenza sulle assunzioni e agevolazioni Ricerca e selezione personale Servizi di comunicazione telematici (SARE) Stipula di convenzioni e promozione tirocini formativi Servizio on-line per il lavoro stagionale nella Riviera Romagnola Presa in carico di lavoratori in Cassa Integrazione in Deroga 3

5 Acquisizione dello Stato di Disoccupazione Secondo quanto stabilito dal DLGS 181/2000 MODIFICATO DAL DLGS 297/02 (art. 1 comma 2) viene considerato disoccupato/a chi si trova nella condizione di: Essere privo/a di lavoro; Essere immediatamente disponibile allo svolgimento ed alla ricerca di un attività lavorativa; Concordare in sede di colloquio di orientamento presso il Centro per l Impiego le modalità per la promozione all inserimento lavorativo; QUINDI Se una persona non lavora e non dichiara al Centro per l Impiego le intenzioni elencate sopra NON è DISOCCUPATO/A per la Legge, ma INATTIVO/A dal punto di vista lavorativo Se sussistono le condizioni precedenti, la persona POTRA presentare un autocertificazione che formalizza l iscrizione e le consente di acquisire lo status di Disoccupato/a o di Inoccupato/a (nel caso di persone in cerca di prima occupazione). E' possibile rendere la Dichiarazione di Immediata disponibilità al lavoro anche Online dal sito internet: Alla persona iscritta viene offerto (secondo quanto previsto dal dlgs 297/02) un primo appuntamento con un operatore per un Colloquio di Orientamento (individuale o di gruppo), che deve essere erogato entro 3 mesi dall iscrizione: questo colloquio e le successive convocazioni di verifica dello stato di disoccupazione sono OBBLIGATORI PER LEGGE E COMPLETANO L ISCRIZIONE. E' prevista una conferma della Dichiarazione di Immediata disponibilità a distanza di 6 mesi dal colloquio di orientamento Durante il colloquio di orientamento (individuale o di gruppo), oltre ad essere fornite tutte le informazioni necessarie alla ricerca del lavoro, viene inserito in una banca dati il profilo professionale del lavoratore, che sarà a disposizione per il servizio di incrocio domanda-offerta di lavoro per le segnalazioni alle aziende - svolto dagli operatori del Centro per l Impiego. Nel colloquio di orientamento individuale (come primo appuntamento o a seguito del colloquio di gruppo), l operatore del Centro per l Impiego ed il lavoratore stipulano un Patto di servizio vincolante, che include gli impegni e il percorso che si intende perseguire per aumentare le possibilità o per agevolare l inserimento o il reinserimento lavorativo Il percorso può prevedere la partecipazione obbligatoria a Percorsi specialistici di Orientamento, Laboratori di gruppo su tematiche inerenti il lavoro (ad es. sull Orientamento al lavoro, sul Curriculum Vitae, sul Colloquio di selezione, su Internet per la ricerca del lavoro, il Mercato del Lavoro, ecc.) oppure l impegno alla frequenza di Corsi di Formazione Professionale o di Tirocini Formativi. 4

6 La persona perde lo Stato di Disoccupazione: 5 Perdita dello Stato di Disoccupazione > Se non risponde, senza giustificazione (ossia malattia, infortunio, gravidanza e altri casi di impedimento riconosciuti dalla legge), alla convocazione del Centro per l impiego. Potrà rilasciare una nuova DID dopo 2 mesi > Se rifiuta, senza giustificazione, una congrua offerta di lavoro da parte del Centro per l impiego. Se il disoccupato non percepisce alcun ammortizzatore sociale, l offerta è considerata congrua se si tratta di un lavoro a tempo indeterminato o determinato di durata superiore a 6 mesi, che corrisponda al profilo professionale concordato nel Patto di servizio e la cui sede di lavoro sia raggiungibile in 80 minuti con i mezzi di trasporto pubblici. Se il disoccupato percepisce un ammortizzatore sociale (es. cassa integrazione, ASPI), è ritenuta congrua un offerta a partecipare ad un iniziativa di politica attiva oppure un offerta di un lavoro la cui retribuzione sia superiore almeno del 20% rispetto all importo lordo dell ammortizzatore percepito. Chi perde lo stato di disoccupazione per questo motivo, potrà rilasciare una nuova DID dopo 4 mesi. Il rifiuto non ha nessuna conseguenza sullo stato di disoccupazione nel caso venga opposto da un padre o una madre nel primo anno di vita del bambino > Se non rispetta gli accordi presi con il Centro per l Impiego. > Se viene assunto con un contratto a tempo indeterminato o con un contratto a tempo determinato di più di 6 mesi che prevedano un reddito annuo di oltre euro. Potrà rilasciare una nuova DID solo dopo la cessazione di questo nuovo rapporto di lavoro. > Se intraprende un attività di lavoro parasubordinata (ad esempio un contratto di collaborazione a progetto), di qualsiasi durata, da cui derivi un reddito annuo di oltre euro. Potrà rilasciare una nuova DID solo dopo la cessazione dell attività lavorativa. > Se intraprende un attività di lavoro autonomo di qualsiasi durata da cui derivi un reddito annuo superiore a euro. Potrà rilasciare una nuova DID solo dopo la cessazione dell attività lavorativa. > A seguito di partecipazione ad un asta pubblica, e dopo essere stati/e avviati/e a selezione, i candidati/e non si presentano alle prove di idoneità, oppure rinunciano al posto di lavoro senza un giustificato motivo. In questi casi non potranno partecipare ad altre aste pubbliche in tutta la Regione per 6 mesi, inoltre, perderanno lo stato di disoccupazione e non potranno rendere altra dichiarazione di immediata disponibilità in nessun Centro per l impiego dell Emilia-Romagna per un periodo di 4 mesi; Costituiscono GIUSTIFICATO MOTIVO le seguenti ragioni di carattere soggettivo, se documentate: > Malattia, Infortunio, Gravidanza e maternità per il tempo di astensione obbligatoria (5 mesi), Maternità o paternità nel primo anno di vita del bambino/a Oppure > Il mancato rispetto del termine di 20 gg. da parte dell Ente pubblico, a seguito di Asta pubblica, per la convocazione alle prove di idoneità, o del termine di 1 mese per lo svolgimento delle prove stesse Oppure > Avere in corso o avere accettato un rapporto di lavoro iniziato dopo l Asta Rif. normativi: dlgs 469/97 - dlgs 181/2000 dlgs 297/02 Legge 92/ DGR 901/ DGR 2141/2013

7 Sospensione e Conservazione dello Stato di Disoccupazione Dal 1 gennaio 2014, lo stato di disoccupazione si Sospende nel caso in cui: > Il lavoratore/trice accetta un offerta di lavoro a tempo determinato o temporaneo di durata fino a 6 mesi (apprendistato per la qualifica professionale, apprendistato professionalizzante, apprendistato alta formazione, contratto di formazione, lavoro a domicilio, lavoro intermittente, tempo indeterminato, tempo determinato, lavoro ripartito, lavoro domestico, contratto di somministrazione) > Il lavoratore/trice termina (per qualsiasi motivo) di un contratto a tempo indeterminato entro 6 mesi dalla sua instaurazione; L anzianità di iscrizione riprende a decorrere terminato il rapporto di lavoro La persona che si trova con stato di Disoccupazione Sospeso, può aderire solamente alle Aste Pubbliche (art. 16 legge 56/87) a tempo indeterminato E' possibile Acquisire o Conservare lo Stato di Disoccupato/a anche se si ha un rapporto di lavoro in corso, presentando una Dichiarazione al Centro per l'impiego entro 15gg dall'instaurazione del rapporto di lavoro stesso, se il reddito lordo annuo percepito sarà inferiore a: > euro per redditi di lavoro subordinato o parasubordinato; > euro per redditi di lavoro autonomo o assimilato; Dal 1 gennaio 2014 questi limiti di reddito valgono anche per i lavoratori/trici Disabili di cui alla Legge 68/99 > I lavoratori/trici che instaurano rapporti di lavoro Parasubordinati (Contratti a progetto Co.Co.Pro) e di lavoro Autonomo decadono dallo Stato di Disoccupazione indipendentemente dalla durata del contratto, a meno che non dichiarino, entro 15gg di calendario dall'inizio del rapporto di lavoro, un reddito percepito inferiore rispettivamente a e euro lordi La dichiarazione di mancato superamento dei limiti di reddito, può essere presentata anche nei seguenti casi: > Risoluzione anticipata di un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata superiore a 6 mesi (entro 15gg dalla risoluzione); > Riconoscimento della subordinazione dal rapporto di lavoro di durata fino a 6 mesi a seguito di accertamenti degli organi ispettivi competenti (entro 15gg dal ricevimento della comunicazione da parte degli organi competenti); > Sussistenza delle condizioni per la Sospensione dello Stato di Disoccupazione, vale a dire durata effettiva del rapporto di lavoro a tempo indeterminato o determinato fino a 6 mesi (entro 15gg dall'assunzione) N.B: La presentazione delle Dichiarazioni oltre i 15gg di calendario dall'instaurazione dei rapporti di lavoro, comporta la Sospensione dell'anzianità di Disoccupazione per il periodo dall'inizio del contratto fino alla data della Dichiarazione 6

8 Il/la lavoratore/trice, inoltre, conserva lo Stato di Disoccupazione anche nel caso di risoluzione di un rapporto di lavoro subordinato per mancato superamento del periodo di prova Il limite di reddito non trova applicazione in caso di compensi derivanti dallo svolgimento di attività di pubblica utilità e di rapporti giuridici che non costituiscono rapporto di lavoro (Tirocini formativi, Lavoro occasionale accessorio Voucher art. 70 Dlgs 276/03); I/le Lavoratori/trici Iscritti/e alle Liste Regionali di Mobilità ai sensi della legge 223/91, acquisiscono comunque lo Status Giuridico di Disoccupati/e nel momento in cui la Regione approva l'iscrizione stessa. Conservano lo stato di Disoccupazione e mantengono l'iscrizione alle Liste di Mobilità nel caso in cui: > svolgano Attività di Pubblica Utilità (LSU) e attività che non costituiscono rapporto di lavoro (Tirocini formativi, lavoro occasionale accessorio Voucher, Borsa Lavoro) > instaurino rapporti di lavoro subordinato o assimilati oppure di lavoro autonomo dai quali derivi un reddito non superiore ai limiti di reddito (8000 euro lavoro dipendente e assimilati e 4800 lavoro autonomo); nel caso di contratto a Tempo Indeterminato tempo pieno (indipendentemente dal reddito) non si mantiene aperta l'iscrizione alle liste di mobilità; si conserva lo stato di disoccupazione se il reddito non supera i limiti previsti; Conservano lo stato di Disoccupazione ma Decadono dalla Lista di Mobilità se: > svolgono attività di lavoro subordinato a tempo pieno e indeterminato, da cui derivi un reddito lordo inferiore a euro. Sospendono lo stato di disoccupazione per tutta la durata del rapporto di lavoro ma mantengono l'iscrizione in Lista di Mobilità nel caso in cui: > instaurino apporti di lavoro di tipo subordinato a Tempo determinato (di qualunque durata) in caso di superamento del reddito (8.000 euro) Sospendono lo stato di disoccupazione fino al termine dell iscrizione nella lista di mobilità e si mantiene l iscrizione alla mobilità in presenza di: > Rapporti di lavoro di tipo subordinato a Tempo indeterminato part time in caso di superamento del reddito (Euro 8.000) Decadono dallo Stato di Disoccupazione e Decadono dalla Lista di Mobilità in caso di: > rapporto di lavoro parasubordinato (Cocopro) con superamento del limite di reddito (8.000 euro) > rapporto di lavoro autonomo con superamento del limite di reddito (4.800 euro) > rapporto di lavoro subordinato a Tempo Indeterminato a orario pieno con superamento del limite di reddito (8.000 euro) Le persone iscritte alla Lista di Mobilità con stato occupazione Sospeso non possono aderire ad aste pubbliche (art. 16 legge 56/87) per avviamenti a selezione a tempo determinato (ma solo per quelle a tempo indeterminato) 7

9 Al DIRITTO di acquisire lo status giuridico di disoccupato/a segue quindi il DOVERE di un impegno attivo e di responsabilità nella ricerca del lavoro, nella partecipazione a incontri formativi o a corsi di formazione professionale o a tirocini formativo, nel rispetto del percorso stabilito nel Patto di servizio. Si informa, inoltre, che Lo status giuridico di disoccupato/a puo essere richiesto da altri enti quali Ausl, Comuni, Inps, ecc. come condizione di accesso ad esenzioni, agevolazioni e indennità da loro erogate, ma non puo essere acquisito/mantenuto SOLO per beneficiare di queste condizioni. Per questo, è necessario essere consapevoli che: chi rilascia dichiarazioni false a pubblico ufficiale o presenta al medesimo false documentazioni è soggetto alle sanzioni penali previste dall art. 76 dello stesso d.p.r. 445/00 Attenzione!! Lo Stato di Disoccupazione si acquisisce nel momento in cui una persona dichiara al Centro per l'impiego l'intenzione di ricercare attivamente lavoro. Una persona che non lavora e non è iscritta al Centro per l'impiego, non è disoccupata per la Legge, ma inattiva. Al Diritto di acquisire lo stato di Disoccupato/a corrisponde il Dovere di impegnarsi nella ricerca lavoro. Info Web: lavoro.gov.it - cliclavoro.gov.it provincia.fc.it/lavoro Rif. normativi: dlgs 469/97 - dlgs 181/2000 dlgs 297/02 Legge 92/ DGR 901/ DGR 2141/2013 Indennità di Disoccupazione ASPI miniaspi La recente Riforma del Mercato del lavoro prevista dalla legge 92/2012 c.d. Legge Fornero, prevede fra le altre cose anche il riordino di alcuni istituti di sostegno al reddito per chi perde lavoro, fino ad oggi conosciuti come Indennità di Disoccupazione e che hanno preso il nome di ASPI, acronimo che sta per Assicurazione sociale per l'impiego. Di seguito, alcune informazioni al riguardo: ASPI E una prestazione economica istituita dal 1 gennaio 2013 e che sostituisce l indennità di disoccupazione ordinaria non agricola requisiti normali. E una prestazione a domanda erogata, per gli eventi di disoccupazione che si verificano dal 1 gennaio 2013, a favore dei lavoratori dipendenti che abbiano perduto involontariamente l occupazione. Spetta ai lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che abbiano perduto involontariamente l occupazione, ivi compresi: 8

10 gli apprendisti; i soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato; il personale artistico con rapporto di lavoro subordinato. i dipendenti a tempo determinato delle Pubbliche Amministrazioni; Non sono destinatari della indennità di disoccupazione ASpI: i dipendenti a tempo indeterminato delle Pubbliche Amministrazioni; gli operai agricoli a tempo determinato e indeterminato; i lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, per i quali resta confermata la specifica normativa. L interessato deve rendere, presso il Centro per l impiego nel cui ambito territoriale si trovi il proprio domicilio, una dichiarazione che attesti l attività lavorativa precedentemente svolta e l immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa. L indennità quindi non spetta nelle ipotesi in cui il rapporto di lavoro sia cessato a seguito di dimissioni o risoluzione consensuale. Il lavoratore ha diritto all indennità nelle ipotesi di dimissioni durante il periodo tutelato di maternità ovvero di dimissioni per giusta causa. Inoltre, la risoluzione consensuale non impedisce il riconoscimento della prestazione se intervenuta: nell ambito della procedura conciliativa presso la Direzione Territoriale del Lavoro, secondo le modalità previste all art. 7 della legge n. 604 del 1966, come sostituito dall art. 1, comma 40 della legge di riforma del mercato del lavoro (Legge 28 giugno 2012 n.92); a seguito di trasferimento del dipendente ad altra sede distante più di 50 Km dalla residenza del lavoratore e/o mediamente raggiungibile in 80 minuti o più con i mezzi pubblici. Devono essere trascorsi almeno due anni dal versamento del primo contributo contro la disoccupazione; il biennio di riferimento si calcola procedendo a ritroso a decorrere dal primo giorno in cui il lavoratore risulta disoccupato. Almeno un anno di contribuzione contro la disoccupazione nel biennio precedente l inizio del periodo di disoccupazione. Per contribuzione utile si intende anche quella dovuta ma non versata. Ai fini del diritto sono valide tutte le settimane retribuite purché risulti erogata o dovuta per ciascuna settimana una retribuzione non inferiore ai minimi settimanali. La disposizione relativa alla retribuzione di riferimento non si applica ai lavoratori addetti ai servizi domestici e familiari, agli operai agricoli e agli apprendisti per i quali continuano a permanere le regole vigenti. Ai fini del perfezionamento del requisito contributivo, si considerano utili: i contributi previdenziali comprensivi di quota DS e ASpI versati durante il rapporto di lavoro subordinato; i contributi figurativi accreditati per maternità obbligatoria se all inizio dell astensione risulta già versata contribuzione ed i periodi di congedo parentale purché regolarmente indennizzati e intervenuti in costanza di rapporto di lavoro; i periodi di lavoro all estero in paesi comunitari o convenzionati ove sia prevista la possibilità di totalizzazione (non sono utili i periodi di lavoro all estero in Stati con i quali l Italia non ha stipulato convenzioni bilaterali in materia di sicurezza sociale); l astensione dal lavoro per periodi di malattia dei figli fino agli 8 anni di età nel limite di cinque giorni lavorativi nell anno solare. Qualora il lavoratore abbia periodi di lavoro nel settore agricolo e periodi di lavoro in settori non agricoli, i periodi sono cumulabili ai fini del conseguimento dell indennità di disoccupazione agricola o dell indennità di disoccupazione ASpI, sulla base del criterio della prevalenza. Per verificare l entità delle diverse contribuzioni restano fermi i parametri di equivalenza che prevedono 6 contributi giornalieri agricoli per il riconoscimento di una settimana contributiva. Non sono invece considerati utili, pur se coperti da contribuzione figurativa, i periodi di: 9 malattia e infortunio sul lavoro solo nel caso non vi sia integrazione della retribuzione da parte del datore di lavoro, nel rispetto del minimale retributivo;

11 cassa integrazione straordinaria e ordinaria con sospensione dell attività a zero ore; assenze per permessi e congedi fruiti dal coniuge convivente, dal genitore, dal figlio convivente, dai fratelli o sorelle conviventi di soggetto con handicap in situazione di gravità. Ai fini della determinazione del biennio per la verifica del requisito contributivo, i suddetti periodi - non considerati utili devono essere neutralizzati con conseguente ampliamento del biennio di riferimento. Per il riconoscimento dell indennità di disoccupazione ASpI la domanda deve essere presentata all INPS, esclusivamente in via telematica, attraverso uno dei seguenti canali: WEB servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite PIN attraverso il portale dell Istituto; Contact Center multicanale attraverso il numero telefonico gratuito da rete fissa o il numero da rete mobile a pagamento secondo la tariffa del proprio gestore telefonico; Patronati/intermediari dell Istituto - attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi con il supporto dell Istituto. La domanda deve essere presentata entro il termine di due mesi che decorre dalla data di inizio del periodo indennizzabile così individuato: a) ottavo giorno successivo alla data di cessazione dell ultimo rapporto di lavoro; b) data di definizione della vertenza sindacale o data di notifica della sentenza giudiziaria; c) data di riacquisto della capacità lavorativa nel caso di un evento patologico (malattia comune, infortunio) iniziato entro gli otto giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro; d) ottavo giorno dalla fine del periodo di maternità in corso al momento della cessazione del rapporto di lavoro; e) ottavo giorno dalla data di fine del periodo corrispondente all indennità di mancato preavviso ragguagliato a giornate; f) trentottesimo giorno successivo alla data di cessazione per licenziamento per giusta causa. L indennità di disoccupazione ASpI spetta: dall ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro, se la domanda viene presentata entro l ottavo giorno; dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda, nel caso in cui questa sia stata presentata dopo l ottavo giorno; dalla data di rilascio della dichiarazione di immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa nel caso in cui questa non sia stata presentata all INPS ma al centro per l impiego e sia successiva alla presentazione della domanda; dalle date di cui alle lett. c), d), e), f) del precedente paragrafo la domanda, qualora la domanda sia stata presentata prima di tali date o dal giorno successivo alla presentazione della domanda, qualora presentata successivamente ma, comunque, nei termini di legge. Un indennità mensile la cui durata, collegata all età anagrafica del lavoratore, aumenta gradualmente nel corso del triennio (periodo transitorio), per essere definita a regime con decorrenza 1 gennaio La durata massima della prestazione per il periodo transitorio è di seguito indicata: Periodo transitorio Anno di cessazione del rapporto di lavoro Inferiore a 50 anni Età anagrafica Pari o superiore a 50 anni; inferiore a 55 anni mesi 12 mesi 12 mesi mesi 12 mesi 14 mesi mesi 12 mesi 16 mesi Pari o superiore a 55 anni La misura della prestazione è pari: 10 al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi due anni, se questa è pari o inferiore ad un importo stabilito dalla legge e rivalutato annualmente sulla base

12 della variazione dell indice ISTAT (per l anno 2013 pari ad 1.180,00). L importo della prestazione non può comunque superare un limite massimo individuato annualmente per legge. al 75% dell importo stabilito (per l anno 2013 pari ad 1.180,00) sommato al 25% della differenza tra la retribuzione media mensile imponibile ed euro 1.180,00 (per l anno 2013), se la retribuzione media mensile imponibile è superiore al suddetto importo stabilito. L importo della prestazione non può comunque superare un limite massimo individuato annualmente per legge. All indennità mensile si applica una riduzione del 15% dopo i primi sei mesi di fruizione ed un ulteriore riduzione del 15% dopo il dodicesimo mese di fruizione. Il pagamento avviene mensilmente ed è comprensivo degli Assegni al Nucleo Famigliare se spettanti. L indennità può essere riscossa: mediante accredito su conto corrente bancario o postale o su libretto postale; mediante bonifico domiciliato presso Poste Italiane allo sportello di un ufficio postale rientrante nel CAP di residenza o domicilio del richiedente. Secondo le vigenti disposizioni di legge, le Pubbliche Amministrazioni non possono effettuare pagamenti in contanti per prestazioni il cui importo netto superi i euro. Nel caso di nuova occupazione del soggetto assicurato con contratto di lavoro subordinato, l erogazione della prestazione ASpI è sospesa d ufficio, sulla base delle comunicazioni obbligatorie, per un periodo massimo di sei mesi; al termine della sospensione l indennità riprende ad essere corrisposta per il periodo residuo spettante al momento in cui l indennità stessa era stata sospesa. Il soggetto titolare dell indennità di disoccupazione ASpI può svolgere attività lavorativa di natura meramente occasionale (lavoro accessorio), purchè la stessa non dia luogo a compensi superiori a euro (al netto dei contributi previdenziali) nel corso dell anno solare In caso di svolgimento di lavoro autonomo o parasubordinato, dal quale derivi un reddito inferiore al limite utile alla conservazione dello stato di disoccupazione, il soggetto titolare dell indennità di disoccupazione ASpI deve, a pena di decadenza, informare l INPS entro un mese dall inizio dell attività, dichiarando altresì il reddito annuo che prevede di trarre dall attività. Nel caso in cui il reddito rientri nel limite di cui sopra, l indennità di disoccupazione è ridotta di un importo pari all 80% dei proventi preventivati. Qualora il soggetto intende modificare il reddito dichiarato, può farlo attraverso nuova dichiarazione a montante, cioè comprensiva del reddito in precedenza dichiarato e delle variazioni a maggiorazione o a diminuzione. In tal caso l indennità verrà rideterminata. Il beneficiario decade dall indennità nei seguenti casi: perdita dello stato di disoccupazione; rioccupazione con contratto di lavoro subordinato superiore a 6 mesi; inizio attività autonoma senza comunicazione all INPS; pensionamento di vecchiaia o anticipato; assegno ordinario di invalidità, se non si opta per l indennità; rifiuto di partecipare, senza giustificato motivo, ad una iniziativa di politica attiva (attività di formazione, tirocini ecc.) o non regolare partecipazione; mancata accettazione di un offerta di lavoro il cui livello retributivo sia superiore almeno del 20% dell importo lordo dell indennità. MiniASPI E una prestazione economica istituita dal 1 gennaio 2013 e che sostituisce l indennità di disoccupazione ordinaria non agricola con requisiti ridotti. E una prestazione a domanda erogata, per gli eventi di disoccupazione che si verificano dal 1 gennaio 2013, a favore dei lavoratori dipendenti che abbiano perduto involontariamente l occupazione. Spetta ai lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che abbiano perduto involontariamente l occupazione, ivi compresi: gli apprendisti; i soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato; 11

13 il personale artistico con rapporto di lavoro subordinato. i dipendenti a tempo determinato delle Pubbliche Amministrazioni; i lavoratori a tempo determinato della scuola. Non sono destinatari della indennità di disoccupazione Mini-ASpI: i dipendenti a tempo indeterminato delle Pubbliche Amministrazioni; gli operai agricoli a tempo determinato e indeterminato; i lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, per i quali resta confermata la specifica normativa. Spetta in presenza dei seguenti requisiti: Stato di disoccupazione involontario. L interessato deve rendere, presso il Centro per l impiego nel cui ambito territoriale si trovi il proprio domicilio, una dichiarazione che attesti l attività lavorativa precedentemente svolta e l immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa. L indennità non spetta nelle ipotesi in cui il rapporto di lavoro sia cessato a seguito di dimissioni o risoluzione consensuale. Il lavoratore ha diritto all indennità nelle ipotesi di dimissioni durante il periodo tutelato di maternità ovvero di dimissioni per giusta causa. Inoltre, la risoluzione consensuale non impedisce il riconoscimento della prestazione se intervenuta: nell ambito della procedura conciliativa presso la Direzione Territoriale del Lavoro, secondo le modalità previste all art. 7 della legge n. 604 del 1966, come sostituito dall art. 1, comma 40 della legge di riforma del mercato del lavoro (Legge 28 giugno 2012 n.92); a seguito di trasferimento del dipendente ad altra sede distante più di 50 Km dalla residenza del lavoratore e/o mediamente raggiungibile in 80 minuti o più con i mezzi pubblici. Requisito contributivo. Almeno 13 settimane di contribuzione (versata o dovuta) da attività lavorativa nei 12 mesi precedenti l inizio del periodo di disoccupazione. Non è più richiesto il requisito della anzianità assicurativa. Ai fini del diritto sono valide tutte le settimane retribuite purché risulti erogata o dovuta per ciascuna settimana una retribuzione non inferiore ai minimi settimanali. La disposizione relativa alla retribuzione di riferimento non si applica ai lavoratori addetti ai servizi domestici e familiari, agli operai agricoli e agli apprendisti per i quali continuano a permanere le regole vigenti. Ai fini del perfezionamento del requisito contributivo, si considerano utili: i contributi previdenziali comprensivi di quota DS e ASpI versati durante il rapporto di lavoro subordinato; i contributi figurativi accreditati per maternità obbligatoria se all inizio dell astensione risulta già versata contribuzione ed per i periodi di congedo parentale purché regolarmente indennizzati e intervenuti in costanza di rapporto di lavoro; i periodi di lavoro all estero in paesi comunitari o convenzionati ove sia prevista la possibilità di totalizzazione; l astensione dal lavoro per periodi di malattia dei figli fino agli 8 anni di età nel limite di cinque giorni lavorativi nell anno solare. Non sono considerati utili i periodi di lavoro all estero, in Stati con i quali l Italia non abbia stipulato convenzioni bilaterali in materia di sicurezza sociale. Inoltre, non sono considerati utili, pur se coperti da contribuzione figurativa, i periodi di: malattia e infortunio sul lavoro solo nel caso non vi sia integrazione della retribuzione da parte del datore di lavoro, nel rispetto del minimale retributivo; cassa integrazione straordinaria e ordinaria con sospensione dell attività a zero ore; assenze per permessi e congedi fruiti dal coniuge convivente, dal genitore, dal figlio convivente, 12

14 dai fratelli o sorelle conviventi di soggetto con handicap in situazione di gravità. Per il riconoscimento dell indennità di disoccupazione Mini-ASpI la domanda deve essere presentata all INPS, esclusivamente in via telematica, attraverso uno dei seguenti canali: WEB servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite PIN attraverso il portale dell Istituto; Contact Center multicanale attraverso il numero telefonico gratuito da rete fissa o il numero da rete mobile a pagamento secondo la tariffa del proprio gestore telefonico; Patronati/intermediari dell Istituto - attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi con il supporto dell Istituto. La domanda deve essere presentata entro il termine di due mesi che decorre dalla data di inizio del periodo indennizzabile così individuato: a) ottavo giorno successivo alla data di cessazione dell ultimo rapporto di lavoro; b) data di definizione della vertenza sindacale o data di notifica della sentenza giudiziaria; c) data di riacquisto della capacità lavorativa nel caso di un evento patologico (malattia comune, infortunio) iniziato entro gli otto giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro; d) ottavo giorno dalla fine del periodo di maternità in corso al momento della cessazione del rapporto di lavoro; e) ottavo giorno dalla data di fine del periodo corrispondente all indennità di mancato preavviso ragguagliato a giornate; f) trentottesimo giorno successivo alla data di cessazione per licenziamento per giusta causa. L indennità di disoccupazione Mini-ASpI spetta: dall ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro, se la domanda viene presentata entro l ottavo giorno; dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda, nel caso in cui questa sia stata presentata dopo l ottavo giorno; dalla data di rilascio della dichiarazione di immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa nel caso in cui questa non sia stata presentata all INPS ma al centro per l impiego e sia successiva alla presentazione della domanda; dalle date di cui alle lett. c), d), e), f) del precedente paragrafo la domanda, qualora la domanda sia stata presentata prima di tali date o dal giorno successivo alla presentazione della domanda, qualora presentata successivamente ma, comunque, nei termini di legge. Spetta un indennità mensile. Viene corrisposta per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione presenti nei dodici mesi precedenti la data di cessazione del rapporto di lavoro. Ai fini della durata non sono computati i periodi contributivi che hanno già dato luogo ad erogazione della prestazione. La misura della prestazione è pari: al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi due anni, se questa è pari o inferiore ad un importo stabilito dalla legge e rivalutato annualmente sulla base della variazione dell indice ISTAT (per l anno 2013 pari ad 1.180,00). L importo della prestazione non può comunque superare un limite massimo individuato annualmente per legge. al 75% dell importo stabilito (per l anno 2013 pari ad 1.180,00) sommato al 25% della differenza tra la retribuzione media mensile imponibile ed euro 1.180,00 (per l anno 2013), se la retribuzione media mensile imponibile è superiore al suddetto importo stabilito. L importo della prestazione non può comunque superare un limite massimo individuato annualmente per legge. Il pagamento avviene mensilmente ed è comprensivo degli ANF se spettanti. L indennità può essere riscossa: 13 mediante accredito su conto corrente bancario o postale o su libretto postale;

15 mediante bonifico domiciliato presso Poste Italiane allo sportello di un ufficio postale rientrante nel CAP di residenza o domicilio del richiedente. Secondo le vigenti disposizioni di legge, le Pubbliche Amministrazioni non possono effettuare pagamenti in contanti per prestazioni il cui importo netto superi i euro. Nel caso di nuova occupazione del soggetto assicurato con contratto di lavoro subordinato, l erogazione della prestazione Mini-ASpI è sospesa d ufficio, sulla base delle comunicazioni obbligatorie, per un periodo massimo di cinque giorni; al termine della sospensione, l indennità riprende ad essere corrisposta per il periodo residuo spettante al momento in cui l indennità era stata sospesa. Il soggetto titolare dell indennità di disoccupazione Mini-ASpI può svolgere attività lavorativa di natura meramente occasionale (lavoro accessorio), purché non dia luogo a compensi superiori a euro (al netto dei contributi previdenziali) nel corso dell anno solare In caso di svolgimento di lavoro autonomo o parasubordinato, dal quale derivi un reddito inferiore al limite utile alla conservazione dello stato di disoccupazione, il soggetto titolare dell indennità Mini-ASpI deve, a pena di decadenza, informare l INPS entro un mese dall inizio dell attività, dichiarando altresì il reddito annuo che prevede di trarre dall attività. Nel caso in cui il reddito rientri nel limite di cui sopra, l indennità di disoccupazione è ridotta di un importo pari all 80% dei proventi preventivati. Qualora il soggetto intenda modificare il reddito dichiarato, può farlo attraverso una nuova dichiarazione a montante cioè comprensiva del reddito in precedenza dichiarato e delle variazioni a maggiorazione o a diminuzione. In tal caso l indennità verrà rideterminata. Il beneficiario decade dall indennità nei seguenti casi: Perdita dello stato di disoccupazione; Rioccupazione con contratto di lavoro subordinato superiore a 5 giorni; Inizio di attività autonoma senza comunicazione all INPS; Pensionamento di vecchiaia o anticipato; Assegno ordinario di invalidità, se non si opta per l indennità; Rifiuto di partecipare, senza giustificato motivo, ad una iniziativa di politica attiva (attività di formazione, tirocini ecc.) o non regolare partecipazione; Mancata accettazione di un offerta di lavoro il cui livello retributivo sia superiore almeno del 20% dell importo lordo dell indennità Mini-ASpI. Attenzione!! Le indennità di Disoccupazione (ASPI e miniaspi di competenza dell'inps) sono cose diverse rispetto allo Stato di Disoccupazione (di competenza del Centro per l'impiego). Per poter usufruire del Diritto alle Indennità di Disoccupazione (oltre ai requisiti previsti dalla legge) è richiesta l'iscrizione al Centro per l'impiego, vale a dire l'impegno attivo nella ricerca di una nuova occupazione. Info Web: 14

16 La Ricerca Lavoro Cercare lavoro non è facile; richiede molto tempo, costanza ed organizzazione. Sono tanti gli elementi che INCIDONO sulle possibilità di ognuno di noi di trovare un'occupazione: in questa Dispensa cercheremo di analizzarli e di individuare un METODO per impostare al meglio la nostra ricerca. Ma prima di addentrarci nello specifico, proviamo a considerare tutti i passaggi indispensabili alla ricerca lavoro, in modo che sia possibile per ognuno valutare ciò che si sta facendo per la ricerca lavoro con ciò che deve essere fatto: Sto cercando lavoro SOLO SE... Conosco la normativa che regola lo Stato di Disoccupazione; Conosco i Servizi per il Lavoro pubblici e privati sul territorio; Ricerco ed elaboro in modo continuo le informazioni utili alla ricerca lavoro; Ho valutato i vari profili professionali compatibili con le mie competenze/esperienze; Ho definito i miei Obiettivi professionali di breve e di lungo periodo; Conosco il mercato del lavoro del territorio nel quale sto cercando; Conosco gli attuali cambiamenti dell'economia e del sistema produttivo; Conosco il Sistema Formativo della Regione Emilia Romagna e sono in grado di distinguere e valutare i vari percorsi di formazione, tirocinio e i progetti di transizione al lavoro; Conosco e sono in grado di distinguere le varie tipologie di contratti di lavoro; Sono in grado di aumentare e gestire al meglio la mia Rete di Contatti e Relazioni professionali; Riesco a valutare le varie possibilità di lavoro nel settore Pubblico (Concorsi, Selezioni, Incarichi professionali, Aste Pubbliche); Sono i grado di scrivere ed utilizzare efficaci Curricula Vitae e Lettere di presentazione; Ho definito un Metodo di Ricerca che comprende Strategia, Tempi, Piani d'azione e Valutazione periodica dei risultati ottenuti; Ho creato un Account di Posta elettronica e riesco a navigare in autonomia su Internet; Ho inserito le mie disponibilità lavorative (CV) nelle varie Banche dati (Agenzie, Portali online, Siti specialistici, Social Network specializzati); Tengo monitorate le varie offerte di lavoro sul territorio (ed eventualmente all'estero); Ho individuato Target di aziende in base ai profili per i quali sto cercando lavoro e sono in grado di presentare efficaci autocandidature (circa 20 autocandidature la settimana); So individuare e distinguere sul Web le informazioni attendibili ed utili; Sono in grado di affrontare al meglio le selezioni di personale; Utilizzo le informazioni e le esperienze maturate durante la ricerca lavoro in modo proattivo; L'Obiettivo di questa Dispensa, da questo momento in avanti sarà, quindi, quello di offrire tutti gli STRUMENTI indispensabili per poter essere in grado di impostare e gestire al meglio la propria ricerca lavoro, in tutta AUTONOMIA 15

17 E' possibile individuare 3 momenti fondamentali della Ricerca Lavoro che possono essere ricondotti a 3 Parole Chiave: INFORMAZIONE Elaborazione delle Informazioni, definizione degli Obiettivi professionali, conoscere i Profili professionali, il Sistema Formativo, Stage e Tirocini, il Mercato del lavoro e i Cambiamenti dell'economia, la Normativa e i Contratti di lavoro, le Reti di Relazioni - Networking, Il Curriculum Vitae e la Lettera di Presentazione, i Concorsi, Lavoro e Formazione all'estero, etc. ORGANIZZAZIONE Il Metodo di Ricerca, Le strategie da adottare, Gestione dei Tempi delle fasi della ricerca, Piano d'azione AZIONE E' la messa in Pratica della mia Strategia di ricerca lavoro. Risposta Inserzioni e Annunci di lavoro, I Servizi di Preselezione, Ricerca delle aziende e autocandidatura, Gestione del Colloquio di selezione, Internet per la ricerca lavoro, etc. Attenzione!! Molte persone che si approcciano alla ricerca lavoro, commettono, già da questo momento, un grave errore: vale a dire, iniziare la ricerca lavoro dalla Fase Azione (iscrizione a portali on line, risposta ad annunci, autocandidature) senza considerare le Fasi Informazioni (definire i propri obiettivi professionali, conoscere i profili professionali, il mercato del lavoro e il sistema formativo, migliorare gli strumenti di ricerca) e Organizzazione (definire metodo, tempi e strategia) 16

18 INFORMAZIONE La prima cosa di cui è necessario essere consapevoli quando si comincia un'attività di Ricerca Lavoro è che: esistono fattori che incidono sulle nostre possibilità di trovare un occupazione che non dipendono dalla nostra volontà personale (andamento dell economia, struttura del mercato del lavoro, politiche industriali, crisi di settore, illegalità, lavoro nero, evasione fiscale, fortuna, etc); esistono fattori sui quali invece non vogliamo incidere (accettare certe tipologie contrattuali, retribuzioni inferiori a un certo livello, luoghi di lavoro troppo distanti, etc); Esistono, invece, elementi sui quali POSSIAMO e DOBBIAMO incidere positivamente, il miglioramento dei quali aumenterà il nostro grado di Occupabilità vale a dire le nostre possibilità di trovare un lavoro Andamento Economia Struttura Mercato del lavoro Crisi di settore Limiti personali Fortuna, Illegalità, etc. Elementi NON controllabili (NON dipendono da me) Organizzazione/Metodo/ Strategia/Tempi/Valutazione Gestione della Selezione Curriculum Tecniche di Ricerca Lavoro Reti di Relazioni/Networking Internet Normativa Contratti di lavoro Conoscere il Mercato del Lavoro e l'economia Miglioramento del mio grado di OCCUPABILITA' (incidenza sulle possibilità di trovare lavoro) Formazione Continua Raccogliere le Informazioni; Definire gli Obiettivi professionali La mia situazione iniziale 17

19 QUINDI... Cosa determina le mie Possibilità di trovare lavoro? Dipende da me... Non dipende da me... > La conoscenza della legislazione e della normativa sul Lavoro; > Le mie competenze di base, professionali; > Le mie competenze trasversali (comunicare, relazionarsi, organizzare, affrontare i cambiamenti); > Le mie pregresse esperienze lavorative; > La conoscenza e le caratteristiche dei vari profili professionali; > La mia capacità di definire gli obiettivi professionali; > La qualificazione professionale e l'aggiornamento delle competenze (Corsi di formazione, Tirocini, Autoformazione); > La conoscenza del Mercato del lavoro e del sistema produttivo del territorio; > La capacità di trovare ed elaborare informazioni; > La conoscenza delle varie tipologie contrattuali; > La conoscenza dei Servizi per il lavoro sul territorio e sul Web (CPI, Agenzie, Portali, etc); > L'inserimento del proprio profilo in banche dati specializzate; > La conoscenza delle possibilità di lavoro nel settore pubblico (Concorsi, Bandi, Aste, Progetti, Incarichi professionali); > Le mie capacità di Networking (aumentare la propria Rete di Relazioni e i Contatti); > La gestione degli strumenti di ricerca (CV, lettere di presentazione, Internet); > La gestione dei contatti con le Aziende (Risposte annunci, Autocandidature); > La capacità di definire e organizzare un Piano d'azione e una Strategia di Ricerca (Obiettivi, Tempi, Risorse, Metodo, Valutazione); > Saper affrontare nel migliore dei modi il Colloquio di selezione; > L'Andamento dell'economia; > Le Crisi di settore; > La Struttura del Mercato del Lavoro; > Il Sistema degli Ammortizzatori Sociali; > IL Sistema degli incentivi alle assunzioni; > Le Politiche sociali e i Servizi alla Famiglia; > Le politiche industriali, fiscali e di sviluppo economico; > L'Efficacia e l'efficienza dei Servizi alle imprese e ai lavoratori; > Livello di innovazione e adattamento delle imprese ai mercati nazionali e internazionali; > Il Sistema del credito agli investimenti e al consumo; > Il Sistema scolastico e formativo; > La Cultura aziendale nella Selezione del personale; > L'Illegalità, Lavoro nero, Evasione fiscale; > La Fortuna; 18

20 > L'elaborazione delle Informazioni Tutto ciò che non sappiamo è stupefacente. Ancor più stupefacente è quello che crediamo di sapere Philip Roth, La macchia umana, 2000 La raccolta di informazioni è un momento basilare nella ricerca di un impiego, in quanto ci consente di capire qual è la situazione del mercato del lavoro in un dato momento oltre a consentirci di ottenete gli elementi per operare scelte consapevoli in funzione degli obiettivi professionali che andremo a definire. Le prime informazioni da raccogliere riguardano indicazioni sulle aree professionali e sulle tendenze dell'occupazione nel mercato del lavoro di riferimento: per esempio è importante sapere quali sono le aree sature e quali comparti produttivi offrono maggiori possibilità occupazionali. Altre informazioni utili possono riguardare, nello specifico, le figure professionali che possono interessarci: quali sono le mansioni principali, le relative conoscenze richieste ed i percorsi formativi necessari. I vari canali comunicativi tradizionali (stampa locale, riviste specializzate, pubblicazioni varie, trasmissioni radiofoniche e televisive) possono senza dubbio aiutare: da approfondimenti giornalistici, radio e televisione giungono notizie utili per quanto riguarda i lavori emergenti, la tendenza e lo sviluppo di particolari settori occupazionali nel mercato del lavoro locale, etc. Un altro sistema utile alla raccolta di informazioni riguarda la possibilità di contattare gli operatori di un determinato settore economico. Essi possono offrire dati relativi ai cambiamenti e all'evoluzione di determinate professioni ed elementi sulle competenze necessarie per svolgerle. Non vanno trascurate, infine, le informazioni fornite da amici e conoscenti che svolgono già un determinato lavoro, a patto che queste siano oggettive e verificabili. Ma lo strumento più utile ed immediato al fine di ricercare informazioni per la ricerca del lavoro è ovviamente Internet, attraverso la consultazione di portali tematici e motori di ricerca (iscrizioni a Newsletter, Forum online, Gruppi su Social Networks). Esistono, inoltre, banche dati online che raccolgono le offerte presenti sul mercato suddivise per settori/professioni ed aree geografiche. Potremo ottenere altre informazioni rivolgendoci ai soggetti pubblici e privati presenti sul territorio (Centri per l Impiego, Agenzie di Somministrazione, Agenzie di Ricerca e Selezione di personale, Enti di Formazione Professionale, Informagiovani, Associazioni di Categoria e Sindacati, ecc.). Per essere sempre informato/a sulle novità riguardanti Lavoro, Formazione, Normativa, Concorsi, Opportunità di lavoro, Andamenti economici e altro, consulta la Sezione NEWS del nostro sito: 19

21 > La definizione degli Obiettivi Professionali Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare Lucio Annea Seneca...If you never try you'll never know, just what your worth... Coldplay, Fix You, XY, 2005 Uno degli aspetti fondamentali per poter attivare un efficace ricerca lavorativa, è cercare di capire quale tipo di lavoro si sta cercando. Maturare questa consapevolezza non è sempre facile, perché significa operare delle scelte, oltre che essere in grado di definire un proprio obiettivo professionale, a breve e a lungo termine. La definizione dell'obiettivo professionale è il risultato del confronto tra competenze, conoscenze, interessi personali, aspettative, ma anche bisogni, vincoli soggettivi e situazioni personali e familiari. E necessario considerare: Le Motivazioni: (Cerco lavoro per realizzarmi? Per guadagnare? Per aiutare gli altri?) Le Capacità: (Cosa so? Cosa so fare?) Gli Interessi: (Cosa mi piace fare? Cosa vorrei fare?) I Valori: (Quanto è importante per me il lavoro? Quanto sono disposto a rinunciare ad altro per il lavoro?) Le Modalità di Lavoro: (Il grado di autonomia/senso di appartenenza interno all azienda) L Ambiente di Lavoro: (Fino a che distanze sono disposto/a a spostarmi? a quali condizioni? Quanto sono importanti per me l organizzazione del lavoro e le relazioni fra colleghi? Preferisco un contesto formale o più informale?) Lo Stile Personale: ( Come sono e come sto sul posto di lavoro? Come mi relaziono con gli altri, il tempo, le regole?) Le Qualità: (Quali sono i miei punti di forza e le qualità che mi riconosco?) I Punti deboli: (Cosa penso dovrei migliorare di me stesso/a dal punto di vista delle conoscenze, delle competenze personali e/o rispetto agli aspetti di comunicazione, relazione, gestione dei tempi di lavoro, ecc.?) E' importante, quindi, evidenziare tutti gli aspetti che possono essere una risorsa per il raggiungimento dell'obiettivo, ma anche tutti gli ostacoli che è possibile prevedere. E' necessario a volte costruire con questi elementi una scala di priorità, poiché non sempre le varie esigenze sono facilmente coniugabili. Inoltre, ogni elemento considerato può diventare una risorsa o un vincolo a seconda dell'obiettivo, del momento, del tipo di lavoro. La definizione del proprio obiettivo professionale è quindi un momento essenziale e necessario, ma può non essere sufficiente: bisogna individuare anche le fasi da attraversare, gli strumenti e i mezzi da utilizzare per raggiungere tale obiettivo. In sostanza, è importante organizzare e preparare un vero e proprio Piano d azione, prevedendo anche dei momenti di verifica e di valutazione. Perché ciò sia possibile, per ogni fase devono essere stabiliti dei tempi di realizzazione. Le verifiche intermedie permettono di individuare le difficoltà incontrate, quanto si discosta ciò che si era ipotizzato e ciò che si è realizzato e quindi consentono di rivedere in modo più preciso il proprio piano d'azione. Ciò significa che il progetto non è qualcosa di statico, ma prevede già al suo interno dei momenti di cambiamento e adattamento alle situazioni che nel tempo si realizzaranno. Più il progetto è dettagliato e preciso in ogni suo aspetto, più è facile verificarne la validità, individuarne eventuali carenze o 20

22 errori ed apportare delle correzioni. E' possibile che gli adattamenti riguardino solo aspetti marginali, ma può anche accadere che la verifica imponga una ridefinizione completa del progetto. In questo caso è necessario riprendere la riflessione sull'autovalutazione e riformulare gli obiettivi in modo più mirato. (E' possibile contattare l'area informativa del Centro per l'impiego e fissare un appuntamento specialistico di Orientamento al lavoro) La presenza di un Progetto professionale serve per affrontare tutte le fasi di transizione, come la ricerca del primo lavoro o di una nuova o/e diversa occupazione; permette di analizzare correttamente la situazione e di prevedere una serie di azioni per poterla gestire nel modo più appropriato. Gestire tali eventi significa anche controllare lo stress connesso ai momenti di transizione, poiché il cambiamento porta sempre con sé uno stato di ansia per l'incertezza del futuro. Eliminare completamente l'ansia è impossibile, ma l'esistenza di un progetto consente di programmare e in parte prevedere gli avvenimenti e di modificare le proprie azioni di conseguenza. L'esistenza di un progetto professionale e degli elementi dei quali esso si compone può essere più o meno consapevole ed esplicito. L'importante è che il lavoratore non si ponga sul mercato del lavoro con la poco funzionale, ma molto comune, richiesta di "un lavoro qualunque". Dietro a questa affermazione, apparentemente di massima disponibilità ed apertura, si nascondono, spesso, una confusione e un'incertezza di fondo che mascherano l'assenza di un attiva ed efficace ricerca di lavoro. Infatti, è praticamente impossibile per una persona riuscire ad avere informazioni e gestire tutte le domande di lavoro espresse dal mercato in un dato periodo: è molto più fattibile concentrarsi su un determinato settore e/o profilo professionale. Meglio quindi fare un'attenta autovalutazione prima di cominciare a cercare lavoro; farlo dopo significa allungare i tempi ed i costi della ricerca, oltre che aumentare il rischio di rendere inefficace l incontro tra offerta e domanda di lavoro. L'Isfol (Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori) cura un repertorio delle professioni consultabile online, dove è possibile per ogni professione reperire informazioni relative a percorsi formativi, competenze, tendenze occupazionali. Il Repertorio delle professioni prevede diversi percorsi di accesso. Si può infatti ricercare il profilo professionale partendo dalle aree di interesse, dalle aree occupazionali oppure cercandolo nell elenco alfabetico delle professioni. Motivazioni Capacità Interessi Punti deboli Punti di forza Definizione Obiettivi professionali Valori Modalità di lavoro Stile personale Ambiente di lavoro 21

23 Attenzione!! La ricerca di un lavoro qualsiasi corrisponde generalmente alla disponibilità di adattarsi a varie mansioni ma anche a non sapere quale lavoro ricercare: è sempre indispensabile definire Obiettivi professionali ai quali devono corrispondere profili lavorativi specifici: se non si dà un nome a quello che cerchiamo, non lo troveremo mai... In base alle proprie esigenze personali, ad esempio, si potrebbe definire come Obiettivo principale la ricerca di un lavoro qualificato o la frequenza di un corso di formazione e come Obiettivo secondario ricercare un lavoro saltuario o stagionale per le esigenze economiche immediate, scriversi a scuole serali o fare autoformazione, iscriversi a scuola guida per essere maggiormente autonomi nei trasporti, svolgere attività di volontariato, migliorare le lingue e l'informatica, etc. L'obiettivo secondario (entrate economiche, autonomia, competenze di base, etc) diventa funzionale all'obiettivo principale (tendere a un lavoro qualificato o fare un corso di formazione per migliorare le proprie possibilità occupazionali). Obiettivo principale Lavoro qualificato Frequenza Corso Formazione Lavoro saltuario Scuole serali Autoformazione Scuola guida Servizio civile Volontariato Competenze Di base Obiettivi secondari (alcuni esempi) E possibile richiedere gratuitamente all area informativa del Centro per l Impiego un colloquio di orientamento specifico e individuale con un operatore per avere un supporto orientativo, informativo e metodologico per progettare la propria transizione lavorativa. Presso l area informativa del Centro per l Impiego è disponibile materiale cartaceo dedicato ai vari Profili Professionali. E inoltre possibile partecipare, quando stabilito, ad un incontro di gruppo specifico: Orientamento al lavoro. Info Web: professioni.info jobtel.it supportolavoro.it atlantedelleprofessioni.it excelsior.unioncamere.it (tavole statistiche>schede professioni) 22

24 > La Formazione Professionale e il Tirocinio Formativo... Potevi pensare che era matto. Ma non era così semplice. Quando uno ti racconta con assoluta esattezza che odore c'è in Bertham Street, d'estate, quando ha appena smesso di piovere, non puoi pensare che è matto per la sola stupida ragione che in Bertham Street, lui, non c'è mai stato. Negli occhi di qualcuno, nelle parole di qualcuno, lui, quell'aria, l'aveva respirata davvero. Il mondo, magari, non l'aveva visto mai. Ma erano ventisette anni che il mondo passava su quella nave: ed erano ventisette anni che lui, su quella nave, lo spiava. E gli rubava l'anima. In questo era un genio, niente da dire. Sapeva ascoltare. E sapeva leggere. Non i libri, quelli son buoni tutti, sapeva leggere la gente. I segni che la gente si porta addosso: posti, rumori, odori, la loro terra, la loro storia... Tutta scritta, addosso. Lui leggeva, e con cura infinita, catalogava, sistemava, ordinava in quella immensa mappa che stava disegnandosi in testa. Il mondo magari non l aveva visto mai, ma erano quasi trent anni che il mondo passava su quella nave. Ed erano quasi trent anni che lui su quella nave lo spiava. E gli rubava l anima A. Baricco, Novecento, 1994 La formazione professionale è un elemento indispensabile per la crescita delle persone e per lo sviluppo del sistema sociale, economico e produttivo. La formazione professionale intende infatti sviluppare un'offerta di percorsi di apprendimento che soddisfino le esigenze di tutte le persone lungo l'intero arco della vita: > dei ragazzi, a partire dalla fine della scuola media fino ai 18 anni, per conseguire un diploma o una qualifica e avere l'opportunità formulare decisioni consapevoli sul piano educativo, professionale e di attuarle; > dei giovani, per acquisire competenze nel momento dell'ingresso nel mercato del lavoro; > dei disoccupati, per il reinserimento nel sistema economico-produttivo; > delle fasce deboli e a rischio di esclusione, per l integrazione nel mercato dei lavoro; > delle donne, per migliorarne l'accesso, la partecipazione e i percorsi di carriera nel mercato del lavoro; > dei lavoratori adulti, per mantenersi aggiornati rispetto ai nuovi Saperi e all'innovazione tecnologica; La formazione professionale soddisfa inoltre i fabbisogni formativi espressi dalle aziende e dal sistema economico-produttivo, perché promuove una forza lavoro competente, qualificata e adattabile, sostiene l'innovazione e l'adattabilità nell'organizzazione del lavoro, favorisce lo sviluppo dello spirito imprenditoriale per la creazione di nuovi posti di lavoro, persegue la qualificazione e il rafforzamento del potenziale umano nella ricerca, nella scienza e nella tecnologia. Un aspetto, quindi, che consente di incrementare notevolmente le possibilità occupazionali, è quello che riguarda il miglioramento delle proprie competenze di base, professionali e trasversali: Per COMPETENZA si intende l insieme delle conoscenze, abilità e atteggiamenti che consentono a un individuo di ottenere risultati utili al proprio adattamento negli ambienti per lui significativi e che si manifesta come capacità di affrontare e padroneggiare problemi attraverso l uso di abilità cognitive e sociali. Le competenze si configurano, inoltre, come strutturalmente capaci di trasferire la loro valenza in diversi campi generando così dinamicamente anche una spirale di altre conoscenze e competenze (ISFOL) 23

25 > COMPETENZE DI BASE : sono le conoscenze, abilità e risorse personali necessarie per qualsiasi lavoro, come la conoscenza dell organizzazione aziendale, del diritto del lavoro e sindacale, delle lingue, dell informatica di base, ecc. Sono rilevanti per la preparazione professionale generale di una persona; > COMPETENZE PROFESSIONALI: si riferiscono alle diverse conoscenze, abilità e risorse personali specifiche di un contenuto lavorativo, che possono avere una valenza teorica - tecnica o pratica applicativa; > COMPETENZE TRASVERSALI: sono le conoscenze, abilità e risorse personali utili ai fini di un comportamento lavorativo ed organizzativo efficace. Diagnosticare: prestare attenzione, percepire, interpretare, ecc. Affrontare: progettare, prendere iniziativa, decidere, ecc. Relazionarsi: ascoltare, comunicare, cooperare, ecc. Il mercato del lavoro oggi richiede a TUTTI sempre di più di: > SAPERE (contenuti e conoscenze specifiche) > SAPER FARE (procedure, tecniche, abilità strumentali) > SAPER ESSERE (atteggiamenti e comportamenti) > SAPER DIVENIRE (formazione continua e autoformazione, disponibilità all apprendimento) Quindi maggiori conoscenze e maggiori abilità rispetto al passato + CONOSCENZE + ABILITA = maggiori COMPETENZE Proprio attraverso la formazione è possibile migliorare o aggiornare le proprie competenze. Ma, come funziona e a chi è rivolto nello specifico il Sistema Formativo in Emilia Romagna? ER Educazione e ricerca è il nuovo sistema regionale costituito da 4 rami principali, IeFP, Rete Politecnica, Alta formazione, Ricerca e Mobilità internazionale, Lavoro e Competenze che offre alle persone (dai ragazzi impegnati nell assolvimento del diritto-dovere all istruzione e formazione ai dottori di ricerca, dai giovani in ingresso nel mercato del lavoro agli occupati) opportunità per acquisire competenze professionali ampie e innovative, esprimere potenzialità, intelligenza, creatività e talento e crescere in una dimensione europea, nel confronto e nel dialogo con esperienze maturate altrove. 24

26 Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) La nuova normativa nazionale prevede che il sistema scolastico, costituito da Istituti Professionali, Istituti Tecnici e Licei, possa rilasciare esclusivamente diplomi di istruzione secondaria superiore al termine di un percorso di 5 anni. Per dare ai ragazzi la possibilità di scegliere un percorso formativo che, dopo tre anni, permetta di entrare nel mondo del lavoro, la Regione Emilia-Romagna ha istituito, con la Legge Regionale n. 5 del 30 giugno 2011 il Sistema regionale di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP). Per l anno scolastico 2012/2013, gli studenti dopo la scuola media possono scegliere tra: un percorso di 3 anni di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) per conseguire una qualifica professionale regionale riconosciuta; un percorso di 5 anni di istruzione superiore presso un Liceo, un Istituto Tecnico o un Istituto Professionale per conseguire un diploma di istruzione secondaria superiore. Rete Politecnica Il sistema produttivo e l organizzazione del lavoro sono sempre più attraversati da profonde trasformazioni. L innovazione tecnologica, la globalizzazione dei mercati e il mutarsi della domanda di beni e servizi richiedono di investire incessantemente nella produzione di nuove conoscenze, nella trasmissione di competenze tecniche e scientifiche e nella formazione di professionalità specializzate a diversi livelli in grado di inserirsi nel mercato del lavoro e di continuare ad apprendere. Per rispondere a questa esigenza, la Regione Emilia-Romagna ha rafforzato e ampliato l offerta di formazione superiore raccordandola nella nuova Rete Politecnica regionale. Obiettivo della Rete è offrire una pluralità di proposte formative fondate sulla valorizzazione della cultura professionale, tecnica, tecnologica e scientifica. Caratteristica dei percorsi che la costituiscono è l integrazione tra i diversi soggetti formativi istituzioni scolastiche, enti di formazione professionale accreditati dalla Regione, università, centri di ricerca e le imprese, impegnati a collaborare sulla base delle proprie esperienze e competenze alla progettazione e alla realizzazione delle attività. L offerta della Rete Politecnica - programmata dalla Regione Emilia-Romagna attraverso risorse comunitarie del Fondo Sociale Europeo, nazionali e regionali è costituita da tre tipologie di percorsi: percorsi realizzati da Istituti Tecnici Superiori (ITS) percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) percorsi di Formazione Superiore ITS: Gli ITS - Fondazioni costituite da istituti tecnici e professionali, enti di formazione professionale accreditati, università, centri di ricerca, Enti locali e imprese - sono nuove scuole di tecnologia che realizzano percorsi biennali per formare tecnici superiori in grado di inserirsi nei settori strategici del sistema economico-produttivo, portando nelle imprese competenze altamente specialistiche e capacità d innovazione. IFTS: Gli IFTS - progettati e realizzati da istituti di istruzione secondaria superiore, enti di formazione professionale accreditati, università e imprese - formano tecnici specializzati capaci di presidiare e gestire i processi organizzativi e produttivi di impresa anche connessi alle innovazioni tecnologiche e all internazionalizzazione dei mercati. Articolati in due semestri, i percorsi IFTS hanno una durata complessiva di 800/1000 ore. Con un numero minimo di 20 allievi, rafforzano le competenze culturali e di base e sviluppano quelle specialistiche, tecniche e professionali. La formazione d aula e di laboratorio è accompagnata da periodi di stage per consentire ai partecipanti di sperimentare in impresa le competenze acquisite, di conoscere gli ambienti lavorativi e comprenderne le dinamiche relazionali. 25

27 Si rivolgono a giovani e adulti che intendono entrare qualificati nel mercato del lavoro o reinserirsi con l acquisizione di nuove competenze. Per accedere ai percorsi IFTS occorre, di norma, essere in possesso di un diploma di istruzione secondaria superiore. L accesso è consentito anche a coloro che non hanno conseguito il diploma di istruzione secondaria superiore, ma hanno maturato competenze coerenti con la figura IFTS nell ambito di altri percorsi formativi o di esperienze lavorative. Al termine di un percorso IFTS, a seguito del superamento di una verifica finale, viene rilasciato il certificato di specializzazione tecnica superiore valido a livello nazionale. Formazione Superiore: I percorsi di Formazione Superiore - realizzati da enti di formazione accreditati in forte raccordo e in collaborazione con le imprese - costituiscono un opportunità di formazione specifica e mirata per giovani e adulti, occupati e non, che intendono inserirsi nel mercato del lavoro o qualificarsi per svolgere efficacemente ruoli professionali di tecnici e responsabili di funzione nelle aree della produzione e della gestione d impresa. I percorsi hanno come riferimento il Sistema Regionale delle Qualifiche, un repertorio di figure definito dalla Regione Emilia-Romagna insieme alla parti sociali a seguito di un analisi approfondita dei ruoli e delle competenze professionali che caratterizzano il sistema economicoproduttivo emiliano-romagnolo. Costituiscono, assieme a quelli realizzati dagli Istituti Tecnici Superiori e ai percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore, l offerta della Rete Politecnica Regionale, nata per valorizzare la cultura professionale, tecnica, tecnologica e scientifica del territorio. Si rivolgono a giovani e adulti, occupati e non, in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore. I percorsi hanno una durata complessiva tra le 300/500 ore e prevedono un periodo di stage. Al termine del percorso, a seconda degli obiettivi formativi e della durata, è possibile conseguire un certificato di competenze o una qualifica professionale, riferiti al Sistema Regionale delle Qualifiche. Alta Formazione, Ricerca e Mobilità Internazionale L affermazione di una società basata sulla conoscenza, sempre più proiettata verso l alta tecnologia e la complementarità di saperi, esperienze e competenze, rende necessario investire su professionalità altamente qualificate. In Emilia-Romagna esiste una concentrazione di grandi infrastrutture scientifiche e di strutture di alta formazione tra le più rilevanti a livello nazionale. Ciò che occorre è rafforzare la costruzione di reti di conoscenza e la realizzazione di percorsi condivisi tra tali realtà e le imprese per fare della ricerca e del capitale umano l elemento essenziale di crescita di un sistema economico-produttivo competitivo, aperto e globale. A questo obiettivo rispondono le azioni di Alta formazione, ricerca e mobilità internazionale del nuovo sistema ER Educazione e Ricerca Emilia-Romagna, e in particolare gli Assegni formativi per l alta formazione, il finanziamenti di dottorati di ricerca e le agevolazione offerte da Spinner. Assegni Formativi: Con gli assegni formativi (voucher) la Regione finanzia l accesso dei residenti in Emilia-Romagna a master universitari di primo e secondo livello, master accreditati Asfor e corsi di specializzazione del Catalogo Interregionale dell'alta Formazione. Nato nell ambito di un progetto interregionale, il Catalogo Interregionale presenta un offerta formativa di percorsi realizzati in Emilia-Romagna e nelle altre regioni che partecipano al progetto sostenuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: Veneto, Campania, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Valle d Aosta. Il bando per la concessione di voucher sul Catalogo Interregionale dell'alta Formazione offre ai giovani laureati della regione, disoccupati e inoccupati, l opportunità di scegliere un attività formativa e di richiedere un voucher dell importo massimo di 6 mila euro a copertura delle spese di iscrizione. Dottorati di Ricerca: La Regione attraverso il Fondo sociale europeo finanzia progetti di dottorato di ricerca su tematiche strategiche per le imprese e per il sistema economico regionale. L intervento realizzato attraverso il Consorzio Spinner - si pone l obiettivo di sostenere il sistema della ricerca regionale, valorizzare le risorse umane in essa impiegate e 26

28 promuovere un dialogo sempre più stretto tra Università, Istituzioni e sistema economicoproduttivo per la formazione di profili altamente qualificati capaci di rispondere alle esigenze di innovazione delle imprese e favorirne la competitività. Spinner: è il programma regionale che offre a giovani laureati e laureate, ricercatori e ricercatrici, numerose opportunità per sviluppare progetti individuali nell ambito della ricerca e della innovazione. Attraverso il Programma Spinner, la Regione Emilia-Romagna offre borse di ricerca, incentivi economici, formazione avanzata, servizi di tutoraggio e assistenza personalizzati. Gli interventi sono finalizzati a sostenere: idee imprenditoriali innovative e/o ad alto contenuto di conoscenza; ricerca industriale, sviluppo sperimentale, trasferimento tecnologico; innovazione organizzativa, manageriale e finanziaria; piani di riprogrammazione professionale volti a sostenere le risorse umane ad alta formazione in uscita, effettiva o possibile, dal sistema produttivo; agevolazioni a sostegno di esperienze e attività da svolgersi all estero presso centri di ricerca e altri enti. La Regione ha affidato l attuazione del programma al Consorzio Spinner - costituito da Fondazione Alma Mater, ASTER e Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa - attraverso il ricorso ad uno strumento innovativo di governo e gestione degli interventi, la Sovvenzione Globale, che permette di assegnare la realizzazione di parte delle azioni previste dal Programma Operativo FSE ad un Organismo Intermediario qualificato nella promozione e gestione di specifiche politiche di intervento. EURES (European Employment Services): è una rete di cooperazione, coordinata dalla Commissione europea, per facilitare la libera circolazione dei lavoratori all'interno dello Spazio economico europeo, a cui partecipa anche la Svizzera. Collega la Commissione europea e i servizi pubblici per l'impiego dei paesi appartenenti allo Spazio economico europeo e della Svizzera, operatori regionali e nazionali impegnati nelle problematiche dell'occupazione, i sindacati, le organizzazioni dei datori di lavoro e gli enti locali e regionali. La rete EURES ha lo scopo di fornire servizi ai lavoratori e ai datori di lavoro nonchè a tutti i cittadini che desiderano avvalersi del principio della libera circolazione delle persone. I servizi prestati sono di tre tipi: informazione, consulenza e assunzione/collocamento (incontro domanda/offerta). La rete EURES è composta dai membri EURES (servizi pubblici per l'impiego e Commissione europea) e dai partners EURES (enti locali e regionali). Nel contesto della strategia europea per l'occupazione, la mobilità dei lavoratori non è solo un diritto fondamentale, ma anche uno strumento che contribuisce all'adattamento del mercato del lavoro. L'azione svolta da EURES permette di identificare surplus e deficit di manodopera nei vari settori e di rimediare alle carenze di specifiche qualifiche professionali. La rete concorre a migliorare le possibilità di impiego, in particolare per i giovani, grazie all'acquisizione di un'esperienza professionale all'estero. EURES contribuisce anche alla creazione di un mercato comune europeo del lavoro, nonché, in certe regioni di frontiera, alla creazione di un mercato del lavoro regionale integrato. Lavoro e Competenze La formazione è importante per chi è in cerca di un primo lavoro, ma lo è anche per chi lavora già e deve mantenere aggiornate le proprie competenze e per chi, per scelta o per necessità, si trova a cercare una nuova occupazione. La recente riforma nazionale del lavoro (legge n 92/2012), in linea con le indicazioni europee, promuove l apprendimento permanente (art. 4), inteso come attività intrapresa dalle persone nelle varie fasi della vita per migliorare le proprie conoscenze, capacità e competenze, in una prospettiva personale, civica, sociale e occupazionale. L apprendimento permanente può avvenire in modo formale (ossia nel sistema di istruzione e formazione, nelle università e nelle istituzioni di alta formazione), non formale (è 27

29 una scelta della persona e si realizza al di fuori dei sistemi formali, anche sul lavoro) e informale (si realizza a prescindere da una scelta intenzionale, nella vita quotidiana, sul posto di lavoro, nel tempo libero). La Regione Emilia-Romagna, in sintonia con gli indirizzi comunitari e nazionali, da molti anni promuove la formazione permanente dei propri cittadini quale strumento fondamentale per affrontare il cambiamento della società e sconfiggere l emarginazione. Insieme alle Province, la Regione programma attività di formazione gratuite per persone occupate, inoccupate e disoccupate. I percorsi formativi, coerenti con le caratteristiche del mercato del lavoro regionale, si pongono l obiettivo di far acquisire ai lavoratori le conoscenze e competenze richieste dal sistema economico-produttivo e di accrescere le loro opportunità di occupazione, di crescita e di mobilità professionale. Investire sul capitale umano, cioè sulla preparazione delle persone, rende anche le imprese più competitive, e crea così le condizioni per nuovi e migliori posti di lavoro. Le risorse con cui Regione e Province finanziano queste attività formative provengono prevalentemente dal Fondo sociale europeo, ma anche da fondi nazionali e regionali. Formazione per occupati: La formazione per occupati, detta anche formazione continua, è rivolta alle persone occupate con qualsiasi forma contrattuale, anche in forma autonoma. Ha la funzione di adeguare le competenze dei lavoratori alle esigenze dei processi produttivi e organizzativi, rafforzando così la loro adattabilità al mercato del lavoro. La necessità di rafforzare la propria condizione professionale e di essere sempre in linea con le richieste del mercato vale in particolar modo per i precari e per i lavoratori che sono a rischio di esclusione dal mercato del lavoro. I percorsi formativi hanno anche l obiettivo di promuovere l innovazione produttiva e organizzativa e l internazionalizzazione delle imprese. La Regione Emilia-Romagna e le Province finanziano e programmano ogni anno corsi di formazione per occupati, con risorse comunitarie, nazionali e regionali. I lavoratori possono accedere ai percorsi formativi o individualmente, se i corsi sono organizzati da enti di formazione accreditati, o attraverso l impresa per cui lavorano, se questa ha ottenuto finanziamenti per la formazione dei propri dipendenti. Anche le opportunità di formazione post diploma della Rete Politecnica (Istituti Tecnici Superiori, percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore, percorsi di Formazione Superiore) sono aperte alle persone occupate. Oltre al sistema regionale, esiste anche un sistema nazionale di formazione continua, finanziato dai Fondi Paritetici Interprofessionali. I Fondi Interprofessionali sono associazioni costituite tra le organizzazioni dei datori di lavoro e i sindacati dei diversi settori economici (industria, agricoltura, terziario e artigianato, ecc.) allo scopo di mettere a disposizione dei dipendenti finanziamenti per piani formativi aziendali, settoriali, territoriali o individuali. Le imprese aderiscono ai Fondi destinando a questo scopo una quota dei contributi e, quando intendono realizzare un progetto formativo, si rivolgono - con il supporto di società di consulenza o di formazione - al proprio Fondo e richiedono il finanziamento. Talvolta il singolo lavoratore può accedere a un finanziamento individuale (voucher) del proprio Fondo per partecipare ad una attività formativa concordata con l azienda. Per maggiori informazioni, occorre far riferimento ai referenti aziendali per la formazione. La formazione continua si può svolgere sia durante che al di fuori dell orario di lavoro, a seconda di cosa prevede l offerta formativa e di quali sono le preferenze individuali e l accordo con la propria azienda. I lavoratori hanno diritto per legge ad assentarsi per alcuni periodi dal lavoro per svolgere o completare percorsi formativi formali o per intraprendere percorsi di formazione continua. Lo Statuto dei lavoratori (legge 300/1970, art. 10) prevede che i dipendenti che studiano per ottenere una qualifica, un diploma o una laurea abbiano diritto a un congedo di 150 ore retribuite all anno. Inoltre, per i dipendenti pubblici e privati a tempo indeterminato in servizio da 5 anni presso la stessa organizzazione, c è la legge n. 53/2000, che consente di svolgere percorsi individuali attraverso i congedi formativi (art. 5) e per la formazione continua (art. 6). Il dipendente può chiedere un congedo per la formazione di 11 mesi, anche frazionati lungo l arco dell intero rapporto di lavoro. 28

30 Formazione per adulti disoccupati: La Regione promuove la formazione delle persone in cerca di occupazione, affinché acquisiscano nuove competenze professionali e possano aumentare le proprie opportunità di entrare o rientrare nel mercato del lavoro. La Regione e le Province - attraverso il Fondo sociale europeo e risorse nazionali e regionali finanziano e programmano opportunità di formazione per adulti inoccupati e disoccupati. Anche i corsi della Rete Politecnica (Istituti Tecnici Superiori, percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore, percorsi di Formazione Superiore) e del Catalogo Interregionale dell'alta Formazione sono aperti alla partecipazione di cittadini privi di un occupazione. Per partecipare ai percorsi destinati a disoccupati o inoccupati, è necessario attestare il proprio stato di disoccupazione con la Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro (DID). La DID può essere stipulata dal proprio Centro per l Impiego di riferimento, anche online attraverso il portale regionale Lavoro per Te. Per ottenere un servizio personalizzato di orientamento alla formazione, è possibile rivolgersi al proprio Centro per l'impiego di riferimento. Gli operatori, dopo un colloquio orientativo, forniscono agli utenti supporto per la scelta di un eventuale percorso di formazione, utile a rafforzare o reindirizzare le proprie competenze, oppure direttamente l accompagnamento alla ricerca di una nuova occupazione. La formazione Regolamentata Nell'ambito del Sistema Formativo della Regione Emilia-Romagna esiste una categoria di interventi formativi identificata come "Formazione Regolamentata", riconducibile a un insieme eterogeneo di corsi che sono regolamentati dalla Regione sulla base di indicazioni previste da specifiche norme Comunitarie, Nazionali o Regionali. Come definito dalla Direttiva UE n. 36 del 2005 (art. 3, lettera e), normativa europea di riferimento, si intende per formazione regolamentata "qualsiasi formazione specificamente orientata all'esercizio di una professione determinata e consistente in un ciclo di studi completato, eventualmente, da una formazione professionale, un tirocinio professionale o una pratica professionale. La struttura e il livello della formazione professionale, del tirocinio professionale o della pratica professionale sono stabiliti dalla disposizioni legislative, regolamentari o amministrative dello Stato membro in questione e sono soggetti a controllo o autorizzazione dell'autorità designata a tal fine". I corsi di formazione regolamentata sono realizzati da enti di formazione, sulla base di una autorizzazione rilasciata dalla Regione Emilia- Romagna e dalle Province. Il Tirocinio Formativo Il tirocinio è uno degli strumenti che la Regione ha individuato per supportare l inserimento lavorativo delle persone, in particolare dei giovani, e per sostenere le loro scelte professionali. Non si tratta di un vero e proprio rapporto di lavoro ma di una modalità formativa che fa acquisire competenze attraverso la conoscenza diretta del mondo del lavoro. Le Regioni e le Province autonome, che hanno competenza normativa nell ambito dell istruzione e formazione professionale, hanno competenza esclusiva anche in materia di tirocini. La Regione Emilia-Romagna ha recentemente approvato, il 19 luglio 2013, una nuova legge regionale, la n. 7, che modifica la propria legge n. 17 del 2005 nella parte riguardante i tirocini. La legge 7, che entrerà in vigore a partire dal 16 settembre 2013, nel confermare l'impianto strategico della legge 17, attua le Linee guida in materia di tirocini adottate da Governo, Regioni e Province autonome con l accordo del 24 gennaio 2013, come previsto dalla legge 92 del 2012 Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita. Con l entrata in vigore della legge 7, in Emilia-Romagna le tipologie di tirocinio diventano tre: la prima, con finalità orientativa e formativa, è rivolta alle persone che hanno conseguito 29

31 un titolo studio negli ultimi dodici mesi la seconda è finalizzata all inserimento o al reinserimento lavorativo di disoccupati, persone in mobilità, inoccupati la terza ha funzione di orientamento e formazione o di inserimento e reinserimento non solo lavorativo ma anche sociale. La novità principale della nuova legge è il diritto del tirocinante a ricevere un indennità. Le altre modifiche sono volte a raggiungere due obiettivi fondamentali: rafforzare gli elementi formativi del tirocinio e contrastare i possibili utilizzi elusivi di questo strumento. Per qualificare la componente formativa del tirocinio, la Regione introduce come obiettivo del progetto formativo del tirocinio gli standard di conoscenze e capacità contenuti nel Sistema regionale delle qualifiche e affinché queste possano essere certificate. La vigilanza sul corretto utilizzo dei tirocini viene rafforzata, per prevenire ogni abuso, attraverso una più stretta connessione con le Direzioni regionali e territoriali del Ministero. In caso di violazioni degli obblighi previsti dalla legge per soggetti promotori e datori di lavoro, sono previste l immediata interruzione del tirocinio e il divieto di attivare ulteriori tirocini nei successivi 12 mesi. Ancora, in caso di mancato o ritardato invio della convenzione e del progetto formativo, la legge prevede sanzioni amministrative pecuniarie. È invece la legge n. 92/2012 a prevedere sanzioni per chi non corrisponde l indennità dovuta al tirocinante. Info Web: provincia.fc.it/formazioneprofessionale altaformazioneinrete.it spinner.it open-educazionericerca.it (progetti formativi estero) ec.europa.eu/eures Riconoscimento qualifiche professionali per cittadini stranieri: Riconoscimento titoli di studio: Iscriviti al Portale LAVOROPERTE! Lavoro per Te è il portale GRATUITO di servizi della Regione Emilia-Romagna, realizzato in collaborazione con le Province e i Centri per l'impiego per rendere più semplice l'incontro fra chi offre e chi cerca lavoro. Attenzione!! Migliorare e/o aggiornare le proprie competenze professionali e le proprie conoscenze è fondamentale per incidere e aumentare le proprie possibilità occupazionali: la formazione deve essere continua per tutto l'arco della propria vita professionale - lifelong learning come indicato dei Programmi UE sull'occupazione: 30

32 > Il Mercato del Lavoro e i cambiamenti dell'economia Non consiste tanto la prudenza della economia nel sapersi guardare dalle spese, perché sono molte volte necessarie, quanto in sapere spendere con vantaggio Francesco Guicciardini Conoscere la struttura dell economia, i settori produttivi e il mercato del lavoro del territorio dove si sta cercando lavoro, capire le trasformazioni e le tendenze in atto, consente di avere un quadro più chiaro rispetto alle possibilità lavorative, di renderci conto delle nostre eventuali necessità formative rispetto ai profili professionali ricercati dalle aziende, di individuare le aziende da contattare. Presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura è possibile reperire informazioni sulle aziende e sulla loro organizzazione. Altrettanto interessante può essere al riguardo rivolgersi alle varie associazioni di categoria o agli ordini professionali per ottenere informazioni specifiche. E' opportuno anche cercare di comprendere come l'economia e di conseguenza il Mercato del lavoro siano cambiati nel corso del Tempo. Di seguito un breve (e non esaustivo) excursus storico che esemplifica i principali cambiamenti economici e sociali intervenuti negli ultimi decenni: circa: dall Inghilterra inizia la RIVOLUZIONE INDUSTRIALE, Passaggio da un sistema Agricolo Artigianale Commerciale ad un Sistema Industriale (Macchina a vapore, Carbone, Materie prime dalle Colonie); Sviluppo delle città, Sviluppo di Infrastrutture e Trasporti (1804 Nasce la Locomotiva); circa: Nascita della fabbrica manifatturiera e utilizzo del petrolio, dell energia meccanica (motore a scoppio) ed elettrica applicata alla produzione; circa: Sviluppo del sistema Fordista (Ford modello T 1908), Produzione in serie di beni standard (linea di montaggio), Applicazione di conoscenze scientifiche, Organizzazione gerarchica dell impresa, Manodopera poco qualificata, Mercati prevedibili, Forte intervento dello Stato nell economia 3 momenti importanti: crisi economica 1929, II guerra mondiale, Nuove teorie economiche elaborate da John Maynard Keynes - Stabilità del lavoro, Riforme sociali e Sviluppo del Sistema di Welfare (Previdenza, Sanità pubblica, Istruzione, Sostegno al reddito ed alle famiglie), Crescita demografica, etc circa: Crisi del sistema Fordista, Il sistema economico si sposta dall Industria ai Servizi, parte delle lavorazioni svolte in Paesi Esteri, Aumenta la centralità delle Applicazioni Tecnologiche - Maggiore flessibilità organizzativa e del lavoro, Richiesta una Maggiore qualificazione del lavoro, Diminuiscono progressivamente le garanzie sociali: Crisi del Sistema di Welfare; Le trasformazioni in corso: Sistema economico globale e concorrenza internazionale, Forte condizionamento nell economia dei mercati finanziari, Imprevedibilità dei cambiamenti, Centralità delle conoscenze teoriche e della Scienza applicata (es. Nanotecnologie) e delle Tecnologie Informatiche e delle Telecomunicazioni, Complessità e partecipazione delle e nelle Informazioni, Sviluppo di Fonti Energetiche Rinnovabili, WEB Consolidamento dei settori del Terziario Avanzato, Diminuzione del lavoro generico (manuale e impiegatizio) e aumento di personale esperto e qualificato, Necessità di Competenze e conoscenze sempre aggiornate (Lifelong Learning) in tutti i settori lavorativi, Maggiore instabilità e precarizzazione dei rapporti di lavoro, Minori protezioni e garanzie sociali, Rapidi Cambiamenti Economici e Sociali Di seguito si riportano alcuni dati relativi all economia ed al mercato del lavoro della Provincia di Forlì-Cesena (Sintesi Rapporto sull'economia della Provincia di FC presentato il 26/03/14 31

33 Il 2013 è stato un anno che ha presentato un andamento economico ancora preoccupante ma in cui è possibile rilevare alcuni elementi di positiva interpretazione. Per la provincia di Forlì-Cesena, nel complesso e pur nella situazione di crisi, si segnalano alcuni elementi positivi: la capacità di tenuta di alcune specializzazioni, come agroalimentare e calzature, e delle imprese più strutturate; il significativo contributo del settore Non profit alla creazione di valore economico e sociale; i segnali positivi dalla congiuntura manifatturiera del 4 trimestre 2013, con crescita di produzione, di fatturato di ordini interni ed esteri; la performance complessivamente positiva delle esportazioni. A livello locale, dall esame dei dati, si rileva che la struttura imprenditoriale nella provincia di Forlì-Cesena presenta sedi e unità locali attive (variazione al 31/12/2013, rispetto al 2012: -2% in provincia, -1% in regione, -0,7% in Italia); sono le imprese femminili (-2,3%), quelle Giovanili (-5,7%) e (+0,8%) quelle con titolari stranieri. Sono 8,5 gli abitanti per sedi e unità locali attive (8,6 in Regione e 9,5 in Italia). Leggero calo, rispetto al 2012 e con valori al netto dell agricoltura, le società di capitale (-0,2%). In calo le imprese individuali (-1,9%) e le società di persone (-1,3%). Preoccupante è la perdita di imprese e di localizzazioni dei comparti costruzioni (-4,1%) e manifatturiero (-1,6%), sia per la portata occupazionale, sia per i settori che attivano nella catena di creazione del valore. In agricoltura continua il calo generalizzato del numero delle sedi e unità locali attive (n.7.562, -7,2% rispetto al 2012), calo in atto da diversi anni. La Produzione Lorda Vendibile provinciale, pari a 618 milioni di euro nel 2013, rispetto all anno precedente ha evidenziato un calo complessivo del -1,1%; criticità nei comparti delle coltivazioni erbacee, per effetto della contrazione delle quantità prodotte di cereali e orticole. Stabilità in quello delle coltivazioni arboree, ma i livelli produttivi si sono ridotti negli ultimi anni; stabile anche il comparto zootecnico, in aumento la PLV dell avicolo. Per l industria manifatturiera, che conta sedi e unità locali attive (-1,6% rispetto al 2012), gli indicatori, nel 2013, sono in ripresa con riferimento alle imprese più strutturate. Il saldo annuale è rimasto negativo, a causa dell andamento dei primi 3 trimestri, tuttavia nel IV trimestre le imprese hanno manifestato segni di ripresa. Le previsioni per il primo trimestre 2014 sono migliori dell anno scorso. Rispetto al 2012, in cui tutti i settori avevano manifestato una decrescita, nel 2013 la maggioranza dei comparti mostra una riduzione del calo o un ritorno alla crescita. Andamento negativo per l edilizia, dove continuano a calare sedi e unità locali attive (6.673, -4,1% rispetto al 2012) e in cui è in forte diminuzione l occupazione, la domanda è stagnante e il volume d affari in ulteriore rallentamento (-6%). Dai dati delle Casse Edili risulta, fra gli altri cali, una flessione delle ore lavorate: -8,8%. Un altro anno molto difficile anche per il commercio, (le sedi e unità locali attive sono , +0,2% rispetto al 2012) comparto che soffre per il protrarsi del calo dei consumi, per le difficoltà operative, per la caduta generalizzata della redditività che sta compromettendo la stessa base imprenditoriale -, per la stretta creditizia e per i problemi di liquidità. A livello provinciale, nel IV trimestre 2013, le vendite sono in calo del 4,2% (-7,6% nella piccola distribuzione). Difficoltà anche per la GDO, seppure in misura minore. Il movimento commerciale con l estero nel 2013 ha fatto rilevare, rispetto al 2012, un aumento delle esportazioni pari al +5,9% (Emilia-Romagna +2,6% e Italia -0,1%). Le importazioni sono cresciute a livello provinciale e regionale: +2,5% in provincia, +0,9% in Emilia-Romagna; sono calate in Italia: -5,5%. Macchinari e apparecchi meccanici, metalli e prodotti in metallo, calzature, prodotti dell agricoltura e prodotti alimentari sono i più esportati, mentre le principali destinazioni sono l Unione Europea, l Europa extra UE e l Asia Orientale; apertura crescente verso i mercati extra europei. Sostanziale tenuta per la stagione turistica, con arrivi stabili e presenze in leggera diminuzione (rispettivamente 0% e -0,9%); flessione delle presenze di italiani (-0,7%) e stranieri (-1,6%). Stabile il flusso nel comparto marittimo, positivo l andamento turistico nelle località del Parco delle Foreste Casentinesi. Trasporti in forte discesa: calano sedi e unità locali attive di Trasporto e magazzinaggio (-1,5%), di Trasporto di merci su strada (-2%). Numerose le criticità specifiche, tra cui concorrenza sleale che spesso costringe a prestare servizi sottocosto, aumento dell indebitamento e delle sofferenze, problemi di liquidità operativa, difficoltà nell incasso dei crediti. Riguardo al credito prosegue il ridimensionamento strutturale del settore: -4,9% sportelli bancari (anche se la densità degli sportelli è più elevata rispetto agli altri livelli territoriali: 85 ogni abitanti, per Forlì-Cesena, 77 per Emilia-Romagna, 54 per Italia). La raccolta bancaria è in crescita, +5,2%, il rapporto depositi per abitante è di euro, contro i dell Emilia-Romagna, in linea però con l Italia, euro Nell artigianato, le sedi e unità locali attive (14.049) risultano in calo (-2,9%) al 31/12/2013, rispetto ad analogo periodo Quasi tutti i settori del sistema artigianale soffrono, in particolare si aggravano le problematiche in edilizia e trasporti; difficoltà, in generale, per le imprese che lavorano in conto terzi. Pressione fiscale, crisi di liquidità e burocrazia sono elementi di criticità. Si riscontra, come già negli anni passati, una buona capacità di reazione da parte della cooperazione (537 imprese attive, -1,1% rispetto al 2012) e tenuta dei livelli occupazionali. La crisi si è manifestata anche nel settore, che però ha continuato a far leva sui propri fattori distintivi, come lo spirito solidaristico. Le criticità maggiori si riscontrano nelle aree cultura, servizi, sociale, edilizia, autotrasporti. Le cooperative sociali sono 94, come nel 2012; esse, pur attraversando una difficile fase di consolidamento, rappresentano un punto di riferimento per il welfare locale. Il tasso di disoccupazione è invece pari a 6%, tasso inferiore rispetto alla media regionale (8,5%), e a quello nazionale (12,2%). Da notare che prosegue l aumento sostenuto degli iscritti ai Centri per l Impiego (+12,5%), rispetto al Riguardo alle misure di integrazione salariale, la CIG ordinaria è in flessione del 16,9%, quella straordinaria in aumento del +19,7%, quella in deroga del 65,2%. Attenzione!! Conoscere il mercato del lavoro del territorio dove si sta cercando lavoro è fondamentale per capire e comprendere i settori con maggiori possibilità di sviluppo e i profili professionali potenzialmente ricercati dalle aziende. Spesso chi si approccia alla ricerca lavoro non sa nulla degli andamenti economici dei settori produttivi del territorio oppure elabora valutazioni che non corrispondono alla realtà: ad esempio cercare un lavoro generico in fabbrica in contesti come la Provincia di FC dove l'85% delle aziende ha meno di 15 dipendenti... Info Web: istat.it fc.camcom.it

34 > I contratti di lavoro Conoscere le tipologie contrattuali e gli aspetti normativi di base dei vari rapporti di lavoro, permette di poter fare una valutazione più attenta e precisa delle condizioni economiche e contrattuali che possono esserci sottoposte in sede di colloquio di selezione; alcuni approfondimenti sui contratti di lavoro si possono trovare all interno di alcuni siti internet specifici oppure presso le Aree Informative dei Centro per l Impiego della Provincia di FC. Per consulenze specifiche contrattuali sui rapporti di lavoro è possibile rivolgersi a sindacati, consulenti del lavoro, commercialisti. Di seguito, alcune informazioni sulle principali tipologie contrattuali previste dal nostro ordinamento: Contratto di lavoro a Tempo Determinato In Italia il contratto di lavoro considerato forma comune di rapporto di lavoro è quello subordinato a tempo indeterminato. Tuttavia, in alcune occasioni stabilite dalla legge, tale contratto può essere a termine, cioè avere una durata prestabilita. Al di là della durata del rapporto, i lavoratori con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e quelli con contratto di lavoro a termine hanno diritto allo stesso trattamento, stabilito dai contratti collettivi nazionali, per quanto riguarda retribuzione, orario di lavoro, ferie e permessi. E' il contratto di lavoro che prevede un termine finale, una durata prestabilita. Può essere concluso tra un datore di lavoro o utilizzatore e un lavoratore per lo svolgimento di qualunque tipo di mansione, per una durata massima di 36 mesi. Il termine finale del contratto può essere prorogato, per un massimo di 5 volte, quando il contratto iniziale ha una durata inferiore a tre anni e con il consenso del lavoratore. Le proroghe sono ammesse se si riferiscono alla stessa attività lavorativa per la quale era stato stipulato il contratto iniziale. In tal caso, la durata complessiva del rapporto di lavoro (durata iniziale + proroghe) non può superare i 3 anni. Qualora il rapporto di lavoro abbia complessivamente superato i 36 mesi, comprensivi di proroghe e rinnovi, indipendentemente dai periodi di interruzione che intercorrono tra un contratto e l'altro, il rapporto di lavoro si considera a tempo indeterminato a partire dalla scadenza dell'ultimo termine. Eccezioni: anche se complessivamente il rapporto di lavoro ha superato i 36 mesi, un successivo contratto a termine può essere concluso per una sola volta, a condizione che la stipula avvenga presso la Direzione Provinciale del lavoro con l'assistenza di un rappresentante sindacale; il limite dei 36 mesi non si applica nei confronti delle attività stagionali; diverse disposizioni di contratti collettivi stipulati a livello nazionale, territoriale o aziendale. È sempre consentita l'assunzione a termine dei dirigenti, purché la durata del contratto non sia superiore a 5 anni. Casi particolari si rilevano inoltre nel settore del trasporto aereo dove sono ammessi contratti a termine di durata complessiva non superiore a 6 mesi nei periodi compresi tra aprile e ottobre di ogni anno, nonché contratti a termine di durata non superiore a 4 mesi per periodi diversamente distribuiti. Se il lavoratore viene riassunto con contratto a termine entro 10 o 20 giorni dalla scadenza, a seconda che il primo contratto fosse di durata rispettivamente inferiore o superiore a 6 mesi, il secondo contratto viene considerato a tempo indeterminato. Se invece il lavoratore viene riassunto con contratto a termine immediatamente dopo la scadenza del primo contratto, in modo che tra il primo e il secondo contratto non vi sia alcuna soluzione di continuità, il rapporto di lavoro si considera a tempo indeterminato fin dalla data della stipulazione del primo contratto. Se il rapporto di lavoro prosegue dopo la scadenza del termine inizialmente fissato o successivamente prorogato, il datore di lavoro deve corrispondere al lavoratore una maggiorazione della retribuzione complessiva pari al 20% fino 33

35 al decimo giorno successivo alla scadenza, e pari al 40% per ogni giorno ulteriore. E' previsto un termine massimo per la prosecuzione oltre la scadenza, termine pari a 30 giorni, se il contratto a termine aveva una durata inferiore a 6 mesi, e a 50 giorni negli altri casi. Se il rapporto di lavoro prosegue oltre i suddetti termini, il contratto deve essere considerato a tempo indeterminato a partire dalla scadenza dei termini. Al di là del termine finale, il lavoratore a tempo determinato ha diritto allo stesso trattamento dei lavoratori assunti a tempo indeterminato che svolgano la stessa attività, o che abbiano lo stesso inquadramento contrattuale. In particolare, al lavoratore a termine spettano le ferie, la gratifica natalizia, la tredicesima mensilità, il trattamento di fine rapporto e ogni altro trattamento in atto nell'impresa, a meno che non sia obiettivamente incompatibile con la natura del contratto a tempo determinato. Il lavoratore assunto a termine ha inoltre diritto a ricevere una formazione specifica in materia di sicurezza per l'esercizio delle mansioni per le quali è stato assunto (principio di non discriminazione). I lavoratori a termine hanno lo stesso trattamento previdenziale e gli stessi diritti in caso di malattia, maternità, infortuni, rispetto ai lavoratori a tempo indeterminato. A decorrere dal 2013, ai contratti a termine è applicata l'aliquota contributiva aggiuntiva dell'1,4%, salvo specifiche eccezioni. Il numero complessivo di rapporti di lavoro a termine costituiti da ciascun datore di lavoro non può eccedere il 20% dell'organico complessivo, salvo specifiche eccezioni. Per le imprese che occupano fino a cinque dipendenti è sempre possibile stipulare un contratto di lavoro a tempo determinato. L'apposizione del termine deve risultare da atto scritto; in mancanza, il contratto si considera a tempo indeterminato. Una copia dell'atto scritto deve essere consegnata al lavoratore entro cinque giorni dall'inizio del rapporto di lavoro. La forma scritta non è richiesta quando la durata del rapporto di lavoro non supera 12 giorni. Il lavoratore che abbia prestato attività lavorativa a termine presso la stessa azienda per un periodo superiore ai 6 mesi, ha diritto di precendenza nelle assunzioni a tempo indeterminato per mansioni equivalenti, effettuate dal datore di lavoro entro i 12 mesi successivi. Il lavoratore assunto a termine per lo svolgimento di attività stagionali ha diritto di precedenza fatte salve diverse disposizioni dei contratti collettivi stipulati a livello nazionale, territoriale o aziendale, nelle assunzioni a termine per le medesime attività stagionali. In entrambi i casi, il diritto di precedenza può essere esercitato a condizione che il lavoratore manifesti la propria volontà al datore di lavoro rispettivamente entro 6 mesi o 3 mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro. Il diritto di precedenza si estingue entro un anno dalla data di cessazione del rapporto di lavoro. Il lavoratore assunto a tempo determinato non può essere licenziato prima della scadenza del termine se non per giusta causa, cioè per un fatto talmente grave da non consentire la prosecuzione, neppure provvisoria, del rapporto di lavoro. Non è possibile, in altre parole, il licenziamento per giustificato motivo, sia soggettivo che oggettivo (ad esempio per riduzione dell'attività dell'impresa). Il licenziamento intimato senza giusta causa prima della scadenza del termine comporta il diritto del lavoratore al risarcimento del danno, pari a tutte le retribuzioni che sarebbero spettate al lavoratore fino alla scadenza inizialmente prevista, dedotto quanto eventualmente percepito dal lavoratore lavorando presso un altro datore di lavoro nel periodo considerato. Contratto di lavoro a Tempo Parziale Il contratto di lavoro a tempo parziale (part-time) è un contratto di lavoro subordinato che può essere a tempo indeterminato o determinato. La sua specificità consiste nell avere un orario, stabilito da un contratto individuale, che risulta inferiore a quello normale, ossia rispetto a quello a tempo pieno (full-time). Il part-time può essere: orizzontale (si lavora tutti i giorni ma con un orario ridotto); 34

36 verticale (si lavora l intera giornata ma solo in alcuni giorni della settimana o periodi prefissati del mese o dell anno); misto (tra le due modalità orizzontale e verticale). Chi lavora part-time ha diritto allo stesso trattamento dei lavoratori assunti a tempo pieno. Per quanto riguarda la retribuzione, ha diritto alla stessa paga oraria del lavoratore full time, ma la sua retribuzione complessiva - compreso il trattamento economico per malattia, infortunio e maternità - è calcolata in proporzione al numero di ore lavorate. In caso di nuove assunzioni a tempo pieno da parte dell azienda, il lavoratore part-time ha diritto di precedenza nel passaggio del proprio rapporto a full-time se queste assunzioni riguardano profili con le sue stesse mansioni o se l inserimento è previsto in unità produttive che si trovano nello stesso comune in cui è assunto. Per quanto concerne la flessibilità del lavoro, il datore può chiedere a chi ha un contratto di lavoro part-time di prestare ore di lavoro supplementare, ossia di prolungare il servizio oltre il proprio orario, purché entro i limiti dell orario del tempo pieno. Inoltre, i contratti part-time possono avere clausole elastiche (che consentono la variazione della distribuzione dell orario) e flessibili (che consentono di variare in aumento la durata della prestazione lavorativa). Con l entrata in vigore della legge 92/2012, la contrattazione collettiva nazionale potrà prevedere la possibilità (e le relative modalità) per il lavoratore di eliminare o modificare le clausole elastiche e flessibili del proprio contratto. Con la riforma è prevista una lista di casi in cui il lavoratore ha diritto, senza necessaria previsione della contrattazione collettiva, di revocare il consenso già manifestato ad una clausola elastica: se il lavoratore soffre di patologie oncologiche o se ne sono affetti il coniuge, i figli o i genitori; se convive con figli sotto i 13 anni o con familiari portatori di handicap; se è uno studente. Il contratto part-time può essere stipulato da tutti i lavoratori che hanno un contratto di tipo subordinato. In particolare, un lavoratore che sia affetto da patologie oncologiche ha il diritto di trasformare il proprio rapporto di lavoro da full-time a part-time. Inoltre, ha la priorità a fare questo passaggio il lavoratore che: deve assistere coniuge, figli o genitori affetti da patologie oncologiche; deve assistere una persona convivente con invalidità al 100% e che necessita assistenza continua; ha un figlio convivente di meno di 13 anni o portatore di handicap. I dipendenti a tempo pieno di un azienda hanno comunque diritto ad essere informati se si prevede di procedere ad assunzioni a tempo parziale, per poter presentare la propria domanda di trasformazione, e in nessun caso il datore di lavoro può trasformare un contratto da full-time a part-time, o viceversa senza il consenso del lavoratore. Un lavoratore può avere più rapporti di lavoro part-time contemporaneamente. In caso di più contratti, il lavoratore deve comunicare ai datori di lavoro per quante ore può prestare la propria attività, tenendo conto dei limiti del riposo giornaliero (11 ore nelle 24). Il contratto deve essere stipulato in forma scritta e oltre a contenere le indicazioni previste per tutti i contratti di lavoro subordinato - deve indicare precisamente la durata della prestazione lavorativa e dell orario di lavoro, con riferimento al giorno, alla settimana, al mese e all anno in cui il lavoratore deve prestare servizio. Il contratto a tempo parziale può essere a tempo determinato o indeterminato. Non esistono regole sulla sua durata, che è specificata in ciascun contratto individuale. Essendo il part-time un contratto che può essere sia a tempo indeterminato che a tempo determinato, il termine è quello stabilito da ciascun contratto individuale. Il datore di lavoro non può decidere di ridurre a part-time l'orario di lavoro di un lavoratore senza concordarlo con lui: la trasformazione del rapporto da full-time a part-time è ammessa solo se c è accordo tra le parti e deve essere stabilita in un apposito atto scritto. 35

37 Nel caso in cui nel contratto manchi l indicazione scritta della durata della prestazione lavorativa, il lavoratore può chiedere che il rapporto di lavoro venga riconosciuto come a tempo pieno. Se manca, invece, l indicazione della collocazione temporale, il lavoratore può rivolgersi all autorità giudiziaria perché questa venga determinata. Chi lavora part-time ha diritto allo stesso trattamento previdenziale dei lavoratori assunti a tempo pieno, con l applicazione delle medesime aliquote contributive. In particolare, ai lavoratori part-time si applicano le stesse aliquote in vigore per la generalità dei lavoratori dipendenti, ma i criteri di determinazione del minimale contributivo sono specifici, in quanto lo stesso, calcolato su base oraria, deve essere riproporzionato. Lavoro Somministrato (Agenzie di Somministrazione) La somministrazione di manodopera permette ad un impresa (utilizzatore) di rivolgersi ad un soggetto autorizzato, come le agenzie di somministrazione lavoro (somministratore), al fine di utilizzare personale non assunto direttamente, ma dipendente da quest ultimo. Questa tipologia di rapporto prevede quindi due contratti: un contratto di somministrazione, di natura commerciale, tra l'utilizzatore e il somministratore; un contratto di lavoro tra il somministratore e il lavoratore. Entrambi i contratti possono essere sia a tempo indeterminato che a tempo determinato. Nel primo caso, il contratto è soggetto alla disciplina generale dei rapporti di lavoro prevista dal codice civile e dalle leggi speciali. Nel secondo caso, si applicano le regole del contratto a termine, escluse le disposizioni in materia di riassunzione, diritto di precedenza, successione dei contratti e durata complessiva. Se svolgono le stesse mansioni, i lavoratori dipendenti dal somministratore hanno diritto allo stesso trattamento economico e normativo dei dipendenti di pari livello dell'azienda in cui prestano servizio. Se un lavoratore con contratto di somministrazione a tempo indeterminato resta inattivo per un certo periodo, cioè non lavora presso un utilizzatore, il somministratore deve corrispondergli un'indennità, detta indennità di disponibilità. La quota è stabilita dal contratto collettivo di riferimento ma non può essere inferiore a 350 euro al mese. Tutte le aziende possono stipulare un contratto come utilizzatori di lavoro somministrato (la pubblica amministrazione solo a tempo determinato) e tutti i lavoratori possono stipulare un contratto di lavoro con un somministratore. Il contratto a tempo determinato può essere attivato per far fronte a esigenze, anche ordinarie dell'utilizzatore, di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo. Il contratto di somministrazione di lavoro a tempo indeterminato è ammesso per le seguenti attività: consulenza e assistenza nel settore informatico; pulizia, custodia e portineria; trasporto di persone e di trasporto e movimentazione di macchinari e merci; gestione di biblioteche, parchi, musei, archivi, magazzini, economato; consulenza direzionale; marketing; avvio e gestione di attività imprenditoriali; costruzioni edilizie all interno degli stabilimenti, installazione e smontaggio di macchinari, edilizia e cantieristica navale; cura e assistenza alla persona e sostegno alla famiglia; tutti gli altri casi previsti dalla contrattazione nazionale, territoriale o aziendale. Non è possibile stipulare il contratto di somministrazione nei seguenti casi: 36 presso unità produttive in cui si sia proceduto, entro i sei mesi precedenti, a

38 licenziamenti collettivi che abbiano riguardato lavoratori adibiti alle stesse mansioni a cui si riferisce il contratto di somministrazione, a meno che sia stipulato per provvedere alla sostituzione di lavoratori assenti; sia concluso con lavoratori in mobilità per una durata non superiore a 12 mesi; abbia una durata iniziale non superiore a 3 mesi; presso unità produttive nelle quali sia attiva una sospensione dei rapporti o una riduzione dell orario, con diritto al trattamento di integrazione salariale; per imprese che non abbiano effettuato la valutazione dei rischi. Con la riforma del mercato del lavoro del 2012, è stata estesa anche ai rapporti di somministrazione lavoro a tempo determinato la possibilità di non indicare la causale nel primo contratto. Inoltre, è stato introdotto un articolato sistema di casi di esenzione dall obbligo di causale (es.: utilizzo di lavoratori svantaggiati, percettori di ammortizzatori sociali da almeno sei mesi e nei casi previsti dalla contrattazione collettiva). Il contratto di somministrazione lavoro a tempo determinato può essere prorogato, con il consenso del lavoratore, per ragioni di carattere oggettivo con un apposito atto scritto. L'utilizzatore è obbligato a pagare al lavoratore stipendio e contributi previdenziali. Se non dovesse versare il dovuto, il lavoratore può richiederlo all'utilizzatore, che è obbligato a corrisponderlo. L Agenzia per il lavoro è tenuta al versamento degli oneri contributivi, previdenziali ed assistenziali previsti dalla legge, salvo poi il rimborso degli stessi da parte dell utilizzatore. In caso di inadempimento da parte del somministratore, l utilizzatore è obbligato a provvedere a garanzia dei crediti del lavoratore e dell ente previdenziale. Contratto Intermittente Il contratto di lavoro intermittente è un contratto con il quale il lavoratore si mette a disposizione del datore di lavoro per svolgere a chiamata (job on call) le proprie prestazioni, che sono quindi a carattere discontinuo o concentrate solo in determinati periodi, nell'arco della settimana, del mese o dell'anno. La prestazione di lavoro non può superare 400 giornate di lavoro in tre anni, il superamento del limite di giornate lavorate ha come conseguenza la trasformazione in rapporto di lavoro a tempo pieno e indeterminato. Sono previste due forme di lavoro intermittente: senza o con obbligo di risposta alla chiamata. Nel secondo caso, il lavoratore ha diritto a una indennità mensile di disponibilità, in aggiunta alla retribuzione maturata per le ore di lavoro effettivamente prestato (20% della retribuzione prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro applicato). Il datore di lavoro, in base a quanto previsto dalla legge 92/2012, è obbligato a comunicare al Ministero del Lavoro di volersi avvalere di questo contratto: questa comunicazione (invio del Modello UNI-Intermittente via all indirizzo di posta elettronica appositamente istituito dal Ministero del Lavoro oppure tramite il servizio informativo sul portale Cliclavoro) deve essere fatta ogni volta che si chiama il lavoratore, sia al momento della stipulazione del contratto sia in fase di esecuzione (gli inadempimenti sono puniti con sanzioni amministrative e pecuniarie). Quando si può adottare Questo tipo di contratto può essere stipulato: con lavoratori di meno di 25 anni o più di 55 anni, anche pensionati (i limiti di età sono stati modificati dalla riforma del lavoro); con lavoratori per i quali è stata individuata l esigenza dai contratti collettivi nazionali; È invece vietato ricorrere al lavoro intermittente: 37 per sostituire lavoratori che esercitano il diritto di sciopero; per svolgere le stesse mansioni di lavoratori che nei sei mesi precedenti siano stato oggetto di licenziamenti collettivi o di una sospensione dei rapporti o di una riduzione dell orario di lavoro; per assumere lavoratori nell ambito delle strutture residenziali-assistenziali per anziani.

39 Contratto individuale Il contratto di lavoro intermittente deve essere stipulato in forma scritta e contenere una serie di elementi: la durata; le ragioni della scelta di questa tipologia di contratto; il luogo; le modalità della disponibilità e il relativo preavviso; il trattamento economico e normativo per la prestazione eseguita; l ammontare dell eventuale indennità di disponibilità; i tempi e le modalità del pagamento; la forma e le modalità della richiesta del datore; eventuali misure di sicurezza specifiche. Durata e possibilità di proroga Il contratto di lavoro intermittente può essere stipulato a tempo determinato o indeterminato. Conclusione del contratto Il contratto di lavoro intermittente (che sia a termine o a tempo indeterminato) è soggetto alle medesime cause di cessazione del rapporto previste per il lavoro subordinato, ossia per accordo delle parti, dimissioni del lavoratore o licenziamento da parte del datore di lavoro in presenza di giusta causa. Controversie Il rifiuto ingiustificato da parte di un lavoratore con obbligo di risposta di rispondere alla chiamata del datore di lavoro può causare la risoluzione del contratto e la restituzione da parte del lavoratore della quota di indennità di disponibilità ricevuta dopo il rifiuto, oltre che la richiesta di risarcimento del danno (nella misura stabilita dai contratti nazionali o dal contratto individuale) Aspetti previdenziali I lavoratori con contratto a chiamata hanno lo stesso trattamento previdenziale dei lavoratori subordinati. I contributi sono calcolati sulla retribuzione e sull ammontare dell indennità di disponibilità. Per quanto riguarda l indennità di maternità e malattia, i contratti di lavoro intermittente senza o con obbligo di risposta alla chiamata presentano delle differenze: chi ha un contratto che non prevede la garanzia di disponibilità, fino a quando non risponde alla chiamata, che comunque rimane facoltativa, non ha diritto a prestazioni di malattia e maternità; chi ha un contratto con obbligo di risposta alla chiamata, ha sempre diritto all indennità di malattia e maternità, sia nel periodo di disponibilità, sia nel periodo di attività (cambia solo il parametro retributivo). Se il lavoratore non può rispondere alla chiamata a causa di una malattia o di un altro evento, deve informare tempestivamente il datore di lavoro, altrimenti perde il diritto all indennità di disponibilità per 15 giorni. Lavoro a Domicilio Il lavoro a domicilio consiste nell eseguire nel proprio domicilio o in un locale di cui si abbia disponibilità lavoro retribuito per conto di un imprenditore. Si tratta di una particolare tipologia di contratto, cosiddetto decentrato, caratterizzato dal fatto che la prestazione viene eseguita fuori dai locali dell azienda. Il lavoratore a domicilio ha un vincolo di subordinazione attenuata nei confronti del datore di lavoro e presta la sua opera con queste caratteristiche: esegue il lavoro personalmente o eventualmente con l'aiuto di membri della propria 38

40 famiglia, ma non servendosi di manodopera salariata o di apprendisti; rispetta le direttive dell'imprenditore sulle modalità di esecuzione, le caratteristiche e i requisiti del lavoro da svolgere; può utilizzare materie prime e attrezzature proprie o dell imprenditore, anche se fornite per il tramite di terzi. Il lavoratore a domicilio ha nei confronti del datore di lavoro l obbligo di prestare la sua attività con diligenza, custodire il segreto sui modelli del lavoro affidatogli e rispettare le istruzioni ricevute per l'esecuzione del lavoro. Non può inoltre eseguire lavoro in concorrenza con l'imprenditore quando questi gli affida in modo continuativo una quantità di lavoro sufficiente a coprire un normale orario di lavoro. Il lavoratore a domicilio non viene retribuito in base alle ore lavorate ma in proporzione alla quantità di prodotto reso, in base alle tariffe di cottimo pieno previste dai contratti collettivi nazionali della categoria di riferimento. Se i CCNL non la contemplano, la tariffa viene determinata da un apposita commissione regionale (composta da membri in rappresentanza dei lavoratori e dei datori di lavoro e presieduta dal direttore della Direzione regionale del lavoro) o, qualora questa non provveda, dalla Direzione regionale del lavoro. Vista la particolarità di questo rapporto di lavoro, ad esso non si applica la disciplina dell orario di lavoro per quanto riguarda l orario normale e la durata massima, il lavoro straordinario, il riposo giornaliero, le pause e il lavoro notturno. Anche per quanto riguarda le ferie e le festività, normalmente non vengono applicate le norme dei lavoratori subordinati. I CCNL di categoria, però, prevedono per i lavoratori a domicilio una maggiorazione retributiva, che vale come indennità sostitutiva per il lavoro festivo, le ferie, la gratifica natalizia e il trattamento di fine rapporto. Al lavoratore a domicilio spetta, inoltre, un rimborso spese per l'uso di macchine, locali, energia ed accessori. Questa tipologia di lavoro si può applicare in tutti i casi in cui il ciclo di produzione preveda una o più fasi del processo scorporabili e realizzabili al di fuori dell azienda. Nella pratica, viene essenzialmente utilizzato nel settore manifatturiero. La legge non consente l utilizzo di questo contratto di lavoro nei seguenti casi: quando l attività comporta l uso di sostanze o materiali nocivi o pericolosi per la salute o la incolumità del lavoratore e dei suoi familiari; quando l azienda ha provveduto nell ultimo anno a licenziamenti o sospensioni per programmi di ristrutturazione, riorganizzazione o conversione aziendale; È infine vietato per i committenti avvalersi dell'opera di mediatori o intermediari. I lavoratori a domicilio sono tenuti all iscrizione in un apposito registro presso le Direzioni Provinciali del Lavoro, ai quali, come d ordinario, dovrà essere comunicata l assunzione da parte del datore di lavoro. Devono essere iscritti nel Libro Unico del Lavoro, il quale deve riportare: nominativo del lavoratore e suo domicilio; data e ora di consegna del lavoro affidato dall'imprenditore; descrizione del lavoro da eseguire (quantità e qualità); quantità e della qualità dei materiali consegnati; misura della retribuzione, dell'ammontare delle eventuali anticipazioni, data e ora della riconsegna del lavoro eseguito; quantità e qualità di esso e degli altri materiali eventualmente restituiti; indicazione della retribuzione corrisposta. Per i lavoratori a domicilio vale l intero sistema di assicurazioni obbligatorie valido per i lavoratori dipendenti (trattamenti pensionistici, malattia, infortuni e malattie professionali, congedi matrimoniali, assegni familiari, disoccupazione e mobilità, etc.). Fa eccezione la cassa integrazione (ordinaria e straordinaria).i contributi sono calcolati sulle retribuzioni effettivamente percepite. 39

41 Lavoro Ripartito (Job Sharing) Il lavoro ripartito chiamato anche job sharing - è un rapporto di lavoro nel quale sono coinvolte due persone, che condividono la responsabilità di svolgere un unico lavoro. I due lavoratori possono concordare come suddividere tra di loro l attività lavorativa e gestire in autonomia i propri orari. Possono anche decidere insieme, in qualsiasi momento, di cambiare la distribuzione dell orario di lavoro e possono sostituirsi reciprocamente, purché comunichino le modifiche al datore di lavoro con cadenza almeno settimanale. I lavoratori con contratto ripartito hanno diritto allo stesso trattamento economico dei lavoratori di pari livello e mansione, ma la retribuzione è in proporzione al lavoro effettivamente eseguito. Questa tipologia di contratto può essere stipulata da tutti i lavoratori e da tutti i datori di lavoro, tranne che nella pubblica amministrazione. Il contratto di lavoro ripartito deve avere forma scritta e contenere le seguenti indicazioni: la percentuale di lavoro svolto da ciascuno dei due lavoratori e come sarà ripartito nel corso del giorno, della settimana, del mese o dell anno; il luogo di lavoro; il trattamento economico e normativo che spetta a ciascun lavoratore; eventuali misure di sicurezza specifiche. Il rapporto di lavoro può essere stipulato a termine o a tempo indeterminato. Il termine del contratto di lavoro ripartito è quello stabilito da ciascun contratto individuale. La cessazione del rapporto avviene per le stesse cause previste per il lavoro subordinato: accordo tra le parti, dimissioni o licenziamento per giusta causa. Nel caso in cui solo uno dei due lavoratori si dimetta o venga licenziato, il rapporto si estingue anche nei confronti dell altro lavoratore, a meno che le parti non abbiano stabilito diversamente. Il datore di lavoro può, infatti, chiedergli di trasformare il rapporto in un contratto di lavoro subordinato a tempo pieno o part-time. I lavoratori ripartiti sono considerati come lavoratori part-time, ma il calcolo delle prestazioni e dei contributi viene fatto mese per mese e a seconda delle ore effettivamente lavorate. Apprendistato La Regione Emilia-Romagna promuove il contratto di apprendistato perché offre ai giovani l opportunità di formarsi e di crescere professionalmente. A partire dal 2011, questo contratto è stato riformato da una legge nazionale - il decreto legislativo n. 167 detto Testo unico dell apprendistato - e da successivi provvedimenti nazionali e regionali. Il Testo unico ha abrogato tutte le norme preesistenti e ha definito un nuovo apprendistato, articolato in tre tipologie: apprendistato per la qualifica e il diploma professionale apprendistato professionalizzante o di mestiere apprendistato di alta formazione e ricerca Il Testo unico ha affidato alle Regioni la competenza di stabilire come deve svolgersi la formazione degli apprendisti, in modo coerente con le strategie regionali e con il contesto economico e produttivo di ciascun territorio. La Regione Emilia-Romagna, in attuazione della legge nazionale: 40 ha definito, sia per l apprendistato per la qualifica che per l apprendistato professionalizzante, i contenuti dei percorsi formativi, la loro articolazione, le

42 metodologie didattiche e la modalità di coinvolgimento delle imprese. In particolare, ha stabilito che i profili formativi dell'apprendistato per la qualifica corrispondono alle qualifiche professionali regionali conseguibili nel sistema di Istruzione e Formazione Professionale ha formalizzato gli accordi con le istituzioni scolastiche e formative per l apprendistato per la qualifica e per l apprendistato professionalizzante ha stipulato protocolli d intesa con istituzioni universitarie e di ricerca per l offerta formativa del contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca. Agli apprendisti e alle imprese la Regione offre: supporto nella progettazione personalizzata del percorso formativo definito dalla Regione Emilia-Romagna, un offerta formativa centrata sull apprendista e finalizzata a sviluppare competenze utili all occupazione e alla crescita, sostegno economico per la formazione. Info: Contratto a Progetto Aspetti normativi e contrattuali: Il contratto a progetto è una forma di lavoro autonomo in cui il lavoratore collabora con un committente ed è incaricato di svolgere per conto di esso uno specifico progetto. Questo tipo di contratto non può prevedere l'esecuzione di compiti meramente esecutivi e ripetitivi.il lavoratore a progetto gestisce il proprio lavoro in modo autonomo in base al risultato che deve raggiungere, senza un orario prefissato (ma il contratto individuale può prevedere una regolamentazione su questo tema) e coordinandosi con l organizzazione del proprio committente, pur senza subirne il potere direttivo e disciplinare. A differenza del lavoratore autonomo vero e proprio, però, non affronta un rischio economico e non deve avere a disposizione gli stessi mezzi e la stessa organizzazione che mette in campo chi ha avviato un impresa propria. Se nello svolgimento del progetto il lavoratore produce un invenzione, ha diritto al riconoscimento della paternità. Ai collaboratori a progetto deve essere garantita una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del lavoro eseguito. La legge 92/2012 ha aggiunto un ulteriore criterio per stabilire il corrispettivo dei lavoratori a progetto: non può essere inferiore ai minimi stabiliti per ciascun settore di attività dai contratti collettivi nazionali. In assenza di una contrattazione specifica, la retribuzione deve rispettare i minimi previsti dai contratti di categoria applicati, nel settore di riferimento, per le figure professionali con competenze ed esperienze analoghe a quelle del collaboratore a progetto. Quando si può adottare: La legge stabilisce che i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa devono essere riconducibili a uno o più progetti specifici determinati dal committente e gestiti autonomamente dal collaboratore in funzione del risultato, nel rispetto del coordinamento con l organizzazione del committente e indipendentemente dal tempo impiegato per l esecuzione dell attività lavorativa. I rapporti di lavoro delle seguenti categorie non possono essere a progetto: agenti e rappresentanti di commercio; professioni intellettuali per cui sono previsti appositi albi professionali; collaboratori della Pubblica Amministrazione; pensionati; componenti degli organi di amministrazione e controllo delle società e i partecipanti a collegi e commissioni; persone che prestano servizio per associazioni e società sportive dilettantistiche; persone che prestano occasionalmente - ossia per non più di 30 giorni all anno - servizio allo stesso committente, percependo un compenso inferiore a euro. 41

43 Per tutti costoro, si prevede vengano previsti rapporti di collaborazione coordinata o continuativa. Chi ha un contratto a progetto con un committente, può avere contemporaneamente altri contratti di collaborazione con datori di lavoro diversi, a meno che il contratto individuale stabilisca un esclusiva e comunque mai con aziende in concorrenza tra loro. In caso di più contratti, il lavoratore non può diffondere notizie riservate e non deve danneggiare l attività di nessuno dei propri committenti. Contratto individuale: Il contratto a progetto, per essere valido, deve essere stipulato in forma scritta. Nel contratto devono essere specificati: la durata; il contenuto del progetto che lo caratterizza; il risultato finale che si intende conseguire attraverso il lavoro a progetto; il compenso e i criteri con cui viene determinato, i tempi, le modalità di pagamento e come avvengono i rimborsi spese; come deve avvenire il coordinamento con il committente; le eventuali misure per la tutela della salute e sicurezza del collaboratore. Durata e possibilità di proroga: Il contratto a progetto può avere una durata determinata, ovvero prefissata, oppure determinabile, vale a dire che si ritiene concluso in corrispondenza con il termine del progetto che viene affidato al lavoratore. La proroga può avvenire solo se l obiettivo progettuale non è stato raggiunto entro il termine stabilito dal contratto. È comunque possibile stipulare più contratti di lavoro a progetto successivi con lo stesso committente, aventi per oggetto un progetto di contenuto analogo o del tutto diverso. Tuttavia ciascun contratto di lavoro - i rinnovi così come i nuovi progetti in cui sia impiegato lo stesso collaboratore - deve presentare autonomamente i requisiti previsti dalla legge. Nel caso in cui, in prossimità della scadenza, il rapporto sia stato sospeso a causa di una malattia o infortunio del lavoratore, il contratto non viene prorogato. Solo in caso di maternità, il rapporto può essere prorogato per 180 giorni, salvo più favorevole disposizione del contratto individuale. Conclusione del contratto: Il contratto a progetto si estingue al momento della realizzazione del progetto stesso, che può avvenire o in corrispondenza di una data di scadenza prefissata (in caso di durata determinata del contratto) o in una data determinata successivamente, in corso d opera, da lavoratore e committente (in caso di contratto con durata determinabile). Entrambe le parti possono recedere dal contratto prima della scadenza, con le modalità e il preavviso previsti dal contratto individuale. La legge 92/2012 di riforma del mercato del lavoro introduce nuove modalità di interruzione del rapporto da parte del committente: sarà possibile licenziare i collaboratori per giusta causa o anche nel caso in cui siano ritenuti professionalmente non idonei ad eseguire il progetto affidato. Controversie: Se un lavoratore è stato assunto con un contratto a progetto ma viene dimostrato che il suo lavoro non corrisponde a uno specifico progetto, la legge può stabilire che il rapporto venga considerato lavoro subordinato a tempo indeterminato sin dalla data della sua costituzione. Ad esempio, le prestazioni elementari, ripetitive e predeterminate, sono considerate difficilmente compatibili con il contratto a progetto e, in caso di controversia, il giudice verificherà se al collaboratore non siano state affidate attività generiche, che non hanno nulla a che vedere con il progetto previsto dal contratto. La proroga ingiustificata e il rinnovo per un progetto identico non sono possibili e possono determinare l irregolarità del contratto. Aspetti previdenziali Per quanto riguarda la previdenza, i collaboratori a progetto devono iscriversi all apposita gestione separata presso l INPS. Possono farlo online quando firmano il primo rapporto di collaborazione. Alla denuncia e al versamento dei contributi provvederà direttamente il committente. In caso di malattia e infortunio sul lavoro, il contratto e i relativi pagamenti vengono temporaneamente sospesi, ma il rapporto non si estingue. Il committente può recedere dal contratto solo se la sospensione si protrae per più di un sesto della durata totale del 42

44 contratto oppure per più di 30 giorni, per i contratti di durata determinabile. In caso di gravidanza, invece, la legge prevede che la durata del rapporto di lavoro venga sì sospesa, ma anche prorogata per un periodo di 180 giorni. Con la legge n. 296 del 2006 sono state introdotte alcune misure di maggiore tutela per i lavoratori parasubordinati in caso di malattia, ossia l introduzione dell indennità per malattia con decorso domiciliare, e di maternità, vale a dire tutela della maternità a rischio. La legge 92/2012 prevede l istituzione di un contributo una tantum, da liquidarsi in un unica soluzione, per i collaboratori a progetto che si trovano in condizione di disoccupazione. Per accedere al sussidio sarà necessario. avere conseguito l anno precedente un reddito lordo complessivo soggetto a imposizione fiscale non superiore al limite di 20 mila euro; aver operato nell anno precedente in regime di monocommittenza; aver avuto un periodo di disoccupazione ininterrotta di almeno due mesi nell anno precedente. Inoltre, devono risultare accreditate nel anno precedente almeno quattro mensilità e una mensilità nell anno di riferimento presso la gestione separata dell INPS. Lavoro Autonomo Occasionale La prestazione occasionale di lavoro autonomo, detta anche collaborazione autonoma occasionale o mini co.co.co., è un rapporto di collaborazione non subordinata e saltuaria, svolta dal lavoratore in modo non vincolato per un committente. Per rientrare in questa tipologia, il rapporto del lavoratore con il committente non deve durare più di trenta giorni nel corso dell anno e la retribuzione non deve superare i euro. Il lavoratore occasionale deve poter svolgere la sua attività autonomamente, senza un orario prefissato e il suo lavoro non può essere inserito all interno del normale ciclo produttivo dell azienda, ma solo di supporto al raggiungimento di obiettivi contingenti. I contratti di lavoro occasionale possono essere applicati a qualsiasi tipologia di attività lavorativa ma non possono essere stipulati con: i professionisti intellettuali iscritti agli albi; chi collabora in modo continuativo con associazioni o società sportive riconosciute dal CONI; i dipendenti di pubbliche amministrazioni; i componenti degli organi di amministrazione e controllo delle società; i partecipanti a collegi e commissioni. Il lavoratore può avere nel corso dell anno più prestazioni occasionali con lo stesso o con diversi committenti. In caso di collaborazioni occasionali, ossia di prestazioni che in un anno non superano i 30 giorni e i euro, non è obbligatorio versare i contributi all INPS. Se invece si perdono i requisiti della collaborazione occasionale, cioè se sommando tutte le prestazioni fatte in un anno, anche con datori di lavoro diversi, risulta che si ha lavorato per più di 30 giorni e percepito più di euro, è obbligatorio iscriversi alla gestione separata dell INPS e pagare i relativi contributi. Chi si è già iscritto alla gestione separata non deve iscriversi nuovamente nel momento in cui cambia committente. Lo deve fare solo se intraprende un'attività di lavoro autonomo in qualità di professionista. Il lavoratore autonomo occasionale ha diritto all assegno per il nucleo familiare secondo la disciplina prevista per i lavoratori iscritti alla gestione separata all INPS (se il reddito annuale supera i 5000 euro) e alle prestazioni di malattia e maternità. Lavoro Occasionale Accessorio Aspetti normativi e contrattuali Il lavoro accessorio è un tipo di prestazione occasionale rivolta a una particolare categoria di persone: chi è a rischio di esclusione sociale o, comunque, non è ancora entrato nel mercato del lavoro oppure è in procinto di uscirne. Come per le normali prestazioni occasionali, con il lavoro 43

45 accessorio non possono essere percepiti compensi superiori ai euro in un anno con riguardo alla totalità dei committenti. La legge 92/2012 aggiunge a questo limite la soglia di euro per il compenso che si può percepire in un anno da uno stesso committente (imprenditori commerciali e professionisti) elevata a 3000 euro per i lavoratori titoli di prestazioni integrative e di sostegno al reddito (indennità di mobilità, cassa integrazione guadagni, ASPI. La retribuzione per il lavoro accessorio è concordata tra le parti e il pagamento avviene per mezzo di appositi buoni lavoro (o voucher), che il lavoratore può convertire in denaro recandosi agli sportelli dell ufficio postale. Quando si può adottare Il lavoro accessorio può essere svolto in tutti i settori produttivi, comprese le attività agricole stagionali e in favore di piccoli imprenditori agricoli. Possono svolgerlo tutti i lavoratori, ad eccezione del settore agricolo, in cui il lavoro accessorio può essere svolto solo da: giovani con meno di 25 anni iscritti ad un corso di studi nel fine settimana, o durante l anno se iscritti all Università (per le attività stagionali); pensionati (per le attività stagionali); lavoratori titolari di prestazioni integrative e di sostegno al reddito (per l'anno 2013). Conclusione del contratto Il rapporto di lavoro occasionale di tipo accessorio termina nel momento previsto dal contratto. Il rapporto può essere sciolto dalle parti liberamente e in qualsiasi momento. In tal caso, è opportuno che chi desidera recedere lo comunichi per iscritto all altra parte. Aspetti previdenziali I prestatori di lavoro occasionale accessorio devono essere iscritti alla gestione separata INPS e godono della copertura INAIL contro gli infortuni e le malattie professionali. Il buono lavoro comprende già i contributi INPS (con aliquota del 13%) e INAIL (7%). I prestatori di lavoro occasionale accessorio non hanno diritto a malattia, maternità, disoccupazione e assegni per il nucleo familiare ma beneficiano delle prestazioni a carico dell INAIL previste per i lavoratori subordinati (indennità giornaliera per inabilità temporanea, rendita per inabilità permanente, ecc ). Associazione in Partecipazione Con il contratto di associazione in partecipazione l imprenditore (associante) attribuisce al lavoratore (associato) una partecipazione agli utili dell azienda, in cambio di un apporto che può essere una prestazione d opera o una prestazione di carattere patrimoniale. Se il contratto non chiarisce la quota di utili che spettano all associato, la si deve calcolare in proporzione all apporto fornito dall associato rispetto al valore dell impresa (un calcolo che si fa sulla base della valutazione del bilancio). L associato ha diritto ad essere informato sull andamento dell azienda, a ricevere un rendiconto periodico della gestione dell impresa o dei singoli affari compiuti. Inoltre, il contratto può determinare quale controllo spetta all associato sull impresa o sullo svolgimento dell affare per cui l associazione è stata contratta. La legge 92/2012 ha stabilito che, quando la partecipazione consiste in una prestazione di lavoro, il numero degli associati non può essere superiore a tre, tranne nei casi in cui gli associati siano legati da rapporto coniugale, di parentela entro il terzo grado o di affinità entro il secondo. Le associazioni in partecipazione certificate non sono interessate dalla norma fino alla loro scadenza naturale. Questo tipo di contratto si adotta quando vi è scambio tra partecipazione al rischio d impresa e il conferimento dell apporto lavorativo dall associato. Il contratto di associazione in partecipazione non richiede la forma scritta. La sussistenza del contratto di associazione in partecipazione può essere provata anche mediante la sottoscrizione di una quota della 44

46 medesima. Il rapporto cessa nei seguenti casi: per lo scadere del termine; per inadempimento contrattuale di una delle parti, a meno che non vi sia risarcimento; per perdite gravi o di entità tali da non consentire la prosecuzione dell esercizio d impresa. Se previsto nel contratto, la cessazione può avvenire anche per giusta causa. La legge prevede che, nel caso i cui manchi un effettiva partecipazione all impresa, l associato ha diritto ai trattamenti contributivi, economici e normativi stabiliti per il lavoro subordinato per le figure corrispondenti nel medesimo settore d attività. La legge 92/2012 ha aggiunto un ulteriore causa che può determinare la ridiscussione del contratto: la mancata consegna all associato del rendiconto sull andamento degli utili dell impresa. Se l associazione in partecipazione avviene con effettivo apporto dell associato, invece, per la giurisprudenza è ammessa la possibilità di pattuire un compenso minimo garantito a favore dello stesso associato. Gli associati in partecipazione che forniscono prestazioni lavorative, se non sono iscritti ad albi professionali e i loro compensi sono qualificati come redditi da lavoro autonomo, hanno l obbligo di iscriversi all INPS presso la gestione separata e versare i contributi previdenziali. L iscrizione, ad onere esclusivo dell associato, va fatta entro 30 giorni dall inizio dell attività lavorativa e le modalità e i termini per il versamento dei contributi sono gli stessi previsti per tutti i collaboratori iscritti alla gestione separata. Gli associati in partecipazione hanno diritto a conseguire il trattamento pensionistico, calcolato esclusivamente in base ai contributi versati. Ai fini dell erogazione dell indennità di maternità e paternità e per l indennità di malattia si applicano i criteri e le modalità previsti per gli altri lavoratori iscritti alla gestione separata. Contratto di Agenzia Con il contratto di agenzia, un soggetto (detto agente ) assume stabilmente - cioè in modo sistematico e continuativo - l incarico di promuovere per conto di un altra parte (detta preponente ) la conclusione di contratti in una zona determinata, per esempio una provincia, una regione o una zona d Italia (es.l Emilia-Romagna, il Nord). Il contratto di agenzia è considerato un contratto di lavoro autonomo (parasubordinato), in quanto l agente organizza l attività con mezzi propri e assumendosi il relativo rischio. L'incarico comprende l'analisi della zona assegnata, l'individuazione dei possibili interessati, la conduzione di trattative, la trasmissione delle proposte e delle controproposte. La conclusione dei contratti è svolta dall agente solo se il contratto è con rappresentanza. Se il contratto è senza rappresentanza, invece, l agente si limita a raccogliere gli ordini della clientela e a trasmetterli al preponente, che procederà alla conclusione dei contratti. Il contratto di agenzia prevede da entrambe le parti l esclusiva: l agente non può avere altri contratti di agenzia con soggetti concorrenti e il preponente non può nominare altri agenti nella stessa zona. La retribuzione degli agenti avviene tramite una provvigione (ossia una percentuale sul valore di ogni affare concluso) o, più raramente, corrisponde a una somma fissa. Il contratto deve essere redatto in forma scritta ai fini della prova, quindi il contratto è valido ed efficace anche se stipulato in forma orale. Può contenere un patto di non concorrenza, che limita la possibilità da parte dell agente di svolgere attività in concorrenza con il preponente per due anni al massimo dopo lo scioglimento del contratto. Il patto può riguardare solo la stessa zona, clientela e tipologia di prodotti per i quali era stato concluso il contratto. Nell esecuzione del suo incarico, l agente deve tutelare gli interessi del proponente e agire con lealtà e buona fede, fornendo a quest ultimo le istruzioni riguardanti le condizioni di mercato nella zona assegnatagli e ogni altra informazione utile e attenendosi anche alle istruzioni 45

47 ricevute; a sua volta, il proponente deve agire con lealtà e buona fede e deve collaborare con l agente affinché questi possa eseguire correttamente il contratto. Il contratto può essere sia a tempo determinato che indeterminato. Se il contratto di agenzia è a tempo indeterminato, ciascuna delle parti può recedere dal contratto dandone preavviso all'altra entro un termine stabilito. Se il recesso è dato dal preponente, il termine non può essere inferiore a: un mese per il primo anno di durata del contratto; due mesi per il secondo anno iniziato; tre mesi per il terzo anno iniziato; quattro mesi per il quarto anno; cinque mesi per il quinto anno; sei mesi per il sesto anno e per tutti gli anni successivi. Se il contratto è a tempo indeterminato, l agente che subisce la cessazione del rapporto ha diritto a un indennità se fino a quel momento ha procurato nuovi clienti e quindi vantaggi - al preponente. Se invece la cessazione avviene per un inadempimento dell agente (giusta causa di recesso), oppure se è l agente a recedere dal contratto, non ha diritto all indennità per la cessazione del rapporto. In quanto intermediari del commercio, gli agenti sono tenuti all iscrizione all INPS nella gestione speciale dei commercianti. Il trattamento pensionistico integrativo di invalidità, vecchiaia e superstiti per gli agenti viene gestito dall ENASARCO. La Partita IVA In questa sezione trovi suggerimenti e informazioni utili se vuoi diventare un lavoratore autonomo tramite l apertura di un partita IVA. Se possiedi già la partita IVA, puoi consultare in queste pagine approfondimenti e aggiornamenti normativi sugli aspetti contabili, fiscali e previdenziali che riguardano i lavoratori autonomi. L IVA è un imposta che viene applicata alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi che vengono effettuate nel territorio dello Stato durante l esercizio d impresa o l esercizio di arti e professioni. La regola generale, in Italia, è che, quando l attività autonoma che un lavoratore esercita assume un carattere di abitualità e professionalità, è necessario che costui apra la partita IVA. L apertura della partita IVA è indispensabile per: i liberi professionisti che svolgono un attività protetta (professioni intellettuali per l esercizio delle quali è necessaria l iscrizione in appositi elenchi o albi, come l avvocato, il commercialista, il notaio, il medico, il geometra, ecc.) o un attività che ha per oggetto una prestazione d opera intellettuale o artistica; gli imprenditori individuali che esercitano un attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni e servizi (questa categoria comprende gli artigiani e i commercianti). Fatta questa premessa, aldilà delle situazioni in cui la scelta di aprire una partita IVA è obbligata, non è facile stabilire in termini assoluti cosa comporta per un lavoratore intraprendere questa strada. La scelta deve essere valutata caso per caso, prendendo in considerazione diversi fattori. Se stai valutando l opportunità e la convenienza economica di aprire una partita IVA, è utile che tu tenga conto di alcuni fattori oggettivi: che reddito annuo prevedi di raggiungere, se hai altre tipologie di reddito, quanti committenti prevedi di avere, se hai intenzione di avere rapporti con paesi esteri (iscrizione VIES), che costi prevedi di sostenere per acquisti o operazioni inerenti la tua attività che siano detraibili/deducibili (es. computer, cancelleria, affitto di un ufficio). Per i titolari di partita IVA, infatti, l'imposta è "neutra", cioè non è né un costo né un ricavo. La liquidazione dell IVA viene fatta compensando l IVA incassata con l'iva che viene pagata sull acquisto di beni o servizi e, pertanto, l'ammontare delle spese deducibili/detraibili è un fattore molto importante. Il numero di committenti è un altro fattore particolarmente rilevante, 46

48 in quanto determina il reale grado di autonomia di un lavoratore. Se lavori per un unico committente, svolgendo l attività presso la sua struttura ed utilizzandone gli strumenti, in condizioni simili a quelle dei lavoratori dipendenti, non sarà facile per te sfruttare l opportunità offerta dalla partita IVA di detrarre/dedurre le spese. Inoltre, se non diversifichi il rischio d impresa, nel caso in cui il tuo unico committente receda dal contratto potresti trovarti senza possibilità di produrre reddito. Se invece hai (o progetti di avere) più committenti e intendi investire sulla promozione della tua attività, la partita IVA può essere utile sia dal punto di vista del riconoscimento della tua professionalità e autonomia, sia da quello della semplicità nell attivazione di nuovi rapporti commerciali. La scelta di aprire una partita IVA è legata, naturalmente, anche a fattori soggettivi, come la tua capacità di gestione e di autopromozione e la consapevolezza di dovere affrontare maggiori responsabilità e adempimenti. Una volta stabilita l effettiva opportunità per te di aprire una partita IVA, è importante che tu valuti anche quali conseguenze comporta fare questo passo. L apertura di una partita IVA, infatti, è solo la prima di una serie di operazioni da fare, che variano a seconda delle caratteristiche dell attività da te esercitata, se sei un professionista, un artista, un lavoratore autonomo, un commerciante o un artigiano. È quindi fondamentale che ti informi preventivamente su quali sono le formalità richieste per esercitare l attività che ti riguarda in termini di adempimenti amministrativi, eventuale obbligo di iscrizione al Registro Imprese presso la Camera di Commercio, eventuali permessi o autorizzazioni comunali e sanitari richiesti, entità dei costi da sostenere durante l anno, previdenza sociale, regime contabile da adottare. La riforma del mercato del lavoro (legge 92/2012) è intervenuta per contrastare il fenomeno del ricorso alle partite IVA per mascherare rapporti che in realtà sono di lavoro parasubordinato. La nuova legge prevede che le prestazioni rese a un committente da un titolare di partita IVA siano da considerarsi rapporti di collaborazione coordinata e continuativa se si verificano almeno due dei tre seguenti presupposti: la collaborazione dura complessivamente più di 8 mesi nell anno solare; i compensi percepiti da quell unico committente superano l 80% dei corrispettivi percepiti dal prestatore nell anno; il prestatore dispone di una postazione di lavoro fissa presso il committente. Si considerano invece genuini, se ci sono gli elementi che caratterizzano il lavoro autonomo, i rapporti di lavoro instaurati con professionisti iscritti a un albo e con lavoratori autonomi con competenze teoriche elevate che percepiscono un reddito superiore a circa euro nel Le nuove disposizioni si applicano ai rapporti instaurati dal 18 luglio 2012, data di entrata in vigore della legge. I rapporti in corso dovranno adeguarsi entro 12 mesi da quella data. Attenzione!! Conoscere le varie tipologie di contratti di lavoro consente di conoscere i propri diritti/doveri rispetto al rapporto di lavoro, oltre a ottenere le informazioni per poter valutare la convenienza o meno nell'accettare un'offerta lavorativa Info Web: (vademecum) dplmodena.it/agevolazioni2.htm - portalecnel.it - nuovoapprendistato.gov.it cgil.it - cisl.it - uil.it ugl.it - tdlnonprofit.org - avvocati24ore.it 47

49 > Le Reti di Relazioni Il Networking Comunicare l'un l'altro, scambiarsi informazioni è natura; tenere conto delle informazioni che ci vengono date è cultura" J.W. Goethe E un attività molto importante per la ricerca del lavoro: si tratta di creare e sviluppare una rete di relazioni con lo scopo di aumentare contatti, conoscere persone che svolgono il lavoro che ci interessa, raccogliere informazioni, per far conoscere il proprio progetto professionale, per scoprire e sfruttare opportunità o crearne di nuove (nello specifico: consultare portali tematici su Internet, Social e Business Media, riviste di settore, frequentare fiere, convegni, incontri relativi ai settori di nostro interesse, iscriversi a newletters, partecipare a forum tematici, fare esperienze formative o di tirocinio formativo, ricercare contatti diretti con possibili datori di lavoro, passaparola con amici e parenti, ecc.). Quanti più contatti significativi si riesce a creare, quante più possibilità si avranno di sviluppare occasioni lavorative. Qui sotto ecco alcuni esempi su come avere informazioni, aumentare i propri contatti e la visibilità del proprio profilo professionale tramite internet e il WEB 2.0: Info Web: Esempi di portali Tematici: lavoricreativi.com - artjob.it Esempi di Social e Business Media: linkedin.com link2me.it labyring.com bloomap.org - xing.com plaxo.com facecv.it - viadeo.com jobmeeting.it facebook.com myspace.com - youtube.com twitjobsearch.com jobstractor.com - facebook.com twitter.com klout.com visualize.me slideshare.com Attenzione!! Aumentare i propri contatti, iscriversi a newsletter, consultare portali tematici di settore, l'uso di social networks, curare e gestire la propria social reputation...sono elementi fondamentali per chi cerca lavoro: molti selezionatori cercano on line e sui social networks informazioni sulle persone candidate alle loro offerte di lavoro... E' possibile richiedere gratuitamente presso l'area Informativa o ricevere via mail la Dispensa dedicata a Internet per la ricerca lavoro 48

50 > Il Curriculum Vitae Comunque ci si sforzi, non si può non comunicare P. Watzlawick Il curriculum vitae è uno strumento indispensabile per chi vuole inserirsi nel mondo del lavoro o per chi intende cambiare la propria occupazione. E il biglietto da visita che descrive a possibili interlocutori il nostro profilo professionale, la nostra formazione e le nostre conoscenze/competenze. Il curriculum vitae può essere utilizzato per diverse finalità: per rispondere ad un annuncio di lavoro comparso al Centro per l Impiego, sulla stampa, su Internet; per fare domanda di lavoro direttamente alle aziende che interessano; per sostenere efficacemente il colloquio di selezione presso un possibile datore di lavoro. Quando si scrive il curriculum è importante tenere presente che prima di raggiungere il nostro obiettivo, firmare un contratto di lavoro, ci sono molti altri passaggi da superare, tutti importanti: infatti, il CV dovrà innanzitutto colpire l attenzione e essere selezionato e preso in considerazione, quindi sarà valutato e, in seguito, se tutto va bene e si è convocati per un colloquio, sarà oggetto principale del colloquio di lavoro. Soltanto superati tutti questi passaggi potrà finalmente esserci offerto un lavoro. L'obiettivo primario di un CV è innanzitutto fare in modo che venga scelto dal possibile datore di lavoro e si venga contattati per un colloquio. Non esiste un modo per fare il CV: molto dipenderà dallo stile personale, dalle capacità grafiche di chi lo scrive, dall uso della formattazione, dalle informazioni che vogliamo far risaltare. Alcune regole generali sono comunque da tenere sempre in considerazione: Chiarezza comunicativa e sintesi: il CV deve essere chiaro e sintetico. E importante dunque porre attenzione agli spazi, al carattere (grassetti, corsivi), ai font, alla grafica generale: il tutto deve essere scritto in modo che immediatamente il selezionatore possa trovare le informazioni che ricerca; Formalità: il CV deve essere formale. E importante evitare di scrivere in prima persona singolare (ho fatto, ho frequentato...), poiché questa modalità in genere allunga il testo e occupa spazio. Può essere più funzionale usare formule come: 2001 Corso di informatica di base frequentato presso l'ente X di Forlì della durata di 30 ore. Rilasciato attestato di frequenza ; Completezza: nel CV non si deve scrivere tutto, ma solo le cose che si reputano importanti rispetto all'offerta o all'azienda per la quale ci si sta candidando; se possibile in forma concisa e senza ripetizioni; Personalizzato e Mirato: questo aspetto è molto importante, anche se spesso viene sottovalutato. Il CV deve sempre essere adattato all'offerta a cui si risponde o all'azienda alla quale ci si rivolge: è necessario quindi ottenere preliminarmente informazioni sull azienda, tramite le proprie conoscenze o visitando un eventuale sito Internet. Sarà così più facile definire il proprio profilo sulle esigenze specifiche di quella azienda e proporsi in maniera più efficace; Le informazioni che si devono inserire nel CV riguardano: Dati anagrafici e personali (Cognome, Nome, Indirizzi, Recapiti Telefonici, e mail, CF) Istruzione e formazione professionale (indicare periodo, nome del Corso, qualifica conseguita, durata, eventuali materie e competenze acquisite, sede si svolgimento di stage) Esperienze lavorative (specificando il nome dall azienda, la durata, le mansioni ricoperte, le competenze acquisite) Conoscenze linguistiche (indicare il livello e/o grado di conoscenza rispetto a comprensione, espressione orale, scrittura) 49

51 Conoscenze Informatiche (indicare i Sistemi Operativi conosciuti e il livello di conoscenza di ogni singolo programma, gestionali aziendali, etc) Competenze trasversali (competenze ralazionali, organizzative, tecniche, artistiche, ecc.) Altre informazioni (servizio civile, interessi, hobbies, etc) Obiettivi professionali (indicare il tipo di lavoro e/o le mansioni per le quali si è disponibili e lavorare) Al fine di facilitare la ricerca di lavoro non solo in Italia, ma in ambito comunitario, la Commissione Europea ha suggerito alcune modalità omogenee di presentazione delle competenze e capacità professionali dei cittadini. Rispetto al CV utilizzato in Italia, il Curriculum vitae europeo mette l'accento su capacità e competenze personali acquisite in qualunque contesto e sulle competenze trasversali. La Lettera di Presentazione Il CV deve sempre essere accompagnato da una lettera di presentazione, che potrà essere diversa a seconda dell utilizzo e del destinatario: - in risposta ad un annuncio: la lettera serve per mettere in relazione l invio del CV con l'annuncio, che può essere comparso sul giornale X, o al centro impiego o all'agenzia Y; in questo caso può essere utile anche introdurre brevemente il proprio profilo o (se si risponde ad un'offerta che non coincide in pieno con il proprio profilo) spiegare il motivo per il quale ci si candida (per es. con la formula: anche se non ho esperienza specifica nel settore, ritengo si essere in grado di... ); - per una candidatura diretta presso un azienda: la lettera di presentazione in questo caso serve per motivare la propria candidatura e proporre il proprio profilo professionale in vista di un eventuale futuro inserimento in azienda. La lettera deve contenere i motivi per quali si sta contattando proprio quell'azienda, anche se non ha fatto espressamente richiesta di personale: la lettera fa da trait d'union fra il CV e l'azienda. ESEMPIO DI LETTERA DI RISPOSTA A INSERZIONE In relazione all annuncio in oggetto, desidero sottoporre alla Vostra cortese attenzione il mio curriculum vitae. Sono particolarmente interessato/a alla posizione da Voi offerta in quanto ritengo di possedere i requisiti necessari. Come risulta dal curriculum vitae allegato, possiedo la laurea in (il diploma di) e una breve ma significativa esperienza nel settore..( possiedo la qualifica di.., ho frequentato uno stage/tirocinio ). Sono una persona precisa affidabile e particolarmente interessata al profilo professionale da Voi richiesto. Sono disponibile a trasferte di lavoro, ad assunzioni temporanee o parttime e ad eventuali corsi di perfezionamento. Sarei lieto di poter sviluppare la mia professionalità entrando a lavorare nella Vostra azienda e spero di avere presto un incontro con Voi per darvi tutte le altre informazioni che possono essere utili a valutare la mia candidatura. Intenderei inoltre precisare che una mia eventuale assunzione potrebbe avvenire avvalendosi degli sgravi contributivi previsti dalla/dal legge/dlgs In attesa di un gentile riscontro, porgo distinti saluti. ESEMPIO DI LETTERA DI PRESENTAZIONE DI AUTOCANDIDATURA: Spett.le Ufficio Personale dell'azienda X, mi chiamo...e desidero sottoporre il mio CV alla vostra cortese attenzione nel caso in cui abbiate necessità in futuro di inserire nella vostra azienda personale con le mie caratteristiche. Come potrà notare dal mio cv allegato, ho maturato esperienza nell'ambito. nel settore..occupandomi di..per questi motivi sarei disponibile a lavorare come (segreteria, addetta alla reception, addetta alla contabilità ecc). Ho buone competenze organizzative e una buona propensione alla collaborazione e al lavoro di gruppo. Sono disponibile inizialmente anche per brevi periodi di tirocinio per adattare le mie competenze al vostro contesto organizzativo..in attesa di un vostro cordiale riscontro, colgo l'occasione per porgere cordiali saluti. Attenzione!! Il Curriculum deve sempre essere mirato e personalizzato!! Evitare di fare fotocopie tutte uguali da spedire ad aziende diverse dove ci si candida per lavori diversi!! Info Web: provincia.fc.it/lavoro (crea il tuo CV) 50

52 ORGANIZZAZIONE Marco Polo descrive un ponte, pietra per pietra. Ma qual è la pietra che sostiene il ponte? - chiede Kublai Kan. Il ponte non è sostenuto da questa o da quella pietra - risponde Marco - ma dalla linea dell'arco che esse formano Kublai Kan rimase silenzioso, riflettendo. Poi soggiunse: Perché mi parli delle pietre? È solo dell'arco che mi importa Marco Polo risponde: Senza pietre non c'è arco! Italo Calvino, Le città invisibili > Definire un Metodo di Ricerca E importante organizzare in modo ragionato l attività di ricerca: individuando uno spazio dove eseguirla, dedicando almeno 2 ore al giorno (in orari flessibili in base alle proprie esigenze) alla ricerca o alla raccolta/elaborazione delle informazioni, preparandosi per utilizzare diversi strumenti (cellulare, PC, Internet e stampanti, curriculum e lettere di presentazione, agende, fax, mail, social networks, ecc.), individuando le priorità e catalogandole nella propria agenda, in modo da poter scandire i vari impegni/appuntamenti e ridurre al massimo i costi della ricerca e gli spostamenti. > Le Strategia di Ricerca > Individuare i luoghi o i Siti Internet dove poter trovare ed elaborare le informazioni di nostro interesse (organizzazione dei bookmarks); > Iscriversi a newsletter e job alert per essere sempre aggiornati sulle novità e offerte di lavoro; > Frequentare Convegni, Fiere, Job meeting, etc; > Gestire e tenere aggiornato il proprio profilo su Social Media; > Mantenere un atteggiamento Resiliente vale a dire cercare di affrontare le difficoltà e gli eventuali errori in modo positivo nell'ottica di acquisire maggiore conoscenza e consapevolezza; > Gestione dei Tempi delle fasi della ricerca Il PIANO D'AZIONE Una volta stabiliti gli Obiettivi professionali e il proprio metodo di ricerca in base anche ai propri impegni personali e famigliari, sarà fondamentale determinare i TEMPI necessari e previsti oltre che stabilire le SCADENZE al fine di affrontare al meglio le varie FASI della ricerca. In questo modo sarà possibile valutare i propri progressi, adattare le azioni a seconda degli imprevisti e agire di conseguenza. E' importante, inoltre, tenere NOTA delle azioni che si compiono ogni giorno in modo da avere una dimensione delle cose fatte e programmare gli impegni dei giorni successivi. Per ottenere risultati, quindi, è necessario avere degli OBIETTIVI e un PIANO di AZIONE per cercare di raggiungerli. Il Piano di Azione, per poter essere utile, deve essere dettagliato e preciso. Di seguito una breve esemplificazione schematica della gestione dei Tempi e delle FASI della ricerca: anche ogni fase della ricerca può essere tradotta in un PIANO di AZIONE (vedi esempio) Obiettivo (1): Lavorare come Add. Alla Segreteria Obiettivo (2): Cercare un lavoro generico per poter perseguire l'obiettivo (1) 51

53 Maggio 2014 Giugno > Definire Obiettivi 1-8 mggio > Conoscere Mercato Lavoro 9-15 > Sistemazione CV > Conoscenza contratti di lavoro > Valutazione possibilità formative > Iscrizione servizi per il lavoro e siti web > Miglioramento tecniche di ricerca > Ricerca aziende per lavoro generico 1-3 giugno > Organizzazione ricerca 4-6 > Risposta annunci Domande dirette in azienda Autocandidatura 6-20 > * Iscrizione Corso Formazione per Operatore amministrativo segretariale >>>> Esempio di PIANO D'AZIONE Obiettivo: Frequentare un Corso di Formazione o Tirocinio Formativo come Operatore amministrativo segretariale Tempo: entro 1 anno Strumenti: Siti web dedicati alla formazione, Informazioni presso Centri per l'impiego, Contatti con gli Enti di Formazione professionale, preparazione Cv personale, preparazione per affrontare le prove di selezione (se corso gratuito), reperimento/risparmio denaro (se a pagamento) Strategia operativa: - Individuare il Corso o gli Enti che possono proporre Tirocini formativi; - Valutare pro/contro e le differenza fra Corso di Formazione e Tirocinio; - Valutare le possibilità di frequentare un Corso a pagamento (valutare la qualifica rilasciata e se l'ente è accreditato dalla Regione Emilia Romagna); - Iscriversi al Corso o dare disponibilità al Centro per l'impiego per Tirocinio Formativo; - Seguire le lezioni teoriche e pratiche o presentarsi in Azienda per il Tirocinio; - Superare le prove e gli esami finali (se corso a Qualifica); Valutazione: Aver acquisito competenze in ambito amministrativo segretariale, aver acquisito la Qualifica regionale, aver creato Reti di Relazioni nel settore Definizione di nuovi Obiettivi: Cercare lavoro come Addetta/o alla segreteria amministrativa Nuovo Piano D'Azione >>>>> Attenzione!! Organizzare la ricerca è fondamentale: senza Metodo, Strategia, Gestione dei tempi, Analisi dei risultati ottenuti, non è possibile raggiungere gli obiettivi lavorativi e personali che sono stati prefissati... 52

54 AZIONE Oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno, ma ciò che farai in tutti i giorni che verranno dipende da quello che farai oggi E. Hamingway, Per chi suona la campana Dopo aver definito gli obiettivi professionali, aver elaborato le informazioni e stabilito il Metodo e l'organizzazione della nostra ricerca, è necessario mettere in pratica e rendere effettiva la Ricerca, compiendo AZIONI che andranno a modificare la nostra condizione di partenza. > Le Inserzioni Le inserzioni rappresentano uno strumento, utilizzato sia dai datori di lavoro sia dai lavoratori, per favorire l incontro tra domanda ed offerta di lavoro. Possono comparire su quotidiani, settimanali, mensili oppure riviste specializzate. I quotidiani solitamente riservano un giorno fisso della settimana per pubblicare le inserzioni che riguardano la ricerca di personale qualificato; tuttavia è possibile trovare in ogni giorno della settimana, nell'apposita rubrica, domande ed offerte di personale. Le inserzioni sono spesso molto sintetiche e non sempre quello che si legge corrisponde al reale profilo richiesto: solitamente viene riportato il settore di attività dell'azienda, la sede di lavoro, il tipo di posizione che deve essere ricoperta, i requisiti che il candidato deve possedere e le stesse professioni sono spesso indicate con nomi diversi: ad esempio il venditore diventa "addetto al marketing e alle relazioni pubbliche", il tecnico commerciale diventa "account executive" o "informatore scientifico", ecc. Sarà per questo importante valutare con attenzione il contenuto dell'inserzione: se il messaggio è chiaro e preciso, significa che l'impresa sta cercando proprio quel profilo professionale e nessun altro; in questo caso è inutile inviare il proprio curriculum se non è più che rispondente. Se invece l'annuncio è meno chiaro e mirato e la figura professionale richiesta è descritta in modo generico, vi sono più possibilità che il proprio curriculum venga preso in considerazione, anche se non è perfettamente rispondente ai requisiti richiesti. Anche la persona che sta cercando lavoro può pubblicare una propria inserzione per proporre il proprio profilo a possibili aziende interessate: in questo caso l'inserzione, anche per ragioni di costo, deve tener conto delle esigenze di spazio. E necessario che il risultato sia chiaro e metta in evidenza la professionalità posseduta, il settore o il tipo di azienda e la posizione per cui ci si candida, l'età, i modi attraverso i quali si può essere rintracciati (indirizzo, casella postale, numeri telefonici, specificando le ore in cui si è presenti) ed è opportuno accennare alle precedenti esperienze lavorative. Ecco altri consigli utili: tenere presenti le aree di attività e le posizioni per le quali si potrebbero avere maggiori possibilità o quelle che si desidererebbe ricoprire; individuare le proprie "unicità", non presentandosi mai con un profilo generico; utilizzare un linguaggio semplice e chiaro; evitare l'uso di termini poco chiari o stranieri, a meno che non siano di uso comune o tipici di una certa area professionale; valutare attentamente il media da utilizzare; oltre ai quotidiani, può essere utile selezionare alcune riviste specializzate destinate agli imprenditori che operano in determinati ambiti produttivi, in cui si ritiene che la propria professionalità possa essere meglio utilizzata (esempio: l'inserzione di un agronomo raggiungerà un pubblico sicuramente più interessato se pubblicato su una rivista specializzata destinata alle imprese agricole). Info Web: nuovoboom.com ildiogene.it/annunci.php - subito.it ebay.it 53

55 > I Servizi di Preselezione e le Offerte On line E importante sapere che molti dei soggetti pubblici e privati offrono a chi cerca lavoro servizi di preselezione, per agevolare l incontro fra domanda e offerta di lavoro: le richieste di personale evidenziate da parte dei datori di lavoro saranno messe in relazione con i profili professionali di chi cerca lavoro. I dati del cv dell'interessato sono acquisiti ed archiviati, solitamente in modo automatizzato, da parte di tali organizzazioni e, di volta in volta, vengono presi in considerazione allo scopo di individuare una rosa di potenziali candidati da sottoporre alla fase selettiva, che è gestita da parte del datore di lavoro o da soggetti specializzati da quest'ultimo incaricati. Di norma, l'accesso ad un servizio di preselezione richiede che le informazioni del lavoratore vengano fornite secondo schemi predefiniti, preferibilmente in occasione di un colloquio con operatori specializzati. E' solitamente richiesto un impegno per confermare periodicamente la propria disponibilità o per comunicare significative variazioni del curriculum. In ogni Centro per l'impiego della Provincia di FC è possibile, dopo l iscrizione, inserire il proprio profilo professionale in una banca dati di incontro domanda e offerta di lavoro. Può accedere al servizio chi è residente o domiciliato nella provincia (rivolgendosi al Centro per l'impiego territorialmente competente), sostenendo un colloquio con un operatore, durante il quale vengono rilevati i dati curriculari e le aspettative del lavoratore. I curricula sono resi disponibili, attraverso un servizio di preselezione, alle aziende che si rivolgono ai Centri per l'impiego per la ricerca di personale. Nel mercato del lavoro operano anche agenzie e società private autorizzate a svolgere attività di somministrazione di manodopera, di intermediazione, di ricerca e selezione del personale e di supporto alla ricollocazione professionale. Gli indirizzi delle Agenzie per il lavoro autorizzate si possono trovare nel sito del Ministero del Lavoro e delle Previdenza Sociale: Oltre ai Centri per l Impiego e alle Agenzie di somministrazione e di ricerca e selezione di personale, anche alcune Associazioni di Categoria dei datori di lavoro offrono servizi di preselezione, così come alcuni Informagiovani, scuole, università. Ecco alcuni esempi: Attenzione!! E' importante iscriversi ai portali e alle varie banche dati, ma la ricerca lavoro non finisce qui...infatti i portali e le banche dati sono solo strumenti passivi di ricerca e nessuna azienda è obbligata a fare annunci quando cerca personale Info Web: cliclavoro.gov.it provincia.fc.it/lavoro - lavoro.ra.it riminimpiego.it adecco.it randstad.it gigroup.it manpower.it openjob.it obiettivolavoro.it statpeople.it lavorintrisorse.it - umana.it temporary.it eurointerim.it delta2spa.it tempor.it lavoropiu.it alispa.it humangest.it - trenkwalder.com studiomantini.it risolta.it workopp.it studiocarpis.it - scrselezioni.it bcsoa.it cuboconsulenza.com ebcconsulting.com opta.it praxi.com infojobs.it - monster.it experteer.it - stepstone.it - jobcrawler.it - lavoro.org - miojob.it - jobadvisor.it jobonline.it - job24.ilsole24ore.com careerbuilder.it catapulta.it linklavoro.it - experteer.it altamira.it borsadelplacement.it careerjet.it lavorarespettacolo.com - mrlavoro.com bancalavoro.it eurosciencejobs.it artjob.it wwworkers.it clickworker.com almalaurea.it unimpiego.it 54

56 > La Ricerca Organizzata delle Aziende e l'autocandidatura Il metodo più efficace per ottenere un impiego nel settore privato è quello di contattare il datore di lavoro al fine di ottenere un'occasione per mettere in evidenza le proprie caratteristiche personali, conoscenze ed abilità. E possibile, infatti, individuare in uno specifico territorio tutte quelle imprese che potenzialmente potrebbero essere interessate al proprio profilo, partendo, come abbiamo visto, da una valutazione della propria formazione, esperienza professionale e competenze. La lettera di presentazione ed il cv inviato (tramite posta, mail, fax), possono non avere un immediato riscontro da parte del datore di lavoro, ma il nostro profilo può essere considerato in qualsiasi momento, in caso di future necessità di personale. Per questo è importante che la lettera di presentazione e gli obiettivi espressi nel CV si riferiscano ad una richiesta precisa e non alla disponibilità, come già detto, ad un "qualsiasi lavoro", poiché ciò denota una mancanza di chiarezza nella definizione dei propri obiettivi professionali, oltre ad una svalutazione delle proprie potenzialità e la non conoscenza dell azienda a cui ci si sta rivolgendo. Se possibile, deve essere indirizzata alla persona che si occupa delle assunzioni (ufficio del personale). È possibile inviare delle lettere di candidatura uguali a diverse aziende dello stesso settore (si raccomanda di evitare la fotocopiatura della lettera firmata). In questa fase non è necessario allegare titoli di studio, attestati di frequenza, lettere di referenze: si potranno eventualmente esibirli in un secondo momento, cioè durante la fase di colloquio individuale, se richiesti. Infine, è consigliabile rileggere attentamente la lettera prima di spedirla, firmarla e conservarne una copia oppure crearsi un archivio (cartaceo o informatico) dal quale poter riscontrare quando e a quali aziende ho inviato la candidatura: questo è anche un metodo per avere sotto controllo tutta la propria attività di ricerca lavoro. Come l invio della lettera di autocandidatura e del CV, anche il telefono può servire per: - rispondere ad un'inserzione: in questo caso il telefono può essere utilizzato come strumento di preselezione. Sarà perciò importante ascoltare bene le domande per rispondere adeguatamente e con chiarezza e fare riferimento preciso all'annuncio; - rivolgersi direttamente, di propria iniziativa, ad un datore di lavoro: in questo caso è bene preparare con cura le domande da fare e le informazioni da fornire. Può essere d'aiuto fare riferimento al proprio curriculum vitae; È importante, in entrambi i casi, un'esposizione chiara e completa, evitando di dilungarsi troppo in dettagli e tenendo presente che lo scopo è quello di sollecitare un appuntamento per un colloquio, ma soprattutto che l'interlocutore molto probabilmente è impegnato/a nella propria attività lavorativa. Quando si telefona è consigliabile tenere a portata di mano carta e penna per annotare ora, luogo dell'appuntamento e nome della persona (con relativo ruolo ricoperto in azienda) con la quale incontrarsi. Questo accorgimento va adottato anche quando si viene convocati per un colloquio di lavoro tramite una telefonata. Talvolta può anche essere utile presentarsi personalmente in ditta; ciò vale soprattutto per le aziende piccole, in particolare per quelle artigiane nelle quali è possibile e utile incontrare e parlare con il titolare. Spesso, invece, soprattutto le Aziende medio grandi possono avere una sezione interna al proprio sito Internet aziendale dove è possibile compilare direttamente on line una propria scheda di autocandidatura: le voci che si possono trovare sono: Lavora con noi, I profili che ricerchiamo, Careers, ecc. Ma dove si possono trovare le aziende suddivise per settori? Direttamente presso l Area informativa dei Centri per l Impiego, consultando Pagine Gialle, Cataloghi aziendali, Camere di Commercio, oppure consultando tramite Internet specifiche banche dati aziendali. Info Web: europages.it - infoimprese.it paginegialle.it guidamonaci.it - fc.camcom.it/ebusiness/searchpage.htm expora.it lavoraconnoi.org carrierain.it il nuovo google maps consente di digitare nel campo di ricerca il nome dell'attività ricercata (es. agenzia comunicazione, Forlì) e di trovare le aziende 55

57 > Il Colloquio di Selezione Sii sempre, e resta, fedele a te stesso; ne seguirà, come la notte al giorno, che non sarai sleale con nessuno William Shakespeare, Amleto, 1602 c.a. Se il curriculum, l'autocandidatura o la telefonata di risposta ad un annuncio sono stati tenuti in considerazione, si sarà invitati a presentarsi personalmente presso l'azienda, o presso la società che segue la selezione del personale, per affrontare la selezione. In questa fase vengono prese in esame le caratteristiche attitudinali e caratteriali del candidato, nonché valutate la preparazione culturale di base e le conoscenze tecniche. La modalità attraverso la quale si esplica la selezione varia in funzione delle dimensioni dell'azienda e del livello professionale richiesto. Nella maggior parte dei casi avviene attraverso il colloquio individuale. Il colloquio individuale Per superare l'ansia del colloquio ed ottimizzare le proprie possibilità di successo, bisogna affrontare la prova con il massimo impegno, raccogliendo informazioni riguardo all'azienda, al tipo di ruolo ricercato e preparandosi mentalmente al dialogo. Sul piano organizzativo, può essere utile seguire queste brevi indicazioni: non dimenticare l indirizzo esatto del luogo di incontro e numero telefonico, l orario dell'incontro, il nome cognome e qualifica della persona da incontrare, i documenti (curriculum, diploma, attestati, referenze ecc.), carta e penna, indicazioni dei mezzi pubblici da utilizzare. Inoltre, è necessario fare attenzione agli addetti alla segreteria: in alcuni casi viene richiesto loro un parere sull'atteggiamento dei candidati durante l'attesa: non rilassarsi troppo, non mostrare troppo nervosismo. È indispensabile presentarsi ad un colloquio con un'idea precisa dell'azienda, della sua organizzazione e del tipo di prodotto trattato e/o commercializzato, avere cioè informazioni sull'azienda e sul settore. Sono anche necessarie informazioni dettagliate sull'effettivo lavoro che viene offerto, quali sono i compiti, le conoscenze e le abilità richieste per svolgerlo. Si possono avere chiarimenti parlando con chi già occupa un impiego simile (testimoni privilegiati) oppure consultando testi specializzati. Un utile esercizio di preparazione al colloquio individuale è ripassare mentalmente una serie di possibili risposte ad eventuali domande. Ci sono, infatti, nel corso di un colloquio di lavoro, alcune domande che ricorrono e che sono facilmente prevedibili; in ogni caso si ricordi che è bene essere pronti a rispondere a qualsiasi domanda. L'indugio e l'esitazione nelle risposte non danno una buona impressione. Alcuni esempi di possibili domande: Perché vuole lavorare per questa ditta e fare questo lavoro? Per la risposta: tenere ben presente il fatto che l'assunzione è un rapporto reciproco, in cui si possono offrire, "vendere", i propri saperi lavorativi dichiarandosi comunque disponibili ad ulteriore formazione; evidenziare la possibilità di valorizzare le proprie capacità e sottolineare come si possa essere la persona giusta per quel posto; dimostrare di essere ben informati sull'attività e sulla ditta Cosa faceva esattamente nel suo lavoro precedente? Per la risposta: spiegare brevemente in cosa consisteva il precedente lavoro e prepararsi, se richiesto, ad entrare in maggiori dettagli, inoltre far presente la qualifica e le eventuali mansioni ottenute; assumere un atteggiamento positivo nei confronti del posto precedente. Se l'esperienza è stata negativa, evitare di usare espressioni quali: "è stato noiosissimo" ecc., ma è meglio provare a spiegare che la situazione non sembrava adatta a realizzare pienamente le proprie capacità; 56

58 mettere in evidenza ciò che si è imparato; sottolineare la continuità che esiste tra il precedente posto di lavoro e quello che eventualmente si occuperà. Perché ha lasciato il suo ultimo posto? Per la risposta: evitare di formulare qualsiasi critica nei confronti del precedente datore di lavoro; sforzarsi di far comprendere con chiarezza che il proprio obiettivo è quello di migliorare la professionalità e la carriera. Ed ancora: Qual è la sua formazione scolastica? Quanto desidererebbe guadagnare? Quanto guadagnava nel suo precedente impiego? E' disponibile a viaggiare? Accetterebbe di spostarsi frequentemente? Quali sono le sue attività extra-professionali (hobby, sport, letture, ecc.)? Come si giudica? Quali sono le sue migliori qualità e i suoi più grandi difetti? Qual è il suo progetto di carriera? Quali sono gli obiettivi a breve, medio e lungo termine? Quale carriera vorrebbe intraprendere nella nostra società? Cosa sa di noi? Della nostra società? Dei nostri prodotti? Del nostro mercato? Dei nostri clienti? Dei nostri concorrenti? Perché ha scelto questo campo di attività in particolare? Fra le sue attitudini ed esperienze, quali le fanno pensare che riuscirebbe in questa posizione? Cosa le interessa di meno nella funzione che le stiamo proponendo? Gli altri come la descrivono? Ama le responsabilità? Qual è stata la più grande responsabilità che ha affrontato? Qual è il suo stile di lavoro? Verso la fine del colloquio è prassi chiedere al candidato se ha domande da fare. Ecco un'altra occasione per far notare come ci si pone seriamente nei confronti del lavoro. Non dimenticate che potrebbero essere proprio le domande a farci emergere dal resto dei candidati. Consigliamo di affrontare i seguenti argomenti: chiedere maggiori informazioni sul lavoro da ricoprire; domandare maggiori chiarimenti sulla ditta; verificare se sono previsti corsi di perfezionamento e quali; chiedere quali sono le prospettive di avanzamento e di carriera; In sintesi, alcuni consigli utili per affrontare il colloquio: ascoltare con attenzione le domande senza interrompere e rispondere con precisione e sintesi; elencare le proprie conoscenze culturali e/o professionali attinenti l'attività dell'azienda; mostrarsi interessati al tipo di lavoro proposto; dichiararsi disponibili a nuova formazione; arrivare puntuali; non dimenticare il nome del proprio interlocutore; cercare di non monopolizzare la conversazione; porre delle domande riguardanti l'attività principale dell'azienda; Quando la selezione riguarda aziende di medie/grandi dimensioni e/o figure professionali particolari, il colloquio individuale può essere preceduto da altre due fasi: la somministrazione di test e il colloquio di gruppo. I test Si possono individuare i seguenti tipi di test: - test di sviluppo intellettuale generale, sono adottati per valutare lo sviluppo intellettuale generale e sono usati sia a livello individuale che collettivo; - test di abilità specifiche o attitudinali, sono basati sull'individuazione, classificazione, definizione delle diverse capacità (es.: verbale, numerica, spaziale, di memoria, di velocità percettiva, di ragionamento); - test di personalità, indagano sugli aspetti motivazionali, affettivi, comportamentali, che 57

59 portano a reagire all'ambiente in modo personale e prevedibilmente costante; - test di acquisizione, misurano il grado di conoscenza di un argomento da parte del soggetto. In commercio si possono reperire numerosi testi che trattano le tipologie di test ai quali abbiamo accennato, con relativi esercizi e risultati. Il colloquio di gruppo Di norma al colloquio di gruppo si arriva se si sono superati i test. Ci si trova abitualmente in un gruppo composto da 5 a 10 persone (che generalmente non si conoscono fra loro) e si devono affrontare alcune prove. Lo scopo di questa tecnica è di valutare le dinamiche che si instaurano nel gruppo. Emergono, infatti, i ruoli diversi che i componenti del gruppo vanno via via ricoprendo. Ci sono diversi modi per far scattare il gioco delle dinamiche: ad esempio il gruppo viene invitato a discutere un argomento alla presenza di due o più osservatori (selezionatori). La discussione fra i componenti del gruppo richiede la capacità di essere "assertivo", cioè di affermare e difendere i propri punti di vista in situazioni autogestite, mantenendo comunque una relazione positiva. Tutto ciò è possibile se la persona ha buone competenze comunicative e questo fattore è, tra gli altri, quello che i selezionatori cercano di individuare nelle dinamiche dei colloqui di gruppo, sollecitando i partecipanti ad affrontare situazioni che evocano la realtà del vissuto aziendale. Per essere efficaci è importante non recitare un copione, non fingere, non comportarsi come si crede che l'azienda si aspetti da noi; è fondamentale essere se stessi, rimanendo calmi e misurati. Nelle discussioni di gruppo si valutano le capacità di relazione, la leadership, le modalità di approccio collettivo. Tutte le prove tendono a verificare il comportamento degli individui in una situazione di rapporto con gli altri. L'obiettivo delle prove di gruppo è quello di stabilire la cosiddetta "intelligenza sociale", la capacità di interagire e socializzare, la capacità di mediazione e di conflitto, la capacità di produrre dei risultati all'interno di un gruppo. Superato il colloquio di gruppo, solitamente si arriva al colloquio individuale. Su questa tematica è previsto al Centro per l Impiego un incontro di gruppo specifico al quale è possibile partecipare gratuitamente su prenotazione: Il Colloquio di Selezione > Internet per la ricerca lavoro All'interno del sito dei Centri per l'impiego di Forlì Cesena potrai trovare una sezione con Siti Internet catalogati per vari argomenti utili ad organizzare al meglio la ricerca lavoro, raggiungibile da questo link: > Le modalità di ricerca personale delle aziende Altro 3% Centri Impiego 2% Banche dati interne 24% Conoscenza diretta 57% Ass. cat. Soc. Selezione Internet 3% Soc. somministrazione 3% Quotidiani Stampa 2% Conoscenti Fornitori 7% Fonte: Excelsior Unioncamere

60 I SERVIZI SUL TERRITORIO CENTRI PER L IMPIEGO DELLA PROVINCIA DI FORLI CESENA I servizi per i cittadini: Spazio informativo; Consulenza orientativa e colloqui individuali di sostegno all'inserimento lavorativo; Tirocini formativi e di orientamento; Incontro tra domanda e offerta di lavoro; Incontri e Laboratori di Gruppo sulle Tecniche di Ricerca Lavoro; Servizi mirati per disabili e categorie svantaggiate; Servizi amministrativi e gestionali. I servizi per le Aziende: Consulenza sulle agevolazioni e gli incentivi relativi alle assunzioni; Ricerca e selezione di personale; Pubblicizzazione di offerte di lavoro; Attivazione tirocini formativi; Comunicazioni obbligatorie inerenti i rapporti di lavoro. Centro per l Impiego di Forlì Viale Salinatore, 24 Forlì Segreteria - tel fax Area Lavoratori - Tel fax Area Aziende fax ciforli.plico@provincia.fc.it Centro per l Impiego di Cesena Via Fornaci, Cesena Segreteria - tel fax Area Lavoratori tel fax Area Aziende tel fax cicesena.plico@provincia.fc.it Centro per l Impiego di Savignano Via Amilcare Ciprinani, Savignano Segreteria - tel fax 0543/ cisavignano.plico@provincia.fc.it Orari di apertura al pubblico dei Centri per l Impiego: lun, mar, mer, gio, ven dalle 8.30 alle mar e gio pomeriggio dalle alle provincia.fc.it/lavoro Ufficio Provinciale Collocamento mirato legge 68/99 Piazza Morgani, 9 Forlì tel fax Orari di apertura al pubblico: dal lun. al ven. ore mar. e giov. ore rita.nappa@provincia.fc.it SERVIZI DI ORIENTAMENTO AL LAVORO Ser.In.Ar. - IL FARO sede legale: Viale F. Corridoni, Forlì (FC) Tel Fax Via Uberti, CESENA Tel Fax serinar@criad.unibo.it Servizio orientamento Universita di Bologna Career Service - Campus - Padiglione Melandri 1 piano, Piazzale Solieri Forlì Tel Fax orientamento.fc@unibo.it Via Montali, 69 c/o Palazzo Urbinati Cesena (FC) Tel Fax orient@polocesena.unibo.it urp.cesena@unibo.it 59

61 CONSIGLIERE DI PARITA Piazza Morgani, 9 Forlì Consigliere di Parità tel Segreteria fax eva.carbonari@provincia.fc.it; daniela.ciani@provincia.fc.it Le Consigliere di Parità svolgono funzione di promozione e controllo dell'attuazione dei principi di uguaglianza, di opportunità e non discriminazione per donne e uomini nel lavoro, in quanto nell'esercizio delle loro funzioni sono pubblici ufficiali con obbligo di segnalazione all'autorità giudiziaria per i reati di cui vengono a conoscenza. Le Consigliere di Parità si occupano quindi della tutela di lavoratori e di lavoratrici nelle ipotesi di discriminazioni, che la legge n 903/1997 e l'art. 4 della L. 125/91 distinguono in discriminazioni dirette e indirette ("qualsiasi atto, fatto o comportamento che produca un effetto pregiudizievole"). In caso di urgenza la Consigliera può essere contattata al cellulare di servizio 320/ DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO Via Paradiso, 7/ Forlì fax dpl-forlì@lavoro.gov.it Posta Certificata: DPL.Forli@mailcert.lavoro.gov.it Conciliazione controversie individuali e plurime dei settori pubblico e privato, Collegi di conciliazione ed arbitrato, Raccolta contratti e accordi collettivi di lavoro, Consulenza in materia di contratti collettivi di lavoro, Rapporti con gli enti locali e con i servizi integrati relativamente alle procedure per la gestione delle eccedenze, Controversie collettive per le materie di competenze, Rappresentanza in giudizio, Ricorsi amministrativi, Consulenza legale, Inchieste amministrative sugli infortuni di lavoro, Istruzione richieste di interpello. DIFENSORE CIVICO E uno strumento di tutela a disposizione dei cittadini nei confronti della Pubblica Amministrazione; il difensore civico interviene su richiesta di cittadini residenti o domiciliati, anche se privi di cittadinanza italiana; aiuta il cittadino ad orientarsi all interno dei servizi delle Amministrazioni, individuando l Ufficio Competente a risolvere il problema proposto; la consulenza è gratuita. Forlì e Comprensorio: Via Giorgina Saffi, Tel Fax Sede di Bertinoro Piazza della Libertà, Tel.: Sede di Castrocaro Terme e Terra del Sole Viale Marconi, Tel.: Sede di Forlimpopoli Piazza Fratti, Tel.: Cesena: tel fax numero verde (solo da rete fissa) DifensoreCivico@postacert.regione.emilia-romagna.it SINDACATI FORLI CESENA Qui si possono trovare informazioni e consulenza sul mondo del lavoro: andamento del mercato del lavoro a livello generale e settoriale, documenti per accedere al lavoro, normativa, aziende che assumono (favorendo l'incontro fra domanda e offerta di lavoro), corsi di formazione, corsi di preparazione a concorsi pubblici (con distribuzione di dispense per la partecipazione), indennità di disoccupazione, tutela giuridica e contrattuale dei lavoratori dipendenti privati e pubblici. Presso i Patronati servizi fiscali e per le dichiarazione dei redditi. C.G.I.L Forlì Via Pelacano, 7 tel fax cgilfo@tin.it Forlimpopoli Via P.Artusi, 6 Tel. 0543/ Cesena Via Tito Maccio Plauto, 90 tel cgilcesena.it Cesenatico Viale Cecchini 43/a Tel Fax Savignano sul Rubicone Via Circonvalazione 56 Tel Fax C.I.S.L Forlì P.zza del Carmine, 20 tel e fax ust-forlì@tin.it Forlimpopoli Via Oberdan, 10 Telefono: Fax: usz.forlimpopoli@cisl.it Cesena Via Renato Serra, Cesena Telefono: Fax: ust.forlicesena@cisl.it Cesenatico Viale Mazzini, 119/h Telefono: Fax: usz.cesenatico@cisl.it Savignano sul R. Via Donizetti, 21/23 Telefono: Fax: usz.savignano@cisl.it U.I.L Forlì Via P. Bonoli, 17 tel uilforli.it - cspforli@uil.it Forlimpopoli Via A. Saffi, 3 tel fax Cesena Via N. Dell'Amore, 42/a tel uilcesena.it Cesenatico Via Saffi 44 Cesenatico FC - Tel. 0547/80093 Gambettola Via Mazzini 101 Gambettola FC 0547/

62 U.G.L. Forlì Piazza della Vittoria, 1 tel ar.pompig@tin.it ACLI Forlì Via Guido Bonali 86/ (FC) - Tel Fax info@aclifc.it Cesena Via Canonico Lugaresi n. 202 tel fax cesena@patronato.acli.it ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA AGCI Associazione generale cooperative italiane Forlì-Cesena-Rimini Via F. Olivucci n. 1 Forlì FC Tel. 0543/25999 Fax 0543/34185 info@agciforli.com CIA Confederazione italiana agricoltori Forlì: Via vivaldi, tel fax forlicesena@cia.it - forlicesena.cia.it Cesena: Via rasi spinelli, tel fax forlicesena@cia.it - forlicesena.cia.it CNA Confederazione nazionale artigianato Forlì: Via Pelacano, tel fax cna@cnafc.it - cnafc.it Forlì: Via Amaducci, 1/e tel fax forli3@cnafc.it - cnafc.it Forlì: v.le roma, 274/b tel fax forli4@cnafc.it - cnafc.it Cesena: P.zza Leonardo Sciascia, tel fax cesena1@cnafc.it - Cesena: Via dell arrigoni, 256/int tel fax cesena3@cnafc.it - cnafc.it Cesenatico: P.zza Comandini, 10 tel cesenatico@cnafc.it Savignano sul Rubicone: Via G. Garibaldi, 4 tel savignano@cnafc.it COLDIRETTI Forlì: via Enrico Forlanini, tel fax forli@coldiretti.it Cesena: v.le Angeloni, 507 tel fax forli-cesena.coldiretti.it/ CONFAGRICOLTURA di Forli - Cesena Forlì: Corso della repubblica, tel fax forli@confagricoltura.com confagricoltura.com Cesena: Via Dell Arrigoni, 60/ tel fax cesena@confagricoltura.com confagricoltura.com CONFCOMMECIO ASCOM SERVIZI Forlì: Piazzale della Vittoria, forlì tel fax ascomforli@confcommercio.fo.it - ascomfo.it Cesena: Via Giordano Bruno, tel fax info@ascom-cesena.it CONFARTIGIANATO Forlì: Via Oriani, Tel Fax confartigianato@confartigianato.fo.it - confartigianato.fo.it Forlimpopoli Bertinoro: Via Montegrappa, 5 tel fax Cesena: Via Ilaria Alpi, 49 - Cesena (FC) - T F info@confartigianatofc.it - confartigianatofc.it Cesenatico: Viale Trento, Cesenatico(FC) Tel Fax info.cesenatico@confartigianatofc.it Savignano sul Rubicone: Via Damiano Chiesa, Savignano sul rubicone(fc) Tel Fax info.savignano@confartigianatofc.it CONFESERCENTI Forlì: Via Grado, tel fax segreteria@confesercenti.fo.it confesercenti.fo.it Forlimpopoli: Via E. Fermi, Forlimpopoli tel fax forlimpopoli@confesercenti.fo.it Cesena: Via 4 novembre, tel fax info@confesercenticesenate.com confesercenticesenate.com 61

63 CONFCOOPERATIVE Forlì: Via Battuti Rossi, 6/a tel fax forli@confcooperative.net confcooperative.net Cesena: Via dell arrigoni, tel fax cesena@confcooperative.net confcooperative.net CONFINDUSTRIA Forlì: C.so G. Garibaldi n 29: tel fax Forlì: V. Punta di Ferro n 2/a tel fax Cesena: P.zza L. Sciascia, 111/1 tel fax Cesena: Via Ravennate, 959 tel fax info@assindfc.it - assindfc.it LEGACOOP FORLI - CESENA Lega provinciale cooperative Via Monteverdi, 6/b tel fax segreteria@legacoop.fc.it - legacoop.fc.it AUTOIMPRENDITORIA start up d'impresa Esistono varie organizzazioni e servizi sul territorio che si occupano di dare supporto a chi vuole aprire un attività, ne elenchiamo alcune: Regione Emilia Romagna: emiliaromagnastartup.it Camera di commercio di Forlì-Cesena Sportello genesi per la neo-imprenditoria. Riceve su appuntamento il martedì ed il giovedì dalle ore 9.00 alle ore Tel o ufficio.promozione@fo.camcom.it - ucer.camcom.it/portali-tematici/genesi Incubatoi regionali per idee imprenditoriali innovative Esistono dei servizi promossi dalla Regione Emilia-Romagna, da Aster e dall Università di Bologna, che periodicamente promuovono dei bandi per idee imprenditoriali innovative, offrendo ai vincitori un percorso di consulenza e formazione, oltre che delle agevolazioni, per diventare imprenditori. Spinner Point Villa Gandolfi Pallavicini Via Martelli Bologna Tel info@spinner.it spinner.it - Spinner Point Romagna - Sede di Cesena Università di Bologna - Polo Scientifico Didattico di Cesena Via Gaspare Finali, Cesena Tel. e Fax spinner.ro@spinner.it Antenna Romagna We tech Off Viale Europa, Cesena (FC) Cell: wetechoff.ro@wetechoff.eu irene.mingozzi@wetechoff.eu - wetechoff.eu Centuria Via dell'arrigoni, Cesena (FC) Tel Fax info@centuria-agenzia.it centuria-agenzia.it Innovami Via Selice Provinciale, Imola (BO) - Tel / Fax info@innovami.it - Almacube Incubatore Università di Bologna Via Fnin, Bologna (BO) - Tel Fax fabrizio.bugamelli@almacube.com - almacube.com Cesenalab Via Martiri della Libertà, 14/c Cesena cesenalab.it info@cesenalab.it 62

64 TUTORAGGIO INNOVAZIONE E un supporto specialistico offerto dal CISE, azienda speciale della Camera di commercio di Forlì-Cesena, per selezionare e finalizzare idee imprenditoriali, attraverso l affidamento del buisness plan e la presentazione a possibili investitori. CISE - azienda speciale della Camera di commercio di Forlì-Cesena C.so della Repubblica, Forlì Tel info@ciseonweb.it BAN Business Angel Network antenna Regionale Emilia-Romagna Lo scopo di BAN è favorire l incontro tra giovani imprenditori e finanziatori privati informali, al fine di garantire la concretizzazione, la realizzazione di nuove idee imprenditoriali ed il conseguente sviluppo di nuove imprese. Via Benedetto XIV, Bologna Tel banbologna@provincia.bologna.it ASTER - Fondo Ingenium Ingenium è un fondo destinato ad investire in imprese ed idee imprenditoriali innovative. E promosso dalla Regione Emilia-Romagna. Il fondo opera attraverso l acquisizione di partecipazioni temporanee di minoranza in imprese che presentino alti potenziali di crescita ed un team imprenditoriale in grado di gestire il processo di accelerazione dell impresa. Un info point sul Fondo Ingenium Emilia-Romagna II è attivo presso la sede di Aster (via Gobetti 101, Cnr- Area della Ricerca, Bologna). Per informazioni sul servizio e per prendere un appuntamento scrivere a: infopoint.ingenium@aster.it CENTRO PER I CITTADINI STRANIERI Forlì: Presso la struttura del Settore Politiche Sociali del Comune Sede: Piazzetta San Crispino, 1 Tel Fax: Orari d'apertura: lunedì, venerdì e sabato: 9.00/13.00; martedì e giovedì: 15.00/18.00; compilazione kit per permesso/carta di soggiorno solo su appuntamento il martedì: 9.00/12.00 e il mercoledì: 14.30/17.30 centrostranieri.fo@comune.forli.fc.it Il Centro offre servizi di: Informazione ed orientamento nella rete dei servizi (materiale informativo, informazioni su normativa in materia di immigrazione, sanità, lavoro e tutela sindacale, scuola, opportunità formative esistenti ecc.); Segretariato e consulenza sociale: supporto nel disbrigo di pratiche burocratiche e compilazione di modulistica per la richiesta di documenti ed espletamento di procedure (ricongiungimenti familiari, regolarizzazione e soggiorno, carta di soggiorno, cittadinanza, assistenza sanitaria, iscrizione ad asili, scuole, università, corsi di lingua italiana, riconoscimento titoli di studio e altre pratiche inerenti il lavoro, supporto nella ricerca del lavoro ecc.); Supporto alla compilazione e predisposizione delle richieste di rilascio e rinnovo dei documenti di soggiorno, da inoltrare tramite gli uffici postali, in orari dedicati e su appuntamento Cesena: Via Pio Battistini, 20 - Cesena Telefono: / Fax: delfo.forli-cesena.it/immigrati - c.stranieri@comune.cesena.fc.it Orario: mercoledì dalle 9.00 alle 14.00, giovedì dalle alle 18,00, sabato dalle 9.00 alle Savignano sul Rubicone: Sede: c/o Cerset - Via Roma, 10 Savignano S/R tel fax intercultura@unionecomunidelrubicone.fc.it SERVIZIO INFORMAGIOVANI Sportello Informapiù Iat Informagiovani Urp Comune di Forlì Informagiovani: Piazzetta della Misura, 5 Forlì tel Orari: lun, gio, ven e sab 9-13 e 15-19; martedì 9-19; mercoledì informagiovani@cofo.it U.R.P: P.zza della Misura, 5 Forlì tel fax Numero verde urp@comune.forli.fc.it Orari: lun, gio e ven e ; mar ; mer Informagiovani c/o Biblioteca Corte Comunale Santa Sofia tel fax Orario invernale: mar Orario estivo: gio informagio.ssofia@libero.it 63

65 Sportello Informagiovani AcquachetaVia Garibaldi, 16 Dovadola tel e fax Orari: mar igdov@karabobowski.org Sportello Informagiovani Via G. Marconi, 8 Rocca S. Casciano tel e fax Orari: mer e gio ; chiuso ad agosto e nelle festività pasquali e natalizie igrocca@karaboboski.org Informagiovani Alta Val Bidente Via Cenno Cenni, 10 Galeata - tel fax (Comune) Orario invernale: gio Orario estivo: lun informagio.ssofia@libero.it Spazio Informagiovani Piazza Mazzini, 7 Modigliana tel fax Orari: mar, mer e ven igmod@karaboboski.org Centro Informagiovani Piazza del Popolo, 9 Cesena tel e fax Orari: da mar a sab ; mer ; mar e gio informagiovani@comune.cesena.fc.it Informagiovani Comune di Cesenatico Piazza Ugo Bassi 1 Tel: Fax: giovanidicesenatico@virgilio.it Informagiovani Comune di Savignano sul Rubicone Corso Vendemini 67, Savignano sul Rubicone tel AGENZIE DI RICERCA E SELEZIONE DEL PERSONALE PROVINCIA DI FORLÌ-CESENA API Forlì-Cesena Via Ravennate, Cesena (FC) Tel fax segreteria@apifc.it Artemis srl Consulenza aziendale, Ricerca e Selezione di Personale Cesena Via Giordano Bruno, 118 Cesena (FC) tel fax info@artemisitalia.com Best careers Piazzale del Lavoro, Forlì (FC) Tel bestcareers.srl@gmail.it OPEN SOURCE MANAGEMENT Via P. Rosselli Del Turco, Forlì (FC) Tel Fax info@osmanagement.it Risolta srl Piazzale di Porta Schiavonia, 20 Forlì tel fax selezione@risolta.it Studio Mantini Corso Armando Diaz, 64 Forlì tel fax info@studiomantini.it Unimpiego Forlì-Cesena Via Punta di Ferro, 2/A Forlì (FC) Tel fax Forli-cesena@unimpiego.it - Workopp Spa opportunità di lavoro Via Monteverdi, 6/b Forlì tel: fax: forli@workopp.it Studio Carpis Via Maceri Forlì Tel Fax ricerca-selezione@studiocarpis.it

66 AGENZIE DI SOMMINISTRAZIONE FORLI CESENA FAENZA Sono Agenzie Private per il lavoro: operano secondo criteri stabiliti dalla legge e per mezzo di un autorizzazione rilasciata dal Ministero del Lavoro. E possibile iscriversi presso tutte le Agenzie Private, l iscrizione è gratuita e nessuno può richiedere un compenso oppure operare trattenute in busta paga per il servizio offerto. Nel caso di assunzione, l Agenzia stessa sarà il Datore di Lavoro ma la prestazione lavorativa sarà svolta presso un azienda sua cliente. L inquadramento contrattuale e retributivo deve corrispondere a quanto previsto dal CCNL applicato ai lavoratori dell azienda utilizzatrice. FORLI ADECCO adecco.it Forlì (FC) Corso Mazzini, 40/42 tel fax faenza.mazzini@adecco.it GENERAZIONE VINCENTE generazionevincente.it Forlì (FC) - Via Ravegnana, 31/a tel fax forli@generazionevincente.it GI GROUP gigroup.it Forlì (FC) Corso Diaz, 90 tel fax forli.diaz@gigroup.com OBIETTIVO LAVORO obiettivolavoro.it Forlì (FC) - Corso Diaz, 89 tel fax forli@obiettivolavoro.it RANDSTAD ITALIA randstad.it Forlì (FC) - Via Pisacane Carlo, 13/15 tel fax forli.pisacane@randstad.it - C.so Garibaldi, 239 tel fax forli.garibaldi@ randstad.it MANPOWER manpower.it Forlì (FC) Viale Gramsci 146 a/b tel fax forli.gramsci@manpower.it PUNTO FAMIGLIA (per lavori di assistenza) Via Bonali, 86/88 (zona i Portici) Forlì - Tel lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9.00 alle ore martedì e giovedì dalle ore alle forli@consorziomestieri.it CESENA ALI Agenzia per il Lavoro alispa.it Cesena (FC) Corte Don Giuliano Botticelli, 31 tel fax info.cesena@alispa.it ADHR Cesena (FC) Corso Cavour, 111 tel fax cesena@adhr.it INTEMPO intempolavoro.it Cesena (FC) Via Savio 15 tel fax cesena@intempolavoro.it MANPOWER manpower.it Cesena (FC) Piazza Angeloni 70 tel fax cesena.angeloni@manpower.it OPENJOBMETIS openjob.it Cesena (FC) C.so Roma 75 tel fax cesena@openjob.it ADECCO adecco.it Cesena (FC) Via Martiri della Libertà 2/b 2/c tel cesena.mazzini@adecco.it RANDSTAD ITALIA randstad.it Cesena (FC) - Corso Roma 53 tel fax cesena.roma@randstad.it - Via Cattaneo, 667 tel fax cesena.cattaneo@ randstad.it UMANA umana.it Cesena (FC) C.so Cavour, tel fax infoce@umana.it TRENKWALDER trenkwalder.com/it Cesena (FC) Via Cesare Battisti, 179 Tel itcesena@trenkwalderitalia.it JOBITALIA jobitalia.net Cesena (FC) Via Chiaramonti, 113 Tel fax cesena@jobitalia.net 65

67 FAENZA LAVOROPIU - lavoropiu.it Faenza (RA) C.So Garibaldi, 8/A tel fax faenza@lavoropiu.it MANPOWER manpower.it Faenza (RA) Via Caffarelli, 13 tel fax faenza.caffarelli@manpower.it RANDSTAD randstad.it Faenza (RA) Corso Mazzini, 195/8 Tel fax faenza.mazzini@randstad.it - C.so Matteotti, 67/A tel fax faenza.matteotti@randstad.it OPENJOBMETIS openjob.it Faenza (RA) - C.so Garibaldi 12 tel fax faenza@openjob.it UMANA umana.it Faenza (RA) C.so Matteotti, 12/B tel fax infofae@umana.it AREA JOB areajob.it Faenza (RA) Via Mengolina, 29/A tel fax faenza1@areajob.it INPS Istituto Nazionale Previdenza Sociale Numero Verde: L'INPS è un ente previdenziale. L'attività principale consiste nella liquidazione e nel pagamento delle pensioni: pensione di vecchiaia, pensione di anzianità, pensione ai superstiti, assegno di invalidità, pensione di inabilità, pensione in convenzione internazionale per il lavoro svolto all'estero, integrazione delle pensioni al trattamento minimo, assegno sociale, invalidità civili. L'INPS non si occupa solo di pensioni ma provvede anche ai pagamenti di tutte le prestazioni a sostegno del reddito quali, ad esempio, la disoccupazione, la malattia, la maternità, la cassa integrazione, il trattamento di fine rapporto e di quelle che agevolano coloro che hanno redditi modesti e famiglie numerose: l'assegno per il nucleo familiare, gli assegni di sostegno per la maternità e per i nuclei familiari concessi dai Comuni. L'INPS si occupa, tra l'altro, dell'iscrizione delle aziende; dell'apertura del conto assicurativo dei lavoratori dipendenti ed autonomi; della denuncia del rapporto di lavoro domestico; del rilascio dell'estratto conto assicurativo e certificativo. Fanno anche parte dell'attività dell'istituto: le visite mediche per l'accertamento dell'invalidità e dell'inabilità; le visite mediche per le cure termali; l'emissione dei modelli di certificazione fiscale. Forlì - Viale della libertà, 48 - Centralino: Orario di apertura al pubblico: dal lun al ven dalle Cesena - Viale Angeloni, Centralino: Savignano - Piazza Giovanni XXIII, 12 Centralino: INAIL Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro L'INAIL persegue una pluralità di obiettivi: ridurre gli infortuni sul lavoro; assicurare i lavoratori che svolgono attività a rischio; garantire il reinserimento nella vita lavorativa degli infortunati sul lavoro. L'assicurazione, obbligatoria per tutti i datori di lavoro che occupano lavoratori dipendenti e parasubordinati nelle attività che la legge individua come rischiose, tutela il lavoratore contro i danni derivanti da infortuni e malattie professionali causati dalla attività lavorativa. L'assicurazione esonera il datore di lavoro dalla responsabilità civile conseguente ai danni subiti dai propri dipendenti. Forlì - Piazzale dei Martiri D Ungheria, 1 - tel fax forli@inail.it Cesena - Via Guarnieri, 309 tel fax cesena@inail.it Orario: dal lun al ven ; mar fino alle UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE E l ufficio decentrato del Ministero della Pubblica Istruzione sul territorio ed è competente in materia di educazione ed istruzione. L'ufficio relazioni con il pubblico fornisce informazioni e chiarimenti sui concorsi pubblici nelle scuole, sui corsi, sulle scuole, sulle opportunità dei percorsi scolastici e del "dopo diploma", oltre a gestire le procedure di reclutamento per il personale Tecnico Amministrativo e per gli Assistenti Scolastici. L ufficio offre anche un servizio informativo e di orientamento su scuole e corsi di alfabetizzazione attivati in provincia per bambini stranieri. Viale Salinatore, 24 Forlì - tel Urp: segrcsa.fo@istruzione.it Urp: urp.uff.scolasticofc@istruzione.it 66

68 CENTRO TERRITORALE PERMANENTE PER L EDUCAZIONE DEGLI ADULTI Forlì - Presso l Istituto Tecnico Commerciale Matteucci - Via Turati 9 Forlì Tel fax centroadulti@itcmatteucci.net Cesena - Presso la Scuola Media Anna Frank Via Anna Frank - tel fax centroterritorialefc@libero.it Sono centri pubblici costituiti allo scopo di fare raggiungere agli adulti la formazione di base prevista dalle leggi italiane (obbligo scolastico) attraverso corsi gratuiti, pomeridiani o serali e per insegnare agli stranieri la lingua italiana. Si rivolge a tutti i cittadini italiani e stranieri che, avendo superato il 15 anno di età, indipendentemente dal titolo di studio in loro possesso, vogliano rientrare in un percorso scolastico/formativo al fine di: conseguire il diploma di licenza media; perfezionare la lingua italiana attraverso corsi di alfabetizzazione; acquisire competenze generali o specifiche utili ad un migliore inserimento nel mondo del lavoro. ENTI DI FORMAZIONE PROFESSIONALI DELLA PROVINCIA DI FORLI - CESENA Asq STS Via Cardano, Forlì (FC) - Tel Fax info@saldatura.com - saldatura.com CEDAIIER Scuola e Cassa Edile Artigiana Via Maestri del Lavoro d Italia, Forlimpopoli (FC) Tel Fax formazione@cassaer.org - cassaer.org CENTRO SERVIZI P.M.I. Via Ravennate, 969 Cesena tel fax cspmi.it infofc@cspmi.it Aree d intervento: formazione del personale operante nelle piccole e medie industrie sulle tematiche: amministrazione e finanza, controllo di gestione, automazione industriale, commercio estero e lingue, informatica, marketing e comunicazione, gestione risorse umane, qualità, sicurezza e ambiente, produzione e logistica. Formazione post-diploma. Apprendistato. Tirocini formativi. CERCAL Centro ricerca e scuola internazionale calzaturiera Via dell Indipendenza, 12 San Mauro Pascoli tel fax cercal.org cercal@cercal.org Aree d intervento: scuola internazionale calzaturiera e pelletteria CESCOT Centro Sviluppo Commercio Turismo e Servizi Cesena Via dell Arrigoni, 260 Cesena tel fax cescot-cesena.com info@cescotcesena.com Aree d intervento: formazione per gli operatori del commercio nelle aree: amministrazione e finanza, controllo di gestione, commercio estero e lingue, informatica, marketing e comunicazione, gestione risorse umane, qualità, sicurezza e ambiente. Formazione post-diploma. Apprendistato. Tirocini formativi. CE.SVI.P. Società Cooperativa Sociale Piaz.le della Vittoria, 10 Forlì tel 0543/ fax cesvip.emiliaromagna.it info@cesvip.emiliaromagna.it - forli@cesvip.emiliaromagna.it Aree d intervento: Aggiornamento professionale per operatori della cooperazione nei settori agroalimentare, ambiente, turismo, sviluppo territoriale, beni artistici e culturali, costruzioni, grande distribuzione organizzata, pesca, sociale. Formazione per disoccupati verso i profili richiesti dalle cooperative, fra cui l Operatore Socio- Sanitario. Formazione post-diploma. Apprendistato. Tirocini formativi. C.N.O.S. F.A.P. Centro Nazionale Opere Salesiane Via Episcopio Vecchio, 9 Forlì tel fax cnosfapforli.it consforli@tin.it Aree d intervento: formazione integrata con la scuola superiore per l acquisizione di qualifiche professionali nell area meccanica e disegno tecnico. Formazione dei giovani per qualifiche professionali. Formazione postdiploma. Aggiornamento professionale per operatori metalmeccanici. Tirocini formativi. Formazione linguistica per stranieri. DINAMICA s.r.l. Via A. Vivaldi, 13/A Forlì tel fax dinamica-fp.it info@dinamica-fp.it Aree d intervento: formazione di giovani e adulti nel settore agricolo. Formazione post-diploma. 67

69 ECIPAR Forlì-Cesena - Societa' consortile a r.l.. Viale Roma, 274b Forlì tel fax eciparfc.it - info@eciparfc.it Aree d intervento: formazione dei giovani verso le professioni dell artigianato. Formazione post-diploma. Formazione degli operatori delle imprese artigiane. Apprendistato. Tirocini formativi. En.A.I.P. Forlì Cesena - En.A.I.P. Forlì Via Campo di Marte, 166 Forlì tel fax enaip.forli-cesena.it - enaip2@mbox.queen.it Aree d intervento: formazione integrata con la scuola superiore per l acquisizione di qualifiche professionali nell area elettrica e disegno tecnico. Formazione dei giovani per qualifiche professionali. Formazione post diploma. Aggiornamento professionale per operai e tecnici. Corsi di informatica e lingue per adulti. Tirocini formativi. Formazione area disabili. Formazione linguistica per stranieri. En.A.I.P. Forlì Cesena - En.A.I.P. CESENA P.ta don Ravaglia, Cesena (FC) Tel Fax enaipcesena@enaip.forlicesena.it Via Savolini, Cesena (FC) Tel Fax meccanicauto@enaip.forli-cesena.it En.A.I.P. Forlì Cesena - En.A.I.P. CESENA/PIOPPA Via Cervese, 7180 Cesena (FC) Tel Fax enaip_pioppa@libero.it ENFAP Emilia Romagna Viale della Libertà, 1 Forlì tel fax enfap.emr.it info@enfapfc.it Aree d intervento: formazione integrata con la scuola superiore per l acquisizione di qualifiche professionali nell area della cura alla persona. Formazione dei giovani per qualifiche professionali. Formazione post diploma. Aggiornamento professionale per operai e tecnici. Attività di saldatura, corsi di informatica. Tirocini formativi. Formazione linguistica per stranieri. E.N.GI.M - Ente nazionale Giuseppini del Murialdo - Via Canonico Lugaresi, 202 Cesena tel fax engimcesena.it - segreteria@engimcesena.it aree d intervento: formazione integrata con la scuola superiore per l acquisizione di qualifiche professionali nell area elettrica/meccanica e disegno tecnico. Formazione dei giovani per qualifiche professionali. Formazione post-diploma. Aggiornamento professionale per operai e tecnici. Tirocini formativi. Formazione linguistica per stranieri. FORM.ART. Società Consortile a r.l. SEDE OPERATIVA DI FORLI' Viale Italia, 47 Forlì tel fax formart.it - info@forli.formart.it Aree d intervento: formazione dei giovani verso le professioni dell artigianato. Formazione post-diploma. Formazione degli operatori delle imprese artigiane. Apprendistato. FORM.ART. Società Consortile a r.l. SEDE OPERATIVA DI CESENA Via Cerchia S.Giorgio, 145 Cesena tel fax formart.it - info@cesena.formart.it GRUPPO FIPES srl Via dell Artigiano, 7 Forlimpopoli tel fax gruppofipes.it info@gruppofipes.it Aree d intervento: socio-sanitaria, pubblica amministrazione, ministero della difesa, aziende commercioturismo, formazione superiore universitaria. IAL CISL Emilia-Romagna Scuola Regionale di Ristorazione della Romagna - Cesenatico Via Carducci, 205 Cesenatico tel fax scuolaturismo.org - ial-er.ces@fo.nettuno.it Aree d intervento: formazione integrata con la scuola superiore per l acquisizione di qualifiche professionali nell area dei servizi turistici. Formazione dei giovani per qualifiche professionali. Formazione post-diploma. Aggiornamento professionale per operatori turistici. IAL CISL Emilia-Romagna IAL EMILIA ROMAGNA AGENZIA FORMATIVA DI FORLI -CESENA VIa Fratelli Del Turco 30 Forlì tel fax ialemiliaromagna.it info@ialforli.it Formazione Iniziale, Superiore, Continua e Permanente nel settore turistico alberghiero e Servizi IRECOOP Forlì Cesena Via Dandolo, 18 Forlì tel fax irecoop.it sede.forli@irecoop.it Aree d intervento: Aggiornamento professionale per operatori della cooperazione nei settori 68

70 agroalimentare, edile, sociale, servizi. Formazione per disoccupati verso i profili richiesti dalle cooperative, fra cui l Operatore Socio- Sanitario. Formazione post-diploma. Apprendistato. Tirocini formativi. Formazione linguistica per stranieri. I.S.C.O.M. Formazione Forlì Cesena P.le della Vittoria, 23/19 Forlì tel fax ascomer.it info@iscomer.it Sede Op: Via Giordano Bruno, 118 Cesena tel fax ascom-cesena.it info@iscomcesena.it Aree d intervento: formazione per operatori del commercio nelle aree: amministrazione e finanza, controllo di gestione, commercio estero e lingue, informatica, marketing e comunicazione, gestione risorse umane, qualità, sicurezza e ambiente. Formazione post-diploma. Apprendistato. Tirocini formativi. NUOVA SCUOLA EDILE DELLA PROV. DI FORLI-CESENA Piazza Campolongo, 69 Panighina di Bertinoro tel fax scuolaedileforlicesena.it scuolaedilefc.info@libero.it Aree d intervento: formazione dei giovani verso le qualifiche edili. Aggiornamento professionale per operatori edili (operai e tecnici). Apprendistato. Qualificazione professionisti. TECHNE Società consortile per azioni SEDE DI FORLI Via M.Buonarroti, 1 Forlì tel fax techne.org segreteria@mailtechne.org TECHNE Società consortile per azioni SEDE DI CESENA Via Savolini, 9 Cesena tel fax techne.org segreteria@mailtechne.org Aree d intervento: formazione integrata con la scuola superiore per l acquisizione di qualifiche professionali nell area dei servizi alla persona. Formazione dei giovani per qualifiche professionali. Formazione post diploma. Aggiornamento professionale per operatori dell area sociale e dipendenti pubblici. Corsi per adulti di lingue ed informatica. Formazione nell area della disabilità. SERVIZI SOCIALI Forlì: Sportello Sociale - via Leone Cobelli, 31 Telefonicamente si possono richiedere informazioni sui servizi sociali del territorio e fissare appuntamenti con gli operatori, chiamando il nei seguenti orari: lunedì, mercoledì, venerdì, dalle ore 8.30 alle martedì e giovedì dalle 8.30 alle Personalmente si può accedere agli sportelli nei seguenti orari: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8.30 alle 13.30, martedì dalle 8.30 alle giovedì dalle alle Le assistenti sociali ricevono solo su appuntamento Cesena: Sportello Sociale - Piazza del Popolo, 10 Tel Fax Orario di apertura al pubblico: lunedì e mercoledì dalle ore 8.30 alle ore 12.00; giovedì dalle ore alle ore tel fax segreteriaservsoc@comune.cesena.fc.it Unione dei Comuni Rubicone Comune di Gatteo: Assistente sociale- Lisa Bartoletti tel Comune di San Mauro Pascoli Assistente sociale- Alessandra Mazzavillani tel Comune di Savignano sul Rubicone Assistente sociale Michela Montalti tel per fissare appuntamento contattare lo Sportello Rosa - tel. 0541/ michela.montalti@unionecomunidelrubicone.fc.it Ufficio amministrativo: sede Savignano sul Rubicone P.zza Borghesi n.9 Iliana Rossi William Protti tel iliana.rossi@unionecomunidelrubicone.fc.it Cesenatico: Sede: Via A. Saffi, 1-1^ piano tel /79203 fax: mail: servizisociali@comune.cesenatico.fc.it - Orari di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle 8,00 alle 12,00; giovedì anche dalle 15,00 alle 17,00. CENTRO DI ASCOLTO E PRIMA ACCOGLIENZA BUON PASTORE (CARITAS) - caritas-forli.it Forlì Direzione Piazza Dante Forlì Tel/Fax : Segreteria Via dei Mille Forlì Tel: / Fax: segreteria@caritasforli.it Centro di ascolto buon pastore : via fossato vecchio forlì tel: / fax: centrodiascolto@caritas-forli.it 69

71 Centro di spiritualita buon pastore via paradiso forlì tel: Associazione incontri via dei mille forlì tel: / cell: / fax: incontri@caritas-forli.it I colori dell incontro via dei mille forlì tel: / cell: / fax: icolori@caritas-forli.it Ufficio servizio civile e promozione giovani: corso della repubblica forlì tel/fax: serviziocivile@caritas-forli.it serviziogiovani@caritas-forli.it serviziocivile@pigifo.it Osservatorio poverta e risorse via dei mille forlì tel: / fax: osservatorio@caritas-forli.it Cesena Via Mura S. Agostino, 16 - Cesena tel / Fax cdacesena@libero.it Orario: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9.00 alle (accoglienza). Mercoledì e venerdì dalle alle (servizio doccia e guardaroba) SERVIZI PER L ALLOGGIO EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA Segue le pratiche relative agli alloggi di edilizia residenziale pubblica (domande, graduatorie, etc.). Forlì Unità Adulti e Politiche Abitative Corso Diaz, 21- Comune di Forlì Tel. 0543/ Fax 0543/ Lunedì e venerdì dalle 8.30 alle 13.30; martedì dalle 9.00 alle 18.00; giovedì dalle alle Cesena Piazza del Popolo, Fax Lunedì, Mercoledì e Giovedì dalle 8.30 alle Giovedì dalle alle Cesenatico Via A. Saffi, 1-1^ piano tel /79203 fax: servizisociali@comune.cesenatico.fc.it Unione dei Comuni del Rubicone Comune di Gatteo U.R.P Piazza Vesi,6 orari: dal lunedì al venerdì sabato Comune di San Mauro Pascoli- U.R.P. P.zza Mazzini, 3 Orario: dal lunedì al sabato e il primo martedì ogni mese dalle ore alle ore 17.30, Comune di Savignano sul Rubicone U.R.P P.zza Borghesi, 9 Orari: dal lunedì al venerdì sabato SERVIZI ALLE DONNE SERVIZI ALLE FAMIGLIE Centro Donna Il Centro Donna è un servizio a disposizione delle donne in cui è possibile trovare informazioni, servizi, consigli ed aiuti pratici. Il centro è in grado di accogliere ed indirizzare le persone verso i servizi del territorio, aiutandole a scegliere il percorso più rispondente alle specifiche esigenze. Al centro Donna opera una équipe integrata (educatrici, psicologiche e giuriste) che svolge servizio di consulenza e di sostegno individuale e di gruppo. Oltre alle prestazioni direttamente erogate all'utenza il Centro Donna e l'ufficio Politiche di genere promuovono progetti rivolti alle donne del territorio ed organizzano iniziative delle pari opportunità. Offrono informazioni alle famiglie sulle risorse pubbliche e private del territorio, ascolto, consulenza e interventi innovativi per la qualità della vita di bambini e genitori. I servizi sono gratuiti. Forlì Centro Donna Via Tina Gori, 58 Tel Fax centrodonna@comune.forli.fc.it - lunedì, giovedì e venerdì: su appuntamento; martedì: / su appuntamento; giovedì Centro Antiviolenza mercoledì: Consulenza Legale giovedì: su appuntamento Consulenza psicologica martedì, giovedì: su appuntamento; mercoledì su appuntamento Cesena Centro Donna Comune Cesena P.zza del Popolo, 9 Tel. e Fax 0547/

72 Martedì e venerdì dalle 9.00 alle Giovedì dalle alle centrodonna@comune.cesena.fc.it Contatto Facebook: Centro Donna Cesena Centro Donna Cesenatico Via U. Bassi, Cesenatico (FC) Tel. e Fax centrodonna.c@libero.it SPORTELLO ROSA: Front-Office per donne e famiglie P.zza Borghesi, Savignano sul Rubicone (FC) Tel sportellosociale@comune.savignano-sul-rubicone.fc.it SERVIZIO CIVILE NAZIONALE VOLONTARIO Istituito con con la Legge n 64 del 6 marzo 2001, dal 1 gennaio 2005 si svolge su base esclusivamente volontaria. È un' occasione di crescita personale per i giovani con cittadinanza italiana di età compresa tra i 18 ed i 29 anni non compiuti ed un modo per vivere un'esperienza di solidarietà ma anche per conoscere le proprie attitudini o scoprirne nuove in vista anche della ricerca di lavoro. Il volontario ha un monte ore annuale da rispettare di 1400 ore, pari a trenta ore settimanali, per un compenso di mensili. Info: serviziocivile.it IL SERVIZIO CIVILE REGIONALE PER GIOVANI COMUNITARI E STRANIERI Possono partecipare alle selezioni i cittadini stranieri e comunitari con età tra i 18 anni e i 28 anni (non compiuti) residenti o domiciliati in Italia. Info: coprescfc.it EURODESK I punti Eurodesk offrono servizi gratuiti di informazione sui programmi e sulle opportunità offerte dall Unione Europea e il Consiglio d Europa nel settore della gioventù. Eurodesk Modigliana Via Fanelli, Modigliana (FC) Tel Fax evs@karabobowski.org Eurodesk Savignano sul Rubicone Corso Vendemini, 67 - Savignano sul Rubicone Tel Fax itfc01@eurodesk.eu INFORMAZIONI UTILI SU PROGRAMMI EUROPEI Coop Controvento Via Calcinaro, CESENA (FC) Tel. e Fax info@coopcontrovento.it Cooperativa sociale karabobowski Via Fanelli, MODIGLIANA (FC) Tel Fax evs@karabobowski.org - karabobowski.org/eurodesk.php Consorzio solidarieta sociale Via Dandolo, FORLÌ (FC) Tel Fax youth@cssforli.it cssforli.it Uniser soc. coop. Via Valverde, FORLÌ (FC) Tel Fax segreteria@uniser.net - uniser.net Sportello europeo c/o Informagiovani del comune di Forlì Presso questo sportello è possibile richiedere informazioni sugli enti e sui programmi europei più interessanti dal punto di vista della cultura, del volontariato, di studio, formazione e lavoro. P.tta della Misura FORLÌ (FC) Tel informagiovanieuropa@comune.forli.fc.it Cooperativa libra c/o Informagiovani Ravenna Via M. D Azeglio, RAVENNA (RA) Tel sveravenna@libero.it Educaid onlus Via Vezia, RIMINI (RN) Tel. e Fax evs@educaid.it Associazione going to europe Via degli Adelardi, MODENA (MO) Tel Fax segreteriagte@comune.modena.it info@goingtoeurope.org Mobilitas Piazzale Sante Solieri 1 Campus di Forlì Punto Europa Forlì mobilitasonline.net CENTRO PER LE FAMIGLIE Il Centro Famiglie è un servizio comunale che propone: - servizi informativi e di orientamento per le famiglie con bambini e interventi di supporto alla genitorialità. - informazioni sui servizi, le risorse e le opportunità, istituzionali e informali, che il territorio cittadino offre a bambini e famiglie (educative, sociali, sanitarie, scolastiche e del tempo libero), con particolare attenzione alle esigenze informative e di orientamento delle famiglie monoparentali, immigrate e con figli disabili; 71

73 - servizi e iniziative di supporto ai genitori, anche attraverso la realizzazione di gruppi, corsi e incontri con esperti, servizi di consulenza e sostegno mirati ai diversi problemi delle famiglie; - mediazione familiare a favore di coppie di genitori in fase di separazione o divorzio, per superare conflitti e recuperare un rapporto positivo nell'interesse dei figli; - forme innovative di aiuto economico alle famiglie, come i Prestiti sull'onore per genitori in temporanea difficoltà economica e i progetti Un anno in famiglia e Part-time per i genitori che lavorano e che desiderano stare più tempo accanto ai propri bambini; - iniziative di promozione del volontariato familiare, dell'affido e dell'adozione, in collaborazione con le associazioni impegnate creare una reale cultura dell'accoglienza nelle città; - partecipazione a progetti che promuovono maggiori rapporti e solidarietà tra le generazioni ed esperienze di auto e mutuo-aiuto, come le Banche del tempo; gestione, in collaborazione con i servizi comunali per la prima infanzia, di centri per genitori e bambini finalizzati all'aggregazione dei genitori, alla socializzazione delle famiglie e all'educazione dei bambini. Forlì Via Bolognesi, 23 Forlì Tel: Fax: centrofamiglie@comune.forli.fc.it informafamiglie.it Apertura al pubblico (diretta e telefonica): lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle 9.00 alle martedì e giovedì dalle alle Cesena Via Ex Tiro a Segno, Cesena tel. 0547/ fax 0547/ centrofamiglie@comune.cesena.fc.it Sportello aperto al pubblico: Dal lunedì al giovedì dalle 8.30 alle Venerdì dalle 8.30 alle Martedì anche dalle alle Savignano sul Rubicone Centro per le Famiglie dell'unione dei Comuni del Rubicone (FC) via Roma, Savignano sul Rubicone (FC) tel. 0541/ cpf@unionecomunidelrubicone.fc.it C.I.F. Centro Italiano Femminile - Via Solferino, Forlì tel. 0543/33167 Comitato Impresa Donna CNA Forlí Cesena Via Pelacano, 24 Forlí tel fax mmaltoni@cnafc.it F.I.D.A.P.A. Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari - Sezione Forlì/Cesena Via Palmeggiana, Bertinoro (FO) tel. 0543/ Fax 0543/ Filo Donna Via E. Curiel, 51 Forlì tel 0543/ fax filodonna@libero.it - Soroptimist Via Hotel Della Città Forlì tel U.D.I. Unione Donne Italiane Piazza Maroncelli, 15 Forlì tel PER LAVORARE COME BADANTE Punto Famiglia Consorzio Mestieri Forlì Lo sportello che gestisce il servizio è attivo lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 9.00 alle ore martedì dalle ore alle Via Bonali, 86/88 (zona i Portici) Forlì - Tel forli@consorziomestieri.it aclifc.it ACLI Service Forlì s.r.l. Via Bonali, 86/88 Forlì - tel fax Punto di appoggio al lavoro di cura Via Dandini 24/A Cesena (FC) Tel puntodiappoggio@arcopolis.it 72

74 Centri per l'impiego della Provincia di Forlì Cesena Viale Salinatore, Forlì tel fax Via Fornaci, Cesena tel fax Via Cipriani, Savignano S.R. - tel fax cisavignano.plico@provincia.fc.it Ufficio per il Diritto al lavoro dei Disabili: Piazza Morgagni, Forlì tel fax rita.nappa@provincia.fc.it Sito internet: Segui i nostri servizi su Ultimo aggiornamento marzo 2014 modifiche regole stato di disoccupazione (a partire dal 1 gennaio 2014) modifiche contratto tempo determinato D.L. 66/2014 aggiornamento dati economici Rapporto Economia CCIAA del 26 mar 2014 Le informazioni presenti nella seguente dispensa hanno carattere unicamente informativo e divulgativo; la dispensa è aggiornata periodicamente, pertanto si declina ogni responsabilità anche rispetto a quanto riportato e diffuso e l'entrata in vigore di nuove disposizioni normative 73

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