Linee guida per la scelta del migliore protocollo di sincronizzazione con inseminazione a tempo prefissato nel bovino

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1 Rivista di Medicina Veterinaria, vol. 52, n. 1, 2015 Linee guida per la scelta del migliore protocollo di sincronizzazione con inseminazione a tempo prefissato nel bovino A.H. Souza(a), A. Valenza(b), G. Valla(c) (a)university of California Cooperative Extension, Tulare, CA, USA,(b)Ceva AnimalHealth, Libourne, France, (b) Ceva Salute Animale, Italia. PAROLE CHIAVE Protocolli di sincronizzazione, GnRH, PGF 2α, Progesterone KEY WORDS Synchronizationprotocols, GnRH, PGF 2α, Progesterone RIASSUNTO L efficienza riproduttiva è un fattore fondamentale per la profittabilità degli allevamenti di bovini, da latte e da carne, e dipende in larga misura da un elevato tasso di inseminazione e da un ottimale tasso di concepimento.uno dei fattori determinanti per una scarsa fertilità è rappresentato da una bassa rilevazione dei calori: l obbiettivo ideale è quello di ottenere un tasso di rilevazione dei calori (HDR= HeatDetection Rate) almeno del 60%, ma concretamente l HDR non supera il 35-45%. Pertanto, per mantenere accettabile il tasso di gravidanza (Pregancy Rate),è necessario applicare un elevata pressione inseminativa, unica strada per avere un accettabile tasso di concepimento (Conception Rate). Per fare ciò occorre avere un buon tasso di rilevazione dei calori e inseminare le bovine al momento più appropriato. L adozione di protocolli di sincronizzazione dei calori e soprattutto dell ovulazione, che includono l inseminazione a tempi prefissati, possono essere un valido strumento per eliminare la necessità della rilevazione visiva dei calori, per massimizzare il tasso di inseminazione, per inseminare le bovine nel momento migliore e, in definitiva, per migliorare le performance riproduttive. Questa breve rassegna riassume gli aspetti principali che possono essere presi in considerazione nella scelta dei programmi di sincronizzazione utilizzabili nelle bovine da latte e da carne. SUMMARY The reproductive efficiency is a key factor for the profitability of dairy and beef cattle and depends in large measure by an high insemination rate and a good conception rate. One of the key factors for a poor fertility is the low heat detection: the ideal goal is to get a heat detection rate (HDR = Heat Detection Rate) of at least 60%, but in practice the HDR does not exceed 35-45%. Therefore, to maintain an acceptable pregnancy rate is necessary to obtain an high insemination pressure, that is the only way to have an acceptable conception rate (Conception Rate). To do that, it is crucial to have a good heat detection rate and inseminate cows at the appropriate time. The adoption of protocols for synchronization of oestrus, and of ovulation in particular, which include insemination at fixed times, can be a valuable tool in order to eliminate the need of the visual detection of heats, to maximize the rate of insemination, to inseminate cattle at the best time and, ultimately, to improve reproductive performance. This brief review summarizes the main aspects that can be taken into account in the choice of synchronization programs for use in dairy and beef cattle. INTRODUZIONE L efficienza riproduttiva è un fattore fondamentale per la profittabilità degli allevamenti di bovini, da latte e da carne, e dipende in larga misura da un elevato tasso di inseminazione e da un ottimale tasso di concepimento. Uno degli obiettivi primari è quello di avere costantemente un 50% delle bovine della mandria gravide, indipendentemente dalla stagione.l aumento dell intervallo tra il parto e la prima inseminazione utile si associa a un ridotto tasso di concepimento alla prima inseminazione. Inoltre le bovine che non mostrano ciclicità nei 60 giorni post-partum presentano un rischio di riforma più elevato rispetto alle bovine cicliche (1). Tuttavia, quando si parla di anaestro si può correre il rischio di sovrastimare il problema: per una carenza diagnostica possono essere incluse nel numero delle bovine acicliche anche quelle bovine che non sono rilevate in calore a causa di calori silenti o di una scarsa efficienza nella rilevazione dei calori (2; 3). In realtà, l anaestro vero è caratterizzato dall assenza di un corpo luteo (CL) funzionante che 27

2 A.H. Souza - A. Valenza - G. Valla perdura per almeno 10 giorni o dalla presenza di un corpo luteo persistente. In generale, una percentuale variabile compresa tra il 20 e il 30% delle bovine in lattazione può essere classificata come realmente anovulare e quindi aciclica (4; 5; 6; 7) (Tabella 1). FIGURA 1 Durata dell attività nelle bovine rilevate in estro nei 7 giorni successivi alla luteolisi - Valenza et al., 2012; J. Dairy Sci. 95: TABELLA 1 Qual è la percentuale di bovine da latte che non ciclano a giorni di lattazione? Quindi, uno dei fattori determinanti per una scarsa fertilità è rappresentato dalla bassa rilevazione dei calori (tabella 2): l obbiettivo ideale è quello di ottenere un tasso di rilevazione dei calori (HDR= HeatDetection Rate) del 60%, ma concretamente l HDR non supera il 35-45% (8). FIGURA 2 Intervallo tra inizio dell attività e ovulazione - Valenza et al., 2012; J. Dairy Sci. 95: TABELLA 2 Tasso di rilevazione dei calori Pertanto, per mantenere accettabile il tasso di gravidanza (Pregancy Rate)è necessario esercitare un elevata pressione inseminativa, unica strada per avere un accettabile tasso di concepimento (Conception Rate). Per fare ciò occorre avere un buon tasso di rilevazione dei calori e inseminare le bovine al momento più appropriato. A questo riguardo, è opportuno ricordare che è stato dimostrato che la durata dell attività estrale della maggior parte delle bovine ècompresa tra le 9 e le 24 ore, con una duratamedia di circa 16 ore. Si tratta di una distribuzioneche può essere considerata normale. Solo un numero limitato di bovine ha mostratouna scarsa attività (Figura 1), inferiore alle 8 ore (9). Infine, per quanto riguarda l intervallo tra inseminazione e ovulazione (9) è stato rilevato cheil valoremedio si attesta intorno alle 8 ore.va ricordato che il momento ideale dell inseminazioneè compreso tra le 8 e le 12 ore precedentil ovulazione (Figura 3). Inoltre, la valutazione dell intervallo tra l inizio dell attività e l ovulazione indica che in media intercorrono circa 29 ore (Figura 2), con un certo numero di bovine che ovulano già entro le 22 ore dall inizio dell attività e altre che ritardano l ovulazione fino alle 36 ore dopo l inizio dell attività (9; 10; 11). 28

3 Rivista di Medicina Veterinaria, vol. 52, n. 1, 2015 FIGURA 3 Intervallo tra inseminazione artificiale (IA) e ovulazione - Valenza et al., 2012; J. Dairy Sci. 95: combinato di GnRH, prostaglandina e/o dispositivia lento rilascio di progesterone (Tabella 3). TABELLA 3 Protocolli di sincronizzazione Leggenda - GnRH: Gonadorelin Releasing Hormone; PGF 2 : prostaglandina; P.R.I.D: Progesterone Releasing Intravaginal Device: IA: inseminazione artificiale Considerando i valori medi rilevatisi può concludere che nella presente prova l inseminazione avviene in tempi corretti. Tuttavia, valutando le variazioni rilevate, non si può essere del tutto tranquilli. Infatti, alcune bovine vengono fecondate a ovulazione già avvenuta (tra 4 e12 ore), mentre altre sono inseminate molto prima dell ovulazione (da 13 fino a oltre20 ore prima dell ovulazione). Quindi, l adozione di protocolli di sincronizzazione del calore e soprattutto dell ovulazione, che includono l inseminazione a tempi prefissati, può essere un valido strumento per eliminare la necessità della rilevazione visiva dei calori, per massimizzare il tasso di inseminazione, per inseminare le bovine nel momento migliore e, in definitiva, per migliorare le performance riproduttive. A tutt oggi sono disponibili molti protocolli di sincronizzazione, che possono essere suddivisi in due tipologie fondamentali: ü la sincronizzazione del calore; ü la sincronizzazione dell ovulazione. La sincronizzazione del calore viene realizzata grazie all utilizzo delle prostaglandine (PGF). Sono disponibili protocolli che prevedono una sola o, meglio, due somministrazioni di PGF iniettate a distanza di 14 giorni nelle bovine adulte e nelle bufale che, nella maggioranza dei casi (60-70%), presentano due ondate follicolari, oppure a distanza di giorni nelle manze da latte e nelle bovine da carne (che di norma presentano tre ondate di crescita follicolare). Solitamente si consiglia una doppia inseminazione (IA) a 72 e 96 ore dopo il trattamento con la prostaglandina oppure una singola IA 80 ore post-pgf. La sincronizzazione (o la re-sincronizzazione delle bovine non ingravidate in precedenza) dell ovulazione può essere indotta ricorrendo a programmi articolati, che sfruttano l impiego Questa breve rassegna riassume gli aspetti principali che possono essere considerati nella scelta dei programmi di sincronizzazione utilizzabili nelle bovine da latte e da carne in tutti quei Paesi, come quelli europei, dove non è consentito l utilizzo degli estrogeni nella gestione della riproduzione bovina. Questo documento non ha la pretesa di indagare tutta la grande varietà di protocolli di sincronizzazione a tempo prefissato messi a punto nella specie bovina, ma piuttosto si prefigge di dare alcune indicazioni per quanto riguarda i punti chiave alla base del successo dei trattamenti ormonali, destinati alla sincronizzazione dell ovulazione, che possono essere adottati sotto il controllo del medico veterinario aziendale nelle diverse situazioni manageriali. Principali aspetti da considerare prima di scegliere un programma di sincronizzazione. Il concetto di Inseminazione a Tempo Prefissato (TAI = Timed Artificial Insemination). L utilizzo dei programmi di sincronizzazione a tempo prefissato (TAI) consente agli allevatori di inseminare le bovine senza procedere alla rilevazione dell estro (12). In alcuni casi, a causa di un anestro post-partum prolungato o in allevamenti da latte ad alta produzione, può risultare difficile la rilevazione delle bovine in estro. Ciò può essere messo in relazione ad alcune limitazioni fisologiche, come l assenza di ciclicità a causa del bilancio energetico negativo e/o della presenza del vitello che viene allattato (nel caso delle bovine da carne) o anche in conseguenza di un elevato metabolismo steroideo a livello epatico (nelle bovine da latte ad alta produzione), che può indurre una soppressione del comportamento estrale. Quindi, l utilizzo strategico di adeguati 29

4 A.H. Souza - A. Valenza - G. Valla protocolli di sincronizzazione può rappresentare uno strumento importante per migliorare i tassi di ingravidamento e per il trattamento dell anestro post-partum. Tuttavia, non sempre l applicazionedi protocolli di sincronizzazione a tempo prefissato può non essere la scelta migliore. In molti casi l approccio ideale è quello di associare l utilizzo di sistemi per una ottimale rilevazione dei calori all adozione di efficaci programmi di sincronizzazione, in particolare nelle seconde e successive inseminazioni post-partum. L obiettivo che ci si dovrebbe prefiggere è di inseminare per la prima volta quasi il 100% delle bovine entro i 100 giorni dopo il parto (Days in Milk o DIM) nei soggetti adulti o entro i 30 giorni successivi al raggiungimento dell età indicata per l inizio dell attività riproduttiva nel caso delle manze. Un secondo obiettivo per un buon programma riproduttivo dovrebbe essere quello di contenere entro i 35 giorni l intervallo medio tra due inseminazioni nelle bovine da latte ad alta produzione e a meno di 30 giorni l intervallo medio nelle manze (sia da latte che da carne) e nelle bovine da carne adulte. Quindi i programmi di sincronizzazione possono contribuire al miglioramento del tasso di rilevazione dei calori e, almeno per i programmi che utilizzano il GnRH e/o i dispositivi a lento rilascio di progesterone, anche al trattamento delle bovine anovulari ristabilendo la ripresa della ciclicità. Il numero di bovine che si riesce ad ingravidarecon l utilizzo di programmi di sincronizzazione è normalmente simile o maggioredi quello che si ottiene dopo inseminazione naturale e si aggira intorno al 30-40% nelle bovine da latte adulte e nelle manze (sia da latte che da carne). Il livello del ricorso ai protocolli di sincronizzazioni ormonali dipende in larga misura dagli obiettivi che si prefiggono gli allevatori in termini diperformance riproduttive, tipo di razza allevata, percentuale di bovine anovulari o in anaestro, costo dei trattamenti farmacologici ormonali, costo del lavoro necessario alla rilevazione dei calori (e alla diagnosi di gravidanza), adozione di software (o di metodi manuali) di registrazione dei dati necessari alla gestione dei protocolli ormonali, livello della produzione lattea e, ancora più importante, livello di addestramento del personale. operatori) può essere estremamente utile per risparmiare tempo, commettere meno errori nei trattamenti farmacologi e di conseguenza migliorare l efficienza dei protocolli. Registrazione delle performance riproduttive. Nella scelta di un software per la gestione dei protocolli di sincronizzazione occorre tenere in considerazione non solo il costo di acquisto e di gestione dei programmi ma soprattutto l aderenza delle loro caratteristiche alle specifiche situazioni o esigenze dell allevamento. In particolare, i software dovrebbero essere dotati della possibilità di registrarei dati riproduttivi al fine di consentire l esecuzione di moderne e avanzate valutazioni statistiche e la presentazione dei dati attraverso strumenti grafici di buona leggibilità e di facile interpretazione. Per esempio, si potrebbe valutare quanto sia semplice la misurazione e la valutazione della percentuale delle bovine che sono inseminate entro i primi 100 giorni dal parto (DIM) o come è ripartita la distribuzione dei parti nel corso dell anno. Quindi, un corretto utilizzo dei software gestionali in azienda consente di monitorare lo stato riproduttivo della mandria e di prendere decisioni manageriali sulla base di numeri rilevati in modo accurato. Per esempio, se meno del 90% delle bovine sono inseminate prima dei 100 DIM si dovrebbe mettere a punto un piano d azione per affrontare il problema. Negli allevamenti che per vari motivi non sono dotati di sistemi di registrazione computerizzati della gestione dei dati devono comunque essere adottati accurati sistemi di registrazione cartacea. Per fare un esempio, le performance relative all efficienza della rilevazione dei calori possono essere calcolate mediante la formula di Woods (Tabella 4). La formula, utile per stimare l efficienza di rilevazione dell estro, prevede semplicemente che la lunghezza standard del ciclo estrale della bovina sia diviso per il dato relativo all intervallo medio tra due inseminazioni. TABELLA 4 Calcolo della formula di Woods Importanza di un buon sistema di registrazione dei dati riproduttivi. Gli allevamenti che intendono gestire un gran numero di inseminazioni artificiali, programmate attraverso una precisa sequenza di interventi farmacologici,in alcuni casimolto complessi, dovrebbero adottare un software gestionale della mandria. Sfortunatamenteci si trova abbastanza spesso di fronte ad allevamenti, anche di grandi dimensioni, che continuano a gestire manualmente la registrazione della rilevazione dei calori e delle inseminazioni. L adozione di un adeguato software di gestione dei dati (non importa quale sia il livello inizialedi competenza nell uso del computer degli 30

5 Rivista di Medicina Veterinaria, vol. 52, n. 1, 2015 Frequenza e tipologia di diagnosi di gravidanza in funzione Selezione del seme piano genetico dell allevamento della grandezza della mandria. Una solida visione dei punti di forza e di debolezza della mandria è All interno dell implementazione dei protocolli di sincronizzazione essenziale per la definizione di un piano di miglioramento genetico, che va concordato con i fornitori del seme e deve tener conto a tempo prefissato la frequenza delle diagnosi di gravidanza è uno dei punti chiave per la rilevazione delle bovine non gravide o delle della situazione di mercato. Il piano deve prevedere la riduzione bovine open (bovine non gravide dopo il periodo di attesa volontario). Quindi, nella scelta del programma di sincronizzazione consentono un parto facilitato nelle manze primipare e altri punti delle bovine non inseminate a meno del 6%, l utilizzo di semi che più adatto si deve tenere conto delle modalità di esecuzione della che sono influenzati dalle caratteristiche dell allevamento. L inventario dei semi disponibili va eseguito prima di iniziare l utilizzo dei diagnosi di gravidanza. Ovviamente, le mandrie di maggiori dimensioni richiederanno esami diagnostici più frequenti, effettuati protocolli di sincronizzazione a tempo prefissato, in particolare per almeno su base settimanale. essere sicuri di poter affrontare l aumento del numero di inseminazioni (sia con seme sessato che con seme convenzionale) conse- È interessante notare che la disponibilità di test di diagnosi di non gravidanza (o di gravidanza) eseguiti sul sangue, basati sulla valutazione del PSPB (Pregnancy-specificprotein B) e sul PAGs guente all adozione dei programmi di sincronizzazione. (Pregnancy-associated glycoproteins), può consentire anche agli Routine riproduttiva: il concetto delle Procedure Operative allevatori medio-piccoli di ri-assegnare le bovine non gravide ai Standard S.O.P. programmi di sincronizzazione su base settimanale. Inoltre, l importanza di una diagnosi di gravidanza eseguita con maggiore che dovrebbero riguardare tutte le attività routinarie su base set- La Procedure Operative Standard di allevamento sono documenti frequenza aumenta di molto mano a mano che diminuisce l efficienza della rilevazione dell estro nella mandria. Quindi, gli alleva- complesso documento scritto o semplicemente uno schema che timanale. In particolare, la S.O.P sulla riproduzione può essere un menti nei quali sono utilizzati efficienti strategie di rilevazione dei riassume in modo dettagliato ciò che deve essere eseguito ogni calori, quali un sistema di identificazione delle bovine scavalcate giorno della settimana per quanto riguarda i trattamenti post-partum, la routine della rilevazione dei calori, le azioni da intraprende- (tail chalk), pedometri e/o attivometri o tori rivelatori, possono entro un certo limite sopportare una diagnosi di gravidanza meno renelle bovine diagnosticate non gravide, le persone responsabili frequente. Nella figura 4 viene suggerita una frequenza minima di ogni singola attività, etc. Prima di passare alla valutazione dettagliata dei programmi di sincronizzazione a tempo prefissato (TAI) della diagnosi di gravidanza in funzione delle dimensioni degli allevamenti di bovine da latte. qui di seguitoè riportata (Tabella 5) la lista dei principali farmaci e ormoni utilizzabili, le principali indicazioni per il loro utilizzo all interno dei protocolli e le abbreviazioni utilizzate in questo docu- FIGURA 4 Numero minimo di visite veterinarie richieste in funzione delle dimensioni aziendali (la frquenza delle visite può essere aumentata negli allementovamenti con un basso tasso di rilevazione dei calori). TABELLA 5 Ormoni utilizzati nei protocolli di sincronizzazione 31

6 A.H. Souza - A. Valenza - G. Valla Protocolli di sincronizzazione a tempo prefissato (TAI) Protocollo a 5 giorni (5d-Protocol) Questo protocollo (Tabella 6), basato sull uso del P4, è stato sviluppato piuttosto di recente e, secondo alcuni autori, ha mostrato risultati promettenti (13; 14). Il protocollo sembra funzionare bene sia nelle bovine adulte che nelle manze (da latte e da carne). I suoi principali vantaggi sono la semplicità e la relativa lunghezza: sono infatti necessari solo 3 interventi nel corso di soli 7 giorni! Inoltre questo protocollo non prevede l utilizzo di estrogeni (peraltro non consentiti nella U.E.) al giorno 0 (il giorno dell inserimento del dispositivo intravaginale) e quindi può essere utilizzato anche in bovine gravide senza correre il rischio di indurre una regressione del CL, cosa che può fare risparmiare alcuni giorni quando si vuole tentare di re-sincronizzare bovine o manze gravide. Questo protocollo può includere anche un trattamento a base di GnRH al giorno 0 (15; 16), eseguito insieme all inserimento del dispositivo intravaginale rilasciante P4, ed un secondo trattamento con PGFeseguito 24 ore dopo il primo trattamento con PGF effettuato al momento della rimozione del dispositivo P4. La seconda iniezione di PGF è obbligatoria quando si utilizza il GnRH all inizio del protocollo a 5 giorni: in caso contrario in un certo numero di bovine (soprattutto da latte) il CL non andrà incontro a regressione e i tassi di fertilitàrisulteranno decisamente compromessi (17) (Ribeiro, 2013). Va infine sottolineato che sono comunque necessari ulteriori studi per confermare se l ecg possa essere utilizzata con successo al momento della rimozione del dispositivo senza incorrere in un indesiderato aumento dei tassi di doppia ovulazione. Precedenti variazioni di questo protocollo avevano previsto un periodo di inserzione del dispositivo intravaginale a base di P4 più lungo dei 5 giorni previsti (fino a 7 giorni), comunque con buoni risultati. TABELLA 7 Protocollo Pre-synch Ovsynch (2 PgF + Ovsynch ) Rilevazione dell estro ed inseminazione artificiale delle bovine che mostrano l estro TABELLA 8 Protocollo Pre-synch Ovsynch (2 PgF + Ovsynch ) TABELLA 6 Protocollo a 5 giorni: raccomandato per bovine da latte o da carne e per manze Rilevazione dell estro ed inseminazione artificiale delle bovine che mostrano l estro * Per ottenere buoni risultati è raccomandato un periodo di attesa minimo volontario per la prima inseminazione artificiale (IA) di almeno 60 giorni. HD: rilevazione strategica dei calori per l identificazione delle bovine non gravide che tornano in calore dopo la 1 a IA postparto. Diagnosi di gravidanza a 32 giorni post IA (al momento del secondo GnRH) * Per ottenere buoni risultati è raccomandato un periodo di attesa minimo volontario per la prima inseminazione artificiale (IA) di almeno 60 giorni. HD: rilevazione strategica dei calori per l identificazione delle bovine non gravide che tornano in calore dopo la 1 a IA postparto. Diagnosi di gravidanza a 28 giorni post IA (al momento dell inseminazione del dispositivo P$) o a 33 giorni post IA (rimozione P4) Pre-synch Ovsynch (2 PgF + Ovsynch ) Questo protocollo (Tabella 7) è stato sviluppato oltre dieci anni fa ed è probabilmente il protocollo di sincronizzazione TAI maggiormente utilizzato in tutto il mondo nelle stalle di bovine da latte di grandi dimensioni. L intervallo di 10 giorni tra la seconda PGF del Pre-synch e l inizio dell Ovsynch sembra dare risultati migliori rispetto al tradizionale intervallo di 14 giorni previsto dal protocollo tradizionale. Alcuni svantaggi di questo protocollo sono principalmente correlati all impossibilità di trattare in modo adeguato le bovine anovulari/in anaestro, alla sua complessità e alla lunghezza 32

7 Rivista di Medicina Veterinaria, vol. 52, n. 1, 2015 del protocollo stesso. Quindi, la strategia di presincronizzazione eseguita con Pre-synch, che fa riferimento al solo uso delle PGF, dovrebbe essere evitata in quegli allevamenti con problemi di ciclicità nel post-partum. Al contrario, questo protocollo può essere validamente utilizzato negli allevamenti con un numero ridotto di bovine anovulari. Di norma si può procedere alla rilevazione del calore e all inseminazione delle bovine in estro dopo la seconda PGF del Pre-synch ma, come regola pratica, solo se i tassi di concepimento ottenuti con queste inseminazioni superano il 30%. La routine settimanale riportata di seguito (Tabella 8), ripartita per giorni della settimana, mostra la sequenza dei trattamenti necessari per l esecuzione del protocollo Pre-synch Ovsynch per la 1 IA post-partum e per l applicazione del protocollo GGPG (GGP- G=GnRH prima dell Ovsynch ) destinato alla re-sincronizzazione nelle bovine da latte (buona opzione quando si re-sincronizzano le bovine open alla 2 e successive inseminazioni artificiali). Protocollo G-6-G (modificato per facilitare la routine settimanale) Questo protocollo prevede sempre l utilizzo di GnRH e di PGF e presenta il vantaggio di un trattamento con GnRH 7 giorni prima di iniziare il protocollo Ovsynch. Il trattamento con GnRH può migliorare il trattamento nelle bovine in una condizione anovulatoria in presenza di un grande follicolo. Può inoltre rappresentare una buona opzione per le bovine da latte ad alta produzione. È sempre importante ricordare che questi protocolli sono abbastanza complessi e la loro esecuzione richiede la disponibilità di un adeguato sistema computerizzato di gestione al fine di evitare errori. Se il sistema di registrazione dei trattamenti è mancante o non adeguato è opportuno scegliere protocolli di sincronizzazione più semplici. Lo schema settimanale di seguito riportato (Tabelle 9 e 10) mostra la sequenza dei trattamenti necessari per l esecuzione del protocollo denominato G-6-G(leggermente modificato per facilitare la routine settimanale), seguito da un protocollo GGPG(GGPG=Gn- RH prima dell Ovsynch ) per le 2 e le successive inseminazioni. TABELLA 9 Protocollo G-6-G modificato Protocollo G-6-G modificato: raccomandato per la 1 IA postparto in bovine da latte ad alta produzione TABELLA 10 Protocollo G-6-G modificato * Per ottenere buoni risultati è raccomandato un periodo di attesa minimo volontario per la prima inseminazione artificiale (IA) di almeno 70 giorni. HD: rilevazione strategica dei calori per l identificazione delle bovine non gravide che tornano in calore dopo la 1 a IA postparto. Diagnosi di gravidanza a 32 giorni post IA (al momento del secondo GnRH) Protocollo doppioovsynch Questo protocollo-(18), basato sull utilizzo di GnRH e di PGF, è stato disegnato per sincronizzare la 1 inseminazione artificiale (IA) post-partumnelle bovine da latte ad alta produzione. È un protocollo abbastanza lungo e complesso e anche in questo caso la sua esecuzione richiede la disponibilità di un adeguato sistema computerizzato al fine di evitare errori. È molto efficace negli allevamenti ad alta produzioneprer il trattamento delle bovine anovulari che di solito presentano follicoli con capacità ovulatorie o con un diametro follicolare >10 mm ma non sono cicliche (condizione definita come sindrome anovulatoria con grandi follicoli). Non è efficace nelle bovine che presentano il caratteristico anaestro post-partum con piccoli follicoli e non è indicato nemmeno per il trattamento delle manze. Il maggior vantaggio è correlato alla presenza di elevati livelli di P4 circolanti dopo il giorno 17 o al momento della somministrazione del primo GnRH del cosiddetto breeding Ovsinch (vedi seguente schema) (Tabelle 11 e 12), che a loro volta tendono a produrre oociti di alta qualità anche in bovine da latte ad alta produzione. Il protocollo sembra in grado di ridurre i tassi di doppia ovulazione nelle bovine da latte. In considerazione della sua lunghezza normalmente questo protocollo non è raccomandato durante i programmi di re-sincronizzazione per le 2 e successive inseminazioni artificiali. TABELLA 11 Protocollo doppio Ovsynch Protocollo doppio Ovsynch : raccomandato per la 1 IA postparto in bovine da latte ad alta produzione 33

8 A.H. Souza - A. Valenza - G. Valla TABELLA 12 Protocollo doppio Ovsynch * Per ottenere buoni risultati è raccomandato un periodo di attesa minimo volontario per la prima inseminazione artificiale (IA) di almeno 70 giorni. HD: rilevazione strategica dei calori per l identificazione delle bovine non gravide che tornano in calore dopo la 1 a IA postparto. Diagnosi di gravidanza a 32 giorni post IA (al momento del secondo GnRH) per le successive inseminazioni artificiali. Di seguito sono elencati alcuni esempi di strategie di re-sincronizzazione che possono essere utilizzate con successo in questi allevamenti di bovine da latte (Tabella 13). Altre possibilità per procedere alla re-sincronizzazione delle bovine da latte sono offerte dal cosiddetto protocollo a 5 giorni (5d-protocol) o più semplicemente dalla somministrazione di una singola PGF nelle bovine vuote seguita dall inseminazione al calore rilevato e dall applicazione del protocollo Ovsynch nelle bovine non rilevate in calore entro i 10 giorni successivi al trattamento con PGF. TABELLA 13 Protocollo GGPG e protocollo a 5 giorni Protocollo GGPG: raccomandato per la 2 IA (e successive) post parto (Re-synch) in bovine da latte ad alta produzione Alcune ulteriori considerazoni sulle strategie di re-sincronizzazione In considerazione del fatto che alcuni allevamenti di bovine da latte presentano un basso tasso di concepimento alla 1 inseminazione post-partum ( ~ 30-40%), fanno un grande ricorso all inseminazione artificiale e, soprattutto, hanno un basso livello di rilevazione dei calori, molti allevamenti includono nelle loro procedure operative piani precisi che devono essere adottati per la seconda e TABELLA 14 34

9 Rivista di Medicina Veterinaria, vol. 52, n. 1, 2015 CONSIDERAZIONI FINALI Il diagramma di flusso riportato di seguito (Tabella 14) riassume le principali strategie di sincronizzazione che possono essere utilizzate nelle differenti razze e categorie di animali. É importante sottolineare che i programmi di sincronizzazione possono senza dubbio aiutare i veterinari e gli allevatori a gestire e trattare le bovine anovulari/in anaestro e ad aumentare il tasso di inseminazione e l efficienza nella rilevazione dei calori. In alcune situazioni, soprattutto nelle bovine ad alta produzione, attraverso l utilizzo di specifici protocolli è inoltre possibile incrementare i tassi di concepimento. Tuttavia, negli allevamenti dove le bovine sono inseminate ma presentano un tasso di concepimento non ottimale, i veterinari e gli allevatori dovrebbero provvedere anche a rivedere e riconsiderare importanti aree nella gestione della mandria, quali il periodo di transizione, il benessere animale e il cosiddetto cow confort e i programmi di gestione nutrizionale, e non concentrarsi solo sull introduzione di protocolli di sincronizzazione a tempo prefissato più o meno complicati. Infine, va segnalato che le performance riproduttive possono essere migliorate anche attraverso una puntuale valutazione dei dati e un monitoraggio dei principali indicatori riproduttivi, aiutando quindi gli allevatori a introdurre cambiamenti gestionali sulla base di dati evidenti. BIBLIOGRAFIA 1. Opsomer, G., Grohn, Y.T., Hertl, J., Coryn, M., Deluyker, H., de Kruif, A Risk factors for post partum ovarian dysfunction in high producing dairy cows in Belgium: a field study. 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