PRIMO CAPITOLO L ELEMENTO SOGGETTIVO DEL DELITTO TENTATO 1) IL DOLO COME ELEMENTO SOGGETTIVO DEL TENTATIVO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PRIMO CAPITOLO L ELEMENTO SOGGETTIVO DEL DELITTO TENTATO 1) IL DOLO COME ELEMENTO SOGGETTIVO DEL TENTATIVO"

Transcript

1 PRIMO CAPITOLO L ELEMENTO SOGGETTIVO DEL DELITTO TENTATO 1) IL DOLO COME ELEMENTO SOGGETTIVO DEL TENTATIVO Il dolo del delitto tentato è identico al dolo del delitto consumato : questa affermazione pacifica in dottrina e nella giurisprudenza prelevante 1 identifica il dolo del delitto tentato con il dolo della fattispecie del reato consumato con l inevitabile corollario di poter adattare al delitto tentato tutte le forma di dolo valevoli per il delitto consumato. Prima di passare ad analizzare i significati di una tale affermazione è necessario chiarire ciò che tale affermazione pone per concetto presupposto: la forma dell elemento soggettivo in relazione al tentativo è il dolo. Certamente su un piano strettamente giusnaturalistico si può escludere in via di principio la configurabilità di un tentativo sorretto da colpa: in una tale dimensione, infatti, tentare e colpa sono termini antitetici (sarebbe infatti assurdo che si possa tentare ciò che non si vuole). Tale impostazione giusnaturalistica del problema deve però trovare immediato riscontro nelle 1 Cass., 20giugno 1985, in Riv. pen., 1986, 652; Cass., 22 marzo 1985, ivi, 1986, 344;Cass. sez. un., 18 giugno 1983, in Cass. pen., 1985, 1515, con nota di GUARALDO, Dolo eventuale e delitto tentato: profili di un incompatibilità; ivi, 1984, 493; in Mass. Pen., 1984, 309, con nota di M. GALLO ; Cass., 6 novembre 1981, in Cass. pen., 1983, 1314, con nota di CIAMPI; Cass., 12 giugno 1981, in Riv. It., 1983, 744, con nota di FILÈ, Delitto tentato e dolo eventuale; Cass., 28 settembre 1978, in Riv. pen., 1979, 622; Cass, 21 novembre 1977, in Riv. It., 1979, 687, con nota di D ASCOLA, il dolo del tentativo: considerazioni sul rapporto tra fattispecie oggettiva e fattispecìe soggettiva; Cass., 22 marzo 1977, in Cass. Pen.., 1978, 653; Cass., 5 febbraio 1973, in Giur. It., 1974, 11, 263; Cass., 22 gennaio 1973, ivi, 1974, li,

2 disposizioni di legge che regolano la materia del delitto tentato. Il riferimento è all articolo 56 del codice penale vigente che sancisce la punibilità a titolo di delitto tentato nei casi in cui siano compiuti atti idonei, diretti in modo non equivoco alla commissione di un delitto : la formula in esame non può portarci ad escludere tout court la configurabilità di un delitto tentato sorretto da colpa, specie se interpretata in senso rigidamente oggettivo. Al riguardo sembra necessaria un analisi più ampia che indaghi sul carattere della norma e sulla relazione che intercorre fra l istituto del delitto tentato e altre norme contenute nella parte generale del nostro codice penale. La dottrina ha da sempre inquadrato l istituto in esame nella categoria delle forme di manifestazione del reato attribuendo al delitto tentato qualificazioni proprie anche di altre norme: si è parlato di formula estensiva della punibilità, di norma complementare, integratrice delle fattispecie di parte speciale, accessoria, secondaria 2. Di certo senza la norma in esame l azione non compiuta o la mancata realizzazione dell evento (fatti salvi i casi in cui ci trovassimo di fronte ad una previsione espressa di norma incriminatrici, come delitti a sé stanti) non produrrebbero mai una risposta dell ordinamento e quindi non sarebbero punibili. La pena è infatti subordinata al verificarsi di tutti gli elementi costitutivi della fattispecie incriminatrice di parte speciale e questa condizione non 2 V., ad es., ANTOLISEI, Manuale di diritto penale, Parte generale ; F. MANTOVANI, Diritto Penale, Parte generale, p. 433, Padova 1992, ; G. BETTIOL, Diritto Penale, Parte generale, p. 532, Padova 1976; B. PETROCELLI, Il delitto tentato, p. 12, Padova 1966; M. SINISCALCO, La struttura del delitto tentato, Milano

3 risulta essere soddisfatta nel caso in cui come già detto l azione non si compia o l evento non si verifichi. Solo grazie all introduzione nel nostro ordinamento di un apposita norma si rendono punibili condotte che altrimenti sarebbero penalmente irrilevanti. Non si può infatti condividere la tesi secondo la quale attraverso l introduzione di tale norma sarebbe punibile anche la realizzazione parziale della fattispecie delittuosa 3 ; infatti, come già esaminato in precedenza, in tanto si ha una risposta sanzionatoria dell ordinamento in quanto la situazione concreta che l agente ha posto in essere coincida integralmente con ciò che è previsto nella parte condizionante la norma: tale principio generale escluderebbe quindi la possibilità di esprimersi in termini di realizzazione parziale egualmente punibile 4. Posta l esistenza di tale norma nel nostro ordinamento (art 56 c. p. vigente) si tratta ora di evidenziare la situazione di rapporto e quindi il punto di riferimento che legittimerebbe le qualificazioni sopra accennate: questo può essere rappresentato dall ordinamento penale nel suo complesso o dalle singole disposizioni incriminatrici. Se ci riferiamo all ordinamento penale nel suo complesso possiamo sicuramente definire la norma del delitto tentato come norma estensiva, in quanto prevedendo la punibilità per fatti altrimenti penalmente irrilevanti estende l incriminazione che invece dovrebbe essere limitata al delitto consumato. 3 PETROCELLI B., Il delitto tentato, Padova 1966; 4 SINISCALCO M., La struttura del delitto tentato, Milano 1959 <<La formula della realizzazione parziale, a prescindere da questioni di esattezza terminologica, esprime una posizione sostanziale essenziale: essa indica infatti l assunzione di un limite preciso relativamente all inizio degli atti punibili. >> 5

4 Se, al contrario, ci riferiamo alle singole disposizioni incriminatrici il carattere integrativo, estensivo o complementare della disposizione sul delitto tentato non può essere dimostrato: la disposizione dell articolo 575 c. p., ad esempio, che prevede il delitto di omicidio non può dirsi correttamente integrata dall articolo 56 c. p. in quanto la disposizione contenuta nell articolo 575 c. p., relativamente al contenuto che gli è proprio, non necessita di integrazione. Inoltre, in tanto si può definire come accessoria o secondaria in quanto si ricollega necessariamente ad una disposizione di parte speciale alla quale accede e senza la quale non avrebbe possibilità di concreto funzionamento: tale norma infatti, come del resto altre speciali forme di manifestazione del reato 5 sono definite in dottrina schemi vuoti di per sé 6 che acquistano rilevanza penale solo attraverso il collegamento con un particolare tipo delittuoso. Il necessario collegamento con le disposizioni di parte speciale senza il quale la norma dell articolo 56 non potrebbe operare, raddoppia le singole figure criminose generando di conseguenza nuove fattispecie di delitto risultanti dalla compenetrazione delle due parti, la parte generale (rappresentata dall articolo 56 e quindi dagli elementi descritti in tale norma) e la parte speciale. 5 Si pensi al concorso eventuale di persone nel reato ex art. 110 c. p. SINISCALCO nota che non sussistono problemi nel caso in cui più agenti realizzano insieme e ciascuno al completo la fattispecie di reato: infatti in questi casi la disposizione che prevede la punibilità per il reato potrebbe essere sufficiente ad incriminare tutti i concorrenti. La differenza si avverte invece nel caso di istigazione, favoreggiamento o di realizzazione parziale dell azione descritta nella disposizione incriminatrice: in questi casi tali condotte solo attraverso una disposizione specifica (contenuta normalmente in parte generale) possono ritenersi punibili. 6 PIETROCELLI B., Il delitto tentato, Padova,

5 A questo punto l individuazione dell elemento soggettivo di questa nuova fattispecie delittuosa non può che trovare riscontro nell articolo 42 comma 2 del nostro codice penale che prevede il dolo come forma ordinaria di responsabilità per i delitti: se il delitto tentato è infatti un delitto che nasce dalla compenetrazione dell articolo 56 c. p. con una norma incriminatrice di parte speciale non si vede perché non dovrebbe operare l articolo 42 comma 2 come principio generale di responsabilità. Lo stesso articolo 56 parla di atti diretti a commettere un delitto negando ammissibilità giuridica per il tentativo di contravvenzione e innescando quindi l operatività del principio contenuto nell articolo 42 che nega la punibilità a titolo di colpa per i delitti se non in caso di espressa previsione legislativa: restano pertanto nettamente esclusi dalla figura del delitto tentato i delitti colposi. L affermazione per cui il tentativo è solo doloso è contraddetta da alcuni autori che in passato hanno affermato che non sussiste alcun motivo di incompatibilità tra colpa e tentativo, prospettando al riguardo l idea che anche nel delitto colposo si può verificare una incompleta realizzazione della fattispecie 7. Questa teoria si giustificherebbe proprio alla luce degli aspetti oggettivi del tentativo che in astratto non giustificano una definitiva incompatibilità. Sono stati fatti a proposito degli esempi tra cui quello della madre che lascia un veleno sul tavolo intorno al quale giocano i propri figli: l azione della madre è sicuramente imprudente nei confronti dei figli ma 7 ALIMENA F., il concetto unitario del reato colposo, in Riv. It. Dir. Pen.,

6 potrebbe non sfociare in un evento dannoso nel caso in cui un terzo attento tolga il veleno dal tavolo. Secondo questa teoria il tentativo concernerebbe l elemento materiale e non quello psicologico: l azione dell esempio è colposa in quanto potrebbe produrre la morte di uno dei figli se un terzo attento non impedisse il verificarsi dell evento. Secondo i sostenitori di queste teorie il ritenere il tentativo solamente doloso, sembrerebbe frutto di una concettualizzazione ormai consolidata non ponendosi ostacoli sul piano logico alla incriminazione di una condotta colposa che per un caso non produca l evento. Seppure sul piano logico sembra non possano muoversi critiche, è indiscutibile che l ostacolo posto dalle previsioni legislative (art 56 c. p. e art. 42 comma 2 c. p. ) sia insormontabile e che quindi si possa affermare che, in base alle attuali previsioni del nostro codice, il titolo di responsabilità previsto per il delitto tentato sia il dolo. 8

7 2) IL DOLO DEL TENTATIVO E IL DOLO DELLA CONSUMAZIONE, PRECISAZIONI E LIMITI DELLA FORMULA. Individuata nel dolo la forma dell elemento psicologico del delitto tentato la dottrina ha da sempre sostenuto che l elemento psicologico della fattispecie tentata sia identico a quello della relativa fattispecie consumata in quanto tanto il delitto tentato quanto il delitto consumato richiederebbero la medesima risoluzione criminosa. Tale impostazione è sicuramente condivisibile se con essa si vuole affermare che nel tentativo la volontà dell agente deve tendere alla consumazione. Sicuramente diverso sarebbe il discorso se con la stessa si volesse sottolineare una perfetta identità di elemento psicologico, ritenendo quindi compatibili con la fattispecie tentata tutte le forme con cui il dolo si atteggia nella fattispecie consumata: in altre parole, se vi fosse perfetta identità, qualsiasi forma di dolo sarebbe automaticamente sufficiente ad integrare un tentativo punibile. Affermare una perfetta identità di elemento psicologico, inoltre, ci porterebbe a dover sostenere, come diretta conseguenza dell affermazione, una relativa identità dell oggetto del dolo: quindi, il dolo del tentativo risulterebbe identico al dolo del relativo delitto consumato sia nella struttura che nell oggetto. Il Petrocelli 8, abbracciando tale impostazione, sostiene infatti che il dolo del tentativo è costituito dal dirigersi della volontà alla produzione dell offesa tipica del delitto 8 PETROCELLI B., Il delitto tentato, Padova 1966 p. 35; 9

8 consumato, come risulta dalla dizione dell art. 56 c. p. che parla di atti diretti a commettere un delitto : l elemento psicologico del delitto tentato, quindi, non potrebbe non essere che quello del delitto consumato in quanto ne conterrebbe integralmente lo stesso oggetto. Infatti, sostiene l autore, l agente ha agito con l intenzione di produrre tutta l offesa che è propria del relativo delitto dirigendo i propri atti alla consumazione: colui che realizza un tentato omicidio agisce con l intenzione di cagionare la morte. Se non ci fosse identità di oggetto tra il dolo e del tentativo e quello della consumazione, l idea stessa del tentare non avrebbe alcun senso. Secondo altra autorevole dottrina 9 le considerazioni in tema di identità di elemento psicologico non sembrano così ovvie: la ricostruzione dell oggetto del dolo del tentativo al fine di evidenziarne eventuali differenze rispetto a quello del delitto consumato dovrebbe innanzitutto muovere da basi di diritto positivo. Il nostro ordinamento all art. 43 c. p. qualifica il delitto come doloso, o secondo l intenzione, allorquando l agente abbia preveduto e voluto come conseguenza della propria azione od omissione il fatto previsto dalla legge come reato. Sulla scorta dell art. 47 c. p. si ritiene che oggetto del dolo, e quindi oggetto della rappresentazione e volizione che l art. 43 richiede al fine di imputare un fatto reato a titolo di dolo, sia l insieme degli elementi che costituiscono la fattispecie, oggettivi o materiali, positivi 9 M. SINISCALCO M., La struttura del delitto tentato, Milano 1959 p

9 e negativi 10. Anche per la fattispecie del delitto tentato la ricostruzione dell oggetto del dolo non puo che seguire le regole generali valevoli per qualsivoglia delitto. Il soggetto agente deve innanzitutto volere gli atti che compie ma non può che rappresentarsi il fine verso il quale tali atti tendono che non è altro che il delitto consumato. In altre parole, mentre per quanto riguarda la condotta in senso stretto si ha un momento di volizione nel preciso significato psicologico del termine, in ordine a tutti gli altri elementi si può solo parlare di rappresentazione. Proprio grazie a questa differenza si possono cogliere i primi aspetti che differenziano il dolo del delitto tentato da quello del delitto consumato. Nel delitto tentato il soggetto agente vuole (e pone in essere) dei comportamenti che non essendo previsti dalla relativa fattispecie consumata non occorre siano contenuti nel dolo di consumazione e viceversa i momenti finale del fatto tipico, secondo il disposto di parte speciale, per la consumazione devono essere voluti, mentre nel tentativo non possono che essere rappresentati: gli atti realizzati devono quindi essere voluti mentre i momenti finali del fatto di parte speciale devono essere soltanto previsti, rappresentati. Secondo Siniscalco, inoltre, gli atti realizzati (voluti perché rappresentati) sono legati grazie ad un particolare collegamento alla rappresentazione dei 10 Le cause di giustificazione sono ritenute elementi negativi del fatto in quanto verificandosi una di queste cause la fattispecie manca di tipicità. L assenza di cause di giustificazione deve essere oggetto di rappresentazione da parte del soggetto agente come si desume dall art. 59 c. p.: per versare in dolo è quindi necessaria la consapevolezza di agire in assenza di cause di giustificazione. 11

10 momenti finali della fattispecie speciale: senza uno stretto collegamento sarebbe infatti possibile incriminare a titolo di tentativo determinati atti compiuti dall agente solo a titolo di esperimento, ricognizione. La distinzione che viene operata è tra piano generale e piano particolare dell agente, indicando con il primo la risoluzione criminosa a commettere un certo delitto e con il secondo la volontà che muove come abbiamo detto i singoli atti fino a quel momento realizzati. Per potersi avere tentativo punibile sarà quindi necessario sul piano psicologico che l agente si rappresenti gli atti successivi a quelli che compie (e che vuole) come necessari alla realizzazione del fatto criminoso di parte speciale inseriti in una serie causale contestuale a quelli che da lui vengono compiuti 11. La visione del Siniscalco ricalca in qualche misura l impostazione offerta da Delogu in tema di identità tra dolo di tentativo e dolo di consumazione: egli parte dal principio che la volontà sia strettamente collegata all azione, nel senso che prima che questa inizi non può dirsi che esista una volizione dell azione. Il dolo viene, infatti, scomposto da Delogu in due elementi che sono la volontà e l appetizione : la prima rappresenterebbe il coefficiente che lega l individuo all azione, la seconda che lo legherebbe all evento Questa impostazione del problema troverebbe secondo Siniscalco un soddisfacente riscontro anche nella lettera della legge all art. 56 c. p. nella formula << diretti.. a commettere un delitto>> con relativa esclusione della punibilità di coloro i quali pur avendo l intenzione di commettere un delitto operino a fine di ricognizione o di esperimento pur avendo commesso atti che sul piano oggettivo siano conformi alla fattispecie del delitto tentato 12 DELOGU, la struttura del reato tentato, in Annali di dir. e proc. pen., 1937, p

11 L autore sostiene che, essendo i reati che ammettono la figura del tentativo composti in più atti, si avranno tante volizioni quanti sono gli atti che l agente pone in essere per poter realizzare il completamento della catena causale che sfocerà nella consumazione del delitto particolare. Tali volizioni sono stimolate e coordinate dall appetizione dell evento ma esiste solo la volizione dell atto compiuto, mentre non può esserci ancora quella degli atti da compiersi. In sostanza cioè, per il Delogu, nel delitto tentato, premesso che l elemento psicologico consiste di volontà e di appetizione, l appetizione sarà identica a quella del reato consumato, ma la volontà o meglio le volizioni saranno quantitativamente diverse a secondo degli atti posti in essere dal soggetto attivo. 13

Definizione. Pre-requisito della colpevolezza. Dolo

Definizione. Pre-requisito della colpevolezza. Dolo Definizione Perché si abbia un reato, occorre la possibilità di muovere un qualche rimprovero al soggetto agente. Quest esigenza discende dal principio di personalità della responsabilità penale espresso

Dettagli

UNITA' DIDATTICA III Forme di manifestazione del reato.

UNITA' DIDATTICA III Forme di manifestazione del reato. Università degli Studi di Teramo Sede di Avezzano Cattedra Diritto Penale Prof. Giuseppe Montanara ***** Patto con lo studente Unità didattica 3 Autovalutazione UNITA' DIDATTICA III Forme di manifestazione

Dettagli

Cendon / Book. Collana diretta da Dario Primo Triolo CENACOLO GIURIDICO: CASI E LEZIONI PENALE 02 IL DELITTO TENTATO. Dario Primo Triolo

Cendon / Book. Collana diretta da Dario Primo Triolo CENACOLO GIURIDICO: CASI E LEZIONI PENALE 02 IL DELITTO TENTATO. Dario Primo Triolo Cendon / Book Collana diretta da Dario Primo Triolo CENACOLO GIURIDICO: CASI E LEZIONI PENALE 02 IL DELITTO TENTATO Dario Primo Triolo Edizione MARZO 2015 Copyright MMXV KEY SRL VIA PALOMBO 29 03030 VICALVI

Dettagli

INDICE. Introduzione...XIII PARTE I CENNI DI TEORIA GENERALE DEL REATO. CAPITOLO I La struttura del reato

INDICE. Introduzione...XIII PARTE I CENNI DI TEORIA GENERALE DEL REATO. CAPITOLO I La struttura del reato INDICE Introduzione...XIII PARTE I CENNI DI TEORIA GENERALE DEL REATO La struttura del reato 1. Il reato tra fattispecie astratta e fattispecie concreta...3 2. La sussunzione della fattispecie concreta

Dettagli

La struttura del reato. Delitti e contravvenzioni. Tipologie di reati

La struttura del reato. Delitti e contravvenzioni. Tipologie di reati La struttura del reato. Delitti e contravvenzioni. Tipologie di reati Prof. Maria Beatrice Magro Teoria generale del reato La teoria generale si occupa dello studio del reato ad un massimo livello di astrazione

Dettagli

Unità didattica II Elementi soggettivi del reato e colpevolezza

Unità didattica II Elementi soggettivi del reato e colpevolezza Università degli Studi di Teramo Sede di Avezzano Cattedra Diritto Penale Prof. Giuseppe Montanara ***** Patto con lo studente Unità didattica 2 Autovalutazione Unità didattica II Elementi soggettivi del

Dettagli

DIRITTO PENALE I A - L

DIRITTO PENALE I A - L DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza Anno accademico 2016/2017-3 anno DIRITTO PENALE I A - L 9 CFU - 1 semestre Docente titolare dell'insegnamento ANNA MARIA MAUGERI

Dettagli

DIRITTO PENALE I M - Z

DIRITTO PENALE I M - Z DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza Anno accademico 2016/2017-3 anno DIRITTO PENALE I M - Z 9 CFU - 1 semestre Docente titolare dell'insegnamento ROSARIA SICURELLA

Dettagli

24/06/2017

24/06/2017 Il Reato L omicidio ed il suicidio Seconda Università degli Studi di Napoli Corso dil Laurea in Medicina i e Chirurgia i VI Anno REATO Reato è ogni fatto illecito al quale l ordinamento giuridico collega

Dettagli

LE FORME DI MANIFESTAZIONE DEL REATO

LE FORME DI MANIFESTAZIONE DEL REATO LE FORME DI MANIFESTAZIONE DEL REATO a cura di GIOVANNANGELO DE FRANCESCO G. GIAPPICHELLI EDITORE I TORINO Indice sommario Autori Opere di carattere generale XIII XV Capitolo I Circostanze del reato (A.

Dettagli

Lineamenti di diritto penale. Grosseto, 4 ottobre 2010

Lineamenti di diritto penale. Grosseto, 4 ottobre 2010 Lineamenti di diritto penale Grosseto, 4 ottobre 2010 Grande Bipartizione DIRITTO PUBBLICO DIRITTO PRIVATO Diritto costituzionale Diritto amministrativo Diritto penale Diritto civile Diritto commerciale

Dettagli

I REATI FISCALI DI CUI AL D.LGS. 74/2000

I REATI FISCALI DI CUI AL D.LGS. 74/2000 I REATI FISCALI DI CUI AL D.LGS. 74/2000 Relatore: Antonio Fortarezza Dottore Commercialista Commissione Antiriciclaggio Ordine dei Dottori Commercialisti e Esperti Contabili di Milano Materiale estratto

Dettagli

PARTE QUARTA - le forme del reato

PARTE QUARTA - le forme del reato PARTE QUARTA - le forme del reato CAPITOLO XIV LE CIRCOSTANZE 1. Aspetti generali 1.1 Definizione 1.2 Inquadramento dogmatico 1.2.1 Teoria dell autonomia 1.2.2 Teoria dell accessorietà 1.2.3 Teoria della

Dettagli

Capitolo I: Disciplina Generale dell Illecito Amministrativo Sanzionato, L. 689/1981.

Capitolo I: Disciplina Generale dell Illecito Amministrativo Sanzionato, L. 689/1981. Introduzione La sottoscritta ha svolto un periodo di lavoro all interno del settore Affari Generali della Direzione Generale Bilancio e Finanze, Ufficio Sanzioni Amministrative, della Regione Toscana.

Dettagli

Responsabilità sanitaria e medicina penitenziaria Dott.ssa Martina Brini

Responsabilità sanitaria e medicina penitenziaria Dott.ssa Martina Brini Responsabilità sanitaria e medicina penitenziaria Dott.ssa Martina Brini Modena, 16 aprile 2011 RESPONSABILITÀ Penale Amministrativa Dolo Colpa Preterintenzione Civile Contrattuale Extracontrattuale RESPONSABILITÀ

Dettagli

INDICE. Capitolo I I DELITTI SESSUALI CONSIDERAZIONI GENERALI. Alberto Cadoppi. Sezione I IL DELITTO DI VIOLENZA SESSUALE (ART. 609-BIS C.P.

INDICE. Capitolo I I DELITTI SESSUALI CONSIDERAZIONI GENERALI. Alberto Cadoppi. Sezione I IL DELITTO DI VIOLENZA SESSUALE (ART. 609-BIS C.P. INDICE Capitolo I I DELITTI SESSUALI CONSIDERAZIONI GENERALI Alberto Cadoppi Sezione I IL DELITTO DI VIOLENZA SESSUALE (ART. 609-BIS C.P.) Alberto Cadoppi 1. Premessa... Pag. 9 2. Bene giuridico...» 9

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Prefazione...

INDICE SOMMARIO. Prefazione... SOMMARIO Prefazione... VII CAPITOLO 1 PRECEDENTI STORICI E BREVI NOTE DI DIRITTO COMPARATO 1. I precedenti storici... 1 2. Ordinamento penale francese... 3 3. Ordinamento penale spagnolo... 6 4. Ordinamento

Dettagli

Capitolo I. La situazione scriminante del fatto di reato [1]

Capitolo I. La situazione scriminante del fatto di reato [1] Indice V Indice Capitolo I La situazione scriminante del fatto di reato [1] I profili generali [1] 1. Premessa. Le cause di giustificazione. Inquadramento generale e cenni storici. In particolare il pensiero

Dettagli

Il reato di falso ideologico

Il reato di falso ideologico Il reato di falso ideologico Autore: Concas Alessandra In: Diritto penale La falsità in atti è sanzionata dall articolo 476 e seguenti del Codice penale. Si distinguono le fattispecie di falsità ideologica

Dettagli

INDICE. Premessa alla ottava edizione...xvii. Hanno collaborato a questa edizione...xix

INDICE. Premessa alla ottava edizione...xvii. Hanno collaborato a questa edizione...xix INDICE Premessa alla ottava edizione...xvii Hanno collaborato a questa edizione...xix CAPITOLO 1 Il rapporto di species a genus tra il reato di intralcio alla giustizia e quello di istigazione alla corruzione

Dettagli

Acquisto di prodotti contraffatti: nessuna responsabilità' penale

Acquisto di prodotti contraffatti: nessuna responsabilità' penale STUDIO LEGALE AVV. ELISABETTA DORO VIA CARLO SIGONIO 2 40137 BOLOGNA TEL. 051.346996 FAX 051.7160309 E-mail: info@studiolegaledoro.it Sito internet: www.studiolegaledoro.it Acquisto di prodotti contraffatti:

Dettagli

INDICE SOMMARIO CAPITOLO PRIMO. I DELITTI DI CONCUSSIONE E CORRUZIONE di Lorena Ciarniello

INDICE SOMMARIO CAPITOLO PRIMO. I DELITTI DI CONCUSSIONE E CORRUZIONE di Lorena Ciarniello INDICE SOMMARIO INTRODUZIONE di Armando Macrillò... 1 CAPITOLO PRIMO I DELITTI DI CONCUSSIONE E CORRUZIONE di Lorena Ciarniello 1. Concussione: soggetto attivo e passivo... 7 1.1. (Segue): elemento soggettivo

Dettagli

L INIZIO DELL ATTIVITÀ PUNIBILE

L INIZIO DELL ATTIVITÀ PUNIBILE INSEGNAMENTO DI DIRITTO PENALE LEZIONE XVI IL TENTATIVO PROF. FABIO FOGLIA MANZILLO Indice 1 L INIZIO DELL ATTIVITÀ PUNIBILE ---------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

IL DOLO NEL REATO COMMISSIVO ALLA LUCE DEL RECENTE APPRODO DELLE SEZIONI UNITE IN TEMA DI RICETTAZIONE. di Sposato Roberto.

IL DOLO NEL REATO COMMISSIVO ALLA LUCE DEL RECENTE APPRODO DELLE SEZIONI UNITE IN TEMA DI RICETTAZIONE. di Sposato Roberto. IL DOLO NEL REATO COMMISSIVO ALLA LUCE DEL RECENTE APPRODO DELLE SEZIONI UNITE IN TEMA DI RICETTAZIONE di Sposato Roberto. (Avvocato abilitato e specializzato nelle professioni legali) L art. 42 c. 1 c.p.,

Dettagli

CAPITOLO PRIMO 1. Introduzione.

CAPITOLO PRIMO 1. Introduzione. CAPITOLO PRIMO 1. Introduzione. Volendo inizialmente tracciare l'excursus storico della normativa in esame, la quale regola la fattispecie concernente la morte o le lesioni quale conseguenza di altro delitto

Dettagli

SOMMARIO. PARTE PRIMA Nozioni introduttive. CAPITOLO 1 Introduzione. Brevi nozioni sul diritto penale in generale...3

SOMMARIO. PARTE PRIMA Nozioni introduttive. CAPITOLO 1 Introduzione. Brevi nozioni sul diritto penale in generale...3 SOMMARIO PARTE PRIMA Nozioni introduttive CAPITOLO 1 Introduzione. Brevi nozioni sul diritto penale in generale...3 1. La funzione del diritto penale...3 2. Rapporti tra il diritto penale e gli altri rami

Dettagli

Il reato continuato, disciplina giuridica e caratteri

Il reato continuato, disciplina giuridica e caratteri Il reato continuato, disciplina giuridica e caratteri Autore: Concas Alessandra In: Diritto penale, Diritto processuale penale L'istituto giuridico del reato continuato è previsto e disciplinato dall'articolo

Dettagli

MARIA TERESA TRAPASSO LA PUNIBILITÀ DELLE CONDOTTE AUTORICICLATORIE

MARIA TERESA TRAPASSO LA PUNIBILITÀ DELLE CONDOTTE AUTORICICLATORIE MARIA TERESA TRAPASSO LA PUNIBILITÀ DELLE CONDOTTE AUTORICICLATORIE JOVENE EDITORE NAPOLI 2017 INDICE Premessa... p. XXI CAPITOLO PRIMO IL NUOVO REATO DI «AUTORICICLAGGIO»: FISIONOMIA E PROFILI PROBLEMATICI

Dettagli

1. Il concorso esterno nel reato plurisoggettivo

1. Il concorso esterno nel reato plurisoggettivo CAPITOLO III Il concorso esterno nel reato plurisoggettivo Sommario: 1. Il concorso esterno nel reato plurisoggettivo. 2. Il concorso esterno nei reati associativi. 3. Il concorso esterno nell associazione

Dettagli

ESAME AVVOCATO Soluzione del primo parere di Diritto Penale a cura di Elio Giannangeli * Carolina Genoni **

ESAME AVVOCATO Soluzione del primo parere di Diritto Penale a cura di Elio Giannangeli * Carolina Genoni ** ESAME AVVOCATO 2016 Soluzione del primo parere di Diritto Penale a cura di Elio Giannangeli * Carolina Genoni ** Traccia: Tizio, avendo intenzione di intraprendere l esercizio di una attività di somministrazione

Dettagli

VII INDICE SOMMARIO. Capitolo I Introduzione... pag. 1. Capitolo II La colpa nella circolazione stradale...» 9

VII INDICE SOMMARIO. Capitolo I Introduzione... pag. 1. Capitolo II La colpa nella circolazione stradale...» 9 INDICE SOMMARIO Capitolo I Introduzione................... pag. 1 1.1. Il diritto penale amministrativo.................» 1 1.2. I principi fondamentali...................» 2 1.3. Il fatto illecito......................»

Dettagli

IL CONCORSO DI PERSONE NEL REATO

IL CONCORSO DI PERSONE NEL REATO INSEGNAMENTO DI DIRITTO PENALE LEZIONE XVII IL CONCORSO DI PERSONE PROF. VITO MORMANDO Indice 1 IL CONCORSO DI PERSONE NEL REATO ---------------------------------------------------------------------------

Dettagli

La responsabilità dei sindaci: profili penali. Mario Garavoglia Stefania Gianoncelli

La responsabilità dei sindaci: profili penali. Mario Garavoglia Stefania Gianoncelli La responsabilità dei sindaci: profili penali Mario Garavoglia Stefania Gianoncelli CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE Rimedi posti a presidio del corretto adempimento dei doveri del collegio sindacale : Responsabilità

Dettagli

LA NORMA E I PRECEDENTI STORICI

LA NORMA E I PRECEDENTI STORICI IL DELITTO DI PECULATO MEDIANTE PROFITTO DELL ERRORE ALTRUI PROF. FABIO FOGLIA MANZILLO Indice 1 LA NORMA E I PRECEDENTI STORICI -------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

Capitolo I INTRODUZIONE

Capitolo I INTRODUZIONE Capitolo I INTRODUZIONE 1. Sanzione e norma penale... 1 1.1. Materia penale e tipo di sanzione... 1 1.2. Autonomia, frammentarietà e sussidiarietà del diritto penale... 2 1.3. Il contenuto della sanzione

Dettagli

Capitolo Primo VIOLAZIONE DELL OBBLIGO DI COMUNICAZIONE DELLE NOTITIAE CRIMINIS (Elisabetta Calcagno)

Capitolo Primo VIOLAZIONE DELL OBBLIGO DI COMUNICAZIONE DELLE NOTITIAE CRIMINIS (Elisabetta Calcagno) INDICE Capitolo Primo VIOLAZIONE DELL OBBLIGO DI COMUNICAZIONE DELLE NOTITIAE CRIMINIS L OMISSIONE DI DENUNCIA DI SOGGETTI QUALIFICATI E PRIVATI 1. Il contenuto offensivo dei reati di omessa denuncia....

Dettagli

PREMESSA: ORIGINI DELLA MAFIA TRA VERITA E LEGGENDA. pag 1

PREMESSA: ORIGINI DELLA MAFIA TRA VERITA E LEGGENDA. pag 1 PREMESSA: ORIGINI DELLA MAFIA TRA VERITA E LEGGENDA. pag 1 CAPITOLO PRIMO IL RICONOSCIMENTO GIURIDICO DELLA MAFIA: DALL ART. 416 ALL ART. 416-BIS C.P. 1 Art. 416 c.p.: associazione per delinquere... pag.

Dettagli

LA TUTELA PENALE DELLE DICHIARAZIONI «TESTIMONIALI» RESE NEL CORSO DI UN PROCEDIMENTO PENALE

LA TUTELA PENALE DELLE DICHIARAZIONI «TESTIMONIALI» RESE NEL CORSO DI UN PROCEDIMENTO PENALE LA TUTELA PENALE DELLE DICHIARAZIONI «TESTIMONIALI» RESE NEL CORSO DI UN PROCEDIMENTO PENALE INDICE PREMESSA 01. Gli obiettivi della ricerca... p. 1 02. Segue...» 4 03. Il piano della trattazione...» 9

Dettagli

La competenza del giudice penale

La competenza del giudice penale La competenza del giudice penale (prima parte) Prof. Giuseppe Santalucia La competenza in generale Il codice di procedura penale distingue: incompetenza per materia; Incompetenza per territorio; Incompetenza

Dettagli

L ELEMENTO SOGGETTIVO

L ELEMENTO SOGGETTIVO Cendon / Book Collana diretta da Dario Primo Triolo CENACOLO GIURIDICO: CASI E LEZIONI PENALE 4 L ELEMENTO SOGGETTIVO Dario Primo Triolo A mia moglie che mi supporta e sopporta. Con amore Edizione MAGGIO

Dettagli

INDICE SOMMARIO INTRODUZIONE

INDICE SOMMARIO INTRODUZIONE INDICE SOMMARIO INTRODUZIONE I - Nozione ed ambito del diritto penale vigente........................ p. 1 II - Funzione e caratteri del diritto penale..............................» 5 1. Il diritto penale

Dettagli

SOMMARIO. TRACCIA 1 Principio di legalità, CEDU e diritto dell unione. Il regime nazionale della prescrizione tra Cestaro e Taricco.

SOMMARIO. TRACCIA 1 Principio di legalità, CEDU e diritto dell unione. Il regime nazionale della prescrizione tra Cestaro e Taricco. SOMMARIO Capitolo I Le nuove frontiere del principio di legalità TRACCIA 1 Principio di legalità, CEDU e diritto dell unione. Il regime nazionale della prescrizione tra Cestaro e Taricco. 3 TRACCIA 2 Confisca

Dettagli

INDICE NOTE INTRODUTTIVE

INDICE NOTE INTRODUTTIVE INDICE NOTE INTRODUTTIVE 1. Delimitazione dell oggetto del lavoro attraverso una precisazione circa la nozione di reati di opinione : i reati di opinione nelle tre direttrici di tutela dello Stato, dell

Dettagli

INDICE SOMMARIO INTRODUZIONE. 1. Il diritto penale come sistema di tutela dei beni giuridici... p Diritto penale e norme morali...

INDICE SOMMARIO INTRODUZIONE. 1. Il diritto penale come sistema di tutela dei beni giuridici... p Diritto penale e norme morali... INDICE SOMMARIO INTRODUZIONE I - Nozione ed ambito del diritto penale vigente. II - Funzione e caratteri del diritto penale. 1. Il diritto penale come sistema di tutela dei beni giuridici.... p. 5 2. Diritto

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Capitolo II SISTEMA PENAL-TRIBUTARIO E PRINCIPI COSTITUZIONALI

INDICE SOMMARIO. Capitolo II SISTEMA PENAL-TRIBUTARIO E PRINCIPI COSTITUZIONALI INDICE SOMMARIO Presentazione... Pag. XI Presentazione alla II edizione....» XIII Capitolo I SISTEMA PENAL-TRIBUTARIO E PRINCIPI COSTITUZIONALI 1. Il diritto penal-tributario, tra «particolarismo» e «principi

Dettagli

1. IL PRINCIPIO DI DIRITTO

1. IL PRINCIPIO DI DIRITTO 1. IL PRINCIPIO DI DIRITTO Ed invero il delitto di concussione per induzione si distingue da quello di truffa aggravata dall'abuso di poteri o dalla violazione dei doveri inerenti ad una pubblica funzione

Dettagli

LE CAUSE DI GIUSTIFICAZIONE

LE CAUSE DI GIUSTIFICAZIONE Cendon / Book Collana diretta da Dario Primo Triolo CENACOLO GIURIDICO: CASI E LEZIONI PENALE 03 LE CAUSE DI GIUSTIFICAZIONE Dario Primo Triolo Edizione APRILE 2015 Copyright MMXV KEY SRL VIA PALOMBO

Dettagli

Laboratorio Chimico della Camera di Commercio di Torino Avv. Neva Monari Studio avvocati Monari e Vinai Avvocati per l impresa

Laboratorio Chimico della Camera di Commercio di Torino Avv. Neva Monari Studio avvocati Monari e Vinai Avvocati per l impresa Tavola Rotonda Tavola Rotonda Laboratorio Chimico della Camera di Commercio di Torino Avv. Neva Monari Studio avvocati Monari e Vinai Avvocati per l impresa NORME PRESCRITTIVE NORME SANZIONATORIE Generali:

Dettagli

PARTE PRIMA I PRINCIPI DEL DIRITTO PENALE E PENAL - TRIBUTARI. Capitolo I : I principi generali del diritto penale. 1.

PARTE PRIMA I PRINCIPI DEL DIRITTO PENALE E PENAL - TRIBUTARI. Capitolo I : I principi generali del diritto penale. 1. PARTE PRIMA I PRINCIPI DEL DIRITTO PENALE E PENAL - TRIBUTARI Capitolo I : I principi generali del diritto penale 1. Introduzione 9 2. Principio di legalità 9 3. Principio dell irretroattività della legge

Dettagli

INDICE-SOMMARIO. INTRODUZIONE di Astolfo Di Amato

INDICE-SOMMARIO. INTRODUZIONE di Astolfo Di Amato INTRODUZIONE pag. 1. Il problema amianto... 1 2. Una ipotesi di applicazione della analisi economica del diritto... 2 3. Le proposte sul piano normativo... 4 4. Il tema della responsabilità penale da amianto...

Dettagli

Analisi e sistematica del reato

Analisi e sistematica del reato DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA Corso di Diritto penale 1 LMG A/L a.a. 2015/2016 Corso di Diritto penale SSG A/L a.a. 2015/2016 Lezione del 19 aprile 2016 Analisi e sistematica del reato Prof. Filippo Bottalico,

Dettagli

SOMMARIO. INTRODUZIONE pag. 11 PARTE II. PRINCIPI GENERALI pag. 21

SOMMARIO. INTRODUZIONE pag. 11 PARTE II. PRINCIPI GENERALI pag. 21 SOMMARIO INTRODUZIONE pag. 11 PARTE I PRINCIPI GENERALI pag. 21 CAPITOLO 1 LA RIFORMA DEL D.LGS. N. 74/2000 pag. 23 1. La tecnica legislativa: le norme definitorie. Premessa pag. 23 2. La fattura e gli

Dettagli

Capitolo Secondo L INTERESSE ALL EQUA RIPARTIZIONE DEL FABBISOGNO TRIBUTARIO. GLI STRUMENTI

Capitolo Secondo L INTERESSE ALL EQUA RIPARTIZIONE DEL FABBISOGNO TRIBUTARIO. GLI STRUMENTI INDICE Capitolo Primo UNA INTRODUZIONE: BREVE STORIA DELLA TUTELA PENALE DELLA PRETESA TRIBUTARIA 1. Le origini... 1 2. La nascita del diritto penale tributario e le sue evoluzioni. Le prime norme penali

Dettagli

Responsabilità giuridica dei soccorritori volontari

Responsabilità giuridica dei soccorritori volontari Responsabilità giuridica dei soccorritori volontari La Responsabilità Giuridica La responsabilità è l obbligo di rispondere delle conseguenze negative causate da un proprio comportamento, eventualmente

Dettagli

La nuova fattispecie di Autoriciclaggio (art. 648-ter.1. c.p.). Ovvero: la sistematica del bastone e della carota.

La nuova fattispecie di Autoriciclaggio (art. 648-ter.1. c.p.). Ovvero: la sistematica del bastone e della carota. La nuova fattispecie di Autoriciclaggio (art. 648-ter.1. c.p.). Ovvero: la sistematica del bastone e della carota. L'introduzione di una nuova fattispecie di reato accanto al Riciclaggio (art. 648 bis

Dettagli

Schema di Redazione del Parere Penale

Schema di Redazione del Parere Penale Schema di Redazione del Parere Penale 1 L argomentazione giuridica deve seguire le cadenze del sillogismo aristotelico (si veda dispensa Il sillogismo nel mondo del diritto ). 1) Incipit: illustrazione

Dettagli

Medicina Legale Penalistica.

Medicina Legale Penalistica. Medicina Legale Penalistica www.slidetube.it Medicina Legale Penalistica Il Diritto Penale costituisce quella branca dell ordinamento giuridico che racchiude il complesso delle norme che lo Stato, come

Dettagli

UNITA' DIDATTICA I Legalità, elementi oggettivi del reato e materialità

UNITA' DIDATTICA I Legalità, elementi oggettivi del reato e materialità Università degli Studi di Teramo Sede di Avezzano Cattedra Diritto Penale Prof. Giuseppe Montanara ***** Patto con lo studente Unità didattica 1 Autovalutazione UNITA' DIDATTICA I Legalità, elementi oggettivi

Dettagli

I. Il contratto in generale; II. La nozione di parte; III. Il contratto. con se stesso; IV. Il concetto di bilateralità nel contratto con se

I. Il contratto in generale; II. La nozione di parte; III. Il contratto. con se stesso; IV. Il concetto di bilateralità nel contratto con se INTRODUZIONE SOMMARIO I. Il contratto in generale; II. La nozione di parte; III. Il contratto con se stesso; IV. Il concetto di bilateralità nel contratto con se stesso; VI. Il ruolo del consenso. I. Il

Dettagli

CORSO DI MAGISTRATURA di Roberto Garofoli

CORSO DI MAGISTRATURA di Roberto Garofoli CORSO DI MAGISTRATURA di Roberto Garofoli Roberto GAROFOLI CORSO DI MAGISTRATURA PENALE Lezioni Sentenze Temi e svolgimenti Suggerimenti dottrinali SOMMARIO LEZIONE 1 IL DIALOGO DELLE CORTI INTERNE E DI

Dettagli

INDICE - SOMMARIO FONDAMENTI LA MATERIA PUNITIVA OLTRE I CONFINI STATUALI

INDICE - SOMMARIO FONDAMENTI LA MATERIA PUNITIVA OLTRE I CONFINI STATUALI INDICE - SOMMARIO PROLOGO LA MATERIA PUNITIVA OLTRE I CONFINI STATUALI 1. L emergere di un sistema punitivo informato a sovranazionalità... Pag. 1 1.1. Apporti dell ermeneutica...» 8 2. Excursus : diritto

Dettagli

CORSO DI MAGISTRATURA. Le lezioni di Roberto GAROFOLI

CORSO DI MAGISTRATURA. Le lezioni di Roberto GAROFOLI CORSO DI MAGISTRATURA Le lezioni di Roberto GAROFOLI Roberto GAROFOLI DIRITTO PENALE Parte generale e speciale Volume terzo PREMESSA Il CORSO DI MAGISTRATURA costituisce un prezioso ausilio per la preparazione

Dettagli

INDICE. Presentazione... XVII Introduzione... XIX. CAPITOLO I IL PROBLEMA PENALE E LE SUE FUNZIONI (di MARIO ALBERTO RUFFO)

INDICE. Presentazione... XVII Introduzione... XIX. CAPITOLO I IL PROBLEMA PENALE E LE SUE FUNZIONI (di MARIO ALBERTO RUFFO) INDICE Presentazione................................................. XVII Introduzione.................................................. XIX CAPITOLO I IL PROBLEMA PENALE E LE SUE FUNZIONI (di MARIO ALBERTO

Dettagli

Il diritto penale in tasca

Il diritto penale in tasca Il diritto penale in tasca COMPENDIO DI DIRITTO PENALE 2014 SOMMARIO DIRITTO PENALE PARTE GENERALE INTRODUZIONE LA SCIENZA DEL DIRITTO PENALE E I CARATTERI DEL DIRITTO PENALE MODERNO 2 1. La nozione di

Dettagli

Sintesi dell ordinanza n. 24 del 2107

Sintesi dell ordinanza n. 24 del 2107 Sintesi dell ordinanza n. 24 del 2107 Con l ordinanza n. 24 del 2017 la Corte costituzionale ha sottoposto alla Corte di giustizia dell Unione europea tre quesiti, due dei quali riguardano l interpretazione

Dettagli

13. La destinazione alla prova del certificato medico e della cartella clinica

13. La destinazione alla prova del certificato medico e della cartella clinica La cartella clinica e la responsabilità del medico 385 13. La destinazione alla prova del certificato medico e della cartella clinica Se, per ipotesi, venisse revocato o dichiarato nullo l accreditamento

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Presentazione... Pag.

INDICE SOMMARIO. Presentazione... Pag. INDICE SOMMARIO Presentazione.............................................. Pag. IX CAPITOLO I SISTEMA PENAL-TRIBUTARIO E PRINCIPI COSTITUZIONALI 1. Premessa: il diritto penal-tributario, tra «particolarismo»

Dettagli

La rilevanza penale dell attività di equipe medica tra autoresponsabilità e affidamento

La rilevanza penale dell attività di equipe medica tra autoresponsabilità e affidamento La rilevanza penale dell attività di equipe medica tra autoresponsabilità e affidamento La Corte di Cassazione con sentenza n.27314/17 torna sul tema della responsabilità penale nell attività di equipe

Dettagli

NOTA A CASSAZIONE PENALE, 17 gennaio 2012, n a cura di Laura Messina

NOTA A CASSAZIONE PENALE, 17 gennaio 2012, n a cura di Laura Messina NOTA A CASSAZIONE PENALE, 17 gennaio 2012, n. 1428 a cura di Laura Messina La Cassazione si sofferma ancora una volta sul tema della cooperazione colposa e sulla differenza fra detto istituto e il concorso

Dettagli

ISTIGAZIONE ALLA CORRUZIONE (ART. 322 C.P.) E CORRUZIONE INTERNAZIONALE

ISTIGAZIONE ALLA CORRUZIONE (ART. 322 C.P.) E CORRUZIONE INTERNAZIONALE ISTIGAZIONE ALLA CORRUZIONE (ART. 322 C.P.) E CORRUZIONE INTERNAZIONALE PROF. FABIO FOGLIA MANZILLO Indice 1 ISTIGAZIONE ALLA CORRUZIONE (ART. 322 C.P.) E CORRUZIONE INTERNAZIONALE ---------- 3 2 FORME

Dettagli

Il diritto del lavoro è il complesso di norme che disciplinano il rapporto di lavoro e che tutelano

Il diritto del lavoro è il complesso di norme che disciplinano il rapporto di lavoro e che tutelano DIRITTO DEL LAVORO NOZIONE Il diritto del lavoro è il complesso di norme che disciplinano il rapporto di lavoro e che tutelano oltre che l interesse economico, anche la libertà, dignità, e personalità

Dettagli

CAPITOLO II LE CIRCOSTANZE DEI NUOVI REATI AMBIENTALI

CAPITOLO II LE CIRCOSTANZE DEI NUOVI REATI AMBIENTALI 71 CAPITOLO II LE CIRCOSTANZE DEI NUOVI REATI AMBIENTALI E IL PROCEDIMENTO ESTINTIVO DELLE CONTRAVVENZIONI INOFFENSIVE SOMMARIO: 1. L Aggravante associativa - 2. L «Aggravante ambientale» - 3. L attenuante

Dettagli

INDICE - SOMMARIO. Introduzione... Pag. XV CAPITOLO PRIMO L OGGETTO DI TUTELA DEI DELITTI DI CORRUZIONE

INDICE - SOMMARIO. Introduzione... Pag. XV CAPITOLO PRIMO L OGGETTO DI TUTELA DEI DELITTI DI CORRUZIONE Introduzione... Pag. XV CAPITOLO PRIMO L OGGETTO DI TUTELA DEI DELITTI DI CORRUZIONE Giurisprudenza essenziale... Pag. 3 1. Considerazioni introduttive. Riforma del 90 e ritorni al passato..» 9 2. Storicità

Dettagli

SCOMPOSIZIONE ANALITICA DEL REATO

SCOMPOSIZIONE ANALITICA DEL REATO ANALISI SISTEMATICA DEL REATO PROF. FABIO FOGLIA MANZILLO Indice 1 SCOMPOSIZIONE ANALITICA DEL REATO ------------------------------------------------------------------------ 3 2 OGGETTIVISMO E SOGGETTIVISMO

Dettagli

INDICE PARTE PRIMA IL PRINCIPIO DI LEGALITÀ. CAPITOLO I Il principio di legalità

INDICE PARTE PRIMA IL PRINCIPIO DI LEGALITÀ. CAPITOLO I Il principio di legalità INDICE PARTE PRIMA IL PRINCIPIO DI LEGALITÀ CAPITOLO I Il principio di legalità 1. Inquadramento normativo, concetto e funzione del principio di legalità... 3 2. Legalità formale e legalità sostanziale:

Dettagli

INDICE-SOMMARIO I DELITTI DI BANCAROTTA SEZIONE II

INDICE-SOMMARIO I DELITTI DI BANCAROTTA SEZIONE II INDICE-SOMMARIO CAPITOLO PRIMO LA NASCITA DEI REATI FALLIMENTARI 1. Il diritto penale fallimentare... Pag. 1 2. La genesi dei reati fallimentari...» 3 2.1 L evoluzione del diritto romano...» 3 3. Il regresso

Dettagli

Responsabilità giuridica dei soccorritori volontari. La Responsabilità Giuridica

Responsabilità giuridica dei soccorritori volontari. La Responsabilità Giuridica Responsabilità giuridica dei soccorritori volontari La Responsabilità Giuridica 1 La responsabilità è l obbligo di rispondere delle conseguenze negative causate da un proprio comportamento, eventualmente

Dettagli

Responsabilità giuridica dei soccorritori volontari

Responsabilità giuridica dei soccorritori volontari Responsabilità giuridica dei soccorritori volontari La Responsabilità Giuridica La responsabilità è l obbligo di rispondere delle conseguenze negative causate da un proprio comportamento, eventualmente

Dettagli

Diritti dei cittadini e dei consumatori

Diritti dei cittadini e dei consumatori Diritti dei cittadini e dei consumatori Aspetti giuridici della vita quotidiana dal condominio a internet Fondazione Università Popolare di Torino, Torino, 18.04.2013 Avv. Alessia Boario Avv. Daniele Beneventi

Dettagli

Responsabilità giuridica dei soccorritori volontari

Responsabilità giuridica dei soccorritori volontari Responsabilità giuridica dei soccorritori volontari La Responsabilità Giuridica La responsabilità è l obbligo di rispondere delle conseguenze negative causate da un proprio comportamento, eventualmente

Dettagli

La responsabilità giuridica 23/05/2017 1

La responsabilità giuridica 23/05/2017 1 La responsabilità giuridica 23/05/2017 1 Argomenti La nozione di responsabilità giuridica La responsabilità civile (culpa in vigilando e culpa in educando) La responsabilità penale (i principi di tipicità

Dettagli

QUIZ DI AUTOVALUTAZIONE TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE

QUIZ DI AUTOVALUTAZIONE TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE QUIZ DI AUTOVALUTAZIONE TECNICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA AMBIENTALE -------------------------------------------- 1) Nella comunicazione di notizia di reato trasmessa al PM l organo di PG: a) deve limitarsi

Dettagli

La nullità parziale : sostituzione ed integrazione delle clausole contrattuali. Ambito e limiti dell intervento del giudice.

La nullità parziale : sostituzione ed integrazione delle clausole contrattuali. Ambito e limiti dell intervento del giudice. Segnalate dal Dott. Marco Crescenzi Lanna Concorso 2010 TRACCE ESTRATTE: L autotutela ammistrativa con part. rif. alla dichiarazione di inzio attività. La nullità parziale : sostituzione ed integrazione

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Presentazione... pag. VII Indice delle abbreviazioni...» XI

INDICE SOMMARIO. Presentazione... pag. VII Indice delle abbreviazioni...» XI INDICE SOMMARIO Presentazione... pag. VII Indice delle abbreviazioni...» XI Capitolo Primo I DELITTI DI PERCOSSE E DI LESIONE PERSONALE Sezione Prima PERCOSSE (ART. 581) 1. La norma e i precedenti storici...

Dettagli

Sommario. Introduzione Origine ed evoluzione del diritto penale moderno PARTE PRIMA DIRITTO PENALE E LEGGE PENALE XIII

Sommario. Introduzione Origine ed evoluzione del diritto penale moderno PARTE PRIMA DIRITTO PENALE E LEGGE PENALE XIII Sommario XIII Introduzione Origine ed evoluzione del diritto penale moderno XIII 1. Il diritto penale pre-moderno: cenni XIV 2. L illuminismo penale XIX 3. La nascita della moderna scienza penalistica

Dettagli

stesso fatto tipico nel quale si realizza l ipotesi di reato».

stesso fatto tipico nel quale si realizza l ipotesi di reato». Corte di Cassazione Sezioni Unite Penali sentenza 22 giugno 2017 n. 41588 (dep. 12 settembre 2017) Pres. Canzio est. Montagni CONCORSO FORMALE DI REATI PRINCIPIO DI SPECIALITÀ PORTO ILLEGALE IN LUOGO PUBBLICO

Dettagli

Ia Responsabilita del volontario di protezione civile

Ia Responsabilita del volontario di protezione civile LA PROTEZIONE CIVILE INCONTRA LA SCUOLA ATTIVITA NELLA SCUOLA PRIMARIA CORSO A4-10 ANNO 2017 Ia Responsabilita del volontario di protezione civile Avv. Giuseppe Galli CCV-MB C.P.E. Agrate (MB) 12 Ottobre

Dettagli

Responsabilità ex d.lgs. 231 e gruppi PROBLEMA: la capogruppo risponde dei reati commessi nell ambito della controllata?

Responsabilità ex d.lgs. 231 e gruppi PROBLEMA: la capogruppo risponde dei reati commessi nell ambito della controllata? Responsabilità ex d.lgs. 231 e gruppi PROBLEMA: la capogruppo risponde dei reati commessi nell ambito della controllata? Il decreto 231 nulla dispone circa le problematiche di reati commessi nell ambito

Dettagli

INDICE. 1 Diritto penale e codice penale. 2 Legge penale

INDICE. 1 Diritto penale e codice penale. 2 Legge penale INDICE 1 Diritto penale e codice penale 1. Nozione di diritto penale........................... 1 2. Funzione del diritto penale.......................... 4 3. Codice penale..................................

Dettagli

Il nesso di causalità materiale

Il nesso di causalità materiale Il nesso di causalità materiale Il rapporto di causalità (sperimentale) quella e non altra si deve stimar causa che posta fa seguire sempre l effetto e rimossa rimuove l effetto. Galileo Galilei Nesso

Dettagli

Parere n. 7 Compatibilità del delitto tentato con il dolo alternativo, ma non con quello eventuale

Parere n. 7 Compatibilità del delitto tentato con il dolo alternativo, ma non con quello eventuale 45 Parere n. 7 Compatibilità del delitto tentato con il dolo alternativo, ma non con quello eventuale di Bruno Fiammella Traccia Filano e Coriolano si introducevano in una tabaccheria e, muniti di bastoni,

Dettagli

QUESTIONARIO N. 3 ELEMENTO SOGGETTIVO DEL REATO E TENTATIVO

QUESTIONARIO N. 3 ELEMENTO SOGGETTIVO DEL REATO E TENTATIVO QUESTIONARIO N. 3 ELEMENTO SOGGETTIVO DEL REATO E TENTATIVO 1) Che cosa si intende per suitas della condotta? A) La coscienza e volontà della condotta. B) Lo status personale di imputabilità. C) L elemento

Dettagli

IL CONCORSO APPARENTE DI NORME.

IL CONCORSO APPARENTE DI NORME. CONCORSO DI REATI E CONCORSO APPARENTE DI NORME PROF. FABIO FOGLIA MANZILLO Indice 1 IL CONCORSO APPARENTE DI NORME. ----------------------------------------------------------------------------- 3 2 UNICITÀ

Dettagli

Il fondamento della recidiva e la rilevanza giuridica del reato estinto

Il fondamento della recidiva e la rilevanza giuridica del reato estinto Capitolo Primo Il fondamento della recidiva e la rilevanza giuridica del reato estinto 1. Premessa Vi sono delle certezze nel diritto penale fondate su basi normative che, col tempo, cambiano aspetto.

Dettagli

CAPITOLO XIII LA QUALIFICAZIONE SOGGETTIVA

CAPITOLO XIII LA QUALIFICAZIONE SOGGETTIVA CAPITOLO XIII LA QUALIFICAZIONE SOGGETTIVA 1. La colpevolezza normativa 1.4 Dalla colpevolezza normativa alla qualificazione soggettiva 1. La colpevolezza normativa Il termine «colpevolezza» evoca immediatamente

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato GRECO

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato GRECO Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2263 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato GRECO Modifiche al codice penale e al codice della strada, di cui al decreto legislativo

Dettagli

Dr. Guido Rispoli, Procuratore della Repubblica di Bolzano

Dr. Guido Rispoli, Procuratore della Repubblica di Bolzano Dr. Guido Rispoli, Procuratore della Repubblica di Bolzano 12. Ottobre 2012 L'ASSUNZIONE DELLA POSIZIONE DI GARANZIA QUALE ELEMENTO CHIAVE PER IL RICONOSCIMENTO DELLA RESPONSABILITA. IL CASO DEI BAGNINI

Dettagli

CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA.

CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA. CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA. Incontro di studio sul tema: Il contrasto al traffico di stupefacenti: tecniche investigative e problemi applicativi. Roma, 30 novembre-2 dicembre 2009. Le condotte

Dettagli

Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO SCIENZE GIURIDICHE (7 CFU)

Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO SCIENZE GIURIDICHE (7 CFU) PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO SCIENZE GIURIDICHE (7 CFU) AREA DI APPRENDIMENTO PREVENZIONE: VIGILANZA E CONTROLLO e INDAGINE Lo studente al termine del corso deve possedere le conoscenze necessarie a ridurre

Dettagli

INDICE SOMMARIO INTRODUZIONE CULTURA GIURIDICA E FORMAZIONE DEL. GIURISTA... 1 CAPITOLO I CENNI SUL CONCETTO E LA STRUTTURA DEL REATO

INDICE SOMMARIO INTRODUZIONE CULTURA GIURIDICA E FORMAZIONE DEL. GIURISTA... 1 CAPITOLO I CENNI SUL CONCETTO E LA STRUTTURA DEL REATO INDICE SOMMARIO INTRODUZIONE CULTURA GIURIDICA E FORMAZIONE DEL. GIURISTA..... 1 CAPITOLO I CENNI SUL CONCETTO E LA STRUTTURA DEL REATO 1. Le ragioni di un anticipazione metodologica......... 7 2. Il reato

Dettagli