IL NUOVO AEC DEGLI AGENTI DI COMMERCIO DEL 30 LUGLIO 2014

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1 IL NUOVO AEC DEGLI AGENTI DI COMMERCIO DEL 30 LUGLIO 2014 Unindustria di Reggio Emilia 2 ottobre 2014 Prof. Avv. Fabio Bortolotti Avv. Mariaelena Giorcelli BBM Partners Buffa Bortolotti & Mathis, Torino

2 La disciplina dell indennità nei contratti con gli agenti Direttiva del Consiglio del 18 dicembre 1986 n. 653 sugli agenti di commercio indipendenti garantire condizioni di concorrenza omogenee all interno della UE; garantire un più elevato livello di protezione dell agente nei rapporti con il preponente; semplificare le operazioni commerciali intra-comunitarie (facilitando la redazione e gestione di contratti di agenzia tra parti di stati diversi)

3 Art. 17 della Direttiva scelta tra due alternative Modello tedesco (meritocratico) Un indennità di clientela limitata ad un massimo di un anno di provvigioni, basata sul presupposto di un apporto di clientela al preponente, modellata sull esempio della legislazione tedesca. (adottato dalla maggior parte degli stati europei, tra cui l Italia) Modello Francese (risarcitorio) Una riparazione del pregiudizio, senza limite massimo, basata sul presupposto che l agente, in seguito ad una legittima cessazione del contratto, perda guadagni che avrebbe potuto realizzare in caso di prosecuzione del rapporto o non riesca ad ammortizzare le spese sostenute per il contratto, ispirata al modello francese. (adottato dalla Slovacchia, oltre che dalla Francia)

4 L indennità di scioglimento nella legge italiana Art del Codice Civile italiano All atto della cessazione del rapporto, il preponente è tenuto a corrispondere all agente un indennità se ricorrono le seguenti condizioni: - l'agente abbia procurato nuovi clienti al preponente o abbia sensibilmente sviluppato gli affari con i clienti esistenti e il preponente riceva ancora sostanziali vantaggi derivanti dagli affari con tali clienti; - il pagamento di tale indennità sia equo, tenuto conto di tutte le circostanze del caso, in particolare delle provvigioni che l'agente perde e che risultano dagli affari con tali clienti. L'indennità non è dovuta quando: [ ] L'importo dell'indennità non può superare una cifra equivalente ad un'indennità annua calcolata sulla base della media annuale delle retribuzioni riscosse dall'agente negli ultimi cinque anni e, se il contratto risale a meno di cinque anni, sulla media del periodo in questione. Le disposizioni di cui al presente articolo sono inderogabili a svantaggio dell'agente.

5 L alternativa degli AEC a confronto Art AEC Valutare se sussistono le condizioni per riconoscere l indennità e quindi: - che l agente abbia procurato nuovi clienti al preponente o abbia sensibilmente sviluppato gli affari con i clienti esistenti; - che il preponente riceva ancora sostanziali vantaggi derivanti dagli affari con tali clienti; - che il pagamento dell indennità sia equo, tenuto conto delle circostanze del caso ed in particolare delle provvigioni che l agente perde sui clienti da lui apportati. Determinazione dell ammontare: non prevede un criterio preciso, limitandosi a prevedere una cifra massima pari alla media provvigionale annua degli ultimi cinque anni, che non può essere superata. - Indennità di risoluzione del rapporto (FIRR, accantonato annualmente presso l apposito Fondo) secondo determinate percentuali; - Indennità suppletiva di clientela, secondo determinate aliquote; - Indennità meritocratica (importo aggiuntivo sull incremento delle provvigioni) Criteri precisi di calcolo per determinare l ammontare dell indennità delle tre componenti, che verranno riconosciute in presenza di determinati requisiti.

6 Corte CE, 23 marzo 2006, causa C-465/04 (caso Honyvem c. De Zotti) L art. 19 della direttiva del Consiglio 18 dicembre 1986, 86/653/CEE, [ ] dev essere interpretato nel senso che l indennità di cessazione del rapporto che risulta dall applicazione dell art. 17, n. 2, di tale direttiva non può essere sostituita, in applicazione di un accordo collettivo, da un indennità determinata secondo criteri diversi da quelli fissati da quest ultima disposizione a meno che non sia provato che l applicazione di tale accordo garantisce, in ogni caso, all agente commerciale un indennità pari o superiore a quella che risulterebbe dall applicazione della detta disposizione. All interno dell ambito fissato dall art. 17, n. 2, della direttiva 86/653, gli Stati membri godono di un potere discrezionale che essi sono liberi di esercitare, in particolare, con riferimento al criterio dell equità.

7 Dal 2006 al 2010 Calcolo dell indennità secondo l art La prassi dei giudici italiani

8 dal 2011 al 2014 Calcolo dell indennità secondo l art La prassi dei giudici italiani

9 Calcolo dell indennità secondo il nuovo AEC 2014 L indennità meritocratica: differenze rispetto all AEC 2002; Differenza tra provvigioni iniziali e provvigioni finali; Il periodo di prognosi; Il tasso di migrazione; Diminuzione forfeitaria in percentuale (10%, 15%,20%); Confronto con importo massimo ottenibile ex art c.c.

10 Esempi di calcolo indennità: Crescita rapida su 4 anni; Crescita lenta su 4 anni; Crescita lenta su 11 anni; Crescita media su 11 anni; Crescita rapida su 11 anni; Crescita lenta su 20 anni;

11 Conclusioni, Incidenza economica dell indennità introdotta dall AEC 2014

12 Le altre novità del nuovo AEC 2014 Le variazioni di zona; Il periodo di prova; Le trattative in corso al momento della cessazione del rapporto; Ulteriori modifiche

13 Gli AEC e i contratti con gli agenti esteri Quando si applicano? Quando sono richiamati dalle parti e queste lo vogliono; E ancora opportuno il richiamo alla luce degli AEC 2014?

14 Strategie consigliabili nella redazione e gestione dei contratti di agenzia Clausole che tutelino il preponente nel contesto del 1751 c.c.; Negoziare un indennità ragionevole nel contesto del 1751 c.c.

15 Il Contenzioso con gli agenti La conciliazione; Rinunce e transazioni;

16 Grazie! Prof. Avv. Fabio Bortolotti Avv. Mariaelena Giorcelli BBMPARTNERS - BUFFA, BORTOLOTTI & MATHIS STUDI LEGALI ASSOCIATI