T E S I PROCEDURA DI ASSEGNAZIONE CRITERI DI ASSEGNAZIONE CALENDARIO ASSEGNAZIONE MODULO DI RICHIESTA CONTENUTO E ARTICOLAZIONE DELLA RELAZIONE
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- Gianmaria Vaccaro
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1 T E S I PROCEDURA DI ASSEGNAZIONE CRITERI DI ASSEGNAZIONE CALENDARIO ASSEGNAZIONE MODULO DI RICHIESTA CONTENUTO E ARTICOLAZIONE DELLA RELAZIONE ISTRUZIONI STILISTICHE E GRAFICHE PER LA STESURA
2 PROCEDURA DI ASSEGNAZIONE La procedura prevista per l assegnazione delle TESI relative alla LAUREA MAGISTRALE è la seguente: 1) gli studenti che desiderano ottenere l assegnazione della tesi da parte del docente devono presentare allo stesso la propria candidatura entro la data fissata nel calendario di assegnazione tesi e relazioni finali, compilando l apposito modulo (scaricabile da questo sito). Il modulo, indirizzato al docente, va presentato alla segreteria del dipartimento di Economia aziendale 2) è possibile presentare domanda solo quando lo studente debba ancora sostenere esami per non oltre 30 crediti; 3) nelle date indicate, verranno decisi i nominativi degli studenti la cui candidatura è stata accolta; sarà premura del docente comunicare via mail l esito dell esame delle candidature a ogni singolo studente; 4) in occasione del ricevimento successivo alla data di cui sub 3, gli studenti la cui candidatura è stata accolta si presenteranno al docente con la modulistica richiesta dalla Facoltà per la firma da parte del docente e l avvio del programma di lavoro; 5) non verranno fatte eccezioni a quanto sopra, per nessun motivo. CRITERI DI ASSEGNAZIONE Premesso che per doverosi motivi di serietà, non verranno prese in considerazione richieste provenienti da studenti che non abbiano sostenuto l esame; le assegnazioni verranno decise, a insindacabile giudizio del docente, sulla base dei seguenti criteri: 1. votazione conseguita nell esame al quale si riferisce la richiesta; 2. altri esami di discipline aziendali inserite nel piano di studi, oltre a quelli obbligatori; 3. media delle votazioni conseguite e regolarità degli studi; 4. partecipazione alle eventuali attività integrative organizzate dal docente; 5. conoscenza della lingua inglese; 6. possibilità di svolgere parte del lavoro in occasione della partecipazione al programma Erasmus;
3 CALENDARIO ASSEGNAZIONE Al di fuori delle date indicate non verranno esaudite richieste di assegnazione. Chi intende ottenere la tesi dovrà presentare domanda presso la Segreteria del Dipartimento di Economia Aziendale entro le date sotto indicate dopo aver seguito la procedura illustrata nelle Regole per l assegnazione della tesi. Date Data assegnazione 7 ottobre settembre dicembre novembre marzo febbraio maggio maggio 2015 Data scadenza presentazione domande Gli studenti saranno informati tramite mail in caso di accettazione. Si ricorda che è obbligatorio indicare l indirizzo mail fornito dall università.
4 MODULO DI RICHIESTA TESI PER L INSEGNAMENTO DI MARKETING ADVANCED Al prof. Michelle BONERA Dipartimento di Economia e Management NOME E COGNOME:. Matricola:.. Anno di Corso:.... Telefono: Cell:. dell università:. CORSO DI LAUREA:. ESAMI da compiere per completare il piano degli studi: N.. CF mancanti ESAMI sostenuti all estero (con relativa equivalenza): STAGE (compiuti o da compiere): VOTO conseguito nell esame di Marketing VOTO conseguito nell esame di Imprese e mercati internazionali MEDIA della votazione sugli esami sostenuti:../30 LINGUE estere conosciute (e relativo grado di conoscenza: ottimo, buono, sufficiente): Inglese Francese Spagnolo Tedesco Ottimo buono Sufficiente Argomento della tesi proposto dallo studente e motivazione della scelta:. DATA..FIRMA. Si allega fotocopia del libretto universitario con l indicazione degli esami sostenuti
5 CONTENUTO E ARTICOLAZIONE DELLA RELAZIONE Il significato della tesi di laurea magistrale La prova finale del corso di laurea specialistica (ora magistrale) in Economia aziendale (Classe 84/S delle Scienze economico-aziendali), alla quale sono attribuiti 20 crediti, consiste nella presentazione e discussione, davanti ad una commissione di docenti, di una tesi di ricerca, elaborata nell'ambito di uno degli insegnamenti previsti dal piano di studi dell'intero quinquennio in Economia Aziendale. Nello svolgere la tesi di laurea magistrale, che costituisce il coronamento degli studi universitari, lo studente è chiamato a dare prova di capacità di iniziativa e di contributo originale ad una disciplina, sia pure con il supporto del relatore. In una tesi di ricerca sono particolarmente incentivati contributi innovativi o originali che presentino alternativamente carattere induttivo o deduttivo. Nel primo caso, una tesi di laurea magistrale potrebbe per esempio consistere nell'indagine di un fenomeno empirico inesplorato o poco trattato in letteratura, offrendo un'interpretazione originale dello stesso e lo sviluppo di alcune generalizzazioni teoriche che si ricolleghino alla più generale letteratura in materia. Nel secondo caso, una tesi di laurea magistrale potrebbe per esempio consistere in una analisi ragionata della letteratura esistente sull'argomento scelto, supportata da una rielaborazione critica personale che nasca o dall'applicazione di un innovativo schema di analisi, oppure da nuova evidenza empirica in materia (studio di casi, indagini a campione, uso di dati di natura secondaria, ecc.) che validi e confuti alcuni aspetti dell'apparato teorico studiato. In entrambi i casi, il lavoro di tesi magistrale dovrà contemplare un consistente sforzo di raccolta e analisi di materiale empirico, sia esso di tipo primario (dati sviluppati dallo stesso tesista attraverso partecipazione-osservazione, interviste, casi aziendali, indagini questionarie, ecc.) oppure di tipo secondario (fonti documentarie, studi di settore, dati macroeconomici, archivi aziendali, ecc.). Ne consegue che la parte empirica della tesi potrà essere riferita all'analisi di uno o più casi aziendali comparati tra loro, eventualmente sviluppati durante un periodo di stage, o in un'indagine questionaria condotta su una popolazione di imprese, oppure ancora in un'analisi di settore. Il progetto di tesi La stesura di una tesi di laurea magistrale è un'attività che comporta un impegno dello studente a tempo pieno e una forte motivazione a contribuire, attraverso il lavoro di tesi, allo sviluppo delle conoscenze nel campo economico-aziendale. Il progetto di tesi consiste in un documento di due o tre pagine nel quale devono comparire: 1) la letteratura esaminata in via preliminare; 2) gli obiettivi della tesi, le ragioni sottostanti alla loro scelta e una prima formulazione delle domande di ricerca a cui si intende rispondere; 3) gli strumenti / metodi di indagine da utilizzare per raggiungere gli obiettivi; 4) un indice della tesi con un'indicazione di massima sul contenuto dei diversi capitoli come pure sulle parti originali del lavoro; 5) la bibliografia preliminare consultata per stendere il progetto. L'indice è un oggetto dinamico. In fase iniziale, quando il contesto è maggiormente incerto, consente una prima e provvisoria programmazione del lavoro da svolgere. Al procedere del lavoro, e alla conseguente diminuzione dell'incertezza, viene inevitabilmente modificato; ogni cambiamento implica ovviamente una revisione nella programmazione del lavoro non ancora
6 svolto. Una volta redatto, il progetto dovrà essere discusso con il futuro relatore; dopo aver ricevuto la sua approvazione e, soprattutto, i suoi consigli, il lavoro di tesi potrà avere inizio. L'organizzazione della tesi La tesi di laurea presenterà la seguente struttura generale: Indice Introduzione Corpo della tesi Conclusioni Indice L'indice della tesi, redatto in forma provvisoria all'inizio del lavoro, sarà rivisto alla fine in forma definitiva. Introduzione L'introduzione deve contenere gli elementi fondamentali che servono a far comprendere il lavoro, anche a chi non abbia il tempo di leggerlo in tutte le sue parti. L'introduzione deve inoltre illustrare con chiarezza gli obiettivi e le ragioni sottostanti alla loro scelta, fornire alcuni cenni in merito alla letteratura rilevante, presentare gli strumenti utilizzati (la metodologia) e l'organizzazione essenziale in parti e in capitoli. La chiarezza degli obiettivi del lavoro è fondamentale per poterne controllare la coerenza, il rigore del metodo seguito e l'utilità del materiale utilizzato (sia teorico che empirico). In molti casi, per ottenere una valida formulazione degli obiettivi occorre definire con precisione le ipotesi dalle quali si muove e la tesi che si intende dimostrare (nel caso di studi a carattere deduttivo) o le domande di ricerca esplorative (nel caso di studi a carattere induttivo). Sebbene le ragioni sottostanti alla scelta degli obiettivi siano spesso evidenti, può essere utile menzionarle per far capire bene l'origine del lavoro svolto. Tali ragioni possono essere legate alla mancanza di una letteratura completa sull'argomento o a lacune concettuali nell'apparato teorico considerato, oppure possono dipendere da nuovi eventi istituzionali o economici (la crisi di un settore industriale, di un'azienda o di un distretto industriale, l'introduzione di una nuova legge ecc.) o dalla rilevanza assunta da un fenomeno empirico. In sintesi l'introduzione si compone essenzialmente dei seguenti punti: - spiegazione della natura del problema considerato; - descrizione dei contenuti reperibili in letteratura relativamente al problema in questione, corredata da esaurienti citazioni bibliografiche; - scopo del lavoro; - indicazione dei metodi di soluzione del problema; - elenco schematico del contenuto dei vari capitoli. Corpo della tesi Anche la parte centrale della tesi, inevitabilmente, avrà una struttura che varia in funzione dell'ambito disciplinare e della metodologia impiegata, oltre che dell'approccio di ricerca induttivo o deduttivo. In questo documento ci limitiamo ad alcune indicazioni generali. Nei capitoli centrali si dovrà: - proporre una rassegna della letteratura (o della dottrina) rilevante;
7 - illustrare il modello teorico o lo schema interpretativo sul quale si fonda il lavoro; - illustrare il contesto empirico in cui si inserisce il lavoro; - presentare gli strumenti impiegati (la metodologia di ricerca); - presentare e discutere i risultati ottenuti. Conclusioni Le conclusioni sono parte integrante della tesi, della quale rappresentano l'ultimo capitolo a coronamento del lavoro svolto. Non sono un riassunto, bensì costituiscono il momento di verifica della struttura argomentativa e della metodologia adoperate nella elaborazione dei dati e delle informazioni. Infatti, se il lavoro è ben strutturato, cioè se le idee a qualunque livello della tesi rappresentano una sintesi di quelle ai livelli precedenti, la stesura delle conclusioni sarà agile, perché immediata conseguenza del lavoro già svolto. Le conclusioni devono essere chiare e sintetiche. Affinché siano efficaci, deve esistere un ordine, un procedimento logico nelle idee ivi esposte. In particolare, occorre richiamare il metodo di ragionamento seguito nel lavoro, riportando i risultati più importanti che sono emersi. Inoltre, bisogna menzionare i possibili futuri sviluppi della ricerca e fornire eventuali indicazioni di carattere normativo, oltre che le limitazioni dello studio condotto. Le conclusioni vanno armonizzate con l'introduzione; in esse si deve dare giustificazione e dimostrazione delle prese di posizione. Bibliografia La bibliografia è di estrema rilevanza, in primo luogo perché permette di capire a quale livello siano arrivati gli studi intorno all'argomento prescelto, quindi perché fornisce un indicatore del tipo di lavoro che è stato svolto e, da ultimo, perché è indispensabile per il lettore interessato ad approfondire i temi trattati. Nel corso della stesura della tesi verranno consultati molti volumi, sia pure senza leggerli tutti dalla prima all'ultima riga. La bibliografia dovrà contenere l'elenco di tutte le opere utilizzate. Non vanno invece citate le opere che non sono state effettivamente consultate, anche se esse compaiono nelle bibliografie di altri autori: tutto il materiale deve essere stato visionato in prima persona. Progetto di tesi su una piccola-media azienda questo documento vuole essere una breve guida alla progettazione e realizzazione di una tesi di laurea su un'azienda di piccole-medie dimensioni; è, infatti, destinata a illustrare in maniera sintetica i punti e le aree adottabili come tema di svolgimento del progetto, quali sono le fonti di informazione e i dati utili all'esecuzione del progetto. La tesi dovrà articolarsi nei seguenti punti: - un primo capitolo con la descrizione dell'azienda e del settore in cui essa opera; - un secondo capitolo con una breve esposizione dell'area o del problema aziendale esaminato; - un terzo capitolo con la descrizione della metodologia di analisi scelta; - un quarto capitolo con una estesa esposizione dei risultati e delle eventuali soluzioni/proposte elaborate. Per ogni punto è necessario svolgere un'attività di: a) raccolta dati e informazioni esistenti e rilevanti;
8 b) ricostruzione e analisi della situazione aziendale attuale e delle aree critiche interessanti; c) interpretazione ed evidenziazione dei punti di forza e di debolezza della strategia e della gestione aziendale. Le fonti d'informazione Le informazioni possono essere reperite tramite: 1) analisi di documenti aziendali (bilancio, pubblicazioni promozionali, relazioni degli amministratori, analisi contabili, relazioni degli agenti di vendita, ecc.) 2) interviste ai soci dell'azienda, ai manager, ai dipendenti, consulenti ecc. La storia dell'azienda E' opportuno prendere in considerazione i mutamenti più significativi che vi hanno avuto luogo: - l'arrivo o l'uscita, il cambio dei ruoli degli attori chiave della storia aziendale come il fondatore/imprenditore, i suoi soci, gli altri familiari che decidono di entrare in azienda o che decidono di percorrere altre strade; - l'inserimento e l'eliminazione di nuovi prodotti, rispetto al business fondamentale dell'azienda; - il posizionamento nel sistema competitivo, rispetto ai principali concorrenti, ai concorrenti storici, a quelli appena entrati nel settore, ai maggiori fornitori e ai clienti più importanti; - l'apertura o la chiusura di vendita-distribuzione- produzione in nuove aree geografiche; - gli assetti organizzativi esterni: gli accordi con altre imprese, alleanze accordi fra gruppi di imprese, joint-ventures a livello nazionale o internazionale, gli accordi per lo sviluppo di nuovi prodotti; - gli aspetti organizzativi interni, dalla creazione dell'azienda alle prime modifiche, l'organigramma, compiti o mansioni fisse, creazione di filiali o di nuove società partecipate; le caratteristiche qualitative delle risorse umane e le professionalità rilevanti o specifiche dell'azienda; - l'andamento economico-finanziario, da un punto di vista storico, cronologico (fatturato, quota di mercato, margine di contribuzione per linea di prodotti, reddito operativo, composizione del capitale aziendale, flussi di cassa, composizione della struttura finanziaria, ecc. La famiglia e la proprietà - la presenza di regole formalizzate per l'ingresso nell'azienda di famiglia e per la gestione quotidiana delle diverse funzioni aziendali; - la presenza e il funzionamento dei diversi organi di governo economico: il comitato di direzione, il consiglio di amministrazione, il comitato operativo, ecc. - la dinamica successoria : la compresenza di più generazioni nella stessa azienda, il subentro a causa dell'uscita/scomparsa del fondatore; - i conflitti e i meccanismi di soluzione. La strategia - identificare qual è la combinazione prodotto-mercato-tecnologia dell'azienda e come è possibile tale combinazione in modo chiaramente leggibile e utilizzabile in sede aziendale; identificare tutte le ASA in cui l'impresa opera;
9 - analizzare il settore principale in cui l'impresa opera, sia in termini statici (modello della concorrenza allargata) sia dinamici (congiunturali e strutturali); identificare i vari segmenti e i gruppi strategici; - analizzare la strategia aziendale utilizzando il modello delle strategie competitive di base, prestando particolare attenzione all'ambito competitivo, eventualmente ricostruendo la catena del valore. Il sistema competitivo Individuare i primi tre concorrenti attuali o potenziali e per ciascuno cercare di raccogliere tutte le informazioni inerenti ai seguenti punti: - la strategia di prodotto; - i vantaggi competitivi offerti; - la struttura organizzativa; - i principali economics; - i principali mutamenti avvenuti negli ultimi anni. Il Marketing - dati quantitativi sull'andamento del mercato e sulle vendite dell'azienda nell'ultimo triennio. - segmentazione della domanda e caratteristiche della clientela di riferimento in termini di benefici ricercati; - composizione del portafoglio clienti; - prodotti: individuare le linee che compongono la gamma, analisi delle loro caratteristiche, incidenza sul fatturato e relativi margini; - prezzi: definire l'orientamento di base dell'azienda nella fissazione del prezzo, evidenziare il rapporto qualità-prezzo, confrontare l'offerta in termini di prezzo e di condizioni di pagamento con l'offerta dei principali concorrenti; - distribuzione: spiegare e analizzare quali sono i canali di distribuzione aziendale adottati e le modalità con cui vengono gestite le relazioni con gli intermediari; - la vendita: descrivere la rete di vendita (diretta, indiretta, mista, la specializzazione organizzativa, le dimensioni) e la gestione del personale di vendita (reclutamento, selezione, formazione, motivazione, valutazione e remunerazione); - la comunicazione: descrivere gli obiettivi, gli strumenti e i mezzi di comunicazione impiegati, analizzare gli investimenti comparandoli con i principali concorrenti. Gli adempimenti formali Il laureando dovrà predisporre quattro copie a stampa della propria tesi di laurea. Queste andranno consegnate rispettivamente a: - 1 copia al Relatore, più un CD contenente la copia conforme all'originale della tesi di laurea; - 1 copia al Correlatore Alla segreteria studenti: - 2 copie rilegate - un CD contenente la copia conforme all'originale della tesi di laurea; Le copie della tesi dovranno inoltre contenere, rilegata come seconda pagina, l'autorizzazione (o non autorizzazione) alla consultazione della tesi medesima
10 Votazione La votazione finale di laurea espressa in centodecimi sarà definita in base alla media degli esami sostenuti nell'ambito del biennio di laurea specialistica (magistrale), aumentata dal punteggio che la commissione di laurea riconoscerà alla tesi e all'impegno in attività extracurriculari, secondo i criteri stabiliti dalla Facoltà. Indicazioni bibliografiche per ulteriori approfondimenti Brusati, Luca; Rondo Brovetto, Paolo; Guida alla tesi di laurea in economia aziendale. Milano, Egea, Utilizzando numerosi esempi, è particolarmente utile a chi redige una tesi nelle varie discipline dell'economia aziendale. Ricca di suggerimenti non solo riguardo la stesura, ma pure con riferimento all'impostazione, al rapporto con il Relatore, al momento della discussione. Di Girolamo, Costanzo; Toschi, Luca; La forma del testo. Guida pratica alla stesura di tesi di laurea, relazioni, articoli, volumi. Bologna, Il mulino, Una guida alla scrittura, nella quale a indicazioni di carattere grafico e formale si uniscono suggerimenti pratici su come migliorare e finalizzare l'espressione scritta. Eco, Umberto; Come si fa una tesi di laurea. 31. ed. Milano, Bompiani, In modo chiaro e piacevole il libro dice che cosa si intende per tesi di laurea, come scegliere l'argomento e predisporre i tempi di lavoro, come condurre la ricerca bibliografica e organizzare il materiale, infine come predisporre l'elaborato. Lesina, Roberto; Il nuovo manuale di stile. 2. ed. Bologna, Zanichelli, Altamente raccomandabile, il manuale suggerisce come impostare, organizzare e impaginare il testo, come trattare titoli e paragrafi, nomi, numeri e simboli, tabelle, riferimenti e note. Matricciani, Emilio; La scrittura tecnico-scientifica. Un manuale per tesi di laurea, articoli, relazioni, libri. Milano, CittàStudi, Una guida per imparare gli elementi fondamentali della scrittura tecnico-scientifica. Melograni, Piero; Guida alla tesi di laurea. Milano, Rizzoli, Pensato soprattutto per chi deve laurearsi in materie storiche, il libro contiene utili suggerimenti per ogni laureando. Da segnalare in particolare il capitolo dedicato all'esame di laurea. Nobili, Massimo; Guida alla tesi di laurea in materie giuridiche e politico sociali. Bologna, Pàtron, Suggerimenti pratici sui problemi che si incontrano nel lavoro di redazione di una tesi di laurea.
11 ISTRUZIONI STILISTICHE E GRAFICHE PER LA STESURA La tesi dev essere redatta rispettando le seguenti regole: - carattere Timex New Roman 12; - da 26 a 30 righe per pagina - note (non bibliografiche) a pié di pagina - stampa su entrambi i lati dei fogli Evitare i toni giornalistici o trionfali. Scrivere in modo piano, tecnico (inserendo in nota, laddove necessario, la spiegazione dei tecnicismi) e, se possibile, scientifico. I dati statistici (ai quali è sempre auspicabile fare riferimento) non devono riferirsi a più di 2/3 anni passati, salvo il caso in cui si compia un analisi storica del fenomeno. Usare il meno possibile terminologia anglosassone (a meno di termini intraducibili o tecnicismi d uso consolidato). Citare le fonti e gli autori ogni volta che il pensiero espresso appartiene ad altri. Concetti e affermazioni di terzi vanno riportati fra virgolette. Tutti i dati citati nel testo o nelle tabelle devono riportare con esattezza la fonte e l anno, cui i dati fanno riferimento. Avere cura di esprimere con esattezza le unità di misura nelle quali sono espressi i dati. Le tabelle di testo possono essere utilizzate anche come strumento di sintesi, in cui riportare elencazioni, classificazioni e simili che appesantirebbero la lettura del testo, o come schemi sinottici (da usare abitualmente) in cui riassumere le linee di svolgimento del testo. Il grafico serve ad illustrare risultati e a rafforzare affermazioni fatte nel testo. Per tale motivo deve essere di agile interpretazione, oltre che affidabile. Fonte, unità di misura dei dati, valori sugli assi devono essere sempre indicati con estrema chiarezza e affidabilità. Utilizzare gli accapo quando si cambia discorso, nell ambito di uno stesso paragrafo. Utilizzare il carattere corsivo (non il grassetto), quando si riportano definizioni, o affermazioni molto importanti nell economia della trattazione La tesi si apre con l'indice GENERALE il quale indica, in modo completo, l'intera articolazione del lavoro: introduzione, capitoli, paragrafi, sotto paragrafi, conclusioni, eventuali ringraziamenti, indice delle tabelle e delle figure e la bibliografia; ad esempio: INDICE GENERALE PAG. INTRODUZIONE I INDICE DELLE FIGURE... IV INDICE DELLE TABELLE......V CAPITOLO I. Il ruolo della tecnologia nell'evoluzione del settore aeronautico I.1. Le caratteristiche del processo innovativo I.2. I soggetti dell'innovazione I.2.1. Uno schema interpretativo
12 I.2.2. Gli spin off tecnologici I.3. L'innovazione nella strategia competitiva [...] La tesi si suddivide in capitoli (indicati con numeri romani). I capitoli devono essere divisi in paragrafi con titoli che vanno numerati con numeri arabi e nel corpo del lavoro. I paragrafi possono essere divisi in sotto paragrafi, con numerazione, i cui titoli hanno iniziale maiuscola FIGURE E TABELLE Devono avere sempre breve didascalia o intestazione e numerazione per capitolo, come da esempi: Fig. I.5. - Le funzioni attribuite al personale di vendita Tab. X.2. - Stanziamenti pubblicitari (in milioni) delle principali imprese Devono sempre essere richiamate nel testo con l'iniziale minuscola e non abbreviate, come da esempi: [...] come si vede nella figura I.5.; [...] nella tabella X.2. sono riportati i relativi valori; L'abbreviazione è ammessa solo in parentesi, ma con iniziale minuscola; ad esempio: [...] come si vede (fig. 5.) dal grafico. Ogni figura e tabella dedotta da lavori di altri autori deve indicare la fonte bibliografica: Fonte: L. Guatri, La valutazione delle aziende, Milano, Egea, 1990, p CORSIVO Ridurre al minimo l'uso dei corsivi (solitamente indicati con la sottolineatura). Per le parole e locuzioni straniere gran parte di esse sono entrate nell'uso comune e quindi possono restare in tondo nel testo; quelle non di uso comune vanno riportate in corsivo. Un numero limitato di termini propri della materia trattata e intraducibili (tecnicismi, termini comuni con accezione particolare o la cui grafia può ingenerare confusione con altre parole italiane) possono essere evidenziati dal corsivo. CITAZIONI E NOTE Le citazioni, vanno effettuate tra virgolette e indicando in nota il nome e cognome dell'autore, il titolo e i dati dell'edizione, nonché la pagine dell'opera citata, ad esempio: S. Vicari, Nuove dimensioni della concorrenza, Egea, Milano, 1989, p. 56. BIBLIOGRAFIA Va redatta in ordine alfabetico secondo il seguente schema: cognome e iniziale puntata (nelle note invece l'iniziale del nome precede il cognome) di ogni nome dell'autore in maiuscolo, seguiti dalla virgola. Titolo del volume nell'edizione originale in corsivo e seguito dalla virgola. Nome dell'editore seguito dalla virgola; ad esempio F. Angeli. Luogo di edizione (eventualmente con l'indicazione della provincia) seguito dalla virgola. Anno di edizione dell'opera seguito dal punto. Ad esempio Coda V., L'orientamento strategico dell'impresa, Utet, Torino, Varianti: in caso di due e fino a tre autori i nomi sono staccati da una virgola (anche tra gli ultimi due si usa la virgola, non la congiunzione "e" e nemmeno il trattino "-"): Guatri L., Vicari S., Il marketing, Giuffrè, Milano, 1986.
13 Di Bernardo B., Rullani E., Vaccà S., Cambiamento tecnologico ed economia d impresa, in "Economia e politica industriale", n. 50, in caso di più di tre autori si deve usare il cognome del primo aggiungendo "et al.": Ratch C.D. et al. (a cura di), Le televisioni in Europa, Fondazione G. Agnelli, Torino, 1990, 2 voll. in caso di molti autori (opera collettiva senza curatore): AA.VV., titolo sin corsivo come sopra ecc.: AA.VV., Scritti in onore di Luigi Guatri, Bocconi Comunicazione, Milano, 1988, 2 voll. in caso di opera collettiva con curatore/i: Fiocca R. (a cura di), Imprese senza confini, Etas Libri, Milano, in caso di opera straniera con traduzione italiana: Drucker P. F., Innovation and Entrepreneurship, Harper & Row, NewYork, 1985 (trad. it., Innovazione e imprenditorialità, Etas libri, Milano 1986). in caso di articoli di riviste: Bertoli G., Imprese minori e processo di selezione dei mercati esteri, in "Economia & Management", vol. 17, oppure: Hayes R.H., Abernathy W.J., Managing Our Way to Economic Decline, "Harvard Business Review", n. 4, in caso di saggio contenuto in un volume miscellaneo: Martellini M., La strategia, in L. Guatri (a cura di), Trattato di economia delle aziende industriali, Egea, Milano, 1988, tomo II.
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