Bilancio Relazione sulla gestione

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1 Bilancio 2010 Relazione sulla gestione

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3 Bilancio 2010 Relazione sulla gestione Indice 1. L economia nazionale ed internazionale pag Il mercato assicurativo italiano pag. 3 Dati definitivi 2009 pag. 3 L andamento al 30 giugno 2010 pag. 4 La raccolta al 30 settembre 2010 pag La Compagnia pag. 7 Risultato d esercizio e patrimonio netto pag. 7 La raccolta premi pag. 9 L andamento tecnico dei rami danni pag. 11 La riassicurazione passiva pag. 14 I costi pag. 15 Le spese di gestione pag. 16 Gli investimenti pag. 17 Informazioni sulle strategie di investimento pag. 19 Investimenti in Lehman Brothers e Washington Mutual pag. 22 Proventi finanziari pag. 23 Rischio finanziario: esposizione, obiettivi e politiche di gestione pag. 25 Partecipazioni pag. 29 Assetto azionario pag. 33 Altri rapporti con imprese del gruppo HDI pag. 33 Riserve tecniche pag. 33 Margine di solvibilità pag. 34 Prodotti pag. 34 Reti di vendita pag. 36 Personale dipendente pag. 37 Sistemi informativi pag. 38 Sistema dei controlli interni pag. 38 Altre informazioni pag. 43 Principio di continuità aziendale pag. 45 Fatti di rilievo intervenuti nei primi mesi del 2011 ed evoluzione prevedibile della gestione pag Proposte all Assemblea degli Azionisti pag. 46 1

4 Bilancio 2010 Relazione sulla gestione 1. L economia nazionale ed internazionale Signori Azionisti, nel presentare il bilancio dell esercizio 2010 desideriamo richiamare alla Vostra attenzione alcune sintetiche informazioni sullo scenario macroeconomico nel quale ha operato la Vostra Società. La ripresa dell economia mondiale è confermata dalle statistiche presenti nel bollettino di febbraio 2011 della Banca d Italia e riguardanti il PIL del terzo e quarto trimestre, che evidenziano una prosecuzione del trend di recupero, sebbene a ritmi più moderati rispetto al primo semestre del Le spinte inflazionistiche sono rimaste contenute nelle economie avanzate, nonostante l aumento dei prezzi delle materie prime e dei beni alimentari. Anche i principali indicatori economici relativi all area dell euro mostrano il procedere della ripresa. Dopo un anno di contrazione, l attività economica ha ricominciato a crescere a partire da metà In base alle stime dell Eurostat, nel terzo trimestre del 2010 il PIL in termini reali è cresciuto dello 0,3%, a fronte di un incremento dell 1,0% del secondo trimestre e dello 0,3% del primo. La relativa debolezza della ripresa è coerente con l esperienza di altre economie dopo gravi crisi finanziarie e si giustifica con il fatto che la domanda tende a recuperare solo lentamente, perché si rendono necessari interventi di risanamento dei bilanci, con un sistema bancario che protrae le limitazioni nell offerta di credito, fenomeno che a sua volta ostacola la ripresa degli investimenti. I consumi privati hanno fornito un contributo relativamente modesto alla crescita, sia per l andamento sostanzialmente immutato del reddito reale in relazione alla gravità della recessione complessiva, sia per il freno derivante dall aumento del risparmio precauzionale causato dall incertezza circa le prospettive di reddito future. Tuttavia, gli attuali andamenti sia del reddito reale, sia del tasso di risparmio, suggeriscono che nel breve termine ci si può aspettare una ulteriore crescita dei consumi privati, favoriti anche da un migliorato clima di fiducia. Con riferimento al quadro economico finanziario, il 2010 si contraddistingue come l anno del rischio sovrano, che ha caratterizzato l andamento delle borse e del mercato dei titoli a reddito fisso, ha attratto la speculazione finanziaria e definito il profilo di rischio dei portafogli. I timori riguardanti la tenuta dell area dell euro, a causa della crescita del deficit e del debito di parte dei Paesi dell area, hanno fortemente condizionato il cambio della moneta unica verso le altre valute e i margini di spread tra le emissioni dei Paesi con rating AAA e tutti gli altri Paesi. I timori si sono concentrati in particolare su Grecia e Irlanda, la cui recessione economica e l esplosione del debito e del deficit per il salvataggio delle banche hanno tenuto i mercati con il fiato sospeso. La situazione venutasi a determinare ha richiesto il rifinanziamento, fino a 440 miliardi di euro, dell European financial stability facility (c.d. fondo salva Stati ), l intervento del Fondo Monetario Internazionale, sacrifici alle popolazioni interessate e azioni combinate di rassicurazione e disponibilità all intervento da parte anche di altri governi europei e non solo europei. Alla crescita a due cifre di molti 2

5 Bilancio 2010 Relazione sulla gestione Paesi Emergenti, Cina e India in primis, ha corrisposto la crescita sostenuta della Germania ma anche deboli segnali di uscita dalla recessione di altri Paesi, tra i quali l Italia, che ha registrato una crescita intorno all 1%. Anche gli Stati Uniti hanno dovuto fare i conti con una disoccupazione senza precedenti e una crescita del prodotto interno lordo a fasi alterne, mentre nell Unione Europea gli spread tra i titoli di Stato hanno raggiunto livelli mai visti in precedenza. Il BTP italiano a 10 anni ha allargato gli spread con l omologo bund tedesco fino a 210 bp, esponendo anche l Italia, dopo Irlanda, Grecia, Portogallo e Spagna, a fasi di speculazione pressante e difficoltà di rifinanziare il debito. Questa situazione ha avuto luogo a fine novembre, il momento di massima tensione, ed è poi progressivamente rientrata anche grazie ai segnali rassicuranti circa la tenuta della finanza pubblica. Il rischio di credito riconducibile ad emittenti non governativi è passato in secondo piano dopo la pubblicazione degli stress test delle banche (non superato solo da 7 banche) e la corsa all acquisto di titoli Corporate (senior covered o garantiti dagli Stati) è ripresa a ritmo crescente, grazie al collocamento sul mercato primario di numerose nuove emissioni. Verso la fine dell anno i segnali di una crescita più sostenuta e di una inflazione crescente (riconducibile in gran parte al prezzo delle materie prime), hanno orientato al rialzo i tassi di interesse di mercato. Il future sul bund è passato dai massimi di 134 a 124 nel giro di poche settimane. L atteggiamento delle banche centrali, tuttavia, ha continuato e continua ancor oggi ad assecondare la ripresa economica, attraverso una politica monetaria espansiva che molti analisti ritengono possa trovare una prima interruzione alla fine del I mercati azionari hanno seguito i timori sulla tenuta del debito sovrano. Le borse negli Stati Uniti hanno registrato una crescita significativa, ma comunque inferiore a quella della Germania, alla quale i mercati hanno riconosciuto un ruolo di traino verso le economie europee giudicate più deboli. 2. Il mercato assicurativo italiano Dati definitivi 2009 Dalla relazione annuale dell Isvap si evince che In Italia, al 31 dicembre 2009, sono autorizzate ad esercitare l attività assicurativa e riassicurativa e sono sottoposte alla vigilanza dell Autorità 159 imprese (166 nel 2008), di cui 3 rappresentanze di imprese estere extra UE e 156 imprese italiane (rispettivamente 3 e 163 nel 2008): 64 imprese operano nei rami vita, 78 nei rami danni, 14 imprese sono multiramo. Nel corso del 2009 sono state autorizzate all esercizio dell attività assicurativa 3 imprese nazionali (2 vita e 1 multiramo), mentre 10 hanno cessato la propria attività: 9 a seguito di incorporazione (2 danni, 3 vita, 3 multiramo e 1 riassicuratrice) ed 1 è entrata in liquidazione volontaria. Operano inoltre sul territorio italiano in regime di stabilimento 75 rappresentanze di imprese con sede legale in un altro Stato dell UE, di cui 16 vita, 49 danni e 10 multiramo. 3

6 Bilancio 2010 Relazione sulla gestione I premi lordi contabilizzati nel 2009 sono stati pari a 120,92 miliardi con un incremento rispetto all esercizio precedente, in cui erano pari a 94,99 miliardi, del 27,3% circa. I premi del solo lavoro diretto italiano è stato pari a 117,80 miliardi, in aumento del 28% rispetto al 2008, con un rapporto rispetto al PIL totale che si attesta al 7,7%, tornando ai livelli del 2005 dopo tre anni di diminuzioni (5,9% nel 2008, 6,4% nel 2007 e 7,2% nel 2006). Il vita, con 81,12 miliardi di premi, ha evidenziato un incremento del 48,7%, mentre i danni, con 36,68 miliardi (di cui 20,09 nell R.C. Auto) un decremento del 2,0%. In Italia la concentrazione continua ad essere notevole, considerando che i primi 10 gruppi assicurativi nel 2009 hanno intermediato l 85,7% dei premi emessi danni (87% nel 2008), il 79,2% dei premi vita (76% nel 2008) e il 76% sul totale (percentuale invariata rispetto all anno precedente). Nel 2009 il comparto assicurativo italiano, con un ROE del 7,6%, dimostra di aver superato la crisi economica e finanziaria del 2008 che aveva portato a registrare un ROE negativo del -4,8%. Per la gestione danni il rendimento è aumentato dal -0,9% allo 0,5%, mentre per la gestione vita dal -8% al +13%. Nella valutazione degli effetti negativi della crisi finanziaria sui bilanci delle Compagnie è sicuramente da rilevare il fatto che il numero delle imprese che si sono avvalse della facoltà prevista dal Regolamento n. 28 in attuazione del Decreto Anticrisi (D.L. 185/2008 art. 15) si è significativamente ridotto rispetto al 2008, passando da 29, per una quota di mercato complessiva del 35%, a 9 imprese, per un quota del 10%. L andamento al 30 giugno 2010 Le gestioni assicurative nel primo semestre 2010 hanno evidenziato un incremento degli investimenti (classi C e D) del 12,2% rispetto al corrispondente periodo del 2009 e si attestano a milioni; essi rappresentano l 88,1% del totale dell attivo (87,5% al 30 giugno 2009). Gli investimenti della classe C ammontano a milioni (+16,1 % rispetto all analogo periodo del 2009), mentre quelli della classe D ammontano a milioni (+0,5% rispetto all analogo periodo del 2009). Nell ambito della classe C, la categoria predominante è costituita dagli altri investimenti finanziari ( milioni) che evidenziano un incremento del 17,2% rispetto all analogo periodo dell esercizio precedente e che rappresentano l 82,7% del totale degli investimenti della classe (81,9% al 30 giugno 2009); in particolare le obbligazioni e gli altri titoli a reddito fisso ammontano a milioni (con una incidenza dell 88,9% sul totale degli investimenti) e si incrementano del 18,3%, mentre le quote di fondi comuni di investimento e le azioni e quote ammontano rispettivamente a milioni (con un incremento del 2,9%) e a (con una riduzione del 2,9%). Gli altri investimenti, composti da terreni e fabbricati, investimenti in imprese del gruppo e depositi presso imprese cedenti rappresentano rispettivamente l 1,6%, il 13,2% e il 2,5% sul totale degli investimenti. Il patrimonio netto ammonta a milioni in decremento di milioni (-2,1%) circa rispetto al valore al 31 dicembre 2009 ( milioni); rispetto invece al dato al 30 giugno 2009 ( milioni), l incremento è pari a milioni (+22,9%). Il Patrimonio netto relativo alla gestione vita ammonta a 4

7 Bilancio 2010 Relazione sulla gestione milioni (+27,2% rispetto al 30 giugno 2009), mentre quello danni ammonta a milioni (+17,7 %). Le riserve tecniche dei rami vita (classi C e D) e dei rami danni ammontano a milioni, con un incremento del 10,7% rispetto allo stesso periodo dell esercizio precedente, di cui milioni relativi alla gestione vita (+13,3%) e relativi alla gestione danni (-3,2%). L utile netto complessivo conseguito nel primo semestre 2010 ammonta a 273,5 milioni, in notevole diminuzione rispetto allo stesso periodo dell esercizio precedente (2.031 milioni), che aveva invece evidenziato una forte crescita. La contrazione dell utile è stata determinata dalla forte riduzione dell utile dei rami vita, ma anche dalla perdita della gestione danni, ed è sostanzialmente da ricondurre alla volatilità dei mercati finanziari. L incidenza del risultato di esercizio sui premi lordi è pari allo 0,4% e si riduce sensibilmente rispetto al 3,6% registrato nel precedente esercizio. La gestione tecnica è influenzata negativamente dallo sfavorevole andamento dei mercati finanziari ed evidenzia un utile pari a 157 milioni, contro un utile di milioni nel primo semestre La gestione dei rami vita registra un utile di 144 milioni (1.070 milioni del 2009), mentre nei rami danni si registra un utile tecnico di 13 milioni (643 milioni del 2009). Nei rami danni il peso degli oneri per sinistri sui premi di competenza è sostanzialmente stabile e si attesta al 76,4% rispetto al 76,2% del 2009, così come l incidenza delle spese di gestione che è pari al 24,6% rispetto al 24,9% del 2009; le spese di acquisizione ammontano al 17,9% (17,4% nel 2009) quelle di amministrazione al 7% (7,4% nel 2009). Nei rami vita le spese di gestione registrano invece un incidenza sui premi del 4,4% (5,4% nel 2009), di cui 3,4% per spese di acquisizione (4% nel 2009) e 1% per spese di amministrazione (1,4% nel 2009). Nell ambito dei rami danni, il ramo R.C. autoveicoli terrestri ed il ramo R.C. veicoli marittimi e fluviali, evidenziano un risultato negativo pari a 253 milioni con un incidenza del 2,9% sui premi lordi contabilizzati, contro un utile di 90 milioni del 2009 (1% sui premi lordi contabilizzati). L incidenza degli oneri per sinistri rispetto ai premi lordi di competenza è pari al 70,8% (71,1% nel 2009), mentre quella delle spese di gestione è pari al 18% (18,7% nel 2009). La raccolta al 30 settembre 2010 La raccolta premi, alla fine del terzo trimestre 2010 ammonta a ,4 milioni, con un incremento del 14,9% rispetto al corrispondente periodo dell esercizio precedente, in diminuzione rispetto all incremento registrato nel 2009 rispetto al 2008, che era stato invece pari al 23,5%. I premi vita, con ,1 milioni, pari al 73,4% dei premi totali (68,6% nel 2009), nei primi nove mesi dell esercizio registrano un incremento del 22,9% (contro un incremento del 40,3% rilevato nello stesso periodo dell esercizio precedente). Nell ambito dei rami vita, i premi emessi del ramo I (Assicurazioni sulla 5

8 Bilancio 2010 Relazione sulla gestione durata della vita umana), con ,3 milioni registrano un incremento del 15,8% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente (contro un incremento del 122% rilevato nel 2009), i premi del ramo III (Assicurazioni sulla durata della vita umana ad elevato contenuto finanziario connesse a fondi, indici azionari o altri valori di riferimento), con ,6 milioni, segnano un aumento dell 84% (+60,2% nel 2009), mentre i premi del ramo V (Capitalizzazioni) ammontano a 3.816,5 milioni e si incrementano del 3,5% (+58,8% nel 2009). Con riferimento alla composizione percentuale del portafoglio, i premi emessi del ramo I, III e V incidono sul totale dei premi vita rispettivamente per il 75,1% (79,7% nel 2009), per il 17,4% (11,6% nel 2009) e per il 5,5% (6,6% nel 2009). La raccolta del ramo VI (Fondi pensione), con 1.285,4 milioni si incrementa del 16,9% rispetto ai 1.099,6 milioni del 2009 e rappresenta l 1,9% sul totale dei premi emessi vita, percentuale immutata rispetto al I premi relativi alle Assicurazioni complementari, con 78,6 milioni, e alle assicurazioni di ramo IV (Assicurazioni malattia a lungo termine non rescindibili), con 22,7 milioni, incidono per il restante 0,1% sul totale vita (0,2% nel 2009). Il canale bancario continua a prevalere rispetto agli altri tipi di distribuzione, avendo intermediato nel corso dei primi tre trimestri 2010 il 63,1% dei premi vita (contro il 61,2% del 2009); seguono i promotori finanziari con il 15,3% (14,3% nel 2009), le agenzie con mandato con il 13% (14,2% nel 2009), le agenzie in economia e gerenze con il 7,2% (9,1% nel 2009), i brokers con lo 0,9% (0,8 % nel 2009) e le altre forme di vendita diretta con lo 0,5% (0,4% nel 2009). I premi emessi nei rami danni, con ,3 milioni ed una incidenza sul totale premi del 26,6%, evidenziano una flessione del 2,6%, contro la flessione del 2,2% del I premi emessi del ramo R.C. Auto, pari a ,6 milioni, diminuiscono dell 1,09% rispetto all esercizio precedente (contro la flessione del 4% registrata nel 2009 rispetto al 2008). Il peso sul totale dei premi emessi danni è pari al 49,6%, contro il 49% del Tra gli altri rami danni da segnalare Corpi di veicoli terrestri, con peso sul totale rami danni pari all 8,6% (8,8% nel 2009), Infortuni con un peso sul totale dell 8,1% (8,3% nel 2009), R.C. Generale con il 7,7% (8,1% nel 2009), Altri danni ai beni con il 6,8% (6,7% nel 2009), Malattia con il 5,8% (5,6% nel 2009), Incendio ed elementi naturali con il 5,7% (5,6% nel 2009). Il canale distributivo rappresentato dalle agenzie con mandato, con l 83,1% (89,7% relativamente al solo ramo R.C. Autoveicoli terrestri), risulta assolutamente prevalente rispetto agli altri canali. 6

9 Bilancio 2010 Relazione sulla gestione 3. La Compagnia Risultato d esercizio e patrimonio netto La Compagnia, così come per gli esercizi 2008 e 2009, non ha esercitato la facoltà concessa dal Regolamento ISVAP n. 28 del 17 febbraio 2009 così come modificato ed integrato dai Provvedimenti Isvap n del 27/07/2009 e n del 6/08/2010, che ha esteso anche al 2010, in ragione della situazione di eccezionale turbolenza dei mercati finanziari registrata a partire dagli ultimi mesi del 2008, un regime facoltativo di natura transitoria per la valutazione degli strumenti finanziari classificati nel comparto ad utilizzo non durevole. L esercizio si chiude con un utile di 8,20 milioni, in diminuzione di 3,96 milioni rispetto all utile registrato nel 2009, pari a 12,16 milioni. Il ROE è pari al 6,2% ed in particolare è del +10,5% nei rami vita e di -0,2% nei rami danni, contro il 9,8% del 2009 (+17,9% vita e -0,8% danni). Questa è la ripartizione per ramo del risultato d esercizio, comparata con quella dell esercizio precedente: (dati in migliaia di Euro) Ramo variazione Danni Vita Totale L utile ante imposte è pari a 14,82 milioni, di cui 12,94 vita e 1,88 danni, e diminuisce di 4,72 milioni rispetto al 2009; così come evidenziato nella seguente tabella: (dati in migliaia di Euro) Risultato d'esercizio variazione Danni Vita Totale Danni Vita Totale Danni Vita Totale Risultato ante imposte Imposte anticipate IRAP IRES Totale imposte Risultato netto Risultato ante imposte Risultato netto Danni Vita Totale Danni Vita Totale

10 Bilancio 2010 Relazione sulla gestione Il risultato netto negativo dei rami danni è determinato esclusivamente dagli effetti della normativa fiscale ed in particolare all IRAP, che rispetto al risultato prima delle imposte di 1,88 milioni, viene invece calcolata su una base imponibile di 18,69 milioni con un imposta calcolata pari a 0,93 milioni (che sul risultato ante imposte pesa per il 49,3%), alla svalutazione di titoli appartenenti o inizialmente iscritti nel portafoglio durevole, che vengono riprese in aumento ai fini IRES, ma senza possibilità di calcolo delle imposte anticipate, oltre ad altri meccanismi di ripresa fiscale quali il dividend washing, le sopravvenienze passive e le imposte indeducibili. Nei rami vita, dal punto di vista fiscale, occorre evidenziare la modifica del TUIR, con l introduzione del comma 1-bis all art. 111, in cui viene stabilito che la variazione delle riserve tecniche obbligatorie relative al ramo vita concorre alla determinazione del reddito d impresa per la parte corrispondente al rapporto tra l ammontare dei ricavi e degli altri proventi che concorrono a formare il reddito d impresa e l ammontare complessivo di tutti i ricavi e i proventi, con un minimo del 95% e un massimo del 98,5%. Per la Compagnia il maggior onere IRES per il 2010 è stato pari a 0,55 milioni. La diminuzione dell utile ante imposte rispetto al 2009, pari a 4,72 milioni, è dovuta prevalentemente alla diminuzione dei proventi finanziari netti (-23,34 milioni), parzialmente compensata dal miglioramento dei conti tecnici sia danni che vita. La diminuzione dei proventi finanziari netti è pari a 23,34 milioni, di cui -14,09 vita e -9,25 danni; in particolare, i proventi finanziari netti ordinari diminuiscono di 22,80 milioni (-12,90 vita e -9,90 danni) ed i proventi finanziari netti straordinari di 0,54 milioni (-1,19 vita e +0,65 danni). La diminuzione è imputabile prevalentemente alle minori riprese di valore, che passano da 12,22 milioni del 2009 a 1,65 milioni del 2010 (-10,57 milioni, di cui -8,50 vita e -2,07 danni) e alle maggiori rettifiche di valore, che passano da 6,41 milioni del 2009 a 15,68 milioni del 2010 (+9,27 milioni, di cui +7,09 vita e +2,18 danni). (importi in migliaia di euro) Proventi ed oneri su investimenti finanziari Variazione Vita Danni Totale Vita Danni Totale Vita Danni Totale a) Proventi su azioni e quote b) Proventi su altri investimenti c) Riprese di rettifiche di valore d) Profitti sul realizzo di investimenti Totale proventi (A) a) Oneri di gestione b) Rettifiche di valore c) Perdite sul realizzo di investimenti Totale oneri (B) Proventi ordinari netti su investimenti (A-B) Proventi finanziari straordinari (C) Oneri finanziari straordinari (D) Proventi straordinari netti (C-D) Proventi totali netti degli investimenti I conti tecnici vita, escludendo gli utili derivanti dagli investimenti finanziari, registrano un miglioramento di 9,64 milioni, mentre i conti tecnici danni di 10,11 milioni. In particolare, migliorano i conti tecnici dei rami 10 - R.C. Auto (+7,41 milioni), 13 - R.C. Generale (+1,72 milioni), 16 - Perdite pecuniarie (+1,01 milioni), 3-8

11 Bilancio 2010 Relazione sulla gestione Corpi di veicoli terrestri (+1,04 milioni) e 9 - Altri danni ai beni (+0,63 milioni), mentre peggiorano i conti tecnici del ramo 8 - Incendio (-1,27 milioni). Come evidenziato nella seguente tabella, la Compagnia mantiene una buona performance proseguendo anche nell esercizio 2010 il proprio trend di risultati positivi evidenziato negli ultimi dieci anni di attività, con la sola eccezione dell esercizio 2008, caratterizzato come tutti sappiamo dalla nota crisi dei mercati finanziari mondiali. 20,00 15,00 10,00 5,00 0,00-5,00-10,00-15,00-20,00-25,00-30,00 Risultato netto d'esercizio Risultato netto 0,66 4,59 5,03 6,34 14,48 13,94 14,09-27,01 12,16 8,20 In applicazione della delibera dell assemblea degli azionisti di approvazione del bilancio 2009, la Compagnia ha distribuito un dividendo pari a 4 milioni; conseguentemente il patrimonio netto, che al 31 dicembre 2009 ammontava a 136,75 milioni, incrementato dell utile d esercizio e al netto dei dividendi, al 31 dicembre 2010 ammonta a 140,95 milioni, di cui 87,34 milioni vita e 53,61 milioni danni, così come evidenziato nella seguente tabella. (dati in migliaia di euro) Patrimonio netto Vita Danni Totale Patrimonio netto Dividendi pagati Risultato d'esercizio Patrimonio netto La raccolta premi La raccolta premi del lavoro diretto è stata pari a 600,14 milioni, con un decremento del 2,6% rispetto al precedente esercizio, che aveva registrato una raccolta di 616,03 milioni. I premi emessi vita, pari a 340,31 milioni, diminuiscono dell 8,3% rispetto all anno precedente, in cui ammontavano a 371,26 milioni. Il portafoglio vita, rispetto al totale, rappresenta il 56,71%, contro il 60,27% del La nuova produzione è stata pari a 314,7 milioni, con un decremento del 7,2% rispetto al In particolare i premi unici ed i premi ricorrenti, con 312,1 milioni, decrescono del 7,3%, mentre i premi annui, con 2,6 milioni, restano sostanzialmente invariati. 9

12 Bilancio 2010 Relazione sulla gestione La raccolta premi del ramo I - durata della vita umana si attesta a 314,92 milioni e decresce dell 8,1%, mentre i premi del ramo V capitalizzazioni ammontano a 11,19 milioni e si riducono del 30,2%; in crescita la raccolta premi relativa al ramo VI - Fondi Pensione che passa da 12,50 milioni del 2009 a 14,19 milioni del 2010 con un incremento del 13,6%. (importi in migliaia di Euro) Premi emessi bilancio 2010 bilancio 2009 Variaz. Variaz. Lavoro diretto Importo % Importo % Importo % 03 - Corpi di veicoli terrestri ,30 % ,85 % ,6 % 10 - R.C.Auto ,10 % ,14 % ,4 % 12 - R.C.Veicoli marittimi, 238 0,04 % 212 0,03 % ,3 % Totale rami auto ,44 % 74,93 % ,02 % 73,06 % ,9 % 01 - Infortuni ,58 % ,56 % ,5 % 02 - Malattia ,63 % ,75 % ,7 % 04 - Corpi di veicoli ferroviari 226 0,04 % 441 0,07 % ,8 % 05 - Corpi di veicoli aerei Corpi di veicoli marittimi, 658 0,11 % 727 0,12 % ,5 % 07 - Merci trasportate ,44 % ,22 % ,8 % 08 - Incendio ed elementi naturali ,00 % ,68 % ,2 % 09 - Altri danni ai beni ,89 % ,78 % ,2 % 11 - R.C.Aeromobili R.C.Generale ,62 % ,44 % ,6 % 14 - Credito ,40 % ,0 % 15 - Cauzione ,25 % ,16 % ,4 % 16 - Perdite pecuniarie 806 0,13 % ,22 % ,3 % 17 - Tutela legale ,23 % ,24 % ,2 % 18 - Assistenza ,53 % ,47 % ,6 % Totale altri rami danni ,85 % 25,07 % ,71 % 26,94 % ,2 % Totale Danni ,29 % 100,00% ,73 % 100,00% ,2 % 01 - Vita ,48 % ,63 % ,1 % 03 - Fondi investimento Assicurazione di malattia ,7 % 05 - Capitalizzazioni ,86 % ,60 % ,2 % 06 - Fondi pensione ,37 % ,04 % ,6 % Totale Vita ,71 % ,27 % ,3 % Totale lavoro diretto ,00 % ,00 % ,6 % Totale lavoro indiretto ,1 % Totale premi emessi ,6 % I premi emessi danni, pari a 259,83 milioni, aumentano del 6,2%, rispetto ai 244,77 milioni del precedente esercizio. La raccolta dei rami R.C. Autoveicoli terrestri, pari a 168,61 milioni, registra un incremento del 13,4%, mentre quella del ramo Corpi di veicoli terrestri, pari a 25,83 milioni, segna un decremento del 13,6%. L incidenza dei rami R.C. Autoveicoli terrestri e R.C. Veicoli marittimi, rispetto al portafoglio totale, aumenta dal 24,17% del 2009 al 28,14% del 2010, mentre il ramo Corpi di veicoli terrestri passa dal 4,85% al 4,30%. Il notevole incremento dei premi del ramo R.C. Autoveicoli Terrestri è frutto sia dell aumento delle polizze in portafoglio, pari a circa il 6% (da del 2009 a del 2010, con un incremento di polizze), sia dall aumento del premio medio, su base annua pari a circa l 8,2%. 10

13 Bilancio 2010 Relazione sulla gestione 2010 R.C. Auto e Veicoli Marittimi Corpi Veicoli Terrestri Altri Rami Danni Vita 2009 R.C. Auto e Veicoli Marittimi Corpi Veicoli Terrestri Altri Rami Danni Vita 28,14% 24,17% 56,71% 4,30% 60,27% 4,85% 10,85% 10,71% Gli altri rami danni evidenziano un decremento pari a 0,78 milioni (-1,2%), con un ammontare di premi emessi pari a 65,15 milioni. Rispetto al portafoglio totale, la composizione percentuale passa dal 10,71% al 10,85%. I premi emessi del ramo 16 - Perdite pecuniarie decrescono di 6,72 milioni, passando da 7,52 milioni a 0,80 milioni, mentre crescono i rami 14 - Credito (+2,41 milioni), 8 - Incendio ed elementi naturali (+1,67 milioni), 7 - Merci trasportate (+1,32 milioni) e 13 - R.C. Generale (+0,85 milioni) (importi in migliaia di Euro) Vita Altri Rami Danni Corpi Veicoli Terrestri R.C. Auto e Veicoli Terrestri L andamento tecnico dei rami danni L andamento tecnico dei rami danni lavoro diretto presenta risultati in miglioramento rispetto al Il rapporto sinistri a premi dell esercizio diminuisce di 3,91 punti (nel 2009 era invece aumentato di 2,58 punti rispetto al 2008), passando dal 77,37% al 73,46%, mentre il rapporto sinistri a premi totale diminuisce di 2,56 punti (nel 2009 era invece aumentato 5,31), passando dal 73,60% al 71,04%. Anche il cost ratio 11

14 Bilancio 2010 Relazione sulla gestione decresce dal 27,57% al 26,63%. Il combined ratio passa dal 101,17% del 2009 al 97,67% del 2010, con una riduzione di 3,50 punti. Andamento tecnico variazione S/P dell'esercizio 73,46% 77,37% -3,91 S/P totale 71,04% 73,60% -2,56 Cost ratio 26,63% 27,57% -0,94 Combined ratio 97,67% 101,17% -3,50 Nelle tabelle seguenti sono riportati i dati relativi ai rapporti Sinistri dell esercizio/premi di competenza e ai rapporti Sinistri dell esercizio e di esercizi precedenti/premi di competenza, per ramo di bilancio e comparati con i dati dell anno precedente: Ramo Sinistri dell'esercizio/premi competenza Descrizione Sinistri di competenza dell'esercizio Premi di competenza dell'esercizio Sinistri/ Premi Sinistri di competenza dell'esercizio Premi di competenza dell'esercizio (importi in migliaia di euro) Sinistri/ Premi Variazione Sinistri/ Premi 01 Infortuni 6.999, ,86 43,90% 6.732, ,44 43,78% 0,12 02 Malattia 3.176, ,38 85,47% 3.327, ,69 81,45% 4,02 03 Corpi Veicoli Terrestri , ,52 74,19% , ,73 85,88% (11,69) 04 Corpi Veicoli Ferroviari 5,00 389,54 1,28% 14,50 286,81 5,06% (3,78) 05 Corpi di Veicoli Aerei Corpi di Veicoli Marittimi 1.665,82 614,11 271,26% 317,00 653,01 48,54% 222,72 07 Merci Trasportate 2.254, ,75 93,96% 772, ,32 62,57% 31,39 08 Incendio 7.135, ,86 65,39% 4.997, ,10 54,94% 10,45 09 Altri Danni ai Beni 2.379, ,88 47,26% 2.274, ,59 51,57% (4,31) 10 R.C. Autoveicoli Terrestri , ,50 82,42% , ,45 87,70% (5,28) 11 R.C. Areomobili R.C. Veicoli Marittimi 82,93 239,66 34,60% 215,63 196,72 109,61% (75,01) 13 R.C.G , ,51 52,28% 5.472, ,80 64,82% (12,54) 14 Credito 340,00 790,10 43,03% - 0,32 0,00% 15 Cauzioni 2.624, ,69 37,27% 2.506, ,20 37,35% (0,08) 16 Perdite Pecuniarie 1.892, ,53 30,09% 3.062, ,01 37,17% (7,08) 17 Tutela Legale 295, ,25 21,18% 239, ,70 16,36% 4,82 18 Assistenza 999, ,44 32,35% 949, ,74 33,94% (1,59) Totale , ,58 73,46% , ,63 77,37% (3,91) Sinistri dell'esercizio e di esercizi precedenti/premi competenza Ramo Descrizione Sinistri totali Premi di competenza dell'esercizio Sinistri/ Premi Sinistri totali Premi di competenza dell'esercizio Sinistri/ Premi Variazione Sinistri/ Premi 01 Infortuni 6.135, ,86 38,49% 5.696, ,44 37,04% 1,45 02 Malattia 3.037, ,38 81,73% 3.131, ,69 76,64% 5,09 03 Corpi Veicoli Terrestri , ,52 69,01% , ,73 78,09% (9,08) 04 Corpi Veicoli Ferroviari -9,50 389,54-2,44% -4,31 286,81-1,50% (0,94) 05 Corpi di Veicoli Aerei Corpi di Veicoli Marittimi 1.961,98 614,11 319,48% 354,85 653,01 54,34% 265,14 07 Merci Trasportate 2.087, ,75 86,98% 444, ,32 36,02% 50,96 08 Incendio 6.695, ,86 61,36% 4.158, ,10 45,73% 15,63 09 Altri Danni ai Beni 2.082, ,88 41,36% 2.254, ,59 51,13% (9,77) 10 R.C. Autoveicoli Terrestri , ,50 78,85% , ,45 84,16% (5,31) 11 R.C. Areomobili R.C. Veicoli Marittimi 117,26 239,66 48,93% 314,41 196,72 159,83% (110,90) 13 R.C.G , ,51 65,63% 6.683, ,80 79,16% (13,53) 14 Credito 340,00 790,10 43,03% - 0,32 0,00% 15 Cauzioni 2.646, ,69 37,59% 2.373, ,20 35,37% 2,22 16 Perdite Pecuniarie 2.646, ,53 42,07% 2.280, ,01 27,68% 14,39 17 Tutela Legale 758, ,25 54,37% 717, ,70 48,99% 5,38 18 Assistenza 1.097, ,44 35,53% 1.077, ,74 38,52% (2,99) Totale , ,58 71,04% , ,63 73,60% (2,56) 12

15 Bilancio 2010 Relazione sulla gestione Il rapporto sinistri a premi dell esercizio del ramo R.C. Autoveicoli terrestri migliora di 5,28 punti, passando dall 87,70% all 82,42%, mentre il ramo R.C. Veicoli marittimi passa dal 109,61% al 34,60% (-75,01). Una riduzione dell S/P dell esercizio è stata registrata anche nei rami R.C. Generale (-12,54), Corpi dei veicoli terrestri (-11,69), Corpi dei veicoli ferroviari (-3,78), Altri danni ai beni (-4,31), Perdite pecuniarie (-7,08), Assistenza (-1,59) e Cauzioni (-0,08), mentre l andamento tecnico peggiora negli altri rami. N polizze in portafoglio N unità di rischio R.C. Auto e Natanti * Bilancio CARD gestionari CARD gestionari +/- saldo forfait gestionari CARD debitori NO CARD SINISTRI CAUSATI (NO CARD - CARD debitori) SINISTRI GESTITI (NO CARD e CARD gestionari)+/- saldo forfait gestionari SINISTRI GESTITI (NO CARD - CARD gestionari) ( A ) ( B ) ( C ) ( D ) ( E ) ( F ) (G) Sinistri accaduti: liquidati riservati senza seguito Frequenza sinistri 7,24% 6,53% 2,16% 8,56% Frequenza sinistri al netto dei senza seguito 6,89% 6,03% 1,47% 7,40% Costo medio con seguito Costo medio pagato Costo medio riservato Velocità di liquidaz. al netto dei senza seguito 75,42% 69,03% 37,14% 63,48% 69,39% Velocità media di liquidaz. al netto dei senza seguito gen. acc e prec. 95,72% 94,57% 89,51% 95,02% 96,02% R.C. Auto e Natanti * Bilancio 2009 N polizze in portafoglio N unità di rischio ,98% 8,21% CARD gestionari CARD gestionari +/- saldo forfait gestionari CARD debitori NO CARD SINISTRI CAUSATI (NO CARD - CARD debitori) SINISTRI GESTITI (NO CARD e CARD gestionari)+/- saldo forfait gestionari SINISTRI GESTITI (NO CARD - CARD gestionari) ( A ) ( B ) ( C ) ( D ) ( E ) ( F ) (G) Sinistri accaduti: liquidati riservati senza seguito Frequenza sinistri 7,70% 6,88% 2,33% 8,96% 9,51% Frequenza sinistri al netto dei senza seguito 7,30% 6,35% 1,51% 7,65% 8,66% Costo medio con seguito Costo medio pagato Costo medio riservato Velocità di liquidaz. al netto dei senza seguito 75,71% 68,87% 36,19% 62,63% 69,68% Velocità media di liquidaz. al netto dei senza seguito gen. acc e prec. 94,07% 93,34% 89,92% 94,39% R.C. Auto e Natanti * Variazione N polizze in portafoglio N unità di rischio 5,61% 7,10% 95,11% CARD gestionari CARD gestionari +/- saldo forfait gestionari CARD debitori NO CARD SINISTRI CAUSATI (NO CARD - CARD debitori) SINISTRI GESTITI (NO CARD e CARD gestionari)+/- saldo forfait gestionari SINISTRI GESTITI (NO CARD - CARD gestionari) ( A ) ( B ) ( C ) ( D ) ( E ) ( F ) (G) Sinistri accaduti: 0,72% 1,70% -0,63% 2,31% 1,13% liquidati 0,62% 1,96% 6,51% 5,06% 1,16% riservati 2,21% 1,21% 2,25% 1,26% 2,55% senza seguito -4,42% 1,33% -8,81% -5,43% -3,43% Frequenza sinistri -0,46-0,35-0,17-0,40-0,53 Frequenza sinistri al netto dei senza seguito -0,42-0,32-0,05-0,25-0,45 Costo medio con seguito 2,41% 0,44% 6,82% -6,92% -0,87% -3,74% -0,98% Costo medio pagato 1,23% -132,80% 17,93% 4,72% 12,20% -24,64% 2,78% Costo medio riservato 3,42% 38,98% -9,82% -9,92% -9,33% 1,69% -4,52% Velocità di liquidaz. al netto dei senza seguito -0,29 0,16 0,95 0,86-0,29 Velocità media di liquidaz. al netto dei senza seguito generaz. es. prec. 1,64 1,22-0,40 0,63 0,90 (*) Comprensivo di Spese di liquidazione e dell'rc Vettoriale 13

16 Bilancio 2010 Relazione sulla gestione La precedente tabella evidenzia i principali indicatori del ramo R.C. Auto suddivisa per tipologia di gestione (No Card, Card Gestionari e Card Debitori). In sintesi si evidenzia un incremento del 5,61% delle polizze in portafoglio e conseguentemente dei veicoli anno del 7,10%. Confrontando gli indicatori relativi alle frequenze sinistri, ai costi medi ed alla velocità di liquidazione, delle diverse tipologie di gestione, si evidenzia, per quanto riguarda la gestione No Card, una frequenza sinistri in leggero decremento (-0,17 punti percentuali al lordo dei sinistri senza seguito), un decremento del costo medio dei sinistri con seguito (-6,92%) ed un incremento della velocità di liquidazione dell esercizio (+0,95 punti percentuali); in merito alla gestione Card Gestionari, si registra una diminuzione della frequenza sinistri (-0,46 punti percentuali al lordo dei sinistri senza seguito), un incremento del costo medio con seguito al lordo dei forfait (+2,41%) ed una diminuzione della velocità di liquidazione di circa 0,29 punti percentuali. Nella gestione Card Debitrice si evidenzia una lieve diminuzione della frequenza sinistri (-0,35 punti percentuali al lordo dei sinistri senza seguito), seguito dall aumento del costo medio con seguito (+6,82%) e della velocità di liquidazione (+0,16 punti). I sinistri Causati, intesi come No Card e Card Debitori insieme, registrano una riduzione del costo medio con seguito (-0,87%) e della frequenza sinistri (-0,40 punti percentuali), mentre aumenta la velocità di liquidazione di 0,86 punti. Analizzando, infine, la frequenza dei sinistri Gestiti, rispetto al dato dello scorso anno, si evidenzia un decremento di tale indicatore (-0,53 punti percentuali), dovuto anche alla tendenza in diminuzione di tale indicatore nelle singole gestioni No Card e Card Gestionari; si registra, inoltre, una diminuzione del costo medio con seguito al lordo dei forfait (-0,98%) ed una diminuzione di 0,29 punti percentuali della velocità di liquidazione. Relativamente alla velocità di liquidazione, dei sinistri di accadimento precedenti, si registra un incremento nelle gestioni Card (Card gestionari +1,64 e card debitori +1,22 punti percentuali) ed una lieve flessione nella gestione no Card (-0,40 punti percentuali); nel complesso i sinistri gestiti direttamente dalla Compagnia evidenziano un aumento, di tale indicatore, di circa un punto percentuale. La riassicurazione passiva I premi ceduti nei rami danni ammontano a 17,38 milioni e rappresentano il 6,7% dei premi emessi del lavoro diretto (6,4% nel 2009), mentre nei rami vita ammontano a 9,19 milioni e rappresentano il 2,7% (2,5% nel 2009). 14

17 Bilancio 2010 Relazione sulla gestione (importi in migliaia di euro) Rami danni premi emessi premi ceduti % premi premi emessi premi ceduti % premi 01 Infortuni ,1 % ,6 % 02 Malattia ,0 % ,3 % 03 Corpi di veicoli terrestri ,9 % ,5 % 04 Corpi di veicoli ferroviari Corpi di veicoli aerei 06 Corpi di veicoli marittimi, ,1 % ,8 % 07 Merci trasportate ,3 % ,9 % 08 Incendio ed elementi naturali ,9 % ,7 % 09 Altri danni ai beni ,2 % ,6 % 10 R.C.Auto ,7 % ,4 % 11 R.C.Aeromobili 12 R.C.Veicoli marittimi, R.C.Generale ,4 % ,6 % 14 Credito Cauzione ,2 % ,2 % 16 Perdite pecuniarie Tutela legale ,9 % ,6 % 18 Assistenza ,5 % ,4 % Totale ,7 % ,4 % (importi in migliaia di euro) Rami vita % premi % premi premi emessi premi ceduti premi emessi premi ceduti ceduti ceduti I Vita umana ,9 % ,7 % III Unit linked IV Assicurazioni di malattia ,3 % ,1 % V Capitalizzazione VI Fondi pensione Totale ,7 % ,5 % La riassicurazione danni chiude con un risultato negativo di 6,91 milioni di cui 6,93 relativi al lavoro ceduto, mentre il lavoro assunto chiude con un risultato positivo di 24 mila euro; la riassicurazione vita chiude con un risultato negativo di 925 mila euro. La riassicurazione è strutturata per assicurare un adeguato equilibrio tra entità dei rischi assunti e consistenza del portafoglio, contribuendo ad aumentare la capacità di sottoscrizione della Compagnia. In particolare è effettuata attraverso trattati proporzionali per i rami vita e per i rami danni Assistenza, Tutela legale e Cauzioni, ed in eccesso sinistri a protezione del portafoglio negli altri rami danni. Ad ulteriore salvaguardia vengono effettuate cessioni facoltative per rischi di natura particolare. I costi Le spese generali comprensive del costo del personale, prima del ribaltamento alle voci tecniche, ammontano a 50,37 milioni e, rispetto ai 48,08 milioni dell esercizio precedente, registrano un incremento di 2,29 milioni, pari al 4,7% (nel 2009 si era invece registrato un incremento del 4,4% rispetto al 2008). 15

18 Bilancio 2010 Relazione sulla gestione (importi in migliaia di Euro) Spese generali e costo del personale Variazione Importo % Importo % Importo % Oneri relativi ai sinistri ,25% ,36% ,34% Altre spese di acquisizione ,15% ,15% ,45% Altre spese di amministrazione ,88% ,41% ,10% Oneri di gestione investimenti immobiliari 384 0,76% 326 0,68% ,79% Oneri di gestione investimenti finanziari ,78% ,61% ,68% Oneri amministrativi conto terzi ,18% ,79% ,84% Totale ,00% ,00% ,75% Nelle tabelle sono indicati in dettaglio la ripartizione delle spese generali nelle voci tecniche dell esercizio confrontata con quella dell esercizio precedente, nonché l ammontare delle spese e la loro incidenza sui premi emessi. (importi in migliaia di Euro) Costi di Variazione amministrazione Vita Danni Totale Vita Danni Totale Vita % Danni % Totale % Costo del personale ,0% ,7% ,3% mix 22,5% 77,5% 100,0% 21,4% 78,6% 100,0% Spese generali ,2% ,1% ,3% mix 29,2% 70,8% 100,0% 27,6% 72,4% 100,0% Totale ,6% ,9% ,8% mix 25,6% 74,4% 100,0% 24,2% 75,8% 100,0% Incidenza rispetto ai premi emessi Vita Danni Totale Vita Danni Totale Costo del personale 1,8% 8,1% 4,5% 1,5% 8,4% 4,2% Spese generali 2,0% 6,3% 3,9% 1,6% 6,5% 3,6% Totale 3,8% 14,4% 8,4% 3,1% 14,9% 7,8% L incidenza delle spese sui premi emessi è passata dal 7,8% del 2009 all 8,4% del 2010; l incidenza nei rami vita è aumentata dal 3,1% al 3,8% e nei rami danni è diminuita dal 14,9% al 14,4%. Le spese di gestione Le spese di gestione del lavoro diretto nel complesso ammontano a 87,27 milioni (di cui 69,33 danni e 17,94 vita) con un incremento dell 1,1% rispetto al 2009 in cui si erano attestate a 86,29 milioni (di cui 66,64 danni e 19,65 vita). L incidenza sui premi totali, così come evidenziato nella tabella e nel grafico seguenti, aumenta dal 14,0% al 14,5%; nel danni l incidenza diminuisce di 0,5 punti nel danni (dal 27,2% al 26,7%) mentre nel vita rimane stabile al 5,3%. (importi in migliaia di euro) Spese di gestione Variazione % Danni Vita Totale Danni Vita Totale Danni Vita Totale Provvigioni di acquisizione ,4% -30,6% -1,3% Altre spese di acquisizione ,0% +1,5% -0,9% Delta provvigioni da ammortizzare ,8% +0,0% -68,8% Provvigioni di incasso ,1% -15,1% -2,7% Altre spese di amministrazione ,8% +9,3% +7,5% Totale spese di gestione ,0% -8,7% +1,1% Incidenza rispetto ai premi 26,7% 5,3% 14,5% 27,2% 5,3% 14,0% -0,5 +0,0 +0,5 16

19 Bilancio 2010 Relazione sulla gestione 30,0% Incidenza spese di gestione lorde sui premi 25,0% 20,0% 15,0% 10,0% 5,0% ,0% Danni Vita Totale ,6% 7,8% 16,3% ,2% 5,3% 14,0% ,7% 5,3% 14,5% Gli investimenti Gli investimenti della Società, escludendo quelli a beneficio di assicurati dei rami vita che ne sopportano il rischio e derivanti dalla gestione dei fondi pensione, ammontano a 1.944,66 milioni ed aumentano di 199,52 milioni rispetto al 2009, anno in cui si era invece registrato un incremento di 180,51 milioni. L incremento percentuale è pari all 11,43%, e si attesta su valori simili a quelli registrati nel 2009 in cui l incremento era stato pari all 11,54% Evoluzione degli investimenti (importi in migliaia di euro) Bilancio 2008 Bilancio 2009 Bilancio 2010 Investimenti Investimenti a beneficio di assicurati Totale investimenti

20 Bilancio 2010 Relazione sulla gestione Gli investimenti sono ripartiti come indicato nella seguente tabella: Composizione investimenti Bilancio 2009 Bilancio ,02% 1,96% 0,87% 1,77% 8,79% Terreni e fabbricati 10,44% Azioni e quote Obbligazioni e altri titoli a reddito fisso Altri investimenti 86,58% 88,57% Investimenti Importo % Importo % (importi in migliaia di euro) Variazione Variazione % Terreni e fabbricati ,78% ,96% 336 0,98% Partecipazioni in imprese del gruppo ,13% ,26% ,77% - Azioni e quote ,64% ,17% ,66% - Quote di fondi comuni di investimento ,73% ,88% ,88% - Obbligazioni e altri titoli a reddito fisso ,58% ,58% ,01% - Finanziamenti ,14% ,14% 11 0,43% Altri investimenti finanziari ,09% ,77% ,04% Depositi presso imprese cedenti 14 0,00% 13 0,00% 1 7,69% Subtotale ,00% ,00% ,43% Investimenti a beneficio di assicurati del ramo vita che ne sopportano il rischio ,66% Totale ,94% La voce terreni e fabbricati ammonta a 34,59 milioni, pari all 1,78% del totale degli investimenti, ed è costituita dal valore dell immobile di Roma, via Abruzzi 10, sede sociale e Direzione Generale della Compagnia; si è incrementata di 336 mila euro rispetto all esercizio precedente a seguito dell effettuazione di lavori incrementativi di valore. Le partecipazioni in imprese del gruppo ammontano a 99,74 milioni, pari al 5,13% del totale degli investimenti, e sono diminuiti di 9,59 milioni rispetto al 2009 a seguito delle seguenti operazioni: 18

21 Bilancio 2010 Relazione sulla gestione - vendita di azioni Banca Monte Parma per 312 mila euro e trasferimento della partecipazione residua nel comparto non durevole per 8,86 milioni; - liquidazione della controllata HDI Servizi S.r.l. e rimborso alla Compagnia degli attivi per 90 mila euro; - ripresa di valore e rivalutazione per utile di periodo delle controllate InLinea S.p.A. e HDI Immobiliare S.r.l., valutate con il metodo del patrimonio netto, per rispettivamente 37 mila euro e 396 mila euro; - svalutazione delle partecipazioni, valutate con il metodo del patrimonio netto, nelle controllate InChiaro Assicurazioni S.p.A. (751 mila euro) e HDI Servizi S.r.l. (4 mila euro). (importi in migliaia di euro) Partecipazioni in imprese del gruppo Variazione b InLinea S.p.A b InChiaro S.p.A b HDI Immobiliare S.r.l b HDI Servizi S.r.l d Apulia Prontoprestito S.p.A e Mid Industry Capital S.p.A e Banca Monte Parma S.p.A Totale a = Società controllanti b = Società controllate c = Società consociate d = Società collegate e = Altre Gli investimenti in azioni e quote decrescono di 1,93 milioni, passando da 72,79 milioni del 2009 a 70,86 milioni del L incidenza delle azioni sul totale degli investimenti diminuisce dal 4,17% al 3,64%. Le obbligazioni e gli altri titoli a reddito fisso sono pari a 1.722,63 milioni e sono aumentate di 211,75 milioni rispetto al 2009; l incidenza delle obbligazioni sul totale degli investimenti passa dall 86,58% del 2009 all 88,58% del Tra le categorie di investimento residuali segnaliamo le quote di fondi comuni di investimento che decrescono da 15,33 milioni a 14,28 milioni, con un incidenza sul totale degli investimenti dello 0,73% e i finanziamenti che sono pari a 2,55 milioni e rimangono praticamente invariati. Informazioni sulle strategie di investimento Nel corso del 2010 la Compagnia ha gestito gli investimenti cercando di combinare al meglio i segnali dei mercati finanziari in termini di tassi, spread su rischio Paese e rischio emittente, con l evoluzione dello scenario macroeconomico, le esigenze di redditività legate al rispetto degli impegni assunti, le analisi di risk management e di asset liability management, nonché con le necessità commerciali di confermarsi rispetto ai competitors nel mercato assicurativo italiano. Sul lato dei proventi ordinari delle gestioni separate, la Compagnia ha deciso di compiere operazioni volte a cogliere occasioni di rendimento legate a fasi di tassi di mercato più alti, anche se in un contesto di politica 19

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