HDI Assicurazioni S.p.A. Organi sociali in carica alla data di approvazione del bilancio

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4 2 Organi sociali

5 Organi sociali 3 HDI Assicurazioni S.p.A. Organi sociali in carica alla data di approvazione del bilancio Consiglio di Amministrazione Presidente Massimo Pabis Ticci Vice Presidente Torsten Leue Amministratore Delegato e Direttore Generale Roberto Mosca Consiglieri Wolf-Dieter Baumgartl Luciano Conti Aleramo Ceva Grimaldi Pisanelli di Pietracatella Sven Fokkema Oliver Willi Schmid Cesare Vento Segretario Fabio Pica Collegio Sindacale Presidente Alberto Bigliardi Sindaci Effettivi Sergio Beretta Luigi Rizzi Sindaci Supplenti Lelio Fornabaio Arturo Purificato Direzione Generale Amministratore Delegato e Direttore Generale Roberto Mosca Condirettore Generale Chief Risk Officer Gianni Spulcioni Società di revisione KPMG S.p.A. Sede sociale e Direzione Generale: HDI Assicurazioni S.p.A. Via Abruzzi, Tel. (06)

6 4 Indice

7 Indice 5 Relazione sulla gestione L economia nazionale ed internazionale 11 Focus sui mercati finanziari Il mercato assicurativo italiano 11 Relazione annuale IVASS: dati definitivi La raccolta al 30 settembre La Compagnia 13 Risultato d esercizio e patrimonio netto 16 La raccolta premi 18 L andamento tecnico dei rami danni 21 La riassicurazione passiva 22 I costi 23 Le spese di gestione 24 Gli investimenti 26 Informazioni sulle strategie di investimento 27 Investimenti in titoli emessi da Società in default o da Stati che hanno avviato procedure di ristrutturazione del debito 28 Proventi finanziari 30 Rischio finanziario: esposizione, obiettivi e politiche di gestione 33 Partecipazioni 36 Assetto azionario 36 Altri rapporti con imprese del gruppo Talanx 36 Riserve tecniche 37 Margine di solvibilità 37 Prodotti e attività di ricerca e sviluppo 39 Reti di vendita 40 Personale dipendente 41 Sistemi informativi 42 Sistema dei controlli interni 46 Altre informazioni 47 Principio della continuità aziendale 48 Fatti di rilievo intervenuti nei primi mesi del 2016 ed evoluzione prevedibile della gestione Proposte all Assemblea degli Azionisti 51 Allegato I - Stato patrimoniale 65 Allegato II - Conto economico

8 6 Indice Nota Integrativa Parte A - Criteri di valutazione 79 Sezione 1 Principi contabili e criteri di valutazione Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale e sul conto economico Stato Patrimoniale Attivo 86 Sezione 1 Voce B Attivi Immateriali 86 Sezione 2 Voce C Investimenti 92 Sezione 3 Voce D Investimenti a beneficio di assicurati dei rami vita i quali ne sopportano il rischio e derivanti dalla gestione dei Fondi Pensione 93 Sezione 4 Voce D bis Riserve tecniche a carico dei riassicuratori 93 Sezione 5 Voce E Crediti 96 Sezione 6 Voce F Altri elementi dell'attivo 97 Sezione 7 Voce G Ratei e risconti attivi Stato Patrimoniale - Passivo 98 Sezione 8 Voce A Patrimonio netto 99 Sezione 9 Voce B Passività subordinate 99 Sezione 10 Voce C.I Riserve tecniche rami danni 103 Voce C.II Riserve tecniche rami vita 104 Sezione 11 Voce D Riserve tecniche allorché il rischio dell investimento è sopportato dagli assicurati e riserve derivanti dalla gestione dei Fondi Pensione 104 Sezione 12 Voce E Fondi per rischi e oneri 105 Sezione 13 Voce G Debiti ed altre passività 106 Sezione 14 Voce H Ratei e risconti passivi 107 Sezione 15 Attività e passività relative a imprese del gruppo e ad altre partecipate 107 Sezione 16 Crediti e debiti Garanzie, Impegni e altri Conti d'ordine 107 Sezione 17 Garanzie, impegni e altri conti d'ordine Conto Economico 108 Sezione 18 Informazioni concernenti il conto tecnico dei rami danni 111 Sezione 19 Informazioni concernenti il conto tecnico dei rami vita 113 Sezione 20 Sviluppo delle voci tecniche di ramo 114 Sezione 21 Informazioni concernenti il conto non tecnico 116 Sezione 22 Informazioni varie concernenti il conto economico Parte C - Altre informazioni 119 Composizione del patrimonio netto 119 Margine di solvibilità 120 Verifica della solvibilità corretta 120 Riserve tecniche da coprire a fine esercizio 122 Rendiconto finanziario 123 Allegati alla Nota Integrativa 187 Prospetto dimostrativo del margine di solvibilità rami vita 201 Prospetto dimostrativo del margine di solvibilità rami danni 213 Prospetto dimostrativo del margine di solvibilità rami vita e rami danni 215 Attività a copertura delle riserve tecniche rami vita - Modello Attività a copertura delle riserve tecniche rami vita - Modello Attività a copertura delle riserve tecniche rami vita - Modello Attività a copertura delle riserve tecniche rami danni - Modello 4

9 Prospetti supplementari Relazione della Società di Revisione Relazione dell Attuario Revisore Relazione del Collegio Sindacale Indice 7

10 8 Relazione sulla gestione

11 Relazione sulla gestione 9

12 10 Relazione sulla gestione 1. L economia nazionale ed internazionale Signori Azionisti, nel presentare il bilancio dell esercizio 2015 desideriamo richiamare alla Vostra attenzione alcune sintetiche informazioni sullo scenario macroeconomico nel quale ha operato la Vostra Società. Le prospettive nei paesi avanzati, come anche evidenziato nel Bollettino economico della Banca d Italia di gennaio 2016, sono in miglioramento, anche se la debolezza delle economie emergenti frena l espansione degli scambi globali, che restano inferiori alle attese, contribuendo a comprimere i prezzi delle materie prime; il prezzo del petrolio è sceso ormai sotto i livelli minimi raggiunti nella fase più acuta della crisi del Le proiezioni dell attività mondiale prefigurano per il 2016 e per il 2017 una modesta accelerazione rispetto al Tuttavia all inizio del 2016 sono emerse nuove e significative tensioni sul mercato finanziario in Cina, accompagnate da timori sulla crescita dell economia del paese. Nell area dell euro la crescita prosegue ma resta fragile. Il programma di acquisto di titoli dell Eurosistema si sta dimostrando efficace nel sostenere l attività economica nel suo complesso, con effetti finora in linea con le valutazioni iniziali. Tuttavia l indebolimento della domanda estera e la discesa dei corsi petroliferi hanno contribuito all insorgere di nuovi rischi al ribasso per l inflazione e per la crescita, che sono diventati più evidenti negli ultimi mesi. In dicembre la BCE ha introdotto ulteriori misure espansive e ampliato il programma di acquisto di titoli dichiarandosi pronta, se necessario, a intervenire ancora. In Italia la ripresa prosegue gradualmente; nel quarto trimestre 2015 il PIL aumenta in misura analoga al terzo trimestre (+0,2%). Alla spinta delle esportazioni, che dopo aver sostenuto l attività negli ultimi quattro anni risentono della debolezza dei mercati extraeuropei, si sta progressivamente sostituendo quella della domanda interna, in particolare per consumi e ricostituzione delle scorte. Il ciclo manifatturiero sta progressivamente recuperando, affiancandosi a segnali di espansione nei servizi e, dopo un calo prolungato, di stabilizzazione nelle costruzioni. Le prospettive degli investimenti risentono però dell incertezza riguardo alla domanda estera. Nei mesi estivi il numero di occupati ha continuato a crescere, soprattutto tra i giovani e nei servizi; è proseguita la ricomposizione delle assunzioni verso forme contrattuali stabili. Il tasso di disoccupazione è sceso all 11,4% nel bimestre ottobre-novembre, il livello più basso dalla fine del 2012, anche per effetto della riduzione della disoccupazione giovanile, che rimane tuttavia su livelli storicamente elevati. Le attese delle imprese riferite al quadro occupazionale sono cautamente ottimiste. L inflazione è scesa in dicembre allo 0,1% sui dodici mesi e risente del nuovo calo delle quotazioni dei beni energetici, ma anche del persistere di ampi margini di sottoutilizzo della capacità produttiva, che contribuiscono a mantenere la dinamica di fondo dei prezzi su valori minimi. Le aspettative di famiglie e imprese prefigurano nei prossimi mesi un modesto recupero della crescita dei prezzi, che rimarrebbe però su livelli contenuti. La dinamica dei finanziamenti al settore privato si è rafforzata in autunno; i prestiti alle imprese sono cresciuti per la prima volta dopo quasi quattro anni ed è proseguito il miglioramento delle condizioni di offerta, con il costo medio dei nuovi prestiti alle aziende che si colloca su livelli storicamente molto contenuti ed il differenziale sul corrispondente tasso medio nell area dell euro che si è annullato (era pari a circa un punto percentuale alla fine del 2012). Grazie al graduale miglioramento dell attività economica, è proseguita la diminuzione del flusso di prestiti deteriorati e di nuove sofferenze rispetto ai valori massimi osservati nel La redditività dei maggiori gruppi bancari è aumentata nei primi nove mesi del 2015 in confronto all anno precedente ed il loro patrimonio si è rafforzato. Il miglioramento dei bilanci delle banche dovrebbe proseguire nel 2016 per effetto del previsto consolidamento della ripresa ciclica. Nel complesso, si valuta che il PIL è aumentato nel 2015 dello 0,7% e potrebbe crescere attorno all 1,5% nel 2016 e nel L inflazione salirebbe progressivamente allo 0,3% quest anno e all 1,2% il prossimo. Gli investimenti, caratterizzati finora da una dinamica modesta, potrebbero beneficiare di prospettive di domanda e condizioni di finanziamento più favorevoli e degli effetti delle misure di stimolo introdotte dalla legge di stabilità. All espansione dei consumi contribuirebbe la ripresa del reddito disponibile, sostenuto anche dal rafforzamento del mercato del lavoro. Presupposto per la realizzazione di questo scenario è che venga mantenuta in Italia e

13 Relazione sulla gestione 11 nell area dell euro la fiducia di famiglie, imprese e operatori finanziari e che proseguano con determinazione le politiche di sostegno ciclico. Restano comunque rischi significativi, tra i quali sono molto rilevanti quelli associati al contesto internazionale, tornati in evidenza nelle ultime settimane: in particolare la possibilità di un rallentamento delle economie emergenti che potrebbe rivelarsi più marcato e duraturo di quanto finora ipotizzato e avere forti ripercussioni sui mercati finanziari e valutari. Focus sui mercati finanziari Negli Stati Uniti, il rialzo del tasso sui titoli di Stato deciso a dicembre 2015 da parte della Federal Reserve, motivato dal significativo miglioramento del mercato del lavoro, segna la fine della politica di tassi di interesse nulli adottata dal Contrariamente a quanto temuto da alcuni osservatori e anche grazie a un attenta comunicazione e all annuncio che le condizioni monetarie rimarranno comunque accomodanti, la decisione non ha avuto ripercussioni sfavorevoli sui mercati finanziari e valutari globali. Le affermazioni della Federal Reserve in ordine alla fine della politica monetaria espansiva, in contrapposizione agli interventi di quantitative easing della BCE, hanno comunque incrementato la volatilità sul mercato obbligazionario e reso l atteggiamento degli investitori più cauto su tutti i comparti e con ripetuti ritracciamenti per il credito a spread, compresi i titoli governativi italiani. Lo spread verso il bund ha oscillato tra gli 88 punti base di metà marzo ai 159 punti base di fine giugno; a fine anno il differenziale si è riportato sotto i 100 bps. L andamento positivo dei listini azionari nel corso del 2015 ha avuto effetti di trascinamento sui mercati obbligazionari, mentre sul lato delle valute, l euro ha inizialmente ceduto terreno nei confronti del dollaro nel pieno della crisi greca, quando il Paese ellenico è stato nuovamente vicino al default. Da quel momento il cambio è sceso da 1,21 dollari per un euro del mese di gennaio, a 1,04 a metà marzo, per poi recuperare forza, nei confronti delle altre valute, anche dello yen, ma soprattutto del dollaro. Alla fine del 2015 il cambio si è riportato in area 1,08. Il mercato delle materie prime ha mostrato oscillazioni molto ampie. Nel primo semestre la flessione del prezzo del petrolio, sotto i 50 dollari al barile, complice il rallentamento dell economia cinese e l accordo del governo americano con quello iraniano, non ha mutato un risultato semestrale molto buono (+10%), mentre l oro, ritenuto bene rifugio per eccellenza, non ha raccolto significativi flussi in acquisto ed il prezzo per oncia è sceso dai massimi di circa dollari, fino ai minimi di circa dollari agli inizi di dicembre. Lo scenario è completamente mutato alla fine del secondo semestre, quando le pressioni sul prezzo del petrolio, di natura prevalentemente politica, hanno fatto scendere le quotazioni del greggio ampiamente sotto i 40 dollari, mentre a fine anno, complici le turbolenze dei mercati finanziari, il prezzo dell oro è progressivamente cresciuto di circa il 20%. 2. Il mercato assicurativo italiano Relazione annuale IVASS: dati definitivi 2014 Dalla relazione annuale dell IVASS del 23 giugno 2015 si evince che in Italia, al 31 dicembre 2014, sono autorizzate ad esercitare l attività assicurativa e riassicurativa e sottoposte alla vigilanza dell Autorità 124 imprese (133 nel 2013), di cui 2 rappresentanze di imprese estere extra UE e 122 imprese italiane (rispettivamente 2 e 131 nel 2013); delle imprese vigilate, 47 operano nei rami vita, 65 nei rami danni, 12 imprese sono multiramo. Nel corso del 2014 è stata rilasciata una autorizzazione all esercizio dell attività assicurativa, mentre 10 imprese hanno cessato la propria attività a seguito di fusione per incorporazione (5 danni, 3 vita e 2 multiramo). Prosegue quindi il trend di riduzione del numero delle imprese italiane, che nel corso dell ultimo decennio si è ridotto di quasi un terzo. Operano sul territorio italiano in regime di stabilimento 91 rappresentanze di imprese con sede legale in un altro Stato dell UE, di cui 19 vita, 58 danni e 14

14 12 Relazione sulla gestione multiramo. I premi lordi contabilizzati del portafoglio italiano ed estero nel 2014 sono stati pari a 146,5 miliardi con un incremento del 19,9% rispetto all esercizio precedente, in cui erano pari a 122,2 miliardi. I premi del solo portafoglio italiano (diretto e indiretto) sono stati pari a 144,2 miliardi, in aumento del 20,4% rispetto al 2013, con un rapporto rispetto al PIL totale che si attesta all 8,9%, in incremento rispetto al 7,4% dell anno precedente (rapporto ricalcolato in basse alla stima del PIL dell anno precedente revisionata dall ISTAT). Il vita, con 110,5 miliardi di premi del lavoro diretto, ha evidenziato una aumento del 29,9%, mentre i danni, con 32,8 miliardi (di cui 17,6 miliardi relativi al comparto auto) un decremento del -2,6%. In Italia la concentrazione continua ad essere notevole anche se in lieve diminuzione rispetto all anno precedente: i primi 5 gruppi assicurativi hanno raccolto il 71,7% dei premi emessi danni (72,5% nel 2013) e il 58,6% dei premi vita (66,1% nel 2013). Nel 2014, il comparto assicurativo italiano ha registrato risultati positivi, con un ROE pari a +9,3%, in incremento rispetto al +8,2% del Per la gestione danni il rendimento è aumentato dal +8,2% al +9,3%, mentre per la gestione vita è aumentato dal +8,2% al +9,2%. La situazione di solvibilità delle imprese presenti sul mercato italiano rimane pienamente soddisfacente anche se in peggioramento rispetto al 2013, con un margine richiesto totale di 24,73 miliardi ed un margine disponibile di 46,66 miliardi (solvency ratio del 189%); nei rami danni il margine richiesto è pari a 6,17 miliardi, con un margine disponibile di 16,92 miliardi (solvency ratio del 274%), mentre nei rami vita il margine richiesto è pari a 18,56 miliardi, con un margine disponibile di 29,73 miliardi (solvency ratio del 160%). La raccolta al 30 settembre 2015 La raccolta premi, alla fine del terzo trimestre 2015 raggiunge un nuovo massimo storico con 108,72 miliardi, con un incremento del 3,0% rispetto al corrispondente periodo dell esercizio precedente, che aveva invece registrato un incremento del 22,5%. I premi vita, con 86,10 miliardi, pari al 79,2% dei premi totali (78,1% nel 2014), nei primi nove mesi dell esercizio registrano un incremento del 4,5%. Nell ambito dei rami vita, i premi emessi del ramo I (Assicurazioni sulla durata della vita umana), con 57,68 miliardi registrano un decremento del -8,0% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente, i premi del ramo III (Assicurazioni sulla durata della vita umana ad elevato contenuto finanziario connesse a fondi, indici azionari o altri valori di riferimento), con 24,41 miliardi, segnano un incremento del 61,1%, mentre i premi del ramo V (Capitalizzazioni) ammontano a 2,78 miliardi e diminuiscono del -20,3%. Con riferimento alla composizione percentuale del portafoglio, i premi emessi del ramo I, III e V incidono sul totale dei premi vita rispettivamente per il 67,0% (76,1% nel 2014), per il 28,4% (18,4% nel 2014) e per il 3,2% (4,2% nel 2014). La raccolta del ramo VI (Fondi pensione), con 1,11 miliardi cresce del 20,4% rispetto al 2014 e rappresenta l 1,3% sul totale dei premi emessi vita (1,1% nel 2014). I premi relativi alle Assicurazioni complementari e alle assicurazioni di ramo IV (Assicurazioni malattia a lungo termine non rescindibili) incidono per il restante 0,2% sul totale vita (0,2% nel 2014). Il canale bancario e postale continua a prevalere sugli altri tipi di distribuzione, avendo intermediato il 64,7% dei premi vita (contro il 64,8% del 2014); seguono i promotori finanziari con il 15,8% (15,4% nel 2014), le agenzie con mandato con il 11,6% (11,4% nel 2014), le agenzie in economia e gerenze con il 7,0% (7,5% nel 2014), i brokers con lo 0,6% (0,6% nel 2014) e le altre forme di vendita diretta con lo 0,3% (0,3% nel 2014). I premi emessi nei rami danni, con 22,62 miliardi ed un incidenza sul totale premi del 20,8% (21,9% nel 2014), evidenziano un decremento del -2,3%. I premi emessi del ramo R.C. Auto, pari a 10,61 miliardi, decrescono del -6,7% rispetto all esercizio precedente. Il peso sul totale dei premi emessi danni è pari al 49,1%, contro il 46,9% del Tra gli altri rami danni da segnalare i rami Infortuni, con un peso sul totale dell 8,8% (8,6% nel 2014), R.C. Generale con l 8,2% (7,8% nel 2014), Altri danni ai beni con l 8,2% (8,1% nel 2014), Corpi di veicoli terrestri con un peso sul totale rami danni pari al 7,9% (7,5% nel 2014), Malattia con il 6,4% (6,0% nel 2014), Incendio ed elementi naturali con il 6,2% (6,0% nel 2014). Il canale distributivo rappresentato dalle agenzie

15 Relazione sulla gestione 13 con mandato, con il 79,5% (86,6% relativamente al solo ramo R.C. Autoveicoli terrestri), risulta assolutamente prevalente rispetto agli altri canali. 3. La Compagnia Risultato d esercizio e patrimonio netto L esercizio 2015 chiude con un risultato netto di 16,44 milioni, di cui 8,55 milioni relativi alla gestione danni e 7,89 milioni relativi alla gestione vita, complessivamente in diminuzione di 11,54 milioni rispetto al 2014, che si era chiuso con un utile netto di 27,98 milioni. Nella seguente tabella è indicata la ripartizione per ramo del risultato d esercizio, comparata con quella dell esercizio precedente. (importi in migliaia di euro) Ramo variazione Danni Vita Totale Il risultato ante imposte è pari a 30,19 milioni ed evidenzia complessivamente una diminuzione pari a 13,58 milioni rispetto ai 43,77 milioni del In particolare l utile ante imposte relativo ai rami danni registra una diminuzione di 2,71 milioni, passando da 21,11 milioni del 2014 a 18,40 milioni del 2015, mentre l utile ante imposte relativo ai rami vita diminuisce di 10,87 milioni, passando da 22,66 milioni del 2014 a 11,79 milioni del A fronte della diminuzione del risultato ante imposte, che in termini percentuali è pari a -31%, l utile netto registra rispetto all esercizio precedente una diminuzione più che proporzionale (-41,2%); tale fenomeno è dovuto ai maggiori oneri per adeguamento delle imposte differite attive, il cui valore iscritto nell attivo dello stato patrimoniale è stato ridotto di 3,79 milioni al fine di tener conto della diminuzione di 3,5 punti percentuali dell aliquota IRES (dal 27,5% al 24,0%) con effetto 1 gennaio 2017, decisa con la Legge n. 208 del 28/12/2015 (legge di stabilità 2016) Risultato ante imposte Danni Vita Totale Risultato netto Danni Vita Totale (importi in migliaia di euro) Risultato d'esercizio variazione Danni Vita Totale Danni Vita Totale Danni Vita Totale Risultato ante imposte Imposte anticipate IRAP IRES Totale imposte Risultato netto

16 14 Relazione sulla gestione Nel 2015 il ROE si attesta al +8,2% (+6,9% nei rami vita e +9,8% nei rami danni), contro un ROE del +15,8% registrato nel 2014 (+14,3% nei rami vita e +17,9% nei rami danni). La seguente tabella, che mostra il risultato netto registrato a partire dal 2001, evidenzia la buona performance della Compagnia, con utili d esercizio che negli ultimi quattro esercizi si sono attestati su livelli apprezzabili e con un trend di risultati costantemente positivo, con la sola eccezione rappresentata dagli esercizi 2008 e 2011, anni in cui la crisi dei mercati finanziari mondiali si è manifestata con maggiore intensità. Il patrimonio netto al 31 dicembre 2015 ammonta a 217,71 milioni, di cui 121,79 milioni vita e 95,92 danni, e rispetto al patrimonio netto al 31 dicembre 2014, che era pari a 204,57 milioni, di cui 113,90 milioni vita e 90,67 milioni danni, si incrementa di 13,14 milioni. Tale variazione è dovuta all incremento conseguente alla registrazione dell utile 2015, pari a 16,44 milioni, al versamento in conto capitale afferente ai rami danni effettuato dall azionista Talanx International nel mese di dicembre 2015, pari a 5 milioni e, in diminuzione, alla distribuzione all azionista dei dividendi erogati dai rami danni per 8,30 milioni. (importi in migliaia di euro) Patrimonio netto Vita Danni Totale Patrimonio netto Dividendi pagati Versamenti in c/capitale Risultato d'esercizio Patrimonio netto La diminuzione del risultato ante imposte è determinato principalmente dalle seguenti variazioni. Il risultato del conto tecnico dei rami danni, al netto dell utile degli investimenti, migliora di 2,84 milioni, mentre l analogo risultato tecnico dei rami vita registra una diminuzione di 15,76 milioni; gli utili degli investimenti dei rami vita aumentano di 1,28 milioni, mentre l utile degli investimenti dei rami danni diminuisce di 22,33 milioni, sostanzialmente per effetto della svalutazione delle azioni di Veneto Banca (pari in totale a 30,40 milioni, di cui 22,35 milioni danni e 8,05 milioni vita), a fronte della quale la Compagnia, in relazione ad accordi contrattuali stipulati con la banca e di cui si forniranno successivamente maggiori ragguagli, ha iscritto negli altri proventi 27,13 milioni. Conseguentemente a tale iscrizione, gli altri proventi e oneri crescono rispetto all esercizio precedente di 25,85 milioni, di cui 18,75 milioni danni e 7,10 milioni vita, mentre i proventi ed oneri straordinari registrano una diminuzione di 5,45 milioni, di cui 1,97 milioni danni e 3,48 milioni vita. Nella seguente tabella è riportato il conto economico sintetico raffrontato con quello dell esercizio precedente.

17 Relazione sulla gestione 15 Conto economico sintetico Risultato del conto tecnico dei rami danni al netto dell'utile degli investimenti Quota dell'utile degli investimenti danni trasferita dal conto non tecnico Risultato del conto tecnico dei rami danni Risultato del conto tecnico dei rami vita al netto dell'utile degli investimenti Utile degli investimenti rami vi ta Quota dell'utile degli investimenti vita trasferita al conto non tecnico Risultato del conto tecnico dei rami vita Utile degli investimenti rami danni Quota dell'utile degli investimenti danni trasferita al conto tecnico Quota dell'utile degli investimenti vita trasferita dal conto tecnico Altri proventi ed oneri Proventi e oneri straordinari Risultato prima delle imposte Imposte Utile (perdita) dell'esercizio (importi in migliaia di euro) Variazione Con riferimento ai proventi finanziari netti, anche in relazione alle rettifiche di valore sulle azioni di Veneto Banca cui si è fatto cenno, si registra una diminuzione, sia nei rami vita che nei rami danni. I rami vita registrano una diminuzione del risultato netto di 2,01 milioni; in particolare l utile degli investimenti si incrementa di 1,28 milioni, mentre i proventi straordinari netti diminuiscono di 3,29 milioni. I proventi finanziari netti dei rami danni registrano una diminuzione di 23,80 milioni, con una diminuzione dell utile degli investimenti di 22,33 milioni e una diminuzione dei proventi straordinari netti di 1,47 milioni. (importi in migliaia di euro) Proventi ed oneri su investimenti finanziari Variazione Vita Danni Totale Vita Danni Totale Vita Danni Totale a) Proventi su azioni e quote b) Proventi su altri investimenti c) Riprese di rettifiche di valore d) Profitti sul realizzo di investimenti Totale proventi (A) a) Oneri di gestione b) Rettifiche di valore c) Perdite sul realizzo di investimenti Totale oneri (B) Utile netto degli investimenti (A B) Proventi finanziari straordinari (C) Oneri finanziari straordinari (D) Proventi straordinari netti (C D) Proventi totali netti degli investimenti Il saldo tecnico danni (importo al netto della quota degli utili degli investimenti e della variazione della riserva di perequazione) evidenzia un miglioramento di 2,73 milioni, riconducibile prevalentemente ai rami 16 Perdite pecuniarie (+3,04 milioni), 13 R.C. Generale (+1,37 milioni) e 2 Malattia (+1,21 milioni), mentre risulta in peggioramento il saldo tecnico del ramo 10 R.C. Auto (-3,28 milioni).

18 16 Relazione sulla gestione Saldo tecnico (non comprende la quota dell'utile degli investimenti e la variaz. della riserva di perequazione) 2015 (importi in migliaia di euro) 2014 Variazione 01 Infortuni Malattia Corpi di veicol i terrestri Corpi di veicol i ferroviari Corpi di veicol i marittimi, lacustri e fluviali Merci trasportate Incendio ed elementi naturali Altri danni ai beni R.C.Auto R.C.Veicoli marittimi, lacustri e fluviali R.C.Generale Credito Cauzione Perdite pecuniarie e di va ri o genere Tutela legale Assistenza Totale La raccolta premi I premi emessi del lavoro diretto si attestano a 882,99 milioni, con un decremento del -10,6% rispetto al precedente esercizio, che aveva registrato un picco nella raccolta premi, con 987,18 milioni e un incremento del +30,8% rispetto al I premi emessi danni, pari a 352,75 milioni, aumentano del 3,5% rispetto ai 340,73 milioni del precedente esercizio, mentre i premi emessi vita, pari a 530,24 milioni, registrano un decremento del -18,0% rispetto ai 646,45 milioni del La composizione percentuale evidenzia conseguentemente una crescita dei rami danni rispetto al totale dal 34,5% del 2014 al 40,1% del 2015, mentre i rami vita decrescono dal 65,5% al 59,9%.

19 Relazione sulla gestione 17 (importi in migliaia di euro) Premi emessi bilancio 2015 bilancio 2014 Variazione Lavoro diretto Importo % Importo % Importo % 03 Corpi di veicoli terrestri ,4 % ,7 % ,8 % 10 R.C.Auto ,6 % ,6 % ,4 % 12 R.C.Veicoli marittimi, 480 0,1 % ,6 % Totale rami auto ,1 % 72,8 % ,3 % 73,4 % ,6 % 01 Infortuni ,2 % ,9 % ,4 % 02 Malattia ,3 % ,3 % ,3 % 04 Corpi di veicoli ferroviari ,8 % 06 Corpi di veicoli marittimi, ,0 % 07 Merci trasportate ,2 % ,2 % ,4 % 08 Incendio ed elementi naturali ,5 % ,0 % ,5 % 09 Altri danni ai beni ,0 % ,8 % ,1 % 13 R.C.Generale ,3 % ,9 % ,2 % 14 Credito ,4 % ,3 % ,0 % 15 Cauzione ,3 % ,1 % ,5 % 16 Perdite pecuniarie ,8 % 17 Tutela legale ,2 % ,2 % ,1 % 18 Assistenza ,6 % ,5 % ,3 % Totale altri rami danni ,0 % 27,2 % ,2 % 26,6 % ,1 % Totale Danni ,1 % 100,0 % ,5 % 100,0 % ,5 % I Vita ,4 % ,8 % ,6 % IV Assicurazione di malattia ,1 % V Capitalizzazioni ,3 % ,2 % ,4 % VI Fondi pensione ,2 % ,5 % ,4 % Totale Vita ,9 % ,5 % ,0 % Totale lavoro diretto ,0 % ,0 % ,6 % Totale lavoro indiretto ,8 % Totale premi emessi ,6 % I rami auto, con 256,78 milioni, rappresentano il 72,8% del totale dei rami danni (73,4% nel 2014) e rispetto all esercizio precedente crescono di 6,52 milioni (+2,6%), mentre gli altri rami danni, con 95,98 milioni rappresentano il 27,2% del totale dei rami danni (26,6% nel 2014) e rispetto all esercizio precedente crescono di 5,50 milioni (+6,1%). La raccolta dei rami R.C. Autoveicoli terrestri, pari a 226,05 milioni, registra un incremento di 3,04 milioni (+1,4%), mentre quella del ramo Corpi di veicoli terrestri, pari a 30,25 milioni, segna un incremento di 3,44 milioni (+12,8%). L incremento dei premi del ramo R.C. Autoveicoli Terrestri è stato sostanzialmente determinato dell aumento del numero medio di polizze in portafoglio, pari al +7,8% circa, mentre il premio medio per polizza ha fatto registrare una diminuzione pari al -5,3%. Nell ambito degli altri rami danni gli incrementi più significativi hanno riguardato il ramo 13 - R.C. Generale (+2,43 milioni) e 8 - Incendio ed elementi naturali (+1,90 milioni). Il ramo 16 - Perdite pecuniarie, di cui la Compagnia sta gestendo il run-off, evidenzia premi emessi negativi pari a 287 mila euro a causa dei rimborsi premi effettuati nell esercizio. Nell ambito dei rami vita, la diminuzione dei premi emessi, pari a 116,21 milioni, è da attribuirsi prevalentemente alla raccolta premi del ramo I Durata della vita umana, che si attesta a 490,40 milioni e decresce del -19,6%, mentre cresce la raccolta premi relativa al ramo VI Fondi Pensione, che passa da 34,86 milioni del 2014 a 37,10 milioni del 2015 (+6,4%) e al ramo V Capitalizzazioni, che passa da 1,64 milioni del 2014 a 2,72 milioni del 2015 (+66,4%). La nuova produzione è stata pari a 514,0 milioni, con un decremento del 17,4% rispetto al 2014, anno che aveva registrato un forte incremento (+56,5%). In particolare i premi unici ed i premi ricorrenti, con 511,4 milioni, decrescono del -17,5%, mentre i premi annui, con 2,6 milioni, crescono dell 8,3%.

20 18 Relazione sulla gestione L andamento tecnico dei rami danni L andamento tecnico dei rami danni lavoro diretto presenta risultati positivi e in miglioramento rispetto all esercizio precedente, con riferimento al combined ratio che diminuisce dal 97,55% del 2014 al 97,18% del Andamento tecnico variazione S/P dell'esercizio 73,30% 72,23% 1,07 S/P totale 70,09% 70,37% 0,28 Cost ratio 27,09% 27,18% 0,09 Combined ratio 97,18% 97,55% 0,37 Il rapporto sinistri a premi dell esercizio si incrementa di 1,07 punti percentuali, passando dal 72,23% al 73,30%, mentre il rapporto sinistri a premi totale diminuisce di 0,28 punti, passando dal 70,37% al 70,09%. Il cost ratio registra una lieve diminuzione passando dal 27,18% al 27,09%. Ramo Sinistri dell'esercizio/premi competenza Descrizione Sinistri di competenza dell'esercizio Premi di competenza dell'esercizio Sinistri/ Premi Sinistri di competenza dell'esercizio Premi di competenza dell'esercizio (importi in migliaia di euro) Sinistri/ Premi Variazione Sinistri/ Premi 01 Infortuni ,33% ,30% (2,97) 02 Malattia ,57% ,63% (17,06) 03 Corpi Veicoli Terrestri ,29% ,96% (7,67) 04 Corpi Veicoli Ferroviari ,22% ,07% 46,15 05 Corpi di Veicoli Aerei 06 Corpi di Veicoli Marittimi ,87% ,44% 17,43 07 Merci Trasportate ,30% ,97% 14,33 08 Incendio ,41% ,67% 5,74 09 Altri Danni ai Beni ,19% ,22% (5,03) 10 R.C. Autoveicoli Terrestri ,98% ,95% 3,03 11 R.C. Areomobili 12 R.C. Veicoli Marittimi ,54% ,25% (97,71) 13 R.C.G ,54% ,67% (10,13) 14 Credito ,34% ,20% (5,86) 15 Cauzioni ,59% ,68% 22,91 16 Perdite Pecuniarie ,66% ,95% (0,29) 17 Tutela Legale ,87% ,11% (10,24) 18 Assistenza ,40% ,94% 2,46 Totale ,30% ,23% 1,07

21 Relazione sulla gestione 19 Sinistri dell'esercizio e di esercizi precedenti/premi competenza Ramo Descrizione Sinistri totali Premi di competenza dell'esercizio Sinistri/ Premi Sinistri totali Premi di competenza dell'esercizio (importi in migliaia di euro) Sinistri/ Premi Variazione Sinistri/ Premi 01 Infortuni ,78% ,65% 2,13 02 Malattia ,54% ,63% (65,09) 03 Corpi Veicoli Terrestri ,74% ,93% (3,19) 04 Corpi Veicoli Ferroviari ,44% ,78% 169,22 05 Corpi di Veicoli Aerei 06 Corpi di Veicoli Marittimi ,80% ,11% (24,31) 07 Merci Trasportate ,47% ,77% (3,30) 08 Incendio ,39% ,84% 4,55 09 Altri Danni ai Beni ,95% ,35% (13,40) 10 R.C. Autoveicoli Terrestri ,41% ,12% 2,29 11 R.C. Areomobili 12 R.C. Veicoli Marittimi ,00% ,77% (34,77) 13 R.C.G ,77% ,30% (5,53) 14 Credito ,68% ,34% (9,66) 15 Cauzioni ,43% ,18% 2,25 16 Perdite Pecuniarie ,71% ,84% (14,13) 17 Tutela Legale ,22% ,72% (46,94) 18 Assistenza ,77% ,89% 2,88 Totale ,09% ,37% (0,28) Nelle precedenti tabelle sono riportati i dati relativi ai rapporti Sinistri dell esercizio/premi di competenza e ai rapporti Sinistri dell esercizio e di esercizi precedenti/premi di competenza, per ramo di bilancio e comparati con i dati dell anno precedente. L analisi dei vari rami di bilancio evidenzia indicatori tecnici apprezzabili, con l unica eccezione rappresentata dal ramo 16 - Perdite pecuniarie, il cui rapporto S/P dell esercizio passa dal 93,95% al 93,66% ed il rapporto S/P totale che, seppur in miglioramento di 14,1 punti, si attesta al 183,71%. Si precisa che il portafoglio inerente la garanzia perdita d impiego offerta a copertura delle operazioni di cessione del quinto dello stipendio e delegazione di pagamento, a decorrere dall anno 2009 ed ancora alla data del 31 dicembre 2015 risulta in run-off. Con riferimento ai rami di bilancio più rilevanti in termini di premi emessi, il ramo 10 - R.C. Autoveicoli terrestri mostra un incremento di 3,03 punti percentuali del rapporto S/P dell esercizio (dal 76,95% al 79,98%) e di 2,29 punti del rapporto S/P totale (dal 75,12% al 77,41%). In miglioramento invece il ramo 3 - Corpi dei veicoli terrestri con un S/P dell esercizio pari al 62,29% (-7,67 punti rispetto al 2014) e un S/P totale pari al 53,74% (-3,19 punti rispetto al 2014). Nella seguente tabella sono riportati i principali indicatori del ramo R.C. Auto suddivisi per tipologia di gestione (No CARD, CARD Gestionari e CARD Debitori). Dall analisi si rileva un incremento pari al +6,67% delle polizze in portafoglio e conseguentemente dei veicoli anno (+8,36%) rispetto al Confrontando gli indicatori relativi alle frequenze sinistri, ai costi medi ed alla velocità di liquidazione delle diverse tipologie di gestione, si evidenzia, per quanto riguarda la gestione NO CARD, una frequenza sinistri al netto dei sinistri senza seguito lievemente in flessione rispetto allo scorso anno (-0,05 punti percentuali), una consistente riduzione del costo medio dei sinistri con seguito (-9,51%) ed un aumento della velocità di liquidazione dell esercizio al netto dei sinistri senza seguito (+1,48 punti percentuali). In merito alla gestione CARD Gestionari, si registra un aumento della frequenza sinistri al netto dei senza seguito (+0,12 punti percentuali) ed un aumento del costo medio con seguito al lordo dei forfait pari a +4,35%. La variazione della normativa sui forfait CID e CTT, applicata ai sinistri di accadimento 2015, oltre a portare ad un generale decremento dei valori dei forfait dei sinistri CARD-CID rispetto agli analoghi valori del 2014, ha comportato l abolizione della franchigia relativamente ai sinistri CARD-CTT, contribuendo alla riduzione del costo medio dei sinistri CARD gestionari al netto dei forfait, che registra un decremento del -5,46%. Si evidenzia, inoltre, una riduzione della velocità di liquidazione al netto dei sinistri senza seguito (-0,12 punti percentuali).

22 20 Relazione sulla gestione N polizze in portafoglio N unità di rischio R.C. Auto e Natanti * Bilancio CARD gestionari CARD gestionari +/ saldo forfait gestionari CARD debitori NO CARD SINISTRI CAUSATI (NO CARD CARD debitori) SINISTRI GESTITI (NO CARD e CARD gestionari)+/ saldo forfait gestionari SINISTRI GESTITI (NO CARD CARD gestionari) ( A ) ( B ) ( C ) ( D ) ( E ) ( F ) (G) Sinistri accaduti: liquidati riservati senza seguito Frequenza sinistri 5,29% 4,83% 1,37% 6,06% Frequenza sinistri al netto dei senza seguito 4,95% 4,42% 1,03% 5,33% Costo medio con seguito Costo medio pagato Costo medio riservato Velocità di liquidaz. al netto dei senza seguito esercizio 75,94% 63,53% 38,89% 58,83% 70,01% Velocità media di liquidaz. al netto dei senza seguito esercizi precedenti 98,01% 96,70% 86,43% 94,44% 96,23% R.C. Auto e Natanti * N polizze in portafoglio N unità di rischio Bilancio ,51% 5,91% CARD gestionari CARD gestionari +/ saldo forfait gestionari CARD debitori NO CARD SINISTRI CAUSATI (NO CARD CARD debitori) SINISTRI GESTITI (NO CARD e CARD gestionari)+/ saldo forfait gestionari SINISTRI GESTITI (NO CARD CARD gestionari) ( A ) ( B ) ( C ) ( D ) ( E ) ( F ) (G) Sinistri accaduti: liquidati riservati senza seguito Frequenza sinistri 5,14% 4,74% 5,07% 9,66% 6,39% Frequenza sinistri al netto dei senza seguito 4,83% 4,39% 1,08% 5,34% 5,83% Costo medio con seguito Costo medio pagato Costo medio riservato Velocità di liquidaz. al netto dei senza seguito esercizio 76,06% 61,40% 37,40% 56,66% 69,51% Velocità media di liquidaz. al netto dei senza seguito esercizi precedenti 97,61% 94,97% 84,65% 92,62% 95,64% R.C. Auto e Natanti * N polizze in portafoglio Variazione 6,67% 8,36% N unità di rischio CARD gestionari CARD gestionari +/ saldo forfait gestionari CARD debitori NO CARD SINISTRI CAUSATI (NO CARD CARD debitori) SINISTRI GESTITI (NO CARD e CARD gestionari)+/ saldo forfait gestionari SINISTRI GESTITI (NO CARD CARD gestionari) ( A ) ( B ) ( C ) ( D ) ( E ) ( F ) (G) Sinistri accaduti: 11,50% 10,33% 70,70% 31,97% 10,40% liquidati 10,88% 12,68% 8,15% 12,17% 10,73% riservati 11,63% 2,91% 1,57% 2,63% 8,14% senza seguito 18,26% 28,13% 90,85% 81,52% 15,17% Frequenza sinistri 0,15 0,09 3,70 3,59 0,12 Frequenza sinistri al netto dei senza seguito 0,12 0,02 0,04 0,02 0,09 Costo medio con seguito 4,35% 5,46% 9,39% 9,51% 3,49% 12,58% 5,50% Costo medio pagato 1,10% 31,98% 5,34% 19,90% 0,49% 19,64% 2,99% Costo medio riservato 12,95% 11,41% 32,60% 13,08% 2,27% 16,55% 9,13% Velocità di liquidaz. al netto dei senza seguito esercizio 0,12 2,13 1,48 2,17 0,50 Velocità media di liquidaz. al netto dei senza seguito esercizi precedenti 0,41 1,73 1,78 1,82 0,59 (*) Comprensivo di Spese di liquidazione e dell'rc Vettoriale Nella gestione CARD Debitori si rileva, rispetto allo scorso anno, un lieve aumento della frequenza sinistri (+0,09 punti percentuali al lordo dei sinistri senza seguito, +0,03 al netto), seguita da un aumento del costo medio con seguito (+9,39%), mentre la velocità di liquidazione dell esercizio al netto dei sinistri senza seguito si incrementa di +2,13 punti percentuali. I sinistri causati (sinistri interessati dalle gestioni NO CARD e CARD Debitori) registrano un decremento del costo medio con seguito (-3,49%), un aumento della velocità di liquidazione dell esercizio al netto dei sinistri

23 Relazione sulla gestione 21 senza seguito (+2,17 punti), nonché una lieve contrazione della frequenza sinistri al netto dei senza seguito (-0,01 punti percentuali). Analizzando la frequenza al netto dei sinistri senza seguito dei sinistri gestiti (sinistri interessati dalle gestioni NO CARD e CARD Gestionari) rispetto al dato dello scorso anno, si evidenzia un aumento di tale indicatore (+0,08 punti percentuali). Si registra, inoltre, una riduzione del costo medio con seguito, al netto e al lordo dei forfait (rispettivamente -12,58% e -5,50%). Riguardo alla velocità di liquidazione dell esercizio al netto dei sinistri senza seguito, si evidenzia un aumento di +0,50 punti percentuali. Relativamente alla velocità di liquidazione dei sinistri di accadimento precedente (considerando una profondità storica pari agli ultimi 8 anni), si pone l attenzione ad un generale ma contenuto incremento in tutte le gestioni (singole e congiunte) con valori in incremento più importanti per i sinistri causati (+1,82 punti percentuali). Nel grafico è riportata sinteticamente l evoluzione dell S/P totale, del combined ratio, dei costi medi e della frequenza sinistri relativamente ai sinistri gestiti del ramo R.C. Auto negli ultimi 5 anni. Il combined ratio registra un incremento nell ultimo anno, dovuto ad una variazione in aumento della componente sinistri. La frequenza sinistri, dopo una lieve riduzione nel 2014, si attesta nuovamente ai livelli del 2013, mentre il costo medio dei gestiti subisce un ulteriore decremento rispetto all anno precedente. La riassicurazione passiva La riassicurazione è strutturata per assicurare un adeguato equilibrio tra entità dei rischi assunti e consistenza del portafoglio, contribuendo ad aumentare la capacità di sottoscrizione della Compagnia. La riassicurazione è effettuata attraverso trattati proporzionali per i rami vita e per i rami danni 18 - Assistenza, 17 - Tutela legale e 15 - Cauzioni, ed in eccesso sinistri a protezione del portafoglio negli altri rami danni. Ad ulteriore salvaguardia vengono effettuate cessioni facoltative per rischi di natura particolare. I premi ceduti nei rami danni ammontano a 18,80 milioni e rappresentano il 5,3% dei premi emessi del lavoro diretto, percentuale sostanzialmente stabile rispetto al 2014 (5,4%), mentre nei rami vita ammontano a 8,07 milioni e rappresentano l 1,5% dei premi emessi del lavoro diretto (1,3% nel 2014). La riassicurazione danni chiude con un risultato tecnico negativo di -4,53 milioni (-4,44 milioni nel 2014) di cui -4,58 milioni relativi al lavoro ceduto (-4,45 milioni nel 2014), mentre il lavoro assunto chiude con un risultato positivo di +49 mila euro (+8 mila euro nel 2014). La riassicurazione vita chiude con un risultato tecnico negativo di -1,48 milioni (-1,33 milioni nel

24 22 Relazione sulla gestione 2014), interamente afferente il lavoro ceduto. (importi in migliaia di euro) Rami danni premi emessi premi ceduti % premi ced. premi emessi premi ceduti % premi ced. 01 Infortuni ,2 % ,3 % 02 Malattia ,1 % ,3 % 03 Corpi di veicoli terrestri ,2 % ,3 % 04 Corpi di veicoli ferroviari ,8 % ,9 % 06 Corpi di veicoli marittimi, ,5 % ,1 % 07 Merci trasportate ,3 % ,3 % 08 Incendio ed elementi naturali ,6 % ,0 % 09 Altri danni ai beni ,6 % ,9 % 10 R.C.Auto ,5 % ,5 % 12 R.C.Veicoli marittimi, R.C.Generale ,0 % ,3 % 14 Credito Cauzione ,7 % ,5 % 16 Perdite pecuniarie Tutela legale ,8 % ,8 % 18 Assistenza ,0 % ,0 % Totale ,3 % ,4 % Rami vita premi emessi premi ceduti % premi ced. premi emessi premi ceduti % premi ced. I Vita umana ,6 % ,4 % IV Assicurazioni di malattia ,0 % ,6 % V Capitalizzazione VI Fondi pensione Totale ,5 % ,3 % I costi I costi amministrativi rappresentati dal costo del personale e dalle spese generali, prima del ribaltamento alle voci tecniche del conto economico, ammontano a 65,33 milioni e, rispetto ai 62,52 milioni dell esercizio precedente, registrano un incremento di 2,81 milioni, pari al +4,49% (nel 2014 si era invece registrato un incremento del +1,74% rispetto al 2013). In particolare il costo del personale ammonta a 33,78 milioni e aumenta di 1,14 milioni, mentre le spese generali ammontano a 31,55 milioni e si incrementano di 1,66 milioni. L incidenza delle spese sui premi emessi aumenta dal 6,3% del 2014 al 7,4% del 2015; l incidenza aumenta dal 2,5% al 3,5% nei rami vita e diminuisce dal 13,7% al 13,3% nei rami danni. Nelle tabelle seguenti sono indicati in dettaglio l ammontare delle spese e la loro incidenza sui premi emessi, nonché la ripartizione delle spese generali nelle voci tecniche dell esercizio confrontata con quella dell esercizio precedente. (importi in migliaia di euro) Spese generali e costo del personale Variazione Importo % Importo % Importo % Oneri relativi ai sinistri ,56% ,63% ,08% Altre spese di acquisizione ,20% ,80% ,73% Altre spese di amministrazione ,72% ,03% ,84% Oneri di gestione investimenti immobiliari 233 0,36% 279 0,45% 46 16,49% Oneri di gestione investimenti finanziari ,71% ,70% ,86% Oneri amministrativi conto terzi ,45% ,39% ,62% Totale ,00% ,00% ,49%

25 Relazione sulla gestione 23 (importi in migliaia di euro) Costi di Variazione amministrazione Vita Danni Totale Vita Danni Totale Vita % Danni % Totale % Costo del personale ,8% ,8% ,5% mix 23,9% 76,1% 100,0% 23,4% 76,6% 100,0% Spese generali ,9% 616 2,8% ,6% mix 33,1% 66,9% 100,0% 27,4% 72,6% 100,0% Totale ,2% ,2% ,5% mix 28,4% 71,6% 100,0% 25,3% 74,7% 100,0% Incidenza rispetto ai premi emessi Vita Danni Totale Vita Danni Totale Costo del personale 1,5% 7,3% 3,8% 1,2% 7,3% 3,3% Spese generali 2,0% 6,0% 3,6% 1,3% 6,4% 3,0% Totale 3,5% 13,3% 7,4% 2,5% 13,7% 6,3% Le spese di gestione Le spese di gestione del lavoro diretto nel complesso ammontano a 112,19 milioni (di cui 93,76 danni e 18,43 vita) con un incremento del 2,8% rispetto al 2014 in cui si erano attestate a 109,14 milioni (di cui 92,05 danni e 17,09 vita). L incidenza sui premi totali, così come evidenziato nella tabella e nel grafico seguenti, aumenta dall 11,1% al 12,7%; nel danni l incidenza diminuisce di 0,4 punti (dal 27,0% al 26,6%) mentre nel vita aumenta di 0,9 punti (dal 2,6% al 3,5%). (importi in migliaia di euro) Spese di gestione Variazione % Danni Vita Totale Danni Vita Totale Danni Vita Totale Provvigioni di acquisizione ,5% 44,5% +2,7% Altre spese di acquisizione ,9% +19,9% 2,2% Delta provvigioni da ammortizzare Provvigioni di incasso ,2% 5,2% +7,7% Altre spese di amministrazione ,7% +13,4% +5,0% Totale spese di gestione ,9% +7,8% +2,8% Incidenza rispetto ai premi 26,6% 3,5% 12,7% 27,0% 2,6% 11,1% 0,4 +0,9 +1,6

26 24 Relazione sulla gestione Gli investimenti Gli investimenti, escludendo quelli a beneficio di assicurati dei rami vita che ne sopportano il rischio e derivanti dalla gestione dei fondi pensione, ammontano a 3.053,93 milioni e crescono di 394,29 milioni (+14,8%) rispetto ai 2.659,64 milioni del 2014, anno in cui invece si era registrato un incremento pari a 648,33 milioni (+32,2% rispetto al 2013). (importi in migliaia di euro) Investimenti Investimenti ramo vita classe D Totale investimenti La voce terreni e fabbricati ammonta a 33,30 milioni, pari all 1,09% del totale degli investimenti, ed è costituita dall immobile di Roma, via Abruzzi 10, sede sociale e Direzione Generale della Compagnia per 32,71 milioni e dall immobile di Roma, via S. Angela Merici 90 per 0,59 milioni. La variazione rispetto al bilancio dell esercizio precedente, pari a -776 mila euro, è dovuta alla riduzione di valore legata agli ammortamenti per 850 mila euro, alla svalutazione dell immobile di via Sant Angela Merici per 14 mila euro e a lavori incrementativi di valore eseguiti sull immobile di Roma via Abruzzi 10 per 88 mila euro. Per quanto riguarda l ammortamento degli immobili, si è proceduto a rivedere la stima contabile riguardante la vita utile residua degli stessi riducendola della metà, da 100 e 50 anni, con conseguente innalzamento dell aliquota di ammortamento annua dall 1% al 2%. La svalutazione dell immobile di via Sant Angela Merici è stata effettuata sulla base delle perizie di valore aggiornate al 31 dicembre 2015 appositamente commissionate ad un professionista qualificato; le ultime perizie erano state precedentemente effettuate alla data del 31/12/2013, ma alla luce della diminuzione dei prezzi generalmente evidenziata dal mercato immobiliare, si è ritenuto opportuno richiedere l aggiornamento dei valori di perizia con riferimento a tutti gli immobili posseduti, anche per il tramite della controllata HDI Immobiliare. Con riferimento ai due immobili posseduti da HDI Assicurazioni, il valore corrente ammonta a 40,09 milioni, con un maggior valore rispetto al valore contabile di 6,79 milioni. Le partecipazioni in imprese del gruppo ammontano a 73,32 milioni, pari al 2,40% del totale degli investimenti, e diminuiscono di 2,64 milioni rispetto al 2014 a seguito delle seguenti operazioni: ripresa di valore per utile di periodo delle controllate valutate con il metodo del patrimonio netto InLinea S.p.A. e InChiaro Assicurazioni S.p.A. per rispettivamente 118 mila euro e 1,00 milione; diminuzione di valore della controllata valutata con il metodo del patrimonio netto HDI Immobiliare S.r.l. per distribuzione dell utile 2014, pari a 1,04 milioni, e rivalutazione per utile di periodo per 302 mila euro; incasso da Mid Industry Capital S.p.A., iscritta in base al metodo del costo nella altre partecipazioni, del dividendo straordinario rappresentato dalla distribuzione della riserva

27 Relazione sulla gestione 25 straordinaria per 202 mila euro. Le azioni della Società sono poi state vendute nel corso dell esercizio ad un prezzo complessivo di 2,40 milioni, realizzando una minusvalenza di 416 mila euro, come successivamente descritto con riferimento al paragrafo delle partecipazioni. (importi in migliaia di euro) Partecipazioni in imprese del gruppo Variazione b InLinea S.p.A b InChiaro S.p.A b HDI Immobiliare S.r.l e Mid Industry Capital S.p.A Totale a = Società controllanti b = Società controllate c = Società consociate d = Società collegate e = Altre Oltre alle partecipazioni, tra gli investimenti in imprese del gruppo sono anche iscritte le obbligazioni emesse da imprese del gruppo, che sono pari a 10,12 milioni e sono rappresentate dalla sottoscrizione di due tranche del prestito obbligazionario emesso dalla Capogruppo tedesca Talanx (cedola 3.125% scadenza 13/02/2023) per complessivi 8,62 milioni e dal prestito subordinato emesso dalla consociata Magyar Posta Eletbiztosito, Società controllata da Talanx International con il 66,9% delle azioni (Hungarian Post detiene il restante 33,1% delle azioni), per 1,50 milioni; tale prestito, senza scadenza fissa, è rimborsabile su richiesta con preavviso di 5 anni e prevede una cedola annuale fissa dell 8,4% fino al 20/05/2024 e successivamente una cedola trimestrale variabile legata all Euribor a 3 mesi più l 8,90% Variazione Importo % Importo % (importi in migliaia di euro) Investimenti Variazione % Terreni e fabbricati ,09% ,28% 776 2,28% Azioni e quote di imprese del gruppo ,40% ,86% ,48% Obbligazioni emesse da imprese del gruppo ,33% ,38% 46 0,45% Investimenti in imprese del gruppo e altre partecipate ,73% ,24% ,12% Azioni e quote ,76% ,38% ,34% Quote di fondi comuni di investimento ,24% ,22% ,33% Obbligazioni e altri titoli a reddito fisso ,12% ,81% ,68% Finanziamenti ,06% ,07% 78 4,07% Depositi presso enti creditizi 0,00% 0,00% 0 0,00% Altri investimenti finanziari ,18% ,48% ,66% Depositi presso imprese cedenti 4 0,00% 7 0,00% 3 42,86% Subtotale ,00% ,00% ,82% Investimenti a beneficio di assicurati del ramo vita che ne sopportano il rischio ,38% Totale ,08% Gli investimenti in azioni e quote diminuiscono di 40,16 milioni, passando da 63,41 milioni del 2014 a 23,25 milioni del 2015, diminuendo la loro incidenza sul totale degli investimenti dal 2,38% allo 0,76%. Le obbligazioni e gli altri titoli a reddito fisso, che continuano a rappresentare la categoria di investimenti prevalente, con un peso sul totale pari al 95,12%, passano da 2.468,16 milioni a 2.904,65 milioni e aumentano di 436,49 milioni (+17,68%). Tra le categorie di investimento residuali segnaliamo le quote di fondi comuni di investimento che aumentano da 5,94 milioni a 7,45 milioni, con un incidenza sul totale degli investimenti dello 0,24% (0,22% nel 2014) e i finanziamenti rappresentati da prestiti su polizza, che sono pari a 1,84 milioni, con un incidenza dello 0,06% (0,07% nel 2014).

28 26 Relazione sulla gestione Infine gli investimenti a beneficio di assicurati del ramo vita che ne sopportano il rischio crescono di 30,98 milioni, passando da 159,87 milioni del 2014 a 190,85 milioni del Informazioni sulle strategie di investimento Nel 2015 la Compagnia ha indirizzato i suoi nuovi investimenti alla ricerca di rendimenti anche al di fuori delle tradizionali asset class, ma senza modificare sostanzialmente il suo profilo di rischio. Le principali novità nelle scelte di investimento hanno riguardato: - l investimento in un fondo obbligazionario Axa di Paesi Emergenti con un basket di titoli con rating inferiore all investment grade; - l acquisto di CLO (Collateralized Loans Obligations), ovvero obbligazioni garantite da collaterale nella forma di crediti originati da prestiti; - l acquisto di obbligazioni subordinate corporate ibride, ovvero titoli che presentano caratteristiche sia delle obbligazioni sia delle azioni; - l acquisto di titoli di Stato americani in dollari (cd. Treasuries). Gli investimenti, in tutti i suddetti casi, non hanno mai riguardato esposizioni particolarmente consistenti e hanno risposto alla logica di una strategia che, oltre ad avere una esposizione core al mercato obbligazionario tradizionale, diversificasse ulteriormente, nella ricerca di opportunità e rendimento. Gli acquisti di titoli obbligazionari sono proseguiti nel corso dell esercizio, interessando sia i titoli di Stato, con preferenza per quelli italiani, francesi e americani, sia i titoli corporate, con preferenza per le principali banche americane (Goldman Sachs, Morgan Stanley, Citigroup, Bank of America), europee (Bpce, Rabobank, Credit Suisse, Intesa S.Paolo, Deutsche Bank, Abn Amro) o comunque di standing internazionale (Nomura, National Australian Bank) e per le Società del settore assicurativo (Generali, Cnp Assurances), utilities (Vodafone, Telefonica, Enel, Snam, Origin Energy), e consumer (Mc Donald s, Unilever). Il mercato obbligazionario italiano è stato mediamente preferito ad altri, a parità di rendimento e rischio, nella considerazione che il premio al rischio fosse più elevato rispetto a soluzioni di investimento similari tra gli investimenti a spread. La Compagnia ha colto a più riprese le occasione derivanti dal mercato primario e dalle nuove emissioni, che hanno consentito di registrare rendimenti più elevati rispetto al mercato secondario. Tra le nuove emissioni posso ricordarsi quelle di Merck, Ups, Bcpe, Manpower, Eni, Dvb, Santander. Nel corso dell anno la Compagnia ha operato anche per il realizzo di plusvalenze, alienando titoli con elevato capital gain e rendimento atteso prossimo a zero. Oltre a quelle di BTP, altre vendite hanno riguardato i titoli governativi tedeschi, francesi, spagnoli o emessi dall Unione Europea, nonché titoli corporate quali BMW, Seb, Ubi banca, Caffil, Intesa Sanpaolo, Nwide, Unicredit. In molti casi si è trattato di titoli di prossima scadenza, il cui rendimento era divenuto pari a zero o addirittura negativo. Altre vendite hanno avuto ad oggetto titoli obbligazionari corporate emessi da società di paesi emergenti, per i quali il rischio di perdite si era fatto particolarmente concreto, quali Petrobras e Petroleos Mexicanos, o la vendita del titolo obbligazionario emesso da Dongas Energy appartenente al portafoglio durevole, conseguente al fatto che il bond aveva un rating inferiore all investment grade (S&P s: BB+ e Moody s: Baa3); trattandosi inoltre di un titolo subordinato, senza scadenza e callable, la Compagnia ha ritenuto prudenzialmente di venderlo. Sempre nell ottica di contenimento del rischio rientrano anche le alienazioni di parte dell esposizione obbligazionaria nella società brasiliana Vale Sa, operante nel settore Metals & Mining, nonché della porzione residuale del bond subordinato emesso dalla Royal Bank of Scotland, benché appartenente all attivo immobilizzato, in quanto il rischio che potessero venir meno le garanzie del governo inglese nei confronti della banca, la cui solidità era stata già fortemente incrinata dalla crisi finanziaria del 2008, si era fatto sempre più concreto. Con riguardo al mercato azionario, nel corso dell anno la Compagnia ha alternato un primo semestre in cui ha acquistato azioni selezionate secondo una aspettativa di buona performance e successivamente realizzato plusvalenze. La componente azionaria comunque, è rimasta mediamente residuale e composta non solo da azioni, ma anche da ETF su indici come quello

29 Relazione sulla gestione 27 italiano e tedesco, che sono quelli europei che hanno meglio reso nel primo semestre del Il 31 ottobre si è chiuso l esercizio delle gestioni separate con i seguenti rendimenti certificati per l anno : Fondo Bancom 3,33%, Fondo Futuro 3,53%, HDI-Fondo Pensione 3,78%. Alla fine del mese di novembre 2015, la Compagnia ha sottoscritto un accordo per l acquisto del 100% di CBA Vita S.p.A., Compagnia appartenente al Gruppo Banca Sella che detiene il 49% delle azioni della controllata InChiaro Assicurazioni. Con questa operazione, la cui conclusione è subordinata all ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle competenti autorità di vigilanza, HDI Assicurazioni diverrà proprietaria del 100% di InChiaro Assicurazioni, nonché di Sella Life, Compagnia irlandese controllata da CBA Vita. Nel corso dell anno sono state effettuate tre operazioni di trasferimenti di titoli dall attivo circolante all attivo immobilizzato, che hanno riguardato quelle posizioni di portafoglio che la Compagnia ha interesse e volontà di tenere fino alla naturale scadenza. La componente durevole degli investimenti obbligazionari si incrementa del 17,7% passando da 1.111,85 milioni del 2014 (di cui 184,35 milioni danni e 927,50 milioni vita) a 1.375,55 milioni del 2015 (di cui 165,22 milioni danni e 1.210,33 milioni vita); la composizione percentuale registra una crescita delle componente durevole dal 45,0% del 2014 al 47,4% del (importi in migliaia di euro) Obbligazioni e altri titoli a reddito fisso ripartizione in base all'utilizzo Durevole Variazione Danni ,6% ,9% ,4% Vita ,0% ,2% ,5% Totale ,4% ,0% ,7% Non durevole Variazione Danni ,4% ,1% ,4% Vita ,0% ,8% ,8% Totale ,6% ,0% ,7% Totale Variazione Danni ,0% ,0% ,0% Vita ,0% ,0% ,7% Totale ,0% ,0% ,7% Investimenti in titoli emessi da Società in default o da Stati che hanno avviato procedure di ristrutturazione del debito Con riferimento ai titoli emessi da Società in default, al 31 dicembre 2015, la Compagnia ha in portafoglio un titolo con scadenza 2017 emesso da Washington Mutual Bank, presente nella gestione separata vita Fondo Bancom, per un valore nominale di 5 milioni (pari allo 0,16% del totale degli investimenti di classe C). Ai fini contabili, il titolo è stato completamente svalutato.

30 28 Relazione sulla gestione Non sono presenti ulteriori esposizioni in titoli emessi da Società in default oppure da Stati che hanno avviato procedure di ristrutturazione del debito; non sussistono minusvalenze relative a tali titoli non effettivamente rappresentate nel rendimento delle gestioni separate. Proventi finanziari L utile netto degli investimenti alla fine dell esercizio si attesta a 63,81 milioni, rispetto a 84,87 milioni del 2014, con un decremento di 21,06 milioni (-24,8%). L utile netto degli investimenti dei rami vita ammonta a 65,43 milioni (64,15 nel 2014, con un incremento di 1,28 milioni, pari al +2,0%) mentre i rami danni registrano un risultato negativo pari a -1,62 milioni (20,71 nel 2014, con un decremento di -22,33 milioni, pari a -107,8%). (importi in migliaia di euro) Proventi ed oneri Variazione su investimenti finanziari Vita Danni Totale Vita Danni Totale % Vita % Danni % Totale a) Proventi su azioni e quote ,0% 70,3% 38,2% b) Proventi su altri investimenti terreni e fabbricati ,0% 14,3% 1,2% obbligazioni e altri titoli a reddito fisso ,8% 2,0% 8,1% altri proventi ,5% 50,8% 49,3% ,3% 3,9% 8,8% c) Riprese di rettifiche di valore: azioni e quote ,5% 14,2% 56,4% obbligazioni e altri titoli a reddito fisso ,0% 99,3% 99,8% altri investimenti finanziari ,0% 0,0% 0,0% ,5% 29,7% 64,8% d) Profitti sul realizzo di investimenti: azioni e quote ,5% 0,0% 271,5% obbligazioni e altri titoli a reddito fisso ,6% 52,7% 140,0% ,6% 52,7% 160,1% Totale proventi (A) ,0% 2,5% 17,2% a) Oneri di gestione: azioni e quote ,7% 0,0% 24,0% terreni e fabbricati ,0% 0,0% 0,0% altri investimenti finanziari ,0% 0,0% 0,0% interessi su depositi ricevuti da riassicuratori ,4% 0,0% 7,4% spese generali e ammortamenti ,7% 15,1% 22,8% ,1% 14,9% 15,1% b) Rettifiche di va lore: terreni e fabbricati ,5% 380,0% 103,8% azioni e quote ,8% 1605,6% 1454,4% obbligazioni e altri titoli a reddito fisso ,5% 4565,7% 102,4% altri investimenti finanziari ,9% 0,0% 1340,9% ,8% 1677,7% 668,8% c) Perdite sul realizzo di investimenti: azioni e quote ,9% 0,0% 60,9% obbligazioni e altri titoli a reddito fisso ,0% 24,4% 755,6% ,0% 24,4% 261,9% Totale oneri (B) ,8% 856,7% 330,1% Utile netto degli investimenti (A B) ,0% 107,8% 24,8% Proventi finanziari straordinari (C) ,7% 100,0% 70,2% Oneri finanziari straordinari (D) ,7% 0,0% 413,3% Proventi straordinari netti (C D) ,5% 116,5% 76,6% Proventi totali netti degli investimenti ,9% 108,3% 28,3% La diminuzione dell utile degli investimenti è dovuto prevalentemente all incremento delle rettifiche di valore ed in particolare alla riduzione di valore dell investimento azionario in Veneto Banca, le cui azioni sono state svalutate per un ammontare totale pari a 30,40 milioni, di cui 22,35 milioni danni e 8,05 milioni vita. La banca, anche a seguito di ispezioni della Banca d Italia e della

31 Relazione sulla gestione 29 BCE, ha palesato serie problematiche finanziarie, che si sono concretizzate in forti perdite registrate nei bilanci consolidati 2014 e 2015 (rispettivamente 968 milioni e 882 milioni) e che sono culminate nella decisione presa dall assemblea degli azionisti del 19 dicembre 2015 di trasformarsi da società cooperativa in società per azioni, di aumentare il capitale di un miliardo di euro e di avviare il processo di quotazione in borsa. La svalutazione delle azioni, che nel 2014 erano valutate 39,5 euro ad azione, valore poi diminuito ad aprile 2015 a 30,5 euro ad azione, è stata effettuata sulla base del prezzo fissato dal C.d.A. di Veneto Banca per poter esercitare il diritto di recesso, pari a 7,30 euro ad azione. A fronte della suddetta svalutazione sono state iscritte posizioni creditorie nei confronti di Veneto Banca, con correlativa iscrizione negli altri proventi, per un totale pari a 27,13 milioni, di cui 19,08 milioni danni e 8,05 milioni vita. Le posizioni creditorie afferiscono per 13,33 milioni all obbligo di riacquisto delle azioni derivanti dalla conversione del prestito obbligazionario stipulato con Veneto Banca, per le quali la banca si è impegnata a corrispondere un prezzo prefissato di 39,5 euro ad azione, e per 13,80 milioni alle azioni residue, per le quali, in caso di trasformazione in S.p.A. e quotazione in borsa, in base al contratto sottoscritto, Veneto Banca ha l obbligo di riacquisto in base all ultimo prezzo determinato dalla banca, che nella fattispecie è pari a 30,5 euro ad azione. La gestione immobiliare, limitata all immobile di Roma via Abruzzi 10, che in quanto sede legale e Direzione Generale della Compagnia è quasi completamente ad uso impresa, e all immobile di Roma via S. Angela Merici 90, locato alla controllata InChiaro Assicurazioni, ha generato un risultato netto negativo, determinato dall ammortamento e dalle spese generali, pari a -1,21 milioni (-0,81 nel 2014). L incremento del risultato negativo è dovuto all incremento dell aliquota di ammortamento dall 1% al 2%, decisa a seguito della revisione della stima contabile relativa alla vita utile residua degli immobili che è stata convenzionalmente ridotta da 100 e 50 anni e alla svalutazione dell immobile di via Sant Angela Merici (14 mila euro), effettuata sulla base dell ultimo aggiornamento delle perizie di valore al 31 dicembre Utile degli investimenti per tipologia di gestione (importi in migliaia di euro) Variazione Vita Danni Totale Vita Danni Totale Vita Danni Totale Immobili Azioni Obbligazioni Altri investimenti Totale La gestione mobiliare ha generato nel comparto azionario un risultato negativo di -24,52 milioni (+1,42 milioni il risultato positivo derivante da imprese del gruppo), contro un risultato positivo di 3,14 milioni registrato nel 2014 (di cui +2,41 milioni derivanti da imprese del gruppo). Tenendo conto dei proventi registrati a rettifica della svalutazione delle azioni di Veneto Banca, il risultato del comparto azionario registrerebbe invece un risultato positivo di 2,61 milioni. Il risultato della gestione ordinaria del comparto obbligazionario, presenta un risultato positivo di 89,03 milioni (di cui 0,34 milioni derivanti da imprese del gruppo), contro un risultato positivo di 82,41 milioni registrato nel 2014 (di cui 0,24 milioni derivanti da imprese del gruppo). Infine gli altri investimenti hanno generato un risultato positivo di 0,51 milioni, contro un risultato negativo di 0,13 milioni registrato nel I proventi finanziari straordinari al netto dei relativi oneri evidenziano un risultato positivo di 1,45 milioni, di cui 1,66 milioni vita, mentre i danni registrano un risultato negativo di -0,21 milioni, in diminuzione di 4,76 milioni rispetto all esercizio precedente, in cui si era registrato una risultato positivo di 6,21 milioni. Il risultato è dovuto alla vendita dei titoli appartenenti al portafoglio durevole analiticamente indicati nel paragrafo della nota integrativa. Il rapporto tra i proventi totali netti e gli investimenti medi è pari al 2,28% e al 3,23% tenendo conto dei proventi registrati a fronte della svalutazione delle azioni di Veneto Banca (3,90% nel 2014).

32 30 Relazione sulla gestione Rischio finanziario: esposizione, obiettivi e politiche di gestione La gestione dei rischi di natura finanziaria è strettamente correlata alla struttura del portafoglio degli investimenti, costituito essenzialmente da titoli di debito, azioni e quote, immobili, finanziamenti e crediti. Rischio di mercato, rischio di credito e rischio di liquidità rappresentano le singole tipologie alle quali è possibile ricondurre i rischi di natura finanziaria. I principi cardine a cui si ispirano le politiche di gestione dei rischi finanziari sono: - approccio integrato alla gestione dei rischi, perseguito avvalendosi sia di sistemi e strutture a tale scopo dedicate, che applicando quanto stabilito dalle apposite linee guida sugli investimenti definite e approvate dal Consiglio di Amministrazione; - mantenimento del livello di rischio entro un limite accettabile, identificabile in quella esposizione che, originatasi dal verificarsi di scenari particolarmente negativi, non possa mettere a rischio la solvibilità e la stabilità della Compagnia. Tale livello di rischio viene monitorato e verificato periodicamente dal sistema di controllo interno. Giova sottolineare che la capacità dell'impresa di assorbire i rischi di carattere finanziario è altresì positivamente influenzata dal rispetto delle disposizioni di carattere prudenziale stabilite in materia dall'istituto di vigilanza. A - Rischio di mercato Il rischio di mercato, inteso come il rischio legato a variazioni inattese dei prezzi dei titoli azionari, degli immobili, delle valute e dei tassi di interesse, può influenzare negativamente il valore degli investimenti posseduti. Tali attivi sono investiti sia per impiegare in modo redditizio il capitale sottoscritto dagli azionisti sia per far fronte agli obblighi contrattuali nei confronti degli assicurati. Di conseguenza, il rischio di mercato, potendo influenzare il valore attuale delle passività assicurative, può impattare sulla solvibilità economica della Compagnia a seguito di variazioni avverse dei valori di mercato di attivi e passivi. L'impatto economico per l'azionista di cambiamenti dei tassi di interesse e dei valori delle azioni e degli immobili infatti non dipende solamente dalla sensitività degli attivi a queste variazioni, ma anche dall'effetto che questi movimenti hanno sul valore attuale delle passività assicurative. Le politiche di gestione del rischio di mercato sono incentrate su analisi di sensitività, sottoposte al vaglio delle competenti strutture, adeguate strategie di matching dei flussi di cassa o delle duration, e strategie di asset allocation volte ad ottimizzare il profilo di rischio/rendimento dei singoli portafogli. Il rischio di mercato si

33 Relazione sulla gestione 31 concretizza nelle seguenti tipologie: 1 - Rischio di valuta Il rischio di valuta, inteso come il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui in seguito a variazioni dei cambi, può definirsi tendenzialmente significativo, atteso che l'esposizione in valute diverse dall'euro tende a crescere in ragione della ricerca da parte della Compagnia di nuove soluzioni di investimento. 2 - Rischio di tasso di interesse Il rischio di tasso di interesse, inteso come il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui in seguito a variazioni dei tassi di interesse sul mercato, è senza dubbio il rischio sul quale si presta la maggiore attenzione atteso che interessa la frazione più rilevante degli investimenti della Compagnia. Il controllo del rischio di interesse nel caso dei titoli a reddito fisso segue il principio della duration modificata (ovvero la variazione del prezzo dei titoli all ipotetico variare di un punto percentuale del tasso d interesse). La tabella seguente riporta l'impatto di movimenti paralleli della curva dei tassi sul valore degli investimenti in strumenti di debito. (importi in migliaia di euro) Ipotesi Impatto sul valore dei titoli di debito incremento di 100 basis point incremento di 50 basis point decremento di 50 basis point decremento di 100 basis point La correlazione tra fonti ed impieghi viene monitorata attraverso specifici modelli di tipo Asset Liability Management (ALM) da un apposita struttura, denominata Comitato Asset Liability Management, che opera attraverso metodologie e processi di supporto alle scelte gestionali, tendenti a disegnare l attivo ed il passivo dell impresa in relazione al rendimento atteso e al rischio ritenuto ottimale, basandosi sulle informazioni disponibili e sugli scenari futuri ipotizzati. Oltre agli strumenti di analisi e controllo per le politiche di gestione integrata volte a conseguire performances adeguate in relazione agli impegni assunti e ai rischi sopportati, la Compagnia si adopera inoltre per valutare la sostenibilità dei rendimenti minimi garantiti anche attraverso analisi di tipo stocastico e stress test. 3 - Rischio di prezzo Il rischio di prezzo, inteso come il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, sia che le variazioni derivino da fattori specifici del singolo strumento o del suo emittente, sia da fattori che influenzino tutti gli strumenti trattati sul mercato, coinvolge tipicamente gli investimenti azionari. Secondo le linee guida interne, gli obiettivi principali da seguire nella fase di selezione dell'investimento azionario sono la sicurezza e la redditività. In questo ambito vige infatti il principio della conservazione prima dell'incremento del capitale. Le azioni quotate possedute appartengono, in via generale, alle Società a maggiore capitalizzazione quotate nei principali mercati regolamentati e particolarmente attente alla propria politica dei dividendi. Nonostante le dimensioni contenute di tale comparto, il rischio di prezzo è ritenuto comunque significativo e viene quindi costantemente monitorato. In conclusione, considerato la composizione del portafoglio mobiliare, la sua componente di titoli di debito a tasso variabile, la duration modificata contenuta e la quota investita in titoli di capitale, si afferma che il rischio di mercato, inteso come il fluttuare del valore dei titoli posseduti, sia sostanzialmente riconducibile a valori sostenibili. B - Rischio di credito 1 - Rischio di credito degli investimenti finanziari Il rischio di credito risiede nella possibilità che una delle parti di un contratto finanziario non

34 32 Relazione sulla gestione adempia alle obbligazioni assunte e causi un danno patrimoniale alla controparte. Il livello di rischio di credito viene gestito attraverso un'accurata politica di selezione delle controparti. Le linee guida sugli investimenti, infatti, privilegiando l'investimento in titoli ad elevato merito creditizio (c.d. investment grade) unitamente ad apposite limitazioni in tema di esposizione finanziaria, sia a livello di singolo emittente che di area di investimento, stimolano la diversificazione e la dispersione del rischio di credito. Il portafoglio a reddito fisso è caratterizzato da un approccio conservativo, in cui le emissioni governative o assimilabili rappresentano oltre un terzo del totale. La distribuzione per classi di rating evidenzia l'assoluta preponderanza di investimenti appartenenti alle classi con elevato merito creditizio. Il 41,36% della esposizione in titoli è verso emittenti il cui rating è almeno pari ad A (42,76% nell esercizio precedente) ed il 97,71% in titoli il cui rating è almeno pari a BBB (96,24% nell esercizio precedente). Relativamente alla scadenza dei titoli di debito, si sottolinea che la Compagnia non detiene in portafoglio investimenti in obbligazioni scadute e non rimborsate Composizione portafoglio valori mobiliari in base al rating BB B NR AAA AA AAA AA A 6,19% 15,68% 19,49% Composizione portafoglio valori mobiliari in base al rating BB B NR AAA AA AAA AA A 6,94% 15,31% 20,51% BBB 56,35% BBB 53,48% BBB A BB 1,59% BBB A BB 2,73% B 0,28% B 0,06% NR 0,42% NR 0,97% 2 - Rischio di credito della riassicurazione Le Compagnie con le quali sono stati stipulati trattati di riassicurazione vengono periodicamente monitorate ed i limiti di esposizione sono rivisitati almeno annualmente, nel rispetto della politica riassicurativa indicata dal Consiglio di Amministrazione alla luce della normativa IVASS in materia. Viene valutato il merito di credito di ogni singolo Riassicuratore tramite analisi del rating, al fine di un controllo di specifici limiti di esposizione sulla singola compagnia, e sulla eventuale necessità di effettuare una svalutazione dei crediti iscritti a bilancio. C - Rischio di liquidità Il rischio di liquidità è definibile come l'incapacità o la difficoltà a far fronte ai flussi di cassa in uscita richiesti. Il controllo del rischio di liquidità, nel rispetto di quanto previsto dalle linee guida interne sugli investimenti, si effettua assegnando indici di liquidità a ciascun titolo, considerando titoli ad alta liquidità quei titoli che, all'occorrenza, potranno essere liquidati nell'arco di tre giorni lavorativi. La percentuale dei titoli ad alta liquidabilità rappresenta il 98,7% dell intero portafoglio titoli. Nel corso dell esercizio si è dedicata particolare attenzione al presidio del rischio di liquidità, introducendo nelle linee guida degli investimenti un nuovo limite di esposizione verso le banche basato sul Tier1 delle stesse. Le masse in liquidità, tuttavia, sono progressivamente diminuite in conseguenza della riduzione degli spread tra i titoli di Stato e del venir meno del beneficio a concentrare quantità significative di liquidità a vista presso gli istituti di credito. Nel ramo vita tale valutazione di tipo Asset Liability Management serve a verificare il matching tra

35 Relazione sulla gestione 33 le scadenze delle passività e quelle delle attività finanziarie. Tale analisi riguarda le gestioni separate per oltre il 90% del loro valore complessivo. Nei rami danni, dove una valutazione delle scadenze del passivo è più difficilmente determinabile, si pone attenzione ad una distribuzione omogenea e razionale delle scadenze dei titoli acquistati. Nel complesso il rischio di liquidità, grazie alla duration corta del portafoglio obbligazionario, alla componente ridotta dei titoli azionari e alla giacenza mediamente elevata delle disponibilità liquide presente sui conti correnti bancari, può definirsi limitato. La distribuzione per scadenza degli investimenti finanziari è evidenziata nella seguente tabella. Si precisa che per le attività a scadenza indefinita (azioni o quote di fondi comuni di investimento), è stata effettuata l ipotesi di liquidazione entro un anno. (importi in migliaia di euro) Periodo di scadenza Totale per Investimenti finanziari tipologia < 1 YR >1 YR e <2 YR >2 YR e <3 YR >3 YR e <5 YR >5 YR e <7 YR >7 YR e <10 YR >10 YR finanziaria Azioni e quote Quote di fondi comuni di investim Obbligaz. e altri tit. a reddito fisso Finanziamenti Totale per scadenza D - Rischio di interesse sui flussi finanziari Il rischio di interesse sui flussi finanziari è il rischio che i flussi finanziari futuri di uno specifico strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei tassi di interesse sul mercato. Tale rischio coinvolge tipicamente gli strumenti di debito a tasso variabile, per i quali tali fluttuazioni si risolvono in una variazione del tasso di interesse effettivo senza comportare, di solito, una variazione corrispondente del valore del titolo. La composizione del portafoglio obbligazionario risulta essere la seguente: 95,26% a cedola fissa (96,1% nel 2014), 4,69% con cedola a tasso variabile (3,8% nel 2014) e 0,05% zero coupon (0,1% nel 2013). Nella seguente tabella i titoli obbligazionari sensibili al rischio in esame vengono riclassificati in base alla prima data contrattuale di revisione del tasso successiva alla data del presente bilancio. (importi in migliaia di euro) Distribuzione dei titoli a tasso variabile in base al periodo di rinnovo del tasso di interesse (data di decorrenza del Investimenti a tasso variabile termine: 31/12/2015) Entro 1 mese Da 1 a 3 mesi Da 3 a 6 mesi Da 6 a 12 mesi Altro (*) Totale Obbligazioni e altri titoli a reddito fisso Totale investimenti a tasso variabile (*) Altre tipologie di titoli con componenti di tasso variabile (Fix to Floater, Step Up, ecc.) L'esposizione agli effetti di future variazioni del livello prevalente dei tassi di interesse si ritiene congrua. Partecipazioni HDI Assicurazioni S.p.A. controlla direttamente InChiaro Assicurazioni S.p.A., InLinea S.p.A. e HDI Immobiliare S.r.l. ed è capogruppo del gruppo HDI Assicurazioni, iscritto dall IVASS al numero 015 dell Albo dei gruppi assicurativi. Nel corso dell esercizio è stata venduta la partecipazione in Mid Industry Capital S.p.A., società precedentemente iscritta nelle altre partecipazioni. Gli investimenti in imprese del gruppo ed in altre partecipate ammontano a 73,32 milioni così come riportato nella seguente tabella.

36 34 Relazione sulla gestione Partecipazioni (importi in migliaia di euro) Valore contabile % binlinea S.p.A ,00% b InChiaro S.p.A ,00% b HDI Immobiliare S.r.l ,00% emid Industry Capital S.p.A. 0 0,00% Totale a = Società controllanti b = Società controllate c = Società consociate d = Società collegate e = Altre controllate altre partecipate InLinea S.p.A. La Compagnia detiene il 70% del capitale della Società, mentre il restante 30% è detenuto dalla Fondazione BNC, che garantisce con la Sua presenza istituzionale l immagine di InLinea nei confronti del mondo ferroviario. InLinea è l agenzia generale cui fa capo una rete distributiva formata da subagenti, produttori e collaboratori amministrativi, che operano in uffici di rappresentanza ed in punti vendita, e che è rivolta in modo prevalente ai dipendenti e ai pensionati delle Ferrovie. La partecipazione è valutata con il metodo del patrimonio netto ed ammonta a 1,03 milioni, con un incremento di 118 mila euro rispetto al 2014, dovuto alla ripresa di valore derivante dalla nostra quota del risultato positivo della controllata, che chiude il bilancio 2015 con un utile di 297 mila euro, contro un utile di 169 mila euro registrato nell esercizio precedente. I rapporti con la controllata sono di natura essenzialmente commerciale attinenti all attività di agenzia generale e riepilogati nella seguente tabella: (importi in migliaia di euro) InLinea S.p.A variazione Premi intermediati da InLinea Premi intermediati credit protection Premi canale di vendita InLinea Provvigioni, contributi e rappel Costi per personale distaccato e cost sharing Ricavi per recupero oneri amministrativi Crediti (prevalentemente saldi rimesse decadali) Debiti (provvigioni e rappel) InChiaro Assicurazioni S.p.A. HDI Assicurazioni S.p.A. detiene il 51% del capitale della Società, mentre la restante parte delle azioni è detenuta da C.B.A. Vita S.p.A., Società appartenente al gruppo Banca Sella. La Compagnia, nata nel 2007 da un progetto realizzato in collaborazione con il gruppo Banca Sella, distribuisce contratti standardizzati rami auto e rami elementari tramite gli sportelli delle banche del gruppo Banca Sella. L effettivo esercizio dell attività assicurativa è cominciato a partire dal mese di gennaio La Compagnia al 31 dicembre 2015 si avvale di 7 dipendenti, oltre che di 4 risorse distaccate da HDI Assicurazioni, che effettua altresì molteplici attività di service. InChiaro Assicurazioni S.p.A. ha chiuso l esercizio con un utile pari a 1,96 milioni, contro un utile di 1,77 milioni registrato nell esercizio precedente. La partecipazione è valutata con il metodo del patrimonio netto ed ammonta a 5,16 milioni: tale importo tiene conto della ripresa di valore derivante dalla nostra quota del risultato registrato dalla controllata nell esercizio, pari a 1,00 milione. I rapporti con la controllata sono riepilogati nella seguente tabella:

37 Relazione sulla gestione 35 (importi in migliaia di euro) InChiaro Assicurazioni S.p.A variazione Ricavi per recupero oneri amministrativi Costi per personale distaccato e premi ass Crediti verso InChiaro Debiti verso InChiaro Alla fine del mese di novembre 2015, è stato sottoscritto un accordo per l acquisto dal gruppo Banca Sella del 100% di CBA Vita S.p.A., Compagnia che detiene il 49% delle azioni di InChiaro Assicurazioni. Con questa operazione, la cui conclusione è subordinata all ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle competenti autorità di vigilanza, HDI Assicurazioni diverrà proprietaria del 100% di InChiaro Assicurazioni, nonché di Sella Life, Compagnia irlandese controllata da CBA Vita. Il contratto stipulato con la banca prevede anche un accordo distributivo della durata di dieci anni. HDI Immobiliare S.r.l. Il capitale sociale di HDI Immobiliare è interamente posseduto dalla Compagnia, che ha creato la Società nel 2004 al fine di scorporare la gestione immobiliare dal core business assicurativo e le ha quindi conferito il proprio patrimonio immobiliare. Il bilancio 2015 della controllata chiude con un utile di 0,30 milioni, contro un utile di 1,04 milioni registrato nell esercizio precedente. La partecipazione è valutata con il metodo del patrimonio netto ed il suo valore ammonta a 67,13 milioni; rispetto ai 67,87 milioni del 2014, il valore diminuisce per effetto della distribuzione dell utile 2014 per 1,04 milioni e si incrementa per effetto della rivalutazione derivante dal risultato positivo dell esercizio per 0,30 milioni. I rapporti con la controllata sono riepilogati nella seguente tabella: (importi in migliaia di euro) HDI Immobiliare S.r.l variazione Costi per affitti passivi e spese (IVA esclusa) Costi per servizio gestione immob. (IVA esclusa) Ricavi per recupero oneri amministrativi Crediti verso HDI Immobiliare Debiti verso HDI Immobiliare Mid Industry Capital S.p.A. La Società mira all assunzione di partecipazioni nel settore delle piccole e medie imprese ed è quotata sul segmento IC2 del MIV (mercato degli Investiment Vehicles), il segmento di mercato dedicato alle holding di investimento. Nel mese di maggio la Compagnia ha incassato un dividendo straordinario connesso alla distribuzione della riserva straordinaria di 202 mila euro. In data 9 aprile 2015 è stato sottoscritto, insieme ad altri azionisti rappresentanti circa il 34,4% del capitale emesso, un impegno ad aderire all OPA lanciata da Venice European Investment Capital S.p.A. L offerta pubblica di acquisto si è conclusa positivamente entro il 31 luglio 2015 e HDI Assicurazioni ha provveduto pertanto a vendere le azioni possedute, pari ad una partecipazione del 10,206%. La vendita è avvenuta al corrispettivo base di 5,57 euro ad azione, per un importo complessivamente incassato pari a 2,40 milioni e con il diritto ad incassare un corrispettivo ulteriore massimo pari a 0, ad azione, in funzione della liberazione del fondo di garanzia (escrow) costituito a bilancio da parte di Mid Industry Capital a seguito della cessione di una propria partecipata; tale corresponsione ulteriore potrà avvenire entro 30 giorni dalle date di liberazione di porzioni del fondo di garanzia, previste per il 15 aprile 2016, il 15 aprile 2017 ed il 15 aprile La vendita ha dato luogo alla registrazione di una minusvalenza, iscritta negli oneri straordinari, di 416 mila euro.

38 36 Relazione sulla gestione Assetto azionario La Società tedesca Talanx International possiede la totalità dei 960 milioni di azioni del valore di 0,10 euro ciascuna ed è pertanto unico Azionista. La Compagnia non detiene azioni proprie, né azioni della Società controllante. Altri rapporti con imprese del gruppo Talanx La Compagnia intrattiene rapporti con le seguenti Società appartenenti al gruppo tedesco: Hannover Rückversicherungs, HDI Global, Talanx Reinsurance (Ireland) e International Insurance Company of Hannover, per quanto riguarda la riassicurazione, Talanx Reinsurance Broker per quanto riguarda i servizi d intermediazione riassicurativa e Talanx Asset Management, per quanto riguarda l attività di intermediazione nell ambito della gestione del portafoglio mobiliare. Infine, con la consociata International Insurance Company of Hannover, società esercente l attività assicurativa nei rami danni in Italia in regime di stabilimento, è in essere un contratto per lo svolgimento di alcuni servizi amministrativi legati alla gestione del proprio run off di portafoglio. Tutte le operazioni effettuate con le Società del gruppo sono poste in essere a condizioni di mercato. Di seguito è riportato il riepilogo dei rapporti patrimoniali ed economici relativi alla riassicurazione con le Società del gruppo. (importi in migliaia di euro) Gruppo Talanx variazione Saldo tecnico lavoro ceduto danni Saldo tecnico lavoro ceduto vita Crediti Debiti Debiti c/deposito Come già precedentemente indicato, ricordiamo inoltre che tra le obbligazioni quotate emesse da controllanti è iscritto il prestito obbligazionario emesso dalla Capogruppo tedesca Talanx per un valore di 8,62 milioni e tra le obbligazioni non quotate emesse da consociate, il prestito subordinato emesso da Magyar Posta Eletbiztosito per un valore 1,50 milioni. Riserve tecniche (importi in migliaia di euro) Riserve tecniche vita Variazione Riserve matematiche Riserve premi ass. complem Riserve per somme da pagare Altre riserve tecniche Totale rami vita Riserve tecniche danni Variazione Riserve premi Riserve sinistri Riserve partec. agli utili e ristorni Altre riserve tecniche Riserve di perequazione Totale rami danni Riserve tecniche totali Le riserve tecniche ammontano complessivamente a 3.243,01 milioni e, rispetto ai 2.808,38 milioni del 2014, crescono di 434,63 milioni; in particolare, le riserve tecniche vita ammontano a 2.476,59 milioni e aumentano di 385,49 milioni, mentre le riserve tecniche danni ammontano a 766,42

39 Relazione sulla gestione 37 milioni e aumentano di 49,14 milioni. L ammontare delle riserve tecniche del lavoro diretto è integralmente coperto da attività conformi alla normativa vigente. Margine di solvibilità Il margine di solvibilità è superiore ai valori di legge, così come evidenziato nella seguente tabella. In particolare l eccedenza tra margine disponibile e margine richiesto è pari a 8,17 milioni nel rami vita, con un solvency ratio del 107,4% e a 25,43 milioni nei rami danni, con un solvency ratio del 144,0%. L eccedenza totale è pari a 33,60 milioni, con un solvency ratio del 120,0%. Il margine disponibile dei rami danni tiene conto della proposta di distribuzione di dividendi per 6,40 milioni. (importi in migliaia di euro) Margine rami vita Variazione Margine disponibile Margine richiesto Eccedenza Solvency ratio vita 107,4% 116,2% 8,8 Margine rami danni Variazione Margine disponibile Margine richiesto Eccedenza Solvency ratio danni 144,0% 136,7% 7,3 Margine Totale Variazione Margine disponibile Margine richiesto Eccedenza Solvency ratio totale 120,0% 123,8% 3,8 Prodotti e attività di ricerca e sviluppo Rami danni Nel corso del 2015, con riferimento ai prodotti con garanzie R.C. Auto, sono state recepite le disposizioni normative per la gestione del nuovo attestato di rischio e la sua dematerializzazione, attività che sono state corredate dalla predisposizione dell avviso di scadenza direzionale, dalla stampa dell attestato di rischio dal portale direzionale e dall invio dello stesso tramite . Nell ambito della semplificazione dell operatività di agenzia sono stati predisposti strumenti come la stampa dei fascicoli informativi dal gestionale Unico, l arrotondamento ai 5 euro inferiori del premio di rata alla firma, la distinta dei documenti annullati ed è stata resa disponibile la nuova funzione di variazione quietanza Auto, appendice questa predisposta con l obiettivo di ridurre il ricorso alla sostituzione a scadenza dei contratti. Nel percorso di sviluppo digitale della Compagnia si è provveduto a dotare i nuovi partner commerciali di strumenti atti ad acquisire nuova clientela quali i preventivatori veloci R.C. Auto (FastQuote). Gli sviluppi commerciali sono proseguiti inoltre con la definizione e la revisione di alcune convezioni e campagne promozionali. Si è provveduto alla revisione della tariffa R.C. Auto con effetto 01/06/2015 e 01/09/2015. Con effetto febbraio 2015 è stata realizzata una nuova versione del prodotto Porsche con l inserimento di nuove garanzie; si è anche provveduto ad una revisione di alcune regole gestionali e tariffarie per i prodotti Mio Camper e Natanti. In relazione alla gestione anagrafica sono state predisposte le nuove modalità di gestione della privacy contrattuale e di quella commerciale, dell adesione al portale clienti e alla firma grafometrica.

40 38 Relazione sulla gestione In merito al prodotto Cauzioni si è proseguito nel processo di standardizzazione con particolare attenzione al rafforzamento dei controlli assuntivi (in particolare sui titoli in arretrato e sugli svincoli) e con la predisposizione dell automazione della stampa delle appendici in ottica di adeguamento alle nuove dinamiche di gestione della trasmissione dei documenti e della dematerializzazione. Per quanto riguarda i prodotti Rami Elementari, la matrice comune delle attività svolte è stata quella di marginalizzare il più possibile il ricorso ai prodotti generici (non strutturati), al duplice fine di ricercare una maggiore compliance con le diverse variazioni normative introdotte e più in generale di migliorare l efficienza gestionale. In questa ottica sono stati pertanto realizzati e rilasciati alle reti i nuovi prodotti R.C. del Vettore Stradale e R.C. Imprese Industriali (quest ultimo già messo a punto nel corso del precedente esercizio, ma rivisto per motivi di natura commerciale prima ancora del lancio), sin qui gestiti appunto attraverso prodotti generici. Dello stesso tenore devono intendersi le attività di studio del nuovo prodotto Infortuni, che sebbene generico risulta comunque strutturato come i prodotti standard (a meno naturalmente della tariffa), fino a prevedere quindi la stampa della scheda di polizza direttamente dal gestionale Unico e la gestione documentale completa. Il prodotto è in fase di sviluppo e se ne prevede il rilascio nel corso del prossimo esercizio, con l ulteriore obiettivo di estendere questa gestione anche agli altri rami. Nelle more, è stata riprogettata la gestione delle modalità di stampa dei prodotti generici, che a partire dal prossimo anno prevedranno la generazione della scheda di polizza e relativi allegati direttamente da Unico, attraverso l upload di un documento in formato pdf. Allo stesso modo, anche gli interventi operati sui prodotti standard, a titolo esemplificativo la revisione dei limiti assuntivi e dei livelli autorizzativi e l introduzione di alcuni allegati specifici di prodotto riservati ad agenzie scelte, sono finalizzati ad evitare l utilizzo dei prodotti non strutturati. Parallelamente è proseguito il costante aggiornamento sia normativo che commerciale ed affinamento dei prodotti già a listino, in relazione ai quali sono state anzitutto recepite le osservazioni mosse dall Istituto di Vigilanza: introduzione sulla scheda di polizza dell indirizzo , del numero progressivo di pagina e del numero di polizza su ogni pagina del contratto, realizzazione di originali non più copie - anche per la Compagnia e l Unità di Vendita ed altri interventi minori; inoltre, nell ambito della semplificazione dell operatività di agenzia sono state introdotte diverse migliorie operative in comune con i Rami Auto, dalla possibilità di stampare e/o scaricare il fascicolo informativo direttamente dal sistema, alla nuova modalità di gestione delle privacy contrattuale e commerciale con l adozione di uno specifico stampato dedicato, fino alla stampa della quietanza on line (suppletiva) e dell esemplare per l eventuale vincolatario. Da ultime, ma non meno importanti, sono da ricordare le attività svolte in relazione al percorso di digitalizzazione intrapreso dalla Compagnia, con l analisi dell offerta web attualmente presente sul mercato, finalizzata allo sviluppo di nuovi prodotti per target specifici ed al cosiddetto Lead Management per il quale sono in corso di studio le modalità operative che la Compagnia intenderà adottare. Rami vita Il 2015 è stato caratterizzato da una vivace evoluzione normativa che ha determinato la necessità di un costante aggiornamento dei prodotti nell ambito dei rami vita. All inizio dell anno, la diminuzione del tasso massimo applicabile ai contratti assicurativi ha comportato la riduzione del rendimento minimo garantito per le soluzioni dedicate all investimento. Contemporaneamente, l entrata in vigore di nuove disposizioni in materia di antiriciclaggio ha portato all ampliamento degli adempimenti per l adeguata verifica della clientela, estendendola anche alle polizze credit protection (mutui e prestiti). Inoltre, a seguito dell innalzamento dell imposta sostitutiva sui rendimenti delle forme pensionistiche complementari deciso dalla Legge n. 190 del 23/12/2014 (legge di stabilità 2015), si è provveduto ad aggiornare la documentazione contrattuale, il motore di calcolo per la preventivazione ed il sistema gestionale dei due prodotti dedicati alla previdenza complementare, ovvero Azione di Previdenza e Previdenza HDI. Nel secondo semestre la variazione del tasso massimo applicabile ai contratti assicurativi ha

41 Relazione sulla gestione 39 interessato anche i prodotti dedicati alla previdenza complementare in relazione ai coefficienti di trasformazione del capitale in rendita (Fondo Pensione Aperto) ed alla misura annua minima di rivalutazione dei capitali (utilizzata fino al momento della conversione in rendita per il Piano Pensionistico Individuale). Inoltre, al fine di migliorare l operatività della rete bancaria oltre che di quella agenziale tradizionale, è proseguita l attività di implementazione sul gestionale Unico della documentazione post vendita. Infine, in relazione ai prodotti PPI (Payment Protection Insurance) l attività si è concentrata dapprima sull analisi della lettera IVASS relativa alla indagine sulla struttura dei costi e successivamente all elaborazione ed invio dei dati all Organismo di Vigilanza. Contemporaneamente, è iniziata la valutazione dei contenuti della seconda lettera al mercato Misure a tutela dei Clienti di IVASS/Banca d Italia. Reti di vendita La rete di vendita tradizionale della Compagnia è costituita prevalentemente da due canali: - il canale delle agenzie generali, rivolto alla clientela ordinaria; - il canale InLinea, rivolto al mondo dei ferrovieri e a particolari segmenti di mercato e che annovera la controllata InLinea S.p.A., uffici di rappresentanza (subagenzie di InLinea) e agenzie generali. Nel complesso il numero dei punti vendita passa da 531 al 31 dicembre 2014, a 505 al 31 dicembre Reti di vendita tradizionali Variazione Canale agenzie generali: Agenzie generali Agenzia di direzione Totale canale agenzie generali Canale InLinea: Agenzie generali Uffici di rappresentanza Totale canale InLinea Totale La rete agenziale è costituita da 391 agenzie, di cui un agenzia di direzione e 5 agenzie con incarico particolare inerente business specifici. Nel corso dell esercizio è continuato il processo di sviluppo della rete attraverso l apertura di 52 nuove agenzie, continuando a prediligere dal punto di vista territoriale i piccoli centri, al fine di favorire una migliore selezione del portafoglio ed una maggiore fidelizzazione della clientela. E stato altresì risolto il rapporto di collaborazione con 49 agenzie generali che evidenziavano andamenti tecnici non conformi alle aspettative della Compagnia. Per quanto riguarda l agenzia controllata InLinea S.p.A., rispetto alla quale la Compagnia è sia mandante che capogruppo con funzione di direzione e coordinamento, è continuata la realizzazione del progetto organizzativo finalizzato all evoluzione professionale della propria rete di vendita. Tale progetto prevede che, al termine del percorso di completamento professionale, rivolto in particolare allo sviluppo delle vendite nei rami elementari, possa essere offerto ai subagenti di InLinea, l opportunità di divenire agenti generali della Compagnia, ovviamente previo equo indennizzo da riconoscere a InLinea stessa. Il progetto vuole tradursi in un forte impulso motivazionale per la rete, grazie ai nuovi sbocchi professionali percorribili, oltre che portare ad instaurare un circolo virtuoso di inserimento di nuove leve e nuovi subagenti. Nel periodo in esame, l obiettivo di trasformazione è stato raggiunto da 15 uffici di rappresentanza con la creazione di 15 agenzie generali. Le piazze nelle quali sono state create le agenzie sono Pistoia, Firenze, Cosenza, Sacrofano, Lecce, Palermo, Reggio Calabria, Mantova, Roma, Nettuno, Rimini, Rende, Monasterolo, Avezzano e Ragusa. Sono state aperte anche 2 nuove Agenzie Inlinea

42 40 Relazione sulla gestione a Roma e Ozieri. Il numero totale di agenzie generali appartenenti al canale InLinea passa quindi da 53 a 70 agenzie, di cui una è ovviamente la stessa InLinea S.p.A. Oltre al progetto sopra descritto, la rete di vendita di InLinea è stata razionalizzata attraverso l accorpamento per ragioni dimensionali di 28 uffici di rappresentanza ad agenzie generali Inlinea, mentre 3 uffici di rappresentanza sono stati chiusi per andamenti tecnici non soddisfacenti o raggiunti limiti di età del titolare. InLinea ha proseguito nel corso del 2015 il processo di rinnovamento della propria rete di vendita attraverso piani di inserimento di 11 nuovi produttori. La rete complessiva, al 31 dicembre, risulta composta da 47 subagenti, 72 produttori e 12 collaboratori amministrativi. Oltre ai canali tradizionali rappresentati dalle agenzie generali e da InLinea, la Compagnia si avvale di una struttura direzionale dedicata alla distribuzione diretta tramite brokers, banche ed altri intermediari istituzionali, tra cui Credit Suisse, Veneto Banca, Banca Leonardo, Banca Finnat Euramerica, Azimut Consulenza SIM, Banca Esperia, GBM Banca, Porsche Financial Service, Ersel SIM, Banca Euromobiliare, Credito Emiliano, Banca Apulia, Banca Sella, Banca Patrimoni Sella e Facile.it, con i quali sono in vigore accordi commerciali per la distribuzione di polizze rami vita e rami danni. L azione di formazione della Rete di Vendita, sia dal punto di vista gestionale amministrativo, normativo e di conoscenza dei prodotti, è proseguita attraverso l organizzazione di riunioni sul territorio e la predisposizione di procedure nonché di materiale informativo rivolto a tale scopo. In particolare, in ossequio a quanto previsto dal Regolamento ISVAP n. 5 del 16 ottobre 2006 e successive modifiche, la Compagnia si avvale di una piattaforma e-learning, rivolta a tutta la rete nonché ai loro collaboratori, per l erogazione della formazione a distanza. Tale strumento consente la predisposizione di procedure e di materiale informativo sempre a disposizione dei soggetti abilitati al suo utilizzo; nel corso del 2015, è stato rilasciato un corso riguardante gli andamenti 2014 e gli obiettivi futuri della Compagnia, un corso riguardante la rivoluzione informatica ed il relativo progetto HDIgital avviato dalla Compagnia ed un corso riguardante l organizzazione e la gestione dell impresa assicurativa. Nel periodo di riferimento inoltre sono state avviate tutte le attività necessarie all adeguamento dei corsi online sulla base del nuovo Regolamento IVASS n. 6/2014 entrato in vigore lo scorso 1 luglio e nel corso del secondo semestre del 2015 sono stati rilasciati, sulla Piattaforma Formazione HDI, i nuovi corsi online riguardanti tematiche come: Antiriciclaggio e Antifrofe, FATCA, tutela del consumatore. Personale dipendente Al 31 dicembre 2015 i dipendenti della Società sono 367: 11 dirigenti, 70 funzionari e 286 impiegati, di cui 15 con contratto a tempo determinato; al 31 dicembre 2014 i dipendenti erano 351. Personale dipendente Variazione Dirigenti Funzionari Impiegati Totale Nel corso dell anno sono state effettuate 33 assunzioni, delle quali 15 con contratto a tempo determinato, e sono stati risolti 17 rapporti, di cui 2 per scadenza del contratto a tempo determinato. Il costo del lavoro si attesta a 33,78 milioni di euro, contro i 32,64 milioni dell esercizio precedente, con un decremento di 1,14 milioni (+3,5%).

43 Relazione sulla gestione 41 Sistemi informativi La Compagnia sta attuando un ampio progetto che prevede numerose innovazioni tecnologiche e digitali. In particolare sono state individuate tre principali linee di intervento. La prima linea d intervento è quella relativa all operatività on-line e ha l obiettivo di allineare i processi di business alle nuove tecnologie e conquistare un vantaggio competitivo anche attraverso un infrastruttura tecnologica flessibile e rapidamente scalabile. Nel corso del 2015 sono state completate le attività necessarie a garantire la migrazione del portafoglio polizze vita individuali all'interno della piattaforma on-line Unico e sono state avviate le attività di sviluppo relative alla migrazione del portafoglio polizze vita collettive e la realizzazione del nuovo front-end per le polizze collettive miste. Nel contempo sono stati ridisegnati numerosi processi di business e di supporto, al fine di cogliere appieno le potenzialità della piattaforma integrata danni e vita. E stato inoltre avviato il progetto per la realizzazione di servizi virtualizzati: per quelli direzionali è in corso la fase pilota, mentre quelli dedicati alle agenzie sono stati rilasciati in esercizio: dal mese di giugno le nuove agenzie sono state collegate direttamente attraverso una suite di servizi virtualizzati basati su tecnologia CITRIX, mentre il rilascio della nuova soluzione al resto delle agenzie è stato implementato a partire dal mese di settembre 2015, con circa utenze complessivamente attivate. Parallelamente è terminata la software selection per le future realizzazioni dei progetti Single Sign On e Application Performance Monitoring. Infine è stato riprogettato e ulteriormente securizzato il segmento della rete di Compagnia raggiungibile sia da reti interne che esterne, ed è stato avviato il progetto per la migrazione ad una nuova piattaforma antivirus e antispam. La seconda linea d intervento riguarda l organizzazione e lo snellimento dei processi e ha quale fine quello di ottenere un modello operativo paperless in grado di capitalizzare gli investimenti IT e cogliere pienamente le opportunità di miglioramento dell efficienza e di razionalizzazione dei costi offerte dai nuovi strumenti tecnologici. Con riferimento alla gestione paperless, inerente l acquisizione e la de-materializzazione dei documenti, è stata implementata la gestione del foglio cassa decadale e la distinta dei documenti annullati e sono stati integrati il sistema gestionale Unico con un sistema di gestione documentale. Inoltre è stato sviluppato un progetto pilota di Big Data in ambito antifrode; è terminato lo sviluppo della soluzione di Detection & Investigation e si è avviata una fase di analisi per l ampliamento delle banche dati disponibili e l analisi delle informazioni di tipo Predictive. E stato realizzato il software per l implementazione del sistema di liquidazione sinistri per il collegamento con le banche dati istituzionali (IVASS, INAIL). Nell ottica di semplificazione dell attività delle agenzie è stato realizzato il software per la produzione dei flussi Anagrafica, Portafoglio Danni, Contabilità e Sinistri per il back office di agenzia e predisposta l applicazione di download dal Portale Agenzie. E stato realizzato il portale M.O.A. (Manuale Operativo di Agenzia) contenente 11 manuali applicativi, 500 circolari, 100 modelli operativi di agenzia, portale ottimizzato per una fruizione in ogni momento della giornata e su ogni tipo di device. Lato semplificazione, si è conclusa la revisione e l inserimento del QR Code su oltre 170 stampati, sono state completate le attività relative alla de-materializzazione dei documenti auto (Attestato di Rischio e Contrassegno), l attività di implementazione della firma digitale sui fogli cassa decadali e la nuova funzione di modifica del premio di quietanza al fine di evitare la proliferazione delle sostituzioni di polizza (il 30% dei rinnovi alla fine del secondo semestre sono stati effettuati in questa modalità). La terza linea d intervento riguarda la multicanalità integrata e ha quale fine quello di potenziare l efficacia commerciale delle agenzie attraverso lo sviluppo di una gestione evoluta della relazione con il cliente: in quest ottica vengono individuati degli strumenti di customer relationship management (CRM) adatti a gestire i vari canali di contatto e le varie tipologie di cliente. Inoltre viene posto l accento sull uso di strumenti digitali per raggiungere il nuovo cliente "ibrido" e a tale scopo è prevista la revisione della presenza sul web della compagnia. In tale ambito sono state avviate le analisi preliminari in ottica lead generation per il nuovo sito internet e sono state avviate le verifiche interne per quanto riguarda la tecnologia di cui lo stesso avrà bisogno. Parallelamente al sito è iniziato lo sviluppo di soluzioni (App) in mobilità che

44 42 Relazione sulla gestione semplificheranno il rapporto tra Compagnia, agenzie e clienti finali attraverso funzionalità come firma grafometrica, messaggistica, consultazione manuali, proposte e questionari, segnalazione di sinistri e perizie preventive dei beni da assicurare. E stato iniziato anche un percorso di ottimizzazione del servizio di customer care verso le agenzie con l obiettivo di migliorare il dialogo tra rete di vendita e direzione e misurare il livello del servizio offerto. Sistema dei controlli interni Risk management Nel corso dell esercizio la funzione Risk management di gruppo ha proseguito la propria attività nell ambito dei processi di gestione dei rischi, in coerenza con il modello di risk management in essere approvato dal Consiglio di Amministrazione della Compagnia, con le linee guida del gruppo Talanx in materia di risk management, con quanto previsto in materia di controllo interno dal Regolamento ISVAP n. 20 (così come modificato ed integrato dal Provvedimento ISVAP n dell 8/11/2012 e dal Provvedimento IVASS n. 17 del 15/04/2014) e con la disciplina attuale in materia di Solvency II. Le attività svolte nel periodo possono essere distinte tra attività legate ai processi di gestione dei rischi e attività svolte nell ambito del sistema di governance, controllo interno e convergenza verso Solvency II, attività che hanno richiesto l elaborazione di specifica documentazione. Come previsto dal modello di risk management, i risultati dell attività della funzione, la gestione dei rischi e le metodologie e i modelli utilizzati per il presidio dei rischi stessi sono stati presentati e discussi mensilmente nell ambito del Comitato rischi e portati all attenzione dell Alta Direzione e del Consiglio di Amministrazione attraverso il risk report e semestralmente attraverso la redazione di una relazione all organo amministrativo secondo quanto disciplinato dall art. 21 bis del Regolamento ISVAP n. 20. Per quanto attiene alla reportistica di gruppo, sono stati redatti appositi report richiesti dal risk management della controllante Talanx International, secondo tempistiche e modalità definite dalla casa madre e disciplinate nel processo di reportistica inerente. In accordo con quanto stabilito dal Regolamento ISVAP n. 20 del 2008 e successive integrazioni, nel corso del 2015, la funzione ha effettuato il processo di identificazioni dei rischi, che consente di individuare mediante la combinazione di valutazioni di tipo quantitativo e qualitativo quei rischi verso i quali la Compagnia è maggiormente esposta e, quindi, i rischi da monitorare con più attenzione e frequenza da parte del risk management. La metodologia di calcolo utilizzata prevede l integrazione tra le valutazioni quantitative derivanti dal calcolo del Solvency Capital Requirement e quelle qualitative, dando origine alla matrice dei rischi rilevanti cui risulta esposta la Compagnia. Il monitoraggio dei rischi legati alla finanza, ai rami danni ed ai rami vita è avvenuto nel continuo mediante la verifica dell andamento dei fattori di rischio e del rispetto dei limiti operativi stabiliti dal Consiglio di Amministrazione. Sono stati inoltre monitorati i rischi legati a quella parte, seppur minimale, di attività di liquidazione sinistri esternalizzata e dei rischi emergenti. La funzione ha infine svolto in modo indipendente stress test sui rischi maggiormente significativi; tutti gli stress hanno mostrato una buona tenuta dell available capital e del solvency ratio. Nel corso del 2015, in coerenza con l articolo n. 45, par. 1, comma b) della Direttiva 2009/138/CE, la Compagnia ha continuato a valutare l osservanza dei requisiti patrimoniali secondo Solvency II attraverso la formula standard, il modello interno e il Talanx Risk Capital Model, utilizzato per l ultima volta con il terzo trimestre del 2015 e poi sostituito definitivamente con la formula standard. In particolare le valutazioni sono state effettuate sia per i comparti vita e danni, sia per il totale Compagnia, paragonandole sempre con il rispettivo periodo precedente. Inoltre, è stato sviluppato un tool in cui vengono aggregati i dati di HDI Assicurazioni e della controllata InChiaro Assicurazioni per valutare con metodologie semplificate la solvibilità del Gruppo HDI Assicurazioni. Come richiesto dalla capogruppo, trimestralmente la funzione di risk management, ha

45 Relazione sulla gestione 43 monitorato l aderenza al risk budget assegnato, il rispetto della risk tolerance stabilita dal Consiglio di Amministrazione e ha assegnato un risk budget alla sua partecipata assicurativa al fine di non compromettere gli obiettivi strategici perseguiti. In conformità a quanto disposto dall art. 45 della Direttiva Solvency II e a quanto richiesto dalla lettera di IVASS al mercato del 15 aprile 2014 e alla successiva integrazione del 24 marzo 2015, la funzione Risk management di gruppo, rispettando le scadenze prefissate dall Authority, ha redatto l ORSA report, rappresentante la valutazione in ottica presente e futura del profilo di rischio e della situazione di solvibilità della Compagnia sui dati al 31 dicembre La funzione, a conclusione dell attività di revisione dei processi aziendali, ha avviato la fase di aggiornamento in materia di individuazione e valutazione qualitativa dei rischi legati a detti processi. Essa ha riguardato l area sinistri danni, l area portafoglio auto, l area rami elementari. I risultati del processo di identificazione e valutazione dei rischi operativi sono stati condivisi con i relativi process owner e sono stati portati all attenzione del Comitato rischi e del Collegio Sindacale. La funzione inoltre ha curato la predisposizione della reportistica prevista nell ambito del pillar III, sia quantitativa (QRT Quantitative Reporting Template) che qualitativa (narrative report), nei confronti dell Autorità di Vigilanza, del Gruppo Talanx e del mercato, provvedendo altresì alla relativa consegna nei confronti di casa madre e di IVASS nel pieno rispetto dei tempi previsti. Come funzione attuariale, seppur in fase di set up, nel corso del secondo semestre 2015, la funzione ha coordinato l'esecuzione delle attività in materia di audit delle riserve tecniche IFRS danni ed ha prodotto una relazione per il Consiglio di Amministrazione sul suo operato, come esplicitato nel piano attività Atteso che, nella seduta del mese di giugno 2010, il Consiglio di Amministrazione deliberò di calcolare i requisiti di solvibilità secondo il disposto della Direttiva Solvency II mediante l utilizzo del modello interno di gruppo, nel corso del primo semestre 2015 la funzione Risk management di gruppo è stata coinvolta nel processo di application verso l Authority tedesca Bafin del modello interno del gruppo Talanx che, tra l altro, prevedeva la predisposizione del cosiddetto Application Package. Nell ambito di tale progetto la funzione ha proceduto alla pianificazione e al coordinamento di tutte le attività necessarie per traguardare le scadenze relative all application di gruppo, tra le quali tutte le attività di implementazione e redazione dei documenti necessari per il recepimento delle Linee Guida e delle Policy emanate dalla capogruppo nonché di quelli ottemperanti ai nuovi Regolamenti ISVAP n. 20 e n. 36. Sempre nell ambito del progetto relativo alla implementazione e definizione di specifici documenti in ottica dell Application Package di gruppo, la funzione ha provveduto a coordinare e predisporre la documentazione tecnica inerente il modello interno danni e vita, in seguito approvata dal Consiglio di Amministrazione. Nel primo semestre 2015 sono proseguiti gli incontri con IVASS necessari per l approvazione dell utilizzo del modello interno anche come solo entity. Nel corso delle verifiche sono stati sollevati da IVASS e comunicati alla Bafin, leader nel processo di approvazione del modello interno del gruppo, alcuni rilievi relativi ad aspetti di carattere metodologico. Il Consiglio di Amministrazione della Compagnia, nella seduta dell 8 maggio 2015, ha pertanto deliberato di sospendere in via temporanea l applicazione del modello interno a livello locale, adottando quindi la formula standard per il calcolo del requisito patrimoniale della Compagnia, fermo restando comunque la partecipazione al modello interno di gruppo. L Autorità di Vigilanza, a seguito delle visite avvenute tra il 2014 e il 2015 nell ambito del processo di pre-application, ha inviato nel mese di dicembre 2015 una lettera contenente indicazioni su alcuni miglioramenti ritenuti necessari su specifici aspetti del modello interno parziale, dei quali è stata fornita subito informazione a casa madre per avviarne la relativa attuazione. Internal audit La funzione Internal audit di gruppo garantisce per le Società del gruppo la definizione di un adeguato programma di interventi di audit, curandone la relativa attuazione, per verificare l adeguatezza e l efficacia del sistema dei controlli interni, l affidabilità e l integrità dei dati e delle informazioni, l aderenza dei comportamenti a politiche, piani, procedure, leggi e

46 44 Relazione sulla gestione regolamenti. Garantisce altresì la messa a punto e la proposta di eventuali azioni correttive e/o di miglioramento, verificandone la regolare attuazione. Assicura una adeguata attività di reporting, con cadenza almeno semestrale, nei confronti del Consiglio di Amministrazione. Si riportano di seguito le aree/processi aziendali sottoposti ad audit nell anno 2015 sulla base del Piano approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 10 dicembre 2014: Follow up 2014 (Politiche remunerative, Antiriciclaggio, Privacy e Procedure di investimento); Reclami - Regolamento ISVAP n. 24; Sinistri Provvisori ; Best execution investimenti; Formazione rete commerciale; Antiriciclaggio; Politiche remunerative; Verifica sull operato degli Amministratori di Sistema; Gestione post vendita Vita; Esternalizzazioni di attività essenziali; Controllo poteri delegati; Procedure di investimento. Sono stati inoltre condotti specifici audit, su mandato dell Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. n. 231 sui protocolli parte del Modello Organizzativo 231, sulle seguenti aree: Gestione Risorse Finanziarie; Gestione degli adempimenti anti-infortunistica e sulla tutela dell igiene e della salute sui luoghi di lavoro; Rispetto e tutela dell ambiente (smaltimento acque, toner e plastica). I risultati degli audit possono definirsi ampiamente soddisfacenti. Al di là di alcuni marginali profili di miglioramento, gli audit hanno attestato l adeguatezza dei controlli volti a presidiare i processi operativi. Ove sia emersa la necessità di interventi correttivi, l attività di follow up ha appurato che sono stati attuati o sono in fase di completamento secondo le tempistiche concordate. Compliance Nell ambito del sistema dei controlli interni, la funzione di Compliance di gruppo ha predisposto per l anno 2015 un piano delle attività di compliance, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 10 dicembre Sulla base di detto piano, nel corso dell esercizio 2015 le attività effettuate hanno riguardato i seguenti aspetti. Valutazione di conformità aziendale relativamente al complesso degli adempimenti previsti dal nuovo Regolamento IVASS n. 6. Esecuzione delle attività di follow up rispetto alla gap analysis sul Regolamento ISVAP n. 20 come modificato dal Provvedimento IVASS 17/2014. Consulenza e monitoraggio degli adempimenti derivanti dal nuovo Regolamento IVASS n. 8. Gap analysis sul Regolamento ISVAP n. 24 come modificato dal Provvedimento IVASS 30/2015. Valutazione di conformità aziendale rispetto alle indicazioni fornita dall IVASS con la Lettera circolare del 1 aprile Monitoraggio sull esecuzione degli adempimenti previsti dal Regolamento IVASS n. 9. Valutazione di impatto sull operatività aziendale della comunicazione CONSOB del 22 dicembre 2014 in materia di distribuzione di prodotti finanziari complessi ai clienti retail. Valutazione di conformità delle politiche di remunerazione adottate ai sensi del Regolamento ISVAP n. 39. Attività finalizzate alla conclusione dell audit di compliance relativo all osservanza della normativa privacy nell ambito della gestione del rapporto di lavoro con i dipendenti della Compagnia. Consulenza e monitoraggio degli adempimenti derivanti dal nuovo Regolamento recante norme di attuazione del sistema pubblico di prevenzione, sul piano amministrativo, delle frodi nel settore del credito al consumo, con specifico riferimento al furto di identità.

47 Relazione sulla gestione 45 Assessment dei rischi di non conformità in relazione agli adempimenti facenti capo alla Vice Direzione Generale Danni con specifico riferimento alla normativa in materia di Rami Elementari. Gap analysis ex Regolamento ISVAP n. 36 e successive modifiche ed integrazioni. Consulenza e monitoraggio degli adempimenti derivanti dalla lettera IVASS/BANCA D ITALIA del 26 agosto 2015 in materia Polizze abbinate a finanziamenti (PPI Payment Protection Insurance): Misure a tutela dei clienti. Valutazione di impatto sull operatività aziendale della Lettera IVASS del 26 settembre 2015 relativa all Indagine sulla struttura dei costi delle polizze abbinate a finanziamenti (PPI Payment Protection Insurance). Monitoraggio in via continuativa dei documenti IVASS in pubblica consultazione. Attività di collaborazione/consulenza in ordine agli adempimenti facenti capo al Consiglio di Amministrazione. Alla luce dei punti sopra elencati e costituenti il complesso delle attività svolte dalla funzione di Compliance di Gruppo nel corso dell esercizio 2015, si rileva che la Compagnia presenta, nel suo complesso, un adeguato grado di consapevolezza in relazione alla puntuale esecuzione degli adempimenti normativi che alla stessa fanno capo, nonché in relazione alla importanza delle attività in cui si sostanzia il Sistema dei Controlli Interni. Antiriciclaggio, antiterrorismo e antifrode Nel corso del 2015 la funzione Antiriciclaggio, antiterrorismo e antifrode di gruppo ha effettuato un attività di monitoraggio delle attività antifrode condotte dalle strutture di primo livello della Compagnia e delle sue controllate (InChiaro e HDI Immobiliare). In linea con quanto indicato dal modello organizzativo antifrode, sono stati redatti report semestrali portato all attenzione del Consiglio di Amministrazione nei mesi di giugno e dicembre Le attività di controllo non hanno evidenziato problematiche degne di rilievo. In linea con quando avvenuto nel corso del precedente esercizio, la funzione garantisce in via continuativa il monitoraggio dell osservanza degli obblighi derivanti dalla normativa FATCA (Foreign Account Tax Compliance Act), con particolare riguardo alle attività di identificazione dei clienti, sia persone fisiche che persone giuridiche, che hanno contratto polizze vita con la Compagnia. Già a partire dal 2014 (esercizio in cui è entrata in vigore la nuova normativa), la Compagnia ha elaborato un apposito modello organizzativo al fine di regolamentare le attività da svolgere con l obiettivo di essere compliant con la normativa internazionale e con la governance di gruppo in tema FATCA. Nell ambito del piano approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 10 dicembre 2014, la funzione ha svolto inoltre le seguenti attività. Aggiornamento della vigente procedura antiriciclaggio in ossequio ai disposti del Regolamento n. 5 in tema di adeguata verifica della clientela, di identificazione dei beneficiari terzi e controlli sulle persone politicamente esposte. La stessa è stata portata all approvazione del C.d.A. nella seduta del 25 giugno 2015 e successivamente sottoposta ulteriormente al Consiglio, nella seduta del 29 settembre 2015, per la modifica relativa all attribuzione della Delega SOS, da parte del legale rappresentante della società, al Condirettore Generale Chief Risk Officer. Aggiornamento del documento denominato Policy Antiriciclaggio e modello organizzativo per la gestione del rischio di riciclaggio e di terrorismo aziendale a seguito di modifiche intervenute nell organigramma aziendale, ivi inclusa la nuova delega fornita dal legale rappresentante al Delegato per le segnalazioni delle operazioni sospette. Attività di assessment della conformità aziendale rispetto alla normativa primaria in tema di antiriciclaggio, i cui esiti sono stati sottoposti in via interlocutoria al C.d.A. del 25 febbraio 2015 ed in via definitiva nella seduta del 25 giugno 2015.

48 46 Relazione sulla gestione Attività di assessment della conformità aziendale rispetto alla normativa secondaria del Regolamento n. 5/2014 di IVASS in tema di identificazione e adeguata verifica della clientela e registrazione ai fini antiriciclaggio, i cui esiti sono stati sottoposti all attenzione del C.d.A., nella seduta del 16 dicembre Controlli su base campionaria circa il rispetto degli adempimenti di adeguata verifica della clientela, anche in tema di adeguata verifica rafforzata, di registrazione in Archivio Unico Informatico, di corretta valutazione dei profili di rischio dei clienti e di puntuale evasione delle operazioni potenzialmente sospette, in quanto presentanti un indicatore di anomalia evidenziato dal sistema Gianos, modulo inattesi. Controlli, a mezzo diagnostico, della correttezza formale dei dati contenuti nell Archivio Unico Informatico. Controlli sulla presenza di soggetti rilevati dalle liste antiterrorismo e analisi dei clienti per i quali il profilo di rischio di riciclaggio risulta alto. Consulenza alle varie funzioni aziendali di business; formazione e aggiornamento in aula agli uffici dei Rami Vita. Altre informazioni Iniziative antifrode La Compagnia continua a diffondere sempre più al proprio interno la cultura dell antifrode, al fine di rendere le proprie risorse ed in particolare gli assuntori ed i liquidatori, ancora più attenti e sensibili all individuazione degli atti potenzialmente fraudolenti. In quest ottica, la Compagnia opera con i seguenti obiettivi: - perseguire il miglioramento della integrità dei processi assuntivi e liquidativi, combattendo con ogni strumento legale a disposizione qualsiasi attività fraudolenta, nel rispetto anche dei principi definiti dal Codice Etico ; - operare con coerenza e trasparenza nell assunzione dei rischi; - operare con correttezza e coerenza nella liquidazione dei danni; - contribuire a qualificare l assicurazione come moderno strumento sociale per la sicurezza e la previdenza delle persone e delle aziende; - sostenere il principio della legalità e dell integrità, contribuendo alla diffusione nell opinione pubblica del concetto che la frode assicurativa è un reato perseguibile con la querela di parte e/o d ufficio; - far percepire concretamente nei fatti la sensibilità della Compagnia al principio della cultura della legalità dimostrando di essere tra le più attive del mercato nella lotta alle frodi attraverso la puntuale individuazione dei fenomeni fraudolenti e l efficacia delle iniziative di reazione. All uopo, si evidenzia che la Compagnia ha predisposto, relativamente all esercizio 2015, la relazione in tema di repressione delle frodi di cui all art. 30 comma 1 del decreto legge 24 gennaio 2012 n. 1 convertito con modificazioni in legge 24 marzo 2012, n. 27, conformemente al modello di cui al regolamento ISVAP n. 44 del 9 agosto Nel corso del 2015, il numero dei sinistri R.C. Auto segnalati inizialmente come anomali ed esposti al rischio frode sono stati 6.538, di cui CARD Gestionari e No CARD; successivamente, a seguito di una ulteriore attività investigativa sugli elementi di incongruenza raccolti per ciascun sinistro, il numero dei sinistri per i quali è stata attribuita una trattazione antifrode, perché potenzialmente connessi a reati, sono stati Le denunce-querele presentate all Autorità giudiziaria nel 2015 riguardanti il ramo R.C. Auto sono state in totale 11 (38 nel 2014), di cui 11 relative all area liquidativa e nessuna riguardante l area assuntiva (rispettivamente 10 e 28 nel 2014). La riduzione degli oneri derivante dall attività antifrode è stata quantificata in 1,69 milioni.

49 Relazione sulla gestione 47 (importi in migliaia di euro) Antifrode 2015 Numero di sinistri R.C. Auto oggetto di approfondimento antifrode Incidenza sul totale sinistri R.C. Auto denunciati gestiti 3,01% Riduzione degli oneri derivante dall'attività antifrode Applicazione normative speciali - In applicazione del D.Lgs. 231/2001 in materia di reati delle Società, il Consiglio di Amministrazione, con delibera del 31 Marzo 2005, ha istituito l'organismo di Vigilanza in forma collegiale, composto da due dirigenti della Compagnia e tre membri esterni. La carica dei membri è stata rinnovata nel marzo del 2014 per un triennio. - Nel corso dell'esercizio, l'organismo di Vigilanza ha proceduto al costante monitoraggio dell'efficacia del Sistema 231 (costituito dal D.Lgs. 231/01, dal Codice Etico, dal Modello Organizzativo e dalle procedure aziendali) ai fini della diminuzione del rischio di commissione di reati che possano determinare la responsabilità della Compagnia. In particolare, ha valutato il funzionamento e l'effettiva idoneità del Sistema 231 mediante interventi ispettivi specifici su tre aree cosiddette "sensibili" e attraverso la somministrazione di un questionario di autovalutazione a tutti i responsabili di funzione; ha predisposto, poi, un modulo avanzato di formazione sulle tematiche di cui al Sistema 231 e verificato che la formazione fosse diretta a tutti i dipendenti e lavoratori interinali. Il 29 settembre 2015 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione il nuovo testo del Modello Organizzativo e del Codice Etico alla luce delle novità legislative introdotte al L Organismo di Vigilanza ha predisposto, infine, la relazione annuale sulle attività svolte nel corso dell'anno 2015, presentandola al Consiglio di Amministrazione. - Sebbene non più obbligatorio ai sensi del D.Lgs. 196/2003 in materia di privacy, la Società ha provveduto all aggiornamento annuale del DPS (Documento Programmatico sulla Sicurezza). Contenzioso derivante dalla verifica della Guardia di Finanza del 2003 Al 31 dicembre 2015 risultano ancora pendenti presso la Corte di Cassazione i ricorsi presentati dalla Compagnia avverso le sentenze emesse dalla Commissione tributaria regionale riguardanti gli avvisi di accertamento emessi dall Agenzia delle Entrate relativamente agli anni d imposta 2001 e A fronte del suddetto contenzioso è iscritto un congruo fondo imposte pari a 1,07 milioni. Ispezione IVASS Nel corso della riunione del Consiglio di Amministrazione del 25 marzo 2015, l IVASS ha consegnato alla Compagnia le risultanze degli accertamenti condotti in relazione all ispezione iniziata il 20 ottobre 2014 e terminata il 13 febbraio L ispezione non ha portato ad alcun provvedimento sanzionatorio; il rapporto ispettivo, pur con una valutazione in prevalenza favorevole ha evidenziato la presenza di alcuni elementi di debolezza non ritenuti, comunque, tali da incidere sul giudizio assegnato. Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato L Autorità Garante della Concorrenza del Mercato in data 26 novembre 2015 ha comunicato alla Compagnia l avvio di un procedimento volto ad accertare eventuali profili di scorrettezza e/o aggressività della pratica commerciale nell attività di recupero dei crediti nei confronti dei propri clienti/consumatori. Anche ad integrazione delle memorie e della documentazione precedentemente prodotta su richiesta dell AGCM, nell audizione tenutasi il 7 gennaio 2016 è stato ribadito all Authority il nostro sereno e fermo convincimento che le procedure e le modalità seguite nell attività di

50 48 Relazione sulla gestione recupero di tali crediti perlopiù premi e franchigie siano non solo pienamente legittime ma altresì esenti da ogni e qualsiasi profilo di scorrettezza. Principio della continuità aziendale Non sussistono dubbi significativi circa la capacità della Compagnia di proseguire la propria attività in base al principio della continuità aziendale e in tale ottica è stato redatto il bilancio. Fatti di rilievo intervenuti nei primi mesi del 2016 ed evoluzione prevedibile della gestione I primi risultati del 2016 con riferimento alla gestione tecnica sono conformi agli obiettivi prefissati ed alle aspettative. Con riferimento alla gestione finanziaria, diversi fattori stanno delineando un quadro negativo sui mercati finanziari, che risentono di molteplici timori, quali il rallentamento dell economia cinese e la svalutazione dello yuang, le questioni politiche che stanno condizionando il prezzo del petrolio, le tensioni in Siria, il rallentamento dell economia americana e il peggioramento delle prospettive del settore bancario. Le azioni delle banche, non solo italiane ma anche europee, dall inizio dell anno hanno perso in media tra il 20% e il 40% della loro capitalizzazione. In borsa ma anche sui mercati obbligazionari, i titoli delle banche italiane sono state oggetto di forti vendite per timori specifici legati alla difficoltà di implementazione della cartolarizzazione delle sofferenze, all introduzione della normativa del bail-in e ai rumors circa l introduzione di un limite alle detenzione da parte delle banche di titoli governativi. Il settore bancario è considerato debole dagli investitori e vulnerabile rispetto alle politiche della BCE ed i segnali di rallentamento dell economia tendono a peggiorare il quadro finanziario. 4. Proposte all Assemblea degli Azionisti Signori Azionisti, siete invitati ad approvare il Bilancio corredato dalla presente Relazione sulla gestione che Vi è stato sottoposto e dal quale risulta che l esercizio chiude con il seguente risultato netto. (importi in euro) Rami Vita Rami Danni Totale Vi proponiamo di destinare il risultato netto dell esercizio 2015 e di apportare le modifiche alle componenti del patrimonio netto di seguito indicate. - Distribuzione dell utile dei rami danni per , con assegnazione di un dividendo pari a 0, per azione. (importi in euro) Valore Dividendo Utile N Azioni nominale per azione distribuito ,10 0, Destinazione dell utile residuo dei rami danni a riserva straordinaria dei rami danni per Destinazione dell utile dei rami vita a riserva non distribuibile per utili su cambi non realizzati dei rami vita per Destinazione dell utile residuo dei rami vita a riserva straordinaria dei rami vita per Destinazione della riserva versamenti in conto capitale dei rami danni a riserva straordinaria dei rami danni per Destinazione della riserva non distribuibile per rivalutazione partecipazioni dei rami danni a riserva straordinaria dei rami danni per

51 Relazione sulla gestione 49 - Destinazione della riserva non distribuibile per rivalutazione partecipazioni dei rami vita a riserva straordinaria dei rami vita per Se delibererete in tal senso, in conseguenza di quanto sopra, il patrimonio netto della Vostra Società risulterà costituito così come indicato nella seguente tabella, separatamente per ciascuna gestione danni e vita e con riepilogo totale Compagnia. (inporti in unità di euro) Rami vita Rami danni Patrimonio netto 31/12/2015 variazione saldo finale 31/12/2015 variazione saldo finale Capitale Sociale Riserva Legale Riserve non distribuibili Riserva Straordinaria Riserva versam. in c/capitale Risultato d'esercizio Totale (inporti in unità di euro) Totale HDI Assicurazioni Patrimonio netto 31/12/2015 variazione saldo finale Capitale Sociale Riserva Legale Riserve non distribuibili Riserva Straordinaria Riserva versam. in c/capitale Risultato d'esercizio Totale Il Consiglio di Amministrazione desidera esprimere un sentito ringraziamento al socio Talanx International del gruppo Talanx di Hannover, ai Riassicuratori nonché al Collegio Sindacale per la solerzia nell attività di controllo esercitata. Desidera altresì ringraziare tutti i collaboratori che costituiscono le forze di vendita della Vostra Società, i dirigenti, i funzionari e tutto il personale interno ed esterno per il lavoro svolto nell interesse della Società. Nel ringraziarvi per la fiducia accordataci, Vi preghiamo di prendere i provvedimenti a Voi demandati dalla Legge e dallo Statuto. Roma, 31 marzo 2016 Per Il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Massimo Pabis Ticci

52 50 Relazione sulla gestione

53 Stato patrimoniale 51 Allegato I Società HDI ASSICURAZIONI Capitale sociale sottoscritto E ,00 Versato E ,00 Sede in Roma - Via Abruzzi, 10 Tribunale Roma BILANCIO DI ESERCIZIO Stato patrimoniale Esercizio 2015 (Valore in Euro)

54 52 Stato patrimoniale STATO PATRIMONIALE ATTIVO Valori dell'esercizio A. CREDITI VERSO SOCI PER CAPITALE SOCIALE SOTTOSCRITTO NON VERSATO 1 0 di cui capitale richiamato 2 0 B. ATTIVI IMMATERIALI 1. Provvigioni di acquisizione da ammortizzare a) rami vita 3 0 b) rami danni Altre spese di acquisizione Costi di impianto e di ampliamento Avviamento Altri costi pluriennali C. INVESTIMENTI I - Terreni e fabbricati 1. Immobili destinati all'esercizio dell'impresa Immobili ad uso di terzi Altri immobili Altri diritti reali Immobilizzazioni in corso e acconti II - Investimenti in imprese del gruppo ed in altre partecipate 1. Azioni e quote di imprese: a) controllanti 17 0 b) controllate c) consociate 19 0 d) collegate 20 0 e) altre Obbligazioni emesse da imprese: a) controllanti b) controllate 24 0 c) consociate d) collegate 26 0 e) altre Finanziamenti ad imprese: a) controllanti 29 0 b) controllate 30 0 c) consociate 31 0 d) collegate 32 0 e) altre da riportare

55 Stato patrimoniale 53 Pag. 1 Valori dell'esercizio precedente da riportare

56 54 Stato patrimoniale STATO PATRIMONIALE ATTIVO Valori dell'esercizio riporto C. INVESTIMENTI (segue) III - Altri investimenti finanziari 1. Azioni e quote a) Azioni quotate b) Azioni non quotate c) Quote Quote di fondi comuni di investimento Obbligazioni e altri titoli a reddito fisso a) quotati b) non quotati c) obbligazioni convertibili Finanziamenti a) prestiti con garanzia reale 45 0 b) prestiti su polizze c) altri prestiti Quote in investimenti comuni Depositi presso enti creditizi Investimenti finanziari diversi IV - Depositi presso imprese cedenti D. INVESTIMENTI A BENEFICIO DI ASSICURATI DEI RAMI VIT A I QUALI NE SOPPORTANO IL RISCHIO E DERIVANTI DALLA GEST IONE DEI FONDI PENSIONE I - Investimenti relativi a prestazioni connesse con fondi di investimento e indici di mercato II - Investimenti derivanti dalla gestione dei fondi pensione D bis. RISERVE TECNICHE A CARICO DEI RIASSICURATORI I - RAMI DANNI 1. Riserva premi Riserva sinistri Riserva per partecipazioni agli utili e ristorni Altre riserve tecniche II - RAMI VITA 1. Riserve matematiche Riserva premi delle assicurazioni complementari Riserva per somme da pagare Riserva per partecipazione agli utili e ristorni Altre riserve tecniche Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati e riserve derivanti dalla gestione dei fondi pensione da riportare

57 Stato patrimoniale 55 Pag. 2 Valori dell'esercizio precedente riporto da riportare

58 56 Stato patrimoniale STATO PATRIMONIALE ATTIVO Valori dell'esercizio riporto E. CREDIT I I - Crediti, derivanti da operazioni di assicurazione diretta, nei confronti di: 1. Assicurati a) per premi dell'esercizio b) per premi degli es. precedenti Intermediari di assicurazione Compagnie conti correnti Assicurati e terzi per somme da recuperare II - Crediti, derivanti da operazioni di riassicurazione, nei confronti di: 1. Compagnie di assicurazione e riassicurazione Intermediari di riassicurazione III - Altri crediti F. ALTRI ELEMENTI DELL'ATTIVO I - Attivi materiali e scorte: 1. Mobili, macchine d'ufficio e mezzi di trasporto interno Beni mobili iscritti in pubblici registri Impianti e attrezzature Scorte e beni diversi II - Disponibilità liquide 1. Depositi bancari e c/c postali Assegni e consistenza di cassa III - Azioni o quote proprie 91 0 IV - Altre attività 1. Conti transitori attivi di riassicurazione Attività diverse G. RAT EI E RISCONT I 1. Per interessi Per canoni di locazione Altri ratei e risconti TOTALE ATTIVO

59 Stato patrimoniale 57 Pag. 3 Valori dell'esercizio precedente riporto

60 58 Stato patrimoniale STATO PATRIMONIALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO Valori dell'esercizio A. PATRIMONIO NETTO I - Capitale sociale sottoscritto o fondo equivalente II - Riserva da sovrapprezzo di emissione III - Riserve di rivalutazione IV - Riserva legale V - Riserve statutarie VI - Riserve per azioni proprie e della controllante VII - Altre riserve VIII - Utili (perdite) portati a nuovo IX - Utile (perdita) dell'esercizio B. P ASSIVIT A' SUBORDINAT E C. RISERVE TECNICHE I - RAMI DANNI 1. Riserva premi Riserva sinistri Riserva per partecipazione agli utili e ristorni Altre riserve tecniche Riserve di perequazione II - RAMI VITA 1. Riserve matematiche Riserva premi delle assicurazioni complementari Riserva per somme da pagare Riserva per partecipazione agli utili e ristorni Altre riserve tecniche D. RISERVE TECNICHE ALLORCHE' IL RISCHIO DELL'INVESTIMENTO E' SOP P ORT ATO DAGLI ASSICURAT I E RISERVE DERIVANTI DALLA GEST IONE DEI FONDI PENSIONE I - Riserve relative a contratti le cui prestazioni sono connesse con fondi di investimento e indici di mercato II - Riserve derivanti dalla gestione dei fondi pensione da riportare

61 Stato patrimoniale 59 Pag. 4 Valori dell'esercizio precedente da riportare

62 60 Stato patrimoniale STATO PATRIMONIALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO Valori dell'esercizio riporto E. FONDI PER RISCHI E ONERI 1. Fondi per trattamenti di quiescenza ed obblighi simili Fondi per imposte Altri accantonamenti F. DEPOSITI RICEVUTI DA RIASSICURATORI G. DEBITI E ALTRE PASSIVITA' I - Debiti, derivanti da operazioni di assicurazione diretta, nei confronti di: 1. Intermediari di assicurazione Compagnie conti correnti Assicurati per depositi cauzionali e premi Fondi di garanzia a favore degli assicurati II - Debiti, derivanti da operazioni di riassicurazione, nei confronti di: 1. Compagnie di assicurazione e riassicurazione Intermediari di riassicurazione III - Prestiti obbligazionari IV - Debiti verso banche e istituti finanziari V - Debiti con garanzia reale VI - Prestiti diversi e altri debiti finanziari VII - Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato VIII - Altri debiti 1. Per imposte a carico degli assicurati Per oneri tributari diversi Verso enti assistenziali e previdenziali Debiti diversi IX - Altre passività 1. Conti transitori passivi di riassicurazione Provvigioni per premi in corso di riscossione Passività diverse da riportare

63 Stato patrimoniale 61 Pag. 5 Valori dell'esercizio precedente riporto da riportare

64 62 Stato patrimoniale STATO PATRIMONIALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO Valori dell'esercizio riporto H. RATEI E RISCONTI 1. Per interessi Per canoni di locazione Altri ratei e risconti TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO STATO PATRIMONIALE GARANZIE, IMPEGNI E ALTRI CONTI D'ORDINE Valori dell'esercizio GARANZIE, IMPEGNI E ALTRI CONTI D'ORDINE I - Garanzie prestate 1. Fidejussioni Avalli Altre garanzie personali Garanzie reali II - Garanzie ricevute 1. Fidejussioni Avalli Altre garanzie personali Garanzie reali III - Garanzie prestate da terzi nell'interesse dell'impresa IV - Impegni V - Beni di terzi VI - Attività di pertinenza dei fondi pensione gestiti in nome e per conto di terzi VII - Titoli depositati presso terzi VIII - Altri conti d'ordine 174 0

65 Stato patrimoniale 63 Pag. 6 Valori dell'esercizio precedente riporto Valori dell'esercizio precedente

66 64 Stato patrimoniale HDI ASSICURAZIONI Il sottoscritto dichiara che il presente bilancio è conforme alla verità ed alle scritture I rappresentanti legali della Società ( * ) Il Presidente - Massimo Pabis Ticci ( ** ) ( ** ) ( ** ) I Sindaci Alberto Bigliardi Sergio Beretta Luigi Rizzi Spazio ris ervato alla attes tazio ne dell'ufficio del regis tro delle imprese circa l'avvenuto deposito. ( * ) Per le società estere la firma deve essere apposta dal rappresentante generale per l'italia. ( ** ) Indicare la carica rivestita da chi firma.

67 Conto economico 65 Allegato II Società HDI ASSICURAZIONI Capitale sociale sottoscritto E ,00 Versato E ,00 Sede in Roma - Via Abruzzi, 10 Tribunale Roma BILANCIO DI ESERCIZIO Conto economico Esercizio 2015 (Valore in Euro)

68 66 Conto economico CONTO ECONOMICO Valori dell'esercizio I. CONTO TECNICO DEI RAMI DANNI 1. PREMI DI COMPETENZA, AL NETTO DELLE CESSIONI IN RIASSICURAZIONE a) Premi lordi contabilizzati b) (-) Premi ceduti in riassicurazione c) Variazione dell'importo lordo della riserva premi d) Variazione della riserva premi a carico dei riassicuratori (+) QUOTA DELL'UTILE DEGLI INVESTIMENTI TRASFERITA DAL CONTO NON TECNICO (VOCE III. 6) 6 3. ALTRI PROVENTI TECNICI, AL NETTO DELLE CESSIONI IN RIASSICURAZIONE ONERI RELATIVI AI SINISTRI, AL NETTO DEI RECUPERI E DELLE CESSIONI IN RIASSICURAZIONE a) Importi pagati aa) Importo lordo bb) (-) quote a carico dei riassicuratori b) Variazione dei recuperi al netto delle quote a carico dei riassicuratori aa) Importo lordo bb) (-) quote a carico dei riassicuratori c) Variazione della riserva sinistri aa) Importo lordo bb) (-) quote a carico dei riassicuratori VARIAZIONE DELLE ALTRE RISERVE TECNICHE, AL NETTO DELLE CESSIONI IN RIASSICURAZIONE RISTORNI E PARTECIPAZIONI AGLI UTILI, AL NETTO DELLE CESSIONI IN RIASSICURAZIONE SPESE DI GESTIONE: a) Provvigioni di acquisizione b) Altre spese di acquisizione c) Variazione delle provvigioni e delle altre spese di acquisizione da ammortizzare 22 d) Provvigioni di incasso e) Altre spese di amministrazione f) (-) Provvigioni e partecipazioni agli utili ricevute dai riassicuratori ALTRI ONERI TECNICI, AL NETTO DELLE CESSIONI IN RIASSICURAZIONE VARIAZIONE DELLE RISERVE DI PEREQUAZIONE RISULTATO DEL CONTO TECNICO DEI RAMI DANNI (Voce III. 1)

69 Conto economico 67 Pag. 1 Valori dell'esercizio precedente

70 68 Conto economico CONTO ECONOMICO Valori dell'esercizio II. CONTO TECNICO DEI RAMI VITA 1. PREMI DELL'ESERCIZIO, AL NETTO DELLE CESSIONI IN RIASSICURAZIONE: a) Premi lordi contabilizzati b) (-) premi ceduti in riassicurazione PROVENTI DA INVESTIMENTI: a) Proventi derivanti da azioni e quote (di cui: provenienti da imprese del gruppo e da altre partecipate ) b) Proventi derivanti da altri investimenti: aa) da terreni e fabbricati bb) da altri investimenti (di cui: provenienti da imprese del gruppo 38 ) c) Riprese di rettifiche di valore sugli investimenti d) Profitti sul realizzo di investimenti (di cui: provenienti da imprese del gruppo e da altre partecipate 41 ) PROVENTI E PLUSVALENZE NON REALIZZATE RELATIVI A INVESTIMENTI A BENEFICIO DI ASSICURATI I QUALI NE SOPPORTANO IL RISCHIO E A INVESTIMENTI DERIVANTI DALLA GESTIONE DEI FONDI PE ALTRI PROVENTI TECNICI, AL NETTO DELLE CESSIONI IN RIASSICURAZIONE ONERI RELATIVI AI SINISTRI, AL NETTO DELLE CESSIONI IN RIASSICURAZIONE: a) Somme pagate aa) Importo lordo bb) (-) Quote a carico dei riassicuratori b) Variazione della riserva per somme da pagare aa) Importo lordo bb) (-) Quote a carico dei riassicuratori VARIAZIONE DELLE RISERVE MATEMATICHE E DELLE ALTRE RISERVE TECNICHE, AL NETTO DELLE CESSIONI IN RIASSICURAZIONE a) Riserve matematiche: aa) Importo lordo bb) (-) Quote a carico dei riassicuratori b) Riserva premi delle assicurazioni complementari: aa) Importo lordo bb) (-) Quote a carico dei riassicuratori c) Altre riserve tecniche aa) Importo lordo bb) (-) Quote a carico dei riassicuratori d) Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati e derivanti dalla gestione dei fondi pensione aa) Importo lordo bb) (-) Quote a carico dei riassicuratori

71 Conto economico 69 Pag. 2 Valori dell'esercizio precedente (di cui: provenienti da imprese del gruppo e da altre partecipate ) (di cui: provenienti da imprese del gruppo 14 8 ) (di cui: provenienti da imprese del gruppo e da altre partecipate 151 )

72 70 Conto economico CONTO ECONOMICO Valori dell'esercizio 7. RISTORNI E PARTECIPAZIONI AGLI UTILI, AL NETTO DELLE CESSIONI IN RIASSICURAZIONE SPESE DI GESTIONE: a) Provvigioni di acquisizione b) Altre spese di acquisizione c) Variazione delle provvigioni e delle altre spese di acquisizione da ammortizzare 68 d) Provvigioni di incasso e) Altre spese di amministrazione f) (-) Provvigioni e partecipazioni agli utili ricevute dai riassicuratori ONERI PATRIMONIALI E FINANZIARI: a) Oneri di gestione degli investimenti e interessi passivi b) Rettifiche di valore sugli investimenti c) Perdite sul realizzo di investimenti ONERI PATRIMONIALI E FINANZIARI E MINUSVALENZE NON REALIZZATE RELATIVI A INVESTIMENTI A BENEFICIO DI ASSICURAT I I QUALI NE SOPPORTANO IL RISCHIO E A INVESTIMENTI DERIVANTI DALLA GESTIONE DEI FONDI PENSIONE ALTRI ONERI TECNICI, AL NETTO DELLE CESSIONI IN RIASSICURAZIONE (-) QUOTA DELL'UTILE DEGLI INVESTIMENTI TRASFERITA AL CONTO NON TECNICO (voce III. 4) RISULTATO DEL CONTO TECNICO DEI RAMI VITA (Voce III. 2) III. CONTO NON TECNICO 1. RISULTATO DEL CONTO TECNICO DEI RAMI DANNI (voce I. 10) RISULTATO DEL CONTO TECNICO DEI RAMI VITA (voce II. 13) PROVENTI DA INVESTIMENTI DEI RAMI DANNI: a) Proventi derivanti da azioni e quote (di cui: provenienti da imprese del gruppo e da altre partecipate ) b) Proventi derivanti da altri investimenti: aa) da terreni e fabbricati bb) da altri investimenti (di cui: provenienti da imprese del gruppo ) c) Riprese di rettifiche di valore sugli investimenti d) Profitti sul realizzo di investimenti (di cui: provenienti da imprese del gruppo e da altre partecipate 91 )

73 Conto economico 71 Pag. 3 Valori dell'esercizio precedente (di cui: provenienti da imprese del gruppo e da altre partecipate ) (di cui: provenienti da imprese del gruppo ) (di cui: provenienti da imprese del gruppo e da altre partecipate 201 )

74 72 Conto economico CONTO ECONOMICO Valori dell'esercizio 4. (+) QUOTA DELL'UTILE DEGLI INVESTIMENTI TRASFERITA DAL CONTO TECNICO DEI RAMI VITA (voce II. 12) ONERI PATRIMONIALI E FINANZIARI DEI RAMI DANNI: a) Oneri di gestione degli investimenti e interessi passivi b) Rettifiche di valore sugli investimenti c) Perdite sul realizzo di investimenti (-) QUOTA DELL'UTILE DEGLI INVESTIMENTI TRASFERITA AL CONTO TECNICO DEI RAMI DANNI (voc98 7. ALTRI PROVENTI ALTRI ONERI RISULTATO DELLA ATTIVITA' ORDINARIA PROVENTI STRAORDINARI ONERI STRAORDINARI RISULTATO DELLA ATTIVITA' STRAORDINARIA RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO

75 Conto economico 73 Pag. 4 Valori dell'esercizio precedente

76 74 Conto economico HDI ASSICURAZIONI Il sottoscritto dichiara che il presente bilancio è conforme alla verità ed alle scritture I rappresentanti legali della Società ( * ) Il Presidente - Massimo Pabis Ticci ( ** ) ( ** ) ( ** ) I Sindaci Alberto Bigliardi Sergio Beretta Luigi Rizzi Spazio ris ervato alla attes tazio ne dell'ufficio del regis tro delle imprese circa l'avvenuto deposito. ( * ) Per le società estere la firma deve essere apposta dal rappresentante generale per l'italia. ( ** ) Indicare la carica rivestita da chi firma.

77 Conto economico 75

78 76 Nota integrativa

79 Nota integrativa 77

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