Modello di riferimento - Ipotesi di evoluzione alla luce della delibera CIPE sull attuazione del QSN

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1 Progetto Monitoraggio Modello di riferimento - Ipotesi di evoluzione alla luce della delibera CIPE sull attuazione del QSN Roma, 26 Gennaio 2008 MIL

2 Contenuti A. Contesto di riferimento B. Modello di riferimento componente organizzativa B.1. Ipotesi di evoluzione dei processi B.2. Ipotesi di evoluzione degli indicatori e report B.3. Ipotesi di evoluzione delle strutture organizzative C. Modello di riferimento componente informatica C.1. Ipotesi di sistema di monitoraggio C.2. Ipotesi di architettura applicativa C.3. Ipotesi di architettura tecnica Allegati MIL

3 A. Contesto di riferimento MIL

4 Il nuovo contesto normativo prevede la programmazione unitaria delle risorse aggiuntive e l unificazione del monitoraggio degli investimenti pubblici La programmazione unitaria prevista dal QSN ed esplicitata nella delibera CIPE sulla relativa attuazione, ha modificato in modo sostanziale il contesto di riferimento del monitoraggio degli investimenti pubblici Ciascuna Amministrazione coinvolta nella nuova programmazione potrà essere soggetta a nuove responsabilità, ad impegni conseguenti e, in particolare, ad adeguare il proprio assetto in termini di organizzazione, strumenti e procedure In tal senso, i principali impatti derivanti dalla programmazione unitaria riguardano: la governance, in quanto sono previsti nuovi organi di coordinamento e sorveglianza delle politiche di attuazione degli investimenti pubblici gli strumenti di attuazione degli investimenti, attraverso l identificazione di strumenti attuativi sia di cooperazione istituzionale sia di attuazione diretta la convergenza verso un modello di monitoraggio unitario, in termini organizzativi, di processo ed informatici Fonte: QSN , delibera CIPE sull'attuazione del QSN MIL

5 Il QSN prevede una convergenza dei modelli di programmazione e attuazione delle politiche FS e FAS QSN DUP/DUSS 1) Fondi Strutturali 2) Fondi FAS 3) PROGRAM- MAZIONE Programmi Operativi Nazionali Programmi Operativi Interregionali Nazionali Programmi Operativi di Cooperazione Territoriale Programmi Operativi Regionali Programmi attuativi Nazionali Programmi attuativi Regionali Programmi attuativi Interregionali 4) Progetti Strategici Speciali Progetto Obiettivi di Servizio 4) Riserva di Premialità 4) ASSI PRIORITARI LINEE DI INTERVENTO PRIORITA DEL QSN LINEE DI INTERVENTO AZIONI STRUMENTI DI ATTUAZIONE APQ Stato-Regione APQ Interregionale Strumenti di attuazione diretta ATTUAZIONE PROGETTI OBIETTIVI E PRIORITÀ DEL QSN 1) DUP: Documento Unitario di Programmazione (Regioni); DUSS: Documento Unitario di Strategia Specifica (Amm.ni centrali) 2) Il monitoraggio include i Programmi FEASR e FEP 3) Le procedure tecnico-amministrative relative all'intesa Istituzionale di Programma, quale luogo della condivisione della strategia politica regionale unitaria, saranno disciplinate da una delibera del CIPE entro il 30 giugno 2008, che andrà a integrare e modificare le delibere precedenti (29/1997 e 14/2006) 4) Per le Regioni del Mezzogiorno MIL

6 Le Regioni e le Amministrazioni centrali potranno conseguire gli obiettivi strategici del QSN attraverso vari strumenti di programmazione Macro-Obiettivi Priorità del QSN Amm.ni centrali Regioni Sviluppare i circuiti della conoscenza Accrescere la qualità della vita, la sicurezza e l inclusione sociale nei territori Potenziare le filiere produttive Internazionalizzare e modernizzare Miglioramento e valorizzazione delle risorse umane Promozione, valorizzazione e diffusione della ricerca e dell innovazione per la competitività Energia e ambiente: uso sostenibile e efficiente delle risorse per lo sviluppo Inclusione sociale e servizi per la qualità della vita e l attrattività territoriale Valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l attrattività e lo sviluppo Reti e collegamenti per la mobilità Competitività dei sistemi produttivi e occupazione Competitività e attrattività delle città e dei sistemi urbani Apertura internazionale e attrazione di investimenti, consumi e risorse Governance, capacità istituzionali e mercati concorrenziali efficaci Programmi Operativi Nazionali FS (PON) 1) Programmi attuativi FAS Nazionali (PAN) 1) Programmi Operativi Regionali FS (POR) 2) Programmi attuativi FAS Regionali (PAR) 2) Programmi Operativi di Cooperazione Territoriale FS (POCT) Programmi Operativi Interregionali Nazionali FS (POIN) 1) Programmi attuativi FAS Interregionali (PAIN) 1) Progetti strategici speciali FAS Progetto obiettivi di servizio FAS Riserva di premialità FAS 1) Programmi che riguardano un unico settore di intervento a livello Nazionale o Interregionale 2) Programmi che riguardano più settori di intervento nell ambito di una Regione MIL

7 La programmazione unitaria prevede organismi di coordinamento e sorveglianza unitari sia a livello centrale che regionale Nuovi organismi di coordinamento e sorveglianza unitari Coordinamento centrale A livello nazionale, sarà istituito il "Comitato nazionale per il coordinamento e la sorveglianza della politica regionale unitaria", che rappresenterà il riferimento unico di coordinamento e di sorveglianza di tutti i programmi cofinanziati con risorse FS e FAS Nazionali, Interregionali e Regionali Coordinamento a livello di Amministrazione A livello di singole Amministrazioni, saranno istituite le Sedi per il coordinamento della politica regionale unitaria, affidate alla responsabilità di una struttura di riferimento per il coordinamento della stessa. Tale struttura di riferimento per il coordinamento è individuata dalle Amministrazioni sulla base della propria organizzazione e può o meno coincidere con una struttura responsabile anche dell attuazione Confronto partenariale Si prevede, almeno una volta all'anno, una "Sessione sulla politica di coesione" per il confronto sull'andamento della politica regionale unitaria, sia a livello territoriale da parte della singola Regione, sia a livello nazionale da parte del complesso delle Amministrazioni responsabili dei Programmi Fonte: QSN , Delibera CIPE per l'attuazione del QSN MIL

8 La governance e la sorveglianza dei Programmi FAS sarà coerente con quella dei Programmi operativi comunitari Organi e sedi per la governance e la sorveglianza dei Programmi attuativi FAS Funzioni Programmazione e attuazione FAS Nazionali Comitato di indirizzo e attuazione presieduto dall Amministrazione di riferimento (CIA) FAS Interregionali Comitato tecnico congiunto composto dalle Amministrazioni centrali e regionali interessate (CTC) Per i PAN ed i PAIN che realizzano azioni di rafforzamento e integrazione dei corrispondenti PON e POIN delle regioni dell Obiettivo Convergenza, le funzioni di programmazione e attuazione sono svolte dai Comitati di indirizzo e attuazione e Comitati tecnici congiunti già istituiti per i PON ed i POIN FAS Regionali Organismo/i individuato/i nell'ambito dell'amministrazione regionale Certificazione Organismo individuato nell'ambito delle Amministrazioni centrali responsabili dell attuazione delle linee di intervento Organismo individuato nell'ambito delle Amministrazioni, regionali o centrali, responsabili dell attuazione delle singole linee di intervento Organismo/i individuato/i nell'ambito dell'amministrazione regionale Sorveglianza Comitato di indirizzo e attuazione, in specifiche sessioni allargate alla partecipazione del partenariato istituzionale ed economico e sociale Comitato tecnico congiunto o altro comitato/organo di sorveglianza Per i PAN ed i PAIN che realizzano azioni di rafforzamento e integrazione dei corrispondenti PON e POIN delle regioni dell Obiettivo Convergenza, la sede può essere costituita dai Comitati di sorveglianza operanti per i programmi operativi comunitari, eventualmente integrati nella composizione La sede può essere costituita dai Comitati di sorveglianza operanti per i Programmi operativi comunitari, eventualmente integrati nella loro composizione Fonte: delibera CIPE sull'attuazione del QSN MIL

9 Per la programmazione saranno disponibili tre strumenti di attuazione dei Programmi FAS APQ Stato-Regione Strumento di attuazione per i settori, programmi e progetti per i quali viene considerata necessaria e/o opportuna e/o più efficace una modalità attuativa basata sulla cooperazione Stato- Regione Di norma gli interventi realizzati con risorse FAS assegnate alle Amministrazioni centrali sono attuati in APQ APQ Interregionale Strumento per l'attuazione di interventi a carattere sovraregionale o interregionale Gli APQ interregionali possono essere di iniziativa di una Amministrazione centrale (azione diretta dell'amministrazione o di interesse per più Regioni) o di iniziativa comune di più Regioni (che potranno coinvolgere anche le Amministrazioni centrali se ritenuto efficace rispetto agli obiettivi) Strumenti di attuazione diretta Strumenti per l'attuazione di programmi regionali, nazionali e interregionali che non richiedono alcuna forma di cooperazione istituzionale Le procedure relative vengono definite in funzione degli obiettivi specifici Fonte: QSN , delibera CIPE sull'attuazione del QSN MIL

10 Il monitoraggio unitario richiede l'unificazione delle procedure e delle basi informative dei sistemi centrali esistenti Requisiti chiave del nuovo monitoraggio Le finalità dell'azione di monitoraggio sono: permettere la visione integrata dell'andamento complessivo della politica regionale unitaria italiana e consentire l'osservazione delle azioni dirette al raggiungimento degli "obiettivi specifici" del QSN fornire informazioni utili all'esercizio delle attività di sorveglianza, controllo e valutazione fornire gli elementi di verifica dell'attestazione delle spese sostenute dalle Amministrazioni ai fini del trasferimento delle risorse FAS facilitare una successiva azione di accompagnamento allo scopo di sostenere l'attuazione dei programmi, facilitare la realizzazione degli interventi e aumentare la velocità di spesa Il nuovo sistema di monitoraggio per la programmazione disporrà di una base informativa unitaria che raccoglierà le informazioni provenienti da tutte le Amministrazioni titolari di Programmi L unificazione dei sistemi centrali di monitoraggio esistenti e l'adozione di procedure di monitoraggio comuni rendono necessaria la ridefinizione dell'ambito sia organizzativo sia informatico del nuovo Modello Il MISE-DPS svolgerà un azione di supporto diretta ad assicurare la coerenza della relazione tra avanzamento della spesa rilevata dal sistema di monitoraggio e trasferimento delle risorse FAS, e un azione di accompagnamento al fine di sostenere l attuazione dei Programmi Il MEF/RGS/IGRUE sarà il soggetto responsabile della base informativa unitaria e avrà il compito di assicurare e facilitare il trasferimento dei dati, eseguendo controlli di coerenza e completezza delle informazioni Fonte: QSN , delibera CIPE per l'attuazione del QSN MIL

11 Il quadro di riferimento sancisce i principi guida per la definizione della componente informatica del Modello (1/2) Principi guida per la componente informatica del Modello Fonti Quadro Strategico Nazionale per la politica regionale di sviluppo Delibera CIPE di attuazione su attuazione del QSN Principi guida Forte integrazione (interoperabilità) tra i sistemi di monitoraggio già esistenti in termini di univocità ed omogeneità dei dati e razionalizzazione delle procedure di trasmissione e controllo Attivazione, presso le Amministrazioni titolari di intervento, di procedure di raccolta e rilascio verso il sistema centrale delle informazioni relative alla programmazione ed attuazione dei progetti che siano efficienti e razionali Definizione di un ambiente conoscitivo che soddisfi il fabbisogno informativo di tutti i soggetti coinvolti nell attuazione del QSN Il soggetto responsabile della base informativa unitaria è il MEF/RGS/IGRUE che assicura e facilita il rispetto degli obblighi inerenti l attività di monitoraggio mediante controlli di coerenza e completezza delle informazioni Sviluppo di strumenti di analisi dei dati e di indicatori di allerta di criticità degli interventi MIL

12 Il quadro di riferimento sancisce i principi guida per la definizione della componente informatica del Modello (2/2) Principi guida per la componente informatica del Modello Fonti Protocollo di Colloquio (Vers. 2.0) e Glossario dei dati da trasmettere al sistema nazionale di monitoraggio (Vers. 2.0) Protocollo applicativo (Vers. 1.0) Principi guida Definizione del set informativo da trasmettere al sistema nazionale di monitoraggio del QSN con puntuale indicazione dei campi da compilare per ogni sezione del tracciato Descrizione della struttura del sistema nazionale: ambiente di lavoro (costituito dai dati trasmessi al protocollo che superano i controlli previsti) e ambiente ufficiale (dati validati avendo superato i controlli di completezza e di congruità) Descrizione delle caratteristiche e delle regole dei servizi a disposizione delle Amministrazioni titolari di Programmi rientranti nel QSN per gestire il colloquio con l Ambiente di lavoro (Ambiente di ricezione e controllo) Il Sistema SRTP per la raccolta e la trasmissione dei progetti Periodo di programmazione Descrizione delle caratteristiche, dei dati gestiti, delle macrofunzionalità e della gestione della profilazione utenza del sistema per la registrazione e la trasmissione dei dati realizzato dal MEF/RGS/IGRUE MIL

13 Il Modello di riferimento a tendere rappresenta il necessario aggiornamento, progressivo e condiviso, delle componenti organizzativa e informatica dell attuale Modello di monitoraggio Aggiornamento della componente organizzativa del Modello sulla base del mutato contesto di riferimento Definizione della componente informatica del Modello alla luce delle evoluzioni già previste (tracciato unico, base informativa unitaria, ) Condivisione della prima ipotesi di Modello di riferimento con le Regioni, anche attraverso specifici workshop Flessibilità del disegno, al fine di consentire ulteriori affinamenti e revisioni anche successive, sulla base di eventuali ulteriori cambiamenti del contesto di riferimento o delle esigenze degli attori coinvolti Il Modello di riferimento costituisce la base per la valutazione dello scostamento rispetto alla situazione attuale sia a livello centrale che regionale Sulla base delle valutazioni di scostamento sarà predisposto un Catalogo delle Azioni e saranno condivisi i Piani di Azione per accompagnare ciascuna Amministrazione nell'adeguamento al nuovo Modello di riferimento MIL

14 Per la componente organizzativa, il Modello è coerente con l esigenza di unificare le politiche di monitoraggio Ridefinizione della componente organizzativa del Modello di monitoraggio Disegno delle macro fasi del processo di monitoraggio unitario, delle attività principali, con indicazione degli attori coinvolti, dei tempi e dei deliverables attesi Indicazioni generali per il disegno delle nuove procedure operative, funzionali agli obiettivi generali del monitoraggio Linee evolutive di indicatori e report di monitoraggio disponibili alle varie tipologie di utenti Supporto alla definizione di un assetto organizzativo centrale coerente con il nuovo Modello Proposte di modelli organizzativi alternativi, a livello regionale per migliorare il processo di monitoraggio, tenendo conto delle specificità territoriali MIL

15 Per la componente informatica, il Modello è coerente con l esigenza di disporre di un patrimonio informativo unitario Ridefinizione della componente informatica del Modello di monitoraggio Necessità di disporre di un sistema informativo che consenta la raccolta e la verifica della coerenza e della completezza delle informazioni Omogeneizzazione del set informativo richiesto e delle procedure di controllo dei dati (Protocollo unico di colloquio) Razionalizzazione e standardizzazione delle procedure di trasmissione dei dati dai sistemi regionali e delle Amministrazioni centrali al sistema centrale (protocollo applicativo) Necessità di disporre di un sistema informativo che consenta l accesso a dati costantemente aggiornati sullo stato di avanzamento degli interventi sul territorio Esigenza di effettuare analisi ed elaborazioni dei dati di monitoraggio mediante l ausilio di uno strumento avanzato di business intelligence MIL

16 B. Modello di riferimento componente organizzativa B.1. Ipotesi di evoluzione dei processi B.2. Ipotesi di evoluzione degli indicatori e report B.3. Ipotesi di evoluzione delle strutture organizzative MIL

17 La delibera CIPE disegna le linee guida del processo di programmazione e attuazione del QSN Macro fasi del processo di programmazione e attuazione Modello di riferimento A B C Programmazione Implementazione G Riprogrammazione Monitoraggio D Circuito finanziario E Valutazione (Programmi) Ex-ante In itinere Ex-post F Verifica (Interventi) Fonte: delibera CIPE sull'attuazione del QSN ; QSN MIL

18 Le macro fasi del processo di programmazione e attuazione del QSN si articolano in attività Attuazione e sorveglianza degli interventi A Programmazione B Implementazione C Monitoraggio D Circuito finanziario E Valutazione F Verifica Processi/ attività Definizione del QSN (completato) Definizione dei documenti strategici di politica regionale unitaria (DUP e DUSS) Definizione dei Programmi attuativi e relativa approvazione G Selezione degli interventi Sottoscrizione e attivazione degli strumenti attuativi Raccolta delle informazioni di monitoraggio Controllo del grado di avanzamento dei Programmi e dei singoli interventi Attestazione e certificazione delle spese sostenute Trasferimento di risorse ai soggetti attuatori Valutazione ex ante, in itinere ed ex post dell'efficacia e impatto del Programma/ intervento Valutazione del sistema di gestione e controllo del Programma Controllo formale e sostanziale di Programmi e di singoli interventi Riprogrammazione Riprogrammazione dei Programmi attuativi Allocazione e programmazione delle quote di riserva di programmazione Fonte: QSN , delibera CIPE sull'attuazione del QSN MIL

19 Il macro processo di programmazione e attuazione del QSN prevede il coinvolgimento di un numero rilevante di attori Attuazione e sorveglianza degli interventi Attori A Programmazione CIPE MISE-DPS Regioni Amministrazioni centrali coinvolte Comitato di indirizzo e di attuazione/ Comitato tecnico congiunto G Riprogrammazione CIPE MISE-DPS Regioni Amministrazioni centrali coinvolte Comitato/Organo di sorveglianza B Implementazione MISE-DPS Regioni (D.G. Programmazione) Amministrazioni centrali coinvolte (Direzione centrale di settore) Responsabile dello strumento attuativo Responsabile dell'intervento C Monitoraggio MISE-DPS Regioni Amministrazioni centrali coinvolte (Direzione centrale di settore) Responsabile dello strumento attuativo Responsabile dell'intervento MEF/RGS/ IGRUE D Circuito finanziario MISE-DPS Organismo di certificazione del Programma attuativo Regioni Amministrazioni centrali coinvolte E Valutazione MISE-DPS MLPS Regioni Amministrazioni centrali coinvolte Comitato/ Organo di sorveglianza Sistema Nazionale di Valutazione F Verifica MISE-DPS MLPS Regioni Amministrazioni centrali coinvolte Comitato/ Organo di sorveglianza CIPE Fonte: QSN , delibera CIPE sull'attuazione del QSN MIL

20 A PROGRAMMAZIONE La programmazione delle risorse aggiuntive FAS sarà effettuata attraverso la redazione di documenti di strategia unitaria e la successiva definizione di Programmi attuativi Principali elementi innovativi Definizione del Quadro Strategico Nazionale quale documento unitario di riferimento per la programmazione unitaria (completato) Definizione dei Documenti Unitari di Programmazione (DUP, DUSS) in cui sono definite le modalità di conseguimento degli obiettivi generali della politica regionale unitaria Programmazione delle risorse FAS attraverso appositi Programmi attuativi FAS (Nazionali, Regionali e Interregionali) Istituzione di un Comitato nazionale per il coordinamento e la sorveglianza della politica regionale unitaria per i Programmi cofinanziati con Fondi Strutturali Comunitari e fondi FAS Istituzione di sedi per il coordinamento della politica regionale unitaria per garantire la coerenza e l efficacia del conseguimento degli obiettivi del QSN Previsione di Sessioni annuali di sorveglianza con la partecipazione dei Comitati e degli organismi di sorveglianza dei singoli Programmi interessati Previsione di Sessioni sulla politica di coesione, sia a livello regionale che nazionale per il coinvolgimento di partner economici e sociali Aree di approfondimento Integrazione e modifica della disciplina delle precedenti delibere riguardanti l Intesa Istituzionale di Programma al fine di tener conto dei nuovi indirizzi indicati dal Quadro Strategico Nazionale da effettuare con Delibera CIPE entro il 30 giugno 2008 MIL

21 A PROGRAMMAZIONE La fase di programmazione prende avvio con la predisposizione dei DUP/DUSS e termina con la definizione e approvazione dei Programmi attuativi FAS Fase di programmazione Fasi 1. Definizione del QSN Attori Regione/Amm. centrale coinvolta CIPE MISE-DPS Elaborazione dei documenti strategici Approvazione del QSN (completato) Comitato di indirizzo e attuazione/ tecnico congiunto 2. Definizione dei DUP/DUSS Predisposizione dei DUP/DUSS e approvazione Presa d'atto e coordinamento del processo di condivisione 3. Definizione dei Programmi attuativi FAS Definizione Programmi attuativi Formulazione del parere (Programmi Nazionali e Interregionali Mezzogiorno) 4. Istruttoria Istruttoria 5. Approvazione Approvazione 1) Programmi attuativi FAS Nazionali e Interregionali Mezzogiorno Autorizzazione all utilizzo risorse per FAS Regionali 2) 1) A seguito dell approvazione è autorizzato l utilizzo delle risorse FAS per la parte attuata con strumenti diretti 2) Relativamente alla parte attuata con strumenti diretti Fonte: QSN , Delibera CIPE per l'attuazione del QSN MIL

22 A PROGRAMMAZIONE La fase di programmazione comprende le attività che conducono all approvazione dei Programmi attuativi FAS (1/2) Attori Regione/Amm. centrale coinvolta CIPE Ruoli e responsabilità Partecipano alla definizione del QSN, mediante l elaborazione dei documenti strategici Definiscono la propria strategia nei DUP (Documento Unitario di Programmazione Regioni) e DUSS (Documenti Unitari di Strategia Specifica Amministrazioni centrali), che approvano con modalità proprie Trasmettono i DUP/DUSS al MISE-DPS Istituiscono sedi politiche per il coordinamento e la sorveglianza della programmazione (sessioni sulla politica di coesione, con cadenze annuali, la prima entro maggio 2008) Individuano gli organismi di governance dei Programmi Partecipano al Comitato di indirizzo e di attuazione e/o al Comitato tecnico congiunto dei Programmi Definiscono i Programmi attuativi Definiscono le "Azioni Cardine" (progetti specifici, localizzati e complessi, necessari ad ottenere cambiamenti strutturali per il territorio) Approva il QSN Approva i Programmi attuativi FAS Nazionali e Interregionali Mezzogiorno Fonte: QSN , delibera CIPE sull'attuazione del QSN MIL

23 A PROGRAMMAZIONE La fase di programmazione comprende le attività che conducono all approvazione dei Programmi attuativi FAS (2/2) Attori Ruoli e responsabilità MISE DPS Prende atto dei DUP/DUSS e li porta a conoscenza di tutte le Amministrazioni Coordina il processo di condivisione e di cooperazione istituzionale Svolge il processo di istruttoria dei Programmi attuativi FAS Invia al CIPE i Programmi attuativi FAS per l approvazione Autorizza l utilizzo delle risorse (relativamente alla parte attuata con strumenti diretti) per i Programmi attuativi FAS Regionali Comitato di indirizzo e attuazione/comitato tecnico congiunto Presieduto dall Amministrazione di riferimento Concorre alla programmazione dei FAS Nazionali e Interregionali Formula il parere sui Programmi attuativi FAS Nazionali e Interregionali Mezzogiorno Fonte: QSN , delibera CIPE sull'attuazione del QSN MIL

24 A PROGRAMMAZIONE Il contenuto dei Programmi attuativi FAS è predefinito ma da adattare in relazione alle specificità dei Programmi Nazionali, Interregionali e Regionali Contenuti Ambito Strategico del Programma Priorità Integrazione del Programma Risultati Attesi Linee di Azione Azioni Cardine Attuazione Descrizione Inquadramento del Programma nell ambito della strategia di politica regionale unitaria per conseguire uno o più obiettivi specifici di tale strategia Articolazione del Programma secondo le Priorità definite dal QSN, in termini di obiettivi, linee di azione, strumenti, tempistica e risultati attesi Integrazione dei contenuti del Programma con quelli previsti da un lato dalla programmazione comunitaria e dall altro dalla politica ordinaria Esplicitazione dei risultati attesi (con indicatori e target ovvero con altre modalitá che consentano comunque di stimare ex ante e valutare, in itinere ed ex post, l efficacia del programma) Proposta di linee di azione, con relativo accompagnamento programmatico di risorse, la cui attivazione richiede il ricorso alla cooperazione istituzionale, e indicazione e motivazione delle linee di azione, con relative risorse, la cui attuazione è prevista attraverso Strumenti di attuazione diretta Indicazione delle linee di azione, con le relative risorse, Ia cui attuazione richieda l attivazione di strumenti di incentivazione alle imprese Individuazione e/o criteri di individuazione delle azioni cardine, ovvero di progetti specificamente definiti e localizzati o interventi complessi, dalla cui realizzazione compiuta dipende in modo cruciale il raggiungimento degli obiettivi specifici del Programma Esplicitazione delle modalità di attuazione, coerenti, anche qualora diverse in relazione alle caratteristiche degli obiettivi e degli interventi specifici del Programma attuativo, con quelle previste per l utilizzo dei fondi strutturali Fonte: delibera CIPE sull'attuazione del QSN MIL

25 B IMPLEMENTAZIONE L attuazione potrà avvenire tramite APQ, regolamentati da una successiva delibera CIPE, e Strumenti di attuazione diretta Principali elementi innovativi Aree di approfondimento L attuazione dei Programmi attuativi FAS avverrà, oltre che tramite gli APQ Stato-Regione ed Interregionali, anche attraverso Strumenti di attuazione diretta Identificazione di Azioni Cardine, ovvero di progetti specificamente definiti o di interventi complessi dalla cui realizzazione dipende il raggiungimento degli obiettivi specifici del Programma Le procedure amministrative e tecniche nonché le modalità di passaggio ai nuovi APQ saranno definite con delibera CIPE entro il 30 giugno 2008 Distribuzione di ruoli e attività tra DPS-Direzione Generale per le Politiche di Sviluppo Territoriale e le Intese, e DPS-Direzione Generale per le Politiche dei Fondi Strutturali Comunitari MIL

26 B IMPLEMENTAZIONE La fase di implementazione degli APQ prevede l inserimento dei dati nel sistema di monitoraggio Fase di implementazione degli APQ 1) rilevante ai fini del monitoraggio Fasi Attori IPOTESI Regione/Amm.ne MISE-DPS 2) centrale coinvolta Responsabile APQ Responsabile intervento 1. Concertazione degli APQ Individuazione Responsabile APQ Redazione prima Bozza APQ 3) Definizione lista interventi Raccolta dati intervento e inserimento dati nel sistema di monitoraggio Verifica completezza dati Redazione Bozza APQ 2. Sottoscrizione degli APQ Verifica coerenza con Programmi attuativi Verifica coerenza con programmazione Sottoscrizione dell APQ 4) Chiusura dati nel sistema di monitoraggio Interazione con monitoraggio 1) Le modalità di passaggio al nuovo disegno degli APQ delineato nel QSN saranno definite in una delibera del CIPE, da assumere entro il 30 giugno ) L attività prevista si riferisce agli APQ Stato-Regione 3) Include le fasi di redazione del quadro finanziario e di selezione dei responsabili di intervento 4) Gli APQ possono essere sottoscritti anche da altri attori oltre che da Regioni e Amministrazioni centrali Fonte: Ipotesi sulla base del Modello attuale (Delibere CIPE 29/1997, 14/2006 e Circolare sulle procedure di monitoraggio degli APQ ) e della delibera CIPE di attuazione del QSN MIL

27 B IMPLEMENTAZIONE La fase di implementazione degli Strumenti di attuazione diretta (SAD) prevede l inserimento dei dati nel sistema di monitoraggio Fase di implementazione dei SAD rilevante ai fini del monitoraggio IPOTESI Fasi Attori Regione/Amm.ne MISE-DPS centrale coinvolta Responsabile procedura Responsabile intervento 1. Individuazione delle procedure Individuazione Responsabile SAD Definizione della procedura Verifica coerenza con programmazione Raccolta dati ed eventuale inserimento nel sistema di monitoraggio 2. Attivazione delle procedure Attivazione della procedura Chiusura dati nel sistema di monitoraggio Interazione con monitoraggio Fonte: Ipotesi sulla base della delibera CIPE di attuazione del QSN MIL

28 B IMPLEMENTAZIONE Le Amministrazioni di riferimento e i Responsabili degli strumenti sono i principali attori ai fini del monitoraggio IPOTESI Attori MISE DPS 1) Regione/Amministrazione centrale coinvolta Responsabile APQ/Procedura Responsabile intervento Ruoli e responsabilità Può supportare la definizione degli interventi da parte delle Regioni/Amm.ni centrali coinvolte Verifica la coerenza degli APQ Stato-Regione con i relativi Programmi attuativi Sottoscrive gli APQ Stato-Regione Individua il Responsabile dell APQ o del SAD Definisce gli interventi dell APQ Verifica la coerenza degli interventi rispetto alla propria programmazione Sottoscrive gli APQ Attiva le procedure di attuazione diretta E responsabile della chiusura dei dati nel sistema di monitoraggio Redige la bozza di articolato e la relazione tecnica Raccoglie i dati sugli interventi e ne verifica la completezza Può inserire i dati nel sistema di monitoraggio Raccoglie i dati sugli interventi Inserisce i dati sugli interventi nel sistema di monitoraggio 1) Da definire l articolazione di funzioni tra la Direzione Generale per le Politiche di Sviluppo Territoriale e le Intese e la Direzione Generale per le Politiche di Fondi Strutturali Comunitari Fonte: Ipotesi sulla base del Modello attuale (Delibere CIPE 29/1997, 14/2006 e Circolare sulle procedure di monitoraggio degli APQ ) e della delibera CIPE di attuazione del QSN MIL

29 C MONITORAGGIO L'oggetto del monitoraggio sarà l'insieme della politica regionale unitaria e sarà effettuato su una base informativa unica Principali elementi innovativi L'insieme della programmazione unitaria come oggetto dell'azione di monitoraggio, con l obiettivo di favorire la visione integrata della politica regionale unitaria Unificazione dei sistemi centrali di monitoraggio esistenti Adozione di una base informativa unitaria Adozione di regole e procedure comuni Politiche e modalità di monitoraggio a livello di Programma di attuazione Aree di approfondimento Nuove procedure operative di monitoraggio degli strumenti di attuazione Distribuzione di ruoli e attività tra DPS-Direzione Generale per le Politiche di Sviluppo Territoriale e le Intese, DPS-Direzione Generale per le Politiche dei Fondi Strutturali Comunitari e DPS-Direzione Generale per la Programmazione e Gestione delle Risorse Nazionali di Politica Regionale MIL

30 C MONITORAGGIO La delibera CIPE richiede che il monitoraggio unitario sia condotto con regole e procedure comuni Principi base della convergenza delle regole e delle procedure Razionale 1 Visione integrata della politica regionale 3 2 Informazioni utili per sorveglianza, controllo e valutazione Efficienza delle procedure di trasmissione 1 Permettere, attraverso la omogeneizzazione dei dati e delle procedure di controllo, la visione integrata dell andamento complessivo della politica regionale italiana e consentire l osservazione delle azioni dirette al raggiungimento degli obiettivi specifici del QSN 2 Accrescere l efficienza delle procedure di trasmissione dei dati dal sistema regionale e delle Amministrazioni centrali al sistema centrale, razionalizzando e omogeneizzando le stesse 3 Fornire informazioni utili all esercizio delle attività di sorveglianza, controllo e valutazione, nonché alla discussione informata sull andamento della politica regionale Fonte: QSN , delibera CIPE sull'attuazione del QSN MIL

31 C MONITORAGGIO L adozione di regole e procedure comuni implica anche l allineamento delle tempistiche di monitoraggio tra FAS e FS Tempistiche attuali e ipotesi per il monitoraggio unitario IPOTESI Programm Programm Obiettivo FAS FS Monitoraggio unitario Finanziario SEMESTRALE BIMESTRALE Periodicità infrannuale comune da definire Effettuare benchmark di attuazione tra diversi programmi, assi prioritari e territori, dal punto di vista finanziario 1) Procedurale 2) SEMESTRALE SEMESTRALE SEMESTRALE Verificare le principali criticità procedurali nell ambito della filiera di attuazione dei programmi Fisico SEMESTRALE ANNUALE ANNUALE 3) Verifica della convergenza verso gli obiettivi del QSN (Relazione annuale di monitoraggio per il CIPE) 1) Elemento di verifica degli impegni e di coerenza nell attestazione della spesa 2) Monitoraggio procedurale: informazioni relative all adempimento di azioni di procedura, ad esempio: avvio della fase di istruttoria, pubblicazione del bando, assegnazione dell incarico al soggetto attuatore, rispetto delle scadenza stabilita nel contratto, ecc 3) Relativo prevalentemente ad interventi completati e finalizzato alla valutazione della fruibilità degli stessi MIL

32 C MONITORAGGIO Il MISE-DPS supporta le Amministrazioni nel monitoraggio e accompagna l attuazione degli investimenti Fase di monitoraggio IPOTESI Fasi Attori Resp. intervento Resp. strumento attuativo Regione/Amm.ne centrale coinvolta MISE-DPS MEF/RGS/IGRUE 1. Raccolta, validazione e consolidamento dati Raccolta dati Raccolta e verifica dati Caricamento, validazione e consolidamento dei dati 1 2. Predisposizione del Rapporto di attuazione 1) Verifica dell avanzamento degli interventi Predisposizione bozza Rapporto attuazione Consolidamento del Rapporto di attuazione 1) Chiusura del Rapporto di attuazione 1) 2 Verifica dell attuazione 3. Analisi e monitoraggio dell avanzamento Azione di accompagnamento dell attuazione 3 1) Relativo al Programma e linee di intervento affidate alle singole Amministrazioni Fonte: Ipotesi sulla base del Modello attuale (Delibere CIPE 29/1997, 14/2006 e Circolare sulle procedure di monitoraggio degli APQ ) e della delibera CIPE di attuazione del QSN MIL

33 C 1 MONITORAGGIO Il MISE-DPS supporta le Amministrazioni nella raccolta e nel consolidamento di dati di qualità propedeutici al monitoraggio FAS Fase di monitoraggio IPOTESI Fasi Attori Resp. intervento Resp. strumento attuativo Regione/Amm.ne centrale coinvolta MISE-DPS MEF/RGS/IGRUE 1. Caricamento Raccolta dati Raccolta e verifica dati Caricamento dati Individuazione e implementazione controlli sulla BDU Controlli automatici e ingresso in BDU Verifica 2. Validazione Validazione periodica Controlli automatici pre-validazione 3. Consolidamento Presa in carico e controlli di qualità dei dati (preconsolidamento) Eventuale reiterazione del processo Condivisione Consolidamento dati in BDU Fonte: Ipotesi sulla base del modello attuale (Delibere CIPE 29/1997, 14/2006 e Circolare sulle procedure di monitoraggio degli APQ ) e della delibera CIPE di attuazione del QSN MIL

34 C 2 MONITORAGGIO Il Rapporto di attuazione potrebbe articolarsi in undici sezioni tematiche Rapporto di attuazione: sintesi e principali contenuti Sezioni Sintesi dei contenuti IPOTESI Premessa Introduzione Avanzamento del Programma in termini di coerenza con le priorità del QSN Politica Regionale Unitaria Sintesi dell avanzamento delle Linee di Intervento/Azioni Cardine/Azioni/Strumenti attuativi Avanzamento finanziario del Programma Avanzamento fisico del Programma Avanzamento procedurale del Programma Sintesi degli incontri Criticità e misure adottate Sistemi di Controllo Azioni di comunicazione Temi affrontati nel documento Richiami normativi Introduzione generale sull'andamento del Programma nel suo complesso Evoluzione del contesto Considerazioni sulla congiuntura economica Principali conseguenze del cambiamento del contesto sull'attuazione del Programma Valutazione dell'avanzamento del Programma in termini di priorità del QSN Misure adottate per il coordinamento con le risorse della Programmazione delle risorse comunitarie (incluse le Azioni Cardine) Indicazione delle Linee d'intervento/azioni che integrano e rafforzano Programmi Operativi FS Descrizione della Linea di Intervento/Azioni Cardine/Azione/Strumento attuativo Indicazione del Piano Finanziario Indicazione degli impegni, delle spese sostenute, certificate e dei pagamenti effettuati Riepilogo dell'avanzamento dei progetti finanziati con la precedente programmazione Indicatori di realizzazione fisica Indicatori di risultato Indicatori di impatto Tabella riepilogativa delle spese sostenute per Linea di Intervento/Azione con relativi indicatori di avanzamento finanziario (con focus su Azioni Cardine) Tabella riepilogativa dell'avanzamento fisico del Programma, dettagliato per Linea di Intervento/Azione (con focus su Azioni Cardine) Tabella riepilogativa dell'avanzamento procedurale del Programma, dettagliato per Linea di Intervento/Azione (con focus su Azioni Cardine) Sintesi degli incontri degli organismi di Governance e di Sorveglianza effettuati nel corso dell'ultimo periodo di misurazione Principali decisioni deliberate Principali criticità emerse nel corso della gestione del Programma Azioni risolutive adottate per la risoluzione delle criticità Attività eseguite e forme di controllo adottate dagli organismi di verifica Trattamento delle irregolarità rilevate Principali azioni di promozione e informazione nei confronti dei soggetti beneficiari e della collettività MIL

35 C 2 MONITORAGGIO Il Rapporto di attuazione potrebbe avere diversi livelli di approfondimento dei contenuti in funzione delle tempistiche di monitoraggio Rapporto di attuazione: contenuti per tempistica di monitoraggio IPOTESI Sezioni Reportistica infrannuale Reportistica semestrale Rapporto annuale Premessa X X X Introduzione X X X Avanzamento del Programma in termini di coerenza con le priorità del QSN X Politica Regionale Unitaria Sintesi dell avanzamento delle Linee di Intervento/Azioni Cardine/Azioni/Strumenti attuativi X 1) X 1) X X Avanzamento finanziario del Programma X X X Avanzamento fisico del Programma X Avanzamento procedurale del Programma X X Sintesi degli incontri X Criticità e misure adottate X X Sistemi di Controllo X X Azioni di comunicazione X 1) I contenuti della sezione riguarderanno solo la parte (avanzamento finanziario, procedurale, fisico) corrispondente alla tempistica di monitoraggio MIL

36 C 3 MONITORAGGIO Il MISE-DPS accompagna le Amministrazioni nell individuazione delle soluzioni alle criticità emerse Fase di monitoraggio IPOTESI Fasi Attori Resp. intervento Resp. strumento attuativo Regione/Amm.ne centrale coinvolta MISE-DPS 1. Rilevazione e analisi delle criticità Invio del Rapporto di attuazione Analisi del Rapporto di attuazione Verifica di attuazione Analisi dei dati di monitoraggio e degli indicatori di performance Analisi delle eventuali criticità 2. Risoluzione delle criticità Individuazione delle soluzioni Piani delle azioni risolutive Fonte: Ipotesi sulla base del Modello attuale (Delibere CIPE 29/1997, 14/2006 e Circolare sulle procedure di monitoraggio degli APQ ) e della delibera CIPE di attuazione del QSN MIL

37 C MONITORAGGIO Il MISE-DPS svolge essenzialmente un ruolo di verifica del monitoraggio e di accompagnamento all attuazione (1/2) IPOTESI Attori Responsabile dell'intervento Responsabile Strumento attuativo Ruoli e responsabilità Raccoglie e inserisce i dati nel sistema di monitoraggio Partecipa all individuazione delle soluzioni a eventuali criticità Raccoglie e verifica i dati inseriti dai Responsabili di intervento Verifica l avanzamento degli interventi Predispone la bozza di Rapporto di attuazione per quanto concerne lo strumento attuativo Supporta l Amministrazione di riferimento nel consolidamento delle bozze di Rapporto di attuazione, al fine della redazione della bozza di Rapporto di attuazione relativa ai dati di Programma e linea di intervento Partecipa all individuazione delle soluzioni ad eventuali criticità Chiude il Rapporto di attuazione per la parte di competenza Fonte: Ipotesi sulla base del Modello attuale (Delibere CIPE 29/1997, 14/2006 e Circolare sulle procedure di monitoraggio degli APQ ) e della delibera CIPE di attuazione del QSN MIL

38 C MONITORAGGIO Il MISE-DPS svolge essenzialmente un ruolo di verifica del monitoraggio e di accompagnamento all attuazione (2/2) IPOTESI Attori Regione/Amm.ne centrale coinvolta MISE DPS 1) MEF/RGS/IGRUE Ruoli e responsabilità E responsabile del caricamento dei dati nel sistema di monitoraggio Verifica i dati caricati Effettua la validazione periodica dei dati nel sistema di monitoraggio Consolida le bozze di Rapporto di attuazione degli strumenti attuativi e predispone la bozza di Rapporto di attuazione del Programma e linee di intervento Invia la bozza del Rapporto di attuazione al MISE-DPS Individua le soluzioni ad eventuali criticità Sottoscrive e chiude il Rapporto di attuazione Effettua controlli di qualità dei dati (pre-consolidamento) Supporta le Amministrazioni nell ottimizzazione dei dati inseriti nel sistema di monitoraggio Effettua la verifica dell attuazione del Programma, analizzando il Rapporto di attuazione, i dati di monitoraggio e gli indicatori di performance Individua e analizza le eventuali criticità del Programma Supporta le Amministrazioni nell individuazione delle possibili soluzioni alle criticità Effettua controlli automatici in ingresso e pre-validazione dei dati trasmessi alla BDU 1) Da definire l articolazione di funzioni tra la Dir. Generale per le Politiche di Sviluppo Territoriale e le Intese, la Dir. Generale per le Politiche di Fondi Strutturali Comunitari e la Dir. Generale per la Programmazione e Gestione delle Risorse Nazionali di Politica Regionale Fonte: Ipotesi sulla base del Modello attuale (Delibere CIPE 29/1997, 14/2006 e Circolare sulle procedure di monitoraggio degli APQ ) e della delibera CIPE di attuazione del QSN MIL

39 D CIRCUITO FINANZIARIO Il trasferimento di risorse finanziarie dipenderà dallo stato di avanzamento del Programma attuativo Principali elementi innovativi Le risorse sono erogate in funzione dello stato di avanzamento del Programma attuativo nel suo complesso I trasferimenti sono effettuati a titolo di anticipazione, ad eccezione dell ultima quota I dati di monitoraggio costituiscono elemento di verifica dell attestazione delle spese ai fini del trasferimento delle risorse Aree di approfondimento Il MISE-DPS disciplinerà con proprio provvedimento criteri e modalità per la richiesta dei trasferimenti e per l individuazione dell eventuale ulteriore documentazione necessaria ai fini del trasferimento delle risorse Modalità operative per la valutazione dell avanzamento del Programma attuativo FAS nel suo complesso Contenuti e modalità di redazione di un rapporto annuale al MISE-DPS, trasmesso anche al CIPE, sull impiego delle risorse assegnate per l attuazione del Programma attuativo FAS, a cura di ciascuna Amministrazione responsabile MIL

40 D CIRCUITO FINANZIARIO I dati di monitoraggio costituiscono elemento di verifica delle spese sostenute a livello di Programma ai fini del trasferimento di risorse FAS Fase di circuito finanziario FAS Attori Fasi Regione/Amm.ne centrale coinvolta Organismo certif. Programma FAS MISE-DPS 1. Prima quota Attivazione Programmi/ Linee di intervento Richiesta trasferimento prima quota Trasferimento prima quota Trasferimento risorse finanziarie Ricezione risorse Attestazione spese sostenute 2. Quote successive Richiesta trasferimento quote successive Verifica coerenza tra attestazione e dati di avanzamento validati nel sistema di monitoraggio Ricezione risorse Trasferimento quote successive Interazione con monitoraggio Fonte: QSN , delibera CIPE sull'attuazione del QSN MIL

41 D CIRCUITO FINANZIARIO I trasferimenti di risorse FAS saranno effettuati sulla base della richiesta dell Organismo di certificazione, previa verifica di coerenza con i dati di monitoraggio da parte del MISE-DPS Attori e ruoli del circuito finanziario FAS Attori Regione/Amm.ne centrale coinvolta Organismo certificazione Programma FAS MISE DPS Ruoli e responsabilità Riceve le risorse, trasferite dal MISE-DPS Redige un rapporto annuale al MISE-DPS sull impiego delle risorse (da disciplinare con successive regolamentazioni) Invia al MISE-DPS la richiesta di trasferimento della prima quota Certifica le spese sostenute nell ambito del Programma Invia al MISE-DPS le richieste di trasferimento delle quote successive Riceve l attestazione delle spese e la richiesta di trasferimento di quote Verifica la coerenza tra attestazione delle spese sostenute e i dati di avanzamento validati nel sistema di monitoraggio Trasferisce le risorse alle Amministrazioni di riferimento Disciplinerà con proprio provvedimento criteri e modalità per la richiesta di trasferimenti Fonte: QSN , delibera CIPE sull'attuazione del QSN MIL

42 D CIRCUITO FINANZIARIO Le risorse saranno trasferite attraverso quote di importo pari all'8% del valore del programma Erogazione risorse Tempistica Quote Modalità Impegni di spesa Pagamenti 1 quota: 8% del costo complessivo Anticipata Entro il 31 dicembre 2010 dovranno essere assunti 2 quota: 8% del costo complessivo trasferita a patto che la spesa sia pari ad almeno il 75% della 1 quota Quote successive: 8% del costo del programma (a patto che la spesa sia di pari importo) Ultima quota: 4% del costo del programma Anticipata Anticipata Posticipata impegni pari al 20% almeno delle risorse assegnate Tutte le risorse dovranno essere allocate entro il 31 dicembre 2015, in caso contrario saranno revocate Le uscite a favore dell'attuatore dovranno essere effettuate: Entro il 2017, per gli Strumenti di attuazione diretta Non oltre 3 anni dopo la conclusione dei Programmi Comunitari inseriti in APQ (o precedentemente, se diversamente stabilito) Fonte: QSN , delibera CIPE sull'attuazione del QSN MIL

43 E VALUTAZIONE Le attività di valutazione accompagnano l intero periodo della programmazione regionale unitaria Fase di valutazione Fasi Attori MISE-DPS Ministero del Lavoro Regione/Amm.ne centrale coinvolta Comitato/Organo di sorveglianza SNV (Sistema Nazionale di Valutazione) 2) 1. Piano di valutazione Individuazione Responsabili Piano di valutazione (e eventuale gruppo di coordinamento) Redazione del Piano di valutazione 1) Ricezione del Piano di valutazione 2. Valutazione degli investimenti pubblici Pubblicazione del piano Attività di valutazione Definizione dei rapporti di valutazione Pubblicazione dei rapporti di valutazione Redazione (con cadenza almeno annuale) della Relazione sull attuazione del Piano di valutazione e sugli esiti delle valutazioni Ricezione della Relazione sull attuazione del Piano di valutazione e sugli esiti delle valutazioni Sostegno ed orientamento in tutte le fasi di valutazione (inclusi definizione e aggiornamento del Piano di valutazione) 1) Contiene le modalità per individuare le azioni da intraprendere, le regole per modificare il Piano, i processi per definire le domande di valutazione; traccia l assetto organizzativo; individua su quali temi si eserciteranno attività valutative; esplicita la tempistica; individua le risorse organizzative, umane e finanziarie necessarie 2) Comprende i Nuclei di valutazione (centrale e regionali), l ISFOL (Struttura nazionale di valutazione FSE) e l INEA (Struttura nazionale di valutazione per lo sviluppo rurale) Fonte: QSN , delibera CIPE sull'attuazione del QSN MIL

44 E VALUTAZIONE Il MISE-DPS, attraverso l Unità di valutazione (UVAL), coordina il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) Attori MISE DPS/ Ministero del Lavoro/Regione/Amm.ne centrale coinvolta Comitato/Organo di sorveglianza SNV (Sistema Nazionale di Valutazione) Ruoli e responsabilità Individuano i Responsabili del Piano di valutazione (e, eventualmente, il gruppo di coordinamento di referenti dei singoli Programmi) Coordinano ed organizzano i processi valutativi sugli effetti della politica regionale unitaria Definiscono il Piano di valutazione per l'insieme della politica regionale unitaria per il periodo , entro febbraio 2008 Presentano il Piano di valutazione (iniziale e periodico in caso di aggiornamento) al Comitato e/o agli altri organismi incaricati dell'attività di sorveglianza sulla programmazione Valutano e divulgano i risultati all'interno e all'esterno (di norma sono resi pubblici), ai Comitati e/o agli altri Organismi di sorveglianza, al SNV e al MISE DPS Eseguono congiuntamente l attività di valutazione (con il supporto del SNV) Definiscono i rapporti di valutazione dei singoli interventi Redigono una relazione, con cadenza almeno annuale, relativa all attuazione del Piano di valutazione e agli esiti delle valutazioni eseguite Ricevono e valutano il Piano di valutazione Ricevono e valutano la relazione sull attuazione del Piano di valutazione e sugli esiti delle valutazioni E coordinato dall UVAL (Unità di Valutazione degli investimenti pubblici) Offre supporto in tutte le fasi del processo di valutazione, in particolare: affianca le Amministrazioni per la definizione, l'aggiornamento e l'attuazione del Piano di valutazione conduce direttamente attività di valutazione supporta la gestione tecnica delle valutazioni esterne Fonte: QSN , delibera CIPE sull'attuazione del QSN MIL

45 F VERIFICA Il MISE-DPS valuta l efficacia dei sistemi di gestione e controllo dei Programmi attuativi e verifica i singoli interventi, in primo luogo quelli riferiti ad azioni-cardine Fase di verifica Fasi Attori MISE-DPS Regione/Amm.ne centrale coinvolta Comitato/Organo di sorveglianza CIPE Valutazione sistemi di gestione e controllo e verifica degli interventi Condivisione linee guida e definizione criteri per la verifica Valutazione del sistema di gestione e controllo del Programma Verifica dell intervento e rilevazione eventuali criticità / irregolarità Contraddittorio Redazione del Rapporto di verifica Ricezione del Rapporto di verifica Eventuale definizione di iniziative da adottare Eventuale verifica del perdurare di criticità / irregolarità Relazione annuale 1) Comunicazione al CIPE del perdurare di criticità / irregolarità Redazione della Relazione annuale 1) Eventuale adozione di misure di sospensione e di riprogrammazione Ricezione della Relazione annuale 1) 1) La Relazione annuale contiene informazioni riguardanti l attuazione dei singoli programmi e l esito delle verifiche condotte Fonte: QSN , delibera CIPE sull'attuazione del QSN MIL

46 F VERIFICA In caso di criticità, gli attori preposti alla verifica possono proporre la sospensione o la revoca dei finanziamenti Attori MISE DPS 1) Comitato/Organo di sorveglianza CIPE Ruoli e responsabilità Definisce preventivamente i criteri e condivide le linee guida per le attività di verifica Sottopone a valutazione l efficace funzionamento del sistema di gestione e di controllo dell attuazione dei Programmi attuativi FAS Sottopone a verifica gli interventi, con particolare riguardo a quelli riferiti ad azione-cardine Redige il Rapporto di verifica, previo contradditorio con le Amministrazioni interessate Presenta il Rapporto di verifica al Comitato di sorveglianza del Programma, portandolo a conoscenza di eventuali criticità, errori e irregolarità Comunica al CIPE l eventuale perdurare di criticità e/o irregolarità Redige una Relazione annuale, indirizzata al CIPE, che contiene la sintesi delle rilevazioni sull andamento della realizzazione delle opere pubbliche Verifica l andamento della realizzazione delle opere pubbliche e valuta l eventuale definizione di iniziative da adottare in caso di criticità e/o irregolarità Riceve dal MISE-DPS la Relazione annuale Valuta le comunicazioni relative al perdurare di gravi criticità e/o irregolarità dei Programmi Definisce eventuali provvedimenti in caso di criticità e/o irregolarità (ivi incluse la sospensione e la revoca dei finanziamenti) 1) Unità di verifica degli investimenti pubblici Fonte: QSN , delibera CIPE sull'attuazione del QSN MIL

47 G RIPROGRAMMAZIONE La riprogrammazione riguarda principalmente la modifica del riparto delle risorse o la programmazione delle quote di riserva Fase di riprogrammazione Fasi Attori Regione/Amm.ne centrale coinvolta MISE-DPS CIPE Comitato/Organo di sorveglianza 1. Valutazione Riprogrammazione Programmi FAS con modifica del riparto delle risorse 2. Riprogrammazione Valutazione dell andamento del Programma Proposta di riprogrammazione Verifica impatto su attuazione strategia del QSN Approvazione riprogrammazione FAS Nazionali e Interregionali Approvazione della riprogrammazione FAS Regionali Programmazione delle quote della Riserva di Programmazione 1) Aggiornamento dell'impostazione e dell'attuazione della strategia del QSN Allocazione quote Riserva di Programmazione Programmazione attuativa 2) 1) Entro il primo semestre del 2011, secondo modalità previste in una successiva delibera del CIPE 2) Le risorse sono programmate dalle Amministrazioni beneficiarie con le modalità previste per la definizione iniziale dei Programmi Fonte: QSN , delibera CIPE sull'attuazione del QSN MIL

48 G RIPROGRAMMAZIONE La riprogrammazione è effettuata sulla base della valutazione dell andamento del Programma nel suo complesso Attori Regione/Amm.ne centrale coinvolta MISE DPS CIPE Comitato/Organo di sorveglianza Ruoli e responsabilità Valutano l andamento complessivo del Programma Evidenziano le linee di intervento e gli strumenti che presentano particolari criticità di avanzamento Elaborano proposte di riprogrammazione Procedono, entro il primo semestre 2011, alla luce delle valutazioni effettuate e dei dati e conoscenze disponibili, all eventuale aggiornamento dell impostazione e dell attuazione della strategia del QSN Programmano le risorse assegnate dal CIPE a titolo di riserva di programmazione, con le modalità previste per la definizione iniziale dei Programmi Effettua un esame di rilevanza della riprogrammazione proposta dalle Regioni/ Amministrazioni centrali, in termini di impatto sull attuazione della strategia del QSN Effettua, per quanto di sua competenza, un esame di rilevanza della riprogrammazione proposta dalle Regioni/Amministrazioni centrali, in termini di impatto sull attuazione della strategia del QSN Approva le riprogrammazioni dei Programmi attuativi FAS Nazionali e Interregionali Procede all allocazione delle quote accantonate a titolo di riserva di programmazione Approva le riprogrammazioni senza modifica del riparto di risorse Approva le riprogrammazioni con modifica del riparto di risorse relative ai Programmi attuativi FAS Regionali Fonte: QSN , delibera CIPE sull'attuazione del QSN MIL

49 B. Modello di riferimento componente organizzativa B.1. Ipotesi di evoluzione dei processi B.2. Ipotesi di evoluzione degli indicatori e report B.3. Ipotesi di evoluzione delle strutture organizzative MIL

50 Gli utenti del sistema di monitoraggio potrebbero disporre di un ampio spettro di informazioni e di report Le informazioni caricate nella BDU possono essere aggregate secondo molteplici viste di analisi Gli indicatori di performance possono essere di tipo finanziario, procedurale, fisico di realizzazione e fisico di risultato e sono caratterizzati da diversi livelli di analiticità Gli utenti potrebbero essere in grado di effettuare benchmark, con differenti livelli di visibilità dei dati tra le Regioni e il MISE-DPS Gli utenti potrebbero utilizzare un patrimonio informativo (dati, indicatori, benchmark e reportistica) opportunamente diversificato e semplificato in funzione delle proprie specifiche esigenze informative I Tableau de bord rappresentano una visione direzionale di sintesi dell andamento degli investimenti, relativi al perimetro di responsabilità del destinatario La reportistica disponibile potrà includere sia i report standard già previsti, sia report personalizzabili in funzione di esigenze di analisi estemporanee MIL

51 1 VISTE DI ANALISI Le informazioni presenti nella BDU possono essere lette ed aggregate secondo molteplici viste di analisi Viste di analisi e possibili aggregazioni Obiettivo/priorità del QSN Priorità QSN Obiettivi generali Obiettivi specifici Settore di intervento Pesca Trasporti Costruzioni Istruzione Area geografica Avanzamento Finanziario Fisico Procedurale Tempo Settennio Anno Semestre Trimestre Modalità di attivazione/aggiudicazione Soggetti Denominazione Ruolo Attività economica... Strumenti Programma Linee di intervento Azioni Strumento attuativo Progetto Fonte di finanziamento Italia Macroarea Regione Provincia Comune CAP Procedura di attivazione Soggetto responsabile (attivazione) Fase della procedura Tipologia di procedura (aggiudicazione)... Fonte: Glossario dei dati da trasmettere al sistema nazionale di monitoraggio del QSN - Versione 2.0 Fonte (es. FS, FAS, Fondo di Rotazione, ) Norma (es. L. 1427/61, ) Localizzazione (solo per fonti provinciali e comunali) MIL

52 2 INDICATORI DI PERFORMANCE L andamento degli investimenti può essere monitorato attraverso indicatori di performance di tipo finanziario, procedurale e fisico Indicatori di performance A Indicatori di monitoraggio finanziario B Indicatori di monitoraggio procedurale Misurano i dati finanziari delle spese sostenute Misurano l'efficacia procedurale nell ambito della filiera di attuazione dei programmi D Indicatori di monitoraggio fisico di risultato C Indicatori di monitoraggio fisico di realizzazione Misurano il grado di raggiungimento dell'obiettivo e l'impatto che il raggiungimento degli obiettivi genera sul sistema di riferimento Misurano il grado di realizzazione degli interventi MIL

53 2 A INDICATORI DI MONITORAGGIO FINANZIARIO Gli indicatori di monitoraggio potranno comprendere sia informazioni analitiche sia elaborazioni di indici sintetici (1/4) Indicatori di monitoraggio finanziario; fonti AI/AIQ Monitweb QSN Principali indicatori di sintesi Monitoraggio finanziario Esempi: Valore interventi finanziati con FAS Numero interventi finanziati con FAS % FAS programmato su assegnato Ammontare FAS da programmare Ammontare cofinanziato Quote % dei finanziamenti per fonte Stato di avanzamento economico e contabile Fabbisogno di fondi FAS Codice criticità 1 aumento costi > 15% Codice criticità 3 criticità finanziaria > 5% Codice criticità 5 slittamento > 180 gg Spese realizzate vs soglie CIPE Esempi: Entità delle risorse allocate % di risorse quota UE % di risorse quota nazionale Quota % risorse private % risorse programmate su risorse assegnate Ammontare risorse da programmare Risorse programmate (costo totale) Rapporto tra impegni giuridicamente vincolanti e costo totale Rapporto tra pagamenti effettuati e impegni giuridicamente vincolanti Rapporto tra pagamenti effettuati e costo totale Rapporto tra economie maturate e costo totale... Fonte: QSN ; MISE-DPS, AIQ Il portale della reportistica degli APQ; Regione Siciliana, Guida per l utilizzo del Monitweb; POR Provincia Autonoma di Bolzano; POR Calabria MIL

54 2 B INDICATORI DI MONITORAGGIO PROCEDURALE Gli indicatori di monitoraggio potranno comprendere sia informazioni analitiche sia elaborazioni di indici sintetici (2/4) Indicatori di monitoraggio procedurale; fonti Monitoraggio procedurale AI/AIQ Monitweb QSN Esempi: Numero APQ sottoscritti Valore degli APQ sottoscritti Ultima attività in itinere/ conclusa Numero interventi da appaltare (prossimi 18 mesi) Valore interventi da appaltare (prossimi 18 mesi) Numero interventi da concludere (prossimi 18 mesi) Valore interventi da concludere (prossimi 18 mesi) Riprogrammazione effettuata ultimi 3 monitoraggi Date di aggiudicazione dei lavori, in base al rischio sanzionatorio Numero interventi conclusi Valore interventi conclusi Esempi: Data di inizio prevista di ciascuna azione Data di inizio effettiva di ciascuna azione Data di fine prevista di ciascuna azione Data di fine effettiva di ciascuna azione Principali indicatori di sintesi Numero APQ sottoscritti Valore APQ sottoscritti Numero SAD attivati Valore SAD attivati Numero progetti, per fase Valore progetti, per fase Rapporto tra progetti riprogrammati e totale progetti, per fase (valore e numero) Rapporto tra progetti sospesi e progetti totali (valore e numero) Rapporto tra progetti revocati e progetti totali (valore e numero) Fonte: QSN ; MISE-DPS, AIQ Il portale della reportistica degli APQ; Regione Siciliana, Guida per l utilizzo del Monitweb; POR Provincia Autonoma di Bolzano; POR Calabria MIL

55 2 C INDICATORI DI MONITORAGGIO FISICO DI REALIZZAZIONE Gli indicatori di monitoraggio potranno comprendere sia informazioni analitiche sia elaborazioni di indici sintetici (3/4) Indicatori di monitoraggio fisico di realizzazione; fonti AI/AIQ Monitweb QSN Principali indicatori di sintesi Monitoraggio fisico di realizzazione Esempi: Numero persone occupate KM di strada realizzata KM di ferrovia realizzata Numero posti letto realizzati Esempi: Numero progetti finanziati Numero aziende beneficiarie Corsi di formazione realizzati Durata dei corsi (ore/gg) Monte ore del corso Esempi: Numero unità di beni acquistati Numero servizi realizzati Numero lavoratori beneficiari Numero giornate di ricerca Numero studi/analisi effettuati Numero brevetti registrati Durata del corso (ore) Numero destinatari del corso Capacità/potenza degli impianti realizzati (ton, GW,..) Numero di stazioni di rilevazione Rapporto tra valore di realizzazione fisica attuale e valore previsto Rapporto tra valore di realizzazione fisica attuale e valore impegnato Rapporto tra valore di realizzazione fisica conclusa e valore previsto Fonte: QSN ; MISE-DPS, AIQ Il portale della reportistica degli APQ; Regione Siciliana, Guida per l utilizzo del Monitweb; POR Provincia Autonoma di Bolzano; POR Calabria MIL

56 2 D INDICATORI DI MONITORAGGIO FISICO DI RISULTATO Gli indicatori di monitoraggio potranno comprendere sia informazioni analitiche sia elaborazioni di indici sintetici (4/4) Indicatori di monitoraggio fisico di risultato; fonti AI/AIQ Monitweb QSN Principali indicatori di sintesi Monitoraggio fisico di risultato Esempi: Numero persone occupate KM di strada realizzata KM di ferrovia realizzata Numero posti letto realizzati Esempi: Numero aziende create Tasso di incremento annuale del PIL Tasso migratorio Tasso incremento occupazione Numero fiere realizzate Incremento del reddito disponibile Giornate di tutto esaurito nelle strutture alberghiere Analisi, studi e ricerche sulla qualità degli istituti scolastici Esempi: Giornate di lavoro erogate Numero posti letto realizzati Rapporto tra valore di risultato/impatto attuale e valore target Fonte: QSN ; MISE-DPS, AIQ Il portale della reportistica degli APQ; Regione Siciliana, Guida per l utilizzo del Monitweb; POR Provincia Autonoma di Bolzano; POR Calabria MIL

57 3 BENCHMARK I soggetti coinvolti nei processi di monitoraggio potrebbero effettuare benchmark mediante la combinazione di diverse dimensioni di analisi Principali dimensioni di analisi e potenzialità del benchmarking Obiettivo/priorità del QSN Priorità QSN Obiettivi generali Obiettivi specifici Fase di attivazione/ aggiudicazione/ avanzamento Procedura di attivazione/ aggiudicazione Soggetto responsabile (attivazione) Fase della procedura di attivazione/ aggiudicazione Fase di progetto Settore d intervento Beni Culturali Trasporti Energia e Ambiente Risorse idriche Area geografica Nazionale Macroarea (Centro Nord, Mezzogiorno) Regione Regioni/ MISE-DPS Strumenti Programma Linee di intervento Azioni Strumento attuativo Progetto Fonte di finanziamento UE FAS Regione Privato Altro Potenzialità Confrontare il grado di raggiungimento degli obiettivi del QSN tra Regioni e/o settori diversi Identificare criticità negli interventi Identificare le best practice e favorirne la diffusione Individuare azioni per recuperare situazioni di ritardo rispetto agli obiettivi Innescare un virtuoso fenomeno di "competizione" Utilizzare il benchmark come criterio di incentivazione oggettivo e sempre più sfidante MIL

58 3 BENCHMARK Il benchmarking consentirebbe di individuare le medie e le best practice, su cui valutare l andamento degli investimenti monitorati Soggetti Regioni Amm.ni centrali MISE-DPS Aree di analisi Effettuano benchmark (media nazionale, best practices, quartili, ) secondo le varie viste di analisi tra il proprio territorio e: Macroarea di appartenenza Territorio nazionale Effettuano benchmark secondo le varie viste di analisi relativamente al proprio ambito di intervento tra: Singole Regioni Macroaree Territorio nazionale Effettua benchmark (media nazionale, best practices, quartili, ) secondo le varie viste di analisi tra: Singole Regioni Macroaree Territorio nazionale Esempi Avanzamento finanziario (rapporto pagamenti su impegni) dei progetti ricompresi negli APQ BB.CC. della Regione Basilicata finanziati con risorse FAS, rispetto al Mezzogiorno Avanzamento fisico (Km di strade) dei progetti per la Regione Liguria, rispetto alla media nazionale Rapporto tra progetti sospesi e progetti totali nel settore d intervento Energia e Ambiente (best practice nazionale a livello di Regione) % di progetti conclusi sul totale dei progetti finanziati nell ambito degli APQ Risorse Idriche (best practice a livello di APQ settoriale) Percentuale di pagamenti effettuati sul totale impegni assunti (velocità di spesa) dei progetti finanziati da fondi FAS nel settore Trasporti nel Mezzogiorno rispetto a quelli del Centro-Nord (best practice settoriale a livello di macro area) MIL

59 4 PATRIMONIO INFORMATIVO Ciascun utente del sistema di monitoraggio esprime specifici obiettivi ed esigenze informative Principali obiettivi ed esigenze informative del monitoraggio Soggetti Obiettivi Livello di analisi Esigenze informative CIPE MISE-DPS Regioni Amm.ni centrali Visione integrata dell'andamento complessivo della politica regionale unitaria italiana Indicatori di sintesi, per la valutazione strategica dell andamento degli investimenti e del relativo effetto generato sul sistema socio economico QSN CIPE MISE-DPS Regioni Amm.ni centrali Comitato di indirizzo e attuazione/ tecnico congiunto Comitato/Organo di sorveglianza Monitoraggio dell andamento dei Programmi, nell ambito delle rispettive attività di supporto e accompagnamento, attuazione, sorveglianza, controllo e valutazione Programma/ Linea d intervento Reportistica gestionale per il monitoraggio dell attuazione dei Programmi, mediante indicatori di avanzamento e di risultato generali e specifici (es.: settore) e la segnalazione di criticità/soluzioni (gestione per eccezioni) MISE-DPS Regioni Amm.ni centrali Responsabile Strumento attuativo Responsabile Progetto Monitoraggio dell andamento del singolo Progetto, per facilitare la realizzazione degli interventi e aumentare la velocità di spesa Progetto Informativa con dettagli su avanzamento fisico, procedurale, contabile e finanziario Analisi criticità ed eccezioni MIL

60 4 PATRIMONIO INFORMATIVO Gli utenti potrebbero utilizzare un patrimonio informativo opportunamente segmentato e semplificato in funzione delle proprie specifiche esigenze conoscitive Principali interventi e benefici della segmentazione del patrimonio informativo per utente Possibili interventi predisporre Tableau de bord di sintesi disegnati sulle specifiche esigenze espresse da ciascuna categoria di destinatario definire un limitato set di report standard disponibili in funzione delle reali esigenze di analisi di ciascun utente ridurre l universo dei dati disponibili a sottoinsiemi informativi di minori dimensioni, contenenti i soli dati e indicatori realmente utili per livello di utenza Principali benefici potenziare l efficacia informativa (capacità di fornire le informazioni necessarie) aumentare l efficienza informativa (capacità di focalizzare l attenzione sulle sole informazioni utili) facilitare la fruizione delle informazioni e l utilizzo del sistema di monitoraggio MIL

61 5 TABLEAU DE BORD I Tableau de bord forniscono una visione di sintesi in funzione delle specifiche esigenze informative dei destinatari (1/3) Tableau de bord: QSN Monitoraggio finanziario Indicatori Risorse programmate (costo totale), per fonte % risorse programmate su risorse assegnate, per fonte Ammontare risorse da programmare, per fonte Rapporto tra impegni e costo totale, per fonte Benchmark Valutazione dello stato di avanzamento finanziario degli investimenti in corso in Regione, a livello geografico/settoriale rispetto a media nazionale, quartili, best, worst, Monitoraggio procedurale Indicatori Valore progetti, per fase Rapporto tra progetti riprogrammati e progetti totali (valore) Rapporto tra progetti sospesi e progetti totali (valore) Rapporto tra progetti revocati e progetti totali (valore) Benchmark Valutazione dello stato di avanzamento procedurale degli investimenti in corso in Regione, a livello geografico/settoriale rispetto a media nazionale, quartili, best, worst, Monitoraggio fisico di risultato Indicatori Indicatori di risultato/impatto Rapporti tra valore di risultato/impatto attuale e valore target Benchmark Valutazione dello stato di avanzamento fisico di risultato degli investimenti in corso in Regione, a livello geografico/settoriale rispetto a media nazionale, quartili, best, worst, Monitoraggio fisico di realizzazione Indicatori Indicatori di realizzazione fisica Rapporti tra valore di realizzazione fisica attuale e valore previsto Rapporti tra valore di realizzazione fisica attuale e valore impegnato Rapporti tra valore di realizzazione fisica conclusa e valore previsto Benchmark Valutazione dello stato di avanzamento fisico di realizzazione degli investimenti in corso in Regione, a livello geografico/settoriale rispetto a media nazionale, quartili, best, worst, Nota: I dati del Tableau de bord potranno essere storicizzati, in modo tale da disporre di informazioni sull evoluzione e avanzamento degli investimenti nel periodo considerato MIL

62 5 TABLEAU DE BORD I Tableau de bord forniscono una visione di sintesi in funzione delle specifiche esigenze informative dei destinatari (2/3) Tableau de bord: Programma/Linea di intervento Monitoraggio finanziario Indicatori Risorse programmate (costo totale) % risorse programmate su risorse assegnate Risorse da programmare Rapporto tra impegni e costo totale Rapporto tra pagamenti effettuati e impegni... Benchmark Monitoraggio fisico di risultato Indicatori Indicatori di risultato/impatto Rapporti tra valore di risultato/impatto attuale e valore target Valutazione dello stato di avanzamento finanziario dei Programmi/ Linee di intervento a livello geografico/settoriale rispetto a media nazionale, quartili, best, worst, Benchmark Valutazione dello stato di avanzamento fisico di risultato dei Programmi/ Linee di intervento a livello geografico/settoriale rispetto a media nazionale, quartili, best, worst, Monitoraggio procedurale Indicatori Numero progetti, per fase Valore progetti, per fase Rapporto tra progetti riprogrammati e totale progetti, per fase (valore e numero) Rapporto tra progetti sospesi e progetti totali (valore e numero) Rapporto tra progetti revocati e progetti totali (valore e numero) Benchmark Valutazione dello stato di avanzamento procedurale dei Programmi/ Linee di intervento a livello geografico/settoriale rispetto a media nazionale, quartili, best, worst, Monitoraggio fisico di realizzazione Indicatori Indicatori di realizzazione fisica Rapporti tra valore di realizzazione fisica attuale e valore previsto Rapporti tra valore di realizzazione fisica attuale e valore impegnato Rapporti tra valore di realizzazione fisica conclusa e valore previsto Benchmark Valutazione dello stato di avanzamento fisico di realizzazione dei Programmi/ Linee di intervento a livello geografico/settoriale rispetto a media nazionale, quartili, best, worst, Nota: I dati del Tableau de bord potranno essere storicizzati, in modo tale da disporre di informazioni sull evoluzione e avanzamento degli investimenti nel periodo considerato MIL

63 5 TABLEAU DE BORD I Tableau de bord forniscono una visione di sintesi in funzione delle specifiche esigenze informative dei destinatari (3/3) Tableau de bord: Progetto Monitoraggio finanziario Indicatori Rapporto tra impegni e costo totale Rapporto tra pagamenti effettuati e impegni Rapporto tra pagamenti e costo totale Rapporto tra economie maturate e costo totale... Benchmark Valutazione dello stato di avanzamento finanziario dei Progetti a livello geografico/settoriale rispetto a media nazionale, quartili, best, worst, Monitoraggio procedurale Indicatori Confronto date di inizio previste e effettive Confronto date di fine effettive e previste Riprogrammazione effettuata ultimi 3 monitoraggi... Benchmark Valutazione dello stato di avanzamento procedurale dei Progetti a livello geografico/settoriale rispetto a media nazionale, quartili, best, worst, Monitoraggio fisico di risultato Indicatori Indicatori di risultato/impatto Rapporto tra valore di risultato/ impatto attuale e valore target Benchmark Valutazione dello stato di avanzamento fisico dei Progetti a livello geografico/settoriale rispetto a media nazionale, quartili, best, worst, Monitoraggio fisico di realizzazione Indicatori Indicatori di realizzazione fisica Rapporti tra valore di realizzazione fisica attuale e valore previsto Rapporti tra valore di realizzazione fisica attuale e valore impegnato Rapporti tra valore di realizzazione fisica conclusa e valore previsto Benchmark Valutazione dello stato di avanzamento fisico dei Progetti a livello geografico/ settoriale rispetto a media nazionale, quartili, best, worst, Nota: I dati del Tableau de bord potranno essere storicizzati, in modo tale da disporre di informazioni sull evoluzione e avanzamento degli investimenti nel periodo considerato MIL

64 6 REPORTISTICA La reportistica potrà includere sia report standard già disponibili, sia report personalizzabili in funzione di esigenze di analisi estemporanee Report di monitoraggio disponibili Report disponibili ILLUSTRATIVO Report standard 1) Selezione dimensioni analisi Generazione report Tableau de bord Report personalizzabili Possibilità di creare report personalizzati attraverso elaborazioni e analisi multidimensionali, per il soddisfacimento di esigenze conoscitive estemporanee Regioni Calabria Lombardia Oggetti di analisi QSN Programmi Priorità del QSN Obiettivi generali Obiettivi specifici Linee di intervento Azioni Strumenti di Attuazione Progetti Obiettivi specifici Diversificazione fonti energetiche Promozione efficienza energetica Lombardia Obiettivi specifici Promozione efficienza energetica Interventi di risparmio energetico (numero) Lunghezza reti (km) Popolazione servita (migliaia) Area interessata (kmq) 30/06 30/09 31/12 % % % % % 1) In Allegati sono descritti i principali report standard già previsti per il monitoraggio MIL

65 B. Modello di riferimento componente organizzativa B.1. Ipotesi di evoluzione dei processi B.2. Ipotesi di evoluzione degli indicatori e report B.3. Ipotesi di evoluzione delle strutture organizzative MIL

66 Il Modello di riferimento considera le possibili evoluzioni organizzative, sia al livello di MISE-DPS, sia delle Regioni Livello organizzativo Possibili evoluzioni A DPS Costituzione di unità organizzative tematiche a presidio A 1 DG PSTI delle Priorità del QSN Soluzioni operative che prevedano la continua interazione tra le unità organizzative tematiche e territoriali A 2 Coordinamento DG PSTI e DG PFS Definizione di soluzioni operative per il coordinamento delle azioni comuni (programmazione, monitoraggio, sorveglianza) tra la DG PSTI e la DG PFS B REGIONI B 1 Coordinamento regionale del monitoraggio Identificazione di una soluzione organizzativa per il coordinamento centrale del monitoraggio unitario a livello di Amministrazione regionale B 2 Coordinamento operativo di monitoraggio Identificazione di possibili presidi operativi dedicati al coordinamento del monitoraggio a livello di Dipartimento regionale MIL

67 A DPS La recente approvazione di un nuovo regolamento organizzativo ha modificato l assetto del DPS Assetto organizzativo a livello di Direzioni Generali Principali cambiamenti Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di Coesione Unità di valutazione Unità di verifica Nucleo tecnico di valutazione e verifica degli investimenti pubblici DG Studi e Statistiche DG per le Politiche dei Fondi Strutturali Comunitari DG per le Politiche di Sviluppo Territoriale e le Intese Istituzionali di Programma DG per la Programmazione e Gestione delle Risorse Nazionali di Politica Regionale Direzione Generale x Numero uffici di livello dirigenziale non generale Fonte: DPR 14 Novembre 2007, n Regolamento recante riorganizzazione del Ministero dello sviluppo economico (Art. 13) MIL

68 A DPS Il DPS, attraverso le sue strutture, è competente in materia di programmazione, coordinamento, attuazione e verifica degli interventi per lo sviluppo e la coesione economica (1/2) Principali responsabilità delle strutture del DPS Struttura Direzione Generale per le Politiche di Sviluppo Territoriale e le Intese Istituzionali di Programma (DG PSTI) Direzione Generale per le Politiche dei Fondi Strutturali Comunitari (DG PFS) Responsabilità principali Coordinamento e definizione di iniziative per lo sviluppo territoriale da attuare con le risorse del FAS Programmazione, promozione, coordinamento e monitoraggio delle iniziative e degli interventi nazionali per lo sviluppo economico territoriale, attraverso gli strumenti negoziali avuto riguardo, in particolare, per quelli finanziati dal FAS Attività preordinate alla programmazione, promozione, stipula e gestione delle Intese e degli Accordi di Programma Quadro Promozione, coordinamento e definizione delle iniziative in materia di programmazione strategica ed utilizzo dei fondi strutturali comunitari Istruttoria e partecipazione ai processi di definizione e attuazione delle politiche comunitarie connesse alle politiche di sviluppo e di coesione Istruttoria e partecipazione all'attività negoziale per la definizione, revisione e riforma degli strumenti comunitari d'intervento finanziario strutturale e di coesione Promozione e verifica dell'attuazione dei singoli programmi che utilizzano fondi strutturali comunitari Fonte: DPR 14 Novembre 2007, n Regolamento recante riorganizzazione del Ministero dello sviluppo economico (Art. 13) MIL

69 A DPS Il DPS, attraverso le sue strutture, è competente in materia di programmazione, coordinamento, attuazione e verifica degli interventi per lo sviluppo e la coesione economica (2/2) Principali responsabilità delle strutture del DPS Struttura Direzione Generale per la Programmazione e Gestione delle Risorse Nazionali di Politica Regionale (DG PGR) Direzione Generale Studi e Statistiche (DG SS) Responsabilità principali Iniziative, proposte e coordinamento in materia di programmazione e gestione delle risorse destinate ad interventi finanziati dal FAS Istruttoria delle proposte al CIPE, in materia di riparto delle risorse del FAS Valutazione dei fabbisogni finanziari degli interventi delle politiche economiche e regionali per lo sviluppo territoriale e la coesione Gestione e monitoraggio dei flussi finanziari del FAS Studi e statistiche sullo sviluppo e la coesione economica, sociale e territoriale Nucleo tecnico di valutazione e verifica degli investimenti pubblici (NUVAL) Valutazioni su politiche, programmi e progetti di sviluppo socio economico e territoriale Verifica dell'attuazione dei programmi e dei progetti di investimento delle Amministrazioni, enti e soggetti operanti con finanziamento pubblico, con particolare riguardo ai programmi comunitari e agli Accordi di Programma Quadro Fonte: DPR 14 Novembre 2007, n Regolamento recante riorganizzazione del Ministero dello sviluppo economico (Art. 13) MIL

70 A 1 DG PSTI La nuova programmazione determina nuovi requisiti organizzativi per la DG PSTI Requisiti generali del nuovo assetto organizzativo Presidio delle priorità tematiche e degli obiettivi territoriali del QSN Flessibilità finalizzata alla gestione della diversa articolazione dei Programmi attuativi in Regionali, Interregionali e Nazionali Necessità di competenze specifiche di settore per il supporto alle Amministrazioni Mantenimento di un efficace e stabile interfaccia operativa verso le Regioni Sinergie con le strutture del Dipartimento dedicate al coordinamento delle attività relative ai Fondi Strutturali Comunitari MIL

71 A 1 DG PSTI Il nuovo assetto potrebbe prevedere unità organizzative territoriali e tematiche a presidio delle priorità del QSN Tipo di unità organizzativa Territoriale Tematica Principali aree di competenza Analisi dei DUP e dei documenti di programmazione attuativa delle Regioni di competenza Programmazione, riprogrammazione e sorveglianza dei Programmi Regionali FAS Partecipazione ai Comitati di indirizzo ed attuazione dei Programmi Regionali Promozione, stipula e gestione delle Intese Istituzionali di Programma e degli APQ Supporto e accompagnamento all'attuazione dei Programmi FAS Regionali Gestione di rapporti stabili con le Amministrazioni regionali Analisi dei DUSS e dei documenti di programmazione attuativa delle Amministrazioni centrali Programmazione, riprogrammazione e sorveglianza dei Programmi Nazionali e Interregionali FAS Partecipazione ai Comitati di indirizzo ed attuazione dei Programmi Nazionali e Interregionali Benchmarking delle strategie e delle modalità attuative delle diverse realtà territoriali rispetto alla stessa priorità tematica Sviluppo e concentrazione delle competenze specialistiche di settore a supporto delle unità territoriali e delle Amministrazioni regionali MIL

72 A 1 DG PSTI Per massimizzare l'efficacia dell'azione della DG PSTI sarebbero opportune soluzioni operative che rafforzino l'interazione ed il supporto reciproco tra le unità territoriali e tematiche Proposta di soluzione operativa interna alla DG PSTI Soluzione operativa proposta Commenti Dimensione tematica Reti e mobilità Risorse naturali e beni culturali ILLUSTRATIVO Una stretta collaborazione tra le unità territoriali e tematiche è finalizzata a garantire sia lo sviluppo delle competenze di settore che la conoscenza approfondita delle specificità territoriali La definizione di dettaglio sia del numero che della distribuzione delle competenze (territoriali e tematiche) all'interno della Direzione può essere effettuata sulla base dei seguenti principi: bilanciamento dei carichi di lavoro, sia in termini di valore delle risorse FAS e degli APQ da gestire (comprese le risorse della programmazione precedente) che in termini di complessità specifiche del territorio Molise, Umbria Lombardia, Calabria Dimensione territoriale omogeneità delle responsabilità tematiche rispetto agli Ambiti tematici dei Programmi di interesse Nazionale ed Interregionale MIL

73 A 2 COORDINAMENTO DG PSTI E DG PFS A livello di Dipartimento, la programmazione e l'attuazione del QSN richiederà un azione comune tra la DG PFS e la DG PSTI Principali attività che richiedono un'azione comune tra DG PFS e DG PSTI Attività Programmazione/ Riprogrammazione Monitoraggio Sorveglianza Possibili azioni comuni Analisi dei documenti di politica regionale unitaria (DUP/DUSS) Diffusione e condivisione dei DUP/DUSS con le altre Amministrazioni Analisi e condivisione delle strategie regionali all'interno delle Intese Istituzionali di Programma Analisi dell'avanzamento degli investimenti Definizione, aggiornamento e coordinamento delle procedure operative del monitoraggio unitario Impiego di strumenti informatici comuni per la raccolta e la gestione dei dati di monitoraggio Sedi di coordinamento e sorveglianza della politica regionale unitaria Comitati di sorveglianza e Comitati di indirizzo ed attuazione dei singoli programmi che rafforzano Programmi Operativi per le Regioni dell'obiettivo Convergenza Fonte: QSN , delibera CIPE sull'attuazione del QSN MIL

74 A 2 COORDINAMENTO DG PSTI E DG PFS È possibile ipotizzare alcune soluzioni operative alternative per coordinare lo svolgimento delle attività comuni alle due DG Possibili soluzioni operative per l'azione comune tra DG PFS e DG PSTI Valorizzazione delle sedi unitarie già previste Interfacce a livello di singoli Uffici Il coordinamento può essere garantito valorizzando i momenti di partecipazione unitari già previsti dal QSN e dalla delibera di attuazione quali il "Comitato nazionale per il coordinamento e la sorveglianza della politica regionale unitaria", i Comitati di indirizzo ed attuazione dei Programmi, etc Il coordinamento viene affidato alla capacità di collaborazione operativa tra le strutture di secondo livello (Uffici), coinvolgendo di volta in volta le strutture delle due Direzioni competenti rispetto alla attività specifica Comitato dipartimentale Istituzione di un Comitato a livello di Dipartimento che abbia il ruolo di coordinare le attività comuni alle due Direzioni e che istituisca al suo interno dei tavoli specifici per attività (es. programmazione, monitoraggio, sorveglianza, ) Coordinamento a livello di capo Dipartimento La responsabilità di coordinare le attività comuni relative alla programmazione ed all'attuazione del QSN viene affidata alle risorse in staff al capo Dipartimento, che rappresenta il primo punto di sintesi tra le due Direzioni MIL

75 A 2 COORDINAMENTO DG PSTI E DG PFS Una soluzione operativa comune per le attività di monitoraggio del DPS potrebbe generare significativi benefici Principali benefici rispetto al monitoraggio unitario Benefici rispetto all'attività di monitoraggio Facilitare una visione unitaria della politica regionale nazionale unitaria Predisporre documenti unitari di monitoraggio dell avanzamento degli investimenti pubblici Garantire un raccordo strategico ed operativo finalizzato alla risoluzione delle criticità per l'attuazione degli investimenti pubblici Fornire indicazioni unitarie di tipo tecnico e metodologico rispetto alla gestione dei programmi Facilitare il confronto e la diffusione delle best practice Predisporre documenti di analisi unitari a supporto delle azioni delle Amministrazioni centrali, delle Regioni e del Dipartimento Semplificazione delle interfacce esterne ed interne Interfaccia unificata verso le Regioni/Amministrazioni centrali, relativamente al monitoraggio dei DUP/DUSS e delle sedi per il coordinamento e la sorveglianza Interfaccia unificata verso il MEF/RGS/IGRUE per la comunicazione dei requisiti funzionali e delle criticità operative legate alla raccolta, gestione e fruizione dei dati di monitoraggio contenuti nella base dati unificata Semplificazione delle interfacce interne al DPS verso la Direzione dipartimentale (capo Dipartimento), per le analisi e le valutazioni a livello di attuazione del QSN e nei confronti del Nucleo di Valutazione, per le valutazioni ex ante, in itinere ed ex post del QSN MIL

76 B REGIONI La nuova Programmazione determina opportunità di adeguamento organizzativo anche a livello regionale Opportunità di adeguamento organizzativo Rafforzare l'unitarietà della programmazione e attuazione Unificare le responsabilità della programmazione, gestione, monitoraggio, certificazione dei Programmi FAS e FS Semplificare le interfacce Valorizzare le "sedi per il coordinamento e la sorveglianza" quale riferimento unitario della politica regionale e quale riferimento unitario del monitoraggio Nuova programmazione e monitoraggio unitario Avvicinare il Monitoraggio alla Programmazione Costituire una unità organizzativa/ interfaccia permanente dedicata al monitoraggio unitario nell'ambito della Direzione Programmazione Rafforzare la capillarità dei controlli Istituire dei presidi unitari per il monitoraggio nei singoli Dipartimenti/ Direzioni titolari di Programmi MIL

77 B 1 COORDINAMENTO REGIONALE DEL MONITORAGGIO In base alle tendenze riscontrate, le Regioni stanno effettuando alcune scelte organizzative riconducibili a tre macro situazioni Scelte organizzative in corso da parte delle Regioni Scelta organizzativa Unificazione delle strutture di coordinamento e monitoraggio Coordinamento della politica unitaria Unificazione delle strutture preposte al coordinamento della programmazione e dell'attuazione della politica finanziata con il FAS e con i FS Coordinamento del monitoraggio Affidato ad una unità organizzativa unitaria dedicata nell'ambito della Direzione Programmazione Coordinamento e monitoraggio attraverso una "Cabina di regia" Costituzione di una "Cabina di regia per la politica regionale unitaria", quale interfaccia permanente predisposta al coordinamento della programmazione e attuazione della politica regionale unitaria. Tipicamente coordinata dalla DG Programmazione Il coordinamento del monitoraggio è una delle attività di competenza della "Cabina di regia" Mantenimento di strutture distinte di monitoraggio Mantenimento di strutture distinte preposte al coordinamento della programmazione e dell'attuazione della politica finanziata rispettivamente con il FAS e con i FS In continuità con la situazione attuale, si mantengono distinte le responsabilità di monitoraggio per il FAS e per i FS MIL

78 B 1 COORDINAMENTO REGIONALE DEL MONITORAGGIO La soluzione più adeguata può essere individuata in funzione del valore delle risorse gestite e della complessità delle attuali strutture Matrice di supporto alla scelta della soluzione organizzativa più adeguata Valore delle risorse programmate Alto Valore delle risorse programmate Basso Unificazione delle strutture di coordinamento della programmazione e attuazione Unificazione delle strutture di coordinamento della programmazione e attuazione Mantenimento strutture distinte Basso Nel breve, istituzione di una Cabina di regia A tendere, unificazione delle strutture di coordinamento della programmazione e attuazione Istituzione di una Cabina di regia per il coordinamento della politica regionale unitaria Alto Grado di complessità delle attuali strutture di coordinamento FAS e FS Costituisce una misura della capacità di avere benefici in relazione ai costi sostenuti per il cambiamento organizzativo Per le Amministrazioni che gestiscono risorse elevate, infatti, il costo di un adeguamento organizzativo (es. unificazione di più strutture) può essere più facilmente compensato dalle economie di scala raggiunte Complessità delle strutture esistenti È misurata attraverso il numero delle unità organizzative, numero delle risorse dedicate, esistenza di procedure consolidate, complessità dei sistemi informativi utilizzati, il "peso" relativo delle due strutture, etc Costituisce una misura della fattibilità del cambiamento organizzativo, in termini di tempi, costi e risorse necessarie MIL

79 B 2 COORDINAMENTO OPERATIVO DEL MONITORAGGIO Un presidio operativo di monitoraggio può essere previsto anche a livello di singolo Dipartimento regionale, sulla base del valore delle risorse gestite e del ruolo della struttura di riferimento Ipotesi di soluzione organizzativa per il monitoraggio a livello di Dipartimento/DG Valore delle risorse programmate dalla Regione Basso Medio Alto Ruolo della struttura centrale di riferimento Presa in carico delle attività anche operative di monitoraggio Coordinamento centrale e accompagnamento operativo ai Dipartimenti/DG Puro coordinamento e supporto operativo "su richiesta" ai Dipartimenti/ DG Soluzione organizzativa a livello di Dipartimento/DG Processo gestito in modo diretto dalla struttura centrale di riferimento Istituzione di presidi operativi dedicati al monitoraggio nell'ambito dei Dipartimenti/ DG Istituzione di presidi operativi dedicati al monitoraggio nell'ambito dei Dipartimenti/ DG e identificazione di referenti del monitoraggio per i soggetti attuatori di significativa complessità (RFI, ANAS, etc ) MIL

80 C. Modello di riferimento - componente informatica C.1. C.2. C.3. Ipotesi di sistema di monitoraggio Ipotesi di architettura applicativa Ipotesi di architettura tecnica MIL

81 Il sistema di monitoraggio proposto, articolato logicamente in tre moduli, garantisce l efficace raccolta, analisi e valutazione delle informazioni Il Modello informatico proposto prevede la definizione di un Sistema di Monitoraggio composto da un: Modulo di alimentazione distribuito sul territorio, funzionale alla gestione dei progetti ed all invio delle informazioni secondo il formato previsto dal Protocollo unico di colloquio Modulo di validazione e consolidamento centralizzato per la condivisione delle informazioni e la garanzia di qualità e certificazione delle stesse Modulo conoscitivo centralizzato per l analisi delle informazioni ed il soddisfacimento dei fabbisogni informativi di tutti i soggetti SISTEMA DI MONITORAGGIO Modulo di alimentazione Modulo di validazione e consolidamento 1) Modulo conoscitivo 1) Per il modulo di validazione e consolidamento si rimanda ai documenti tecnici relativi alla Banca Dati Unica MIL

82 1 MODULO DI ALIMENTAZIONE Il flusso dei dati di monitoraggio ha inizio nel modulo di alimentazione che supporta le procedure di raccolta ed invio delle informazioni verso la Banca Dati Unica Il modulo proposto nel Modello prevede un solo canale di alimentazione della Banca Dati Unica (BDU) conforme al Protocollo di colloquio. Tale canale può essere percorso mediante l utilizzo del sistema progettato dal MEF/RGS/IGRUE - il Sistema Raccoglitore Trasmettitore Progetti (SRTP) - ovvero mediante l utilizzo del Sistema Informativo Locale (SIL): CASO 1 - Utilizzo dell applicativo realizzato dal MEF/RGS/IGRUE Sistema Raccoglitore Trasmettitore Progetti (SRTP) per l invio dei dati alla BDU per le Amministrazioni titolari di programmi che sono in attesa di adeguare i propri sistemi informativi alle nuove esigenze del monitoraggio o che, ad oggi, non dispongono di alcun sistema proprietario CASO 2 - Utilizzo di un Sistema Informativo Locale (SIL) conforme alle nuove esigenze in materia di monitoraggio qualora le Amministrazioni locali/centrali ne siano già dotate MIL

83 1 MODULO DI ALIMENTAZIONE Il canale unico di alimentazione prevede due casi d uso per l alimentazione della BDU MODULO DI ALIMENTAZIONE Regioni/Amm.ni centrali SIL SRTP (Sistema Raccoglitore Trasmettitore Progetti) MEF/RGS/IGRUE Protocollo di colloquio MODULO DI VALIDAZIONE E CONSOLIDAMENTO BDU Legenda dei casi d uso Caso 1 - Regione/Amm. centrale che intende utilizzare il sistema SRTP Caso 2 - Regione/Amm. centrale che intende utilizzare un proprio SIL MIL

84 2 MODULO DI VALIDAZIONE E CONSOLIDAMENTO Il flusso informativo proposto nell ambito del modulo di validazione e consolidamento è funzionale alla verifica della qualità dei dati Il modulo di validazione e consolidamento accentra i dati provenienti dai differenti moduli di alimentazione distribuiti sul territorio, al fine di consentire l espletamento delle attività di validazione e consolidamento dei dati Sono previsti degli stadi successivi per abilitare: la verifica e validazione dei dati da parte delle Regioni/Amm.ni centrali il consolidamento dei dati Nel modulo di validazione e consolidamento sono implementati tutti i controlli finalizzati a garantire la qualità dei dati Per altre informazioni tecniche riguardo il modulo di validazione e consolidamento si rimanda ai documenti tecnici relativi alla Banca Dati Unica MIL

85 2 MODULO DI VALIDAZIONE E CONSOLIDAMENTO La qualità dei dati è garantita da un sistema a stadi successivi denominato modulo di validazione e consolidamento Regioni/ Amm.ni centrali MODULO DI ALIMENTAZIONE 4 - Consultazione 5 - Condivisione MISE - DPS 1 - Trasmissione 2 - Visualizzazione e validazione 4 Presa in carico e consultazione MEF/RGS/IGRUE Controlli in entrata Sistema on-line di visualizzazione e validazione Ambiente Ricezione e Controllo BANCA DATI UNICA - BDU Controlli pre-validazione 3 - Validazione Sistema on-line di visualizzazione e consolidamento Ambiente Ufficiale 6 Consolidamento Controlli di qualità (preconsolidamento) 7 - Consolidamento Ambiente Consolidato MODULO DI VALIDAZIONE E CONSOLIDAMENTO MIL

86 3 MODULO CONOSCITIVO Nel Modello proposto il modulo conoscitivo è in grado di soddisfare i fabbisogni informativi di tutti i soggetti coinvolti Il modulo conoscitivo colleziona tutte le fonti di informazione di interesse, per dare una visione unificata e di insieme di tutti gli aspetti del monitoraggio Il modulo conoscitivo garantisce la flessibilità e quindi l adattabilità del sistema alle esigenze di differenti bacini di utenza, prevedendo diverse modalità di utilizzo da parte degli utenti quali: Tableau de bord Report periodici predefiniti Report estemporanei Analisi estemporanee (OLAP) di agevole realizzazione da parte dell utenza attraverso modelli multidimensionali dell informazione Indicatori sintetici (KPI) in grado di offrire una visione complessiva del contesto di analisi e di evidenziare tempestivamente fenomeni di rilievo MIL

87 3 MODULO CONOSCITIVO Per abilitare le esigenze conoscitive del bacino di utenza, sono incluse tutte le sorgenti di informazione disponibili MEF/RGS/ IGRUE MODULO DI VALIDAZIONE E CONSOLIDAMENTO Replica Ambiente Consolidato Programmazione Contabilità Altri Sistemi Informativi MISE - DPS ETL MODULO CONOSCITIVO Datawarehouse Utenti/ Destinatari MIL

88 C. Modello di riferimento - componente informatica C.1. C.2. C.3. Ipotesi di sistema di monitoraggio Ipotesi di architettura applicativa Ipotesi di architettura tecnica MIL

89 1 MODULO DI ALIMENTAZIONE La raccolta e l invio delle informazioni verso la Banca Dati Unica può avvenire avvalendosi del SRTP o mediante un sistema gestionale locale Il MEF/RGS/IGRUE ha realizzato il Sistema per la Raccolta e la Trasmissione dei Progetti (SRTP) per fornire uno strumento atto a soddisfare i nuovi requisiti del periodo di programmazione in ambito QSN alle Amministrazioni titolari di programmi che sono in attesa di adeguare i propri sistemi informativi alle nuove esigenze del monitoraggio o che, ad oggi, non dispongono di alcun sistema proprietario Le Regioni/Amministrazioni centrali possono utilizzare il proprio SIL qualora sia conforme ai nuovi requisiti del monitoraggio In questa sezione è descritta l architettura applicativa del modulo di alimentazione e del modulo conoscitivo. Per il modulo di validazione e consolidamento (MODULO 2) si rimanda ai documenti tecnici relativi alla Banca Dati Unica MIL

90 1 MODULO DI ALIMENTAZIONE Il SRTP è stato realizzato come una applicazione locale a tutti gli effetti e consente la raccolta e l invio dei dati al sistema centrale di monitoraggio Il Sistema per la Raccolta e la Trasmissione dei Progetti (SRTP), essendo concepito come un applicazione locale, può considerarsi alla stregua di un qualunque sistema di proprietà di una Amministrazione centrale o locale L applicazione è rispondente al Protocollo di colloquio unitario sia in termini di contenuti informativi (organizzazione e descrizione delle singole tabelle) sia di ottemperanza al principio della logica incrementale che sancisce la possibilità di inviare sezione di dati anche non autoconsistenti Il sistema SRTP consente: La raccolta dei dati relativi all attuazione dei progetti La trasmissione dei dati di avanzamento mediante la generazione del delta (nuovi progetti e/o progetti modificati rispetto all invio precedente) e la successiva verifica degli esiti degli invii L interrogazione del sistema centrale di monitoraggio del QSN per la ricezione delle tabelle di contesto La profilazione degli utenti secondo i ruoli di amministratore di sistema (gestione profili), gestore di progetti (inserimento dati di attuazione) e responsabile di progetti (inserimento dati di attuazione e gestione colloqui con il sistema centrale di monitoraggio) SRTP ha le seguenti caratteristiche distintive: Può essere replicato all interno della medesima Amministrazione (ad esempio, presso più Comuni) E dotato di una banca dati progettata per recepire l implementazione di workflow approvativi E stato sviluppato secondo le caratteristiche di accessibilità Prevede la portabilità su differenti piattaforme con adeguamenti limitati Fonte: Il sistema SRTP per la raccolta e la trasmissione dei progetti Periodo di programmazione (MEF/RGS/IGRUE) MIL

91 1 MODULO DI ALIMENTAZIONE Il Modello di riferimento propone delle linee guida per la realizzazione di un SIL che consenta la gestione ed il monitoraggio degli interventi Il Modello di riferimento intende fornire, relativamente al modulo di alimentazione, alcune linee guida che agevolino la realizzazione di un SIL che, oltre a consentire il soddisfacimento delle nuove esigenze di monitoraggio, fornisca all Amministrazione un sistema di gestione di tutte le proprie politiche di investimento Il Modello propone una ricognizione delle principali funzionalità aggiuntive di cui il SIL dovrebbe disporre al fine di consentire all Amministrazione di usufruire di un sistema gestionale evoluto, e descrive le funzionalità di base che garantiscono la trasmissione dei dati conformemente al Protocollo unico di colloquio Di seguito sono riportate le linee guida per la realizzazione di un Sistema Informativo Locale relativamente a: Requisiti funzionali Architettura applicativa Architettura tecnica MIL

92 1 MODULO DI ALIMENTAZIONE Il Modello descrive i requisiti funzionali (minimi e aggiuntivi) del modulo di alimentazione anche nell ottica di estenderne l utilizzo Il modulo di alimentazione dovrebbe godere delle seguenti caratteristiche generali: Tracciabilità delle operazioni Help on line Gestione degli errori e delle eccezioni Data entry guidato Interfaccia web accessibile Il sistema dovrebbe essere caratterizzato dalle seguenti funzionalità minime per la raccolta e l invio dei dati verso il modulo di validazione e consolidamento: Profilazione e gestione utenze Data entry e controlli di qualità dei dati Interazione con il Sistema CUP Interazione con la BDU conforme al protocollo unico di colloquio Generazione e visualizzazione reportistica e stampe Il sistema potrebbe essere caratterizzato dalle seguenti funzionalità aggiuntive che estendono il sistema stesso consentendone un utilizzo più ampio: Gestione delle serie storiche Importazione dati da altri Sistemi Informativi Locali (SIL) Gestione dei diversi stati di controllo e validazione dei dati (workflow) Esportazione dei dati Gestione messaggistica/scadenzario Gestione indicatori locali Gestione dati di rendicontazione prevista dai SIL Gestione dati di programmazione MIL

93 1 MODULO DI ALIMENTAZIONE I requisiti funzionali minimi abilitano l invio dei dati verso il modulo di validazione e consolidamento (1/2) Funzionalità Profilazione e gestione utenze Requisiti progettuali Il sistema prevede profili di utenza con abilitazioni differenti in funzione del ruolo ricoperto dall utente. Sono previsti profili con un massimo livello di interazione con il sistema sia in termini di visibilità dei dati sia di operazioni effettuabili (inserimento, modifiche, invio,...) e profili, invece, le cui autorizzazioni sono ristrette Data entry e controlli di qualità dei dati Il sistema consente l inserimento dei dati richiesti dal tracciato unico in particolare: Sezioni previste dal tracciato unico Informazioni contenute nelle tabelle di contesto Controlli (formato, campi obbligatori, validazione, ) Interazione con il Sistema CUP Il Sistema prevede l interazione con il Sistema CUP per le seguenti finalità: Verifica e validazione CUP Generazione nuovo CUP ( provvisorio o definitivo ) MIL

94 1 MODULO DI ALIMENTAZIONE I requisiti funzionali minimi abilitano l invio dei dati verso il modulo di validazione e consolidamento (2/2) Funzionalità Requisiti progettuali Interazione con la BDU Il modulo di alimentazione consente l invio dei dati alla BDU, conformemente a quanto previsto dal Protocollo unico di colloquio. Inoltre, il sistema prevede la possibilità di interrogare la BDU al fine di verificare l esito dell invio dei dati o recuperare le tabelle di contesto presentando all utente la relativa reportistica Generazione e visualizzazione reportistica e stampe Il sistema consente il trattamento, l analisi e la verifica delle informazioni inserite mediante interfacce grafiche di visualizzazione. Si prevede un insieme limitato di report standard che gli utenti possono ampliare secondo specifici fabbisogni informativi. Tale informazioni sono altresì stampabili al fine di consentire una più agevole consultazione delle stesse MIL

95 1 MODULO DI ALIMENTAZIONE I requisiti funzionali migliorativi consentono un più ampio utilizzo del sistema stesso da parte di Regioni e Amm.ni centrali (1/2) Funzionalità Gestione delle serie storiche Importazione dati dai SIL Gestione dei diversi stati di controllo e validazione dei dati Esportazione dei dati Requisiti progettuali Il sistema prevede la gestione dello storico presente nel database. Mediante l interrogazione del sistema è possibile la visualizzazione dei precedenti invii ai fini dell analisi sulla serie storica dei dati e dell individuazione e gestione delle criticità. Qualora venga effettuata una modifica ad una versione, sarebbe auspicabile che ne venga proposta la propagazione anche alle altre non ancora chiuse Il sistema prevede l importazione di dati da altri SIL al fine di evitare la duplicazione delle attività di data entry e nello specifico dispone di: Interfaccia di caricamento Controlli (formato dei dati, campi obbligatori, ) Verifica del caricamento e log degli scarti Il modulo di alimentazione consente la gestione di diversi stati (workflow approvativo) e della validazione dei dati ai fini del successivo invio al modulo di validazione e consolidamento. A tal proposito possono anche essere previsti opportuni livelli di profilazione degli utenti, a ciascuno dei quali corrisponde un sistema di controlli successivi di qualità dei dati e report a supporto della verifica Il sistema consente l esportazione dei dati secondo un tracciato noto, al fine di permettere l alimentazione di eventuali altri SIL evitando la duplicazione delle attività di data entry MIL

96 1 MODULO DI ALIMENTAZIONE I requisiti funzionali migliorativi consentono un più ampio utilizzo del sistema stesso da parte di Regioni e Amm.ni centrali (2/2) Funzionalità Gestione messaggistica/ scadenzario Requisiti progettuali Il sistema consente la gestione, tramite , della messaggistica (notifica eventi, modifiche stato, errori,... ) e dello scadenzario (tempistiche previste, reminder scadenze,...) Gestione indicatori locali Gestione dati di rendicontazione prevista dai SIL Gestione dati di programmazione Il modulo di alimentazione prevede la definizione e l alimentazione di un set di indicatori definiti a livello locale, ad integrazione di quelli già previsti, il quale, pur non essendo oggetto di controllo nella BDU, consente alla Regione/Amm.ne centrale il monitoraggio dei progetti con strumenti aderenti alle proprie specifiche esigenze conoscitive Il sistema, prevedendo una sezione dedicata agli aspetti contabili (fatture, mandati di pagamento, quietanze, ecc.), consente il legame tra il monitoraggio e la rendicontazione. A tal fine, è prevista l interazione di tale funzionalità con quelle di import ed export di dati da altri SIL Il modulo di alimentazione consente il trattamento dei dati relativi alla programmazione della Regione/Amm.ne centrale. A tal fine, è prevista l interazione di tale funzionalità con quelle di import ed export di dati da altri SIL MIL

97 1 MODULO DI ALIMENTAZIONE Le singole funzionalità del modulo di alimentazione interagiscono tra di loro e con i componenti esterni secondo modalità ben definite MODULO DI ALIMENTAZIONE INTERFACCIA GRAFICA Utenti SISTEMA CUP Altri SIL INTERAZIONE CUP GESTIONE STATI DATA ENTRY/ QUALITA DATI GESTIONE UTENZE GESTIONE SERIE STORICHE REPORTISTICA E STAMPE MESSAGGISTICA/ SCADENZARIO GESTIONE INDICATORI LOCALI GESTIONE DATI DI RENDICONTAZIONE IMPORT EXPORT INTERAZIONE CON BDU Tracciabilità operazioni Help on line Gestione errori ed eccezioni DB MODULO DI VALIDAZIONE E CONSOLIDAMENTO Protocollo unico di colloquio GESTIONE DATI DI PROGRAMMAZIONE MIL

98 1 MODULO DI ALIMENTAZIONE Il workflow approvativo del modulo di alimentazione ed il relativo sistema dei controlli deve essere disegnato in funzione dell organizzazione della Regione/Amm.ne centrale Esemplificazione di implementazione di workflow e sistema dei controlli MODULO DI ALIMENTAZIONE Regioni /Amm.ni centrali Resp. Intervento Autorità di gestione In verifica OK OK Data Entry guidato 2 3 KO KO 1 In data entry In correzione Eventuale pre-caricamento dati KO 5 OK Caricato BDU Altri SIL MEF/RGS/IGRUE 4 KO OK Inserimento dati nell ambiente di Ricezione e Controllo Generazione lista Warning e Scarti MODULO DI VALIDAZIONE E CONSOLIDAMENTO Legenda Tipo e dimensione dei dati Completezza informazioni, controlli di congruenza dei dati e controlli precaricamento Vincoli tracciato unico, controlli in entrata Verifica esito invio BDU Stato del workflow MIL

99 1 MODULO DI ALIMENTAZIONE L architettura proposta per il modulo di alimentazione è pensata al fine di ottenere un sistema robusto, facilmente manutenibile ed espandibile Per ottenere la separazione del contesto l architettura prevede tre layer principali: Presentation layer Application layer Business layer In aggiunta, è implementato il framework MVC (Model-View-Controller) per una netta separazione fra la logica applicativa e l interfaccia utente Oltre all architettura applicativa sono individuati tutti i servizi a corredo propri dell architettura esecutiva, ai quali è demandata la gestione e l implementazione di servizi di base quali ad esempio: gestione dei form, validazione, paginazione, logging, autenticazione, etc. Il modello proposto è indipendente dalla tecnologia che si intende scegliere ed è implementabile mediante i più diffusi standard di mercato (J2EE,.NET, ) Attraverso l utilizzo di framework standard e condivisi dalle componenti dell applicazione si può pertanto ottenere: Riduzione dei tempi e dei costi di implementazione e manutenzione del sistema Aumento della qualità Standardizzazione e riuso dei componenti MIL

100 1 MODULO DI ALIMENTAZIONE L architettura applicativa prevede un framework modulare al fine di facilitare il riuso dei componenti e la manutenzione del sistema Client tier Presentation layer Web tier Application layer Business layer View Controller Model Servizi di business Web browser Template delle pagine Controller dell interfaccia utente Comandi/ Azioni Componenti di processo Componenti di accesso ai dati Colloquio CUP Oggetti condivisi di Business Colloquio BDU Import/ Export Componenti di Integrazione Modulo accesso dati Database Servizi di presentation Rendering dei contenuti Gestione dei form Servizi dell application server Gestione delle sessioni Gestione delle transazioni Gestione della navigazione Paginazione dei risultati Validazione Librerie di componenti Servizi di gestione delle regole di business Gestione regole Help, help in linea e active help Autorizzazione Gestione degli errori Servizi Comuni Gestione delle eccezioni Codifica - decodifica Serializzazione, generazione file Legenda Autenticazione Single Sign On (SSO) Servizi di gestione XML Logging e auditing Notifica eventi (SMS, , ) Componenti sviluppati custom Servizi applicativi architetturali Applicativi, App. Server e Virtual Machine Servizi Standard messi a disposizione della piattaforma applicativa MIL

101 1 MODULO DI ALIMENTAZIONE Ciascun componente e servizio assolve a compiti specifici ed è quanto più possibile indipendente dagli altri (1/4) Layer Componente Web browser Descrizione Applicativo per la navigazione utilizzato sul pc dell utente finale Presentation Template delle pagine Controller dell Interfaccia utente E utile definire uno o più template di pagina poiché le pagine web spesso condividono componenti di interfaccia comuni (header, footer, barre laterali, ecc..) Un template efficiente consente: uno sviluppo efficiente e facilitato grazie all eliminazione di codice ridondante la separazione del compito dei web-designer da quello degli sviluppatori la realizzazione di una interfaccia utente consistente e congruente in tutto il sistema Questo componente rappresenta il controller dell architettura MVC. Tipicamente è implementato mediante una o più servlet J2EE. Vengono qui incorporati differenti servizi quali: gestione dei form, validazione e security check. Gestisce infine il controllo di flusso dell applicazione Apllication Componenti di processo Componenti di accesso ai dati Oggetti condivisi di business L introduzione dei componenti di processo facilita la standardizzazione e quindi il riuso dei comportamenti comuni dell applicazione definiti nei casi d uso. I componenti di processo, pertanto, consentono di: incapsulare la logica di processo comune coordinare i componenti di accesso ai dati gestire le unità di lavoro elementari I componenti di accesso ai dati hanno il compito di presentare una vista omogenea degli stessi. Sono pertanto utilizzati per: presentare una vista omogenea dei concetti di business garantire l integrità delle regole di business sia implementandole sia garantendo che queste vengano eseguite all interno del database Sono oggetti semplici o complessi atti a rappresentare le strutture dati e gli standard richiesti nel sistema. Incapsulano le informazioni (strutture, attributi e tipi) e la logica di business comune a tutti i componenti dell applicazione, garantendo quindi consistenza al sistema. MIL

102 1 MODULO DI ALIMENTAZIONE Ciascun componente e servizio assolve a compiti specifici ed è quanto più possibile indipendente dagli altri (2/4) Layer Componente Descrizione Apllication Servizi di presentation Componenti d integrazione Modulo di accesso ai dati Rendering dei contenuti Gestione dei form Gestione della navigazione Sono devoluti all integrazione dell applicazione con altri sistemi. Sono pertanto responsabili di: incapsulare le interazioni con i sistemi esterni eseguire le opportune trasformazioni sui dati garantire il livello di servizio richiesto Per il sistema in esame sono previsti i seguenti componenti d integrazione: componente per il colloquio con il sistema CUP componente per il colloquio con la BDU secondo il protocollo applicativo componente per l import/export dei dati secondo un formato condiviso Gestisce la connessione al database e rende possibile la manipolazione dei dati (select, insert, update, delete). In generale il modulo di accesso ai dati mette a disposizione le seguenti funzionalità: layer di astrazione per l accesso ai dati che consente l interazione con diversi datastore visti come uno solo gestione della sicurezza e dei diritti di accesso gestione delle connessioni e della persistenza Genera la pagina di output (html) interpretando i linguaggi di descrizione delle pagine (quali ASP o JSP) Gestisce la trasposizione tra il form html ed il corrispondente oggetto form. Supporta il pre-popolamento dei campi (campi default, dati pre-caricati o precedente data entry) e si suddivide in: servizio di visualizzazione dati - supportano differenti tipi di dato (test, numerico, data, ecc.) in diversi formati servizio di input e validazione servizio di coordinamento delle interazioni tra i campi del form Consente agli utenti di accedere direttamente alle differenti funzionalità dell applicazione. Include ad esempio: menù (barre dei menù, pop-up menù, ecc.) hyperlink (link, comandi, ecc.) MIL

103 1 MODULO DI ALIMENTAZIONE Ciascun componente e servizio assolve a compiti specifici ed è quanto più possibile indipendente dagli altri (3/4) Layer Componente Descrizione Servizi di presentation Servizi dell'application server Validazione Paginazione dei risultati Librerie di componenti Help, help in linea e active help Gestione delle sessioni Gestione delle transazioni Gestione delle regole Mette a disposizione una serie di semplici regole comuni di validazione lato server quali: campi non vuoti, formati delle date, campi numerici/alfanumerici, formato delle , validazione incrociata dei campi, ecc. Si occupa della gestione della paginazione di grandi set di dati per migliorare l usabilità del sistema Sono librerie standard o custom messe a disposizione dei programmatori e quindi utilizzate anche a runtime, per implementare controlli complessi (calendari, tabelle ordinabili, ecc.). Si occupa di gestire i servizi per fornire l help context sensitive a tutti i livelli (di singolo campo, schermata, funzionalità, applicazione e sistema). Può tra l altro includere dei wizard atti a guidare l utente nell utilizzo di nuove funzionalità, corsi di autoapprendimento, ecc. Conserva lo stato attraverso richieste successive provenienti dal medesimo client mediante: cookie sessioni SSL URL campi nascosti Coordina uno o più gestori delle risorse per garantire l integrità delle transazioni secondo i principi ACID (Atomicity, Consistency, Isolation, Durability) Componenti che implementano un framework in grado di separare le regole di business dall applicazione e quindi aggiornare le prime (a fronte di variazioni normative e/o organizzative) senza modificare la seconda. MIL

104 1 MODULO DI ALIMENTAZIONE Ciascun componente e servizio assolve a compiti specifici ed è quanto più possibile indipendente dagli altri (4/4) Layer Componente Descrizione Autorizzazione Autenticazione Implementano le policy che restringono l accesso a determinate risorse. Vengono tipicamente utilizzati in sinergia con i servizi di autenticazione. Sono utilizzati per verificare l identità di una entità coinvolta (utenti, server e client). Servizi comuni Single Sign On Gestione degli errori Gestione delle eccezioni Servizi di gestione xml Codifica - decodifica Logging e auditing Serializzazionegenerazione file Servizi di autenticazione evoluta condivisi da più applicazioni/sistemi. Interviene nella gestione degli errori fatali, non fatali e dei warning per: informare l utente e re-indirizzare il flusso di lavoro coordinare altre risorse nella gestione delle transazioni e nel restore di uno stato consistente interagire con i servizi di logging per tracciare l errore Interviene nella gestione delle eccezioni (errori non previsti). Servizi per la gestione di file xml. Anche noti con il nome di servizi di tabelle di codifica, abilitano l applicazione all utilizzo di parametri o regole di validazione memorizzati esternamente. Memorizzano in maniera permanente informazioni riguardanti l utilizzo dell applicazione quali: errori ed eccezioni verificatesi; il carico o l utilizzo dell applicazione; l utilizzo di alcune funzionalità dell applicazione; le transazioni sensibili. Convertono oggetti o dati in text stream o file (e viceversa) per il salvataggio o l invio in rete. Notifica eventi Permettono all applicazione di notificare agli utenti/sistemi il verificarsi di determinate condizioni MIL

105 1 MODULO DI ALIMENTAZIONE I componenti interagiscono tra loro mediante interfacce standard che mascherano le logiche di funzionamento interne (1/3) Esemplificazione di interazioni tra i componenti a seguito di una richiesta client Client Tier Presentation Layer Web Tier Application layer Business layer Controller (3.1 Crea) Oggetto di dominio: (es. Utente, Progetto,..) Model ( Crea o Persise) Modulo accesso dati Configurazione Database 3. Esegue Comandi/Azioni Azioni personalizzate 3.2 Localizza servizio Service Locator Configurazione Localizza (3.3.2 Delega) Richiede o Persiste Web Browser HTML Images JavaScript 1. Sottomette la richiesta Controller interfaccia utente config.xml: actions, forms, page flow 2.1 Trova e popola Validazione Configurazione: 2.2 Invoca regole pers. di 2.3 Valida validazione Legge e scrive Application State: Request, Session, Conversation Form Cache 3.3 Invoca metodo Usano Personalizz. / Gestione Regole Mail Colloquio CUP Servizi di business Colloquio BDU Componenti di Integrazione Import/ Export 4. Redirige verso 4.2 Genera HTML 4.1 Legge View Pagine Web Dinamiche Navigazione Configurazione Paginazione Configurazione Template pagine Servizi dell application server Gestione delle sessioni Gestione delle transazioni Legenda Componenti sviluppati custom Servizi applicativi architetturali Applicativi, App. Server e Virtual Machine ( step ) = Step opzionale = Operazione asincrona Servizi di presentation Librerie di componenti Help, help in linea e active help Configurazione Autorizzazione Autenticazione Gestione degli errori Single Sign On (SSO) Servizi Comuni Gestione delle eccezioni Servizi di gestione XML Codifica - decodifica Logging e auditing Serializzazione, generazione file Notifica eventi (SMS, , ) MIL

106 1 MODULO DI ALIMENTAZIONE I componenti interagiscono tra loro mediante interfacce standard che mascherano le logiche di funzionamento interne (2/3) Esemplificazione di interazioni tra i componenti a seguito di una richiesta client ID interazione Descrizione Un utente effettua una submit di una richiesta mediante la pressione di un bottone o il click di un hyperlink. La richiesta http è inviata al server e viene catturata dal Controller dell interfaccia utente (Controller UI) In funzione della richiesta, il Controller UI identifica il corrispondente oggetto e automaticamente ne popola le proprietà utilizzando i parametri http Il servizio di validazione è invocato utilizzando il form bean Il servizio di validazione utilizzando le regole di validazione al livello campi, form e di business, controlla le proprietà del form bean. Qualora vengano identificati errori di validazione sono popolati i messaggi di errore e la pagina precedente viene ripresentata con i campi del form pre-popolati. I campi che presentano errore sono evidenziati all interno della pagina insieme ai messaggi d errore A seguito della validazione con esito positivo, il controller UI identifica il corrispondente Comando o Azione e lo invoca passandogli le opportune informazioni di contesto quali la servlet request, response e sessione Qualora debba essere sottomessa una nuova entità, il Comando/Azione crea un nuovo oggetto di dominio e lo popola con i dati del form Viene invocato il Service Locator per localizzare il componente di business necessario MIL

107 1 MODULO DI ALIMENTAZIONE I componenti interagiscono tra loro mediante interfacce standard che mascherano le logiche di funzionamento interne (3/3) Esemplificazione di interazioni tra i componenti a seguito di una richiesta client ID interazione Descrizione Viene prodotto e ritornato al componente Comandi/Azioni un proxy del componente di business localizzato Il componente Comandi/Azioni invoca le funzioni di business popolando con i risultati il request, la sessione o l application context Nel caso in cui sia necessario, è utilizzato il modulo di accesso ai dati per accedere al database Nel caso della creazione di un nuovo oggetto di dominio (cfr. 3.1) il modulo di accesso ai dati utilizza i dati del form per l accesso al db Alcuni comportamenti di business potrebbero essere delegati agli oggetti di dominio Una volta che il componente Comandi/Azioni ha completato la sua attività il controller UI redirige il controllo al template delle pagine per la composizione della pagina HTML di risposta Il template delle pagine, essendo disaccoppiato dal componente Comandi/Azioni e dai servizi di business, legge dal componente di gestione degli stati i valori del request, http session e application context Il template delle pagine, infine, genera l HTML che viene inviato al browser MIL

108 3 MODULO CONOSCITIVO Il modulo conoscitivo si propone di sfruttare il patrimonio informativo mettendolo a disposizione delle diverse classi di utenza al fine di soddisfare la pluralità di fabbisogni conoscitivi La soluzione di Business Intelligence (BI) proposta fonde tecnologia e statistica con l obiettivo di sfruttare al massimo il patrimonio informativo presente nella Banca Dati Unica. Il modulo conoscitivo consentirà quindi di soddisfare le diverse esigenze conoscitive degli utenti in forma sintetica, tempestiva, facilmente fruibile a qualsiasi livello di dettaglio, condivisa nell interpretazione e certificata nel contenuto L impostazione suggerita ricalca il modello di Bill Inmon che prevede la creazione di: un ambiente Enterprise Data Warehouse (EDW), ovvero un archivio centralizzato relazionale, normalizzato, di elevato dettaglio e rispondente al modello dati Data Mart (archivi di maggior aggregazione alimentati dall EDW) denormalizzati secondo schemi a stella e specializzati per aree di interesse e per classi di utenza L ambiente EDW consta di una base dati integrata nella quale confluiscono tutte le informazioni di interesse dell utenza. Tale base dati è: orientata all oggetto ovvero a temi specifici dell organizzazione piuttosto che alle applicazioni che la supportano o alle funzioni che svolge storicizzata - contiene fotografie della realtà d interesse su un orizzonte temporale esteso permanente - il dato non è modificabile e può essere acceduto in sola lettura MIL

109 3 MODULO CONOSCITIVO Il Modello descrive i requisiti funzionali del modulo conoscitivo utili al raggiungimento degli obiettivi e dei risultati desiderati Il modulo conoscitivo proposto gode delle seguenti caratteristiche generali: Interfaccia Web accessibile e logica di utilizzo di tipo thin client Tracciabilità delle operazioni Gestione degli errori e delle eccezioni Gestione serie storiche e di altri livelli di aggregazione Il sistema è caratterizzato dalle seguenti funzionalità: Profilazione e gestione utenze Visualizzazione reportistica e stampe Possibilità di effettuare query ad-hoc Possibilità di estrarre informazioni di benchmark Integrazione dei dati di monitoraggio con i dati di programmazione Integrazione dei dati di monitoraggio con i dati dei trasferimenti delle risorse finanziarie Possibilità di effettuare analisi estemporanee (OLAP) Possibilità di data mining Ricerca e navigazione delle informazioni Executive KPI e Tableau de bord Stage di ETL Gestione degli scarti Export dei dati di interesse MIL

110 3 MODULO CONOSCITIVO Ciascuna funzionalità è definita da adeguati requisiti progettuali che circoscrivono l ambito di utilizzo del sistema (1/3) Funzionalità Profilazione e gestione utenze Visualizzazione reportistica e stampe Requisiti progettuali Il sistema prevede profili di utenza con abilitazioni differenti in funzione del ruolo ricoperto dall utente. Sono previsti profili con un massimo livello di interazione con il sistema e massima visibilità dei dati ed altri, invece, le cui autorizzazioni sono ristrette Il sistema consente il trattamento e l analisi delle informazioni inserite mediante interfacce grafiche di visualizzazione di reportistica sia precostituita sia rispondenti alle esigenze dell utente. Tale informazioni sono altresì stampabili al fine di consentire una più agevole consultazione delle stesse Query ad-hoc Il modulo conoscitivo consente all utente di effettuare query personalizzate sui dati presenti al fine di soddisfare specifici fabbisogni informativi Benchmarking Il Sistema permette all utente di effettuare analisi di confronto tra la propria realtà e quella degli altri attori coinvolti nel processo di attuazione del QSN (avanzamenti finanziari, fisici e procedurali; tempistiche attuative; gestione criticità; ecc.) MIL

111 3 MODULO CONOSCITIVO Ciascuna funzionalità è definita da adeguati requisiti progettuali che circoscrivono l ambito di utilizzo del sistema (2/3) Funzionalità Requisiti progettuali Trattamento dati di programmazione Il sistema integra i dati relativi alla programmazione della Regione/Amm.ne centrale Trattamento dati trasferimenti risorse finanziarie Analisi estemporanee (OLAP) Data mining Il modulo conoscitivo consente il trattamento dei dati relativi ai trasferimenti delle risorse finanziarie alle Regioni/Amm.ni centrali Il modulo conoscitivo fornisce agli utenti una visualizzazione flessibile delle informazioni multidimensionali consentendo analisi e approfondimenti connessi a specifici fabbisogni informativi Tale funzionalità consente l abilitazione di tecniche statistiche e di data mining su un ingente numero di dati e la definizione di nuovi modelli e relazioni Ricerca e navigazione Il sistema prevede la funzionalità che abilita la navigazione e la ricerca di informazioni all interno delle sorgenti dei dati MIL

112 3 MODULO CONOSCITIVO Ciascuna funzionalità è definita da adeguati requisiti progettuali che circoscrivono l ambito di utilizzo del sistema (3/3) Funzionalità Requisiti progettuali Executive KPI e Tableau de bord Tale funzionalità consente la visualizzazione ad un alto livello di aggregazione dei KPI e del loro scostamento rispetto ai valori attesi Stage di ETL Il sistema prevede l estrazione dei dati da diverse sorgenti, la selezione di quelle di interesse e, quindi, la trasformazione ed il caricamento dei dati estratti. Tale funzionalità consente il trattamento dei dati secondo le esigenze conoscitive dell utente in termini di analisi e statistiche Gestione scarti Relativamente alla qualità dei dati, il sistema prevede la gestione dei dati scartati e delle incongruenze emerse durante il processo di ETL al fine di effettuarne l analisi e, quindi, l individuazione dell azione correttiva Export dei dati di interesse Il sistema fornisce agli utenti la possibilità di esportare i dati di interesse in file compatibili con i più comuni programmi di office automation MIL

113 3 MODULO CONOSCITIVO Il modello Dimensional Fact Model (DFM) rappresenta sinteticamente le modalità di analisi fruibili dall utente finale Il modello DFM descrive gli eventi caratteristici della realtà di interesse attraverso le misure (attributi con valore numerico) e le gerarchie (percorsi di aggregazione attraverso cui è possibile valorizzare le misure) il modello DFM descrive come gli utenti di ciascun Data Mart possono analizzare la quota parte di informazione di loro interesse; gli schemi DFM pertanto (da cui vengono derivati i modelli logici multidimensionali dei Data Mart) sono propri e caratteristici dei diversi bacini di utenza QSN Nazione Macroarea ILLUSTRATIVO Priorità Programma FAS Ob. generale Ob. specifico Azione Linea intervento Progetto Localizzazione geografica Data versione Obiettivo QSN Inserimento in FAS Dati anagrafici Dati finanziari Dati fisici Dati procedurali Regione CAP Comune Provincia Semestre Trimestre Anno Triennio Settennio MIL

114 3 MODULO CONOSCITIVO Le informazioni possono essere analizzate secondo differenti viste scelte direttamente dagli utenti in funzione dei propri fabbisogni Il sistema prevede numerose tipologie di report che l utente può scegliere ILLUSTRATIVO Dispersione Torta Istogramma Bubble Linee Barre Area Radar Il sistema inoltre implementa ulteriori funzionalità di analisi e sintesi quali ad esempio: Confronti tra i dati selezionati e dati di benchmark (medie, minimi, massimi, ) Tableau de bord MIL

115 3 MODULO CONOSCITIVO Gli utenti hanno la possibilità di realizzare report personalizzati scegliendo opportunamente gli indicatori, il livello di aggregazione ed il tipo di report desiderato ILLUSTRATIVO FINANZIAMENTO FAS QSN Localizzazione geografica (group comune) Priorità Ob. specifico Data versione (group all) Ob. Obiettivo QSN (group priorità) generale Inserimento in FAS (group all) azione Linea Importo del finanziamento (sum) intervento Programma FAS Selezione osservabili Nazione Area Regione CAP Comune Provincia Semestre Trimestre Anno Triennio Settennio Priorità 1 Priorità 2 Legenda QSN Selezione osservabili Priorità Localizzazione geografica (group regione) Ob. Data versione (group anno = 2008) Ob. specifico Obiettivo QSN (group all) generale Inserimento in FAS (group all) Avanzamento finanziario % (avg) azione Linea intervento Programma FAS Nazione Area Regione CAP Comune Provincia Semestre Trimestre Anno Triennio Settennio 12 novembre 2008 AVANZAMENTO FINANZIARIO FAS 2008 Sardegna Sicilia Calabria Puglia Basilicata Campania Molise Abruzzo Lazio Marche Umbria Toscana Emilia Romagna Liguria Friuli Venezia Giulia Veneto P.A. Trento P.A. Bolzano Lombardia Piemonte Valle D'Aosta 12 dicembre % 10% 20% 30% 40% 50% 60% MIL

116 3 MODULO CONOSCITIVO Il sistema, oltre a permettere la generazione di report, consente di effettuare confronti fra i dati selezionati e dati di benchmark ILLUSTRATIVO Area Regione CAP Comune Priorità Provincia Localizzazione geografica (group regione=lazio) Ob. Data versione (group anno) Semestre Ob. specifico Trimestre generale Obiettivo QSN (group all) Anno Inserimento in FAS (group all) Triennio azione Linea Zona territoriale (group all) Settennio intervento Imp. Realizzato / Imp. Totale % (avg) Programma FAS QSN Selezione osservabili Priorità Ob. Localizzazione geografica (group all) Ob. specifico Data versione (group anno) generale Obiettivo QSN (group all) Inserimento in FAS (group all) azione Linea Zona territoriale (group all) intervento Imp. Realizzato / Imp. Totale % (min, max, avg) Programma FAS QSN Selezione benchmark Generazione report Area Trimestre Nazione Semestre Anno Triennio Nazione Settennio Importo realizzato per zona territoriale - Regione Lazio anni confronto con medie, minimi e massimi nazionali 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 12 novembre 2008 Valori massimi Agglomerato urbano Valori minimi Zona di montagna Isole Zone a bassa densità Valori medi Zone rurali MIL

117 3 MODULO CONOSCITIVO Il sistema fornisce Tableau de bord per la visione di sintesi dell andamento degli investimenti, in funzione delle esigenze informative dell utente (1/2) Tableau de bord: Programma/Linea di intervento ILLUSTRATIVO Tableau de bord - Programma yyy - rilevazione del gg/mm/aaaa Scorecard Note Indicatore Valore precedente Valore attuale Valore di riferimento - Indicatore 1 di programma Progetto A Progetto B Progetto C Progetto D Indicatore 2 di programma Status Tendenza Descrizione programma Viene riportata in questa sezione la descrizione del programma Note Vengono riportate in questa sezione eventuali note sul programma Situazione finanziaria Avanzamento Percentuale di progetti riprogrammati per fase Percentuale di progetti per fase Costi Impegni Pagamenti Economie mln Euro Studio di fattibilità Progettazione preliminare Progettazione definitiva Progettazione esecutiva Esecuzione lavori Collaudo Chiusura intervento Funzionalità 0% 5% 10% 15% 20% % Progetti riprogrammati Studio di fattibilità; 2% Funzionalità; 10% Chiusura intervento; 9% Collaudo; 11% Progettazione preliminare; 5% Esecuzione lavori; 35% Progettazione definitiva; 13% Progettazione esecutiva; 15% MIL

118 3 MODULO CONOSCITIVO Il sistema fornisce Tableau de bord per la visione di sintesi dell andamento degli investimenti, in funzione delle esigenze informative dell utente (2/2) Tableau de bord: Progetto ILLUSTRATIVO Tableau de bord - Progetto xxx - rilevazione del gg/mm/aaaa - Indicatori Core Indicatore Valore precedente Valore attuale Valore di riferimento km di strada realizzati Indicatori Occupazionali Scorecard Giornate/uomo Numero di occupati attivati Status Avanzamento Tendenza Note Descrizione progetto Viene riportata in questa sezione la descrizione del progetto Stato del progetto Step dell'iter procedurale in cui si trova il progetto Note Eventuale segnalazione di avvenimenti o fatti rilevanti in merito all espletamento del passaggio amministrativo, ad integrazione e corredo delle altre informazioni previste. Eventuali note esplicative relative al singolo Stato Avanzamento Lavori in cui risulta articolata l attuazione del progetto. Valore delle opere realizzate e da realizzare nell'anno in corso Valore totale delle opere realizzate e da realizzare Importo realizzato per anno Importo da realizzare Importo da realizzare Anno Importo realizzato Importo realizzato 0% 25% 50% 75% 100% Importo realizzato % MIL

119 3 MODULO CONOSCITIVO I dati di ciascuna analisi possono essere esportati per consentirne successive elaborazioni Il sistema oltre a permettere la stampa dei report, consente l esportazione dei dati di interesse nei più comuni formati di file quali xls, xml, csv, txt Il file generato può essere importato in un programma di office automation per effettuare post elaborazioni, trasportare le informazioni e lavorare disconnessi dal sistema ILLUSTRATIVO AVANZAMENTO FINANZIARIO FAS 2008 Utenti Generazione report Sardegna Sicilia Calabria Puglia Basilicata Campania Molise Abruzzo Lazio Marche Umbria Toscana Emilia Romagna Liguria Friuli Venezia Giulia Veneto P.A. Trento P.A. Bolzano Lombardia Piemonte Valle D'Aosta Export File esportato Elaborazione 12 dicembre % 10% 20% 30% 40% 50% 60% Report Post elaborazione MIL

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