Sergio Giudici FARE IL PUNTO. Una storia a ritroso della localizzazione dal GPS a Tolomeo
|
|
- Bartolomeo Biagi
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Sergio Giudici FARE IL PUNTO Una storia a ritroso della localizzazione dal GPS a Tolomeo
2 2 La geometria del GPS Siamo a Parigi in Rue Monge e dobbiamo andare all Hotel de Ville dove ci aspetta un amico. Un passante ci ha dato delle informazioni ma il nostro francese è pessimo: «destra» si dice «droite» e «diritto» si dice «droit». Basta mancare una vocale per perdersi e infatti non sappiamo più dove siamo. Decidiamo di accendere il GPS per trovare l itinerario giusto. Un messaggio sullo schermo ci informa che bisogna aspettare l acquisizione dei satelliti. Abbiamo fretta e l attesa è snervante! Cosa sta facendo il ricevitore? Il GPS trova il punto Le notti buie e tempestose sono ideali per estrarre un primo elemento concettuale perché quando fa tempesta e cadono dal cielo fulmini spaventosi, potrebbe essere interessante sapere se si sono schiantati vicino a noi o se il fortunale si sta allontanando o avvicinando: si tratta del più elementare tentativo di localizzare qualcosa. Ma come riusciamo a sapere quanto lontano è caduto un fulmine? Semplice: il suono viaggia a circa 300 m/s e se sono passati 10 secondi tra l istante in cui abbiamo visto il lampo e quello in cui abbiamo sentito il boato del tuono allora il fulmine si è schiantato a 3 km da noi. Stiamo usando la definizione di velocità: «spazio = velocità tempo» e possiamo utilizzarla perché qualcuno ci ha fatto il favore di misurare la velocità del suono. Il calcoletto non riesce a determinare esattamente il luogo dello schianto ma ci dice che questo luogo si trova a 3 km di distanza da noi e tutti i luoghi con questa caratteristica stanno su una sfe- 21
3 Fare il punto ra di raggio 3 km di cui noi siamo il centro. Questa sfera è il primo elemento astratto che incontriamo e si merita un nome: chiamiamola «sfera di posizione». Spesso dare un nome ad una cosa è sufficiente per trasformarla in un potente utensile concettuale! L idea principale del sistema GPS è dedurre la posizione di un ricevitore a terra misurando il tempo di arrivo di segnali sincronizzati emessi da satelliti. In poche parole si fa la stessa operazione che abbiamo fatto per il fulmine: si moltiplica una velocità per un tempo tenendo conto che la velocità da usare non è quella del suono ma quella a cui viaggiano i segnali ovvero la velocità della luce (c = km/s). In questo modo si trova una sfera di posizione e, ripetendo l operazione per un certo numero di satelliti, si otterranno altre sfere: la loro intersezione determina il punto in cui siamo. Per il momento non preoccupiamoci dei dettagli hardware del dispositivo GPS ma immaginiamolo come una «scatola nera» in cui entrano tempi ed escono coordinate e cerchiamo di stabilire quanti tempi occorre misurare o equivalentemente quante sfere di posizione bisogna determinare affinché la «scatola» possa trovare la posizione del ricevitore. Possiamo convincerci che quattro misure sono sufficienti e l argomento si basa su un fatto logico: un problema matematico ammette una soluzione non ambigua quando il numero delle quantità incognite è almeno uguale al numero di condizioni che le incognite devono soddisfare. Valutiamo dunque quante incognite ci sono in un problema di localizzazione. Per specificare la posizione di un oggetto bisogna dirne il dove e il quando: viviamo infatti in un mondo quadri-dimensionale in cui tre dimensioni sono riservate a ciò che chiamiamo spazio e la quarta è il tempo. Per specificare il «dove» bisogna dire lunghezza, larghezza e profondità, cioè bisogna trovare una terna di numeri che potrebbero essere le coordinate (x,y,z) della geometria cartesiana oppure latitudine, longitudine e quota ovvero l altezza rispetto alla superficie media terrestre. In ogni caso si tratta sempre di trovare tre numeri. Per specificare il «quando» si deve dire un tempo. Localizzare nello spazio-tempo significa dunque determinare quattro numeri incogniti: tre coordinate spaziali e una temporale e per riuscire a farlo dobbiamo stabilire almeno quattro condizioni. 22
4 La geometria del GPS Immaginiamo che un satellite sia in orbita intorno alla Terra e nell istante t 0 si trovi in una certa posizione nota. Non preoccupiamoci al momento di come conoscere questa posizione, supponiamo soltanto che sia nota. All istante t 0 il satellite emette un segnale radio che viene ricevuto nell istante successivo t dal ricevitore a terra. Se vogliamo dare un nome al segnale possiamo chiamarlo BEEP e immaginiamolo come un onda radio, di quelle usate nelle telecomunicazioni e che si trasmettono in tutte le direzioni viaggiando alla velocità della luce. La differenza di tempo (t 0 -t) esprime la durata del viaggio del segnale dal satellite al ricevitore e se la moltiplichiamo per la velocità della luce, la quantità c(t 0 -t) rappresenta la distanza in linea retta che separa il satellite dal ricevitore. Ecco comparire la prima «sfera di posizione»: siamo infatti sicuri che il ricevitore è posizionato «sulla superficie di» una sfera di raggio r=c(t 0 -t) centrata nel satellite. Ma siamo certi che (t 0 -t) sia la «vera» durata e che c(t 0 -t) sia il «vero» raggio? Il tempo t 0 in cui il satellite decide quando inviare il segnale è stabilito in modo estremamente accurato da un orologio atomico ultrapreciso sistemato a bordo del satellite mentre il tempo di ricezione t è misurato a terra dal ricevitore in modo assai più rozzo: sarebbe infatti poco pratico dotare il ricevitore GPS, che deve stare nel palmo di una mano, di un ingombrante ma soprattutto costoso orologio atomico. Il ricevitore dispone soltanto di un comune orologio al quarzo che ha prestazioni decisamente inferiori e va spesso fuori sincrono in modo impredicibile rispetto agli orologi satellitari. Ammettiamo dunque che la «vera» durata del viaggio percorso dal segnale sia leggermente diversa e sia data da (t 0 -t+δ) dove δ è un tempo incognito (positivo o negativo) che tiene conto dell eventuale «fuori sincrono». Fatte queste precisazioni siamo certi che il ricevitore è posizionato sulla sfera di raggio r=c(t 0 -t+δ) centrata nel satellite. Se ripetiamo lo stesso ragionamento per altri tre satelliti stabiliamo in totale quattro sfere di posizione e dunque abbiamo quattro condizioni che permettono di determinare le quattro incognite del problema. Queste condizioni si possono esprimere in forma algebrica e, se usiamo le coordinate cartesiane, ricordano una specie di teorema di Pitagora nelle quattro dimensioni: (x x i ) 2 + (y y i ) 2 + (z z i ) 2 = c 2 (t i t 0 + ) 2 i = 1, 2, 3, 4 23
5 Fare il punto L indice i assume i valori da 1 a 4 e corrisponde a ciascuno dei quattro satelliti utilizzati, le coordinate (x i,y i,z i ) rappresentano la posizione dell i-esimo satellite mentre le coordinate (x,y,z) rappresentano la posizione incognita del ricevitore e δ è l eventuale fuori-sincrono. I tempi t i sono i tempi di ricezione di ciascuno dei quattro BEEP ricevuti mentre t 0 è l istante nel quale con perfetto sincronismo i quattro satelliti hanno inviato il proprio segnale. Abbiamo dunque «inventato» un metodo per localizzare il ricevitore: basta disporre di quattro satelliti, regolarli in modo che nello stesso momento tutti emettano un segnale e garantiamo che il metodo funziona perché il numero di incognite è uguale al numero di equazioni 1. Il metodo merita un nome e possiamo chiamarlo «quadri-laterazione» perché ha bisogno di quattro satelliti di riferimento. Ora si tratta di fare i calcoli e trovare davvero le quantità incognite. Tale compito è assegnato ad una «calcolatrice» installata nel dispositivo sotto forma di circuito elettronico. Non appena il ricevitore acquisisce il segnale di almeno quattro satelliti, la sua calcolatrice dispone di tutte le informazioni necessarie per determinare le coordinate spaziali e l offset temporale δ e le soluzioni sono comunicate all utente come latitudine, longitudine e quota della posizione. Il tempo δ di solito non è visualizzato ma è comunque disponibile nella memoria elettronica del dispositivo. Terminata la quadri-laterazione, il ricevitore non solo conosce la propria posizione ma sa anche di quanto il suo orologio interno è fuori sincrono rispetto agli orologi ultraprecisi sistemati a bordo dei satelliti. Il sistema GPS permette dunque non solo di sapere dove siamo ma distribuisce anche un riferimento temporale su scala globale: «vedere» i quattro satelliti è come riuscire a scorgere il quadrante di un gigantesco orologio celeste rispetto al quale ogni ricevitore misura il tempo. 1 Va precisato che quattro sfere a tre a tre non allineate hanno al più due punti in comune, quindi potrebbe esserci una ambiguità; tuttavia nel caso concreto della localizzazione satellitare solo uno dei due punti si trova in prossimità della superficie terrestre, l altro è fuori anche di migliaia di chilometri e quindi l ambiguità è rimossa. 24
6 La geometria del GPS La procedura di quadri-laterazione stabilisce dunque due principi comuni a qualunque sistema di localizzazione satellitare: La visibilità di almeno quattro satelliti. La perfetta sincronizzazione della costellazione satellitare. Solo rispettando queste due condizioni il sistema può funzionare: se per qualche motivo fossero visibili meno di quattro satelliti la localizzazione sarebbe impossibile e se venisse meno la sincronizzazione la precisione sarebbe compromessa. Il sistema GPS prevede una costellazione di 24 satelliti disposti in modo tale che da ogni punto della superficie terrestre ne risultano sempre almeno quattro visibili; alle latitudini intermedie in media otto sono accessibili e ciò significa che mediamente un ricevitore dispone di più informazione rispetto a quanto sarebbe necessario e questa ridondanza ha dei vantaggi: esistono infatti delle tecniche numeriche che sanno sfruttare al meglio l eccesso di informazione rendendo la localizzazione ancora più precisa 2. La procedura di quadri-laterazione si basa sulla corretta valutazione dei raggi delle quattro sfere di posizione e la precisione con cui si conoscono questi raggi dipende da quanto bene si riesce a sincronizzare i satelliti tra loro. Se la sincronizzazione degli orologi in orbita è garantita entro il miliardesimo di secondo, i raggi delle sfere potranno scostarsi dal loro valore «vero» per una quantità pari all incirca allo spazio che la luce percorre in un miliardesimo di secondo: ovvero 30 centimetri. Questa distanza fornisce l ordine di grandezza della precisione del sistema. Appena accendiamo il GPS, il sistema ha bisogno di un po di tempo per «agganciare» i satelliti visibili in quel momento e 2 Se il numero di equazioni è superiore al numero di incognite, la procedura da adottare è nota come metodo dei minimi quadrati e consiste nel determinare i valori delle incognite che soddisfano al meglio le condizioni imposte. L invenzione del metodo è attribuita al matematico C.F. Gauss che nel 1809 aveva sistematicamente risolto il problema di come tracciare al meglio l orbita di un corpo celeste di cui sono note alcune posizioni registrate in tempi diversi. 25
7 Fare il punto la sua calcolatrice deve compiere una certa sequenza di operazioni preliminari prima di effettuare i calcoli necessari. Il manuale di istruzione di uno dei più comuni ricevitori GPS in commercio avverte che «quando il dispositivo funziona correttamente, potrebbe impiegare circa due minuti per calcolare la posizione una volta acceso». Non bisogna lamentarsi troppo di questa lentezza: il grande astronomo Tycho Brahe nel secolo XVI impiegò venti anni per misurare la sola latitudine del suo osservatorio con un margine di errore pari a 500 metri; oggi per sapere dove sta l Hotel de Ville ci vogliono «soltanto» un paio di minuti e quattro satelliti! I segnali del GPS Fino ad ora non abbiamo detto nulla a proposito dei segnali emessi dai satelliti, li abbiamo probabilmente immaginati come una sorta di «canto», un coro di BEEP proveniente dal cielo. Se però ci mettiamo nei panni del ricevitore che deve fare i calcoli, possiamo immaginare di quali informazioni ha bisogno e comprendere meglio il BEEP trasmesso. Chiediamoci: Quando il ricevitore sente un certo BEEP, come riesce a sapere da quale satellite arriva? Come conosce la posizione dei trasmettitori? Come conosce l istante t 0 in cui i satelliti hanno inviato simultaneamente il loro BEEP? Dal punto di vista di chi riceve il messaggio, le tre domande sono equivalenti a porsi una questione epistolare: «Ho ricevuto una lettera. Come posso sapere da chi, da dove e quando è stata mandata?». A meno che non si tratti di una lettera anonima, la risposta è semplice: ogni lettera scritta bene riporta il luogo, la data e la firma del mittente. Ecco che abbiamo individuato una caratteristica importante del sistema satellitare: il BEEP emesso dai satelliti non è un semplice canto ma un messaggio in cui sono codificati l istante di trasmissione, la posizione e la firma digitale del trasmettitore. 26
Il sistema di posizionamento Satellitare GPS
Latitudine 0 +90 Nord - 0 +90 Sud A partire dall equatore Longitudine 0 +180 Est - 0 +180 Ovest A partire dal meridiiano di Greenwich La nostra posizione a uale è, secondo il WGS84 39 12.430 N 009 06.840
DettagliFisica delle cose banali Parte II
Fisica delle cose banali Parte II Giovanni Organtini Sapienza Università di Roma & INFN-Sez. di Roma Fisica quotidiana la teoria della relatività al lavoro Giovanni Organtini Sapienza Università di Roma
Dettagli3. Le coordinate geografiche: latitudine e longitudine
Introduzione 3. Le coordinate geografiche: latitudine e longitudine Ogni volta che vogliamo individuare un punto sulla superficie terrestre gli associamo due numeri, le coordinate geografiche: la latitudine
DettagliUNITÀ DIDATTICA 5 LA RETTA
UNITÀ DIDATTICA 5 LA RETTA 5.1 - La retta Equazione generica della retta Dalle considerazioni emerse nel precedente capitolo abbiamo compreso come una funzione possa essere rappresentata da un insieme
DettagliLezione 3: come si descrive il moto dei corpi
Lezione 3 - pag.1 Lezione 3: come si descrive il moto dei corpi 3.1. Correlare posizione e tempo Quando diciamo che un corpo si muove intendiamo dire che la sua posizione, misurata rispetto al sistema
DettagliIl GPS e la Relatività
Il GPS e la Relatività Il sistema GPS Qualche idea sulla Relatività Ristretta e sulla Relatività Generale Il GPS non funzionerebbe se non si conoscessero entrambe 1 Il sistema GPS: Global Positioning System
DettagliLa relatività generale. Lezioni d'autore
La relatività generale Lezioni d'autore Il GPS (RaiScienze) VIDEO Einstein e la teoria della relativita (History Channel) VIDEO Einstein: dimostrazione della teoria generale della gravità (History Channel))
DettagliStabilire se il punto di coordinate (1,1) appartiene alla circonferenza centrata nell origine e di raggio 1.
Definizione di circonferenza e cerchio. Equazione della circonferenza centrata in O e di raggio R. Esercizi. La circonferenza e il cerchio Definizioni: dato un punto C nel piano cartesiano e dato un numero
Dettagli1 Nozioni utili sul piano cartesiano
Nozioni utili sul piano cartesiano Nozioni utili sul piano cartesiano Il piano cartesiano è un sistema di riferimento costituito da due rette perpendicolari (una orizzontale detta asse delle ascisse x
DettagliI postulati di Einstein
I postulati di Einstein La velocità della luce è la stessa per tutti gli osservatori Le leggi della natura hanno la stessa forma per tutti gli osservatori inerziali. Einstein quindi estende il principio
DettagliGPS SISTEMA DI RILEVAMENTO SATELLITARE DELLA POSIZIONE
GPS SISTEMA DI RILEVAMENTO SATELLITARE DELLA POSIZIONE Il sistema G.P.S. (GLOBAL POSITIONING SYSTEM) avviato dagli U.S.A. a partire dagli anni 70, e completato nel 1993, è stato realizzato per motivi principalmente
DettagliPunti nel piano cartesiano
Punti nel piano cartesiano In un piano consideriamo due rette perpendicolari che chiamiamo x e. Solitamente, disegniamo la retta x (ascisse) orizzontalmente e orientata da sinistra a destra, la retta e
Dettagli29/10/2017. luminescenza.
Orientarsi significa determinare la propria posizione rispetto a dei punti di riferimento. In passato il riferimento era il punto da cui sorge il sole (dal latino oriri, sorgere). Per orientarsi la prima
DettagliArgomento 7. Studio di funzione
Argomento 7 Studio di funzione Studiare una funzione significa ottenere, mediante strumenti analitici (iti, derivate, ecc.) informazioni utili a disegnare un grafico qualitativo della funzione data. I
DettagliDisequazioni di 1 grado
Disequazioni di grado Disuguaglianze numeriche Esempio: < è una disuguaglianza numerica e si legge minore di Nota: posso anche scrivere ( maggiore di ) Esempio: (oppure < ) Proprietà delle disuguaglianze
DettagliPiano cartesiano. O asse delle ascisse
Piano cartesiano E costituito da due rette orientate e perpendicolari tra di loro chiamate assi di riferimento. Il loro punto di intersezione O si chiama origine del riferimento. L asse orizzontale è detto
DettagliMetodi di Iterazione Funzionale
Appunti di Matematica Computazionale Lezione Metodi di Iterazione Funzionale Il problema di calcolare il valore per cui F() = si può sempre trasformare in quello di trovare il punto fisso di una funzione
DettagliEquazioni esponenziali e logaritmi
Copyright c 2008 Pasquale Terrecuso Tutti i diritti sono riservati. Equazioni esponenziali e logaritmi 2 equazioni esponenziali..................................................... 3 casi particolari............................................................
DettagliProblemi di massimo e minimo
Problemi di massimo e minimo Supponiamo di avere una funzione continua in Per il teorema di Weierstrass esistono il massimo assoluto M e il minimo assoluto m I problemi di massimo e minimo sono problemi
DettagliAnno Scolastico 2014/15 - Classe 1D Verifica di matematica dell 11 Maggio Soluzioni degli esercizi. 2(x 2) 2(x 1) + 2 = 3x
Anno Scolastico 2014/15 - Classe 1D Verifica di matematica dell 11 Maggio 2015 - Soluzioni degli esercizi Risolvere le seguenti equazioni. Dove è necessario, scrivere le condizioni di accettabilità e usarle
DettagliLe Derivate. Appunti delle lezioni di matematica di A. Pisani Liceo Classico Dante Alighieri
Le Derivate Appunti delle lezioni di matematica di A. Pisani Liceo Classico Dante Alighieri Nota bene Questi appunti sono da intendere come guida allo studio e come riassunto di quanto illustrato durante
DettagliLa Retta Ogni funzione di primo grado rappresenta, graficamente, una retta. L equazione della retta può essere scritta in due modi
La Retta Ogni funzione di primo grado rappresenta, graficamente, una retta. L equazione della retta può essere scritta in due modi Forma implicita Forma esplicita a x b y c 0 y m x q a c y x b b Esempio
DettagliCriteri di divisibilità
Criteri di divisibilità Criterio di divisibilità per 9. Supponiamo, ad esempio, di voler dividere 2365 palline a 9 persone. Sappiamo che per stabilire se un numero è divisibile per 9 occorre sommare tutte
DettagliAnno 1. Circonferenza
Anno 1 Circonferenza 1 Introduzione Secondo gli storici intorno circa al V millennio a.c. nell'antica Mesopotamia fu inventata dai Sumeri la ruota. Non è un caso che la ruota fu inventata dai Sumeri. Essi,
DettagliCirconferenze del piano
Circonferenze del piano 1 novembre 1 Circonferenze del piano 1.1 Definizione Una circonferenza è il luogo dei punti equidistanti da un punto fisso, detto centro. La distanza di un qualunque punto della
DettagliLezione 6 Richiami di Geometria Analitica
1 Piano cartesiano Lezione 6 Richiami di Geometria Analitica Consideriamo nel piano due rette perpendicolari che si intersecano in un punto O Consideriamo ciascuna di queste rette come retta orientata
DettagliAnalisi degli Errori di Misura. 08/04/2009 G.Sirri
Analisi degli Errori di Misura 08/04/2009 G.Sirri 1 Misure di grandezze fisiche La misura di una grandezza fisica è descrivibile tramite tre elementi: valore più probabile; incertezza (o errore ) ossia
DettagliInsegnare relatività. nel XXI secolo
Insegnare relatività nel XXI secolo L ' e s p e r i m e n t o d i B r i a t o r e e L e s c h i u t t a Questo esperimento risale al 1975. Ci sono due orologi atomici, uno a Torino (1) e l'altro sul Plateau
DettagliCORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE/ARCHITETTURA
CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE/ARCHITETTURA FOGLIO DI ESERCIZI 1 GEOMETRIA 2009/10 Esercizio 1.1 (2.2). Determinare l equazione parametrica e Cartesiana della retta dello spazio (a) Passante per i
DettagliGeometria analitica di base. Equazioni di primo grado nel piano cartesiano Funzioni quadratiche Funzioni a tratti Funzioni di proporzionalità inversa
Equazioni di primo grado nel piano cartesiano Funzioni quadratiche Funzioni a tratti Funzioni di proporzionalità inversa Equazioni di primo grado nel piano cartesiano Risoluzione grafica di un equazione
DettagliCome costruire una meridiana equatoriale
Pagina 1 di 5 Come costruire una meridiana equatoriale La meridiana equatoriale è l'orologio solare più semplice da costruire. Per capire come funziona, supponiamo che la Terra sia disposta in modo che
DettagliSoluzioni dei quesiti di matematica (3)
Facoltà d Ingegneria - Università Roma Tre 1 Soluzioni dei quesiti di matematica (3) 1) Anche senza usare i criteri di classificazione delle curve del second ordine, è possibile rendersi conto che l equazione
DettagliModello atomico ad orbitali e numeri quantici
Modello atomico ad orbitali e numeri quantici Il modello atomico di Bohr permette di scrivere correttamente la configurazione elettronica di un atomo ma ha dei limiti che sono stati superati con l introduzione
DettagliOSSERVARE E DESCRIVERE
OSSERVARE E DESCRIVERE Il geografo è la persona che studia le caratteristiche della Terra, cioè del pianeta dove viviamo. Come fa il geografo a studiare la superficie della Terra? Viaggiare è sicuramente
DettagliRETTE E PIANI NELLO SPAZIO
VETTORI E GEOMETRIA ANALITICA 1 RETTE E PIANI NELLO SPAZIO Rette e piani in forma cartesiana e parametrica. Parallelismo e perpendicolarità, posizioni reciproche tra rette e piani, distanze. Esercizio
DettagliLe coordinate geografiche
Le coordinate geografiche La Terra non ha la forma di una sfera perfetta: per descriverla e rappresentarla la si approssima a una forma ellissoidale leggermente schiacciata ai poli, detta geoide. Per identificare
DettagliProf. Luigi De Biasi VETTORI
VETTORI 1 Grandezze Scalari e vettoriali.1 Le grandezze fisiche (ciò che misurabile e per cui è definita una unità di misura) si dividono due categorie, grandezze scalari e grandezza vettoriali. Si definisce
DettagliProprietà geometriche della parabola: su superfici paraboliche
Proprietà geometriche della parabola: riflessione su superfici paraboliche Vogliamo ricavare una proprietà fondamentale delle superfici paraboliche, legata alla riflessione di raggi luminosi su tali superfici,
DettagliMa cosa si pensava della forma della terra prima delle fotografie?
Ma cosa si pensava della forma della terra prima delle fotografie? Anassimandro (IV sec. a.c.) Omero (VIII sec. a.c.?) Aristotele (384-322 a.c.) riportava due osservazioni a riprova della sfericità della
DettagliLa retta nel piano cartesiano
La retta nel piano cartesiano Se proviamo a disporre, sul piano cartesiano, una retta vediamo che le sue possibili posizioni sono sei: a) Coincidente con l asse delle y; b) Coincidente con l asse delle
DettagliEsercizi sulla conversione tra unità di misura
Esercizi sulla conversione tra unità di misura Autore: Enrico Campanelli Prima stesura: Settembre 2013 Ultima revisione: Settembre 2013 Per segnalare errori o per osservazioni e suggerimenti di qualsiasi
DettagliEsame svizzero di maturità Inverno 2015 SCIENZE SPERIMENTALI FISICA
Esame svizzero di maturità Inverno 2015 Cognome e nome:... Gruppo e numero:... SCIENZE SPERIMENTALI FISICA Per ottenere la nota 4 occorre rispondere in modo completo e corretto a 11 delle 22 domande. Tutte
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO PROVA DI AMMISSIONE AI CORSI DI LAUREA IN Fisica Matematica Informatica Ingegneria dell Informazione e Organizzazione d Impresa, Ingegneria dell Informazione e delle Comunicazioni
DettagliI satelliti. Com è fatto un satellite
I satelliti Intorno alla Terra ruotano numerosi satelliti artificiali, messi in orbita nel corso degli ultimi decenni per gli scopi più diversi, sia in ambito militare sia civile. I satelliti sono ormai
DettagliCosa dobbiamo già conoscere?
Cosa dobbiamo già conoscere? Come opera la matematica: dagli ai teoremi. Che cosa è una funzione, il suo dominio e il suo codominio. Che cosa significa n j=1 A j dove A j sono insiemi. Che cosa significa
DettagliAnno 2. Circonferenza e retta: definizioni e proprietà
Anno 2 Circonferenza e retta: definizioni e proprietà 1 Introduzione I Sumeri furono tra i primi popoli ad occuparsi di matematica, e in particolare di problemi relativi alla. La è una figura geometrica
DettagliEquazioni lineari con due o più incognite
Equazioni lineari con due o più incognite Siano date le uguaglianze: k 0; x + y = 6; 3a + b c = 8. La prima ha un termine incognito rappresentato dal simbolo letterale k; la seconda ha due termini incogniti
DettagliMatematica per Analisi dei Dati,
Matematica per Analisi dei Dati, 230209 1 Spazio vettoriale R n Sia n un intero positivo fissato Lo spazio vettoriale R n e l insieme delle n ple ordinate di numeri reali, che rappresenteremo sempre come
DettagliL errore percentuale di una misura è l errore relativo moltiplicato per 100 ed espresso in percentuale. Si indica con e p e risulta: e ( e 100)%
UNITÀ L ELBORZIONE DEI DTI IN FISIC 1. Gli errori di misura.. Errori di sensibilità, errori casuali, errori sistematici. 3. La stima dell errore. 4. La media, la semidispersione e lo scarto quadratico
DettagliMisure di longitudine con le lune di Giove di Lucia Corbo
Misure di longitudine con le lune di Giove di Lucia Corbo Nel 1610 Galilei scoprì col suo cannocchiale che intorno al Pianeta Giove ruotavano quattro satelliti, scomparendo e ricomparendo continuamente.
DettagliLa circonferenza nel piano cartesiano
6 La circonferenza nel piano cartesiano onsideriamo la circonferenza in figura in cui il centro è ; e il raggio 5 r : se indichiamo con P ; un punto della circonferenza avremo, per definizione, che la
DettagliPREREQUISITI ASPETTI TEORICI
.- 1 - PREREQUISITI ASPETTI TEORICI LA SFERA CELESTE ED I SUOI ELEMENTI VOLTA E SFERA CELESTE LE PRINCIPALI COORDINATE ASTRONOMICHE COORDINATE ORIZZONTALI E COORDINATE EQUATORIALI pag. 2 pag. 3 CORRISPONDENZA
DettagliFISICA. Elaborazione dei dati sperimentali. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica
FISICA Elaborazione dei dati sperimentali Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica LA MISURA GLI STRUMENTI DI MISURA Gli strumenti di misura possono essere analogici o digitali.
DettagliA = {1,2,3,5} B = {x N : x 2 = 9 o x 2 = 16} e C = {4,6,7} Si descrivano gli insiemi A B C (A B) (A B) (C B). elencandone gli elementi.
.. Indicazioni per lo studio e per gli esercizi per casa. Sabato 4 ottobre: potete fare gli esercizi.4, tutti quelli sui numeri complessi, tutti quelli sulle matrici (soprattutto il.). Potete fare anche
DettagliIncertezza sperimentale e cifre significative
Incertezza sperimentale e cifre significative q La fisica è una scienza sperimentale e le misure e l incertezza con cui vengono effettuate sono il fulcro di ogni esperimento. q Le misure possono essere
DettagliSeconda gara matematica ( ) Soluzioni
Seconda gara matematica (9..00) Soluzioni 1. Dato un parallelepipedo solido cioè senza buchi al suo interno formato da 180 cubetti e avente spigoli di lunghezza a, b, c, il numero N di cubetti visibili
DettagliCalcolo dell altezza di un rilievo lunare: l esempio di Arzachel
Calcolo dell altezza di un rilievo lunare: l esempio di Arzachel Lo scopo della suddetta esperienza è il calcolo dell altezza di un particolare rilievo lunare, scelto appositamente per la conformazione
DettagliCOMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE. descrivere la. Comprendere ed applicare analogie relative ai concetti presi in analisi. struttura.
ca descrivere la struttura dell atomo, la tavola periodica e le sue caratteristiche per spiegare le differenze tra i vari tipi di legami, descrivendoli e interpretandoli alla luce degli elettroni di valenza
DettagliIstituto di Istruzione Superiore L. da Vinci Civitanova Marche. Anno scolastico PROGRAMMA SVOLTO. Materia: Matematica
Anno scolastico 2015-2016 PROGRAMMA SVOLTO Materia: Matematica Docente: Massimiliano Iori Classe : 2F Indirizzo: Linguistico Disequazioni lineari Le diseguaglianze: definizioni e proprietà. Disequazioni
DettagliLe caratteristiche del moto. Un corpo è in moto se, rispetto ad un sistema di riferimento, cambia la posizione con il passare del tempo.
Il Mot Le caratteristiche del moto Un corpo è in moto se, rispetto ad un sistema di riferimento, cambia la posizione con il passare del tempo. Le caratteristiche del moto Immagina di stare seduto in treno
DettagliUNITÀ I1-3 LE INTERSEZIONI
UNITÀ I1-3 LE INTERSEZIONI IL PRINCIPIO DELLE INTERSEZIONI Le intersezioni costituiscono, nella topografia classica, un metodo di rilievo di appoggio non autonomo, ma da utilizzare in particolari contesti
DettagliDistribuzione Gaussiana
Nella maggioranza dei casi (ma non in tutti) facendo un istogramma delle misure acquisite si ottiene una curva a campana detta normale o Gaussiana. G,, G,, d 1 e 2 1 Distribuzione Gaussiana 1 2 = Valor
Dettagli1 Riduzione per righe e matrici equivalenti per righe.
Geometria Lingotto. LeLing2: Sistemi lineari omogenei. Ārgomenti svolti: Riduzione per righe e matrici equivalenti per righe. Forma echelon e sistemi gia risolti. Il metodo di Gauss-Jordan e la forma echelon.
DettagliEsercizio L1 L2 L3 L4 L5 L6 L7 L8. Sia f (x) = 4 x. Allora f (x + 1) f (x) è uguale a. Risposta. Risulta immediatamente
Sia f (x) = 4 x. Allora f (x + 1) f (x) è uguale a [1] 4 [2] f (x) [3] 2f (x) [4] 3f (x) [5] 4f (x) Risulta immediatamente f (x 1) f (x) = 4 x+1 4 x = 4 x 4 1 4 x = 4 x (4 1) = 3 4 x = 3f (x). E noto che
DettagliPIANO CARTESIANO e RETTE classi 2 A/D 2009/2010
PIANO CARTESIANO e RETTE classi 2 A/D 2009/2010 1) PIANO CARTESIANO serve per indicare, identificare, chiamare... ogni PUNTO del piano (ente geometrico) con una coppia di valori numerici (detti COORDINATE).
DettagliPrecorso di Matematica
Precorso di Matematica Lezione 3 Andrea Susa OPERATORE DI PRODOTTO Π 2 1 Operatore di prodotto Π Consideriamo un insieme numerico ={ =1, }. Definiamo prodotto degli elementi in, = Esempio: ={ =1, =2, =3,
DettagliGeometria e Topologia I (U1-4) 2006-mag-10 61
Geometria e Topologia I (U1-4) 2006-mag-10 61 (15.9) Teorema. Consideriamo il piano affine. Se A A 2 (K) è un punto e r una retta che non passa per A, allora esiste unica la retta per A che non interseca
DettagliStudio di circuiti contenenti diodi Uso di modelli semplificati
STUDIO DI CIRCUITI CONTENENTI DIODI USO DI MODELLI SEMPLIFICATI 1 Primo modello 2 Secondo modello 4 Terzo modello 6 La caratteristica e la retta di carico 8 Studio di circuiti contenenti diodi Uso di modelli
DettagliIl metodo scientifico
La Fisica è una scienza grazie a Galileo che a suo fondamento pose il metodo scientifico 1 Il metodo scientifico La Natura è complessa: non basta osservarla per capirla Intuizione di Galileo: bisogna porre
DettagliDati sperimentali Nella serie di 10 misurazioni di tempo effettuate, si sono ottenuti i seguenti valori espressi in secondi:
ESPERIMENTO DI LABORATORIO DI FISICA MISURE DI TEMPO Obiettivo L obiettivo dell esperimento, oltre che familiarizzare con le misure di tempo, è quello di rivelare gli errori casuali, elaborare statisticamente
DettagliAnalisi Matematica 1 e Matematica 1 Geometria Analitica: Coniche
Analisi Matematica 1 e Matematica 1 Geometria Analitica: Coniche Annalisa Amadori e Benedetta Pellacci amadori@uniparthenope.it pellacci@uniparthenope.it Università di Napoli Parthenope Contenuti Coniche
DettagliSistemi di equazioni di primo grado (sistemi lineari)
Sistemi di equazioni di primo grado (sistemi lineari) DEFINIZIONE Un sistema di equazioni è un insieme di due o più equazioni, tutte nelle stesse incognite, di cui cerchiamo soluzioni comuni. Esempi 1.
DettagliLa retta nel piano cartesiano
La retta nel piano cartesiano Cominciamo con qualche esempio. I) Rette parallele agli assi cartesiani Consideriamo la retta r in figura: i punti della retta hanno sempre ordinata uguale a 3. P ( ;3) Q
Dettagli2) Quale delle seguenti frazioni corrisponde al numero decimale 2,7? a) 2/7 b) 27/10 c) 27/5 d) 27/100
Università degli Studi di Bologna Scuola di Economia, Management e Statistica.. 2012/2013 Sede didattica di Rimini Corsi di laurea CLET e CLEI Test di logica-matematica Risposta corretta: 1 punto, risposta
Dettagli, c di modulo uguale sono disposti in modo da formare un triangolo equilatero come mostrato in fig. 15. Si chiarisca quanto vale l angolo formato da
22 Tonzig Fondamenti di Meccanica classica ta) Un esempio di terna destra è la terna cartesiana x, y, z [34] Per il prodotto vettoriale vale la proprietà distributiva: a ( b c) = a b a c, ma non vale la
DettagliSCUOLA GALILEIANA DI STUDI SUPERIORI CLASSE DI SCIENZE NATURALI ESAME DI AMMISSIONE, PROVA DI MATEMATICA 13 SETTEMBRE 2011
1 SCUOLA GALILEIANA DI STUDI SUPERIORI CLASSE DI SCIENZE NATURALI ESAME DI AMMISSIONE, PROVA DI MATEMATICA 13 SETTEMBRE 011 Problema 1. Sia Z l insieme dei numeri interi. a) Sia F 100 l insieme delle funzioni
DettagliY = ax 2 + bx + c LA PARABOLA
LA PARABOLA La parabola è una figura curva che, come la retta, è associata ad un polinomio che ne definisce l'equazione. A differenza della retta, però, il polinomio non è di primo grado, ma è di secondo
DettagliQuadro riassuntivo di geometria analitica
Quadro riassuntivo di geometria analitica IL PIANO CARTESIANO (detta ascissa o coordinata x) e y quella dall'asse x (detta ordinata o coordinata y). Le coordinate di un punto P sono: entrambe positive
DettagliKangourou della Matematica 2012 finale nazionale italiana Mirabilandia, 7 maggio 2012
Kangourou della Matematica 2012 finale nazionale italiana Mirabilandia, 7 maggio 2012 LIVELLO STUDENT S1. (5 punti ) Assegnati tre punti non allineati nello spazio, quante sfere passano per questi tre
DettagliLa media e la mediana sono indicatori di centralità, che indicano un centro dei dati.
La media e la mediana sono indicatori di centralità, che indicano un centro dei dati. Un indicatore che sintetizza in un unico numero tutti i dati, nascondendo quindi la molteplicità dei dati. Per esempio,
DettagliPrecorso di Matematica
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE FACOLTA DI ARCHITETTURA Precorso di Matematica Anna Scaramuzza Anno Accademico 2005-2006 4-10 Ottobre 2005 INDICE 1. ALGEBRA................................. 3 1.1 Equazioni
DettagliIntegrale indefinito
Integrale indefinito 1 Primitive di funzioni Definizione 1.1 Se f: [a, b] R è una funzione, una sua primitiva è una funzione derivabile g: [a, b] R tale che g () = f(). Ovviamente la primitiva di una funzione,
DettagliLE COORDINATE CARTESIANE
CORSO ZERO DI MATEMATICA per Ing. Chimica e Ing. delle Telecomunicazioni GEOMETRIA ANALITICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it LE COORDINATE CARTESIANE Quando si vuole fissare un sistema di coordinate
Dettagliprof. Antonio Marino a.s Liceo Zucchi Monza Il moto circolare uniforme
Il moto circolare uniforme 1. Definizione di moto circolare uniforme Un punto P si muove di moto circolare uniforme 1 se percorre una circonferenza con velocità scalare costante. Pertanto, il modulo della
DettagliLICEO SCIENTIFICO A. VALLISNERI Classe III A 1 o quadrimestre/ 1 a verifica 3 novembre 2011
1 LICEO SCIENTIFICO A. VALLISNERI Classe III A 1 o quadrimestre/ 1 a verifica 3 novembre 2011 Verifica (per l orale) su: Ripasso di algebra, introduzione alla geometria analitica Alunno:................................................
DettagliAnalisi Matematica 1 e Matematica 1 Geometria Analitica: Rette
Analisi Matematica 1 e Matematica 1 Geometria Analitica: Rette Annalisa Amadori e Benedetta Pellacci amadori@uniparthenope.it pellacci@uniparthenope.it Università di Napoli Parthenope Contenuti Nel Piano
DettagliLe trasformazioni di Lorentz
Le trasformazioni di Lorentz NASA, STS-41B 1 TRASFORMAZIONI DI GALILEO Il principio di relatività è stato enunciato per la prima volta da Galileo Galilei nel libro Dialogo sopra i due massimi sistemi del
DettagliProva scritta del corso di Fisica con soluzioni. Prof. F. Ricci-Tersenghi 14/11/2014
Prova scritta del corso di Fisica con soluzioni Prof. F. icci-tersenghi 14/11/214 Quesiti 1. Si deve trascinare una cassa di massa m = 25 kg, tirandola con una fune e facendola scorrere su un piano scabro
DettagliEsercizi di Matematica per la prova di ammissione alla Scuola Galileiana /16
Esercizi di Matematica per la prova di ammissione alla Scuola Galileiana - 015/16 Esercizio 1 Per quali valori n Z \ {0} l espressione è un numero intero positivo? (n + 5)(n + 6) 6n Soluzione. Il problema
DettagliGeometria delle similitudini
Istituzioni di matematiche 2 Diego Noja (diego.noja@unimib.it) 31 marzo 2009 Geometria delle similitudini CDL Scienze della Formazione Primaria Istituzioni di matematiche 2 pagina 1 CDL Scienze della Formazione
DettagliVettori e geometria analitica in R 3 1 / 25
Vettori e geometria analitica in R 3 1 / 25 Sistemi di riferimento in R 3 e vettori 2 / 25 In fisica, grandezze fondamentali come forze, velocità, campi elettrici e magnetici vengono convenientemente descritte
Dettagli3 Le grandezze fisiche
3 Le grandezze fisiche Grandezze fondamentali e grandezze derivate Tra le grandezze fisiche è possibile individuarne alcune (fondamentali) dalle quali è possibile derivare tutte le altre (derivate) Le
DettagliGeometria Analitica Domande e Risposte
Geometria Analitica Domande e Risposte A. Il Piano Cartesiano. Qual è la formula della distanza tra due punti nel piano cartesiano? Per calcolare la formula della distanza tra due punti nel piano cartesiano
DettagliIl Ricevente comunica pubblicamente una chiave e. Il Mittente codifica il messaggio usando la funzione f(m, e) = C e
Crittografia a chiave pubblica. Il problema della crittografia è semplice da enunciare: vi sono due persone, il Mittente e il Ricevente, che vogliono comunicare fra loro senza che nessun altro possa leggere
DettagliLezione 10: Teorema di Rouchè-Capelli e la classificazione dei sistemi lineari
Lezione 10: Teorema di Rouchè-Capelli e la classificazione dei sistemi lineari In questa lezione ci dedicheremo a studiare a fondo quali proprietà della matrice dei coefficienti di un sistema (e della
DettagliLe equazioni e i sistemi di primo grado
Le equazioni e i sistemi di primo grado prof. Roberto Boggiani Isiss Marco Minghetti 1 settembre 009 Sommario In questo documento verrà trattato in modo semplice e facilmente comprensibile la teoria delle
DettagliLA RETTA. La retta è un insieme illimitato di punti che non ha inizio, né fine.
LA RETTA La retta è un insieme illimitato di punti che non ha inizio, né fine. Proprietà: Per due punti del piano passa una ed una sola retta. Nel precedente modulo abbiamo visto che ad ogni punto del
DettagliOTTICA GEOMETRICA. Ovvero la retta perpendicolare alla superficie riflettente. Figura 1. Figura 2
OTTICA GEOMETRICA L ottica geometrica si occupa di tutta quella branca della fisica che ha a che fare con lenti, specchi, vetri e cose simili. Viene chiamata geometrica in quanto non interessa la natura
DettagliQuesto paragrafo e quello successivo trattano gli stessi argomenti del capitolo B6 relativo alla soluzione grafica dei sistemi di primo grado.
D1. Retta D1.1 Equazione implicita ed esplicita Ogni equazione di primo grado in due incognite rappresenta una retta sul piano cartesiano (e viceversa). Si può scrivere un equazione di primo grado in due
Dettagli