BANCHE POPOLARI 13/04/2015
|
|
- Ottavia Angelini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 BANCHE POPOLARI I riflettori da tempo accesi sul mondo delle banche popolari si sono concentrati sul cambiamento di portata storica che interessa le prime 11 (10 + 1) aziende con attivi superiori agli 8 miliardi obbligate alla trasformazione in SpA(Tab. 2). 2 1
2 Le 25 popolari che in base alla legge 33/2015 non hanno l obbligo (ma hanno la facoltà) di trasformarsi in SpA(Tab. 3) possono limitarsi a prendere atto della situazione o debbono sviluppare qualche riflessione strategico/organizzativa? 3 La risposta è AFFERMATIVA Sia a livello di categoria (associativo) 4 2
3 Per quanto riguarda le banche popolari con un attivo pari o inferiore a 8 miliardi di euro, la BCE desidera sottolineare l'importanza di misure volte a rafforzare le loro strutture di governo societario. Una struttura di governo più appropriata potrebbe contribuire a migliorare le loro capacità di gestione dei rischi e di generazione di capitale interno, nonché il loro potenziale di attrazione di capitale aggiuntivo e la loro capacità di resistere a crisi economiche e finanziarie di portata significativa. Ciò consentirebbe alle banche popolari di continuare a fornire credito alle economie locali e regionali anche in tempi difficili.» 5 L'economia italiana continuerà ad avere bisogno anche di banche piccole e cooperative, che sappiano interpretare i migliori valori di comunità che i territori sanno esprimere, al servizio del tessuto di risparmiatori e di imprese che restano piccole. Ma anche loro dovranno adoperarsi per trovare soluzioni organizzative che le rendano più sane ed efficienti. 6 3
4 prendano piena conoscenza del testo della Legge 33/2015 per le modificazioni apportate alle banche con attivo inferiore a 8 miliardi prendano attenta nota delle raccomandazioni della BCE valutino i cambiamenti strutturali che si vengono a creare nei mercati di riferimento anche alla luce della emananda riforma delle Banche di Credito Cooperativo 7 SPUNTI DI RIFLESSIONE A LIVELLO DI SINGOLA BANCA 8 4
5 VALUTAZIONI IN ORDINE ALL ADEGUATEZZA DELLA GOVERNANCE: RICERCA DI SPAZI DI MIGLIORAMENTO NELLA GESTIONE PER: GENERARE CAPITALE INTERNO ATTRARRE CAPITALE AGGIUNTIVO 9 VALUTAZIONI IN MERITO AD EVENTUALI MODIFICHE STATUTARIE PER: recepire indicazioni contenute nella legge 33/2015 recuperare eventuali suggerimenti innovativi contenuti nella bozza di autoriforma delle banche popolari elaborata dal c.d. Comitato dei Saggi(voto multiplo, plafond possesso azionario ). 10 5
6 VALUTAZIONI SULL OPPORTUNITA DI RILANCIARE INIZIATIVE CHE VALORIZZINO LO STATUS DI BANCA POPOLARE COOPERATIVA BANCA DEL TERRITORIO Politica di relazione con i Soci Politica del «titolo» 11 STUDIO DI POSSIBILI INIZIATIVE DI MERCATO FINALIZZATE A: Attrarre correnti di clientela delle ex popolari negli stessi territori serviti e lasciati liberi a seguito dei prevedibili processi di concentrazione tra le stesse ex popolari «Intercettare» risorse finanziarie derivanti da realizzo (anche parziale) delle plusvalenze o da cessione da parte dei Soci delle azioni delle ex popolari Acquisire, ove interessante, sportelli o anche solo spazi lasciati liberi a prezzo di saldo Avvicinare figure professionali qualificate delle ex popolari esposte a rischi di esuberi/trasferimento Rinforzare il profilo qualitativo del personale addetto alla relazione con la clientela; la banca del territorio dovrebbe parlaredipiù rispettoaglialtri-coniclienti/soci 12 6
7 SPUNTI DI RIFLESSIONE A LIVELLO DI CATEGORIA 13 Una perdita, in prospettiva, di peso politico a livello istituzionale e di vigilanza (V.Tab5) Difficoltà a mantenere/creare supporti operativi a livello associativo Rischi di ulteriore riduzione numerica della compagine per possibili futuri interventi normativi (abbassamento della soglia degli 8 miliardi di attivo) o per eventuali autonome scelte aziendali di trasformazione in S.p.A. 14 7
8 Adottare iniziative soprattutto di tipo comunicativo all interno e all esterno - finalizzate a valorizzare le peculiarità del movimento popolare Ripensare modelli di collaborazione/aggregazione per servizi unificati a fini di contenimento dei costi e la migliore gestione dei crescenti vincoli normativi (v. indicazioni Comitato dei Saggi) Verificare la sussistenza di spazi realistici per ottenere agevolazioni fiscali per attività tipiche del mondo cooperativo 15 dei regolamenti attuativi della vigilanza della concreta evoluzione delle riforme delle fondazioni bancarie del sistema delle banche di credito cooperativo (autoriforma in itinere) 16 8
9 SPUNTI DI APPROFONDIMENTO E PRIME PROPOSTE DI CONSULTING 17 Un primo spunto di riflessione potrebbe essere quello di mettere in comune taluni servizi, proseguendo quel cammino di esternalizzazione che ha già percorso passi rilevanti in ambito informatico e di back office. Non si tratterebbe tuttavia di una esternalizzazione finalizzata al solo contenimento dei costi, bensì sarebbe più corretto parlare di un centro di competenza comune in grado di rafforzare i servizi proposti. 18 9
10 Un centro di competenza comune potrebbe: favorire una visione integrata dei rischi della banca; assicurare supporto continuativo agli organi e funzioni di controllo (dall audit, alla compliance, al risk management, alla funzione antiriciclaggio) nella valutazione dell adeguatezza dei presidi adottati per la mitigazione dei rischi; agevolare un percorso di crescita professionale (tutoring) delle risorse interne dedicate ai controlli. 19 Un centro di competenza comune potrebbe altresì: favorire una riflessione su modelli organizzativi e di servizio alla clientela retail, in una prospettiva non lontana di banca digitale; assicurare una presidio fattivo nell ambito degli interventi di implementazione dei nuovi progetti; agevolare i processi di riconversione culturale del personale interno della banca
11 Un centro di competenza comune potrebbe infine: favorire l accesso a finanziamenti - di matrice nazionale o europea - finalizzati alle piccole e medie imprese (o l accesso al capitale di rischio per le stesse); agevolare i momenti di raccordo tra dette nuove forme di finanziamento e quelle più tradizionali di accesso al credito tramite il canale bancario. fornire contributi e supporti nella gestione dei crediti non performing 21 Federare assieme gli attori, di emanazione delle banche popolari, che offrono servizi esterni alle stesse sarebbe forse un primo realistico passo, non per preservare un lascito, ma per rilanciare in modo concreto e fattivo il volano dei servizi a clienti ed imprese del territorio
12 LE TABELLE 23 Tab. 1 IL SISTEMA DELLE POPOLARI al 30/06/2014 (Fonte Assopopolari) Istituti di Credito (1) 70 (36 coop) Sportelli Soci (2) Clienti Dipendenti (1) Comprese le S.p.A. controllate (2) Soci di Banche Popolari Cooperative Quote di mercato Provvista 25,3% Impieghi 24,6% Sportelli 29,3% Provvista (m. di di euro) 425 Impieghi (m. di euro)
13 Tab. 2 BANCHE POPOLARI OBBLIGATE ALLA TRASFORMAZIONE IN SPA 1 BANCO POPOLARE UNIONE DI BANCHE ITALIANE BANCA POP. DELL'EMILIA ROMAGNA BANCA POPOLARE DI MILANO BANCA POPOLARE DI VICENZA VENETO BANCA BANCA POPOLARE DI SONDRIO CREDITO VALTELLINESE BANCA POPOLARE DI BARI BANCA POP. DELL'ETRURIA E DEL LAZIO BANCA POPOLARE DELL'ALTO ADIGE BANCA POPOLARE DI MAROSTICA (Attivo Contabile Giugno 2014) Il dato della Banca Popolare di Bari fa riferimento alla configurazione attuale del Gruppo e comprende anche gli attivi di Tercas e Caripe. (in milioni di euro) Fonte: Banca d Italia 25 Tab. 3 BANCHE POPOLARI CHE CONSERVANO LO STATUS DI BANCHE COOPERATIVE (Attivo Contabile Giugno 2014) (in milioni di euro) 1 BANCA POPOLARE DI PUGLIA E BASILICATA BANCA POPOLARE DI CIVIDALE BANCA AGRICOLA POPOLARE DI RAGUSA BANCA VALSABBINA CSR BANCA POPOLARE PUGLIESE BANCA DI PIACENZA BANCA DI CREDITO POPOLARE BANCA POPOLARE DEL LAZIO BANCA POPOLARE DEL CASSINATE BANCA POPOLARE VALCONCA BANCA POPOLARE ETICA BANCA POPOLARE SANT'ANGELO SANFELICE 1893 BANCA POPOLARE BANCA POPOLARE DI LAJATICO BANCA POPOLARE DEL FRUSINATE BANCA POPOLARE DI FONDI BANCA POPOLARE DI SVILUPPO BANCA POPOLARE DI CORTONA BANCA POPOLARE VESUVIANA CREDITO SALERNITANO BANCA POP. DELLE PROVINCE MOLISAN BANCA POP. DEL MEDITERRANEO BANCA POPOLARE DELL'ETNA* BANCA POP.DELLE PROVINCE CALABRE * 30 * In amministrazione straordinaria Fonte: Banca d Italia 26 13
14 Tab. 4 IL SISTEMA DELLE BANCHE POPOLARI POST LEGGE N. 33/201 BANCHE SPA 10 soggette all applicazione immediata 1all esitodellafusionetrab.p.altoadigeedimarostica BANCHE COOPERATIVE 25 - delle quali 2 in amministrazione straordinaria (B. P. Provincie Calabresi Banca Popolare dell Etna) - mantengono l attuale status di cooperativa 27 Tab. 5 I NUMERI DELLE POPOLARI POST LEGGE N. 33/201 (dati al 31/12/2013) Banche 25 Totale attivo (in migliaia) ,24% * Provvista da clientela (in migliaia) ,34% * Patrimonio Vigilanza ,22% * Dipendenti ,12% * Sportelli 856 9,17% * * Percentuale sul totale del sistema delle Popolari ante Legge n.33/2015 Fonte: Mediobanca Patr. base Tier 1(b)/Att.rischio pond. 14,58% (10,10% Sistema Popolari) Crediti dubbi/crediti clientela 12,26%(12,72% Sistema Popolari) IL PESO DELLE 25 POPOLARI E MEDIAMENTE CONTENUTO ENTRO IL 3% DELL INTERO SISTEMA BANCARIO 28 14
15 Tab. 6 ITALIA SETTENTRIONALE (dati al 31/12/2013) (dati in migliaia) Banche Popolari Totale Provvista da attivo clientela Personale Sportelli B. Pop Cividale B. Valsabbina B. di Piacenza B. Pop. Valconca B. Pop. Etica S. Felice S/Panaro Tot Fonte: Mediobanca 29 Tab. 7 ITALIA CENTRALE (dati al 31/12/2013) (dati in migliaia) Banche Popolari Totale attivo Provvista da Personale Sportelli clientela Cassa Sovv. Risp. BdI B. Pop. del Lazio B. Pop. del Cassinate B. Pop. del Frusinate B. Pop.Lajatico B. Pop. Fondi B. Pop. Cortona B. Pop. Province Molisane Tot Fonte: Mediobanca 30 15
16 Tab. 8 Banche Popolari ITALIA MERIDIONALE (dati al 31/12/2013) Tot Attivo Provvista da clientela (dati in migliaia) Dipendenti Sportelli B. Agricola Pop. Ragusa B. Pop. Puglia Basilicata B. Pop. Pugliese B. di Credito Popolare B. Pop. Sant Angelo B. Pop. di Sviluppo B. Pop. Vesuviana Credito Salernitano B. Pop. Mediterraneo Totali Fonte: Mediobanca 31 Tab. 9 LE PRIME 15 BCC PER TOTALE ATTIVO (dati al 31/12/2013) 1. BCC DI ROMA BCC DI ALBA, LANGHE, ROERO E DEL CANAVESE CREDITO COOPERATIVO RAVENNATE E IMOLESE BCC DI CAMBIANO EMIL BANCA- CREDITO COOPERATIVO BCC DI BRESCIA CASSA PADANA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO Cons BCC DI POMPIANO E DELLA FRANCIACORTA BCC DI CARATE BRIANZA BANCA ALPI MARITTIME- CREDITO COOPERATIVO CARRU' CHIANTIBANCA- CREDITO COOPERATIVO CASSA RURALE BCC DI TREVIGLIO CASSA RURALE ED ARTIGIANA DI CANTU' BANCA CENTROPADANA- CREDITO COOPERATIVO BCC DI CARUGATE E INZAGO Fonte: Mediobanca 32 16
DISPOSIZIONI DI VIGILANZA PER LE BANCHE POPOLARI
VIGILANZA BANCARIA E FINANZIARIA Servizio Regolamentazione e analisi macroprudenziale Divisione Analisi macroprudenziale Area Impatto della Regolamentazione DISPOSIZIONI DI VIGILANZA PER LE BANCHE POPOLARI
DettagliNuove banche per nuove imprese: la riforma delle Popolari
Nuove banche per nuove imprese: la riforma delle Popolari Giuseppe LATORRE Partner KPMG, Responsabile Corporate Finance e Financial Services Milano, 16 aprile 2015 Le Popolari in Italia e i contenuti della
DettagliMODELLO DI COMUNICAZIONE FINANZIARIA
MODELLO DI COMUNICAZIONE FINANZIARIA Check list delle informazioni di riferimento Applicato dalle Banche che hanno aderito alla proposta di Accordo di CONFINDUSTRIA PESARO-URBINO FINALITA E CONTENUTI DEL
DettagliFocus comparativo sulle Banche Popolari Italiane
Focus comparativo sulle Banche Popolari Italiane (per una stampa su carta, per una migliore lettura, si consiglia il formato A3 ) Indice: Lista de Le Principali Banche Popolari Italiane pag. 1 Crediti
DettagliIL RECEPIMENTO IN ITALIA DELLA DIRETTIVA CRD IV (Direttiva 2013/36/UE)
Milano - 19 ottobre 2015 IL RECEPIMENTO IN ITALIA DELLA DIRETTIVA CRD IV (Direttiva 2013/36/UE) La disciplina sul WHISTLEBLOWING Marcello Fumagalli Direttore Area consulenza banche 1 Contesto normativo
Dettagli8. Dati finanziari e bancari
8. Dati finanziari e bancari Roma rappresenta dopo Milano il principale Centro finanziario del Paese con 46 Istituti creditizi, 1.988 sportelli bancari, 91 miliardi di euro depositati in banca (pari al
DettagliRELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Ai Signori Consiglieri della Fondazione Patrizio Paoletti Nel corso dell esercizio chiuso il 31 dicembre 2012 la nostra attività è stata
DettagliConfindustria Genova
Confindustria Genova La levadel Private Equity nelleacquisizionie nelle cessioni: minoranze e maggioranze Genova, 14 maggio 2015 Raffaele de Courten 1 ARGOMENTI TRATTATI Cosa fanno gli operatori di Private
DettagliBanche e PMI: un rapporto in evoluzione. Milano, 3 Dicembre 2012
Banche e PMI: un rapporto in evoluzione Milano, 3 Dicembre 2012 Ricerca n. 255-2012 PREMESSA: LE PMI INTERVISTATE Indagine effettuata telefonicamente nel mese di Novembre su un campione di PMI del Nord
DettagliIl confidi nazionale della cooperazione italiana. Sosteniamo lo sviluppo delle imprese cooperative
Il confidi nazionale della cooperazione italiana Sosteniamo lo sviluppo delle imprese cooperative chi siamo Cooperfidi Italia è il confidi nazionale della cooperazione italiana ed è sostenuto da Agci,
DettagliRegolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare
Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...
DettagliInformativa al Pubblico
1 Informativa al Pubblico Pillar 3 Informazioni al 31 Dicembre 2010 2 MPS Gestione Crediti Banca S.p.A. Sede Sociale in Siena, Piazza Salimbeni 3, www.mpsgestionecreditibanca.it Iscritta al Registro Imprese
DettagliBanche: da Convenzione CDP-ABI 8 miliardi per finanziare Pmi
COMUNICATO STAMPA Banche: da Convenzione CDP-ABI 8 miliardi per finanziare Pmi Siglato oggi da Faissola e Varazzani testo definitivo. Singole banche o gruppi potranno aderire ad iniziativa e stipulare
DettagliRELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Ai Signori Consiglieri della Fondazione Patrizio Paoletti Nel corso dell esercizio chiuso il 31 dicembre 2014 la nostra attività è stata
DettagliInformazioni sulla soluzione delle crisi di Banca Marche, Banca Popolare dell Etruria e del Lazio, CariChieti e Cassa di Risparmio di Ferrara
Informazioni sulla soluzione delle crisi di Banca Marche, Banca Popolare dell Etruria e del Lazio, CariChieti e Cassa di Risparmio di Ferrara Il Governo e la Banca d Italia, in stretta collaborazione e
Dettaglinell anno 2009 Banca d Italia Filiale di Campobasso Discussione di Alberto Franco Pozzolo
L economia Leconomia del Molise nell anno 2009 Banca d Italia Filiale di Campobasso Discussione di Alberto Franco Pozzolo Università degli Studi del Molise La crisi economica in Molise: industria e servizi
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliLA NOSTRA PARTECIPAZIONE
ha interpretato e sostenuto negli anni lo sviluppo della mutualità, l affermazione dei principi solidaristici e la responsabilità sociale dell Impresa Cooperativa che ottiene benefici tramite la costituzione
DettagliBANCA ETRURIA. Cartella Stampa
BANCA ETRURIA Cartella Stampa Chi siamo La storia I nostri Valori Il Gruppo Banca Etruria nasce ad Arezzo e successivamente si consolida attraverso numerose fusioni e incorporazioni fra Banche Popolari
DettagliProgetto Atipico. Partners
Progetto Atipico Partners Imprese Arancia-ICT Arancia-ICT è una giovane società che nasce nel 2007 grazie ad un gruppo di professionisti che ha voluto capitalizzare le competenze multidisciplinari acquisite
DettagliMODELLO TEORICO DEI REQUISITI DI PROFESSIONALITA DEGLI AMMINISTRATORI
MODELLO TEORICO DEI REQUISITI DI PROFESSIONALITA DEGLI AMMINISTRATORI Approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 3 marzo 202 OBIETTIVI Ai fini del corretto assolvimento delle funzioni
DettagliPer favorire l insediamento dei giovani in agricoltura ISMEA ha messo a punto una serie di strumenti finanziari finalizzati:
Audizione Senato della Repubblica Commissione Agricoltura e Produzione Agroalimentare Testo Unificato per i disegni di legge nn. 2674, 2710, 2919 e 3043 «imprenditoria giovanile in agricoltura» Roma, 26
DettagliViene confermata la focalizzazione della Banca sulla concessione del credito e sulla gestione delle
COMUNICATO STAMPA Il Consiglio d Amministrazione di Banca del Mezzogiorno MedioCredito Centrale approva il nuovo Piano Industriale Triennale 2015 2017 e la Relazione Semestrale al 30 giugno 2015 Roma,
DettagliRELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI AL RENDICONTO GENERALE PER L ESERCIZIO 2013. I sottoscritti revisori segnalano che hanno eseguito a campione
RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI AL RENDICONTO GENERALE PER L ESERCIZIO 2013 I sottoscritti revisori segnalano che hanno eseguito a campione verifiche sia sulle poste rilevate nel Rendiconto Generale
DettagliPOI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO 2007-2013 (POI)
POI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO 2007-2013 (POI) Avanzamento Attività Organismo Intermedio Ministero dello Sviluppo Economico Direzione generale per gli incentivi alle imprese D.G.I.A.I Linee
DettagliECB-PUBLIC PARERE DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA. del 25 marzo 2015. sulla riforma delle banche popolari (CON/2015/13)
IT ECB-PUBLIC PARERE DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA del 25 marzo 2015 sulla riforma delle banche popolari (CON/2015/13) Introduzione e base giuridica Il 20 febbraio 2015 la Banca centrale europea (BCE) ha
DettagliIL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO
IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO Gabriele Cappellini Milano, 18 ottobre 2011 Il progetto Si tratta del più grande fondo italiano di capitale per lo sviluppo, costituito per dare impulso alla crescita patrimoniale
DettagliLa comunicazione economico-finanziaria
La comunicazione economico-finanziaria Università di Urbino La comunicazione economico-finanziaria E il complesso delle comunicazioni effettuate attraverso qualsiasi canale di diffusione dalla direzione
DettagliMIFID Markets in Financial Instruments Directive
MIFID Markets in Financial Instruments Directive Il 1 1 Novembre 2007 è stata recepita anche in Italia, attraverso il Decreto Legislativo del 17 Settembre 2007 n.164n.164,, la Direttiva Comunitaria denominata
DettagliCorso di diritto commerciale avanzato a/a 2015-2016 Fabio Bonomo (fabio.bonomo@enel.com) Lezione del 9 ottobre 2015
Corso di diritto commerciale avanzato a/a 2015-2016 Fabio Bonomo (fabio.bonomo@enel.com) Lezione del 9 ottobre 2015 1 Gli attori della Corporate Governance Le società Le società (corporations) organizzazioni
DettagliDare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore. Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore
Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore Roberto Felici, Giorgio Gobbi, Raffaella Pico Servizio Studi di Struttura
DettagliLe misure di sviluppo rurale: criticità attuali
CONVEGNO La politica di sviluppo rurale verso il 2007-2013: 2013: risultati e prospettive Venezia, 18 e 19 novembre 2004 Sessione b - Sviluppo rurale Le misure di sviluppo rurale: criticità attuali Catia
DettagliNon profit e capitale sociale: un'analisi alla luce dei dati censuari
Primo Convegno Nazionale Qualita della vita: territorio e popolazioni Non profit e capitale sociale: un'analisi alla luce dei dati censuari Sabrina Stoppiello, Stafania Della Queva, Manuela Nicosia Censimento
DettagliCREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale
CREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale Realizzato dall EURES Ricerche Economiche e Sociali in collaborazione con il Consiglio Regionale dell Economia
DettagliFONDAZIONE MEMORIALE DELLA SHOAH DI MILANO ONLUS NOTA INTEGRATIVA Bilancio al 31 dicembre 2010
FONDAZIONE MEMORIALE DELLA SHOAH DI MILANO ONLUS NOTA INTEGRATIVA Bilancio al 31 dicembre 2010 Finalità della Fondazione La Fondazione memoriale della Shoah di Milano Onlus (nel seguito Fondazione) è un
DettagliDati significativi di gestione
182 183 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto Economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza
DettagliFinanziamenti con provvista. Finanza Agevolata - Novembre 2015
Finanziamenti con provvista Cassa Depositi e Prestiti Finanza Agevolata - Novembre 2015 Cassa Depositi e Prestiti Identità e missione (1/2) La Cassa Depositi e Prestiti (CDP) è una società per azioni a
DettagliIl Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico
Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico L Associazione Bancaria Italiana (ABI) Il Presidente dell ABI La CONFINDUSTRIA Il Presidente di CONFINDUSTRIA La Conferenza dei
DettagliLA PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA DI FORMAZIONE IN MATERIA DI SAFETY IN BANCA D ITALIA
ALLEGATO 4 LA PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA DI FORMAZIONE IN MATERIA DI SAFETY IN BANCA D ITALIA I dati sui quali si basa la presente elaborazione statistica fanno riferimento al numero di partecipazioni
DettagliDiventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.
ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno
DettagliVERBALE DI RIUNIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
VERBALE DI RIUNIONE DEL COLLEGIO SINDACALE Oggi 16 aprile 2012, alle ore 9,30, in P.le Principessa Clotilde n.6 si sono riuniti i sindaci: Dott. Pietro Giorgi Presidente Dott. Giacomo Del Corvo Sindaco
DettagliIL CONTROLLO DI GESTIONE
IL CONTROLLO DI GESTIONE CORSO BASE Milano, 20 e 21 maggio 2014 A cura di dottor Alessandro Tullio Studio di Consulenza dottor Alessandro Tullio Il controllo di gestione ed Il ruolo del Controller Docente:
DettagliGAL DISTRETTO RURALE BMGS SORGONO RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE SUL BILANCIO AL 31.12.2013 PARTE PRIMA
GAL DISTRETTO RURALE BMGS SORGONO RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE SUL BILANCIO AL 31.12.2013 PARTE PRIMA Controllo Contabile Giudizio sul bilancio Signori Soci, Come previsto dall art. 14 del D.lgs 39/2010
DettagliIntroduzione al Private Equity Strumenti di capitale di rischio per la PMI
Introduzione al Private Equity Strumenti di capitale di rischio per la PMI Rimini, 11 ottobre 2013 Raffaele de Courten 1 ARGOMENTI TRATTATI Cosa fanno gli operatori di Private Equity? Quali sono gli obiettivi
DettagliIl Governo Societario nelle Banche di Credito Cooperativo: attualità e prospettive
Il Governo Societario nelle Banche di Credito Cooperativo: attualità e prospettive Il modello di sistema dei controlli interni per il Credito Cooperativo Giuseppe Zaghini, Rischi e Controlli - Ufficio
DettagliPROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER. Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE MISURA 431 Azione 2.b Informazione sull attività del GAL Attività di animazione
DettagliDati significativi di gestione
36 37 38 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza
DettagliInformativa al pubblico Stato per Stato Situazione al 31 dicembre 2014
Informativa al pubblico Stato per Stato Ai sensi delle Disposizioni di vigilanza per le banche Circolare Banca d Italia n. 285/2013 Parte Prima Titolo III Capitolo 2 09 aprile 2015 SOMMARIO Premessa...
DettagliRoma, 21 settembre 2015
Roma, 21 settembre 2015 CREDITO, SVIMEZ: CONFIDI AL SUD TROPPO PICCOLI E POVERI, EROGANO IL 25% RISPETTO A QUELLI DEL CENTRO-NORD La SVIMEZ: Servono interventi organici nell ambito del credito e dei Confidi
DettagliIl controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali
La gestione dei rischi operativi e degli altri rischi Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali Mario Seghelini 26 giugno 2012 - Milano
DettagliCapitolo 1 Il sistema finanziario e il sistema reale 3. Capitolo 2 I saldi finanziari settoriali e l intermediazione finanziaria 29
00.romaneNadotti:Layout 1 25-09-2009 15:15 Pagina vi Gli Autori Prefazione Ringraziamenti dell Editore In questo volume... Il sito xiii xiv xvi xvii xxiii PARTE I Concetti fondamentali Capitolo 1 Il sistema
DettagliAudizione Commissione agricoltura e produzione agroalimentare Senato della Repubblica
Audizione Commissione agricoltura e produzione agroalimentare Senato della Repubblica Disegni di legge nn. 2674, 2710 e 2919 (imprenditoria giovanile in agricoltura) 22 Febbraio 2012 ore 15.30 Gli attuali
DettagliDOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE
DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE ai sensi dell art. 5 del Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successivamente modificato con delibera n.17389
DettagliVigilanza bancaria e finanziaria
Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO
DettagliCONFIDI, RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO E FONDO DI GARANZIA PER LE PMI Foggia, 27 Maggio 2011
CONFIDI, RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO E FONDO DI GARANZIA PER LE PMI Foggia, 27 Maggio 2011 TAVOLA ROTONDA Prof. Pasqualina Porretta, Università degli Studi La Sapienza, Roma IL RUOLO DEI CONFIDI NEL SOSTEGNO
DettagliSostegno pubblico agli investimenti e credito: il contributo delle banche allo sviluppo rurale Lamezia Terme, 15 aprile 2014
Sostegno pubblico agli investimenti e credito: il contributo delle banche allo sviluppo rurale Lamezia Terme, 15 aprile 2014 Francesca Macioci Ufficio Crediti Associazione Bancaria Italiana Politica di
DettagliI FATTORI CRITICI DI SUCCESSO NEGLI ACCORDI TRA BANCHE E RETI DISTRIBUTIVE DI MUTUI IMMOBILIARI
I FATTORI CRITICI DI SUCCESSO NEGLI ACCORDI TRA BANCHE E RETI DISTRIBUTIVE DI MUTUI IMMOBILIARI Roma, 22 novembre 2011 Direzione Retail Funzione C.A.E. L EVOLUZIONE DEL SETTORE Gli ultimi cinque anni hanno
DettagliStrategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA
relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA Classification Policy PREMESSA, FONTI NORMATIVE ED OBIETTIVO DEL DOCUMENTO... 3 1. DEFINIZIONI... 3 1.1. CLIENTI PROFESSIONALI...
DettagliDOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE
DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE ai sensi dell art. 5 del Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successivamente modificato con delibera n.17389
DettagliIndice. Prefazione PARTE PRIMA LE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE NELLE STRATEGIE COLLABORATIVE TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED IMPRESE
Indice Prefazione XI PARTE PRIMA LE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE NELLE STRATEGIE COLLABORATIVE TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED IMPRESE Capitolo 1 Le partnership pubblico-privato nei nuovi modelli di gestione
DettagliPiano di Sviluppo Competenze
Piano di Sviluppo Competenze La proprietà e i diritti d'autore di questo documento e dei suoi allegati appartengono a RES. Le informazioni in esso contenute sono strettamente confidenziali. Il documento,
DettagliIl Ministro dello Sviluppo Economico. Il Ministro dell Economia e delle Finanze. di concerto con
Il Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con Il Ministro dell Economia e delle Finanze Vista la legge 23 dicembre 1996, n. 662 e, in particolare, l articolo 2, comma 100, lettera a), che ha istituito
DettagliDECENTRAMENTO DELLE POLITICHE DEL LAVORO E SVILUPPO LOCALE L ESPERIENZA ITALIANA Note introduttive. Giovanni Principe General Director ISFOL
DECENTRAMENTO DELLE POLITICHE DEL LAVORO E SVILUPPO LOCALE L ESPERIENZA ITALIANA Note introduttive Giovanni Principe General Director ISFOL DECENTRALISATION AND COORDINATION: THE TWIN CHALLENGES OF LABOUR
DettagliLe garanzie come strumento per agevolare l accesso al credito delle PMI
Le garanzie come strumento per agevolare l accesso al credito delle PMI Firenze, 26 febbraio 2015 Crisi economica: si assiste ad un attenuazione del credit crunch per le imprese ma i prestiti sono ancora
DettagliI modelli di qualità come spinta allo sviluppo
I modelli di qualità come spinta allo sviluppo Paolo Citti Ordinario Università degli studi di Firenze Presidente Accademia Italiana del Sei Sigma 2005 1 Si legge oggi sui giornali che l azienda Italia
DettagliL APPLICAZIONE DI BASILEA 2 NEL SISTEMA DELLE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO
L APPLICAZIONE DI BASILEA 2 NEL SISTEMA DELLE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO Juan Lopez Funzione Studi - FEDERCASSE Battipaglia, 17 maggio 2006 Indice della presentazione Il Credito Cooperativo L approccio
DettagliObiettivi dello studio
La riforma della finanza decentrata in Italia: prospettive attuali e future. L IRAP. Maria Pia Monteduro Se.C.I.T. Obiettivi dello studio Analisi della situazione attuale Osservazioni sul disegno di legge
DettagliSTRUMENTI FINANZIARI NEI PROGRAMMI 2014-2020
STRUMENTI FINANZIARI NEI PROGRAMMI 2014-2020 Verso un utilizzo più strategico imparando dall esperienza maturata Roberto D Auria Mario Guido Gruppo di lavoro Competitività Roma, 28 ottobre 2013 L esperienza
DettagliStudio di Economia e consulenza Aziendale s.r.l. Stipulato il protocollo d intesa per i finanziamenti rosa
News per i Clienti dello studio del 4 Novembre 2014 Stipulato il protocollo d intesa per i finanziamenti rosa Ai gentili clienti Loro sedi Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che è
DettagliIl Credito in Cina. Marco Gasparroni Tesoriere CCIC
Il Credito in Cina Marco Gasparroni Tesoriere CCIC 1 Indice Le Banche Italiane in Cina - La presenza - La Mission - I Volumi Le Banche Cinesi - Il sistema Bancario Cinese - Il Mercato 2 La Presenza L apertura
DettagliCREDITO VALTELLINESE
Il ruolo dell Internal Auditing nel Gruppo Bancario CREDITO VALTELLINESE Enrico Rossi Direzione Auditing di Gruppo - DELTAS S.p.A. La presentazione è stata realizzata da Credito Valtellinese ed è riservata
DettagliIL CONSORZIO ZEROCENTO
IL CONSORZIO ZEROCENTO 1 PREMESSA Il Consorzio ZeroCento nasce come evoluzione di Pratika s.r.l. al fine di portare sostegni concreti alle Aziende clienti di Pratika s.r.l.. Le Aziende hanno sempre più
DettagliLe politiche a sostegno delle start up e il ruolo del sistema camerale
Sondrio, 14 giugno 2013 11ª Giornata dell Economia Le politiche a sostegno delle start up e il ruolo del sistema camerale Roberto Calugi Consorzio camerale per il credito e la finanza Camera di Commercio
DettagliApprovazione CDA del 25 giugno 2009. Limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli amministratori di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A.
Approvazione CDA del 25 giugno 2009 Limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli amministratori di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. Regolamento U n i p o l G r u p p o F i n a n z i a r i o S. p. A. Sede
DettagliPolitica di Valutazione Pricing per le obbligazioni emesse dalla Banca di Credito Cooperativo di Cernusco Sul Naviglio s.c.
Politica di Valutazione Pricing per le obbligazioni emesse dalla Banca di Credito Cooperativo di Cernusco Sul Naviglio s.c. (Adottata ai sensi delle Linee guida interassociative per l applicazione delle
DettagliForma giuridica dell impresa
Forma giuridica dell impresa Quando una impresa si costituisce deve affrontare il problema di quale forma giuridica scegliere: Impresa individuale Società di persone (S.s., S.n.c., S.a.s.) Società di capitali
DettagliAvvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di
DettagliGRUPPO BANCO DESIO RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA
GRUPPO BANCO DESIO RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA AL 31 MARZO 2006 1 INDICE Prospetti contabili pag. 03 Note di commento ed osservazioni degli Amministratori pag. 04 Nota informativa pag. 04 La struttura
DettagliPolitica per la Negoziazione di prodotti finanziari
Politica per la Negoziazione di prodotti finanziari (Adottata ai sensi delle Linee guida interassociative per l applicazione delle misure Consob di livello 3 in tema di prodotti finanziari illiquidi del
DettagliOsservatorio regionale sul credito dell Emilia-Romagna
Osservatorio regionale sul credito dell UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA ISTITUTO GUGLIELMO TAGLIACARNE INDAGINE DICEMBRE 2012 DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI FORLI - CESENA 1.1 L assetto finanziario
DettagliSTRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DEGLI ORDINI
STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DEGLI ORDINI Febbraio 2014 1 STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DEGLI ORDINI... 1 1 FINALITÀ... 3 2. INFORMAZIONI SULLA STRATEGIA DI TRASMISSIONE DEGLI ORDINI...
DettagliLe prospettive dell Albo dei Consulenti Finanziari
Le prospettive dell Albo dei Consulenti Finanziari 5 Forum Nazionale sulla Consulenza Finanziaria Milano, 22 aprile 2015 «Bisogna conoscere il passato per capire il presente e, nei limiti dell'umano, orientare
DettagliPOLITICHE INTERNE IN MATERIA DI PARTECIPAZIONI IN IMPRESE NON FINANZIARIE
POLITICHE INTERNE IN MATERIA DI PARTECIPAZIONI IN IMPRESE NON FINANZIARIE 1 Indice 1. Premessa... 3 2. Strategie della banca in materia di partecipazioni in imprese non finanziarie... 3 2.1 Partecipazioni
DettagliIl risk management nell investimento previdenziale: il quadro di riferimento
Laura Crescentini Il risk management nell investimento previdenziale: il quadro di riferimento Le nuove sfide della gestione previdenziale Roma, 29 marzo 2012 Il quadro di riferimento D. M. n. 703/1996
DettagliRAFFORZATE SOLIDITA PATRIMONIALE E LIQUIDITA ; LA GESTIONE OPERATIVA TRAINA LA REDDITIVITA (+23%): UTILE NETTO 2013: 150 MILIONI
RAFFORZATE SOLIDITA PATRIMONIALE E LIQUIDITA ; LA GESTIONE OPERATIVA TRAINA LA REDDITIVITA (+23%): UTILE NETTO 2013: 150 MILIONI In un contesto ancora debole, il esprime una redditività in crescita continuando
DettagliCassa Rurale ed Artigiana di Cortina d Ampezzo e delle Dolomiti Credito Cooperativo. Piano strategico 2012-2014
Cassa Rurale ed Artigiana di Cortina d Ampezzo e delle Dolomiti Credito Cooperativo Piano strategico 2012-2014 Delibera del Consiglio di Amministrazione del 17 gennaio 2012 1 POLITICHE DI SVILUPPO GENERALE
DettagliPolitica di Pricing per la Emissione e Negoziazione dei Prestiti Obbligazionari emessi dalla Banca di Credito Cooperativo di Carate Brianza
Politica di Pricing per la Emissione e Negoziazione dei Prestiti Obbligazionari emessi dalla Banca di Credito Cooperativo di Carate Brianza (Adottata ai sensi delle Linee guida interassociative per l applicazione
DettagliIl Gruppo Banca Popolare di Vicenza
Il Gruppo Banca Popolare di Vicenza a sostegno delle PMI Costante Turco Responsabile Direzione Regionale Centro Sud Italia di Banca Popolare di Vicenza Prato, 9 maggio 2013 La Storia e le caratteristiche
DettagliDomanda e offerta di credito
2/5/2013 Domanda e offerta di credito La situazione registrata nel 2012 in provincia di Nel 2012 si è registrata una contrazione della domanda di credito. Rispetto alla media regionale le imprese modenesi
DettagliSistemi di misurazione e valutazione delle performance
Sistemi di misurazione e valutazione delle performance 1 SVILUPPO DELL'INTERVENTO Cos è la misurazione e valutazione delle performance e a cosa serve? Efficienza Efficacia Outcome Requisiti minimi Indicatori
DettagliIl Decreto 231 e i Modelli Organizzativi: Nuove Linee Guida di Confindustria e Prospettive di Riforma
Il Decreto 231 e i Modelli Organizzativi: Nuove Linee Guida di Confindustria e Prospettive di Riforma Roma, 1 Ottobre 2014 Avv. U. Simonelli - General Counsel Brembo S.p.A. VISIONE D INSIEME ALCUNI SPUNTI
DettagliNews per i Clienti dello studio
News per i Clienti dello studio N. 83 del 13 Giugno 2014 Ai gentili clienti Loro sedi Indennità ASPI anche per i soci lavoratori delle cooperative Gentile cliente con la presente intendiamo informarla
DettagliDocumento per la consultazione DISPOSIZIONI DI VIGILANZA BANCHE POPOLARI
Vigilanza bancaria e finanziaria Documento per la consultazione DISPOSIZIONI DI VIGILANZA BANCHE POPOLARI Il presente documento contiene lo schema delle disposizioni di attuazione degli articoli 28, comma
DettagliLe difficoltà del passaggio dalla funzione di Ispettorato a Internal Audit Convegno Nazionale AIEA - 19 maggio 2004
Modelli organizzativi e procedurali della funzione di Internal Audit in Deutsche Bank Le difficoltà del passaggio dalla funzione di Ispettorato a Internal Audit Convegno Nazionale AIEA - 19 maggio 2004
DettagliDOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA
DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA 1.1 - L assetto finanziario delle aziende Nel corso del 2014 la provincia reggiana evidenzia un saldo tra imprese che presentano aumenti e diminuzioni
DettagliL internal auditing nell Agenzia delle Entrate: una realtà in evoluzione. Dott. Salvatore Di Giugno Direttore Centrale Audit e Sicurezza
L internal auditing nell Agenzia delle Entrate: una realtà in evoluzione Dott. Salvatore Di Giugno Direttore Centrale Audit e Sicurezza Forum P.A. 24 maggio 2007 Missione e Organizzazione Le competenze
Dettagliwww.consulting.it CONSULTING SPA - Società per le banche Via Pergole, 2-23100 Sondrio Tel. 0342.219670 - Fax. 0342.219534 info@consulting.
www.consulting.it SOCIETA CERTIFICATA UNI ENI ISO 9001:2008 certificato n. 12849 - settore EA 37 Accr.minlavoro 5877 del 26/02/2007 Cod.Min.Borsa Lavoro 074DI829C00 CONSULTING SPA - Società per le banche
DettagliMODELLO DI COMUNICAZIONE FINANZIARIA Elenco delle informazioni di riferimento
MODELLO DI COMUNICAZIONE FINANZIARIA Elenco delle informazioni di riferimento FINALITÀ E CONTENUTI DEL MODELLO Il modello individua, in relazione alle diverse tipologie di fabbisogni finanziari delle imprese,
DettagliLe Segnalazioni di Sofferenze Bancarie in Italia negli anni 1998-2007
Le Segnalazioni di Sofferenze Bancarie in Italia negli anni 1998-2007 Analisi statistica a cura di: Tidona Comunicazione Dipartimento Ricerche Responsabile del Progetto: Sandra Galletti Luglio 2008 Questa
DettagliConvenzione Comunita Montana Istituto Sviluppo Economico Appennino per piccolo credito turistico (estratto) Art. 1
INTERVENTI CREDITIZI A TASSO DI INTERESSE AGEVOLATO AL FINE DI PROMUOVERE L'ECONOMIA LOCALE COMUNITA' MONTANA ALTA E MEDIA VALLE DEL RENO Piazza della Pace, 4 40038 Vergato Bologna Tel. 051/911056 Fax.
Dettagli