ACCORDI DI PROGRAMMA PER L INTEGRAZIONE SCOLASTICA E FORMATIVA DI BAMBINI E ALUNNI DISABILI (L. 104/92)
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1 ACCORDI DI PROGRAMMA PER L INTEGRAZIONE SCOLASTICA E FORMATIVA DI BAMBINI E ALUNNI DISABILI (L. 104/92) Dott.ssa Livia Dazzi DSM-DP Neuropsichiatria dell Infanzia e dell Adolescenza
2 LEGGE 104/92 ART. 13 ACCORDO PROGRAMMA PROVINCIALE (ART. 3.1 Accordo Provinciale) ACCORDI TERRITORIALI PIANURA EST PIANURA OVEST BOLOGNA CASALEC- CHIO PORRETTA S. LAZZARO IMOLA
3 ACCORDO DI PROGRAMMA PROVINCIALE
4 Accordo quadro, documento base per Accordi territoriali COMPITI REGOLAMENTARE, INTEGRARE COORDINARE la programmazione degli interventi educativi e sanitari rivolti a bambini e alunni disabili iscritti alle scuole statali e paritarie della provincia 2010 A.B.
5 CARATTERISTICA A.B ACCORDO PARTECIPATO Ausl, Comuni, Provincia, USP, ISA, GLIP, Consulta Provinciale per superamento handicap, Scuole Paritarie, Centri F.P., Associazioni
6 INTEGRAZIONE SCOLASTICA Qualora il bambino presenti difficoltà di sviluppo,neuropsichico o sensoriale,di comunicazione o di relazione, è opportuno che il genitore richieda un accertamento specialistico da parte della UONPIA di riferimento,ai fini di definire la problematica rilevata,di predisporre gli eventuali percorsi terapeutici-riabilitativi e, se necessario, avviare i provvedimenti specifici per avviare il percorso di certificazione.
7 INVIANTI E COLLABORAZIONI CON LA NPIA Famiglia Pediatra/MMG Scuola Servizio Sociale Ospedale (Neonatologia e Ped.ospedaliera) Pronto Soccorso Consultorio Familiare Psichiatria UOC Territoriale di NPIA UOS NPIA Casalecchio/Porretta UOS NPIA S.Lazzaro UOS Bologna Est UOS Bologna Ovest UOS Pianura Est UOS Pianura Ovest UOC Specialistica UOSNPEE: Day Hospital e Semiresidenza per Adolescenza Centro Clinico per la Prima Infanzia Centro Regionale Disabilità Linguistiche e Cognitive
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9 CRITERI DIAGNOSTICI PER LA CERTIFICAZIONE (All. 1 Accordo Provinciale) Per la prima volta l Accordo Provinciale individua categorie diagnostiche e relativi codici per la certificazione. Viene utilizzata la classificazione ICD10 (International Classification of Desease 10 revisione) elaborata dall Organizzazione Mondiale della Sanità. N.B. La delibera regionale n. 1 dell 11 gennaio 2010 percorso per l accertamento di disabilità e certificazione per l integrazione scolastica dei minorenni in Emilia Romagna specifica, tra l altro, i codici diagnostici da utilizzare a livello regionale.gli accordi di programma hanno quindi subito una revisione nel marzo 2011 con una modifica relativamente all allegato 1. A.B. 2010
10 ALLEGATO 1 CATEGORIE DIAGNOSTICHE E CODICI PER LA CERTIFICAZIONE AI SENSI DELLA LEGGE 104/92 L Asse 1 comprende i disturbi psicologici e psichiatrici,per alcune patologie è stato introdotto il criterio della età anagrafica per cui le sindromi schizofreniche,gli episodi maniacali e depressivi sono certificabili a partire dal 10 anno di età, per i disturbi di personalità sono rimasti quelli specifici. L Asse 2 comprende i disturbi neuropsicologici e quindi è stato modificato in seguito alla Delibera Regionale PRO DSA N.108/2010 e alla Legge 170/2010 in quanto il Codice F81.3 viene utilizzato per la diagnosi e la segnalazione di DSA,mentre i Disturbi di Apprendimento vengono certificati solo in condizioni di gravità o di comorbilità con altre patologie come i Disturbi della Condotta e le Sindromi Ipercinetiche. La Categoria Diagnostica F83 ( Disturbi Evolutivi Specifici Misti ) è rimasta limitatamente alla Scuola dell Infanzia.
11 L Asse 3 comprende il Ritardo Mentale ed è rimasto invariato. L Asse 4 comprende le patologie organiche che sono considerate tutte certificabili, laddove i disturbi associati compromettano od interferiscano significativamente nella vita scolastica dell alunno. I Codici diagnostici dell Asse 5 ( problematiche ambientali,sociali e culturali ) non sono utilizzabili ai fini della certificazione scolastica. A.B. 2010
12 CERTIFICAZIONE E RIFERIMENTI NORMATIVI L.R. 4/2008 Le certificazioni finalizzate all integrazione scolastica di alunni in situazione di handicap (legge 104/92) rientrano tra le funzioni medico-legali delle Commissioni di accertamento della disabilità. La Certificazione per l Inserimento Scolastico (CIS) è subordinata al riconoscimento di una condizione di disabilità (invalidità civile e/o L. 104/92) A.B. 2010
13 IL PERCORSO DELLA CERTIFICAZIONE Minori che hanno già avuto valutazione da Commissione disabilità Minori che non hanno mai effettuato una valutazione presso la Commissione disabilità A.B. 2010
14 MINORI GIA VALUTATI DA COMMISSIONE DISABILITA CON VALUTAZIONE VALIDA, ovvero verbale non scaduto o revisione non prevista dalla Commissione CON VALUTAZIONE SCADUTA O SOGGETTI CHE ABBIANO COMPIUTO I 18 ANNI A.B. 2010
15 CON VALUTAZIONE VALIDA, ovvero verbale non scaduto o revisione non prevista dalla Commissione CON C.I.S I genitori devono consegnare CIS alla Scuola SENZA C.I.S Il CIS viene rilasciato dalla Commissione in base agli atti in possesso integrati da relazione del referente clinico. Viene inviato a domicilio alle fam. per consegna alla scuola. A.B. 2010
16 CON VALUTAZIONE SCADUTA O COMPIUTI 18 ANNI Recarsi presso INPS per appuntamento per nuova valutazione con valutazione aggiornata NPIA o altro Servizio. Dopo accertamento, la Commissione consegna a genitori il CIS. I genitori consegnano CIS alla Scuola. A.B. 2010
17 Commissione medico legale AUSL per accertamento disabilità Composta da 1 specialista in medicina legale, presidente, 1 specialista NPIA, 1 medico INPS, 1 educatore NPIA o operatore sociale e integrata da specialisti per accertamento sordità o cecità. Il disabile può essere assistito da specialista di sua fiducia con onere a suo carico. La Commissione si riunisce nella sede della U.O. medicina legale di competenza del territorio di residenza del minore. A.B. 2010
18 Rilascio del CIS e dei verbali di disabilità Al termine dell accertamento viene immediatamente rilasciato alla famiglia il CIS. La famiglia deve consegnarlo alla Scuola I verbali con le risultanze degli accertamenti effettuati dalla Commissione disabilità vengono inviati al domicilio dell utente direttamente dall INPS. Resta a carico dell interessato l attivazione per usufruire dei benefici connessi con quanto accertato dalla Commissione. A.B. 2010
19 IL PERCORSO DELL INTEGRAZIONE (CAP. 4 A.P.) CERTIFICAZIONE DI HANDICAP (ART.7) DIAGNOSI FUNZIONALE (ART. 8) PROFILO DINAMICO FUNZIONALE (P.D.F.) - (ART. 9) PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (ART. 10) GRUPPO OPERATIVO (G.O) (ART. 12) GRUPPO DI LAVORO DI ISTITUZIONE SCOLASTICA (G.L.I.S.) (ART. 13) GRUPPO DI LAVORO INTERISTITUZIONALE PROVINCIALE (G.L.I.P.) (ART. 14)
20 Il CERTIFICATO PER L INTEGRAZIONE SCOLASTICA ( C.I.S ) è rilasciato in sede di Commissione sulla base della relazione clinica dello specialista di riferimento con la diagnosi secondo i Codici dell ICD 10. Per quanto riguarda le patologie che esulano dalla competenza neuropsichiatrica il percorso è avviato dal Medico di Base o dallo specialista di riferimento.l allegato 10 degli Accordi regola l integrazione tra le aree delle cure primarie e la NPIA per la parte relativa alla collaborazione con le scuole.
21 Nell Articolo 7.2 viene precisato che quando la famiglia intende avvalersi della consulenza di uno specialista privato,la competenza NPIA è recepita in sede di Commissione di accertamento e quindi tutti i successivi adempimenti sono a carico della famiglia e dello specialista privato per quanto riguarda i rapporti di collaborazione con le Istituzioni Scolastiche.
22 GLI STRUMENTI DELL INTEGRAZIONE DIAGNOSI FUNZIONALE PROFILO DINAMICO FUNZIONALE PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO A.B.2010
23 DIAGNOSI FUNZIONALE (DF) Art. 8 Accordo Provinciale Presenta il profilo dell alunno disabile: capacità, potenzialità e difficoltà di sviluppo E redatta dal clinico della NPIA sulla base di una valutazione multiprofessionale che descrive le capacità,le potenzialità e le difficoltà di sviluppo. A.B.2010
24 DIAGNOSI FUNZIONALE 1. AREA MOTORIA Orientamento spaziale, coordinazione motoria, manualità e motricità fine, coordinazione oculomanuale, equilibrio e postura. 2. AREA SENSORIALE Funzionalità visiva, uditiva e tattile: grado di deficit e capacità residue, funzioni di supporto, uso di ausili,strategie compensative individuali. 3. AREA COGNITIVA Profilo cognitivo: capacità di attenzione, memorizzazione, organizzazione spazio-temporale, associazione, analisi, sintesi, astrazione, elaborazione di informazioni e mappe concettuali, capacità di utilizzo di conoscenze acquisite in precedenza, di fare richieste, di dare conferme, di chiedere chiarimenti. 4. AREA APPRENDIMENTI (LETTURA/SCRITTURA/CALCOLO) Gioco (organizzazione del gioco manipolativo, imitativo, simbolico), grafismo (scarabocchio non significativo, disegno rappresentativo, disegno narrativo, disegno descrittivo), lettura e scrittura (di sillabe, di parole, di frasi, con presenza di errori di varia tipologia; scrittura copiata, dettata, spontanea), calcolo (contare, corrispondenza quantità numero, quattro operazioni), comprensione e interpretazione di messaggi espressi con linguaggi anche diversi da quelli codificati, comprensione e interpretazioni di problemi. A.B.2010
25 5. AREA LINGUISTICO-COMUNICATIVA Comprensione del linguaggio orale (parole, frasi, periodi, racconti di varie complessità in diversi contesti) e del testo scritto. Produzione verbale rispetto allo sviluppo fonologico, al patrimonio lessicale, alla struttura sintattica e narrativa. Comunicazione: uso del linguaggio verbale in diverse situazioni, uso di linguaggi alternativi e/o integrativi, capacità espressive non verbali, descrizione dei contenuti prevalenti. 6. AREA AFFETTIVO-RELAZIONALE Autostima e consapevolezza di sé, rapporto con gli adulti e con i pari, tolleranza alle frustrazioni, capacità di cooperare e di assumere iniziative, motivazione ad apprendere e ad entrare in relazione con gli altri. 7. AREA AUTONOMIA PERSONALE Alimentazione, igiene e cura personale, controllo sfinteri, strumenti e ausili. 8. AREA AUTONOMIA SOCIALE Spostamenti finalizzati all interno e all esterno di ambienti noti, capacità d uso funzionale di strumenti di autonomia sociale (telefono, denaro, mezzi di trasporto pubblico), autonomia famigliare e scolastica, nei rapporti con le altre persone, nel gruppo con i compagni e con gli adulti, nello spazio e nel tempo. A.B.2010
26 La DF comprende anche una proposta di definizione delle risorse per l integrazione ed una definizione del grado di compromissione funzionale delle diverse aree. Va quindi consegnata nei tempi utili alla scuola per richiedere personale di sostegno.
27 La Diagnosi Funzionale è consegnata al genitore che provvede a trasmetterla alla scuola e viene aggiornata ad ogni passaggio di ordine e grado scolastico
28 IL PROFILO DINAMICO FUNZIONALE (PDF) NELL ACCORDO PROVINCIALE
29 PROFILO DINAMICO FUNZIONALE (PDF) Condiviso e redatto dal G.O. secondo modello.descrive abilità,potenzialità e difficoltà dell alunno disabile. Viene consegnato in copia alla famiglia. Viene aggiornato nel passaggio di ogni grado scolastico/f.p. e ogni volta che si ritenga necessario. Viene redatto entro il 30 luglio e trasmesso, su richiesta, alla scuola ricevente. A.B.2010
30 PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (PEI) Documenta l integrazione degli interventi predisposti a favore del minore e viene definito entro i primi 2 mesi di scuola dai componenti che compongono il Gruppo Operativo
31 I GRUPPI DI LAVORO GRUPPO OPERATIVO (G.O) GRUPPO LAVORO ISTITUZIONE SCOLASTICA (G.L.I.S.) A.B.2010
32 Gruppo operativo (G.O.) Art. 12 Accordo Provinciale Luogo in cui si esplica l agire integrato dei diversi soggetti. Almeno n. 2 incontri l anno (per favorire massima flessibilità) In caso di passaggio di grado scolastico, a fine anno presenza referenti Istituto a cui è stato iscritto il bambino per ratificare il PDF ed elaborare indicazioni per PEI anno scolastico successivo. Se la famiglia è seguita da specialista esterno AUSL, deve garantire che lo specialista da lei scelto collabori con la scuola per la redazione di DF, PDF e PEI partecipando agli incontri previsti A.B. 2010
33 GRUPPO LAVORO DI ISTITUZIONE SCOLASTICA - GLIS (art. 13 Accordo Provinciale) Collabora alle iniziative educative e di integrazione previste dal POF Si riunisce almeno 2 volte l anno per: - analisi e identificazione bisogni relativi a risorse umane, finanziarie e strumentali - Concorre alla corretta applicazione dei protocolli di passaggio e formazione classi - Propone ed inserisce nel POF iniziative di promozione integrazione scolastica - Monitora e verifica la qualità dell integrazione A.B. 2010
34 GLIS PER NIDI E SCUOLE INFANZIA COMUNALI BOLOGNA: ogni Quartiere attiva un gruppo di studio e lavoro sull integrazione bambini disabili 0-6 anni con compiti di concorrere all analisi dei bisogni e delle risorse necessarie; inserire iniziative di integrazione nei POF; monitorare la qualità dell integrazione; promuovere percorsi di integrazione. Il gruppo è composto da: - Direttore di Quartiere - Rappresentanti educatori Nidi e Scuole Infanzia Due volte l anno viene integrato da 1 rappresentate genitori e da un rappresentante NPIA - AUSL Bologna GLI ALTRI ACCORDI TERRITORIALI FANNO RIFERIMENTO A QUANTO INDICATO NELL ACCORDO PROVINCIALE Cap. 2 art lett. F A.B. 2010
35 GLIS SCUOLE INFANZIA PARITARIE FISM La FISM ha istituito a livello provinciale il GLIS che si riunisce almeno 2 volte l anno e che è composto da: - presidente FISM - 2 pedagogisti FISM - 7 referenti Scuole Paritarie a gestione privata in rappresentanza delle scuole dei 7 Distretti - 2 rappresentanti genitori alunni disabili o loro Associazioni - 1 rappresentante AUSL - Un rappresentante Comune Bologna I compiti sono gli stessi dei GLIS delle scuole statali: analisi bisogni e identificazione risorse; promozione iniziative di integrazione; monitoraggio della qualità dell integrazione scolastica collaborazione per le iniziative educative e di integrazione contenute nel POF A.B. 2010
36 ESIGIBILITA DEI DIRITTI (ART. 6.3) COLLEGIO DI VIGILANZA Il Collegio di Vigilanza è un organismo che svolge il compito di vigilanza sull esecuzione dell Accordo di Programma. Ad esso possono essere convogliate le segnalazioni di non applicazione dell Accordo Provinciale di Programma per l integrazione scolastica e formativa degli studenti in situazione di handicap (legge 104/1992), con particolare riferimento alla esigibilità di quanto per legge è dovuto. Il Collegio di Vigilanza è stato costituito con atto della Presidente della Provincia in data Ulteriori informazioni in: selezionando la voce ORGANISMI DIFENSORE CIVICO In base alla Legge ha facoltà di segnalare al Collegio inadempienze, disfunzioni e ritardi delle Amministrazioni nei confronti dei cittadini A.B. 2010
37 Gli Accordi provinciale e territoriali sono scaricabili in internet alla pagina nella Sezione Accordo di programma, Accordi territoriali A.B. 2010
38 A.B.2010
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