Introduzione. Infrastruttura CART. Versione /11/2007

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1 Introduzione Infrastruttura CART Versione /11/ L'ultima versione di questo manuale è diponibile al seguente URL 1

2 Indice generale Introduzione...3 Scopo del Documento...3 Il CART...4 Principali scenari di utilizzo del CART...5 Trasmissione di dati tra Utenti...5 Richiesta di un servizio...6 Erogazione multi Utente di una pratica...6 Struttura organizzativa CART...8 Responsabile infrastruttura CART...8 Compiti...8 Responsabilità...8 Servizi forniti...9 Come accedere al responsabile...9 Centro Tecnico e.toscana Compliance:...9 Compiti...9 Servizi forniti...9 Come accedere ai servizi...10 Gestore Infrastruttura CART...10 Compiti...10 Servizi forniti...10 Responsabilità...10 Come accedere ai servizi...11 Utente...11 Compiti...11 Responsabilità...12 Servizi forniti...12 Gestore Progetto...12 Compiti...12 Responsabilità...12 Sviluppatore di Contenuti...12 Compiti...13 Responsabilità...13 Contesto Normativo del CART...14 Il CART nel quadro normativo regionale...14 Il CART nel quadro normativo nazionale

3 Introduzione La via verso la semplificazione amministrativa passa anche attraverso l eliminazione di comunicazioni cartacee, con il conseguente abbattimento dei costi, carichi burocratici e tempi di trasferimento. Per consentire questo risultato è necessario rendere disponibile una modalità di relazione tra applicazioni diverse che consenta la loro interazione senza richiederne la sostituzione o reingegnerizzazione completa. A tal fine Regione Toscana ha realizzato l infrastruttura di Cooperazione Applicativa Regionale Toscana (CART). CART realizza il modello della Cooperazione Applicativa definendo standard e servizi comuni per lo scambio dei dati tra le pubbliche amministrazioni. Dunque non più condivisione delle applicazioni ma condivisione del formato dei dati che le applicazioni esistenti si scambiano. I vantaggi sono del tutto evidenti: Non è necessario che un Ente usi un'applicazione realizzata o gestita da altro Ente quindi nessuna dipendenza da altro soggetto nello svolgimento delle proprie attività Ogni Ente usa le proprie applicazioni per inviare informazioni o richiedere servizi di altro Ente quindi non è necessario alcun consto di formazione del personale perché la richiesta di servizio o l'invio di informazioni ad altro Ente è trasparente all'operatore Tale scambio si basa sull adozione di un linguaggio comune sviluppato dalla comunità di soggetti partecipanti per interloquire sui temi della pubblica amministrazione per i quali l aspetto dell interazione risulta particolarmente critico. Gli standard adottati in ambito CART sono conformi alle specifiche per la cooperazione applicativa nella pubblica amministrazione (SPCoop) emana te da CNIPA (Centro Nazionale per l Informatizzazione della pubblica amministrazione) e quindi consentono agli enti sul territorio regionale di cooperare tramite le proprie applicazioni anche con tutti gli enti della pubblica amministrazione centrale e periferica.. Dunque il CART è uno dei principali strumenti da adottare per realizzare una Pubblica Amministrazione: snella efficiente semplificata unitaria 3

4 Scopo del Documento Lo scopo del documento è quello di introdurre i principali concetti che riguardano l'infrastruttura CART. La prima parte descrive, a grandi linee, l'infrastruttura CART poi si passa ad analizzare i principali scenari in cui può essere adottata e il modello organizzativo, infine si presenta il quadro normativo in cui il CART si colloca. 4

5 Il CART L'evoluzione tecnologica e normativa consente oggi la possibilità ad una Amministrazione di fruire di servizi informatici messi a disposizione da altra Amministrazione. La fruizione di un servizio messo a disposizione dai sistemi informatici di altra Amministrazione consente di migliorare il grado di sinergia di sistemi diversi con il fine di offrire servizi o funzionalità nuove. Si vuole quindi realizzare l'interoperabilità delle pubbliche amministrazioni. L'interoperabilità delle pubbliche amministrazioni è oggi fattibile grazie ad un nuovo contesto favorevole: legalmente riconosciuta: lo scambio di documenti tra le pubbliche amministrazioni costituisce invio documentale valido (CAD art. 76 comma 1); economicamente vantaggiosa: tramite la maggiore efficienza nei processi e la riduzione dei costi degli archivi cartacei; tecnicamente realizzabile: grazie all'esistenza della rete della pubblica amministrazione, all'esistenza di un modello condiviso (SPCoop), all'esistenza di formati aperti che consentono la condivisione delle informazioni. Il CART è lo strumento che Regione Toscana mette a disposizione di RTRT al fine di realizzare l'interoperabilità tra i sistemi informativi dei soggetti della rete regionale sia con quelli di soggetti esterni (Ministeri, Istituti,...). La piena realizzazione dell'interoperabilità si basa sull'esistenza di: una infrastruttura condivisa dai soggetti per la trasmissione di qualsiasi informazione o documento elettronico. Nel constesto CART questo strumento è l'infrastruttura CART. la definizione di un linguaggio condiviso che stabilisca quali informazioni devono essere scambiate e quale significato hanno. Nel contesto CART la definizione di tale linguaggio è garantita dal processo e.toscana Compliance. un soggetto che garantisca il pieno rispetto delle specifiche di trasmissione e dei contenuti delle informazioni. Nel contesto CART tale ruolo è ricoperto dal Comitato e.toscana Compliance che amministra l'albo delle applicazioni e.toscana Compliant. Il CART contribuisce dunque ad attuare una strategia organica e unitaria per lo sviluppo della società dell'informazione e della conoscenza (LR 26/2004 Art.2 comma 1.b)) fornendo supporto alla creazione condivisa di servizi erogati. 5

6 Principali scenari di utilizzo del CART I possibili scenari di utilizzo di una infrastruttura per la cooperazione applicativa, come il CART, sono molteplici. I principali scenari di utilizzo dell'infrastruttura CART sono: trasmissione di dati tra Utenti (pubblicazione) Pubblicazione di informazioni con soggetto aggregatore richiesta di un servizio ad altro Utente erogazione multi Utente di una pratica Trasmissione di dati tra Utenti Un possibile scenario di utilizzo è quello in cui un Utente (Comune, Provincia,...) debba inviare delle informazioni (es. per una normativa) ad uno o più utenti Utente. In questo caso il CART è utilizzato come strumento per trasmettere informazioni provenienti da un Utente verso altri Utenti. Fig.1 Scenario di notifica L'utilizzo dell'infrastruttura CART porta notevoli vantaggi all'ente 1 infatti esso invia una sola volta le informazioni, l'infrastruttura CART trasporterà tale informazioni a tutti i soggetti interessati. 6

7 Questa impostazione consente di configurare via via nuovi destinatari dell'informazione senza alcun impatto sull'ente 1. L'Ente 1 dovrà semplicemente comunicare che le informazioni da lui generate dovranno essere trasportate anche ad un altro soggetto. Pubblicazione di informazioni con soggetto aggregatore Modello Organizzativo Punti di Produzione (PDP), ovvero dei sottosistemi esterni in grado di produrre informazione in ingresso per il Sistema. Punti di Raccolta (PdR): ricevono informazioni prodotte dai Punti di Produzione e sono in grado di erogare una serie ulteriore di servizi di elaborazione, trasmissione e consultazione. Sono esempi di PdR Comunità Montane, Province e associazioni di Comuni, o le stesse Regioni. Modello Architetturale 7

8 I Punti di Produzione Esistono due tipologie di Punti di Produzione: quelli che sono anche Punti di Raccolta (e quindi dotati di NAL e di conseguenza di una PDD componente del CART) e quelli non sono anche Punti di Raccolta. I Punti di Raccolta Il Punto di Raccolta utilizza uno o più servizi 1 messi a disposizione dall'infrastruttura CART per pubblicare le informazioni che sono state generate dai Punti di Produzione. Le specifiche del servizio CART messo a disposizione del Punto di Raccolta devono essere conformi a quanto indicato nel processo e.toscana Compliance devono quindi essere descritte in un RFC e.toscana Applicativo pubblicato sul sito Il software che utilizza il servizio CART sarà sottoposto al processo e.toscana Compliance e al termine del quale dovrà risultare e.toscana Compliant. I Servizi Infrastrutturali I Servizi Infrastrutturali sono dispiegati al Centro Servizio del CART (localizzato presso il TIX). I Servizi Infrastrutturali ricevono, via CART, le informazioni pubblicate dai Punti di Raccolta. Le informazioni ricevute potranno essere elaborate dai Servizi Infrastrutturali per vari scopi ad esempio: validazione, normalizzazione, elaborazione e presentazione. I Servizi Infrastrutturali possono anche fornire servizi rivolti sia all'utenza CART (ossia ad applicazioni dispiegate presso i Punti di Raccolta) sia all'utenza attraverso il WEB. L'interfaccia dei Servizi Infrastrutturali verso il CART è basata su web-service. Questa scelta tecnologica consente di poter spostare, se necessario, tali servizi presso i Punti di Raccolta rendendo l'architettura complessivamente più flessibile. Ulteriore strutturazione del modello architetturale L'infrastruttura CART permette di utilizzare sia paradigmi di cooperazione basati su SOA e EDA ed è conforme alle specifiche SPCoop. Questo consente di cooperare anche con soggetti esterni ad RTRT. 1 Servizio: insieme dei risultati prodotti dai trattamenti effettuati dal sistema Erogatore e utilizzati dal sistema Fruitore. 8

9 L'alta flessibilità e la piena conformità alle specifiche del progetto ICAR dell'architettura proposta consente di dispiegare i componenti secondo una topologia policentrica e federata. Regione Toscana, in qualità di Capofila del TASK INF-1 del progetto interregionale ICAR, ha rilasciato il componente logico NICA (Nodo di Interconnessione per la Cooperazione Applicativa). Il NICA è un insieme di componenti conformi alle specifiche SPCoop. Tra le varie componenti del NICA spicca la porta di dominio chiamata PdD SPCoop-ICAR. Tale Porta di Domino consente di configurare sofisticate politiche di routing consentendo il dispiegamento policentrico e federato dell'architettura di cooperazione applicativo come mostrato nella figura sottostante. 9

10 Il NICA inoltre ospita i servizi a valore aggiunto previsti nella specifica SPCoop, come un registro SICA di secondo livello dei servizi erogati dagli enti regionali, e un Gestore Eventi in grado di supportare comunicazioni di tipo EDA a livello regionale ed interregionale. Richiesta di un servizio Un possibile scenario di utilizzo è quello dei portali multi ente. In questo caso un Cittadino può richiedere ad un Utente (inteso come fruitore del CART) un servizio erogato da altro Utente (inteso come erogatore di un servizio). Fig. 2 Portale Multiente In questo caso i vantaggi per il Cittadino sono molteplici. Può da un unico punto di accesso richiedere informazioni contemporaneamente a due Enti con notevole vantaggi in termini di risparmio di tempo. E' da considerare che l'ente 2, erogando un servizio tramite CART, rimane il soggetto che ha il ruolo e la responsabilità di gestire le informazioni richieste dal cittadino. Di questo suo servizio ne rimane traccia all'interno dell'infrastruttura di cooperazione applicativa. Il servizio è semplicemente erogato verso altra pubblica amministrazione piuttosto che verso il Cittadino. Questo nuovo rapporto tra Ente 1 e Ente 2 è formalizzato nel CART tramite la definizione di un accordo di servizio (l'idea è quella di una convenzione) tra i soggetti interoperanti. Erogazione multi Utente di una pratica Un possibile scenario di utilizzo è quello dell'erogazione di un servizio ad un Cittadino (o ad altro 10

11 soggetto) in cui è necessaria la collaborazione ed il contributo di più soggetti della Pubblica Amministrazione. In questo scenario il CART è utilizzato come strumento che, oltre a trasportare la pratica da un ente ad un ente garantendo sicurezza (perché la il CART utilizza una VPN), il tracciamento della pratica (il CART dispone di un sistema di monitoraggio), assistenza a tutti i soggetti coinvolti (il CART mette a disposizione un servizio di Help-Desk). Fig. 3 Pratica Multiente In questo scenario il Cittadino ha la percezione di parlare con un'unica Pubblica Amministrazione. Il risultato sarà la chiusura della pratica e la tracciatura della stessa garantisce la responsabilità e il ruolo delle singole amministrazioni coinvolte nell'erogazione del servizio al Cittadino. I vantaggi per il Cittadino sono evidenti; il Cittadino si è rivolto ad un unico soggetto piuttosto che a quattro soggetti diversi e ciò comporta un notevole risparmio di tempo e costi legati agli spostamenti. Anche i vantaggi per la Pubblica Amministrazione sono di diverse natura: velocizzazione del processo di gestione delle pratiche, minimizzazione dei costi necessari alla trasmissione delle pratiche,... 11

12 Struttura organizzativa CART In questa sezione del documento è espressa la struttura organizzativa che il CART assume come valida. I principali attori nel contesto CART sono: Responsabile infrastruttura CART Centro Tecnico per l'e.toscana Compliance Utente Gestore Progetto Ditta Gestore Infrastruttura CART Per ogni soggetto sono stati indicati i compiti e le responsabilità. Per i soggetti che operano direttamente sull'infrastruttura (Responsabile infrastruttura CART, Centro Tecnico e.toscana Compliance, Gestore Infrastruttura CART) sono indicati anche i servizi erogati e il punto di accesso. Responsabile infrastruttura CART Compiti Il Responsabile dell'infrastruttura CART ha i compiti di: coordinare le risorse organizzative messe a disposizione dall'infrastruttura al fine di soddisfare l'utenza dell'infrastruttura; progettare le linee evolutive dell'infrastruttura e attuarne la realizzazione; fornire supporto dello sviluppo e dell'implementazione di nuovi servizi erogati tramite l'infrastruttura. Responsabilità Funzionamento delle risorse hardware e software dell'infrastruttura CART Rispetto dei della qualità dei servizi messi erogati dal Centro Tecnico per l'e.toscana Compliance e dal Gestore dell'infrastruttura 12

13 Servizi forniti Garantisce il funzionamento dell'infrastruttura CART Garantisce la corretta erogazione dei servizi forniti da altri Attori del CART che erogano servizi legati all'infrastruttura CART (Gestore Infrastruttura, Centro Tecnico e.toscana Compliance); Garantisce la condivisione e l'accesso alle informazioni per la corretta fruizione dell'infrastruttura CART. Come accedere al responsabile Rivolgersi a Walter Volpi. Telefono: Cellulare: Skipe: walter_volpi Indirizzo di posta elettronica: walter.volpi@regione.toscana.it Centro Tecnico e.toscana Compliance: Compiti I compiti del Centro Tecnico per l'e.toscana Compliance sono: valutare la documentazione (RFC e.toscana) che descrive i servizi a garantendo la correttezza tecnica e la coerenza nell'interesse di una massima condivisione e fruizione da parte di ogni soggetto interessato ai contenuti applicativi; verifica che le soluzioni che implementano i servizi rispettino le specifiche tecniche espresse nei documenti di analisi (RFC e.toscana). Servizi forniti Verifica che un RFC e.toscana Applicativo rispetti gli standard tecnici e sia coerente con le regole che la Comunità e.toscana si è data. Valutazione di conformità per prodotti SIL e Proxy Applicativi ai requisiti espressi negli RFC 32 e 33 e a quelli del dominio applicativo per il quale il prodotto è stato sviluppato. 13

14 Come accedere ai servizi Forum del sito: Per ogni RFC e.toscana Applicativo in discussione è associato un forum a cui il Centro Tecnico per l'e.toscana Compliance risponde; Al fine di avere garanzia di esecuzione dei servizi è necessario mettere sempre a conoscenza, tramite posta elettronica, il Responsabile infrastruttura CART e.compliance@regione.toscana.it N telefonico: Gestore Infrastruttura CART Compiti Il Gestore dell'infrastruttura è una struttura tecnica che per conto di Regione Toscana configura, amministra, monitorizza e assicura il buon funzionamento dell'infrastruttura CART e di ogni servizio erogato. Servizi forniti Supporto nell'attivazione di nuovi servizi: Configurazione dei servizi in ambiente di Staging e Produzione Installazione di Proxy Applicativi Test dei servizi in ambiente di Staging e Produzione Gestione delle componenti infrastrutturali periferiche (NAL) Assistenza/manutenzione sistemistica dei NAL a regime Monitoraggio dei sistemi Sevizio di help-desk Tracciamento interventi effettuati/richiesti Responsabilità Corretta configurazione dell'infrastruttura 14

15 Corretto funzionamento dei componenti periferici dell'infrastruttura (NAL) Come accedere ai servizi Indirizzo posta elettronica: Numero verde: Al fine di avere garanzia di esecuzione dei servizi è necessario mettere sempre a conoscenza, tramite posta elettronica, il Responsabile infrastruttura CART Utente Un Utente dell'infrastruttura CART è tipicamente un Ente (Comune, Provincia, ASL,...) o una struttura organizzativa che utilizza delle applicazioni che inviano o ricevono informazioni (erogano o fruiscono di un servizio), attraverso l'infrastruttura CART, ad applicazioni presso altri Utenti. Fisicamente rappresenta il referente applicativo presso l'ente che fruisce o eroga un servizio. Tipicamente un Utente affida la gestione di un progetto ad un soggetto (fisico) interno o esterno alla struttura. Tale figura è individuata in questo documento con Gestore Progetto. Il Gestore del Progetto, tipicamente, gestisce i rapporti con una Ditta incaricata di sviluppare il software erogatore e/o fruitore di un servizio CART. 15

16 In questo manuale si è assunta questo tipo di organizzazione dunque il ruolo Utente, a seconda modo in cui viene gestito il progetto, sotto intende il ruolo Gestore Progetto o Ditta. Compiti Utilizza l'infrastruttura CART per erogare o fruire di servizi applicativi. Esempi di servizi applicativi sono il Protocollo informatico, la condivisione di anagrafiche,... Responsabilità Responsabile dei contenuti applicativi veicolati sull'infrastruttura; Responsabile del buon funzionamento dei servizi applicativi erogati dall'ente nei confronti di altri soggetti Servizi forniti Erogazione di servizi applicativi (es. ogni mese deve inviare i dati anagrafici) Gestore Progetto Il Gestore del Progetto è la persona o il team che gestisce per conto di un Utente l'applicazione (o il Sistema Informativo Locale SIL) che eroga o fruisce di un servizio utilizzando l'infrastruttura CART. Tipicamente il gestore del progetto si avvale di una Ditta per l'implementazione, o l'adeguamento del del software, che erogherà o fruirà del servizio. 16

17 Compiti Commissiona la realizzazione di un servizio ad una Ditta Commissiona la realizzazione / adeguamento di una applicazione (SIL) all'uso dell'infrastruttura CART; segue il processo di erogazione e fruizione di un servizio (descritto nel manuale Manuale d'uso del CART ) Responsabilità Effettiva implementazione del software che eroga o fruisce di un servizio applicativo Scrittura e condivisione degli RFC e.toscana Applicativi per le tematiche che è chiamato a gestire Rispetto dei contenuti concordati negli RFC e.toscana Applicativi Certificazione delle soluzione all'e.toscana Compliance Sviluppatore di Contenuti Su incarico di un Utente ha il compito di implementare il software necessario alla realizzazione di un servizio. Risponde ed è coordinato nel lavoro dal Gestore Progetto che gli viene assegnato dall'utente. Compiti Scrive, Pubblica un servizio su incarico di un Gestore Progetto Sviluppa un servizio su incarico di una Gestore Progetto Responsabilità Le responsabilità sono regolate direttamente tra la Ditta e l'utente. 17

18 Contesto Normativo del CART Nel seguenti due paragrafi si analizza il contesto normativo in cui si colloca il CART prendendo come riferimento il territorio regionale e nazionale. Il CART nel quadro normativo regionale Legge regionale 26 gennaio 2004, n.1 La Regione ha il compito di promozione, cofinanziamento e gestione dell'infrastruttura tecnologica della Rete, ivi compresi i servizi di base e per la cooperazione applicativa. (art. 9 comma 1); La Regione cura la progettazione, la realizzazione, la prevenzione, il monitoraggio e l'evoluzione del sistema pubblico di connettività nel proprio ambito territoriale, coordinandosi alle soluzioni progettuali ed applicative adottate a livello nazionale, al fine di consentire uno sviluppo coerente del sistema stesso (art. 9 comma 2); I soggetti di RTRT si impegnano a realizzare servizi di comunicazione integrati, finalizzati ad aumentare il livello di comunicazione e cooperazione sia tra i soggetti della Rete, sia con altri soggetti esterni (art.10 comma 2 lettera d). Il CART nel quadro normativo nazionale Il CART si inserisce in un quadro istituzionale ben definito CAD D.Lg.vo 82/05 Basi di dati di interesse nazionale (art. 60); Organizzazione e finalità dei servizi in rete (art. 63); Modalità di accesso ai servizi erogati in rete dalle PA (art. 64); Regole tecniche e di sicurezza del SPC (art. 71); Scambio di documenti informatici nell ambito del SPC (art. 76); Finalità del SPC (art. 77); Compiti delle PA nel SPC (art. 78); Direttiva M. Nicolais verso un sistema nazionale di e-government Tra gli obiettivi prioritari c è la piena interoperabilità e cooperazione fra le amministrazioni, per la condivisione degli archivi e delle informazioni, secondo il principio dell unitarietà della PA in rapporto agli utenti; Ampliare e migliorare lo stato ed il livello di sicurezza dei sistemi informativi della PA, a garanzia del diritto alla privacy dei cittadini, delle organizzazioni politiche, sociali e produttive, della sicurezza dello Stato e delle attività governative; I servizi di consultazione telematica per l identificazione dei cittadini e per la verifica della firma digitale, nell ottica dei modelli di cooperazione applicativa, devono essere accessibili mediante formati e protocolli standard. 18

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