Le Politiche del Lavoro: definizioni e caratteristiche

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1 Le Politiche del Lavoro: definizioni e caratteristiche

2 Le politiche del lavoro si riferiscono ad un insieme di interventi che hanno un diretto ed esplicito legame con il mercato del lavoro e che comportano una spesa per il bilancio pubblico. Possono essere ricondotte allre seguenti categorie a secondo degli obiettivi perseguiti:

3 1. Interventi diretti a regolare le modalità d incontro tra domanda e offerta 2. Misure di mantenimento o garanzia del reddito 3. Provvedimenti volti a garantire l occupazione di specifiche categorie di lavoratori 4. Politiche per la formazione e riqualificazione professionale

4 I target groups oggetto delle politiche sono: 1. Disoccupati 2. Individui a rischio disoccupazione 3. Inattivi Un ulteriore classificazione fa riferimento a: 1. Politiche passive (sostegno al reddito) 2. Politiche attive (efficienza del mercato del lavoro)

5 Politiche che favoriscono l incontro tra domanda e offerta di lavoro Regolazione dei rapporti di lavoro attraverso forse contrattuali diverse Vincoli relativi ad assunzioni e licenziamenti (EPL: Employment Protection Legislation) %Lav.Temporanei Paesi Germania 10,4 14,7 Inghilterra 7 6,2 Italia 7,2 13,4

6 %Lav. Temporanei sul totale occupati Paesi Germania ,1 Inghilterra 5,3 4,7 Italia 26,2 49,9

7 Politiche di sostegno al reddito Sistema Ghent: programma volontario di adesione finanziato dallo stato gestito da organizzazioni sindacali (Paesi del Nord Europa) Assicurazione Obbligatoriacon regole e benefici differenziati a secondo dello status occupazionale dei lavoratori La generosità dei sostegni è misurata attraverso : il «tasso di rimpiazzo»: B/W

8 la durata del beneficio le condizioni di accesso Comportamento dei disoccupati Alcuni aspetti che caratterizzano i sussidi: Le donne percepiscono in misura inferiore agli uomini I meno protetti sono i giovani fino a 24 anni La probabilità di percepire un sussidio si abbassa se in famiglia c è un altro disoccupato

9 Regimi di Welfare Capitalism Le politiche del lavoro sono incorporate nel contesto istituzionale nel quale intervengono. Elementi di rilievo: Varietà dei capitalismi. Il tessuto produttivo di riferimento, il contesto terri oriale, le associazioni di rappresentanza degli interessi, i rapporti tra imprese. Welfare Capitalism. Differenti modelli di welfare, relazioni intrafamiliari, relazioni infrafamiliari, mercato del lavoro. Gli interventi di politica del lavoro dipende dalle modalità con cui queste istituzioni (stato, mercato e famiglie) si intrecciano.

10 Nell ambito dell approccio della varietà dei capitalismi, la diversa combinazione dei fattori determina la presenza di modelli differenti dotati di maggiore o minore adattamento ai mutamenti dei mercati internazionali: Economie coordinate di mercato. Germania, Austria, Francia e Giappione. Sistema di regolazione in cui il mercato ha un ruolo limitato rispetto a quello dello Stato e delle associazioni.

11 Economie non coordinate di mercato. Stati Uniti ed UK. Ruolo di regolazione di mercato ampio, un peso maggiore del mercato azionario. Capitalismo mediterraneo. Italia, Spagna, Portogallo e Grecia. Esteso intervento dello Stato nell economia, ruolo debole della finanza, controllo delle imprese di tipo familiare.

12 Il campo di variabilità tra regimi di welfare capitalism è determinato dalla diversa connotazione che assumono due indicatori cruciali: Demercificazione delle politiche di welfare. Estensione della titolarità delle protezionie dei servizi di welfare e alla possibilità o meno che garantiscano a una persona un soddisfacente livello di benessere indipendentemente dalle dinamiche di mercato.

13 Stratificazione sociale. Tipo di solidarietà che le diverse aree di policy garantiscono. Possiamo quindi indicare tre modelli: 1. Scandinavo. Orientamento altamente demercificante volto a riequilibrare il sistema di stratificazione sociale. Cultura politica socialdemocratica caratterizzata da un estensione universalistica dei servizi di welfare sulla base del principio della cittadinanza.

14 2. Liberale. Tipico di Stati Uniti e UK. Orientamento scarsamente demercificante e fiducioso nelle capacità riequilibratrici del mercato. 3. Conservatore. L acquisizione dei diritto sociali dipende dalla categoria socioprofessionale di appartenenza. Intensa demercificazione dello stato sociale e orientamento verso la consevazione delle differenze di status. Tipico dei Paesi dell Europa continentale.

15 4. Familista. Famiglia e parentela assumono un ruolo di sostituzione nei confronti dell intervento dello Stato e del mercato. Tipico dei Paesi dell Europa meridionale.