C 4.1 Quadro generale delle ipotesi di rischio
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- Susanna Basso
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1 I rischi del territorio del Comune di Cologno Monzese C 4.1 Quadro generale delle ipotesi di rischio L analisi svolta ha riguardato le principali tipologie di rischio previste dall Art. 3 della L.R. 22 maggio 2004, n. 16: a) Eventi sismici: il territorio risulta classificato in zona 4 ai sensi della DGR 7/14964 del 07 novembre 2003 attuazione dell Ordinanza Presidenza Consiglio dei Ministri n 3274 del 20 marzo 2003 Criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale. Eventuali fenomeni sismici quindi non dovrebbero comportare problematiche di Protezione Civile (vedi par. seguente). Ing. Mario Stevanin Aggiornamento dicembre 2012 Capitolo 4 Pagina 1
2 b) Alluvioni e nubifragi: il territorio è attraversato, nel suo margine occidentale, dal Fiume Lambro, storicamente fonte di danno per il territorio a causa delle frequenti piene e delle conseguenti esondazioni che hanno, anche nel recente passato, interessato quasi la metà del territorio comunale. La serie storica interessa un arco temporale molto esteso nel quale si possono individuare i seguenti eventi storici: partendo dal fenomeno del 1927, si passa a quelli del 1937, 1939, 1947, 1951, 1957, 1963, 1976, 1977, 2000 fino al più recente del novembre La presenza di un reticolo idrografico minore poco sviluppato non contribuisce allo smaltimento delle acque meteoriche quasi completamente intercettate dal sistema di drenaggio urbano. c) Dissesti idrogeologici, compresi i rischi derivanti da invasi idrici: il territorio comunale non presenta acclività significative tali da dar luogo a fenomeni franosi, né sono presenti nel territorio invasi idrici significativi. d) Inquinamenti del suolo delle falde acquifere e dei corsi d acqua la presenza di una falda molto superficiale rappresenta un elemento di elevata vulnerabilità, ma non è stato possibile in termini oggettivi quantificare la frequenza di accadimento di fenomeni di inquinamento idrico, del suolo o dell aria, né è stato possibile identificare la pericolosità delle possibili sostanze interessate. In considerazione delle aree attraversate, il fiume Lambro è da considerarsi un veicolo di inquinamento a causa dei continui sversamenti di materiali chimici, il più importante dei quali è avvenuto nel febbraio 2010 a seguito dell evento che ha interessato la Lombarda Petroli di Villasanta che ha sversato oltre 2,5 Milioni di litri di idrocarburi nel fiume. e) Incendi di rilevante entità non sono stati registrati nel corso degli anni eventi di particolare entità; il tessuto urbanizzato è caratterizzato dalla presenza prevalente di edifici a struttura reticolare in CLS, a parte qualche edificio di rilievo storico, la presenza di strutture in legno Ing. Mario Stevanin Aggiornamento dicembre 2012 Capitolo 4 Pagina 2
3 appare molto scarsa; lo skyline del non presenta particolari rilevanze. È presente nella zona, occidentale del territorio ed in quella sud orientale, una cospicua area industriale all interno della quale sono presenti insediamenti produttivi che svolgono attività per le quali è previsto anche l utilizzo di sostanze pericolose per l uomo e per l ambiente. Il territorio oggetto dell analisi è solo marginalmente coperto da boschi. L assenza di dati significativi per quanto riguarda l incendiabilità del patrimonio boschivo del territorio(fonte Piano AIB Regione Lombardia agg. 2012), e la limitata estensione del patrimonio boschivo hanno determinato la sostanziale assenza di rischio derivante dagli incendi boschivi. f) Incidenti di impianti industriali dai dati a disposizione (fonte Ministero dell Ambiente aggiornamento Aprile 2012 e D.G. Ambiente, Energia e Reti - Struttura Attività Produttive e Rischio Industriale - AGG. SETTEMBRE 2012) risulta sul territorio presente la ditta Galvaniche Ripamonti, classificata all Art. 8 del D.Lgs 334/99 (così come modificato dal D Lgs.238/2005). La medesima ditta però ha proposto la propria riclassificazione al di fuori dell ambito di applicazione del D. Lgs 334/99 stesso. Sui territori contermini, si sono inoltre censite diverse ditte a Rischio di Incidente rilevante (RIR) sinteticamente riportate nella successiva tabella: Mamb Ditta Indirizzo Comune Art. Tipologia S663 MATICPLAST S.R.L. S255 S.A.P.I.C.I. Via Bergamo, 2 S540 S677 FRATELLI BRANCA DISTILLERIA ECOLTECNICA Via dei Mille, 5 Carugate (MI) 6 Galvanica Cernusco sul Naviglio (MI) 6 Stabilimento chimico o petrolchimico Via Resegone, 2 Milano (MI) 6 Altro Via Cristina Belgioioso, 70/30 Milano (MI) 6 Impianti di trattamento/recupero S654 KOFLER Via Pitagora, 26 Brugherio (MB) 6 Altro S629 MODERCROMO Via Genova, 5 Bussero 8 Galvanica Ing. Mario Stevanin Aggiornamento dicembre 2012 Capitolo 4 Pagina 3
4 S470 MAXCOM PETROLI Frazione Sant'Agata Martesana. Strada Cascina S. Moro S669 STOGIT Via Mario Pagano Cassina de' pecchi Cinisello Balsamo 8 8 Deposito di Idrocarburi Gas naturali liquefatti S595 BISI LOGISTICA Via Cusago Milano 8 Altro S611 PIOMBOLEGHE Via Eratostene, 1 Brugherio 8 Metallurgica Si rimanda ai documenti di pianificazione di emergenza per le ditte a rischio di incidente rilevante operate dalla Provincia e dalla Prefettura di Milano per la maggior parte delle aziende. In considerazione della presenza di ditte che pur non rientrando nell ambito di applicazione della cosiddetta Direttiva Seveso presentano tipologie di sostanze e di lavorazioni che possono comportare rischio per l uomo e per l ambiente si è preferito fornire alcune indicazioni relative alla gestione dei possibili scenari di evento più critici, mutuando le procedure contenute nella Direttiva Grandi Rischi elaborata dalla Regione Lombardia. g) Rischio nucleare Dai dati a disposizione non è possibile identificare possibili sorgenti locali di rischio radiologico significativo in quanto non è nota la presenza sul territorio di strutture che possano utilizzare legalmente radioisotopi; si è scelto perciò di fare riferimento riportando solo le norme comportamentali e di informazione alla popolazione, al Piano Nazionale per il rischio nucleare del Dipartimento della Protezione Civile elaborato nel 2010, nel quale sono riportate le azioni che le Autorità statali e locali devono intraprendere al fine di limitare gli effetti della diffusione di una eventuale nube radioattiva proveniente dall estero. h) Altri rischi Si sono presi in considerazione la crisi di reti tecnologiche quali quelli derivanti da crisi idriche o da black-out elettrici esclusivamente per quanto interessante la popolazione. Principalmente in virtù dell eterogeneità del carico veicolare transitante sulla rete stradale principale dell ambito di competenza, si è invece considerata la possibilità di un incidente a vettori trasportanti sostanze pericolose all'interno del territorio in Ing. Mario Stevanin Aggiornamento dicembre 2012 Capitolo 4 Pagina 4
5 esame. Per quanto riguarda il rischio da trasporto di sostanze pericolose non si hanno però informazioni quantitative sulle merci trasportate che consentano di definire adeguatamente il termine di pericolosità all interno del territorio in esame. Dallo studio è quindi emerso che, per il territorio di competenza, i rischi più importanti in ordine di incidenza sono i seguenti: Rischio idraulico connesso con l esondazione del Fiume Lambro Rischio connesso con l attività industriale Rischio connesso con il trasporto di sostanze pericolose Rischio connesso con fenomeni meteorici eccezionali Rischio da crisi delle reti tecnologiche Rischio Nucleare Ing. Mario Stevanin Aggiornamento dicembre 2012 Capitolo 4 Pagina 5
6 C 4.2 Esclusioni C Rischio Sismico Dal punto di vista della classificazione per rischio sismico, l'area ricade in una zona che ha presentato in passato sollecitazioni sismiche fino al VI grado nella scala MCS; non si è comunque ritenuto significativo uno studio specifico in tal senso, considerando l incidenza di tale fenomeno trascurabile rispetto al territorio. Figura 0.1 Carta della intensità macrosismica (fonte Istituto nazionale di Geofisica, Carta della massima intensità macrosismica) L analisi tessiturale del costruito del territorio di Cologno Monzese ha messo in evidenza la presenza di una buona percentuale di edifici costruiti in cemento armato e la contemporanea presenza di un centro storico con la presenza di alcuni edifici storici con strutture portanti in legno; mentre per la maggior parte degli edifici produttivi è stata utilizzata la tecnica costruttiva del calcestruzzo armato precompresso. La reazione a sollecitazioni dinamiche dovute ad un terremoto di grado 6 M.C.S. dovrebbe al più comportare quindi la parziale inagibilità di edifici già compromessi dal punto di vista statico, ma, a meno di errori costruttivi o situazioni statiche particolari, non dovrebbero registrarsi crolli. Ing. Mario Stevanin Aggiornamento dicembre 2012 Capitolo 4 Pagina 6
7 La classificazione introdotta dall'ordinanza P.C.M. n del 20/3/2003 e recepita dalla Regione Lombardia con la D.G.R. n /03, prevede i seguenti valori di soglia per le sollecitazioni dinamiche: VALORI DI SOGLIA PER IL PERIODO COMPRESO TRA s Valori soglia COMUNE Classificazione Suolo tipo Suolo tipo Suolo tipo B C D Cologno Monzese 4 1,4 1,9 2,2 2,0 Suolo tipo E VALORI DI SOGLIA PER IL PERIODO COMPRESO TRA s Valori soglia COMUNE Classificazione Suolo tipo Suolo tipo Suolo tipo B C D Cologno Monzese 4 1,7 2,4 4,2 3,1 Suolo tipo E Tali considerazioni sono avvalorate anche dagli studi effettuati dal Servizio Sismico Nazionale nell'ambito dello studio di riclassificazione sismica del territorio; per completezza si ritiene opportuno riportare nella successiva figura gli allegati cartografici elaborati nel medesimo studio. Ing. Mario Stevanin Aggiornamento dicembre 2012 Capitolo 4 Pagina 7
8 Figura 0.2 Carte dell'incidenza dei fenomeni sismici nella Lombardia (fonte Dip.P.C., S.S.N.) L immagine successiva mostra invece la classificazione sismica dei territori interessati allo studio, svolta dell INGV nel quadro della riclassificazione sismica del territorio a seguito del PCM 3519 (28/04/2006) e pubblicata sul proprio Web-Gis Ing. Mario Stevanin Aggiornamento dicembre 2012 Capitolo 4 Pagina 8
9 Rimandando per eventuali approfondimenti allo studio geologico di supporto alla pianificazione urbanistica redatto dalla società REA nell Agosto 2011, appare oltremodo necessario, per quanto riguarda il rischio sismico, sottolineare l importanza che rivestono i comportamenti sociali della popolazione a seguito del verificarsi di un evento tellurico. Risulta infatti questo l aspetto di maggiore significatività del rischio specifico, in quanto si ritiene che una scossa anche di lieve entità in un ambito come quello di interesse, possa ingenerare due effetti negativi che hanno la caratteristica di autoalimentarsi e di accrescersi tra loro: nella popolazione comportamenti antisociali connessi a stati di panico e/o terrore nelle strutture operative mancanza di informazione, confusione e disorganizzazione. Da questo punto di vista appare dunque necessario, nel caso si registri un evento tellurico, che la struttura di Protezione Civile focalizzi la propria primaria attenzione Ing. Mario Stevanin Aggiornamento dicembre 2012 Capitolo 4 Pagina 9
10 alla individuazione dei danni reali (assessment) ed alla divulgazione tempestiva alla popolazione delle notizie raccolte. C Rischio da trasporti e traffico Non sono stati presi in considerazione i rischi connessi con emergenze coinvolgenti la rete del trasporto pubblico né quelle del trasporto ferroviario in quanto esistono dei piani di emergenza specifici elaborati dagli enti gestori dei relativi Servizi; in ogni caso si considera che in caso di incidente il ruolo delle Amministrazioni comunali di Cologno Monzese svolgerebbe una funzione di mero supporto alle squadre di intervento operativo. Non si è considerata neppure la pianificazione di emergenza per il possibile blocco della circolazione lungo la rete stradale, in quanto su tali scenari di evento è in fase di avanzato sviluppo una pianificazione di emergenza a scala provinciale. C Rischio da trasporto aereo Non è stato possibile svolgere una analisi approfondita sul rischio connesso ad eventuali crash aerei in quanto i dati di pericolosità non sono disponibili all utenza non qualificata. Lo spazio aereo al di sopra del è interessato da traffico aereo in quanto il territorio comunali appartiene alla ATZ Aerodrome Traffic Zone (Zona di Traffico Aeroportuale) ed all ATC dell Aeroporto di Milano Malpensa. Non sono comunque noti, dall analisi svolta sulle cronache locali, incidenti aerei che nel recente passato abbiano interessato l abitato di Cologno Monzese. C Rischi di carattere sanitario Non si è ritenuto opportuno valutare procedure di emergenza per i rischi legati agli aspetti sanitari di endemie ed epidemie in quanto non è stato possibile svolgere valutazioni significative sul livello di pericolosità né su quello di danno. Inoltre tali problematiche esulano dal contesto territoriale del piano comunale di emergenza, riferendosi la gestione di tali emergenze a strutture regionali e nazionali a ciò deputate. Ing. Mario Stevanin Aggiornamento dicembre 2012 Capitolo 4 Pagina 10
Piano di Emergenza Cap4-Quadro dei rischi
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