Comune di. Rovigoo. Art. 3. comma. Progettista: Terry Zagato. Data: 19

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1 Comune di Rovigoo Piano di recupero variante al piano approvato con delibera giunta comunale dlg/ /2013/28 Art. 3 comma 3 L.R.. 14/2009 e s.m.i. Edificio singolo isolato, Boara Polesine Data: 19 Agosto 2013 Progettista: Arch. Paolo Fiorencis CF: FRNPLA85T02H620H Committente: Terry Zagato CF: ZGTTRY83T50H620F

2 Piano di recupero Art. 3 comma 3 L.R. 14/2009 e s.m.i. 19 Agosto 2013 INDICE: RELAZIONE TECNICA GENERALE pg.2 NORME TECNICHE pg.6 ELABORATI GRAFICI pg.14 STRUMENTO DI VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITA' ENERGETICO AMBIENTALE DEGLI EDIFICI FRAMEWORK pg.15 PRONTUARIO MITIGAZIONE AMBIENTALE pg Agosto

3 Piano di recupero Art. 3 comma 3 L.R. 14/2009 e s.m.i.. 19 Agosto 2013 RELAZIONE TECNICA GENERALE 19 Agosto

4 Piano di recupero Art. 3 comma 3 L.R. 14/2009 e s.m.i. 19 Agosto 2013 PREMESSA Il presente il Piano di Recupero di iniziativa privata, predisposto ai sensi dell'art. 3 comma 3 della L.R. 14/2009 come modificata dalla L.R. 13/2011 ha per oggetto il recupero e la riqualificazione, dal punto di vista edilizio e ambientale, di un area della superficie complessiva di mq ubicata nella frazione di Boara Polesine in fregio all'argine destro del fiume Adige, via Lungo Adige, identificata catastalmente al fg. 6 mappali L area è caratterizzata da un edificio residenziale a due piani, risalente all'inizio del secolo scorso contraddistinto dal suo cattivo stato di conservazione e costruito con materiali di scarso pregio che risultano in pessime condizioni di salubrità. Le finiture interne ed esterne sono poco significative mentre la connotazione architettonica dell involucro edilizia è quella tipica delle case rurali del tempo. Il lato est del perimetro dell edificio esistente coincide con il confine della proprietà. Queste valutazioni hanno portato alla scelta di demolire il corpo edilizio esistente ricostruendone uno nuovo, con prestazioni energetiche adeguate agli standard attuali, dalle caratteristiche architettoniche memori del corpo demolito che si integrano con il contesto tipico della zona in oggetto. Sono state applicate le norme contenute nella legge regionale 14/2009 e 13/2011, e nello specifico quanto previsto dall'art. 3 "Interventi per favorire il rinnovamento del patrimonio edilizio esistente" che indica al 1 comma " la Regione promuove la sostituzione ed il rinnovamento del patrimonio edilizio esistente mediante la demolizione e ricostruzione degli edifici realizzati anteriormente al " a tal fine al comma 2 concede fino al 40% l'ampliamento possibile del volume demolito, nel caso siano utilizzate tecniche costruttive di cui alla L.R. n 4/2007 e insistano in zona territoriale propria. A questa disposizione è stata combinata quella contenuta nel successivo comma 3 che consente un ulteriore 10% in caso si ricorra ad una ricomposizione planivolumetrica per mezzo di un piano attuativo. La costruzione di progetto rispetta i limiti di distanza rispetto ai confini di proprietà ed è concepito secondo criteri di sostenibilità che ne consentono un aumento volumetrico rispetto all esistente, l aumento previsto è del %. 19 Agosto

5 Piano di recupero Art. 3 comma 3 L.R. 14/2009 e s.m.i. 19 Agosto 2013 INQUADRAMENTO URBANISTICO Nell'ambito dello strumento urbanistico in vigore (PRG) l'area suddetta ricade in due ambiti di zonizzazione: una porzione di circa mq. 880 è classificata Aree non Pianificate di cui all'art.33 della L.R. 11/2004 (ex aree a Verde Pubblico e strada di progetto) una porzione di circa mq. 884 è classificata B4 Residenziale estensiva di completamento. L'intera proprietà è compresa nel perimetro del Centro storico della frazione, ed è a poca distanza dalla piazza centrale, servita da una strada bianca (via Lungo Adige) che la delimita a Nord separandola dall'unghia arginale, e da un viottolo sterrato privato sul fronte ovest, che serve anche altre proprietà confinanti. Non sono presenti le reti della pubblica illuminazione e fognaria, mentre il lotto è allacciato alla rete idrica e del Gas. Sulla proprietà insiste un fabbricato a destinazione residenziale in stato di degrado oggetto di questo intervento di demolizione e ricostruzione con una traslazione del sedime e nuovo orientamento, meglio chiarito negli allegati grafici allegati. In termini volumetrici l intervento è definito nella tabella seguente: VOLUME mc INCREMENTO % EDIFICIO ESISTENTE 449,64 EDIFICIO DI PROGETTO % Tutto l intervento è previsto sul suolo identificato come zona B4. La determinazione delle volumetrie della nuova costruzione è stata fatta tenendo conto delle disposizioni contenute nella L.R. 21/96 come modificata dalla L.R. 04/08 e dalle indicazioni contenute nelle norme tecniche comunali. Ai fini della potenzialità edificatoria dell'area per interventi successivi in applicazione dell'indice fondiario, sarà scomputata la sola volumetria esistente prima dell'attuazione del presente Piano di Recupero, in quanto l'incremento da esso derivato si riferisce alla specifica deroga consentita dalla legge regionale n 14 e n Agosto

6 Piano di recupero Art. 3 comma 3 L.R. 14/2009 e s.m.i. 19 Agosto 2013 CRITERI PROGETTUALI Le caratteristiche costruttive del nuovo edificio sono descritte nella parte relativa al contenimento energetico mentre tipologicamente è stato privilegiato un involucro che trova riscontro nella tradizione costruttiva locale e le finiture esterne seguono le indicazioni fornite dal regolamento edilizio comunale. Per quanto riguarda la porzione scoperta della proprietà è previsto un intervento di riqualificazione ambientale e visiva del luogo. E stata studiata la piantumazione del lotto con alberi a medio/alto fusto, nel rispetto delle distanze tra gli edifici confinanti, al fine di migliorare il grado di regimazione delle acque meteoriche con un beneficio anche sul controllo microclimatico. Tutte le scelte sono consapevoli del contesto di particolare importanza ed interesse come quello relativo alla fascia arginale del fiume Adige. Di seguito si elencano le linee guida principali: o Lo schema planimetrico di aggregazione con futuri edifici deve favorire il massimo livello di soleggiamento e protezione dai venti dominanti invernali o Si devono privilegiare forme compatte e poco disperdenti o Saranno previsti sistemi attivi per la riduzione del consumo energetico secondo le normative vigenti( collettori solari e fotovoltaico). o Il sistema delle aperture deve garantire un ottimo livello di illuminazione naturale all interno di ogni alloggio. o E necessario provvedere a sistemi di raccolta delle acque piovane e alla riduzione dei consumi d acqua secondo gli schemi sotto riportati e con l'impiego di bacini di raccolta e riuso. Le soluzioni saranno concordate con l'ufficio preposto all'autorizzazione allo scarico, in relazione anche a quanto contenuto nella relazione di compatibilità idrogeologica; o Le zone esterne pavimentate, saranno realizzate con materiali che garantiscano un elevato grado di permeabilità (grigliati in masselli autobloccanti o griglie plastiche, strati di ghiaia posata su terreno e sottofondi stabilizzati, ecc) per materiali in cls e ceramici saranno da privilegiare le colorazioni chiare a basso assorbimento di radiazioni solari. Si esclude l'impiego di manti bituminosi e cementizi continui. 19 Agosto

7 Piano di recupero Art. 3 comma 3 L.R. 14/2009 e s.m.i. 19 Agosto 2013 o L'area cortiliva sarà adeguatamente sistemata a verde con superficie a prato e piantumazione di essenze arboree autoctone di alto e medio fusto. Nella definizione del progetto verde si terrà conto della necessaria schermatura a: Venti dominanti invernali; Esposizione ai raggi solari nella stagione estiva, e permeabilità alla luce nella stagione invernale; Mitigazione visiva sul fronte prospiciente l'argine del fiume; NORME TECNICHE ATTUATIVE Le norme tecniche di attuazione del presente piano di recupero, richiamano integralmente quanto previsto dalle N.T.A. del P.R.G. vigente e nello specifico l'art. 31 che regola l'edificazione nelle zone B4 in cui ricade l'area. Ai fini della potenzialità edificatoria dell'area per interventi successivi in applicazione dell'indice fondiario, sarà scomputata la sola volumetria esistente prima dell'attuazione del presente Piano di Recupero, in quanto l'incremento da esso derivato si riferisce alla specifica deroga consentita dalla legge regionale n 14 e n 13. In sede di presentazione della richiesta di permesso di costruire o DIA (DIA piano casa) il progetto edilizio potrà contemperare delle limitate modifiche purché siano rispettati gli indici fondamentali del presente piano di recupero, prestazioni energetiche dell'edificio, orientamento, massima quota percentuale di ampliamento del volume esistente, nonché le presenti norme tecniche di attuazione. La Legge Regionale Veneto n. 14/2009 e la successiva integrazione con L.R. n. 13/2011, consente, alle condizioni e con i limiti di seguito indicati, l ampliamento degli edifici esistenti, nonché la loro demolizione e ricostruzione con incremento della relativa dimensione. AMPLIAMENTO (art. 2 interventi edilizi) Ai sensi dell art. 2 della Legge, in deroga alla previsioni dei regolamenti comunali e degli strumenti urbanistici e territoriali, per le finalità di cui all art. 11 della stessa, è consentito ampliare gli edifici esistenti: nel limite del 20% del volume, per gli edifici destinati ad uso residenziale; nel limite del 20% della superficie coperta, per gli edifici destinati ad un uso diverso dal residenziale. Resta fermo che nei limiti dell ampliamento non vanno calcolati i volumi scomputabili ai sensi della normativa vigente. L ampliamento: deve essere realizzato in aderenza al fabbricato esistente, ovvero utilizzando un corpo edilizio contiguo già esistente (in tale ultimo caso, ai sensi dell art. 9, comma 2, della Legge Regionale è possibile modificare la destinazione d uso del corpo edilizio utilizzato, purché la destinazione d uso finale dello stesso sia compatibile con le destinazioni ammesse per la zona); qualora non sia possibile ampliare secondo le modalità di cui alla linea precedente, ovvero tale ampliamento incida in maniera negativa sull armonia estetica del fabbricato esistente, può essere autorizzata la costruzione di un corpo edilizio separato ; 19 Agosto

8 Piano di recupero Art. 3 comma 3 L.R. 14/2009 e s.m.i. 19 Agosto 2013 è possibile computare nel 20% l eventuale recupero dei sottotetti esistenti ai 31 marzo 2009 aventi le caratteristiche di cui all articolo 2, comma 1, lettere a) e b) della legge regionale 6 aprile 1999, n. 12 (recupero dei sottotetti esistenti a fini abitativi). L art 2, comma 4, chiarisce, che, qualora l edificio sia composto da più unità immobiliari, l ampliamento può essere realizzato anche separatamente per ciascuna di esse, compatibilmente con le leggi che disciplinano il condominio negli edifici, fermo restando il limite complessivo ; nel caso di case a schiera, l ampliamento è ammesso qualora venga realizzato in maniera uniforme con le stesse modalità su tutte le case appartenenti alla schiera. Infine, il limite massimo del 20% può essere incrementato, ai sensi del comma 5, di un ulteriore 10%,qualora si ricorra a tecnologie che prevedano l uso di fonti di energia rinnovabili con una potenza non inferiore a 3Kw, ancorché già installati. DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE CON AMPLIAMENTO (art. 3 interventi per favorire il rinnovamento del patrimonio edilizio esistente) Al fine di incentivare la sostituzione e il rinnovamento del patrimonio edilizio esistente mediante la demolizione e ricostruzione degli edifici realizzati anteriormente al 1989, adeguandoli agli standard qualitativi, architettonici, energetici, tecnologici e di sicurezza, l art 3, comma 2, consente interventi di integrale demolizione e ricostruzione anche parziali, che può beneficiare di aumenti: fino al 40% del volume demolito per gli edifici residenziali; fino al 40% della superficie coperta demolita per quelli adibiti ad uso diverso dal residenziale. I benefici che sono estesi dal comma 4 anche agli edifici demoliti o in corso di demolizione, purchè, alla data di entrata in vigore della legge non siano ancora ricostruiti sono ammessi qualora gli interventi siano realizzati in zona territoriale propria e nel rispetto delle tecniche costruttive di cui alla legge regionale n. 4 del La Giunta Regionale, entro 60 giorni dall entrata in vigore della legge (cioè entro il 9 settembre 2009), è chiamata ad individuare le linee guida per l attuazione della norma, graduando la volumetria in ampliamento in ragione della qualità ambientale ed energetica dell intervento. Infine, il comma 3 ammette la possibilità di elevare la percentuale di ampliamento dal 40 al 50% nel caso in cui l intervento di demolizione e ricostruzione comporti una ricomposizione planivolumetrica con forme architettoniche diverse da quelle esistenti comportanti la modifica dell area di sedime nonché delle sagome degli edifici originari e sia oggetto di un piano attuativo ai sensi della legge regionale n. 11 del RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA (art. 10) L'art. 10 contiene una disposizione, apparentemente di portata generale, in quanto non direttamente collegata agli interventi agevolati di cui agli artt. 2, 3 e 4 della legge regionale in esame. L'art. 10, infatti, assolve alla funzione di definire, con effetto sulle procedure autorizzative, il perimetro della ristrutturazione edilizia di cui all'art. 3, comma 1, lett. d), del Testo unico sull'edilizia (DPR 6 giugno 2001, n. 380). Ne consegue che sono considerati ristrutturazione edilizia anche gli interventi: a) di integrale demolizione delle strutture murarie preesistenti e successiva ricostruzione, anche al fine di consentire l'utilizzo di nuove tecniche costruttive, purché la nuova costruzione venga realizzata con lo stesso volume ed all'interno della sagoma del fabbricato precedente; b) di integrale demolizione e ricostruzione, anche qualora quest'ultima ecceda il volume e la sagoma preesistenti. In tal caso, ai fini delle prescrizioni in materia di indici di edificabilità e di ogni ulteriore parametro di carattere quantitativo, per la parte che mantiene il volume e la sagoma preesistenti l'intervento è considerato ristrutturazione edilizia, mentre per la parte eccedente è considerata nuova costruzione, in quanto ampliamento ai sensi dell'art. 3, lett. e.1), del DPR 380/2001, e rimane soggetta alle normative previste tale fattispecie. Art. 31 ZONA B4 Residenziale estensiva di completamento (P.R.G. vigente) In queste zone sono ammessi prevalentemente gli insediamenti residenziali. Sono tuttavia consentiti i negozi e le botteghe artigiane, gli uffici, i locali per lo spettacolo e di ritrovo, gli alberghi, i ristoranti e le attività artigianali di servizio alla residenza, purché non moleste e non recanti pregiudizio all'igiene e al decoro a parere ULSS. Sono escluse tutte le attività ricettive, produttive, commerciali e di servizio che, a giudizio del Dirigente del Settore Urbanistica e Territorio e su parere conforme della Commissione Edilizia, risultino moleste, pericolose 19 Agosto

9 Piano di recupero Art. 3 comma 3 L.R. 14/2009 e s.m.i. 19 Agosto 2013 o in contrasto con il carattere residenziale della zona. Ogni intervento edificatorio è subordinato all'esistenza delle opere di urbanizzazione primaria, al rispetto di quanto disposto dalla legislazione vigente per le zone di completamento e a quanto di seguito stabilito: Tipi edilizi consentiti: gli edifici possono essere del tipo casa singola isolata, casa abbinata, casa a schiera, casa a blocco (estensiva): Indice di fabbricabilità fondiaria: 2,00 mc./mq. Per gli edifici residenziali esistenti che raggiungono il limite di densità edilizia previsto, è ammesso l'adeguamento di vani abitabili all'altezza minima interna di ml.2,70, anche se comporta una variazione in aumento delle volumetrie, purché non determini un aumento della superficie utile; Numero dei piani abitabili: non può essere superiore a due, oltre il piano terra adibito a negozi, oppure a tre abitabili fuori terra; Altezza dei fabbricati: non può superare i ml. 10,50; Superficie Distanza dai confini di proprietà: non può essere inferiore a ml.5,00 o a confine, per le murature in aderenza ai fabbricati esistenti. Sono ammesse le sopraelevazioni in corrispondenza delle murature preesistenti purché vengano rispettate le distanze tra i fabbricati e le relative norme del Codice Civile; L'adeguamento dei vani abitabili esistenti all'altezza minima interna di ml.2,70 e comportante una variazione dell'altezza complessiva degli edifici, non viene considerato al fine della verifica delle distanze dai confini, allo stesso modo l adeguamento all altezza minima di mt. 2,40 per i vani accessori non viene considerato al fine della verifica del distacco dai confini e tra fabbricati. Distanza dal ciglio della strada: non può essere inferiore a ml.5,00, salvo sopraelevazioni su murature esistenti che non prevedano avanzamento sul fronte stradale, in conformità alle disposizioni della L.S. n 190 del , e del D.L. n 285 del e successive modifiche ed integrazioni. L'adeguamento dei vani abitabili esistenti all'altezza minima interna di ml.2,70 e comportante una variazione dell'altezza complessiva degli edifici, non viene considerato al fine della verifica della distanza dalle strade; Distacco tra i fabbricati: non può essere inferiore a ml.10.00, nella progettazione unitaria è ammessa la formazione di rientranze tra i corpi di fabbrica dello stesso edificio, purchè il distacco tra le pareti fronteggianti ottenuto nella rientranza non superi 1/3 dell altezza. In ogni caso il distacco minimo tra i corpi di fabbrica nelle rientranze dovrà essere di mt Inoltre il rapporto fra la profondità e la distanza delle pareti fronteggiantisi non dovrà superare il 50% con un minimo assoluto di distanza di mt Qualora i fabbricati preesistenti nei lotti finitimi all'edificio da edificare o ampliare e prospicienti il medesimo siano ad una distanza inferiore a ml.5,00 dal confine comune, è ammesso il rispetto dei soli 5,00 ml. dal confine di proprietà, mantenendo comunque una distanza tra fabbricati non inferiore a ml. 6,00. Per le sopraelevazioni sono ammesse le edificazioni in corrispondenza delle murature preesistenti, mantenendo comunque una distanza non inferiore ad 1/2 dell'altezza del fabbricato più alto, con un minimo assoluto di ml.6,00. Con riferimento ai due precedenti commi, una distanza inferiore a ml.10,00 è ammessa esclusivamente nel caso in cui una delle due pareti degli edifici sia non finestrata per la parte fronteggiantesi. 19 Agosto

10 Piano di recupero Art. 3 comma 3 L.R. 14/2009 e s.m.i. 19 Agosto 2013 L'adeguamento dei vani abitabili esistenti all'altezza minima interna di ml.2,70 e comportante una variazione dell' altezza complessiva degli edifici, non viene considerato al fine della verifica del distacco tra i fabbricati. Nelle nuove costruzioni le lavanderie, le autorimesse e simili accessori devono essere previsti nel corpo stesso delle costruzioni o comunque integrati con il fabbricato principale. Nelle nuove costruzioni devono essere previsti parcheggi nella misura e nelle modalità stabilite dall'art.2, secondo comma, della Legge , n.122. Diversificazioni tipologiche, minori distacchi e distanze, sia tra i fabbricati che dalle strade, sono ammesse solo nel caso di gruppi di edifici che formino oggetto di piani urbanistici attuativi, con prescrizioni planivolumetriche, redatti ai sensi degli Artt.12 e 15 della L.R , n.61." Materiali e particolari costruttivi: Trattamento muri esterni.: sono preferibilmente accettabili per gli involucri degli edifici, intonaci civili a calce. Non è concesso collocare in vista sulle facciate le tubazioni relative agli impianti di distribuzione idrica, di smaltimento liquidi, di aerazione e dispersione dei fumi, nonché alla distribuzione di energia elettrica, telefonica, gas e/o altre reti tecnologiche, ma le stesse dovranno essere opportunamente incassate nelle murature. Tinteggiatura: Nel caso che l'involucro dell edificio sia intonacato, il colore da usarsi deve essere riferito a tonalità riconducibili alle terre naturali e ritrovabili in contesti analoghi della zona. Tutti i prospetti intonacati degli edifici compresi quelli laterali ed interni e quelli emergenti dalle coperture, e le canne fumarie intonacate, vanno tinteggiati. È vietato eseguire i tinteggiatore esterne con tinte in tonalità vivaci o forte intensità. Il colore da impiegarsi, di norma, viene scelto in relazione contesto ambientale, si opererà definendo di preferenza toni chiari, ferme restando le esigenze di coordinamento cromatico con gli edifici dell intorno, e tra gli elementi di facciata, oscuri, lattonerie, ecc.. Le persiane, gli avvolgibili ed in genere tutti i sistemi di oscuramento non dovranno essere lasciati tinta legno con la venatura a vista, ma dovranno essere verniciati scegliendo il colore tra quelli definiti per gli smalti per i legni. Una volta definita la tinta della facciata è buona norma distinguere il colore dell infisso generalmente più chiaro da quello dell oscurante genericamente più scuro. Le parti in ferro di inferriate, parapetti e cancellate, dovranno sempre essere caratterizzate da colori più scuri di quelli indicati per i legni (sistema di oscuramento). Forma dei tetti: Le pendenze dovranno essere di norma: a due falde ; a due falde o a padiglione nelle costruzioni isolate. Il manto di copertura sarà formato da coppi o tegole in cotto, sono consentite tegole in cemento nelle forme e colorazioni riconducibili alle coperture tipiche del luogo. Recinzioni : Per le recinzioni prospettanti il fronte della viabilità pubblica sono ammesse realizzazioni in: 19 Agosto

11 Piano di recupero Art. 3 comma 3 L.R. 14/2009 e s.m.i. 19 Agosto 2013 a) rete metallica a maglia quadrata e rettangolare, su montanti in ferro purché abbinata a siepi costituite dalle piante arboree e arbustive autoctone tipo: Buxus Sempervirens (Bosso); Laurus nobilis (Alloro); Ligustrum vulgaris (Ligustro); Prunus laurocerasus (Lauro, Laoroceraso); Pyra cantha coccinea (Agazzino); Rosa Canina; Salix purpurea (Salice rosso); Taxus Baccata (Tasso, )) In tal senso sono vietate le siepi e le piantate di Cupressus Arizonica o di altre similari essenze esotiche. b) cancellate metalliche tinteggiate nelle tonalità scure, di grande semplicità corredate di siepi aventi le caratteristiche di cui al punto precedente; c) muri in ciechi. intonacati e tinteggiati, o in cotto con elementi lapidei di forma, dimensioni e materiali definiti in base alle caratteristiche ambientali ed alle esigenze funzionali. Le recinzioni potranno avere un'altezza massima pari a: per i tratti fronteggianti le strade pubbliche ml. 1,80; per i tratti tra le proprietà private ml. 2,00; L intervento oltre a rispettare le vigenti normative statali, regionali, comunali persegue i seguenti obbiettivi generali stabiliti dalla Committente: il risparmio energetico per un migliore comfort abitativo, la massimizzazione dell efficienza energetica e la minimizzazione dei consumi di energia primaria e costi d esercizio; la riduzione dell inquinamento atmosferico ed ambientale con la minimizzazione delle emissioni inquinanti e climalteranti; l utilizzo o produzione di energia da fonti rinnovabili commisurata all entità dei fabbisogni. Come è riscontrabile nei documenti allegati il punteggio totale raggiunto è 1.91 che determina, come indicato nella figura seguente tramite un calcolo di interpolazione lineare, tenuto conto che siamo nella situazione con Piano di Recupero, l entità del possibile incremento volumetrico e della superficie coperta dell edificio esistente sino al 36%.Il progetto prevede un in incremento del 14.12%. 19 Agosto

12 Piano di recupero Art. 3 comma 3 L.R. 14/2009 e s.m.i.. 19 Agosto 2013 Incremento volumetrico possibile = ((5030)/(41)) x (X1)+20 (20/3) x = 36% 19 Agosto

13 Piano di recupero Art. 3 comma 3 L.R. 14/2009 e s.m.i.. 19 Agosto 2013 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA 19 Agosto

14 Piano di recupero Art. 3 comma 3 L.R. 14/2009 e s.m.i.. 19 Agosto 2013 Vista da via Lungo Adige Vista da via Lungo Adige Vistaa interno proprietà 19 Agosto

15 Piano di recupero Art. 3 comma 3 L.R. 14/2009 e s.m.i. 19 Agosto 2013 ELABORATI GRAFICI: T.01 ESTRATTI P.R.G. e P.A.T. 01b ESTRATTO CATASTALE 01c ESTRATTO C.T.R. T.02 PLANIMETRIA 1:500 T.03 PIANTE 1:100 T.04 PROSPETTI 1:100 T.05 SEZIONI 1:100 T.06 INTEGRAZIONE AMBIENTALE 1:500 T.07 PIANTE STATO DI FATTO DA DEMOLIRE 1:100 T.08 PROSPETTI STATO DI FATTO DA DEMOLIRE 1: Agosto

16 P.R.G. Scala 1:2000 P.A.T. Carta della fragilità P.A.T. Carta della trasformabilità Zona B4 residenziale estensiva di completamento Centro storico Area idonea a condizione Area a ristagno idrico e numero di riferimento Aree di urbanizzazione consolidata Area d' interesse Committente: Terry Zagato PIANO DI RECUPERO art. 3 comma 3 L.R. 14/2009 e s.m.i. Via Lungo Adige 62 Fraz. Boara Polesine Rovigo Progettista: Arch. Paolo Fiorencis n 417 OAPPC Provincia di Rovigo cf: FRNPLA85T02H620H paolo.fiorencis@pec.it Comune di Rovigo (RO) Frazione Boara Polesine Via Lungo Adige 62, U.T.E. Cens. BO Fg.6 Mapp T.01a Scala 1:5000 CARTOGRAFIA ESTRATTI P.R.G. e P.A.T. PROGETTO ARCHITETTONICO DI VARIANTE Data:19/08/2013 VAR 1

17 Foglio 6 Mapp. 431 e 502 Area d' interesse Committente: Terry Zagato PIANO DI RECUPERO art. 3 comma 3 L.R. 14/2009 e s.m.i. Via Lungo Adige 62 Fraz. Boara Polesine Rovigo Progettista: Arch. Paolo Fiorencis n 417 OAPPC Provincia di Rovigo cf: FRNPLA85T02H620H paolo.fiorencis@pec.it Comune di Rovigo (RO) Frazione Boara Polesine Via Lungo Adige 62, U.T.E. Cens. BO Fg.6 Mapp T.01b Scala 1:500 CARTOGRAFIA ESTRATTO CATASTALE PROGETTO ARCHITETTONICO DI VARIANTE Data:19/08/2013 VAR 1

18 Area d' interesse Committente: Terry Zagato PIANO DI RECUPERO art. 3 comma 3 L.R. 14/2009 e s.m.i. Via Lungo Adige 62 Fraz. Boara Polesine Rovigo Progettista: Arch. Paolo Fiorencis n 417 OAPPC Provincia di Rovigo cf: FRNPLA85T02H620H paolo.fiorencis@pec.it Comune di Rovigo (RO) Frazione Boara Polesine Via Lungo Adige 62, U.T.E. Cens. BO Fg.6 Mapp T.01c Scala 1:5000 Data:19/08/2013 CARTOGRAFIA ESTRATTO C.T.R. PROGETTO ARCHITETTONICO DI VARIANTE VAR 1

19 INGRESSO CARRABILE AREE NON PIANIFICATE art.33 L.R. 11/2004 STRADA BIANCA 500 EDIFICIO ESISTENTE DA DEMOLIRE ZONA B4 RESIDENZIALE ESTENSIVA DI COMPLETAMENTO 1050 EDIFICIO DI PROGETTO Committente: Terry Zagato PIANO DI RECUPERO art. 3 comma 3 L.R. 14/2009 e s.m.i. Via Lungo Adige 62 Fraz. Boara Polesine Rovigo Progettista: Arch. Paolo Fiorencis n 417 OAPPC Provincia di Rovigo cf: FRNPLA85T02H620H paolo.fiorencis@pec.it Comune di Rovigo (RO) Frazione Boara Polesine Via Lungo Adige 62, U.T.E. Cens. BO Fg.6 Mapp T.02 Scala 1:500 Data:19/08/2013 STATO DI PROGETTO PLANIMETRIA PROGETTO ARCHITETTONICO DI VARIANTE VAR 1

20 PIANO TERRA Scala 1:100 PRIMO PIANO Scala 1:100 B COPERTURA Scala 1: A A Soggiorno Cucina Bagno Loc. Caldaia Autorimessa B B A A Camera matrim. Bagno2 Camera sing Cabina armadi Camera sing Terrazzo B SUPERFICIE UTILE LOCALE MQ Superfici aeroilluminanti 1/8 Soggiorno 34,02 si Cucina 15,34 si Bagno 1 6,94 si Camera matrim. 15,20 si Camera sing. 10,28 si Camera sing. 10,98 si Cabina armadi 8,00 si Bagno 2 6,30 si Terrazzo TOT. 123 Committente: PIANO DI RECUPERO art. 3 comma 3 L.R. 14/2009 e s.m.i. Progettista: T.03 STATO DI PROGETTO Terry Zagato Via Lungo Adige 62 Fraz. Boara Polesine Rovigo Arch. Paolo Fiorencis n 417 OAPPC Provincia di Rovigo cf: FRNPLA85T02H620H paolo.fiorencis@pec.it Comune di Rovigo (RO) Frazione Boara Polesine Via Lungo Adige 62, U.T.E. Cens. BO Fg.6 Mapp Scala 1:100 Data:19/08/2013 PIANTE PROGETTO ARCHITETTONICO DI VARIANTE VAR 1

21 PROSPETTO OVEST Scala 1:100 PROSPETTO NORD Scala 1:100 PROSPETTO EST Scala 1:100 PROSPETTO SUD Scala 1:100 Committente: Terry Zagato PIANO DI RECUPERO art. 3 comma 3 L.R. 14/2009 e s.m.i. Via Lungo Adige 62 Fraz. Boara Polesine Rovigo Progettista: Arch. Paolo Fiorencis n 417 OAPPC Provincia di Rovigo cf: FRNPLA85T02H620H paolo.fiorencis@pec.it Comune di Rovigo (RO) Frazione Boara Polesine Via Lungo Adige 62, U.T.E. Cens. BO Fg.6 Mapp T.04 Scala 1:100 Data:19/08/2013 STATO DI PROGETTO PROSPETTI PROGETTO ARCHITETTONICO DI VARIANTE VAR 1

22 SEZIONE AA Scala 1:100 Sottotetto non abitabile SEZIONE BB Scala 1:100 Sottotetto non abitabile Autorimessa Committente: Terry Zagato PIANO DI RECUPERO art. 3 comma 3 L.R. 14/2009 e s.m.i. Via Lungo Adige 62 Fraz. Boara Polesine Rovigo Progettista: Arch. Paolo Fiorencis n 417 OAPPC Provincia di Rovigo cf: FRNPLA85T02H620H paolo.fiorencis@pec.it Comune di Rovigo (RO) Frazione Boara Polesine Via Lungo Adige 62, U.T.E. Cens. BO Fg.6 Mapp T.05 Scala 1:100 Data:19/08/2013 STATO DI PROGETTO SEZIONI PROGETTO ARCHITETTONICO DI VARIANTE VAR 1

23 RIQUALIFICAZIONE DELLA SUPERFICE SCOPERTA Rete sottoservizi esistente Fognature PAVIMENTAZIONE CON AUTOBLOCCANTI SIEPE h 200 cm Rete idrica ALBERATURA DI PROGETTO ESSENZE PREVISTE: Quercus ilex Laurus nobilis Cupressus L. Populus L. Committente: Terry Zagato PIANO DI RECUPERO art. 3 comma 3 L.R. 14/2009 e s.m.i. Via Lungo Adige 62 Fraz. Boara Polesine Rovigo Progettista: Arch. Paolo Fiorencis n 417 OAPPC Provincia di Rovigo cf: FRNPLA85T02H620H paolo.fiorencis@pec.it Comune di Rovigo (RO) Frazione Boara Polesine Via Lungo Adige 62, U.T.E. Cens. BO Fg.6 Mapp T.06 Scala 1:500 Data:19/08/2013 STATO DI PROGETTO INTEGRAZIONE AMBIENTALE PROGETTO ARCHITETTONICO DI VARIANTE VAR 1

24 PIANO TERRA Scala 1:100 PIANOPRIMO Scala 1: C 4 C C C Committente: Terry Zagato PIANO DI RECUPERO art. 3 comma 3 L.R. 14/2009 e s.m.i. Via Lungo Adige 62 Fraz. Boara Polesine Rovigo Progettista: Arch. Paolo Fiorencis n 417 OAPPC Provincia di Rovigo cf: FRNPLA85T02H620H paolo.fiorencis@pec.it Comune di Rovigo (RO) Frazione Boara Polesine Via Lungo Adige 62, U.T.E. Cens. BO Fg.6 Mapp T.07 Scala 1:100 PROGETTO ARCHITETTONICO DI VARIANTE Data:19/08/2013 STATO DI FATTO PIANTE VAR 1

25 PROSPETTO OVEST Scala 1:100 PROSPETTO NORD Scala 1:100 SEZ. CC Scala 1:100 PROSPETTO EST Scala 1:100 PROSPETTO SUD Scala 1:100 Committente: Terry Zagato PIANO DI RECUPERO art. 3 comma 3 L.R. 14/2009 e s.m.i. Via Lungo Adige 62 Fraz. Boara Polesine Rovigo Progettista: Arch. Paolo Fiorencis n 417 OAPPC Provincia di Rovigo cf: FRNPLA85T02H620H paolo.fiorencis@pec.it Comune di Rovigo (RO) Frazione Boara Polesine Via Lungo Adige 62, U.T.E. Cens. BO Fg.6 Mapp T.08 Scala 1:100 Data:19/08/2013 STATO DI FATTO PROSPETTO PROGETTO ARCHITETTONICO DI VARIANTE VAR 1

26 Piano di recupero Art. 3 comma 3 L.R. 14/2009 e s.m.i.. 19 Agosto 2013 STRUMENTO DI VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITA' ENERGETICO AMBIENTALE DEGLI EDIFICI FRAMEWORK 19 Agosto

27 STRUMENTO DI VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITA' ENERGETICO AMBIENTALE DEGLI EDIFICI FRAMEWORK Comune Pratica n Data Rovigo Dati di progetto EDIFICIO Nome Edificio residenziale Ubicazione Oggetto Via Lungo Adige 62 Loc. Boara Polesine Rovigo Fabbricato costituito da abitazione e garage Tipo intervento Demolizione ricostruzione con piano di recupero COMMITTENTE Nome e cognome Indirizzo Terry Zagato Via Lungo Adige 62 Loc. Boara Polesine Rovigo PROGETTISTA Qualifica, Arch. Paolo Fiorencis cognome, nome Indirizzo N albo viale trieste Rovigo OAPPC provincia di Rovigo n 471 Caratteristiche dell'edificio Numero di piani 2 Edificio in centro storico x Si No Tipo di intervento (inserire una "x" sulla cella corrispondente) Livello del rischio da Radon (inserire una "x" sulla cella x Nuova costruzione Ristrutturazione Comune a rischio Radon corrispondente) x Comune non a rischio Radon Risultati Punteggi Area Peso Punteggio 1. Qualità ambientale esterna 3,00% 1,91 2. Consumo di risorse 45,00% 2,09 3. Carichi ambientali 25,00% 3,15 4. Qualità ambiente interno 17,00% 0,30 5. Qualità del servizio 2,00% 0,00 6. Qualità della gestione 6,00% 1,20 7. Trasporti 2,00% 0,00 Punteggio totale dell'edificio 1, Prestazioni assolute Previsione di energia primaria contenuta nei materiali da costruzione 2,6 GJ/m 2 Previsione di energia primaria utilizzata per il riscaldamento in fase operativa Trasmittanza solare minima del pacchetto tipico finestraschermo (g t ) 54,1 0,287 kwh/m 2 Uso di acqua potabile per irrigazione 551,2 m 3 Uso di acqua potabile per usi interni 128,5 m 3 Previsione di emissioni annue di gas effetto serra dell'edificio 11,4 kg CO 2 /m 2 Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

28 ELENCO CRITERI DI VALUTAZIONE 1. Qualità ambientale esterna # 1.1 Condizioni del sito Livello di urbanizzazione del sito Esigenza: Favorire l'uso di aree urbanizzate per limitare il consumo di terreno. Indicatore di prestazione: Livello di urbanizzazione dell'area in cui si trova il sito di costruzione. Unità di misura: Riutilizzo di strutture esistenti Esigenza: Favorire il riutilizzo della maggior parte dei fabbricati esistenti, disincentivare le demolizioni e gli sventramenti di fabbricati in presenza di strutture recuperabili. Indicatore di prestazione: Unità di misura: % Inquinamento delle acque Esigenza: Rapporto percentuale tra la superficie orizzontale/inclinata della costruzione esistente che viene riutilizzata e la superficie orizzontale/inclinata totale della costruzione esistente. Garantire condizioni di qualità delle acque presenti nell area superficiali e sotterranee. Indicatore di prestazione: Presenza/assenza di strategie per limitare l inquinamento delle acque presenti nelle aree superficiali e sotterranee. Unità di misura: 2. Consumo di risorse # 2.1 Energia primaria non rinnovabile richiesta durante il ciclo di vita Energia inglobata nei materiali da costruzione Esigenza: Ridurre l energia primaria contenuta nei materiali utilizzati per la costruzione dell edificio Indicatore di prestazione: Rapporto percentuale tra la quantità di Energia Primaria contenuta nei materiali da costruzione (Embodied Energy EE) dell edificio da valutare e la quantità di Energia Primaria contenuta nei materiali da costruzione di un edificio corrispondente alla tipica pratica costruttiva. Unità di misura: % Trasmittanza termica dell involucro edilizio Esigenza: Ridurre il fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale Indicatore di prestazione: Rapporto percentuale tra la Trasmittanza media di progetto degli elementi di involucro (U) e la Trasmittanza media corrispondente ai valori limite di legge (U lim ) Unità di misura: % Energia primaria per il riscaldamento Esigenza Indicatore di prestazione: Unità di misura: % Ridurre i consumi di energia primaria per il riscaldamento Rapporto percentuale tra l'energia Primaria annua per il riscaldamento (EP h ) e l'energia Primaria limite prevista dal DLgs 311/06 (EP him ) Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

29 ELENCO CRITERI DI VALUTAZIONE Controllo della radiazione solare Esigenza: Indicatore di prestazione: Unità di misura: Ridurre gli apporti solari nel periodo estivo Trasmittanza solare totale minima del pacchetto tipico finestra/schermo (Fattore Solare g t ) Inerzia termica dell edificio Esigenza: Indicatore di prestazione: Unità di misura: Mantenere buone condizioni di comfort termico negli ambienti interni nel periodo estivo, evitando il surriscaldamento dell aria Trasmittanza Termica Periodica (Y ie ) W/m 2 K 2.2 Energia da fonti rinnovabili Energia termica per ACS Esigenza: Indicatore di prestazione: Incoraggiare l uso di energia prodotta da fonti rinnovabili per la produzione di ACS FS t Fattore di copertura solare dell'energia Termica: percentuale del fabbisogno stimato di energia termica per la produzione di ACS coperta da fonti rinnovabili parametrizzata in funzione del numero di piani Unità di misura: % Energia elettrica Esigenza: Indicatore di prestazione: Incoraggiare l uso di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili FS el Fattore di copertura solare dell'energia Elettrica: percentuale del fabbisogno stimato di energia elettrica coperta da fonti rinnovabili parametrizzato in funzione del numero di piani 2.3 Materiali ecocompatibili Unità di misura: Materiali da fonti rinnovabili Esigenza: Indicatore di prestazione: Ridurre il consumo di materie prime non rinnovabili Rapporto percentuale tra il peso dei materiali provenienti da fonti rinnovabili che sono stati utilizzati nell intervento e il peso totale dei materiali impiegati. Unità di misura: % Materiali riciclati/recuperati Esigenza: Indicatore di prestazione: Favorire l impiego di materiali riciclati e/o di recupero per diminuire il consumo di nuove risorse Rapporto percentuale tra il peso dei materiali riciclati e/o di recupero che sono stati utilizzati nell intervento e il peso totale dei materiali impiegati. Unità di misura: % Materiali riciclabili e smontabili Esigenza: Favorire l impiego di materiali riciclabili e smontabili per ridurre il consumo di materie prime non rinnovabili Indicatore di prestazione: Strategie per facilitare il disassemblaggio delle costruzioni. Unità di misura: Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

30 ELENCO CRITERI DI VALUTAZIONE 2.4 Acqua potabile Acqua potabile per irrigazione Esigenza: Ridurre i consumi di acqua potabile per irrigazione attraverso l impiego di strategie di recupero o di ottimizzazione d uso dell acqua Indicatore di prestazione: Volume di acqua potabile risparmiata rispetto al fabbisogno base calcolato Unità di misura: % Acqua potabile per usi indoor Esigenza: Ridurre dei consumi di acqua potabile per usi indoor attraverso l impiego di strategie di recupero o di ottimizzazione d uso dell acqua Indicatore di prestazione: Volume di acqua potabile risparmiata per usi indoor rispetto al fabbisogno base calcolato Unità di misura: % 3. Carichi Ambientali # 3.1 Emissioni di CO 2 equivalente Emissioni previste in fase operativa Esigenza: Ridurre la quantità di emissioni di CO 2 equivalente da energia primaria non rinnovabile impiegata per l esercizio annuale dell edificio Indicatore di prestazione: Rapporto percentuale tra la quantità di emissioni di CO 2 equivalente annua prodotta per riscaldamento, ACS e usi elettrici dell edificio in progetto e la quantità di emissioni di CO 2 equivalente annua prodotta per l esercizio di un edificio standard con la medesima destinazione d'uso Unità di misura: % 3.2 Acque reflue Acque grigie inviate in fognatura Esigenza: Indicatore di prestazione: Minimizzare la quantità di effluenti prodotte Volume di rifiuti liquidi non prodotti rispetto alla quantità di riferimento calcolata in base al fabbisogno idrico per usi indoor Unità di misura: % Acque meteoriche captate e stoccate Esigenza: Indicatore di prestazione: Favorire la raccolta di acqua piovana per un successivo riutilizzo Volume di acqua piovana recuperata e stoccata all anno rispetto al fabbisogno dell'utenza Unità di misura: % Permeabilità del suolo Esigenza: Indicatore di prestazione: Minimizzare l interruzione e l inquinamento dei flussi naturali d acqua Quantità di superfici esterne permeabili e rispetto al totale delle superfici esterne di pertinenza dell edificio Unità di misura: % Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

31 ELENCO CRITERI DI VALUTAZIONE 3.3 Impatto sull ambiente circostante Effetto isola di calore: coperture Esigenza: Indicatore di prestazione: Garantire che gli spazi esterni di pertinenza abbiano condizioni di comfort termico accettabile durante il periodo estivo Rapporto tra l area delle coperture con un coefficiente di riflessione pari o superiore al 65% per i tetti piani o con un coefficiente di riflessione pari o superiore al 25% per i tetti a falda o con sistemazione a verde o ombreggiate (ore 12 del 21 giugno) e l'area complessiva delle superfici delle coperture. Unità di misura: % Effetto isola di calore: aree esterne pavimentate Esigenza: Garantire che gli spazi esterni di pertinenza abbiano condizioni di comfort termico accettabile durante il periodo estivo Indicatore di prestazione: Rapporto tra l area delle superfici esterne sistemate a verde o pavimentate con materiali aventi un coefficiente di riflessione pari o superiore al 30% o pavimentate con elementi alveolari o ombreggiate (ore 12 del 21 giugno) e l area complessiva delle superfici esterne. Unità di misura: % 4. Qualità ambiente interno # 4.1 Ventilazione Ventilazione Esigenza: Garantire una ventilazione che consenta di mantenere un elevato grado di salubrità dell aria, minimizzando al contempo i consumi energetici per la climatizzazione Indicatore di prestazione: Presenza di strategie progettuali per garantire i ricambi d aria necessari per almeno l 80% dei locali, senza ricorrere alla semplice apertura delle finestre Unità di misura: Controllo degli agenti inquinanti: Radon Esigenza: Controllare la migrazione del gas Radon dai terreni agli ambienti interni. Indicatore di prestazione: Unità di misura: Presenza di strategie progettuali per il controllo della migrazione di Radon Controllo degli agenti inquinanti: VOC Esigenza: Indicatore di prestazione: Ridurre al minimo le emissioni di VOC (Composti Organici Volatili) negli ambienti interni. Rapporto tra la quantità di materiali di finitura (m 2 ) con certificazione di bassa emissione di VOC rispetto al totale di materiali di finitura (m 2 ) Unità di misura: % 4.2 Benessere termoigrometrico Temperatura dell aria Esigenza: Indicatore di prestazione: Mantenere un livello soddisfacente di comfort termico limitando al contempo i consumi energetici Modalità di scambio termico con le superfici in funzione della tipologia di sistema di distribuzione dell impianto di riscaldamento e raffrescamento e dei terminali scaldanti Unità di misura: Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

32 ELENCO CRITERI DI VALUTAZIONE 4.3 Benessere visivo Illuminazione naturale Esigenza: Indicatore di prestazione: Assicurare adeguati livelli d illuminazione naturale in tutti gli spazi primari occupati Fattore Medio di Luce Diurna: rapporto tra l illuminamento naturale medio dell ambiente e quello esterno (nelle identiche condizioni di tempo e di luogo) ricevuto dall intera volta celeste su una superficie orizzontale esposta all aperto, senza irraggiamento diretto del sole. Unità di misura: % 4.4 Benessere acustico Isolamento acustico involucro edilizio Esigenza: Indicatore di prestazione: Assicurare che la progettazione dell isolamento acustico della facciata più esposta sia tale da garantire un livello di rumore interno che non interferisca con le normali attività Indice di isolamento acustico standardizzato di facciata (D'2m,nT,w) Unità di misura: 4.5 Inquinamento elettromagnetico Campi magnetici a frequenza industriale (50Hertz) Esigenza: Minimizzare il livello dei campi elettrici e magnetici a frequenza industriale (50 Hz) negli ambienti interni al fine di ridurre il più possibile l esposizione degli individui Indicatore di prestazione: Presenza/assenza di strategie per la riduzione dell esposizione Unità di misura: 5. Qualità del servizio # 5.1 Controllabilità degli impianti BACS (Building Automation and Control System) e TBM (Technical Building Management) Esigenza: Assicurare che sia predisposto un sistema di gestione e parzializzazione degli impianti tecnologici (HVAC, illuminazione, ascensori, ) dell edificio ne massimizzerà l efficienza. Indicatore di prestazione: Predisposizione di un sistema di gestione e controllo computerizzato affinché gli impianti funzionino in modo parzializzato per le esigenze di riscaldamento, ventilazione, raffrescamento e illuminazione. 6. Qualità della gestione Unità di misura: 6.1 Mantenimento delle prestazioni in fase operativa Disponibilità della documentazione tecnica degli edifici Esigenza: Ottimizzare l operatività dell edificio e dei suoi sistemi tecnici Indicatore di prestazione: Presenza di un piano di conservazione e aggiornamento della documentazione tecnica Unità di misura: Sviluppo ed implementazione di un piano di manutenzione Esigenza: Ottimizzare gli interventi di manutenzione sull'edificio Indicatore di prestazione: Presenza di un piano di manutenzione Unità di misura: Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

33 ELENCO CRITERI DI VALUTAZIONE Mantenimento delle prestazioni dell involucro edilizio Esigenza: Assicurare che attraverso il progetto di particolari e dettagli costruttivi sia ridotto al minimo il rischio di formazione e accumulo di condensa superficiale sulla facciata dell edificio e interstiziale; affinché la durabilità e l integrità degli elementi costruttivi non venga compromessa Indicatore di prestazione: Funzione del soddisfacimento requisiti norma UNI EN ISO Unità di misura: 6.2 Aree comuni dell edificio Sistema di gestione dei rifiuti Esigenza: Favorire gli insediamenti in aree caratterizzate da un efficace sistema di raccolta differenziata dei rifiuti solidi. Indicatore di prestazione: Presenza di strategie per la raccolta centralizzata di rifiuti organici e non a livello di ente gestore della raccolta dei RSU Rifiuti Solidi Urbani organici e non. Unità di misura: % 7. Trasporti 7.1 Accessibilità ai servizi Accessibilità al trasporto pubblico Esigenza: Favorire la scelta di siti da cui sono facilmente accessibili le reti di trasporto pubblico ed in cui si incoraggia l'uso del trasporto pubblico Indicatore di prestazione: Distanza in metri tra la fermata del trasporto pubblico più vicina e l ingresso principale dell edificio Unità di misura: Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

34 ELENCO PESI DI AREE, CATEGORIE E CRITERI DI VALUTAZIONE Peso relativo Peso assoluto 1. Qualità ambientale esterna 3,00% 1.1 Condizioni del sito 100,00% Livello di urbanizzazione del sito 30,00% 0,90% Riutilizzo di strutture esistenti 40,00% 1,20% Inquinamento delle acque 30,00% 0,90% 2. Consumo di risorse 45,00% 2.1 Energia primaria non rinnovabile richiesta durante il ciclo di vita 40,00% Energia inglobata nei materiali da costruzione 20,00% 3,60% Trasmittanza termica dell involucro edilizio 10,00% 1,80% Energia primaria per il riscaldamento 25,00% 4,50% Controllo della radiazione solare 25,00% 4,50% Inerzia termica dell edificio 20,00% 3,60% 2.2 Energia da fonti rinnovabili 25,00% Energia termica per ACS 50,00% 5,63% Energia elettrica 50,00% 5,63% 2.3 Materiali ecocompatibili 20,00% Materiali da fonti rinnovabili 35,00% 3,15% Materiali riciclati/recuperati 30,00% 2,70% Materiali riciclabili e smontabili 35,00% 3,15% 2.4 Acqua potabile 15,00% Acqua potabile per irrigazione 50,00% 3,38% Acqua potabile per usi indoor 50,00% 3,38% 3. Carichi Ambientali 25,00% 3.1 Emissioni di CO2 equivalente 45,00% Emissioni previste in fase operativa 100,00% 11,25% 3.2 Acque reflue 35,00% Acque grigie inviate in fognatura 35,00% 3,06% Acque meteoriche captate e stoccate 35,00% 3,06% Permeabilità del suolo 30,00% 2,63% 3.3 Impatto sull ambiente circostante 20,00% Effetto isola di calore: coperture 50,00% 2,50% Effetto isola di calore: aree esterne pavimentate 50,00% 2,50% Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

35 ELENCO PESI DI AREE, CATEGORIE E CRITERI DI VALUTAZIONE Peso relativo Peso assoluto 4. Qualità ambiente interno 17,00% 4.1 Ventilazione 40,00% Ventilazione 30,00% 2,04% Controllo degli agenti inquinanti: Radon 30,00% 2,04% Controllo degli agenti inquinanti: VOC 40,00% 2,72% 4.2 Benessere termoigrometrico 20,00% Temperatura dell aria 100,00% 3,40% 4.3 Benessere visivo 20,00% Illuminazione naturale 100,00% 3,40% 4.4 Benessere acustico 10,00% Isolamento acustico involucro edilizio 100,00% 1,70% 4.5 Inquinamento elettromagnetico 10,00% Campi magnetici a frequenza industriale (50Hertz) 100,00% 1,70% 5. Qualità del servizio 2,00% 5.1 Controllabilità degli impianti 100,00% BACS (Building Automation and Control System) e TBM (Technical Building Management) 100,00% 2,00% 6. Qualità della gestione 6,00% 6.1 Mantenimento delle prestazioni in fase operativa 60,00% Disponibilità della documentazione tecnica degli edifici 40,00% 1,44% Sviluppo ed implementazione di un piano di manutenzione 40,00% 1,44% Mantenimento delle prestazioni dell involucro edilizio 20,00% 0,72% 6.2 Aree comuni dell edificio 40,00% Sistema di gestione dei rifiuti 100,00% 2,40% 7. Trasporti 2,00% 7.1 Accessibilità ai servizi 100,00% Accessibilità al trasporto pubblico 100,00% 2,00% Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

36 ELENCO PUNTEGGI DI AREE, CATEGORIE E CRITERI DI VALUTAZIONE Punteggio Punteggio Pesato 1. Qualità ambientale esterna 1,91 0, Condizioni del sito 1,91 1, Livello di urbanizzazione del sito 5,00 1, Riutilizzo di strutture esistenti 1,03 0, Inquinamento delle acque 0,00 0,00 2. Consumo di risorse 2,09 0, Energia primaria non rinnovabile richiesta durante il ciclo di vita 3,34 1, Energia inglobata nei materiali da costruzione 0,00 0, Trasmittanza termica dell involucro edilizio 5,00 0, Energia primaria per il riscaldamento 5,00 1, Controllo della radiazione solare 2,37 0, Inerzia termica dell edificio 5,00 1, Energia da fonti rinnovabili 2,50 0, Energia termica per ACS 5,00 2, Energia elettrica 0,00 0, Materiali ecocompatibili 0,00 0, Materiali da fonti rinnovabili 0,00 0, Materiali riciclati/recuperati 0,00 0, Materiali riciclabili e smontabili 0,00 0, Acqua potabile 0,83 0, Acqua potabile per irrigazione 0,00 0, Acqua potabile per usi indoor 1,67 0,83 3. Carichi Ambientali 3,15 0, Emissioni di CO2 equivalente 5,00 2, Emissioni previste in fase operativa 5,00 5, Acque reflue 1,15 0, Acque grigie inviate in fognatura 0,00 0, Acque meteoriche captate e stoccate 0,00 0, Permeabilità del suolo 3,85 1, Impatto sull ambiente circostante 2,50 0, Effetto isola di calore: coperture 5,00 2, Effetto isola di calore: aree esterne pavimentate 0,00 0,00 4. Qualità ambiente interno 0,30 0, Ventilazione 0,00 0, Ventilazione 0,00 0, Controllo degli agenti inquinanti: Radon 0,00 0, Controllo degli agenti inquinanti: VOC 0,00 0, Benessere termoigrometrico 0,00 0, Temperatura dell aria 0,00 0,00 Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

37 ELENCO PUNTEGGI DI AREE, CATEGORIE E CRITERI DI VALUTAZIONE Punteggio Punteggio Pesato 4.3 Benessere visivo 0,00 0, Illuminazione naturale 0,00 0, Benessere acustico 0,00 0, Isolamento acustico involucro edilizio 0,00 0, Inquinamento elettromagnetico 3,00 0, Campi magnetici a frequenza industriale (50Hertz) 3,00 3,00 5. Qualità del servizio 0,00 0, Controllabilità degli impianti 0,00 0, BACS (Building Automation and Control System) e TBM (Technical 0,00 0,00 Building Management) 6. Qualità della gestione 1,20 0, Mantenimento delle prestazioni in fase operativa 0,00 0, Disponibilità della documentazione tecnica degli edifici 0,00 0, Sviluppo ed implementazione di un piano di manutenzione 0,00 0, Mantenimento delle prestazioni dell involucro edilizio 0,00 0, Aree comuni dell edificio 3,00 1, Sistema di gestione dei rifiuti 3,00 3,00 7. Trasporti 0,00 0, Accessibilità ai servizi 0,00 0, Accessibilità al trasporto pubblico 0,00 0,00 Punteggio totale edificio 1,91 Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

38 CRITERIO Comune di Rovigo Prat. N Edificio residenziale Arch. Paolo Fiorencis Livello di urbanizzazione del sito AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA 1. Qualità ambientale esterna 1.1 Condizioni del sito ESIGENZA Favorire l'uso di aree urbanizzate per limitare il consumo di terreno. INDICATORE DI PRESTAZIONE Livello di urbanizzazione dell'area in cui si trova il sito di costruzione. PESO 30,00% UNITA' DI MISURA SCALA PRESTAZIONALE PUNTI NEGATIVO 1 SUFFICIENTE Qualsiasi ZTO ad esclusione di A, B, C1 e C ZTO C2 2 BUONO 3 ZTO C1 4 OTTIMO ZTO AB 5 METODO E STRUMENTI DI VERIFICA Per la verifica del criterio, seguire la seguente procedura: Verificare la ZTO sulla quale ricade l'edificio. Individuare lo scenario che meglio descrive le caratteristiche dell edificio e attribuire il punteggio. NB. Nel caso di ristrutturazione con aumento di volume minore del 20%, assegnare il valore 5. VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE 5,00 PUNTEGGIO 5,00 DOCUMENTAZIONE NOME DOCUMENTO Estratto della zonizzazione del PRG contenente l'area di progetto doc. progettuale BENCHMARK La scala è stata definita considerando come migliore pratica standard la costruzione di edifici nelle aree periferiche, in modo da premiare la realizzazione di costruzioni in siti localizzati presso centri cittadini o zone semi periferiche. RIFERIMENTI LEGISLATIVI RIFERIMENTI NORMATIVI LETTERATURA TECNICA Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

39 CRITERIO Comune di Rovigo Prat. N Edificio residenziale Arch. Paolo Fiorencis Riutilizzo di strutture esistenti AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA 1. Qualità ambientale esterna 1.1 Condizioni del sito ESIGENZA Favorire il riutilizzo della maggior parte dei fabbricati esistenti, disincentivare le demolizioni e gli sventramenti di fabbricati in presenza di strutture recuperabili. INDICATORE DI PRESTAZIONE Rapporto percentuale tra la superficie orizzontale/inclinata della costruzione esistente che viene riutilizzata e la superficie orizzontale/inclinata totale della costruzione esistente. PESO 40,00% UNITA' DI MISURA % SCALA PRESTAZIONALE % PUNTI NEGATIVO 1 SUFFICIENTE BUONO OTTIMO METODO E STRUMENTI DI VERIFICA La verifica del criterio comporta la seguente procedura: Calcolare la superficie abitabile complessiva degli eventuali edifici esistenti (A); Calcolare la superficie abitabile degli edifici esistenti riutilizzata senza il ricorso ad interventi di demolizione su elementi strutturali (B); Calcolare la seguente percentuale: (B/A)*100; Inserire il valore calcolato all'interno della cella corrispondente al "VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE" della presente scheda. VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE 20,65 % PUNTEGGIO DEL SINGOLO CRITERIO 1,03 DOCUMENTAZIONE NOME DOCUMENTO Relazione tecnica con la descrizione degli interventi previsti nell' area di progetto. Planimetrie con indicazione degli interventi puntuali di demolizione e nuova costruzione. BENCHMARK Livello 0: Nuova costruzione senza riutilizzo di un edificio esistente. Livello 5: Riutilizzo completo dell'edificio. RIFERIMENTI LEGISLATIVI RIFERIMENTI NORMATIVI Circ. Min. BBCCAA n del 12 marzo 1991 Direttive per la redazione ed esecuzione di progetti di restauro comprendenti interventi di miglioramento e manutenzione dei complessi architettonici di valore storicoartistico in zona sismica Cons Sup LLPP prot.564 del LETTERATURA TECNICA doc. prog doc. prog Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

40 Comune di Rovigo Prat. N Edificio residenziale Arch. Paolo Fiorencis CRITERIO Inquinamento delle acque AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA 1. Qualità ambientale esterna 1.1 Condizioni del sito ESIGENZA Garantire condizioni di qualità delle acque presenti nell area superficiali e sotterranee. INDICATORE DI PRESTAZIONE Presenza/assenza di strategie per limitare l inquinamento delle acque presenti nelle aree superficiali e sotterranee. PESO 30,00% UNITA' DI MISURA SCALA PRESTAZIONALE PUNTI NEGATIVO Assenza di qualsiasi metodo di controllo sullo stato delle acque reflue 1 SUFFICIENTE Predisposizione di sistemi convenzionali di smaltimento delle acque reflue BUONO Attuazione di strategie per impedire che acque potenzialmente inquinate del sito confluiscano senza trattamenti nelle condutture esistenti o nel sottosuolo 3 4 OTTIMO Attuazione di strategie avanzate per impedire che acque potenzialmente inquinate del sito confluiscano senza trattamenti nelle condutture esistenti o nel sottosuolo 5 METODO E STRUMENTI DI VERIFICA Per il calcolo dell'indicatore di prestazione e relativo punteggio, si proceda come segue: Rispetto alle diverse condizioni presenti nel luogo, possono considerarsi quali metodi e strumenti quelli di seguito riportati: Individuare la presenza nel sito di eventuali falde sotterranee e analizzare i campioni d acqua per la verifica del rispetto dei valori di concentrazione accettabili (vedi Dlgs 152/2006); Individuare i potenziali inquinanti nel dilavamento delle acque pluviali; Mappare le aree dove si concentra l inquinamento potenziale delle acque superficiali dovute all uso degli spazi aperti (ad es. strade carrabili e parcheggi); Prevedere sistemi per lo smaltimento separato di acque potenzialmente inquinanti e di sistemi di cattura degli inquinanti. Individuare lo scenario che meglio descrive le caratteristiche dell edificio e attribuire il punteggio. VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE 0,00 PUNTEGGIO 0,00 DOCUMENTAZIONE NOME DOCUMENTO Relazione contente il dettaglio dei dati di progetto e dei calcoli effettuati per ottenere e con vasche biologiche d'accumulo e depura il valore dell'indicatore di prestazione richiesto. BENCHMARK Livello 0: Il livello zero è stato definito considerando strategie standard di non contaminazione delle acque naturali. Livello 3: Il livello tre è stato definito considerando le migliori strategie di non contaminazione delle acque naturali disponibili nella pratica costruttiva attuale. RIFERIMENTI LEGISLATIVI DLgs 3 aprile 2006, n.152 Norme in materia ambientale DLgs. 16 gennaio 2008, n. 4 "Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale" RIFERIMENTI NORMATIVI LETTERATURA TECNICA Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

41 CRITERIO Energia inglobata nei materiali da costruzione AREA DI VALUTAZIONE 2. Consumo di risorse ESIGENZA Ridurre l energia primaria contenuta nei materiali utilizzati per la costruzione dell edificio Comune di Rovigo Prat. N Edificio residenziale Arch. Paolo Fiorencis CATEGORIA 2.1 Energia primaria non rinnovabile richiesta durante il ciclo di vita PESO 20,00% INDICATORE DI PRESTAZIONE Rapporto percentuale tra la quantità di Energia Primaria contenuta nei materiali da costruzione (Embodied Energy EE) dell edificio da valutare e la quantità di Energia Primaria contenuta nei materiali da costruzione di un edificio corrispondente alla tipica pratica costruttiva. UNITA' DI MISURA % SCALA PRESTAZIONALE Nuova costruzione Ristrutturazione % % PUNTI NEGATIVO 1 SUFFICIENTE , , ,7 2 BUONO 85 50, ,3 4 OTTIMO 75 16,7 5 METODO E STRUMENTI DI VERIFICA NB Il metodo di verifica descritto deve essere applicato: nel caso di progetto di nuova costruzione all'intero edificio; nel caso di progetto di ristrutturazione unicamente agli elementi di involucro interessati dall'intervento. La verifica del criterio comporta la seguente procedura: Applicare le soluzioni materiche standard, indicate in Allegato 1, all'edificio; Calcolare l'energia primaria inglobata nei materiali da costruzione dell'edificio con soluzioni materiche standard (A); Applicare le soluzioni materiche di progetto all'edificio; Calcolare l'energia primaria inglobata nei materiali da costruzione dell'edificio con le soluzioni materiche di progetto (B); Calcolare il seguente rapporto percentuale: (B/A)*100; Inserire il valore calcolato all'interno della cella corrispondente al "VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE" della presente scheda. N.B.(1) In alternativa è possibile calcolare il valore dell'indicatore con lo strumento di calcolo 2.1.1, utilizzando solamente i dati di progetto dell'edificio N.B. (2) E' possibile utilizzare qualsiasi banca dati LCA dei materiali disponibile, compresa quella presente in Allegato 2. E' necessario utilizzare la medesima banca dati per il calcolo di (A) e di (B). VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE 209,40 % PUNTEGGIO 0,00 DOCUMENTAZIONE NOME DOCUMENTO Strumento di calcolo Piante e prospetti quotati con indicazione del codice identificativo delle stratigrafie. Computo metrico BENCHMARK Livello 0: Il livello zero corrisponde alla normale pratica costruttiva riscontrata nella Regione Veneto: telaio in cemento armato e tamponatura in laterizio, per un edificio di piccole dimensioni. Livello 3: Il livello tre corrisponde alla normale pratica costruttiva riscontrata nella Regione Veneto: telaio in cemento armato e tamponatura in laterizio, per un edificio multipiano. RIFERIMENTI LEGISLATIVI RIFERIMENTI NORMATIVI LETTERATURA TECNICA Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

42 CRITERIO ALLEGATO 1: CARATTERISTICHE TIPOLOGICHE COSTRUTTIVE DELL'EDIFICIO DI LIVELLO 0 Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

43 CRITERIO ALLEGATO 2: VALORI DI EMBODIED ENERGY PER I PRINCIPALI MATERIALI DA COSTRUZIONE (fonte: Protocollo ITACA 2004) MATERIALE Metalli Acciaio kwh/m 3 kwh/t 9000 Alluminio Ferro 3500 Piombo Rame Materiali inerti Argilla, terra cruda 030 Blocchi di calce e sabbia 440 Blocchi di argilla espansa 645 Calcestruzzo (non armato) 500 Calcestruzzo armato Calcestruzzo cellulare (gasbeton) Laterizio pieno Laterizio forato Laterizio porizzato Laterizio (clinker) Laterizio (tegole) 1150 Vetro (lastre per finestre) Materiali termoisolanti Argilla espansa (granulato) Fibra di cellulosa (fiocchi) Fibra di cocco (materassini) 95 Lana di pecora (materassini) Poco Pannelli in fibra di legno morbidi Pannelli in paglia Pannelli in legno mineralizzato Perlite espansa (granulato) Pannelli in polistirene espanso (EPS) Pannelli in polisitrene estruso (XPS) Pannelli in poliuretano Sughero espanso (granulato) 180 Vetro cellulare Materie plastiche Polietilene Polipropilene Poliuretano PVC Legno ed affini Legno (europeo) conifere 470 Legno (europeo) latifoglie 750 Legno lamellare 1150 Pannelli in fibra di legno (morbidi) Pannelli in fibra di legno (medi) Pannelli truciolati Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

44 CRITERIO Trasmittanza termica dell involucro edilizio AREA DI VALUTAZIONE 2. Consumo di risorse ESIGENZA Ridurre il fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale Comune di Rovigo Prat. N Edificio residenziale Arch. Paolo Fiorencis CATEGORIA 2.1 Energia primaria non rinnovabile richiesta durante il ciclo di vita PESO 10,00% INDICATORE DI PRESTAZIONE Rapporto percentuale tra la Trasmittanza media di progetto degli elementi di involucro (U) e la Trasmittanza media corrispondente ai valori limite di legge (U lim ) UNITA' DI MISURA % SCALA PRESTAZIONALE % PUNTI NEGATIVO >100 1 SUFFICIENTE 100,0 0 93,3 1 86,7 2 BUONO 80,0 3 73,3 4 OTTIMO 66,7 5 METODO E STRUMENTI DI VERIFICA N.B. Il metodo di verifica descritto deve essere applicato all'intero edificio nel caso di: progetto di nuova costruzione; progetto di ristrutturazione relativo solo agli elementi di involucro interessati dall'intervento. In caso di unità abitativa autonoma dal punto di vista distributivo e funzionale si applica alla singola unità immobiliare Per il calcolo dell'indicatore di prestazione e relativo punteggio, si proceda come segue: Calcolare la trasmittanza termica media di progetto degli elementi di involucro (a) (strutture opache verticali, strutture opache orizzontali o inclinate, pavimenti verso locali non riscaldati o verso l esterno, chiusure trasparenti) secondo la procedura descritta di seguito: calcolo della trasmittanza termica di ogni elemento di involucro secondo la procedura descritta nella UNI 6946:2007; calcolo della trasmittanza termica lineare dei ponti termici secondo la procedura descritta nella UNI EN ISO 14683:2008; calcolo della trasmittanza termica media di progetto degli elementi di involucro con la seguente formula (A 1 *U A n *U n + L 1 *P L n *P n ) / (A A n ) dove A 1,..., A n = area dell'elemento d'involucro (m 2 ) U 1,..., U n = trasmittanza termica media di progetto dell'elemento d'involucro (W/m 2 K) L 1,... L n = lunghezza del ponte termico, dove esiste (m) P 1,..., P n = trasmittanza termica lineare del ponte termico, dove esiste (W/mK) Calcolare la trasmittanza termica media degli elementi di involucro corrispondente ai valori limite di legge (b) (DLgs 311/06) secondo la procedura descritta di seguito: verificare il valore limite di legge della trasmittanza termica di ogni elemento di involucro; calcolare la trasmittanza termica media corrispondente ai valori limite di legge degli elementi di involucro con la seguente formula: [(A o1 *U limo A on *U limon )* A w1 *U limw A wn *U limwn ] / (A o A on + A w A wn ) dove A o1,..., A on = area dell'elemento d'involucro opaco (m 2 ) U limo1,..., U limon = trasmittanza termica limite (requisito minimo di legge) dell'elemento di involucro opaco (W/m 2 K) A w1,..., A wn = area dell'elemento d'involucro trasparente (m 2 ) U limw1,..., U limwn = trasmittanza termica limite (requisito minimo di legge) dell'elemento di involucro trasparente (W/m 2 K) Calcolare la seguente percentuale: (a/b)*100; Inserire il valore calcolato all'interno della cella corrispondente al "VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE" della presente scheda. VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE 62,67 % PUNTEGGIO 5,00 Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

45 DOCUMENTAZIONE Strumento di calcolo Allegato E del DLgs 311/06 (relazione ex legge 10/91) con indicazione di: stratigrafie adottate e relativo codice identificativo specificando per ogni componente: spessore, densità, conduttività, calore specifico, permeabilità al vapore; tipologie di chiusure trasparenti specificando per ognuna: dimensioni totali, area vetrata, area del telaio, spessore del vetro, trasmittanza termica del vetro, fattore solare, trasmissione luminosa, materiale del distanziatore, coefficiente di trasmissione lineare, materiale del telaio, trasmittanza termica del telaio, trasmittanza termica totale del serramento. NOME DOCUMENTO BENCHMARK Livello 0: il livello zero corrisponde ai requisiti di trasmittanza termica minimi di legge (DLgs 311/06). Livello 3: Il livello tre corrisponde ad una riduzione del 20% del requisito minimo stabilito, considerando l'obiettivo entro il 2020 fissato dal Consiglio Europeo. RIFERIMENTI LEGISLATIVI Dlgs 311/06 Decreto Legislativo 29 dicembre 2006, n. 311, recante: Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico nell'edilizia. RIFERIMENTI NORMATIVI UNI 6946:2007 "Componenti e elementi per l'edilizia. Resistenza termica e trasmittanza termica. Metodo di calcolo." UNI EN ISO 14683:2008 "Ponti termici in edilizia. Coefficiente di trasmissione termica lineica, metodi semplificati e valori di riferimento." LETTERATURA TECNICA Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

46 CRITERIO Energia primaria per il riscaldamento Comune di Rovigo Prat. N Edificio residenziale Arch. Paolo Fiorencis AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA 2. Consumo di risorse 2.1 Energia primaria non rinnovabile richiesta durante il ciclo di vita ESIGENZA PESO DEL CRITERIO Ridurre i consumi di energia primaria per il riscaldamento 25,00% INDICATORE DI PRESTAZIONE Rapporto percentuale tra l'energia Primaria annua per il riscaldamento (EP h ) e l'energia Primaria limite prevista dal DLgs 311/06 (EP h lim ) UNITA' DI MISURA % SCALA PRESTAZIONALE % PUNTI NEGATIVO >100 1 SUFFICIENTE 100,0 0 93,3 1 86,7 2 BUONO 80,0 3 73,3 4 OTTIMO 66,7 5 METODO E STRUMENTI DI VERIFICA Per il calcolo dell'indicatore di prestazione e relativo punteggio, si proceda come segue: Calcolare il valore di Energia Primaria per la climatizzazione invernale (EP h ) in base alla procedura descritta nella serie UNI TS 11300:2008 (a); Calcolare il valore limite previsto dalla legislazione vigente (DLgs 311/06) dell'energia Primaria per la climatizzazione invernale (EP h lim ) (b); Calcolare la seguente percentuale: (a/b)*100; Inserire il valore calcolato all'interno della cella corrispondente al "VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE" della presente scheda. N.B. La durata della stagione di riscaldamento di calcolo è in funzione della zona climatica dipendente dai gradi giorno della località secondo il Prospetto 3 della UNI TS VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE 61,34 % PUNTEGGIO 5,00 DOCUMENTAZIONE NOME DOCUMENTO Strumento di calcolo Allegato E del DLgs 311/06 (relazione ex legge 10/91) con indicazione di: stratigrafie adottate e relativo codice identificativo specificando per ogni componente: spessore, densità, conduttività, calore specifico, permeabilità al vapore; tipologie di chiusure trasparenti specificando per ognuna: dimensioni totali, area vetrata, area del telaio, spessore del vetro, trasmittanza termica del vetro, fattore solare, trasmissione luminosa, materiale del distanziatore, coefficiente di trasmissione lineare, materiale del telaio, trasmittanza termica del telaio, trasmittanza termica totale del serramento. BENCHMARK Livello 0: il livello zero corrisponde ai requisiti minimi di legge (DLgs 311/06). Livello 3: Il livello tre corrisponde ad una riduzione del 20% del requisito minimo stabilito, considerando l'obiettivo entro il 2020 fissato dal Consiglio Europeo. RIFERIMENTI LEGISLATIVI Dlgs 311/06 Decreto Legislativo 29 dicembre 2006, n. 311, recante: Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico nell'edilizia. DLgs. 115/08 Decreto legislativo 30 maggio 2008 n.115 "Attuazione della direttiva 2006/32/CE realtiva all'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE" RIFERIMENTI NORMATIVI UNI TS 11300:2008 "Prestazioni energetiche degli edifici." LETTERATURA TECNICA Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

47 CRITERIO Controllo della radiazione solare Comune di Rovigo Prat. N Edificio residenziale Arch. Paolo Fiorencis AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA 2. Consumo di risorse 2.1 Energia primaria non rinnovabile richiesta durante il ciclo di vita ESIGENZA PESO DEL CRITERIO Ridurre gli apporti solari nel periodo estivo 25,00% INDICATORE DI PRESTAZIONE Trasmittanza solare totale minima del pacchetto tipico finestra/schermo (Fattore Solare g t ) UNITA' DI MISURA SCALA PRESTAZIONALE PUNTI NEGATIVO > SUFFICIENTE 0, , ,320 2 BUONO 0, ,138 4 OTTIMO 0,046 5 METODO E STRUMENTI DI VERIFICA Per il calcolo dell'indicatore di prestazione e relativo punteggio, si proceda come segue: Calcolare i valori di trasmittanza solare media (g t ) delle superfici vetrate in condizioni di massima schermatura rispettivamente per le esposizioni est, sud, nord e ovest secondo la procedura descritta nella UNI EN ; Calcolare i fattori di ombreggiamento medi (F ov, F fin, F hor ) per le esposizioni nord, est, sud e ovest come descritto nella serie UNI TS 11300:2008; Calcolare i pesi da attribuire alle esposizioni est, sud, nord e ovest in funzione dei dati climatici riportati nella UNI e della provincia di appartenenza, mediante le seguenti formule: peso est/ovest = Irr est/ovest / (Irr nord + Irr sud + 2Irr est/ovest + Irr orizzontale ) peso sud = Irr sud / (Irr nord + Irr sud + 2Irr est/ovest + Irr orizzontale ) peso nord = Irr nord / (Irr nord + Irr sud + 2Irr est/ovest + Irr orizzontale ) peso orizzontale = Irr orizzontale / (Irr nord + Irr sud + 2Irr est/ovest + Irr orizzontale ) dove: Irr = irradiazione solare globale di ciascuna esposizione (MJ/m 2 ) Calcolare la trasmittanza solare totale come media dei valori calcolati per gli orientamenti est, sud, nord e ovest pesata sulle esposizioni, mediante la seguente formula: gtot = (g*peso*s*f ov *F fin *F hor )esposizione / (S*peso)esposizione dove: g = trasmittanza solare totale per ciascuna esposizione peso = peso attribuito a ciascuna esposizione S = superficie opaca di ciascuna esposizione F ov = fattore di ombreggiatura relativo ad aggetti orizzontali per ciascuna esposizione F fin = fattore di ombreggiatura relativo ad aggetti verticali per ciascuna esposizione F hor = fattore ombreggiatura relativo ad ostruzioni esterne per ciascuna esposizione Inserire il valore calcolato all'interno della cella corrispondente al "VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE" della presente scheda. VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE 0,29 PUNTEGGIO 2,37 Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

48 DOCUMENTAZIONE Strumento di calcolo Allegato E del DLgs 311/06 (relazione ex legge 10/91) con indicazione di: stratigrafie adottate e relativo codice identificativo specificando per ogni componente: spessore, densità, conduttività, calore specifico, permeabilità al vapore; tipologie di chiusure trasparenti specificando per ognuna: dimensioni totali, area vetrata, area del telaio, spessore del vetro, trasmittanza termica del vetro, fattore solare, trasmissione luminosa, materiale del distanziatore, coefficiente di trasmissione lineare, materiale del telaio, trasmittanza termica del telaio, trasmittanza termica totale del serramento. NOME DOCUMENTO Relazione descrittiva delle schedulazioni di funzionamento degli elementi schermanti. BENCHMARK Livello 0: il livello zero corrisponde al caso in cui le superfici vetrate dell edificio siano caratterizzate da doppi vetri di colore chiaro schermati da tendaggi interni. Livello 3: il livello tre corrisponde al caso in cui le superfici vetrate dell edificio siano caratterizzate da doppi vetri bassoemissivi schermati da aggetti esterni. RIFERIMENTI LEGISLATIVI DLgs. 115/08 Decreto legislativo 30 maggio 2008 n.115 "Attuazione della direttiva 2006/32/CE realtiva all'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE" RIFERIMENTI NORMATIVI UNI Dispositivi di protezione solare in combinazione con vetrate Calcolo della trasmittanza solare e luminosa Metodo semplificato. UNI TS 11300:2008 Prestazione energetica degli edifici Parte1: determinazione del fabbisogno di energia termica dell'edificio per la climatizzazione estiva ed invernale UNI Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climatici. LETTERATURA TECNICA Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

49 CRITERIO Inerzia termica dell edificio AREA DI VALUTAZIONE 2. Consumo di risorse ESIGENZA Mantenere buone condizioni di comfort termico negli ambienti interni nel periodo estivo, evitando il surriscaldamento dell aria INDICATORE DI PRESTAZIONE Trasmittanza Termica Periodica (Y ie ) Comune di Rovigo Prat. N Edificio residenziale Arch. Paolo Fiorencis CATEGORIA 2.1 Energia primaria non rinnovabile richiesta durante il ciclo di vita PESO DEL CRITERIO 20,00% UNITA' DI MISURA W/m 2 K SCALA PRESTAZIONALE Yie PUNTI NEGATIVO > SUFFICIENTE 0, , ,144 2 BUONO 0, ,128 4 OTTIMO 0,120 5 METODO E STRUMENTI DI VERIFICA Per il calcolo dell'indicatore di prestazione e relativo punteggio, si proceda come segue: Calcolare la trasmittanza termica periodica per ciascun componente di involucro secondo il procedimento descritto nella norma EN ISO (a); Calcolare i pesi da attribuire alle esposizioni con le formule riportate di seguito: peso est/ovest = Irr est/ovest / (Irr nord + Irr sud + 2Irr est/ovest + Irr orizzontale ) peso sud = Irr sud / (Irr nord + Irr sud + 2Irr est/ovest + Irr orizzontale ) peso nord = Irr nord / (Irr nord + Irr sud + 2Irr est/ovest + Irr orizzontale ) peso orizzontale = Irr orizzontale / (Irr nord + Irr sud + 2Irr est/ovest + Irr orizzontale ) dove Irr = irradiazione solare globale di ciascuna esposizione (MJ/m 2 ) peso = peso attribuito a ciascuna esposizione Calcolare la trasmittanza termica periodica dell'edificio come media dei valori di trasmittanza termica periodica di ciascun componente opaco pesata sulla superficie totale del componente e sull esposizione (b): Yie tot = (Yie i *S*peso esposizione ) / (S*peso esposizione ) dove: Yie tot = trasmittanza termica periodica dell'edifcio Yie i = trasmittanza termica periodica per ciascuna esposizione S = superficie opaca per ciascuna esposizione (m 2 ) Inserire il valore calcolato all'interno della cella corrispondente al "VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE" della presente scheda. N.B. Considerare solo elementi di involucro opachi VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE 0,021 PUNTEGGIO 5,00 Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

50 DOCUMENTAZIONE Strumento di calcolo NOME DOCUMENTO Allegato E del DLgs 311/06 (relazione ex legge 10/91) con indicazione di: stratigrafie adottate e relativo codice identificativo specificando per ogni componente: spessore, densità, conduttività, calore specifico, permeabilità al vapore; tipologie di chiusure trasparenti specificando per ognuna: dimensioni totali, area vetrata, area del telaio, spessore del vetro, trasmittanza termica del vetro, fattore solare, trasmissione luminosa, materiale del distanziatore, coefficiente di trasmissione lineare, materiale del telaio, trasmittanza termica del telaio, trasmittanza termica totale del serramento. BENCHMARK Livello 0: il livello zero corrisponde ai valori di una parete con trasmittanza termica e massa superficiale pari ai requisiti minimi di legge. Livello 3: il livello tre corrisponde ad un miglioramento del 25% del requisito di livello zero. RIFERIMENTI LEGISLATIVI Dlgs 311/06 Decreto Legislativo 29 dicembre 2006, n. 311, recante: Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico nell'edilizia RIFERIMENTI NORMATIVI EN ISO Thermal performance of buildings components Dynamic thermal characteristics Calculation methods. LETTERATURA TECNICA Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

51 Comune di Rovigo Prat. N Edificio residenziale Arch. Paolo Fiorencis CRITERIO Energia termica per ACS AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA 2. Consumo di risorse 2.2 Energia da fonti rinnovabili ESIGENZA Incoraggiare l uso di energia prodotta da fonti rinnovabili per la produzione di ACS INDICATORE DI PRESTAZIONE FSt Fattore di copertura solare dell'energia Termica: percentuale del fabbisogno stimato di energia termica per la produzione di ACS coperta da fonti rinnovabili parametrizzata in funzione del numero di piani PESO 50,00% UNITA' DI MISURA % SCALA PRESTAZIONALE in centro storico <= 4 piani > 4 piani % % % PUNTI NEGATIVO <20 <50 <40 1 SUFFICIENTE BUONO OTTIMO METODO E STRUMENTI DI VERIFICA Per il calcolo dell'indicatore di prestazione e relativo punteggio, si proceda come segue: Calcolare il fabbisogno standard di ACS in accordo con la procedura descritta nella serie UNI TS 11300:2008 Calcolare il contributo di energia rinnovabile termica prodotta dall impianto in relazione alle scelte progettuali e costruttive del sistema stesso; Calcolare il contributo di energia termica eventualmente prodotta da impianti di cogenerazione; Quantificare la percentuale totale di energia rinnovabile termica calcolata sul totale dei consumi stimati per la produzione di ACS; Inserire il valore attribuito all'interno della cella corrispondente al "VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE" della presente scheda. N.B. Negli impianti di cogenerazione (produzione di energia termica ed energia elettrica) considerare solo una tipologia di energia rinnovabile: se si considera rinnovabile l'energia termica non è rinnovabile l'energia elettrica e viceversa. N.B. Nel caso di documentata impossibilità tecnica di raggiungere il requisito minimo previsto dal Dlgs 192/2005 (Allegato I, articolo 11, punto 15), assegnare il valore 0. VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE 87,60 % PUNTEGGIO 5,00 DOCUMENTAZIONE NOME DOCUMENTO Strumento di calcolo Progetto dell'impianto a FER per la produzione di energia termica Progetto dell'impianto di cogenerazione BENCHMARK Tenendo conto della limitata superficie disponibile di tetto sugli edifici multipiano, per l applicazione dei sistemi solari, la scala prestazionale è stata duplicata differenziando i benchmark zero e cinque per edifici inferiori a quattro piani abitati e uguali o superiori a quattro piani abitati. Livello 0: corrisponde al valore minimo attualmente indicato dal DLgs 311/06 per la percentuale di copertura del fabbisogno da fonti rinnovabili richiesto per l acqua calda sanitaria per edifici in centro storico (20%) e non (50%). Livello 5: corrisponde al caso di migliore pratica costruttiva applicabile considerando anche lo spazio necessario all applicazione dei pannelli solari. Per quanto riguarda gli edifici composti da quattro piani o più, il limite è stato ridotto per ovviare ai problemi di dimensioni delle coperture. RIFERIMENTI LEGISLATIVI Dlgs 311/06 Decreto Legislativo 29 dicembre 2006, n. 311, recante: Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico nell'edilizia. DLgs. 115/08 Decreto legislativo 30 maggio 2008 n.115 "Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE" Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

52 RIFERIMENTI NORMATIVI UNI TS 11300:2008 "Prestazioni energetiche degli edifici" LETTERATURA TECNICA Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

53 Comune di Rovigo Prat. N Edificio residenziale Arch. Paolo Fiorencis CRITERIO Energia elettrica AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA 2. Consumo di risorse 2.2 Energia da fonti rinnovabili ESIGENZA Incoraggiare l uso di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili INDICATORE DI PRESTAZIONE FSel Fattore di copertura solare dell'energia Elettrica: percentuale del fabbisogno stimato di energia elettrica coperta da fonti rinnovabili parametrizzato in funzione del numero di piani PESO 50,00% UNITA' DI MISURA SCALA PRESTAZIONALE Nuova costruzione Ristrutturazione <= 4 piani > 4 piani <= 4 piani > 4 piani PUNTI NEGATIVO 1 Potenza di picco Potenza di picco Potenza di picco Potenza di picco impianto che copre impianto che copre impianto che copre impianto che copre meno del 40% del meno del 30% del meno del 20% del meno del 15% del fabbisogno energetico fabbisogno energetico fabbisogno energetico fabbisogno energetico SUFFICIENTE per edifici plurifamiliari per edifici plurifamiliari 0 e meno del 60% per edifici unifamiliari e meno del 40% per edifici unifamiliari Potenza di picco impianto che copre il 40% del fabbisogno energetico per edifici plurifamiliari e il 60% per edifici unifamiliari Potenza di picco impianto che copre il 30% del fabbisogno energetico Potenza di picco impianto che copre il 20% del fabbisogno energetico per edifici plurifamiliari e il 40% per edifici unifamiliari Potenza di picco impianto che copre il 15% del fabbisogno energetico 1 Potenza di picco impianto che copre il 55% del fabbisogno energetico per edifici plurifamiliari e il 70% per edifici unifamiliari Potenza di picco impianto che copre il 45% del fabbisogno energetico Potenza di picco impianto che copre il 40% del fabbisogno energetico per edifici plurifamiliari e il 55% per edifici unifamiliari Potenza di picco impianto che copre il 30% del fabbisogno energetico 2 Potenza di picco Potenza di picco Potenza di picco Potenza di picco impianto che copre il impianto che copre il impianto che copre il impianto che copre il 70% del fabbisogno 60% del fabbisogno 60% del fabbisogno 45% del fabbisogno BUONO energetico per edifici energetico energetico per edifici energetico plurifamiliari e il 80% plurifamiliari e il 70% 3 per edifici unifamiliari per edifici unifamiliari Potenza di picco impianto che copre il 85% del fabbisogno energetico per edifici plurifamiliari e il 90% per edifici unifamiliari Potenza di picco impianto che copre il 75% del fabbisogno energetico Potenza di picco impianto che copre il 80% del fabbisogno energetico per edifici plurifamiliari e il 85% per edifici unifamiliari Potenza di picco impianto che copre il 60% del fabbisogno energetico 4 Potenza di picco Potenza di picco Potenza di picco Potenza di picco impianto che copre il impianto che copre il impianto che copre il impianto che copre il OTTIMO 100% del fabbisogno 90% del fabbisogno 100% del fabbisogno 75% del fabbisogno energetico energetico energetico energetico 5 Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

54 METODO E STRUMENTI DI VERIFICA Per il calcolo dell'indicatore di prestazione e relativo punteggio, si proceda come segue: Calcolare il consumo standard da prospetto G.12, della norma UNI 13790:2008; Calcolare il contributo di energia elettrica prodotta da sistemi a fonti energetiche rinnovabili in relazione alle scelte progettuali e costruttive del sistema stesso; Calcolare il contributo di energia elettrica eventualmente prodotta da impianti di cogenerazione; Quantificare la percentuale totale di energia elettrica da sistemi a fonti energetiche rinnovabili calcolata sul totale dei consumi elettrici stimati; Scegliere tra gli scenari quello che meglio descrive le caratteristiche dell'intervento in oggetto e inserire il valore corrispondente all'interno della cella "VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE" della presente scheda. N.B. Negli impianti di cogenerazione (produzione di energia termica ed energia elettrica) considerare solo una tipologia di energia rinnovabile: se si considera rinnovabile l'energia termica non è rinnovabile l'energia elettrica e viceversa. VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE 0,00 PUNTEGGIO 0,00 DOCUMENTAZIONE NOME DOCUMENTO Strumento di calcolo Progetto dell'impianto a FER per la produzione di energia elettrica Progetto dell'impianto di cogenerazione BENCHMARK Tenendo conto della limitata superficie disponibile di tetto sugli edifici multipiano, per l applicazione dei sistemi solari, la scala prestazionale è stata duplicata differenziando i benchmark per edifici inferiori a quattro piani abitati e uguali o superiori a quattro piani abitati. Livello 0: corrisponde al caso di pratica costruttiva standard. Per quanto riguarda gli edifici composti da quattro piani o più, adibiti a residenze, il limite è stato ridotto per ovviare ai problemi di dimensioni delle coperture. Livello 5: corrisponde al caso di migliore pratica costruttiva. Si è considerata l applicazione di sistemi solari per la produzione di energia elettrica in quantità minima tale da produrre in un anno l energia necessaria per i normali usi domestici. Quindi a copertura totale del fabbisogno elettrico. Per quanto riguarda gli edifici composti da quattro piani o più, adibiti a residenze, il limite è stato ridotto per ovviare ai problemi di dimensioni delle coperture. RIFERIMENTI LEGISLATIVI L.24/12/07 n.244 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2008) DLgs. 115/08 Decreto legislativo 30 maggio 2008 n.115 "Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE" RIFERIMENTI NORMATIVI UNI EN 13790:2008 " Prestazione energetica degli edifici Calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento e il raffrescamento" LETTERATURA TECNICA Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

55 CRITERIO Comune di Rovigo Prat. N Edificio residenziale Arch. Paolo Fiorencis Materiali da fonti rinnovabili AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA 2. Consumo di risorse 2.3 Materiali ecocompatibili ESIGENZA PESO Ridurre il consumo di materie prime non rinnovabili 35,00% INDICATORE DI PRESTAZIONE Rapporto percentuale tra il peso dei materiali provenienti da fonti rinnovabili che sono stati utilizzati nell intervento e il peso totale dei materiali impiegati. UNITA' DI MISURA % SCALA PRESTAZIONALE n piani 2 n piani > 2 PUNTI NEGATIVO 1 SUFFICIENTE 0, , ,4 4 2 BUONO 9, ,8 8 4 OTTIMO 16, METODO E STRUMENTI DI VERIFICA NB Il metodo di verifica descritto deve essere applicato: nel caso di progetto di nuova costruzione all'intero edificio; nel caso di progetto di ristrutturazione unicamente agli elementi di involucro interessati dall'intervento. "Da fonte rinnovabile" si intende un materiale in grado di rigenerarsi nel tempo, come quelli vegetali o di origine animale. Per il calcolo dell'indicatore di prestazione e relativo punteggio, si proceda come segue: Effettuare un inventario dei materiali da costruzione impiegati per la realizzazione di elementi di involucro opaco e trasparente (chiusura verticale ed orizzontale compreso strato di inerti del vespaio) calcolando il peso di ognuno di essi; (A) Calcolare il peso complessivo dei materiali e componenti da fonti rinnovabili utilizzati nell edificio; (B) Calcolare la percentuale dei materiali e componenti da fonte rinnovabile rispetto alla totalità dei materiali/componenti impiegati nell intervento: B/A x 100 Inserire il valore calcolato all'interno della cella corrispondente al "VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE" della presente scheda. VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE 0,00 % PUNTEGGIO 0,00 DOCUMENTAZIONE NOME DOCUMENTO Strumento di calcolo BENCHMARK Livello 0: E' stato quantificato il peso di materiali da fonti rinnovabili presente in alcuni edifici scelti come rappresentativi della comune pratica costruttiva a supporto dello sviluppo del presente strumento di valutazione. Il peso totale dei materiali da fonti rinnovabili presenti negli elementi di involucro opaco e trasparente (chiusura verticale ed orizzontale compreso strato di inerti del vespaio) è stato messo in rapporto con il peso complessivo di tali elementi. Livello 3: E' stato quantificato il peso di materiali da fonti rinnovabili presente in alcuni edifici scelti come rappresentativi della miglior pratica costruttiva a supporto dello sviluppo del presente strumento di valutazione. La miglior pratica è stata trattata in due modi differenti a seconda del numero di piani e quindi della possibilità di utilizzare alcune tecnologie innovative. Il peso totale dei materiali da fonti rinnovabili presenti negli elementi di involucro opaco e trasparente (chiusura verticale ed orizzontale compreso strato di inerti del vespaio) è stato messo in rapporto con il peso complessivo di tali elementi. RIFERIMENTI LEGISLATIVI RIFERIMENTI NORMATIVI LETTERATURA TECNICA Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

56 CRITERIO Comune di Rovigo Prat. N Edificio residenziale Arch. Paolo Fiorencis Materiali riciclati/recuperati AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA 2. Consumo di risorse 2.3 Materiali ecocompatibili ESIGENZA Favorire l impiego di materiali riciclati e/o di recupero per diminuire il consumo di nuove risorse PESO 30,00% INDICATORE DI PRESTAZIONE Rapporto percentuale tra il peso dei materiali riciclati e/o di recupero che sono stati utilizzati nell intervento e il peso totale dei materiali impiegati. UNITA' DI MISURA % SCALA PRESTAZIONALE % PUNTI NEGATIVO 1 SUFFICIENTE 0,0 0 13,3 1 26,6 2 BUONO 40,0 3 53,3 4 OTTIMO 66,6 5 METODO E STRUMENTI DI VERIFICA NB Il metodo di verifica descritto deve essere applicato: nel caso di progetto di nuova costruzione all'intero edificio; nel caso di progetto di ristrutturazione unicamente agli elementi di involucro interessati dall'intervento. Per il calcolo dell'indicatore di prestazione e relativo punteggio, si proceda come segue: Effettuare un inventario dei materiali da costruzione impiegati per la realizzazione di elementi di involucro opaco e trasparente (chiusura verticale ed orizzontale compreso strato di inerti del vespaio) calcolando il peso di ognuno di essi; (A) Calcolare il peso complessivo dei materiali e componenti riciclati e/o di recupero utilizzati nell edificio, considerando come recuperati quelli mantenuti in opera; (B) Calcolare la percentuale dei materiali e componenti riciclati e/o di recupero rispetto alla totalità dei materiali/componenti impiegati nell intervento: B/A x 100 Inserire il valore calcolato all'interno della cella corrispondente al "VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE" della presente scheda. VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE 0,00 % PUNTEGGIO 0,00 DOCUMENTAZIONE NOME DOCUMENTO Strumento di calcolo Computo metrico BENCHMARK Livello 0: E' stato quantificato il peso di materiali riciclati e/o di recupero presente in alcuni edifici scelti come casi di studio a supporto dello sviluppo del presente strumento di valutazione. Il peso totale dei materiali riciclati e/o di recupero presenti negli elementi di involucro opaco e trasparente (chiusura verticale ed orizzontale compreso strato di inerti del vespaio) è stato messo in rapporto con il peso complessivo di tali elementi. Livello 3: Si fa riferimento agli edifici caso di studio. Per ognuna delle categorie di materiali (le stesse individuate per il livello zero) è stato calcolato il peso complessivo. Si è quindi ipotizzata la sostituzione con materiali riciclati e/o di recupero del maggior numero di elementi possibile. Il peso complessivo dei materiali riciclati e/o di recupero così ottenuto è stato messo in rapporto con il peso complessivo della struttura. RIFERIMENTI LEGISLATIVI RIFERIMENTI NORMATIVI LETTERATURA TECNICA Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

57 CRITERIO Comune di Rovigo Prat. N Edificio residenziale Arch. Paolo Fiorencis Materiali riciclabili e smontabili AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA 2. Consumo di risorse 2.3 Materiali ecocompatibili ESIGENZA Favorire l impiego di materiali riciclabili e smontabili per ridurre il consumo di materie prime non rinnovabili PESO 35,00% INDICATORE DI PRESTAZIONE UNITA' DI MISURA Strategie per facilitare il disassemblaggio delle costruzioni. SCALA PRESTAZIONALE PUNTI NEGATIVO 1 SUFFICIENTE Sono state previste limitate misure per facilitare il futuro disassemblaggio, riuso o riciclo, quali l'uso di partizioni interne modulari BUONO Sono state previste misure per facilitare il futuro disassemblaggio, riuso o riciclo, quali l'uso di partizioni interne modulari e l'uso di sistemi strutturali o di facciata a secco 3 4 Sono state previste elevate misure per facilitare il futuro disassemblaggio, riuso o riciclo, OTTIMO quali l'uso di partizioni interne modulari e l'uso di sistemi strutturali o di facciata a secco, 5 e l'impiego di componenti a secco completamente smontabili METODO E STRUMENTI DI VERIFICA NB Il metodo di verifica descritto deve essere applicato: nel caso di progetto di nuova costruzione all'intero edificio; nel caso di progetto di ristrutturazione unicamente agli elementi di involucro interessati dall'intervento. Per il calcolo dell'indicatore di prestazione e relativo punteggio, si proceda come segue: Descrivere le soluzioni e strategie adottate al fine di facilitare lo smontaggio, il riuso o il riciclo dei componenti; Individuare lo scenario che meglio descrive le caratteristiche dell edificio e attribuire il punteggio. VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE 0,00 PUNTEGGIO 0,00 DOCUMENTAZIONE NOME DOCUMENTO Relazione contente il dettaglio dei dati di progetto e dei calcoli effettuati per ottenere il valore dell'indicatore di prestazione richiesto. BENCHMARK Potenzialità di attuare smantellamenti selettivi dei componenti in modo da poter essere riutilizzati o riciclati. RIFERIMENTI LEGISLATIVI RIFERIMENTI NORMATIVI LETTERATURA TECNICA Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

58 CRITERIO Comune di Rovigo Prat. N Edificio residenziale Arch. Paolo Fiorencis Acqua potabile per irrigazione AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA 2. Consumo di risorse 2.4 Acqua potabile ESIGENZA Ridurre i consumi di acqua potabile per irrigazione attraverso l impiego di strategie di recupero o di ottimizzazione d uso dell acqua INDICATORE DI PRESTAZIONE Volume di acqua potabile risparmiata rispetto al fabbisogno base calcolato PESO DEL CRITERIO 50,00% UNITA' DI MISURA % SCALA PRESTAZIONALE % PUNTI NEGATIVO 1 SUFFICIENTE BUONO OTTIMO METODO E STRUMENTI DI VERIFICA Per il calcolo dell'indicatore di prestazione e relativo punteggio, si proceda come segue: Calcolare il fabbisogno di riferimento base (A) considerando un volume d acqua a metro quadro di area irrigata pari a 0,4 m 3 /m 2 annui; Calcolare la quantità effettiva di acqua potabile annua utilizzata per l irrigazione delle aree verdi di pertinenza (B), sottraendo: il contributo derivante dall eventuale impiego di acqua piovana raccolta e destinata ad irrigazione il contributo derivante dall eventuale impiego di acque grigie opportunamente trattate e destinate ad irrigazione il contributo derivante dall eventuale reimpiego di acqua utilizzata per l impianto di climatizzazione e destinate ad irrigazione il contributo derivante dall'utilizzo di sistemi di fitodepurazione Calcolare il volume di acqua potabile risparmiata (C) = (AB) Calcolare il rapporto tra il volume di acqua potabile risparmiato e quello necessario per soddisfare il fabbisogno di acqua per irrigazione: C/A x 100 Inserire il valore calcolato all'interno della cella corrispondente al "VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE" della presente scheda. VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE 0,00 % PUNTEGGIO 0,00 DOCUMENTAZIONE NOME DOCUMENTO Strumento di calcolo Progetto degli impianti di recupero dell'acqua piovana. Progetto degli impianti di recupero delle acque grigie Progetto degli impianti di fitodepurazione BENCHMARK I valori di benchmark sono espressi in percentuale e rappresentano il rapporto tra la quantità di acqua potabile ad uso irriguo risparmiata rispetto a quella stimata in base al fabbisogno di riferimento. Tale fabbisogno di riferimento è la quantità di acqua necessaria per l'irrigazione di un prato coltivato a verde tipo inglese. Livello 0: Il livello zero corrisponde all'assenza di startegie di risparmio. La quantità d'acqua potabile utilizzata per irrigazione è proprio uguale a quella di riferimento stimata. Livello 5: Il livello cinque corrisponde al totale risparmio d'acqua potabile ad uso irriguo. RIFERIMENTI LEGISLATIVI RIFERIMENTI NORMATIVI LETTERATURA TECNICA Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

59 CRITERIO Comune di Rovigo Prat. N Edificio residenziale Arch. Paolo Fiorencis Acqua potabile per usi indoor AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA 2. Consumo di risorse 2.4 Acqua potabile ESIGENZA Ridurre dei consumi di acqua potabile per usi indoor attraverso l impiego di strategie di recupero o di ottimizzazione d uso dell acqua INDICATORE DI PRESTAZIONE Volume di acqua potabile risparmiata per usi indoor rispetto al fabbisogno base calcolato PESO 50,00% UNITA' DI MISURA % SCALA PRESTAZIONALE % PUNTI NEGATIVO 1 SUFFICIENTE BUONO OTTIMO 80 5 METODO E STRUMENTI DI VERIFICA Per il calcolo dell'indicatore di prestazione e relativo punteggio, si proceda come segue: Calcolare il volume di acqua potabile (A) necessario per soddisfare il fabbisogno idrico per usi indoor, destinazione d uso residenziale, pari a 120 litri a persona al giorno; Calcolare il fabbisogno di acqua potabile annuo effettivo di progetto (B), sottraendo: il risparmio dovuto all'uso di strategie tecnologiche (sciacquoni a doppio tasto, aeratori, ) il contributo derivante dall eventuale impiego di acqua piovana destinata a usi indoor il contributo derivante dall'eventuale reimpiego di acqua riutilizzata per l'impianto di climatizzazione e destinata ad usi indoor Calcolare il volume di acqua potabile risparmiata (C) = (AB) Calcolare il rapporto tra il volume di acqua potabile risparmiato e quello necessario per soddisfare il fabbisogno idrico per usi indoor: C/A x 100 Inserire il valore calcolato all'interno della cella corrispondente al "VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE" della presente scheda. VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE 26,67 % PUNTEGGIO 1,67 DOCUMENTAZIONE NOME DOCUMENTO Strumento di calcolo Progetto degli impianti di recupero dell'acqua piovana. BENCHMARK I valori di benchmark sono espressi in percentuale e rappresentano il rapporto tra la quantità di acqua potabile ad uso indoor risparmiata rispetto a quella stimata in base al fabbisogno di riferimento. Tale fabbisogno di riferimento è il fabbisogno idrico per usi indoor, per la destinazione d uso residenza. Livello 0: Il livello zero corrisponde all'assenza di startegie di risparmio. La quantità d'acqua potabile utilizzata per usi indoor è proprio uguale a quella di riferimento stimata. Livello 5: Il livello cinque corrisponde al totale risparmio d'acqua potabile per usi indoor. RIFERIMENTI LEGISLATIVI RIFERIMENTI NORMATIVI LETTERATURA TECNICA Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

60 CRITERIO Comune di Rovigo Prat. N Edificio residenziale Arch. Paolo Fiorencis Emissioni previste in fase operativa AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA 3. Carichi Ambientali 3.1 Emissioni di CO 2 equivalente ESIGENZA Ridurre la quantità di emissioni di CO 2 equivalente da energia primaria non rinnovabile impiegata per l esercizio annuale dell edificio INDICATORE DI PRESTAZIONE Rapporto percentuale tra la quantità di emissioni di CO 2 equivalente annua prodotta per riscaldamento, ACS e usi elettrici dell edificio in progetto e la quantità di emissioni di CO 2 equivalente annua prodotta per l esercizio di un edificio standard con la medesima destinazione d'uso PESO 100,00% UNITA' DI MISURA % SCALA PRESTAZIONALE % PUNTI NEGATIVO >100 1 SUFFICIENTE 100,0 0 93,3 1 86,7 2 BUONO 80,0 3 73,3 4 OTTIMO 66,7 5 METODO E STRUMENTI DI VERIFICA La verifica del criterio comporta la seguente procedura: Calcolare l'energia fornita utilizzata annualmente per l'esercizio dell'edificio, costituita dai contributi di: climatizzazione invernale e ACS calcolati sulla base della procedura descritta nella serie UNI TS 11300; altri usi elettrici, calcolati sulla base della procedura descritta nella UNI TS ; Calcolare il contributo annuo di energia termica per ACS prodotto da fonti rinnovabili (se presente); Calcolare il contributo annuo di energia elettrica prodotto fonti rinnovabili (se presente); Calcolare il contributo di enegia fornita depurato della quota proveniente da fonti rinnovabili, in particolare: detrazione della quota prodotta da fonti rinnovabili al contributo di energia termica per ACS; detrazione della quota prodotta da fonti rinnovabili al contributo di energia fornita per "altri usi elettrici"; detrazione per altre fonti rinnovabili: energia da biomassa (caldaie e stufe certificate), geotermica, impianti di cogenerazione e trigenerazione (vedi schede e 2.2.2) detrazione per teleriscaldamento che utilizzi FER (dati di emissioni forniti dal produttore) Calcolare la quantità di emissioni di CO 2 equivalente annua prodotta per l'esercizio dell'edificio, mediante moltiplicazione del valore di Energia Fornita di ciascun contributo per opportuni fattori di emissione che dipendono dal combustibile utilizzato: Gas naturale* 0,1997 kgco 2 /kwh GPL* 0,2246 kgco 2 /kwh Carbone* 0,3387 kgco 2 /kwh Gasolio e Nafta* 0,2638 kgco 2 /kwh Olio residuo* 0,2686 kgco 2 /kwh Legno e combustibile legnoso* 0,3406 kgco 2 /kwh Mix elettrico** 0,2 kgco 2 /kwh RSU* 0,1130 kgco 2 /kwh * fonte MAUALE DEI FATTORI DI EMISSIONE NAZIONALI ** fonte GRTN, elaborazione ITCCNR Calcolare il rapporto percentuale tra la quantità di emissioni di CO 2 equivalente annua prodotta dalle forme di energia utilizzata per l esercizio dell edificio da valutare e la quantità di emissioni di CO 2 equivalente annua prodotta per l esercizio di un edificio standard*** con la medesima destinazione d'uso; Inserire il valore calcolato all'interno della cella corrispondente al "VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE" della presente scheda. *** Per edificio standard si intende un edificio avente le seguenti caratteristiche energetiche: RISCALDAMENTO: rapporto S/V uguale a quello dell'edificio da valutare, fabbisogno di energia primaria pari al valore limite previsto dal Dlgs 311/06, combustibile utilizzato gas naturale; ACS: fabbisogno di energia netta pari a quello calcolato nel criterio 2.2.1, combustibile utilizzato gas naturale; ALTRI USI ELETTRICI: consumo di energia pari a quello calcolato nel criterio 2.2.2, combustibile utilizzato mix elettrico. Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

61 VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE 26,83 % PUNTEGGIO 5,00 DOCUMENTAZIONE Strumento di calcolo NOME DOCUMENTO Allegato E del DLgs 311/06 (relazione ex legge 10/91) con indicazione di: stratigrafie adottate e relativo codice identificativo specificando per ogni componente: spessore, densità, conduttività, calore specifico, permeabilità al vapore; tipologie di chiusure trasparenti specificando per ognuna: dimensioni totali, area vetrata, area del telaio, spessore del vetro, trasmittanza termica del vetro, fattore solare, trasmissione luminosa, materiale del distanziatore, coefficiente di trasmissione lineare, materiale del telaio, trasmittanza termica del telaio, trasmittanza termica totale del serramento. Progetto del sistema impiantistico per la climatizzazione invernale e distribuzione di acqua calda sanitaria (relazione tecnica e descrizione dettagliata del sistema di regolazione, tavole di riferimento). Progetto dell'impianto a FER per la produzione di energia termica Progetto dell'impianto a FER per la produzione di energia elettrica Progetto dell'impianto di cogenerazione BENCHMARK La quantità di CO 2 equivalente immessa in atmosfera annualmente durante l esercizio dell edificio è stata calcolata sommando i contributi inquinanti relativi all energia fornita per la climatizzazione invernale degli ambienti e per l approvvigionamento delle utenze elettriche. Livello 0: Il livello zero corrisponde alle emissioni prodotte per soddisfare il fabbisogno per la climatizzazione invernale, per il quale il fattore di emissione è relativo al gas metano, mentre per soddisfare i fabbisogni degli altri usi elettrici il fattore di emissione corrispondente al mix elettrico nazionale. Livello 3: Il livello 3 corrisponde all' obiettivo del Consiglio Europeo di riduzione del 20% delle emissioni di CO 2 entro il RIFERIMENTI LEGISLATIVI DLgs. 115/08 Decreto legislativo 30 maggio 2008 n.115 "Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE" RIFERIMENTI NORMATIVI UNI EN ISO "Prestazione termica degli edifici. Calcolo della temperatura interna estiva di un locale in assenza di impianti di climatizzazione. Criteri generali e procedure di validazione." UNI TS 11300:2008 "Prestazioni energetiche degli edifici." EN 3035:1999 Generatori di calore per combustibili solidi fino a 300 kw EN One off tiled/kachelofen stoves Calculation method LETTERATURA TECNICA Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

62 CRITERIO Comune di Rovigo Prat. N Edificio residenziale Arch. Paolo Fiorencis Acque grigie inviate in fognatura AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA 3. Carichi Ambientali 3.2 Acque reflue ESIGENZA PESO Minimizzare la quantità di effluenti prodotte 35,00% INDICATORE DI PRESTAZIONE Volume di rifiuti liquidi non prodotti rispetto alla quantità di riferimento calcolata in base al fabbisogno idrico per usi indoor UNITA' DI MISURA % SCALA PRESTAZIONALE % PUNTI NEGATIVO 1 SUFFICIENTE BUONO OTTIMO METODO E STRUMENTI DI VERIFICA Per il calcolo dell'indicatore di prestazione e relativo punteggio, si proceda come segue: Calcolare il volume standard di acque grigie potenzialmente prodotte (A) calcolate come refluo corrispondente al fabbisogno idrico per usi indoor (eslusi i wc), destinazione d uso residenziale, pari a 90 litri a persona al giorno; Calcolare il volume effettivo di acque reflue prodotte (B), considerando: il risparmio di produzione di acque grigie dovuto all uso di strategie tecnologiche (sciacquoni a doppio tasto, aeratori, ) il contributo derivente dall'eventuale impiego di sistemi di fitodepurazione Calcolare il volume di acque reflue non prodotte rispetto al volume standard calcolato (C) = (AB) Calcolare il rapporto tra il volume di acque reflue prodotte e quello corrispondente al fabbisogno idrico per usi indoor (esclusi wc): C/A x 100 Inserire il valore calcolato all'interno della cella corrispondente al "VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE" della presente scheda. VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE 0,00 % PUNTEGGIO 0,00 DOCUMENTAZIONE NOME DOCUMENTO Strumento di calcolo Progetto degli impianti di recupero dell'acqua piovana. Progetto degli impianti di recupero delle acque grigie. Progetto degli impianti di fitodepurazione BENCHMARK I valori di benchmark sono espressi in % e rappresentano il rapporto tra la quantità di acque reflue non prodotte rispetto a quella stimata come refluo corrispondente al fabbisogno idrico per usi indoor, destinazione d uso residenziale (esclusi wc). Livello 0: Il livello zero corrisponde all'assenza di startegie di risparmio e recupero acque reflue. La quantità d'acqua grigia prodotta è proprio uguale a quella di riferimento stimata come refluo corrispondente al fabbisogno idrico. Livello 5: Il livello cinque corrisponde al totale annullamento della produzione di acque reflue (esclusi wc). RIFERIMENTI LEGISLATIVI RIFERIMENTI NORMATIVI LETTERATURA TECNICA Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

63 CRITERIO Comune di Rovigo Prat. N Edificio residenziale Arch. Paolo Fiorencis Acque meteoriche captate e stoccate AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA 3. Carichi Ambientali 3.2 Acque reflue ESIGENZA Favorire la raccolta di acqua piovana per un successivo riutilizzo INDICATORE DI PRESTAZIONE Volume di acqua piovana recuperata e stoccata all anno rispetto al fabbisogno dell'utenza PESO 35,00% UNITA' DI MISURA % SCALA PRESTAZIONALE % PUNTI NEGATIVO 1 SUFFICIENTE BUONO OTTIMO METODO E STRUMENTI DI VERIFICA Per il calcolo dell'indicatore di prestazione e relativo punteggio, si proceda come segue: Calcolare il fabbisogno di acqua potabile dell'utenza (da ricavarsi dalle schede e 2.4.2) (A) Calcolare il volume di acque piovane effettivamente recuperate e stoccate; (B) Calcolare il rapporto tra il volume di acqua piovana recuperabile e quello effettivamente recuperata B/A x 100 Inserire il valore calcolato all'interno della cella corrispondente al "VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE" della presente scheda. VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE 0,00 % PUNTEGGIO 0,00 DOCUMENTAZIONE NOME DOCUMENTO Strumento di calcolo Progetto degli impianti di recupero dell'acqua piovana. Progetto degli impianti di fitodepurazione BENCHMARK I valori di benchmark sono espressi in % e rappresentano il rapporto tra la quantità di acqua piovana effettivamente recuperata rispetto al fabbisogno dell'utenza. Livello 0: Il livello zero corrisponde all'assenza di strategie di recupero di acqua piovana. Livello 5: Il livello cinque corrisponde al totale soddisfacimento del fabbisogno dell'utenza mediante recupero di acqua piovana. RIFERIMENTI LEGISLATIVI RIFERIMENTI NORMATIVI LETTERATURA TECNICA Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

64 Comune di Rovigo Prat. N Edificio residenziale Arch. Paolo Fiorencis CRITERIO Permeabilità del suolo AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA 3. Carichi Ambientali 3.2 Acque reflue ESIGENZA Minimizzare l interruzione e l inquinamento dei flussi naturali d acqua INDICATORE DI PRESTAZIONE Quantità di superfici esterne permeabili e rispetto al totale delle superfici esterne di pertinenza dell edificio PESO 30,00% UNITA' DI MISURA % SCALA PRESTAZIONALE % PUNTI NEGATIVO 1 SUFFICIENTE BUONO OTTIMO 95 5 METODO E STRUMENTI DI VERIFICA Per il calcolo dell'indicatore di prestazione e relativo punteggio, si proceda come segue: Calcolare l area complessiva delle superfici esterne di pertinenza dell edificio; (A) Calcolare l area delle superfici esterne permeabili di pertinenza dell edificio come somma delle superfici moltiplicate per la relativa % di permeabilità; (B) Calcolare la percentuale di superfici esterne permeabili rispetto al totale: B/A x 100 Inserire il valore calcolato all'interno della cella corrispondente al "VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE" della presente scheda. VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE 73,13 % PUNTEGGIO 3,85 DOCUMENTAZIONE NOME DOCUMENTO Strumento di calcolo Planimetria generale delle sistemazioni esterne. Stratigrafie di dettaglio delle pavimentazioni esterne. BENCHMARK I valori di benchmark sono espressi in percentuale e rappresentano il rapporto tra la quantità di superfici esterne di pertinenza permeabili rispetto alla totalità delle superfici esterne di pertinenza del progetto. Livello 0: Il livello zero corrisponde all'assenza di superfici esterne di pertinenza dell'edificio permeabili. Livello 5: Il livello cinque corrisponde alla massima permeabilità delle superfici di pertinenza dell'edificio di progetto in relazione alla fattibilità tecnica degli interventi. RIFERIMENTI LEGISLATIVI RIFERIMENTI NORMATIVI LETTERATURA TECNICA Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

65 CRITERIO Effetto isola di calore: coperture Comune di Rovigo Prat. N Edificio residenziale Arch. Paolo Fiorencis AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA 3. Carichi Ambientali 3.3 Impatto sull ambiente circostante ESIGENZA Garantire che gli spazi esterni di pertinenza abbiano condizioni di comfort termico accettabile durante il periodo estivo INDICATORE DI PRESTAZIONE Rapporto tra l area delle coperture con un coefficiente di riflessione pari o superiore al 65% per i tetti piani o con un coefficiente di riflessione pari o superiore al 25% per i tetti a falda o con sistemazione a verde o ombreggiate (ore 12 del 21 giugno) e l'area complessiva delle superfici delle coperture. SCALA PRESTAZIONALE PESO 50,00% UNITA' DI MISURA % % PUNTI NEGATIVO 1 SUFFICIENTE BUONO OTTIMO METODO E STRUMENTI DI VERIFICA Per il calcolo dell'indicatore di prestazione e relativo punteggio, si proceda come segue: Calcolare: A = area complessiva delle coperture; B = area complessiva delle coperture con un coefficiente di riflessione della radiazione solare pari o superiore al 65% o con un coefficiente di riflessione pari o superiore al 25% per i tetti a falda o con sistemazione a verde o ombreggiate (ore 12 del 21 giugno); Calcolare la seguente percentuale: B/A x 100; Inserire il valore calcolato all'interno della cella corrispondente al "VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE" della presente scheda. VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE 103,23 % PUNTEGGIO 5,00 DOCUMENTAZIONE NOME DOCUMENTO Strumento di calcolo Planimetria generale quotata delle coperture. Dettaglio delle sistemazioni delle coperture. BENCHMARK I valori di benchmark sono espressi in % e rappresentano il rapporto tra la quantità di superfici coperte con un coefficiente di riflessione della radiazione solare pari o superiore al 65% o con un coefficiente di riflessione pari o superiore al 25% per i tetti a falda o con sistemazione a verde o ombreggiate (ore 12 del 21 giugno) e la totalità delle superfici coperte. Livello 0: Il livello zero corrisponde all'assenza di superfici coperte con un coefficiente di riflessione della radiazione solare pari o superiore al 65% o con un coefficiente di riflessione pari o superiore al 25% per i tetti a falda o con sistemazione a verde o ombreggiate (ore 12 del 21 giugno). Livello 5: Il livello cinque corrisponde alla totale presenza di superfici coperte con un coefficiente di riflessione della radiazione solare pari o superiore al 65% o con un coefficiente di riflessione pari o superiore al 25% per i tetti a falda o con sistemazione a verde o ombreggiate (ore 12 del 21 giugno) RIFERIMENTI LEGISLATIVI RIFERIMENTI NORMATIVI LETTERATURA TECNICA Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

66 CRITERIO Comune di Rovigo Prat. N Edificio residenziale Arch. Paolo Fiorencis Effetto isola di calore: aree esterne pavimentate AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA 3. Carichi Ambientali 3.3 Impatto sull ambiente circostante ESIGENZA Garantire che gli spazi esterni di pertinenza abbiano condizioni di comfort termico accettabile durante il periodo estivo INDICATORE DI PRESTAZIONE Rapporto tra l area delle superfici esterne sistemate a verde o pavimentate con materiali aventi un coefficiente di riflessione pari o superiore al 30% o pavimentate con elementi alveolari o ombreggiate (ore 12 del 21 giugno) e l area complessiva delle superfici esterne. PESO 50,00% UNITA' DI MISURA % SCALA PRESTAZIONALE % PUNTI NEGATIVO 1 SUFFICIENTE BUONO OTTIMO METODO E STRUMENTI DI VERIFICA Per il calcolo dell'indicatore di prestazione e relativo punteggio, si proceda come segue: Calcolare: A = area complessiva delle superfici pavimentate esterne; B = area complessiva delle: superfici esterne a verde, pavimentate con materiali aventi un coefficiente di riflessione pari o superiore al 30%, pavimentate con elementi alveolari, ombreggiate (ore 12 del 21 giugno); Calcolare la seguente percentuale: B/A x 100; Inserire il valore calcolato all'interno della cella corrispondente al "VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE" della presente scheda. VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE 0,00 % PUNTEGGIO 0,00 DOCUMENTAZIONE NOME DOCUMENTO Strumento di calcolo Planimetria generale delle aree esterne Dettaglio delle sistemazioni delle aree di pertinenza esterne. BENCHMARK I valori di benchmark sono espressi in % e rappresentano il rapporto tra la quantità di superfici esterne a verde, pavimentate con materiali aventi un coefficiente di riflessione pari o superiore al 30%, pavimentate con elementi alveolari, ombreggiate (ore 12 del 21 giugno) e la totalità delle superfici di pertinenza esterne. Livello 0: Il livello zero corrisponde all'assenza di superfici esterne a verde, pavimentate con materiali aventi un coefficiente di riflessione pari o superiore al 30%, pavimentate con elementi alveolari, ombreggiate (ore 12 del 21 giugno). Livello 5: Il livello cinque corrisponde alla totale presenza superfici esterne a verde, pavimentate con materiali aventi un coefficiente di riflessione pari o superiore al 30%, pavimentate con elementi alveolari, ombreggiate (ore 12 del 21 giugno). RIFERIMENTI LEGISLATIVI RIFERIMENTI NORMATIVI LETTERATURA TECNICA Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

67 Comune di Rovigo Prat. N Edificio residenziale Arch. Paolo Fiorencis CRITERIO Ventilazione AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA 4. Qualità ambiente interno 4.1 Ventilazione ESIGENZA Garantire una ventilazione che consenta di mantenere un elevato grado di salubrità dell aria, minimizzando al contempo i consumi energetici per la climatizzazione INDICATORE DI PRESTAZIONE Presenza di strategie progettuali per garantire i ricambi d aria necessari per almeno l 80% dei locali, senza ricorrere alla semplice apertura delle finestre PESO 30,00% UNITA' DI MISURA SCALA PRESTAZIONALE PUNTI Dalla documentazione di progetto si evince che, per garantire un livello di ricambi d'aria NEGATIVO accettabile (es. 0,5 vol/h e di più per cucine e bagni) in relazione alle attività 1 occupazionali previste, non si sono studiate soluzioni tecnologiche e costruttive Dalla documentazione di progetto si evince che i ricambi d'aria dei vari appartamenti SUFFICIENTE sono garantiti dalle sole finestre, le quali sono disposte in modo da ottenere una 0 ventilazione trasversale. 1 2 Dalla documentazione di progetto si evince che i ricambi d'aria dei vari appartamenti BUONO sono garantiti non solo dalla apertura delle finestre ma anche da griglie poste o sul vetro, o sul sottofinestra, o sul muro perimetrale che si attivano al momento necessario, 3 manualmente o meccanicamente. Dalla documentazione di progetto si evince che, per la garanzia di un livello di ricambi d'aria accettabile (es. 0,5 vol/h e di più per cucine e bagni) in realzione alle attività OTTIMO occupazionali previste, si sono studiate soluzioni tecnologiche e costruttive particolari quali canali e griglie di ventilazione. L'efficacia è garantita da un sistema di ventilazione 5 meccanico che si attiva nel momento in cui la ventilazione naturale non è sufficiente (ventilazione ibrida). METODO E STRUMENTI DI VERIFICA Per il calcolo dell'indicatore di prestazione e relativo punteggio, si proceda come segue: Individuare lo scenario che meglio descrive le caratteristiche dell edificio e attribuire il punteggio. VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE 0,00 PUNTEGGIO 0,00 DOCUMENTAZIONE NOME DOCUMENTO Progetto delle soluzioni tecnologiche e costruttive per garantire una efficace ventilazione naturale. Relazione tecnica contenente eventuali studi previsionali sulla concentrazione interna di CO 2. Relazione descrittiva delle attività principali svolte in ogni tipologia d ambiente e specifica dei profili d uso dell occupazione relativa ai dipendenti ed utenti (ore di occupazione, indice di affollamento per ogni tipologia di ambiente). Progetto aeraulico (relazione tecnica dell'impianto di ventilazione e dislocamento e tavole di riferimento). BENCHMARK Livello 0: corrisponde alla comune pratica costruttiva riscontrata con ventilazione ottenuta tramite la sola apertura delle finestre. Livello 3: fa riferimento alle pratiche di ventilazione ibrida disponibili in letteratura. 4 RIFERIMENTI LEGISLATIVI RIFERIMENTI NORMATIVI LETTERATURA TECNICA Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

68 CRITERIO Comune di Rovigo Prat. N Edificio residenziale Arch. Paolo Fiorencis Controllo degli agenti inquinanti: Radon AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA 4. Qualità ambiente interno 4.1 Ventilazione ESIGENZA Controllare la migrazione del gas Radon dai terreni agli ambienti interni. INDICATORE DI PRESTAZIONE Presenza di strategie progettuali per il controllo della migrazione di Radon. PESO 30,00% UNITA' DI MISURA SCALA PRESTAZIONALE Comune a rischio Radon Comune non a rischio Radon PUNTI Assenza di strategie progettuali per il NEGATIVO controllo della migrazione di Radon negli 1 ambienti confinati Eliminazione da sotto l'edificio tramite una Assenza di strategie progettuali per il controllo delle seguenti strategie: aperture della migrazione di Radon negli ambienti adeguate o sistemi di tubazione (pozzetto confinati. SUFFICIENTE di estrazione), ventilazione dei locali 0 interrati, creazione di una maggior pressione all'interno dell'edificio. 1 2 Eliminazione da sotto l'edificio tramite Eliminazione da sotto l'edificio tramite una aperture adeguate o sistemi di tubazione delle seguenti strategie: aperture adeguate o (pozzetto di estrazione), ventilazione dei sistemi di tubazione (pozzetto di estrazione), BUONO locali interrati, creazione di una maggior ventilazione dei locali interrati, creazione di 3 pressione all'interno dell'edificio. una maggior pressione all'interno dell'edificio. Eliminazione da sotto l'edificio tramite aperture adeguate o sistemi di tubazione (pozzetto di estrazione), ventilazione dei locali interrati, creazione di una maggior pressione all'interno dell'edificio, inserimento di apposite membrane nei punti di contatto edificio terreno, sigillatura delle componenti impiantistiche. Eliminazione da sotto l'edificio tramite aperture adeguate o sistemi di tubazione (pozzetto di estrazione), ventilazione dei locali interrati, creazione di una maggior pressione all'interno dell'edificio. 4 Eliminazione da sotto l'edificio tramite Eliminazione da sotto l'edificio tramite aperture adeguate o sistemi di tubazione aperture adeguate o sistemi di tubazione (pozzetto di estrazione), ventilazione dei (pozzetto di estrazione), ventilazione dei locali locali interrati, creazione di una maggior interrati, creazione di una maggior pressione pressione all'interno dell'edificio, all'interno dell'edificio, inserimento di apposite inserimento di apposite membrane nei membrane nei punti di contatto edificio OTTIMO punti di contatto edificio terreno, terreno, sigillatura delle componenti 5 sigillatura delle componenti impiantistiche impiantistiche. con sistema di allarme di segnalazione del superamento delle soglie di sicurezza. METODO E STRUMENTI DI VERIFICA Per il calcolo dell'indicatore di prestazione e relativo punteggio, si proceda come segue: Verificare il grado di rischio al Radon del comune nel quale si trova l'edificio secondo il DGR Veneto 79/2002. Descrivere le caratteristiche funzionali e dimensionali dei sistemi di controllo della migrazione di gas Radon previsti nell edificio; Individuare lo scenario che meglio descrive le caratteristiche dell edificio e attribuire il punteggio. NB: Nel caso di interventi di ristrutturazione in zone a rischio Radon che non interessano l'attacco a terra dell'edificio, non considerare nella scala prestazionale lo scenario 1. Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

69 VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE 0,00 PUNTEGGIO 0,00 DOCUMENTAZIONE NOME DOCUMENTO Relazione tecnica con la descrizione delle soluzioni proposte, riportando riferimenti e stralci di eventuale documentazione tecnicoscientifica e specifici studi svolti per la scelta delle strategie progettuali. BENCHMARK RIFERIMENTI LEGISLATIVI Dlgs 241/2000 Decreto Legislativo 26 maggio 2000 n 241: Attuazione della direttiva 96/29/EURATOM in materia di protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti DGR 79/2002 Delibera Giunta Regione Veneto 18 gennaio RIFERIMENTI NORMATIVI LETTERATURA TECNICA Radon: guida tecnica. Ufficio federale della sanità pubblica Divisione Radioprotezione Servizio tecnico e d'informazione sul Radon Berna. ICRP Publication 65: Protection against Radon222 at home and at work UNSCEAR 88 (United Nations Scientific Committee on the Effects of Atomic Radiations) Sources, Effects and Risks of Ionizing Radiation, Report to the General Assembly, New York: United Nations, 1988 Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

70 CRITERIO Comune di Rovigo Prat. N Edificio residenziale Arch. Paolo Fiorencis Controllo degli agenti inquinanti: VOC AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA 4. Qualità ambiente interno 4.1 Ventilazione ESIGENZA Ridurre al minimo le emissioni di VOC (Composti Organici Volatili) negli ambienti interni. INDICATORE DI PRESTAZIONE Rapporto tra la quantità di materiali di finitura (m 2 ) con certificazione di bassa emissione di VOC rispetto al totale di materiali di finitura (m 2 ) SCALA PRESTAZIONALE PESO 40,00% UNITA' DI MISURA % % PUNTI NEGATIVO 1 SUFFICIENTE BUONO OTTIMO 90 5 METODO E STRUMENTI DI VERIFICA NB Il metodo di verifica descritto deve essere applicato: nel caso di progetto di nuova costruzione all'intero edificio; nel caso di progetto di ristrutturazione unicamente agli elementi di involucro interessati dall'intervento. Per materiali a bassa emissione di VOC si intendono i materiali che presentano una certificazione attestante il basso contenuto di Composti Organici Volatili all'interno del prodotto. Non è obbligatorio presentare il certificato per i materiali che, a causa della loro costituzione fisica e chimica, non emettono VOC: in questo caso basta l'attestazione del progettista. Per il calcolo dell'indicatore di prestazione e relativo punteggio, si proceda come segue: Dei materiali di finitura quali vernici, trattamenti e lacche per legni, rivestimenti tessili, rivestimenti in legno o derivati del legno, rivestimenti in linoleum, pitture e vernici, calcolare: A = l area complessiva delle superfici trattate con i materiali di finitura in esame; B = l area complessiva delle superfici trattate con i materiali di finitura in esame con certificazione di bassa emissione di VOC; il rapporto percentuale di B rispetto ad A. Inserire il valore calcolato all'interno della cella corrispondente al "VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE" della presente scheda. VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE 0,00 % PUNTEGGIO 0,00 DOCUMENTAZIONE NOME DOCUMENTO Strumento di calcolo BENCHMARK RIFERIMENTI LEGISLATIVI Direttiva 89/106/CEE; DPR 21 Aprile 1993, n 246 Regolamento di attuazione della 89/106/CEE relativa ai prodotti da costruzione RIFERIMENTI NORMATIVI LETTERATURA TECNICA Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

71 Comune di Rovigo Prat. N Edificio residenziale Arch. Paolo Fiorencis CRITERIO Temperatura dell aria AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA 4. Qualità ambiente interno 4.2 Benessere termoigrometrico ESIGENZA Mantenere un livello soddisfacente di comfort termico limitando al contempo i consumi energetici INDICATORE DI PRESTAZIONE Modalità di scambio termico con le superfici in funzione della tipologia di sistema di distribuzione dell impianto di riscaldamento e raffrescamento e dei terminali scaldanti PESO 100,00% UNITA' DI MISURA SCALA PRESTAZIONALE PUNTI NEGATIVO 1 L'impianto di riscaldamento invernale è di tipo tradizionale. Il condizionamento dell'aria SUFFICIENTE avviene per conduzione e convezione, con fluido termovettore che opera ad alte temperature (> 60 C) tipo radiatori, termoconvettori e ventilconvettori. 0 L'impianto di riscaldamento invernale è di tipo radiante a battiscopa o assimilabili oppure è di tipo radiante ma in alcuni locali è integrato con sistemi di tipo tradizionale. L'impianto di riscaldamento invernale è di tipo radiante. Il condizionamento dell'aria 1 avviene per irraggiamento, con fluido termovettore che opera a basse temperature (< 40 C). L impianto privilegia un solo modo applicativo (solo pavimento o solo soffitto o solo 2 parete). L'impianto di riscaldamento invernale è di tipo radiante ed è applicato sia a parete che a BUONO solaio. Il condizionamento dell'aria avviene per irraggiamento, con fluido termovettore 3 che opera a basse temperature (< 40 C). 4 OTTIMO 5 METODO E STRUMENTI DI VERIFICA Per la verifica del criterio, seguire la seguente procedura: Inserire all'interno della cella "VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE" della presente scheda, il valore corrispondente ad uno dei seguenti scenari che meglio descrive le caratteristiche dell'intervento in oggetto: valore "0" L'impianto di riscaldamento invernale è di tipo tradizionale. Il condizionamento dell'aria avviene per conduzione e convezione, con fluido termovettore che opera ad alte temperature (> 60 C) tipo radiatori, termoconvettori e ventilconvettori. valore "1" L'impianto di riscaldamento invernale è di tipo radiante a battiscopa o assimilabili oppure è di tipo radiante ma in alcuni locali è integrato con sistemi di tipo tradizionale. valore "2" L'impianto di riscaldamento invernale è di tipo radiante. Il condizionamento dell'aria avviene per irraggiamento, con fluido termovettore che opera a basse temperature (< 40 C). L impianto privilegia un solo modo applicativo (solo pavimento o solo soffitto o solo parete). Valore "3" L'impianto di riscaldamento invernale è di tipo radiante ed è applicato sia a parete che a solaio. Il condizionamento dell'aria avviene per irraggiamento, con fluido termovettore che opera a basse temperature (< 40 C). VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE 0,00 PUNTEGGIO 0,00 DOCUMENTAZIONE NOME DOCUMENTO Progetto dell'impianto di distribuzione del riscaldamento e raffrescamento. Relazione contenente specifiche tecniche sui terminali di emissione. BENCHMARK Livello 0: corrisponde alla comune pratica costruttiva riscontrata nella Regione Veneto, utilizzo di terminali quali radiatori, ventilconvettori o termoconvettori. Livello 2: corrisponde alla migliore pratica costruttiva riscontrata nella Regione Veneto, edificio con almeno un sistema radiante a bassa temperatura che garantisce migliori livelli di comfort. RIFERIMENTI LEGISLATIVI RIFERIMENTI NORMATIVI LETTERATURA TECNICA Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

72 Comune di Rovigo Prat. N Edificio residenziale Arch. Paolo Fiorencis CRITERIO Illuminazione naturale AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA 4. Qualità ambiente interno 4.3 Benessere visivo ESIGENZA Assicurare adeguati livelli d illuminazione naturale in tutti gli spazi primari occupati INDICATORE DI PRESTAZIONE Fattore Medio di Luce Diurna: rapporto tra l illuminamento naturale medio dell ambiente e quello esterno (nelle identiche condizioni di tempo e di luogo) ricevuto dall intera volta celeste su una superficie orizzontale esposta all aperto, senza irraggiamento diretto del sole. PESO 100,00% UNITA' DI MISURA % SCALA PRESTAZIONALE % PUNTI NEGATIVO <2,0 1 SUFFICIENTE 2,00 0 2,33 1 2,67 2 BUONO 3,00 3 3,33 4 OTTIMO 3,67 5 METODO E STRUMENTI DI VERIFICA Per il calcolo dell'indicatore di prestazione e relativo punteggio, si proceda come segue: Calcolare i fattori di ombreggiamento medi (F ov, F fin, F hor ), solo relativamente ad ostacoli fissi, come descritto nella serie UNI TS 11300; Calcolare il fattore di luce diurna in assenza di schermatura mobile (ma tenendo in considerazione gli aggetti e gli elementi di ombreggiamento fissi), per ciascun tipo di vetro e di locale, secondo la procedura descritta nello standard UNI EN ISO (Appendice A); la metodologia prevede l applicazione di un unica formula in cui inserire i dati di input: FLD m = [Af*F ov *F fin *F hor *t* / Atot*(1r m )]* dove: Af = area della superficie vetrata totale (telaio escluso) del locale, [m 2 ] F ov = fattore di ombreggiatura relativo ad aggetti orizzontali per ciascuna esposizione, []; F fin = fattore di ombreggiatura relativo ad aggetti verticali per ciascuna esposizione, []; F hor = fattore ombreggiatura relativo ad ostruzioni esterne per ciascuna esposizione, []; t = fattore di trasmissione luminosa relativo alla superficie vetrata del locale, []; = fattore finestra: posizione della volta celeste vista dal baricentro della finestra, []; Atot = area totale delle superfici che delimitano l'ambiente, [m 2 ]; r m = fattore medio di riflessione luminosa delle superfici che delimitano l'ambiente, []; = fattore di riduzione del fattore finestra, []. Calcolare il fattore medio di luce diurna dell'edificio eseguendo la media dei fattori calcolati per ciascun locale pesata sulla superficie dei locali stessi: (FLD 1 A 1 * A 1 + FLD 2 A 2 * A FLD n A n * A n ) / (A 1 + A A n ) dove: FLD n = Fattore di luce diurna del locale nesimo [%] A n = Area del locale nesimo [m 2 ] Inserire il valore calcolato all'interno della cella corrispondente al "VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE" della presente scheda. VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE 2,00 % PUNTEGGIO 0,00 Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

73 DOCUMENTAZIONE Strumento di calcolo Allegato E del DLgs 311/06 (relazione ex legge 10/91) con indicazione di: stratigrafie adottate e relativo codice identificativo specificando per ogni componente: spessore, densità, conduttività, calore specifico, permeabilità al vapore; tipologie di chiusure trasparenti specificando per ognuna: dimensioni totali, area vetrata, area del telaio, spessore del vetro, trasmittanza termica del vetro, fattore solare, trasmissione luminosa, materiale del distanziatore, coefficiente di trasmissione lineare, materiale del telaio, trasmittanza termica del telaio, trasmittanza termica totale del serramento. NOME DOCUMENTO BENCHMARK I livelli di benchmark per il FLD m sono stati definiti sulla base delle indicazioni riportate nella Circolare Ministeriale n 3151 del 22/5/67. Livello 0: valore di FLD m minimo raccomandato per edilizia residenziale, considerando un illuminamento esterno pari a 5000 lux. (Circolare Ministeriale n 3151 del 22/5/67) Livello 5: valore massimo di FLD m raccomandato per edilizia residenziale, considerando un illuminamento esterno pari a 5000 lux. (Circolare Ministeriale n 3151 del 22/5/67) RIFERIMENTI LEGISLATIVI RIFERIMENTI NORMATIVI UNI TS 11300:2008 "Prestazioni energetiche degli edifici " UNI EN ISO "Luce e illuminazione, Locali scolastici, Criteri generali per l illuminazione artificiale e naturale" LETTERATURA TECNICA doc. prog Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

74 CRITERIO Comune di Rovigo Prat. N Edificio residenziale Arch. Paolo Fiorencis Isolamento acustico involucro edilizio AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA 4. Qualità ambiente interno 4.4 Benessere acustico ESIGENZA Assicurare che la progettazione dell isolamento acustico della facciata più esposta sia tale da garantire un livello di rumore interno che non interferisca con le normali attività PESO 100,00% INDICATORE DI PRESTAZIONE Indice di isolamento acustico standardizzato di facciata (D'2m,nT,w) UNITA' DI MISURA SCALA PRESTAZIONALE PUNTI NEGATIVO L'indice di isolamento acustico standardizzato di facciata è inferiore a 40 db. 1 SUFFICIENTE L'indice di isolamento acustico standardizzato di facciata è inferiore a 40 db e si è dimostrato che tale limite non è tecnicamente conseguibile BUONO L'indice di isolamento acustico standardizzato di facciata è pari a 40 db. 3 4 OTTIMO 5 METODO E STRUMENTI DI VERIFICA Per il calcolo dell'indicatore di prestazione e relativo punteggio, si proceda come segue: Definire le scelte progettuali che rispettino i requisiti acustici delle sorgenti sonore interne agli edifici ed i requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti in opera come stabiliti dal DPCM 5 dicembre 1997; Calcolare l isolamento acustico standardizzato di facciata secondo la UNI EN ; Individuare lo scenario che meglio descrive le caratteristiche dell edificio e attribuire il punteggio. VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE 0,00 PUNTEGGIO 0,00 DOCUMENTAZIONE NOME DOCUMENTO Relazione contenente le strategie progettuali che verranno adottate per garantire un livello di comfort acustico adeguato in relazione alle specifiche aree di attività Relazione contenente la dimostrazione che il limite di isolamento acustico standardizzato di facciata pari a 40 db non è tecnicamente conseguibile (se necessaria) Relazione contenente la specifica dei dati per un calcolo di massima:volume della stanza selezionata, superficie totale della facciata vista dalla stanza, superficie ed Rw della parte opaca, superficie ed Rw della parte apribile, eventuale presenza di bocchette di areazione BENCHMARK RIFERIMENTI LEGISLATIVI DPCM 5 dicembre 1997 Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici. RIFERIMENTI NORMATIVI UNI ISO 7171 Acustica. Valutazione dell isolamento acustico in edifici ed elementi di edifici. Isolamento acustico per via aerea. UNI EN Acustica in edilizia Valutazione delle prestazioni acustiche di edifici a partire dalle prestazioni dei prodotti Isolamento acustico contro il rumore proveniente dall esterno per via aerea. UNI EN ISO 1405 Acustica Misurazione dell'isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio Misurazioni in opera dell'isolamento acustico per via aerea degli elementi di facciata e delle facciate. LETTERATURA TECNICA Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

75 CRITERIO Comune di Rovigo Prat. N Edificio residenziale Arch. Paolo Fiorencis Campi magnetici a frequenza industriale (50Hertz) AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA 4. Qualità ambiente interno 4.5 Inquinamento elettromagnetico ESIGENZA Minimizzare il livello dei campi elettrici e magnetici a frequenza industriale (50 Hz) negli ambienti interni al fine di ridurre il più possibile l esposizione degli individui INDICATORE DI PRESTAZIONE Presenza/assenza di strategie per la riduzione dell esposizione PESO 100,00% UNITA' DI MISURA SCALA PRESTAZIONALE A LIVELLO DI ORGANISMO ABITATIVO Non sono state adottate strategie per ridurre NEGATIVO l esposizione ai campi elettrici e magnetici a frequenza industriale. A LIVELLO DI UNITÀ ABITATIVA Non sono state adottate strategie per ridurre 1 l esposizione ai campi elettrici e magnetici a frequenza industriale. A LIVELLO DI ORGANISMO ABITATIVO L edificio in progetto è situato ad una fascia di sicurezza dagli elettrodotti realizzati con conduttori nudi in modo da ottenere esposizioni trascurabili (inferiori a 0,2 μt) ai campi magnetici a bassa frequenza negli ambienti SUFFICIENTE interni (Indicativamente 10 m da una linea a media tensione kv; 10 m da una 0 linea a 150 kv; 18 m da una linea a 220 kv; 28 m da una linea a 380 kv). A LIVELLO DI UNITÀ ABITATIVA Non sono state adottate strategie per ridurre l esposizione ai campi elettrici e magnetici a frequenza industriale. PUNTI 1 2 A LIVELLO DI ORGANISMO ABITATIVO L edificio in progetto è situato ad una fascia di sicurezza dagli elettrodotti realizzati con conduttori nudi in modo da ottenere esposizioni trascurabili (inferiori a 0,2 μt) ai campi magnetici a bassa frequenza negli ambienti interni (Indicativamente 10 m da una linea a media tensione kv; 10 m da una BUONO linea a 150 kv; 18 m da una linea a 220 kv; 28 m da una linea a 380 kv). A LIVELLO DI UNITÀ ABITATIVA Sono state adottate strategie per ridurre 3 l esposizione ai campi elettrici e magnetici a frequenza industriale (come ad esempio attraverso la configurazione della distribuzione dell energia elettrica nei singoli locali secondo lo schema a stella, l impiego di disgiuntori di rete nella zona notte per l eliminazione dei campi elettrici in assenza di carico a valle, etc). 4 OTTIMO 5 METODO E STRUMENTI DI VERIFICA Per il calcolo dell'indicatore di prestazione e relativo punteggio, si proceda come segue: Verificare l adiacenza di unità abitative con sorgenti significative di campo magnetico a frequenza industriale (cabine di trasformazione, quadri elettrici, montanti di conduttori). Nel caso di adiacenza tra unità abitative e sorgenti significative di campo magnetico, verifica dell adozione di opportune schermature; Verificare la configurazione dell impianto elettrico a livello dell unità abitativa. La configurazione a stella è considerata quella che consente le minimizzazione dell emissione di campo magnetico a frequenza industriale; Individuare lo scenario che meglio descrive le caratteristiche dell edificio e attribuire il punteggio. VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE 3,00 PUNTEGGIO 3,00 Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

76 DOCUMENTAZIONE Relazione tecnica contenente la descrizione delle strategie adottate per minimizzare l'esposizione degli inquilini ai campi magnetici a bassa frequenza. NOME DOCUMENTO Schema impianto elettrico a livello dell'organismo abitativo e delle unità abitative. BENCHMARK In base all'attuale pratica costruttiva, sono state identificate le strategie maggiormente efficaci per minimizzare l'espisizione ai campi magnetici a frequenza industriale generati all'interno di organismi e unità abitative. RIFERIMENTI LEGISLATIVI RIFERIMENTI NORMATIVI DPCM 8 luglio 2003 "Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti LETTERATURA TECNICA Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

77 CRITERIO Comune di Rovigo Prat. N Edificio residenziale Arch. Paolo Fiorencis BACS (Building Automation and Control System) e TBM (Technical Building Management) AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA 5. Qualità del servizio 5.1 Controllabilità degli impianti ESIGENZA Assicurare che sia predisposto un sistema di gestione e parzializzazione degli impianti tecnologici (HVAC, illuminazione, ascensori, ) dell edificio ne massimizzerà l efficienza. INDICATORE DI PRESTAZIONE Predisposizione di un sistema di gestione e controllo computerizzato affinché gli impianti funzionino in modo parzializzato per le esigenze di riscaldamento, ventilazione, raffrescamento e illuminazione. PESO 100,00% UNITA' DI MISURA SCALA PRESTAZIONALE PUNTI NEGATIVO 1 Le strategie di controllo per il sistema HVAC (impianto di climatizzazione) e per SUFFICIENTE l impianto di illuminazione permettono un utilizzo parziale degli impianti solo basato su 0 una suddivisione per piani. 1 2 Le strategie di controllo per il sistema HVAC (impianto di climatizzazione) e l impianto di BUONO illuminazione permettono un servizio parziale degli impianti basato su una suddivisione 3 per aree di attività principali. 4 Le strategie di controllo per il sistema HVAC (impianto di climatizzazione) e l impianto di OTTIMO 5 illuminazione permettono un servizio parziale degli impianti per ogni spazio funzionale. METODO E STRUMENTI DI VERIFICA Per il calcolo dell'indicatore di prestazione e relativo punteggio, si proceda come segue: Descrivere le caratteristiche funzionali e dimensionali dei sistemi HVAC previsti nell edificio; Individuare lo scenario che meglio descrive le caratteristiche dell edificio e attribuire il punteggio. VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE 0,00 PUNTEGGIO 0,00 DOCUMENTAZIONE NOME DOCUMENTO Relazione contenente le specifiche sul sistema di regolazione a automazione degli impianti tecnologici. BENCHMARK La scala prestazionale è stata definita sulla base dell'analisi della prassi costruttiva riscontrata nella regione Veneto. Livello 0: sistemi di automazione e controllo degli impianti di tipo standard. Livello 3: sistemi di automazione e controllo degli impianti di tipo avanzato. RIFERIMENTI LEGISLATIVI RIFERIMENTI NORMATIVI EN Energy performance of buildings Impact of Building Automation, Controls and Building Management. LETTERATURA TECNICA Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

78 CRITERIO Comune di Rovigo Prat. N Edificio residenziale Arch. Paolo Fiorencis Disponibilità della documentazione tecnica degli edifici AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA 6. Qualità della gestione 6.1 Mantenimento delle prestazioni in fase operativa ESIGENZA Ottimizzare l operatività dell edificio e dei suoi sistemi tecnici INDICATORE DI PRESTAZIONE Presenza di un piano di conservazione e aggiornamento della documentazione tecnica PESO 40,00% UNITA' DI MISURA SCALA PRESTAZIONALE PUNTI NEGATIVO Non è prevista l archiviazione dei disegni "esecutivi" e non esistono disegni di progetto asbuilt. 1 I disegni "esecutivi" e, dove previsto, la documentazione relativa alle prescrizioni SUFFICIENTE secondo D.lgs 494/96 riguardanti la manutenzione, messa in sicurezza dei lavoratori e 0 degli utenti sono archiviate in un apposito libretto dell edificio. 1 2 In aggiunta a quanto previsto per i livelli precedenti si prevede la definizione e BUONO l'archiviazione dei disegni "asbuilt" che verranno realizzati in corso d'opera all'interno del 3 libretto dell'edificio 4 In aggiunta a quanto previsto ai livelli precedenti è prevista la stesura e l archiviazione nel libretto dell edificio dei manuali dell'intero edificio, dei singoli sistemi e dei vari OTTIMO dispositivi degli impianti tecnologici. Saranno inoltre definite e archiviate le procedure per 5 l esercizio e specifici report e protocolli per la manutenzione pienamente congruenti rispetto alla complessità dell edificio. METODO E STRUMENTI DI VERIFICA Per il calcolo dell'indicatore di prestazione e relativo punteggio, si proceda come segue: Predisporre la documentazione tecnica riguardante il fabbricato che dovrà contenere il progetto e le eventuali varianti, comprensivo della parte edilizia strutture, elementi e componenti (in caso di fabbricato esistente si aggiunge il rilievo geometrico, architettonico e strutturale) ed impiantistica (progetto/rilievo impianti comprese le opere di allaccio alle reti pubbliche e gli eventuali sistemi di sicurezza) in modo da ottimizzare l operatività dell edificio e dei suoi sistemi tecnici; Individuare lo scenario che meglio descrive le caratteristiche dell edificio e attribuire il punteggio. VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE 0,00 PUNTEGGIO 0,00 DOCUMENTAZIONE NOME DOCUMENTO Relazione tecnica in cui si definisce in maniera esaustiva il piano di conservazione ed aggiornamento della documentazione tecnica relativa a elementi costruttivi e tecnologici dell'edificio, dimostrando la valutazione effettuata. BENCHMARK La definizione dei benchmark è stata impostata relativamente alla progressiva completezza e specificità di contenuti del "Libretto dell'edificio" al fine di ottimizzare l'operatività del sistema. Livello 0: Corrisponde al minimo per legge che specifica disegni di progetto esecutivo e norme di sicurezza. Livello 3: Corrisponde ad una predisposizione del Libretto dell edificio che venga aggiornata a fine costruzione e contempli anche eventuali varianti in corso d opera. Livello 5: Corrisponde ad una predisposizione del Libretto dell edificio che oltre a quanto precedentemente specificato, riguardi anche gli impianti e la programmazione delle attività di manutenzione del sistema edificioimpianto. RIFERIMENTI LEGISLATIVI RIFERIMENTI NORMATIVI LETTERATURA TECNICA Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

79 CRITERIO Comune di Rovigo Prat. N Edificio residenziale Arch. Paolo Fiorencis Sviluppo ed implementazione di un piano di manutenzione AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA 6. Qualità della gestione 6.1 Mantenimento delle prestazioni in fase operativa ESIGENZA PESO Sviluppo ed implementazione di un piano di manutenzione 40,00% INDICATORE DI PRESTAZIONE UNITA' DI MISURA Presenza di un piano di manutenzione SCALA PRESTAZIONALE PUNTI NEGATIVO E stato predisposto un piano di manutenzione che si basa sull assenza di strategia o strategia a rottura o a guasto avvenuto, oppure il piano di manutenzione è mancante 1 SUFFICIENTE E stato predisposto un piano di manutenzione che si basa sulla strategia predittiva o secondo condizione in aggiunta alla strategia a rottura o a guasto avvenuto E stato predisposto un piano di manutenzione che si basa sulla strategia preventiva o BUONO programmata in aggiunta alla strategia predittiva o secondo condizione ed alla 3 strategia a rottura o a guasto avvenuto. 4 E stato predisposto un piano di manutenzione che si basa sulla strategia di opportunità OTTIMO in aggiunta alla strategia preventiva o programmata, alla strategia predittiva o secondo 5 condizione ed alla strategia a rottura o a guasto avvenuto. METODO E STRUMENTI DI VERIFICA Per il calcolo dell'indicatore di prestazione e relativo punteggio, si proceda come segue: Predisporre un programma di manutenzione dell edificio in modo da ottimizzare gli interventi sui componenti fisici e sugli impianti tecnici; Individuare lo scenario che meglio descrive le caratteristiche dell edificio e attribuzire il punteggio. NB: Programmazione di verifica dello stato di conservazione dell immobile, dei livelli prestazionali da conservare in relazione al ciclo di vita degli elementi; delle modalità d ispezione periodica. La registrazione delle caratteristiche, età e data dell ultima manutenzione di ogni elemento costituente la costruzione permette di ottimizzare la manutenzione dal punto di vista dell efficienza economica e ambientale. Piano di manutenzione con strategia a rottura o a guasto avvenuto : prevede la procedura e l operatore che dovrà eseguire l intervento una volta che se ne manifesta la necessità, ma senza prevedere né la periodicità del guasto né la periodicità dell ispezione. Piano di manutenzione con strategia predittiva o secondo condizione : si pianifica, cioè, l effettuazione di operazioni ispettive (e/o di regolare assistenza) preprogrammate e che hanno luogo in tempi periodicamente prestabiliti, allo scopo di conservare le caratteristiche funzionali e operative degli impianti e/o delle infrastrutture, per intervenire solo al momento di assoluta necessità. Il programma definisce la periodicità dell ispezione finalizzata a individuare il guasto o l imminenza del guasto, con associati i relativi parametri da misurare (viene utilizzata per la revisione e controllo periodico degli impianti). Piano di manutenzione con strategia preventiva o programmata. Si pianifica la manutenzione relativamente ai guasti di cui è possibile individuare la frequenza con una certa precisione, oppure per gli elementi che indipendentemente dallo stato di degrado richiedono una periodicità di controllo fissa, dettata da prescrizioni di norme o di contratto (ad esempio gli impianti di riscaldamento). Piano di manutenzione con strategia di opportunità. E stata prevista una manutenzione in relazione alla discrezionalità dell operatore che gestisce il programma di manutenzione, il quale coglierà l occasione dell esecuzione di determinati interventi manutentivi per effettuare monitoraggi, diagnosi e interventi su altri componenti legati da relazioni di sistema, perseguendo delle economie di scala. VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE 0,00 PUNTEGGIO 0,00 Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

80 DOCUMENTAZIONE Relazione tecnica in cui si definisce in maniera esaustiva il programma di manutenzione dell'edificio, dimostrando la valutazione effettuata. NOME DOCUMENTO BENCHMARK La determinazione dei benchmark si è basata sulle definizioni dei differenti livelli di manutenzione individuati in base al grado di prevedibilità delle opere di manutenzione nella Legge Quadro 109/94 Regolamento di Attuazione della Legge Quadro 109/94 RIFERIMENTI LEGISLATIVI Legge Quadro 109/94 Regolamento di Attuazione della Legge Quadro 109/94, art. 40 comma 1 RIFERIMENTI NORMATIVI Norma UNI Criteri di stesura dei manuali d uso e di manutenzione. LETTERATURA TECNICA Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

81 CRITERIO Comune di Rovigo Prat. N Edificio residenziale Arch. Paolo Fiorencis Mantenimento delle prestazioni dell involucro edilizio AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA 6. Qualità della gestione 6.1 Mantenimento delle prestazioni in fase operativa ESIGENZA Assicurare che attraverso il progetto di particolari e dettagli costruttivi sia ridotto al minimo il rischio di formazione e accumulo di condensa superficiale sulla facciata dell edificio e interstiziale; affinché la durabilità e l integrità degli elementi costruttivi non venga compromessa PESO 20,00% INDICATORE DI PRESTAZIONE Funzione del soddisfacimento requisiti norma UNI EN ISO UNITA' DI MISURA SCALA PRESTAZIONALE PUNTI NEGATIVO Si prevede condensa superficiale. 1 L'umidità di saturazione in corrispondenza dell'involucro edilizio è prevista inferiore a SUFFICIENTE quella prescritta dalla UNI EN ISO Si prevede condensazione interstiziale che 0 evapora nei mesi estivi. 1 2 L'umidità di saturazione in corrispondenza dell'involucro edilizio è prevista inferiore a BUONO quella prescritta dalla UNI EN ISO Nessuna condensazione interstiziale nei mesi 3 estivi. 4 Sulla base della UNI EN ISO non è prevista alcuna condensa superficiale e/o OTTIMO interstiziale. Si prevedono test di permeabilità all'aria secondo la UNI EN e di 5 termografia per la valutazione di ponti termici secondo la UNI METODO E STRUMENTI DI VERIFICA Per il calcolo dell'indicatore di prestazione e relativo punteggio, si proceda come segue: Valutare, per le diverse tipologie di stratigrafie, la presenza di condensa interstiziale come indicato nella UNI EN ISO 13788; Attribuire un punteggio ad ogni stratigrafia, in base alle seguenti prestazioni: valore "1" Si prevede condensa superficiale; valore "0" L'umidità di saturazione in corrispondenza dell'involucro edilizio è prevista inferiore a quella prescritta dalla UNI EN ISO Si prevede condensazione interstiziale che evapora nei mesi estivi; valore "3" L'umidità di saturazione in corrispondenza dell'involucro edilizio è prevista inferiore a quella prescritta dalla UNI EN ISO Nessuna condensazione interstiziale nei mesi estivi; valore "5" Sulla base della UNI EN ISO non è prevista alcuna condensa superficiale e/o interstiziale. Si prevedono test di permeabilità all'aria secondo la UNI EN e di termografia per la valutazione di ponti termici secondo la UNI Calcolare la media dei punteggi calcolati pesata sull'area di facciata di ogni stratigrafia; Individuare lo scenario che meglio descrive le caratteristiche dell edificio e attribuire il punteggio. VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE 0,00 PUNTEGGIO 0,00 DOCUMENTAZIONE NOME DOCUMENTO Relazione tecnica con diagrammi di Glaser per le stratigrafie di involucro. BENCHMARK La definizione della scala prestazionale si è basata sulle indicazioni della UNI EN ISO In particolare: al livello zero è prevista la formazione di condensa interstiziale purchè evapori nei mesi estivi; al livello tre non è prevista la formazione di condensa interstiziale; al livello cinque non è prevista la formazione di condensa interstiziale e si eseguono test di permeabilità all aria e di termografia per la valutazione dei ponti termici. RIFERIMENTI LEGISLATIVI Dlgs 311/06 Decreto Legislativo 29 dicembre 2006, n. 311, recante: Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico nell'edilizia. Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

82 RIFERIMENTI NORMATIVI UNI EN ISO 13788: 2001 Hygrothermal performance of building components and building elements Internal surface temperature to avoid critical surface humidity and interstitial condensation Calculation methods UNI EN 13829:2000 Water quality Determination of the genotoxicity of water and waste water using the umutest UNI 9252 Isolamento termico. Rilievo e analisi qualitativa delle irregolarita' termiche negli involucri degli edifici. Metodo della termografia all' infrarosso. LETTERATURA TECNICA Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

83 CRITERIO Comune di Rovigo Prat. N Edificio residenziale Arch. Paolo Fiorencis Sistema di gestione dei rifiuti AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA 6. Qualità della gestione 6.2 Aree comuni dell edificio ESIGENZA Favorire gli insediamenti in aree caratterizzate da un efficace sistema di raccolta differenziata dei rifiuti solidi. PESO 100,00% INDICATORE DI PRESTAZIONE Presenza di strategie per la raccolta centralizzata di rifiuti organici e non a livello di ente gestore della raccolta dei RSU Rifiuti Solidi Urbani organici e non. UNITA' DI MISURA % SCALA PRESTAZIONALE PUNTI NEGATIVO Assenza di dati 1 SUFFICIENTE Percentuale di RSU riciclati dall'ente gestore della raccolta < 50% Percentuale di RSU riciclati dall'ente gestore della raccolta < 60% o zona priva di dati BUONO storici perchè avviata la raccolta porta a porta nell'anno della domanda o zona assoggettata alla raccolta porta a porta in ambito comunale con raccolta in punti 3 centralizzati Percentuale di RSU riciclati dall'ente gestore della raccolta compresa tra il 60% e il 70% 4 OTTIMO Percentuale di RSU riciclati dall'ente gestore della raccolta >70% 5 METODO E STRUMENTI DI VERIFICA La verifica del criterio comporta la seguente procedura: Assunzione dei dati resi disponibili dall'ente gestore della raccolta dei rifiuti riferiti all'anno precedente o degli ultimi dati disponibili dell'osservatorio Rifiuti del Veneto; Individuazione dei dati significativi ai fini della scala di prestazione. Individuazione degli scenari correttivi dei dati disponibili Individuare lo scenario che meglio descrive le caratteristiche dell edificio e attribuire il punteggio. VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE 3,00 PUNTEGGIO 3,00 DOCUMENTAZIONE NOME DOCUMENTO Relazione di calcolo BENCHMARK RIFERIMENTI LEGISLATIVI DPR 27 aprile 1999, n. 158 Regolamento recante norme per la elaborazione del metodo normalizzato per definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani. RIFERIMENTI NORMATIVI LETTERATURA TECNICA Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

84 CRITERIO Comune di Rovigo Prat. N Edificio residenziale Arch. Paolo Fiorencis Accessibilità al trasporto pubblico AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA 7. Trasporti 7.1 Accessibilità ai servizi ESIGENZA Favorire la scelta di siti da cui sono facilmente accessibili le reti di trasporto pubblico ed in cui si incoraggia l'uso del trasporto pubblico INDICATORE DI PRESTAZIONE Distanza in metri tra la fermata del trasporto pubblico più vicina e l ingresso principale dell edificio PESO 100,00% UNITA' DI MISURA SCALA PRESTAZIONALE PUNTI NEGATIVO 1 SUFFICIENTE La distanza tra la fermata del trasporto pubblico più vicina e l'ingresso principale dell'edificio è superiore a 300 m BUONO La distanza tra la fermata del trasporto pubblico più vicina e l'ingresso principale dell'edificio è compresa tra 100 e 300 m. 3 4 OTTIMO La distanza tra la fermata del trasporto pubblico più vicina e l'ingresso principale dell'edificio è minore di 100 m. 5 METODO E STRUMENTI DI VERIFICA p p gg p g Calcolare la distanza tra la fermata del trasporto pubblico più vicina e l'ingresso principale dell'edificio, Individuare lo scenario che meglio descrive le caratteristiche dell edificio e attribuire il punteggio VALORE INDICATORE DI PRESTAZIONE 0,00 PUNTEGGIO 0,00 DOCUMENTAZIONE NOME DOCUMENTO Mappa (scala 1: o meno) della locazione dell'edificio e con indicazione della fermata più vicina BENCHMARK Per la definizione della scala di benchmark sono state prese come riferimento le caratteristiche principali delle reti di trasporti pubblici urbani presenti nei principali centri della Regione Veneto. RIFERIMENTI LEGISLATIVI RIFERIMENTI NORMATIVI LETTERATURA TECNICA Redatto con il contributo tecnico scientifico di ITCCNR Metadistretto veneto della Bioedilizia Bioedilizia srl

85 LEGENDA celle da compilare Dati generali Località Boara Polesine Riportare lo stesso nome utilizzato nel framework Provincia Rovigo Digitare con l'iniziale maiuscola celle da compilare valore dell'indicatore Quadro degli edifici presenti nell'area di intervento Descrizione edificio Superficie Superficie totale riutilizzata m 2 m 2 fabbricato esistente 81,01 20,65 Zona climatica E Digitare in stampatello Gradi giorno 2466 Tipo di intervento Nuova costruzione Digitare Nuova costruzione o Ristrutturazione Rapporto S/V 0,77 L'uso del presente software e dei relativi risultati sono di esclusiva competenza e responsabilità dell'utente. Vietata la riproduzione non autorizzata. Tutti i diritti riservati. Totale 81,01 20,65 Indicatore di prestazione B Superficie esistente A Superficie esistente Indicatore di prestazione riutilizzata totale Criterio ,65 m 2 81,01 m 2 25,49 % 21/08/13 Strumento di calcolo Energia inglobata nei materiali da costruzione ok DATI GEOMETRICI DELL'EDIFICIO Strutture di Elevazione Travi Sezione Lunghezza n tot Volume Pilastri Sezione Lunghezza n tot Volume m m m m m m Tipo 1 0,0 Tipo 1 0,0 Tipo 2 0,0 Tipo 2 0,0 Tipo 3 0,0 Tipo 3 0,0 Tipo 4 0,0 Tipo 4 0,0 Tipo 5 0,0 Tipo 5 0,0 Tipo 6 0,0 Tipo 6 0,0 Tipo 7 0,0 Tipo 7 0,0 Tipo 8 0,0 Tipo 8 0,0 Elementi orizzontali/inclinati Elementi orizzontali/inclinati opachi Elementi orizzontali trasparenti S n Impronta n piani SPL SPN SPL m 2 m 2 m 2 m 3 m 3 0,0 0,0 Interrato tipo Tipo 1 Interrato 1 0,0 Tipo 2 0,0 Piano Tipo ,3 80,34 Piano Tipo 2 80, ,3 Sottotetto 1 0,0 Copertura 128, ,6 125,4 21/08/13 Strumento di calcolo Energia inglobata nei materiali da costruzione ok Elementi verticali Elementi verticali opachi Esposizione Nord Esposizione Sud Esposizione Est Esposizione Ovest SF SP SF SP SF SP SF SP SLL SLN SLL SLN SLL SLN SLL SLN m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 46,8 5,6 41,2 46,8 5,6 41,2 44,52 2,1 2,1 40,3 61,8 13,56 2,4 45,8 Tipo 1 parete1 Tipo 2 parete2 13,23 7,4 5,8 13,23 0,96 12,3 17,28 17,3 0,0 Tipo 3 0,0 0,0 0,0 0,0 Tipo 4 0,0 0,0 0,0 0,0 Tipo 5 0,0 0,0 0,0 0,0 Tipo 6 0,0 0,0 0,0 0,0 Elementi verticali trasparenti Finestre Porte Nord Sud Est Ovest Totale Nord Sud Est Ovest Totale S fin S fin S fin S fin S f tot S porte S porte S porte S porte S porte tot m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 Tipo 1 90x140 5,6 5,6 1,4 12,6 Tipo 1 2,1 2,4 4,5 Tipo 2 160x140 4,48 4,5 Tipo 2 0,0 Tipo 3 160x240 7,68 7,7 Tipo 3 0,0 Tipo 4 100x210 2,1 Tipo 4 0,0 2,1 Tipo 5 0,0 Tipo 5 0,0 Tipo 6 0,0 Tipo 6 0,0

86 21/08/13 LEGENDA celle da compilare valore dell'indicatore Strumento di calcolo Energia inglobata nei materiali da costruzione Struttura di elevazione Travi Pilastri Energia Materiale Spessore Densità Volume Quantità Materiale Volume Densità Quantità Energia Inglobata Inglobata MJ kg/m 3 m 3 m 3 kg/m 3 m kg MJ kg ,00 0,00 0, , , , , , , , , , , , , , Elementi orizzontali opachi Struttura portante Materiale Spessore Densità SPL Volume Quantità Energia Inglobata kg/m 3 m 2 m 3 m kg MJ 0 0 Interrato tipo 0,00 0,00 Interrato 0,00 0, Cls armato Piano Tipo 1 0, ,00 80,34 24, Cls armato Piano Tipo 2 0, ,00 80,34 24, Sottotetto 0,00 0, Latero cemento Copertura 0, ,00 128,60 38, /08/13 Strumento di calcolo Energia inglobata nei materiali da costruzione Materiale isolante Materiale Spessore Densità SPN Volume Quantità Energia Inglobata MJ kg/m 3 m 2 m 3 m kg 0 0 Interrato tipo 0,00 0,00 Interrato 0,00 0, Piano Tipo 1 Poliuretano 0,10 35,00 0,00 0, Piano Tipo 2 0,00 0, Sottotetto 0,00 0, Copertura Polistirene espanso 0,20 45,00 125,40 25, Finitura solaio lato superiore Materiale Spessore Densità SPN Volume Quantità Energia Inglobata MJ kg/m 3 m 2 m 3 m kg 0 0 Interrato tipo 0,00 0,00 Interrato 0,00 0, Piano Tipo 1 Piastrelle ceramica 0, ,00 0,00 0, Piano Tipo 2 Piastrelle ceramica 0, ,00 0,00 0, Sottotetto 0,00 0, Copertura Tegole 0, ,00 125,40 25, Manto impermeabile Materiale Spessore Densità SPL Volume Quantità Energia Inglobata MJ kg/m 3 m 2 m 3 m kg 0 0 Interrato tipo 0,00 0,00 Interrato 0,00 0, Guaina in pvc Piano Tipo 1 0, ,00 0,00 0, Piano Tipo 2 0,00 0, Sottotetto 0,00 0, Guaina in pvc Copertura 0, ,00 128,60 0, /08/13 Strumento di calcolo Energia inglobata nei materiali da costruzione Finitura solaio lato inferiore Materiale Spessore Densità S Volume Quantità Energia Inglobata MJ kg/m 3 m 2 m 3 m kg 0 0 Interrato tipo 0,00 0,00 Interrato 0,00 0, Piano Tipo 1 0,00 0, Piano Tipo 2 0,00 0, Sottotetto 0,00 0, Copertura 128,60 0, Elementi verticali opachi Struttura Materiale SLN Volume Quantità Energia Spessore Densità Inglobata MJ kg/m 3 m 2 m 3 m kg parete1 Laterizi tradizionali 0, ,00 168,56 50, parete2 Laterizi tradizionali 0, ,00 35,38 10, ,00 0, ,00 0, ,00 0, ,00 0, /08/13 Strumento di calcolo Energia inglobata nei materiali da costruzione Finitura esterna Materiale Spessore Densità SLN Volume Quantità Energia Inglobata MJ kg/m 3 m 2 m 3 m kg parete1 Intonaco termico 0, ,00 168,56 1, parete2 35,38 0, ,00 0, ,00 0, ,00 0, ,00 0, Finitura interna Materiale Spessore Densità SLN Volume Quantità Energia Inglobata m kg/m m m kg MJ parete1 Intonaco tradizionale 0, ,00 168,56 2, parete2 Intonaco tradizionale 0, ,00 35,38 0, ,00 0, ,00 0, ,00 0, ,00 0, Materiale isolante Materiale Spessore Densità SLN Volume Quantità Energia Inglobata MJ kg/m 3 m 2 m 3 m kg parete1 Poliuretano 0,100 35,00 168,56 16, parete2 35,38 0, ,00 0, ,00 0, ,00 0, ,00 0,00 0 0

87 valore dell'indicatore U U lim L ψ trasmittanza termica di progetto trasmittanza termica corrispondente ai valori limite di legge lunghezza del ponte termico Coefficiente di trasmissione termica lineica del ponte termico 21/08/13 Strumento di calcolo Energia inglobata nei materiali da costruzione Serramenti Chiusure trasparenti verticali Porte esterne Materiale S f tot Energia Materiale Spessore Densità S porte tot Volume tot Quantità Energia Inglobata Inglobata m 2 MJ m kg/m 3 m 2 m 3 Kg m 3 MJ Pvc vetro doppio 12, Legno cieco 0, ,00 4,50 2, , x140 Pvc vetro doppio 160x140 4, ,00 0, x240 Legno vetro doppio 7, ,00 0, x210 2,10 0 0,00 0,00 0 0,00 0 0,00 0,00 0 0,00 0 0,00 0,00 0 Chiusure trasparenti orizzontali Energia Materiale SPN Inglobata m 2 MJ 0,00 0,00 0,00 0,00 Indicatori di prestazione Riepilogo Indicatore di prestazione assoluta Indicatore di prestazione Criterio Elemento Energia inglobata MJ GJ/m 2 Strutture di elevazione 0 EE edificio 5,44 EE edificio 209,40 % Elementi orizzontali opachi SLP 160,7 m 2 GJ/m Elementi verticali opachi Nuova costruzione 2,60 2 Serramenti Totale Dati climatici Località Boara Polesine Zona climatica E Superfici verticali Nome identificativo S nord S sud S est S ovest U lim U m 2 m 2 m 2 m 2 W/m 2 K W/m 2 K FINESTRE Tipo 1 90x140 5,6 5,6 1,4 1,4 2,20 Tipo 2 160x140 4,48 1,36 2,20 Tipo 3 160x240 7,68 1,4 2,20 Tipo 4 100x210 1,4 2,20 2,1 Tipo 5 2,20 Tipo 6 2,20 PORTE Tipo 1 2,1 1,8 2,20 2,4 Tipo 2 2,20 Tipo 3 2,20 Tipo 4 2,20 Tipo 5 2,20 Tipo 6 2,20 PARETI ESTERNE Chiusura verticale opaca 0,23 0,34 NORD 1 46,8 Chiusura verticale opaca NORD 2 12,7 0,64 0,34 Chiusura verticale opaca SUD 1 0,23 0,34 46,1 Chiusura verticale opaca SUD 2 12,7 0,64 0,34 Chiusura verticale opaca EST 1 0,23 0,34 61,8 Chiusura verticale opaca EST 2 21,1 0,64 0,34 Chiusura verticale opaca OVEST 0,23 0, ,8 Chiusura verticale opaca OVEST 2 0,0 0,00 0,34 Superfici orizzontali Nome identificativo S U lim U m 2 W/m 2 K W/m 2 K Chiusura orizzontale superiore 1 111,0 0,24 0,30 Chiusura orizzontale superiore 2 0,0 0,00 0,30 Cihusura orizzontale inferiore 1 111,0 0,15 0,33 Chiusura orizzontale inferiore 2 0,0 0,00 0,33 *I valori unitari di Embodied Energy utilizzati per il calcolo dell'indicatore sono ricavati da strumenti di calcolo e letteratura liberamente consultabili sul web. Ponti termici Nome identificativo L nord m L sud m L ovest m L est m ψ W/mK Ponte termico 1 Ponte termico 2 Ponte termico 3 Ponte termico 4 Ponte termico 5 Ponte termico 6 Ponte termico 7 Ponte termico 8 Ponte termico 9 celle da compilare valore dell'indicatore Destinazione d'uso Residenziale Energia primaria per il riscaldamento (da norma UNI TS 11300:2008) 54,1 kwh/m 2 Rapporto S/V 0,77 Numero di Gradi Giorno (GG ) 2466 Indicatori di prestazione Energia primaria per il Energia primaria per Indicatore di prestazione riscaldamento dell'edificio riscaldamento limite DLgs Criterio /06 54,1 kwh/m 2 88,2 kwh/m 2 61,34 % 21/08/13 LEGENDA S g F hor F ov F fin Dati geoclimatici Strumento di calcolo Controllo della radiazione solare ok celle da compilare valori dipendenti dai dati climatici della provincia valore dell'indicatore area della superficie finestrata, telaio incluso (m 2 ) fattore solare della superficie finestrata, telaio incluso fattore di riduzione parziale dovuto ad ostruzioni esterne fattore di riduzione parziale dovuto agli aggetti orizzontali fattore di riduzione parziale dovuto ad ostruzioni verticali Provincia di appartenenza Rovigo Peso Orizzontale Nord Est/Ovest Sud Zona climatica E esposizione 0,37 0,13 0,23 0,27 Caratteristiche delle superfici trasparenti Figura 1 Figura 2a Figura 2b Angolo di ostruzione esterna Angolo di aggetto orizzontale Angolo di aggetto verticale Immagini da norma UNI TS Figura 1 Figura 2

88 21/08/13 Strumento di calcolo Controllo della radiazione solare ok Esposizione NORD Nome finestra Numero Superficie Valore Ostruzione Aggetto Aggetto F hor F ov F fin F hor medio F ov medio F fin medio g medio elementi vetrata g esterna orizzontale verticale m 2 4 0, ,660 0,766 1,000 Finestra 90x140 5,60 Finestra 160x140 1,000 1,000 1,000 Finestra 160x240 1,000 1,000 1,000 0,660 0,766 1,000 0,603 Finestra 4 1,000 1,000 1,000 Finestra 5 1,000 1,000 1,000 22,4 Esposizione EST Nome finestra Numero Superficie Valore Ostruzione Aggetto Aggetto F hor F ov F fin F hor medio F ov medio F fin medio g medio elementi vetrata g esterna orizzontale verticale m 2 1,000 1,000 1,000 Finestra 90x140 Finestra 160x140 1,000 1,000 1,000 Finestra 160x240 1,000 1,000 1,000 0,688 0,738 1,000 0,000 Finestra 100x ,10 0, ,688 0,738 1,000 Finestra 5 1,000 1,000 1,000 2,1 Esposizione SUD Nome finestra Numero Superficie Valore Ostruzione Aggetto Aggetto F hor F ov F fin F hor medio F ov medio F fin medio g medio elementi vetrata g esterna orizzontale verticale m 2 4 0, ,844 0,618 1,000 Finestra 90x140 5,60 Finestra 160x140 1,000 1,000 1,000 Finestra 160x240 1,000 1,000 1,000 Finestra 4 1,000 1,000 1,000 Finestra 5 1,000 1,000 1,000 22,4 0,844 0,618 1,000 0,600 21/08/13 Strumento di calcolo Controllo della radiazione solare ok Esposizione OVEST Nome finestra Numero Superficie Valore Ostruzione Aggetto Aggetto F hor F ov F fin F hor medio F ov medio F fin medio g medio elementi vetrata g esterna orizzontale verticale m 2 1 0, ,688 0,738 1,000 Finestra 90x140 1,40 Finestra 160x ,48 0, ,688 0,738 1,000 Finestra 160x ,68 0, ,688 0,738 1,000 0,688 0,738 1,000 0,600 Finestra 4 1,000 1,000 1,000 Finestra 5 1,000 1,000 1,000 25,72 Esposizione ORIZZONTALE Nome finestra Numero Superficie Valore Ostruzione Aggetto Aggetto F hor F ov F fin F hor medio F ov medio F fin medio g medio elementi vetrata g esterna orizzontale verticale m 2 Finestra 90x140 Finestra 160x140 Finestra 160x240 Finestra 4 Finestra 5 0 Tabella riassuntiva dei fattori di ostruzione medi relativi alle esposizioni S Tipologia g medio F hor medio F ov medio F fin medio esposizione m 2 Nord 0,60 22,40 0,660 0,766 1,000 Est 0,00 2,10 0,688 0,738 1,000 Sud 0,60 22,40 0,844 0,618 1,000 Ovest 0,60 25,72 0,688 0,738 1,000 Orizzontale 0,00 0,00 Indicatore di prestazione: trasmittanza solare totale minima del pacchetto tipico finestra/schermo (g t ) 0,000 Indicatore di prestazione Criterio g tot 0,287 LEGENDA Celle da compilare a cura dell'utente Valore dell'indicatore di prestazione Strumento di calcolo Inerzia termica ok Chiusure verticali NORD 2 Strato Materiale Spessore (s) Strumento di calcolo Inerzia termica ok Massa Volumica ( Conduttività ( ) Calore specifico (c ) Resistenza Aria (solo per intercapedine) (Ra) Superficie (A) Trasmittanza Termica (U) Trasmittanza Termica Periodica (Yie) Spessore totale (S) Dati climatici Provincia Rovigo Dati involucro Chiusure verticali NORD 1 Strato Materiale Spessore (s) Massa Volumica ( Conduttività ( ) Calore specifico Resistenza Aria (c ) (solo per intercapedine) (Ra) Superficie (A) Trasmittanza Termica (U) Trasmittanza Termica Periodica (Yie) Spessore totale (S) cm kg/m 3 W/mK J/kgK m 2 K/W m 2 W/m 2 K W/m 2 K cm 1 (Interno) intonaco esterno 1, , laterizio , ,7 0,644 0,104 31, (Esterno) cm kg/m 3 W/mK J/kgK m 2 K/W m 2 W/m 2 K W/m 2 K cm 1 (Interno) laterizio , isolante , intonaco esterno per cappotti 0, , ,8 0,227 0,019 40, (Esterno) Chiusure verticali EST 1 Strato Materiale Spessore Massa Conduttività Calore specifico Resistenza Aria Superficie Trasmittanza Trasmittanza Spessore totale (s) Volumica ( ) (c ) (solo per (A) Termica Termica (S) ( intercapedine) (U) Periodica (Ra) (Yie) cm kg/m 3 W/mK J/kgK m 2 K/W m 2 W/m 2 K W/m 2 K cm 1 (Interno) laterizio , isolante , intonaco esterno per cappotti 0, , ,8 0,227 0,019 40, (Esterno)

89 Chiusure verticali EST 2 Strumento di calcolo Inerzia termica ok Chiusure verticali SUD 2 Strumento di calcolo Inerzia termica ok Strato Materiale Spessore (s) Massa Volumica ( Conduttività ( ) Calore specifico (c ) Resistenza Aria (solo per intercapedine) (Ra) Superficie (A) Trasmittanza Termica (U) Trasmittanza Termica Periodica (Yie) Spessore totale (S) Strato Materiale Spessore (s) Massa Volumica ( Conduttività ( ) Calore specifico (c ) Resistenza Aria (solo per intercapedine) (Ra) Superficie (A) Trasmittanza Termica (U) Trasmittanza Termica Periodica (Yie) Spessore totale (S) cm kg/m 3 W/mK J/kgK m 2 K/W m 2 W/m 2 K W/m 2 K cm 1 (Interno) laterizio , intonaco esterno 1, , ,1 0,644 0,091 31, (Esterno) cm kg/m 3 W/mK J/kgK m 2 K/W m 2 W/m 2 K W/m 2 K cm 1 (Interno) laterizio , intonaco esterno 1, , ,7 0,644 0,091 31, (Esterno) Chiusure verticali SUD 1 Chiusure verticali OVEST 1 Strato Materiale Spessore (s) Massa Volumica ( Conduttività ( ) Calore specifico Resistenza Aria (c ) (solo per intercapedine) (Ra) Superficie (A) Trasmittanza Termica (U) Trasmittanza Termica Periodica (Yie) Spessore totale (S) Strato Materiale Spessore (s) Massa Volumica ( Conduttività ( ) Calore specifico Resistenza Aria (c ) (solo per intercapedine) (Ra) Superficie (A) Trasmittanza Termica (U) Trasmittanza Termica Periodica (Yie) Spessore totale (S) cm kg/m 3 W/mK J/kgK m 2 K/W m 2 W/m 2 K W/m 2 K cm 1 (Interno) laterizio , isolante , intonaco esterno per cappotti 0, , ,1 0,227 0,019 40, (Esterno) cm kg/m 3 W/mK J/kgK m 2 K/W m 2 W/m 2 K W/m 2 K cm 1 (Interno) laterizio , isolante , intonaco esterno per cappotti 0, , ,8 0,227 0,019 40, (Esterno) Chiusure verticali OVEST 2 Strumento di calcolo Inerzia termica ok Chiusura ORIZZONTALE INFERIORE 2 Strumento di calcolo Inerzia termica ok Strato Materiale Spessore (s) Massa Volumica ( Conduttività ( ) Calore specifico (c ) Resistenza Aria (solo per intercapedine) (Ra) Superficie (A) Trasmittanza Termica (U) Trasmittanza Termica Periodica (Yie) Spessore totale (S) Strato Materiale Spessore (s) Massa Volumica ( Conduttività ( ) Calore specifico (c ) Resistenza Aria (solo per intercapedine) (Ra) Superficie (A) Trasmittanza Termica (U) Trasmittanza Termica Periodica (Yie) Spessore totale (S) cm kg/m 3 W/mK J/kgK m 2 K/W m 2 W/m 2 K W/m 2 K cm 1 (Interno) ,000 0,000 0, (Esterno) Chiusura ORIZZONTALE INFERIORE 1 Strato Materiale Spessore Massa Conduttività Calore specifico Resistenza Aria Superficie Trasmittanza Trasmittanza Spessore totale (s) Volumica ( ) (c ) (solo per (A) Termica Termica (S) ( intercapedine) (U) Periodica (Ra) (Yie) cm kg/m 3 W/mK J/kgK m 2 K/W m 2 W/m 2 K W/m 2 K cm 1 (Interno) pavimento ceramica 1, , malta autolivellante 4, , EPS per sistema risc.pavimento , sottofondo alleggerito , ,0 0,149 0,000 67,1 cls armato per platea , isolante xps , impermeabilizzazione 0, , (Esterno) cm kg/m 3 W/mK J/kgK m 2 K/W m 2 W/m 2 K W/m 2 K cm 1 (Interno) ,000 0,000 0, (Esterno) Chiusura ORIZZONTALE SUPERIORE 1 Strato Materiale Spessore Massa Conduttività Calore specifico Resistenza Aria Superficie Trasmittanza Trasmittanza Spessore totale (s) Volumica ( ) (c ) (solo per (A) Termica Termica (S) ( intercapedine) (U) Periodica (Ra) (Yie) cm kg/m 3 W/mK J/kgK m 2 K/W m 2 W/m 2 K W/m 2 K cm 1 (Interno) pavimento in legno 1, , malta autolivellante 4, , EPS per sistema risc.pavimento , sottofondo alleggerito , ,0 0,240 0,027 27,0 5 anticalpestio , (Esterno)

90 celle da compilare valori dipendenti dai dati climatici della Provincia valore dell'indicatore prestazionale Chiusura ORIZZONTALE SUPERIORE 2 Strato 1 (Interno) (Esterno) Materiale Spessore (s) cm Strumento di calcolo Inerzia termica ok Massa Volumica ( Conduttività ( ) Calore specifico (c ) Indicatore di prestazione Trasmittanza Termica Esposizione Peso Superficie Superficie x Yie Periodica (Yie) Nord 0,10 0,037 59,5 2,21 Est 0,18 0,037 82,9 3,09 Sud 0,22 0,034 58,8 2,03 Ovest 0,18 0,019 61,8 1,17 Inferiore 0,30 0, ,0 0,05 Superiore 0,30 0, ,0 3,01 Resistenza Aria (solo per intercapedine) (Ra) Superficie (A) Trasmittanza Termica (U) Trasmittanza Termica Periodica (Yie) kg/m 3 W/mK J/kgK m 2 K/W m 2 W/m 2 K W/m 2 K cm 0,000 0,000 0,0 Indicatore di prestazione Criterio Yie 0,021 Spessore totale (S) W/m 2 K β inclinazione collettori sul piano orizzontale γ azimut superficie captante S superficie captante η efficienza media di sistema Su superficie utile dell'edificio I irraggiamento globale annuo coefficiente di richiesta unitaria a acqua a 60 C Vw volume acqua richiesto ρ massa volumica dell'acqua c calore specifico dell'acqua θer temperatura di erogazione θo temperatura di ingresso G numero di giorni del periodo di calcolo Qw fabbisogno di energia per ACS ER,term fattore di copertura dell'energia termica da fonti rinnovabili Dati climatici Provincia di appartenenza Rovigo Dati impianti a FER Specifiche tecniche Impianto solare Impianto di cogenerazione Altro impianto UM pannelli piani a circ.forzata β 22 γ 32 m 2 S 4,4 η % 35% m 2 Su 128 0,6 TIPO DI SUPERFICIE [1] Valori di riferimento della Riflettanza ambientale circostante da UNI 8477 Strade sterrate 0,04 Superfici acquose 0,07 Bosco di conifere in inverno 0,07 Asfalto invecchiato 0,1 Tetti o terrazze in bitume 0,13 Suolo (creta,marne) 0,14 Pietrisco 0,2 Erba secca 0,2 Calcestruzzo invecchiato 0,22 Erba verde 0,26 Bosco in autunno/campi con raccolti maturi e piante 0,26 Superfici scure di edifici (mattoni scuri, vernici scure) 0,27 pannelli piani a circ.forzata H T giorno H T mese Mese MJ/m 2 MJ/m 2 Gennaio 6,04 187,24 Febbraio 9,89 276,84 Marzo 14,09 436,74 Aprile 16,55 496,58 Maggio 19,84 614,94 Giugno 20,59 617,61 Luglio 22,24 689,32 Agosto 18,88 585,26 Settembre 15,93 478,05 Ottobre 11,70 362,81 Novembre 6,54 196,27 Dicembre 5,77 178,85 168, ,50 Irr.globale annuo kwh/m 1422,36 2 Energia fornita dall'impianto FER Impianto solare Impianto di cogenerazione Altro impianto UM pannelli piani a circ.forzata kwh/m 2 I 1422,36 η % 0,350 m 2 S 4,4 kwh/anno Apporto energetico 2190,44 Fabbisogno energetico per ACS S a V c G u w ρ θer* θo* Q w m 2 m 3 /gg kg/m C C kwh/anno 3 Wh/kgK gg 128 1,44 0, , ,13 * le temperature di erogazione e di ingresso già inserite sono quelle citate dalla serie UNITS 11300:2008; qualora siano resi pubblici dall'ente erogatore o dall'amministrazione Comunale dati mensili di temperatura dell'acqua di alimentazione in relazione alla zona climatica e alla fonte di prelievo (acqua superficiale, acqua di pozzo, ecc.) si devono utilizzare tali dati indicandone l'origine. Indicatore di prestazione Nome impianto Fattore copertura solare Indicatore di prestazione pannelli piani a circ.forzata 87,6 % Criterio ,0 % FSst 87,6 % 0,0 % celle da compilare valori dipendenti dai dati climatici della Provincia valore dell'indicatore prestazionale β inclinazione dei moduli fotovoltaici sul piano orizzontale γ azimut superficie captante S superficie captante del sistema solare fotovoltaico η efficienza media dei moduli fotovoltaici Su superficie utile dell'edificio I irraggiamento globale annuo Fel fabbisogno elettrico annuo dell'utenza per unità di superficie Fel tot fabbisogno elettrico annuo dell'utenza ER,el fattore di copertura del fabbisogno di energia elettrica da fonti rinnovabili Dati climatici Provincia di appartenenza Rovigo Dati impianto a FER Specifiche tecniche Impianto solare Impianto di cogenerazione Altro impianto UM β γ S m 2 η % Su m 2 [1] Valori di riferimento della Riflettanza ambientale circostante da UNI 8477 TIPO DI SUPERFICIE 0,04 Strade sterrate Superfici acquose 0,07 Bosco di conifere in inverno 0,07 Asfalto invecchiato 0,1 Tetti o terrazze in bitume 0,13 Suolo (creta,marne) 0,14 Erba secca 0,2 Pietrisco 0,2 Calcestruzzo invecchiato 0,22 Bosco in autunno/campi con raccolti maturi e piante 0,26 Erba verde 0,26 Superfici scure di edifici (mattoni scuri, vernici scure) 0,27 Foglie morte 0,3 Superfici chiare di edifici (mattoni chiari,vernici chiare) 0,6 Neve (caduta di fresco o con film di ghiaccio) 0,75

91 0 H T giorno H T mese Mese MJ/m 2 MJ/m 2 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre 0,00 kwh/m 0,00 0,00 Irr.globale annuo 2 Energia fornita dall'impianto a FER Impianto solare Impianto di cogenerazione Altro impianto UM kwh/m 2 I 0,00 η % 0,000 m 2 S 0 kwh/anno Apporto energetico utile 0,00 Fabbisogno elettrico utenza S u Qel V w m kwh/m kwh/anno ,00 0,0 21/08/13 LEGENDA Celle da compilare a cura dell'utente Valore dell'indicatore di prestazione Strumento di calcolo Materiali da fonti rinnovabili ok Dati involucro Chiusure verticali NORD 1 Strato Materiale Spessore Massa Superficie Peso materiale Rinnovabile (s) Volumica (A) ( Peso materiali rinnovabili kg/m 3 m 2 cm kg kg kg kg ,76 No 0 1 (Interno) laterizio isolante ,2 No 0 3 intonaco esterno per cappotti 0, ,72 No No 0 46, (Esterno) 0 0 Peso totale materiali rinnovabili Peso totale materiali impiegati 0, ,680 Indicatore di prestazione Nome impianto Fattore copertura solare 0,0 % 0,0 % 0,0 % Indicatore di prestazione Criterio Er,el 0,0 % 21/08/13 21/08/13 Chiusure verticali NORD 2 Strumento di calcolo Materiali da fonti rinnovabili ok Chiusure verticali EST 2 Strumento di calcolo Materiali da fonti rinnovabili ok Strato Materiale Spessore Massa Superficie Peso materiale Rinnovabile (s) Volumica (A) ( Peso materiali rinnovabili Peso totale materiali rinnovabili Peso totale materiali impiegati Strato Materiale Spessore Massa Superficie Peso materiale Rinnovabile (s) Volumica (A) ( Peso materiali rinnovabili Peso totalemateriali rinnovabili Peso totale materiali kg/m 3 m 2 cm kg kg kg kg 1,5 276,01 No 0 1 (Interno) intonaco esterno laterizio ,63 No No ,7 0, , (Esterno) 0 0 kg/m 3 m 2 cm kg kg kg kg ,51 No 0 1 (Interno) laterizio intonaco esterno 1, ,71 No No ,1 0, , (Esterno) 0 0 Chiusure verticali EST 1 Chiusure verticali SUD 1 Strato Materiale Spessore Massa Superficie Peso materiale Rinnovabile (s) Volumica (A) ( Peso materiali rinnovabili Peso totale materiali rinnovabili Peso totale materiali impiegati Strato Materiale Spessore Massa Superficie Peso materiale Rinnovabile (s) Volumica (A) ( Peso materiali rinnovabili Peso totale materiali rinnovabili Peso totale materiali impiegati kg/m 3 m 2 cm kg kg kg kg ,26 No 0 1 (Interno) laterizio isolante ,7 No 0 3 intonaco esterno per cappotti 0, ,72 No No 0 61,8 0, , (Esterno) 0 0 kg/m 3 m 2 cm kg kg kg kg ,77 No 0 1 (Interno) laterizio isolante ,15 No 0 3 intonaco esterno per cappotti 0, ,44 No No 0 46,1 0, , (Esterno) 0 0

92 21/08/13 21/08/13 Chiusure verticali SUD 2 Strumento di calcolo Materiali da fonti rinnovabili ok Chiusure verticali OVEST 2 Strumento di calcolo Materiali da fonti rinnovabili ok Strato Materiale Spessore Massa Superficie Peso materiale Rinnovabile (s) Volumica (A) ( Peso materiali rinnovabili Peso totale materiali rinnovabili Peso totale materiali impiegati Strato Materiale Spessore Massa Superficie Peso materiale Rinnovabile (s) Volumica (A) ( Peso materiali rinnovabili Peso totale materiali rinnovabili Peso totale materiali impiegati kg/m 3 m 2 cm kg kg kg kg ,39 No 0 1 (Interno) laterizio intonaco esterno 1, ,23 No No ,7 0, , (Esterno) 0 0 kg/m 3 m 2 cm kg kg kg kg 1 (Interno) ,0 0,000 0, (Esterno) 0 0 Chiusure verticali OVEST 1 Chiusura ORIZZONTALE INFERIORE 1 Strato Materiale Spessore Massa Superficie Peso materiale Rinnovabile (s) Volumica (A) ( Peso materiali rinnovabili Peso totale materiali rinnovabili Peso totale materiali impiegati Strato Materiale Spessore Massa Superficie Peso materiale Rinnovabile (s) Volumica (A) ( Peso materiali rinnovabili Peso totale materiali rinnovabili Peso totale materiali impiegati kg/m 3 m 2 cm kg kg kg kg ,26 No 0 1 (Interno) laterizio isolante ,7 No 0 3 intonaco esterno per cappotti 0, ,72 No No 0 61,8 0, , (Esterno) 0 0 kg/m 3 m 2 cm kg kg kg kg 1, No 0 1 (Interno) pavimento ceramica malta autolivellante 4, ,5 No 0 3 EPS per sistema risc.pavimento ,4 No 0 4 sottofondo alleggerito ,5 No 0 111,0 0, ,700 5 cls armato per platea No 0 6 isolante xps ,2 No 0 7 impermeabilizzazione 0, ,1 No 0 8 (Esterno) /08/13 21/08/13 Chiusura ORIZZONTALE INFERIORE 2 Strumento di calcolo Materiali da fonti rinnovabili ok Chiusura ORIZZONTALE SUPERIORE 2 Strumento di calcolo Materiali da fonti rinnovabili ok Strato Materiale Spessore Massa Superficie Peso materiale Rinnovabile (s) Volumica (A) ( Peso materiali rinnovabili Peso totale materiali rinnovabili Peso totale materiali impiegati Strato Materiale Spessore Massa Superficie Peso materiale Rinnovabile (s) Volumica (A) ( Peso materiali rinnovabili Peso totale materiali rinnovabili Peso totale materiali impiegati kg/m 3 m 2 cm kg kg kg kg (Interno) 0, ,000 0, (Esterno) 0 0 Chiusura ORIZZONTALE SUPERIORE 1 Spessore Massa Superficie Strato Materiale Peso materiale Rinnovabile Peso materiali Peso totale Peso totale (s) Volumica (A) rinnovabili materiali materiali ( rinnovabili impiegati kg kg/m 3 m 2 cm kg kg kg 1,5 1415,25 No 0 1 (Interno) pavimento in legno malta autolivellante 4, ,5 No 0 3 EPS per sistema risc.pavimento ,4 No 0 4 sottofondo alleggerito ,5 No 0 111,0 0, ,850 5 anticalpestio ,2 No No (Esterno) 0 0 kg/m 3 m 2 cm kg kg kg kg 1 (Interno) ,0 0,000 0, (Esterno) 0 0 Serramenti Finestre Spessore Massa Stot Strato Descrizione Peso materiale Rinnovabile Peso materiali Peso totale Peso totale (s) Volumica (A) rinnovabili materiali materiali ( rinnovabili impiegati kg kg/m 3 m 2 cm kg kg kg 0 0 Tipo 1 90x140 12,6 Tipo 2 160x140 4, Tipo 3 160x240 7, ,000 0,000 Tipo 4 100x210 2,1 0 0 Tipo Tipo 6 0 0

93 21/08/13 21/08/13 Strumento di calcolo Materiali da fonti rinnovabili ok Porte Strato Descrizione Spessore Massa Stot Peso materiale Rinnovabile Peso materiali (s) Volumica (A) rinnovabili ( Peso totale materiali rinnovabili Peso totale materiali impiegati LEGENDA Celle da compilare a cura dell'utente Valore dell'indicatore di prestazione Strumento di calcolo Materiali riciclatirecuperati ok kg/m 3 m 2 cm kg kg kg kg 0 0 Tipo 1 Tipo Tipo ,000 0,000 Tipo Tipo Tipo Indicatore di prestazione Peso totale dei materiali da fonti rinnovabili Indicatore di prestazione Peso totale dei materiali impiegati impiegati Criterio ,00 Ptot= Ptot= %rinn ,43 kg 0,00 kg % Dati involucro Chiusure verticali NORD 1 Spessore Massa Superficie Strato Materiale Peso materiale Recuperato Peso materiali Peso totale Peso totale (s) Volumica (A) Riciclato riciclati materiali riciclati materiali ( recuperati recuperati impiegati kg kg/m 3 m 2 cm kg kg kg ,76 No 0 1 (Interno) laterizio isolante ,2 No 0 3 intonaco esterno per cappotti 0, ,72 No No 0 46,8 0, , (Esterno) /08/13 21/08/13 Chiusure verticali NORD 2 Strumento di calcolo Materiali riciclatirecuperati ok Chiusure verticali EST 2 Strumento di calcolo Materiali riciclatirecuperati ok Strato Materiale Spessore Massa Superficie Peso materiale (s) Volumica (A) ( Riciclato Recuperato Peso materiali riciclati recuperati Peso totale materiali riciclati recuperati Peso totale materiali impiegati Strato Materiale Spessore Massa Superficie Peso materiale (s) Volumica (A) ( Riciclato Recuperato Peso materiali riciclati recuperati Peso totale materiali riciclati recuperati Peso totale materiali kg/m 3 m 2 cm kg kg kg kg 1,5 276,01 No 0 1 (Interno) intonaco esterno laterizio ,63 No No ,7 0, , (Esterno) 0 0 kg/m 3 m 2 cm kg kg kg kg ,51 No 0 1 (Interno) laterizio intonaco esterno 1, ,71 No No ,1 0, , (Esterno) 0 0 Chiusure verticali EST 1 Chiusure verticali SUD 1 Strato Materiale Spessore Massa Superficie Peso materiale (s) Volumica (A) ( Riciclato Recuperato Peso materiali Peso totale riciclati materiali riciclati recuperati recuperati Peso totale materiali impiegati Strato Materiale Spessore Massa Superficie Peso materiale (s) Volumica (A) ( Riciclato Recuperato Peso materiali Peso totale riciclati materiali riciclati recuperati recuperati Peso totale materiali impiegati kg/m 3 m 2 cm kg kg kg kg ,26 No 0 1 (Interno) laterizio isolante ,7 No 0 3 intonaco esterno per cappotti 0, ,72 No No 0 61,8 0, , (Esterno) 0 0 kg/m 3 m 2 cm kg kg kg kg ,77 No 0 1 (Interno) laterizio isolante ,15 No 0 3 intonaco esterno per cappotti 0, ,44 No No 0 46,1 0, , (Esterno) 0 0

94 21/08/13 21/08/13 Chiusure verticali SUD 2 Strumento di calcolo Materiali riciclatirecuperati ok Chiusure verticali OVEST 2 Strumento di calcolo Materiali riciclatirecuperati ok Strato Materiale Spessore Massa Superficie Peso materiale (s) Volumica (A) ( Riciclato Recuperato Peso materiali riciclati recuperati Peso totale materiali riciclati recuperati Peso totale materiali impiegati Strato Materiale Spessore Massa Superficie Peso materiale (s) Volumica (A) ( Riciclato Recuperato Peso materiali riciclati recuperati Peso totale materiali riciclati recuperati Peso totale materiali impiegati kg/m 3 m 2 cm kg kg kg kg ,39 No 0 1 (Interno) laterizio intonaco esterno 1, ,23 No No ,7 0, , (Esterno) 0 0 kg/m 3 m 2 cm kg kg kg kg 1 (Interno) ,0 0,000 0, (Esterno) 0 0 Chiusure verticali OVEST 1 Chiusura ORIZZONTALE INFERIORE 1 Strato Materiale Spessore Massa Superficie Peso materiale (s) Volumica (A) ( Riciclato Recuperato Peso materiali Peso totale riciclati materiali riciclati recuperati recuperati Peso totale materiali impiegati Strato Materiale Spessore Massa Superficie Peso materiale (s) Volumica (A) ( Riciclato Recuperato Peso materiali Peso totale riciclati materiali riciclati recuperati recuperati Peso totale materiali impiegati kg/m 3 m 2 cm kg kg kg kg ,26 No 0 1 (Interno) laterizio isolante ,7 No 0 3 intonaco esterno per cappotti 0, ,72 No No 0 61,8 0, , (Esterno) 0 0 kg/m 3 m 2 cm kg kg kg kg 1, No 0 1 (Interno) pavimento ceramica malta autolivellante 4, ,5 No 0 3 EPS per sistema risc.pavimento ,4 No 0 4 sottofondo alleggerito ,5 No 0 111,0 0, ,700 5 cls armato per platea No 0 6 isolante xps ,2 No 0 7 impermeabilizzazione 0, ,1 No 0 8 (Esterno) /08/13 21/08/13 Chiusura ORIZZONTALE INFERIORE 2 Strumento di calcolo Materiali riciclatirecuperati ok Chiusura ORIZZONTALE SUPERIORE 2 Strumento di calcolo Materiali riciclatirecuperati ok Strato Materiale Spessore Massa Superficie Peso materiale (s) Volumica (A) ( Riciclato Recuperato Peso materiali riciclati recuperati Peso totale materiali riciclati recuperati Peso totale materiali impiegati Strato Materiale Spessore Massa Superficie Peso materiale (s) Volumica (A) ( Riciclato Recuperato Peso materiali riciclati recuperati Peso totale materiali riciclati recuperati Peso totale materiali impiegati kg/m 3 m 2 cm kg kg kg kg 1 (Interno) ,0 0,000 0, (Esterno) 0 0 Chiusura ORIZZONTALE SUPERIORE 1 Spessore Massa Superficie Strato Materiale Peso materiale Riciclato Peso materiali Peso totale Peso totale (s) Volumica (A) Recuperato riciclati materiali riciclati materiali ( recuperati recuperati impiegati kg kg/m 3 m 2 cm kg kg kg 1,5 1415,25 No 0 1 (Interno) pavimento in legno malta autolivellante 4, ,5 No 0 3 EPS per sistema risc.pavimento ,4 No 0 4 sottofondo alleggerito ,5 No 0 111,0 0, ,850 5 anticalpestio ,2 No No (Esterno) 0 0 kg/m 3 m 2 cm kg kg kg kg 1 (Interno) ,0 0,000 0, (Esterno) 0 0 Serramenti Finestre Spessore Massa Stot Strato Descrizione Peso materiale Riciclato Peso materiali Peso totale Peso totale (s) Volumica (A) Recuperato riciclati materiali riciclati materiali ( recuperati recuperati impiegati kg kg/m 3 m 2 cm kg kg kg 0 0 0,000 0,000 Tipo 1 90x140 12,6 Tipo 2 160x140 4,5 0 0 Tipo 3 160x240 7,7 0 0 Tipo 4 100x210 2,1 0 0 Tipo Tipo 6 0 0

95 celle da compilare valore dell'indicatore 21/08/13 Strumento di calcolo Materiali riciclatirecuperati ok Porte Strato Descrizione Spessore Massa Stot Peso materiale Riciclato Peso materiali (s) Volumica (A) Recuperato riciclati ( recuperati kg/m 3 m 2 cm kg kg kg kg 0 0 0,000 0,000 Tipo 1 Tipo Tipo Tipo Tipo Tipo Indicatore di prestazione Peso totale dei materiali impiegati Peso totale dei materiali riciclati/recuperati impiegati Peso totale materiali riciclati recuperati Peso totale materiali impiegati Indicatore di prestazione Criterio Quantità effettiva di acqua potabile annua utilizzata per l'irrigazione delle aree verdi per m 2 di superficie Fabbisogno base calcolato Fabbisogno unitario 0,4 m 3 /m 2 Superficie da irrigare 1378 m 2 A Fabbisogno base 551,2 m 3 Fabbisogno effettivo per irrigazione Fabbisogno base 551,2 Descrizione tecnologia Volume risparmiato recupero acqua piovana Tecnologia 2 Tecnologia 3 Tecnologia 4 Tecnologia 5 Volume risparmiato 0 m 3 m 3 m 3 m 3 m 3 m 3 m 3 Ptot= Ptot= %ric/rec ,43 kg 0,00 kg 0,00 % B Fabbisogno effettivo per irrigazione 551,2 m 3 Indicatore di prestazione C Volume di acqua risparmiata A Fabbisogno di acqua standard Indicatore di prestazione Criterio m 3 m ,2 0,00 % celle da compilare valore dell'indicatore Quantità effettiva di acqua potabile annua utilizzata per usi interni Fabbisogno base calcolato Fabbisogno base unitario 120 l/pp g pp Numero utenti 4 Numero Giorni 365 g A Fabbisogno base 175,2 Volume acqua risparmiata attraverso l'uso di specifiche tecnologie Fabbisogno base 175,2 m 3 Utilizzo Quota Descrizione tecnologia Fabbisogno UM fabbisogno risparmiato standard l/pp g Sciacquone WC 39,6 doppio tasto 20 Pulizia del corpo 40,8 d'aria a risparmio acqua 10 Lavatrice 14,4 A basso consumo 2 Pulizie e risciacqui 3,6 Tecnologia Lavatrice 7,2 Bere e cucinare 7,2 Tecnologia Altri usi domestici 7,2 Tecnologia TOTALE 32 B Fabbisogno effettivo 128,48 Indicatore di prestazione C Volume di acqua risparmiata m 3 m 3 A Fabbisogno di acqua standard l/pp g l/pp g l/pp g l/pp g l/pp g l/pp g l/pp g l/pp g Indicatore di prestazione Criterio m 3 m 3 46,72 175,2 26,67 % celle da compilare valore dell'indicatore Dati generali Rapporto S/V 0,77 Gradi Giorno 2466 Energia fornita limite 88,2 kwh/m 2 Energia fornita per riscaldamento Energia Fattore Tipo Nome Combustibile Emissioni Fornita emissione kwh/m 2 kgco 2 /kwh kgco 2 /m 2 37,03 0,1997 Impianto caldaia a condensazione Gas naturale Detrazione FER1 Detrazione FER2 Detrazione FER3 Totale Edificio 37,03 Totale emissioni Riscaldamento 7,4 Energia fornita per ACS Energia Fattore Tipo Nome Combustibile Emissioni Fornita emissione kwh/m 2 kgco 2 /kwh kgco 2 /m 2 17,07 0,1997 Impianto caldaia a condensazione Gas naturale Detrazione FER1 solare termico 14,96 Detrazione FER2 Detrazione FER3 Totale Edificio 2,11 Totale emissioni ACS 0,4 Energia fornita per usi elettrici (non considerare impianti di raffrescamento) Tipo Nome Energia Combustibile Fattore Emissioni Fornita emissione kwh/m 2 kgco 2 /kwh kgco 2 /m ,2000 Impianto Rete elettrica Mix elettrico Detrazione FER1 Detrazione FER2 Detrazione FER3 Totale Edificio 20,00 Totale emissioni usi elettrici 4,0 Indicatore di prestazione Emissioni di CO 2 dell'edificio Emissioni di CO 2 della tipica pratica costruttiva Indicatore di prestazione Criterio ,4 kgco 2 /m 3 42,5 kgco 2 /m 3 26,83 %

96 celle da compilare valore dell'indicatore celle da compilare valore dell'indicatore Quantità effettiva di acque grigie prodotte Quantità effettiva di acque grigie potenzialmente prodotte Volume standard di acque 90 l/pp g grigie immesse in fognatura Utenti totali 4 pp A Volume di acque grigie 131,4 m 3 potenzialmente prodotte Quantità effettiva di acque grigie effettivamente prodotte Volume di acque grigie 131,4 m 3 potenzialmente prodotte Descrizione tecnologia Volume risparmiato Fabbisogno di acqua dell'utenza Fabbisogno di acqua potabile per irrigazione 551,2 Fabbisogno di acqua potabile per usi interni 84,1 A Fabbisogno di acqua potabile complessivo 635,3 Quantità effettiva di acque piovane recuperate e stoccate Superficie captante Indice Superficie Coeff. di piovosità deflusso (mm/m 2 ) m 3 m 3 m 3 Acqua recuperabile (m 3 ) Volume di acque piovane recuperate 0 Tecnologia 1 Tecnologia 2 Tecnologia 3 Tecnologia 4 Tecnologia 5 Volume risparmiato 0 B Volume di acque grigie 131,4 effettivamente prodotte m 3 m 3 m 3 m 3 m 3 m 3 m 3 Volume di deposito fabbisogno 38,12 m 3 Volume di deposito acqua piovana 0 m 3 Volume effettivo cisterna m 3 Indicatore di prestazione B Volume di acque A Fabbisogno di acqua Indicatore di prestazione piovane recuperate e potabile complessivo Criterio stoccate 0 m 3 38,12 m 3 0,00 % Indicatore di prestazione C Volume di acque grigie risparmiate A Volume di acque grigie potenzialmente prodotte Indicatore di prestazione Criterio m 3 m ,4 0,00 % p valore dell'indicatore p valore dell'indicatore Area complessiva delle superfici esterne di pertinenza dell'edificio 1764 m 2 Dati copertura Tipologia Copertura a falda Area 124 m 2 Caratteristiche di ciascuna tipologia di materiale permeabile impiegato nelle aree esterne Descrizione superficie Superficie 1 Superficie 2 Superficie 3 Superficie 4 Superficie 5 Superficie 6 Superficie ricoperta m 2 Coefficiente di permeabilità 0,90 0,30 0,00 (0 1) Prodotti parziali 1240,20 49,80 0,00 0,00 0,00 0,00 Indicatore di prestazione Indicatore di prestazione Criterio ,13 % Caratteristiche delle tipologie di materiale impiegate nella copertura Descrizione superficie Superficie 1 Superficie 2 Superficie 3 Superficie 4 Superficie 5 m 2 Superficie ricoperta 128 Coefficiente di riflessione 0,40 radiazione solare (0 1) Prodotti parziali 128,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Indicatore di prestazione Indicatore di prestazione Criterio ,23 %

97 LEGENDA celle da compilare valore dell'indicatore si Dati aree esterne Area m 2 Caratteristiche delle tipologie di materiale impiegate nelle aree esterne Descrizione superficie Superficie 1 Superficie 2 Superficie 3 Superficie 4 Superficie 5 Superficie ricoperta m Coefficiente di riflessione della radiazione solare 0,35 0,40 (0 1) Prodotti parziali Indicatore di prestazione Indicatore di prestazione Criterio ,00 % celle da compilare valore dell'indicatore Quantità dei materiali di finitura potenzialmente inquinanti Categoria Superficie totale m 2 Vernici Legno trattato Rivstimenti tessili Rivestimenti in legno Linoleum Pitture 465 TOTALE 465 Quantità di materiali di finitura a bassa emissione di VOC Vernici Descrizione Superficie totale Totale materiale Materiale certificato m 2 m 2 m 2 0,00 0,00 Legno trattato Descrizione Superficie totale Totale materiale Materiale certificato m 2 m 2 m 2 0,00 0,00 Rivestimenti tessili Descrizione Superficie totale Totale materiale Materiale certificato m 2 m 2 m 2 0,00 0,00 Descrizione Superficie totale Totale materiale Materiale certificato m 2 m 2 m 2 0,00 0,00 Linoleum Descrizione Superficie totale Totale materiale Materiale certificato m 2 m 2 m 2 0,00 0,00 Pitture Descrizione Superficie totale Totale materiale Materiale certificato m 2 m 2 m 2 465,00 0,00 21/08/13 Strumento di calcolo Illuminazione naturale ok Celle da compilare a cura dell'utente Valore dell'indicatore A ftot Area della superficie della finestra, telaio escluso t Fattore di trasmissione luminosa del vetro (si veda Tabella A) ε Fattore finestra: posizione della volta celeste vista dal baricentro della finestra (si veda Figura 1) A tot Area totale delle superfici che delimitano l'ambiente r m Fattore medio di riflessione luminosa delle superfici che delimitano l'ambiente Fattore di riduzione del fattore finestra (si veda Figura 2) F hor Fattore di riduzione parziale dovuto ad ostruzioni esterne 1 2 F ov Fattore di riduzione parziale dovuto agli aggetti orizzontali 1 2 F fin Fattore di riduzione parziale dovuto ad aggetti verticali I fattori di riduzione parziali si riferiscono alla superficie finestrata di ciascun locale. Qualora il locale presentasse più superfici finestrate si calcolino i fattori di riduzione parziale di ciascuna di esse, e si assumano rispettivamente come Fhor, Fov e Ffin del locale le medie dei valori calcolati per ciascuna superficie finestrata pesata sulle superfici stesse. A f 1 Fhor 1 A f 2 Fhor 2 A fn Fhorn Fhorm A f 1 A f 2 A fn dove: Indicatore di prestazione Quantità di materiali di finitura a bassa emissione di VOC Quantità di materiali di finitura Indicatore di prestazione Criterio F hor m A fn F horn Fattore di riduzione parziale dovuto ad ostruzioni esterne medio del locale Area superficie finestra n Fattore di riduzione parziale dovuto ad ostruzioni esterne della superficie della finestra n m 2 m ,00 % 2 I fattori di riduzione (Fhor, Fov, Ffin) vanno calcolati solo per aggetti e/o ostacoli esterni alla sagoma della finestra. Nel caso di assenza di aggetti e/o ostacoli inserire il valore Inserimento dei dati di input per ciascun locale tipo dell'edificio Esposizione NORD vet Nome Locale A Lungh Largh Alt t vetro ε A tot r m F hor F ov F fin FLD m 2 m m m m 2 %

98 21/08/13 Esposizione EST Strumento di calcolo Illuminazione naturale ok Nome Locale A vet Lungh Largh Alt t vetro ε A tot r m F hor F ov F fin FLD m 2 m m m m 2 % Esposizione SUD vet tot m hor ov fin Nome Locale A Lungh Largh Alt t vetro ε A r F F F FLD m 2 m m m m 2 % Esposizione OVEST vet tot m hor ov fin Nome Locale A Lungh Largh Alt t vetro ε A r F F F FLD m 2 m m m m 2 % /08/13 Strumento di calcolo Illuminazione naturale Allegato ok Tabella A Fattori di trasmissione luminosa del vetro 0,8 Vetro semplice float chiaro o stratificato chiaro 0,9 Vetrocamera chiaro 0,7 Vetrocamera bassoemissivo 0,6 Vetrocamera bassoemissivo selettivo Strumento di calcolo Riutilizzo di strutture esistenti Strumento di calcolo Materiali riciclatirecuperati Strumento di calcolo Energia inglobata nei materiali da cstrumento di calcolo Acqua potabile per irrigazione Strumento di calcolo Trasmittanza termica dell'involucro Strumento di calcolo Acqua potabile per usi indoor Strumento di calcolo Energia primaria per il riscaldamenstrumento di calcolo Emissioni previste in fase operativa Strumento di calcolo Controllo della radiazione solare Strumento di calcolo Acque grigie inviate in fognatura Strumento di calcolo Inerzia termica Strumento di calcolo Acque meteoriche captate e stoccate Strumento di calcolo Energia termica per ACS Strumento di calcolo Permeabilità del suolo Strumento di calcolo Energia elettrica Strumento di calcolo Effetto isola di calore: coperture Strumento di calcolo Materiali da fonti rinnovabili Strumento di calcolo Effetto isola di calore: aree esterne pavime Strumento di calcolo Controllo degli agenti inquinanti: VOC Strumento di calcolo Illuminazione naturale Strumento di calcolo Illuminazione naturale Allegato Indicatore di prestazione Indicatore di prestazione Criterio FLD m #DIV/0! % Figura 1 Fattore finestra (y): posizione della volta celeste vista dal baricentro della finestra Figura 2 Fattore di riduzione del fattore finestra

99 Piano di recupero Art. 3 comma 3 L.R. 14/2009 e s.m.i.. 19 Agosto 2013 PRONTUARIO DI MITIGAZIONE AMBIENTALE 19 Agosto

100 Piano di recupero Art. 3 comma 3 L.R. 14/2009 e s.m.i. 19 Agosto 2013 PREMESSA Il presente prontuario ha per oggetto il Piano di Recupero di iniziativa privata, predisposto ai sensi dell'art. 3 comma 3 della L.R. 14/2009 come modificata dalla L.R. 13/2011 (PIANO CASA), per il recupero e valorizzazione, dal punto di vista edilizio e ambientale di un area della superficie complessiva di mq ubicata nella frazione di Boara Polesine in fregio all'argine destro del fiume Adige, via Lungo Adige,distinta in catasto al fg. 6 mappali INQUADRAMENTO AMBIENTALE Le connotazioni ambientali e paesaggistiche dell'area possono essere così sintetizzate: Idrografia: trattandosi di area posta sul limite nord dell'edificato ed a ridosso dell'fiume, non risulta servita da corsi d'acqua o canali di scolo, in modo più dettagliato la relazione di compatibilità geologica e idrogeologica analizza e definisce i sistemi di recupero e deflusso delle acque meteoriche; Morfologia del suolo: il terreno è privo di significative variazioni di livello, la sua quota media comunque sarà oggetto di una rettifica che consenta lo sgrondo delle acque meteoriche verso i sistemi di raccolta. Le caratteristiche meccaniche del terreno e le connotazioni stratigrafiche sono riportate nella specifica relazione di analisi; Vegetazione: la presenza sull'area della vegetazione è di fatto inconsistente, l'intera area è attualmente lasciata a prato incolto ad eccezione del sedime del fabbricato esistente. Paesaggio: il paesaggio è quello che caratterizza gran parte delle aree dei piccoli centri abitati poste al limite degli argini fluviali. La parte dell'edificato confinante, si connota per una disomogeneità tipologica ed insediativa frutto di un processo di crescita spontanea da riferisti ad epoche precedenti all'entrata in vigore dei processi pianificatori. L'elemento connotativo del contesto è sicuramente l'argine del fiume Adige che in questo tratto 19 Agosto

101 Piano di recupero Art. 3 comma 3 L.R. 14/2009 e s.m.i. 19 Agosto 2013 ha una profondità superiore ai 40 metri ed una sezione a due banche. Infrastrutture: l'area è servita dalle reti del gas e acqua, mentre risulta non collegata alla rete fognaria che è ubicata a circa 50 ml. dal lotto, sul sedime di una stradella bianca privata che serve i lotti fronteggianti, in una posizione interclusa da queste proprietà. Sul fronte nord del lotto si trova la strada di accesso,via Lungo Adige, anch'essa bianca e priva di illuminazione pubblica. PRESCRIZIONI Nel presente punto sono contenute le prescrizioni ad integrazione delle N.T.A. per il raggiungimento di un grado apprezzabile di mitigazione ambientale. Dette prescrizioni sono di orientamento per la fase progettuale e potranno essere modificate nell'eventualità in cui vengano proposte soluzioni che consentano il raggiungimento dello stesso o migliore grado di mitigazione. Materiali e modi costruttivi: Lo schema planimetrico di aggregazione con futuri edifici deve favorire il massimo livello di soleggiamento e protezione dai venti dominanti invernali. Si devono privilegiare forme compatte e poco disperdenti (controllo del rapporto S/V). E necessaria la verifica del rapporto tra la distanza degli edifici e l altezza dei fronti in modo da garantire il diritto al sole a tutti i piani degli alloggi. Devono essere introdotti sistemi di ombreggiamento per il controllo dell irraggiamento estivo nei fronti sud sudovest. Saranno previsti sistemi attivi per la riduzione del consumo energetico secondo le normative vigenti. Il sistema delle aperture deve garantire un ottimo livello di illuminazione naturale all interno di ogni alloggio. L'edificio deve essere costruito utilizzando materiali ecocompatibili e con ottime prestazioni termiche. Si richiede una verifica energetica preliminare, essenzialmente per il consumo invernale ( verifica L.10/91 ) con l indicazione dei valori di trasmittanza dei pacchetti tecnologici utilizzati per le chiusure orizzontali e verticali, nonché per i componenti finestrati e di conseguenza l ammontare della potenza volumica netta di consumo invernale. 19 Agosto

102 Piano di recupero Art. 3 comma 3 L.R. 14/2009 e s.m.i.. 19 Agosto 2013 E necessario provvedere alla riduzione dei consumi d acqua secondo gli schemi sotto riportati e con l'impiego di bacini di raccolta e riuso. Lee soluzioni saranno concordate c con l'ufficio prepostoo all'autorizzazione allo scarico, in relazione anche a quanto contenuto nella relazione di compatibilità idrogeologica; Le zone esterne pavimentate, saranno realizzate con materiali che garantiscano un elevato grado di permeabilità (grigliati in masselli autobloccan nti o griglie plastiche, strati s di ghiaia posata su terreno e sottofondi stabilizzati, ecc) per materiali in clss e ceramici saranno daa privilegiaree le colorazioni chiare a basso assorbimento di radiazioni solari. Si esclude l'impiego di manti bituminosii e cementizi continui. L'area cortiliva sarà adeguatamente sistemata a verdee con superficie a prato e piantumazione di essenze arboree autoctone di alto e medio fusto. Nella definizione del progetto verde si terrà conto della necessaria schermaturaa a: 1. Venti dominanti invernali; 2. Esposizione ai raggi solari nella stagione estiva, e permeabilità alla luce nellaa stagione invernale; 3. Mitigazione visiva sul fronte prospiciente l'argine del fiume; Il progettista 19 Agosto

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