Gli sviluppi del Piano Carni Bovine Nazionale e l attivazione del marchio nazionale e del disciplinare SQN.
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1 Gli sviluppi del Piano Carni Bovine Nazionale e l attivazione del marchio nazionale e del disciplinare SQN. Giuliano Marchesin C o n s o r z i o I t a l i a Z o o t e c n i c a Mercoledì 24 Giugno 2015, ore Agriturismo MULINO ROSSO - Centallo (CN)
2 VENETO: UN SISTEMA PER LA ZOOTECNIA DA CARNE Legnaro, 22 novembre 2007 Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Tre Venezie
3 QUALITA VENETO IGP STG - Modifica della Legge Regionale con inserimento delle modifiche nel Collegato alla Legge Finanziaria della Regione del Veneto - Verifica ed approvazione della IV Commissione Agricoltura della Regione veneto - Verifica ed approvazione da parte della Giunta Regionale del Veneto - Verifica ed approvazione da parte del Consiglio Regionale del Veneto STG Definizione del metodo di produzione con aggiunta di parametri tipo: senza cortisone, uso cereali, ecc.. IGP Attestazione storica del nome da tutelare con documentazione risalente a 25 / 20 anni fa STESURA ED APPROVAZIONE DEL DISCIPLINARE DI QUALITA UNICO UN DISCIPLINARE DI ETICHETTATURA con obiettivo: INFORMAZIONI FACOLTATIVE e TRACCIABILITA CONTROLLI INTEGRATI PUBBLICO / PRIVATO ORGANIZZAZIONE DI UN CONSORZIO DI TUTELA Promozione a cura della Regione Veneto Promozione a cura del Consorzio e Regione Veneto
4 Il 19 settembre 2014, la svolta I DISCIPLINARI DI PRODUZIONE - del «Vitellone ai cereali» - della «Scottona ai cereali» - del «Vitello la latte e cereali»
5 I numeri della filiera N. 714 Allevamenti aderiscono al Disciplinare di Etichettatura Facoltativa Carni Bovine Unicarve IT 010 ET N. 367 Allevamenti aderiscono a Disciplinari di produzione a marchio «Qualità Verificata» N. 19 Mangimifici sono certificati da Unicarve per fornire l alimentazione alle aziende in filiera N. 14 Macelli e N. 11 Sezionamenti, sono certificati da Unicarve per la macellazione e lavorazione di bovini aderenti ai Disciplinari di Etichettatura e Qualità N. 124 Punti Vendita sono certificati da Unicarve per la commercializzazione di carne etichettata (IT 010 ET) e l utilizzo del marchio «Qualità Verificata» Unicarve è controllata dall Organismo Terzo CSQA
6 VENETO - ITALIA: UN LABORATORIO PER LA ZOOTECNIA BOVINA DA CARNE OBIETTIVO: COMMERCIALIZZARE MEGLIO PER DARE UN VALORE AGGIUNTO ALL ALLEVATORE mercoledì 27 agosto 2008
7 QUALITA ITALIA S.T.G. Specialità Tradizionale Garantita Ministero Politiche Agricole: - Riconoscimento del Disciplinare di Produzione IL VITELLONE AI CEREALI ed IL VITELLO AL LATTE - Delega alle Regioni per i controlli sanitari (modello Veneto) Definizione del metodo di produzione con aggiunta di parametri tipo: uso cereali, ecc.. CONTROLLO INTEGRATO PUBBLICO - PRIVATO: SANITA SICUREZZA ALIMENTARE CONTROLLO PUBBLICO: AGRICOLTURA CERTIFICAZIONE GESTIONE MARCHIO DISCIPLINARE ETICHETTATURA PER CONTROLLO PRIVATO Il Vitellone ai cereali Il Vitello al Latte ORGANIZZAZIONE DI UN CONSORZIO DI TUTELA Promozione a cura del MIPAF Promozione a cura del Consorzio e MIPAF
8 UN PROGETTO PER LA ZOOTECNIA BOVINA DA CARNE IN ITALIA OBIETTIVO: COMMERCIALIZZARE MEGLIO PER DARE UN VALORE AGGIUNTO ALL ALLEVATORE Valorizzazione del prodotto agroalimentare. Strumenti per migliorare il rapporto tra produttore e distributore Camera di Commercio di Torino, martedì 16 giugno
9 Un Disciplinare di Qualità UNICO con TRE percorsi paralleli: REGIONALE IL VITELLONE AI CEREALI SIGILLO AZZURRO IL VITELLO AL LATTE E CEREALI SIGILLO AZZURRO NAZIONALE EUROPEO Specialità Tradizionale Garantita IL VITELLONE AI CEREALI SIGILLO AZZURRO IL VITELLO AL LATTE E CEREALI SIGILLO AZZURRO Percorso con riconoscimento del Disciplinare: - da parte della Regione (esempio Veneto: la Legge Regionale 12/2001) - dal MIPAF (con Decreto del Ministro per Sistema di Qualità ) Percorso per il riconoscimento a livello europeo dei marchi S.T.G.: IL VITELLONE AI CEREALI SIGILLO AZZURRO IL VITELLO AL LATTE E CEREALI SIGILLO AZZURRO 9
10 Un progetto per la zootecnia bovina da carne prodotta in Italia. Proposte ed operatività per un Piano Carni Nazionale e per azioni Regionali Proposta presentata dal Consorzio L Italia Zootecnica al Mipaaf il 18/12/2012 recepita nella bozza di Piano presentata al Tavolo di Filiera dal Mipaaf il 15/04/2014 Presentazione al Capo Dipartimento Mipaaf Dr. Luca Bianchi Mercoledì 8 ottobre
11 I tre pilastri del progetto Consorzio L Italia Zootecnica IL PIANO CARNI UN SISTEMA DI QUALITA PER «DARE UN NOME ALLA CARNE» CON UN MARCHIO REGISTRATO UNA FILIERA TUTTA ITALIANA per la produzione di ristalli e non dipendere totalmente dall estero LA RACCOLTA PRIVATA CON L INTERPRO- FESSIONE PER FINANZIARE PROMUOVERE E VALORIZZARE IL MARCHIO DELLA CARNE REGISTRATO 11
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13 il 1 pilastro SISTEMA DI QUALITA (SQN) UN SISTEMA DI QUALITA PER «DARE UN NOME ALLA CARNE» CON UN MARCHIO REGISTRATO Per comunicare al consumatore un MARCHIO della carne prodotta in Italia, per distinguerla da quella estera, ed informarlo dei plus sulla sicurezza alimentare, sul sistema di allevamento, sulla qualità dell alimentazione, ecc.. Denominazione del prodotto UNICA e MARCHIO Nazionale UNICO Vitellone e/o Scottona ai Cereali Sigillo Italiano - Vitello al Latte e Cereali Sigillo Italiano ). Può essere abbinato anche ad eventuali marchi già operativi delle Regioni!! 13
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15 il 1 pilastro L unicità del LOGO nazionale! Un marchio UNICO da comunicare ai consumatori. Consorzio di tutela e valorizzazione del marchio «Sigillo Italiano» (DM 4/3/2011 Art. 8 comma 3) 15
16 il 2 pilastro UNA FILIERA ITALIANA PER NON DIPENDERE TOALMENTE DALL ESTERO Contratti con allevatori da ingrasso per acquisto dei ristalli Art. 68 Art. 52 Premio per vitello da carne nato da vacche nutrici e da VACCHE DA LATTE Utilizzo dei P.S.R. per incentivi regionali agli allevatori di vacche nutrici e vacche a latte per uso seme sessato e seme bovini da carne UNA FILIERA 100% ITALIANA per la produzione di ristalli e non dipendere totalmente dall estero Assistenza tecnica veterinaria, genetica, alimentazione, alle aziende di vacche nutrici e per la fecondazione con seme sessato per la rimonta interna Aumentare il numero di vitelli F1 da destinare alla produzione di carne mediante l incrocio di una parte di vacche da latte e di vacche autoctone da carne con tori conformati di razze specializzate da carne Verifica disponibilità per nuovi allevamenti di vacche nutrici ed incremento esistenti 16
17 Progetto MeetBull (per una filiera carne 100% italiana) Per diminuire la dipendenza di ristalli dall estero, stringere una forte alleanza tra produttori di carne & latte e valorizzare il #madeinitaly!
18 Un progetto di filiera Allevatori Vacche da latte Ingrassatori MACELLAZIONE Grande Distribuzione Organizzata (G.D.O.) Distribuzione Organizzata (D.O.) SEZIONAMENTO Macellerie (N.T.)
19 il 3 pilastro LA COSTITUZIONE DELL INTERPROFESSIONE COME FINANZIARE CON DENARO PRIVATO IL PIANO CARNI E PROMUOVERE I MARCHI ISTITUZIONALI DELLA CARNE BOVINA LA RACCOLTA PRIVATA CON L INTERPRO- FESSIONE PER FINANZIARE PROMUOVERE E VALORIZZARE IL MARCHIO DELLA CARNE REGISTRATO 19
20 il 3 pilastro AUTOFINANZIARE LA PROMOZIONE DEI MARCHI CON L INTERPROFESSIONE FILIERA PRELIEVO OBBLIGATORIO (delibera vincolante per tutta la filiera) ITALIA*./kg. carne** FRANCIA*./Kg. carne ALLEVATORE. 0,006. 0,010 MACELLATORE. 0,002. 0,002 COMMERCIANTE. 0,003. 0,009 TOTALE./Kg. carne. 0,011. 0,021 Prelievo export bovini ==.1,70/capo IMPORTO DISPONIBILE Dati 2009 ** In media. 3,74 per carcassa di vitellone INTERBEV 2014: ,00
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22 C è solo un modo per salvare la zootecnia bovina in Italia: Rendere riconoscibile la carne con un marchio di qualità che il consumatore riesca a ricordare quando deve scegliere!! Importiamo oltre il 50% di carne estera e quasi tutta arriva a prezzi inferiori della nostra!!
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24 Costi totali partita /kg p.v. 2014_trim1 2014_trim2 2014_trim3 2014_trim4 Ristallo 1,64 1,58 1,54 1,64 Alimentazione 0,74 0,72 0,74 0,69 Altre spese correnti 0,17 0,17 0,17 0,16 Totale costi correnti 2,54 2,46 2,45 2,49 Lavoro 0,10 0,10 0,11 0,10 Totale costi correnti + lavoro Interessi e ammortamenti 2,64 2,57 2,56 2,59 0,13 0,13 0,14 0,13 Costo totale 2,77 2,70 2,70 2,72
25 ISMEA Costo produzione. 2,72
26 Qual è l impresa che può reggere economicamente se il costo di produzione supera il ricavo? Ricavi totali partita /kg p.v. 2014_trim1 2014_trim2 2014_trim3 2014_trim4 Costo totale 2,77 2,70 2,70 2,72 Ricavo 2,69 2,46 2,38 2,37 Margine sui costi correnti 0,15-0,01-0,07-0,11 Margine operativo lordo 0,05-0,11-0,18-0,22 Profitto/perdita -0,08-0,24-0,31-0,35
27 L embargo russo è uno dei fattori scatenanti la diminuzione di prezzo dei bovini da carne prodotti in Italia! E facile fare concorrenza al ribasso quando sui banchi al taglio la carne è tutta bella rossa ed il consumatore non trova nessuna differenza tra quella «nostrana» e quella estera! Controlli, sicurezza alimentare, benessere degli animali ed alimentazione, sono uguali in tutti i Paesi?
28 Distinguere la carne? Un esempio Etichette con la tracciabilità obbligatoria, tutte uguali.
29 Vediamo le etichette più da vicino 1^ etichetta della vaschetta di sinistra
30 Vediamo le etichette più da vicino 2^ etichetta della vaschetta di destra
31 Cosa comunica Coop ai consumatori Come faccio a mettere la carne veneta nel mio carrello??
32 Come potrebbe comunicarlo la Coop
33 Come potrebbe comunicare la Coop L I T A L I A
34 Esempio Alì Aliper
35 Notate la differenza?
36 Esempio Alì Aliper
37 E con i «cartellini» si può scegliere, dipende come!!
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39 Macello/sezionamento
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41 Promozione del marchio nelle aziende del territorio!
42 + 30% Sono previse le seguenti maggiorazioni del premio base, non cumulabili tra loro: Maggiorazione del 30% del premio di base per i capi allevati per almeno 12 mesi nelle aziende dei richiedenti o aderenti a Sistema di qualità nazionale o regionale o a sistemi di etichettatura facoltativi riconosciuti. Maggiorazione del 50% del premio di base per i capi macellati certificati come DOP o IGP, dovuta ai maggiori costi di alimentazione e produzione, legati agli standard dei disciplinari. Esempio di calcolo importo unitario plafond bovini Numero totale bovini macellati ,00 di cui n. di capi con maggiorazione 30% ,00 di cui n. di capi con maggiorazione 50% ,00 di cui n. di capi premio base ,00 = Plafond 2015 / Formula premio base (( n. capi base x 1) + (n. capi maggiorazione 30% x 1,3)+ n. capi maggiorazione 50% x 1,5)) valore unitario premio base 46,17 valore unitario premio maggiorazione 30% 60,02 valore unitario premio maggiorazione 50% 69,26
43 C è molto da scoprire sulla carne ad esempio, perché «l industria dell anonimato» voleva sopprimere l etichettatura facoltativa della carne bovina?? #mangiareinformati
44 Dopo 90 Mb di lettere e documenti inviati all Ue. REGOLAMENTO (UE) n. 653/2014 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 15 maggio 2014 che modifica il regolamento (CE) n. 1760/2000 per quanto riguarda l identificazione elettronica dei bovini e l etichettatura delle carni bovine. sopprime
45 Attenzione: in Italia ed in Europa è VIETATO scrivere in etichetta «carne di alta qualità», nemmeno per la Chianina IGP!! Perché questa concessione agli Usa? ASSURDO!! Va contro i Regolamenti comunitari In Europa l uso degli ormoni è da codice penale!!
46 A quando in Italia la tracciabilità obbligatoria della carne nei ristoranti ed agriturismi? In Francia, qualsiasi locale pubblico che ha nel menù carne bovina è obbligato, per legge, ad esporre per ogni tipo di carne bovina la tracciabilità, ovvero: - Paese di nascita - Paese di allevamento - Paese di macellazione
47 Nutrire il Pianeta, anche con la carne bovina? Gli allevatori sono disponibili e lo fanno per professione, ma: - lasciamoli lavorare e smettiamola con attacchi gratuiti da parte di animalisti e vegani; - adeguiamo la Politica Agricola Comunitaria, spostando il tiro, dall ambiente, alla sicurezza alimentare: meno «greening» più «food safety» e «food security»; - diamo loro degli strumenti per stare nel mercato e valorizzare le produzioni; E poi, siamo proprio sicuri che in termini di «costi e benefici» per il Pianeta ed i suoi 7 miliardi di abitanti (forse 9 miliardi nel 2050), inquini più un bovino di un SUV?
48 Due scenari, una riflessione: Immaginiamo per un momento un Mondo senza agricoltura, con frigoriferi vuoti e tavole senza cibo! Immaginiamo per un momento di rimanere senza Smartphone e senza SUV! Qual è, dei due, lo scenario che possiamo accettare senza traumi?
49 Se la risposta è che non possiamo rimanere senza agricoltura, è compito di tutti difenderla, valorizzarla e sostenerla. Gli agricoltori e gli allevatori sono pronti a fare la loro parte per fornire cibo di qualità ed allevare animali con il massimo rispetto del benessere animale. Sono stanchi di essere bersaglio di speculazioni da parte di chi non considera il cibo bene primario. Gli allevatori italiani ed europei sono preoccupati delle trattative in corso per il TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership) e chiedono il rispetto delle regole e norme di sicurezza raggiunte in Europa. Gli agricoltori italiani sperano che ad EXPO 2015 ci sia spazio anche al sistema di allevamento dei bovini da carne ed il Mipaaf regali alla filiera zootecnica il Sistema di Qualità Nazionale, già approvato dalla Commissione europea, presentandolo ufficialmente al Padiglione Italia!
50 Pronti per la sfida?? dal 2 all 8 ottobre
51 Grazie per l attenzione! Giuliano Marchesin Consorzio Italia Zootecnica Mobile: Mail: gmarchesin@italiazootecnica.it
Progetto MeetBull (per una filiera carne 100% italiana)
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