BANCA POPOLARE DI SPOLETO S.P.A.

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1 BANCA POPOLARE DI SPOLETO S.P.A. Sede legale in Spoleto (PG), Piazza Luigi Pianciani 5, Iscritta all Albo delle Banche al n Codice Fiscale, Partita IVA e N. Iscrizione al Registro delle Imprese di Perugia n Capitale sociale Euro ,98 i.v. DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE Depositato presso la Consob in data 8 agosto 2017 a seguito di approvazione comunicata con nota n /17 del 27 luglio Il presente Documento, unitamente ai suoi eventuali Supplementi e ai documenti incorporati mediante riferimento, costituisce il Documento di Registrazione (il Documento di Registrazione ) ai fini della Direttiva 2003/71/CE (la Direttiva Prospetto ) e successive modifiche ed è redatto in conformità al Regolamento 2004/809/CE e successive modifiche ed al regolamento adottato dalla CONSOB con Delibera n /1999 e successive modifiche. Il presente Documento di Registrazione contiene informazioni su Banca Popolare di Spoleto S.P.A. (l Emittente o il BPS ), in qualità di emittente di volta in volta di una o più serie di strumenti finanziari (gli Strumenti Finanziari ). In occasione di ciascuna emissione di Strumenti Finanziari, il presente Documento di Registrazione dovrà essere letto congiuntamente alla nota informativa contenente informazioni sugli strumenti finanziari oggetto di offerta (la Nota Informativa ) ed alla nota di sintesi che riassumerà le caratteristiche dell Emittente e degli Strumenti Finanziari (la Nota di Sintesi ). 1

2 L adempimento di pubblicazione del Documento di Registrazione non comporta alcun giudizio della Consob sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi. In occasione dell Offerta di strumenti finanziari, il Documento di Registrazione deve essere letto congiuntamente al Prospetto di Base - composto dal presente Documento di Registrazione, incorporato mediante riferimento, dalla Nota Informativa sugli strumenti finanziari e dalla Nota di Sintesi e alla documentazione inclusa mediante riferimento nel Prospetto medesimo, alle Condizioni Definitive, nonché agli eventuali Supplementi e Avvisi Integrativi. Il presente Documento di Registrazione, unitamente al Prospetto di Base e gli eventuali Supplementi, è messo a disposizione del pubblico gratuitamente presso la Sede e presso tutte le Filiali dell Emittente, nonché pubblicato sul sito internet dell Emittente L investitore è invitato a leggere con particolare attenzione la sezione Fattori di Rischio del Documento di Registrazione e della Nota Informativa di ciascun prestito per l esame dei fattori di rischio che devono essere presi in considerazione con riferimento alla Banca ed ai tipi di strumenti finanziari di volta in volta emessi

3 AVVERTENZE PER L INVESTITORE Al fine di effettuare un corretto apprezzamento dell investimento, gli investitori sono invitati a valutare attentamente le informazioni contenute nel Documento di Registrazione - compresi gli eventuali supplementi - inclusi i fattori di rischio relativi all Emittente e al settore di attività in cui opera. Per una dettagliata indicazione dei fattori di rischio si rinvia al Capitolo 3 Fattori di Rischio relativi all Emittente. In particolare si richiama l attenzione degli investitori su quanto di seguito indicato. 1) Con riferimento al rispetto dei coefficienti patrimoniali minimi inclusivi della riserva di conservazione del capitale richiesta per l esercizio 2017, il Total Capital Ratio al 31 marzo 2017 evidenzia un buffer con un livello lievemente al di sopra del requisito (circa 21 punti base). Nell ipotesi in cui l Emittente si trovasse a non rispettare il requisito minimo comprensivo della riserva di conservazione del capitale, alla luce delle previsioni della Direttiva UE 2013/36 CRDIV, non potrà distribuire dividendi, remunerazioni variabili e altri elementi utili a formare il patrimonio regolamentare oltre limiti prestabiliti e dovrà elaborare entro cinque giorni lavorativi dalla data in cui è stato accertato il mancato rispetto del requisito un piano di conservazione del capitale sottoposto ad approvazione da parte dell autorità di vigilanza. L emittente evidenzia al riguardo che la capogruppo Banco di Desio e della Brianza ha deliberato, in data 22 giugno 2017, il prestito subordinato di Euro 18 milioni e durata decennale a favore dell Emittente. La stessa ha accettato il prestito con propria delibera del 29 giugno 2017, e pertanto, in data 30 giugno 2017, è stato sottoscritto il relativo contratto con contestuale erogazione del prestito da parte della capogruppo. La predetta operazione di prestito subordinato, nella sua qualità di Capitale di Classe 2, determina un incremento del Total capital ratio atteso già dalla segnalazione immediatamente successiva alla data di erogazione del prestito (segnalazione al 30 giugno 2017). Per maggiori informazioni cfr. Capitolo 3, Paragrafo Rischi connessi all adeguatezza patrimoniale del presente Documento di Registrazione. 2) I principali indicatori relativi alla rischiosità dei crediti dell Emittente evidenziano un complessivo deterioramento della qualità del credito nel biennio Il rapporto tra sofferenze e crediti verso clientela, al lordo e al netto delle rettifiche, peggiora nel biennio di riferimento. Al 31 dicembre 2016 il Gruppo presentava per le sofferenze e i crediti deteriorati valori superiori e pertanto peggiori sia rispetto ai livelli medi delle Banche meno significative (categoria che include Banca Popolare di Spoleto) sia rispetto al Totale sistema. Al 31 marzo 2017 persiste il trend peggiorativo rispetto ai livelli registrati al 31 dicembre Al 31 dicembre 2016 si evidenzia per i crediti deteriorati un livello di copertura in riduzione nel 2016 e inferiore ai livelli medi di sistema. Per le sofferenze, il livello di copertura, anch esso in riduzione nel 2016, è inferiore sia al livello medio delle Banche meno significative (categoria che include Banca Popolare di Spoleto) sia al Totale sistema. Per maggiori informazioni cfr. Capitolo 3, Paragrafo Rischio di deterioramento della qualità del credito del presente Documento di Registrazione. Relativamente all adozione dello standard contabile IFRS 9 Strumenti finanziari a partire dal 1 gennaio 2018 ci si attende un incremento degli accantonamenti, in prevalenza a valere su quei crediti non deteriorati per i quali venga riscontrato un significativo incremento del rischio di credito. Per maggiori informazioni cfr. 3

4 Capitolo 3, Paragrafo Rischi connessi all entrata in vigore di nuovi principi contabili ed alla modifica dei principi contabili applicabili del presente Documento di Registrazione. 3) Le azioni dell Emittente sono sospese a tempo indeterminato dalle negoziazioni nel MTA in base al provvedimento di Borsa Italiana del 19 settembre In data 20 ottobre 2016 Borsa Italiana ha comunicato all Emittente di aver dato avvio alla procedura di revoca dalla quotazione sul MTA delle azioni ordinarie BPS, ai sensi e per gli effetti dell art del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A., in considerazione dell assenza di un flottante minimo pari ad almeno il 10% del capitale sociale della Banca. Sulla base delle risultanze alla Data del Documento di Registrazione permane un flottante inferiore al 10% richiesto da Borsa Italiana per la riammissione alle negoziazioni. Pertanto, a seguito delle più recenti interlocuzioni intervenute con Borsa Italiana, l Emittente ritiene probabile che le azioni dell Emittente possano essere revocate dalla quotazione nel MTA. In tale tal caso, la Banca perderebbe lo status di società quotata su un mercato regolamentato e, a decorrere dal giorno successivo a detto provvedimento, l Emittente, sarà considerata un emittente strumenti finanziari diffusi tra il pubblico in misura rilevante ai sensi degli artt. 2-bis e 108, comma 4 del Regolamento Emittenti (un Emittente Diffuso ). Gli obblighi informativi a carico di BPS, nella qualità di Emittente Diffuso, saranno meno stringenti rispetto a quelli applicabili alle società quotate, fatta in ogni caso salva, tra l altro, la disciplina di settore applicabile a BPS nella sua qualità di ente creditizio. Per maggiori informazioni circa le conseguenze rivenienti dall eventuale formalizzazione della revoca cfr. Capitolo 3, Paragrafo Rischio connesso agli effetti rinvenienti dalla revoca delle azioni dell Emittente dalla negoziazione presso l MTA e dalla conseguente perdita di status di Emittente quotato del presente Documento di Registrazione. 4) Alla Data del Documento di Registrazione l Emittente rientra nel Gruppo Banco Desio ed è soggetta all indirizzo, governo e controllo svolto dalla capogruppo Banco Desio ai sensi di legge. L operatività e la redditività dell Emittente risulteranno pertanto collegate all andamento generale del Gruppo Desio e, in particolare, della capogruppo Banco Desio, e alle modalità ed ai mezzi con cui Banco Desio eserciterà i poteri di direzione e coordinamento. Nell ambito del Gruppo Banco Desio inoltre, l Emittente affida in outsourcing alla Capogruppo, coerentemente con l Accordo di Servizio approvato dal Consiglio di Amministrazione dell Emittente in data 10 novembre 2014, numerosi servizi rilevanti per la sua attività. Tali servizi sono pertanto prestati direttamente dalla Capogruppo Banco Desio in favore dell Emittente. Ad avviso dell Emittente l affidamento alla Capogruppo dei rapporti di fornitura oggetto dell Accordo di Servizio risponde sostanzialmente al proprio interesse sociale, consentendole di operare in condizioni di autonomia gestionale. Tuttavia, non è possibile escludere che la prosecuzione da parte dell Emittente della politica di esternalizzazione di tali servizi nei confronti della Capogruppo possa determinare un eventuale riduzione dell autonomia dell Emittente nell espletamento di alcune delle attività oggetto dell Accordo di Servizio, che potrebbe comportare effetti negativi, potenzialmente anche rilevanti, sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell Emittente. Si segnala inoltre che, alla Data del Documento di Registrazione, l Emittente non ha assunto alcuna decisione in relazione alla possibilità di svolgere autonomamente tutti o parte dei servizi oggetto dell Accordo di Servizio. Per maggiori informazioni cfr. Capitolo 3, Paragrafo Rischio derivante dall affidamento in outsourcing di servizi rilevanti del presente Documento di Registrazione.

5 INDICE 1. PERSONE RESPONSABILI INDICAZIONE DELLE PERSONE RESPONSABILI DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ REVISORI LEGALI DEI CONTI NOME E INDIRIZZO DEI REVISORI DELL EMITTENTE INFORMAZIONI SUI RAPPORTI CON LA SOCIETÀ DI REVISIONE FATTORI DI RISCHIO FATTORI DI RISCHIO Rischi connessi all adeguatezza patrimoniale Rischio di credito Rischio di deterioramento della qualità del credito Rischi connessi all entrata in vigore di nuovi principi contabili ed alla modifica dei principi contabili applicabili Rischio connesso agli effetti rinvenienti dalla revoca delle azioni dell Emittente dalla negoziazione presso l MTA e dalla conseguente perdita di status di Emittente quotato Rischio derivante dall affidamento in outsourcing di servizi rilevanti Rischi connessi all esposizione della Banca al debito sovrano Rischio di liquidità Altri rischi connessi allo svolgimento dell attività bancaria e finanziaria Rischi connessi all assenza di rating Rischio operativo Rischio relativo all assenza del Credit Spread dell Emittente Rischi connessi ai rapporti con parti correlate Rischi derivanti da procedimenti giudiziari e amministrativi Rischi connessi all affidamento in outsourcing dei servizi informatici (all esterno del Gruppo) Rischi connessi alla crisi economico/finanziaria generale e all'impatto delle attuali incertezze del contesto macroeconomico Rischi connessi alla concentrazione territoriale delle attività della Banca Rischi connessi all andamento del settore immobiliare e alla valutazione degli immobili di proprietà Rischi connessi all evoluzione della regolamentazione del settore bancario e finanziario ed alle modifiche intervenute nella disciplina sulla risoluzione delle crisi bancarie INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE RIFERITE ALL EMITTENTE INFORMAZIONI SULL EMITTENTE STORIA ED EVOLUZIONE DELL EMITTENTE Denominazione Legale e Commerciale Luogo di registrazione dell Emittente e suo numero di registrazione Data di costituzione e durata dell Emittente Domicilio e forma giuridica dell Emittente, legislazione in base alla quale opera, paese di costituzione, nonché indirizzo e numero di telefono dell Emittente Qualsiasi fatto recente verificatosi nella vita dell Emittente sostanzialmente rilevante per la valutazione della sua solvibilità PANORAMICA DELLE ATTIVITÀ PRINCIPALI ATTIVITÀ Breve descrizione delle principali attività dell Emittente e del Gruppo bancario di appartenenza con indicazione delle principali categorie di prodotti venduti e/o servizi prestati Indicazione dei nuovi prodotti e/o delle nuove attività, se significative Principali mercati Base di qualsiasi dichiarazione formulata dall Emittente nel presente Documento di Registrazione riguardo la sua posizione concorrenziale

6 6. STRUTTURA ORGANIZZATIVA INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE ATTESTAZIONE SU CAMBIAMENTI NEGATIVI SOSTANZIALI DELL EMITTENTE INFORMAZIONI SU TENDENZE, INCERTEZZE, RICHIESTE, IMPEGNI O FATTI NOTI CHE POTREBBERO RAGIONEVOLMENTE AVERE RIPERCUSSIONI SIGNIFICATIVE SULLE PROSPETTIVE DELL EMITTENTE ALMENO PER L ESERCIZIO IN CORSO PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA INDICAZIONE DI NOME, INDIRIZZO E FUNZIONI DEI COMPONENTI DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA CON INDICAZIONE DELLE PRINCIPALI ATTIVITÀ DA ESSI ESERCITATE AL DI FUORI DELL EMITTENTE STESSO SE SIGNIFICATIVE CONFLITTI DI INTERESSE DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA PRINCIPALI AZIONISTI SOGGETTI IN POSSESSO DI PARTECIPAZIONI DI CONTROLLO E DI PARTECIPAZIONI RILEVANTI NELL'EMITTENTE PATTI PARASOCIALI INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITÀ, LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL EMITTENTE INFORMAZIONI FINANZIARIE RELATIVE AGLI ESERCIZI PASSATI BILANCI REVISIONE DELLE INFORMAZIONI FINANZIARIE ANNUALI DATA DELLE ULTIME INFORMAZIONI FINANZIARIE INFORMAZIONI FINANZIARIE INFRANNUALI E ALTRE INFORMAZIONI FINANZIARIE PROCEDIMENTI GIUDIZIARI E ARBITRALI CHE POSSONO AVERE UN EFFETTO SIGNIFICATIVO SULL ANDAMENTO DELL EMITTENTE CAMBIAMENTI SIGNIFICATIVI NELLA SITUAZIONE FINANZIARIA DELL'EMITTENTE CONTRATTI IMPORTANTI INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI DOCUMENTI A DISPOSIZIONE DEL PUBBLICO

7 1. PERSONE RESPONSABILI 1.1 Indicazione delle persone responsabili Banca Popolare di Spoleto S.p.A., con sede sociale in Spoleto, Piazza Pianciani, legalmente rappresentata dal Presidente del Consiglio di Amministrazione, dott. Tommaso Cartone, munito dei necessari poteri, si assume la responsabilità delle informazioni contenute nel presente Documento di Registrazione. 1.2 Dichiarazione di responsabilità Banca Popolare di Spoleto S.p.A. dichiara che, avendo essa adottato tutta la ragionevole diligenza richiesta a tale scopo, le informazioni contenute nel presente Documento di Registrazione sono, per quanto a propria conoscenza, conformi ai fatti e non presentano omissioni tali da alterarne il senso. 7

8 2. REVISORI LEGALI DEI CONTI 2.1 Nome e indirizzo dei revisori dell Emittente L Assemblea Ordinaria del 9 ottobre 2014 ha conferito l incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi alla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. con sede legale in Via Tortona 25, Milano, iscritta all'albo delle Società di Revisione tenuto dalla Consob con delibera del 29 luglio La Società di Revisione ha revisionato il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2015, nonché la Relazione Finanziaria Trimestrale al 31 marzo 2017, quest ultima soggetta a revisione contabile limitata, formulando giudizi senza rilievi nelle relazioni rilasciate ai sensi di legge e pubblicate unitamente al documento revisionato, nei modi indicati al successivo Capitolo Informazioni sui rapporti con la società di revisione Fino alla data del presente Documento di Registrazione non è intervenuta alcuna revoca dell incarico conferito dall Emittente alla Società di revisione né la Società di revisione ha rinunciato all incarico stesso. 8

9 FATTORI DI RISCHIO 3. FATTORI DI RISCHIO 3.1 Fattori di rischio Si invitano i potenziali investitori a leggere attentamente il Documento di Registrazione al fine di comprendere il profilo di rischio dell Emittente in modo da formarsi una propria opinione prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. Si indicano di seguito i fattori di rischio relativi all Emittente che devono essere considerati dagli investitori prima di qualsiasi decisione di investimento. I seguenti fattori di rischio potrebbero influire sulla capacità dell Emittente di adempiere gli obblighi relativi agli strumenti finanziari emessi. L Emittente non è in grado di prevedere in quale misura esiste la probabilità che tali fattori si verifichino. Per ulteriori informazioni circa le procedure organizzative volte al monitoraggio dei principali rischi si rinvia alla Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della Nota integrativa al Bilancio di Banca Popolare di Spoleto per l esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 (pag. 130 e seguenti) Rischi connessi all adeguatezza patrimoniale L Emittente in qualità di istituto autorizzato all esercizio dell attività bancaria in Italia è soggetto alla normativa italiana applicabile al settore bancario volta, tra l altro, a preservare la stabilità e la solidità delle banche, limitandone l esposizione al rischio. In particolare, l Emittente è tenuto a rispettare le regole in materia di adeguatezza patrimoniale che definiscono requisiti prudenziali minimi di capitale, qualità delle risorse patrimoniali e degli strumenti di mitigazione dei rischi. A fronte della crisi che negli ultimi anni ha colpito i mercati finanziari, il Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria ha approvato il sostanziale rafforzamento dei requisiti patrimoniali minimi e modifiche alla regolamentazione in materia di liquidità degli istituti bancari (c.d. Basilea 3), prevedendo la graduale entrata in vigore dei nuovi requisiti prudenziali a partire dal 1 gennaio Tali regole attuate a livello europeo dal CRR e dalla CRD IV mirano a fissare requisiti di capitale più elevati e di migliore qualità, migliori strumenti di copertura dei rischi, l introduzione di un leverage ratio, e misure per assicurare che il capitale sia costituito in modo tale da resistere nei periodi di stress. La seguente tabella contiene il calcolo degli indicatori del patrimonio e dei coefficienti di vigilanza dell Emittente alle date del 31 marzo 2017, 31 dicembre 2016 e del 31dicembre 2015, calcolati applicando le regole di Basilea 3 così come introdotte con l approvazione della CRD IV e del CRR, integrate con le discrezionalità nazionali richieste per il 2014 dalla Banca d Italia e contenute nelle Disposizioni di Vigilanza (Parte II Applicazione in Italia del CRR ). Le attività di rischio ponderate, poste a denominatore dei ratio patrimoniali riportati nella tavola sottostante, sono state calcolate applicando l approccio standardizzato previsto dalla normativa di vigilanza prudenziale per le banche non autorizzate all utilizzo di modelli interni. Tabella: Fondi propri e coefficienti patrimoniali Valori in /000 e in percentuale 31/03/17 Coefficienti di vigilanza (Basilea III) 31/12/16 Coefficienti di vigilanza (Basilea III) 31/12/15 Capitale Primario di Classe 1 (CET1) Coefficienti di vigilanza (Basilea III) Capitale Aggiuntivo di Classe 1 (AT1) Capitale di classe 2 (T2)

10 FATTORI DI RISCHIO Fondi Propri CET 1 Capital Ratio 9,31% 5,75% 9,19% 5,13% 9,48% 5,13% Tier 1 Capital Ratio 9,31% 7,25% 9,19% 6,63% 9,48% 6,63% Total Capital Ratio 9,46% 9,25% 9,38% 8,63% 9,81% 8,63% Attività di rischio ponderate Attività di rischio ponderate (RWA) / Totale Attivo 64,28% 64,89% 63,11% (1) I requisiti minimi di capitale richiesti dalla normativa vigente per l esercizio 2017 alle banche appartenenti a gruppi bancari, inclusa la riserva di conservazione del capitale pari allo 1,25%, erano pari al 5,75% di Common Equity Tier1, al 7,25% di Tier1 e al 9,625% di Total capital ratio. (2) I requisiti minimi di capitale richiesti dalla normativa vigente per gli esercizi 2015 e 2016 alle banche appartenenti a gruppi bancari, inclusa la riserva di conservazione del capitale pari allo 0,625%, erano pari al 5,125% di Common Equity Tier1, al 6,625% di Tier1 e all 8,625% di Total capital ratio. Come previsto dalla Direttiva UE 2013/36 CRDIV, le banche che non dovessero rispettare il requisito di riserva di capitale: a) non potranno distribuire dividendi, remunerazioni variabili e altri elementi utili a formare il patrimonio regolamentare oltre limiti prestabiliti e dovranno definire le misure necessarie a ripristinare il livello di capitale richiesto; b) elaborano entro cinque giorni lavorativi dalla data in cui è stato accertato il mancato rispetto del requisito un piano di conservazione del capitale sottoposto ad approvazione da parte dell autorità di vigilanza contenente le stime dei costi e dei ricavi e uno stato patrimoniale previsionale; le misure per aumentare i coefficienti patrimoniali dell'ente; un piano e un calendario per aumentare i fondi propri finalizzato a soddisfare pienamente il requisito combinato di riserva di capitale; ogni altra informazione che l'autorità competente ritenga necessaria per approvare il piano. Nonostante l Emittente abbia, alla Data del Documento di Registrazione, coefficienti patrimoniali superiori ai limiti minimi previsti dalla normativa prudenziale, il Total Capital Ratio al 31 marzo 2017 evidenzia un buffer con un livello lievemente al di sopra del requisito minimo inclusivo della richiesta di conservazione del capitale richiesto per l esercizio 2017 (circa 21 punti base). L emittente evidenzia al riguardo che è stata deliberata apposita operazione di prestito subordinato infragruppo, a sostegno del Capitale di Classe 2 e con conseguente beneficio atteso sul Total capital ratio dalla prossima segnalazione. Non è peraltro possibile escludere che in futuro l Emittente si possa trovare nella necessità di ricorrere a interventi di rafforzamento patrimoniale ai fini del raggiungimento degli standard di adeguatezza patrimoniale fissati dalla normativa prudenziale pro tempore applicabile, sia per effetto dell andamento dei risultati, sia in conseguenza di fattori esterni ed eventi non prevedibili e al di fuori del controllo della Banca, nonché eventualmente su indicazione delle Autorità di Vigilanza. Si segnala, inoltre, che l Emittente alla Data del Documento di Registrazione non è tenuta al rispetto di requisiti prudenziali ulteriori rispetto a quelli vigenti, imposti dalla Banca d Italia. In tale contesto si informa che, alla data del 31 dicembre 2016, la capogruppo Banco Desio aveva l obbligo di rispettare i requisiti patrimoniali imposti a conclusione del Supervisory Review and Evaluation Process (SREP), che consistono nei seguenti coefficienti di capitale a livello consolidato: - coefficiente di capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 Ratio) pari al 7%; 10

11 FATTORI DI RISCHIO - coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 Ratio) pari all 8,5%; - coefficiente di capitale totale (Total Capital Ratio) pari al 10,5%. I coefficienti patrimoniali di Banco Desio a livello consolidato al 31 marzo 2017 e al 31 dicembre 2016 superano ampliamente i minimi richiesti e sono i seguenti: - Common Equity Tier1 ratio rispettivamente pari all 11,09% e al 10,90%; - Tier1 Ratio rispettivamente pari all 11,22% e all 11,04%; - Total Capital Ratio rispettivamente pari al 13,56% e al 13,47%. In data 4 aprile 2017, la Banca d Italia ha comunicato alla Capogruppo la conclusione del procedimento di imposizione di requisiti patrimoniali aggiuntivi, a seguito del periodico processo di revisione prudenziale (SREP 2016), a decorrere dalla segnalazione sui fondi propri al 30 giugno La decisione sul capitale assunta dalla Banca d Italia conferma sostanzialmente quanto già comunicato al pubblico in occasione dell approvazione del progetto di bilancio e quindi che il Gruppo sarà tenuto ad applicare i seguenti coefficienti: - 6% per il Common Equity Tier1 ratio, vincolante - ai sensi dell art. 67-ter TUB - nella misura del 4,8% (di cui 4,5% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 0,3% a fronte dei requisiti aggiuntivi) e per la parte restante dalla componente di riserva di conservazione del capitale; - 7,6% per il Tier1 ratio, vincolante - ai sensi dell art. 67-ter TUB - nella misura del 6,4% (di cui 6,0% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 0,4% a fronte dei requisiti aggiuntivi) e per la parte restante dalla componente di riserva di conservazione del capitale; - 9,75% per il Total Capital ratio, vincolante - ai sensi dell art. 67-ter TUB - nella misura dell 8,5% (di cui 8% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 0,5% a fronte dei requisiti aggiuntivi) e per la parte restante dalla componente di riserva di conservazione del capitale. Dalla comunicazione che la Capogruppo ha ricevuto dalla Banca d Italia non emergono ulteriori limiti minimi dei coefficienti di capitale in capo alla Banca, rispetto a quelli già richiesti dalla normativa vigente per le banche appartenenti a gruppi bancari sopra richiamati. Per maggiori informazioni cfr. il Capitolo 3, Paragrafo 3.2 del Documento di Registrazione Rischio di credito L Emittente è esposto ai tradizionali rischi relativi all'attività creditizia pertanto l inadempimento da parte dei clienti ai contratti stipulati ed alle proprie obbligazioni, ovvero l eventuale mancata o non corretta informazione da parte degli stessi in merito alla rispettiva posizione finanziaria e creditizia, potrebbero avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale o finanziaria dell Emittente. Più in generale, le controparti potrebbero non adempiere alle rispettive obbligazioni nei confronti dell Emittente a causa di fallimento, assenza di liquidità, malfunzionamento operativo o per altre ragioni. Il fallimento di un importante operatore del mercato, o addirittura voci di un inadempimento da parte dello stesso, potrebbero causare ingenti problemi di liquidità, perdite o inadempimenti da parte di altri istituti, i quali a loro volta potrebbero influenzare negativamente l Emittente. In buona sostanza, una diminuzione del merito creditizio, ivi inclusi gli Stati sovrani, di cui l Emittente detiene titoli od obbligazioni (in massima parte, dello stato sovrano Italia) potrebbe comportare perdite e/o influenzare negativamente la capacità dell Emittente di vincolare nuovamente o utilizzare in modo diverso tali titoli od obbligazioni a fini di liquidità. 11

12 FATTORI DI RISCHIO Una significativa diminuzione nel merito di credito delle controparti dell Emittente potrebbe pertanto avere un impatto negativo sui risultati dell Emittente stesso. Il rischio di credito comprende anche il rischio di concentrazione del credito che deriva dalla concentrazione delle esposizioni creditizie verso controparti, gruppi di controparti connesse o del medesimo settore economico o che esercitano la stessa attività o appartengono alla medesima area geografica. L'Emittente ha definito le strategie e le policy per l assunzione del rischio di credito e gli strumenti per la gestione dello stesso. Per ulteriori informazioni si rinvia alla Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, sezione 1, capitolo 1 - Rischio di credito, paragrafo Politiche di gestione del rischio di credito della Nota integrativa al Bilancio di Banca Popolare di Spoleto per l esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 (pag. 130 e seguenti) Rischio di deterioramento della qualità del credito Il rischio di deterioramento della qualità del credito è il rischio che, a causa dell evoluzione negativa del contesto economico in cui opera l Emittente, la Banca debba ridurre il valore dei propri impieghi. La persistenza della situazione economica nazionale ed internazionale, e le conseguenti difficoltà nella capacità di rimborso da parte dei debitori, si riflettono anche sul buon esito dei crediti erogati. La prospettiva di una moderata ripresa (peraltro non generalizzabile a tutti i settori dell economia italiana per il 2017) potrebbe consentire, se non un miglioramento dei principali indicatori della qualità del credito, quanto meno un consolidamento dei valori assoluti del fenomeno dei crediti deteriorati, con un conseguente minor effetto negativo sui risultati stimati delle banche. L Emittente è esposto ai rischi propri delle attività creditizie che si sostanziano, inter alia, (i) nella possibilità che le proprie controparti contrattuali non adempiano in tutto o in parte alle obbligazioni di pagamento assunte, e/o (ii) nella potenziale diminuzione del merito creditizio delle controparti, con conseguente deterioramento del credito ed effetti negativi a danno dell Emittente. Nella categoria dei crediti deteriorati sono classificati, in conformità alle disposizioni previste dallo IAS39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione, tutti i crediti per i quali sussiste un obiettiva evidenza di perdita di valore, misurata dalla differenza tra il valore di carico e il valore attuale dei futuri flussi di cassa stimati, scontati al tasso di interesse effettivo. La valutazione della perdita attesa per tali posizioni è di tipo analitico, e tiene conto della presunta possibilità di recupero, della tempistica prevista per l incasso, e delle garanzie in essere, secondo le metodologie previste dalle Policy Creditizie. La Banca non si avvale della facoltà prevista dalla Circolare 272 di procedere alla cancellazione dalla contabilità dei crediti in sofferenza per la quota parte del loro ammontare ritenuta irrecuperabile ( stralcio e conseguente riduzione del valore lordo dell esposizione). Per quanto concerne il deterioramento della qualità complessiva del portafoglio crediti della Banca, si segnala che al 31 dicembre 2016 le sofferenze al lordo delle relative svalutazioni si attestano a Euro migliaia, in incremento rispetto al valore di Euro migliaia del 31 dicembre 2015 nonostante le due operazioni di cessione di crediti non performing chirografari, rispettivamente di circa Euro 53,6 milioni e di circa Euro 16,1 milioni con coverage medio pari a circa l 88,4%; il rapporto sofferenze lorde su impieghi lordi si incrementa passando dal 12,55% del 31 dicembre 2015 al 14,09% al 31 dicembre 2016; alle medesime date il coverage ratio si riduce dal 61,66% al 57,69%. Il calo del coverage ratio rispetto al 31 dicembre 2015 è prevalentemente riconducibile alle sopra citate operazioni di cessione. 12

13 FATTORI DI RISCHIO Le sofferenze rappresentate al netto delle relative svalutazioni analitiche, manifestano anch esse un trend in incremento attestandosi rispettivamente a Euro migliaia al 31 dicembre 2016 rispetto all importo di Euro migliaia al 31 dicembre 2015, con un incidenza sugli impieghi netti pari rispettivamente al 6,68% e al 5,42%. Si evidenzia dunque nel biennio di riferimento, un incremento del portafoglio relativo alle sofferenze, al lordo e al netto delle relative svalutazioni analitiche, sia in termini assoluti sia in termini di incidenza sul totale degli impieghi. Il trend di incremento della rischiosità del portafoglio crediti con particolare riferimento alle sofferenze, ha trovato conferma anche nei valori relativi al primo trimestre 2017 con un ammontare delle sofferenze lorde e nette che aumentano rispetto all esercizio precedente portandosi rispettivamente ad Euro migliaia ed Euro migliaia. Il coverage ratio delle sofferenze alla medesima data è pari al 57,80%, sostanzialmente in linea con il valore di fine 2016, così come l incidenza delle sofferenze nette rispetto agli impieghi netti (6,70% rispetto a 6,68%). Al 31 dicembre 2016 le inadempienze probabili lorde e nette ammontano rispettivamente a migliaia di Euro e migliaia di Euro (i valori al 31 dicembre 2015 sono rispettivamente pari a migliaia di Euro e migliaia di Euro); il coverage al 31 dicembre 2016 era del 27,18% (32,20% al 31 dicembre 2015). L andamento riflette il trend di rallentamento del deterioramento creditizio pur mantenendo livelli di coverage in linea con il sistema Tale andamento è confermato anche nel primo trimestre 2017, con valori lordi e netti che ammontano rispettivamente ad Euro migliaia ed Euro migliaia (coverage ratio pari al 26,91%). Inoltre al 31 dicembre 2016 le esposizioni scadute e sconfinanti lorde e nette ammontano rispettivamente Euro migliaia (Euro migliaia al 31 dicembre 2015) e a Euro migliaia (Euro migliaia al 31 dicembre 2015). La svalutazione media delle esposizioni scadute e sconfinanti nel loro complesso si attesta al 13,20% (13,28% al 31 dicembre 2015). Il valore delle esposizioni scadute e sconfinanti lorde al 31 marzo 2017 evidenzia un ulteriore contrazione (attestandosi rispettivamente Euro migliaia lorde ed Euro nette), con coverage ratio pari al 13,25%. Infine, al 31 dicembre 2016, a fronte della rischiosità implicita nei crediti in bonis sussistono accantonamenti su base collettiva per Euro migliaia (Euro migliaia al 31 dicembre 2015) che rappresentano una percentuale media dello 0,66% (0,78% al 31 dicembre 2015). Al 31 marzo 2017 viene confermato il trend già registrato nel corso dell esercizio 2016, con accantonamenti su base collettiva pari ad Euro migliaia (0,64% di copertura media). Le esposizioni non performing oggetto di concessioni (cosiddetta forbeareance ) al 31 dicembre 2016 risultavano essere pari a migliaia di euro ( migliaia di euro al 31 dicembre 2015). Per una miglior fruibilità delle informazioni sopra presentate si riporta la seguente tabella, che per ogni categoria di qualità creditizia, fornisce evidenza dell esposizione lorda, delle rettifiche di valore e dell esposizione netta. Banca Popolare di Spoleto Qualità del credito - valori assoluti (importi in migliaia di Euro) Esposizione lorda Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute o sconfinanti deteriorate Crediti deteriorati lordi Crediti in bonis lordi

14 FATTORI DI RISCHIO Totale esposizioni lorde Rettifiche di valore su esposizioni Rettifiche di valore su sofferenze Retttifiche di valore su inadempienze probabili Retttifiche di valore su esposizioni scadute o sconfinanti deteriorate Rettifiche di valore crediti deteriorati Rettifiche di valore crediti in bonis Totale rettifiche di valore complessive Esposizione netta Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute o sconfinanti deteriorate Crediti deteriorati Crediti in bonis Totale crediti verso clientela Le seguenti tabelle illustrano l evoluzione della qualità del credito alle date di riferimento del 31 dicembre 2015, al 31 dicembre 2016 e al 31 marzo 2017 ed i relativi tassi di copertura: Qualità del credito - indicatori Banca Popolare di Spoleto Crediti deteriorati lordi/impieghi lordi 22,11% 22,21% 22,23% Crediti deteriorati netti/impieghi netti 13,25% 13,36% 13,01% Rapporto di copertura dei crediti deteriorati (1) 46,53% 46,34% 48,07% Sofferenze lorde/impieghi lordi 14,16% 14,09% 12,55% Sofferenze nette/impieghi netti 6,70% 6,68% 5,42% Rapporto di copertura delle sofferenze (1) 57,80% 57,69% 61,66% Sofferenze nette/patrimonio netto 90,01% 88,73% 70,49% Grandi rischi (esposizione nominale)/impieghi netti (2) 29,62% 26,00% 25,85% Grandi rischi (esposizione ponderata)/impieghi netti (2) 2,06% 2,09% 2,18% Banca Popolare di Spoleto Qualità del credito - valori assoluti (importi in migliaia di Euro) Impieghi lordi Impieghi netti Crediti deteriorati lordi Crediti deteriorati netti Sofferenze lorde Sofferenze nette Rettifiche di valore crediti deteriorati Rettifiche di valore sofferenze Patrimonio netto

15 FATTORI DI RISCHIO Grandi rischi (esposizione nominale) (2) Grandi rischi (esposizione ponderata) (2) Grandi rischi - numero posizioni (1) Il calo del coverage ratio rispetto al 31 dicembre 2015 è dovuto a due operazioni di cessione di crediti non performing chirografari effettuate nel mese di dicembre 2016, rispettivamente di circa Euro 53,6 milioni e di circa Euro 16,1 milioni con coverage medio pari a circa l 88,4%. Al 31 marzo 2017 i rapporti di copertura dei crediti deteriorati evidenziano valori in leggero aumento rispetto al 31 dicembre (2) Il rischio relativo alle posizioni classificabili come Grandi Rischi viene espresso nella riga che indica l esposizione ponderata e corrisponde, in massima parte a crediti per imposte anticipate con controparte Ministero dell Economia e delle Finanze. Le tabelle che seguono riportano alcuni indicatori espressivi della qualità dei crediti verso la clientela dell Emittente, alle date del 31 marzo 2017, 31 dicembre 2016 e 31 dicembre 2015, posti a confronto con i corrispondenti dati delle Banche meno significative (categoria che include Banca Popolare di Spoleto), nonché con i dati di Totale Sistema al 31 dicembre 2016 (ultima data disponibile) e al 31 dicembre I principali indicatori relativi alla rischiosità dei crediti dell Emittente evidenziano un deterioramento della qualità del credito nel biennio Il rapporto tra sofferenze e crediti verso clientela, al lordo e al netto delle rettifiche, peggiora nel biennio di riferimento. Al 31 dicembre 2016 il Gruppo presentava per le sofferenze e i crediti deteriorati valori superiori e pertanto peggiori sia rispetto ai livelli medi delle Banche meno significative (categoria che include Banca Popolare di Spoleto) sia rispetto al Totale sistema. Al 31 marzo 2017 persiste il trend peggiorativo rispetto ai livelli registrati al 31 dicembre Nonostante gli indicatori espressivi della qualità creditizia abbiano beneficiato degli impatti positivi derivanti: (i) dalle operazioni di cessione perfezionate nell esercizio 2016 e (ii) dal cambiamento del cluster di riferimento per il confronto con il Sistema (da Banche Piccole a Banche meno significative), si rileva che i valori di tali indicatori risultano superiori ai dati medi di Sistema. In particolare, al 31 dicembre 2016: - l incidenza delle sofferenze lorde sul totale dei crediti lordi era pari al 14,09% rispetto al 11,54% dell aggregato Banche meno significative e al 10,66% del Totale Sistema; - l incidenza delle inadempienze probabili lorde sul totale dei crediti lordi era pari al 7,82% rispetto al 7,05% dell aggregato Banche meno significative e al 6,25% del Totale Sistema; La percentuale dei crediti deteriorati lordi sul totale dei crediti lordi dell Emittente risultava anch essa superiore ai dati medi di Sistema (22,21% rispetto al 19,55% delle Banche meno significative e al 17,30% del Totale Sistema) nonostante abbia beneficiato degli effetti positivi derivanti dalle operazioni di cessione perfezionate nel corso dell esercizio Con riferimento agli indicatori netti si evidenzia una maggiore incidenza rispetto ai dati medi di Sistema sia per le sofferenze nette sia per le inadempienze probabili nette. Valori in percentuale 31/03/ /12/2016 (2) 31/12/2015 (1) SISTEMA SISTEMA % Incidenza sui crediti SISTEMA SISTEMA Emittente Emittente Banche meno Emittente Banche lordi Totale significative Piccole (3) Totale Sofferenze 14,16% 14,09% 11,54% 10,66% 12,55% 10,14% 10,55% Inadempienze probabili (4) 7,68% 7,82% 7,05% 6,25% 8,80% Esposizioni scadute deteriorate (4) 0,27% 0,30% 0,96% 0,40% 0,89% 6,76% 7,54% 15

16 FATTORI DI RISCHIO Crediti deteriorati 22,11% 22,21% 19,55% 17,30% 22,23% 16,89% 18,09% Crediti in bonis 77,89% 77,79% 80,77% 82,65% 77,77% 83,11% 81,91% Valori in percentuale 31/03/ /12/2016 (2) 31/12/2015 (1) SISTEMA SISTEMA SISTEMA SISTEMA % Incidenza sui crediti netti Emittente Emittente Banche meno Emittente Banche Totale significative Piccole (3) Totale Sofferenze 6,70% 6,68% 5,30% 4,43% 5,42% 4,27% 4,78% Inadempienze probabili (4) 6,29% 6,39% 5,65% 4,64% 6,73% Esposizioni deteriorate (4) scadute 0,26% 0,29% 1,06% 0,38% 0,87% 5,47% 6,06% Crediti deteriorati 13,25% 13,36% 11,66% 9,45% 13,01% 9,70% 10,83% Crediti in bonis 86,75% 86,64% 88,34% 90,55% 86,99% 90,40% 89,18% (1) Fonte: elaborazioni su dati Banca d Italia, Rapporto sulla Stabilità Finanziaria Numero 1/2016, Aprile, pag. 34 (2) Fonte: elaborazioni su dati Banca d Italia, Rapporto sulla Stabilità Finanziaria Numero 1/2017, Aprile, pag. 21 (3) L aggregato "Banche piccole" comprende le banche appartenenti a gruppi o indipendenti con totale fondi intermediati compreso tra 3,6 e 21,5 miliardi di euro (4) Per l esercizio 2015 il dato di Sistema per le inadempienze probabili e per le Esposizioni scadute deteriorate è riferito all aggregato Deteriorati diversi da sofferenze Al 31 dicembre 2016 i livelli di copertura dei crediti deteriorati e delle sofferenze risultano entrambi in decremento rispetto all esercizio precedente per effetto delle sopra citate operazioni di cessione realizzate nell esercizio Il livello di copertura dei crediti deteriorati è al di sotto dei livelli medi rilevati per il Totale Sistema (46,34% rispetto al 50,60%). Per le sofferenze il livello di copertura è inferiore sia al livello medio delle Banche meno significative (categoria che include Banca Popolare di Spoleto) sia al Totale sistema (57,69% rispetto al 57,80% delle Banche meno significative e al 62,30% del Totale Sistema). Valori in percentuale 31/03/ /12/2016 (2) 31/12/2015 (1) SISTEMA SISTEMA SISTEMA SISTEMA % di copertura Emittente Emittente Banche meno Emittente Banche Totale significative Piccole (3) Totale Sofferenze 57,80% 57,69% 57,80% 62,30% 61,66% 61,50% 58,70% Inadempienze probabili (4) 26,91% 27,18% 27,90% 32,60% 32,20% Esposizioni deteriorate (4) scadute 13,01% 13,20% 9,40% 19,40% 13,28% 26,20% 26,70% Crediti deteriorati 46,53% 46,34% 44,80% 50,60% 48,07% 47,60% 45,40% Crediti in bonis 0,64% 0,66% 0,70% 0,60% 0,78% 0,80% 0,70% (1) Fonte: elaborazioni su dati Banca d Italia, Rapporto sulla Stabilità Finanziaria Numero 1/2016, Aprile, pag. 34 (2) Fonte: elaborazioni su dati Banca d Italia, Rapporto sulla Stabilità Finanziaria Numero 1/2017, Aprile, pag. 21 (3) L aggregato "Banche piccole" comprende le banche appartenenti a gruppi o indipendenti con totale fondi intermediati compreso tra 3,6 e 21,5 miliardi di euro (4) Per l esercizio 2015 il dato di Sistema per le inadempienze probabili e per le Esposizioni scadute deteriorate è riferito all aggregato Deteriorati diversi da sofferenze La definizione delle politiche creditizie, dei processi e degli strumenti di reporting viene svolta dalla Capogruppo Banco di Desio e della Brianza in forza dell accordo di servizio in essere tra la Capogruppo e l Emittente sottoscritto in data 10 novembre Il Gruppo Banco Desio utilizza, a fini gestionali e in ottica di risk management, un sistema interno di rating (C.R.S. Credit Rating System) in grado di classificare ogni controparte in classi di rischio aventi probabilità di insolvenza omogenee. La classificazione delle controparti in bonis sottoposte a valutazione è articolata su una scala da 1 a 10, mentre le classi che esprimono i crediti non performing sono tre (esposizioni scadute e/o sconfinanti, inadempienze 16

17 FATTORI DI RISCHIO probabili e sofferenze). Si segnala, peraltro, che ai fini del calcolo del requisito patrimoniale a fronte di rischi di credito l Emittente segue le regole previste dalla normativa per il metodo standardizzato. Sebbene l Emittente svolga verifiche che comprendono controlli sul merito di credito dei clienti, esso è soggetto ai normali rischi derivanti dall erogazione di finanziamenti alla propria clientela come, a titolo esemplificativo, evoluzioni sfavorevoli dei mercati in cui i clienti operano e/o difficoltà operative degli stessi. Il perdurare della situazione di crisi dei mercati del credito, il deterioramento delle condizioni dei mercati dei capitali, il rallentamento dell economia globale nonché eventuali misure adottate dai governi dei singoli Paesi hanno ridotto e potrebbero ulteriormente ridurre il reddito disponibile delle famiglie e la redditività delle imprese e/o avere un ulteriore impatto negativo sulla capacità della clientela bancaria di onorare gli impegni assunti e determinare, conseguentemente, un significativo peggioramento della qualità del credito della Banca. Inoltre la situazione macroeconomica generale e/o l andamento di specifici settori di attività hanno ridotto e potrebbero ulteriormente comportare una riduzione del valore delle garanzie ricevute dalla clientela e/o l impossibilità, da parte dei clienti, di integrare le garanzie prestate a seguito della loro diminuzione di valore. È inoltre possibile che, per ragioni al di fuori del proprio controllo, l Emittente non abbia accesso a tutte le informazioni relative ad uno specifico cliente e/o alla sua posizione finanziaria, così pregiudicando la possibilità di valutarne la capacità di pagare quanto dovuto o rimborsare i finanziamenti ricevuti. L eventuale mancata o non corretta informazione da parte dei clienti in merito alla propria situazione finanziaria e creditizia ovvero l inadempimento da parte dei clienti ai contratti o accordi di cui essi sono parte potrebbe avere effetti negativi sulla situazione economico-patrimoniale e finanziaria della Banca. Come rappresentato in maniera più dettagliata nel par Rischi connessi all entrata in vigore di nuovi principi contabili ed alla modifica dei principi contabili applicabili relativamente all adozione dello standard contabile IFRS 9 Strumenti finanziari a partire dal 1 gennaio 2018, ci si attende un incremento degli accantonamenti, in prevalenza a valere su quei crediti non deteriorati per i quali venga riscontrato un significativo incremento del rischio di credito. Più nel dettaglio gli impatti stimati sono in maniera preponderante riconducibili al nuovo modello di impairment basato sulla determinazione della perdita attesa degli impieghi alla clientela, ed in particolare alla determinazione della perdita attesa lifetime per le esposizioni classificate nello Stage 2, ovvero che hanno subito un peggioramento del rischio creditizio rispetto al momento della initial recognition. I criteri adottati per definire tale incremento del rischio creditizio ed i modelli di calcolo della perdita attesa, in fase di definizione nell ambito della progettualità di Gruppo descritta nel già citato par , costituiranno aggiornamento delle policy e della documentazione metodologica interna dell Emittente. Infine non si può escludere che la costante evoluzione a livello nazionale ed europeo della regolamentazione, anche prudenziale, del settore bancario possa richiedere l applicazione di parametri più stringenti ai fini della valutazione della qualità del credito, con conseguenti effetti negativi, anche significativi, sulla situazione economico, patrimoniale e finanziaria dell Emittente. Per ulteriori informazioni si rimanda al Capitolo 3 paragrafo 3.2 del presente Documento di Registrazione. 17

18 FATTORI DI RISCHIO Rischi connessi all entrata in vigore di nuovi principi contabili ed alla modifica dei principi contabili applicabili Da un punto di vista di applicazione dei principi contabili, l Emittente redige le proprie informazioni economiche e patrimoniali in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall International Accounting Standard Board in vigore alla data di riferimento dell informativa fornita. Al riguardo, si evidenzia che in data 24 luglio 2014 lo IASB ha emesso il principio contabile IFRS 9 Strumenti finanziari portando così a compimento il processo di riforma del principio IAS 39 che si è articolato nelle tre fasi di classificazione e misurazione, impairment, hedge accounting. Il nuovo principio deve essere applicato dai bilanci che iniziano il 1 gennaio Il principio introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie basati sulla modalità di gestione ( business model ) e sulle caratteristiche dei flussi di cassa dello strumento finanziario (criterio SPPI Solely Payments of Principal and Interests). Con riferimento, inoltre, al modello di impairment, il nuovo principio richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base del modello delle expected losses (e non sul modello delle incurred losses ) utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici. Il principio prevede, in particolare, che: - tale impairment model si applichi a tutti gli strumenti finanziari, ossia alle attività finanziarie valutate a costo ammortizzato, a quelle valutate a fair value con imputazione delle variazioni nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo, ai crediti derivanti da contratti di affitto e ai crediti commerciali; - per l applicazione del modello sia necessaria la classificazione degli strumenti finanziari in tre classi (stages/buckets), ciascuna delle quali presenta peculiari modalità di definizione e di misurazione delle rettifiche di valore. Infine, il principio introduce un nuovo modello di hedge accounting allo scopo di adeguare i requisiti previsti dall attuale IAS 39 che talvolta sono stati considerati troppo stringenti e non idonei a riflettere le politiche di risk management delle società. Con riferimento alla prima applicazione del nuovo standard contabile, il Gruppo Banco Desio ha in corso una specifica progettualità finalizzata all analisi degli impatti del principio contabile e all adeguamento ai nuovi standard, al fine di raggiungere la conformità normativa a partire dalla data di entrata in vigore. A seguito della delibera del C.d.A. della Capogruppo del 4 agosto 2016, è stato affidato a primaria società di consulenza l incarico di fornire supporto metodologico al Gruppo Banco Desio nel percorso di attuazione del nuovo principio. È stato costituito un Comitato Guida in cui sono coinvolte la Direzione Amministrativa, la Direzione Risk Management, la Direzione Organizzazione e Sistemi e la Direzione Affari che assicura il corretto dimensionamento dei Gruppi di Lavoro (GdL), definisce le linee guida e indirizza le attività da realizzare valida i risultati e decide sui temi rilevanti per il Progetto. Il progetto si articola nei cantieri di classificazione e misurazione ed impairment e prevede le seguenti fasi progettuali: assessment iniziale e scelte preliminari (prevalentemente contabili e di modello); design, ovvero disegno del modello operativo target e definizione dei connessi impatti informatici; implementazione, ovvero sviluppo applicativo ed organizzativo ed analisi d impatto. 18

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