Corso di Sistemi di Gestione di Basi di Dati. Esercitazione sul controllo di concorrenza 12/02/2004
|
|
- Riccardo Cicci
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Corso di Sistemi di Gestione di Basi di Dati Esercitazione sul controllo di concorrenza 12/02/2004 Dott.ssa Antonella Poggi Dipartimento di Informatica e Sistemistica Antonio Ruberti Università di Roma La Sapienza Esercizio 1 (esercizio dato come Problema 5 nell esame del 17/4/2002) Si considerino due transazioni t 1 e t 2, eseguite in modo concorrente come segue (si ricordi che r sta per lettura, che w sta per scrittura, che indica l operazione di assegnazione, e che il pedice indica quale transazione sta effettuando l operazione): r 1 (x), r 1 (y), x 1 x+1, r 2 (x), x 2 x+1, w 2 (x), r 2 (y), y 2 y+1, w 2 (y), commit 2, w 1 (x), r 1 (y), commit 1 Dire quali anomalie questa esecuzione concorrente presenta, illustrando il perché. Questa esecuzione presenta due tipi di anomalie: - l anomalia di perdita di aggiornamento (conflitto WW): entrambe le transazioni leggono lo stesso valore iniziale per x, e, dopo aver effettuato ognuna su di esso delle modifiche, in modo concorrente, t 2 scrive il nuovo valore per x ed in seguito tale valore è soprascritto da t 1 ; si ha pertanto che l aggiornamento per opera di t 2 è perso ; - l anomalia di letture inconsistenti (conflitto RW): la transazione t 1 legge due valori diversi per y, nonostante non ne abbia modificato nel frattempo il valore; in effetti, t 1 risente dell effetto di t 2, che in modo concorrente, mentre t 1 è ancora in progresso, modifica il valore di y. Esercizio 2 (esercizio dato come Problema 5 nell esame del 13/6/2002) Per ognuno dei seguenti schedule: S1 : S2 : S3 : S4 : w 0 (x), r 2 (x), r 1 (x), w 2 (x), w 2 (z) w 0 (x), r 1 (x), r 2 (x), w 2 (x), w 2 (z) r 1 (x), r 2 (x), w 2 (x), w 1 (x) r 1 (x), r 2 (x), w 2 (x), r 1 (x) dire se è view-serializzabile o no. Per quelli per i quali si risponde che sono viewserializzabili, motivare la risposta positiva. Per quelli per i quali si risponde che non sono view-serializzabili, illustrare quale anomalia presentano.
2 S2 è uno schedule seriale. In quanto tale è banalmente view-serializzabile (banalmente view-equivalente a se stesso). S1 è view-serializzabile in quanto è view-equivalente ad S2 (che è uno schedule seriale). In effetti S1 ed S2 hanno: o le stesse scritture finali: w 2 (x) e w 2 (z); o la stessa relazione legge-da: {(r 2 (x), w 0 (x)),(r 1 (x), w 0 (x))}. S3 non è view-serializzabile in quanto, per esserlo, dovrebbe esistere uno schedule view-equivalente a S3 tale da avere come scrittura finale w 1 (x) e come relazione legge-da l insieme vuoto (poiché nessuna lettura su x è preceduta da una scrittura su x). Supponiamo per assurdo che uno schedule S siffatto esista. Perché w 1 (x) sia la scrittura finale di S, T 2 deve essere la prima transazione a comparire in S. S non può quindi che essere il seguente schedule: S: r 2 (x), w 2 (x), r 1 (x), w 1 (x) Ma allora la relazione legge-da di S è costituita dalla coppia (r 1 (x), w 2 (x)). Il che porta ad un assurdo. Si ha in effetti che S3 presenta un anomalia da perdita di aggiornamento, in quanto T 1 e T 2 leggono lo stesso valore iniziale per x, e, dopo che T 2 scrive il nuovo valore, tale valore è soprascritto da T 1, in modo tale che l aggiornamento per opera di T 2 sia perso. S4 non è view-serializzabile, in quanto, per esserlo, uno fra i seguenti schedule dovrebbe essere view-equivalente ad S4, dove indichiamo con r 1 (x) la seconda lettura di x per opera di T 1 : S : r 2 (x), w 2 (x), r 1 (x), r 1 (x) S : r 1 (x), r 1 (x), r 2 (x), w 2 (x). Poiché la relazione legge-da di S4 è costituita dalla coppia (r 1 (x), w 2 (x)), e che per S la stessa relazione è costituita anche dalla coppia (r 1 (x), w 2 (x)) e per S è invece uguale all insieme vuoto, si ha che non esiste nessuno schedule seriale che sia view-equivalente ad S4. Si ha in effetti che S4 presenta un anomalia da letture inconsistenti, in quanto T 1 legge due valori diversi per x, pur non avendo effettuato nessuna modifica su di esso. Esercizio 3 (esercizio dato come Problema 4 nell esame del 28/1/2003) Si analizzi la seguente sequenza di azioni di un insieme di transazioni, e si dica se essa costituisca uno schedule view-serializzabile oppure no, se costituisca uno schedule conflict-serializzabile oppure no, e se essa possa o no dare luogo ad uno schedule che segua il protocollo del 2PL. Motivare tutte e tre le risposte. S: r 1 (x), w 2 (x), r 3 (x), r 1 (y), r 4 (z), w 2 (y), r 1 (v), w 3 (v), r 4 (v), w 4 (y), w 5 (y), w 5 (z) Poiché sappiamo che: - dato uno schedule in 2PL, allora tale schedule è in CSR; - dato uno schedule in CSR, allora tale schedule è in VSR; ci conviene provare a vedere prima se S è in 2PL.
3 Analizzando S ci accorgiamo che non esiste alcun modo per le transazioni di fare le operazioni di lock e unlock delle risorse in modo tale da rispettare il protocollo del 2PL. Infatti, è sufficiente notare che perché la transazione T 3 possa procedere con la lettura di x, è necessario che la transazione T 2 abbia rilasciato il lock su x (poiché T 2 ha ottenuto il lock esclusivo in scrittura su x). T 2 entra pertanto in fase calante (di rilascio di lock) quando T 3 legge x. Poiché d altra parte T 1 possa procedere con la lettura di y è necessario che nessuna transazione detenga in quel momento il lock esclusivo in lettura su y. Quindi, in particolare, T 2 non può detenerlo. Ma perché T 2 possa procedere con la scrittura di y, è necessario che detenga il lock esclusivo su y. Quindi T 2 dovrebbe richiedere il lock su y dopo che T 1 ha letto y. Ma questo non è possibile dato che T 2 è già in fase calante. Proviamo ora a costruire il grafo delle precedenze G(S) (cf. figura che segue). Tale grafo è aciclico. S è pertanto conflict-serializzabile (cf. teorema secondo il quale uno schedule è conflict-serializzabile se e solo se il suo grafo delle precedenze è aciclico) e quindi, di conseguenza, S è anche view-serializzabile. In particolare, uno schedule S seriale conflict-equivalente (e di conseguenze view-equivalente) ad S è il seguente: S : r 1 (x), r 1 (y), r 1 (v), w 2 (x), w 2 (y), r 3 (x), w 3 (v), r 4 (z), r 4 (v), w 4 (y), w 5 (y), w 5 (z) Esercizio 4 Siano date le transazioni T 1 e T 2 che seguono: T 1 : r 1 (y), r 1 (z), r 1 (x) commit 1 T 2 : r 2 (z), r 2 (x), w 2 (y), w 2 (x) commit 2 Dire se esiste uno schedule S su T 1 e T 2 tale che: 1) S non è seriale; 2) S segue il protocollo dello strict 2PL; 3) la lettura di x da parte di T 2 precede la lettura di y da parte di T 1. Stessa domanda se sostituiamo la condizione 3) con la condizione 3bis) che segue:
4 3bis) la lettura di x da parte di T 2 segue la lettura di y da parte di T 1? Motivare le risposte. Non esiste alcuno schedule tale da verificare le prime tre condizioni. Infatti, affinché lo schedule sia seriale, è necessario inframmezzare la sequenza delle azioni di una transazione con una o più azioni dell altra. D altra parte, affinché lo schedule segua il protocollo dello strict 2PL, ogni transazione che compare in esso deve rilasciare i lock solo dopo aver effettuato correttamente l operazione di abort/commit. Infine, perché sia soddisfatta la condizione 3), r 2 (z), r 2 (x) devono essere le prime azioni dello schedule. Si osservi ora che, poiché T 2 effettua prima un operazione di lettura e poi una scrittura su x, prima di procedere con la lettura di x, T 2 deve richiedere un lock esclusivo in scrittura. Quindi, dopo la lettura di x da parte di T 2 e prima del commit da parte di T 2, T 1 non può effettuare nessuna operazione su x. D altra parte, perché T 2 possa procedere con la lettura di y, T 2 deve ottenere il lock esclusivo su y, che quindi non permetterebbe a T 1 di cominciare, effettuando la lettura di y. Quindi T 1 dovrebbe cominciare e terminare prima dell azione w 2 (y), ma questo non è possibile perché fra le sue azioni T 1 comporta un operazione su x, risorsa per la quale T 2 detiene il lock esclusivo. Se sostituiamo la condizione 3) con la condizione 3bis), seguendo un ragionamento analogo a quello fatto precedentemente, si ha che uno schedule non seriale che soddisfa le 3 condizioni richieste è il seguente (è l unico? No: vanno bene tutti quelli che inframmezzano le azioni di T 2 con la sola azione r 2 (z)): S: r 2 (z), r 1 (y), r 1 (z), r 1 (x), commit 1, r 2 (x), w 2 (y), w 2 (x), commit 2 Una possibile assegnazione delle operazioni di lock e unlock è la seguente : S conlock : r_lock 2 (z), r 2 (z), r_lock 1 (y), r 1 (y), r_lock 1 (z), r 1 (z), r_lock 1 (x), r 1 (x), commit 1, un_lock 1 (y), un_lock 1 (z), un_lock 1 (x), w_lock 2 (x), r 2 (x), w_lock 2 (y), w 2 (y), w 2 (x), commit 2, un_lock 2 (x), un_lock 2 (y) Esercizio 5 Si considerino due risorse x e y sulle quali opera un controllo di concorrenza basato su timestamp. Si assuma che i timestamp in lettura e scrittura di ogni risorsa siano pari a 0. Si assuma inoltre che il clock del sistema sia anche esso pari a 0 e che il sistema assegni ad ogni transazione il valore del clock al momento della prima azione della transazione (una transazione inizia quando esegue la sua prima operazione). Indicare le azioni dello scheduler a fronte del seguente input: r 1 (x), r 2 (y), r 3 (x), r 2 (x), w 1 (x), w 3 (x) Prima che lo scheduler riceva l input, gli indicatori associati alle risorse da parte del sistema di controllo basato su timestamp possono essere considerati pari a 0. Si ha per tanto: WTM(x) = WTM(y) = RTM(x) = RTM(y) = 0 A fronte dell input dato, il sistema risponde come segue (richieste -> risposte -> aggiornamenti):
5 r 1 (x) -> ok -> TS(T 1 )=1, RTM(x)=1 (perché TS(T 1 )=1 >= WTM(x)=0) r 2 (y) -> ok -> TS(T 2 )=2, RTM(y)=2 (perché TS(T 2 )=1 >= WTM(y)=0) r 3 (x) -> ok -> TS(T 3 )=3, RTM(x)=3 (perché TS(T 3 )=3 >= WTM(x)=0) r 2 (x) -> ok -> RTM(x)=3 (perché TS(T 2 )=2 >= WTM(x)=0, e perché max(ts(t 2 ),RTM(x))=3) w 1 (x) -> no -> T 1 viene uccisa (perché TS(T 1 )=1<RTM(x)=3) w 3 (x) -> ok -> WTM(x)=3 (perché TS(T 3 )=3 >= WTM(x)=0) Poiché T 1 viene uccisa, la commit-proiezione dello schedule accettato è la seguente: r 2 (y), r 3 (x), r 2 (x), w 3 (x). Abbiamo dimostrato che tale schedule appartiene a TS. E facile verificare che non appartiene a 2PL: perché T 3 possa procedere con la scrittura di x, deve ottenere il lock esclusivo su x sin dalla lettura di x, ma allora T 2 non riesce ad ottenere il lock in lettura e non può procedere con l azione r 2 (x).
Esecuzione concorrente di transazioni
Esecuzione concorrente di transazioni A L B E R T O B E L U S S I P A R T E I I A N N O A C C A D E M I C O 2 0 1 1-2 0 1 2 Tecniche applicate nei DBMS Le tecniche per il controllo della concorrenza che
DettagliControllo concorrenza
Controllo concorrenza Esercitazioni - Basi di dati (complementi) Autore: Dr. Simone Grega Esercizio. Dati gli schedule: s r w r w r w s r w r w r3 w r r3 s3 r r3 rz w w3 Specificare, con una breve giustificazione,
DettagliParte 2 Esercitazione sulla gestione della concorrenza
Gestione dei dati Parte 2 Esercitazione sulla gestione della concorrenza Maurizio Lenzerini, Riccardo Rosati Facoltà di Ingegneria Sapienza Università di Roma Anno Accademico 2012/2013 http://www.dis.uniroma1.it/~rosati/gd/
DettagliIndicare se i seguenti schedule possono produrre anomalie; i simboli ci e ai indicano l esito (commit o abort) della transazione.
Capitolo 2 Esercizio 2.1 Indicare se i seguenti schedule possono produrre anomalie; i simboli ci e ai indicano l esito (commit o abort) della transazione. 1. r1(x), w1(x), r2(x), w2(y), a1, c2 2. r1(x),
DettagliTratti dal cap. 9 di: Atzeni, Ceri, Paraboschi, Torlone Basi di Dati II edizione, 1999, McGraw-Hill
/XFLGLVXOFRQWUROORGHOODFRQFRUUHQ]D Tratti dal cap. 9 di: Atzeni, Ceri, Paraboschi, Torlone Basi di Dati II edizione, 1999, McGraw-Hill $QRPDOLD /RVW8SGDWH Si considerino le due transazioni identiche: W1
DettagliEquilibrio bayesiano perfetto. Giochi di segnalazione
Equilibrio bayesiano perfetto. Giochi di segnalazione Appunti a cura di Stefano Moretti, Silvia VILLA e Fioravante PATRONE versione del 26 maggio 2006 Indice 1 Equilibrio bayesiano perfetto 2 2 Giochi
DettagliARCHITETTURA DI UN B.D.M.S. Parte I Il controllo di concorrenza
ARCHITETTURA DI UN B.D.M.S. Parte I Il controllo di concorrenza Michele de Nittis Generalità A livello astratto un DataBase Management System può essere suddiviso nei seguenti moduli: OTTIMIZZATORE FILE
DettagliIntroduzione. Coordinazione Distribuita. Ordinamento degli eventi. Realizzazione di. Mutua Esclusione Distribuita (DME)
Coordinazione Distribuita Ordinamento degli eventi Mutua esclusione Atomicità Controllo della Concorrenza Introduzione Tutte le questioni relative alla concorrenza che si incontrano in sistemi centralizzati,
DettagliBasi di Dati e Sistemi Informativi. Le Transazioni. Corso di Laurea in Ing. Informatica Ing. Gestionale Magistrale
Giuseppe Loseto Corso di Laurea in Ing. Informatica Ing. Gestionale Magistrale Struttura DBMS Gestore delle interrogazioni Decide le strategie di accesso ai dati per rispondere alle interrogazioni Gestore
Dettagli1. PRIME PROPRIETÀ 2
RELAZIONI 1. Prime proprietà Il significato comune del concetto di relazione è facilmente intuibile: due elementi sono in relazione se c è un legame tra loro descritto da una certa proprietà; ad esempio,
DettagliGestione delle transazioni. Database Management Systems 3ed, R. Ramakrishnan and J. Gehrke 1
Gestione delle transazioni Database Management Systems 3ed, R. Ramakrishnan and J. Gehrke 1 Transazioni v L esecuzione concorrente dei programmi utente è essenziale per le buone prestazioni del DBMS Poiché
DettagliE naturale chiedersi alcune cose sulla media campionaria x n
Supponiamo che un fabbricante stia introducendo un nuovo tipo di batteria per un automobile elettrica. La durata osservata x i delle i-esima batteria è la realizzazione (valore assunto) di una variabile
DettagliTRANSAZIONI. Una transazione è una successione di operazioni che si può concludere con successo o con insuccesso.
Una transazione è una successione di operazioni che si può concludere con successo o con insuccesso. Nel caso di successo, i risultati delle operazioni effettuate devono essere resi definitivi; invece,
Dettagliexecute reject delay
Scheduler Lo scheduler stabilisce l ordine di esecuzione delle operazioni. Le azioni che svolge sono: execute: l operazione può essere eseguita immediatamente, per cui viene passata al data manager reject:
DettagliComplemento al corso di Fondamenti di Informatica I corsi di laurea in ingegneria, settore dell informazione Università la Sapienza Consorzio Nettuno
Rappresentazione di numeri Complemento al corso di Fondamenti di Informatica I corsi di laurea in ingegneria, settore dell informazione Università la Sapienza Consorzio Nettuno Un numero e un entità teorica,
DettagliI sistemi di numerazione
I sistemi di numerazione 01-INFORMAZIONE E SUA RAPPRESENTAZIONE Sia dato un insieme finito di caratteri distinti, che chiameremo alfabeto. Utilizzando anche ripetutamente caratteri di un alfabeto, si possono
DettagliUniversità degli Studi di L Aquila. Facoltà di Ingegneria. Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica Corso di Sistemi Informativi
Università degli Studi di L Aquila Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica Corso di Sistemi Informativi Prof. Gaetanino Paolone Dott. Ottavio Pascale a.a.2003-2004 Progetto Campo
DettagliSCHEDA DI RECUPERO SUI NUMERI RELATIVI
SCHEDA DI RECUPERO SUI NUMERI RELATIVI I numeri relativi sono l insieme dei numeri negativi (preceduti dal segno -) numeri positivi (il segno + è spesso omesso) lo zero. Valore assoluto di un numero relativo
DettagliLEZIONE 23. Esempio 23.1.3. Si consideri la matrice (si veda l Esempio 22.2.5) A = 1 2 2 3 3 0
LEZIONE 23 231 Diagonalizzazione di matrici Abbiamo visto nella precedente lezione che, in generale, non è immediato che, data una matrice A k n,n con k = R, C, esista sempre una base costituita da suoi
DettagliCoordinazione Distribuita
Coordinazione Distribuita Ordinamento degli eventi Mutua esclusione Atomicità Controllo della Concorrenza 21.1 Introduzione Tutte le questioni relative alla concorrenza che si incontrano in sistemi centralizzati,
DettagliCorso di Analisi Matematica Serie numeriche
Corso di Analisi Matematica Serie numeriche Laurea in Informatica e Comunicazione Digitale A.A. 2013/2014 Università di Bari ICD (Bari) Analisi Matematica 1 / 25 1 Definizione e primi esempi 2 Serie a
DettagliAppunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing
Macchina di Turing Una macchina di Turing è costituita dai seguenti elementi (vedi fig. 1): a) una unità di memoria, detta memoria esterna, consistente in un nastro illimitato in entrambi i sensi e suddiviso
DettagliEsercitazione 23 maggio 2016
Esercitazione 5 maggio 016 Esercitazione 3 maggio 016 In questa esercitazione, nei primi tre esercizi, analizzeremo il problema del moral hazard nel mercato. In questo caso prenderemo in considerazione
DettagliMacchine a stati finiti G. MARSELLA UNIVERSITÀ DEL SALENTO
Macchine a stati finiti 1 G. MARSELLA UNIVERSITÀ DEL SALENTO Introduzione Al più alto livello di astrazione il progetto logico impiega un modello, la cosiddetta macchina a stati finiti, per descrivere
DettagliCorrispondenze e funzioni
Corrispondenze e funzioni L attività fondamentale della mente umana consiste nello stabilire corrispondenze e relazioni tra oggetti; è anche per questo motivo che il concetto di corrispondenza è uno dei
DettagliEdited by Foxit PDF Editor Copyright (c) by Foxit Software Company, 2004 For Evaluation Only.
In un mercato del lavoro competitivo esistono due tipi di lavoratori, quelli con alta produttività L A, che producono per 30 $ l'ora, e quelli con bassa produttività, L B, che producono per 5 $ l'ora.
DettagliEsame di INFORMATICA
Università di L Aquila Facoltà di Biotecnologie Esame di INFORMATICA Lezione 4 MACCHINA DI VON NEUMANN Anni 40 i dati e i programmi che descrivono come elaborare i dati possono essere codificati nello
DettagliIniziamo con un esercizio sul massimo comun divisore: Esercizio 1. Sia d = G.C.D.(a, b), allora:
Iniziamo con un esercizio sul massimo comun divisore: Esercizio 1. Sia d = G.C.D.(a, b), allora: G.C.D.( a d, b d ) = 1 Sono state introdotte a lezione due definizioni importanti che ricordiamo: Definizione
DettagliAPPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI
APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI Indice 1 Le frazioni algebriche 1.1 Il minimo comune multiplo e il Massimo Comun Divisore fra polinomi........ 1. Le frazioni algebriche....................................
DettagliTeoria dei Giochi. Anna Torre
Teoria dei Giochi Anna Torre Almo Collegio Borromeo 26 marzo 2015 email: anna.torre@unipv.it sito web del corso:www-dimat.unipv.it/atorre/borromeo2015.html COOPERAZIONE Esempio: strategie correlate e problema
DettagliASSOCIAZIONE ANFFAS ONLUS UDINE. presenta LA NOSTRA VISION. Questo documento è in versione facile da leggere
ASSOCIAZIONE ANFFAS ONLUS UDINE presenta LA NOSTRA VISION Questo documento è in versione facile da leggere - Michele Bertotti - Chiara Billo - Elena Casarsa - Anna Latargia - Lucrezia Pittolo - Erika Pontelli
DettagliLA MOLTIPLICAZIONE IN CLASSE SECONDA
LA MOLTIPLICAZIONE IN CLASSE SECONDA Rossana Nencini, 2013 Le fasi del lavoro: 1. Proponiamo ai bambini una situazione reale di moltiplicazione: portiamo a scuola una scatola di biscotti (. ) e diamo la
DettagliDimensione di uno Spazio vettoriale
Capitolo 4 Dimensione di uno Spazio vettoriale 4.1 Introduzione Dedichiamo questo capitolo ad un concetto fondamentale in algebra lineare: la dimensione di uno spazio vettoriale. Daremo una definizione
DettagliESERCIZI SVOLTI. 1) Dimostrare che l insieme. non è ricorsivo. Soluzione: Definiamo l insieme
ESERCIZI SVOLTI 1) Dimostrare che l insieme Allora notiamo che π non è vuoto perché la funzione ovunque divergente appartiene all insieme avendo per dominio l insieme. Inoltre π non coincide con l insieme
Dettagli1 Serie di Taylor di una funzione
Analisi Matematica 2 CORSO DI STUDI IN SMID CORSO DI ANALISI MATEMATICA 2 CAPITOLO 7 SERIE E POLINOMI DI TAYLOR Serie di Taylor di una funzione. Definizione di serie di Taylor Sia f(x) una funzione definita
DettagliObiettivi dell esercitazione. Requisiti (cont.) Requisiti. Università di Roma La Sapienza A.A. 2008-2009. Facoltà di Ingegneria Sede di Latina
Università di Roma La Sapienza A.A. 2008-2009 Facoltà di Ingegneria Sede di Latina Laurea in Ingegneria Informatica ed Ingegneria dell Informazione Corso di PROGETTAZIONE DEL SOFTWARE Esercitazione sulla
DettagliTecnologia di un Database Server (centralizzato) Gestione della concorrenza
Concorrenza Basi di Dati / Complementi di Basi di Dati 1 Tecnologia di un Database Server (centralizzato) Gestione della concorrenza Angelo Montanari Dipartimento di Matematica e Informatica Università
DettagliIGiochidiArchimede-SoluzioniBiennio 22 novembre 2006
PROGETTO OLIMPII I MTEMTI U.M.I. UNIONE MTEMTI ITLIN SUOL NORMLE SUPERIORE IGiochidirchimede-Soluzioniiennio novembre 006 Griglia delle risposte corrette Problema Risposta corretta E 4 5 6 7 8 9 E 0 Problema
DettagliGESTIONE MANUALE DEI CREDITI E DEI RESIDUI
GESTIONE MANUALE DEI CREDITI E DEI RESIDUI Il riferimento al manuale è il menù DR capitolo Prospetti di compensazione-deleghe GESTIONE MANUALE DEI CREDITI E possibile intervenire manualmente nella gestione
DettagliProcedura di iscrizione all esame PMP Documento tratto da www.pmp-online.it
Procedura di iscrizione all esame PMP. La procedura (versione v2.1.91.0 - fine marzo 2008) comprende le seguenti fasi: 1. Creazione di un nuovo account 2. Scelta della certificazione 3. Domanda di ammissione
Dettagliprima registrazione del 4 gennaio http://www.youtube.com/ watch?v=_ursc5we6ny ; seconda registrazione del 4 gennaio http://www.youtube.
763 Capitolo 103 Esercitazione con la contabilità generale (coge1) Il blocco principale di una procedura di contabilità integrata è sempre costituito dalla gestione della contabilità generale. Gli obblighi
DettagliFasi di creazione di un programma
Fasi di creazione di un programma 1. Studio Preliminare 2. Analisi del Sistema 6. Manutenzione e Test 3. Progettazione 5. Implementazione 4. Sviluppo 41 Sviluppo di programmi Per la costruzione di un programma
DettagliLE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE
LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE La sequenza costituisce un esempio di SUCCESSIONE. Ecco un altro esempio di successione: Una successione è dunque una sequenza infinita di numeri reali (ma potrebbe
DettagliAntonella Martinucci, Rossana Nencini, 2013 IL PESO. classe quarta
Antonella Martinucci, Rossana Nencini, 2013 IL PESO classe quarta I bambini utilizzano spontaneamente il concetto di pesante? Collochiamo su un banco alcuni oggetti: penne matite gomme fogli scottex quaderni
DettagliAlgoritmi e diagrammi di flusso
Algoritmi e diagrammi di flusso Un algoritmo può essere descritto come una sequenza finita ed ordinata di operazioni che descrivono la soluzione di un problema. Per sequenza finita si intende che un algoritmo
DettagliInformatica 3. Informatica 3. LEZIONE 10: Introduzione agli algoritmi e alle strutture dati. Lezione 10 - Modulo 1. Importanza delle strutture dati
Informatica 3 Informatica 3 LEZIONE 10: Introduzione agli algoritmi e alle strutture dati Modulo 1: Perchè studiare algoritmi e strutture dati Modulo 2: Definizioni di base Lezione 10 - Modulo 1 Perchè
Dettagli( x) ( x) 0. Equazioni irrazionali
Equazioni irrazionali Definizione: si definisce equazione irrazionale un equazione in cui compaiono uno o più radicali contenenti l incognita. Esempio 7 Ricordiamo quanto visto sulle condizioni di esistenza
DettagliLe equazioni. Diapositive riassemblate e rielaborate da prof. Antonio Manca da materiali offerti dalla rete.
Le equazioni Diapositive riassemblate e rielaborate da prof. Antonio Manca da materiali offerti dalla rete. Definizione e caratteristiche Chiamiamo equazione l uguaglianza tra due espressioni algebriche,
DettagliFunzioni - Parte II. 1 Composizione di Funzioni. Antonio Lazzarini. Prerequisiti: Funzioni (Parte I).
Funzioni - Parte II Antonio Lazzarini Prerequisiti: Funzioni (Parte I). 1 Composizione di Funzioni Sappiamo che é possibile denire diverse operazioni ra i numeri: addizione, sottrazione, moltiplicazione,
DettagliEsempi di algoritmi. Lezione III
Esempi di algoritmi Lezione III Scopo della lezione Implementare da zero algoritmi di media complessità. Verificare la correttezza di un algoritmo eseguendolo a mano. Imparare a valutare le prestazioni
DettagliCapitolo 2. Operazione di limite
Capitolo 2 Operazione di ite In questo capitolo vogliamo occuparci dell operazione di ite, strumento indispensabile per scoprire molte proprietà delle funzioni. D ora in avanti riguarderemo i domini A
DettagliComposizione di funzioni analitiche e loro dominio Es_1) In relazione alle funzioni reali di variabile reale 1 2
Composizione di unzioni analitiche e loro dominio Es_) In relazione alle unzioni reali di variabile reale ( ), ( ) 3, h( ) 4 risolvere i seuenti quesiti Classiicare le unzioni e determinare i rispettivi
DettagliScelta intertemporale: Consumo vs. risparmio
Scelta intertemporale: Consumo vs. risparmio Fino a questo punto abbiamo considerato solo modelli statici, cioè modelli che non hanno una dimensione temporale. In realtà i consumatori devono scegliere
DettagliFUNZIONI ELEMENTARI - ESERCIZI SVOLTI
FUNZIONI ELEMENTARI - ESERCIZI SVOLTI 1) Determinare il dominio delle seguenti funzioni di variabile reale: (a) f(x) = x 4 (c) f(x) = 4 x x + (b) f(x) = log( x + x) (d) f(x) = 1 4 x 5 x + 6 ) Data la funzione
DettagliCorso di Laurea in Scienze e Tecnologie Biomolecolari. NOME COGNOME N. Matr.
Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Biomolecolari Matematica e Statistica II Prova di esame del 18/7/2013 NOME COGNOME N. Matr. Rispondere ai punti degli esercizi nel modo più completo possibile, cercando
DettagliPremessa. Esercitazione. Calcolo del reddito nel Conto del reddito. Calcolo del reddito nel Conto del capitale e nel Conto del reddito
Sul calcolo del reddito di fine periodo: riflessioni di base 1 INDICE: Premessa Esercitazione Calcolo del reddito nel Conto del capitale Calcolo del reddito nel Conto del reddito Calcolo del reddito nel
DettagliIl calcolo letterale per risolvere problemi e per dimostrare
Il calcolo letterale per risolvere problemi e per dimostrare (si prevedono circa 25 ore di lavoro in classe) Nome e cognome dei componenti del gruppo che svolge le attività di gruppo di questa lezione
DettagliOttimizzazione nella gestione dei progetti Capitolo 4: la gestione dei costi (Programmazione multimodale): formulazioni
Ottimizzazione nella gestione dei progetti Capitolo 4: la gestione dei costi (Programmazione multimodale): formulazioni CARLO MANNINO Università di Roma La Sapienza Dipartimento di Informatica e Sistemistica
DettagliCrittografia. Primalità e Fattorizzazione. Corso di Laurea Specialistica. in Informatica
Crittografia Corso di Laurea Specialistica in Informatica Primalità e Fattorizzazione Alberto Leporati Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione Università degli Studi di Milano Bicocca
Dettaglida 2 a 5 giocatori, dai 10 anni in su, durata 30 minuti
da 2 a 5 giocatori, dai 10 anni in su, durata 30 minuti OBIETTIVO Il vincitore è colui che, dopo due round di gioco, delle sue 11 ordinazioni, ne ha consegnate il maggior numero. CONTENUTO DELLA SCATOLA
Dettagli1 Insiemi e terminologia
1 Insiemi e terminologia Assumeremo come intuitiva la nozione di insieme e ne utilizzeremo il linguaggio come strumento per studiare collezioni di oggetti. Gli Insiemi sono generalmente indicati con le
DettagliAccise Settore Prodotti Alcolici Manuale d uso
Olitech Informatica Telematico Accise Accise Settore Prodotti Alcolici Manuale d uso Versione del manuale: 26-01-2010 1 Indice Accise Settore Prodotti Alcolici Manuale d uso... 1 Indice... 2 Funzionalità
DettagliAPPLICAZIONI LINEARI
APPLICAZIONI LINEARI 1. Esercizi Esercizio 1. Date le seguenti applicazioni lineari (1) f : R 2 R 3 definita da f(x, y) = (x 2y, x + y, x + y); (2) g : R 3 R 2 definita da g(x, y, z) = (x + y, x y); (3)
DettagliManuale d uso per la raccolta: Sicurezza degli impianti di utenza a gas - Postcontatore
Manuale d uso per la raccolta: Sicurezza degli impianti di utenza a gas - Postcontatore 1. Obbligo di comunicazione dei dati... 2 2. Accesso alla raccolta... 2 3. Compilazione... 6 2.1 Dati generali Sicurezza
DettagliCorso introduttivo all utilizzo di TQ Qualifica
Corso introduttivo all utilizzo di TQ Qualifica Le pagine che seguono introducono l utente all uso delle principali funzionalità di TQ Qualifica mediante un corso organizzato in quattro lezioni. Ogni lezione
DettagliMatematica generale CTF
Successioni numeriche 19 agosto 2015 Definizione di successione Monotonìa e limitatezza Forme indeterminate Successioni infinitesime Comportamento asintotico Criterio del rapporto per le successioni Definizione
DettagliLa ricerca empirica in educazione
La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni
Dettagli1. la probabilità che siano tutte state uccise con pistole; 2. la probabilità che nessuna sia stata uccisa con pistole;
Esercizi di Statistica della 5 a settimana (Corso di Laurea in Biotecnologie, Università degli Studi di Padova). Esercizio 1. L FBI ha dichiarato in un rapporto che il 44% delle vittime di un omicidio
Dettaglif(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da
Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede
DettagliH1 Hrms Gestione eventi/scadenze automatiche
Sintesi H1 Hrms Gestione eventi/scadenze automatiche Il presente documento nasce con lo scopo di illustrare la funzionalità all interno di H1 hrms relativa alla procedura di gestione degli eventi e delle
DettagliPROVA FINALE V. AULETTA G. PERSIANO ALGORITMI II - -MAGIS INFO
PROVA FINALE V. AULETTA G. PERSIANO ALGORITMI II - -MAGIS INFO 1. Load Balancing Un istanza del problema del load balancing consiste di una sequenza p 1,..., p n di interi positivi (pesi dei job) e un
DettagliLa rilevazione delle imposte sul reddito (Aggiornata al 10/10/2010)
CONTABILITA La rilevazione delle imposte sul reddito (Aggiornata al 10/10/2010) Quadro di sintesi Relativamente alle imposte dirette, l art. 15-bis del D.L. 81/2007 intervenendo sull art. 164 del L utile
DettagliIl principio di induzione e i numeri naturali.
Il principio di induzione e i numeri naturali. Il principio di induzione è un potente strumento di dimostrazione, al quale si ricorre ogni volta che si debba dimostrare una proprietà in un numero infinito
DettagliCRITERI DI CONVERGENZA PER LE SERIE. lim a n = 0. (1) s n+1 = s n + a n+1. (2) CRITERI PER LE SERIE A TERMINI NON NEGATIVI
Il criterio più semplice è il seguente. CRITERI DI CONVERGENZA PER LE SERIE Teorema(condizione necessaria per la convergenza). Sia a 0, a 1, a 2,... una successione di numeri reali. Se la serie a k è convergente,
DettagliPSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare
PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare Sottogruppo coordinato da Fortunata Capparo (verbale 2 incontro - 18 /11 2002) L ispettore Gandelli ha iniziato l incontro
DettagliI libri di testo. Carlo Tarsitani
I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti
DettagliVlan Relazione di Sistemi e Reti Cenni teorici
Cosa sono le Vlan? Vlan Relazione di Sistemi e Reti Cenni teorici Le Vlan sono un tipo di rete particolare che permettono di creare tante reti logiche a partire da una singola rete fisica. Questo significa
DettagliIntroduzione. Classificazione di Flynn... 2 Macchine a pipeline... 3 Macchine vettoriali e Array Processor... 4 Macchine MIMD... 6
Appunti di Calcolatori Elettronici Esecuzione di istruzioni in parallelo Introduzione... 1 Classificazione di Flynn... 2 Macchine a pipeline... 3 Macchine vettoriali e Array Processor... 4 Macchine MIMD...
DettagliGuida Compilazione Piani di Studio on-line
Guida Compilazione Piani di Studio on-line SIA (Sistemi Informativi d Ateneo) Visualizzazione e presentazione piani di studio ordinamento 509 e 270 Università della Calabria (Unità organizzativa complessa-
DettagliCONTROLLO DI GESTIONE DELLO STUDIO
CONTROLLO DI GESTIONE DELLO STUDIO Con il controllo di gestione dello studio il commercialista può meglio controllare le attività svolte dai propri collaboratori dello studio nei confronti dei clienti
DettagliEsercizi su lineare indipendenza e generatori
Esercizi su lineare indipendenza e generatori Per tutto il seguito, se non specificato esplicitamente K indicherà un campo e V uno spazio vettoriale su K Cose da ricordare Definizione Dei vettori v,,v
DettagliAnalisi dei Dati 12/13 Esercizi proposti 3 soluzioni
Analisi dei Dati 1/13 Esercizi proposti 3 soluzioni 0.1 Un urna contiene 6 palline rosse e 8 palline nere. Si estraggono simultaneamente due palline. Qual è la probabilità di estrarle entrambe rosse? (6
Dettagli4 Dispense di Matematica per il biennio dell Istituto I.S.I.S. Gaetano Filangieri di Frattamaggiore EQUAZIONI FRATTE E SISTEMI DI EQUAZIONI
119 4 Dispense di Matematica per il biennio dell Istituto I.S.I.S. Gaetano Filangieri di Frattamaggiore EQUAZIONI FRATTE E SISTEMI DI EQUAZIONI Indice degli Argomenti: TEMA N. 1 : INSIEMI NUMERICI E CALCOLO
DettagliAnno 1. Le relazioni fondamentali (equivalenza, d'ordine, inverse, fra insiemi)
Anno 1 Le relazioni fondamentali (equivalenza, d'ordine, inverse, fra insiemi) 1 Introduzione In questa lezione imparerai a utilizzare le diverse tipologie di relazione e a distinguerle a seconda delle
DettagliSoluzioni del giornalino n. 16
Soluzioni del giornalino n. 16 Gruppo Tutor Soluzione del Problema 1 Soluzioni corrette ci sono pervenute da : Gianmarco Chinello, Andrea Conti, Simone Costa, Marco Di Liberto, Simone Di Marino, Valerio
Dettaglix u v(p(x, fx) q(u, v)), e poi
0.1. Skolemizzazione. Ogni enunciato F (o insieme di enunciati Γ) è equisoddisfacibile ad un enunciato universale (o insieme di enunciati universali) in un linguaggio estensione del linguaggio di F (di
DettagliEsecuzione concorrente di transazioni
Esecuzione concorrente di transazioni A L B E R T O B E L U S S I P A R T E I I A N N O A C C A D E M I C O 2 0 1 0-2 0 1 1 Tecniche applicate nei DBMS Le tecniche per il controllo della concorrenza che
DettagliSUCCESSIONI NUMERICHE
SUCCESSIONI NUMERICHE Una funzione reale di una variabile reale f di dominio A è una legge che ad ogni x A associa un numero reale che denotiamo con f(x). Se A = N, la f è detta successione di numeri reali.
DettagliApplicazioni lineari
Applicazioni lineari Esempi di applicazioni lineari Definizione. Se V e W sono spazi vettoriali, una applicazione lineare è una funzione f: V W tale che, per ogni v, w V e per ogni a, b R si abbia f(av
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA BANCARIA FINANZIARIA ED ASSICURATIVA (Classe 7) Corso di Matematica per l Economia (Prof. F. Eugeni) TEST DI INGRESSO Teramo, ottobre 00 SEZIONE
Dettagli1 Giochi a due, con informazione perfetta e somma zero
1 Giochi a due, con informazione perfetta e somma zero Nel gioco del Nim, se semplificato all estremo, ci sono due giocatori I, II e una pila di 6 pedine identiche In ogni turno di gioco I rimuove una
DettagliAlgebra booleana. Si dice enunciato una proposizione che può essere soltanto vera o falsa.
Algebra booleana Nel lavoro di programmazione capita spesso di dover ricorrere ai principi della logica degli enunciati e occorre conoscere i concetti di base dell algebra delle proposizioni. L algebra
Dettagli3 GRAFICI DI FUNZIONI
3 GRAFICI DI FUNZIONI Particolari sottoinsiemi di R che noi studieremo sono i grafici di funzioni. Il grafico di una funzione f (se non è specificato il dominio di definizione) è dato da {(x, y) : x dom
DettagliCP110 Probabilità: Esame del 3 giugno 2010. Testo e soluzione
Dipartimento di Matematica, Roma Tre Pietro Caputo 2009-2010, II semestre 8 luglio, 2010 CP110 Probabilità: Esame del 3 giugno 2010 Testo e soluzione 1. (6 pts 12 monete da 1 euro vengono distribuite tra
DettagliMacchine a stati finiti. Sommario. Sommario. M. Favalli. 5th June 2007
Sommario Macchine a stati finiti M. Favalli 5th June 27 4 Sommario () 5th June 27 / 35 () 5th June 27 2 / 35 4 Le macchine a stati si utilizzano per modellare di sistemi fisici caratterizzabili mediante:
DettagliFUNZIONE ESPONENZIALE E FUNZIONE LOGARITMICA
FUNZIONE ESPONENZIALE E FUNZIONE LOGARITMICA DEFINIZIONE: Dato un numero reale a che sia a > 0 e a si definisce funzione esponenziale f(x) = a x la relazione che ad ogni valore di x associa uno e un solo
DettagliLezioni di Matematica 1 - I modulo
Lezioni di Matematica 1 - I modulo Luciano Battaia 16 ottobre 2008 Luciano Battaia - http://www.batmath.it Matematica 1 - I modulo. Lezione del 16/10/2008 1 / 13 L introduzione dei numeri reali si può
Dettagli10. Insiemi non misurabili secondo Lebesgue.
10. Insiemi non misurabili secondo Lebesgue. Lo scopo principale di questo capitolo è quello di far vedere che esistono sottoinsiemi di R h che non sono misurabili secondo Lebesgue. La costruzione di insiemi
DettagliAlcune nozioni di base di Logica Matematica
Alcune nozioni di base di Logica Matematica Ad uso del corsi di Programmazione I e II Nicola Galesi Dipartimento di Informatica Sapienza Universitá Roma November 1, 2007 Questa é una breve raccolta di
DettagliCalcolatori Elettronici. La Pipeline Criticità sui dati Criticità sul controllo Cenni sull unità di controllo
Calcolatori Elettronici La Pipeline Criticità sui dati Criticità sul controllo Cenni sull unità di controllo La pipeline CRITICITÀ SUI DATI Calcolatori Elettronici - Pipeline (2) - Slide 2 L. Tarantino
Dettagli