PIANO NAZIONALE RESIDUI

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1 DG Welfare UNITA' ORGANIZZATIVA VETERINARIA PIANO NAZIONALE RESIDUI (in attuazione del d.lgs 16 marzo 2006, n.158) Relazione attività Anno 2016

2 1 PREMESSA PROGRAMMAZIONE DEL PIANO Sostanze ricercate Tipologia dei campionamenti Numero dei campioni previsti ATTUAZIONE DEL PIANO Campioni effettuati Campioni non idonei Distribuzione dei prelievi Distribuzione settimanale dei prelievi PNR Distribuzione settimanale dei prelievi - EXTRA PIANO Distribuzione mensile dei prelievi PNR Tempi di analisi CAMPIONI IRREGOLARI Dettaglio delle irregolarità Piano Extra PNR Campionamento su sospetto MONITORAGGIO MEDIANTE TEST ISTOLOGICO ANALISI RISULTATI PROGETTI DI RICERCA SPECIFICI EXTRA PNR - Ricerca di PCB/Diossine (obiettivo strategico) EXTRA PNR - Ricerca di PCB/Diossine (obiettivo vincolante) EXTRA PNR - Ricerca di PCB/Diossine in anguille del Lago di Garda Piano di campionamento di ritardanti di fiamma (BFRs) in campioni di anguille... 43

3 7 CONCLUSIONI Attuazione del piano Irregolarità Contaminazione delle matrici controllate SETTORE BOVINI Categoria A: sostanze ad effetto anabolizzante e sostanze non autorizzate dettaglio steroidei Categoria B: farmaci ed agenti contaminanti dettaglio sostanze antibatteriche, compresi sulfamidici e chinolonici dettaglio altri farmaci veterinari dettaglio contaminanti SETTORE SUINI Categoria A: sostanze ad effetto anabolizzante e sostanze non autorizzate dettaglio steroidei Categoria B: farmaci ed agenti contaminanti dettaglio sostanze antibatteriche, compresi sulfamidici e chinolonici dettaglio altri farmaci veterinari dettaglio contaminanti SETTORE EQUINI Categoria A: sostanze ad effetto anabolizzante e sostanze non autorizzate Categoria B: farmaci ed agenti contaminanti dettaglio sostanze antibatteriche compresi sulfamidici e chinolonici dettaglio altri prodotti medicinali veterinari... 60

4 3.2.3 dettaglio contaminanti SETTORE OVI-CAPRINI Categoria B: farmaci ed agenti contaminanti dettaglio sostanze antibatteriche compresi sulfamidici e chinolonici dettaglio contaminanti SETTORE CONIGLI Categoria A: sostanze ad effetto anabolizzante e sostanze non autorizzate Categoria B: farmaci ed agenti contaminanti dettaglio sostanze antibatteriche compresi sulfamidici e chinolonici dettaglio altri farmaci veterinari dettaglio contaminanti SETTORE VOLATILI Categoria A: sostanze ad effetto anabolizzante e sostanze non autorizzate dettaglio steroidi Categoria B: farmaci ed agenti contaminanti dettaglio sostanze antibatteriche compresi sulfamidici e chinolonici dettaglio altri farmaci veterinari dettaglio contaminanti SETTORE ACQUACOLTURA Categoria A: sostanze ad effetto anabolizzante e sostanze non autorizzate Categoria B: farmaci ed agenti contaminanti dettaglio sostanze antibatteriche compresi sulfamidici e chinolonici dettaglio altri farmaci veterinari... 71

5 7.2.3 dettaglio contaminanti SETTORE LATTE Categoria A: sostanze ad effetto anabolizzante e sostanze non autorizzate Categoria B: farmaci ed agenti contaminanti dettaglio sostanze antibatteriche compresi sulfamidici e chinolonici dettaglio altri farmaci veterinari dettaglio contaminanti SETTORE UOVA Categoria A: sostanze ad effetto anabolizzante e sostanze non autorizzate Categoria B: farmaci ed agenti contaminanti dettaglio sostanze antibatteriche compresi sulfamidici e chinolonici dettaglio altri farmaci veterinari dettaglio contaminanti SETTORE MIELE Categoria A: sostanze ad effetto anabolizzante e sostanze non autorizzate Categoria B: farmaci ed agenti contaminanti dettaglio sostanze antibatteriche compresi sulfamidici e chinolonici dettaglio altri farmaci veterinari dettaglio contaminanti... 81

6 1 PREMESSA 1 PREMESSA Il Piano Nazionale Residui (PNR) programma l'attività di ricerca di residui negli animali e nei prodotti di origine animale con la finalità di rilevare i casi di somministrazione illecita di sostanze vietate, di somministrazione abusiva di sostanze autorizzate e di verificare la conformità dei residui di medicinali veterinari a livello degli allevamenti, dei macelli e degli stabilimenti di produzione. Il Piano Nazionale Residui per il 2016 è stato predisposto tenendo conto delle prescrizioni del D.Lgs. 16 marzo 2006 n.158 e successive modifiche, e della Decisione della Commissione 98/179/CE del 23 febbraio Il Ministero della Salute coordina, a livello nazionale, l'attuazione del Piano, in collaborazione con le Regioni, l'istituto Superiore di Sanità e il Laboratorio Nazionale di Riferimento per i Residui. La Unità Organizzativa Veterinaria della Regione Lombardia programma l attività che viene svolta dai Dipartimenti Veterinari e Sicurezza Alimenti di Origine Animale delle ATS lombarde, questi ultimi provvedono al prelievo dei campioni e alle azioni conseguenti all'eventuale riscontro analitico sfavorevole. I campioni sono analizzati dai laboratori degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali. Presso ogni ATS è nominato un referente che sovrintende a tutte le attività collegate alla attuazione del Piano. In collaborazione con l'osservatorio Epidemiologico Veterinario Regionale (OEVR) è stata redatta la presente relazione sull'attività svolta nel 2016 dai Dipartimenti Veterinari delle ATS lombarde e dall'istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'emilia Romagna. In Lombardia, a seguito dell evoluzione del nuovo sistema sociosanitario, con la legge regionale n.23 dell 11 agosto 2015 e la legge regionale 15 del 28 giugno 2016, sono state istituite le Agenzie di Tutela della Salute (ATS). Il territorio, precedentemente ripartito in 15 Aziende Sanitarie Locali (ASL), è stato quindi suddiviso in 8 ATS: ATS CITTA METROPOLITANA (ex ASL MI1, ex ASL MI2, ex ASL MI, ex ASL LODI) ATS DELL INSUBRIA (es ASL VARESE, ex ASL COMO) ATS DELLA MONTAGNA (ex ASL VAL CAMONICA, ex ASL SONDRIO) ATS DELLA VAL PADANA (ex ASL CREMONA, ex ASL MANTOVA) ATS PAVIA ATS DI BRESCIA ATS DI BERGAMO ATS DELLA BRIANZA (ex ASL MONZA-BRIANZA, ex ASL LECCO) 6

7 Nel capitolo 6 del presente documento viene presentata l analisi dei risultati condotti a seguito di ricerche eseguite nell ambito dell EXTRA PNR ed altre attività di ricerca: 6.1 EXTRA PNR - Ricerca di PCB/Diossine (obiettivo strategico) EXTRA PNR - Ricerca di PCB/Diossine (obiettivo vincolante) EXTRA PNR - Ricerca di PCB/Diossine in anguille del Lago di Garda 6.4 Piano di campionamento di ritardanti di fiamma (BFRs) in campioni di anguille L attività analitica di cui al punto 6.1, 6.2 e 6.3 è stata condotta presso il reparto Chimico della sede di Brescia dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell Emilia Romagna L attività analitica di cui al punto 6.4 è stata condotta dal laboratorio del Centro sperimentale per lo studio e la ricerca di residui negli alimenti di origine animale dell Università degli Studi di Milano. 7

8 2 PROGRAMMAZIONE DEL PIANO 2 PROGRAMMAZIONE DEL PIANO 2.1 Sostanze ricercate In base ai dati relativi al patrimonio zootecnico e all'attività di macellazione lombardi viene assegnato a questa regione il compito di svolgere, per i diversi settori, il 22,6% dei controlli previsti in ambito nazionale. Le sostanze da ricercare sono classificate in due categorie: CATEGORIA A : Sostanze a effetto anabolizzante e sostanze non autorizzate 1) Stilbeni, loro derivati e loro sali ed esteri 2) Agenti antitiroidei 3) Steroidi 4) Lattoni dell'acido resorcilico (compreso lo zeranolo) 5) β-agonisti 6) Sostanze incluse nell'all. IV del regolamento (CEE) n. 2377/90 del Consiglio, del 26 giugno 1990 (ora abrogato dai Regolamenti CE n. 470/2009 e n. 37/2010) CATEGORIA B : farmaci veterinari e agenti contaminanti ambientali 1) Sostanze antibatteriche, compresi sulfamidici e chinoloni 2) Altri prodotti medicinali veterinari a) antielmintici b) coccidiostatici, compresi i nitroimidazoli c) carbammati e piretroidi d) tranquillanti e) antinfiammatori non steroidei (AINS) f ) altre sostanze esercitanti un'attività farmacologica (chinossaline, formamidine) 3) Altre sostanze e agenti contaminanti per l'ambiente a) composti organoclorurati, compresi i PCB b) composti organofosforati c) elementi chimici d) micotossine e) coloranti f) altri 2.2 Tipologia dei campionamenti I campioni effettuati sono stati suddivisi in tre differenti categorie: 1. PNR: campioni effettuati in modo casuale, in assenza di sospetto in attuazione della programmazione regionale in base a quanto disposto dal Ministero nonché eventuali campionamenti effettuati a seguito di positività degli stessi; 2. EXTRA PNR: campioni effettuati in aggiunta a quelli previsti dal PNR, in base a 8

9 2.3 Numero dei campioni previsti 2 PROGRAMMAZIONE DEL PIANO una ulteriore programmazione regionale nonché eventuali campionamenti effettuati a seguito di positività degli stessi. La UO Veterinaria, sentito il parere del Nucleo Operativo Regionale di Vigilanza (NORV) istituito ai sensi del d.lgs. 158/2006, ha disposto il cosiddetto extra-piano. Tale programmazione ha previsto: ricerca di antibatterici in vacche da latte a fine carriera, antibatterici in vitelli al macello, aflatossina M1 nel latte bovino, residui (fitofarmaci, antibatterici e metalli) nel miele, PCB/diossine (obiettivo strategico e vincolante), PCB/Diossine in Anguille del Lago di Garda ed in Agoni del Lago Maggiore. 3. SU SOSPETTO: campioni effettuati al di fuori delle programmazioni di cui ai punti precedenti tutte le volte che per segni clinici, notizie anamnestiche, segnalazioni o altri motivi si sospetta la presenza di residui o campioni effettuati a seguito di precedente positività. 2.3 Numero dei campioni previsti Di seguito vengono riportati i dati relativi alla programmazione regionale. In particolare sono riportati i campioni assegnati alla Regione Lombardia, in rapporto a quelli previsti per tutto il territorio nazionale, suddivisi in base alle specie animali o alle matrici alimentari interessate, per un totale di campioni programmati su (22,6%) (figura1). La ripartizione dei campioni fra le varie ATS (tabella 1) è stata effettuata in base al numero di macellazioni, alla consistenza degli allevamenti nei territori di competenza per le diverse specie animali e al riscontro di precedenti non conformità. Si precisa che il campione programmato e prelevato per ricerche multiple (clenbuterolo e salbutamolo simili, progestinici - androgeni - 17beta-estradiolo nel siero e dienestrolo esestrolo nelle urine, diossina/pcb-dl e PCB) viene conteggiato una sola volta. 9

10 Figura Numero dei campioni previsti 2 PROGRAMMAZIONE DEL PIANO La figura 2 descrive l andamento dei campioni programmati nell ambito del PNR a livello regionale e nazionale nel corso degli anni Figura 2 Tabella 1: campioni programmati 2016 campioni programmati PNR campioni programmati EXTRA PNR La tabella 2 riporta la programmazione per la ricerca di residui in matrici animali e in prodotti di origine animali nell ambito dell EXTRA PIANO DELLA REGIONE LOMBARDIA stabilita dalla U.O. Veterinaria e concordata con il Nucleo Operativo Regionale di Vigilanza (NORV). Tabella 2: campioni di animali e altre matrici programmati per la Lombardia EXTRA PIANO Specie campioni programmati Bovini 138 latte 42 miele 90 obiettivo vincolante - latte 40 obiettivo strategico latte, uova, fegato 53 Totale

11 3 ATTUAZIONE DEL PIANO 3 ATTUAZIONE DEL PIANO 3.1 Campioni effettuati Nel corso dell'anno 2016 i campioni effettuati sono stati (corrispondenti a ricerche) di cui ( ricerche) in base alla programmazione e 883 (1.449 ricerche) a seguito di positività o su sospetto. Tabella 3: campioni effettuati rispetto ai programmati campioni programmati campioni effettuati % piano ,1 extra-piano ,4 Totale ,1 La corretta attuazione del piano prevede l esecuzione del 100% dei campioni programmati. La percentuale di copertura è calcolata come rapporto tra il numero di campioni prelevati e il numero di campioni programmati: non si tiene conto delle eventuali ricerche multiple effettuate sul medesimo campione. Tabella 4: campioni effettuati rispetto ai programmati negli anni piano 103,0% 103,5% 101,6% 101,7% 101,1% extra-piano 98,2% 101,2% 102,0% 101,0% 101,4% Totale 102,6% 103,3% 101,6% 101,6% 101,1% Tabella 5: campioni effettuati non programmati clinico-anamnestico a seguito di positività piano - 57 extra-piano - 19 sospetto 768* 39 Totale * di cui 47 campioni sono stati conferiti come sospetto isto-anatomo-patologico. 11

12 3.1 Campioni effettuati 3 ATTUAZIONE DEL PIANO campioni programmati Tabella 6: campioni effettuati rispetto ai programmati - PNR campioni effettuati differenza programmati effettuati % effettuati ,1 Da quanto sopra si evidenzia un valore regionale di 101,1% considerato idoneo rispetto a un margine del 2% ritenuto accettabile. La tabella 7 evidenzia i campioni effettuati a seguito di positività riscontrate nell ambito del PNR mirato. Tabella 7: campioni effettuati a seguito di positività PNR campioni effettuati 57 Tabella 8: campioni effettuati rispetto ai programmati EXTRA PNR campioni programmati campioni effettuati % ,4 Considerando come accettabile una variazione di +/- 2%, l'effettuazione dei campioni EXTRA PNR è conforme con quanto programmato. Tabella 8a: antibatterici in vacche da latte a fine carriera campioni programmati campioni effettuati % ,0 Tabella 8b: antibatterici in vitelli al macello campioni programmati campioni effettuati % ,0 12

13 Tabella 8c: aflatossine M1 in latte vaccino campioni programmati campioni effettuati % ,4 Ai fini della tabella 8c non sono stati considerati campioni per la ricerca di aflatossina M1 non condotti nei mesi di agosto, settembre e ottobre. Tabella 8d: residui nel miele antibatterici e metalli fitofarmaci progr. effett. % progr effett. % , ,0 Tabella 8e: obiettivo strategico ricerca PCB e diossine programmati effettuati uova fegato ovino latte vaccino latte bufalino latte ovicaprino totale uova fegato ovino latte vaccino latte bufalino latte ovicaprino totale % effettuati Tabella 8f: obiettivo vincolante ricerca PCB e diossine campioni programmati campioni effettuati % ,5 Tabella 9: campioni effettuati a seguito di positività EXTRA PNR campioni effettuati 19 13

14 La tabella seguente riporta il numero degli allevamenti, suddivisi per provincia, sottoposti a campionamento presso l'allevamento stesso o presso il macello/stabilimento. Nell ambito del PNR 2016 gli allevamenti lombardi sottoposti a campionamento erano risultati Tabella 10: allevamenti controllati Province allevamenti controllati Bergamo 452 Brescia 998 Como 108 Cremona 420 Lecco 69 Lodi 199 Mantova 546 Milano 236 Monza Brianza 55 Pavia 152 Sondrio 136 Varese 73 Totale

15 3.2 Campioni non idonei 3 ATTUAZIONE DEL PIANO 3.2 Campioni non idonei Il Piano regionale dispone la non accettazione dei campioni da parte dell IZS nei casi in cui gli stessi vengono conferiti con modalità non corrette. Nell anno 2016, 37 campioni sono risultati non idonei per l esecuzione delle prove e pertanto non sono stati analizzati. Nella tabella 11 è dettagliato il tipo di inidoneità riscontrato Tabella 11: campioni non idonei non analizzati aliquote errate campione conferito oltre i tempi previsti matrice non prevista quantitativo insufficiente cattivo stato di conservazione verbale non compilato correttamente Totale Si segnala che in base alle disposizioni fornite non devono essere considerati idonei, e quindi non sottoposti ad analisi, i campioni prelevati da più di due giorni lavorativi precedenti il conferimento alla sede dell IZSLER di riferimento. 15

16 3.3 Distribuzione dei prelievi 3 ATTUAZIONE DEL PIANO 3.3 Distribuzione dei prelievi Distribuzione settimanale dei prelievi PNR Figura 7 Tabella 12: distribuzione % settimanale dei prelievi - PNR lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato domenica Totale 29,5 19,6 20,3 15,9 11,7 2,5 0,5 La programmazione regionale prevede che il campionamento sia effettuato in momenti non fissi della settimana e che per la ricerca delle sostanze di categoria A si debba programmare un certo numero di campioni anche durante il sabato e la domenica. Dalla tabella si evidenzia che un'alta percentuale di prelievi viene eseguita nelle giornate di lunedì, mentre si verifica una progressiva diminuzione durante la settimana. Ciò è in parte dovuto al fatto che l'attività di campionamento presso i macelli è necessariamente vincolata alle giornate di macellazione. 16

17 3.3 Distribuzione dei prelievi 3 ATTUAZIONE DEL PIANO Distribuzione settimanale dei prelievi - EXTRA PIANO Figura 8 17

18 3.3 Distribuzione dei prelievi 3 ATTUAZIONE DEL PIANO Tabella 13: distribuzione mensile dei prelievi (%) gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Totale 6,7 8,9 8,4 8,0 9,6 8,2 7,5 7,5 8,8 9,9 10,2 6, Distribuzione mensile dei prelievi PNR Figura 9 18

19 3.4 Tempi di analisi PNR 3 ATTUAZIONE DEL PIANO 3.4 Tempi di analisi Il Piano Nazionale Residui prevede che i tempi di risposta del laboratorio di analisi debbano essere i più brevi possibili e, orientativamente, non devono superare i sette giorni lavorativi dalla consegna del campione al laboratorio competente per territorio. Questo vincolo è ribadito per la ricerca delle sostanze vietate e nel caso in cui sia stato disposto il sequestro cautelativo, salva la necessità di ulteriori approfondimenti analitici che devono comunque essere effettuati in via prioritaria. Tabella 14: tempi di analisi categoria A - PNR Tempi di analisi numero conferimenti % % cumulata 0-7 gg ,50 62, gg ,50 82, gg ,09 98,09 >30 gg 51 1, Totale conferimenti Per quanto riguarda le analisi per la ricerca di sostanze appartenenti alla categoria A (sostanze a effetto anabolizzante e sostanze non autorizzate) l 82,0% dei campioni conferiti sono stati analizzati entro 10 giorni lavorativi, il 98,1% entro i 30 giorni e il restante 1,9% oltre i 30 giorni. Per tale parametro è fissato un LEA a 10 gg lavorativi > 50% che pertanto risulta ampiamente rispettato. Figura 10 19

20 3.4 Tempi di analisi PNR 3 ATTUAZIONE DEL PIANO Per le sostanze appartenenti alla categoria B (medicinali veterinari e agenti contaminanti) il 63,79% dei campioni conferiti sono stati analizzati entro 7 giorni lavorativi, il 93,99% entro 30 giorni e il restante 6,01% oltre i 30 giorni. Per tale parametro è fissato un LEA a 30 gg lavorativi > 50% che pertanto risulta ampiamente rispettato. Tabella 15: tempi di analisi categoria B - PNR Tempi di analisi numero conferimenti % % cumulata 0-7 gg ,79 63, gg ,29 78, gg ,91 93,99 >30 gg 246 6,01 100,0 Totale conferimenti Figura 11 20

21 4 CAMPIONI IRREGOLARI 4 CAMPIONI IRREGOLARI Come sintetizzato nella tabella 16 lo 0,9% dei campioni esaminati ha dato esito irregolare. Dei 72 campioni irregolari 18 sono stati rilevati nell'ambito del PIANO, 8 nell ambito dell EXTRAPIANO e 46 nell'ambito dell'attività su SOSPETTO. Quando non specificatamente descritto tutti i dettagli inerenti ai campioni irregolari si riferiscono a campioni prelevati presso impianti (allevamenti, impianti di prima trasformazione) presenti in Lombardia. Sono pertanto escluse non conformità riconducibili a campioni prelevati presso altre Regioni seppur riferibili ad animali allevati in Lombardia. Tabella 16: campioni irregolari n campioni esaminati n campioni irregolari % Piano ,3 Extra-piano ,1 Su Sospetto ,7 Totale ,9 Tabella 17: campioni irregolari Piano Extra-piano Su sospetto esaminati irregolari % esaminati irregolari % esaminati irregolari % Totale , , ,7 21

22 4.1 Dettaglio delle irregolarità 4 CAMPIONI IRREGOLARI 4.1 Dettaglio delle irregolarità Al fine di consentire una esatta lettura e interpretazione dei dati si segnala che le tabelle n. 18, 21 e 24 si riferiscono a campioni, mentre le tabelle n. 19, 20, 22, 23, 25 e 26 si riferiscono a prove. Per un singolo campione infatti si possono avere più prove non conformi (ad esempio la ricerca di sulfamidici può evidenziare non conformità per due differenti molecole: sulfamerazina e sulfametazina). Le figure 12,13 e 14 riportano la percentuale dei campioni irregolari riscontrati negli anni per PNR, EXTRA PNR e SOSPETTO. Figura 12 Figura 13 22

23 4.1 Dettaglio delle irregolarità 4 CAMPIONI IRREGOLARI Figura 14 Le non conformità riscontrate nella categoria farmaci sono in gran parte connesse alla presenza di sostanze inibenti (sulfamidici, tetracicline e chinolonici) in animali della specie bovina e suina. Nell'ambito della categoria altre sostanze e agenti contaminanti per l'ambiente sono state rilevate 34 non conformità per presenza di aflatossina M1 in latte vaccino e un caso di aflatossina B1 in mangime. Sono stati evidenziati inoltre due riscontri di contaminanti organici persistenti in fegato ovino e 9 casi di presenza di piombo oltre il tenore massimo consentito nel miele. Per ogni irregolarità riscontrata i Dipartimenti di Prevenzione Veterinari hanno adottato specifici provvedimenti. Analoghi provvedimenti sono stati adottati in caso di non conformità riscontrate a seguito di campionamenti eseguiti da altre Regioni: 1 campione per presenza di macrolide in muscolo di vitello 2 campioni per presenza di sulfamidici in muscolo di suino 2 campioni per presenza di metaboliti di nitrofurani in muscolo di vitello Di seguito sono sinteticamente rendicontati i provvedimenti adottati a seguito delle non conformità riscontrate. Provvedimenti Numero Note Diniego aiuti comunitari 17 Sequestri carcasse, 368 animali vivi Ritiro prodotti dal commercio 5 Provvedimenti sanzionatori 24 Segnalazione all autorità giudiziaria 22 Distruzione 55 Carcasse, mangime, latte e prodotti a base di latte 23

24 4.1 Dettaglio delle irregolarità 4 CAMPIONI IRREGOLARI Piano Tabella 18: campioni irregolari suddivisi per categoria - PNR categoria campioni irregolari Farmaci 11 Altre sostanze e agenti contaminanti per l'ambiente 7 Totale 18 Tabella 19: prove irregolari suddivise per categoria PNR Farmaci Altre sostanze e agenti contaminanti per l'ambiente sostanza matrice positività Sulfadimetossina suini da ingrasso 1 Desametasone Vacche 6 Sulfadimetossina Vacche 1 Sulfametazina Vacche 1 Desametasone Vitelli 2 Aflatossina M1 Latte vaccino 3 Piombo Miele 3 Verde malachite leucobase Trote 1 24

25 4.1 Dettaglio delle irregolarità 4 CAMPIONI IRREGOLARI Figura 15 25

26 4.1 Dettaglio delle irregolarità 4 CAMPIONI IRREGOLARI Tabella 20: campioni con valori al di sotto del LMR- PNR (comprende campioni prelevati in altre Regioni in animali di origine Lombardia) Farmaci Altre sostanze e agenti contaminanti per l'ambiente sostanza matrice positività Latte vaccino 1 Tetracicline Lattonzolo muscolo 1 Suino grasso muscolo 3 Vitello muscolo 3 Penicilline Vacca muscolo 1 Chinolonici Vacca muscolo 1 Suino magrone muscolo 1 Suino grasso muscolo 2 Sulfamidici Suino riproduttore muscolo 1 Vitello muscolo 1 Vacca muscolo 1 Macrolide Vitello muscolo 1 Coccidiostatici Uova 2 Pollame muscolo 3 Piombo Miele 2 Diossine/furani Latte vaccino 1 Totale 25 26

27 4.1 Dettaglio delle irregolarità 4 CAMPIONI IRREGOLARI Extra PNR Tabella 21: campioni irregolari suddivisi per categoria EXTRA-PNR categoria campioni irregolari Farmaci 3 Altre sostanze e agenti contaminanti per l'ambiente 5 Totale 8 Tabella 22: prove irregolari suddivise per categoria EXTRA-PNR Farmaci Altre sostanze e agenti contaminanti per l'ambiente sostanza matrice positività Gamitromicina Vacche 1 Sulfadiazina Vacche 1 Sulfamerazina Vacche 1 Sulfametazina Vacche 1 Doxiciclina Mangime 1 Policlorobifenili (somma dei congeneri) Altri ovini 1 Policlorobifenili (somma dei congeneri) Ovicaprini 1 Piombo Miele 3 Tabella 23: campioni con valori al di sotto del LMR EXTRA-PNR (comprende campioni prelevati in altre Regioni in animali di origine Lombardia) Tabella 23: campioni con valori al di sotto del LMR EXTRA-PNR (comprende campioni prelevati in altre Regioni in animali di origine Lombardia) sostanza matrice positività Sulfamidici Vacca muscolo 1 Farmaci Tetracicline Vitello muscolo 1 Chinolonici Vacca muscolo 1 Formamidine Miele 2 Totale 5 27

28 4.1 Dettaglio delle irregolarità 4 CAMPIONI IRREGOLARI Campionamento su sospetto Tabella 24: campioni irregolari suddivisi per categoria SOSPETTO categoria campioni irregolari Farmaci 10 Altre sostanze e agenti contaminanti per l'ambiente 36 Totale 46 Tabella 25: prove irregolari suddivise per categoria SOSPETTO Farmaci Altre sostanze e agenti contaminanti per l'ambiente sostanza matrice positività Ciprofloxacin Vacche 1 Desametasone Vacche 1 Enrofloxacin Vacche 1 Epiossitetraciclina Vacche 3 Marbofloxacina Vacche 1 Ossitetraciclina Vacche 4 Sulfamonometossina Vacche 1 Tulatromicina Vitelli 1 Sulfadimetossina Vitelli < 6 mesi 1 Trimetropin Vitelli < 6 mesi 1 Aflatossina M1 Latte vaccino 30 Aflatossina B1 Mangime 1 Piombo Miele 5 Tabella 26: campioni con valori al di sotto del LMR SOSPETTO (comprende campioni prelevati in altre Regioni in animali di origine Lombardia) sostanza matrice positività Tetraciline Vitello muscolo 1 Chinolonici Vacca muscolo 2 Farmaci Penicilline Vacca muscolo 1 Sulfamidici Mangime 1 Florfenicolo Vacca muscolo 1 Coccidiostatici Uova 1 Altre sostanze e agenti contaminanti per l'ambiente Aflatossina M1 Latte vaccino 45 Totale 52 28

29 5 MONITORAGGIO MEDIANTE TEST ISTOLOGICO 5 MONITORAGGIO MEDIANTE TEST ISTOLOGICO Il Monitoraggio Mediante Test Istologico è parte integrante del Piano Nazionale Residui. Obiettivo del monitoraggio è evidenziare alterazioni isto-anatomo patologiche riconducibili all impiego illecito di promotori della crescita in organi bersaglio (timo, tiroide, prostata, ghiandola bulbo-uretrale, ghiandola del Bartolino, ovaio e mammella) di bovini regolarmente macellati. Il test è un sistema integrativo al controllo ufficiale per evidenziare allevamenti a rischio verso cui condurre successivamente campioni nell ambito del sospetto isto anatomo-patologico e altre attività di controllo ma non sostituisce il controllo chimicofisico, che resta attualmente l unico metodo avente validità giuridico-legale nell ambito del PNR. Per tale motivo l esito irregolare del test istologico non configura una non conformità ma esclusivamente un sospetto di trattamento con anabolizzanti. I bovini che presentano alterazioni isto-anatomo patologiche riferibili a trattamento con sostanze anabolizzanti sono definiti capi sospetti. Nel caso in cui gli esami condotti in una partita di bovini evidenziassero un numero di esiti sospetti superiore al 50% dei capi sottoposti a campionamento l intera partita di bovini è da considerarsi partita sospetta di trattamento con sostanze anabolizzanti. A seguito del riscontro di esiti sospetti la U.O. Veterinaria, di concerto con il Ministero della Salute, ha programmato l esecuzione di interventi di carattere ispettivo e di specifici prelievi per evidenziare il riscontro di residui chimici delle sostanze anabolizzanti; qualora si evidenziassero delle non conformità in questi ultimi accertamenti è prevista la contestazione formale dell irregolarità e l adozione dei provvedimenti di carattere amministrativo e penale previsti dalla normativa vigente. Nel 2016 è stato programmato in Lombardia il prelievo di organi bersaglio su 30 partite di bovini (vitelli e vitelloni maschi) provenienti da allevamenti presenti sul territorio nazionale e regolarmente macellati. Tutti i campioni, prelevati dai Veterinari Ufficiali presso gli impianti di macellazione, sono stati sottoposti ad esame istologico dalla Sezione di Milano dell IZSLER. Tabella 27: piano di monitoraggio istologico programmazione e rendicontazione attività di campionamento CATEGORIE n partite da n partite n capi sottoposti a sesso BOVINI campionare campionate campionamento Bovino fino a 8 mesi maschi Bovino da 9 a 24 mesi maschi Totale

30 5 MONITORAGGIO MEDIANTE TEST ISTOLOGICO Nel dettaglio sono stati sottoposti a campionamento 41 vitelli (11 partite) e 53 vitelloni (19 partite). A seguito degli esami istologici sono emerse le irregolarità dettagliate nella Tab. 28 e 29. Tabella 28: esiti degli accertamenti istologici CATEGORIA esito cortisonici steroidi sessuali tireostatici Bovino fino a 8 Capi sospetti mesi Partite sospette Bovino da 9 a Capi sospetti mesi Partite sospette Tabella 29: distribuzione e percentuale degli esiti sospetti CATEGORIA Bovino fino a 8 mesi Bovino da 9 a 24 mesi cortisonici steroidi sessuali tireostatici n. % n. % n. % 7 17, , Tabella 30: distribuzione dei casi sospetti di origine lombarda prelevati in altre regioni CATEGORIA Bovino fino a 8 mesi Bovino da 9 a 24 mesi capi sospetti di trattamento con cortisonici partite sospette di trattamento con cortisonici capi sospetti di trattamento con steroidi sessuali partite sospette di trattamento con steroidi sessuali

31 5 MONITORAGGIO MEDIANTE TEST ISTOLOGICO La tabella 31 evidenzia la provenienza dei capi prelevati in Regione Lombardia e risultati sospetti. Tabella 31: distribuzione dei casi sospetti prelevati in Lombardia in funzione dell area di provenienza dell allevamento bovino fino a 8 mesi bovino da 9 a 24 mesi allevamento sospetti esaminati nc sospetti esaminati nc origine n n % n n % Bergamo 0 8 0, ,7 Milano , ,3 Mantova 0 0 0, ,3 Veneto , ,9 Totale , ,2 Gli accertamenti, di tipo analitico e ispettivo, condotti a seguito degli esiti di sospetti trattamenti con sostanze anabolizzanti non hanno consentito di evidenziare residui di sostanze anabolizzanti in alcun campione analizzato. 31

32 6 ANALISI RISULTATI PROGETTI DI RICERCA SPECIFICI 6 ANALISI RISULTATI PROGETTI DI RICERCA SPECIFICI 6.1 EXTRA PNR - Ricerca di PCB/Diossine (obiettivo strategico) Premessa A seguito di diverse positività riscontrate nell ambito di precedenti attività di controllo è stata pianificata nell ambito dell EXTRA PNR 2015 e 2016 la ricerca di diossine (PCDD), furani (PCDF) e policlorobifenili (PCB) in matrici alimentari. Sulla base dei dati epidemiologici, della consistenza e dell entità dell attività produttiva, sono state identificate le matrici più significative per orientare l attività di monitoraggio all interno dell extra piano-obiettivo strategico. In particolare sono state identificate le seguenti matrici: uova di gallina da allevamenti industriali, fegato di ovino, latte vaccino, latte bufalino e latte ovicaprino. Campionamento In tale ambito di ricerca sono stati raccolti e analizzati 56 campioni nel 2015 e 51 nel In Tabella 32 sono riportati i campioni effettuati suddivisi per provincia, tipo di matrice ed anno. 32

33 6 ANALISI RISULTATI PROGETTI DI RICERCA SPECIFICI Tabella 32: campionamenti effettuati in corso di attuazione dell extra-pnr obiettivo strategico nel biennio Provincia Matrice Campioni 2015 Campioni 2016 Uova di gallina 2 2 Fegato ovino 1 2 Bergamo Fegato di capra - 1 Latte vaccino 3 3 Latte bufalino 1 1 Latte ovicaprino 2 1 Uova di gallina 2 2 Fegato ovino 2 2 Brescia Latte vaccino 3 4 Latte bufalino 1 1 Latte ovicaprino 4 2 Como Latte vaccino 2 2 Cremona Latte vaccino 3 3 Lecco Latte vaccino 4 2 Lodi Fegato ovino 2 2 Latte vaccino 3 2 Mantova Uova di gallina 2 2 Latte vaccino 3 3 Milano Fegato ovino 2 2 Latte vaccino 5 4 Monza Brianza Latte vaccino 2 2 Pavia Latte vaccino 2 2 Sondrio Latte ovicaprino 2 2 Varese Latte vaccino 1 - Latte ovicaprino 2 2 Totale In totale nel biennio sono stati effettuati 107 campioni: 12 campioni di uova di gallina (6 nel 2015 e 6 nel 2016), 15 campioni di fegato ovino (7 nel 2015 e 8 nel 2016), 1 campione di fegato di capra (2016), 58 campioni di latte vaccino (31 nel 2015 e 27 nel 2016), 4 campioni di latte bufalino (2 nel 2015 e 2 nel 2016) e 17 campioni di latte ovicaprino (10 nel 2015 e 7 nel 2016). Risultati Uova di gallina da allevamenti industriali I 12 campioni di uova di gallina effettuati nel biennio sono risultati tutti conformi e ampiamente al di sotto dei limiti di legge 33

34 6 ANALISI RISULTATI PROGETTI DI RICERCA SPECIFICI Fegato di ovino e caprino Due campioni di fegato ovino su 15 (13,3%) sono risultati non conformi. Il livello di contaminazione ha superato per entrambi i campioni il livello massimo legislativo stabilito per la somma dei 6 NDL-PCB indicatori. Questi due campioni sono stati raccolti nel 2016, uno nella provincia di Bergamo (NDL-PCB=56,79 ng/g di peso fresco) e 1 nella provincia di Milano (NDL-PCB=3,44 ng/g di peso fresco). Il fegato campionato nella provincia di Bergamo è risultato irregolare anche per la somma di PCDD/F e DL-PCB (9,02 pg TEQ/g di peso fresco). In quest ultimo caso, come spesso accade nell area lombarda, il contributo determinante per il superamento dei limiti legislativi è stato fornito dai DL-PCB (87,5%), piuttosto che dalla presenza di diossine. Nei restanti 13 campioni risultati conformi i valori medi non sono molto distanti dai limiti massimi stabiliti dal Regolamento Europeo. L unico campione di fegato di capra effettuato è risultato conforme. Latte vaccino I 58 campioni di latte vaccino effettuati nel biennio sono risultati tutti conformi. Solamente 2 campioni (3,4%) hanno superato - nel puro dato analitico relativo ai soli DL-PCB - il rispettivo livello di azione (2,0 pg TEQ/g di grasso). Tuttavia, considerando la correzione del dato dovuta all incertezza di misura, il valore della contaminazione di entrambi i campioni è risultato al di sotto di tale livello (rispettivamente 1,29 e 1,87 pg TEQ/g di grasso). Questi campioni di latte sono stati raccolti in provincia di Milano nel 2015 e in provincia di Monza e Brianza nel corso del Latte bufalino I 4 campioni di latte bufalino effettuati nel biennio sono risultati tutti conformi e ampiamente al di sotto dei limiti di legge. Latte ovicaprino I 17 campioni di latte ovicaprino effettuati nel biennio sono risultati tutti conformi e ampiamente al di sotto dei limiti di legge. 34

35 6 ANALISI RISULTATI PROGETTI DI RICERCA SPECIFICI 6.2 EXTRA PNR - Ricerca di PCB/Diossine (obiettivo vincolante) Premessa In relazione alle diverse positività riscontrate in precedenti attività di controllo, sono stati programmati nell ambito dell EXTRA PNR 2015 e 2016 ulteriori campioni di latte vaccino prelevati sul territorio delle ATS lombarde. Nel 2015 sono stati eseguiti 36 campioni con criterio di casualità, mentre sono 39 i campioni eseguiti nel Le stalle campionate nel 2016 sono state scelte in quelle aree del territorio lombardo mai indagate negli anni precedenti, con l obiettivo di avere una mappatura regionale completa basata sui livelli di contaminazione da diossine (sia PCDD che PCDF) e policlorobifenili (PCB) nel latte vaccino. Dall esperienza maturata in un decennio di analisi del latte bovino effettuate in Lombardia e dalla letteratura scientifica, risulta evidente come l origine delle sostanze organoclorurate nel latte vaccino sia quasi esclusivamente dovuta alla presenza delle stesse nei foraggi utilizzati per l alimentazione. Dal momento che le bovine si alimentano per il 50-80% del proprio fabbisogno con foraggi provenienti prevalentemente dall ambiente in cui vivono, esse possono essere considerate sentinelle per la contaminazione del territorio e l analisi del latte prodotto (ancorché nel limite di un numero esiguo di campioni a disposizione) può diventare importante per scoprire la presenza di nuove aree contaminate, rispetto a quelle già conosciute dei siti di interesse nazionale (SIN). Per raggiungere questo obbiettivo, il territorio regionale è stato quindi suddiviso in quadrati di superficie pari a 20 km 2 e, successivamente, sono state geolocalizzate le stalle di bovine da latte campionate nel corso dell attuazione del piano nazionale residui e dell extra piano nel periodo Infine, sono state identificate le aree nelle quali non era mai stato eseguito alcun campione di latte vaccino e in questo ambito è stata verificata la presenza di aziende bovine da latte al fine di programmare il campionamento per l extra piano 2016 (obiettivo vincolante). La Figura 16 mostra, in verde, i campioni di latte vaccino effettuati in Lombardia nel periodo ed evidenzia in rosso i campioni programmati per l extra piano (obiettivo vincolante) del

36 6 ANALISI RISULTATI PROGETTI DI RICERCA SPECIFICI Figura 16. Allevamenti di bovine da latte programmati per l anno 2016 (extra pianoobiettivo vincolante) Campionamento In totale nel biennio sono stati raccolti nell ambito dell extra piano-obiettivo vincolante 75 campioni di latte vaccino in altrettante stalle di bovine da latte (figura 17 e tabella 33). I campioni sono stati analizzati per la ricerca di diossine (sia PCDD che PCDF) e PCB (DL-PCB e NDL-PCB) presso il laboratorio dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell Emilia Romagna Bruno Ubertini (Brescia). 36

37 6 ANALISI RISULTATI PROGETTI DI RICERCA SPECIFICI Figura 17. Campioni di latte raccolti ed analizzati nel biennio per extra piano-obiettivo vincolante Tabella 33: distribuzione per provincia dei campioni di latte vaccino effettuati in corso di attuazione dell extra-pnr obiettivo vincolante nel biennio Provincia Campioni 2015 Campioni 2016 Totale Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi 3-3 Mantova 5-5 Milano Monza Brianza 1-1 Pavia Sondrio Varese Totale

38 6 ANALISI RISULTATI PROGETTI DI RICERCA SPECIFICI Risultati La media dei livelli di contaminazione di tutti i campioni di latte vaccino, eseguiti nel biennio per l extra piano-obiettivo vincolante, è risultata ampiamente inferiore sia ai livelli massimi (stabiliti per la somma di PCDD/F e DL-PCB e separatamente anche per le sole PCDD/F) sia ai livelli di azione (stabiliti separatamente per DL-PCB e per PCDD/F). Il livello medio di contaminazione dei 75 campioni di latte vaccino è risultato per la somma di PCDD/F e DL-PCB di 0,90 e 1,06 pg TEQ/g di grasso rispettivamente nel 2015 e nel Come ci si aspettava, i DL-PCB sono i contaminanti prevalenti, con valori medi rispettivamente di 0,63 e 0,80 pg TEQ/g di grasso nel 2015 e nel Il contenuto di diossine si conferma invece trascurabile. Anche il livello medio dei 6 NDL-PCB indicatori non desta alcuna preoccupazione e si mantiene ampiamente sotto il livello massimo previsto per legge (40 ng/g di grasso). I valori medi di contaminazione per gli NDL-PCB sono risultati pari a 7,26 ng/g di grasso nei campioni analizzati nel 2015 e 7,22 ng/g di grasso nei campioni analizzati nel Al di là dei valori medi di contaminazione, tutti i 75 campioni sono risultati conformi, in particolare: - Nessun campione di latte vaccino ha superato il livello massimo legislativo stabilito per la somma di PCDD/F e DL-PCB (5,5 pg TEQ/g di grasso); - 69 campioni di latte (92%) hanno mostrato un livello di contaminazione per la somma di PCDD/F e DL-PCB compreso tra 0,43 e 1,97 pg TEQ/g di grasso, un livello di contaminazione riferibile a quello che normalmente viene definito come contaminazione di fondo ; - Solo 6 campioni di latte (8%) hanno mostrato livelli di contaminazione per la somma di PCDD/F e DL-PCB compresi tra 2,04 e 3,41 pg TEQ/g di grasso, pari o poco più della metà del livello massimo stabilito per legge (5,5 pg TEQ/g di grasso); - Nessun campione di latte ha superato il livello massimo e il livello di azione stabiliti per le sole PCDD/F (rispettivamente 2,5 pg TEQ/g di grasso e 1,75 pg TEQ/g di grasso); - campioni di latte, come puro dato analitico, hanno superato il livello di azione per DL-PCB (2,0 pg TEQ/g di grasso), ma attraverso la correzione dovuta all incertezza di misura entrambi i campioni sono risultati al di sotto di tale livello (rispettivamente 1,76 e 1,38 pg TEQ/g di grasso). Questi campioni di latte sono stati raccolti in due allevamenti della provincia di Bergamo, uno nel 2015 e uno nel 2016; - Nessun campione di latte ha superato il livello massimo per NDL-PCB (40 ng/g di grasso). Gli esiti emersi dai 75 campioni di latte effettuati per l extra piano, letti come proiezione della contaminazione sul territorio lombardo, mostrano come l arco geografico compreso tra Milano, Monza Brianza e Bergamo evidenzi livelli di contaminazione leggermente più alti rispetto al resto della regione (figura 18). 38

39 6 ANALISI RISULTATI PROGETTI DI RICERCA SPECIFICI Figura 18. Livelli di contaminazione per la somma di PCDD/F e DL-PCB dei campioni di latte analizzati nel biennio per extra piano-obiettivo vincolante Il dato viene ulteriormente confermato se si analizzano i livelli di contaminazione da PCDD/F e DL-PCB di tutte le aziende campionate (206 allevamenti) in corso di attuazione del piano nazionale residui e dell extra piano nel periodo più ampio che va dal Le provincie di Bergamo, Milano e Brianza risultano essere i territori più interessati dalla contaminazione da sostanze organoclorurate (Figura 19). Oltre a queste vaste aree che racchiudono i SIN di Pioltello-Rodano e il SIN di Sesto S. Giovanni, si evidenziano poi altre aree, di superficie decisamente più contenuta, correlate al SIN di Broni di Pavia o al SIN Caffaro di Brescia. Una zona altrettanto contaminata si registra poi nella provincia di Cremona sul confine con la regione Emilia Romagna, probabilmente collegata al SIN di Fidenza. 39

40 6 ANALISI RISULTATI PROGETTI DI RICERCA SPECIFICI Figura 19. Mappa di interpolazione * degli allevamenti di bovine da latte campionati nel periodo *L interpolazione è stata costruita partendo dai valori dell 80 percentile della sommatoria PCDD/F+DL- PCB trovati in 206 allevamenti da latte controllati nel periodo È stato usato il metodo di interpolazione della distanza inversa ponderata. Nessun campione ha superato il livello massimo per la somma di PCDD/F e DL-PCB (5,5 pg TEQ/g di grasso). 40

41 6 ANALISI RISULTATI PROGETTI DI RICERCA SPECIFICI 6.3 EXTRA PNR - Ricerca di PCB/Diossine in anguille del Lago di Garda A partire dal 2011, a seguito di analisi specifica attività di monitoraggio, è vietato agli operatori del settore alimentare di immettere sul mercato o commercializzare al dettaglio le anguille provenienti dal Lago di Garda destinate all alimentazione umana. Premessa E stato proposto e attuato da Regione Lombardia - in collaborazione con Regione Veneto, PA di Trento, Ministero della Salute e Centro di referenza per le Diossine dell IZS di Teramo - un piano di monitoraggio con l'obiettivo di determinare i livelli di contaminazione da PCDD/F e PCB delle anguille del Lago di Garda al fine di valutare la possibilità di utilizzo alimentare per l'uomo di esemplari dell intera popolazione o di specifiche sottopopolazioni. Campionamento Il campionamento è stato effettuato nella zona d'imbocco dell'emissario del Lago di Garda. Detta area era ubicata interamente nel Comune di Peschiera del Garda. I campionamenti, per avere una rappresentatività temporale, sono stati suddivisi in 6 momenti distinti e sono stati effettuati tra marzo e giugno In totale sono Stati prelevati e analizzati 90 campioni di anguille adulte, nella fase finale del loro sviluppo (anguille dette "argentine"). Il campionamento previsto era stratificato come segue: Trenta esemplari di lunghezza compresa tra 50 e 65 cm; Trenta di lunghezza superiore a 65 cm e inferiore a 80 cm; Trenta di lunghezza superiore a 80 cm. Un campione di 90 esemplari permette di stimare la contaminazione media con un margine di errore al 95% della stima della media pari a ±20%.del valore della deviazione standard, mentre la stima della deviazione standard stessa ha una precisione di circa 2:15%. Questi livelli di precisione sono stati giudicati un compromesso accettabile tra un valore ottimale di precisione e il costo delle attività. In ciascuna delle anguille destinate agli esami chimici sono stati rilevati i seguenti dati: 1. Lunghezza 2. Peso; 3. Frazione lipidica; 4. Concentrazione analitica di ciascuno dei 17 congeneri di PCDD/F, di ciascuno dei 12 congeneri di DL-PCB e dei 6 congeneri di NDL-PCB. Tutti i campioni sono stati esaminati dall'istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'emilia - Romagna (IZSLER). 41

42 6 ANALISI RISULTATI PROGETTI DI RICERCA SPECIFICI Risultati In generale, i pesi delle anguille esaminate variano da un minimo di 170 g ad un massimo di 2200 g mentre le lunghezze variano da un minimo di 54 cm ad un massimo di 100 cm. In particolare sono stati analizzati complessivamente: 32 campioni di lunghezza compresa tra 54 c 65 cm; 34 campioni di lunghezza compresa tra 67 e 80 cm; 24 campioni di lunghezza compresa tra 81 e 100 cm. In relazione al giudizio di conformità rispetto al Regolamento (CE) N. 1881/2006 e s.m., si evidenzia che tra i campioni analizzati, 18 hanno mostrato valori superiori ai limiti massimi. In particolare, le non conformità sono tutte attribuibili alla somma di PCDD/F e OL-PCB, contestualmente 3 campioni sono risultati non conformi anche per NDL PCB. 24 hanno presentato valori di PCDD/F + DL PCB superiori al livello massimo, ma conformi tenendo conto dell'incertezza di misura. 48 sono risultati conformi e con valori misurati di PCDD/F + DL-PCB inferiori allivello massimo. Conclusioni Alla luce dei risultati ottenuti è, in particolare, dei livelli elevati di diossine e PCB riscontrati in 18 campioni di anguille non conformi, su 90 esaminati, sono stati mantenuti in vigore i provvedimenti di divieto. La mancata correlazione tra i contaminanti oggetto di studio e le caratteristiche morfologiche considerate, non permettono di stabilire una soglia di lunghezza o peso che consenta di classificare le anguille in due gruppi significativamente distinti (bassa e alta contaminazione). 42

43 6 ANALISI RISULTATI PROGETTI DI RICERCA SPECIFICI 6.4 Piano di campionamento di ritardanti di fiamma (BFRs) in campioni di anguille Premessa L impiego dei ritardanti di fiamma risale ai primi decenni del secolo scorso. I ritardanti di fiamma bromurati (BFR) sono stati introdotti come principali ritardanti di fiamma nella produzione di poliuretano, plastiche utilizzate nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, vari prodotti tessili ecc. al fine di rendere i prodotti meno infiammabili. Come definito dalla Convenzione di Stoccolma, i BFR sono indicati come inquinanti organici persistenti (persistent organic pollutants, POP): tali sostanze rimangono inalterate per lunghi periodi di tempo (diversi anni), ampiamente distribuiti nell ambiente in seguito a processi naturali riguardanti il suolo, l acqua e, in particolare, l aria. I BFR, tossici sia per l uomo che per gli animali, si accumulano nei tessuti adiposi degli organismi viventi incluso l uomo, e si ritrovano ad alte concentrazioni nei livelli più alti della catena alimentare. Inoltre, è riportato il bioaccumulo di BFR nelle catene alimentari terrestre e soprattutto in ambiente acquatico. Il grado di tossicità dei BFR dipende dal bioaccumulo, che a sua volta è dipendente dalle proprietà chimico-fisiche, quali il peso molecolare (PM)e coefficiente di ripartizione come POW (Log KOW). La Commissione Europea ha chiesto all EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) di formulare pareri scientifici sui BFR, inclusi anche gli eteri di difenile polibromurati (PBDE), bifenili polibromurati (PBB), esabromociclododecano (HBCDD), tetrabromobisfenolo A (TBBPA) e fenoli bromurati e loro derivati, e, infine, su altri BRF, considerati come nuovi ed emergenti BRF. In diversi report, dal 2010 al 2012, l'efsa ha redatto una lista dei PBDE, PBB, fenoli bromurati e nuovi ed emergenti BRF che devono essere monitorati a causa delle loro proprietà fisiche e chimiche tali da costituire un potenziale rischio per la salute umana e l'ambiente. Ad oggi la normativa comunitaria o nazionale non individua un tenore massimo anche per la scarsità dei dati sui contenuti negli alimenti e nell ambiente 43

44 6 ANALISI RISULTATI PROGETTI DI RICERCA SPECIFICI Campionamento Al fine di ottenere dei dati che siano sufficientemente rappresentativi a livello statistico per la valutazione di un comparto acquatico relativamente ridotto quale il lago di Garda si è reso necessario prendere in esame una popolazione composta da circa 40 esemplari campionati. E stato fondamentale avere tutte le informazioni e caratteristiche di tipo biometrico e/o composizionale degli esemplari campionati al fine di correlare poi il dato analitico riscontrato dei BFRs sulla base delle caratteristiche dei campioni (es. età, peso, lunghezza, contenuto di grasso etc.). Ai fini analitici si è reso necessario avere un campionamento della medesima zona anatomica per ogni esemplare al fine di ridurre il più possibile la variabilità del tessuto muscolare considerato. Le aliquote necessarie sono state pertanto nell ordine dei g/esemplare per poter realizzare un pool sufficientemente rappresentativo. Le aliquote destinate alle analisi sono state congelate e conservate in tali condizioni fino al momento delle analisi. Per il presente lavoro sono state campionate 90 anguille (Anguilla Anguilla) provenienti dal Lago di Garda. Specie/denominazione scientifica Anguilla Lago di Garda (Anguilla anguilla) Tipologia di campione Quantità di campione per analisi Numero di campioni Muscolo g 90 Risultati Tutti i PBDEs investigati sono stati ritrovati all interno dei 90 campioni di anguille, con frequenza prossima al 100 % per quanto concerne il BDE 47 ed il BDE 99, confermando ciò che è riportato in letteratura, ossia che questi due congeneri sono i più presenti nei alimenti di origine animale. Solo in un caso nessun PBDEs è stato rilevato. Le concentrazioni sono state riportate come sommatoria dei vari congeneri e sono riportate sotto forma di istogrammi in figura 1. I valori delle sommatorie variano da n.d. (not detected) a 140 ng g -1 wet weight. I dati risultano comparabili con i presenti in alcuni lavori presenti in letteratura. In particolare si consideri come il rapporto tra PBDE47/PBDE99 venga utilizzato al fine di ottenere informazioni sulla natura temporale di inquinamento da PBDE in un determinato sito. Dal rapporto presente in tutti i campioni si può affermare come tale inquinamento sia giudicabile come recente a livello temporale per il contesto ambientale oggetto del presente studio. 44

45 6 ANALISI RISULTATI PROGETTI DI RICERCA SPECIFICI Figura 20. Sommatoria delle concentrazioni di PBDEs nei 90 campioni di anguilla (ng g -1 ). 45

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