Problematiche da residui di trattamenti sugli animali: anabolizzanti e medicinali

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Problematiche da residui di trattamenti sugli animali: anabolizzanti e medicinali"

Transcript

1 Problematiche da residui di trattamenti sugli animali: anabolizzanti e medicinali Paola Roncada 20/05/2011 Malattie Trasmesse Da Alimenti Di Origine Animale: Pericoli E Rischi Chimici 1

2 TRATTAMENTI (ANIMALI) AUXINICI ANTIBATTERICI FARMACI VARI FARMACI VARI ORMONI BETA-AGONISTI CORTICOSTEROIDI TIREOSTATICI ANTIBIOTICI SULFAMIDICI 20/05/2011 Malattie Trasmesse Da Alimenti Di Origine Animale: Pericoli E Rischi Chimici 2

3 Potenziali rischi da residui di farmaci nell uomo Intossicazione diretta da farmaco tossicità effetto farmacologico Cancro Mutazioni Variazioni della flora intestinale Resistenza batterica Allergie Effetti sulla trasformazione dei prodotti 20/05/2011 Malattie Trasmesse Da Alimenti Di Origine Animale: Pericoli E Rischi Chimici 3

4 REGOLAMENTO CE N. 470/2009 del 6 maggio 2009 che stabilisce procedure comunitarie per la determinazione di limiti di residui di sostanze farmacologicamente attive negli alimenti di origine animale ABROGA il REGOLAMENTO CEE N N 2377/90 del 26 giugno 1990 RESIDUI DI SOSTANZE FARMACOLOGICAMENTE ATTIVE : tutte le sostanze farmacologicamente attive, siano esse principi attivi, eccipienti o prodotti della degradazione, e i loro metaboliti che rimangono negli alimenti ottenuti da animali; 20/05/2011 Malattie Trasmesse Da Alimenti Di Origine Animale: Pericoli E Rischi Chimici 4

5 CONDIZIONE IDEALE assenza di residui CONCETTO DI RESIDUO ZERO LO ZERO ANALITICO È DIVENTATO SEMPRE PIU PICCOLO (in virtù del fatto che le tecniche analitiche sono sempre più sofisticate). IL CONCETTO DI RESIDUO ZERO PER UN FARMACO DI USO VETERINARIO È CONSIDERATO UN CONCETTO INACCETTABILE MRL Concentrazione massima di residui di un determinato farmaco e/o dei suoi metaboliti ammessa in un determinato tessuto animale, nel latte, nelle uova e nel miele. 20/05/2011 Malattie Trasmesse Da Alimenti Di Origine Animale: Pericoli E Rischi Chimici 5

6 COME SONO STATI VALUTATI I VALORI DI MRL? = ACCEPTABLE DAILY INTAKE = DOSE GIORNALIERA ACCETTABILE Relativamente a molecole farmacologicamente attive può esistere una quantità di residuo la cui assunzione giornaliera per tutta la vita è priva di effetti per il consumatore. 20/05/2011 Malattie Trasmesse Da Alimenti Di Origine Animale: Pericoli E Rischi Chimici 6

7 ADI = NOEL x 60 SF NOEL ( (no observed effect level) = mg/kg negli animali da esperimento 60 kg = peso corporeo medio dei consumatori (safety factor; es. 10, 100, 200, 500, 1000, 2000) S F = SAFETY FACTOR = 100 Scelto sulla base di due considerazioni: 1) l uomo l può essere 10 volte più sensibile della specie di laboratorio più sensibile 2) un individuo può essere fino a 10 volte più sensibile di un altro 20/05/2011 Malattie Trasmesse Da Alimenti Di Origine Animale: Pericoli E Rischi Chimici 7

8 GROSSI ANIMALI POLLAME PESCE muscolo g 300 muscolo g 300 fegato g 100 fegato g 100 rene g 50 rene g 10 tessuto adiposo g 50* tessuto adiposo/pelle* pelle* g 90 ( *50 g di grasso e pelle) * = in rapporto fisiologico muscolo/pelle* g latte g uova g miele g 20 20/05/2011 Malattie Trasmesse Da Alimenti Di Origine Animale: Pericoli E Rischi Chimici 8

9 20/05/2011 Malattie Trasmesse Da Alimenti Di Origine Animale: Pericoli E Rischi Chimici 9

10 20/05/2011 Malattie Trasmesse Da Alimenti Di Origine Animale: Pericoli E Rischi Chimici 10

11 20/05/2011 Malattie Trasmesse Da Alimenti Di Origine Animale: Pericoli E Rischi Chimici 11

12 Tempo di Sospensione cioè o di Interruzione IL TEMPO CHE DEVE INTERCORRERE TRA L ULTIMA SOMMINISTRAZIONE DEL FARMACO ED IL CONSUMO DEGLI ALIMENTI PRODOTTI DAGLI ANIMALI TRATTATI Il Tempo di sospensione deve assicurare l assenza di pericoli per la salute dell uomo consumatore e/o inconvenienti nella trasformazione industriale dei prodotti alimentari 20/05/2011 Malattie Trasmesse Da Alimenti Di Origine Animale: Pericoli E Rischi Chimici 12

13 PIANO NAZIONALE PER LA RICERCA DEI RESIDUI Ai sensi del decreto legislativo del 16 aprile 2006, n. 158 ANNO 2011 A CURA DEL MINISTERO DELLA SALUTE DIPARTIMENTO PER LA SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA, LA NUTRIZIONE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI DIREZIONE GENERALE DELLA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE UFFICIO III 20/05/2011 Malattie Trasmesse Da Alimenti Di Origine Animale: Pericoli E Rischi Chimici 13

14 Le sostanze oggetto del Piano vengono raggruppate secondo la seguente classificazione (D.L.vo 158/2006, Allegato I): CATEGORIA A - Sostanze ad effetto anabolizzante e sostanze non autorizzate 1.Stilbeni, loro derivati e loro sali ed esteri 2.Agenti antitiroidei 3.Steroidi 4.Lattoni dell'acido resorcilico (compreso lo zeranolo) 5.Beta-agonisti 6.Sostanze incluse nell'all. IV del Regolamento 2377/90/CEE 20/05/2011 Malattie Trasmesse Da Alimenti Di Origine Animale: Pericoli E Rischi Chimici 14

15 CATEGORIA B - Medicinali Veterinari e agenti contaminanti 1)Sostanze antibatteriche, compresi sulfamidici e chinolonici 2) Altri prodotti medicinali veterinari a) Antielmintici b) Coccidiostatici, compresi i nitroimidazoli c) Carbammati e Piretroidi d) Tranquillanti e) Antinfiammatori non steroidei (AINS) f) Altre sostanze esercitanti un'attività farmacologica 3) Altre sostanze e agenti contaminanti per l'ambiente a) Composti organoclorurati, compresi i PCB b) Composti organofosforati c) Elementi chimici d) Micotossine e) Coloranti f) Altri 20/05/2011 Malattie Trasmesse Da Alimenti Di Origine Animale: Pericoli E Rischi Chimici 15

16 TRATTAMENTO ILLECITO su animali produttori di alimenti per l uomo: art. 1, c.3, lett. g), DLgs 158/06: l utilizzazione di sostanze o prodotti non autorizzati, ovvero di sostanze o prodotti autorizzati a fini o a condizioni diversi da quelli previsti dalle disposizioni vigenti 20/05/2011 Malattie Trasmesse Da Alimenti Di Origine Animale: Pericoli E Rischi Chimici 16

17 CATEGORIA A. SOSTANZE AD EFFETTO ANABOLIZZANTE 1. ormoni 2. clenbuterolo 20/05/2011 Malattie Trasmesse Da Alimenti Di Origine Animale: Pericoli E Rischi Chimici 17

18 CATEGORIA A. SOSTANZE INCLUSE NELL'ALL. IV DEL REG. 2377/90/CEE (ora tab. 2 Reg. 470/2009) Cloramfenicolo (CAF) 20/05/2011 Malattie Trasmesse Da Alimenti Di Origine Animale: Pericoli E Rischi Chimici 18

19 CLORAMFENICOLO Summary report (EMEA) Il cloramfenicolo è un antibiotico a largo spettro di azione è attivo soprattutto contro i principali batteri gram-negativi presenti in animali produttori di derrate di origine animale. Il cloramfenicolo è rapidamente assorbito dopo somministrazione orale o parenterale con una concentrazione plasmatica massima raggiunta in 1-5 ore dopo la somministrazione. La sostanza è rapidamente distribuita negli organi e nei tessuti. Residui di cloramfenicolo e dei suoi metaboliti sono reperibili in tutti i tessuti edibili e nel latte e nelle uova. Generalmente ci sono differenze inter-specie nel profilo metabolico. Per il suino ci sono notevoli differenze confrontate con quello del bovino e del pollo. Tuttavia per il tessuto muscolare non si rilevano particolari differenze. La principale via di escrezione nel suino e nel bovino è il rene. Una singola somministrazione endovenosa di CAF si è rivelata moderatamente tossica nel topo; non sono disponibili studi di tossicità ripetuta. 20/05/2011 Malattie Trasmesse Da Alimenti Di Origine Animale: Pericoli E Rischi Chimici 19

20 Studi epidemiologici nell'uomo hanno dimostrato che il trattamento con CAF era associato con l'induzione di discrasie ematiche, soprattutto anemia aplastica. Non è stato possibile quantificare l'esposizione sistemica che risulta da un uso oftalmico. Nonostante la complessiva incidenza di anemia aplastica CAF-associata nell'uomo sia molto bassa, visto che non è stato possibile identificare un livello "soglia" sotto il quale l'effetto non si verifica. Si è concluso che non può essere stimata una ADI per il CAF a causa: dell'incapacità di identificare un livello "soglia" per l'induzione di anemia aplastica nell'uomo; della sua genotossicità in test in vitro e in vivo; della mancanza di adeguati studi di cancerogenesi; della mancanza di un NOEL per la fetotossicità; della mancanza di adeguati studi relativi alla tossicità sulla riproduzione. 20/05/2011 Malattie Trasmesse Da Alimenti Di Origine Animale: Pericoli E Rischi Chimici 20

21 Non possono essere elaborati MRL perché: non può essere valutata una ADI Si accorda quindi che il cloramfenicolo debba essere incluso nell'allegato IV del regolamento N. 2377/90. 20/05/2011 Malattie Trasmesse Da Alimenti Di Origine Animale: Pericoli E Rischi Chimici 21

22 GRAZIE PER L ATTENZIONE! Dottore, prima di cominciare vorrei che mi chiarisse alcuni dubbi sui residui ormonali nelle carni 20/05/2011 Malattie Trasmesse Da Alimenti Di Origine Animale: Pericoli E Rischi Chimici 22

La sorveglianza: Residui di medicinali e sostanze non autorizzate PNR e correlate attività di campionamento e analisi

La sorveglianza: Residui di medicinali e sostanze non autorizzate PNR e correlate attività di campionamento e analisi 1 La sorveglianza: Residui di medicinali e sostanze non autorizzate PNR e correlate attività di campionamento e analisi Piano Nazionale per la Ricerca dei Residui (PNR) Piano di sorveglianza del processo

Dettagli

Salute pubblica e riscontri alla macellazione

Salute pubblica e riscontri alla macellazione Corso Aggiornamento Farmacologia nei suini Mantova 5 Ottobre 2012 Salute pubblica e riscontri alla macellazione CRISTIANA LAFELLI VETERINARIO DIRIGENTE ASL MANTOVA L ISPEZIONE DELLE CARNI E VOLTA AD INDIVIDUARE

Dettagli

PACCHETTO PESTICIDI. Piani di monitoraggio e ricerca residui in mangimi e alimenti di origine animale. Asti, 15 maggio 2014

PACCHETTO PESTICIDI. Piani di monitoraggio e ricerca residui in mangimi e alimenti di origine animale. Asti, 15 maggio 2014 PACCHETTO PESTICIDI Piani di monitoraggio e ricerca residui in mangimi e alimenti di origine animale Asti, 15 maggio 2014 ASL AT 1 PNAA (Piano Nazionale Alimentazione Animale) PNR - (Piano Nazionale Residui)

Dettagli

C. NEBBIA CARATTERIZZAZIONE E VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO/5 IL PIANO NAZIONALE RESIDUI (PNR)

C. NEBBIA CARATTERIZZAZIONE E VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO/5 IL PIANO NAZIONALE RESIDUI (PNR) 1 IL PIANO NAZIONALE RESIDUI (PNR) FONDAMENTI LEGISLATIVI : art. 11 del DLgs 158/2006 e della Direttiva CEE 2003/74 CE (c.d. gestione del rischio ) FINALITA : programma di sorveglianza e monitoraggio (in

Dettagli

Programma nazionale di sorveglianza delle sostanze estranee (PNSE)

Programma nazionale di sorveglianza delle sostanze estranee (PNSE) Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Derrate alimentari e nutrizione 30.05.2016 Programma nazionale di sorveglianza delle sostanze estranee

Dettagli

Relazione finale anno 2012

Relazione finale anno 2012 miele conigli PIANO NAZIONALE RESIDUI Relazione finale anno 2012 suinivolatili conigli bovini suini volatili latte miele uova acquacoltura selvaggina equini ovi-caprini Ministero della Salute Dipartimento

Dettagli

Elementi di analisi del Rischio e Sicurezza Alimentare. Giuseppe Ceparano, Napoli, 23 maggio 2019

Elementi di analisi del Rischio e Sicurezza Alimentare. Giuseppe Ceparano, Napoli, 23 maggio 2019 Elementi di analisi del Rischio e Sicurezza Alimentare Giuseppe Ceparano, Napoli, 23 maggio 2019 Analisi del Rischio e Sicurezza Alimentare Pericolo (Hazard) Un agente biologico, chimico o fisico contenuto

Dettagli

Monitoraggio dei residui di medicinali veterinari e di altre sostanze negli animali vivi e nei prodotti animali in Unione Europea Risultati anno 2014

Monitoraggio dei residui di medicinali veterinari e di altre sostanze negli animali vivi e nei prodotti animali in Unione Europea Risultati anno 2014 Monitoraggio dei residui di medicinali veterinari e di altre sostanze negli animali vivi e nei prodotti animali in Unione Europea Risultati anno 2014 1 A cura di Silvia Marro, Bartolomeo Griglio Introduzione

Dettagli

La sorveglianza: residui di medicinali e sostanze non autorizzate Il Piano Nazionale Residui

La sorveglianza: residui di medicinali e sostanze non autorizzate Il Piano Nazionale Residui Ministero della Salute Direzione Generale per l igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione Ufficio 8 - Sistema di allerta, emergenze alimentari e pianificazione dei controlli La sorveglianza:

Dettagli

PIANO NAZIONALE RESIDUI

PIANO NAZIONALE RESIDUI UNITA' ORGANIZZATIVA VETERINARIA PIANO NAZIONALE RESIDUI (in attuazione del d.lgs 16 marzo 2006, n.158) Relazione attività Anno 2009 INDICE 1. PREMESSA 3 2. PROGRAMMAZIONE DEL PIANO 4 2.1 Sostanze ricercate

Dettagli

Ordinanza del DFI sulle sostanze estranee e sui componenti presenti negli alimenti

Ordinanza del DFI sulle sostanze estranee e sui componenti presenti negli alimenti Ordinanza del DFI sulle sostanze estranee e sui componenti presenti negli alimenti (Ordinanza sulle sostanze estranee e sui componenti, OSoE) Modifica del 26 novembre 2008 Il Dipartimento federale dell

Dettagli

anno 2013 Piano Nazionale Residui Relazione finale anno 2013 Ministero della Salute

anno 2013 Piano Nazionale Residui Relazione finale anno 2013 Ministero della Salute Ministero della Salute Direzione generale per l igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione Piano Nazionale Residui anno 2013 Relazione finale anno 2013 Ministero della Salute Direzione generale

Dettagli

MANGIARE CARNE NON SVILUPPA ANTIBIOTICO RESISTENZA

MANGIARE CARNE NON SVILUPPA ANTIBIOTICO RESISTENZA MANGIARE CARNE NON SVILUPPA ANTIBIOTICO RESISTENZA Prof. Roberto Villa Farmacologia e Tossicologia Veterinaria Dip. VESPA Università degli Studi di Milano RESIDUI - RESISTENZA BATTERICA - SICUREZZA ALIMENTARE

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute Direzione generale per l igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione PIANO NAZIONALE PER LA RICERCA DEI RESIDUI RELAZIONE FINALE ANNO 2017 Ministero della Salute DIREZIONE

Dettagli

REGOLAMENTO (CE) N. 1181/2002 DELLA COMMISSIONE

REGOLAMENTO (CE) N. 1181/2002 DELLA COMMISSIONE 2.7.2002 IT Gazzetta ufficiale delle Comunità europee L 172/13 REGOLAMENTO (CE) N. 1181/2002 DELLA COMMISSIONE del 1 o luglio 2002 che modifica l allegato I del regolamento (CEE) n. 2377/90 del Consiglio

Dettagli

Monitoraggio dei residui di medicinali veterinari e di altre sostanze negli animali vivi e nei prodotti animali in Unione Europea Risultati anno 2017

Monitoraggio dei residui di medicinali veterinari e di altre sostanze negli animali vivi e nei prodotti animali in Unione Europea Risultati anno 2017 Monitoraggio dei residui di medicinali veterinari e di altre sostanze negli animali vivi e nei prodotti animali in Unione Europea Risultati anno 2017 1 A cura di Silvia Marro, Bartolomeo Griglio Introduzione

Dettagli

Regione Calabria PRR anno Bovini. luogo del prelievo quantità

Regione Calabria PRR anno Bovini. luogo del prelievo quantità Regione Calabria PRR anno 202 Bovini animale luogo del prelievo quantità stibeni dietilstilbelstrolo urine vitelloni allevamento stibeni dietilstilbelstrolo urine vitelloni macello stibeni dietilstilbelstrolo

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute Direzione generale per l igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione PIANO NAZIONALE PER LA RICERCA DEI RESIDUI PNR RELAZIONE FINALE - ANNO 2016 Ministero della Salute

Dettagli

Rischio residui: controlli al macello

Rischio residui: controlli al macello Rischio residui: controlli al macello Roberto Angeletti Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie INTRO Principio di precauzione Comunicazione della Commissione delle Comunità Europee del 2/02/2000

Dettagli

Piano Nazionale Residui: attività pratica presso il Macello di San Miniato nel biennio

Piano Nazionale Residui: attività pratica presso il Macello di San Miniato nel biennio UNIVERSITA DI PISA Scuola di Specializzazione In Ispezione degli Alimenti di Origine Animale Piano Nazionale Residui: attività pratica presso il Macello di San Miniato nel biennio 2010-2011 Candidato:

Dettagli

Il medicinale veterinario ed rischio alimentare per l uomo

Il medicinale veterinario ed rischio alimentare per l uomo Sicurezza alimentare: modelli operativi del controllo ufficiale Cortina d Ampezzo, 2-7 febbraio 2004 Il medicinale veterinario ed rischio alimentare per l uomo Rosmini R., Antoni L., Alberghini L. Dipartimento

Dettagli

Programma nazionale di sorveglianza delle sostanze estranee (NFUP) Rapporto annuale

Programma nazionale di sorveglianza delle sostanze estranee (NFUP) Rapporto annuale Dipartimento federale dell interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Derrate alimentari e nutrizione 12.07.2017 Programma nazionale di sorveglianza delle sostanze estranee

Dettagli

IMPORTANZA DELLA GESTIONE DELL ALLEVAMENTO E DELLA PRODUZIONE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE NEI PROCESSI DI PRODUZIONE DEL LATTE

IMPORTANZA DELLA GESTIONE DELL ALLEVAMENTO E DELLA PRODUZIONE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE NEI PROCESSI DI PRODUZIONE DEL LATTE IMPORTANZA DELLA GESTIONE DELL ALLEVAMENTO E DELLA PRODUZIONE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE NEI PROCESSI DI PRODUZIONE DEL LATTE Erica De Monte; Matthias Gauly Facoltà di Scienze e Tecnologie Email: Erica.DeMonte@unibz.it

Dettagli

Applicazione del D.Lgs. 336/99 all attività apistica

Applicazione del D.Lgs. 336/99 all attività apistica Applicazione del D.Lgs. 336/99 all attività apistica Franco Mutinelli A, Alessandra Baggio A, Roberto Piro A, Mario Astuti B Centro Regionale per l Apicoltura c/o Istituto Zooprofilattico Sperimentale

Dettagli

Versione provvisoria Fa fede solo la versione pubblicata nella Raccolta ufficiale delle leggi federali RU

Versione provvisoria Fa fede solo la versione pubblicata nella Raccolta ufficiale delle leggi federali RU [Signature] [QR Code] Versione provvisoria Fa fede solo la versione pubblicata nella Raccolta ufficiale delle leggi federali RU Ordinanza del DFI concernente i residui delle sostanze farmacologicamente

Dettagli

(ORDOA) Modifica del 12 marzo 2018

(ORDOA) Modifica del 12 marzo 2018 Ordinanza del DFI concernente i residui delle sostanze farmacologicamente attive e degli additivi per alimenti per animali nelle derrate alimentari di origine animale (ORDOA) Modifica del 12 marzo 2018

Dettagli

L uso del farmaco veterinario in acquacoltura

L uso del farmaco veterinario in acquacoltura L uso del farmaco veterinario in acquacoltura XVI CONVEGNO NAZIONALE S.I.P.I. ORVIETO 27-29 MAGGIO 2010 Dr. Salvatore Macrì Dirigente veterinario Uff. IV Farmaco veterinario Direzione Generale della Sanità

Dettagli

Programma nazionale di sorveglianza delle sostanze estranee nelle derrate alimentari di origine animale

Programma nazionale di sorveglianza delle sostanze estranee nelle derrate alimentari di origine animale Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Derrate alimentari e nutrizione Programma nazionale di sorveglianza delle sostanze estranee nelle

Dettagli

MONOGRAFIA RASSEGNA DI DIRITTO, LEGISLAZIONE E MEDICINA LEGALE VETERINARIA ANNO XVII. Reg. Trib. Di Milano N. 174/67 del 29 maggio 1967-ISSN

MONOGRAFIA RASSEGNA DI DIRITTO, LEGISLAZIONE E MEDICINA LEGALE VETERINARIA ANNO XVII. Reg. Trib. Di Milano N. 174/67 del 29 maggio 1967-ISSN MONOGRAFIA RASSEGNA DI DIRITTO, LEGISLAZIONE E MEDICINA LEGALE VETERINARIA ANNO XVII Reg. Trib. Di Milano N. 174/67 del 29 maggio 1967-ISSN 0300-3485 Redazione Direttore editoriale Direttore scientifico

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute Direzione generale per l igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione PIANO NAZIONALE PER LA RICERCA DEI RESIDUI RELAZIONE FINALE ANNO 2017 Ministero della Salute DIREZIONE

Dettagli

PRINCIPI ATTIVI XENOBIOTICI NEGLI ALIMENTI

PRINCIPI ATTIVI XENOBIOTICI NEGLI ALIMENTI Dr. Dr. H. C. Prof. Em. Giovanni Ballarini PRINCIPI ATTIVI XENOBIOTICI NEGLI ALIMENTI ALIMENTI 1 PRINCIPI ATTIVI NEGLI ALIMENTI Componenti nutrizionali Componenti non nutrizionali Antinutrizionali - Antialimenti

Dettagli

Istituto Superiore della Sanità - ORL Roma 13 e 14 dicembre 2007

Istituto Superiore della Sanità - ORL Roma 13 e 14 dicembre 2007 Istituto Superiore della Sanità - ORL Roma 13 e 14 dicembre 2007 Workshop laboratori di prova per la sicurezza alimentare:esperienze, criticità e prospettive per l accreditamento Il laboratorio chimico

Dettagli

FILIERE CORTE: UN'OCCASIONE DI SVILUPPO E SICUREZZA ALIMENTARE

FILIERE CORTE: UN'OCCASIONE DI SVILUPPO E SICUREZZA ALIMENTARE Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva FILIERE CORTE: UN'OCCASIONE DI SVILUPPO E SICUREZZA ALIMENTARE Sistemi e processi di controllo nelle filiere corte: analisi e reperti Frascati 21 ottobre

Dettagli

del... Oggetto e campo d applicazione attive e degli additivi per alimenti per animali presenti nelle derrate alimentari di origine animale.

del... Oggetto e campo d applicazione attive e degli additivi per alimenti per animali presenti nelle derrate alimentari di origine animale. Ordinanza del DFI concernente i residui delle sostanze farmacologicamente attive e degli additivi per alimenti per animali nelle derrate alimentari di (ODOA) del... Il Dipartimento federale dell interno

Dettagli

PROTOCOLLO TECNICO CHIMICO IL CONTRIBUTO DELL IZS PLVA. Corso aggiornamento Protocollo Chimico Maggio 2016 Dr.Barbara Vivaldi I.Z.S.

PROTOCOLLO TECNICO CHIMICO IL CONTRIBUTO DELL IZS PLVA. Corso aggiornamento Protocollo Chimico Maggio 2016 Dr.Barbara Vivaldi I.Z.S. PROTOCOLLO TECNICO CHIMICO IL CONTRIBUTO DELL IZS PLVA Corso aggiornamento Protocollo Chimico Maggio 2016 Dr.Barbara Vivaldi I.Z.S. PLVA Genova Perchè un Protocollo Tecnico Chimico - E un utile strumento

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute 0029198-23/11/2018-DGSAF-MDS-P Ministero della Salute Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari Ufficio 8 - Coordinamento tecnico degli Uffici Veterinari Periferici (UVAC e UVAC-PIF)

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE PER L IGIENE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI E LA NUTRIZIONE Relazione finale Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE PER L IGIENE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute Direzione generale per l igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione PIANO NAZIONALE PER LA RICERCA DEI RESIDUI ai sensi del decreto legislativo n. 158 del 16 marzo 2006

Dettagli

PIANO NAZIONALE RESIDUI

PIANO NAZIONALE RESIDUI DG Welfare UNITA' ORGANIZZATIVA VETERINARIA PIANO NAZIONALE RESIDUI (in attuazione del d.lgs 16 marzo 2006, n.158) Relazione attività Anno 2015 1 PREMESSA... 6 2 PROGRAMMAZIONE DEL PIANO... 7 2.1 Sostanze

Dettagli

(ultima modifica: 4 Agosto 2010)

(ultima modifica: 4 Agosto 2010) (ultima modifica: 4 Agosto 2010) a cura di Luciana Prandin, Franco Mutinelli, Roberto Piro, Centro Regionale per l'apicoltura c/o Istituto Zooprofilattico Sperimentale Venezie - Via Romea 14/A - 35020

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute 0049549-24/07/2019-DGISAN-MDS-P - Allegato Utente 76 (A76) Ministero della Salute Direzione generale per l igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione Ufficio 8 PIANO NAZIONALE PER LA RICERCA

Dettagli

Il Piano Nazionale Residui: ottimizzare l interazione prelevatore - laboratorio

Il Piano Nazionale Residui: ottimizzare l interazione prelevatore - laboratorio Il Piano Nazionale Residui: ottimizzare l interazione prelevatore - laboratorio Marilena Gili Torino, 7 aprile 2017 Marilena.gili@izsto.it PRISA 2017: DAL TERRITORIO AL LABORATORIO Il Piano Nazionale Residui

Dettagli

PIANO NAZIONALE RESIDUI

PIANO NAZIONALE RESIDUI DG Welfare UNITA' ORGANIZZATIVA VETERINARIA PIANO NAZIONALE RESIDUI (in attuazione del d.lgs 16 marzo 2006, n.158) Relazione attività Anno 2017 1 PREMESSA... 6 2 PROGRAMMAZIONE DEL PIANO... 7 2.1 Sostanze

Dettagli

Tabelle lavoro a Rovigo. Di Cantoni Carlo

Tabelle lavoro a Rovigo. Di Cantoni Carlo Tabelle lavoro a Rovigo Di Cantoni Carlo Notifiche 2010 (primi 3 mesi) Nei primi 3 mesi sono state notificate allerte per istamina (Thunnus albacares) cadmio mercurio ASP solfiti diclazurile 2,05,26 mg/kg

Dettagli

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 10

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 10 64 5-3-2004 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 10 In tutti i casi in cui siano effettuate sia analisi di screening che di conferma, la positività verrà indicata solo se relativa

Dettagli

Sicurezza alimentare C O N TA MINAZIONE C H I MICA

Sicurezza alimentare C O N TA MINAZIONE C H I MICA Sicurezza alimentare C O N TA MINAZIONE C H I MICA CONTAMINAZIONE CHIMICA Causata dalla presenza di contaminanti chimici di varia natura. 2 Contaminazione chimica Le principali contaminazioni chimiche

Dettagli

PIANO NAZIONALE RESIDUI

PIANO NAZIONALE RESIDUI UNITA' ORGANIZZATIVA VETERINARIA PIANO NAZIONALE RESIDUI (in attuazione del d.lgs 16 marzo 2006, n.158) Relazione attività Anno 2011 INDICE 1. PREMESSA 3 2. PROGRAMMAZIONE DEL PIANO 4 2.1 Sostanze ricercate

Dettagli

Relazione FVO (audit maggio 2010)

Relazione FVO (audit maggio 2010) A che punto siamo Relazione FVO (audit maggio 2010) In Sardegna la qualità del latte crudo di pecora e di capra e il monitoraggio dell Autorità Competente non è conforme con i pertinenti regolamenti comunitari.

Dettagli

Corso formazione. Descrittori di dose e DNEL. La vigilanza REACH sulla scheda di sicurezza estesa. Empoli, 17 novembre 2016.

Corso formazione. Descrittori di dose e DNEL. La vigilanza REACH sulla scheda di sicurezza estesa. Empoli, 17 novembre 2016. Corso formazione La vigilanza REACH sulla scheda di sicurezza estesa Descrittori di dose e DNEL Empoli, 17 novembre 2016 A cura di: Amerigo Bianchi, Franco Blasi,, Sandra Botticelli,, Anna Gilardoni,,

Dettagli

REGOLAMENTO (CE) N. 1646/2004 DELLA COMMISSIONE

REGOLAMENTO (CE) N. 1646/2004 DELLA COMMISSIONE 21.9.2004 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 296/5 REGOLAMENTO (CE) N. 1646/2004 DELLA COMMISSIONE del 20 settembre 2004 recante modifica dell allegato I del regolamento (CEE) n. 2377/90 del Consiglio

Dettagli

Meccanismi di trasferimento 30/05/2017 SICUREZZA ALIMENTARE RESIDUI CONTAMINAZIONI TRATTAMENTI

Meccanismi di trasferimento 30/05/2017 SICUREZZA ALIMENTARE RESIDUI CONTAMINAZIONI TRATTAMENTI 1 ZZ V Z H Z H H ( ) ( ) eccanismi di trasferimento omposti organo-clorurati inclusi i s (1) composti organo-clorurati (presenza di carbonio e idrogeno nella molecola) possono avere differente origine:

Dettagli

Obiettivi della nutrizione e alimentazione animale

Obiettivi della nutrizione e alimentazione animale Obiettivi della nutrizione e alimentazione animale garantire condizioni di salute e di benessere agli animali Direttiva CE 2/97 a partire dal 1 gennaio 1998 Salute e benessere degli animali Carenze/eccessi

Dettagli

E. PIANO RESIDUI E PIANI SPECIALI SU CONTAMINANTI AMBIENTALI

E. PIANO RESIDUI E PIANI SPECIALI SU CONTAMINANTI AMBIENTALI E. PIANO RESIDUI E PIANI SPECIALI SU CONTAMINANTI AMBIENTALI Il Piano Nazionale Residui (PNR) si struttura tenendo conto delle prescrizioni del decreto legislativo 16 marzo 2006, n. 158 e della decisione

Dettagli

Profilassi e metafilassi. Come comportarsi nella pratica della prescrizione medico-veterinaria

Profilassi e metafilassi. Come comportarsi nella pratica della prescrizione medico-veterinaria IL FARMACO VETERINARIO NELLA TERAPIA DEGLI ANIMALI DA REDDITO: APPLICAZIONI PRATICHE DELLA NORMATIVA NEL LAVORO QUOTIDIANO DEL VETERINARIO DI ALLEVAMENTO Profilassi e metafilassi. Come comportarsi nella

Dettagli

I pericoli chimici alimentari

I pericoli chimici alimentari 1 I pericoli chimici alimentari Pericoli chimici negli alimenti: principali categorie e gestione di un pericolo temuto e diffuso Anche quest anno le principali categorie di alimenti non conformi notificati

Dettagli

Dipartimento di prevenzione. S.C. IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI E DELLE PRODUZIONI ANIMALI Direttore: dr. Giovanni Mezzano

Dipartimento di prevenzione. S.C. IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI E DELLE PRODUZIONI ANIMALI Direttore: dr. Giovanni Mezzano S.C. IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI E DELLE PRODUZIONI ANIMALI Direttore: dr. Giovanni Mezzano ARTICOLAZIONE TERRITORIALE E SEDI CUORGNE LANZO T.SE CHIVASSO SETTIMO T.SE DISTRIBUZIONE DEL PERSONALE 2 Veterinari

Dettagli

Siamo quello che mangiamo il chimico a tutela degli alimenti. Roberto Angeletti Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie

Siamo quello che mangiamo il chimico a tutela degli alimenti. Roberto Angeletti Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie Siamo quello che mangiamo il chimico a tutela degli alimenti Roberto Angeletti Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie CHE COS È L IZSVE? L Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie

Dettagli

INCLUSIONE FARMACI TERAPIA ORALE NEL MANGIME E/O ACQUA DI BEVANDA

INCLUSIONE FARMACI TERAPIA ORALE NEL MANGIME E/O ACQUA DI BEVANDA INCLUSIONE FARMACI TERAPIA ORALE NEL MANGIME E/O ACQUA DI BEVANDA SUPERAMENTO DI INCLUSIONE STANDARD PER XX GRAMMI / Q.le MANGIME COME DAI VECCHI PREMIX MEDICATI CALCOLI PER UN CORRETTO DOSAGGIO DEI MEDICINALI

Dettagli

Antibiotico Resistenza e Sicurezza Alimentare

Antibiotico Resistenza e Sicurezza Alimentare Antibiotico Resistenza e Sicurezza Alimentare Dott. Emiliano Bergamo Dipartimento della Sanità Pubblica Veterinaria, della Sicurezza Alimentare e degli Organi Collegiali per la Tutela della Salute Dir.

Dettagli

Food Chain Training: RESIDUI DEI PRODOTTI FITOSANITARI

Food Chain Training: RESIDUI DEI PRODOTTI FITOSANITARI Food Chain Training: RESIDUI DEI PRODOTTI FITOSANITARI S. Cavanna Italian Food Chain Specialist Argomenti Residuo: definizione e quantificazione Buone pratiche agricole Limite Massimo di Residuo (LMR):

Dettagli

Etichette Pet food: come interpretarle

Etichette Pet food: come interpretarle Etichette Pet food: come interpretarle Vincenzo Tufarelli Medico Veterinario Research Fellow in Nutrizione e Alimentazione Animale - Università degli Studi di Bari Aldo Moro Dottore di Ricerca in Igiene,

Dettagli

Principio attivo. La DOSE è la quantità misurata di farmaco che viene somministrata al paziente eacapacedidareuneffettoterapeutico

Principio attivo. La DOSE è la quantità misurata di farmaco che viene somministrata al paziente eacapacedidareuneffettoterapeutico Cos è un medicinale? Principio attivo MEDICINALE Forma farmaceutica (sistema terapeutico) Confezionamento La FORMA FARMACEUTICA è una particolare elaborazione tecnologica di sostanze terapeuticamente attive

Dettagli

4.2 Indicazioni per l utilizzazione specificando le specie di destinazione

4.2 Indicazioni per l utilizzazione specificando le specie di destinazione 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE VETERINARIO Melovem 5 mg/ml soluzione iniettabile per bovini e suini 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA Ogni ml contiene: Principio attivo: Meloxicam 5 mg Eccipiente(i):

Dettagli

Nome DCI Forma farmaceutica. Metilprednisolone idrogeno succinato. Metilprednisolone idrogeno succinato. Metilprednisolone idrogeno succinato

Nome DCI Forma farmaceutica. Metilprednisolone idrogeno succinato. Metilprednisolone idrogeno succinato. Metilprednisolone idrogeno succinato Allegato I Elenco dei nomi, delle forme farmaceutiche, dei dosaggi dei medicinali veterinari, delle specie animali, delle vie di somministrazione e del richiedente/titolare dell autorizzazione all immissione

Dettagli

REGOLAMENTO (CE) N. 124/2009 DELLA COMMISSIONE

REGOLAMENTO (CE) N. 124/2009 DELLA COMMISSIONE 11.2.2009 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 40/7 REGOLAMENTO (CE) N. 124/2009 DELLA COMMISSIONE del 10 febbraio 2009 che fissa i tenori massimi di coccidiostatici o istomonostatici presenti negli

Dettagli

International Centre for Pesticides and Health Risk Prevention

International Centre for Pesticides and Health Risk Prevention IL PIANO DI AZIONE NAZIONALE E L UTILIZZO DEI PRODOTTI FITOSANITARI NELLE AREE FREQUENTATE DALLA POPOLAZIONE VERONA, 20 MARZO 2018 Aspetti tossicologici dei formulati ammessi nell ambito Extra-Agricolo

Dettagli

capire la normativa sul farmaco

capire la normativa sul farmaco capire la normativa sul farmaco la normativa attraverso i suoi perché e la sua evoluzione politiche FNOVI, FVE, Comunitarie il futuro eva rigonat coordinatore gruppo di lavoro farmaco FNOVI farmaco@fnovi.it

Dettagli

La ricetta elettronica e. i trattamenti terapeutici in deroga nella prescrizione medico veterinaria

La ricetta elettronica e. i trattamenti terapeutici in deroga nella prescrizione medico veterinaria La ricetta elettronica e i trattamenti terapeutici in deroga nella prescrizione medico veterinaria FUTURO PIU' PROSSIMO CHE VENTURO FUTURO PIU' PROSSIMO CHE VENTURO D.Lgs 193/06 art. 6 Codice comunitario

Dettagli

7.5 Acqua e sali minerali

7.5 Acqua e sali minerali 7.5 Acqua e sali minerali L acqua negli alimenti Gli alimenti contengono acqua in quantità molto variabile. L acqua negli alimenti può essere legata: - è unita ad altre molecole - non è congelabile - non

Dettagli

La gestione del farmaco nell allevamento degli animali da reddito

La gestione del farmaco nell allevamento degli animali da reddito La gestione del farmaco nell allevamento degli animali da reddito Dott. Giacomo Tolasi Aprile 2007 Sede: Via del Tritone, 125 00187 ROMA Tel. O6.485923-4881190 - Fax 06.4744332 - E-mail: info@fnovi.it

Dettagli

IL VETERINARIO DELL USL INCONTRA L UTENZA

IL VETERINARIO DELL USL INCONTRA L UTENZA IL VETERINARIO DELL USL INCONTRA L UTENZA Questo progetto si propone d illustrare alla popolazione i compiti dei veterinari dell Usl e vuole rappresentare un opportunità per l utenza per porre quesiti

Dettagli

Vittorio Fil Fitopatologo vittorio

Vittorio Fil Fitopatologo vittorio Esempi di mezzi di difesa a basso impatto ambientale, idonei ad essere inseriti in strategie complessive Vittorio Fil Fitopatologo vittorio vittorio.fili@alice..fili@alice.it it Mezzi Fisici -Aumentare

Dettagli

Laura Fabrizi (fabrizi@iss.it)

Laura Fabrizi (fabrizi@iss.it) RESIDUI DI FARMACI ANTIBATTERICI NEGLI ALIMENTI: SINERGIE TRA CONTROLLO E RICERCA Laura Fabrizi (fabrizi@iss.it) Centro Nazionale per la Qualità degli Alimenti e per i Rischi Alimentari Reparto Contaminanti

Dettagli

IL CASO CAFFARO. Dr. Francesco Vassallo

IL CASO CAFFARO. Dr. Francesco Vassallo IL CASO CAFFARO Dr. Francesco Vassallo La Caffaro inizia la sua attività nel 1906 - La produzione di cloroderivati organici, inclusi i PCB, inizia nel 1932-37 - Nel 1984 cessa la produzione di PCB - Nel

Dettagli

A cura della Dott.ssa Federica Gazziola Esperta in Analisi sul miele e Melissopalinologa

A cura della Dott.ssa Federica Gazziola Esperta in Analisi sul miele e Melissopalinologa CONSORZIO APICOLTORI PROVINCIA DI UDINE 21 Luglio 2016 A cura della Dott.ssa Federica Gazziola Esperta in Analisi sul miele e Melissopalinologa LEOCHIMICA S.r.l UN MONDO DI SERVIZI AL VOSTRO SERVIZIO Allerte

Dettagli

E. PIANO RESIDUI E PIANI SPECIALI SU CONTAMINANTI AMBIENTALI

E. PIANO RESIDUI E PIANI SPECIALI SU CONTAMINANTI AMBIENTALI E. PIANO RESIDUI E PIANI SPECIALI SU CONTAMINANTI AMBIENTALI Il Piano Nazionale Residui (PNR) di cui al decreto legislativo 16 marzo 2006, n. 158, rappresenta un importante momento di programmazione sanitaria

Dettagli

Il controllo sanitario ufficiale dei prodotti d acquacoltura

Il controllo sanitario ufficiale dei prodotti d acquacoltura Pisa - 7 maggio 2010 Il controllo sanitario ufficiale dei prodotti d acquacoltura Dr. Mino Orlandi Dipartimento di Prevenzione S.C. Igiene alimenti di origine animale Azienda ASL 5 Spezzino 1997 Libro

Dettagli

farmaco-sorveglianza negli allevamenti zootecnici

farmaco-sorveglianza negli allevamenti zootecnici Il rispetto delle norme garantisce prodotti d origine animale di buona qualità organolettica e sicuri sotto il profilo igienico-sanitario, peculiarità indispensabili richieste dal consumatore. ASSOCIAZIONE

Dettagli

DOSSIER FARMACO. Da Settimana Veterinaria n 595/13 feb. 2008

DOSSIER FARMACO. Da Settimana Veterinaria n 595/13 feb. 2008 DOSSIER FARMACO Da Settimana Veterinaria n 595/13 feb. 2008 Mentre per la cura delle patologie degli animali d affezione l attenzione viene rivolta essenzialmente all efficacia del principio attivo contenuto

Dettagli

Biosicurezza e uso corretto e razionale degli antibiotici in zootecnia Nota Ministero della Salute prot P

Biosicurezza e uso corretto e razionale degli antibiotici in zootecnia Nota Ministero della Salute prot P Biosicurezza e uso corretto e razionale degli antibiotici in zootecnia Nota Ministero della Salute prot. 0002657-P del 13 FEBBRAIO 2012 Indicazioni pratiche per gli allevatori Premessa Considerare gli

Dettagli

Quantificare il consumo di antibiotico in allevamento suino: progetti regionali. 27/06/2018, Modena, Bassi Patrizia

Quantificare il consumo di antibiotico in allevamento suino: progetti regionali. 27/06/2018, Modena, Bassi Patrizia Quantificare il consumo di antibiotico in allevamento suino: progetti regionali 27/06/2018, Modena, Bassi Patrizia Politiche contrasto AMR Piano CE (2011) resistenza ai farmaci antimicrobici: un piano

Dettagli

CONTAMINAZIONE DEI PRODOTTI ITTICI DA INTERFERENTI ENDOCRINI: IL PROGETTO P.E.S.C.I.

CONTAMINAZIONE DEI PRODOTTI ITTICI DA INTERFERENTI ENDOCRINI: IL PROGETTO P.E.S.C.I. CONTAMINAZIONE DEI PRODOTTI ITTICI DA INTERFERENTI ENDOCRINI: IL PROGETTO P.E.S.C.I. Francesco M. Cancellotti, Istituto zooprofilattico delle Regioni Lazio e Toscana Roma ISTISAN 15ottobre 2008 La sanità

Dettagli

Il consumo di antibiotici in medicina veterinaria È possibile ridurne l utilizzo?

Il consumo di antibiotici in medicina veterinaria È possibile ridurne l utilizzo? Campylobacter spp. CDC È possibile ridurne l utilizzo? Approccio One Health nelle resistenze agli antibiotici Luca Bacciarini, veterinario cantonale Sala Aragonite Manno, 8 novembre 2018 Repubblica e Cantone

Dettagli

Tutte le sostanze sono dei veleni?

Tutte le sostanze sono dei veleni? Dr. Massimo BARBERIS-Dirigente Veterinario Responsabile S.S. Sorveglianza Epidemiologica e Gestione Emergenze ASL AL Struttura Complessa di Igiene degli allevamenti e delle produzioni Zootecniche. Tutte

Dettagli

Decr. L.vo n. 158

Decr. L.vo n. 158 Decr. L.vo 16.3.06 n. 158 Attuazione della Dir. 2003/74/CE, concernente il divieto di utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze beta-agoniste nelle produzioni animali

Dettagli

MEDICINALE VETERINARIO PRINCIPALI NORME

MEDICINALE VETERINARIO PRINCIPALI NORME PRINCIPALI NORME DECRETO LEGISLATIVO 6 aprile 2006, n. 193 - Attuazione della direttiva 2004/28/CE recante codice comunitario dei medicinali veterinari (in G.U. n. 121, 26 maggio 2006, Supplemento Ordinario

Dettagli

Criteri di qualità dei sedimenti Valutazione igienico sanitaria

Criteri di qualità dei sedimenti Valutazione igienico sanitaria Criteri di qualità dei sedimenti Valutazione igienico sanitaria Maria Rita Cicero Istituto Superiore di Sanità 1 Indice 1. Introduzione 2. Obiettivi 3. Concetti chiave 4. Approccio 5. Conclusioni 2 Introduzione

Dettagli

ARSENICO E FILIERE ZOOTECNICHE. Alberto Mantovani, Tossicologia alimentare e veterinaria Istituto Superiore di Sanità, Roma

ARSENICO E FILIERE ZOOTECNICHE. Alberto Mantovani, Tossicologia alimentare e veterinaria Istituto Superiore di Sanità, Roma ARSENICO E FILIERE ZOOTECNICHE Alberto Mantovani, Tossicologia alimentare e veterinaria Istituto Superiore di Sanità, Roma alberto.mantovani@iss.it Partiamo dai pareri dell'authorithy Europea della Sicurezza

Dettagli

Attività per la tutela del settore apistico: Piano Nazionale Residui e Piano Regionale

Attività per la tutela del settore apistico: Piano Nazionale Residui e Piano Regionale Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali della Regione Emilia Romagna L'APICOLTURA TRA NUOVE MALATTIE E VECCHI PROBLEMI U16 Attività per la tutela del settore apistico: Piano Nazionale Residui e Piano

Dettagli

DIRETTIVA 2005/87/CE DELLA COMMISSIONE

DIRETTIVA 2005/87/CE DELLA COMMISSIONE 6.12.2005 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 318/19 DIRETTIVA 2005/87/CE DELLA COMMISSIONE del 5 dicembre 2005 che modifica l allegato I della direttiva 2002/32/CE del Parlamento europeo e del Consiglio

Dettagli

Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro

Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO SCIENZE DELLA PREVENZIONE APPLICATE ALL IGIENE DEGLI ALIMENTI (11 CFU) AREA DI APPRENDIMENTO

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 16 marzo 2006, n.158 Attuazione della direttiva 2003/74/CE, concernente il divieto di utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze beta-agoniste

Dettagli

PROBLEMATICHE E NORMATIVE LEGATE ALLA MESSA A PUNTO DI UN VACCINO. Loredana Locatelli XIII Convegno Nazionale S.I.P.I. Abano Terme, 27 ottobre 2006

PROBLEMATICHE E NORMATIVE LEGATE ALLA MESSA A PUNTO DI UN VACCINO. Loredana Locatelli XIII Convegno Nazionale S.I.P.I. Abano Terme, 27 ottobre 2006 PROBLEMATICHE E NORMATIVE LEGATE ALLA MESSA A PUNTO DI UN VACCINO Loredana Locatelli XIII Convegno Nazionale S.I.P.I. Abano Terme, 27 ottobre 2006 Agenda Definizioni Normative comunitarie e nazionali Procedure

Dettagli

Le Fasi di Ricerca di un Farmaco Cosa Precede la Fase I

Le Fasi di Ricerca di un Farmaco Cosa Precede la Fase I Le Fasi di Ricerca di un Farmaco Cosa Precede la Fase I Dott. Stefano Marini Direttore Generale Dimensione Ricerca S.r.l. 28 novembre 2007 Cagliari drgroup CLINICAL RESEARCH DATA MANAGEMENT & STATISTICS

Dettagli

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n 3-3-2006 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 103 di legge per PCDD e PCDF sono fissati dal regolamento CE n. 2375/2001 per le derrate alimentari e dalla direttiva 2001/102/CE per

Dettagli

Il problema dell arsenico in Italia e l approccio dell Istituto Superiore di Sanità

Il problema dell arsenico in Italia e l approccio dell Istituto Superiore di Sanità Torino 14 aprile 2011 Il problema dell arsenico in Italia e l approccio dell Istituto Superiore di Sanità MASSIMO OTTAVIANI Reparto Igiene delle Acque Interne Dipartimento Ambiente e connessa Prevenzione

Dettagli

Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni

Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni 2002D0994 IT 22.08.2012 006.001 1 Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni B DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 20 dicembre 2002 recante

Dettagli

Buon giorno a tutti. Ben trovati. Gilda Zammillo Resp. Mod. Organizzativo Vigilanza Farmacie

Buon giorno a tutti. Ben trovati. Gilda Zammillo Resp. Mod. Organizzativo Vigilanza Farmacie Buon giorno a tutti Ben trovati Gilda Zammillo Resp. Mod. Organizzativo Vigilanza Farmacie ADEMPIMENTI PRESCRITTIVI DEL MEDICO VETERINARIO ATTIVITA DI CONTROLLO DA PARTE DEL SERVIZIO FARMACEUTICO Gilda

Dettagli

farmaci autorizzati in apicoltura

farmaci autorizzati in apicoltura farmaci autorizzati in apicoltura la legge sul farmaco veterinario DLgs 119 del 1992 sostituito dal Dlgs 193 del 2006 quali farmaci come usarli per quali malattie le registrazioni antibiotici e apicoltura:

Dettagli