XXIV Congresso interregionale Siculo-Calabro

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1 XXIV Congresso interregionale Siculo-Calabro L INTEGRAZIONE DELLE POPOLAZIONI PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE COLLETTIVA: FOCUS SULLA SALUTE DEI MIGRANTI IN ITALIA Palermo giugno 2013 Grand Hotel Piazza Borsa

2 XXIV Congresso interregionale Siculo-Calabro L integrazione delle popolazioni per la promozione della salute collettiva: focus sulla salute dei migranti in Italia Palermo giugno 2013 Atti a cura di: Prof. Francesco Vitale Prof. Alessandra Casuccio Dott. Claudio Costantino

3 Euno edizioni P.zza Margherita Leonforte (En) Tel Fax info@eunoedizioni.it ISBN:

4 XXIV CONGRESSO INTERREGIONALE SICULO-CALABRO - SITI - PALERMO 21/23 GIUGNO 2013 Xenobiotici e lavoratore migrante: il fattore etnico nell identificazione di categorie di rischio. Un esempio ricavato dall esposizione professionale a fenolo Riccò M., Veronesi L., Signorelli C.* Introduzione Il fenolo è un composto aromatico estesamente utilizzato come reagente nell industria chimica: elevate esposizioni professionali (concentrazione urinaria > 300 mg/g creatinina) sono state associate ad incremento del rischio specifico per patologie respiratorie e neoplasie ematologiche. Precedenti studi clinici suggeriscono che il 99% del fenolo sia escreto entro 24 h, non manifestando quindi fenomeni di bioaccumulo. Poiché la sua escrezione è determinata dall azione congiunta degli emuntori epatico e renale, polimorfismi individuali o di popolazione a carico di suddetti metabolismi possono determinare categorie di soggetti ipersensibili, meritevoli di particolare attenzione sanitaria. Materiali e metodi Ventuno lavoratori professionalmente esposti a fenolo (età media 37,4±12,5 anni, tutti maschi, nessun fumatore) sono stati sottoposti a valutazione della concentrazione urinaria con raccolta in tre tempi (inizio del turno di lavoro, fine turno, fine settimana lavorativa) nell ambito della sorveglianza sanitaria dei lavoratori ex D.Lgs 81/2008. Nella popolazione esposta, 12 erano di origine africana (Etiopia) e 9 italiani, similari per età e indice di massa corporea, con identica attribuzione mansionaria nello stesso ambiente lavorativo. I dati di concentrazione urinaria sono stati quindi sottoposti a confronto statistico tramite ANOVA per misure ripetute, e ANOVA a due vie, con test post hoc di Bonferroni. Tutte le analisi sono state eseguite su GraphPad Prism 5.0c. Risultati * Dipartimento di Scienze Biomediche, Biotecnologiche e Traslazionali, Università degli Studi di Parma, Via Volturno n.39 I

5 SEZIONE SESTA - AMBIENTE DI VITA E DI LAVORO In generale, tutti i lavoratori presentavano esposizione fenolo inferiori ai valori limite ACGIH (250 mg/g creatinina) e BAT DFG (300 mg/g creatinina), con valore medio di 9,9±8,2 mg/g creatinina a inizio turno; 46,8±28,3 mg/g creatinina a fine turno; 43,1±28,3 mg/g creatinina a fine settimana lavorativa, rilevandosi quindi un significativo incremento fra inizio a fine turno (p < ) e inizio turno e fine settimana lavorativa (p<0.0001), ma non fra fine turno e fine settimana lavorativa (p>0,05). Applicando un analisi ANOVA a 2 vie, considerando quindi il fattore origine etnica, i soggetti di etnia africana presentavano un incremento maggiore sia fra inizio e fine turno che fra inizio turno e fine settimana lavorativa dei soggetti di origine italiana, a fronte di valori iniziali similari (rispettivamente 46,7±27,8 vs 25,1±16,3 mg/g creatinina e 44,9±21,7 vs 19,1±13,4 mg/g creatinina, p = 0,0136*). Discussione Specificità biometriche legate all etnia di riferimento sono argomento ben noto in ambito medico occupazionale: la correzione dei valori sperimentalmente ricavati degli esami spirometrici è pratica ormai quotidiana. Ugualmente noto ma tuttora poco indagato nella pratica quotidiana è l impatto dell etnia sugli esami laboratoristici, in particolare sulla funzionalità di emuntori (quello epatico e renale) criticamente influenzati da polimorfismi genetici degli enzimi di detossificazione degli xenobiotici. Il caso qui proposto suggerisce che particolari gruppi etnici possano presentare una tossicodinamica specifica che, pure non esponendo i soggetti a livelli di concentrazione biologica attualmente ritenuti pericolosi per la salute, non può essere trascurata all atto della definizione del rischio. Conclusioni Il caso qui proposta suggerisce che il medico competente, nell approcciarsi a lavoratori di origine straniera ed in particolare nell esposizione a xenobiotici non possa trascurare il fattore etnico nella definizione delle categorie di particolare rischio. 92

6 XXIV CONGRESSO INTERREGIONALE SICULO-CALABRO - SITI - PALERMO 21/23 GIUGNO 2013 Figura 1. Concentrazione urinaria del fenolo, con valutazione della variazione all interno del turno ed rispetto alla fine della settimana di esposizione. I tre tempi dell osservazione sono stati confrontati tramite ANOVA per campioni ripetuti con test post hoc di Bonferroni. Figura 2. Valutazione dell andamento della concentrazione del fernolo urinario rispetto ai tre tempi dell osservazione ed al gruppo di lavoratori considerato. In generale, l ANOVA a 2 vie (modello generale: p < 0,0001) ha rilevato un significativo incremento sia per italiani e stranieri rispetto all inizio turno di lavoro, e quindi una variazione dipendente dall etnia di riferimento (p = 0,0165). 93

7 SEZIONE SESTA - AMBIENTE DI VITA E DI LAVORO Figura 3. Valutazione della variazione della concentrazione del fernolo urinario rispetto ai tre tempi dell osservazione ed al gruppo di lavoratori considerato. In generale, l ANOVA a 2 vie (modello generale: p < ) ha rilevato un significativo incremento sia per italiani e stranieri rispetto all inizio turno di lavoro, e quindi una variazione dipendente dall etnia di riferimento (p < 0,0136). 94

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