Nel melo l esigenza di contenere

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1 T EFFETTO SULLE CARATTERISTICHE VEGETATIVE E PRODUTTIVE L Annurca rossa del Sud migliora con l innesto intermedio Con l innesto intermedio si ottenengono, rispetto al franco, piante meno vigorose e più produttive, un anticipo di entrata in produzione e frutti di pezzatura maggiore, senza rinunciare a un apparato radicale profondo ed espanso. Tra i due intermediari, M9 ha determinato una produzione più elevata, mentre M27 una maggiore pezzatura dei frutti di C. Di Vaio, M. Buccheri, C. Cirillo, F. Limongelli Nel melo l esigenza di contenere la crescita vegetativa ha determinato una larga diffusione dei portinnesti clonali. Tuttavia, allorché non si voglia rinunciare ad alcuni vantaggi dell uso di portinnesti franchi (ad esempio un maggiore sviluppo dell apparato radicale) può diventare utile interporre tra i due bionti un soggetto debole, mediante l esecuzione di un innesto intermedio. Numerosi sono i lavori scientifici che confermano la validità dell innesto inter- medio in melo ai fini del contenimento dello sviluppo vegetativo e, in alcuni casi, di una più precoce messa a frutto delle piante, di un miglioramento dell efficienza produttiva e della qualità dei frutti (Vercammen et al., 27; Samad TABELLA 1 - Effetti dell innesto intermedio sulle caratteristiche vegetative dell Annurca rossa del Sud portinnesto nesto Altezza pianta Peso legno potatura (g/pianta) ( 2 ) Volume chioma (m 3 ) ( 3 ) Le piante con l intermediario hanno evidenziato una minore attività vegetativa. All aumentare della lunghezza dell intermediario è stata rilevata una riduzione della vigoria delle piante con una minore necessità di interventi di potatura ( 4,6% del legno asportato). Area sezione del tronco (cm 2 ) Combinazioni d innesto Annurca/M27/franco 21,9 a 19,9 a 28,2 a 752,7 a 8,9 a 38,2 a Annurca/M9/franco 29,4 b 26,2 b 356,1 b 2.492,1 b 21,7 b 65,8 b Annurca/franco 55,4 c 45,9 c 483,5 c 1.167,5 c 45,8 c 244,3 c Lunghezza dell intermediario 1 cm 28,9 b 25,1 b 342,7 b 2.35,8 b 19,3 b 66,5 b 2 cm 22,4 a 21, a 293,6 a 1.29, a 11,2 a 39,9 a Altezza innesto 1 cm 33,5 b 28,2 a 351,5 a 3.29,3 a 21,1 a 89,4 a 2 cm 29,7 a 27,1 a 351, a 3.372,5 a 21,7 a 7,2 a ( 1 ) Valori rilevati all 8 anno. ( 2 ) Valori medi rilevati dal 4 al 7 anno. ( 3 ) Valori medi rilevati dal 7 all 8 anno. Il confronto statistico è fatto per colonna nell ambito della stessa tipologia di confronto. Valori seguiti da lettere diverse sono statisticamente significativi per P,5. La tesi Annurca rossa del Sud/ M9/franco 1/2 è apparsa la più efficiente per produttività, anticipo di fruttificazione e bassa vigoria et al., 1999; Webster, 1995). Numerosi autori (Loreti e Morini, 1986; Lord et al., 1985) hanno proposto l impiego di M27 come intermediario su portinnesti vigorosi per ottenere un aumento della produzione per ettaro, realizzando impianti a elevata densità grazie alla riduzione dello sviluppo. L influenza dell innesto intermedio sul vigore della cultivar dipende prevalentemente da fattori genetici, e quindi dal tipo di intermedio utilizzato, e da fattori di ordine agronomico, come l altezza dell innesto dal colletto e la lunghezza dell intermediario (Beakbane e Rogers, 1956; Marro, 1975; Morettini, 1949; Rufato et al., 21). Ulteriori esperienze hanno dimostrato che la riduzione di sviluppo indotta dagli intermedi varia con il loro grado di vigoria (Lockard e Lasheen, 1971) e in funzione del portinnesto e della cultivar (Tukey, 1943; Carlson, 1965). L obiettivo del presente studio è stato quello di valutare la possibilità di impiego di piante trimembri di Annurca, con apparato radicale molto robusto ed espanso (dato dal franco) e una chioma di ridotte dimensioni, ottenuta utilizzando come intermediari portinnesti clonali di debole vigore. La riduzione del naturale sviluppo della pianta, infatti, accelera l entrata in produzione, riduce gli interventi di potatura e favorisce una più semplice ed economica gestione delle operazioni colturali. Risultati e discussione Effetto dell intermediario Le differenti combinazioni d innesto in esame hanno indotto sostanziali variazioni delle caratteristiche vegeto-produttive delle piante, rilevate all 8 anno all impianto. Le tesi con intermediario M27 hanno presentato, rispetto al franco, una notevole riduzione della circonferenza del portinnesto ( 6,5%) e della cultivar ( 56,4%). Lo stesso è avvenuto per le tesi con M9 come intermedio, con una diminuzione del 46,9% e del 42,9% rispettivamente della circonferenza del portinnesto e della cultivar rispetto al franco (tabella 1). L altezza complessiva della pianta è risultata maggiore nelle 38 L Informatore Agrario 1/28

2 T piante innestate direttamente su franco (483,5 cm), mentre ha presentato una riduzione del 26,4% e del 42,1% utilizzando gli intermedi M9 e M27. Le piante con l intermediario hanno evidenziato, quindi, una minore attività vegetativa, confermata anche da una minore quantità di legno asportato con la potatura invernale (,8 kg con l intermendiario M27 e 2,5 kg con M9, contro i 1,2 kg delle piante innestate direttamente su franco) e da un minore volume della chioma (45,8 m3 per le piante innestate su franco contro 21,7 m3 per le tesi con intermediario M9 e 8,9 m3 con M27). Per quanto riguarda gli aspetti produttivi, l utilizzo dell intermediario M27 ha determinato una più rapida messa a frutto delle piante: l indice di precocità, infatti, è risultato più elevato (34,5%) rispetto alle tesi con M9 (22,%) e al franco (11,3%) (tabella 2). Le combinazioni trimembri con M27, tuttavia, si sono caratterizzate per una maggiore cascola pre-raccolta, pari al 2,3% dei frutti, rispetto a quelle con M9 (11,9%) e alle piante su franco (8,7%). Analizzando la produzione per pianta, le combinazioni con l intermediario M9 si sono dimostrate le più produttive (19,4 kg), seguite dalle combinazioni bimembri (11,6 kg) e da quelle con M27 (1,1 kg). I due intermediari hanno assicurato, inoltre, un migliore equilibrio vegeto-produttivo, come si nota dall efficienza produttiva (,27 kg/cm2 per l M27 e,28 kg/cm2 per l M9), mentre il franco senza intermediario ha determinato un efficienza produttiva molto bassa (,5 kg/cm2), confermando una maggiore predisposizione all attività vegetativa a svantaggio di quella produttiva (tabella 2). L impiego di M27 come intermediario ha determinato anche un aumento del peso medio del frutto (134,9 g) rispetto a M9 (19,5 g) e alle tesi innestate direttamente su franco (88,1 g) (tabella 2). Effetto della lunghezza dell intermediario Impostazione della prova La prova è stata condotta, per un periodo di 8 anni, in un impianto sperimentale allestito presso il comune di Caiazzo (Caserta), dove erano presenti combinazioni trimembri costituite da astoni di melo della cultivar Annurca rossa del Sud, innestati su portinnesto franco a due altezze dal suolo (1 e 2 cm) e con due intermediari (M9 e M27) della lunghezza di 1 e 2 cm. Il testimone era costituito dalla stessa cultivar innestata direttamente su franco alle stesse altezze (combinazione bimembri). Le piante sono state poste a dimora con differenti distanze di impianto (4, 2,5 m per le combinazioni con intermediario e 4, 3, m per le combinazioni senza intermediario), al fine di evitare l eventuale reciproca influenza tra piante caratterizzate da diversa vigoria, e allevate a palmetta libera. Nell impianto è stata utilizzata la cultivar Hi-Early come impollinatore, con un rapporto di consociazione del 25%. Lo schema sperimentale del campo, a blocchi completamente randomizzati, prevedeva tre blocchi in ciascuno dei quali erano presenti quattro piante per combinazione, per un totale di 12 piante per tesi. Su ciascuna pianta sono state rilevate ogni anno: circonferenza del portinnesto, dell intermediario e della cultivar; altezza complessiva della pianta; larghezza della chioma lungo il filare e spessore; peso del legno asportato con la potatura; epoca di fioritura; cascola dei frutti pre-raccolta; produzione. Alla raccolta, su un campione di 3 frutti per pianta sono stati misurati il peso e il diametro trasversale. Utilizzando i parametri sopra elencati sono stati calcolati: il volume della chioma; l indice di precocità, ottenuto mediante il rapporto percentuale fra la produzione dei primi due anni utili e la produzione complessiva fino all 8 anno; l area della sezione del tronco del portinnesto; l efficienza produttiva, ottenuta mediante il rapporto tra la produzione cumulata per pianta e l area della sezione del tronco all 8 anno. Tutti i dati rilevati sono stati elaborati statisticamente mediante l analisi della varianza, effettuata utilizzando il programma SPSS e le differenze fra le medie valutate con il test di Tuckey (P,5%) e con l errore standard. All aumentare della lunghezza dell intermediario è stata rilevata una riduzione della vigoria delle piante; in particolare, con l intermediario di 2 cm sono stati riscontrati un minore accrescimento diametrale di portinnesto e cultivar, una riduzione di sviluppo della chioma, una minore altezza della pianta e, di conseguenza, una minore necessità di interventi di potatura ( 4,6% del legno asportato) (tabella 1). La maggior lunghezza dell intermediario ha inoltre determinato un anticipo della fruttificazione delle piante, con un indice di precocità pari al 3,1% rispetto al 26,4% dell intermedio più breve (tabella 2). Oltre alla minore vigoria della pianta, l intermediario di 1 cm ha indotto anche un aumento della produzione (17,3 kg) rispetto a quello di 2 cm (12,3 kg). Per tutte le tesi a confronto l utilizzo dell intermediario più lungo ha incrementato l efficienza produttiva delle piante (,31 kg/cm2 vs,25 kg/cm2) (tabella 2), assicurando un buon equilibrio fra attività vegetativa e produttiva. Nessuna differenza statisticamente significativa è emersa fra i valori del peso medio del frutto relativamente alle due lunghezze dell intermediario. Effetto dell altezza del punto d innesto L altezza del punto di innesto ha causato un effetto meno marcato rispetto a quello della lunghezza dell intermediario: tale variabile ha avuto un influenza significativa unicamente sulla circon-

3 T TABELLA 2 - Effetti dell innesto intermedio sulle caratteristiche produttive dell Annurca rossa del Sud Cascola preraccolta (%) ( 1 ) Indice di precocità (%) Produzione (kg/pianta) ( 1 ) Efficienza produttiva (kg/cm 2 ) Peso medio frutto (g) ( 2 ) Combinazioni d innesto Annurca/M27/franco 2,3 b 34,5 c 1,1 a,27 b 134,9 c Annurca/M9/franco 11,9 a 22, b 19,4 b,28 b 19,5 b Annurca/franco 8,7 a 11,3 a 11,6 a,5 a 88,1 a Lunghezza dell intermediario 1 cm 12,2 a 26,4 a 17,3 b,25 a 116,4 a 2 cm 18,9 a 3,1 b 12,3 a,31 b 127,9 a Altezza innesto 1 cm 14,9 a 23,8 a 13,8 a,15 a 123,2 a 2 cm 13,9 a 25,8 a 13,8 a,2 b 114,1 a ( 1 ) Valori medi rilevati dal 4 all 8 anno. ( 2 ) Valori medi rilevati dal 6 all 8 anno. Il confronto statistico è fatto per colonna nell ambito della stessa tipologia di confronto. Valori seguiti da lettere diverse sono statisticamente significativi per P,5. Le tesi utilizzanti l intermediario M9 si sono dimostrate le più produttive, quelle con M27 con i frutti di maggior pezzatura. L utilizzo dell intermediario più lungo ha inoltre incrementato l efficienza produttiva delle piante. Tradizionale tecnica di «arrossamento» delle mele Annurca ferenza del portinnesto, che è risultata maggiore nelle combinazioni con un altezza di 1 cm (33,5 cm) rispetto a quelle innestate a 2 cm dal suolo (29,7 cm) (tabella 1). A parità di produzione, l indice di efficienza produttiva è aumentato nelle piante innestate a un altezza di 2 cm (+33,3%), al pari dell indice di precocità (25,8% contro 23,8 %) (tabella 2). Effetto combinato: lunghezza dell intermediario e altezza dell innesto L analisi della circonferenza del portinnesto, dell intermediario e della cultivar evidenzia un diverso grado di sviluppo delle tesi a confronto. Le piante innestate direttamente su franco hanno sempre presentato una crescita vegetativa più accentuata, come si nota dai valori di circonferenza del tronco, altezza della pianta (tabella 3). Nelle combinazioni d innesto con M27 è stato osservato uno sviluppo più contenuto, soprattutto nella combinazione 2/2. Una situazione intermedia è stata osservata per M9, la cui combinazione più efficace nel controllo della vigoria è risultata la 2/1. Negli otto anni di prova, le piante innestate direttamente su franco hanno mostrato un accrescimento diametrale del tronco decisamente superiore già a partire dal 3 anno di impianto (grafico 1); nel confronto tra i due intermediari utilizzati, l effetto di maggior contenimento del vigore determinato da M27 si è manifestato solo a partire dal 6 anno. La maggiore vigoria delle piante innestate su franco è stata confermata dal peso del legno asportato con la potatura, dalle quali già al 5 anno è stato eliminato un maggior quantitativo di legno. In generale, tutte le tesi con intermediario hanno avuto un comportamento simile fino al 5 anno, e solo in seguito TABELLA 3 - Effetti delle diverse sulle caratteristiche vegetative all 8 anno dall impianto portinnesto (cm) intermediario (cm) nesto (cm) Altezza pianta (cm) M27 1/1 27,8 d 31,2 b 22,1 c 311,3 d M27 1/2 2,8 b 28,9 a 2,2 b 284,2 bc M27 2/1 21,7 b 3,9 b 19,3 b 268,8 ab M27 2/2 17,4 a 28, a 18,1 a 256,7 a M9 1/1 35,3 f 5,4 d 29,7 f 392,2 f M9 1/2 31,9 e 53, e 28,5 e 383, f M9 2/1 26, c 45, c 21,9 c 31, cd M9 2/2 24,5 c 49,2 d 24,6 d 348, e Franco /1 56,8 h 47,9 h 484, g Franco /2 54, g 44, g 483, g A lettere diverse corrisponde una significatività statistica per P,5. Le piante innestate direttamente su franco hanno sempre presentato una crescita vegetativa più accentuata, mentre nelle combinazioni d innesto con M27 è stato osservato lo sviluppo più contenuto, soprattutto nella combinazione 2/2. le combinazioni con M27 si sono dimostrate le più efficaci nel contenere lo sviluppo vegetativo (grafico 2). L utilizzo degli intermediari M9 e M27 ha indotto un leggero anticipo di fioritura rispetto al franco (tabella 4). Inoltre, le piante che avevano M27 come intermediario, in particolare nella combinazione 2/2, hanno presentato un anticipo nella fruttificazione, reso evidente dai valori dell indice di precocità (43,4%) rispetto alle tesi innestate direttamente su franco (8,7% e 14,%). Interessanti differenze fra le tesi a confronto sono state rilevate relativamente alle produzioni sia medie per pianta (tabella 4) che cumulate negli otto anni della prova (grafico 3). Infatti, in entrambi i casi le piante con M9 come intermediario sono risultate le più produttive, mentre quelle con l intermediario M27, più efficace nel contenere la vigoria della pianta, hanno fornito una produzione minore. A fronte dei significativi risultati produttivi ottenuti e dell efficace contenimento della vigoria, le combinazioni M9 2/2 e M9 1/2 hanno evidenziato un efficienza produttiva più elevata rispetto a tutte le altre, rispettivamente con,45 e,43 kg/cm2 (tabella 4). L utilizzo degli intermediari ha influenzato anche la pezzatura dei frutti, che è risultata superiore nella combinazione M27 2/1 (136,1 g), seguita dalla tesi M27 1/1 (134,7 g); con l intermediario M9 le combinazioni migliori sono risultate la 1/1 (123 g) e la 2/1 (122 g) (tabella 4). 4 L Informatore Agrario 1/28

4 T tronco (cm) anno 2 anno 3 anno 4 anno 5 anno 6 anno 7 anno 8 anno M27 1/1 M27 1/2 M27 2/1 M27 2/2 M9 1/1 M9 1/2 M9 2/1 M9 2/2 Fr /1 GRAFICO 1 - Effetti delle diverse sull accrescimento del tronco della cultivar negli 8 anni di prova Nel periodo di prova le piante innestate direttamente su franco hanno mostrato un accrescimento diametrale del tronco decisamente superiore già a partire dal 3 anno di impianto. Conclusioni Tenuto conto degli aspetti vegetativi e produttivi è possibile concludere che gli effetti dell impiego dell innesto intermedio nella coltivazione della mela Annurca sono senza dubbio positivi. L innesto intermedio permette di ottenere, rispetto all innesto diretto su franco, piante meno vigorose, con un anticipo nell entrata in produzione, più produttive e con frutti di pezzatura maggiore, senza rinunciare a un apparato radicale robusto, profondo ed espanso. Gli intermediari saggiati hanno dimostrato di poter influire in misura diversa sia sullo sviluppo vegetativo che sulla produttività della cultivar Annurca rossa del Sud. Entrambi (M9 e M27) hanno infatti ridotto sensibilmente lo sviluppo delle piante rispetto alle tesi innestate direttamente su franco, con un contenimento della chioma di circa l 8% con M27 e del 5% con M9. Tra i due intermediari, M9 ha determinato una produzione più elevata e una più alta efficienza produttiva, mentre con M27 si sono ottenute una più precoce TABELLA 4 - Effetti delle diverse combinazioni d innesto intermedio sulle caratteristiche produttive Peso legno potatura (kg) anno 5 anno 6 anno 7 anno M27 1/1 M27 1/2 M27 2/1 M27 2/2 M9 1/1 M9 1/2 M9 2/1 M9 2/2 Fr /1 GRAFICO 2 - Peso del legno asportato con la potatura per le diverse combinazioni d innesto intermedio Tutte le tesi con intermediario hanno avuto un comportamento simile fino al 5 anno e solo in seguito le combinazioni con M27 si sono dimostrate le più efficaci nel contenere lo sviluppo vegetativo. entrata in fruttificazione e una maggiore pezzatura dei frutti. Dall analisi delle caratteristiche vegeto-produttive di tutte le combinazioni studiate, la tesi Annurca rossa del Sud/ M9/franco 1/2 è apparsa la più efficiente. Questa combinazione, data la sua produttività, l anticipo di fruttificazione e la bassa vigoria, risulta quindi la più adatta per la costituzione di meleti a elevate densità. Epoca di fioritura (gg da 1-4) Indice di precocità (%) Produzione (kg/pianta) Efficienza produttiva (kg/cm 2 ) Peso medio frutto (g) M27 1/1 15,3a 31,9 11,2 ab,22 b 134,7 de M27 1/2 15,1 a 31, 1,6 ab,36 c 116,4 bc M27 2/1 15,3 a 31,6 11,3 ab,4 cde 136,1 e M27 2/2 14,5 a 43,4 7,4 a,39 cde 121,2 c M9 1/1 14,7 a 16,1 22,1 cd,28 b 123, cd M9 1/2 15,3 a 26,4 25,1 cd,43 de 111,2 abc M9 2/1 15, a 25,4 14, ab,36 c 122, cd M9 2/2 14,7 a 2,1 16,4 bc,45 e 114,3 bc Franco /1 18,4 b 14, 13,4 ab,7 a 1,5a Franco /2 19,3 c 8,6 9,8 ab,5 a 17,3 ab A lettere diverse corrisponde una significatività statistica per P,5. Efficienza produttiva (kg/pianta) L utilizzo degli intermediari M9 e M27 ha indotto un leggero anticipo di fioritura rispetto al franco. Le piante con M9 sono inoltre risultate le più produttive e quelle con M27 quelle con i frutti di maggior pezzatura. c c c a f M27 1/1 M27 1/2 M27 2/1 M27 2/2 M9 1/1 M9 1/2 M9 2/1 M9 2/2 Fr /1 4 anno 5 anno 6 anno 7 anno 8 anno Somma dei valori rilevati dal 4 all 8 anno. A lettere diverse corrispondono differenze statisticamente signifi cative per P,5. GRAFICO 3 - Effetti delle diverse sulla produzione cumulata Le piante con M9 come intermediario sono risultate le più produttive, mentre quelle con l intermediario M27, più efficace nel contenere la vigoria della pianta, hanno fornito una produzione minore. g In conclusione, le conoscenze acquisite dal presente studio, seppur non definitive, consentono di proporre per contesti colturali di collina e/o in asciutto impianti di Annurca con piante con intermediario costituito da un soggetto clonale debole e dal franco come portinnesto. L utilizzo di tali combinazioni renderebbe possibile ridisegnare le tipologie d impianto più convenienti per la cultivar Annurca, con un livello d intensificazione colturale finora non realizzabile per contesti colturali difficili come la collina o in asciutto e favorendo l estendersi della coltivazione, in ambienti fortemente vocati, incrementandone la competitività e garantendo la tipicità del prodotto. Claudio Di Vaio Marina Buccheri Chiara Cirillo Dipartimento di arboricoltura, botanica e patologia vegetale Università Federico II, Napoli divaio@unina.it Francesco Limongelli Istituto sperimentale per la frutticoltura Sezione di Caserta d Per consultare la bibliografia e gli approfondimenti: rdlia/lia18_315_web e d b 1/28 L Informatore Agrario 41

5 T? Articolo pubblicato su L Informatore Agrario n. 1/28 a pag. 38 Innesto intermedio per l Annurca Rossa del Sud BIBLIOGRAFIA Beakbane A.B., Rogers W.S. (1956) - The relative importance of stem and root in determining rootstock influence in apples. Jour. Hort. Sci., 2: Carlson R.F. (1965) - The effects and relationships of intermediate stem sections on growth and behaviour of apple cultivars. Proc. Amer. Soc. Hort. Sci., 87: Ferree D.C. (1982) - Multi state cooperative apple interstem planting established in Fruit. Var. Jour., 1: 2-7. Lockard R.G., Lasheen A.M. (1971) - Effect of rootstock and length of interstem on gowth of one year old apple plants in sand culture. J. Amer. Soc. Hort. Sci.,1: Lord W.J., Greene D.W., Damon R.A., Baker J.H. (1985) - Effects of stempiece and rootstock combinations on growth, leaf mineral concentration yield, and fruit quality of Empire apple trees. J. Amer. Soc. Hort. Sci., 3: Loreti F., Morini S. (1986) - Ricerche su alcune combinazioni d innesto del melo a diverse densità di piantagione. Atti Convegno Soi «La coltura del melo verso gli anni 9», Cordenons (PN), 18-2 dicembre: Marro M. (1975) - Altezza del punto d innesto e differenze di sviluppo in meli Richared, Golden Delicious e Stayman Winesap. Italia Agricola, 112: Morettini A. (1949) - L influenza dell innesto intermedio nella Butirra Clairgeau. Rivista di Ortoflorofrutticoltura italiana: 3-4. Rufato L., Rossi A., Kersten E., Cancan C., De Rossi A. (21) - Reduction of initial growth of plants of apple (Malus domestica Borckh) «Imperial Gala» with EM9 interstock. Revista Brasileira de Fruticultura, 1: ; 9 ref. Samad A., Mcneil D.L., Kham Z.U. (1999) - Affect of interstock bridge grafting (M9 dwarfing rootstock and same cultivar cutting) on vegetative growth, reproductive growth and carbohydrate composition of mature apple trees. Scientia Horticulturae, 79: Tukey H.B. (1943) - The dwarfing effect of an intermediate stem-piece of Malling IX apple. Proc. Amer. Soc. Hort. Sci., 42: Vercammen J., Van Daele G., Gomand A. (27) - Can fruit size and colouring of Jonagold be improved by an interstock? Acta Horticulturae, 732: Webster A.D. (1995) - Rootstock and interstock effects on deciduous fruit tree vigour, precocity and yield productivity. New Zealand Journal of Crop and Horticultural Science, 23: RIASSUNTO Al fine di ottenere piante di melo (cv Annurca Rossa del Sud) a ridotto sviluppo ma con apparato radicale profondo ed espanso, adatte alla coltivazione in zone collinari e in asciutto, sono state confrontate combinazioni di innesto diverse, nelle quali oltre al franco, utilizzato sempre come soggetto, erano presenti alternativamente due differenti intermediari deboli (M9 e M27). In tutte le combinazioni le piante sono state innestate a due differenti altezze (1 e 2 cm), utilizzando intermediari di lunghezza diversa (1 e 2 cm). Le piante con intermediario hanno mostrato una crescita vegetativa minore rispetto al controllo su franco, raggiungendo un contenimento della chioma di circa l 8% con M27 e del 5% con M9. Inoltre l uso dell intermediario ha determinato un incremento della produzione e del peso del frutto rispetto all innesto diretto su franco. All aumentare della lunghezza dell intermediario sono state rilevate una diminuzione della vigoria delle piante e una riduzione della produzione, quest ultima risultata comunque superiore a quella delle piante innestate su franco. Dall analisi di tutte le tesi a confronto, la combinazione Annurca Rossa del Sud / M9 (1 cm) / franco (altezza 2 cm) è risultata la più efficiente per produttività, precocità di entrata in produzione e vigoria delle piante. PAROLE CHIAVE Malus pupila, Annurca, innesto intermedio, portinnesti

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