Progetto EVADAR Emergenze gestite con Velivoli
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- Domenica Savino
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1 Arbeitsgemeinschaft Alpenländer Comunità di Lavoro delle Regioni Alpine Progetto EVADAR Emergenze gestite con Velivoli in Aree di Difficile Accesso e a Rischio ricerca per l utilizzo dei droni nel campo della protezione civile e della difesa del suolo Massimo Ceriani Direzione Generale Protezione Civile Regione Lombardia
2 Che cos'è l'arge ALP? L'ARGE ALP - Comunità di Lavoro delle Regioni Alpine - è stata fondata il 12 ottobre 1972 a Mösern in Tirolo con l'intenzione di risolvere problemi comuni a diverse regioni dell arco alpino in un rapporto di buon vicinato e mutua collaborazione. I membri dell'arge ALP sono: Germania: Libero Stato di Baviera; Austria: Länder Vorarlberg, Tirolo e Salisburgo; Italia: Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento e la Regione Lombardia; Svizzera: Cantoni Grigioni, San Gallo e Ticino. L'organo supremo dell'arge ALP è la Conferenza dei capi di Governo. La presidenza passa ogni anno ad un'altra regione membro. Un comitato direttivo, composto da funzionari dirigenti delle diverse regioni, si occupa della preparazione delle Conferenze dei capi di Governo e dell'attuazione delle loro decisioni. La sede della segretaria dell ARGE ALP si trova a Innsbruck. L'ARGE ALP ha come scopo dunque quello di affrontare, mediante una collaborazione transfrontaliera, problemi e propositi comuni, in particolare in campo ecologico, culturale, sociale ed economico Ambiti prioritari sono: La sicurezza e lo sviluppo dell'area alpina quale spazio di vita e di svago di alta qualità, attraverso la tutela dell'ambiente e la salvaguardia dell'equilibrio ecologico..
3 PROGETTO EVADAR idea progettuale in accordo con Arpa Nel corso degli ultimi anni si è assistito ad una rapida crescita del livello di attenzione per i droni. L uso dei droni sino a pochi anni fa era confinato all interno di due ambiti tra loro molto distanti: quello militare e quello dell aeromodellismo. L evoluzione tecnologica ha permesso lo sviluppo di una nuova generazione di droni con elevate prestazioni e costi relativamente contenuti aprendo così la possibilità all utilizzazione dei droni anche in ambito professionale. Il fenomeno sta creando grandi aspettative tra i professionisti che si occupano di monitoraggio dell ambiente e del territorio, sia nel settore pubblico che in quello privato. Sarebbe quindi necessario che le strutture tecniche degli Enti che si occupano di territorio, ambiente e protezione civile prendano in considerazione il tema dei droni per valutare, con un atteggiamento aperto all innovazione ma nel contempo pragmatico, le effettive possibilità di utilizzo di questa nuova tecnologia a supporto delle proprie attività.
4 PARTNER DEL PROGETTO
5 PROGETTO EVADAR attività raccolta e condivisione delle esperienze già effettuate nelle varie Regioni, Province, Cantoni; Incontri mirati con tutti i partners per individuare esigenze dei vari servizi tecnici principalmente nei campi della protezione civile e della difesa del suolo ma eventualmente anche per altre attività; analisi delle caratteristiche dei droni per individuare i modelli più funzionali;
6 PROGETTO EVADAR attività valutazione del potenziale utilizzo dei droni per integrare i dati di monitoraggio esistenti (rilevati sia al suolo che con tecniche di telerilevamento anche satellitari) e per censire e valutare l efficacia delle opere di difesa del suolo esistenti in aree di difficile accesso e/o pericolose (alvei incisi, pareti rocciose, aree di valanga..) Acquisto di un drone con particolari caratteristiche
7 PROGETTO EVADAR attività valutazione delle strumentazioni da installare sui droni (fotocamere, videocamere, sensori multispettrali ecc.) elaborazione di un documento di sintesi per un utilizzo ottimale dei droni e dei relativi sensori; Convegni per diffusione delle conoscenze e delle esperienze acquisite (Modena - Dronitaly 2016, Bolzano febbraio 2017, Milano oggi)
8 COME E QUANDO UTILIZZARE I DRONI? taglioevento/servizi/enti-e-operatori/protezione+civile/progetti-europei-protezionecivile/droni-nel-pubblico-presente-futuro/droni-nel-pubblico-presente-futuro
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11 PROGETTO EVADAR COLATA DI SONICO (BS) 27 LUGLIO 2012
12 Grandi crolli: Pizzo Cengalo ca 30 Crolli dal 24 giugno fino al 13 agosto h 11:29 magnitudo M L = 2.3 R. Dujmovits, S. von Rotz dalla Via Cassin allo Pizzo Badile G. Crosta Dip. Sc. Ambiente e della Terra UNIMIB 22 settembre 2017 Valtellina 30 anni dopo
13 Grandi crolli: Cengalo Velocità nuvola=100 m s -1 G. Crosta Dip. Sc. Ambiente e della Terra UNIMIB 22 settembre 2017 Valtellina 30 anni dopo
14 Effetti a cascata: colata detritica Apice conoide G. Crosta Dip. Sc. Ambiente e della Terra UNIMIB
15 Effetti a cascata: deposizione conoide Riempimeto Vasca di sedimentazione Tratto da: G. Crosta Dip. Sc. Ambiente e della Terra UNIMIB
16 Effetti a cascata: colate successive Esondazione Pulsazioni successive G. Crosta Dip. Sc. Ambiente e della Terra UNIMIB 22 settembre 2017 Valtellina 30 anni dopo
17 Effetti a cascata: erosione e trasporto G. Crosta Dip. Sc. Ambiente e della Terra UNIMIB 22 settembre 2017 Valtellina 30 anni dopo
18 PROGETTO EVADAR osservazione delle opere di difesa del suolo SONDRIO Briglia filtrante 21 m
19 FRANA DELLA VAL POLA 28 LUGLIO 1987
20 AREA DEI TORRIONI DI RIALBA
21 RILIEVI E VERIFICHE POST SISMA
22 RILIEVI E VERIFICHE POST SISMA
23 RILIEVI E VERIFICHE POST SISMA
24 ATTESTATO DEL TERRITORIO online dal 8 maggio 2016 oltre 5000 accessi sono scaricati oltre 3500 Attestati nell aggiornamento in corso verranno aggiunti altri 26 layer per un totale di 110 contenuti informativi e 7 miliardi di dati consultabili Nel 2018 adeguamento al nuovo viewer del geoportale regionale con possibilità di personalizzare il report e allegato cartografico
25 ALLEGATO CARTOGRAFICO 15 cartografie riferite a ortofoto multitemp, carte tecniche, catastali, storiche, geologiche, forestali, etc. Carta Tecnica Regionale Tavolette I.G.M. 1: Catasto della Lombardia Carte astronomi Brera (1786) ortofoto volo GAI Ortofoto 1975 Ortofoto 1998 Ortofoto AGEA 2015 Mappa geomorfologica applicata Carta Geologica 1: Carta tipi forestali Carta forestale del Regno d Italia
26 E ora decolliamo con le esperienze fatte.. Massimo Ceriani Direzione Generale Protezione Civile
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