INCLUSIONE TUTTI UGUALI OGNUNO DIVERSO

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1 INCLUSIONE Integrazione Alunni disabili DSA BES TUTTI UGUALI OGNUNO DIVERSO.LINEE GUIDA PER L INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITA LINEE GUIDA PER L INCLUSIONE SCOLASTICA L inclusione è un allargamento di orizzonti per tutti, una possibilità di evoluzione umana reciproca. A.Canevaro

2 Premessa La scuola è una comunità educante, che accoglie ogni alunno nello sforzo quotidiano di costruire condizioni relazionali e situazioni pedagogiche tali da consentire il massimo sviluppo. I principi legislativi Art. 3 della Costituzione: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociali e sono uguali davanti alla legge. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana. Legge 104/92: si prevede una particolare cura educativa nei confronti degli alunni con disabilità che si esplica in un percorso formativo individualizzato, al quale partecipano, nella condivisione e nell individuazione di tale percorso, più soggetti istituzionali: il Profilo Dinamico Funzionale e il Piano Educativo Individualizzato sono i momenti concreti in cui si esercita il diritto allo studio e all educazione dell alunno con disabilità. Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute ICF (OMS 2001): la persona viene considerata in modo globale, con le sue potenzialità e le sue risorse, tenendo presente il contesto personale, naturale, sociale e culturale in cui le persone con disabilità vivono. La disabilità viene definita come una condizione di salute in un ambiente sfavorevole. Nel contesto i molteplici elementi possono essere assunti come barriera, qualora ostacolino l attività o la partecipazione della persona, o facilitatori, in cui le favoriscono. Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità (ratificata dal Parlamento Italiano con Legge 18/2009): ha superato l approccio focalizzato solamente sul deficit della persona, accogliendo il modello sociale della disabilità, introducendo i principi di non discriminazione, parità di opportunità, autonomia, indipendenza, con l obiettivo di conseguire la piena inclusione sociale, mediante il coinvolgimento delle stesse persone con disabilità e delle loro famiglie. Il contesto diviene risorsa potenziale per lo sviluppo delle persone disabili e, se ricco di opportunità, consente di raggiungere alti livelli di realizzazione e di autonomia ai soggetti coinvolti. La scuola deve porsi come agenzia di socializzazione e promozione culturale per tutti gli alunni, escludendo qualunque discriminazione, esclusione o restrizione sulla base della disabilità, compreso il rifiuto di un accomodamento ragionevole. Accomodamento ragionevole indica le modifiche e gli adattamenti necessari ed appropriati che non impongono un carico sproporzionato o eccessivo, per assicurare alle persone con disabilità il godimento e l esercizio, su base di eguaglianza con gli altri, di tutti i diritti umani e libertà fondamentali. La dimensione inclusiva della scuola Una scuola è inclusiva se al suo interno si avvera una corresponsabilità educativa diffusa. Ai fini dell inclusione, la scuola garantisce lo sviluppo degli apprendimenti mediante la comunicazione, la socializzazione e la relazione interpersonale, attraverso la predisposizione di occasioni di apprendimento con buone pratiche didattiche individualizzate e di gruppo. In base alla consistenza della minorazione ed alla capacità complessiva individuale residua, con l aiuto delle professionalità a disposizione, la nostra scuola si prefigge il compito di definire l attivazione di forme sistematiche di orientamento, di organizzare l attività educativa e didattica secondo il criterio della flessibilità nell articolazione delle sezioni e classi, anche aperte, ed a garantire la continuità educativa fra i diversi gradi di scuola, prevedendo le consultazioni fra gli insegnanti della scuola primaria e della scuola secondaria di II grado, consentendo il completamento della scuola dell obbligo. La nostra scuola riconosce grande importanza alla continuità educativa nel momento del passaggio dai diversi cicli di scuola, dando la massima disponibilità agli incontri tra gli insegnanti e le figure specializzate dei due ordini di scuola. CONOSCENZA DELL ALUNNO: ACCOGLIENZA E INCLUSIONE Accogliere significa mettere insieme, creare un contesto per iniziare una relazione. Accogliere gli alunni disabili significa fare in modo che essi siano parte integrante del contesto scolastico, insieme agli altri alunni, alla pari degli altri alunni, senza discriminazioni.

3 La scuola deve riconoscere tutti nella loro diversità. Pertanto l'accoglienza è il riconoscimento del valore della persona del disabile che va accolto per le sue possibilità, per i potenziali valori umani di cui è portatore. L'accoglienza vera e autentica è quella che si estrinseca nell'impegno di promozione della formazione, dell'educazione e dell'istruzione. L'inclusione degli alunni diversamente abili si realizza mediante interventi specifici, individualizzati in una scuola a misura di tutti. L'accoglienza rivolta ai disabili si propone di: definire pratiche condivise tra tutto il personale all'interno della scuola; facilitare l'ingresso a scuola e sostenerli nella fase di adattamento al nuovo ambiente; favorire un clima di accoglienza; promuovere qualsiasi iniziativa di comunicazione e di collaborazione tra scuola ed Enti territoriali coinvolti (Comune, Asl; Provincia, cooperative, Enti di formazione). Gli interventi educativo-didattici volti a favorire l'integrazione di alunni diversamente abili sono programmati in relazione alla diagnosi e alla tipologia della disabilità. Ci si pongono quindi traguardi come: realizzare un buon equilibrio nei rapporti interpersonali con i compagni, i docenti, il personale della scuola; aumentare l'autostima in relazione al consolidamento delle abilità e al potenziamento della volontà di applicazione operativa e attentiva; consolidare l'autocontrollo; consolidare l'autonomia personale; abituare gli alunni ad un lavoro didattico e di apprendimento continuativo e graduale, nel rispetto dei loro ritmi. La corresponsabilità educativa e formativa dei docenti È indispensabile che la programmazione delle attività sia realizzata da tutti i docenti curricolari. La progettazione degli interventi da adottare riguarda tutti gli insegnanti perché l intera comunità scolastica è chiamata ad organizzare i curricoli in funzione dei diversi stili o attitudini cognitive, a gestire in modo alternativo le attività d aula, a favorire e potenziare gli apprendimenti e ad adottare i materiali e le strategie didattiche in relazione ai bisogni degli alunni. Tutto ciò su:1. Il clima della classe2. Le strategie didattiche e gli strumenti È necessario adottare strategie e metodologie favorenti, quali apprendimento cooperativo, lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring, l apprendimento per scoperta, l utilizzo di attrezzature e software specifici. Gli interventi didattici individualizzati interesseranno le seguenti aree: affettiva, cognitiva trasversale, linguistica-conoscitiva, logica, psico-motoria e tecnico-artistica. Ogni intervento sarà comunque individuato in base alle potenzialità da sollecitare, da rafforzare e da consolidare. Ruolo dei collaboratori scolastici I collaboratori scolastici prestano ausilio materiale agli alunni disabili nell accesso alle aree esterne alle strutture scolastiche, all interno e nell uscita da esse, nonché nell uso dei servizi igienici e nella cura dell igiene personale. CONTINUITA TRA ORDINI DI SCUOLA Nel nostro Istituto la formazione dei gruppi classe segue una precisa procedura che vede coinvolti gli insegnanti dei vari ordini di scuola. Nei plessi di scuola dell infanzia dove si formano più sezioni la formazione dei gruppi avviene a settembre, dopo un periodo di osservazione degli alunni. Questa procedura permette di avere una particolare attenzione all individualità di ciascuno, ancor di più nei confronti dell alunno con disabilità. Per l alunno disabile, dopo l iscrizione, deve essere realizzata una fase di prima conoscenza attraverso l acquisizione di informazioni: visione documentazione,

4 contatto con gli specialisti, contatto con operatori e/o docenti dell ordine di scuola precedente. A settembre la fase di accoglienza si concretizza attraverso le seguenti azioni da parte della scuola: organizzazione di incontri tra i docenti dei due ordini di scuola e la famiglia per il passaggio di informazioni dettagliate (solo nel caso in cui l incontro non fosse già avvenuto o se i docenti fossero di nuova nomina); presentazione del caso a tutti gli insegnanti a livello di consiglio di classe/equipe e di plesso; pianificazione incontri con gli specialisti e la famiglia per l elaborazione e/o la modifica del PDF; attuazione eventuali Progetti Anno-Ponte secondo le indicazioni della Commissione continuità; elaborazione e condivisione attività di accoglienza tra gli insegnanti curricolari e insegnanti di sostegno, eventuali educatori; predisposizione di attività finalizzate ad un positivo inserimento nella nuova scuola, comprese le prove di ingresso, per gli ordini di scuola che le prevedono; attività che sviluppino i rapporti interpersonali tra l alunno disabile e i compagni, tra l alunno disabile e tutte le figure scolastiche presenti (i docenti potranno valutare l opportunità di offrire alla classe informazioni relative alla disabilità); osservazioni sistematiche da condividere con tutti i soggetti coinvolti nel progetto di inserimento, al fine di elaborare percorsi esperienziali e di apprendimento adeguati al singolo caso. Durante la frequenza dell ultimo anno dell ordine di scuola inferiore è prevista la presenza di un docente dell ordine superiore all ultima riunione di sintesi. LA COLLABORAZIONE CON LA FAMIGLIA La famiglia ha diritto di partecipare alla formazione del Profilo Dinamico Funzionale e del Progetto Educativo Individualizzato, nonché alle loro verifiche. È necessario che i rapporti fra istituzioni scolastica e famiglia avvengano per quanto possibile nella logica del supporto alle famiglie medesime. La documentazione relativa all alunno con disabilità deve essere sempre disponibile per la famiglia. PSICOMOTRCITA L intervento psicomotorio sul gruppo alunni diversamente abili si pone, tra i vari obiettivi, quello di migliorare le loro abilità motorie, favorire la comunicazione attraverso il linguaggio del corpo e agevolare lo sviluppo della loro personalità latente in tutte le dimensioni. L attività si svolgerà nelle palestre della scuola per una seduta a settimana di minuti, a seconda dei tempi d attenzione di ciascun alunno. Si prevede una parte terapeutica individuale ed un momento di condivisione con un piccolo gruppo di alunni. ATTIVITA SUL TERRITORIO Per realizzare l inclusione scolastica la scuola ha redatto un progetto d istituto che privilegia procedure di lavoro e strategie didattiche fondate sul fare, sull attività, sulla sperimentazione concreta, per la realizzazione delle quali gli alunni saranno impegnati in operazioni pratiche anche al di fuori dell edificio scolastico, sfruttando le possibilità offerte dal territorio. Si effettueranno anche delle attività di Educazione Stradale, visite didattiche, manifestazioni aggregative a carattere sportivo e culturale; all interno della scuola si organizzeranno lavori di gruppo, realizzazione di documenti di vario genere delle esperienze fatte, attività con finalità sociali, partecipazione a concorsi. USCITE DIDATTICHE La pianificazione delle uscite deve tener conto della presenza di alunni disabili, ai quali devono essere garantite pari opportunità. Questo tipo di esperienze rappresentano un momento fondamentale per lo sviluppo relazionale e formativo degli alunni; deve essere quindi posta particolare attenzione da parte della scuola nella programmazione e gestione di queste esperienze.

5 VALUTAZIONE La valutazione finale degli alunni con disabilità riconosciuta viene operata sulla base del piano educativo individualizzato, al fine di valutarne il processo formativo in rapporto alle loro potenzialità ed ai livelli di apprendimento e di autonomia iniziali (art.16 L.104/92). Il Consiglio di Classe, in sede di valutazione quadrimestrale e finale, sulla scorta del Piano Educativo Individualizzato, esamina gli elementi di giudizio forniti da ciascun insegnante sui livelli di apprendimento raggiunti, anche attraverso l attività di integrazione e di sostegno, verifica i risultati complessivi rispetto agli obiettivi prefissati dal Piano Educativo Individualizzato; ESAME DI STATO (conclusivo del primo ciclo di istruzione) Il D.L. n. 147/07 ha reintrodotto il giudizio di ammissione all esame di stato da parte del Consiglio di Classe. Ove si accerti il mancato raggiungimento degli obiettivi del P.E.I., il Consiglio di Classe può decidere che l alunno ripeta la classe o che sia comunque ammesso agli esami di licenza, al solo fine del rilascio di un attestato di credito formativo (descrizione delle competenze acquisite). Gli alunni con disabilità devono sostenere tutte le prove previste; le prove possono però essere semplificate e/o ridotte, in linea con gli interventi educativo-didattici attuati sulla base del percorso formativo individualizzato; tali prove devono essere idonee a valutare l allievo in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. ORIENTAMENTO Le azioni di orientamento per gli alunni con disabilità, come per tutti gli alunni, dovrebbero iniziare fin dalla Scuola dell Infanzia, venendo a costituire un processo che accompagna i ragazzi nel corso della crescita, supportandoli nel percorso della conoscenza di sé, delle proprie capacità, desideri, aspirazioni. L orientamento dovrebbe costituire un aspetto fondante del "progetto di vita", termine con cui si indica l insieme coordinato degli interventi messi in campo dalle varie istituzioni al fine di garantire supporto e sostegno alla crescita personale ed allo sviluppo delle competenze necessarie e possibili per ciascun allievo con disabilità. GLHI - GRUPPO DI LAVORO di ISTITUTO Il GLHI, gruppo di lavoro di Istituto per l handicap, è composto dal Dirigente Scolastico, da docenti di sostegno, insegnanti curricolari, personale ATA, genitori dei tre ordini di scuola, medici e operatori competenti (educatori, terapisti, ecc.). Il gruppo opera come struttura di supporto e si occupa collegialmente di: raccogliere ed elaborare dati; gestire e coordinare l attività relativa agli alunni disabili; proporre al Dirigente amministrativo o al Consiglio D Istituto l acquisto di attrezzature, sussidi e materiale didattico destinati agli alunni disabili o ai docenti che se ne occupano; formulare proposte in ordine all integrazione scolastica degli alunni disabili ed organizzare iniziative per promuovere la cultura dell integrazione.

6 LA SCUOLA E I DSA (PAI) La legge n. 170 dell 8 ottobre 2010 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento (DSA) che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana. In riferimento a tale legge, il nostro Istituto Comprensivo si è attivato per individuare precocemente i DSA e per intervenire adeguatamente, applicando strategie didattiche, metodologiche e valutative efficaci, per rispondere ai bisogni educativi degli alunni con questi disturbi. A tal fine è stata istituita una figura di riferimento che opera nei diversi ordini di scuola (primaria e secondaria di I grado) e che, in collaborazione con i colleghi, intende mettere in atto azioni finalizzate a: individuare precocemente le difficoltà di letto-scrittura con prove mirate da effettuare sin dalla scuola dell infanzia, e poi nelle classi I e II della scuola primaria; permettere agli studenti con DSA l acquisizione degli strumenti per diventare sempre più autonomi e protagonisti nella costruzione dei saperi; sensibilizzare e diffondere fra i Docenti di ogni ordine di scuola, dall infanzia alla secondaria, la conoscenza dei DSA e delle strategie metodologiche e didattiche; garantire una effettiva azione di continuità didattica tra i diversi ordini di scuola in merito a queste difficoltà; predisporre per ciascun alunno con DSA un Piano Didattico Personalizzato e prevedere forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico; utilizzare gli strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere (L.170 8/10/10) prevedere per l insegnamento delle lingue straniere, l uso di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento (L.170 8/10/10) predisporre opportune prove per la verifica e riservare tempi diversi da quelli ordinari in tutto il percorso scolastico, compresi i momenti di valutazione finale; garantire il diritto all istruzione e favorire il successo scolastico; favorire il dialogo con le famiglie.

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