Corsi di formazione mercati urbani ed. 2015
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- Corrado Gentili
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1 Corsi di formazione mercati urbani ed. 2015
2 L intervento formativo h di formazione erogate a 18 classi 27 (26+1) mercati cittadini coinvolti sui 42 mercati all aperto e i 6 mercati al comperto della Città di Torino 2 mercati Torino Metropoli Biella e Chieri 325 operatori coinvolti nelle due edizioni 2014 e 2015 Baltimora, Barcellona, Bengasi, Brunelleschi, Campanella, Casale, Chieti, Cincinnato, Crispi, Crocetta, Di Nanni, Don Grioli, Foroni, Madama Cristina, Martini Benefica, Palestro, Porpora, Porta Palazzo, Nizza, Rua, San Paolo, San Secondo, Santa Giulia, Santa Rita, Spezia, Svizzera, Vallette coperto, Biella, Chieri 2
3 Commercio tradizionale in picchiata 250 Italia, consumo per canale ( mld, ) ,9 129,6 Distribuzione moderna 150 Negozi tradizionali ,7 36 mesi 20,6 15,8 7,3 11, ,13 Commercio area pubblica E-commerce* *Stimando solo la parte di commercio, che è il 51% del totale.
4 Clienti anziani e a basso reddito Il 75,2% dei 25-44enni e il 66,3% dei 45-64enni scegli il supermercato Clienti anziani Il 76,6% dei 15-24enni sceglie il supermercato Il 59,9% degli over 65 sceglie il mercato come canale di acquisto preferito /mese mercato rionale supermercato negozio al dettaglio <1K 43,4% 46,6% 10,0% 1-2K 35,4% 57,4% 7,1% 2-4K 19,9% 74,0% 6,1% >4K 6,7% 80,0% 13,3% 30,6% 61,5% 7,9% e a basso reddito 4
5 Perché alcuni mercati non funzionano 5 5
6 Assenza di coordinamento Centro commerciale Mercato Dettaglianti Consumatori Proprietario immobiliare Dettaglianti Consumatori Comune Grandi firme Fresco Direttore? 6 6
7 La situazione attuale Il punto di vista degli OPERATORI DEL MERCATO Elevati costi di gestione delle aree di mercato, spesso non in linea con i servizi garantiti La presenza di abusivi ha impatti negativi sia in termini di concorrenza sleale (diverso modello di costi) che di qualità del servizio / prodotto al cliente finale Pochi operatori percepiscono il mercato come una piattaforma che opera in maniera unitaria e coordinata per acquisire clienti 2017, Bolkestein. C è grande confusione, le posizioni variano da confermeranno le licenze agli attuali operatori a nel 2017 la licenza non varrà più nulla Il punto di vista del COMUNE DI TORINO I costi di gestione delle aree di mercato eccedono i ricavi generati da queste, determinando perdite Il comune tutela i detentori di licenze e invia sui mercati gli agenti di Polizia Municipale per operare controlli. Le molteplici esigenze di servizio non consentono un presidio continuativo Manca nella maggior parte dei mercati un interlocutore rappresentativo dei diversi operatori Il modello attuale designato nel Conferenza Unificata del 7 luglio 2012, suggerisce l assegnazione dei punteggi sulla base dell esperienza, contravvenendo al principio di liberalizzazione della direttiva 7
8 La conclusione dei corsi 2014 e
9 Costituzione in forma giuridica Perché il Comune dovrebbe investire in un progetto di costituzione di un soggetto giuridico che coordini l area di mercato? La gestione dei mercati urbani da parte dei comuni rappresenta nella maggior parte dei casi un costo, piuttosto che una voce di ricavo per le amministrazioni Le principali aree di spesa sono correlate a: (1) servizi di pulizia e rimozione rifiuti, il cui costo eccede la somma delle tasse raccolte; (2) costi di gestione e costi opportunità (mancato ricavo) correlati ai servizi garantiti dai vigili urbani La creazione in forma giuridica delle aree mercatali potrebbe aprire alla possibilità da parte del Comune di operare concessioni su base pluriennale, così da cambiare il modello di gestione delle aree di spesa sopra citate La definizione di un soggetto giuridico gestore potrebbe portare a una maggiore stabilità degli operatori con effetti positivi sull offerta al consumatore finale 9
10 Costituzione in forma giuridica Perché gli operatori dei mercati dovrebbero aderire a un progetto di costituzione di un soggetto giuridico che coordini l area di mercato? La creazione di un soggetto giuridico rappresentante dell intera composizione degli operatori del singolo mercato aprirebbe alla possibilità da parte del Comune di operare concessioni su base pluriennale: svincolando gli operatori dei mercati e il Comune da una ridiscussione di dettaglio delle licenze per il commercio su area pubblica, previsto dalla Bolkestein per il 2017 consentendo la ridiscussione dei principali servizi di fornitura, dato il cambio di cliente, con significative aree di ottimizzazione per: pulizia della piazza, raccolta e smaltimento rifiuti e utenze, con particolare riferimento alla fornitura energia elettrica Contestualmente, la costituzione di un soggetto giuridico con un coordinamento adeguato potrebbe aprire lo spazio allo sviluppo di economie di scala che garantirebbero ulteriori aree di risparmio In un ottica di gestione del mercato come piattaforma di vendita, una quota dei risparmi potrebbero essere reinvestita in azioni di promozione, marketing e comunicazione 10
11 Business Model Generation Canvas Un modello di business descrive come un organizzazione crea, distribuisce e cattura valore Attività chiave Infrastruttura Offerta Relazione con i clienti Partnership chiave Segmenti di clienti Proposta di valore Risorse chiave Canali Costi Ricavi Formula economica Fonte: Business Model Generation, Alexander Osterwalder & Yves Pigneur 11
12 Business Model Generation Canvas Baltimora Barcellona Bengasi Brunelleschi Crocetta Foroni San Secondo Santa Giulia Santa Rita Svizzera Chieri Vallette Nuova Area 13 gruppi di imprenditori hanno ragionato sul rinnovamento del modello di business dei mercati urbani di Torino 12
13 Partnership chiave per l associazione: Istituzioni: assessorato al commercio, camera di commercio, circoscrizione Fornitori comuni ai diversi operatori Commercianti in sede fissa Associazioni di categoria Strutture scolastiche, ristorative o ricettive locali Costi Mercati Urbani 2015 Business Model Generation Canvas Progetto: Rinnovare l approccio commerciale dei mercati urbani di Torino Autore: 100 operatori commerciali di 12 mercati urbani di Torino Data: 2015 Attività chiave dell associazione: Tesseramento Coordinamento Raccolta fondi Gestione fornitori comuni Marketing e sviluppo Eventi Risorse chiave dell associazione: Risorse economiche: reinvestimento risparmi da economie di scala Risorse umane: definizione di un direttivo Proposte di valore Creazione consorzio o associazione e definizione di un organo direttivo CONSUMATORE Garanzia qualità prodotto e servizi Estensione proposta in termini di orari e servizi COLLEGHI Riduzione costi attraverso economie di scala Sviluppo servizi comuni di marketing e promozione Flussi di ricavi Relazioni CONSUMATORE Fidelizzazione Servizio personalizz. Card COLLEGHI Obiettivi comuni Codice etico Canali CONSUMATORE Nuovi orari Consegna domicilio E-commerce COLLEGHI What s app Divise Cross-promotion Segmenti di clienti CONSUMATORE ATTUALE Pensionati (80%) Casalinghe In generale soggetti non attivi a livello lavorativo CONSUMATORE POTENZIALE Giovani (25-45) Famiglie Uffici e aziende In generale soggetti attivi a livello lavorativo COLLEGHI Attivi: 10%-25% Passivi: 80%-65% Contrari: 10% Costi di avvio dell associazione / consorzio Costi di gestione dell associazione / consorzio Costi per azioni di individuazione e selezione fornitori Costi per interventi comuni per il rilancio del mercato: immagine, marketing, pubblicità, eventi Fonte: Business Model Generation, Alexander Osterwalder & Yves Pigneur 13 Quota associativa Quota risparmi da economie di scala Quote adesione iniziative di promozione e sviluppo Quota da progetti smart (es. e-commerce / consegna a domicilio)
14 Modello ESCO e Mercati Urbani I vantaggi del costituirsi in un associazione, consorzio o GAC Step 1 Step 2 Step 3 Step 4 Creazione di un soggetto aggregativo Associazione Selezione dei servizi da acquistare insieme Selezione fornitori e acquisizione dei servizi L associazione trattiene parte del risparmio Step 5 Step 6 Step 7 Acquisizione servizi di marketing e promozione Aumento traffico clienti Ripetere anno dopo anno per consolidare il modello: Ricavi 3. 1.Acquisto collettivo 2.Investimento 3.Aumento ricavi 4.Aumento profitti - Costi = Investimenti 1. Profitti 14
Bilanci previsionali 20.. 20. 20. Stato Patrimoniale
MODULO PER LA VALUTAZIONE DELLE IMPRESE DI RECENTE COSTITUZIONE PER FINANZIAMENTI DI IMPORTO SUPERIORE A 50.000,00 EURO (importi in migliaia di Euro) Immobilizzazioni Rimanenze Disponibilità Bilanci previsionali
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