IL PROGETTO: 1.1 Informazioni generali: Titolo del Progetto: PROGETTO SCUDO Servizio cure domiciliari per malati oncologici terminali ;
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- Timoteo Piccinini
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1 Il PROGETTO SCUDO VALDICHIANA è un iniziativa delle Sezioni CALCIT della Valdichiana, dei Medici di Medicina Generale facenti parte della Cooperativa Etruria Medica, della USL8 e dei Comuni di Cortona, Castiglion Fiorentino, Foiano della Chiana, Lucignano e Marciano della Chiana, mirata ad offrire assistenza domiciliare a persone abitanti nel nostro Territorio affette da malattia oncologica in fase avanzata. E un investimento in personale infermieristico e in mezzi, per far sì che il malato possa ricevere le cure più appropriate restando finché è possibile al proprio domicilio. IL PROGETTO: 1.1 Informazioni generali: Titolo del Progetto: PROGETTO SCUDO Servizio cure domiciliari per malati oncologici terminali ; Area di intervento: Zona Valdichiana Aretina (Comuni di: Castiglion Fiorentino Cortona Foiano della Chiana Lucignano Marciano della Chiana ; Le Ragioni del Progetto: Portare l assistenza a pazienti terminali a domicilio, con tutto il supporto medico specialistico e assistenziale alla persona e alla famiglia ; 1.2 Soggetto Pubblico Titolare: Comune di Cortona in qualità di Capofila della Zona Valdichiana Aretina ( che comprende i Comuni di: Castiglion Fiorentino Cortona Foiano della Chiana Lucignano Marciano della Chiana ; 1.3 Soggetto gestore: Comune di Cortona ( in qualità di capofila di tutti i Comuni della Zona Valdichiana Aretina); C.E.M. Cooperativa Etruria Medica ( Cooperativa che raccoglie tutti i medici di medicina Generale della Valdichiana Aretina); 1.4 Enti e Istituzioni coinvolte: C.A.L.C.I.T ( Comitato Autonomo Lotta Contro i Timori ) Valdichiana, Volontariato, A.S.L. 8 di Arezzo, Amministrazioni Comunali della Zona Valdichiana Aretina; 1.5 Responsabili del Progetto: D.ssa STELLITANO Giuseppina ( Responsabile dei servizi sociali del Comune di Cortona); 1
2 ( con l ausilio di ogni responsabile dei servizi sociali di ogni Comune dell Area Valdichiana Aretina); Dott. RICCIARINI Paolo ( Presidente Cooperativa Etruria Medica); Sig. BETTACCHIOLI Pasquale ( Presidente C.A.L.C.I.T. Valdichiana); ( con l ausilio di ogni responsabile del CALCIT territoriale); Dott. MAURIZI Pierdomenico (Resp. Medicina del Dolore e Cure Palliative Azienda USL 8 Arezzo) 1.6 Compartecipazione di soggetti Privati: C.A.L.C.I.T. Valdichiana; Associazioni di Volontariato Territoriali. 1.7 Localizzazione dell intervento: Tutto il territorio della Zona Valdichiana Aretina che comprende i Comuni di: Castiglion Fiorentino Cortona Foiano della Chiana Lucignano Marciano della Chiana ; Tutti i cittadini che compongono detta area, nessuno escluso, né per ragioni di razza, religione e ogni altra differenzazione; 1.8 Obiettivi del Progetto: Il Progetto articolato su una popolazione di circa abitanti (intera Valdichiana Aretina) in cui i dati statistici risultano: 110 morti per tumore/anno; 100 necessitano di cure contro il dolore; 94 affrontano una fase terminale; fino a 67 necessitano di interventi di cure palliative; fino a 18 necessitano di ricovero in Hospice; il tempo medio di presa in carico di questi malati da parte dell Unità di Cure Palliative della Valdichiana è di 38 gironi x 65 malati anno con un impegno di giorni /anno. 67 pazienti (dati 2001) circa all anno decedono presso la propria abitazione; Finalità/obiettivo della missione: - Contribuire ad assistere i malati in fase terminale, accompagnandoli ad una morte dignitosa; - Offrire sostegno ai familiari, anche dopo il decesso; - Diffondere la filosofia e la cultura delle Cure Palliative, fondate sul principio dell assistenza globale (fisica, sociale, psichica e spirituale) del paziente affetto da patologia cronica evolutiva in fase terminale e al sostegno alla famiglia; - Potenziamento dell ADI, mettendo a disposizione, per la realizzazione del servizio Cure Domiciliari Palliative un organizzazione denominata SCUDO ; 1.9 Risultati attesi: A decorrere dal l attività sarà attiva su tutto il territorio della Valdichiana Aretina e saranno gestite tutte le casistiche che si presenteranno, nessuna esclusa, facendosi carico del disagio e delle problematiche sopra descritte. 2
3 L obiettivo più atteso sarà quello di essere all altezza delle prestazioni e della missione affidata, sapendo tuttavia che tutti i soggetti coinvolti in questo progetto faranno quanto sarà necessario per adempiere a questa iniziativa e ai valori morali ed etici che la supportano Principali attività previste: In cosa consiste l attivazione dello Scudo : - programmazione, fornitura e gestione della nutrizione artificiale (enterale e parenterale); - gestione di linee venose ed arteriose infusive (cateteri venosi centrali, port arteriosi e venosi); - cura del dolore attraverso la gestione ed il controllo di metodiche invasive e non invasive; - programmazione, somministrazione e controllo di terapie endovenose; - gestione stomie ed educazione alla gestione delle stesse; - gestione drenaggi (biliari, addominali; pleurici ecc); - cateterismo vescicale e gestione cateteri vescicali a permanenza; - prelievi ematici e consegna referti; - medicazione ferite (piaghe da decubito, ulcere ecc); - mobilizzazione del paziente; - igiene personale e cura della persona; - consegna farmaci e presidi (secondo leggi e regolamenti); - supporto psicologico per il paziente e per la famiglia, anche nelle prime fasi del lutto; - collegamento sia tecnico che logistico fra Medico di Medicina Generale, Ospedale e Distretto; - integrazione dell Unità di Cure Palliative USL 8 Arezzo; - formazione continua dell équipe alle problematiche del malato oncologico e delle Cure Palliative; - referenza costante nel Comitato Etico Locale Contenuti Tecnici ( metodologia applicata, strumenti di lavoro ecc); I contenuti tecnici e metodologici applicati alle patologie oncologiche terminali sono tali e definiti dalla letteratura scientifica che si può definire senza ombra di dubbio che : il paziente oncologico terminale ottiene lo stesso livello scientifico di assistenza sia presso qualsiasi struttura Ospedaliera sia presso la propria abitazione. La differenziazione a vantaggio dell assistenza domiciliare si evidenzia nel fatto che il paziente si trova in un ambiente a lui naturale, con sollievo e sostegno morale da parte delle persone a lui care. Sul piano metodologico e scientifico parte dall analisi dei bisogni operata dal MMG, il quale: di propria iniziativa; su proposta del Medico di Reparto (qualora il malato si trovi in regime di ricovero ordinario); su proposta di un familiare o del care giver riconosciuto; su proposta del malato stesso, purchè adeguatamente informato e competente. Dopo aver attivato l Assistenza Domicialiare Integrata, richiede una consulenza al Medico Palliativista ed insieme concordano una valutazione collegiale al domicilio del malato ( o dovunque questi si trovi). Alla valutazione collegiale partecipano: Medico di Medicina Generale del paziente stesso; Medico Palliativista; Medico di Distretto (o suo delegato); Infermiere dell A.I.T. referente per le cure Palliative o ogni altra figura sanitaria e non sanitaria che si ritenga necessaria : - Psicologo; - Assistente Sociale; - Psichiatra; - Fisioterapista; 3
4 - OSS; - Ecc ecc. Da tale valutazione collegiale, scaturirà il programma di cura ed assistenza palliativistico. Il malato al termine della vita è un malato fragile e suscettibile di rapidi cambiamenti clinici, per cui è necessario prevedere: modificazioni, anche improvvise, del programma di cui sopra, previa consultazione, anche telefonica, tra: MMG, IP e Medico Palliativista; presa in carico intensiva da parte dell èquipe, facendo partecipe del nuovo programma tutte le figure professionali utili alla gestione del nuovo evento; Organizzazione del programma di assistenza: a) Al mattino dei giorni feriali: - assistenza e cura da parte dell ADI ordinario, supportare, quando necessarie e/o richieste dal programma di cui sopra, dal Medico Palliativista e/o dalle altre figure individuate nel progetto; b) Al pomeriggio dei giorni feriali: - assistenza e cura da parte di numero 1 Infermiere colloca come organizzazione operativa all interno della ADI di Distretto, ed assicura, di norma, le attività domiciliari "ordinarie supportati, quando necessario e/o previsto dal programma, dal Medico Palliativista e/o dalle altre figure individuate nel progetto.tale Presenza sarà attivata gradualmente dal mese di Maggio presso il polo di Foiano,e, dopo le ferie estive, presso il polo di Castiglion F.no. c) Nei giorni festivi:- assistenza in regime di pronta disponibilità programmata assicurata da N 1 Infermiere.Gli infermieri rispondono funzionalmente ed organizzativamente al Direttore U.O. AIC e SP ed al Capo Sala di Distretto integrando i vari percorsi assistenziali in essere. d) Il Medico Palliativista è comunque disponibile per il necessario supporto anche a mezzo consulenze telefoniche e di intervento per i casi in cui si renda necessario il suo intervento; e) Il Medico di Medicina Generale è parte integrante dell èquipe e coordina, in accordo con il Medico Palliativista, il programma di assistenza e cura, nonché gli interventi delle altre figure : Psicologo, Fisioterapista, Assistente sociale ecc ecc. f) La figura dello Psicologo sarà attivata dal Medico di Medicina Generale in accordo con il Medico Palliativista e con il Medico di Reparto ogni qualvolta si rendesse necessaria la sua presenza Durata fasi e azioni del progetto Il Progetto Scudo Valdichiana si attiverà dal mese di Maggio 2006 e durerà tre anni e cioè fino al mese di Maggio Ogni tre mesi, saranno previste riunioni Istituzionali e/o tecniche per analizzare la tipologia delle prestazioni e del servizio, al fine di migliorare ogni aspetto organizzativo e gestionale del progetto stesso e parteciperanno tutte le figure Professionali coinvolte nel progetto e quelle istituzionali ( Comuni, Calcit ecc ecc.); Ogni qualvolta si renda necessaria la presenza di uno o più figure professionali, per iniziative sociali territoriali ( manifestazioni, feste paesane, dibattiti pubblici ecc ecc) per spiegare le finalità e la funzionalità del progetto stesso, questi dovranno rendersi disponibili; I responsabili del progetto, dovranno attivare un registro degli interventi, in cui venga dettagliato l iter dell intervento stesso, le figure professionali coinvolte, le ore dedicate, e ogni altra informazione utile al fine di migliorare ed affinare la qualità dell intervento stesso. I destinatari del progetto sono: 4
5 Pazienti oncologici che si trovino nelle condizioni di terminalità e già in ADI; 1.14 Profilo degli Operatori richiesti per la realizzazione dell Intervento: Per l attivazione di questo progetto sono previste le seguenti figure Professionali: 1 Medico Palliativista : - per 12 ore settimanali : 6 ore di queste sono coperte da personale che la ASL 8 mette a disposizione; 6 ore saranno coperte da 1 medico Palliativista messo a disposizione dalla Cooperativa Etruria Medica; 1 Infermiere (n. 5 h x 6 gg) che integra quelli attivati in ADI e garantisce una copertura H12, per 365 giorni annui; 1 Psicologo, quando ritenuto necessario; Per H.12, nei giorni lavorativi dal lunedì al venerdì sarà disponibile un Medico di Medicina Generale della Cooperativa Etruria Medica a supporto e/o integrazione del gruppo di lavoro. Strumenti a disposizione del Team e Organizzazione del servizio: - La centrale operativa del progetto è collocata all interno dell Ospedale delle Fratta, la quale è attrezzata con Telefono interno, fotocopiatrice, computer, scrivanie ecc; - Gli operatori saranno in possesso di tre telefoni cellulari per potersi consultare anche a distanza; - 1 o 2 Vetture Panda 4x4 per gli spostamenti delle figure professionali nel territorio della Valdichiana Aretina in H. 12; - Copertura assicurativa Professionale degli operatori per danni conto terzi; - Copertura assicurativa delle vetture; - Tutti gli operatori dovranno indossare un cartellino di riconoscimento del Progetto SCUDO CALCIT e Comuni della Valdichiana Aretina); - Compilazione di un registro delle uscite e degli interventi eseguiti Tipologia di utenza per l intervento stima della dimensione: Il Progetto articolato su una popolazione di circa abitanti (intera Valdichiana Aretina) in cui i dati statistici risultano: 110 morti per tumore/anno; 100 necessitano di cure contro il dolore; 94 affrontano una fase terminale; fino a 67 necessitano di interventi di cure palliative; fino a 18 necessitano di ricovero in Hospice; il tempo medio di presa in carico di questi malati da parte dell Unità di Cure Palliative della Valdichiana è di 38 gironi x 65 malati anno con un impegno di giorni /anno. 67 pazienti (dati 2001) decedono presso la propria abitazione; 1.16 Strumenti e Indicatori previsti per il monitoraggio e la valutazione: N di pazienti seguiti / anno 5
6 N di interventi domiciliari / anno N di interventi / paziente / anno N di interventi festivi / anno N di interventi festivi / paziente / anno Spesa farmaceutica / anno Spesa farmaceutica / paziente / anno Spesa per la diagnostica strumentale / anno Spesa per la diagnostica strumentale / paziente / anno Spesa per la diagnostica di laboratorio / anno Spesa per la diagnostica di laboratorio / paziente / anno Spesa per i presìdi sanitari / anno Spesa per i presìdi sanitari / paziente / anno Giornate di ricovero ordinario ospedaliero / anno Giornate di ricovero ordinario ospedaliero / paziente / anno N delle morti a domicilio / anno N delle morti in ospedale / anno Questionario di gradimento del Servizio 6
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