Casa di Cura privata Villa Silvana - Aprilia U.O. Cure Palliative- Hospice

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1 Casa di Cura privata Villa Silvana - Aprilia U.O. Cure Palliative- Hospice Responsabile Medico: Medici di Reparto: Caposala: Dott. Alberto SINISCALCHI Dott. Andrea LIGUORI Dott. Gian Paolo SPINELLI Sig.ra Giuseppina CELLI 10 posti letto residenziali ( in struttura) 40 posti letto in domiciliare

2 PROGETTO HOSPICE - Casa di Cura VILLA SILVANA Dai primi giorni del mese di Gennaio 2008, è sorto presso la Casa di Cura Villa Silvana una nuova realtà professionale, legata alla forte esigenza del territorio e correlata alla molteplicità dei bisogni assistenziali. Una struttura HOSPICE che attraverso una attività residenziale collegata con l assistenza domiciliare, sia in grado di poter prestare particolare attenzione alle esigenze di quei pazienti il cui obiettivo della cura non è il dato oggettivo della guarigione ma il dato più nobile della qualità della vita residua. Inserito nel tessuto sociale e fortemente radicato nel territorio, l HOSPICE si prefigge lo scopo di attivare tutti quei presidi, non solo clinici ma anche psicologici ed etici, orientati a lenire le problematiche delle cosiddette cure globali. I malati di ogni malattia terminale, in particolare oncologica, sono i destinatari del PROGETTO HOSPICE che configura un approccio tutt altro che semplice, ricco di implicazioni cliniche, emotive ed etiche da parte degli operatori. Una equipe multidisciplinare garantisce la risposta ai loro bisogni, rappresentando, grazie alla MEDICINA PALLIATIVA un modello culturale che utilizza tecniche efficaci e sempre più avanzate per assistere ed accompagnare il malato, fornendo terapie proporzionate, senza forzature né pretese miracolistiche, basandosi sul principio che ogni malato può essere assistito breve o lunga che sia la vita che gli resta, attraverso il riconoscimento dell autonomia decisionale, dei suoi valori e dei suoi diritti, nel rispetto della centralità propria e della sua famiglia, per perseguire sempre il miglioramento della qualità della vita.

3 La modalità operativa del PROGETTO HOSPICE, indica una filosofia ed uno stile di cura, piuttosto che un luogo dove i malati in fase terminale vengono curati. L obiettivo mira, infatti, a comprendere, valutare e soddisfare i bisogni del malato grave, intensificando gli interventi nell ultimo periodo della vita, perché la morte sia dignitosa e libera da ogni sofferenza, ottenendo il controllo dei sintomi, in particolare del dolore fino all ultimo istante di vita, per lenire le sofferenze del paziente e dei famigliari, attraverso l utilizzo minimo di strumenti diagnostici associati all impiego, per quanto possibile, di trattamenti semplici, poco invasivi, gestibili dalla famiglia o dal paziente stesso. L obiettivo terapeutico è quindi finalizzato al dolore controllato, all assenza di sete e di nausea, all attenzione dei molteplici sintomi clinici che spesso coesistono nel paziente grave, ed a tutto ciò che può dare conforto al miglioramento della qualità del vivere residuo. L attività domiciliare rappresenta infine, l estensione del PROGETTO HOSPICE e funge da completamento di cura per soddisfare tali bisogni, attraverso l elaborazione di un piano realizzato da una equipe interdisciplinare attraverso l integrazione degli interventi svolti da diverse professionalità e mirati alla personalizzazione dell assistenza, anche a domicilio, ove si possa favorire, in rapporto alle condizioni cliniche un adeguato supporto della famiglia. L uso di tecniche comunicative, comprendono l informazione giornaliera sulla situazione clinica e sulle cure proposte, l intervento dell equipe sia sul malato che sulla famiglia, la disponibilità di assistenza medica ed infermieristica specializzata per 24 ore al giorno, la stretta integrazione tra l attività assistenziale Hospice e l assistenza domiciliare, nonché, infine la la possibilità di dare supporto al lutto. Il rapporto medico paziente è diverso, perché è un rapporto orizzontale in cui il medico riconosciuta ed accettata l impotenza della medicina nel guarire, si rende disponibile a perseguire con il paziente altri obiettivi altrettanto validi nei quali il modello organizzativo

4 ruota attorno alla centralità del paziente ed alla sua autonomia decisionale. Una vera rivoluzione, una scelta etica integrata nella filosofia stessa della Medicina Palliativa che consiste nel rinnovare alla radice l atto stesso del curare, fino a farlo diventare prendersi cura che viene realizzato in luoghi anch essi rinnovati. Il PROGETTO HOSPICE ha quindi il merito indiscusso di tentare una sintesi tra il recupero dei contenuti storici dell assistenza al paziente e l attenzione scientifica al controllo dei sintomi fisici, spirituali ed emotivi del malato. Prestazioni (Gennaio 2008-Febbraio 2009) Totale Ricoveri : 450 Età Mediana : 72 anni (range 11-95) Totale Giorni di Degenza: 9170 Media Giorni di Degenza: 30,6

5 Distribuzione per sesso 42% 58% Maschi Femmine Tipologia del ricovero 73,4% 26,6% Residenziale Domicilio

6 Tipo di Patologie 1,3% 98,7% Oncologiche Altre Tipo di Neoplasia Altre Sconosciuta SNC Ematol Epatica Urinaria Colon Ginecol Testa collo Pancreas Mammaria Gastrica Polmonare

7 Tabella riassuntiva Tipo di Neoplasia (%) Polmonare 22,7 Gastrica 5,3 Mammaria 8 Pancreas 5,3 Distretto Testa Collo 4,7 Ginecologica 4,7 Colon-retto 10 Urinaria 10,3 Epatica 4,7 Ematologica 4,7 Sistema nervoso centrale 3,3 Ad origine sconosciuta 2 Altre 13 Totale 98,7 26,6%

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