Invalidità civile. Chi ne ha diritto?
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- Nicolo Gattini
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1 Invalidità civile. Chi ne ha diritto?
2 ORIENTARE I PROPRI ASSISTITI ALLE IDONEE PRESTAZIONI PREVIDENZIALI, COORDINANDO MISURE ED I PRESIDI VOLTI A GARANTIRE I BISOGNI COMPLESSIVI DELLA PERSONA. TALE FUNZIONE, CHE MOSTRA UNA PECULIARE COMPLESSITÀ DIAGNOSTICA ED ASSISTENZIALE, RICHIEDE CONSIDEREVOLE ESPERIENZA DEL CURANTE;
3 OBIETTIVI FORNIRE UN INQUADRAMENTO COMPLESSIVO DELLA DISABILITÀ RAPPRESENTARNE ADEGUATAMENTE L INCIDENZA MENOMATIVA NELLA CERTIFICAZIONE CHE AVVIA L ITER AMMINISTRATIVO O IL RICORSO GIUDIZIARIO PER IL RICONOSCIMENTO DELLO STATUS DI INVALIDO CIVILE;
4 GRADO DI INVALIDITA Fino a 18 anni Da 18 a 65 anni Oltre i 65 anni DIFFICOLTA PERSISTENTI A SVOLGERE I COMPITI E LE FUNZIONI PROPRIE DELL ETA indennità di frequenza protesi e ausili esenzione ticket RIDUZIONE DELLA CAPACITA DI LAVORO > DI 1/3 protesi e ausili protesi e ausili RIDUZIONE DELLA CAPACITA DI LAVORO > AL 45 % collocamento al lavoro
5 RIDUZIONE DELLA CAPACITA DI LAVORO SUPERIORE AL 50 % congedo per cure RIDUZIONE DELLA CAPACITA DI LAVORO SUPERIORE A 2/3 esenzione ticket esenzione ticket RIDUZIONE DELLA CAPACITA DI LAVORO UGUALE OPPURE SUPERIORE AL 74 % assegno TOTALE INABILITA pensione esenzione ticket INCAPACITA A DEAMBULARE AUTONOMAMENTE O A COMPIERE GLI ATTI QUOTIDIANI DELLA VITA indennità di accompagnamen to indennità di accompagnamen to indennità di accompagnamen to
6 L ISTITUTO DELL INVALIDITA CIVILE CONSENTE, A SEGUITO DEL RICONOSCIMENTO, LA COSTITUZIONE DI EFFETTI GIURICI ED ECONOMICI, EFFETTO DEL SINCRONO INTERAGIRE DI DUE PARAMETRI: età grado di invalidità IN FUNZIONE DELL ETÀ SI DISTINGUONO TRE FASCE: I minori degli anni 18; L età compresa tra 18 e 65 anni; L età superiore ai 65 anni.
7 IN FUNZIONE DEL GRADO DI INVALIDITA SI INDIVIDUANO LE SEGUENTI CATEGORIE: Riduzione della capacità lavorativa inferiore ad 1/3; Riduzione della capacità lavorativa superiore ad 1/3; Riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%; Riduzione della capacità lavorativa superiore al 50%; Riduzione della capacità lavorativa superiore a 2/3; Riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 74%; Totale inabilità; Incapacità a deambulare autonomamente o di compiere gli atti quotidiani della vita; Difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie dell età; Cecità parziale ed assoluta; Sordomutismo.
8 PROVVIDENZE DI MAGGIORE E PIÙ FREQUENTE RILEVANZA: Prestazioni economiche dirette: Assegno mensile di invalidità; o Pensione di inabilità; o Pensione per cecità parziale ed assoluta ; o Indennità per invalidi e ciechi assoluti; o Indennità speciale per cecità parziale; O Assegno per sordomutismo; o Indennità di comunicazione; o Indennità di frequenza per minori.
9 Prestazioni economiche indirette: o Protesi; o Ausili sanitari; o Esenzione ticket. Provvedimenti sociali e per il lavoro.
10 INDENNITÀ DI ACCOMPAGNAMENTO L indennità di accompagnamento viene erogata a solo titolo della minorazione, ossia indipendentemente dall età del beneficiario e, anche, dal reddito; non è incompatibile con lo svolgimento di una attività lavorativa, né con il possesso di una patente di guida speciale; è invece incompatibile con le indennità erogate per causa di servizio, di lavoro, di guerra, con l indennità di frequenza, con il ricovero in istituto o reparto di lungodegenza, qualora totalmente a carico di un ente pubblico (se il beneficiario paga in parte o interamente la retta del ricovero, l indennità continua ad essere corrisposta, come pure durante i periodi di ricovero, necessari per cure correlate alla specifica patologia); viene concessa sia ai cittadini italiani, residenti in Italia che ai cittadini stranieri o ai loro familiari, con permesso di soggiorno superiore ad un anno.
11 INDENNITÀ DI ACCOMPAGNAMENTO (IDA) REQUISITI PRELIMINARI LA NON DEGENZA A TITOLO GRATUITO IN UN ISTITUTO DI RICOVERO O CURA: il fine ultimo dell indennità è quello di reintegrare un lucro cessante o un danno emergente del nucleo familiare, se questo non si realizza (dal momento che il portatore riceve cure ed assistenza altrove), essa non ha motivo di essere concessa; L IMPOSSIBILITA DI DEAMBULARE AUTONOMAMENTE, ANCHE CON L AIUTO DI PRESIDI ORTOPEDICI; L IMPOSSIBILITA DI COMPIERE AUTONOMAMENTE GLI ATTI QUOTIDIANI DELLA VITA.
12 IMPOSSIBILITA DI DEAMBULARE AUTONOMAMENTE Apparentemente non sussistono dubbi per la sua interpretazione. La sua valutazione è semplice ed è fondata sul criterio della (esempio eclatante ne è il paraplegico). motricità Altri AA, opponendosi a tale interpretazione restrittiva, sostengono che il termine non deambulante non possa essere interpretato come semplice funzione motoria, estranea ad ogni presupposto razionale, piuttosto come una funzione finalizzata al raggiungimento di uno scopo; non dimentichiamo inoltre che la azione della deambulazione dovrebbe essere svolta senza che ciò implichi un pericolo per l invalido stesso.
13 Patologie coesistenti: non si influenzano tra di loro Concorrenti: si influenzano Cardiopatia ipertensiva: codice % riduzione validità Scoliosi apiù curve e ernia disco lombare: : 40% Pat. Coesistenti: applico f. di Balthazard: 100%- 40%= 60/100= 0,60% X 15 %= 40+ 9% = 49% Piede piatto: 3014: 5% = 51/100= 0,51X 5= 2,55+ 49= 51,55= 52% 35aa ; trattorista: 57% riduzione della sua capacità di lavoro
14 Patologie coesistenti: non si influenzano tra di loro Concorrenti: si influenzano Cardiopatia ipertensiva: codice 9015 CLASSE I NYHA: 15% riduzione validità Valvulopatia aortica (sost. Protesica): 9030 classe II NYHA4 : 35% Pat. Concorrenti. Con la formula scalare pura: 9,75; ,75= 44,75: 45% Somma: 50% Somma: 50% Semisomma: : 47% di riduzione della validità 35aa ; trattorista: 57% riduzione della sua capacità di lavoro
15 IMPOSSIBILITA DI DEAMBULARE AUTONOMAMENTE Quindi, DEAMBULARE POTERE E SAPERE ANDARE VERSO..., nonché muoversi con sufficiente sicurezza al di fuori del domicilio.
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