IL METODO DI STUDIO PAOLA BRUNELLO

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1 IL METODO DI STUDIO PAOLA BRUNELLO

2 APPRENDIMENTO L apprendimento è un processo attivo di costruzione di conoscenze, abilità e competenze in un contesto di interazione dei ragazzi con gli insegnanti, i compagni, i media didattici, le esperienze di vita

3 APPRENDIMENTO L apprendimento è un processo attraverso cui si acquisiscono strumenti nuovi o si riadattano strumenti vecchi per organizzare l esperienza in una nuova prospettiva

4 APPRENDIMENTO L apprendimento è il risultato di molteplici interazioni a scuola (docenti, compagni, materiali di informazione) fuori (i genitori, i familiari, gli amici)

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6 MOTIVAZIONE La motivazione è strettamente collegata al rendimento e al raggiungimento di risultati positivi nell apprendere. Un adeguato contesto sociale - compagni, insegnanti, scuola, genitori fornisce sostegno al sistema motivazionale, specialmente nel persistere davanti alle difficoltà.

7 PER QUALE MOTIVO STUDIO? 1. Per il desiderio di imparare e di conoscere cose nuove 2. Per la pressione dei miei genitori 3. Per la soddisfazione di sentirmi preparato 4. Quando so che sarò interrogato 5. Per il desiderio di dimostrare a se stessi di riuscire 6. Per la simpatia verso l insegnante 7. Per l abitudine a far bene ciò che faccio 8. Perché voglio fare bella figura con i compagni 9. Per non sentirmi in colpa se non studio 10. Perché non ho di meglio da fare

8 Motivi interni Motivi esterni La gratificazione che il soggetto ricava è legata al comportamento stesso. La motivazione interna scaturisce dai valori e dagli interessi dello studente Mezzo per raggiungere uno scopo, una ricompensa premio o castigo - che è prodotta attraverso tale comportamento (studiare). La motivazione esterna scaturisce da stimoli esterni, che spesso coinvolgono solo superficialmente la personalità dello studente

9 MOTIVAZIONE L IDEALE E AVERE DENTRO DI SE LA VOGLIA E LA CURIOSITA, MA QUESTO ACCADE SOLO QUANDO SI STUDIA QUELLO CHE CI PIAE E CI INTERESSA. QUANDO MANCA L INTERESSE DEVONO INTERVENIRE MOTIVI ESTERNI PER APPLICARSI A CIO CHE E MENO GRADITO.

10 MOTIVAZIONE E NECESSARIO PORSI ALCUNE DOMANDE QUELLO CHE BASTA A ME ACCONTENTA ANCHE GLI ALTRI? GLI ALTRI SI ASPETTANO DI PIU DA ME SAPENDO CHE POSSO FARE MEGLIO?

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12 STILI COGNITIVI È NECESSARIO TENER CONTO DELLE MODALITÀ CON CUI UN RAGAZZO APPRENDE, VALORIZZARE LE SUE INCLINAZIONI E ADATTARE CONTESTI E SITUAZIONI

13 STILI COGNITIVI UNO STILE COGNITIVO È DEFINITO DA UNA TENDENZA COSTANTE E STABILE NEL TEMPO AD UTILIZZARE UNA DETERMINATA CLASSE DI STRATEGIE

14 Stile Cognitivo: SISTEMATICO - INTUITIVO Modalità di classificare e formulare ipotesi SISTEMATICO: procedura a piccoli passi e considerazione di tutte le varabili in gioco INTUITIVO: ricerca di un ipotesi da confermare o confutare

15 Stile Cognitivo: GLOBALE - ANALTICO Preferenza per la considerazione dell insieme o del dettaglio GLOBALE: visione d insieme ANALITICO: processo di riconoscimento delle specifiche differenze di un insieme

16 Stile Cognitivo: IMPULSIVO - RIFLESSIVO Processi decisionali IMPULSIVO: risposte rapide, mancata inibizione degli elementi irrilevanti RIFLESSIVO: capacità di pianificare la propria condotta cognitiva, di scegliere la maniera con cui affrontare un compito

17 Stile Cognitivo: VERBALE - VISUALE VERBALE: preferenze per il codice linguistico, uso di parole per spiegare le idee, soluzione dei problemi tramite il linguaggio VISUALE: preferenza per il codice grafico, risolve i problemi utilizzando dati visivi e spaziali, usa immagini visive per spiegare le idee

18 STILI COGNITIVI La memoria è il riferimento centrale di ogni stile cognitivo, perché le conoscenze di un individuo sono immagazzinate, per quantità e tipo di organizzazione, funzionalmente allo stile preferito

19 STILI COGNITIVI

20 STILI COGNITIVI VISIVO: preferisce memorizzare attraverso grafici, disegni, oppure traducendo i contenuti in immagini UDITIVO: privilegia l ascolto e la ripetizione a voce alta CINESTESICO: si trova a proprio agio in attività che coinvolgono il movimento e il tatto, quindi preferisce sottolineare, scrivere e riscrivere

21 STILI DI APPRENDIMENTO Lo stile di apprendimento è il modo preferito da una persona per percepire ed elaborare le informazioni

22 STILI DI APPRENDIMENTO Gli stili di apprendimento sono definiti anche come le modalità preferite da uno studente per ottenere una migliore concentrazione e un apprendimento più efficace

23 STILI DI APPRENDIMENTO Gli stili di apprendimento si acquisiscono e si modificano mediante un processo di sviluppo

24 COME SI STUDIA? Studiare meglio Prendere buoni voti Studiare per domani Stare più attenti SONO BUONE INTENZIONI MA NON AIUTANO A CAPIRE DA DOVE REALMENTE INIZIA IL CAMBIAMENTO

25 COME SI STUDIA? ECCO ALCUNI SUGGERIMENTI: DECIDERE IL TEMPO DA DEDICARE AI COMPITI A CASA E RISPETTARLO TUTTI I GIORNI stabilire il tempo da dedicare allo studio in base alle materie, ai compiti assegnati, alle difficoltà tenendo conto di altri impegni, es. lo sport prevedendo una pausa

26 COME SI STUDIA? ECCO ALCUNI SUGGERIMENTI: ORGANIZZARE IL LUOGO DI STUDIO ordinare il tavolo prima di cominciare a studiare con il materiale necessario Ordine o Disordine? Tavolo o Divano? Silenzio o Musica? Cellulare? SMS? Computer? Facebook?

27 COME SI STUDIA? OGNI STUDENTE DEVE ESSERE IN GRADO DI o meglio OGNI STUDENTE DEVE ESSERE MESSO IN GRADO DI

28 COME SI STUDIA? Capire il compito Valutare le difficoltà e l importanza di quello che sta realizzando Individuare le strategie utilizzabili Stimare le proprie abilità Valutare gli esiti della propria azione

29 COME SI STUDIA? Comprensione Previsione Pianificazione Monitoraggio Valutazione Prima di lavorare rifletti: Quello che vai ad affrontare è proprio un problema? Cosa sai su come si fa? Hai incontrato problemi simili? Prima di lavorare prevedi: Chi ti può aiutare? Quanto tempo hai? Di quali/ quanti strumenti hai bisogno? Qual è l'ambiente in cui svolgerai il compito? Organizzati: I dentifica il problema. Vuoi/ puoi lavorare da solo o in gruppo? Reperisci materiali e strumenti. Scegli i metodi di rappresentazione dei dati. Stabilisci i tempi di lavoro. Mentre svolgi il compito controlla: Sei sulla strada giusta? Cosa va eliminato o invece salvato? I l compito ti sembra facile o difficile? Se non riesci ad andare avanti, cosa fai? Quella che hai trovato è la soluzione? Quando hai risolto il problema, guarda indietro: Le tue previsioni e la tua pianificazione ti sono stati utili? Hai lavorato bene? Si sarebbe potuto fare in un altro modo? Questa procedura di risoluzione può esserti utile in altri compiti? C'è stato qualche problema insuperabile?

30 Ciò di cui hanno bisogno i nostri figli è incontrare, nella loro vita, un'ora di lezione. Che significa nella scuola, nei momenti fuori dalla scuola, incontrare qualcuno che possa testimoniare che si può vivere in questa vita con soddisfazione, in modo generativo, con creatività, con forza, con produttività... ecco quando un giovane incontra una testimonianza di questo tipo questa è la vera prevenzione. La vera prevenzione è incontrare dei testimoni. (Recalcati)

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